Politiche della gioventù lombardia

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POLITICHE DELLA GIOVENTÙ LOMBARDIA


Villa di Tirano (SO) - 31/08/2014

Politiche della Gioventù della Lombardia Noi Rappresentanti dei Giovani della Croce Rossa Italiana della Lombardia, riuniti al Campo di Formazione “Lombardia Fields Forever” il 30 e 31 agosto a Villa di Tirano (SO), considerata la necessità di creare una Politica della Gioventù regionale che sia di riferimento a tutti i Giovani ed in preparazione allo Youth Engagement Meeting di Roma che si svolgerà dal 5 al 7 Settembre, esponiamo la nostra visione della stessa.

Chi sono i giovani Parole chiave: - Età - Condivisione Per Giovani si intende, indipendentemente dall’appartenenza al Movimento di Croce Rossa, quelle persone che hanno un’età compresa tra i 5 e i 32 anni. In quanto il Movimento di Croce Rossa si sviluppa ed agisce in maniera simbiotica con la società in cui vive e si adopera, la definizione di gioventù non può essere un concetto a se stante da quello comunemente condiviso.


Quali sono le sue caratteristiche principali Forze (potenzialità)     

Lungimiranza Rinnovamento Forte senso di appartenenza Versatilità Flessibilità

Opportunità       

Reverse mentoring Innovazione Crescita Accettabilità dell’errore Empowerment Responsabilizzazione Rete

Debolezze   

Vulnerabilità Dipendenza Impazienza

Rischi     

Ostinazione Estremismo Eccesso Isolamento Demotivazione

 Forze (Potenzialità) 

Lungimiranza: intesa come una qualità costante, energica e propositiva, che una volta individuato l’obiettivo lo persegua attraverso una strategia funzionale e determinata. Rinnovamento: il giovane ha la potenzialità di utilizzare metodi e strumenti innovativi per essere un vero agente di cambiamento. Inoltre, il suo modo di affrontare l’obiettivo si discosta in modo creativo e fortemente convincente e suggestivo dalle ordinarie strategie. Forte senso di appartenenza: per natura, il giovane è predisposto all’aggregazione e alla comunione degli ideali. Credere in qualcosa o in qualcuno è il primo passo per credere in se stessi.


Versatilità e flessibilità: il valore aggiunto del giovane è la capacità di critica intelligente anziché giudizio sterile o radicato: ciò comporta una maggiore flessibilità mentale e un’apertura alla novità attraverso un approccio adeguato e diversificato.

 Debolezze 

Vulnerabilità: il giovane può essere fortemente suggestionabile e soggetto all’influenza delle devianze, dei luoghi comuni e degli stereotipi che non necessariamente devono essere considerati, acquisiti e condivisi. A tal proposito, per evitare questo rischio, deve sempre e comunque prendere ogni decisione con coscienza e responsabilità, avendo riguardo, rispetto e consapevolezza della realtà in cui vive. Dipendenza: la formazione del giovane deve essere dinamica e multi direzionale : deve essere uno scambio reciproco di esperienze che non si limiti ad una mera trasmissione di nozioni e concetti da parte del docente; Bisogna evitare che il momento formativo diventi un fattore di totale subordinazione. Impazienza: la naturale condizione del giovane all’interno della società, che lo vede come un individuo “protetto” e le cui esigenze sono prioritarie per la comunità, porta lo stesso a maturare strategie spesso frettolose e non funzionali. Una maggiore presa di coscienza ed una formazione continua, flessibile ed affrettata devono essere punti fondamentali per sviluppare il suo empowerment

 Opportunità 

Reverse mentoring: consiste nell’impostare in modo differente alcuni momenti di formazione e progetti, affiancando i giovani e gli over 32 attraverso uno scambio reciproco di esperienze e strategie - lo scambio diventa bidirezionale e fortemente funzionale e specifico per ogni punto dell’obiettivo. Crescita: il giovane è un individuo in potenza, a cui occorre una combinazione efficace tra istruzione e libertà d’azione ed autogestione del proprio percorso formativo. Le sue proposte devono essere valorizzate, deve essere coinvolto nei processi decisionali e deve essere criticato con intelligenza per il suo lavoro. Devono essergli riconosciuti i meriti, data la possibilità di accettare l’errore e nel caso di migliorarsi.


Empowerment: modus operandi ideale. Sostenere l’autoefficacia e l’autoderminazione del giovane è fondamentale: l’empowerment deve rappresentare l’obiettivo cardine di ogni azione. Responsabilizzazione: è un passaggio al quale ogni individuo non può sottrarsi; il giovane dovrebbe vivere questo momento non sempre come un dovere, ma anzi come un’opportunità di crescita e sviluppo personale. Rete: attraverso tavoli ed organi tecnici di partecipazione e condivisione, il lavoro in rete diventa presupposto fondamentale per migliorare la società nel suo complesso. Affrontare le sfide del giovane in maniera multi prospettica aiuta a produrre una strategia più forte e capillare.

