KlimaHausCasaClima_Nr2_01

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N° 02 giugno 2008 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. 70% - CNS Bolzano Prezzo singolo 6€

Offizielles Organ der KlimaHaus Agentur, Autonome Provinz Bozen Rivista ufficiale dell’Agenzia CasaClima, Provincia Autonoma di Bolzano

In caso di mancato recapito restituire a Bolzano CPO per la restituzione al mittente, previo pagamento resi.

N˚ 2 – giugno 2008

n Bolzano: premiato CasaClima 1000esimo edificio certificato CasaClima XClima: un nuovo ambiente web per progettisti La prima certificazione a Treviso: Residenza Cavour


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Impressum

Periodico trimestrale

Editore: Agenzia CasaClima, 39100 Bolzano n° 03/08 del 03.03.2008 Coordinazione Progetto: Dir. Norbert Lantschner Resp. Redazione: Dott.ssa. Nicole D. Steiner-Manzardo Redazione: Emilia Marini, Ulrich Klammsteiner, Norbert Lantschner, Luca Lionetti, Luca Devigili, Nicole Magnani, Nicole D. Steiner-Manzardo, Gebhard Platter Annunci: Marita Wimmer Foto: Georg Hofer, Athesia, Prov. Aut. BZ, Archivi pubblici, privati e online,KSV – Kruger Schuberth Vandreike – Plannung und Kommunikation GmbH Copertina: A. Franzelin Concetto/Realizzazione: King Laurin S.r.l., Appiano (BZ) Grafica & Impaginazione: Friedl Raffeiner Grafik Studio Karin von Elzenbaum, Anita Oberhöller Produzione: Athesiadruck S.r.l., Bolzano Tiratura: 20.000 Prezzo singolo: 6,00 €

Contatto Agenzia CasaClima Via degli Artigiani. 31 I - 39100 BOLZANO Tel.: +39 0471 062 140 Fax: +39 0471 062 141 redazione@agenziacasaclima.it www.agenziacasaclima.it È vietata la riproduzione, anche parziale, di quanto contenuto nella presente rivista senza preventiva autoriazzazione da richiedersi per iscritto alla Redazione. La redazione non si assume alcuna responsabilità sulle notizie e sui dati pubblicati che sono stati forniti dalle singole aziende.

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6-12 MUSEION, BOLZANO Scommessa tra estetica e tecnica: Il nuovo Museion di Bolzano, recentemente inaugurato, è un volume edilizio imponente, sorto tra i prati del Talvera ed il centro storico di Bolzano e inserito nella continuità del contesto urbano. Un parallelepipedo di metallo, sfondato sui fronti da due pareti vetrate “ad imbuto”: un ponte di collegamento tra diverse culture, un luogo di sperimentazione artistica e un forte segno di responsabilità verso il futuro. Il cubo di vetro entra nella categoria CasaClima classe B.

20-22 COMUNE DI ARZIGNANO Il 22 febbraio 2008 è entrato in vigore il Regolamento per l'Edilizia Sostenibile e il Risparmio Energetico.

P R O G ETTI | ED IFIC I

S ER IE

6 Museion Bolzano

53 Centro residenziale Valdaora

13 Hans Kammerlander 16 1000 edifici CasaClima

AT T U A LITÀ

A G ENZIA C A S A CLIMA 68 Formazione

20 Comune di Arzignano

C A S A C LIM A LIV IN G

24 L’efficienza energetica

76 Grüner Baum, Bressanone

28 Sistemi a cappotto 32 Thermografia 40 Boscarato 48 XClima 50 AutoDesk 74 Demolizioni in zone residenziali

S ER V IZIO 80 La lunga notte della ricerca a Bolzano 81 Incontro dei certificatori CasaClima 82 CasaClima in Brasile


Che cosa aspettiamo? Norbert Lantschner

nnanzitutto vorremmo ringraziare i numerosi lettori e lettrici della prima edizione della rivista “Klimahaus-CasaClima”. Il fatto che ci abbiate apprezzato ed appoggiato è acqua per il nostro mulino, che gira a favore di un modo di costruire e di risanare durevole e confortevole. In tutto il mondo si risente dei prezzi record dell’energia. I costi per il riscaldamento o per i combustibili incidono in maniera sempre più pesante sul bilancio famigliare, mentre gli stipendi ristagnano. Ad ogni innalzamento del prezzo dell’energia la situazione economica diventa sempre più pesante e le conseguenze non si fanno sentire solamente sotto il profilo ambientale, ma hanno delle serie implicazioni anche di carattere sociale. Come si può reagire di fronte a queste prospettive minacciose? In primo luogo dobbiamo utilizzare l’energia con parsimonia ed in maniera efficiente, in quanto in un’abitazione quasi l’80% dell’energia viene consumata per fornire riscaldamento ed acqua calda. Attualmente disponiamo già di tecnologie e materiali sperimentati per ottenere notevoli risparmi. Provvedimenti di risparmio energetico per vecchie e nuove abitazioni hanno una grande influenza nella politica del lavoro e diminuiscono la forte dipendenza dall’importazione di energia. Quello di cui non abbiamo più bisogno sono le belle parole. Dobbiamo agire. In una CasaClima i costi annuali di riscaldamento ammontano a circa un decimo rispetto ad un’abitazione tradizionale. È come se, grazie al risparmio energetico, una famiglia ricevesse ogni anno una cifra molto simile ad una quattordicesima. Non dimentichiamo, inoltre, che in una CasaClima si vive meglio e si rilasciano nell’atmosfera meno gas inquinanti. Quello di cui abbiamo bisogno sono molte Case Clima, che, come si può dimostrare, grazie ai capillari controlli, consumano poca energia proteggendo sia il portafoglio che l’ambiente. Con questo numero speriamo infine di farvi nuovamente cosa gradita e di offrirvi informazioni ancora più utili ed innovative.

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74-77 LA LOGICA DEL VERDE

50-52 PARTNERSHIP AUTODESK Grazie alla collaborazione tra Agenzia CasaClima e Autodesk nasce un nuovo ambiente di lavoro online con cui i progettisti potranno disegnare, rendere il proprio progetto “sostenibile” e condividere dati.

Grüner Baum è il nome di uno degli alberghi più esclusivi e caratteristici di Bressanone. Dal concetto “grün” (= verde), cioè in una logica verde, nasce l’idea del progettista, l’architetto Hugo Julius Demetz, di procedere alla ricostruzione in senso ecologico del manufatto adiacente all’hotel, che gli era stata commissionata nel 2004 e che sarebbe servita ad ampliare considerevolmente le proporzioni dell’insieme

SERVI Z I | PR 38 Robur, Zingonia/Verdellino

61 Collegio dei Costruttori Edili

39 Laterlite, Milano

62 Hella, Bolzano

46 Rubner Haus, Chienes

64 Röfix, Parcines

57 Rubner Porte, Chienes

65 Brutti, Lugagnano

58 Francescato, Valenza

66 Esco, Padova

59 Bampo, Belluno

71 Fantini, Terlizzi

60 Progress, Bressanone

72 Isodomus, Gais

16-18 100 EDIFICI CERTIFICATI 1000 CASACLIMA C C CasaClima, “Mutschlechner”: Dal D maggio 2002 l’agenzia CasaClima certifica edifici e proprio a maggio, quindi sei anni dopo l’inizio di questa “scommessa con il futuro”, èstata rilasciata da parte dell’Agenzia CasaClima la 1000esima certificazione per un edificio a Brunico.

Norbert Lantschner

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Rendering dell’edficio dal Lungo Talvera

P R OGE T T O

Il nuovo Museion di Bolzano Scommessa tra estetica e tecnica: Il nuovo Museion di Bolzano, recentemente inaugurato, è un volume edilizio imponente, sorto tra i prati del Talvera ed il centro storico di Bolzano e inserito nella continuità del contesto urbano. Un parallelepipedo di metallo, sfondato sui fronti da due pareti vetrate “ad imbuto”: un ponte di collegamento tra diverse culture, un luogo di sperimentazione artistica e un forte segno di responsabilità verso il futuro. Il cubo di vetro entra nella categoria CasaClima classe B.

Modello del concorso

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er la costruzione del nuovo Museion è stato indetto un concorso europeo di progettazione nell’anno 2000, al quale hanno partecipato 285 progettisti da 14 diverse nazioni. Il progetto vincente è risultato quello degli architetti KSV – Krüger Schubert Vandreike di Berlino. Si tratta di un complesso composto da due edifici: il museo stesso e un edificio adiacente più piccolo. Il primo comprende quattro piani di esposizione, la biblioteca d’arte, il caffè, uno shop, la sala manifestazioni, l’auditorium, l’archivio e gli uffici; il secondo ospita i laboratori degli artisti. A ovest del complesso infine sono stati progettati due ponti, uno ciclabile ed uno pedonale, allo scopo di collegare il museo con i prati del Talvera (le rive del fiume che tagliano a Nord la città di Bolzano).

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Modello del concorso


P RO GE T T O

Spazio espositivo e laboratorio Il ruolo del museo si è evoluto alla fine del ventesimo secolo dal concetto originario di istituzione culturale, di spazio a vocazione meramente espositiva a luogo di azione ed interazione, in grado di fornire ai visitatori, attraverso un’ampia rete di offerte, la possibilità di confrontarsi sia con l’opera d’arte realizzata, sia con la creazione artistica. Ecco dunque il museo, e in particolare il Museo di arte contemporanea, divenire laboratorio di identificazione e di riflessione dei mutamenti culturali e sociali in atto. Per rendere visibile la metamorfosi cui facciamo riferimento il nuovo manufatto riunisce in un’unica soluzione spazi espositivi tradizionali e luoghi delegati alla “produzione”, alla “comunicazione” mantenendo però la massima flessibilità. E proprio la flessibilità ha dominato la concezione dei sistemi tecnici all’interno dell’edificio, influenzando in modo determinante lo sviluppo architettonico del progetto.

Il Concetto di museo comunicativo Il nuovo Museo di Arte contemporanea di Bolzano è un museo “comunicativo”. Coniuga infatti insieme la flessibilità e l’accessibilità di un luogo pubblico contemporaneo con le peculiarità di una galleria espositiva di tipo “classico”. L’idea del museo, come da concorso, nasce dal progetto di un volume architettonico prismatico puro a base quadrata disteso sul lato lungo e cieco nei fianchi (54x23x25metri). La finitura esterna è in metallo tranne nei fronti d'accesso che sono vetrati ed a forma di imbuti rivolti verso l’interno. Come ci ribadisce l’architetto Vandreike in un’intervista, la forma deriva principalmente dalle indicazioni urbanistiche e dai vincoli delle dimensioni del lotto. Si chiedeva un collegamento tra la città storica ed il parco del Talvera. La forma della facciata vetrata, ci assicura inoltre non dipende da fattori bioclimatici, la forma “a imbuto” nasce unicamente dalla necessità di creare un portale che Effetto notturno del modello di studio

invitasse le persone ad entrare. Solo successivamente, si è compresa l’utilità di tale forma: si è notato infatti che i vetri inclinati favoriscono un’illuminazione naturale interna di tipo indiretto.

Un palazzo di vetro – specchio e vetrina La vetrata inoltre funziona come un diaframma multifunzionale: per gli ospiti del museo diventa una vetrina sulla città, per i cittadini inveSezione prospettica ce appare come uno specchio nel quale si riflette l’intorno di giorno e all’opposto di notte, si trasforma in superficie dove si possono realizzare eventi di arte multimediale. Gli atelier e gli spazi per la progettazione, riservati agli artisti, sono collocati sul lato nord del lotto in un edificio autonomo. Nel distacco tra i due fabbricati, si trova una piazzetta, che verrà utilizzata come spazio di esposizione e di varie iniziative artistiche collaterali.

Uno spazio neutro dominato dal colore bianco Tutti i piani espositivi sono collegati da una scala principale che si sviluppa dal foyer del piano terra e termina all’ultimo piano, dove si apre una stupefacente vista sulla città. I piani e la scala sono finiti in graniglia di marmo, scura ai piani inferiori e via via più chiara verso quelli superiori. Le scale secondarie di servizio sono collocate ai lati, dove Vista dal museo sul lato est

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P R O GE T T O

Proiezioni multimediali sulla facciata

si trovano gli ascensori e la distribuzione tecnica verticale. All’interno domina il colore bianco, che nelle intenzioni degli architetti, deve creare uno spazio neutro, in grado di far emergere e valorizzare solo le opere esposte. Così ogni soluzione di dettaglio è stata risolta nel cercare la massima essenzialità, come i fori a soffitto dei corpi illuminanti che contengono sia le griglie di immissione della climatizzazione sia gli attacchi elettrici, come pure il montacarichi che è stato coperto da una grande porta bianca che si allinea alla continuità della parete.

Duplice accesso per i visitatori L’accesso principale per i visitatori è invece duplice: può avvenire sia al piano terra dai due fronti

Spaccato del modello sui fronti del museo

(dalla parte del centro storico e dalla passeggiata del fiume Talvera), sia scendendo al piano interrato, dove si trovano gli auditorium. Questo piano ospita pure i depositi, gli archivi ed è direttamente collegato all’atelier degli artisti. Il piano sottostante è dedicato ai locali tecnici, con le imponenti macchine di trattamento aria. Nel caso in cui l’edificio ospiti al piano terra mostre o eventi speciali, la facciata si può aprire in modo da ricavare uno spazio assimilabile ad una vera e propria piazza: la caffetteria, i negozi, la biblioteca, ecc., diventano cosí spazi autonomi indipendenti l’uno dall’altro. I fronti del fabbricato infine, data la loro forma implosa, possono essere utilizzati all’occorrenza come veri e propri palchi coperti che guardano da un lato verso il centro città e dall’altro verso le rive del torrente Talvera.

Facciata “climatizzata”

Condotte del sistema di ventilazione maccanica

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L’integrazione funzionale della facciata in vetro nel concetto globale della climatizzazione si è rivelata decisiva per la regolazione della temperatura nell’intero edificio e mantenere un microclima ottimale. In caso infatti di esposizioni temporanee in cui siano esposte opere di grande valore, occorre mantenere livelli elevati di stabilità del clima ambientale durante tutti i giorni e le stagioni dell’anno. Vi è infatti da tener presente che la città di Bolzano è uno dei luoghi che presentano, in Italia, le più forti escursioni termiche stagionali e diurne. Un altro fattore rilevante per la regolazione del clima all’interno dell’edificio è rappresentato dalla


PR O GE T TO

variabilità del numero dei visitatori che potranno accedere al museo. Per far fronte ad un possibile rapido mutamento delle condizioni di temperatura e umidità relativa, legate ad un afflusso particolarmente importante, si è reso necessario dotare l’edificio di tecnologie in grado di adattarsi con la massima flessibilità e rapidità alle mutate condizioni climatiche.

Parametri dello standard CasaClima B La concezione progettuale delle strutture e degli impianti dell’edificio è stata pensata per una gestione economicamente sostenibile della struttura. L’isolamento termico degli elementi opachi, compresi i sottotetti possono vantare uno standard decisamente superiore a quello tecnico e legislativo normalmente prescritto per strutture di questo tipo e rientrano nei parametri dello standard CasaClima B: • valore medio di trasmittanza delle pareti U= 0,24 • valore medio di trasmittanza delle vetrate Uw= 0,90

Filtro immissione aria esterna

Aria esausta espulsa

Dettaglio del modello e render 3D della facciata vetrata

Nell’intervista, già citata in precedenza, l’architetto ci descrive le peculiarità dei fronti vetrati. La parete vetrata è composta da tre strati. Il vetro più esterno è formato da un’unica lastra e ha la funzione di creare una prima protezione termica, preservare le parti interne da atti vandalici e definire l’aspetto formale (la geometria) della facciata stessa.

Spazio espositivo climatizzato

Le lammelle di vetro orientabili

Spazio delle centrali unità di trattamento aria Ingresso dell’aria preriscaldata dalle facciate

Funzionamento delle facciate in inverno - riscaldamento indoor

Bocchetta espulsione aria

Immissione aria esterna

Spazio espositivo climatizzato

Spazio delle centrali unità di trattamento aria raffrescamento della facciata mediante il flusso d’aria

Funzionamento delle facciate in estate - raffrescamento indoor

La vetrata intermedia è composta da diverse lamelle di vetro smerigliato (ogni lamella è costituita da due lastre di vetro incollate con interposta una speciale pellicola) che sono orientabili in modo indipendente ed hanno la funzione principale di regolare la luce naturale all’interno del museo di giorno e di notte invece diventare la superficie sulla quale vengono retro-proiettate le immagini multimediali. La vetrata più interna invece è composta da lastre in vetro-camera montate su telaio a taglio termico e svolgono la vera funzione di contenimento energetico. Lo spazio tra le due lastre di vetro è stato dimensionato unicamente con l’obbiettivo di essere accessibile per poter svolgere la manutenzione e la pulizia ordinaria. In principio, come ci racconta l’architetto, lo spazio interno tra le lastre era stato pensato solo come sistema di protezione termica degli elementi più interni. Nell’evoluzione del progetto poi si è pensato di collegare tale canale con le centrali tecniche interrate, per sfruttare l’aria calda prodotta nel diaframma trasparente quando veniva colpita dalla radiazione solare. Quindi con tale impianto oggi si può prelevare dell’aria pre-riscaldata in inverno (+3 / +5 °C rispetto alla temperatura esterna) op-

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P R O GE T T O

Le lamelle semiriflettenti

pure in estate si può prelevare dell’aria fresca sul lato in ombra (-3 / -5 °C in estate). Tale soluzione ha permesso di migliorare l’efficienza dell’impianto di climatizzazione di circa il 20%.

Sistema flessibile di aerazione Questa non è una novità in senso tecnico, ma nel caso specifico il fabbisogno energetico dell’edificio viene ad essere integrato da un sistema flessibile di aerazione, che modifica la direzione dei flussi d’aria nelle intercapedini vetrate, rispetto al diverso riscaldamento della facciata. Quale è il suo funzionamento? Rispetto alla stagione ed al livello di insolazione, l’aria dal sottotetto viene aspirata nella vetrata ad est o ad ovest e viene fatta scendere attraverso le facciate in un grande canale integrato nelle fondazioni che arriva fino alla centrale di trattamento aria. (vedi schema pagina precedente) In inverno inoltre per evitare la formazione di condensa dovuta all’aria umida aspirata all’interno delle intercapedini, viene fatta circolare, sulle vetrate più esterne, dell’aria calda aspirata all’interno del museo stesso. L’insieme dei provvedimenti descritti, con particolare riferimento alle “facciate attive” ha portato a far sì che, sulla base di una serie di simulazioni e di calcoli, si siano potuti ridurre il dimensionamento degli apparecchi legati alla climatizzazione del 10-15%.

la realizzazione delle facciate a più strati, come descritto in precedenza, sono state inserite delle lamelle di vetro opaco che durante il giorno hanno la funzione principale di regolare la luce all’interno del museo. Quando sono “aperte” lasciano vedere le attività del museo e contemporaneamente regolano il flusso della luce naturale all’interno. Quando sono “chiuse” creano una parete opaca di luce diffusa, simile all’effetto delle pareti di carta delle case tradizionali giapponesi. Di sera inoltre formano una superficie semiriflettente ed omogenea, che può essere sfruttata per le video proiezioni. Le immagini sono composte attraverso 18 proiettori che attraverso un sistema informatico realizzano un’immagine unitaria. La proiezione diventa nel Museion un vero e proprio capolavoro sul fonte dell’arte “mediatica” sperimentale. Il museo come un grande “televisore” racconta, fa arte, informa. Il Museion “comunica” nelle sue molteplici possibilità con la cittá e si integra appieno nel centro cittadino quale nuovo polo mediatico-culturale.

La Consegna della targhetta CasaClima B A fine aprile, attraverso i calcoli energetici verificati dall’Agenzia CasaClima e dopo attenti controlli di qualità e in cantiere durante l’esecuzione dell’opera, è stata consegnata la Targhetta CasaClima B al presidente della Fondazione del Museo A. Lageder alla presenza dell’architetto Vandreike, di Luis Durnwalder (Presidente della Giunta Provinciale) Florian Mussner (Dipartimento ai lavori pubblici, scuola e cultura ladina), Sabina Kasslatter Mur (Dip. alla famiglia, ai beni culturali ed ella cultura tedesca). LD, LL, Technical Division – Agenzia CasaClima

Facciata multimediale Al tramonto le facciate in vetro divengono un efficace “mezzo espositivo” di arte multimediale. Nel-

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Il Presidente della Giunta Provinciale Luis Durnwalder consegna la targhetta al Presidente del Museion Alois Lageder


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complete


I N

M E MOR I A

In ricordo di Hans Glauber Hans Glauber, dopo un periodo di malattia, è morto il 24 aprile, all’età di 74 anni. ato a Dobbiaco il 02.09.1933, si trasferisce all’età di 9 anni a Como. Dopo aver conseguito una laurea in economia all’Università Cattolica di Milano, studia sociologia a Francorforte, dove segue le lezioni di Theodor W. Adorno, Max Horkheimer e Herbert Marcuse, gli intellettuali europei più seguiti negli anni sessanta. Hans Glauber Fa il pittore per diversi anni. Lavora per l’Olivetti – dapprima negli Stati Uniti, quindi in Germania a Francoforte. Con Daniel Cohn Bendit, Joska Fischer, Frank Walter Steinmaier e altri forma un gruppo di politici e intellettuali che si incontrerà per molti anni ogni lunedì sera a cena. Si cucinava a turno e, soprattutto, si discuteva di politica, di Europa e del mondo. Glauber, però, in politica non si è mai buttato, anche se la politica lo appassionava. Probabilmente gli stavano strette le possibilità di agire, di muoversi, di pensare perché la politica attiva richiede di schierarsi con un partito, accettarne la linea, il programma. Hans Glauber, invece, era un artista e lo è rimasto fino alla fine, nel senso più completo della parola. Un’artista con una gran voglia di unire il pensiero teorico agli aspetti pratici della vita. Sempre convinto, che l’intelligenza umana sarebbe riuscita a migliore il mondo. Era un ottimista instancabile e contagioso. Riusciva sempre a convincerti che si potesse fare meglio e perlopiù che non fosse poi nemmeno così difficile. Riusciva ad accontentarsi di piccoli passi, purché fatti nella giusta direzione. Il regalo più grande che fece alla sua terra nativa – l’Alto Adige/Sudtirolo – fu proprio il suo ritorno. E non tornò a mani vuote. Si presentò con tutta la sua cultura, le sue esperienze, la sua conoscenza del mondo e di ciò che stava succedendo.Tutto questo ce lo ha regalato attraverso i “Colloqui di Dobbiaco”, da lui ideati e organizzati a partire dal 1985 per 15 anni consecutivi e – dopo una breve pausa riprese nel 2005 fino ad oggi. Per questi Colloqui – che sono stati un vero laboratorio di pensiero, dove di notte i relatori elaboravano le tesi conclusive che il giorno seguente sarebbero state sottoposte all’approvazione dell’assemblea dei partecipanti - Hans Glauber è riuscito a riunire a Dobbiaco il meglio dell’intellighenzia del Sud e del Nord delle Alpi. Glauber, convinto che l’Alto Adige/ Sudtirolo fosse il luogo ideale per una simile manifestazione, era affascinato dalla razionalità e dalla

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efficacia con cui i suoi amici del Nord applicavano le utopie concrete nel mondo dell’ecologia e voleva che questi messaggi giungessero anche a Sud . Altrettanto lo affascinava poter contagiare il Nord con la gioia per il piacere e la bellezza. “Bellezza”, infatti, è stato il titolo dei Colloqui di Dobbiaco del 1998. Solo la sua sensibilità poteva individuare nell’amore per la bellezza uno degli aspetti fondamentali e imprescindibili per consentire una conversione ecologica. Glauber è sempre stato convinto che la conversione ecologica non solo era necessaria, ma doveva essere desiderabile. Non cercava scorciatoie semplici, ossia la via della semplice imposizione. Ha sempre lavorato per convincere che una vita nel rispetto della natura, degli equilibri ecologici, fosse una vita bella, piacevole, godibile e socialmente accessibile a tutti. E non ha mai smesso di sottolineare che ciò che è ecologicamente giusto è anche sensato per l’economia. Hans Glauber ha investito molte energie per cercare contatti e collaborazioni con il mondo dell’economia, perché convinto che senza il coinvolgimento dell’economia la conversione ecologica sarebbe rimasta una chimera. Per poter meglio trasformare in buone pratiche quanto prodotto a Dobbiaco, nel 1989 Glauber fonda l’Ecoistituto di Bolzano, ispirandosi a diversi ecoistituti nati nel frattempo in Germania. Da allora l’Ecoistituto di Bolzano svolge attività di consulenza per diverse amministrazioni pubbliche e ditte private soprattutto nei settori dell’energia e della mobilità. Inoltre svolge una importante attività didattica nelle scuole nel campo della formazione ambientale. Dei “Colloqui di Dobbiaco” e dell’’Ecoistituto di Bolzano, Glauber è sempre stato molto geloso, per cui ha sempre tenuto ben salde nelle sue mani le redini della loro gestione. Per tutto il resto Glauber è stato generoso: era orgoglioso di seminare e felice quando la semina cadeva su terreno fertile. Non pretendeva di essere lui l’ideatore esclusivo e riconosciuto di iniziative poi messe in pratica. Dava soddisfazione a chi faceva cose belle e sapeva incoraggiare. Metteva a disposizione di tutti le sue conoscenze e si rallegrava se da questi contatti nascevano nuovi progetti. Non c’è mai una sola persona a determinare eventi importanti. Se oggi però l’Alto Adige/Sudtirolo è tra le regioni europee più avanzate per quanto riguarda il numero di impianti di teleriscaldamento a biomassa, di impianti solari e fotovoltaici; se abbiamo un sistema di trasporto pubblico efficiente ed in forte evoluzione, l’agenzia CasaClima, e, in generale, una diffusa sensibilità ecologica, è innegabile il forte contributo dato da Hans Glauber.


