Portfolio 2015|2019
Giulia Carmenati
Sono affascinata dal ruolo che l’architettura esercita nella determinazione della propria vita e ritengo che sia un modo efficace per poter affermare la propria personalità e il proprio modo di essere. La passione per la rappresentazione grafica mi spinge ad avere una estrema cura del dettaglio e mi pone in una continua ricerca delle forme piÚ appropriate nella rappresentazione del progetto e delle proprie idee.
GIULIA CARMENATI 10 Novembre 1992 Via La Viola 17| Fraz. Marischio Fabriano (AN) 60044 CONTATTI giulia.carmenati @gmail.com +39 334 9881623 SOCIAL MEDIA issuu.com/giulia.carmenati www.linkedin.com/in/giuliacarmenati/
Giulia Carmenati|Portfolio
EDUCAZIONE 2015 Ott| 2019 Apr
Laurea Magistrale in Architettura (LM-4) 109/110 Scuola di Architettura e Design, Ascoli Piceno| Università degli studi di Camerino tesi in composizione architettonica Cosa resta del buon abitare? relatore Prof. Gabriele Mastrigli
2011 Ott| 2015 Apr
Laurea Triennale in Sciene dell’ architettura (L-17) 104/110 Scuola di Architettura e Design, Ascoli Piceno| Università degli studi di Camerino tesi in progettazione architettonica ReCycle|Scheletri Architettonici. Nuova vita per il palazzetto dello sport di Montegranaro (MC) relatore Prof. Ludovico Romagni
2006 Set| 2011 Giu
Diploma di Maturità Scientifica Liceo Scientifico Statale V.Volterra, Fabriano, AN
ESPERIENZE PROFESSIONALI | TIROCINI 2019 Mar|2019 Lug
Assistente universitario presso il corso di Fondamenti della progettazione Scuola di Architettura e Design, Ascoli Piceno| Università degli studi di Camerino Prof. Gabriele Mastrigli
2017 Ott|2018 Gen
Internship Studio Celani Cellini, Architettura e Paesaggio Via Ricovero Ferrucci 7, 63100 Ascoli Piceno https://www.celaniecellini.com/
2015 Mag|2015 Set
Internship Studio Tecnico Ing. Paolo Lori C.so della Repubblica 64, 60044 Fabriano (AN)
2014 Mar|2014 Giu
Internship Studio LAMELA Via F.J. Kennedy 22, 63100 Ascoli Piceno
Curriculum Vitae
FORMAZIONE|WORKSHOP | EXHIBITION 2019 Gen| 2019 Mar
2018 Mag
2015 Ott| 2016 Gen 2014 Giu
Exhibition The Undomestic House, Architettura e Abitare Galleria d’arte contemporanea Osvaldo Licini, Ascoli Piceno a cura di Prof. Gabriele Mastrigli Esposizione del progetto di tesi di laurea magistrale International Workshop Coast2Coast14 | Host the Future, a new destiny for Arquata del Tronto Scuola di Architettura e Design, Ascoli Piceno| Università degli studi di Camerino Corso di Formazione 3DStudio Max 2013+Vray durata di 50h, sostenuto dall’ Arch. Danilo Diamanti, Ascoli Piceno Workshop di Laurea Triennale ReCycle|Scheletri Architettonici Scuola di Architettura e Design, Ascoli Piceno| Università degli studi di Camerino
PUBBLICAZIONI Cao U., Romagni L., RE-CYCLE ITALY, Scheletri riciclo di architetture incompiute, Aracne, Ariccia (Roma), 2016
SKILLS Microsoft Windows Mac OS
Apprendimento Responsabilità Organizzazione Autonomia Precisione Problem Solving Capacità Comunicativa Team Work Italiano Inglese
Autodesk AutoCAD SketchUp Autodesk 3DStudio Max Vray Lumion
B1-Level
Reading Writing Listening Speaking
Patente di guida
SOFTWARE SKILLS
B
Adobe Illustrator Adobe InDesign Adobe Lightroom Adobe Photoshop Microsoft Word Microsoft Excel Microsoft Power Point
INDICE Progetti
9
Cosa resta del buon abitare? Tesi di Laurea Magistrale
27
Nuovo complesso ecclesiale Santa Maria Assunta a Reggiolo (RE) Laboratorio di Progettazione Strutturale
33
A|Maze Park Laboratorio di Cultura e Progettazione del Paesaggio
39
mAP.Zero|mercato a km zero ad Ascoli Piceno Laboratorio di Progettazione Urbana
43
Q.BO Lab| Laboratori sociali Workshop di tesi triennale ReCycle Italy
7
Giulia Carmenati|Portfolio
COSA RESTA DEL BUON ABITARE? Tesi di laurea magistrale Relatore: Prof.Gabriele Mastrigli
Questa tesi nasce come riflessione su uno dei temi maggiormente affrontati nella disciplina architettonica: l’abitare. La necessità di indagare se al giorno d’oggi esiste un giusto modo di ideare questo spazio muove dalla lettura del libro Il buon abitare scritto dall’ architetto spagnolo Iñaki Ábalos al termine del secolo scorso. La tesi cerca di proseguire e ampliare il discorso iniziato da Ábalos, proponendo una nuova idea di abitare in grado di interpretare le esigenze più profonde dell’uomo in quanto progettista degli spazi in cui vive. La ricerca esplora il tema della casa per se stessi, in cui il discorso si focalizza su quei modelli di abitare che gli architetti hanno realizzato per le loro esigenze e che spesso rappresentano la massima espressione della loro poetica architettonica. La forza di questi progetti non si trova solamente nella carica espressiva e di linguaggio che caratterizza queste case, ma soprattutto nella scelta del luogo in cui vengono inseriti. Ciò che emerge è come nell’immaginario umano il luogo si identifichi con lo spazio della casa e solo abitando un luogo ci si sente effettivamente a casa. Il progetto che conclude questo percorso si configura come un luogo dalle caratteristiche inusuali che viene colonizzato da alcune esperienze domestiche che condensano i diversi momenti dell’abitare.
