Fab lab report pages italian 2

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UNA PRODUZIONE DEL MOBILE EXPERIENCE LAB IL TEAM Sponsor: Prospera Ente Cassa di Risparmio di Firenze Responsabile: Prof. Federico Casalegno Responsabile Prospera: Giampaolo Moscati Project Manager e autrice: Catherine Winfield Senior manager: Carlo Antonini Borsisti Prospera: Ricerca locale, coordinatmento, traduzione dall’ inglese Cristiano Magi Francesca Mazzocchi Ricercatori: Interviste con gli artigiani e prototipi, fabbricazione Karina Lia Penedo Silvester Yiyhun Lim Artigiani: Reta Yobel Saskia Ceramiche Toscane

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INDICE 0-INTRODUZIONE

0.1 OBIETTIVI

1- ARTICOLAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA TOSCANA

1.1 ITALIA 1.2 TOSCANA 1.3 ARTIGIANI 1.4 OPPORTUNITÀ PER LA TOSCANA

2- CAPIRE I DIGITAL MAKERS E LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

2.1 DEFINIRE I FAB LAB 2.2 I FAB LAB ESISTENTI E I LORO MODELLI DI COMMUNITY 2.3 MACCHINE PER LA FABBRICAZIONE CHE DEFINISCONO IL DIGITAL MAKING

3- ESPLORAZIONE DELLE POTENZIALITÀ ECONOMICHE DELLA FABBRICAZIONE DIGITALE

3.1 GLI ARTIGIANI 3.2 I LORO BISOGNI 3.3 COSA ABBIAMO PRODOTTO 3.4 FEEDBACK DEGLI ARTIGIANI

4- PROPOSTA PER UN FAB LAB TOSCANA LAB

4.1 FATTORI DECISIVI PER LA PROGETTAZIONE DI UN FAB 4.2 PROSSIMI PASSI

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0-INTRODUZIONE L’ Economist, in un articolo del 21 Aprile 2012 ha acutamente definito la fabbricazione digitale come la Terza Rivoluzione Industriale. La Terza Rivoluzione Industriale e la fabbricazione digitale sono in genere caratterizzati dall’uso di computer o robot per controllare macchinari e sostenere o sostituire alcuni processi tradizionali eseguiti a mano. Proprio come i telai meccanici cambiarono la produzione tessile alla fine del diciannovesimo secolo così l’uso del controllo digitale sta cambiando prodotti, processi ed economie; grazie alla meccanizzazione digitale abbiamo strumenti più piccoli, semplici e intelligenti. Ci sono meno barriere da superare per accedere a processi e metodi a disposizione di designer, hobbysti ed 4

autoproduttori.

rivoluzionando i prodotti di consumo, sta E’ come se il pendolo della allo stesso tempo Rivoluzione informando sui processi Industriale fosse oscillato per realizzarli. Questa indietro, passando di rivoluzione sta complicando nuovo dalla produzione le teorie dell’economia di massa alla produzione dell’innovazione. Il individuale. Tuttavia il potenziale è enorme per i termine Terza Rivoluzione, i paesi sviluppati, che adesso ampiamente diffuso possono riappropiarsi nella comunità della della manifattura e ottenere digital fabrication non è così più semplicemente un positivo impatto sulle colloquiale. Ha in sé una proprie economie regionali. significativa rilevanza La crisi dell’economica culturale. Le basse globale degli ultimi 5 anni barriere di ingresso nei ha accelerato la perdita di processi industriali, che posti di lavoro nel settore la fabbricazione digitale manifatturiero nei paesi più consento, sono molto più sviluppati. La perdita del del DIY – Do It Yourself, manifatturiero può creare cioè del Fai da te. Questo estrema povertà e degrado nuovo approccio sta urbano come è stato infatti creando circuiti ampiamente documentato di relazione e di scambio tra in numerose città appassionati e specialisti americane come Detroit, delle Cincinnati e New Bedford. industrie. La fabbricazione Tuttavia a partire dal 2012 digitale non sta soltanto gli Stati Uniti hanno avuto

la stessa produzione della Cina in termini di valore del dollaro. Incredibilmente, questo è stato possibile negli Stati Uniti con solo il 10% della forza lavoro. Questo esempio sottolinea la possibilità di recuperare posti di lavoro attraverso una più intelligente produzione manifatturiera. Tuttavia Susan Hockfield, ex presidente dell’MIT, ha dichiarato che “È vero che se guardi all’insieme delle tecnologie che vengono fuori dall’MIT molte di queste sono tecnologie che non offrono lavoro (jobs-free) o tecnologie che alleggeriscono il lavoro (jobs-light), ma non c’è ragione nel non volere fare questo tipo di lavorazioni in America, perchè alimentare processi di alleggerimento del lavoro significa comunque creare una


enorme supply chain (catena di approvigionamento) nella quale ci sono molti lavori e molti benefici economici.” Potrebbe sembrare che i lavori legati al manifatturiero non stiano

produzione manifatturiera tornerà nei paesi sviluppati. Un altro impatto economico della Terza Rivoluzione Industriale è il regionalismo. Dato che le macchine diventano più intelligenti, piccole e davvero scomparendo, precise la loro posizione ma piuttosto che sia la geografica può diventare nostra definizione di decentralizzata. Questo è manifattura, e quindi i nostri cruciale, visto l’aumento parametri di del costo del carburante valutazione economica per il trasporto delle merci attraverso la creazione di e considerato anche che posti di lavoro, a dovere impianti manifatturieri più essere ripensati. Il piccoli e decentralizzati risultato più emozionante possono rispondere meglio di tale comprensione è alle richieste regionali. che questo tipo di filiera Questo consente, a sua di lavoro implica che la volta, forza lavoro di ogni regione che tali strutture si diventi più qualificata e integrino senza soluzione specializzata. Un compito di continuità nelle che i paesi sviluppati rispettive comunità. Le sono più pronti a cogliere. strutture manifatturiere Pertanto si deduce che in decentralizzate diventano questa Terza Rivoluzione istantaneamente magneti Industriale la per l’innovazione dei

distretti. Le aziende saranno interessate a a strutture di questo genere grazie alle competenze specializzate, al loro ruolo nella catena di approvvigionamento per il proprio settore e per il potenziale collegamento con gli investitori. Questi cluster sono ancora più efficienti quando sono localizzati vicino a università o istituti di ricerca. Alcuni esempi si possono trovare nella Silicon Valley e a Kendall Square, dove grandi aziende si aggregano vicino a università come Stanford e l’MIT. Questi risultati possono avere un impatto molto specifico sull’Italia e sulla sua stabilità economica dopo la crisi del 2007. Esistono ricerche approfondite sull’organizzazione e sull’impatto economico

dei distretti italiani. I distretti industriali italiani sono un entità a sé stante, condividono aree spaziali limitrofe ed operano nello stesso settore economico. Questi sistemi localizzati spesso soffrono a causa di problemi di efficienza nella supply chain. Investimenti in innovazione in alcuni di questi distretti potrebbero in teoria avere un impatto economico anche sugli altrii. È questo il tipo di infrastruttura che che molti paesi sviluppati stanno cercando di sviluppare per sfruttare le opportunità di produzione decentrata offerte dalla digital fabrication. Sembrerebbe allora che l’Italia sia brillantemente posizionata per capitalizzare un vantaggio infrastrutturale che molti paesi stanno cercando di sviluppare velocemente. 5


0.1-OBIETTIVO

QUAL È IL RUOLO DI STIMOLO DELLA FABBRICAZIONE DIGITALE E DEI FAB LAB NELL’ECONOMIA REGIONALE?

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La fabbricazione e la prototipazione non sono più limitati agli esperti e ai processi manifatturieri di larga scala. Gli artisti e i designer hanno oggi l’esperienza di fabbricazione e prototipazione come parte integrante della loro formazione e professioni. Allo stesso tempo le macchine stanno diventando più sicure ed economiche e i processi sono più semplici e facili da imparare. È facile immaginare che tra 20 anni piccole componenti potranno persino essere stampate in 3D direttamente da casa. La proliferazione di queste macchine e processi significa che i loro usi stanno diventando più inventivi, creativi e su misura. Nel rapido sviluppo

di questo ecosistema ci sono opportunità per molte attività artigiane di posizionarsi strategicamente unendo i metodi di fabbricazione digitale con le loro capacità artigianali. Per i designer l’adozione della digital fabrication può permettere loro di rimanere non solo aggiornati sui rapidi cambiamenti economici ma anche di avere un vantaggio sul proprio mercato. L’obiettivo di questo documento è dimostrare che la proliferazione delle conoscenze sulla fabbricazione digitale ispira uno spirito di competizione imprenditoriale tra le comunità degli artigiani che può avere un impatto di vasta portata economica.

Questo documento vuole delineare lo stato dell’industria oggi (per quanto riguarda la fabbricazione digitale), le macchine utilizzate attualmente e individuare quali potenzialità si trovano dietro l’angolo nel futuro prossimo, di domani, in particolare per l’economia Toscana.


ANALIZZANDO LO STATO ECONOMICO DELLA TOSCANA


1.1 -ITALIA

La recessione dell’economia globale si è abbattuta sull’Eurozona, colpendo l’Italia 18 mesi dopo il crollo del mercato azionario del 2009 negli Stati Uniti. La recessione ha interessato il paese nella sua globalità e anche 3 anni dopo molte imprese stanno lottando per recuperare. Come risultato della crisi economica le abitudini di acquisto dei consumatori e i comportamenti della vendita al dettaglio sono cambiati drasticamente. Il modo nel quale le persone distribuiscono le proprie risorse è cambiato e gli articoli fatti su misura sono diventati un lusso che molti non possono permettersi. Contemporaneamente il costo basso del lavoro nei paesi in via 8

di sviluppo ha spostato molti processi industriali all’estero, peggiorando ancora l’economia. Come precedentemente affermato la fabbricazione digitale come mezzo di rivoluzione dei processi industriali offre un insieme unico di potenzialità in Italia.

CLOTHING, TEXTILE

PLASTICS, RUBBERS

FOOD INDUSTRY

PAPER

LEATHER, SHOES

FORNITURES

JEWELLEWRY

MECHANICS


011

R2

NU

BE

R2 BE

A R Y- E P T E M S

JA

NU

JA

Abbigliamento, tessile e pelle rappresentano un numero significativo delle esportazioni italiane, suggerendo quindi una forte connessione tra queste industrie e il PIL del paese. In effetti, secondo la Banca Mondiale, il 30% del PIL italiano è costituito dalle esportazioni. Se ci concentriamo sull’italia centrale e sulla regione Toscana questa percentuale diventa significativamente più grande. Queste informazioni, singolarmente poco significative, indicano la necessità di un più profondo esame della stabilità economica della Toscana e del suo ruolo nell’economia italiana nel suo complesso.

011

1.1 -ITALIA

A R Y- E P T E M S

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1.2-TOSCANA

Il numero di aziende registrate presso la Camera di Commercio della Toscana a fine giugno 2012 è rappresentato da un totale di 417.184, incluse 28.295 nuove registrazioni e 29.325 cessazioni su un periodo di dodici mesi, con una perdita netta di 1030 unità.