PR O GE T TO

La casa del re delle vette Non ha bisogno di presentazioni, Hans Kammerlander è conosciuto in tutto il mondo per aver scalato le vette più alte del mondo. o scalatore dice di se stesso che ha due luoghi dove si sente a casa: la “Heimat” vera e propria, il villaggio dov’è nato nella bellissima Valle Aurina, in Alto Adige, e il Nepal. Nella prima si è costruito una casa prefabbricata che corrisponde agli standard CasaClima e ricorda le forme di una casa nepalese, nella seconda torna appena può, l’ultima volta un anno fa.

L

CasaClima: Si è deciso per una soluzione pratica, una casa prefabbricata. Perché?

Kammerlander: Io sono sempre in giro, non ho il tempo di seguire nei dettagli un progetto come la costruzione di una casa. L’anno scorso ho passato circa cento giorni nella mia casa. Perciò, quando ho deciso di farmi una casa mia, pensavo soprattutto al lato pratico della faccenda e non volevo né Hans Kammerlander pensieri né complicazioni.Il mio amico, l’architetto Simon Huber di Innsbruck, guida alpina anche lui esperto nel bioedilizia mi ha proposto questo tipo di costruzione. Così ho avuto a che fare soltanto con un unico interlocutore che mi ha fatto tutto. Mi ricordo che allora sono partito per due mesi e quando sono tornato la casa era già bella e pronta.

Kammerlander: Sì, mi sono fatto spiegare tutto, anche sull’orientamento giusta per sfruttare al massimo il sole, però poi mi sono affidato completamente al mio architetto. Sono abituato così: mi cerco delle persone esperte e affido loro tutto senza più intromettermi.

CasaClima. In che tipo di casa viveva prima? Kammerlander: I primi 25 anni della mia vita li ho vissuti nel maso dei miei genitori, una casa vecchia con tanti spifferi, cioè l’aerazione naturale, riscaldata da una stufa legna. Le stanze da letto non avevano riscaldamento, d’inverno ci svegliavamo con la brina sulle coperte e le finestre ghiacciate. Poi sono sempre stato in giro per il mondo, tanti alberghi, tante notti anche in tenda nel sacco a pelo.

CasaClima: Qual è il posto to dove preferisce dormire?

Hans Kammerlander CasaClima: Una casa prefabbricata, ma non una casa standard ...

Kammerlander: Esatto. La mia seconda Heimat, come si dice in tedesco, è il Nepal e allora volevo trovare qualche cosa del Nepal anche nel luogo dove abito. La casa assomiglia esternamente ad una casa nepalese, dentro è arredata con tutti i ricordi dei miei viaggi. Fotografie, quadri, una statua di buddha alta due metri ecc. L’esterno rispecchia però la mia terra, con tegole di legno di larice e piastrelle di pietra della Valle Aurina sulla terrazza.

CasaClima: Lei conosce le particolarità tecniche della sua casa, si è informato sui sistemi di isolazione, di ventilazione ecc. che fanno della sua casa una CasaClima?

Hans Kammerlander, nato ad Acereto il 6 dicembre 1956, alpinista estremo ed esploratore, è tra i più noti alpinisti altoatesini tuttora in attività. Oltre ad essere amico, è stato in molte occasioni compagno di cordata dell’altrettanto celebre Reinhold Messner, col quale ha compiuto, fra l’altro, la prima traversata di due ottomila: il Gasherbrum I ed il Gasherbrum II. Oltre ad aver affrontato diverse ascensioni su numerose cime, ha finora al suo attivo la conquista di ben 13 ottomila senza l’utilizzo delle bombole d'ossigeno. Oggi Kammerlander è inoltre molto richiesto per le sue conferenze, nella quali racconta con grande franchezza di incredibili situazioni estreme, apparentemente senza via di uscita, tra neve e ghiacci e per i suoi seminari e libri in cui trasferisce le sue esperienze in vetta nel campo del management.

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P R O GE T T O

so nella direzione giusta. Certo, se tutti quanti si muovessero in questa direzione, se tutte le case fossero CasaClima, se tutti riscaldassero meno, utilizzassero meno l’automobile e se ognuno fosse più responsabile anche nelle cose minime ...

CasaClima: Se potesse scegliere liberamente, dove vivrebbe?

Kammerlander: Il mio sogno sarebbe poter vivere

Kammerlander (ridacchia): Dove dormo è lo stesso, importante che ci sia la persona giusta vicina ... Ma scherzi a parte: adesso preferisco sicuramente dormire nella mia casa, anche se devo dire che dormire nei campi base con tutto il silenzio e l’aria fresca ha il suo fascino.

metà dell’anno in Nepal e metà dell’anno nella mia casa ad Acereto in Valle Aurina. In Nepal ho il calore dei miei amici sherpa, i paesaggi, l’immensità ... In Alto Adige invece ci sono le mie radici, ci sono, secondo me, le montagne più belle del mondo, ideali per camminate e per arrampicate. Del resto dalla mia casa a 1.400 m di quota vedo tutta la valle e poi le montagne bianche delle Dolomiti, uno dei panorami più belli che ci si possano immaginare.

CasaClima: Qual è la sua temperatura preferita in

CasaClima: Se potesse scegliere, rifarebbe la sua

una casa, abituato com’è a stare all’aria fresca e in altitudine?

casa così com’è?

Kammerlander: Posso immaginarmi che la temperatura con la quale mi sento a mio agio per altre persone è troppo bassa. Lo vedo quando sono negli alberghi, soffro sempre per il troppo caldo e la prima cosa che faccio è spegnere il riscaldamento e aprire la finestra. Direi che la mia temperaturaambiente ideale è attorno ai 17 – 18 gradi.

Kammerlander: Per quanto riguarda il discorso casa prefabbricata, CasaClima ecc. rifarei subito tutto così com’è. Sono contentissimo della mia casa. In sei anni che ci abito non ho avuto neanche un problema. Sceglierei di nuovo una casa Rubner e la soluzione chiavi in mano. Magari cambierei qualche aspetto architettonico all’interno, sposterei una parete, piccole cose che si notano solo vivendoci dentro.

CasaClima: Con una CasaClima lei non soltanto risparmia energia, ma contribuisce anche alla tutela del clima. Lei visita le vette più alte del mondo da più di 30 anni. In confronto ai primi anni, secondo lei, ci sono cambiamenti visibili, dovuti al cambiamento del clima anche lì?

Kammerlander: Devo dire che è vero che si nota l’arretramento dei ghiacciai, si nota soprattutto che la superficie dei ghiacciai è sempre più sporca e con questo anche sempre più soggetta alla corrosione. D’altra parte – e questo è un fattore che ispira ottimismo – penso che ci sono sempre stati questi momenti di cambiamento di clima. La situazione di oggi è sicuramente causata in gran parte dall’inquinamento, ma sono convinto che ci siano anche dei cicli naturali, fasi più fredde che si alternano con fasi più calde. CasaClima: CasaClima è secondo lei un passo importante per tutelare e salvaguardare l’ambiente anche per le future generazioni?

Kammerlander: Non sono in grado di dire se è un passo importante, ma sicuramente è un pas-

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KlimaHaus | CasaClima 02/2008

CasaClima: Anche quest’anno trascorrerà solo cento giorni ad Acereto?

Kammerlander: Conto di esserci molto di più, anche perché da pochi mesi sono padre di una bambina, Zara, e quando uno ha famiglia ci torna di più. Attualmente Zara e sua mamma Aline si trovano ancora ad Amburgo. Ma non vedo l’ora di portarle nella mia casa e far loro conoscere ed amare la loro nuova “Heimat”.


PR O GE T TO

CasaClima “Kammerlander“ Elementi strutturali

Committente

Hans Kammerlander

Ubicazione

Campo Tures/Fraz. Acereto

Altezza

1400 m sopra il livello del mare

Progettazione

Arch. Simon Huber, Innsbruck

Ditta costruttrice

Rubner Haus

Ui [W/(m²K)]

parete esterna

Dati dell’oggetto

0,22

serramenti

superficie lorda riscaldata nei piani in m²

256

Uf

Ug

superficie netta riscaldata nei piani in m²

218

[W/(m²K)]

[W/(m²K)]

volume lordo riscaldata dell’edificio in m³

784

1,6

1,1

volume netto riscaldata dell’edificio in m³

588

Dati climatici del comune di Campo Tures:

Altezza sul mare

HGT12/20

HT12

θe

θne

IS

IO/W

IN

Ihorizontal

(m)

[Kd/a]

[d]

[°C]

[°C]

[kWh/m²a]

[kWh/m²a]

[kWh/m²a]

[kWh/m²a]

874

4047

234

2,72

-18

504

307

191

514

Risultati dei calcoli Involucro dell’edificio Superficie di dispersione termica dell’involucro dell’edificio AB = ∑Ai

AB = 536 m²

Rapporto superficie dell’involucro riscaldato volume lordo riscaldato Ab / Vb

A / V = 0,68 1/m

Coefficiente medio di trasmissione globale Coefficiente medio di trasmissione globale dell’involucro dell’edificio Um = LT/AB

Um = 0,36 W/(m²K)

Guadagni e perdite di calore riferite al comune di appartenenza Campo Tures Perdita di calore per trasmissione nel periodo di riscaldamento QT = 0,024*LT*HGT

QT = 18789 KWh/a

Perdita di calore per ventilazione nel periodo di riscaldamento QV = 0,024*LV*HGT

QV = 9448 KWh/a

Guadagni per carichi interni durante il periodo di riscaldamento Qi = 0,024*qi*NGFB*HT Qi = 4277 KWh/a Guadagni termici solari durante il periodo di riscaldamento QS = ∑lJ*∑Ag*fS*gW)J

QS= 7999 KWh/a

Rapporto tra guadagni termici e perdite di calore γ = (QS+Qi)/(QT+QV)

γ = 43%

Fabbisogno di calore e potenza per riscaldamento riferito al comune di appartenenza Campo Tures Fabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento Qh = (QT+QV)- η*(QS+Qi)

Qh = 16227 KWh/a

Potenza di riscaldamento dell’edificio Ptot = (LT+LV)*(θi- θne)

Ptot = 11,05 KW

Potenza specifica di riscaldamento relativa alla superficie netta P1 = Ptot/NGFB

P1 = 50,77 W/m²

Fabbisogno di calore per riscaldamento specifico alla superficie netta HWBNGF,vorh = Qh / NGFB

HWBNGF,vorh = 74,57 KWh/(m²a)

Fabbisogno di calore e potenza per riscaldamento riferito a Bolzano Fabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento Qh = (QT+QV)- η*( QS+Qi)

Qh = 10713 KWh/a

Potenza di riscaldamento dell’edificio Ptot =(LT+LV)*(θi- θne)LT+LV)*(θi- θne)

Ptot = 10,18 KW

Potenza specifica di riscaldamento relativa alla superficie netta P1 = Ptot/NGFB

P1 = 46,76 W/m²

Fabbisogno di calore per riscaldamento specifico alla superficie netta HWBNGF,vorh = Qh / NGFB

HWBNGF,vorh = 49,23 KWh/(m²a)

Categoria termica dell’edificio B

49 KWh/(m²a)

KlimaHaus | CasaClima 02/2008

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P R O GE T T O

1000 edifici certificati CasaClima CasaClima, “Mutschlechner”: Dal maggio 2002 l’agenzia CasaClima certifica edifici e proprio a maggio, quindi sei anni dopo l’inizio di questa “scommessa con il futuro”, èstata rilasciata da parte dell’Agenzia CasaClima la 1000esima certificazione per un edificio a Brunico. partire da maggio 2002 gli edifici certificati nella provincia di Bolzano sono 943, mentre al di fuori della provincia sono in totale 57. Fra questi si contano 244 CasaClima in classe A e ben 26 in classe Oro. Questi 1.000 edifici hanno un’emissione complessiva annuale di ca. 3000 t di CO2. Se questi edifici rispettassero gli standard richiesti dalle Leggi 10 e 192 l’emissione annuale sarebbe di ca. 9000 t di CO2. Si ha in ogni caso un risparmio di 6000 t di CO2. Questa cifra corrisponde a 3 milioni di litri di

gasolio risparmiato, il che equivale anche a 100 autocisterne in meno sulle nostre strade. E questo ogni anno!

A

16

KlimaHaus | CasaClima 02/2008

Consegna della traghetta CasaClima B agli fratelli Mutschlechner


PR O GE T TO

Numero di CaseClima certificate e rispettiva classe di fabbisogno energetico

Oro Oro+ 12

14

A

A+

B

B+

C*

Totale

154

64

577

92

87

1.000

*edifici esistenti che hanno subito una riqualificazione energetica globale

1000 case = Tre milioni di litri di gasolio risparmiato in un anno Il millesimo edificio certificato si trova a Riscone/ Brunico ed i proprietari sono i fratelli Johannes e Siegfried Mutschlechner. L’idea iniziale era quella di realizzare un edificio con due abitazioni, dall’aspetto semplice e lineare, considerando anche il fatto che doveva sorgere accanto al maso di famiglia. Si è occupato del progetto lo studio “aichner_seidl Architetti” di Brunico. L’edificio “Salcherhof in Reischach” è costituito da due unitä abitative. Osservando l’edificio nel suo insieme si può evincere la compattezza dell’involucro e la tradizionale architettura locale. Questo a riprova che per realizzare un edificio CasaClima non occorrono, obbligatoriamente, delle progettazioni “spinte” e ardite. Per garantire l’isolamento termico necessario sono stati inseriti 10 cm di materiale isolante nella parete che separa i vani riscaldati da quelli non riscaldati e 14 cm, invece, in corrispondenza delle pareti esterne.

Collegamento all’impianto di teleriscaldamento di Brunico L’involucro esterno degli ambienti riscaldati é una costruzione massiccia con sistema a cap-

potto. L’isolamento della copertura dell’edificio avviene in corrispondenza dell’ultimo solaio che costituisce l’elemento di separazione tra la zona riscaldata ed il sottotetto non riscaldato. Il balcone è stato isolato termicamente tramite l’applicazione di un taglio termico. L’edificio è collegato all’impianto di teleriscaldamento di Brunico. Quasi tutto il territorio comunale di Brunico è infatti servito dal calore prodotto dalla centrale di teleriscaldamento. Barili con le cifre del risparmio di gasolio e di CO2 conseguite dagli edifici CasaClima

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P R O GE T T O

CasaClima, “Mutschlechner” Committente

Johannes & Siegfried Mutschlechner

Ubicazione

Brunico/Riscone

Altezza

956 m sopra il livello del mare

Progettazione Tipo di costruzione

Elementi strutturali

Ui [W/(m²K)] 0,23

aichner_seidl ARCHITETTI

parete esterna (Isolante EPS 12cm Struttura modulare 30cm)

costruzione media

Tetto (Legno, 18cm fibra di legno)

0,18

Solaio contro terreno (Struttura cemento 24cm, cemento cellulare 13cm, XPS 6cm)

0,54

Dati dell’oggetto superficie lorda riscaldata nei piani in m²

277

superficie netta riscaldata nei piani in m²

230

Uf

Ug

volume lordo riscaldata dell’edificio in m³

776

[W/(m²K)]

[W/(m²K)]

volume netto riscaldata dell’edificio in m³

582

1,4

1,1

serramenti

Dati climatici del comune di Brunico:

Altezza sul mare

HGT12/20

HT12

θe

θne

IS

IO/W

IN

Ihorizontal

(m)

[Kd/a]

[d]

[°C]

[°C]

[kWh/m²a]

[kWh/m²a]

[kWh/m²a]

[kWh/m²a]

830

3967

234

3,06

-17

504

307

191

514

Risultati dei calcoli Involucro dell’edificio Superficie di dispersione termica dell’involucro dell’edificio AB = ∑Ai

AB = 583 m²

Rapporto superficie dell’involucro riscaldato volume lordo riscaldato Ab / Vb

A / V = 0,75 1/m

Coefficiente medio di trasmissione globale Coefficiente medio di trasmissione globale dell’involucro dell’edificio Um = LT/AB

Um = 0,35 W/(m²K)

Guadagni e perdite di calore riferite al comune di appartenenza Brunico Perdita di calore per trasmissione nel periodo di riscaldamento QT = 0,024*LT*HGT

QT = 19971 KWh/a

Perdita di calore per ventilazione nel periodo di riscaldamento QV = 0,024*LV*HGT

QV = 9442 KWh/a

Guadagni per carichi interni durante il periodo di riscaldamento Qi = 0,024*qi*NGFB*HT

Qi = 4520 KWh/a

Guadagni termici solari durante il periodo di riscaldamento QS = ∑lJ*∑Ag*fS*gW)J

QS= 8627 KWh/a

Rapporto tra guadagni termici e perdite di calore γ = (QS+Qi)/(QT+QV)

γ = 43%

Fabbisogno di calore e potenza per riscaldamento riferito al comune di appartenenza Brunico Fabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento Qh = (QT+QV)- η*(QS+Qi)

Qh = 16612 KWh/a

Potenza di riscaldamento dell’edificio Ptot = (LT+LV)*(θi- θne)

Ptot = 11,25 KW

Potenza specifica di riscaldamento relativa alla superficie netta P1 = Ptot/NGFB

P1 = 48,91 W/m²

Fabbisogno di calore per riscaldamento specifico alla superficie netta HWBNGF,vorh = Qh / NGFB

HWBNGF,vorh = 72,24 KWh/(m²a)

Fabbisogno di calore e potenza per riscaldamento riferito a Bolzano Fabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento Qh = (QT+QV)- η*( QS+Qi)

Qh = 10733 KWh/a

Potenza di riscaldamento dell’edificio Ptot =(LT+LV)*(θi- θne)LT+LV)*(θi- θne)

Ptot = 10,5 KW

Potenza specifica di riscaldamento relativa alla superficie netta P1 = Ptot/NGFB

P1 = 45,65 W/m²

Fabbisogno di calore per riscaldamento specifico alla superficie netta HWBNGF,vorh = Qh / NGFB

HWBNGF,vorh = 46,68 KWh/(m²a)

Categoria termica dell’edificio B

18

KlimaHaus | CasaClima 02/2008

47 KWh/(m²a)


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AT T UAL I T À

CasaClima e Comune di Arzignano Il 22 febbraio 2008 è entrato in vigore il Regolamento per l'Edilizia Sostenibile e il Risparmio Energetico. ale provvedimento defi nisce i requisiti adottati dall’Amministrazione Comunale al fi ne di promuovere la sostenibilità ambientale del settore edilizio e la certificazione energetica degli edifici. Le norme prevedono inoltre una serie di incentivi volti a garantire la compatibilità economica per gli interventi di efficienza energetica, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e di materiali ecocompatibili negli edifici. I rappresentanti del Comune di Arzignano (VI), il sindaco Stefano Fracasso e l’Assessore Stefano de Marzi ci parlano dei provvedimenti adottati dall’Amministrazione Comunale e dei risultati ottenuti nel settore dell’edilizia sostenibile.

T

CasaClima: Sindaco Stefano Fracasso, Arzignano ha affrontato il tema energetico a partire dalla pianificazione urbana. Si tratta di un approccio originale, come mai?

20

KlimaHaus | CasaClima 02/2008

Fracasso: Ci è capitata la straordinaria occasione di ridisegnare la città con il nuovo Piano di Assetto del Territorio, cosa che succede una volta ogni dieci anni. Da subito abbiamo inserito la questione energetica come una delle priorità di cui tener conto nelle trasformazioni urbane, accanto a quelle più tradizionali della qualità dello spazio pubblico, della regolazione idraulica, della distribuzione delle funzioni. Abbiamo raccolto la sfida di far entrare l’energia nella discussione urbanistica.

CasaClima: E ha funzionato? Fracasso: Inizialmente sembrava un’eresia, i professionisti del settore ci guardavano un po’ stupiti, a volte indignati, per questo abbiamo insistito molto sulla formazione, promuovendo come amministrazione corsi per tecnici del settore pubblico e privato, e sull’informazione, coinvolgendo la città nella discussione. Ora arrivano i primi risultati e anche i riconoscimenti. Nel 2005 Arzignano ha ricevuto il Premio Longhi per l’innovazione grazie a questa nuova impostazione della pianificazione urbana. Ma il termometro del successo è il concreto interessamento degli operatori che negli ultimi due anni hanno aperto cantieri di edifici pronti alla cer-


AT T UA L I TĂ€

tificazione. In questo senso la collaborazione con l’Agenzia CasaClima è stata per noi decisiva.

CasaClima: Vi siete proposti come laboratorio della sostenibilitĂ ambientale, cosa significa?

Fracasso: Ăˆ vero, questa è la nostra proposta per il Piano Territoriale Regionale. Ad Arzignano insiste il piĂš grande distretto industriale europeo della pelle, 300 aziende, 12.000 addetti e un impianto di depurazione da un milione e mezzo di abitanti equivalenti. Ci siamo portati a livelli di eccellenza nel trattamento delle acque e nella riduzione delle emissioni in atmosfera, ora l’energia diventa la frontiera dello sviluppo sostenibile, uno straordinario campo di innovazione. Laboratorio significa essere un territorio dove la sostenibilitĂ non rimane una dichiarazione di principio ma viene tradotta in azioni, investimenti, risultati. CasaClima: Assessore Stefano De Marzi, che percorso è stato attivato per far partecipare gli operatori?