 Rischi 

Ostinazione: consiste nel non accettare le critiche costruttive e perpetuare in una strategia errata, nonostante l’obbiettività dell’errore. Il processo di sviluppo e crescita funzionale può favorire il superamento di questa fossilizzazione. Ancora una volta, la maggiore presa di coscienza ed una formazione continua, flessibile ed affrettata devono essere punti fondamentali per sviluppare il suo empowerment Demotivazione: il giovane frequenta diverse realtà e porta avanti diverse esperienze; la fame di novità alimenta un forte entusiasmo destinato spesso a spegnersi trasformandosi in semplice quotidianità. La stagnazione di un gruppo e la sua chiusura rispetto all'esterno rappresentano un forte rischio nella morte di un gruppo. Estremismo ed Eccesso: data l’età, il giovane è incline a far proprio un ideale e a ricercare gli stimoli adatti e le motivazioni che gli consentano di crescere ed affermarsi. Questi modelli non devono però interferire con la libertà di pensiero e il giudizio critico del giovane, non devono sovrapporsi alla sue capacità di analisi. Al giovane quindi devono essere garantiti spazi e momenti di condivisione Isolamento: si intende ogni pratica, costume o modo di vivere che impedisca al giovane di essere partecipe e protagonista della vita comune e dare il proprio contributo alla crescita della società.


Sfide umanitarie dei giovani

Problemi/Bisogni

Le Nostre Sfide

 1) Dipendenze

 2) Mancanza di identità

I Nostri Obiettivi Generici

Contrastare le dipendenze

-

Promuovere l’ipseità (giovane come protagonista della sua vita)

-

-

-

-

 3) Inclusione sociale

Seguire, valorizzare, anticipare e guidare le dinamiche sociali

-

Prevenzione e riduzione del danno (responsabilizzare) Informazione Coinvolgimento ed accettazione (prendere coscienza)

Valorizzare la proposta del giovane (responsabilizzare/motivare) Coinvolgere il giovane nei processi decisionali (prendere coscienza) Riconoscere il lavoro del giovane (empowerment)

Promuovere la partecipazione attiva (empowerment) Educare alla diversità Innovazione/aggiornamento Integrazione (prendere coscienza)

 4) Stile di vita sano e sicuro

Sostenere la cultura ed il mantenimento di uno stile di vita sano e sicuro

-

Informazione Riduzione del rischio Prevenzione Educazione (prendere coscienza/ responsabilizzare)


Problemi/Bisogni

Le Nostre Sfide

I Nostri Obiettivi Generici

 5) Disoccupazione ed incertezza futura

Incrementare il senso di sicurezza futura

 

Promuovere l’esperienza spendibile e sostenere l’empowerment (giovani come agenti di cambiamento) Collaborare con i giovani imprenditori ridurre le devianze e i comportamenti di sconforto

(motivare/responsabilizzare/prendere coscienza)   6) Scarsa collaborazione e comunicazione

Creare, inserirsi e mantenere reti efficaci ed efficienti

In Croce Rossa, favorendo lo sviluppo di progetti inter area Tra i giovani interni ed esterni all’ente (COMINCIAMO A DIRE NOI) Con le associazioni competenti e i professionisti del settore nel quale si intende adoperare Con le società nazionali, favorendo l’incontro e lo scambio

(motivare/empowerment/ responsabilizzare/prendere coscienza)

“Creare una rete”, oltre ad essere un nostro obiettivo, è un’azione facilitatrice per la realizzazione di tutti gli altri


Questi diventano quindi i nostri obiettivi, le nostre macro aree strategiche. Un nuovo modo di agire, un vero modo di essere.


Il ruolo del giovane Come.. Leader: agire ed essere un punto di riferimento; invitare e coinvolgere; responsabilizzare e delegare. Volontario: colui che spinto da propria volontà concretizza gli obiettivi condivisi in accordo con l’Associazione e secondo le linee del Movimento attraverso i mezzi e gli strumenti che la stessa Associazione deve potergli garantire. È partecipe ed agente di cambiamento, all’interno di Croce Rossa, ancora prima che all’esterno. Il suo lavoro è mirato ed indirizzato alla società, della quale conosce le dinamiche perché ne fa attivamente parte. Beneficiario: è colui che trae vantaggio dal Movimento; questi può essere interno ed esterno all’ente. Il beneficiario è in genere un vulnerabile, per cui l’obiettivo principale dell’Associazione dovrebbe essere quello di garantirgli un’autonomia tale che gli consenta di autodeterminarsi ed incrementare le proprie capacità e competenze, attraverso il raggiungimento dei propri obiettivi in accordo o perseguendo gli obiettivi prefissati dal Movimento stesso.