ANDAMENTO DEL FATTURATO PER PROVINCIA - ANNO 2011 VARIAZIONI % RISPETTO AL 2010

MS

LI

PO

PI

-8,9

-9,1

FI

AR

-9,2

-9,3

TOS

SI

LU

GR

PT

-14,1

-14,3

-7,0 -8,6

-10,2 -11,2 -12,5

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1.2-TOSCANA

Questa perdita è stata più ANDAMENTO DELLE IMPRESE REGISTRATE IN TOSCANA forte nei settori industriali, (TASSO DI CRESCITA IMPRENDITORIALE (1): VALORI % ANNUALIZZATI) manufatturieri e artigianali. 1,6% Guardando gli andamenti degli ultimi cinque anni è chiaro che il settore 1,2% 1,2% artigianale non si sta 1,0% 1,0% riprendendo dalla crisi 0,9% economica con la stessa 0,8% rapidità di altri settori. Alla fine del 2012 la situazione era ancora critica e la 0,4% prospettiva per quest’anno continua a minacciare le piccole imprese della regione. 2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

1,3%

1,2%

I 2011 2II 011 III 2011

1,0%

0,5%

IV 2011

0,5%

I 2012 II 2012

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1.2-TOSCANA

L’artigianato in Italia è non solo una realtà diffusa in termini di numero di imprese, ma è una fonte significativa di ricchezza per l’intero paese. il contributo del settore dell’artigianato in termini di valore aggiunto è di circa 150 miliardi di euro, cioè il 12,5% del valore aggiunto netto nazionale esclusa l’agricoltura. Inoltre, circa 58,6 miliardi euro sono attribuibili a piccole imprese del settore, 35,4 a coloro che lavorano nelle costruzioni e 53,9 alle società di servizi artigianali.

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1.2-TOSCANA

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1.3-ARTIGIANI

A livello regionale l’artigianato rappresenta una grande percentuale di quota di mercato per Marche (18,8%), Umbria (16,7%), Veneto (16,3%), Emilia Romagna (15,9%), Trentino Alto Adige (15,4%) e Toscana (14,9%). Le regioni meno “artigiane” includono invece il Lazio e la Campania, dove la percentuale del valoro aggiunto dell’artigianato è pari rispettivamente a circa il 6% e l’8%.

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1.3-ARTIGIANI

Insieme ai dati economici le indagini condotte nei distretti industriali cominciano a individuare le leve strategiche che potrebbero contribuire al miglioramento economico dell’industria e della regione. Queste indagini indicano un interessante livello di consapevolezza di sÊ da parte degli artigiani. Proprio come l’analisi dei dati economici potrebbe suggerire anche gli artigiani credono che l’innovazione nella manifattura, le competenze avanzate, prodotti innovativi e la collaborazione con gruppi di ricerca possano portare benefici ai distretti.

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1.3-ARTIGIANI 12,2 5,2

Insieme ai dati economici le indagini condotte nei distretti industriali cominciano a individuare le leve strategiche che potrebbero contribuire al miglioramento economico dell’industria e della regione. Queste indagini indicano un interessante livello di consapevolezza di sé da parte degli artigiani. Proprio come l’analisi dei dati economici potrebbe suggerire anche gli artigiani credono che l’innovazione nella manifattura, le competenze avanzate, prodo

FORZE E DEBOLEZZE DEI DISTRETTI PRODUTTIVI (RISPOSTE IN %)

Capacita di operare sui mercati esteri

64

36

Capacita di innovazione

61

39

Creativita delle imprese

59

41

Disponibilita di manodopera qualificata

55

45

Dotazione tecnologica delle imprese

51

49

Utilizzo di tecnologie verdi

28

72

Presenza di figure managerialia

25

75

Disponibilita servizi avanzati per le imprese

24

76

Visione strategica della classe imprenditoriale

23

77

Infrastrutture di collegamento

22

78

Livello di coesione tra imprese e Istutuzioni

18

82

Collaborazione tra imprese

12

88

8

92

Sistema bancario

Forza Fonte: Censis, 2011

16

82,6

Debolezza/ Da migliorare


1.3-ARTIGIANI

Forse l’aspetto più significativo dell’indagine è la deduzione che gli artigiani cercano assistenza e supporto. Sanno che il miglioramento di queste debolezze li potrebbe aiutare a offrire prodotti più competitivi, ma al momento non hanno accesso alle risorse che potrebbero fare la differenza.

RAPPORTI TRA LE IMPRESE DI DISTRETTO E ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO (IDISTRIBUZIONE % DELLE IMPRESE, PER CIASCUNA TIPOLOGIA DI RAPPORTO)

Legami con le Associazioni di 12,2 5,2 categoria

82,6

Rapporti con gli Enti locali 3,5 6,0

90,5

Rapporti con le Camere di 6,4 3,1 commercio

90,5

5,9 4,5

89,6

6,3 4,1

89,6

Legami con le imprese di 5,9 6,5 subfornitura

87,6

Rapporti di collaborazione tra le imprese

Legami con il sistema ban- 12,7 11,7 cario

75,6

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1.3-ARTIGIANI

Sia i dati economici che le indagini condotte attraverso le interviste alle aziende confermano che gli artigiani sono in difficoltà e che gli investimenti nell’innovazione della produzione miglioreranno l’economia regionale. Questo report dimostrerà che la fabbricazione digitale e le nuove strutture di produzione possono portare quell’innovazione nel manifatturiero così disperatamente necessaria agli artigiani in Toscana. Questo report dimostrerà anche che le fabrication facilities (strutture di produzione) svolgono il ruolo di attrattori per gli istituti di ricerca e per le università. Tuttavia c’è anche un’altro bisogno fondamentale per gli 18

artigiani in Italia; questo è la connessione con i giovani. Un notevole calo di interesse da parte dei giovani è stato documentato in numerosi distretti industriali e artigianali. Gradi avanzati di istruzione e la mancanza di enfasi educativa sull’artigianato tradizionale hanno generato poco interesse da parte dei giovani. In generale, più del 70% delle aziende artigianali in Italia sono costituite da dipendenti con un’ età superiore ai 40 anni. il numero dei giovani che lavorano nelle aziende artigiane in Italia si conta nell’ordine delle migliaia di unità. Senza attenzione all’innovazione nel settore manifatturiero questi mestieri continueranno a non avere successo e

potenzialmente potrebbero estinguersi se non ci sarà il coinvolgimento dei giovani. La fabbricazione digitale può fornire la connessione con i giovani. Per prima cosa, visto che le strutture di produzione diventano attrattori per gli istituti di ricerca. gli studenti saranno naturalmente spinti alla collaborazione con la comunità dei fab lab. Ma ancora più importante, visto che molti artigiani potrebbero non avere oggi una forte comprensione della fabbricazione digitale, questi studenti di progettazione e design potrebbero avere una piccola visibilità nei metodi tradizionali degli artigiani. Questo scollamento potrebbe essere risolto attraverso lo sviluppo di una

comunità di fabbricazione digitale. Questo potrebbe agire come strumento di dialogo tra le generazioni e tra i metodi di produzione.


1.4- OPPORTUNITIES FOR TOSCANA Dopo un’analisi di ricerche che documentano i driver e le strategie per il miglioramento del benessere finanziario delle piccole imprese artigiane in Toscana sono stati individuati 4 fattori chiave.

Questi fattori chiave sono stati determinati sulla base delle esigenze del mercato, così come da studi che esaminano come le aziende analizzano le loro performance e indicano le aree di miglioramento sulle quali desiderano ricercare.

• Accesso all’innovazione, inclusa la formazione e le competenze avanzate • Accrescimento della cultura imprenditoriale • Connessioni con università e centri di ricerca (come biblioteche, centri culturali, camere di commercio) comprendendo anche il coinvolgimento della comunità e la condivisione aperta della conoscenza • Connessione con i giovani e coinvolgimento della comunità 19


CAPIRE I DIGITAL MAKERS A LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE


2.0- LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Come accennato nell’introduzione ci sono forti connessioni tra la fabbricazione digitale e il potenziale economico dell’Italia. La fabbricazione digitale e i luoghi della fabbricazione stanno spianando la strada per la conoscenza pubblica e per i centri comunitari. Non diversamente dall’infrastruttura di una biblioteca pubblica, i fab lab sono diventati il nuovo standard per la condivisione pubblica della conoscenza open source. Queste risorse per la condivisione della conoscenza sono (come una biblioteca pubblica) decentralizzate e connesse. Questo modello di innovazione decentralizzato e guidato dalla comunità è parte di una ben

documentata tendenza verso un’innovazione user-centered (centrata sull’utente) di servizi e prodotti. Eric Von Hippel ha documenta questa tendenza nel suo testo del 2005 Democratizing Innovation. Von Hippel sostiene che la chiave per questa innovazione democratica sia il ripensamento dei processi manifatturieri. Se le aziende possono collaborare apertamente sulle loro catene di approvvigionamento e sui loro metodi di produzione allora possono nascere nuovi prodotti. È un ciclo connesso e olistico che deve iniziare con questa apertura e condivisione della conoscenza. Lo sviluppo di una rete decentralizzata di fab lab è soltanto il

passo successivo di queste tendenze. Proprio come Von Hippel ha documentato il significato del software open source nel suo libro così adesso i progressi della fabbricazione digitale hanno creato una cultura dell’hardware open source. Queste sono le fondamenta del digital making. È importante notare che senza una cultura dell’open source i fab lab potrebbero fare poco per promuovere l’innovazione presso le loro comunità. In più, non tutti i fab lab sono stati creati uguali. Ci sono fab lab open source per le tecniche di restauro nell’arte e fab lab per la genetica open source. Gli strumenti e le risorse necessarie per ciascuno sono radicalmente differenti. Tuttavia c’è una

cultura unificata della condivisione decentralizzata della conoscenza che unisce gli spazi di produzione e le comunità.

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2.1- DEFINIRE I FAB LAB COSA SONO?

Un fab lab (laboratorio di fabbricazione) è una officina di piccola scala che offre fabbricazione digitale. Un fab lab è generalmente equipaggiato con un una serie di strumenti flessibili controllati da computer che possono lavorare su differenti scale e vari materiali. Sono inclusi anche prodotti arricchiti di tecnologia che spesso sono percepiti come limitati alla sola produzione di massa. Benchè i fab lab debbano ancora entrare in competizione con la produzione di massa e con le associate economie di scale tipiche della produzione e grande distribuzione dei prodotti, questi hanno già dimostrato il potenziale di arricchirimento per gli individui, mettendoli in grado di creare oggetti intelligenti 22

da utilizzare per i loro stessi interessi. Il programma fab lab è stato lanciato al Media Lab del Massachusetts Institute of Technology (MIT), una collaborazione tra Grassroots Invention Group e il Center for Bits and Atoms (CBA) all’MIT. La scala, il progetto e la funzionalità di un fab lab può variare molto a seconda dei prodotti che si intende ottenere o sulle competenze evidenziate sulle competenze che si vogliono sottolineare. La fabbricazione digitale ha trovato la sua strada in un numero sterminato di campi di applicazione e la sua proliferazione enfatizza ulteriormente il significato di questa rivoluzione. I laboratori per la fabbricazione digitale possono essere adattati a qualsiasi

caso d’uso, inclusi la produzione di mobili, il restauro di opere d’arte, la robotica, l’architettura navale, la gioielleria e l’artigianato. Nel determinare la tipologia di un fab lab da costruire devono essere esaminate questioni come l’uso che se ne intende fare, le macchine per la fabbricazione, lo spazio, la ventilazione e i requisiti di sicurezza.


2.1- DEFINIRE I FAB LAB COSA SONO?

Ci sono numerosi usi della fabbricazione digitale in differenti settori di mercato. Ogni disciplina fra le arti, il design e le scienze ha un approccio nuovo alle macchine per la fabbricazione digitale. Discipline diverse vedranno la stessa macchina differentemente, mentre in altre situazioni applicazioni specializzate richiederanno un tipo di macchina completamente diverso. Comunque, in generale “rapidi avanzamenti nelle tecnologie della manifattura ountano verso una cultura “maker”. (Igoe)

È necessario rispondere a domande come:

di questo progetto risiede nei dettagli.