9
Giulia Carmenati|Portfolio
La buena vida
visida guiada a las casas de la modernidad
Iñaki Ábalos
L’esperienze dell’abitare
10
Cosa resta del buon abitare?
10
4
9
1
2
3
7
5
6 11
Autoritratti architettonici
11
8
Giulia Carmenati|Portfolio Pesaro Urbino Ancona
Macerata Fermo
Ascoli Piceno
Borghi disabitati nelle Marche
Cingoli
Elcito
Matelica San Severino Marche
Elcito e i suoi dintorni
Accogliere Dimorare Riflettere Osservare
Conservare
Elcito come esperienza dell’abitare 12
Cosa resta del buon abitare?
Un luogo chiamato casa
13
Giulia Carmenati|Portfolio
Depandance
14
Cosa resta del buon abitare?
piano primo
piano terra
sezione A| A’
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Giulia Carmenati|Portfolio
Avamposto
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Cosa resta del buon abitare?
copertura
piano primo
piano terra
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Giulia Carmenati|Portfolio
18
Cosa resta del buon abitare?
19
Giulia Carmenati|Portfolio
Studio e Giardino d’inverno
20
Cosa resta del buon abitare?
studio| pianta
giardino d’inverno | pianta
21
Giulia Carmenati|Portfolio
22
Cosa resta del buon abitare?
23
Giulia Carmenati|Portfolio
Biblioteca
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Cosa resta del buon abitare?
25
Giulia Carmenati|Portfolio
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A|MAZE PARK Nuovo parco urbano per Cesano (AN) Laboratorio di Progettazione Strutturale Prof. Ing. Graziano Leoni
L’idea di progetto nasce da alcune emozioni provate durante il primo sopralluogo: in un primo momento la sensazione vissuta è stata quella di completa desolazione e tristezza ma man mano che l’area veniva scoperta veniva lasciato posto a sentimenti nuovi pieni di stupore e meraviglia di fronte ad uno spettacolo naturale così incontaminato. A Maze Park è servito da un percorso che vuole condurre il fruitore a perdersi all’interno di un nuovo sistema naturale definito da bolle verdi caratterizzate da essenze che per colori e consistenza mutano nel corso delle stagioni. Il percorso si snoda all’interno di questo sistema di colline artificiali, che man mano che ci si avvicina nel cuore dell’area diventa sempre più evanescente e scomparendo definitivamente e mostrando il paesaggio rurale marchigiano, tipico del litorale adriatico. La strategia adottata ha come scopo quello di far vivere a chi attraversa e si ferma in questo nuovo spazio, a servizio del quartiere, una sensazione di mervaviglia nei confronti degli elementi naturali, tutto questo è influenzato dalle diverse prospettive e visuali che indirizzano lo sguardo del visitarore a scoprire lo spazio e a viverlo con interesse e curiosità.