De Marzi: Se il 30% dei consumi energetici si riconducono al settore edilizio, l’idea è stata quella

Il sindaco Stefano Fracasso e l’Assessore Stefano de Marzi

di sviluppare un processo condiviso con tecnici e imprese sul nuovo modo di affrontare l’ edilizia della cittĂ dei prossimi anni. Questo è stato affrontato con l’organizzazione di incontri formativi e informativi, ad Arzignano abbiamo portato due volte il corso CasaClima base e una buona parte dei tecnici che hanno partecipato hanno giĂ frequentato il corso per Esperto CasaClima e qual-

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21 www.athesialibri.it

KlimaHaus | CasaClima 02/2008


AT TUA L I TÀ

classe B e del 60% per chi costruisce in classe A e Oro, il tutto per chi raggiunge la certificazione CasaClima. Inoltre le abitazioni in classe B usufruiranno dello sconto del 4 per mille dell’imposta ICI per 6 anni, mentre chi certifica in A e ORO per 10 anni.

CasaClima: Ci sono già dei cambiamenti dovuti all’introduzione del nuovo regolamento?

De Marzi: Ora il Regolamento è applicato e le ri-

Il sindaco Stefano Fracasso e l’Assessore Stefano de Marzi

cuno di loro ora si è iscritto al corso certificatore CasaClima. Si deve evidenziare che il percorso di condivisione tra i tecnici degli uffici tecnici del Comune e i professionisti privati ha permesso di parlare lo stesso linguaggio relativamente alla tematica del risparmio energetico.

CasaClima: Il Comune di Arzignano ha applicato un nuovo regolamento e altre agevolazioni fiscali, lo può spiegare?

De Marzi: Il Comune è da circa un anno convenzionato con l’Agenzia CasaClima, questo per approfondire le tematiche dei sistemi costruttivi ad alta efficienza energetica. A seguito di questa collaborazione, il settore edilizia ed urbanistica del comune di Arzignano insieme con CasaClima hanno elaborato un Regolamento per l’edilizia sostenibile e il risparmio energetico. Un lavoro molto puntuale ed importante, per le sue caratteristiche Devo dire che è stato apprezzato sia dagli operatori , sia dai tecnici. Il Regolamento sviluppa una serie di articoli che affrontano le prestazioni dell’involucro, l’efficienza energetica degli impianti, le fonti energetiche rinnovabili, la sostenibilità ambientale e le modalità per ottenere gli incentivi. Per ogni articolo c’è una scheda esemplificativa che supporta il contenuto del Regolamento. CasaClima: Quali incentivi sono previsti? De Marzi: Visto il risultato di valore tecnico del Regolamento, come Amministrazione abbiamo scelto di incentivare ulteriormente con alcune facilitazioni. Abbiamo aggiornato gli oneri di urbanizzazione, contemporaneamente abbiamo deciso di ridurli del 40% per chi costruisce in

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KlimaHaus | CasaClima 02/2008

chieste di costruire con valori di efficienza energetica superiori al Decreto 311/06 stanno aumentando. Nonostante il settore sia in una fase di rallentamento, settimanalmente pervengono richieste di costruire secondo i canoni previsti per raggiungere o la classe B o quella A. Questo a mio parere dimostra che gli operatori hanno capito che si devono porsi sul mercato con qualità. Del resto tutta l’edilizia residenziale pubblica PEEP, ad Arzignano è messa a bando con l’obiettivo minimo da raggiungere la certificazione della classe B < 50 Kwh/m2 CasaClima. Questo pone una necessità di distinguersi per gli operatori.

CasaClima: Che programmi ci sono per il futuro? De Marzi: Ora aumenteremo l’ informazione ai cittadini. Sul nuovo Regolamento e sul progetto con CasaClima abbiamo già svolto una prima parte di comunicazione durante le serate pubbliche per la presentazione del Piano di Asseto del territorio. Ora per settembre abbiamo organizzato il corso CasaClima per i Cittadini, includendo alcune visite guidate sui cantieri. L’obiettivo è di approfondire le singole questioni che interessano al cittadino che deve acquistare un casa, quindi aiutarlo nella scelta e nel dargli competenze.


ATT U A LI T À

CasaClima: Che cos’è il libretto di risparmio energetico?

De Marzi: Altra novità del Regolamento è quella di aver perfezionato un strumento di trasparenza anche verso il cittadino, esso si chiamerà Libretto di risparmio energetico e buon uso dell’edificio (art. 6.3 del vigente Regolamento per l’edilizia sostenibile e il risparmio energetico). Questo Libretto ha l’obiettivo di spiegare i consumi energetici, le caratteristiche della casa da un punto di vista costruttivo e dei materiali utilizzati, ma anche le buone pratiche di chi ci vive perché essa sia efficiente. Questo insieme al Regolamento e le agevolazioni messe in gioco sono sicuramente una delle esperienze più importanti in Italia.

CasaClima: Come è stata percepita all’esterno la vostra azione?

De Marzi: L’azione ha suscitato molto interesse. Siamo apparsi a livello nazionale su diversi siti

WEB, inoltre la nostra azione è stata ritenuta interessante anche dal coordinamento del programma SEE, Sustainable Energy Europe Campaign in Italy., seguita dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Questo significa che possiamo portare la nostra esperienza all’interno del progetto.

KlimaHaus | CasaClima 02/2008

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AT TUA L I TÀ

L’efficienza energetica nei sistemi di copertura Prevedere il rendimento energetico delle strutture e dei componenti edilizi è un compito difficile, essendo esso influenzato da una pluralità di fattori quali le condizioni climatiche, i dettagli costruttivi e la destinazione d’uso dell’edificio. Ne consegue che la struttura di un edificio è attraversata da flussi di calore complessi. er migliorare le prestazioni energetiche dell’involucro edilizio, è fondamentale intervenire su coibentazione, ventilazione e riflettività. Tuttavia, mentre l’impiego di forme tradizionali di isolamento nei climi freddi è una pratica ormai consolidata, più difficile risulta l’ottimizzazione del rendimento energetico nei climi caldi. Uno dei metodi più efficaci per la riduzione della trasmissione del calore nello spazio abitativo è la riflettenza solare della copertura del tetto associata al tradizionale strato di coibetazione sottotegola.

P

Un software per l studio della fisica del tetto In alcune regioni d’Europa queste tecniche di isolamento sono integrate da un’adeguata ventilazio-

ne sottotegola per diminuire ulteriormente la trasmissione del calore, anche se l’ottimizzazione di tali tecniche per ottenere il massimo rendimento termico rappresenta ancora oggi una sfida molto ambiziosa e impegnativa. A questo scopo, Monier ha sviluppato un software per lo studio della fisica del tetto in grado di valutare le perdite di energia e il rischio di condensazione attribuibili ai movimenti di calore, aria e umidità nella struttura del tetto. Il software è stato progettato per simulare la trasmissione di energia e umidità attraverso il tetto in condizioni climatiche reali. Sono stati implementati algoritmi ausiliari aggiuntivi per tenere conto del rendimento energetico degli apparecchi di riscaldamento e di raffreddamento. È stata inoltre realizzata un’interfaccia utente dedicata che consente di specificare le caratteristiche costruttive del tetto, con riferimento all’insieme dei componenti da utilizzare e alle specifiche relative alle condizioni climatiche esterne e interne. Per facilitarne l’uso sono disponibili un database contenente i dati climatici di oltre 60 località geografiche a livello mondiale e uno con i materiali edili più comuni.

Calcolare il flusso d’aria, la temperatura e l’umidità Il software si basa su una metodologia di calcolo numerico. In tale metodologia di calcolo, la costruzione del tetto è suddivisa in piccoli elementi computazionali. Per ciascun elemento, il software

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KlimaHaus | CasaClima 02/2008


AT T UA L I TÀ

calcola il flusso d’aria, la temperatura e l’umidità. La combinazione dei risultati di ciascun elemento fornisce uno schema dettagliato del trasferimento del calore, dell’aria e dell’umidità nel tetto. La simulazione inizia in un istante predefinito e prosegue nel tempo ad intervalli incrementali di un’ora fino al raggiungimento del termine prestabilito. La simulazione comprende tutte le modalità di trasferimento del calore e dell’umidità. Lo schema riportato nella figura 2 illustra le varie forme di trasferimento termico prese in considerazione. Oltre al trasferimento di calore per conduzione attraverso i singoli componenti del tetto, si è tenuto conto anche di eventuali perdite di calore dovute a flussi d’aria attraverso gli elementi AUTORE di giunzione. Il calcolo termico tiene conto del movimento dell’aria legato al vento e al flusso ascensionale. Inoltre, è stato considerato anche lo scambio di calore tra la superficie esterna del manto di copertura e l’atmosfera per tener conto del riscaldamento solare e del raffreddamento notturno. Govert De With Uno degli aspetti più complessi del software è rappresentato dal calcolo dei flussi d’aria che costituiscono una parte essenziale del bilancio termico della struttura del tetto e dello spazio abitativo. Le fughe d’aria dallo spazio abitativo nei periodi più freddi dell’anno comportano una sostanziale perdita di energia e compromettono in modo significativo l’efficienza energetica dell’edificio.

Algoritmo computazionale appositamente studiato Durante i periodi più caldi dell’anno la ventilazione attraverso la struttura del tetto fornisce un’uti-

Figura 1 Interfaccia grafica utente (GUI) del software per lo studio della fisica del tetto.

le fonte di raffreddamento. Inoltre, il movimento dell’aria genera un importante meccanismo di trasporto dell’umidità ed è responsabile della maggior parte dei problemi legati alla condensazione. Tuttavia, la rappresentazione precisa dei flussi d’aria è un compito difficile, poiché deve tener conto di diversi fattori tra cui la permeabilità dei materiali costruttivi, la presenza di sistemi per la ventilazione e la qualità della costruzione. Inoltre, i flussi d’aria sono il prodotto di complessi movimenti che si sviluppano intorno all’edificio e causati dal vento esterno. La previsione efficace dei flussi d’aria nell’involucro dell’edificio con un software informatico richiede un algoritmo computazionale appositamente studiato. La struttura del calcolo di Monier è basata su un’equazione di conservazione dello stato di equilibrio, associata a correlazioni empiriche derivanti dagli

Figura 2 Il movimento del calore e dell’aria in una copertura in tegole.

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AT TUA L I TÀ

esperimenti nella galleria del vento (figura 3). Questi esperimenti sono stati ideati per caratterizzare i flussi d’aria che attraversano i comuni sistemi tetto e i singoli prodotti di copertura.

Convalidato sulla base di dati sperimentali Durante il suo sviluppo, il software è stato rigorosamente convalidato sulla base di dati sperimentali. A questo scopo è stato elaborato un apposito test per coperture a falda (figura 3). Il tetto di prova è composto da 4 sezioni, ciascuna con una struttura diversa. Tutte le strutture si presentano come sistemi coibentati e condividono lo stesso spazio abitativo, all’interno del quale si monitorano la temperatura, il flusso termico e l’umidità. A tale scopo ogni sezione è dotata di 50 sensori. All’interno del tetto di prova è stata mantenuta una temperatura costante di 20°C, con un’umidità relativa (U.R.) pari al 70%. Le misurazioni sono state raccolte ad intervalli di 5 minuti e le condizioni climatiche esterne sono state monito-

rate mediante una stazione meteo collocata nelle immediate vicinanze.

Risultati sperimentali e dati di simulazione al computer al confronto Nella figura 4 è riportata una rappresentazione istantanea dei risultati sperimentali confrontati con quelli della simulazione a computer. La struttura qui presa in esame è un tetto in tegole con strato di isolamento di 200 mm fra le travi. L’esperimento è stato eseguito durante un periodo di 20 giorni nell’ottobre del 2006. Nella figura, la fuoriuscita di calore dall’edificio è rappresentata da un flusso negativo, mentre il calore che penetra nell’edificio è associato a un flusso positivo. I risultati della simulazione pressoché coincidono con i dati sperimentali sia per le rilevazioni diurne che notturne. Le divergenze sono minime e contenute entro una tolleranza accettabile.

Ottimizzazione dei prodotti Monier Fin dall’inizio del suo sviluppo, il software è stato ampiamente utilizzato per la progettazione e la creazione dei prodotti Monier. Questo software consente l’ottimizzazione delle prestazioni energetiche di prodotti singoli, così come di sistemi tetto completi. Un settore che recentemente ha attirato grande interesse è l’uso di prodotti riflettenti per migliorare il comfort nella stagione estiva. Questi prodotti possono essere utilizzati da soli o in combinazione con isolanti tradizionali. Tuttavia, il beneficio da essi apportato dipende molto dalle condizioni climatiche e dal tetto su cui sono installati.

Più comfort nei mesi estivi grazie ai prodotti riflettenti Figura 3 Le strutture di collaudo di Monier per la prova del rendimento dei sistemi tetto e dei prodotti di copertura.

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Per questo motivo i prodotti riflettenti sviluppati da Monier – quali ad esempio le membrane impermea-


AT T UA L I TÀ

bilizzanti con superficie riflettente - sono stati studiati mediante il software di simulazione qui descritto. Durante il test, sono stati sottoposti a diverse condizioni climatiche presenti in Europa, incluso il clima italiano. Per il mercato italiano i prodotti riflettenti sono stati sperimentati utilizzando una costruzione tradizionale con solaio in legno e strato coibente sopra la struttura portante. I prodotti riflettenti sono stati applicati sopra l’isolamento, direttamente sotto il manto di copertura realizzato con tegole in cemento Wierer. Sono stati riprodotti vari scenari, utilizzando prodotti sia non riflettenti sia riflettenti. Nell’ambito di questa ricerca, è stato simulato il rendimento su un periodo completo di 12 mesi. Il rendimento del prodotto è stato quindi valutato in relazione alle quattro stagioni, con particolare riferimento a quella estiva, quando il comfort è più importante. La figura 5 illustra la trasmissione di calore attraverso un soffitto inclinato per un ciclo medio di un giorno durante il mese di luglio sia in presenza di una struttura dotata di copertura riflettente sia in assenza di tale prodotto. I risultati evidenziano un aumento superiore al 20% durante le ore più calde del giorno ottenuto grazie all’uso di prodotti riflettenti. Gli studi eseguiti da Monier hanno dimostrato che l’uso di superfici riflettenti è estremamente vantaggioso per la protezione estiva qualora tali superfici vengano installate direttamente sotto il manto di copertura ed associate ad un sistema di ventilazione sottotegola. Nel caso in cui la ventilazione risulti insufficiente, il trasferimento di calore attraverso l’intercapedine continua nonostante l’uso di una superficie riflettente. Per ottenere una buona ventilazione sottotegola, la copertura ottimale prevede l’uso di tegole profilate ad onda alta (es. Coppo di Grecia) unitamente ad un sistema con doppia listellatura. La forma ed il profilo sono caratteristiche intrinseche delle tegole e sono realizzate principalmente per motivi estetici. Poiché tuttavia l’efficienza

Figura 4 Simulazione ed esperimento su un tetto in legno isolato con 200 mm di lana minerale.

termica acquista sempre maggior importanza, esse sono funzionali anche al rendimento termico della struttura del tetto.

La casa energeticamente efficiente è una sfida complessa Uno strumento software come quello sviluppato da Monier è essenziale per quantificare i benefici termici di questi prodotti, ma serve anche a individuare i benefici termici delle caratteristiche costruttive, alle quali in passato non era attribuito alcun contributo al rendimento termico. La necessità di case energeticamente efficienti è dettata da norme governative e dalla crescente sensibilità dell’opinione pubblica verso le tematiche energetiche. Tuttavia, ottenere case energeticamente efficienti, insieme ad un ambiente tutto l’anno confortevole, è una sfida molto complessa. È quindi evidente che per mantenere un adeguato comfort abitativo e, al tempo stesso, migliorare l’efficienza energetica è utile ricorrere a strumenti di simulazione avanzati. Sono queste sfide che hanno indotto Monier a sviluppare un proprio software per lo studio della fisica del tetto.

Figura 5 Simulazione di un tetto leggero isolato con 100 mm di polistirene durante il mese di luglio.

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Evidenti errori di posa del cappotto

Serie tecnica a fascicoli 2

Il sistema isolamento a cappotto Le nuove disposizioni nazionali, regionali e provinciali sull’efficienza energetica nel settore delle costruzioni indirizzano ad isolare le strutture opache dell’edificio. ra le tecniche di isolamento di un edificio, il sistema a cappotto con intonaco esterno è una delle soluzioni più efficaci ma anche più complesse. Nella prima parte abbiamo defi nito quali potenzialità e problematiche ha questo sistema di coibentazione e quali sono le premesse tecniche della posa di qualità.

F

La fase di progettazione è fondamentale per una posa corretta Durante la fase di progettazione e la fase di bando, bisogna porre l’attenzione a una serie di con-

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Balcone coibentato per evitare il ponte termico

siderazioni tecniche. Il progettista deve assicurare che il sistema a cappotto previsto sia idoneo dal punto di vista termico e della permeabilità al vapore, in funzione al microclima del luogo dove


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si vuole realizzare la costruzione. Importante è anche che siano rispettate sia le norme tecniche nazionali e regionali, sia i regolamenti edilizi vigenti. Per il dimensionamento dei tasselli (numero per pannello ed applicazione) si devono rispettare le indicazioni topografiche in funzione del tipo di pannello isolante ma anche del tipo di costruzione. Queste indicazioni verranno descritte nella parte 3. La questione tecnica dell’applicazione dei tasselli è fondamentale per garantire la durabilità del cappotto esterno.

Garantire un’esecuzione resistente nel tempo e ai fattori climatici Tutti i raccordi e chiusure e altri dettagli dovranno essere progettati con precisione in modo da garantire un’esecuzione a tenuta di pioggia battente e resistente nel tempo. Inoltre è possibile impartire precise istruzioni esecutive. Infine si studiano le soluzioni degli elementi di fissaggio come per esempio ringhiere, tapparelle, etc. in modo da evitare ponti termici. Quindi la posa del sistema di isolamento termico può essere iniziata solo se: Tutte le installazioni nel supporto sono state poste e gli attraversamenti sono stati progettati in modo a garantire raccordi e chiusure perfettamente a tenuta d’aria. • Tutte le giunzioni, tagli e fessure nel supporto sono state chiuse. • Tutte le superfici non destinate ad essere rivestite, quale vetro, legno, alluminio, davanzali, gronde, ecc. sono protette con idonee coperture.

Posa panelli di lana di roccia a regola d’arte

• Il supporto non presenta affioramenti evidenti d’umidità. • Gli intonaci interni ed i massetti sono posti in opera e disidratati. • Tutte le superfici orizzontali quali attici, coronamenti murari, cornicioni, ecc. sono state adeguatamente coperte onde evitare eventuali infiltrazioni di umidità al sistema di isolamento termico durante e dopo l’esecuzione. • Per tutti i raccordi, le chiusure e gli altri dettagli sono state impartite precise istruzioni esecutive. • È stata effettuata una verifica di idoneità del supporto e sono state prese le eventuali misure appropriate • Nel caso di vecchie costruzioni le cause di umidità di risalita, efflorescenze saline, ecc. sono state eliminate.

Discontinuità d’isolamento

Non possono essere inoltrati additivi (antigelo) né al collante quantomeno all’intonaco di sottofondo (rasante) e al rivestimento, inclusa la verniciatu-

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Creare competenze ed esperti attraverso una formazione mirata

ra. In caso di ponteggi bisogna fare attenzione che la lunghezza degli ancoraggi sia conforme allo spessore del sistema di rivestimento, che la distanza dalle pareti (spazio di lavoro) sia sufficiente (rispetto delle norme di tutela dei lavoratori) e che attraverso gli ancoraggi non penetri acqua all’interno (predisposizione dei fori verso l’alto).

Nr. ETAG 004

L’ ETAG 004 nelle premesse che regolano l’idoneità di un sistema impone di considerare anche la posa e se questa é stata eseguita da una ditta esperta. Anche se in fase di progettazione e di bando ci si è preoccupati di realizzare un edificio di

Limite

1 Classe antincendio sistema

Minimo D

2 Classe antincendio isolante

Minimo E

3 Assorbimento d’acqua

Meno 1kg/m² dopo 24h del sistema intonaco

4 Stress carico igrometrico

Nessuna modificazione della superficie esterna

5 Resistenza al gelo(simulazione)

Nessuna modificazione della superficie esterna

6 Resistenza all’urto

Classe I o II

7 Diffusione vapore d’acqua dell’intonaco

EPS-F : sd≤2m MW-PT : sd≤1m

8 Assorbimento del materiale isolante

≤1kg/m²

9 Permeabilità al vapore acqueo del materiale isolante Indicazione del valore µ (calcolo)

30

10 Resistenza alla trazione / aderenza meccanica fra materiale adesivo e struttura portante

≥80 kPa o fino a rottura del pannello isolante

11 Resistenza alla trazione / aderenza meccanica fra intonaco (rasatura) e pannello isolante

≥250 kPa a secco ≥80 kPa umido

12 Resistenza alla trazione / aderenza meccanica fra colla e pannello isolante

≥80 kPa o fino a rottura del pannello isolante

13 Scostamento meccanico

(E.d)<50.000 Mpa

14 Prova di estrusione tassello

Non nella giuntura fra pannelli, a secco: Min. 500N Nella giuntura, a secco: Min. 350 Umido: Min. 200N

15 Foam block test (tassello)

Indicare capacità portante caratteristica per sistemi con superficie adesiva minima del 40% non necessario

16 tenuta al vento (con tassello)

Indicare capacità portante caratteristica per sistemi con superficie adesiva minima del 40% non necessario

17 Resistenza a trazione laterale (pannello isolante)

EPS-F: Min. 150kPa (nel caso di mancanza di tassellatura) MW-PT, orizzontale, secco: ≥12kPa MW-PT, verticale, secco: ≥ 80kPa MW-PT, verticale, umido: ≥40kPa

18 Resistenza al taglio, Modulo di elasticità tangenziale

fτk≥20kPa Gm≥1Mpa

19 Prova carico di estrazione meccanica (tassello)

ETAG 014

20 Prova carico di estrazione meccanica (profili)

>500N

21 Prova a strappo dell’intonaco

Indicazione della larghezza

22 Acustica

DPCM 412 per la struttura complessiva

23 Resistenza alla trasmissione termica

>1m²K/W

24 Conducibilità termica

Pannello isolante λ≤0,065 W/(mK)

25 Trazione aderenza dopo invecchiamento materiale

≥80 kPa o fino a rottura del pannello isolante

26 Rete di vetro tessile: allungamento a rottura meccanico

≥80 N/mm

27 Rete o supporto intonaco metallico

Spessore zincato ≥20µm ( ≥275g/m² )

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PERCHm n CASA TUA

qualitĂ non si possono trascurare le fasi di realizzazione. La mano d’opera se non sufficientemente professionale, può rovinare i lavori di pianificazione dettagliata. L’Agenzia CasaClima ha l’obiettivo, attraverso la formazione specifica, di fornire delle competenze tecniche specifiche al posatore del sistema coibentativo. Con l’assegnazione degli appalti ci sarĂ la possibilitĂ per il committente di richiedere certificati di formazione e abilitazione professionale al personale responsabile dell’esecuzione. In sintesi i criteri di applicazione del sistema a cappotto si possono elencare nella seguente tabella seguendo la ETAG004/014, la linea quida per l’ammissione tecnica europea per i sistemi a cappotto esterno con intonaco (vedi grafica).