• Che sono i progettisti che useranno queste attrezzature e che tipo di attività svolgeranno? • Quali sono le macchine che incontrano questi bisogni? • Quali requisiti di sicurezza e di ambiente fisico sono necessari perchè queste macchine e attrezzature possano funzionare? • Come può essere progettato al meglio un laboratorio per la fabbricazione in modo che possa aumentare le performace dei progettisti? Per rispondere a queste domande sarà necessaria la comprensione di molti aspetti logistici e il successo 23


2.1- DEFINIRE I FAB LAB COSA SONO?

STUDIO D’ARTE Un esempio di applicazione della fabbricazione digitale nelle arti può essere considerata la mostra concepita dal designer Michele de Lucchi. La mostra vuole prendere gli schizzi e le dettagliate speculazioni fatte da Piranesi su carta per portarle nel mondo fisico. “La mostra ha offerto una serie di percorsi che portano Piranesi nel nostro tempo: un facsimile a grandezza naturale del Caffè degli Inglesi, la caffetteria romana decorata da Piranesi, e una animazione digitale che permette al visitatore di insinuarsi (virtualmente) attraverso i densi e contraddittori spazi delle Carceri. Gli 24

elementi più provocatori in mostra, tuttavia, erano gli elaborati oggetti decorativi – un candelabro alto due metri, vasi enormi, altari greco-romani – progetti che erano apparsi nelle pubblicazioni di Piranesi del 1760 e del 1770, ma ai quali è stata data una forma tridimensionale soltanto adesso. (Lowe) Questi oggetti non sarebbero stati mai realizzati in 3D se non attraverso l’uso delle tecniche di fabbricazione digitale. In molti casi i disegni dei lavori sono stati scannerizzati e poi riprodotti come modelli 3D. Una volta che i modelli digitali sono ultimati la stampa stereolitografica 3D può essere creata. Queste stampe possono essere

utilizzate come stampi per una colata in metalli preziosi oppure in alcuni casi le stesse stampe 3D possono essere messe in mostra.


2.1- DEFINIRE I FAB LAB COSA SONO?

1] Lowe, Adam. “Messing About with Masterpieces: New Work by Giambattista Piranesi (17201778)”; ArtINPrint, Issue 1 Volume 1

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2.1- DEFINIRE I FAB LAB COSA SONO?

PROTOTIZZAZIONE RAPIDA design per la realizzazione di un prototipo di sedia a In netto contrasto rotelle per contesti non all’uso dei fab lab per uno sviluppati. studio artistico le stesse L’intento era quello di strutture possono essere progettare e produrre una usate per una semplice e sedia a rotelle che possa rapida prototizzazione nei essere manovrata su paesi in via di sviluppo. terreni sconnessi. Questo L’iniziativa CBS MIT Fab Lab ha significato fare rapidi ha permesso di costruire prototipi di sedia a rotelle alcuni fab lab in paesi in nei fab lab degli Stati Uniti via di sviluppo come mezzo e testarli poi nei paesi in via per potenziare le comunità di sviluppo. Poi fare degli e diffondere iniziative di aggiustamenti o in alcuni formazione. Questo tipo casi ricostruire la sedia di fab lab potrebbe essere in strutture direttamente utile per costruire prototipi nei paesi di riferimento. grezzi Una tale esempio di Alla fine, un consulente di laboratori nei paesi in via di collaborazione tra fab lab in industrial design è stato sviluppo, dove le sedie sono un paese in via di sviluppo è chiamato per produrre state testate. lo sviluppo della “freedome una soluzione pronta per chair”. Sviluppato come il mercato. Tuttavia tutta parte di un’iniziativa la prototizzazione rapida è comune tra MIT DLab e avvenuta nei fab lab, per la aziende di consulenza sul maggiorparte fatta in piccoli 26


2.1- DEFINIRE I FAB LAB COSA SONO?

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2.1- DEFINIRE I FAB LAB COSA SONO?

ARTI CULINARIE

ha spiegato all’HuffPost LIve come la stampa 3D Non molto tempo possa rendere il cibo più fa l’idea di andare a una eccitante. “Abbiamo preso macchina, premere il un impasto di maizena bottone “hamburger” e (masa dough) e lo abbiamo ricevere istantaneamente stampato in 3D per creare un hamburger sembrava un polpo così da dimostrare come qualcosa venuto quanto una stampante fuori da “Star Trek” o “I 3D possa stimolare il lato Pronipoti”. Ma con l’avvento artistico”, ha detto il Dr. della stampa 3D del cibo Lipton. “Potresti anche questa macchina potrebbe immaginare, invece di usare arrivare molto presto l’impasto di maizena (masa nelle cucine. Gli scienziati dough), di farlo con puré di sono vicini all’uso della sedano, e adesso è molto stampa 3D, il processo più semplice convicere i tuoi di aggiunta di materiale bambini a mangiare le loro strato per strato fino a verdure perchè hanno un creare un oggetto, per aspetto attraente. L’aspetto realizzare il cibo per gli divertente non deve essere astronauti. Ma la tecnologia solo per le crocchette di potrebbe essere utile anche pollo”. sulla terra. Il Dr. Jeffrey Lipton, uno scienziato del Cornell’s Fab@ Home lab, 28

1] http://www.huffingtonpost.com/2013/02/14/3d-printed-food_n_2687028.html


2.1- DEFINIRE I FAB LAB COSA SONO?

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2.1- DEFINIRE I FAB LAB COSA SONO?

BIO-MEDICO La stampa 3D ci ha dato ogni sorta di grazioso gadget casalingo e deliziose statuette e giocattoli, ma i veri vantaggi resi possibili dalla tecnologia potrebbero non essere a casa, ma nei laboratori. Prendiamo per esempio la sostituzione di un orecchio umano, ottenuto da cellule prese da una coda di un ratto e cartilagine di mucca, materia alla quale è stata data forma grazie a un calco stampato in 3D sulla forma dell’orecchio del paziente stesso. Il team di Cornell ha riportato il suo successo con l’orecchio nella rivista PLOS ONE. Il processo comincia facendo una scannerizzazione digitale 30

dell’orecchio intatto del paziente e trasformando poi questi dati in uno stampo ottenuto con stampante 3D. Lo stampo viene poi riempito con una sostanza composta da collagene (derivato dalle cellule della coda di ratti) e circa un quarto di miliardo di cellule di cartilagine (prese da una mucca, anche se non è chiaro da che parte) e lasciata indurire prima di venire messa in un bagno nutriente perchè avvenga la coltura e prenda la forma, il collagene offre l’impalcatura che permette alla cartilagine di crescere e diventare una replica di un orecchio.

1] http://www.geekosystem.com/3d-printed-human-ear/


2.1- DEFINIRE I FAB LAB COSA SONO?

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2.1- DEFINIRE I FAB LAB COSA SONO?

TESSUTI INTELLIGENTI

di tessuti possono percepire l’ambiente e rispondere a I computer determinati stimoli. Questi indossabili potrebbero stimoli possono essere spingere le frontiere degli elettrici, meccanici, ottici, accessori moda come borse termici o anche magnetici. o gioielli, ma la moda è Alcuni di questi tessuti ancora molto legata agli disponibili sul commercio abiti e alla sensazione dei sono mostrati a destra e tessuti contro i nostri corpi. suggeriscono che il futuro della moda potrebbe Numerosi artisti, designer risiedere nell’abilità dei e ricercatori hanno studiato designer di sviluppare come costruire circuiti prodotti con un crescenti elettronici interamente livelli di funzionalità e integrati nei tessuti, in risposta. modo da distribuire il potenziale per raccogliere e rilevare dati come mezzo per generare una nuova tipologia di tessuti. I tessuti intelligenti sono quelli capaci di cambiare nel tempo e cambiare visivamente o nella loro struttura. Inoltre questi tipi 32


2.1- DEFINIRE I FAB LAB COSA SONO?

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2.2-FAB LAB ESISTENTI LAVORAZIONE DEL LEGNO

LAVORAZIONE DEI METALLI

SCANNERIZZAZIONE

La lavorazione del legno comprende le competenze tradizionali della lavorazione artigianale. Queste competenze sono usate nella carpenteria, intaglio, realizzazione di mobili e in alcuni casi nelle costruzioni architettoniche. . Ci sono un certo numero di macchine che possono essere inclusi in un laboratorio di lavorazione del legno, dagli attrezzi manuali fino alle fresatrici digitali: • Compressori d’aria • Seghe a nastro • intagliatore elettrico • Seghe Circolari • Trapani • Rettificatrici, lustratrici • Joinery • Torni • Troncatrice manuale • Mortasatrici (cavatrici) • Pialle • Routers • Ruote Abrasive • Shapersm - formatrici • Seghe da banco • troncatrice elettrica o motorizzata

La generica lavorazione dei metalli comprende un numero standard di macchine e processi per lavorare i metalli. Il termine copre una vasta tipologia di lavori che vanno dalla costruzione di grandi navi e ponti fino a specifiche parti di un motore e alla gioielleria sottile. In molti casi le macchine per lavorare il legno e il metallo sono simili per funzione e quindi le stesse macchine hanno spesso speciali specifiche che permettono di lavorare sui diversi materiali. per esempio le segatrici a nastro (bandsaws) sono utilizzate sia per metalli sia per il legno, anche se le segatrici a nastro per metallo richiedono tubi dell’acqua (water hoses), aria fredda e ventilazione separata e linee idrauliche (plumbing lines), così come lame speciali.

Proprio come esiste una stampante appropriata per ogni lavoro si può dire lo stesso degli scanner. Ci sono modelli per un uso generico ma la grandezza, la forma, i colori e la fedeltà di riproduzione sono aspetti che contano. Gli scanner 3D catturano l’informazione da un oggetto tridimensionale e la traducono in un modello digitale che può essere usato e modificato attraverso una varietà di software. Sono inclusi gli scanner 3D, i digitalizzatori laser e gli scanner CT. Di nuovo, le macchine incluse sono soltanto un esempio.

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• Trapani per metallo • seghe a freddo • Torni per il metallo • Affilatore •Arrotatrice, affilatrice per metallo, • Tapping ad Rolling Tools • Vises

FRESATURA La fresatura è un processo sottrattivo nel quale si rimuove del materiale per creare una forma desiderata. Nelle configurazioni più tradizionali le fresatrici sono parte del lavoro quotidiano nelle officine di lavorazione del legno o dei metalli. Tuttavia, con lo sviluppo del controllo computerizzato le Fresatrici CNC si sono distinte così tanto dalle macchine utilizzate nei tradizionali lavori

di carpenteria da dovere essere considerate come macchinari sostanzialmente differenti. PRODUZIONE ADDITIVA Le stampanti 3D differiscono tra loro non soltanto per i materiali di stampa (dal metallo alla plastica, persino il cibo!) ma anche per i processi utilizzati per la stampa. Una stampante 3D utilizza solitamente un materiale che viene depositato attraverso un processo additivo che costruisce lentamente una forma tridimensionale. Differenti discipline del design utilizzano stampanti diverse basate su questa esigenza di progettazione. I processi di stampa posso andare dalla Stereolitografia alla Modellazione a Deposizione Fusa (FDM) e le macchine presenti in questa sezione sono soltanto una parte.


