Giulia Conti Portfolio Laboratori integrati 2014.2017

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UniversitĂ IUAV V e n e z i a

PORTFOLIO

Architettura costruzione conservazione

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Indice

Laboratorio integrato 1

Laboratorio integrato 2

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Laboratorio integrato

Padiglione espositivo a Salò (BS) Il progetto si compone di un podio rialzato, un elemento solido, sul quale vengono disposti gli spazi e i luoghi necessari al funzionamento del complesso: una zona uffici, biglietteria, cafè e bookshop, che contorna la grande aula sorretta su pilastrini. L’aula è uno spazio che all’interno è liberamente componibile. La forma del tetto con colonne giunge ad una esplicitazione delle Prof. Martino Doimo; sue forme compositive. Le colonne Prof. Carlo della Mura sono il ritrovamento di un ordine

architettonico: c’è una nuova volumetricità e nuova disponibilità di luce. È la figura portante che deve essere riconoscibile nella sua essenzialità e ridotta ai minimi termini. Elementi fondamentali: maglia del tetto, terrazza basamentale e lastra del tetto. Sono tutti elementi che si pongono come condizioni permanenti e che devono durare nel tempo. Vanno a definire un grande spazio che permette una grande flessibilità.

Poi ci sono le pareti liberamente disposte, che sono elementi non stabili perché l’allestimento del museo può variare nel tempo. Sono quindi elementi passeggeri. Ci sono anche gli elementi trasparenti dell’aula, i vetri, sono anch’essi elementi smaterializzati perché soggetti al cambiamento. Ci sono però degli spazi conclusi, gli uffici i guardaroba, la corte, che sono fissi e disposti liberamente nella pianta complessiva.

A

Vista prospettica da Ovest

Vista prospettica da Est

Vista prospettica da Sud

Pianta piano terra

A’

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A. B. C.

A. Foglio metallico in acciaio cromato di copertura al pilastro cruciforme B. Parte strutturale: quattro angoli di acciaio laminato imbullonati C. Copertura metallica in fogli di acciaio cromato, collegati tramite viti

E.

D.

D. Facciata in marmo. Realizzato il più sottile possibile per ridurne l’espansione. Solo i blocchi finali sono più solidi, cosicchè l’intero blocco appaia monolitico E. Nucleo monolitico in calcestruzzo

Prospetto Est

Prospetto Sud

Prospetto Nord

Sezione longitudinale A-A’

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Esploso assonometrico del partito architettonico A

B’

B

A’ Pianta primo piano

A

B’

B

Casa per un architetto a Salò (BS) Il tema attorno al quale ruota il progetto è quello della casa a corte, dal carattere introverso e riservato. Il complesso è formato da due aree con distinte funzioni, una destinata allo studio di architettura e una all’abitazione vera e propria della famiglia dell’architetto; la corte funge così da elemento di unione tra le due zone. L’intera composizione si sviluppa a partire dai quattro elementi dell’arte del costruire individuati da Gottfried Semper in Der Stil: il podio o recinto murario, il riparo essenziale, le pareti smaterializzate che lo delimitano e il focolare che ne è il fulcro.

A’ Pianta piano terra

Per comprendere appieno la complessità degli spazi è necessario immaginare una “scatola solida di forma rettangolare” alla quale vengono applicate delle sottrazioni di materia che determinano la struttura volumetrica dell’intero complesso. L’evidente orizzontalità proposta in questo progetto, è stata una tematica al centro della riflessione architettonica europea moderna, da Mies a Wright. Il concetto venne teorizzato dall’architetto russo El Lissitzky attraverso il paradigma dei cosiddetti “Grattacieli orizzontali”. Sul podio si erge la sala ipostila che costituisce l’anima dell’intero complesso . “As long as humans cannot fly, moving horizontally is natural and moving vertically is not.”

Pianta piano interrato

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Prospetto Sud

Sezione trasversale A-A’

Prospetto Ovest

Sezione longitudinale B-B’

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il reale, implicitamente stabilisce A questo edificio “antico”, viene l’obbligo di mantenere una continua affiancato un nuovo intervento e indispensabile relazione critica. per aumentarne la metratura e “Relazione e distanza” aggiungere nuove funzioni come E’ l’azione fondamenta- Questo è il punto di partenza richiesto dalla destinazione d’ule del progetto e la motiva- dell’analisi alla base del progetto. so di amministrazione pubblica zione che sostanzia il lavoro. Da un lato c’è la necessità di confrontarsi con il reale: con il dato Si parte dall’idea di una “piaz- L’intervento viene dimensionato contestuale inteso nella sua acce- za analoga veneta”, un contesto grazie al suo contesto più prossizione più ampia possibile e assunto cittadino di un paese della pro- mo, con l’attenzione che non si income oggetto di trasformazione. vincia veneta, in cui un ex edi- serisca in maniera invasiva, ma che Prof. Pierantonio Val; ficio scolastico degli anni ‘20 risulti come qualcosa di perfettaProf.ssa Sandra Bullo Tale necessità di confrontarsi con viene riconvertito a municipio. mente integrato alla presistenza.