Metodologie Date le loro caratteristiche e peculiarità, i giovani agiscono in maniera indirizzata e funzionale alla propria fascia d’età.      

Progettazione Mentoring Reverse mentoring Peer education Advocacy Gruppi di lavoro

    

Lavoro attraverso le reti Leadership Informazione Role playing Utilizzo di piattaforme di comunicazione e mobilitazione sociale

Al giovane deve essere sempre data possibilità di essere protagonista e promotore di cambiamento. Tali metodologie sono da applicarsi sempre: all’interno per l’interno dell’associazione, all’esterno e in collaborazione con l’esterno, adattando gli obiettivi specifici del singolo progetto a quelle che è la fascia d’età e sempre in accordo con le linee guida del Movimento.


Regolamento Giovani CRI 1. Consulta: Una volta proposta ed approvata la natura giuridica, regolamentare e normativa, questa ha carattere deliberativo e ha da tenersi d’obbligo una volta ogni tre mesi, per un totale di 4 consulte annuali. In caso contrario, per cui la consulta non avesse luogo, il Delegato in causa (locale, provinciale, regionale, nazionale) viene automaticamente rimosso dalla carica. Le consulte possono essere: - Consulte a livello locale: possono parteciparvi tutti i Volontari di Croce Rossa Italiana (soci attivi) al di sotto del 32° anno d’età del Comitato Locale - Consulte a livello provinciale: possono parteciparvi tutti i Delegati Locali Area 5 di Croce Rossa Italiana (soci attivi) e gli eventuali Collaboratori Tecnici Provinciali dell’Area 5 - Consulte a livello regionale: possono parteciparvi tutti i Delegati Provinciali Area 5 di Croce Rossa Italiana (soci attivi) e gli eventuali Collaboratori Tecnici Regionali dell’Area 5 - Consulte a livello nazionale: possono parteciparvi tutti i Delegati Regionali Area 5 di Croce Rossa Italiana (soci attivi) e gli eventuali Collaboratori Tecnici Nazionali dell’Area 5 Alle consulte potranno partecipare e collaborare anche eventuali esterni, postuma autorizzazione da parte del Delegato Locale, Provinciale, Regionale o Nazionale.

2. Esecutivo nazionale L’esecutivo nazionale ha il compito di sostenere gli obiettivi delle regioni, assicurare l’autonomia delle stesse, favorire lo scambio e incoraggiare la condivisione (motivare). Il compito della consulta deve essere quindi quello di adoperarsi per una crescita comune (Empowerment), analizzando attentamente e attraverso una critica intelligente la situazione specifica e generale (Prendere coscienza). Pur mantenendo la rappresentanza di regioni e referenti attività, l’esecutivo deve poter prendere decisioni rapide ed efficaci; inoltre deve adoperarsi per una forte collaborazione con l’Area sviluppo: incentivando la formazione di qualità, sponsorizzando le attività e l’Associazione, moltiplicando e mantenendo le partnership,ricercando fondi da ripartirsi in mondo equo tra le regioni (Responsabilizzare).


3. Delegato Area 5 e Rappresentante area giovani Il rappresentante dell’area giovani rappresenta l’area di sua competenza. Il consigliere Area 5 può coincidere con il delegato Area 5, salvo il caso che quest’ultimo sia minorenne. Se il Delegato Area 5 ha un’età inferiore ai 18 anni, il Consigliere Area5 verrà eletto durante assemblea. Il Delegato Area5 ha il compito di essere garante delle decisioni dei giovani. Questi può avere necessità di un vice che verrà nominato dal Delegato Area5 stesso, assieme a una squadra di collaboratori tecnici nominato nel caso la ritenesse necessaria. Al Delegato Area5 non è richiesto un programma, bensì - durante le elezioni - sarà l’assemblea a delineare gli obiettivi e le strategie future con cui muoversi; se accetterà, qualsiasi candidato sarà condizionato da un vincolo di mandato. Il Delegato Area 5 sale in carica con il Presidente (locale, provinciale, regionale o nazionale) e con essa decade nel caso di dimissioni o commissariamento. In caso contrario, a differenza del Presidente, la carica del Delegato Area 5 deve essere confermata ogni 2 anni dai Volontari al di sotto dei 32 anni chiamati a votare. Per candidarsi al ruolo di Delegato occorrerà inviare una mail di candidatura al Presidente di Comitato (locale, provinciale, regionale, nazionale) entro e non oltre 24 ore prima dell’elezioni. Le elezioni per la nomina del Delegato Area 5 devono essere indette dal Presidente almeno una settimana dalla data dell’evento. Tutti i Volontari sotto i 32 anni chiamati a votare devono essere informati delle stesse.

I Giovani della Croce Rossa Italiana, Regione Lombardia


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