2.2-FAB LAB ESISTENTI SOFTWARE Tutte le macchine prese in esame hanno un software proprietario che le accompagna. In più la maggiorparte delle macchine richiede una conoscenza a prori di vari programmi di progettazione in 2D e 3D. Un campione di entrambe queste tipologie di software è presente in questa sezione FAB LAB

SEED FUNDS

BUSINESS MODEL

NORTH BENNET STREET SCHOOL MIT MEDIA LAB STRAUS CENTER ARTISANS ASYLUM DANGER AWESOME FAB LAB TORINO FAB LAB RE PROMO DESIGN FAB LAB AALTO OPENP2PDESIGN FAB LAB AMSTERDAM FAB LAB BARCELONA FAB LAB KOLN COLONIA

UNIVERSITY UNIVERSITY UNIVERSITY PUBLIC PUBLIC PRIVATE PUBLIC BOTH UNIVERSITY PUBLIC PUBLIC PRIVATE

DESIGN RESEARCH DESIGN RESEARCH DESIGN RESEARCH DESIGN INCUBATOR/ DESIGN WORKSHOP/ DESIGN STUDIO/ DESIGN CONTRACTING DESIGN STUDIO/ DESIGN CONTRACTING DESIGN INCUBATOR/ DESIGN STUDIO DESIGN INCUBATOR/DESIGN CONSULTANCY DESIGN RESEARCH DESIGN RESEARCH DESIGN INCUBATOR/DESIGN CONSULTANCY DESIGN CONTRACTING DESIGN CONTRACTING

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2.2-FAB LAB ESISTENTI

NORTH BENNET STREET SCHOOL

crescita individuale, la curiosità, la padronanza tecnica e l’impegno verso Come parte della l’eccellenza. La reputazione ricerca in preparazione della scuola nell’eccellenza alla progettazione del e nel valore attrae studenti laboratorio di fabbricazione da tutto il mondo. Pauline sono state effettuate Agassiz Shaw, fondatrice numerose visite per della scuola, era una creare uno standard per i visionaria educatrice e laboratori di fabbricazione sostenitrice del sistema di una varietà di tipologie. svedese di formazione Il North Bennet Street manuale, conosciuto come School (NBSS) di Boston, “sloyd”, che significa Massachusetts, offre “artigianale” o “competenze formazione pratica intensiva manuali”. Il metodo sloyd è in mestieri tradizionali incentrato sullo sviluppo del e artigianato di qualità, carattere e delle capacità aiutando gli studenti a intellettuali, così come raggiungere vite piene di sulle competenze tecniche. significato e sostenibili Il metodo incoraggia gli economicamente. Per più studenti a sviluppare di un secolo i programmi sistematicamente le eccellenti, professori di capacità manuali insieme alto livello (master faculty) a fuller life. e una comunità stimolante Today, the philosophy hanno incoraggiato la of sloyd remains at the 36


2.2-FAB LAB ESISTENTI

alla comprensione degli strumenti, dei materiali, dei processi e del senso di cura e impegno per l’eccellenza. Shaw vide la missione della scuola come quella di insegnare come essere una “persona completa”, sia come guadagnarsi da vivere che come vivere una vita più piena. Ancora oggi la filosofia dello sloyd rimane al centro della scuola. I programmi a tempo pieno offrono una formazione pratica intensa all’interno di un sistema focalizzato su progetti pratici. La North collaudati metodi e Bennet Street School si è competenze. evoluta nel corso della sua storia lunga oltre un secolo mantenendo il suo impegno principale nella formazione di individui capaci di trovare un’occupazione, utilizzando 37


2.2-FAB LAB ESISTENTI

38


2.2-FAB LAB ESISTENTI

MIT MEDIA LAB Il MIT Media Lab applica una ricerca con approccio poco ortodosso per immaginare l’impatto delle tecnologie emergenti sulla vita di tutti i giorni – tecnologie che promettono di trasformare profondamente le nostre più elementari nozioni di capacità umane. Senza vincoli imposti dalle discipline tradizionali i progettisti del Lab, ingegneri, artisti e scienziati lavorano con un metodo tipico delle officine, portando avanti più di 350 progetti che vanno dalla neuro ingegneria, a come i bambini imparano, fino allo sviulppo delle city car del futuro.

promuovono una specifica cultura dell’imparare facendo, sviluppando tecnologie che permettono alle persone di tutte le età, di tutti i ceti sociali, di tutte le società, di progettare e inventare nuove possibilità per se stessi e la loro comunità. Il Center for Bits and Atoms del MIT gestisce strumentazione per costruire e misurare oggetti su differenti scale, dagli atomi agli edifici. Invece di richiedere soldi agli utenti è finanziato dai programmi di ricerca del CBA perchè sia utilizzato dai ricercatori partecipanti, con l’aggiunta di tempo a disposizione condiviso con programmi in collaborazione.

I ricercatori del lab 39


2.2-FAB LAB ESISTENTI

40


2.2-FAB LAB ESISTENTI

THE STRAUS CENTER Lo Straus Center for Conservation and Technical Studies offre analisi e trattamenti per l’ più di 250.000 oggetti dell’Harvard Art Museums, di ogni tipologia di materiale, dall’antichità fino al presente, provenienti dall’Europa, dal Nord e Sud America, dal Nord Africa, al Medio Oriente, dall’India, dal Sudest Asiatico e dall’Asia Orientale. Oltra a soddisfare i bisogni di conervazione dell’Art Museum lo Straus Center opera anche come struttura regionale di conservazione, offrendo trattamenti a pagamento a seconda del servizio dato, indagini e consulenza per musei,

biblioteche, società per la storia (historical societies), siti storici e collezionisti privati d’arte. La formazione e l’istruzione sono attività fondamentali dello Straus Center, che mantiene così una tradizione istituita alla sua fondazione oltre 80 anni fa, quando divenne la prima istituzione degli Stati Uniti a utilizzare metodi scientifici per studiare i materiali degli artisti e le tecniche. Il programma di formazione avanzata del centro fornisce formazione pratica formale sulla conservazione di opere su carta, dipinti e oggetti Arti) e offre tre borse di e sculture, nonché sulla studio di 10 mesi ogni anno. scienza della conservazione. Il programma è stato formalizzato nel 1972 con il supporto del National Endowment for the Arts (Fondo Nazionale per le 41


2.2-FAB LAB ESISTENTI

Supervisionati da restauratori e scienziati della conservazione dallo Straus Center i borsiti (fellows) raffinano le loro capacità pratiche e analitiche e trattano le opere d’arte provenienti dall’Art Museum o da importanti collezioni di tutto il paese, pubblicando le loro ricerche originali. Lo Straus Center è un pioniere nell’uso di sofisticati esami e tecniche strumentali e per analizzare la natura strutturale e chimica delle opere d’arte e degli oggetti storici. Come istituto di ricerca lo Straus Center è specializzato nello sviluppare e pubblicare studi integrati di tecniche e storia dell’arte in una varietà di forum (contesti? luoghi di dibattito?) Le 42

sue strutture offrono una gamma completa di servizi di analisi, tra cui pigmento, pietra, ceramica, e identificazione dei metalli, nonché analisi spettroscopiche di materiali organici compresi pigmenti, paint-binding media (??), e trattamenti superficiali e rivestimenti. Molto tempo del gruppo di analisti è dedicato ad aiutare gli studenti, la facoltà e la ricerca curatoriale. Il centro è stato recentemente spostato a Sommerville, dove rimarrà fino al completamento del restauro del Fogg Art Museum (la sede originale del centro). Questo è stato un insieme eccezionale di circostanze. A causa degli sforzi per il trasferimento molti dei requisiti di costruzione

sono stati recentemente analisi. progettati e sono stati disponibili per l’analisi del MEL. Nel suo complesso lo Straus Center è a la punta di diamante della tecnologia per la conservazione, preservazione e analisi e


2.2-FAB LAB ESISTENTI

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2.2-FAB LAB ESISTENTI

THE ARTISANS ASYLUM L’Artisan’s Asylum è un fab lab basato su una comunità di base situato a Sommerville, Massachusetts.Il gruppo occupa un magazzino di circa 2900 metri quadrati e ospita circa 250 membri mensili. La spazio comprende 119 studi, 25 unità di immagazinamento su pallet e più di 80 unità di immagazzinamento su scaffali disponibili in affitto. È principalmente portato avanti da una comunità di volontari che organizza lezioni e eventi per la comunità. Molti corsi sono tenuti dagli artigiani che creano una comunità autosostenibile. Il modello di finanziamento dell’Artisan’s Asylum è 44

basato su abbonamenti mensili e tessere giornaliere per gli utenti, incluso l’accesso alle attrezzature nei weekend e dopo le ore di lavoro. Qui l’enfasi è l’incoraggiamento della cultura del Fai da te (DIY) e della comunità dell’artigianato. Questo modello di coinvolgimento della base è rispecchiato anche dal modo in cui sono organizzati il loro macchinari. Molte delle macchine sono costruite da artigiani qualificati o donati da membri. Nel complesso, l’atteggiamento verso la produzione è aperto all’open source.


2.2-FAB LAB ESISTENTI

45


2.2-FAB LAB ESISTENTI

DANGER AWESOME! Questo negozio incentrato unicamente sul taglio laser fornisce un servizio per artisti locali, artigiani, maker e anche per l’utente generico. Il servizio viene erogato in maniera semplice, come lo sono i servizi di una copisteria o di una tipografia. la copia o la tipografia. Il negozio fornisce sia il servizio di taglio laser sia la formazione, con una quota di iscrizione per coloro che sono interessati.

46


2.2-FAB LAB ESISTENTI

47


2.2-FAB LAB ESISTENTI

PROMO DESIGN Promo Design è una struttura per la fabbricazione digitale situato fuori Firenze. La struttura è specializzata nelle repliche di opere d’arte storiche. Replicando queste opere viene anche sviluppato un archivio digitale per la conservazione del patrimonio artistico e per il salvataggio della conoscenza nel caso che queste opere originali si rovinino o vengano danneggiate. Durante la visita dei ricercatori il laboratorio stava lavorando sulla replica delle porte del Battistero di San Giovanni a Firenze. Il laboratorio stava scannerizzando e fresando i pannelli su schiuma. Questo non crea soltanto una 48

documentazione digitale, ma anche repiche fisiche. Le repliche sono mandate in tour come parte di una esposizione museale in tutto il mondo.


2.2-FAB LAB ESISTENTI

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2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

CT scanner

Object to be scanned

Above: 3D scanning feet for custom shoes by Derville 50

Laser scanning

Above: e-tape measure, 3D scanning for custom-fit laser cut clothing

Digitized object as a 3D model


2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

SCANNER 3D AZIENDE :

NEXT ENGINE NIKON KONICA CYBERWARE ARTEC

INTERVALLO DI COSTO: $2,000 - $120,000

VARIABILE DI COSTO : ACCURACY OF THE SCAN

ACCURATEZZA DELLA SCANSIONE DIMENSIONE DELL’OGGETTO DA SCANNERIZZARE

51


2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

3D printing: Additive process by building layers

3D printer

Material: ABS, acrylic, resin, powder

1.

2.

3.

4.

5.

6.