EUROTOP

)L TOP NELL´ISOLAZIONE TERMICA ED ACUSTICA 1UESTO SISTEMA GARANTISCE NON SOLO OTTIMI RISULTATI ENERGETICI IN QUANTO MASSIMIZZA LA RESA DELL´IMPIANTO E GARANTISCE UN OTTIMO ISOLAMENTO VERSO IL BASSO GRAZIE ALL´USO DEL POLIURETANO CON DOPPIO ALLUMINIO COME ISOLANTE MA ANCHE OTTIMI RISULTATI NELL´ ISOLAMENTO ACUSTICO )NFERIORMENTE IL PANNELLO n CARATTERIZZATO DA UNO STRATO DI SUGHERO E GOMMA DELLO SPESSORE DI MM GRAZIE ALLE CAPACITg DI ISOLAMENTO ACUSTICO DI QUESTO MATERIALE IL PANNELLO OFFRE UNA ATTENUAZIONE DEL RUMORE DA CALPESTIO DI CA D" 5.) %.

EUROSUPER

,A SOLUZIONE ENERGETICA IDEALE )L SISTEMA EUROSUPER GARANTISCE OTTIMI RISULTTI ENERGETICI IN QUANTO MASSIMIZ ZA LA RESA DELL´IMPIANTO E GARANTISCE UN OTTIMO ISOLAMENTO VERSO IL BASSO 2ISPARMIO ELEVATO ANCHE PE CHm LA LASTRA ISOLANTE UTILIZZATA RIDUCE AL MINI MO LE DISPERSIONI VERSO IL BASSO )L PANNELLO n COSTITUITO DAL MATERIALE ISOLANTE PER ECCELLENZA IL POLIURETANO CON DOPPIO ALLUMINIO 0OSANDO LA TUBAZIONE SU LASTRA LISCIA SI OTTIENE DI RIDURRE I PUNTI DI CONTATTO DELLA STESSA CON IL PANNELLO ISOLANTE

ECOPLUS

,A NATURA IN CASA TUA )L SISTEMA ECOPLUS n COMPOSTO NEL SUO PACCHETTO ISOLANTE DA MATERIALI COMPLETAMENTE ECOLOGICI )L LEGNO n L´UNICO ELEMENTO USATO PER LA PRODUZIONE DEI PANNELLI ISOLANTI ECOPLUS GRAZIE AL QUALE RIPORTANO UN BUON ISOLAMENTO TERMICO ,A LASTRA DI SUPPORTO PER LE CLIPS SEGUE GLI STESSI PROCEDIMENTI COSTRUTTIVI DELLA LASTRA ECOPLUS MA CON DENSITg MAGGIORE E MESSI INSIEME PORTANO AD UNA ATTENUAZIONE DEL RUMORE DA CALPESTIO DI CA D" SECONDO 5.) %.

%UROTHERM SPA \ 0ILLHOF \ &RANGARTO ": \ 4 \ & KlimaHaus | CasaClima 02/2008

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WWW EUROTHERM INFO


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La Verifica Termografica La termografia è una tecnica esistente da oltre 40 anni. La tecnologia si è sviluppata notevolmente negli ultimi anni e le termocamere oggi sul mercato possono garantire un’ottima precisione con una risoluzione termica molto alta. razie allo sviluppo tecnologico degli ultimi anni, la termografia oggi non è soltanto molto più precisa che agli inizi, ma è anche una tecnica molto più applicabile grazie alle termocamere dell’ultima generazione. Siccome attualmen-

G

min 15,2 max 19,5

Ponte termico classico dovuto al co rdolo. La temperatura minima superficiale si abbassa di 4,3°C.

te esistono sensori che non devono essere tenuti freddi, con la conseguenza di non dover utilizzare liquidi per il raffreddamento, le dimensioni delle camere si sono ridotte notevolmente. L’assenza di un dispositivo di raffreddamento porta i vantaggi di poter costruire termocamere di piccole dimensioni, con minor peso e con minor consumo elettrico.

Onde infrarosse ed elettromagnetiche

tipo di laterizio

Prro Prolungamento P Pro rol della parete

Giunti unt nttii ddi malta nti Riempimento to ddii to una cavità tralaterizi con malta bastarda

Parete in laterizio con potere isolante scarso

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La termografia dà un’ampia possibilità applicativa nel campo delle prove non distruttive; è una tecnologia che permette di cogliere un campo di lunghezze d’onda per il quale il corpo umano non ha sensori adatti. Il campo di lunghezze d’onda utilizzato è quello delle onde infrarosse. Ogni materia con una temperatura superiore a 0K (–273,15°C) irradia calore (radiazione termica) sotto forma di onde elettromagnetiche con diversa lunghezza d’onda. Nella curva di Planck viene descritto in quale campo di lunghezza d’onda viene emessa una radia-


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19,1 19, 9,1 18,2 118 8, min 16,0 max 18,9 116,3 6,3 6, 19,3 19 119, 9,3 9, 17,2 115,4 55,,4

15,4 ,4

min 16,3 max 18,9

Pilastro/camino ro/ rro o/ca o/ ca

cambiamento cca cam a am ddell materiale

Paragone del co ccomportamento m diverso tra laa pparete orientata o ((de soria interna. sor verso l’esterno (destra) e una parete divisoria

zione e con quale energia, effetto che dipende dalla temperatura. Per questo motivo irradiano calore allo stesso modo, sotto forma di onde elettromagnetiche, sia un blocco di ghiaccio che un ferro incandescente. Con l’aumento della temperatura del materiale aumen-

ta dunque anche la frequenza con cui viene irradiato il calore. Un ferro incandescente a ca 400°C irradia calore e questa radiazione è visibile anche ad occhio nudo. Il motivo è che la frequenza è sufficientemente alta. Il sole irradia calore a ca 6000°C soprattutto nel campo del visibile.

min 12,6 max 18,8

17,6 117 77,,6 17,8 17, 7,,8

Ponte termico critico dovuto all’impatto di due ponti termici: il cordolo (ponte termico dovuto al cambiamento del materiale) e l’angolo (ponte termico geometrico). La temperatura si abbassa a 12,6°C. Tipicamente in queste zone si può formare muffa più facilmente siccome l’umidità relativa superficiale aumenta drasticamente.

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min 13,1 max 18,5

88,1 ,,11 99,8 ,,88 min 7,6 max 9,3 6,,88 6,8 6,

min 6,5 max 9,3

min 7,3 max 8,7

In questa stanza fredda oltre ai ponti termici è visibile la struttura statica del solaio (direzione d’appoggio del solaio)

Fissaggio della scala esterna con una trave in HEB visibile anche all’interno. A destra è visibile l’andamento di tubi nella parete divisoria.

Osservazione di superficie grandi Con la termocamera si può osservare una grande superficie senza contatto e senza dover eseguire una prova distruttiva. Questi sono dei vantaggi notevoli. Poter osservare una grande superficie accelera il tempo di verifica e, non dovendo fissare sensori, si evita di interferire con l’elemento osservato. Siccome il vetro non lascia passare una radiazione compresa tra 8-12nm, l’ottica di una termocamera non può essere fatta con normale vetro. Per questo motivo per le lenti viene generalmente utilizzato Germanium. La termografia è dunque una tecnica che permette di misurare e visualizzare su schermo, in tempo reale, la temperatura superficiale di diversi elementi. Per facilitare la lettura delle immagini viene impostata una mappa termica a falsi colori.

Applicazioni molteplici L’immagine della termografia dipende anche dalla struttura osservata; da essa è spesso possibile,

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Porta d’ingresso con scarsa tenuta d’aria.


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AUTORE

preparazione per la lettura e interpretazione delle immagini ottenute, in modo da evitare dei risultati scorretti.

Osservazioni con la termocamera Una verifica con la termocamera per un edificio fatta bene viene effettuata sia dall’interno che anche dall’esterno. Inizialmente la termocamera deve essere impostata e bisogna aspettare fino a quando la stessa camera possa adattarsi alla temperatura circostante. I dati principali da determinare prima di una verifica sono: • la temperatura dell’aria • la temperatura media irradiata apparente • l’emissività del materiale osservato • la distanza di osservazione • l’umidità relativa (necessaria per verifiche speciali)

Ph.D., Dr.Ing. Ruben Erlacher, ingegnere, studio tecnico Erlacher, si occupa di progettazione di edifici ad alta efficienza energetica e risanamento energetico, misurazione tecnice come termografia, blower door, umidità ecc., è relatore nei corsi dell’Agenzia Casa Clima e docente per il Master CasaClima.

Finestra ra chiusa ra ch ch con un muro

attraverso la visualizzazione delle differenze di temperatura, individuare in un impianto, processo o componente, anomalie indicanti rotture incipienti o malfunzionamenti che necessitano azioni correttive. Le possibili applicazioni di una termocamera sono molteplici; viene fatta distinzione tra una termografia attiva ed una termografia passiva. La termografia passiva utilizza l’irradiazione propria dell’elemento osservato mentre per la termografia attiva viene utilizzato un impulso di calore (irradiazione attiva) per attivare l’elemento e per generare un flusso termico.

Importante è l’interpretazione corretta dell’imagine La termocamera necessita sempre di una differenza di temperatura. Senza differenza di temperatura la termocamera non “vede” niente. Il valore di una camera a raggi infrarossi dipende dalla preparazione della persona che la utilizza, in quanto la termocamera non può interpretare l’immagine. Siccome tantissimi effetti influiscono sull’immagine è indispensabile aver una buona

Cordolo: ponte termico dovuto al cambiamento del materiale

Sp1

Radiatore acceso eso aal lato interno es

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AT TUA L I TÀ

Corsi di formazione per termografia in edilizia controlli non distruttivi e la certificazione energetica stanno assumendo una sempre maggiore importanza per la diagnosi degli edifici anche grazie alle nuove normative introdotte. La termografia sembra essere la tecnica più adatta per conoscere lo stato di fatto di una struttura. Con la Termografia è possibile rilevare l’orditura dei solai, la tessitura muraria sotto l’intonaco, i distacchi, l’umidità, le infiltrazioni, le carenze nell’isolamento con l’evidenziazione dei possibili ponti termici. I corsi introduttivi di termografia sono composti da sette moduli e si svolgono in un’unica giornata.

I

A chi si rivolgono i corsi? I corsi per termografia in edilizia sono rivolti a professionisti e tecnici nei settori dell’ingegneria civile ed edile, che si occupano di Certificazione Energetica, valutazione della qualità del costruito ed indagini non distruttive. Per gli studenti e neolaureati potrà essere un’occasione per approfondire nuove tecnologie che potranno avere un futuro sbocco lavorativo. Il programma dei corsi comincia da nozioni di base, la teoria dell’infrarosso, tratta vari argomenti come per esempio i vari aspetti della termografia passiva e l’applicazione in campo fino alla relazione conclusiva di report termografico.

Programma del corso - Termografia Pomeriggio Modulo 4: La termografia di Base (termografia passiva) 2 ore

00,5 ora

Modulo 1: Nozioni di Base sulla termografia • • • • • •

Le principali applicazioni La termografia Attiva I sistemi di sollecitazione termica La termografia Attiva, i casi studio Analisi dei ponti termici Analisi tenuta all’aria dell’involucro La termografia in campo industriale (brevi accenni)

Modulo 5: Progettazione della battuta termografica M

Mattina 1 ora

• • • • • • •

Che cosa è la Termografia? A cosa serve? Cosa si può osservare? Vantaggi della tecnica termografica Svantaggi della tecnica termografica Breve introduzione storica all’infrarosso

• • • •

Progettazione della battuta termografica Individuazione dell’edificio oggetto di indagine Preparazione della prova Preparazione del materiale per l’esecuzione della prova • Preparazione della documentazione da redigere in campo per la prova

Modulo 6: Applicazione pratica in campo Modulo 2: La Teoria dell’infrarosso 1,5 ore

• • • • • • •

1 ora

Luce e Calore Legge di Kirchoff Il Corpo Nero Il Corpo Grigio Il Corpo Reale L’analisi del mezzo interposto I rilevatori delle termocamere IR

• • • •

Acquisizione delle immagini Scelta delle inquadrature ottimali Scelta modalità operative di ripresa Taratura delle immagini e analisi della distanza di presa • Acquisizione delle immagini termiche in campo

Modulo 7: Stesura del report termografico Modulo 3: La termografia di Base (termografia passiva) 1,5 ore

3366

• • • • •

Le principali applicazioni Il campo edile La termografia Passiva Le prove gravimetriche La termografia Passiva, i casi studio

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0,5 ora

• • • •

Elaborazione delle immagini Analisi della scala termica Preparazione del mosaico termico Individuazione delle immagini e dei mosaici ottimali • Relazione conclusiva di report termografico


PAGI N I E RUNG

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S E R V I Z I O- P R

Efficienza, Economia ed Ecologia Oltre il 60% di efficienza in più rispetto alle migliori caldaie a condensazione con i sistemi per riscaldamento con pompa di calore ad assorbimento a gas. obur produce una soluzione tra le più avanzate per il riscaldamento e la climatizzazione, ottimizzando al meglio le risorse energetiche e integrando perfettamente i concetti di Efficienza, Economia ed Ecologia. I nuovi sistemi di riscaldamento E3 Robur con pompa di calore ad assorbimento a gas garantiscono efficienze superiori al 170% (valore testato da DVGW-Forschungsstelle – che omologa le caldaie - e VDE - che omologa le pompe di calore), riducendo fino al 50% il consumo di energia e le emissioni inquinanti prodotte. Le pompe di calore ad assorbimento a gas Robur rientrano così in classe energetica A+++ nello schema di classificazione degli impianti di riscaldamento proposto in sede di Commissione Europea (vedi Studio “Eco-design of Boilers and Combi-boilers”, www.ecoboiler.org). Risultano

R

perciò essere la soluzione di riscaldamento più vantaggiosa per la qualificazione energetica degli edifici, consentendo un salto di fino a due classi energetiche in più, con conseguente aumento del valore dell’immobile.

INFO Robur Spa Via Parigi 4/6 | 24040 Zingonia/Verdellino (BG) | Tel. 035 888333 informa@robur.it | www.robur.it

Pompa di calore ad assorbimento a gas aria-acqua E3 A I vantaggi

Le applicazioni

Le versioni

• È in grado di superare efficienze puntuali del 165% garantendo: - fino al 40% di riduzione dei costi annuali per il riscaldamento rispetto alle migliori caldaie a condensazione; - un salto di qualificazione energetica dell’edificio fino a due classi in più, con conseguente aumento del valore dell’immobile; - fino al 40% di riduzione delle emissioni di CO2 rispetto alle migliori caldaie a condensazione. • Ha emissioni inquinanti più basse dei valori limite richiesti dalla certificazione Blue Angel. • È in grado di modulare la potenza termica dal 100% al 50%.

• Sistema per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria per utenze residenziali indipendenti o condomini con impianto centralizzato con potenze da 34,9 a 104,7 kW.

• HT: per il funzionamento ad alta temperatura (impianti retrofit a radiatori); • LT: per il funzionamento a bassa temperatura (impianti nuovi a pannelli radianti e/o fancoils).

• Sistema per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria per utenze residenziali indipendenti o condomini con impianto centralizzato con potenze da 37,6 a 112,8 kW.

• HT: per il funzionamento ad alta temperatura (impianti retrofit a radiatori); • LT: per il funzionamento a bassa temperatura (impianti nuovi a pannelli radianti e/o fancoils).

Pompa di calore ad assorbimento a gas geotermica E3 GS • È in grado di superare efficienze puntuali del 170% garantendo: - fino al 50% di riduzione dei costi annuali per il riscaldamento rispetto alle migliori caldaie a condensazione; - un salto di qualificazione energetica dell’edificio fino a due classi in più, con conseguente aumento del valore dell’immobile; - fino al 50% di riduzione delle emissioni di CO2 rispetto alle migliori caldaie a condensazione. • Abbatte i costi di investimento per le sonde geotermiche fino al 70%. • Ha emissioni inquinanti più basse dei valori limite richiesti dalla certificazione Blue Angel. • È in grado di modulare la potenza termica dal 100% al 50%.

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SE R V I Z IO- PR

Soluzioni isolanti in argilla espansa Leca Laterlite, produttrice dell’argilla espansa Leca e dei manufatti LecaBlocco, propone una gamma di sistemi e soluzioni certificate per l’isolamento termoacustico degli edifici. aterlite è l’Azienda leader in Italia nella produzione e commercializzazione dell’argilla espansa Leca: nasce nel 1966 con lo stabilimento di Parma ed inizia così, con successo, la diffusione del marchio Leca in edilizia. Oggi, dopo quarant’anni d’esperienza, oltre 30 milioni di metri cubi di Leca prodotti, 7 stabilimenti di produzione, Laterlite affianca i professionisti dell’edilizia nella scelta delle soluzioni leggere e isolanti. Grazie alle eccellenti caratteristiche tecniche ed ai molteplici campi d’impiego del Leca, Laterlite è cresciuta insieme alla cultura dell’isolamento termico condividendo oggi gli obiettivi ed i valori promossi dall’Agenzia CasaClima con il ruolo di Partner. Oltre all’argilla espansa Leca, Laterlite produce una gamma di prodotti premiscelati per la realizzazione di sottofondi (Lecacem), massetti di finitura (Lecamix), calcestruzzi strutturali (LecaCLS), malte da muratura (Malta Leca) e manufatti in calcestruzzo d’argilla espansa Leca per murature esterne ed interne (LecaBlocco). L’argilla espansa Leca è certificata Anab-Icea per la Bioedilizia, per progettare e costruire sostenibile.

L

Sottofondi isolanti in Leca LecaZero8 è il sistema certificato per l’isolamento termoacustico dei divisori orizzontali interpiano; grazie alle caratteristiche e prestazioni garantite dall’argilla espansa Leca e dai premiscelati leggeri e isolanti, LecaZero8 è la soluzione certificata che rispetta la nuova prescrizione di trasmittanza termica U 0,8 W/m2K per i divisori orizzontali interpiano imposta dal D.Lgs 311/06. Il sottofondo termoacustico LecaZero8 è composto dallo strato di alleggerimento in Lecacem, dal materassino Calpestop e dal massetto di finitura in Lecamix. Per l’isolamento termico dei pavimenti contro terra Laterlite propone un sistema caratterizzato dalla formazione di un vespaio isolato in argilla espansa Leca o LecaPiù (argilla espansa idrorepellente), soluzione che permette di massimizzare le prestazioni termiche del Leca in abbinamento al

sistema “struttura – terreno”. Nel caso di locali interrati riscaldati, il Leca trova facile impiego anche nel riempimento a tergo dei muri perimetrali, assicurando così il completo isolamento termico delle parti di edificio poste a contatto con il terreno. Con il rinnovato software di calcolo “Progetta il tuo sottofondo”, disponibile anche on-line, Laterlite mette a disposizione dei progettisti uno strumento completo e di facile utilizzo per rispondere alle nuove esigenze normative con soluzioni certificate.

Murature termiche in LecaBlocco Lecablocco Bioclima Zero30 è il nuovo blocco multistrato brevettato per realizzare monopareti a posa singola, anche in zona sismica, dalle elevate prestazioni di isolamento termico (U=0,29 W/m²K) e acustico (Rw 55 dB), già oggi in grado di soddisfare i requisiti minimi imposti dal Decreto legislativo 311/06 in vigore dal I° gennaio 2010. Le dimensioni di Bioclima Zero30 – 38x20x25 cm – sono il risultato dell’accoppiamento con procedimento industriale di un blocco portante in calcestruzzo di argilla espansa Leca (spessore 24,5 cm), di un pannello isolante in polistirene estruso (spessore 7,5 cm) e di una tavella in calcestruzzo Leca (spessore 6 cm) per la protezione dell’isolante. Le prestazioni superiori delle murature realizzate con Bioclima Zero30 si traducono in un miglior comfort abitativo (maggiore protezione dal freddo e dal caldo), un considerevole risparmio di energia, una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera e il conseguente rispetto dell’ambiente.

INFO Laterlite Spa Via Correggio 3 | 20149 Milano (MI) | Tel. 02 48011962 infoleca@leca.it | www.leca.it infoanpel@lecablocco.it | www.lecablocco.it

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AT T UA L I T À

La Residenza Cavour ad Istrana Tra integrazione urbanistica e rispetto dell’ambiente: La cultura del costruire sostenibile trova applicazione anche al di fuori della provincia autonoma di Bolzano. Una riprova concreta ci viene fornita dalla Residenza Cavour, costruita alle porte di Treviso, che nel 2007 ha ricevuto – prima costruzione in provincia – la certificazione CasaClima. 40

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’edificio, la cui targhetta CasaClima ne attesta l’appartenenza alla classe B, è stato voluto e realizzato dalla Boscarato Costruzioni, che per raggiungere lo scopo si è avvalsa di progettisti sensibili e preparati: l’architetto Diego Speranza – che ha curato la progettazione architettonica – ed il pool di professionisti dell’ETA progetti – responsabili dei calcoli termici e della parte impiantistica.

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L’efficienza come obiettivo La notizia di edifici certificati CasaClima fuori dalla provincia autonoma di Bolzano ha sempre un


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valore particolare, perché è indice di una convinta adesione ai principi del risparmio energetico in edilizia. Proprio grazie a questa convinzione, la Boscarato Costruzioni di Pieve di Soligo (TV), si pose nel 2004 l’obiettivo di una costruzione in classe B, nonostante la certificazione energetica degli immobili non fosse allora (e non sia tutt’oggi) obbligatoria in Veneto. In realtà, l’obiettivo di costruire secondo CasaClima riassume in sé almeno due obiettivi: l’efficienza energetica - che ha il duplice vantaggio di ridurre le spese energetiche e di limitare l’inquinamento dell’aria - ed il comfort abitativo, che si accresce aumentando il benessere termico e la qualità dell’aria indoor.

Quantificare il risparmio La Residenza Cavour ha un indice di fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale di 42 kWh/m2a, dato certificato dall’agenzia CasaClima. Il vantaggio di conoscere il valore di questo indice è fondamentale, in quanto esso fornisce una stima attendibile dei consumi per il riscaldamento, che sono diventati un parametro importante per valutare il vero valore di un immobile.

Scheda Tecnica Descrizione generale La Residenza Cavour è un edificio di circa 1200 m3 complessivi, disposti in 3 piani fuori terra più un piano interrato, per 5 unità abitative. Dal punto di vista strutturale, si tratta di un edificio con ossatura portante in calcestruzzo armato e tamponamenti in laterizio. I solai sono solette piene, mentre la copertura è affidata ad un tetto ventilato in abete, con travatura a vista.

7,5 cm pannelli in fibra di legno pressato trasmittanza calcolata pari a 0,28 W/m2K; • vari particolari atti a ridurre i ponti termici di balconi, finestre, solette, ecc.; • tutti i componenti finestrati con i serramenti in legno sono certificati e la trasmittanza termica è calcolata con valori medi da 1,30 a 1,75 W/m2K a seconda della dimensione del serramento.