27
Giulia Carmenati|Portfolio
28
Chiesa Santa Maria | Reggiolo
1.Cappella feriale 2.Campanile 3.Salone 4.Aule 5.Sagrestia 6.Uffici 7.Aula liturgica
1
2
4 3
5 4 6
7
pianta piano terra 29
Giulia Carmenati|Portfolio 3
4
6
4000
HEA 240
4000 431
0
G
A2
0
24
IPE 200
40
4000 431
IPE 200
IPE 200 51
1 41
A
HE
°
HEA 240 HEA 240
B
HEA 240
C
D
A
IPE 200
IPE 200
0 24
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
I 4000 431
IPE 200
0
HE
L
24
40
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
158°
M
N
O
P
40
A2
HE
Q
0
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
IPE 200
24
0
HEA 240
1
2
40
S
40
3
HEA 240
4
5
6
Tirafondi Ø 24mm Armatura Ø 10 mm 200mm
Magrone s. 150 mm
0.15
0.2
R
A2
HE
Flangia di irrigidimento s.15mm Piastra di ancoraggio 20mm Malta autolivellante Dima di acciaio s.10mm 0.2 0.2 0.2
A
HE
IPE 200
240
A2
HE
F
0.02
0
40
IPE 200
A
0.05
431
HE
IPE 200
HE
1.2 0.2 0.2
4000
A2
E
0.2 0.2
40
A2
A
HE
H
A2
4000
20
0
HE
3200
A
HE
9
HEA 240
0
8
3200
4000
HEA 240
HE
2 51
7
HEA 240
4000
5 4000
3200
4000
HEA 240
2
Palo di fondazione Ø 600 mm L 12mm Armatura Ø 10 mm 200mm
attacco pilastro|fondazione 30
7
8
PILASTRI
9
pianta delle carpenterie pilastri
COORDINATE
PROFILI
ALTEZZA
A1 B1 C1 D1 E2 F3 F4 F5 G3
TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 20.0 TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 25.0
6.00 m 6.00 m 6.00 m 6.00 m 6.75 m 7.50 m 8.25 m 9.00 m 7.50 m
G4 G5 H6 I2 I7 L8 M9 N9 O9 P9 Q8 R7
TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 20.0 TUB 355.6 x 20.0 TUB 355.6 x 20.0 TUB 355.6 x 20.0 TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 25.0 TUB 355.6 x 20.0 TUB 355.6 x 20.0
8.25 m 9.00 m 9.75 m 6.75 m 10.5 m 11.25 m 12.00 m 12.00 m 12.00 m 12.00 m 11.25 m 10.5 m
S6
TUB 355.6 x 20.0
9.75 m
Chiesa Santa Maria | Reggiolo
trave reticolare
Piastra d’attesa s.10 mm
Barra Ă˜ 38
TUB 355.6 x 25 HEA 320
HEA 240
Manicotto
trave reticolare|pilastro
trave reticolare|pilastro 31
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A|MAZE PARK Nuovo parco urbano per Cesano (AN) Laboratorio di Cultura e Progettazione del Paesaggio Prof. Arch. Silvia Lupini
L’idea di progetto nasce da alcune emozioni provate durante il primo sopralluogo: in un primo momento la sensazione vissuta è stata quella di completa desolazione e tristezza ma man mano che l’area veniva scoperta veniva lasciato posto a sentimenti nuovi pieni di stupore e meraviglia di fronte ad uno spettacolo naturale così incontaminato. A Maze Park è servito da un percorso che vuole condurre il fruitore a perdersi all’interno di un nuovo sistema naturale definito da bolle verdi caratterizzate da essenze che per colori e consistenza mutano nel corso delle stagioni. Il percorso si snoda all’interno di questo sistema di colline artificiali, che man mano che ci si avvicina nel cuore dell’area diventa sempre più evanescente e scomparendo definitivamente e mostrando il paesaggio rurale marchigiano, tipico del litorale adriatico. La strategia adottata ha come scopo quello di far vivere a chi attraversa e si ferma in questo nuovo spazio, a servizio del quartiere, una sensazione di mervaviglia nei confronti degli elementi naturali, tutto questo è influenzato dalle diverse prospettive e visuali che indirizzano lo sguardo del visitarore a scoprire lo spazio e a viverlo con interesse e curiosità.