Laboratorio integrato

Estensione del Municipio di una piazza Veneta

Vista prospettica del retro, sul lato Sud, in cui è possibile notare la schermatura a setti in cls armato

Vista prospettica dell’intervento di estensione, dove si notano le finestrelle strombate

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Profilo Nord

Profilo Sud

Ufficio sindaco

A

Ufficio vicesindaco

Segreteria Ufficio pubbl. istr./ affari soc.

A

A’

A’

Sala consiliare Ufficio tecnico/lavori pubblici

Ufficio tributi

Pianta primo piano

Sala stampa

Segretario

Archivio

Ufficio ecologia

Ufficio anagrafe

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A’ Sportello

Ingresso/portineria Ufficio commercio/finanz.

Ufficio protocollo/messo

Pianta piano terra

Profilo Nord

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Laboratorio integrato

Intervento di riqualificazione dello scalo ferroviario di Porta Genova (MI) L’idea progettuale nasce da un primo studio sulla viabilità dell’area attorno al nuovo insidiamento che sintetizza aree di terziario avanzato, tra cui uffici e aule universitarie, zone espositive, culturali e commerciali.

sistema podio-aree all’aperto, che dalla stazione di Porta Genova si eleva fino alla quota di otto metri dal livello stradale precedente. Gli spazi pedonali si concentrano nella zona limitrofa all’insediamento, principalmente lungo il Naviglio, e si aprono in due piazze ad apertura e a conclusione del sistema basamentale.

donale viene ipotizzato come un “braccio” che si protende dal basamento fino a raggiungere il parco Baden-Powell, opposto al Naviglio.

Per la viabilità carrabile si è cercato di non variare in maniera sostanziale il sistema di strade, creando un parcheggio a uso esclusivo del nuoProf. Martino Doimo; Le differenti funzioni sono in convo insediamento all’interno della Prof. Massimo Rossetti tatto diretto tra loro tramite un Un ulteriore collegamento pe- zona in salita del podio.

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Il progetto è stato definito principalmente dalle condizioni del luogo, in grado di suggerire la metodologia di azione e la strategia urbana di intervento. Partendo da alcuni esempi su cui sono state fatte considerazioni e ragionamenti, si è giunti alla formulazione definitiva d’insieme. L’insieme si compone di un grande edificio in elevazione, una lama o “nave”, che racchiude all’interno uffici, biblioteca, aule univeristarie e start up.

“Attrezzature quanto mai varie, di dimensioni che vanno dalle minime alle massime. [...] L’architettura domina sovrana in questo campo ove sono possibili infinite variazioni. I caffè, i ristoranti, i negozi a cui già si è accennato rimarranno come vestigia dell’attuale strada, ma ricomposte” Antistante alla lama in elevazione, si trova un edificio su pilastri adibito a foresteria sopraelevata dal podio, sradicandosi da questo ma

restandone comunque ancorata. mento di entrambi i volumi a coloro che raggiungono il basamento mediante la scalinata monumentale. Secondo come visibilità alla lama, l’auditorium si posiziona seguendo la seconda giacitura del podio, spiccando sia per forma che, soprattutto, per il materiale utilizzato. A quest’ultimo si giunge mediante una serie di forme a terra geometriche che dall’inizio del podio conducono l’occhio dell’osservatore alla forma quadrata dell’auditorium.

Vista prospettica del sistema di volumi che compongono l’intervento, dal lato dell’auditorium

Vista propettica dell’intervento con il grande volume della lama in elevazione

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Partito architettonico della lama in elevazione fronte Naviglio