L’impianto di riscaldamento L’isolamento dell’involucro Le caratteristiche tecniche dei pacchetti d’isolamento dei componenti opachi risultano: • muro esterno perimetrale che delimita il volume di riscaldamento composto da blocco in laterizio da 25 cm e da cappotto di 10 cm trasmittanza calcolata pari a 0,25 W/m2K; • tetto in legno a vista con fibra di legno calcolato per avere anche uno sfasamento dell’onda termica estiva - trasmittanza calcolata pari a 0,29 W/m2K ; • solaio verso l’autorimessa costituito da soletta in cemento armato piena coibentata con 5 cm di polistirene sotto pavimento e

L’impianto di riscaldamento è del tipo a pannelli a pavimento con regolazione della temperatura modulante compensata con sonda esterna e corretta con sonda ambiente posta nel locale di riferimento. Inoltre ogni stanza ha il termostato ambiente per il controllo del temperatura indipendente, che aziona una valvola termoelettrica. La produzione di energia termica per il riscaldamento dell’acqua dei pannelli radianti a pavimento è affidata a caldaie autonome murali a condensazione a bassissima potenza (11 kW) modulanti, dotate di bollitore ad accumulo sottoposto da 70 litri per la produzione dell’acqua calda sanitaria.

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AT T U A L I T À

Al momento del rilascio del permesso di costruire, la normativa vigente era la legge 10 del 1991. Rispetto ad un edificio “standard”, progettato in accordo a tale norma, il cui indice di fabbisogno energetico può arrivare a 150 kWh/m2a, la Residenza Cavour necessita di meno di un terzo di energia per il riscaldamento. Senza addentrarsi in dettagli tecnici, si può constatare che anche la bolletta si assottiglia nella stessa misura. Per un appartamento di 100 m2 il risparmio supera - alle condizioni di fornitura del metano attuali (maggio 2008)- i 750 € l’anno.

Il rispetto dell’ambiente Un ulteriore aspetto da non sottovalutare, e che di nuovo va a vantaggio del cliente, è che il percorso realizzativo della Residenza Cavour è stato validato da CasaClima tramite verifica degli elaborati di progetto e sopralluoghi in cantiere. Questo modo di operare è una garanzia della qualità del progetto e della sua corretta esecuzione, e proviene da un soggetto totalmente estraneo al progetto, e come tale indiscutibilmente al di sopra delle parti. I minori consumi hanno anche il non trascurabile vantaggio di aiutare l’ambiente. Con un calcolo spiccio si è valutato che la Residenza Cavour evita ogni anno l’emissione in atmosfera di più 8400 kg

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di CO2, prendendo in considerazione la sola climatizzazione invernale. Anche la climatizzazione estiva comporta l’emissione di gas clima-alteranti in atmosfera, in quanto l’energia elettrica con cui facciamo funzionare i nostri climatizzatori proviene in massima parte dai combustibili fossili. La Residenza Cavour permette di ridurre anche i consumi di energia per il raffreddamento.


AT T U A L I T À

Il piacere di abitare La Residenza Cavour sarà oggetto, già dal prossimo inverno, di un monitoraggio degli effettivi consumi, in confronto con gli stili di vita di chi vive negli appartamenti della struttura. I vantaggi di una casaclima sono subito stati riscontrati dai nuovi inquilini. Come racconta per esempio Liliana, che occupa il suo appartamento da gennaio 2008, "ciò che ho subito apprezzato, è la piacevole sensazione di aria pulita in tutta la casa, anche quando le finestre rimangono chiuse per molte ore”. Il merito è del sistema di micro ventilazione meccanica di cui è dotato ogni appartamento della Residenza Cavour. Di notte questo sistema automatico di ricambio dell’aria evita il rapido peggioramento della qualità dell’aria, che si ha invece nelle camere “tradizionali”. Il suo funzionamento diurno, oltre che rinnovare l’aria, elimina umidità ed odori, rendendo la casa anche più sana. "Un’altra cosa che ho notato”, prosegue Liliana, “è che non vi sono sbalzi di temperatura neppure vicino alle pareti. Il divano, per esempio, è a contatto con la parete esterna, ma la sensazione di freddo che avvertivo nella mia precedente abitazione, qui è scomparsa e lascia spazio al comfort."

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La parola ai protagonisti La Residenza Cavour è la prima CasaClima della provincia di Treviso, ma sicuramente non l’ultima. Tutti i protagonisti si dichiarano non soltanto soddisfatti ma entusiasti della loro prima esperienza con questo modo responsabile, moderno ed efficiente di costruzione. CasaClima: È soddisfatto dell’esperienza con Casa Clima?

Lorenzo Nubiè (Boscarato Costruzioni, Pieve di Soligo)

Lorenzo Nubiè: Talmente soddisfatto che, dopo la prova iniziale della Residenza Cavour, stiamo per certificare con CasaClima altri tre edifici, tra cui i nostri nuovi uffici, che ricadranno con ogni probabilità in classe Oro. Oltre a ciò, nel 2007 siamo diventati Partner CasaClima, avendo ricevuto una certificazione non per il singolo edificio, ma per l’impresa e in buona sostanza, per il nostro modo di pensare l’edilizia e di metterla in pratica.

CasaClima: Architetto, come nascono le forme della Residenza Cavour? Diego Speranza: L’edificio in oggetto è stato realizzato a Pezzan, frazione di Istrana, a circa due chilometri dal capoluogo. Pezzan è una piccola cittadina dal cuore agreste dove ci sono ancora testimonianze di edifici rurali, distribuiti lungo l’asse viario principale e storico, lasciando nel retro la campagna. In questo ultimo trentennio l’urbanizzazione ha racchiuso queste testimonianze, ha ispessito gli assi viari principali, creando un continuum edilizio che ha dato origine ad un piccolo centro urbano. Dal primo sopralluogo nel sito sono emersi due obiettivi fondamentali da raggiungere: rispondere con attenzione ad un problema urbano senza tradire il paesaggio e progettare un edificio rispettoso dell’ambiente e perciò sensibile alla vita. Il lotto oggetto di intervento si presentava come un piccolo vuoto urbano di forma triangolare, posto nell’incontro tra via Monte Grappa e via Cavour. Questo luogo per analogia riconduce alla costruzione di un arco edilizio: si parte dal concio d’imposta per giungere al concio chiave. Paradossalmente il concio chiave diventa, visivamente, il primo concio dal quale scendono i vari conci che compongono l’arco. L’edificio in questione, usando una metafora, è, come il concio chiave, il primo edificio che si presenta in quell’in-

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crocio, dando vita alle quinte edilizie poste lungo le due vie principali. Diventa la testa, l’origine di un piccolo centro edilizio di un fatto urbano che privo di esso rimane incompleto. L’edificio ha una forma planimetrica triangolare dove a monte viene collocata una torre ellittica, elemento di raccordo fra i due fronti, connotazione tipica non nella forma, ma nel principio, degli edifici rinascimentaDiego Speranza li. Il fabbricato vuole cercare un dialogo con il passato, ma nel contempo guardare con dignità al presente, cercando forme compositive “pure” in equilibrio con l’impaginato architettonico ed urbanistico: volumi semplici, con forometrie poste con rigore, protetti da leggere coperture in legno le quali vogliono accarezzare e non appesantire l’intera costruzione. La semplicità del linguaggio architettonico adottato vuole conferire all’edificio rigore ed equilibrio compositivo. La memoria è ricondotta ad un linguaggio storico a noi familiare che proviene da una lettura contemporanea delle radici rurali della cultura del luogo. Un’architettura corretta intinge i sui contenuti da più analisi: dallo studio storico ed urbanistico del sito, dalle tradizioni, dalla storia dell’architettura, dalla poesia, dalla filosofia, dalle tecniche e scienza delle costruzioni, dalla scelta delle materie, dallo studio dei colori e della luce ecc. Tutto ciò fa nascere un’architettura a misura dell’uomo. A complementare questo principio è anche la particolare attenzione all’aspetto dei consumi energetici, che si traduce in un vantaggio per tutta la collettività in quanto conduce al risparmio delle risorse e al creare un ambiente più salubre.

CasaClima: Che cosa ha comportato per lei progettare e calcolare secondo CasaClima? Michele Dorigo: È stata una ricerca e una soddisfazione professionale. I parametri di legge in vigore all’epoca della progettazione erano piuttosto di “manica larga”; progettando con dei criteri più rigorosi, come quelli di CasaClima, mi sono trovato di fronte ad un controllo puntuale. Dovevo fare bene il mio lavoro e curarlo sotto ogni aspetto, non tralasciando nessun dettaglio. Quello che Michele Dorigo (ETA Progetti, più conta per me, è stato progettare e vePieve di Soligo) der realizzare un edificio a basso consumo energetico, utilizzando tecnologie, per quel tempo e per la zona climatica, impensabili. Progettare e calcolare secondo i canoni di CasaClima ha comportato per tutti un iniziale sacrificio, ma che alla fine ha premiato. Grazie a tutto il know-how acquisito e con l’ormai imminente obbligo della certificazione energetica, ci troviamo a percorrere la strada con maggiori competenze e con più serenità.


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S E R V I Z I O - P R

Rubner Haus La sfida del benessere Da oltre 40 anni edifici ecologici in legno a basso consumo energetico e minimo impatto ambientale ioarchitettura, comfort abitativo ed ecologia sono da sempre i principi su cui si fonda l’attività produttiva di Rubner HAUS. Fin dal 1926, anno di fondazione della prima segheria ad energia idraulica che segna l’avvio delle attività, l’Azienda RUBNER è cresciuta progressivamen-

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te tenendo fede ai valori della tradizione e della salvaguardia dell’ambiente, profondamente radicati nella cultura del territorio altoatesino. Una vera e propria “vocazione” per il legno che ha dato vita a un business importante in armonia con la natura e in costante espansione. Le case in legno, che rappresentano da oltre 40 anni l’oggetto della produzione di RUBNER HAUS, sono un modello abitativo perfettamente in sintonia con i requisiti di risparmio energetico promossi dall’Agenzia CasaClima di Bolzano


SE R V I Z IO- PR

e con i nuovi obiettivi di riduzione complessiva dell’impatto ambientale. Grazie all’impiego di materiali totalmente ecologici ed esenti da componenti nocive, ad un ciclo produttivo condotto in ogni fase nel rispetto di severe norme ambientali fino alla costruzione degli edifici, le case Rubner sono inoltre in linea con i requisiti di Natureplus®, l’associazione internazionale per l’edilizia e l’arredamento sostenibile.

Diploma di Impresa Certificata CasaClima Pioniera nell’ambito della bioedilizia, l’Azienda è stata la prima ad ottenere, nell’aprile 2007, il 'Diploma di Impresa Certificata CasaClima', una nuova attestazione indirizzata alle aziende che prevede una serie di criteri di valutazione della qualità di tutte le fasi del ciclo produttivo e commerciale, dal primo contatto con il Cliente alla realizzazione finale del progetto. Ben prima che i parametri CasaClima venissero ufficializzati con la certificazione, la costante ricerca di soluzioni abitative innovative e in armonia con la natura avevano portato RUBNER HAUS a costruire case secondo i principi della sostenibilità, tanto che dal 1999 ad oggi sono numerose le case classificate B, A e A+. La collaborazione con l’Agenzia CasaClima viene esibita oggi con orgoglio dall’Azienda nel nuovo logo RUBNER CasaClima. Con i sistemi abitativi RUBNER HAUS, il clima ideale è garantito tanto dalla riduzione del consumo energetico e dalll’impiego di materiali ecologici quanto dal piacere di vivere all’interno di una struttura abitativa che corrisponda esattamente ai propri desideri.

zione, alle nuove generazioni di progettisti ed architetti, delle competenze necessarie per un futuro di costruzioni ecocompatibili attraverso articolati programmi di formazione e convegni. L’accordo con il Politecnico di Milano – Dipartimento BEST (Building Environment Science and Technology) vede l’azienda altoatesina impegnata per i prossimi quattro anni, in collaborazione con aziende del settore, nel supportare il Corso in Progettazione e Innovazione Tecnologica attraverso una serie di interventi formativi e un ciclo di convegni a tema. Nell’ambito del progetto Campus Point, che vede la creazione di un centro di ricerca universitario aperto presso il Polo Regionale di Lecco del Politecnico, RUBNER realizzerà l’Exhibition Point, la struttura espositiva interamente in legno creata per accogliere le sperimentazioni e i laboratori di ricerca. Sono inoltre numerosi i convegni promossi da RUBNER HAUS per il 2008 dedicati al tema della sostenibilità e del risparmio energetico negli edifici. Di grande successo, il convegno organizzato lo scorso aprile in occasione di ‘Costruire Edil Levantè alla Fiera di Bari dove l’Ingegner Norbert Rauch, Direttore Commerciale dell’azienda, ha trasferito l’autorevole esperienza in Alto-Adige di Rubner Haus a quanti operano nel sud Italia: tra i temi centrali, l’ecostenibilità come valore comune a tutte le regioni italiane, l’edilizia abitativa in legno al sud, e l’antisismicità delle case Rubner.

INFO Rubner Holding Spa Zona Artigianale 2 | 39030 Chienes (BZ) | Tel. 0474 563 777 info@rubner.com | www.rubner.com

Sistemi produttivi all’avanguardia Le costruzioni RUBNER HAUS nei tre diversi sistemi produttivi - Residenz, Blockhaus e Lignopan – sono all’avanguardia in termini di comfort abitativo e sono destinate a chi ricerca un’abitazione 'viva' in cui ritrovare tutto il calore di una 'casanido' costruita secondo le proprie esigenze. Infatti, grazie alle più innovative tecnologie costruttive, messe a punto in oltre 80 anni di attività, ogni casa RUBNER è unica e viene realizzata 'su misura' per il cliente unendo natura, tradizione e modernità. Tutto il team RUBNER è a disposizione per realizzare insieme al cliente, ed eventualmente al suo archietto di fiducia, ogni progetto ad hoc secondo i più innovativi standard dell’edilizia sostenibile. La stretta collaborazione tra cliente-architetto-produzione per la personalizzazione del progetto è da sempre alla base della mission aziendale. La forte sensibilità di RUBNER HAUS sul fronte della bio-sostenibilità si traduce inoltre nell’impegno che sempre più anima l’azienda per la divulga-

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AT TUA L I TÀ

Nuovo servizio web: XCLIMA XClima è il nuovo ambiente web adottato da AgenziaCasaClima. razie a XClima oltre ad effettuare la verifica dell’efficienza energetica dell’involucro edilizio e la classificazione energetica CasaClima, da oggi si ha a disposizione un servizio unico ed integrato per la comunicazione tra Agenzia CasaClima ed il professionista.

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Caratteristiche dell’ambiente XClima • Multipiattaforma: é sufficiente un browser (Firefox o Explorer 7) per utilizzare il servizio XClima da Windows, Mac, Linux ed altri S.O.;

Finestra di dialogo delle “stratigrafie” da dove l’utente può definire i propri “elementi strutturali”.

• Non necessita di installazione: é immediatamente disponibile e sempre aggiornato; • Multilingua: disponibile attualmente in italiano e tedesco. (prossimamente inglese, spagnolo, francese); • Centralizzato: consente la condivisione di dati, documenti e progetti tra colleghi, collaboratori ed operatori CasaClima; • possibilità di accedere ai dati da qualunque luogo (cantiere,ufficio,ecc..); • Sicuro: modalitá di lavoro criptata (https) e salvataggio automatico;

Caratteristiche del servizio XClima Il servizio XClima mette a disposizione dell’Utente un ambiente all’interno del quale si può accedere a: • Archivi dati climatici: Enea/CasaClima, APE ed i dati secondo Norma UNI costanteaggiornati; mente aggio orn Catalogo Materiali: Il catalogo è • Catalog go M ambiente un amb bien interattivo all’interquale l’utente ha subito no del qu disponibili disponi ibili i prodotti di proprio interesse mediante ricerche per interess se m categorie e/o descrizione. L’utente può definirne uno personalizzato o effettuare ricerche all’interno del Catalago CasaClima, già disponibile e consultabile all’interno di XClima. Finestra di dialogo del “Catalogo Materiali” che permette di ricercare/ personalizzare i materiali

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Finestra di dialogo che permette all’utente di creare oggetti “porte” e “finestre” e di associarli alla “parete”di appartenenza.

“Scheda Progetto” che permette la condivisione dei dati del progetto

A breve le principali ditte di settore renderanno disponibili i propri cataloghi all’interno dell’ambiente XClima, così l’utente avrà subito disponibili tutte le informazioni tecniche necessarie in fase di progettazione. • Componenti del progetto: L’Utente può definire (in numero illimitato) tutti gli elementi strutturali quali pareti, tetti e solai necessari per qualificare l’involucro edilizio dell’edificio oggetto dell’analisi; Ogni elemento viene poi definito mediante stratigrafia componibile con un numero illimitato di strati i quali , seguendo la logica del metodo di calcolo adottato da Agenzia CasaClima, possono essere definiti mediante materiali di percentuale variabile. L’Utente può inoltre creare (sempre in modo illimitato) oggetti quali porte e finestre ,associandoli all’elemento strutturale “Parete” che li ospita, e definire “Elementi di ventilazione meccanica” e “Ponti termici” • Collaborazione e Condivisone: XClima permette di condividere i propri progetti con colleghi, collaboratori e con tutte quelle figure professionali che partecipano alla realizzazione di un progetto; la condivisone può essere effettuata in modalità “solo lettura” (permette solo la visualizzazione dei dati contenuti nel progetto ) o “modifica” (permette all’Utente con il quale si condivide il progetto di modificare/integrare le informazioni contenute nel progetto);

Se si sceglie la modalità “Modifica” è inoltre possibile effettuare una copia del progetto condiviso così da mantenere le informazioni originali. L’ambiente XClima permette inoltre di monitorare gli accessi ai progetti condivisi, potendo così sapere “da chi”, “quando” e “dove” sono state apportate le modifiche.

Funzionalità di prossima attivazione: All’interno dell’ambiente XClima saranno gradualmente resi disponibili, oltre alle sopra citate “Librerie dei Produtori”, anche i seguenti moduli di calcolo certificati da Agenzia CasaCliama: • Modulo XClima Full Version: Calcolo dell’ efficienza complessiva dell’edificio (energia primaria) tenendo conto del fabbisogno di energia per la produzione di acqua calda sanitaria e per l’illuminazione dei locali. Calcolo dell’energia necessaria per la climatizzazione dell’edificio; • Modulo XClima Plus - Modulo Nature: il primo di questo tipo in Italia, contiene una analisi del ciclo di vita dei materiali e prodotti di costruzione e la quantificazione dell’ecosostenibitá dell’edificio

Per qualsiasi altra informazione sul servizio XClima, o per partecipare ai seminari gratuiti online visita il sito www.agenziacasaclima.it

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ATT UA L I T À

Partnership Autodesk – CasaClima Grazie alla collaborazione tra Agenzia CasaClima e Autodesk nasce un nuovo ambiente di lavoro online con cui i progettisti potranno disegnare, rendere il proprio progetto “sostenibile” e condividere dati.

elegiornali, riviste, giornali… non passa giorno che attraverso i mezzi di comunicazione non venga messo in risalto il problema del “risparmio energetico”, dando consigli su come “risparmiare energia” e portando come esempio l’ambiente domestico e/o lavorativo nella duplice veste di luogo (nel quale si svolgono le attività quotidiane) e di edificio.

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Risparmio Energetico e Sostenibilità come principi base “Risparmio Energetico” (luogo) e “Sostenibilità” (edificio) sono dunque due termini entrati a far parte della nostra quotidianità, che stanno gradualmente introducendo un nuovo metodo di comportamento nelle nostre azioni quotidiane. Introdurre nuovi metodi, o cambiare abitudini consolidate da anni, richiede tempo e pazienza ed è così anche nel campo dell’Information Technology da quando nel 2001 Autodesk, a seguito dell’acquisizione di Revit, inizia a divulgare presso gli studi un nuovo software che porta con se un nuovo metodo di progettazione, che verrà in seguito indicato con l’acronimo di BIM (Building Information Modeling)

Progettazione “attenta” e controllo da certificatore competente Anche se in apparenza lontani e scollegati tra loro, in realtà questi due nuovi metodi ( di comportamento e di progettazione ) hanno una

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di Autodesk Revit uno strumento innovativo con il quale il progettista non solo disegna, ma ha sempre a disposizione tutti i dati necessari affinchè il progetto non sia solo “bello” ma anche “sostenibile”.

www.prn-agenzia.it

grande correlazione tra loro. Il metodo di comportamento serve a ben poco se il luogo in cui questo si attua (abitazione,ufficio,edificio pubblico…) non è frutto di una progettazione “attenta”, che trova nel metodo BIM e nella tecnologia

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Certificazione di qualità secondo la norma ISO 9001:2000 ed una esperienza considerevole nella costruzione di Case clima sono i nostri punti forza per garantirVi un ottimo risultato finale.

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AT T U A L I T À

Tuttavia per una progettazione sostenibile non basta solo ottenere dei dati da un progetto, ma bisogna che questi vengano verificati attraverso un metodo garantito da un ente certificatore, il quale, oltre a certificarne la veridicità, fornisca dei valori (calcolati sulla base di metodi certificati) che quantifichino i consumi generati dall’edificio e qualifichino quindi l’intero progetto associandogli una classe di merito. Tale metodo viene fornito dall’Agenzia CasaClima (Ente Certificatore), che attraverso il nuovo strumento X-Clima fornisce un ambiente di lavoro innovativo, e per certi aspetti futuristico, interamente online e strutturato con una logica “ad oggetti”. All’interno di questo sistema è possibile utilizzare i “dati progetto”quali volumi e superfici, ottenuti dal modello BIM di Autodesk Revit.

Strumenti indispensabili: Revit – BIM - XClima Grazie a Revit e al BIM l’architetto riesce a rappresentare e quindi comunicare in modo naturale ed immediato le proprie idee. Dalla progettazione concettuale sino all’esecutivo tutto viene gestito all’interno di un unico modello di informazioni, grafiche ed alfanumeriche, che si aggiornano automaticamente ad ogni modifica. Volumi e superfici (informazioni del progetto necessarie al fine di una certificazione energetica) non devono più essere calcolate “manualmente” e riaggiornate dopo ogni modifica: grazie all’unione tra dato grafico ed alfanumerico l’idea non è più una semplice rappresentazione grafica, ma al suo interno contiene informazioni che ne consentono una verifica “di sostenibilità”. Essendo quindi il dato alfanumerico un tutt’uno con il modello grafico, si aggiorna automaticamente ad ogni cambiamento dell’aspetto “formale”.

Verifica online Tali informazioni possono poi essere verificate online attraverso l’applicazione X-Clima, che effettuerà il calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento dell’edificio fornendo quindi al progettista la classificazione dell’edificio sulla base dei consumi calcolati. L’innovativo ambiente online permette anche una condivisone dei progetti con altri membri del team di progettazione. Metodi e ambienti digitali innovativi (Autodesk Revit e X-Clima) sono dunque la base della partenrship tra Autodesk e Agenzia CasaClima per fornire ai progettisti potenti strumenti attraverso i quali migliorare la qualità dell’architettura, sia nel suo aspetto “formale” che di “processo decisionale”.