Digital input

Above : 3D printed shoes z

3D output

x y

Above : 3D printed corsets

52

Above : 3D printed corsets

Above : 3D printed knit textiles


2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

STAMPANTI 3D AZIENDE :

Z-CORP FORM LABS OBJECT MAKERBOT STRATASYS DIMENSION 3D SYSTEMS

INTERVALLO DI COSTO: $800 - $60,000

VARIABILE DI COSTO : VARIABILE DI COSTO: DIMENSIONE DI STAMPA RISOLUZIONE DI STAMPA MATERIALE DI STAMPA

53


2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

Vacuum former

Material: Sheet plastics

Positive the plastic is forming around

Above : Molds for vacuum formed shoes

54

Material heated and formed around postive via vacuum pressure


2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

TERMOFORMATRICE AZIENDE : BEL-O-VAC FORMECH ZMD

INTERVALLO DI COSTO: $300 - $20,000

VARIABILE DI COSTO :

MISURA DEL VACUUM BED PIANO DI LAVORO MATERIALI CHE POSSONO ESSERE TERMO FORMATI FORZA DI ASPIRAZIONE

55


2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

1. Plan view of material in laser bed

2. Partially cut file

3. Fully cut sheet

Laser head detail

Laser cutter

Laser

Detail pieces fit together

Materials: Cardboard, paper, plastic sheets, plywood, fabric

y

x

Press fit laser cut pieces

Above : Laser cut dress by Elena Manferdini

Above : Laser cut shirt by PERF

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2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

TAGLIO LASER AZIENDE :

EPILOG BEAM DYNAMICS COHERENT MAZAK MITSUBISHI KOMATSU

INTERVALLO DI COSTO: $15,000 - $200,000

VARIABILI DI COSTO :

THE SIZE OF THE CUTTING BED - MISURA DEL VACUUM BED PIANO DI LAVORO NUMERO DI LASER MATERIALI CHE POSSONO ESSERE TAGLIATI PRECISIONE DEL LASER ASSI NEI QUALI IL MATERIALE PUO’ ESSERE TAGLIATO (DA 2 A 5 ASSI)

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2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

Waterjet cutting process

Plan view of sheet material Waterjet cutter

Cut files

Cutter head detail

Material submerged in water Assembled pieces Diamond abrasive

y

Materials: Metal, plastic, glass, ceramics, composites, wood

x

Above : Path Responsive Ornamentation, waterjet cut copper by SJET

Above : Waterjet fabric by Craftedsystems 58


2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

TAGLIO AD ACQUA AZIENDE :

OMAX FLOW WATERJET JET EDGE KMT ACCUSTREAM

INTERVALLO DI COSTO: $115,000 - $1,000,000

VARIABILE DI COSTO :

THE SIZE OF THE CUTTING BED MISURA DEL VACUUM BED- PIANO DI LAVORO L’ABRASIVO USATO PER TAGLIARE IL TIPO DI PRESSIONE O IL SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO UTILIZZATO LA PRECISIONE NEL FLUSSO DEL GETTO

59


2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

Milling: subtractive process

Plan view of sheet material

CNC machine

Cut files

Drill bit detail

Drill bit

CNC milling file

Constructed chair

Materials: Wood, MDF, foam, plastics

z

x y

Above : CNC shoe by Taylor Gilbert

60


2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

FRESATRICI CNC AZIENDE : SHOPBOT ROLAND TECHNO TORMACH INTELITEK

INTERVALLO DI COSTO: $3,000 - $100,000

VARIABILI DI COSTO :

SUPERFICI DEL PIANO DI TAGLIO - MISURA DEL VACUUM BEDPIANO DI LAVORO TIPI DI FRESE USATE DALLA MACCHINE PRECISIONE DEL CONTROLLO STABILITA’ STRUTTURALE DEL PIANO DI LAVORO, CONNESSA ALLA PRECISIONE

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2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

5-axis mill

Subtractive process

Materials: Wood, MDF, foam, plastic z a b

x

y

Above : Bed by Radlab 62

Above :5-axis laminated wood chair by Daniel Wildrig


2.3- MACCHINE CHE DEFINISCONO LA

FABBRICAZIONE DIGITALE

COSA POSSONO FARE?

BRACCI ROBOTICI AZIENDE :

KUKKA STROBOTICS NEWARK DENSO UNIVERSAL

INTERVALLO DI COSTO: $15,000 - $1,000,000

VARIABILE DI COSTO :

L’ACCESSIBILITA’ DEI COMANDI (FACILITA’ D’USO) TIPOLOGIA DI GIUNTURE DEI BRACCI POSSIBILITA’ DI ADDATTAMENTO A DIFFERENTI CONFIGURAZIONI DI STRUMENTI DIMENSIONI E PORTATA DEL BRACCIO

63


ESPLORANDO LE POTENZIALITÀ ECONOMICHE DELLA FABBRICAZIONE DIGITALE


3.0- ESPLORARE LA CONNESSIONE Durante l’autunno/ inverno 2012-2013 i ricercatori dell’MIT e di Prospera hanno coinvolto alcuni artigiani e piccoli imprenditori in un workshop sulla fabbricazione digitale. Basandosi sulle ricerche effettuate è stato ipotizzato che: “la produzione in piccola scala offerta dai fab lab potrebbe dare agli artigiani la possibilità di espandere le proprie competenze fino ad arrivare a creare prototipi di prodotti nuovi e innovativi. Questi nuovi oggetti potrebbero poi essere prodotti su larga scala direttamente nei loro laboratori e nelle loro botteghe. È stato inoltre ipotizzato che i fab lab potrebbero connettere gli artigiani a tecniche avanzate

di produzione digitale, tenendoli aggiornati sui processi e ispirando nuove innovazioni nella manifattura. In più i fab lab potrebbero essere luoghi eccellenti nei quali gli artigiani potrebbero produrre strumenti di lavoro che tradizionalmente acquisterebbero sul mercato a costo elevato oppure passando attraverso una lunga attesa dovuta ai tempi dei fornitori esterni. Questo dovrebbe permettere agli artigiani di innovare i processi produttivi e diventare più competitivi attraverso nuovi metodi di fabbricazione”. L’obiettivo principale di questo workshop collaborativo era verificare queste ipotesi con artigiani

e studenti. È stata una verifica nel mondo reale di quello che i fab lab e la comunità dei digital maker potrebbero fare per la Toscana.

65


3.1- RICERCA PRINCIPALE

FASE 1 Fare incontrare studenti dell’MIT esperti di fabbricazione digitale con gli artigiani toscani, per condurre interviste e valutarne i bisogni. Tutto questo tenendo presente sia le necessità di progettazione che di produzione e l’interesse dimostrato per l’innovazione nella manifattura. FASE 02 A seguito di queste interviste gli studenti dell’MIT hanno mantenuto una comunicazione aperta con gli artigiani, studiando i loro prodotti e i metodi di produzione. Gli studenti dell’MIT sono poi tornati a Firenze per un brainstorming 66

con gli artigiani. FASE 03 Gli studenti dell’MIT sono tornati a Firenze per una settimana – a fine gennaio 2013 – per fare alcuni brainstorming con gli artigiani sugli sviluppi delle loro produzioni e progetti. La premessa di questi brainstorming era che un laboratorio per la fabbricazione digitale sarebbe dovuto nascere a Firenze. FASE 04 Gli studenti dell’MIT, tornati a Boston con i manufatti raccolti durante i brainstorming, hanno realizzato una serie di prodotti attraverso la prototipazione rapida. Questi oggetti hanno

prodotto innovazione sui metodi di manifattura e sugli oggetti realizzati dagli artigiani. FASE 05 Alcuni artigiani sono poi stati a Boston per vedere i prototipi, dare le loro impressioni e confrontarsi sulle successive fasi di progettazione.


U AR Y BR FE

U AR Y

EM EC D

JA N

BE

BE N

O

VE

M

R BE O CT O

R

R

3.1- RICERCA PRINCIPALE

PHASE 01 PHASE 02 PHASE 03 PHASE 04 PHASE 05

67


3.1- RICERCA PRINCIPALE CHI SONO GLI ARTIGIANI?

SASKIA

utilizzati nella bottega. Questi attrezzi sono per Saskia – scarpe su la maggior parte antichi misura, è una piccola e per questo difficili da bottega di produzione di trovare, dato che spesso scarpe di fascia alta. non vengono più prodotti. L’attività è svolta da tre In seguito agli incontri e alle persone, la titolare e nostre discussioni con la due apprendisti. Per la titolare della bottega Saskia lavorazione della pelle e è stato chiaro che per la la produzione vengono sua attività il ruolo del utilizzate anche tecniche fab lab non sarebbe stato artigianali del quinto secolo. nella produzione di prodotti Per ogni singolo paio di ma nella produzione di scarpe sono necessari circa strumenti rari. cinque mesi di lavoro e i clienti sono più o meno 17 ogni anno. Un così basso tasso di produzione pone estrema attenzione sulla lavorazione artigianale e sulla qualità. Una grande parte dello sforzo per raggiungere la qualità necessaria è legato a specifici e delicati strumenti 68


3.1- RICERCA PRINCIPALE CHI SONO GLI ARTIGIANI?

CERAMICHE TOSCANE Ceramiche Toscane è un’azienda artigianale di medie dimensioni con numerosi contratti di distribuzione negli Stati Uniti. L’azienda disegna e dipinge a mano tutti i propri prodotti nella sede toscana. Le unità di vendita sono nell’ordine di milioni all’anno e la capacità di produzione è elevata. Attualmente i loro designer disegnano un piatto o un altro oggetto a mano e poi dal disegno viene prodotto uno stampo. Spesso gli stampi non soddisfano a sufficienza le tolleranze necessarie per la fusione a causa dell’approssimazione nella lavorazione manuale. A seguito dei colloqui col

proprietario è sembrato chiaro che il fab lab potrebbe aiutare l’azienda nella creazione di stampi, incrementandone l’accuratezza e consentendo la produzione di una maggiore quantità di pezzi in un tempo più basso.

69


3.1- RICERCA PRINCIPALE CHI SONO GLI ARTIGIANI?

YOBEL Sia Yobel che Reta sono aziende di media dimensione che lavorano come contoterziste per grandi marchi del lusso che producono accessori di pelletteria fatti a mano. Realizzano tutte le fasi produttive su design del committente. Queste aziende sono a un interessante punto di svolta, la necessitĂ di coniugare prodotti fatti a mano di alta qualitĂ con quella di incrementare la produzione e il ritorno economico.

70


3.1- RICERCA PRINCIPALE CHI SONO GLI ARTIGIANI?

RETA Anche in questo caso un fab lab sembrerebbe poter esser utile nell’introduzione di innovazione nei processi. Entrambe le aziende utilizzano alcune tecnologie CAD CAM per incrementare la produzione ma solo in determinate fasi strategiche, in modo da poter mantenere l’alta qualità del “fatto a mano”. Strumenti come modelli, forme e stampi e macchine industriali più intelligenti potrebbero aiutare entrambe le società.

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3.1- RICERCA PRINCIPALE DI COSA HANNO BISOGNO?

SASKIA A seguito delle due visite e del brainstorming fatto con Saskia è risultato ancora più evidente che molti dei rari strumenti utilizzati nella bottega possano essere costruiti anche grazie all’aiuto della digital fabrication. Saskia è sicura che le sue scarpe non possano essere prodotte grazie alla digital fabrication, orgogliosa dei propri metodi di produzione artigianale. Pertanto i ricercatori hanno preso alcuni degli strumenti, tra i quali le forme delle scarpe, cioè gli stampi dei piedi dei clienti. Le forme vengono fabbricate industrialmente e poi rifinite a mano da Saskia sulle specifiche del piede del 72

cliente. I ricercatori pensano che la precisione e la velocità di questo processo potrebbero essere aiutate dalla digital fabrication.


3.1- RICERCA PRINCIPALE DI COSA HANNO BISOGNO?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE DI COSA HANNO BISOGNO?

CERAMICHE TOSCANE A seguito delle visite presso la sede di Ceramiche Toscane è risultato evidente che la produzione degli stampi per l’archivio dell’azienda – realizzati tramite fabbricazione digitale – potrebbe portare notevoli benefici. Gli attuali metodi di produzione mancano di precisione e il materiale utilizzato è deperibile nel tempo. Realizzare gli stampi grazie a tecniche di digital fabrication potrebbe consentire all’azienda di avere sia un archivio fisico sia un archivio digitale dei propri prodotti e renderebbe possibile anche la realizzazione di forme maggiormente aderenti 74

ai disegni originali degli artigiani–designer. Quindi sia il design di prodotto che il metodo di produzione potrebbero essere modificati e migliorati profondamente.


3.1- RICERCA PRINCIPALE DI COSA HANNO BISOGNO?

75


3.1- RICERCA PRINCIPALE DI COSA HANNO BISOGNO?