Partito architettonico della lama in elevazione fronte Via Bergognone

Per quanto riguarda le tipologie di materiali utilizzati, si è partiti dalla volontà di rendere l’intervento complessivo omogeneo in tutte le sue parti anche a livello di rivestimenti. Attraverso l’uso di lastre in fibrocemento ecologico è stato possibile combinare la versatilità delle differenti lavorazioni con l’omogeneità al tatto del materiale. La scala cromatica prescelta è stata quella del grigio, colore che, esteticamente permette di conferire un aspetto all’intervento che risulti solido e massiccio. Ogni volume, però, a seconda della differenza texture, rimane autonomo e ben riconoscibile. Per il basamento sono state utilizzate lastre in fibrocemento di dimensioni 3,00x1,00m, di colore grigio scuro: il podio infatti costituisce la base del complesso e deve essere estremamente riconoscibile sin dal momento in cui si innesta sul terreno. La lama in elevazione è rivestita in due modi differenti. Per la facciata sul naviglio si è adottata una soluzione vetrata rivestita di brise soleil in fibrocemento di colore bianco e fissi, con inclinazioni differenti. La differente angolazione permette ai fruitori interni di avere una maggiore quantità di luce in determinate zone, e ai fruitori esterni di osservare gli spazi interni alla lama. Per la facciata posteriore, sul lato industriale, si è adottata una texture a listelle in fibrocemento di una gradazione cromatica molto prossima a quella del podio.

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Box uffici al quinto piano della lama

Uffici openspace al terzo e quarto piano della lama

Biblioteca dal secondo al quarto piano della lama

Il podio costituisce un interessante elemento su cui concentrarsi per comprendere il complesso. La costruzione muraria continua interpreta il ruolo di “nuovo” elemento che si inserisce nell’esistente, ma allo stesso tempo si rapporta in modo distaccato e distanziato con l’antico, inteso come un documento con cui è necessario dialogare. Gli edifici, intesi come stratificazioni differenti e leggere si posizionano sopra al sistema basamentale, pieno e massiccio. La grande lama svetta sul contesto come un grande piroscafo calato sul sistema di podio. Attraverso la disposizione della copertura della sala espositiva e dell’auditorium, l’occhio dell’osservatore è portato a seguire le differenti altezze fino a raggiungere quella principale della lama. Nell’affaccio sulla zona industriale sono stati disposti gli ambienti dedicati agli uffici e alle aule universitarie, mentre una grande vetrata schermata da frangisole sull’affaccio al Naviglio, permette un contatto più diretto tra esterno e interno. In questa zona sono state inserite le scale di risalita accessibili ai fruitori della lama, mentre i blocchi centrali di risalita contengono scale di emergenza e blocchi ascensori, costituendo la struttura solida del complesso. La foresteria, antistante alla lama, è costituita da un volume sospeso da pilotis.La zona del basamento sottostante a questi due edifici contiene principalmente negozi , ristoranti e bar.

Suddivisione dei piani all’interno della lama

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Da esterno a interno RIVESTIMENTO IN PIETRA NATURALE

MASSETTO DI PENDENZA IN CLS ALLEGGERITO

SUPPORTO REGOLABILE PER PAVIMENTAZIONE

SOLAIO IN LASTRE PREDALLES (modulo 1200mm)

600mm x 400mm x 40mm spessore 150mm

GUAINA BITUMINOSA

spessore 1mm

DOPPIO PANNELLO IN SANDWICH IN POLYISO (idoneo alla sfiammatura)

dimensione singolo pannello 600mm x 1200mm spessore singolo pannello 120mm l= 0.024 W/mK r= 44 (+/- 1.5) Kg/m3

Nodo 1

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spessore 160mm

suola in cls 50mm pannello in polistirolo 250mm getto integrativo in cls 50mm

PROFILO METALLICO PORTANTE E REGOLABILE DELLA CONTROSOFFITTATURA TELAIO CONTROSSOFFITTO

spessore 50mm

PANNELLO IN LANA DI ROCCIA RIFINITO

300mm x 300mm x 40mm l= 0.040 W/mK r= 40 Kg/m3


Da esterno a interno PANNELLI FONOASSORBENTI

dimensioni variabili

DOPPIO PANNELLO DI LANA DI ROCCIA

SOTTOSTRUTTURA PANNELLI FONOASSORBENTI IN FIBRA DI LEGNO

spessore singolo pannello 120mm l= 0.040 W/mK r= 40 Kg/m3

LANA DI ROCCIA

MEMBRANA DI TENUTA ALL’ACQUA

spessore 50mm

spessore 1mm l= 0.040 W/mK r= 40 Kg/m3 PILASTRO IN CLS ARMATO

spessore 400mm v

GUAINA BITUMINOSA (adesiva)

spessore 1mm

spessore 1mm

MONTANTE IN ACCIAIO

spessore 50mm

TELAIO CONTROSSOFFITTO

spessore 50mm

PANNELLODI RIVESTIMENTO IN ACCIAIO INOX LUCIDO

dimensioni variabili spessore 20mm

Nodo 2

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