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S E R I E

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Una sfida per la cura degli anziani Nuovo centro residenziale di cura a Valdaora. La societá comincia ad invecchiare. In pochi decenni sará caratterizzata da una forte presenza di persone con un’etá superiore agli ottant´anni. ontemporaneamente aumenterá anche la necessitá di cure sempre piú specializzate per questi anziani. Anche il contesto abitativo deve essere all’altezza per affrontare queste nuove esigenze, in quanto gli anziani, sottoposti alle cure di cui necessitano, devono essere accolti in alloggi che garantiscano loro una elevata qualità di vita. Queste problematiche sono state prese in considerazione nel progetto di ampliamento delle case di cura ed accoglienza in Media Pusteria. Da piú di 10 anni il Comune di Valdaora necessitava di un centro residenziale per anziani. Con l’accordo, nel 2003, dei Comuni di Valdaora e Rasun/Anterselva nel Consorzio-Azienda Centro Residenziale di Cura Media Pusteria e con l’approvazione della Provincia è stata autorizzata la costruzione di un’unica struttura centrale con 40 letti a Valdaora. La costruzione e la gestione del nuovo centro residenziale spetta al Consorzio. I lavori preliminari per l’acquisto del terreno da parte del Comune, l’incarico tempestivo per lo sviluppo del progetto assegnato agli architetti Aichner Dora e

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Werner Seidl di Brunico, cosí come i finanziamenti ricevuti con successo dall’Amministrazione Provinciale e dai Comuni interessati hanno reso possibile l’inizio dei lavori giá all’inizio di aprile 2008. Il Centro Residenziale di Cura Media Pusteria secondo il Direttore Werner Müller - rappresenta un elemento importante nell’ambito dei servizi offerti alle persone anziane, che necessitano di cure giornaliere ed assistenza costante, e diventerá un punto di riferimento per la l’assistenza agli anziani a Valdaora.

Rappresentanti dei committenti

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SE R I E

Alta qualità ed alta efficienza energetica L’area destinata al nuovo centro residenziale di cura si trova a Valdaora di Mezzo, nelle immediate vicinanze del centro del paese e degli edifici pubblici principali: sala Congressi, distretto sanitario, scuola media, biblioteca pubblica, AUTORE centro giovanile e asilo. Il terreno è in lieve pendenza verso Nord ed è delimitato su due lati da campi coltivati e gode di una splendida vista verso l’area dolomitica a sud.Nel compatto corpo di fabbrica di 4 piani complessivi (1piano interrato e 3 fuori terra) si trovano due unità di cura da 20 letti ciascuna e i rispettivi spazi comuni, Zenone Monteduro, un piccolo caffè, tre abitazioni per architetto, si occupa di progettazione di anziani, un ambulatorio medico coedifici ad alta effimunale e locali per la comunità comcienza energetica in prensoriale.Al piano seminterrato si collaborazione con lo trovano la cucina e la lavanderia, i lostudio aichner_seidl ARCHITETTI ed è cali tecnici, i depositi e il garage interrelatore nei corsi rato. Due vani scala ed un ascensore/ avanzati dell’Agenzia montalettighe collegano i 4 piani. Su CasaClima. proposta e stimolo dei progettisti si è deciso di realizzare un edifico a basso fabbisogno energetico CasaClima Classe A. Al piano terra i luoghi di incontro e di relazione L’accesso principale è a Nord, attraverso il piazzale rialzato rispetto al piano stradale, e conduce nell’atrio d’ingresso dove si trovano l’amministrazione, il vano scale principale con ascensore, la sala multifunzionale, la cappella e il caffè (per analogia: piazza principale, chiesa, ristorante, muni-

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cipio). La sala multifunzionale può all’occorrenza essere suddivisa; sia la sala che la cappella possono essere ampliate verso l’atrio. Sul lato Ovest al piano terra si trovano, rialzate di 50 cm, le tre abitazioni per anziani, l’ambulatorio medico ed i locali della comunità comprensoriale. Queste zone sono raggiungibili sia dall’atrio, sia tramite accesso indipendente. Anche il caffè sul lato Nord dell’edificio è accessibile direttamente dall’esterno e dall’atrio centrale, per consentire una fruizione diversa a seconda degli orari. Lo spazio esterno sul lato Sud, parzialmente coperto dalla terrazza, offre una piacevole vista sui campi e verso il Plan de Corones e continua nel giardino sul lato sud-est.

Le unità di cura ai piani superiori Le unità di cura sono collocate al 1° e 2° piano, ciascuna dispone di 20 letti. Le camere, 18 singole ed una doppia per ciascuna unità, sono disposte sui lati soleggiati ad est, sud e ovest. Sono strutturate con una zona d’ingresso e dispongono di un locale igienico accessibile ai disabili. Gli ingressi arretrati rispetto ai corridoi e le nicchie diversamente allestite sono finalizzate a favorire l’orientamento e sottolineare gli ambiti privati. Il centro servizi con gli spazi accessori è collocato centralmente, nelle immediate vicinanze degli spazi di soggiorno e pranzo, di fronte al vano scala principale. Lo spazio pranzo con una piccola cucina si trovano sul lato Nord con vista sul piazzale e sulla strada, animata nelle varie ore del giorno dalla presenza dei bambini che frequentano la scuola e asilo e dagli utenti dei vari servizi pubblici. Lo


S E R I E

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Sezione trasversale

spazio per il tempo libero e lo spazio di soggiorno si trovano sul lato Sud e si affacciano sull’ ampia terrazza, protetta dal vento e rivolta verso i campi e le montagne a sud. Sul lato nord sono collocati i locali di cura e di servizio. È stata attribuita grande importanza alla qualità spaziale degli ambienti comuni e degli spazi di circolazione: aperti, accoglienti e luminosi, per invogliare ad intrattenersi, stimolare la comunicazione. Per soddisfare il forte impulso al movimento di determinati pazienti è stato progettato un percorso interno circolare con ambiti e viste variabili in tutte le direzioni e con la possibilità di sbocchi all’aperto sulle terrazze.

Strutture e sistemi costruttivi L’edificio poggia su fondazioni continue in calcestruzzo armato; il piano scantinato è in setti e

solai in calcestruzzo armato, i piani fuori terra sono in setti, pilastri e solai in calcestruzzo armato e in acciaio. Le partizioni interne sono in muratura al piano interrato, parzialmente in muratura e in parte a secco al piano terra. Ai piani superiori le partizioni sono realizzate con sistemi costruttivi a secco, le cellule bagno sono prefabbricate. I pavimenti degli ambienti riscaldati al piano interrato sono coibentati con granulato di vetro cellulare, spess. costipato 25cm., in prossimità di questi ambienti anche le fondazioni poggiano su uno strato di vetro cellulare in lastre per garantire la continuità dello strato isolante. L’involucro esterno è coibentato con 20cm di isolante; i corpi di fabbrica che accolgono le funzioni speciali al piano terra sono caratterizzati da rivestimenti diversi: facciate ventilate e rivestimento in scaglie di rame pretrattato per la facciata ven-

Dati tecnici Inizio lavori

Marzo 2008

Committenti

Centro residenziale di cura Media Pusteria, Comune di Valdaora

Progettazione generale e direzione lavori

aichner_seidl ARCHITETTI, Brunico

Statica, sicurezza progetto e direzione lavori

Dr. Ing. Josef Aichner, Brunico

Concetto energetico

planungsteam e-plus Kaltheier & Krauß OEG, Egg (A)

Impianti elettrici progetto e direzione lavori

Elektrostudio, Brunico

Impianti termosanitari e di ventilazione progetto e direzione lavori

Thermostudio, Brunico

Superficie complessiva dell’area

4.488 m²

Cubatura complessiva

19.729,68 m³

Cubatura fuori terra

15.893,81 m³

Cubatura interrato

3.835,87 m³

Costi complessivi

6.727.803,18 €

Corrisponde a

341,00 € /m³

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SE R I E

( 1)

Pianta piano terra

Pianta 1° primo piano

tilata della sala, lastre in resine sintetiche e fibre di legno per quella del caffè; la cappella presenta un rivestimento in pietra applicato sulla coibentazione in vero cellulare. le altre pareti sono rivestite con cappotto termico in lana di roccia spess. 20cm. Ai piani superiori: 20cm di coibentazione in fibre di legno e rivestimento di facciata costituito da

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listelli verticali in legno di larice strutturati plasticamente; le facciate delle camere sono realizzate in elementi prefabbricati a telaio. La copertura è coibentata con pannelli di EPS con pendenza integrata spess. 25-30 cm, il manto di copertura viene realizzato in ghiaino. I serramenti sono in legno di larice con vetrocamere a triplo vetro basso emissivo, valore Uw ≤ 0,85 W/m²K.


S E R V I Z IO- P R

1° Portoncino blindato CasaClima Per l’ennesima volta la Rubner ha confermato la sua posizione di leader nella produzione di porte e portoncini all’avanguardia: il suo noto portoncino per CasaClima ha raggiunto la classe di resistenza all’effrazione 3, distinguendosi per un livello di sicurezza addirittura superiore alle porte blindate in metallo. egli ultimi anni si è registrato un aumento notevole di tentativi di intrusione nelle case e abitazioni – una tendenza che secondo le autorità di polizia aumenterà nei prossimi anni. I portoncini Rubner si distinguono da sempre per massimi standard di sicurezza e protezione da intrusioni, combinando i pregi del legno, quale materiale gradevole, ecologico e rinnovabile, con le diverse funzioni di protezione. In quanto a versatilità, il legno non ha rivali! Chi pensa, che i portoncini in legno non possano garantire un’efficace protezione dai tentativi di furto e scasso, dovrà ricredersi: già la classe di resistenza (WK) 2, attestata da istituti di certificazione affermati, garantisce un elevato standard di sicurezza.

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Mantenersi freschi anche con il caldo. PortaClima. Rubner.

Certificazione WK 3 Risparmio energetico, personalizzazione e sicurezza

Il nuovo certificato di prova WK3 dei portoncini Rubner

Un portoncino Rubner deve superare severi test d’idoneità prima di adempiere le sue funzioni presso il cliente. All’istituto di certificazione PfB di Rosenheim, i portoncini sono sottoposti a test e controlli di qualità. Le prove antieffrazione sono eseguite da veri esperti che tentano di sfruttare qualsiasi punto debole della porta o del telaio per riuscire nel tentativo di scasso. La prova è stata superata con successo dai portoncini Rubner, ai quali è stata assegnata la classe di resistenza (WK) 3. Solo pochi produttori di portoncini in legno possono vantarsi di aver superato questo difficile e costoso test. Per questo motivo bisogna prestare attenzione ai certificati che attestano la qualità della porta in laboratorio e al montaggio del proprio portoncino. La vostra sicurezza – in tutti gli ambiti della porta – è la missione di Rubner – l’esperto in materia di porte!

antieffrazione: la versatilità delle porte termoisolanti Rubner per CaseClima e ristrutturazioni è imbattibile.

RUBNER TÜRENWERK SpA, I-39030 Chienes/Val Pusteria (Alto Adige), Zona artigianale 10, Tel. 0474 563 222, Fax 0474 563 100 info@tueren.rubner.com, www.tueren.rubner.com Show room Rubner: Bolzano - Kampill Center, Stava/Naturno - Falegnameria Blaas, Chienes - Rubner Türenwerk, Silandro - Bau Service Vinschgau, Innsbruck Eduard-Bodem-Gasse 8, Cles - Massimo Zadra, San Michele/Adige - Nordserr

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S E R V I Z I O - P R

Abitare il futuro ... ... in armonia con la natura, questo è il motto della “Residenza Fontanile”, realizzata dall’impresa Francescato Sas nella città di Valenza (AL). Il complesso residenziale è costituito da 36 unità immobiliari, suddivise in 20 alloggi, distribuiti su due palazzine e 16 ville con giardino di proprietà. Caratteristiche principali sono la ecocompatibilità e la ecosostenibilità. ’impresa edile Francescato è ricca di un esperienza di 50 anni e questo suo ultimo progetto, in fase di costruzione dal 2006, è stato pianificato seguendo in tutto gli obbiettivi dell’Agenzia CasaClima di Bolzano, nella quale i soci dell’impresa hanno riconosciuto la migliore espressione per la realizzazione di una qualità abitativa orientata alla sostenibilità, coniugando la bioarchitettura alla necessità di costruire abitazioni energeticamente efficienti, riducendo o addirittura annullando le emissioni di anidride carbonica prodotte dagli edifici.

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Scelte progettuali e contenuti tecnici L’intervento è stato pianificato in modo estensivo, senza sfruttare a pieno l’indice fondiario costruibile per le parti residenziali, “sacrificandolo” per l’edificazione fuori terra degli spazi destinati alle autorimesse e al confinamento degli ambienti ritenuti pericolosi all’interno della casa (centrali termiche, lavanderie). Gli elementi architettonici rurali tipici della tradizione piemontese sono stati valorizzati sia a scopi estetici, sia prettamente funzionali come dimostrano le forme compatte e i rapporti ottimali fra i volumi dei fabbricati e le superfici dell’involucro, per offrire la maggiore resistenza alla dispersione del calore. Le falde dei tetti sono sporgenti, in modo da ombreggiare le facciate a sud in estate e proteggere dalle intemperie le sottostanti murature. Gli edifici sono disposti verso sud per massimizzare l’esposizione solare. La zona “giorno” degli alloggi è rivolta a sud, le stanze da letto, i servizi e le rampe di scale comuni verso nord. I serramenti verso sud sono più ampi per aumentare il guadagno termico solare.

Uso di materiali naturali e di fonti energetiche rinnovabili La scelta dei materiali è stata dettata dai criteri di eco compatibilità ed eco sostenibilità, non solo predilendo materiali naturali, ma anche assicurandosi che il ciclo produttivo abbia un limitato fabbisogno energetico ecc. Durante le fasi costruttive, si effettuano la raccolta e il conferimento differenziato degli imballi e degli scarti di lavorazione. I ponti termici sono stati eliminati mediante la realizzazione di un sistema strutturale in muratura portante con utilizzo per le strutture verticali ed orizzontali di blocchi e pannelli solaio in calcestruzzo cellulare;

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SE R V I Z IO- PR

rivestimento a cappotto in sughero su tutte le superfici verticali dell’involucro esterno. Sempre in sintonia con gli obbiettivi di CasaClima sono stati previsti degli impianti di climatizzazione di tipo radiante a bassa temperatura che assicurano le migliori condizioni di benessere psicofisico agli alloggi. Nel pieno rispetto dell’ambiente va l’integrazione di fonti energetiche rinnovabili, con utilizzo della geotermia, del solare termico e del fotovoltaico. Per l’acqua di servizio vengono recuperate e riutilizzate le acque meteoriche. La realizzazione di vespai aerati sotto i pavimenti ai piani interrati o terreno garantisce l’efficace evacuazione del gas Radon.

Termofon Kplus 34 e 40 L’inserimento di un elemento in polistirene espanso

L’isolamento è la parte fondamentale di una costruzione. Le murature ad isolamento sfalsato sono la soluzione ideale.

Rispetto per l’ambiente e tutela della salute Il rispetto per l’ambiente va collegato poi al rispetto per la salute. Ogni unità immobiliare è dotata d’impianto elettrico domotico, che utilizza correnti a bassa tensione per i pulsanti di comando dei terminali di utilizzo. Il percorso delle linee di alimentazione elettrica è studiato in modo da ridurre la possibile aggressività dei campi elettromagnetici. Il primo lotto di costruzioni, che sarà consegnato per fine 2008, prevede la costruzione della prima palazzina – di 14 alloggi - in Classe B e di quattro ville in Classe A. Quindi si procederà alla costruzione di altre cinque ville e di una seconda palazzina – di sei alloggi - in Classe A+/Gold+, con consegna a fine 2009. Un terzo lotto ancora in fase di progettazione sarà ultimato entro fine 2010.

Esperienza, entusiasmo e passione per la sostenibilità ambientale La Francescato Sas intende proseguire con entusiasmo e passione la sua attività nell’ottica del miglioramento continuo e della sostenibilità ambientale. Pertanto, dopo la certificazione ISO 9000 già raggiunta nel 2007, la Francescato SAS ha, tra i propri obiettivi, la certificazione ISO 14000 e sta operando per entrare a far parte dei Partner Casa Clima.

INFO Francescato Sas Via del Lavoro, 8 – Z.I. D4 | 15048 Valenza (AL) | Tel. 0131 943452 info@francescato.it | www.francescato.it

e soluzioni adottabili per raggiungere i severi valori termici delle nuove normative sembrano essere solo quelle di ricorrere ad un isolante termico specifico da inserire o all’interno del muro (sandwich), oppure all’esterno (cappotto). Le soluzioni con isolante “continuo”, anche se realizzate con materiali di qualità, comportano concettualmente la riduzione dell’inerzia termica, l’assenza di assorbimento dell’energia gratuita passiva, l’impossibilità per il muro in estate di scaricare di notte l’energia accumulata durante il giorno, una drastica riduzione della traspirazione della parete, ecc. Nasce così “Termofon Kplus”, la soluzione brevettata dalla Bampo Srl per murature da tamponamento, disponibile nei due spessori cm. 40 (U= 0.278 W/mqK) e cm. 34 (U= 0.308 W/mqK). L’inserimento di un elemento in polistirene espanso permette infatti di ottenere valori di trasmittanza “U”, misurati in laboratorio, non solo in regola con quanto previsto dal Dlgs 311 per l’anno 2.010, ma addirittura idonei per progettazioni classe “A”, “B” ecc. Ma quello che è fondamentale è che, data la particolare geometria “sfalsata”, si preserva tra esterno ed interno un’adeguata massa continua di laterizio, elemento basilare per garantire l’inerzia termica, l’assorbimento dell’energia gratuita passiva, la traspirazione ecc., caratteristiche che con l’isolamento “continuo”, come sopra esposto, vengono in qualche modo pregiudicate. “Termofon Kplus” è disponibile anche in formato “Bio”, con l’inserimento di un elemento in fibra di canapa.

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INFO Bampo Srl Via Psaro 13/E | 32100 Belluno | Tel. 0437 941395 infoweb@termofon.com | www.termofon.com

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S E R V I Z I O- P R

Una nuova opportunità per rivenditori edili TopHaus Consulting sfrutta la particolare congiuntura economica e legislativa, che rende ancora molto appetibile l’intervento sugli immobili e propone una consulenza mirata al risparmio energetico e alla detrazione fiscale del 55%. a TopHaus Spa è all’interno del Gruppo Progress l’azienda che si occupa del Commercio Edile ed è principalmente presente nella Regione Trentino-Alto Adige tramite sei punti di vendita. Nel 2006 è stata creata la TopHaus Consulting che ha la funzione di assistere alle vendite, offrendo servizi specifici di consulenza per costruzioni e ristrutturazioni ad alta efficienza energetica. Nel 2007 hanno offerto ad oltre 80 proprietari di edifici le loro consulenze per risanamento e 50 si sono decisi di eseguire i lavori. Questo ha contribuito ad un notevole incremento di volume d’affari della TopHaus Spa. Visto il grande successo di questo servizio, l’esperienza maturata e la grande richiesta fuori Regione, all’interno della TopHaus Consulting è stato elaborato un pacchetto completo, che viene offerto in partnership ad altri rivenditori edili. Questi partner hanno il grande vantaggio di poter usufruire del Know-how maturato negli anni nella valutazione dell’involucro edilizio.

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Prima dell’intervento

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Documentazione completa Il proprietario riceve una documentazione completa del suo immobile, che contiene la valutazione dell’edificio esistente, proposte d’intervento, la stima dei costi, la riduzione dei consumi ed un piano di ammortamento, tenendo conto degli incentivi fiscali (detrazione IRPEF 55%) ed eventuali altri contributi provinciali. Questa consulenza viene anche offerta per costruzioni nuove. I partner di TopHaus Consulting possono usufruire di un programma completo di formazione, un pacchetto di marketing (pubblicità a livello nazionale, partecipazione a fiere importanti di settore, un portale Internet, convegni) ed un allestimento “Shop in Shop” per il proprio punto vendita. Questo progetto è supportato da un istituto bancario, grazie al quale può essere offerto ai propri clienti un finanziamento per i lavori di riqualificazione energetica. Al partner viene richiesto di essere disponibile ad investire nella qualificazione del personale ed essere disposti per una nuova impostazione strategica della rivendita e trasformarsi da un venditore di materiale edile a consulente per sistemi costruttivi.

INFO TopHaus Spa Via Julius Durst 100 | 39042 Bressanone | Tel. 0472 823311 energia@tophaus.com | www.tophaus.com

Dopo l’intervento


S E R V I Z I O - P R

Efficienza energetica in edilizia Uno dei compiti più importanti per l’edilizia nei prossimi decenni sarà quello di conservare l’esistente patrimonio edilizio, di mantenerlo funzionante e di adeguarlo alle esigenze future. na sfida di particolare rilievo sarà rappresentata in questo contesto dalle misure di risparmio energetico a cui lo stesso si dovrà adeguare. A questo scopo, e anche sulla scorta del principio di sostenibilità, dovranno essere predisposte e gestite le risorse necessarie. Questa esigenza è ovviamente correlata anche all’impegno di conservare un ecosistema migliore possibile. Christian Egartner L’unico modo per limitare i rischi derivanti dal volubile e incontrollabile rialzo dei prezzi energetici, consiste nel ridurre il prima possibile la dipendenza dalle fonti energetiche fossili e di sostituire queste ultime con fonti energetiche rinnovabili.

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Energie rinnovabili ed efficienza energetica Ciò però potrà avere successo solamente nel caso in cui riusciremo ad ottimizzare la nostra fonte di energia primaria attraverso la massima efficienza energetica: sul tema il Presidente del Collegio dei Costruttori Edili, Christian Egartner (Wipptaler Bau AG) è fiducioso. “È questa la ragione per la quale all’interno del Collegio dei Costruttori, il quale rappresenta gli interessi di circa 150 imprese edili locali a livello provinciale, nacque 3 anni fa il nuovo servizio “CasaClima”. Il servizio a disposizione alle nostre imprese associate è dedicato all’edilizia ad alto risparmio energetico ed ha collaborato in maniera molto stretta con l’Agenzia CasaClima, in particolare per quanto riguarda la formazione. Ciò con riferimento sia ai corsi base “CasaClima”

che ai corsi per certificatore e consulente”, spiega il Presidente Christian Egartner. Continuando, il Presidente Egartner, ritiene sia molto importante la consapevolezza che la certificazione CasaClima possa diventare un ulteriore fattore distintivo, una carta in più da giocare sul mercato per distinguersi dalla concorrenza. Congiuntamente al Collegio dei Costruttori, all’Assoimprenditori ed alle altre Associazioni economiche, l’Agenzia CasaClima ha elaborato il catalogo dei criteri per ottenere la certificazione delle imprese quali “Partner CasaClima” e “Impresa CasaClima”. Alcune nostre imprese associate hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa e già sono state certificate quali “Partner CasaClima” ovvero “Impresa CasaClima”, afferma Egartner con soddisfazione.

Imprese certificate “CasaClima” Grazie a questa certificazione viene assicurato al consumatore finale, sostanzialmente all’acquirente dell’immobile, la migliore qualità nella realizzazione di una struttura con particolare attenzione alla problematica del consumo energetico. L’impresa certificata s’impegna infatti a rispettare durante l’intero ciclo produttivo i parametri prestabiliti nelle linee guida, parametri che riguardano sia l’organizzazione della produzione aziendale e delle attrezzature utilizzate che i componenti impiegati nella realizzazione dell’immobile. La certificazione delle imprese sorge con un duplice obbiettivo, da una parte di incentivare il risparmio energetico nonché, conseguentemente, di ridurre l’impatto ambientale agendo sulle modalità costruttive delle nostre abitazioni, in particolare attraverso l’aumento dell’efficienza energetica delle abitazioni stesse.