YOBEL Come nei due casi precedenti, anche in questo i bisogni degli artigiani si focalizzano più sul processo che sul prodotto. Con queste due aziende l’unico problema è che producono beni per grandi firme della moda, come Gucci o YSL, pertanto i loro standard di produzione sono dettati dai committenti e non hanno alcuna discrezionalità sul design di prodotto. Entrambe le aziende sono preoccupate dei loro competitor e stanno quindi cercando di migliorare i metodi di produzione per il proprio distretto e per i propri fornitori.

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3.1- RICERCA PRINCIPALE DI COSA HANNO BISOGNO?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE DI COSA HANNO BISOGNO?

RETA Yobel e Reta hanno lo stesso tipo di produzione e quindi molti degli strumenti che utilizzano sono sovrapponibili. Entrambe le aziende usano modelli in plastica altamente personalizzati e costosi. Sia Yobel che Reta erano interessate a sviluppare le proprie linee di prodotto, ma non avendo né tempo né capitale creativo per poterlo fare. Pertanto una parte del workshop di prototipazione si è concentrato sugli aspetti della ricerca di innovazione di prodotto, nella speranza che il team potesse dare un supporto alle aziende per l’innovazione nel design.

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3.1- RICERCA PRINCIPALE DI COSA HANNO BISOGNO?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

SASKIA Dopo avere ricercato i metodi di produzione per realizzare molti strumenti per Saskia abbiamo constatato che la fabbricazione digitale non avrebbe risposto a tutti i requisiti richiesti. Gli strumenti utilizzati nella bottega hanno infatti bisogno di un processo di forgiatura per renderli abbastanza resistenti. Sarebbero state valide varie tecniche di fabbricazione digitale per la realizzazione degli strumenti richiesti ma alla fine questi sarebbero risultati troppo fragili e malleabili. Tuttavia il gruppo di ricerca è riuscito a replicare una serie di strumenti di vetro attraverso il taglio ad acqua. Questo particolare 80

strumento di lavoro è di solito realizzato da Saskia rompendo direttamente il vetro a mano. Il metodo di produzione proposto è molto più personalizzabile, preciso e sicuro. Poi il gruppo di ricerca si è interessato alla progettazione e alla produzione di stampi di piedi. È stato sviluppato un nuovo metodo di produzione per queste forme per scarpe. Sono stati determinati una serie di parametri fondamentali per gli stampi attraverso la scannerizzazione dei piedi umani e il campionamento delle forme per scarpe. Queste dimensioni rappresentate sono quelle che Saskia deve modificare più spesso quando lavora sulle forme per le scarpe

dei sui clienti. Il gruppo di ricerca ha sviluppato inoltre un’interfaccia grafica che dovrebbe consentire a Saskia di modificare le misure del piede e avere attraverso la fresatrice di un vicino fab


3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

81


3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

83


3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

CERAMICHE TOSCANE

realizzare un archivio digitale che dovrebbe Come riportato permettere all’azienda una precedentemente flessibilità considerevole l’obiettivo principale per per fare piccole modifiche Ceramiche Toscane erano su modelli di design gli stampi che utilizzano per standard. Per prima cosa la produzione. Gli stampi, il gruppo di ricerca ha attualmente creati a mano, scannerizzato una tazza dal non sempre combaciano design standard. con il prototipo originale Questo ha prodotto un creato dagli artigianimodello digitale che può designer. In più, quando essere considerato come un per esempio un piatto artefatto per l’archivio deve essere leggermente digitale. Poi il gruppo ha modificato per avere un esplorato la tecnica di nuovo design, lo stampo fresatura della schiuma per originale non viene produrre uno slip cast, uno ritrovato, spesso distrutto stampo per il colaggio a tre nel processo. Il team fasi. Questo ha permesso di ricerca ha sviluppato di creare un oggetto un nuovo processo di fisico molto accurato. produzione degli stampi L’innovazione in questo che dovrebbe permettere processo è la creazione di di ottenere stampi più un archivio digitale e fisico accurati e allo stesso tempo dei prodotti. Un artigiano 84

potrebbe volere fare una piccola modifica a un prodotto realizzato in una passata stagione: grazie a questo sistema sarebbe libero di agire lavorando direttamente sul modello

fisico del prototipo, sapendo che questo può essere facilmente e accuratamente riprodotto senza perdere l’integrità del disegno originale.


3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

YOBEL Per Yobel e Reta sono stati prodotti una serie di prototipi. Inizialmente le aziende erano interessate a sviluppi e miglioramenti negli strumenti fisici di lavorazione per i loro prodotti in pelle. Il gruppo di ricerca ha riprodotto digitalmente l’oggetto materiale individuato e fatto delle modifiche di design e stampa, e creato anelli ad incastro. Inoltre, come precedentemente detto, le aziende avevano bisogno di modelli per la cucitura. Molti di questi modelli costano anche piÚ di 700 euro. I ricercatori hanno riprodotto questi modelli in alcune ore, utilizzando il taglio laser, con una spesa di 30 dollari americani. 88

Questo è un esempio eccellente per capire i benefici in termini di tempo e spese dati dalla fabbricazione digitale.


3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

RETA Oltre agli strumenti e agli accessori i ricercatori hanno analizzato gli ultimi sviluppi del design applicato alla pelle per le due aziende. Attraverso il taglio laser e l’incisione laser sono stati suggeriti e sviluppati nuovi prodotti. In questi casi i prodotti sono poi stati cuciti a mano. È stata così dimostrata l’importanza di accoppiare tecniche tradizionali e digitali in questi nuovi oggetti artigianali.

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3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE COSA ABBIAMO PRODOTTO ?

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3.1- RICERCA PRINCIPALE IL FEEDBACK

Alla fine del workshop sia Reta che Yobel hanno dimostrato soddisfazione ed entusiasmo per le potenzialità dimostrate dalla combinazione di tecnologia e artigianato. Per entrambe le aziende l’opportunità di sviluppare da un lato nuovi prodotti e processi con nuove tecniche e risorse e dall’altro lato l’opportunità di snellire i processi, ottimizzare i tempi e i costi di produzione attraverso l’uso di strumenti personalizzati sulle specifiche richieste di lavoro rappresenta una questione di alto valore. Secondo gli intervistati un Fab Lab nella regione Toscana sarebbe un’iniziativa veramente utile. Uno spazio accessibile per esempio 96

attraverso un piccolo abbonamento annuale potrebbe essere utilizzato come un centro servizi da tutti gli artigiani, un luogo nel quale utilizzare l’attrezzatura messa a disposizione e avere l’assistenza di tecnici specializzati. Una struttura per la condivisione degli strumenti, focalizzata su aspetti produttivi del distretto, è stata vista come più interessante. Questo tipo di struttura è stata anche individuata come un luogo ideale per collaudare nuove tecniche e prodotti e per collaborare con altre aziende di produzione, professionisti e tecnici.


3.1- RICERCA PRINCIPALE IL FEEDBACK

97


3.1- RICERCA PRINCIPALE IL FEEDBACK

Dopo il workshop è stata realizzata un’intervista con le aziende presenti per meglio catturare le loro impressioni.

apprezzamento per questi prototipi come attrezzi funzionali a migliorare il ciclo produttivo. Tuttavia in questo caso per la creazione di questi prototipi 1) QUESTO PROGETTO, E IN è necessaria la conoscenza PARTICOLARE IL LAVORO dell’MIT e degli studenti. I CHE ABBIAMO FATTO, prototipi e gli attrezzi che È STATO UTILE PER LA gli studenti hanno prodotto VOSTRA ATTIVITÀ? sono davvero esattamente quello che stavo sperando. “Si, è stato un lavoro Dopo avere parlato fatto bene. C’è un grande con noi per un tempo potenziale nella possibilità breve gli studenti hanno di lavorare con le macchine. immediatamente capito Tuttavia, questo tipo di le nostre necessità. Sono lavoro non esiste adesso impressionato da questo per gli artigiani. Ci sarebbe e penso che realizzare bisogno di un periodo di un fab lab nel nostro prodotti. Può aiutare le prova per chiarire meglio distretto potrebbe aiutare aziende a progettare questi le potenzialità con gli la pelletteria così come prodotti. artigiani. L’obiettivo di altre forme di artigianato. questo incontro era provare Il fab lab può anche essere i prototipi. Penso di poter utile non solo per produrre dire che c’è un grande strumenti, ma anche nuovi 98


3.1- RICERCA PRINCIPALE IL FEEDBACK

2) DAL TUO PUNTO DI VISTA, SE COMINCIAMO A IMMAGINARCI UN FAB LAB, CHE TIPO DI MODELLO DI BUSINESS VEDI?

fab lab). Un modello per dare agli artigiani queste competenze potrebbe essere attraverso una quota di accesso annuale. È difficile immaginare un fab Istruzione, pratica e lab che opera e condivide la accesso alle macchine. conoscenza con tutti. Oltre alle sole tecnologie Per me sarebbe più sarebbe bene avere servizi utile dividere il costo flessibili che si adattino di specifiche macchine alle varie necessità degli con altre aziende che artigiani. Abbiamo bisogno lavorano la pelle e poi di avere a disposizione le avere un accesso condiviso macchine che non possiamo attraverso un registro delle comprare, l’assistenza presenze online e avere un e la formazione pratica per canone mensile. Macchine capire come usarle e come le stampanti 3D sono anche consulenza per la meno utili nel mio campo ed prototipazione. Il problema è per questo difficile capire fondamentale è che le come potrei utilizzarle piccole attività non all’interno di un ecosistema possono permettersi servizi di macchinari e tecnologie così avanzate, così vario. se non attraverso questo 3) QUANDO AVETE tipo di organizzazioni (un VISTO E CONOSCIUTO LE

MACCHINE SIETE STATI INCURIOSITI DA QUALCOSA DI PARTICOLARE? QUALE MACCHINARIO HA UN FORTE IMPATTO NEL VOSTRO SETTORE? Le macchine stesse possono essere più o meno avanzate. È davvero soltanto tecnologia. Quello che potrebbe avere un impatto maggiore nel mio campo è la struttura sociale e la comunità che questo laboratorio potrebbe portare. Rendere viva la connessione e il supporto tra le fondazioni e le istituzioni potrebbe portare a una rinascita. Ci sono strutture con macchinari avanzati ma queste non modificano radicalmente il modo nel quale lavoriamo.