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Giulia Carmenati|Portfolio
CuriositĂ
Meraviglia
Alienazione
concept emozionale
Citrus Aurentium
Malus Red Sentinel
Prunus Serrulata
Ocim Basilicum
Citrus Aurentium
Populus Alba
Tillia Platyphyllos
Thymus Vulgare
34
abaco delle essenze
A|Maze park
1
2
3 4 5
6
7
7
4
8
7
12
1.Bolla dei ciliegi 2.Bolla degli aceri 3.Il Meleto rosso 4.Playground 5.Area Cani 6.Bolla dei pioppi sonori 7.Giardini trasparenti 8.Bolla degli eventi 9.Piazza della pioggia 10.Area Pic Nico 11.Giardino aromatico 12.Bolla degli aranci
9
11
10
masterplan 35
Giulia Carmenati|Portfolio
ESSENZE delle ISOLE E1- Malus red sentinel | Melo E2- Citrus x aurentium | Arancio Amaro E3- Tillia platyphyllos | Tiglio Comune E4- Diospyros kaki | Albero del Caco
ESSENZE dei GIARDINI AROMATICI OB - Ocinum basilicum| basilico TV - Thimus vulgare| timo SO- Salvia officinalis| salvia RO- Rosmarino officinalis|rosmarino ESSENZE dei GIARDINI TRASPARETI CM - Cineraria marittima GR - Gypsophila rosenschleier VB- Verbena bonariens ST- Stipa tenuissima HS- Helictortrichon semprevirens DC- Deschampsia caespitosa
36
stralcio di pianta parco
A|Maze park
area pic nic
sezione
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mAP.Zero|MERCATO A KM ZERO Laboratorio di Progettazione Architettonica e Urbana Prof. Arch. Pippo Ciorra
Il progetto per il nuovo mercato di Ascoli Piceno, viene proposto all’interno del corso di progettazione architettonica e urbana, in cui si indagavano i rapporti e i meccanismi tra l’architettura e il cibo. Nella fase progettuale, ci si è interrogati su quale ruolo assume oggi il mercato e a quali esigenze è chiamato a risponde. Dopo una prima fasi di analisi e conoscenza del luogo e delle sue abitudini da parte degli abitanti del quartiere è emerso che chi fruisce il mercato rionale va alla ricerca di prodotti di qualità e che provengano da una filiera a Km Zero. Questo ha determinato una natura innovativa per il nuovo mercato, un luogo che si fonda su un commercio critico e solidale, in grado di attirare nuove e vecchie generazioni. Per questo motivo oltre agli spazi della vendita sono state create delle aree in cui fossero possibili svolgere delle azioni di conoscenza e di divulgazioni sui maggiori tempi. L’intero complesso è diviso in tre parti principali: la prima è la zona della piazza che è composta da dei percorsi che indirizzano il visitatore allinterno di questo luogo. La seconda parta semi trasparente, è composta da un colonnato che introduce all’interno dello spazio del mercato e da un ristorante sostenibile a km zero. Infine, in ultimo luogo è presente una bilioteca per i ragazzi delle scuole superiori che si affacciano sul lotto, una ludoteca per i più piccoli e degli spazi di co working, per le associazioni di quartiere.
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Giulia Carmenati|Portfolio
Ludoteca
Biblioteca
Co-Working
Ristorante sostenibile Mercato rionale
Mercato a KM Zero
Piazza del quartiere
40
mAP.Zero
piano terra
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Giulia Carmenati|Portfolio
Q.BO LAB| LABORATORI SOCIALI Workshop di tesi triennale ReCycle Italy Prof. Arch. Ludovico Romagni
Il progetto “Q.BO Lab” prevede la costruzione di diversi laboratori sociali autogestiti in cui vengono proposte attività caratterizzanti del territorio come l’agricultura e l’artigianato, ma anche l’organizzazione di eventi internazionali come il Verega Street Festival-Festival degli Artisti di Strada. Il progetto nasce dalla volontà di connettere lo scheletro architettonico, dell’ex palazzetto dello sport di Montegranaro, con il contesto circostante nel quale vengono inseriti i diversi laboratori, un po’ come le peculiarità del posto cercano idealmente di interagire con un pubblico giovane. In primo luogo si è pensato di svuotare completamente lo scheletro andando a ridefinire una nuova idea di pieno/vuoto. Questo è stato possibile estendendo oltre il perimetro della preesistenza il passo dei pilastri usato nello scheletro, creando così una maglia geometrica composta da setti murari e da travi perpendicolari a questi. In questo nuovo assetto territoriale prendono vita delle geometrie pure, in cui vanno a collocarsi le nuove attività connesse tra loro attraverso un unico percorso ligneo, che a volte fiancheggia e che a volte attraversa le nuove strutture, facendo ritrovare il visitatore all’interno di sale espositive. La rigidezza che si viene a creare nel nuovo edificato viene rotta quando si entra dentro lo scheletro: che è luogo di sogni e memorie del vecchio passato. All’interno della pre-esistenza il “filo d’ Arianna” che connetteva i laboratori, non assume più un andamento rettilineo, puro, geometrico ma si spezza in forme morbidedefinendo nuove aree. La vecchia struttura viene invasa da elementi naturali che si impossessano dello spazio che gli era stato precedentemente sottratto, accompagnando definitivamente lo scheletro alla completa smaterializzazione.
43
Giulia Carmenati|Portfolio
Estendere
Specializzare
Connettere
A
A’
piano primo
B
B’
piano terra 44
Q.Bo Lab
45
Giulia Carmenati|Portfolio
46
Q.Bo Lab
sezione A|A’
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sezione B|B’
Giulia Carmenati giulia.carmenati@gmail.com +39 334 9881623