INFO Collegio dei Costruttori Edili Via Macello, 57 | 39100 Bolzano | Tel. 0471 282894 www.coll.edile.bz.it

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Benessere grazie all’innovativa ... … protezione contro sole e intemperie. Sia nelle nuove costruzioni, che in caso di ampliamenti o ristrutturazioni, l’obiettivo è sempre un ambiente confortevole, a casa e sul lavoro. E se c’è anche un risparmio energetico, tanto meglio. Per ottenere ciò si spazia tra veneziane, tende da sole, avvolgibili e veneziane esterne. on importa come si vive o dove si lavora, per sentirsi bene una cosa dovrebbe essere perfetta: la protezione dal sole e dalle intemperie. Con la giusta protezione è possibile creare sempre in casa o sul posto di lavoro un’atmosfera che genera benessere. E chi cerca soluzioni ottimali in questo senso, si imbatte di continuo nel marchio HELLA. Hella Italia, grazie alla sua spinta innovativa e alla varietà di prodotti, è leader del mercato nel proprio settore.

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Consulenza competente I consulenti specializzati di HELLA sono in grado di consigliare con competenza la soluzione migliore anche per gli aspetti che riguardano un clima abitativo confortevole, la sicurezza, il risparmio energetico e l’aspetto estetico. In questo senso HELLA è un passo avanti. Con una vasta gamma di prodotti è in grado di offrire la soluzione perfetta per qual-

Ombreggiamento

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siasi esigenza. Gli avvolgibili e le veneziane esterne HELLA sono la protezione ottimale dal sole e dalle intemperie per esterni, possono essere inseriti nel HELLA-trav, il famoso sistema a cassonetto HELLA, ovvero montati successivamente, e permettono di far risaltare le linee architettoniche.

Perfetta funzionalità e straordinaria qualità Un prodotto classico di HELLA sono le veneziane. Sia montate all’esterno che all’interno, le veneziane permettono di regolare in modo piacevole la luce incidente e proteggono da sguardi indiscreti. Anche nel campo di prodotti speciali come zanzariere e ombreggiatura di giardini d’inverno, HELLA si distingue per la perfetta funzionalità e la straordinaria qualità dei suoi prodotti. Sono sempre più richiesti i sistemi tessili di ombreggiatura ambiente, come plissee, avvolgibili in stoffa e veneziane verticali. Per dare la possibilità di apprezzare appieno il tempo libero sul terrazzo o sul balcone, HELLA completa la propria gamma di prodotti con tende da sole. I suoi consulenti competenti e professionali offrono informazioni complete e un servizio orientato al cliente. HELLA Italia ha la propria sede a Bolzano.

INFO Hella Italia Srl Via Copernico | 39100 Bolzano (BZ) | Tel. 0471 933 038 bozen@hella.co.at | www.hella-co.eu

Frangisole

Architravatura


PA G I N I E R U NG

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S E R V I Z IO- P R

Test d’incendio su isolamento termico Una sperimentazione d’incendio di grandi dimensioni effettuata a Graz (Austria), ha eliminato in modo convincente i dubbi sulla propagazione del fuoco sull’isolamento termico. sistemi di isolamento termico nelle costruzioni di nuovi edifici abitativi e nel risanamento termico, introdotti in Europa circa 50 anni fa, sono ormai diventati standard. Tuttavia i vigili del fuoco fi nora erano sempre scettici, che i risultati positivi dei test di combustione effettuati in laboratorio potessero essere gli stessi in condizioni pratiche. Ora è stata eseguita una prova esemplare in un edificio in demolizione (ex fabbrica di mangimi Tagger) a Graz. È stato inscenato un incendio di dimensioni finora mai verificatesi in Austria per togliere ogni dubbio residuo. Tra l’altro è stato utilizzato il sistema termoisolante in sughero RÖFIX CORKTHERM, il sistema di isolamento termico a base di idrati di silicato di calcio RÖFIX MINOPOR ed il sistema di isolamento termico in EPS RÖFIX LIGHT. La prova ha eliminato completamente ogni dubbio e timore iniziale. Infatti non si è verificato alcun fenomeno di propagazione del fuoco sulla facciata, né era impossibile l’intervento di soccorso nei piani superiori adiacenti. Di grandissima efficacia si è dimostrata la traversa tagliafuoco in lana di roccia (o in PUR), talvolta prescritta nei regolamenti edilizi. Essa ha impedito la propagazione del fuoco

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ed ha trattenuto il gocciolamento di componenti fuse del sistema isolante, pericoloso anche per il personale di intervento.

Simulazione di un atto vandalico In un’altra prova è stato simulato un atto vandalico, incendiando due container in poliammide da 1000 litri pieni di rifiuti combustibili direttamente accanto ad una facciata isolata con EPS, sughero e idrati di silicato di calcio. Anche in questo caso non si è verificata la temuta propagazione del fuoco sulla facciata. Il fuoco è rimasto confinato localmente. I pannelli a base di idrati di silicati di calcio, materiale isolante incombustibile, non sono stati danneggiati ed hanno resistito alle fiamme in modo esemplare. Anche il sughero ha superato la prova. Il fuoco non è riuscito ad attecchire in alcun modo, il sughero arde leggermente, ma senza bruciare e senza fondere. Questo è fondamentale per la funzionalità dei sistemi di isolamento termico, in particolare con la qualità esecutiva applicata e con i componenti di sistema impiegati, con omologazione tecnica europea. Per i produttori di sistemi di isolamento termico come RÖFIX questa prova è stata l’evidente conferma che la fiducia dei loro clienti è giustificata.

INFO Röfix Spa Via Venosta 70 | 39020 Parcines (BZ) | Tel. 0473 966100 office.partschins@roefix.com | www.roefix.com

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SE R V I Z IO- PR

Brutti Serramenti: dal 1963 ci prepariamo ad affrontare le sfide del futuro La Brutti Serramenti è una realtà in continua espansione: utilizziamo il know-how accumulato negli anni di attività per affrontare al meglio le sfide progettuali che le tematiche ambientali rendono sempre più necessarie.

el corso dell’anno 2007 è stato portato a termine un importante investimento con una linea ad altissima tecnologia per la produzione di serramenti per esterno. Tale investimento garantisce un notevole incremento di produzione consentendo di rispettare i termini di consegna e di mantenere inalterata la riconosciuta qualità dei nostri serramenti. Ciò viene realizzato seguendo con attenzione le varie fasi del processo produttivo: 1. Progettazione accurata dei profili e delle tecnologie del serramento. 2. Scrupolosa scelta dei materiali e verifica programmata dell’efficienza e della precisione degli impianti di produzione. 3. Selezione di partners seri ed affidabili in grado di garantirci la costanza qualitativa delle forniture. 4. Severo ed accurato controllo della produzione fino al termine di ogni commessa. Seguiamo direttamente privati ed imprese nella provincia di Verona. Inoltre collaboriamo con rivenditori nel Nord e Centro Italia operando in maniera particolare nel Lombardo Veneto.

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S E R V I Z I O- P R

Consumo estremamente basso e alto comfort abitativo Le facciate per edifici ad energia passiva stanno suscitando sempre più interesse anche nell’ambito degli edifici pubblici. e facciate per edifici ad energia passiva in profili in legno, alluminio e acciaio vetro e pannelli ad alto isolamento termico si basano sulla combinazione di coibentazione massima dell’involucro dell’edificio con connessioni ampiamente prive di ponti termici, alta impermeabilità all’aria e massimizzazione dello sfruttamento passivo dell’energia solare. Il risultato sono consumi energetici estremamente bassi e alto comfort abitativo. I criteri di isolamento termico di facciate a montanti e traverse per edifici ad energia passiva risultano particolarmente impegnativi: per il sistema nel suo complesso vale Ucw < 0,80 W/m²K, partendo dal presupposto di un triplo vetro isolante con Ug = 0,7 W/m²K. Per i profili sono richiesti valori Uf di < 0,76 W/m²K .

Figura 1

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Facciata per case ad energia passiva in legno e alluminio

Facciata per case ad energia passiva in acciaio

Figura 3

Facciata con triplo vetro isolante e pannello VI

Facciata con triplo vetro isolante e pannello VI-plus

Facciata in profili d’acciaio Da circa un anno esiste una facciata per case ad energia passiva in legno e alluminio con profilo di 50 mm. Ora, grazie all’intenso lavoro di sviluppo dello studio ingegneristico Dr. Schulz, esiste anche una facciata in profili d’acciaio. In questo caso si raggiunge un valore di Uf = 0,715 W/m²K. Sono possibili valori fino a Uf = 0,6 W/m²K! La figura 1 mostra lo schema costruttivo di entrambi i sistemi. Fondamentalmente la struttura corrisponde a quella della facciata standard. Profilo e cornice tuttavia non bastano. Questo vale soprattutto nell’ambito di sistemi altamente termoisolanti. Questo genere di facciata si compone, oltre che di profili a montante e traversa, di elementi in vetro e pannelli opachi. I pannelli di facciate per case ad energia passiva devono presentare un valore U < 0,15 W/m²K. Finora sono state adottate in tal senso due soluzioni: • soluzione 1: pannelli isolanti di spessore da 200 a 300 mm, • soluzione 2: pannelli isolanti sottovuoto con spessori di ca. 30 mm. Figura 2

VI-plus-Paneel Typ A

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VI-plus-Paneel Typ C

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Entrambe le soluzioni comportano rilevanti problemi tecnici per quanto riguarda le facciate di case ad energia passiva.

Pannello assolutamente innovativo La ditta Esco ha pertanto sviluppato, in collaborazione con il professor Feldmeier del Politecnico di Rosenheim, un pannello assolutamente innovativo: in un pannello di struttura normale viene integrato un pannello sottovuoto nella parte centrale, mentre verso l’esterno viene inserito un comune pannello in fibra minerale (figura 2). Questo permette di realizzare pannelli adattabili in spessore. L’isolamento acustico raggiunge, a seconda della struttura, valori fino a 50 dB. I valori psi del bordo si aggirano in questo modo, ad esempio nel pannello tipo A, intorno a 0,02 W/mK. Il pannello tipo A, grazie alla sua compatibilità con i tripli vetri e alle sue ottime prestazioni isolanti, è l’integrazione ideale per le facciate di case ad energia passiva. Il valore U complessivo del pannello VI-plus generalmente raddoppia le prestazioni di un comune pannello sottovuoto e permette di prolungare la durata utile di questi elementi costruttivi delicati e costosi. Soltanto questa struttura di pannello permette una soluzione con valori omogenei tra aree opache e trasparenti (figura 3). Ulteriori informazioni: www.esco-online.de


FERRO-WIC F A C C I A T E E S E R R A M E N T I I N M E T A L L O

CASA PASSIVA FERRO-WIC un sistema di facciata applicata su sottostruttura per tutte le esigenze: massimo isolamento termico adatto anche per la casa passiva, protezione antincendio, antiproiettile e antifurto. Adatte a tutte le costruzioni, sia di legno, sia di acciaio, le facciate FERRO-WIC della esco corrispondono a tutte le nuove norme di prodotti con valori massimi. Facciata applicata su sottostruttura in Legno-Aluminio e Acciaio. Il sistema FWT 50-1 HA E plus è certificato dall’istituto “Passivhaus Dr.Wolfgang Feist”, Darmstadt.

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PAGI N I E RUNG

Un investimento nel futuro Efficienza energetica, risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente e del clima. Questi temi sono decisivi per il nostro futuro. Accettare queste sfide con una prospettiva verso il futuro richiede competenza e know-how da parte di tutti coloro che intervengono nella fase costruttiva di un edificio. In quest’ottica, l’Agenzia CasaClima vede la formazione come fondamento della sua attività. questo proposito l’Agenzia CasaClima offre ai diversi destinatari dei corsi di formazione mirati. La formazione costituisce una colonna portante per l’adozione di strategie fi nalizzate all’efficienza energetica e alla permanenza di queste nell’intero ambito della costruzione. In primo piano sta la necessità di intervenire in un quadro completo e con una visione generale, in quanto non è sufficiente soffermarsi sui dettagli. Si vogliono trasmettere e condividere le conoscenze

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attuali, in modo che siano comprensibili ed applicabili da parte di tutti i partecipanti.

Dall’aula all’applicazione in ambito pratico Il successo dei corsi viene garantito dall’applicazione in ambito pratico delle conoscenze acquisite in aula, attraverso le escursioni, la visione di esempi concreti, la motivazione e i docenti molto preparati. L’applicazione delle conoscenze si concentra su nuove costruzioni e sul risanamento di edifici. I temi principali sono l’elevato comfort abitativo, l’ottimizzazione dell’efficienza energetica e gli interventi di risparmio energetico, cosí come l’impiego di risorse sia dal punto di vista pratico che economico. I partecipanti ai corsi hanno cosí la possibilità di applicare le conoscenze acquisite direttamente nei casi pratici della propria professione e di impiegare le loro competenze nelle soluzioni tecnologiche di efficienza energetica.

La storia di un successo Il successo dei corsi di formazione offerti dall’Agenzia CasaClima si è avuto sin dall’inizio, ed i dati dei partecipanti parlano chiaro:


A GE N Z I A

2007 • 106 corsi base (di cui 30 a Bolzano e 76 fuori provincia), con circa 3.200 partecipanti • 19 corsi avanzati, circa 500 partecipanti • 3 corsi certificatori, circa 50 partecipanti • 3 corsi consulenti, circa 60 partecipanti • 6 corsi ProCasaClima, circa 120 partecipanti 2008 (gennaio-maggio) • 59 corsi base progettisti (di cui 8 a Bolzano e 51 fuori provincia), circa 1750 partecipanti • 24 corsi avanzati progettisti, circa 400 partecipanti • 7 corsi base artigiani (di cui 3 a Bolzano e 4 fuori provincia), circa 150 partecipanti • 3 corsi avanzati artigiani, circa 50 partecipanti • 2 corsi certificatori, circa 35 partecipanti • 3 corsi consulenti, circa 75 partecipanti • 1 corso ProCasaClima, circa 20 partecipanti • 1 corso committenti, circa 15 partecipanti

Formazione step by step L’offerta formativa parte dai corsi base, della durata di 20 ore, che vengono effettuati sia a Bolzano che al di fuori della provincia. Si tratta di un seminario introduttivo composto da cinque moduli di quattro ore ciascuno. Insieme al protocollo Casa-

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Clima vengono illustrate le relative norme in materia urbanistica e di risparmio energetico, vengono trasmesse le conoscenze di base sulle caratteristiche fisiche dei materiali da costruzione e sulle tecnologie degli impianti. Inoltre viene presentato il programma di calcolo ProCasaClima. Il corso successivo è quello avanzato (40 ore di formazione), che si svolge di media tre volte al mese presso la sede dell’Agenzia CasaClima e che permette ai progettisti di approfondire in modo piú dettagliato i temi di base e sviluppare le conoscenze sulle metodologie di costruzione energicamente efficienti.

Certificatori o Consulenti CasaClima Il terzo blocco che completa la formazione è composto da due corsi distinti: quello per Certificatore CasaClima (60 ore) e quello per Consulente CasaClima (120 ore). La scelta di uno o dell’altro corso dipende dalle esigenze professionali di ciascun progettista. L’ottenimento del diploma di Certificatore o Consulente e l’inserimento nel rispettivo Albo è subordinato al superamento di una prova d’esame. Anche per gli artigiani è previsto un percorso di formazione suddiviso in corso base e corso avanzato (edilizia sostenibile o tecnica degli impianti

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domestici), al termine del quale si riceve l’attestato e la targhetta di “Artigiano CasaClima”.

Formazione CasaClima anche per i committenti Altri corsi sono rivolti a coloro che vogliono approfondire nello specifico l’utilizzo del programma di calcolo ProCasaClima, o ai committenti che prima di costruire la propria CasaClima vogliono essere informati e preparati su tutto quello che riguarda le fasi costruttive e le migliori soluzioni da adottare per il proprio comfort abitativo. L’Agenzia CasaClima organizza inoltre seminari specifici: per esempio sulla termografia e sui serramenti.

Professione con futuro: il consulente energetico Ciliegina sulla torta dell’offerta formativa è il corso per Consulenti, avviato dall’Agenzia CasaClima a fronte dell’aumento progressivo dei consumi energetici nell’ambito edilizio. La finalità del corso è la formazione di consulenti indipendenti capaci di offrire una consulenza efficiente e competente riguardo all’uso energetico consapevole ed ecocompatibile. Il Consulente CasaClima sarà una figura competente capace di rispondere ai quesiti riguardanti le nuove costruzioni e il risanamento energetico. Il corso comprende 120 ore di formazione, tra le quali, oltre alla fisica tecnica e all’impiantistica, ci sono lezioni sulla normativa nazionale e i finanziamenti, sulla sostenibilità ambientale e l’utilizzo del software ProCasaClima. C’è una parte dedicata agli argomenti dell’acustica e del radon. Il programma viene integrato con moduli pratici come un workshop di progettazione, simulazioni di consulenze e una visita ad edifici realizzati. In questo modo il corso intende formare esperti con competenze in tre ambiti: involucro/ architettura, impiantistica e redditività economica. Fino ad oggi l’Agenzia CasaClima ha formato 85 Consulenti esperti CasaClima.

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Miglioramento continuo Al termine di ciascun corso i partecipanti sono invitati a compilare un questionario per esprimere il proprio giudizio sullo svolgimento del corso, sulla competenza professionale e didattica dei relatori e sull’organizzazione. I questionari di ogni corso vengono riletti e con i dati raccolti si ottengono delle rappresentazioni grafiche che riassumono le opinioni dei partecipanti. Tutto questo serve all’Agenzia per migliorarsi continuamente andando incontro alle esigenze del pubblico, prendendo spunto sia dalle critiche che dai complimenti ricevuti. C´è peró da dire che i commenti positivi sono di gran lunga maggiori rispetto alle critiche.

Incoraggianti le reazioni ed i commenti dei partecipanti Ne sono un esempio alcune mail che arrivano all’Agenzia, come per esempio quella di E.B. di Verona. “Quando ho frequentato il corso base CasaClima – scrive - è stato molto interessante per me come primo approccio all’argomento dell’efficienza energetica. Il corso avanzato poi l’ho trovato molto stimolante per ogni professionista che lavora in questo ambito”. C´è anche chi considera le lezioni CasaClima come delle preziose “prese di coscienza”, come per esempio F. D., provincia di Perugia, che fa i complimenti sia all’organizzazione che ai docenti per la loro competenza: “Qualche tempo fa mi è passata sotto gli occhi la frase: la mente è come un paracadute, funziona solo quando è aperta. Penso che chi ha avuto l’idea e poi ha realizzato il progetto CasaClima stava viaggiando in una mongolfiera!”


S E R V I Z IO- P R

Il laterizio marcato FantiniScianatico Progettare e costruire nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente, contribuire ad aumentare sicurezza e benessere abitativo, promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio. uesta è in sintesi la filosofia che ogni giorno guida l’attività FantiniScianatico, leader in Italia, Spagna e Serbia nel settore della produzione e commercializzazione di laterizi, travetti ed elementi strutturali. La continua espansione del Gruppo avanza di pari passo con la qualità dell’offerta, l’innovazione tecnologica, la valorizzazione delle risorse umane, l’attenzione per il cliente, la responsabilità sociale. Principi solidi, alla base di un futuro sostenibile. FantiniScianatico racchiude un enorme patrimonio di esperienze e know how che si traduce in soluzioni all’avanguardia in perfetta linea con le esigenze dell’edilizia contemporanea. Da qui la costante ricerca, nel pieno rispetto

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dell’ambiente, orientata all’innovazione, alla praticità e alla versatilità delle soluzioni proposte, in grado di soddisfare le metodologie costruttive più attuali e migliorare le qualità dell’abitare. L’innovazione continua è la leva strategica su cui FantiniScianatico punta sposando uno sviluppo sostenibile e continuo dei propri prodotti, della produzione e della distribuzione per far confluire tutto nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo pensando anche alle generazioni future, uno sviluppo che guarda all’intero Ciclo di Vita delle costruzioni, di cui il laterizio ne è un elemento fondamentale che concorre alla realizzazione del medesimo fine: il comfort abitativo. FantiniScianatico ha promosso al proprio interno le visioni dell’Agenzia CasaClima aderendo ad essa e diventandone partner attivo con la volontà di migliore ulteriormente le proprie conoscenze ed i propri standard e dialogando insieme su come un laterizio risponde positivamente alle tematiche ambientali.

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S E R V I Z IO- P R

L’Aria sempre fresca La sensazione di respirare sempre aria fresca è un fattore importante per la creazione di un clima sano e confortevole all’interno di un’abitazione. Con i sistemi di ventilazione controllata con recupero termico MELTEM, distribuiti in Italia da ISODOMUS, è possibile vivere in un ambiente sempre arieggiato mentre la temperatura non subisce alcun cambiamento.

tramite telecomando. In più è munito di sei diversi programmi base di ventilazione, che permettono anche la regolazione di umidità, temperatura, orario e intervalli a secondo delle esigenze individuali.

Basso consumo energetico uesto sistema efficace viene semplicemente montato nelle mura esterne delle camere da letto o del salotto e non necessita di alcun sistema di conduttura. Posto in una distanza di ca. 30 cm sotto il soffitto, il sistema MELTEM raccoglie l’aria calda e consumata, portandola all’esterno senza disperderne il calore. Nella versione standard, il sistema di ventilazione controllata dispone di un interruttore manuale a tre intervalli. La versione comfort invece offre dieci livelli diversi di aerazione da 15 a 100 m³/h, ed è regolabile

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Il recupero termico funziona tramite un scambiatore di calore che trasmette il calore dell’aria di scarico all’aria fresca che sta entrando, senza mischiare le due correnti d’aria. Grazie a questo sistema efficace è possibile di recuperare il 76% dell’energia contenuta nell’aria viziata espulsa. Gli aeratori MELTEM si distinguono per un consumo energetico estremamente basso (appena 3,6 Watt a livello minimo) e sono particolarmente silenziosi. Le masse d’aria affluenti vengono filtrati da due cartucce classe G 4, che ritengono anche le particelle più fini e appena visibili. Come optional si può munire l’aeratore di un filtro per le polveri fini o di un filtro di carbone attivo per eliminare odori fastidiosi. La ventilazione controllata con recupero energetico dispone inoltre di un sistema acustico per il cambio del filtro e di un sistema antigelo.