La cosa più interessante è imparare cosa possiamo inventare con queste macchine. Per questo è più importante avere una struttura con personale specializzato. 4) PERSONE + FAB LAB = C’È UN VANTAGGIO ECONOMICO? Per la lavorazione della pelle il più grande vantaggio economico è realizzare strumenti che usiamo per la creazione dei prodotti. Per fare quelle sagome, come i prototipi realizzati. Strumenti come questi ci aiutano ad aumentare le nostre quote di produttività. C’è la possibilità di fare nascere altri progetti. Una mescolanza tra artigianato e tecnologia. 99


3.1- RICERCA PRINCIPALE IL FEEDBACK

5) QUALI SONO ESEMPI DI prodotti. QUESTI NUOVI PRODOTTI E Non siamo in grado di NUOVE POSSIBILITÀ? realizzarli. Questa questione va oltre alla creazione di un Un esempio è la borsa con fab lab perché richiede una i pannelli solari... vogliamo serie di altre risorse. pensare a nuove linee di prodotto, fare esperienza in 7) COMMENTI FINALI? un fab lab potrebbe aiutarci. Si, vogliamo 6) QUALI SFIDE ringraziare gli studenti che AFFRONTATE ADESSO ci hanno aiutato a formulare NELLA REALIZZAZIONE DI nuove soluzioni con un NUOVI PRODOTTI? approccio multidisciplinare. Sono contento di essere Adesso le aziende ci venuto qui. Ho visto cose assumono e portano il molto utili da usare nei loro design e i loro canali nostri processi produttivi. di distribuzione. Questo tipo di robotica Produciamo i prodotti e li è davvero interessante. rimandiamo indietro. Non Questa modalità potrebbe abbiamo adesso davvero aiutarci a produrre canali di distribuzione o meglio. Piuttosto che competenze di marketing. inventare nuovi prodotti Questo mette un grosso ho bisogno di trovare dei freno alla creazione di nuovi modi per snellire i processi. 100

E so che ci sono robot che immagire come un fab lab possono aiutare in questo potrebbe aiutarmi a farlo. processo. Vedo la possibilità di una collaborazione da questo punto di vista. Il mio obiettivo è ottimizzare il processo di produzione in tempi ridotti. Riesco a


3.1- RICERCA PRINCIPALE IL FEEDBACK

Forse, il feedback più sorprendente è stato da parte di Saskia durante l’incontro in video conferenza. Durante il brainstorming iniziale nella sua bottega l’artigiana ribadì più volte che non avrebbe usato la fabbricazione digitale direttamente per la realizzazione dei suoi prodotti. Nonostante questo i ricercatori sono stati aperti all’esplorazione dei suoi metodi di manifattura. Poi, quando Saskia ha visto quello che era stato prodotto sulla pelle per le altre aziende si è dimostrata molto felice e sorpresa di fronte alle possibilità offerte. Ha anche detto che, mentre all’inizio non aveva preso in considerazione l’uso della fabbricazione

digitale per i suoi prodotti, avendo visto quello che poteva essere realizzato senza alterare i suoi metodi tradizionali, si è dichiarata felice di esplorare ulteriormente la fabbricazione digitale nel suo lavoro. Questa osservazione è stata una piccola vittoria per il gruppo di ricerca. Modificare la prospettiva di una persona inizialmente scettica era davvero un ostacolo significativo. Non tutti gli artigiani tradizionali coinvolti in un progetto del genere sarebbero comunque aperti a lavorare con la fabbricazione digitale. Il determinismo tecnologico verrebbe criticato apertamente, specialmente da una generazione non nata durante lo sviluppo di

queste tecnologie.Tuttavia la collaborazione tra diverse generazioni per condividere i saperi tra persone con diversa competenza e visione rappresenta il vero successo. Questo è servito come esempio lampante di cosa la cultura della fabbricazione digitale possa produrre e di come questa ipotesi sia corretta. Un fab lab in Toscana, vissuto attivamente da studenti appassionati e talentuosi, in collaborazione con gli sforzi della Camera di Commercio e delle Univerità locali è possibile. Riuscirebbe a fare la differenza e non sarebbe utile soltanto per l’innovazione ma anche per la stabilità economica della regione. Felici delle conclusioni c’è però bisogno di fare

chiarezza su un punto. Un fab lab, perché sia un successo come questo caso di studio, deve essere pensato e realizzato con cura. Il personale, le relazioni, la posizione fisica nella città e nella regione, la progettazione della struttura, la cultura e l’assetto del progetto devono essere calibrati accuratamente. Questi fattori sono presentati più chiaramente nel prossimo capitolo.

101


PROPOSTA PER UN FAB LAB TOSCANA


4.0-PROPOSTA PER UN FAB LAB TOSCANA Diamo allora corpo alla ricerca prodotta fino a ora elaborando i fattori chiave di progettazione che portano al successo di una struttura per la fabbricazione. Tentando di considerare tutte le variabili questo modello comprende il coinvolgimento della comunità, i flussi di entrata, indicazioni di alleanze strategiche e risorse. In effetti è la proposta di qualcosa di più grande di un fab lab Toscana. È la proposta di un nuovo modo di pensare alla condivisione della conoscenza, all’open hardware e alla produzione in Italia nel suo complesso.

È il manifesto della Terza Rivoluzione Industriale in Italia. Dato il successo di questo piccolo e breve caso di studio alcuni fattori chiave della progettazione sono stati individuati. Questi fattori comprendono: • Coinvolgimento della comunità • Posizione Fisica • Progettazione della struttura • Attività di Marketing • Attività di Ricerca • Flussi di reddito

103


4.1- FATTORI CHIAVE MODELLO DI COMUNITÀ

Prima di definire i modelli di reddito di un fab lab è necessario chiarire la struttura organizzativa, dato che si tratta di un fattore critico per il suo successo. La ricerca dimostra che investire nella struttura fisica e nelle macchine non è abbastanza. Un fab lab può essere mantenuto con un numero minimo di personale fino a quando è legato a un’Università e a centri di ricerca. La conoscenza prodotta nella struttura dovrebbe essere aperta per natura, creando una comunità di innovatori, inventori e imprenditori. La cultura del laboratorio e il suo ruolo nel coinvolgimento della comunità è fondamentale per il suo successo. Il fab lab è più di un’officina per la 104

produzione di oggetti, è una comunità con competenze nella fabbricazione e nei servizi di progettazione. Collaborare con un numero così alto di utenti, istituzioni, enti, organizzazioni e professionisti può essere particolarmente impegnativo. In questo caso una commissione che si occupi della gestione strategica e amministrativa potrebbe aiutare. Avere all’interno della commissione membri che rappresentano ogni gruppo impegnato nell’impresa potrebbe assicurare uno sviluppo positivo del fab lab per tutti. Potrebbe anche essere utile avere un gruppo di consulenti esperti in campi differenti che possano supportare lo sviluppo del laboratorio.


4.1- FATTORI CHIAVE MODELLO DI COMUNITA’

105


4.1- FATTORI CHIAVE LA POSIZIONE FISICA

La posizione fisica è importante per il successo di un fab lab così come è cruciale la vicinanza a infrastrutture e distretti industriali. Un fab lab dovrebbe essere situato a una distanza ragionevole dai principali distretti industriali e artigianali. Molti di questi distretti sono situati nella campagna o in area suburbane. Costruire un fab lab in campagna o fuori dall’area urbana potrebbe non essere ideale. Studenti, ricercatori e pubblico generico non sarebbero in grado di accedere alla struttura. Pertanto il fab lab dovrebbe essere situato in un’area urbana, vicino a una scuola o a un istituto di ricerca. Questa posizione dovrebbe dare massima visibilità al fab lab 106

e nell’area urbana dovrebbe essere vicino a nodi di collegamento, come per esempio le ferrovie. Questo non soltanto aiuterebbe a portare persone alla struttura ma una posizione del genere faciliterebbe l’integrazione delle macchine e delle risorse nel laboratorio.


4.1- FATTORI CHIAVE PROGETTAZIONE DELLA STRUTTURA

Sorprendentemente la progettazione della struttura non è il fattore più critico per il successo di un fab lab. Una struttura con tutte le strumentazioni per la fabbricazione digitale può avere successo se è opportunamente connessa. Una prova di questo si può avere dal caso studio dell’Artisan’s Asylum, documentato in questo report. Molte delle loro macchine sono vecchie perché sono state donate: molto del loro successo si basa infatti sul modello comunitario. In ogni caso la progettazione della struttura è importante. Costruire un fab lab non è semplicemente acquistare delle macchine e attaccarle alla spina. Vista la grande varietà di tecniche e

macchine necessarie per la fabbricazione digitale questioni come la ventilazione, la stabilità strutturale e la sicurezza antincendio sono da considerare come fondamentali. In più, come già menzionato precedentemente nel report, i tipi di macchine da scegliere per la struttura dipendono davvero dai tipi d’uso dello spazio. Le macchine necessarie per uno spazio di lavorazione artigianale generica sono radicalmente diverse rispetto a quelle che servono ad artigiani soffiatori di vetro. E, come la maggior parte delle cose, anche il fab lab deve essere abbastanza fluido per potere rispondere alle richieste sempre diverse

che possono venire della comunità di riferimento. Questo approccio comprende anche aspetti semplici, come il magazzino o lo spazio di lavoro. 107


4.1- FATTORI CHIAVE ATTIVITA’ DI MARKETING

Come per qualsiasi comunità lo sforzo per la visibilità è importante. Ci sono alcune strategie che possono essere utilizzate per il successo del fab lab. Le strategie di marketing verso l’esterno dovrebbero variare a seconda dei target. Questa è una sfida per i fab lab, considerando che hanno una così ampia varietà di membri nella propria comunità. I Digital Makers sono (per ovvii motivi) molto legati ai media digitali. Questo significa che attività di comunicazione su Twitter e Facebook raggiungeranno principalmente i giovani. Tuttavia, per attrarre l’attenzione degli artigiani e dei leader della comunità, devono essere utilizzate molte altre strategie più 108

tradizionali di marketing. È importante per il fab lab gestire correttamente canali di comunicazione così diversi. Dovrebbero esserci persone dedicate alle pubbliche relazioni e alla comunicazione, sia online che offline.


4.1- FATTORI CHIAVE ATTIVITÀ DI RICERCA

Come argomentato ampiamente in questo report le attività di ricerca fatte sulla fabbricazione digitale sono numerose. La ricerca collegata alla fabbricazione digitale spazia dalle applicazioni mediche fino all’hobbistica. In ogni caso, al di là dell’argomento di studio, il fattore fondamentale è che i fab lab devono essere connessi alle università e sviluppare iniziative di ricerca per avere successo. Attraverso l’attività degli studenti la struttura è sempre spinta ad adottare tecnologie d’avanguardia. Gli studenti e i ricercatori possono acquisire poi esperienza professionale attraverso la struttura grazie al fatto di essere connessi con

leader dell’industria e dell’impresa. Questo modello di scambio di conoscenze tra le generazioni e tra l’industria e gli studenti è fondamentale per il successo della struttura. Al momento della progettazione della struttura e della scelta delle macchine non dovrebbero essere sviluppate solo le risorse necessarie agli artigiani ma anche quelle utili agli istituti di ricerca vicini alla struttura stessa. Questo, unito alle campagne di marketing sui media digitali, attrarrà studenti e darà linfa alle iniziative di ricerca.

109


4.1- FLUSSI DI REDDITO

Questa sezione fornisce una breve descrizione di come la fabbricazione digitale possa diventare un elemento che mette in relazione le università, le attività economiche locali, i giovani imprenditori e le grandi imprese. L’innovazione nel design e le barriere della tecnologia sono territori che offrono oggi sfide eccitanti di sviluppo. Le imprese di maggiori dimensioni e le aziende hanno il vantaggio dei numeri, delle competenze di business e dell’esperienza nel mercato. Allo stesso tempo le startup, l’accademia e i giovani studi di progettazione sono in prima linea nella sperimentazione delle nuove tecnologie e 110

nelle loro applicazioni nel design. Le strutture di fabbricazione offrono un eccitante punto di incontro, dove gli affari e il design possono avere una positiva reciproca relazione. Le prossime sezioni propongono una varietà di modalità attraverso le quali le strutture di fabbricazione possono entrare in stretta relazione sia con le accademie che con le comunità di affari. Pur non volendo essere una lista esaustiva questo elenco definisce un inquadramento di base di come le istituzioni governative e le istituzioni accademiche potrebbero pensare di integrare un laboratorio di fabbricazione digitale nelle loro attività.