INFO Isodomus Srl Zona industriale 5 | 39030 Gais (BZ) | Tel. 0474 505008 info@isodomus.com | www.isodomus.com

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helio s .bz

Ecco a Voi i più grandi spreconi d’energia nelle case private dell’Italia. automobile, riscaldamento, boiler, televisore, frigorifero, forno, lampadine, lavastoviglie, videoregistratore, stereo, DVD-Player, monitor, computer, bollitore, aspirapolvere, condizionatore d’aria, ferro da stiro, forno a microonde, asciugacapelli, asciugatrice, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, scooter, freezer, asciugatrice, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, riscaldamento, automobile, fornello elettrico Il consumo energetico delle apparecchiature domestiche può essere verificato sull‘etichetta. automobile, riscaldamento, televisore, frigorifero, forno, lampadine, boiler, lavastoviglie, videoregistratore, stereo, DVD-Player, monitor, computer, bollitore, aspirapolvere, condizionatore d’aria, asciugatrice, macchina per il caffè, forno, boiler, riscaldamento, automobile, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, ferro da stiro, televisore, frigorifero, forno, riscaldamento, automobile, lampadine, boiler, lavastoviglie, forno a microonde, asciugacapelli, asciugatrice, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, scooter, freezer monitor, computer, bollitore, aspirapolvere, condizionatore d’aria, Le normali lampadine consumano cinque volte di più rispetto a quelle a risparmio energetico. automobile, riscaldamento, televisore, frigorifero, forno, automobile, lampadine, boiler, lavastoviglie, videoregistratore, stereo, condizionatore d’aria, ferro da stiro, forno a microonde, asciugacapelli, asciugatrice, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, scooter, freezer DVD-Player, monitor, computer, bollitore, aspirapolvere, condizionatore d’aria, ferro da stiro, forno a microonde, asciugacapelli, riscaldamento, asciugatrice, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, scooter, freezer, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, scooter, freezer monitor, televisore, frigorifero, forno, riscaldamento, automobile, lampadine, boiler, lavastoviglie Le batterie consumano nella loro produzione ottanta volte più energia di quella che riescono a produrre. televisore, frigorifero, forno, riscaldamento, automobile, lampadine, boiler, lavastoviglie, videoregistratore, stereo, DVD-Player, monitor, computer, bollitore, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, scooter, freezer monitor, aspirapolvere, condizionatore d’aria, ferro da stiro, forno a microonde, monitor, computer, bollitore, aspirapolvere, condizionatore d’aria, riscaldamento, automobile, lampadine, boiler, lavastoviglie, freezer U n a c a m p a g n a d e l l a P r ov i n c i a Au t o n o m a d i B o l z a n o – A l t o A d i g e – R i p a r t i z i o n e a c q u e p u b b l i c h e e d e n e r g i a . www.provincia.bz.it/acque-energia


AT T U A L I T À

Demolizioni in zone residenziali La demolizione di edifici adiacenti ad altre strutture in zone residenziali richiede una particolare attenzione, non soltanto per evitare danni collaterali, ma anche per il problema polvere. Oggi ci sono presenti sul mercato delle ditte specializzate, che non provvedono soltanto alla demolizione corretta, ma anche al corretto riciclaggio delle macerie. n buon esempio per lavori di demolizione in pieno centro è il recente abbattimento della stazione a valle della funivia del Renon a Bolzano. I lavori sono stati eseguiti dall’ impresa Erdbau, una delle prime aziende in Italia attiva su questo settore. Il riciclaggio del materiale di demolizione diventa sempre più importante, non soltanto per la possibilità di ricavarne del prezioso materiale da riutilizzare, ma anche per la tutela dell’ambiente.

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Macchine speciali per il riciclaggio sul posto Per la demolizione della stazione della funivia del Renon, sempre nel rispetto di tutte le normative di sicurezza, è stato usato un vasto parco macchine da collaboratori altamente qualificati, come per esempio un escavatore con braccio lungo 22 metri. In base alle condizioni del fabbricato da demolire e alla distanza dall’impianto di riciclaggio di Si-

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nigo, gran parte del materiale è stato riciclato sul posto grazie ad un impianto mobile (per informazioni vedi www.erdbau.it).

Abbattimento polveri con macchine simili a generatori di neve La formazione di polvere – uno dei grossi problemi quando si esegue lavori del genere in mezzo ad un centro abitato – è stata contrastata con macchine


AT T U A L I TÀ

Il DCT 5 della TechnoAlpin dispone di ugelli speciali con inserti in ceramica che producono un getto d’acqua finemente nebulizzata, in grado di abbattere le particelle di polvere alla loro sorgente e impedirne la diffusione nell’aria circostante. Inoltre, scendendo verso il basso, le gocce nebulizzate umidificano il terreno e riducono notevolmente la nuova formazione di polvere, senza però produrre fango indesiderato. Il DCT5 è montato di serie su un supporto. Su richiesta è disponibile anche la versione mobile su carrello o la versione fissa su torre. (per informazioni vedi www.ciemme.com).

Und sfida: Rimozione amianto

per abbattimento polveri, simili a dei generatori di neve artificiale, muniti con un serbatoio d'acqua integrato e impiegabili ovunque grazie ad un telecomando. Infatti queste macchine specializzate vengono prodotti dalla TechnoAlpin, azienda bolzanina leader nella progettazione di impianti di innevamento programmato.

L’amianto, materiale altamente cancerogeno, costituisce una sfida costante per le imprese del settore edilizia. Il suo smaltimento richiede un trattamento particolare, anche perché viene eseguito sotto controllo da parte delle autorità e una negligenza può comportare a delle conseguenze penali. Ditte come la Erdbau, impiegano dei collaboratori specializzati in amianto, che si occupano del suo corretto smaltimento, dalle pratiche per le autorizzazioni fino allo svolgimento dei lavori.

In collaborazione con

Corsi base CASACLIMA

IN PIEMONTE, VENETO, EMILIA ROMAGNA e TRENTINO L’associazione EcoEducation, in collaborazione con l’Agenzia CasaClima di Bolzano, organizza i corsi base per progettisti CasaClima al di fuori della Provincia di Bolzano. Il Corso base per progettisti presenta il progetto CasaClima ed i principi di una costruzione a basso consumo energetico: fondamenti di fisica applicata e isolamento termico, materiali e costruzioni, impiantistica. Introduce i principi e l’applicazione pratica del programma di calcolo CasaClima. I corsi in programma sono i seguenti:

• • • • •

Corso base CasaClima a Cuneo dal 25 al 27 giugno 2008 Corso base CasaClima a Treviso dal 17 al 19 settembre 2008 Corso base CasaClima a Parma dal 24 al 26 settembre 2008 Corso base CasaClima a Faedo (Tn) dal 01 al 03 ottobre 2008 Corso base CasaClima a Torino dall’ 08 al 10 ottobre 2008

I corsi sono indirizzati a progettisti: architetti, ingegneri, geometri e periti. Per ogni ulteriore informazione e per l’iscrizione, prego, rivolgersi a:

Sede legale: via Giotto 4, 39100 Bolzano Tel: 0471 195195 Numero verde: 800726116 Fax: 0471 201792 Email: info@ecoeducation.it www.grupposantini.com

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C A S A C L I MA

LI VI NG

La logica del verde Grüner Baum è il nome di uno degli alberghi più esclusivi e caratteristici di Bressanone. Dal concetto “grün” (= verde), cioè in una logica verde, nasce l’idea del progettista, l’architetto Hugo Julius Demetz, di procedere alla ricostruzione in senso ecologico del manufatto adiacente all’hotel. l nome di questa struttura a quattro stelle ha una storia curiosa. Intorno all’anno 1700, i proprietari dell’epoca ricevettero dalla città il permesso di posizionare davanti all’hotel un albero verde, un “Grüner Baum”. Doveva risultare un

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elemento di richiamo, che avrebbe indicato agli ospiti che durante tutto l’anno in quel luogo venivano servite vivande e bevande e che vi erano a disposizione camere dove soggiornare. Oggi l’hotel Grüner Baum, con la sua cubatura che ammonta globalmente a 4460 metri cubi fuori terra e a 490 interrati, per una superficie abitabile netta di 265 metri quadrati (di cui ne sono stati edificati 315; il terreno edificabile era di 915 mq) è stato riconvertito secondo i parametri dell’Agenzia CasaClima in una CasaClima di Classe A+ con un indice termico di 29 kWh/mq (il volume netto riscaldato è di 4374 metri cubi). Ma torniamo alla storia dell’albergo e alla sua vocazione “verde”.

Una CasaClima di Classe A+ Racconta il progettista: “Il gestore del Grüner Baum”, così l’architetto Demetz, “comprò nel


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2004 l’edificio vicino all’hotel e mi diede l’incarico di progettare la demolizione e la ricostruzione. Poco tempo dopo l’edificio era già raso al suolo e fu allora che venne alla luce un particolare interessante. Tra le due mura era cresciuta un’edera.” La pianta era riuscita ad arrampicarsi fino al tetto dove aveva trovato uno spiraglio di luce ed aveva così formato una chioma verde. Demetz: “Questa dimostrazione della forza della natura ci portò a ripensare al progetto. Doveva diventare un edificio ecologico e doveva essere realizzato in legno dalle fondazioni fino al tetto.” Sul lato della strada doveva essere realizzata una parete con una grande griglia di legno sulla quale sarrebbe potuta arrampicare l’edera. Chissà, si chiedeva il progettista, se questa forza si sarrebbe trasmessa alle persone che lì avrebbero abitato. E così il grande complesso „Hotel Grüner Baum“, nato dall’insieme di un piccolo albergo e diverse casette cittadine, ha ora assunto una forte visibilità, degna del suo nome e della sua tradizione.

L I V I NG

con i suoi 560 metri di altitudine, di uno dei migliori climi di tutta la provincia. L’hotel è situato in una zona di grande fascino, vicino al doppio ponte che si trova alla confluenza tra i fiumi Isarco e Rienza. Oggi è gestito dalla settima e dall’ ottava generazione della famiglia

La ramificata storia dell’ “Albero verde” La storia dell’hotel Grüner Baum ha inizio nel lontano 1562 a Bressanone, una delle città più antiche dell’Alto Adige. Fondata nel 901 d.C., è il capoluogo della Val d’Isarco. Conta circa 18 mila abitanti e, nonostante si trovi a soli 45 chilometri dal Brennero e 40 km a nord di Bolzano, gode,

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ma di sensazione di benessere ai suoi occupanti. Il successo dell’operazione gli ha dato ragione; del resto nel marketing alberghiero la “casa biologica”oggi è molto amata. I clienti di un hotel adorano questo tipo di costruzione e vi soggiornano molto volentieri. L’Hotel Grüner Baum è situato proprio nel centro di Bressanone, nel quartiere Stufels. È una costruzione che per dimensioni, forma e intonacatura si fonde in maniera armoniosa e naturale con il resto delle costruzioni storiche della città antica. Il tema “legno e natura” si esprime in particolare in una facciata ricoperta da una griglia di legno massiccio che con l’andare del tempo verrà poco per volta ricoperta da piante rampicanti che avranno la funzione di da “separé vegetale” tra i balconi dell’albergo e la strada.

Legno a prova di isolamento acustico

Stremitzer. Per rispondere alle esigenze della clientela, i proprietari hanno progressivamente ampliato l’edificio originario facendolo diventare un complesso alberghiero confortevole e moderno. Ricordiamo che molti sono stati nel tempo gli ospiti di grande prestigio che hanno soggiornato al Grüner Baum; tra questi, Papa Benedetto XVI, che fu più volte ospite dell’hotel ai tempi in cui era ancora vescovo o cardinale.

Prima di decidere in modo definitivo di realizzare la costruzione in legno è stato peraltro necessario chiarire una serie di quesiti sollevati dagli architetti in materia di isolamento acustico. In collaborazione con la ditta Bachmann sono state

Un albergo dove sentirsi a proprio agio È stato proprio il proprietario attuale, Burkhard Stremitzer, a voler fare del Grüner Baum un edificio innovativo. La sua intenzione primaria era di giungere ad un ampliamento dell’hotel che potesse ricomprendere 200 posti letto. Il risparmio energetico e i materiali ecologici già da sempre hanno esercitato un fascino particolare. Da lì alla decisione di una ricostruzione all’insegna del rispetto dell’ambiente ci voleva poco. Stremitzer è convinto infatti che la sensazione positiva che emana un edificio in legno si trasmette sotto for-

Alcuni dati climatici ed energetici

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Fabbisogno di calore per riscaldamento invernale

(Qh) 46.739

213 giorni di riscaldamento durante il periodo invernale

g/a (HT) gradi/giorno (HGT), 3.214

La temperatura esterna media nel periodo di riscaldamento, espressa

4,93 °C (θe)

La temperatura esterna normata

-16 °C (θne)

Rapporto tra guadagni termici e perdite di calore

(φ) 54%;

Contributo dell’irraggiamento solare sul piano orizzontale espresso

430 Kwh/(m²a)

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discusse nel dettaglio le modalità di costruzione delle pareti e dei solai. Le pareti divisorie delle stanze in legno massiccio sono a doppio strato, totalmente separate dalle mura e dei solai. I solai in legno massiccio sono realizzati con uno strato di calcestruzzo che forma la massa necessaria ad assorbire il rumore da calpestio. Particolarmente difficoltosa risultava la copertura del piano terra dove era stata prevista la realizzazione di una sala conferenze senza pilastri. I livelli superiori sono occupati da cinque piani di camere.

Tutto il comfort di un Albergo Quattro Stelle L’hotel, che è una struttura alberghiera a quattro stelle (e premiato dall’Agenzia CasaClima con la certificazione di Classe A+) ospita inoltre diverse sale da pranzo adatte ad occasioni di ogni tipo, 160 camere da letto e numerosi locali accessori. Dispone anche di una piscina e di un centro fitness. Al titolare dell’albergo chiediamo che cosa significhi per lui poter disporre di una struttura certificata CasaClima A+. “Posso dire”, afferma Burkhard Stremitzer, “che siamo tutti contentissimi che l’albergo Burkhard Stremitzer sia una CasaClima; anzi, se ne dovessimo costruire un altro, ci orienteremmo di certo verso una soluzione analoga”. Che cosa pensano di questa scelta i clienti dell’hotel? “La cosa li entusiasma a tal punto, che vogliono quasi solo camere realizzate con il target CasaClima A+. Le 20 stanze (tra camere e Junior Suites CasaClima) inaugurate nel 2006 a ridosso della parte centrale dell’hotel (la più antica) sono dunque costantemente occupate. Ma come si presentano? Stremitzer: “Le camere, in stile tirolese, sono interamente rivestite in legno di edera, un legno che favorisce in particolare il benessere. Del resto l’intera costruzione è realizzata in legno. Solo il pozzo dell’ascensore che collega i diversi piani è in cemento”.

L I V I NG

effettuata con un climatizzatore multisplit, regolabile anch’esso individualmente, per consentire all’ospite di decidere autonomamente la temperatura della propria stanza. Le sale conferenze e gli spazi comuni sono completamente climatizzati; questo avviene mediante un gruppo di refrigerazione aria–acqua e un sistema indipendente di ventilazione. Il riscaldamento viene attualmente alimentato a gasolio, ma è già in previsione l’allacciamento al teleriscaldamento della città di Bressanone. Le pareti esterne sono realizzate in parte in legno ed in calcestruzzo, il solaio esterno in legno e calcestruzzo; la parete interrata ancora in calcestruzzo, come pure il solaio verso terra. La struttura è dotata di finestre Uw (0.47). Ma al di fuori di tutti i dati tecnici, il Grüner Baum è soprattutto un albergo particolarmente apprezzato, si può dire amato dalla sua clientela, per il comfort e l’ambiente accogliente che offre. Lo dimostrano gli oltre 50 mila pernottamenti che si registrano ogni anno.

Mai troppo caldo mai troppo freddo Diversi sono stati gli interventi che hanno portato ad ottenere un impianto di riscaldamento e di raffreddamento ottimale. Un impianto termico a pavimento alimentato a basse temperature consente oggi di garantire temperatura ambiente gradevole. Il proprietario ha inoltre puntato molto sul fatto che ogni piano e ogni “alloggio” (camera e bagno) dell’hotel possano disporre di un proprio sistema di regolazione del riscaldamento autonomo. La refrigerazione delle stanze viene

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S E R V I Z I O 26 settembre 2008

La lunga notte della ricerca a Bolzano Sbirciare dietro le quinte

After Science Party e Science Cafè

Vivere la ricerca sulla propria pelle. Vedere cosa bolle e gorgoglia in laboratorio, tempestare di domande i ricercatori, indossare per una volta il camice bianco. La Lunga Notte della Ricerca a Bolzano offre tutte queste possibilità. Venerdì 26 settembre 2008, verrà organizzato una notte interamente dedicata alla ricerca scientifica. Lo scopo della manifestazione è quello di trovare un modo piacevole e divertente per informare la popolazione sui temi della ricerca e dello sviluppo e soprattutto di trasmettere ai giovani l’entusiasmo per la scienza. La possibilità di sbirciare dietro le quinte e di chiacchierare con i ricercatori, dovrebbe servire a vincere la paura del nuovo, a scoprire cosa si studia a Bolzano e a preparare il terreno per il dialogo tra pubblico e scienza. Lo scopo del percorso proposto da EURAC, TIS e LUB (Università di Bolzano) in occasione della Lunga Notte della Ricerca, è quello di mostrare il lato innovativo della città. Durante questa serata non saranno solo i tre enti organizzatori ad aprire le porte dei loro studi e laboratori, ma anche molte giovani aziende, musei dotati di centri di ricerca e associazioni culturali attive nel campo della ricerca e dell’innovazione. A Bolzano e nei dintorni della città, verranno allestite una decina di Stazioni dove i visitatori potranno “afferrare la scienza” . Ogni stazione rappresenta un diverso settore o disciplina e rispecchia la varietà di offerte che Bolzano può vantare nel campo della ricerca scientifica, una consapevolezza che oggi non è ancora abbastanza radicata nell’opinione pubblica.

La Lunga Notte della Ricerca si svolgerá dalle ore 17 alle ore 24. Dopo aver festeggiato l’apertura, ogni Stazione offrirá il proprio programma. Ad ogni postazione si verrà invitati a calarsi in diverse aree scientifiche. Le proposte spaziano dalle simulazioni, agli esperimenti, a giochi e visite guidate fino ad intermezzi teatrali. In base al tipo di intrattenimento proposto, le Stazioni possono essere allestite come stand tra i quali curiosare, oppure possono fungere da palco dove esibizioni, presentazioni e pezzi teatrali si susseguono nel corso della serata. A partire dalle 23, l’appuntamento è all’EURAC dove la musica dell’After Science Party farà da cornice alla festa. Un incontro interessante al TIS e subito dopo un science cafè all’EURAC, come fare per non rinunciare a nessuno dei due? Nessun problema!

Hands on & Edutainment: Il brivido della scoperta L’interazione tra visitatori e scienziati è il punto centrale di questo evento. Per questo motivo si è cercato di individuare delle modalità di comunicazione e di trasmissione delle informazioni che fossero accattivanti, attraverso la vista, il gusto, l’udito, il tatto e l’olfatto. Toccare con mano e sperimentare in prima persona, sono esperienze che trasmettono molto più di una presentazione Power Point. Può trattarsi di testare l’effetto di una pianta officinale sul proprio corpo, di calarsi per qualche minuto in una cultura e in una lingua diversa, di misurare la propria capacità di elevazione, di manovrare il prototipo di un veicolo dotato di una nuova tecnologia di guida …, in ogni caso il visitatore sará parte attiva e in questo modo viene guidato nello stimolante mondo della ricerca.

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In navetta da stazione a stazione Per tutta la notte, con una frequenza di quattro corse ogni ora, un servizio navetta collegherà gratuitamente le singole Stazioni. Le Stazioni offrono proposte interessanti non solo per la mente, ma anche per lo stomaco. Dai “piatti delle minoranze” alle tendenze alimentari del futuro, sono diversissime le proposte culinarie capaci di trasformare un semplice spuntino in una scoperta.

L’Agenzia CasaClima da dentro Anche l’Agenzia CasaClima parteciperà a questa iniziativa interessante e apre le sue porte al pubblico. Verrà proposto un percorso introduttivo all’utilizzo della macchina termografica, il calcolo del fabbisogno energetico di edifici e materiali isolanti. È un occasione da non perdere per conoscere da vicino il luogo dove nascono le proposte CasaClima, e soprattutto per conoscere le persone che credono con entusiasmo in questo progetto.


S E R V I Z IO

Alcuni certificatori CasaClima

Incontro dei certificatori CasaClima Il giorno 26 marzo 2008 presso la sede dell’Agenzia CasaClima si è svolto un incontro con i certificatori CasaClima. L’incontro è stato voluto dall’Agenzia al fine di aggiornare la rete dei Certificatori CasaClima sulle ultime novitá in materia di certificazione e per mantenere i contatti con i collaboratori provenienti sia dalla provincia di Bolzano che dalle altre regioni italiane. Durante l’incontro sono stati rilasciati i diplomi ai certificatori che avevano appena concluso il percorso formativo totale di 120 ore, suddiviso in corso base (20 ore), corso avanzato (40 ore) e corso per certificatori CasaClima (60 ore), con esito positivo dell’esame finale. Una volta conseguito il diploma di certificatore CasaClima, i partecipanti entrano automaticamente a far parte del rispettivo Albo.

Nuovo manuale ProCasaClima È scaricabile dal sito internet: www.agenziacasaclima.it al servizio download del software ProCasaClima il manuale di calcolo. Contiene le istruzioni per la corretta compilazione del software per il calcolo dell’Efficienza dell’involucro e Complessiva e tutte le informazioni relative ai comandi mediante l’ausilio dell’illustrazione grafica.

Il salutare calore radiante delle stufe TULIKIVI L’azienda TULIKIVI e le sue consociate danno vita al Gruppo TULIKIVI, leader mondiale nel settore della lavorazione della pietra ollare e nella produzione di stufe ad accumulo termico. TULIKIVI, per la costruzione delle sue stufe-caminetto, utilizza la naturale pietra ollare – o steatite – e riesce ad offrire un prodotto versatile e di altissima qualità. Grazie alla vasta gamma dei nuovi modelli proposti e alle realizzazioni su misura la TULIKIVI infatti è in grado di esaudire i desideri di tutti i suoi clienti, anche di chi ha la necessità di scaldare ambienti molto ampi. Oltre ad essere garantite 5 anni, le stufe TULIKIVI permettono la detrazione d’imposta grazie alla certificazione di resa energetica molto elevata. Le certificazioni e la continua attività di ricerca e sviluppo vi assicurano una volta di più di aver fatto la scelta migliore per scaldare la vostra casa: il sano e avvolgente calore radiante TULIKIVI.

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S E R V I Z I O

CasaClima in Brasile - Uma Nova Visão do Habitar Una delegazione dell’Agenzia CasaClima si è recata recentemente in Brasile per promuovere la filosofia del vivere bene risparmiando energia Il direttore dell’Agenzia CasaClima Norbert Lantschner, insieme all’esperto in bioedilizia Reinhold Holzer ed altri promotori locali, hanno presentato il progetto CasaClima alle autorità brasiliane che si occupano di tutela ambientale. Il primo incontro si è svolto al C.R.A. (Centro de recursos ambientais de governo de estade da Bahia) a Salvador de Bahia. Al convegno hanno partecipato con molto interesse professionisti provenienti dai

campi della progettazione, dell’economia e dell’amministrazione. In particolare l’Università di Bahia e le societá di distribuzione dell’energia si sono dimostrate entusiaste nei confronti del modello CasaClima. Per l’evento erano presenti anche i media. In seguito il progetto è stato presentato all’Università di São Paolo, facoltà di architettura e all’instituto de Engenharia. L’interesse in Brasile non si limita al protocollo CasaClima adottato in Provincia di Bolzano, ma è soprattutto il percorso di formazione CasaClima che sta suscitando grande interesse. Il soggiorno della delegazione si è concluso il 23 maggio con un intervento di Lantschner a São Paulo nell’ ambito del “International Meeting for Architecture and Technologies for Sustainable Construction“ intitolato: Economia energética segundo os critérios de CasaClima.

Reinhold Holzer, Beth Wagner (C.R.A.)e Norbert Lantschner

S E R V I Z I O - P R Bampo, Belluno Brutti, Lugagnano CasaClima, Bolzano Celenit, Onara di Tombolo Chimiver Panseri, Pontida Bergamo Collegio dei Costruttori Edili, Bolzano Damiani, Bressanone Eco Education, Bolzano Esco, Padova Eurotherm, Appiano Eurotrias, Bolzano Fantini, Terlizzi Finstral, Renon Francescato, Valenza Giovanelli, Egna

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