I modelli descritti includono: 01. DESIGN RESEARCH 02. DESIGN CONSULTANCY 03. DESIGN INCUBATOR 04. DESIGN WORKSHOP 05. DESIGN STUDIO 06. DESIGN CONTRACTING


4.1- FLUSSI DI REDDITO

01. DESIGN RESEARCH

diventa una struttura per l’apprendimento che In questo modello il offre possibilità di fare laboratorio di fabbricazione esercitazioni pratiche e digitale è una risorsa spazio per la ricerca fatta interna all’università. dagli studenti e dalla Il laboratorio viene facoltà. fondato proprio da una combinazione di università UNIVERSITY + e investitori esterni, CORPORATIONS: Il interessati a supportare una laboratorio di fabbricazione particolare area di ricerca. è una partnership tra Il laboratorio fa accordi l’università, le aziende con aziende e designer esterne e i designer. per sviluppare progetti di ricerca. Un esempio di UNIVERSITY + UNIVERSITY: questo modello è lo stesso Il laboratorio di Media Lab dell’MIT. fabbricazione si connette con varie università per Sotto ci sono alcuni modelli creare una rete estesa di indirizzati a specifici gruppi laboratori di design dove di utenti: le istituzioni partecipanti possono mutualmente STUDENT + FACULTY: beneficiare delle risorse e All’interno di un’università delle esperienze degli altri.

02. DESIGN CONSULTANCY laboratorio può sfruttare le proprie strutture e competenze per aiutare Utilizzando le conoscenze altre aziende a lanciare di fabbricazione digitale nuovi prodotti e idee. e altre metodologie di manifattura il laboratorio può agire come un’ azienda di consulenza. Molte grandi aziende di progettazione come la IDEO o Continuum offrono servizi di fabbricazione per dimostrare alcune idee o completare degli studi per i clienti. Sotto questa struttura il laboratorio fa consulenza a designer e aziende interessate a esplorare un particolare metodo di produzione o un processo di design. Grazie alla prototipazione rapida e alla verifica su diversi materiali e forme il 111


4.1- FLUSSI DI REDDITO

03. DESIGN INCUBATOR In questo modello il laboratorio di fabbricazione digitale è un luogo dove i talenti locali e i giovani imprenditori possono sviluppare le loro idee. Visto che il laboratorio è un luogo per testare nuove idee, offre l’ambiente perfetto per i giovani marchi che potrebbero non essere in grado di affrontare i costi per testare le proprie idee. Il laboratorio agisce come infrastruttura fisica, affittando spazi e macchinari innovativi alle giovani aziende e a designer imprenditori. Il laboratorio può diventare così anche un modo per i giovani designer per fare rete, condividere esperienze ed entrare 112

in contatto con le grandi aziende.

04. DESIGN WORKSHOP Simile al Design Incubator, nel senso che lo spazio e i macchinari potrebbero essere affittati, nel modello Design Workshop il laboratorio è più una organizzazione di formazione indipendente, legata alla comunità. In questo modello il laboratorio di fabbricazione è accessibile a un pubblico generico o a designer locali, anche a quelli non interessati soltanto a noleggiare macchinari a tempo, ma desiderorsi di imparare a usare macchine o piattaforme software particolari. Visto che si tratta di un laboratorio aperto potrebbero essere offerti corsi alla comunità

locale.


4.1- FLUSSI DI REDDITO

05. DESIGN STUDIO

06. DESIGN CONTRACTING

In questo modello il laboratorio è parte integrante dell’azienda o del marchio. Questo è un modello comune per le aziende che progettano, disegnano e producono i loro oggetti nella propria azienda, come per esempio un produttore di biciclette su misura o un mobiliere. In questo caso le aziende o i designer lavorano su quantità non abbastanza grandi da giustificare una produzione esterna e/o preferiscono il controllo sui dettagli manuali da fare nel proprio laboratorio.

Il laboratorio di fabbricazione digitale può essere in questo caso messo sotto contratto da un’azienda o un designer per produrre determinati prodotti. Il design di un prodotto può essere già completo o quasi completo e nel laboratorio si procede soltanto alla prototipazione finale e alla produzione in piccola scala. In questo caso l’azienda o il designer avranno un contratto con il laboratorio per coprire i costi di materiali, tempo macchina, lavoro dei tecnici ecc...

113


4.2- PROSSIMI PASSI

Per sviluppare il progetto Fab Lab Toscana è necessario interrogarsi su alcune domande. Basandosi sulla ricerca effettuata potrebbero essere seguiti questi suggerimenti. 1) Quali settori dell’artigianato dovrebbero essere considerati come target?

lavorare legno, metallo e cucire) esiste una lista di riferimento delle macchine digitali suggerite

Attraverso la presenza digitale, così come grazie a degli eventi, può essere creata una consapevolezza 3) Trovare partner in intorno al fab lab e la Università o Istituto di propria comunità può Ricerca crescere di conseguenza (gli eventi Per il nostro obiettivo le possono includere scuole politecniche e le inaugurazioni di mostre di scuole lavori realizzati nel di design sarebbero partner laboratorio, lezioni o ideali seminari).

Lavorazione della pelle, tessile, abbigliamento, ceramica (Il settore del mobile potrebbe essere una 4) Trovare un luogo adatto possibilità ma avrebbe bisogno di differenti vincoli) Una posizione con grande visibilità nel centro di 2) Specificare le macchine Firenze sarebbe ideale Oltre a un gran numero di macchine tradizionali (comprese quelle per 114

5) Costruire una relazione con la comunità

6) Cominciare a fare attività specifiche con artigiani locali Costruendo relazioni specifiche all’interno dei distretti industriali gli artigiani possono essere coinvolti

direttamente nella struttura. È richiesto uno sforzo per raggiungere coloro che potrebbero essere in un primo momento intimoriti dalla tecnologia.


4.2- PROSSIMI PASSI MACCHINE DIGITALI SUGGERITE

Machines

Model #

Dimensions

Requirements

Power

Materials

30, 40, 50, 60, 75, or 120 Watts

Wood, acrylic, glass, plastic, stone, fabric, marking metals, anodized aluminum

150/375

Metal, Plastics, Wood, Paper, Composites, Fabric, Rubber

30 W

Vinyl, paper, mylar, etc.

Laser Cutter

Vinyl Cutter CNC Mills

Epilog Legend 36EXT 120W

50.5" x 33" x 42"

Beam Dynamics LightCell

(64.2 x 78.4 x 52.0 in.)

Air Compressor, Vaccum Hood, Ethernet Vacuum material hold-down plenum External high pressure exhaust blower required, Ethernet

Roland GX24

33"x12"x9"

NA

Roland Modela MDX20

Waterjet

Techno Isel CNC LC Series 4896 Intelitek

18" x 15" x 12"

74" x 125" x 60 18.1’’x5.5’’x9.6’’

NA

Air Compressor, Vaccum Hood, Ethernet

10w

Wood, Plaster, Resin (modeling wax, styrenform), Chemical wood Woof Plastic Foam Metal Machinable Wax, Ren Board, Vinyl Coated Panels, Gypsum, Butter Board, Fiberglass, Magnetic Rubber Mats, Composites, Leather, Mother-ofPearl, Wood Veneers, G10, Delrin, Mat Board, Rubber, Modeling Clay. cuts complex flat parts out of most materials including metal, 115


Laser Cutter

4.2- PROSSIMI PASSI Beam Dynamics LightCell

(64.2 x 78.4 x 52.0 in.)

Air Compressor, Vaccum Hood, Ethernet Vacuum material hold-down plenum External high pressure exhaust blower required, Ethernet

Roland GX24

33"x12"x9"

NA

Epilog Legend 36EXT MACCHINE120W DIGITALI SUGGERITE 50.5" x 33" x 42"

Vinyl Cutter CNC Mills

Roland Modela MDX20

Waterjet

Vacuum Forming

3D Printer

116

Techno Isel CNC LC Series 4896 Intelitek

18" x 15" x 12"

74" x 125" x 60 18.1’’x5.5’’x9.6’’

NA

30, 40, 50, 60, 75, or 120 Watts

Wood, acrylic, glass, plastic, stone, fabric, marking metals, anodized aluminum

150/375

Metal, Plastics, Wood, Paper, Composites, Fabric, Rubber

30 W

Vinyl, paper, mylar, etc.

10w

Air Compressor, Vaccum Hood, Ethernet

Wood, Plaster, Resin (modeling wax, styrenform), Chemical wood Woof Plastic Foam Metal Machinable Wax, Ren Board, Vinyl Coated Panels, Gypsum, Butter Board, Fiberglass, Magnetic Rubber Mats, Composites, Leather, Mother-ofPearl, Wood Veneers, G10, Delrin, Mat Board, Rubber, Modeling Clay.

OMAX Waterjet 2652

139" x 67"

cuts complex flat parts out of most materials including metal, plastic, glass, ceramics and Water heater, noise composites up to 6” thick level is below 80 dBA directly from a at 1 meter for 3-Phase, 380-480 submerged cutting VAC ±10%, 50-60 Hz CAD drawing or .DXF file

Formech 686

940 mm X 1280 mm X 1900 mm, 260 kg

80 psi / 5 bar, compressed air

Ethernet TCP/IP 10/100Base-T, 686 x 914 x 1041 mm (27 x Windows® XP / Windows Vista® / 36 x 41 in.), 136 kg (300 Windows® 7 Dimension Elite (ABS) lbs) Network ready with 10/100 Ethernet interface, 1.8 GHz Pentium IV with 512

220 V, 60 Hz, 7550 W, 3 phase optional (380/415V)

Plastics, ASK

ABSplus in ivory, white, black, 3 phase optional (380 red, olive green, nectarine, fluorescent yellow, blue or gray. / 415V)

100–127 VAC, 50/60


Woof Plastic Foam Metal Machinable Wax, Ren Board, Vinyl Coated Panels, Gypsum, Butter Board, Fiberglass, Magnetic Rubber Mats, Composites, Leather, Mother-ofPearl, Wood Veneers, G10, Delrin, Mat Board, Rubber, Modeling Clay.

4.2- PROSSIMI PASSI MACCHINETechno DIGITALI SUGGERITE Isel CNC LC Waterjet

Vacuum Forming

3D Printer

3D Scanner

Series 4896 Intelitek

74" x 125" x 60 18.1’’x5.5’’x9.6’’

Air Compressor, Vaccum Hood, Ethernet

OMAX Waterjet 2652

139" x 67"

cuts complex flat parts out of most materials including metal, plastic, glass, ceramics and Water heater, noise composites up to 6” thick level is below 80 dBA directly from a at 1 meter for 3-Phase, 380-480 submerged cutting VAC ±10%, 50-60 Hz CAD drawing or .DXF file

Formech 686

940 mm X 1280 mm X 1900 mm, 260 kg

80 psi / 5 bar, compressed air

Ethernet TCP/IP 10/100Base-T, 686 x 914 x 1041 mm (27 x Windows® XP / Windows Vista® / 36 x 41 in.), 136 kg (300 Dimension Elite (ABS) lbs) Windows® 7 Network ready with 10/100 Ethernet interface, 1.8 GHz Pentium IV with 512 MB RAM (with OpenGL ICD), OS Support Windows XP 3D Systems Invision W 77 x D 124 x H 148 cm, Professional/2000/N SI2 (Acrylic) 254 kg T 4.0/Me/98 NextEngine 2020i

No special facility requirements

220 V, 60 Hz, 7550 W, 3 phase optional (380/415V)

Plastics, ASK

ABSplus in ivory, white, black, 3 phase optional (380 red, olive green, nectarine, / 415V) fluorescent yellow, blue or gray.

100–127 VAC, 50/60 Hz, single-phase, 15A; 200–240 VAC*, 50 Acrylic (Accura® VisiJet M100 Hz, single-phase, model material, 10A; VisiJet S100 support material) 110-240 volts

117


RISORSE

Texts Lowe, Adam. “Messing About with Masterpieces: New Work by Giambattista Piranesi (1720-1778)”; ArtINPrint, Issue 1 Volume 1 Von Hippel, Eric Democratizing Innovation The MIT Press (February 17, 2006) Journals The Economist. “Special Report The Third Industrial Revolution”; April 21 2012 The Economics of Open Content Symposium: New Models of Creative Production in the Digital Age Collaboration and the Marketplace

118




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