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different point of view. (dall’alto al basso ecco cosa cambia: TUTTO) TESINA - GIULIA CORGNATI - INTERIOR DESIGN 3 - ANNO ACCADEMICO: 2015/2016

4.2 Esempi di energie e fonti alternative.

3.“C’È CHI GUARDA ALLE COSE E SI CHIEDE “perché”. IO PENSO A COME POTREBBERO ESSERE E MI CHIEDO “perché no?”.Robert Kennedy

5 CONCLUSIONE: “UN’INTUIZIONE È LA CREATIVITÀ CHE CERCA DI DIRTI QUALCOSA”. Frank Capra

2.1 Gestire le emozioni

1.2 Esempi di cambi di visuale: alto/basso, sopra/sotto, dentro/fuori [vedere le cose in maniera diversa: gestalt]

5.2 Nascita dell’idea

5.1 Conclusioni

3.3 Casa sull’albero – natura – immersione/ sospensione

3.1 Parametri: cosa rende un’architettura stupefacente?

Indice: 040033018014002001

1.3 Storia dei belvedere

4.1 Cambiare prospettiva: L’energia Alternativa

1.1 Concetto del “cambio di visuale” [diversi punti di vista]

1.“L’ARTEPREMESSA

3.2 Architettura dello “stupore”

NON E’IL BELLO MA VEDERE LE COSE IN MANIERA DIVERSA”. Virginia Woolf

4.“LA NECESSITA’ E’MADRE DELLE INVENZIONI, E’VERO, MA IL PADRE E’ LA CREATIVITA’ E LA CONOSCENZA E’ LA LEVATRICE”. Jonathan Schattke

2.“LA CAPACITA’ DI PROVOCARE ANCORA STUPORE E’ESSENZIALE AL PROCESSO DELLA CRETIVITA’”. Donald W. Winnicalt

2.2 Lo stupore Platone Aristotele

“UN LINGUAGGIO DIVERSO È UNA DIVERSA VISIONE DELLA VITA.” - Federico Fellini (regista)

- PREMESSA 001001

Il mio studio parte dalla suggestione scaturita da questa frase di Federico Fellini. Mi sono chiesta: ” se si cambiasse linguaggio, come muterebbe la visione della vita?” e poiché il “mio” linguaggio preferenziale è quello figurativo, la domanda può essere anche formulata così:

Prendendo in considerazione lo studio sui cambi di visuale, scanditi dalla moltitudine dei punti di vista, ho iniziato a pensare che si potesse proporre un nuovo modo di percepire la realtà: trasformando l’ordinario in qualcosa di straordinario.

”se si cambiasse il punto di vista su un oggetto, una qualunque struttura architettonica o opera artistica, muterebbe la visione della vita? E come?”

“L’ARTE NON E’ IL BELLO MA VEDERE LE COSE IN MANIERA DIVERSA”.

-Virginia Woolf 1

In questo paragrafo parlerò dell’abitudine come “gabbia” creata dall’uomo moderno che non riesce a svincolarsi dalla visione standardizzata e comune delle cose e, quindi, della relatività, a volte inconsapevole perché inconscia, come caratteristica della formulazione dei giudizi. L’uomo si è abituato a una visione comune per la quale una casa, per esempio, è “quattro mura e un tetto”, e un grattacielo è un “parallelepipedo”: ma se si cambiasse il punto di vista? Se l’accezione comune di casa diventasse “una sfera con una porta” e quella del grattacielo fosse una forma “piraIlmidale”?mondo dell’arte, dalla figurativa alla moderna, ha sempre cercato di provocare in noi nuove emozioni riportandoci diverse visioni del quotidiano: impressionandoci, con la pennellata di Monet, aprendoci, con il Cubismo di Picasso, astraendoci, con la spiritualità di Kandinskij, istruendoci, attraverso lo spazialismo di Fontana e, infine, meravigliandoci con le nuove applicazioni di materiali e tecnologie come nell’industrial design dei fratelli Castiglioni e di altri grandi designer del secolo passato.

- PARAGRAFO 1.1 1.vd.note 4. 3. 6.5.2.vd.note vd.note vd.note vd.note vd.note 003

“Secondo la teoria, i fenomeni percettivi non possono essere spiegati sulla base di una giustapposizione o addizione di singole unità elementari (sensazioni), ma piuttosto globalmente nel loro organizzarsi in strutture (Gestalten) secondo leggi ben determinate. Gli psicologi gestaltisti sostengono che l’attività percettiva svolge non un semplice lavoro passivo di registrazione delle stimolazioni, ma un compito attivo di organizzazione e strutturazione dei dati registrati dagli organi di senso. Questo lavoro di organizzazione, che approda alla resa percettiva, avviene secondo criteri e modalità che sono stati definiti da Wertheimer leggi dell’organizzazione formale: (a) la legge della chiusura, la quale stabilisce che parti delimitate da un contorno chiuso, a parità di altre condizioni, si costituiscono come unità figurali; (b) la legge della continuità di direzione, per la quale una linea che presenti una traiettoria continua sarà vista procedere senza interrompersi nel punto in cui incontra o incrocia un’altra linea; (c) la legge della regolarità e della buona forma, in base alla quale si strutturano come unità autonome le componenti più regolari e meno complesse.” (4)

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La Gestalt (3) in questo campo ha nettamente collaborato per costruire una giusta interpretazione della percezione umana.

Il nostro modo di percepire dunque è spesso corrotto dall’abitudine che ci porta a vedere le cose in un’unica maniera, come se l’occhio umano fosse stato creato per guardare la realtà con la stessa Giancarloangolatura.Livraghi(1), giornalista, pubblicitario e scrittore italiano, nel saggio Il potere della stupidità spiega come le “tre sorelle”, abitudine, stupidità e ignoranza, condizionino il nostro modo di vivere e di essere nel mondo: “Sappiamo che l’orizzonte è limitato, che occorre salire più in alto per vedere più lontano. Ma troppo spesso ci dimentichiamo di farlo nelle prospettive del pensiero e della curiosità. Restiamo chiusi, senza neppure rendercene conto, nell’orizzonte ristretto del nostro punto di vista e del nostro piccolo cerchio di abitudini”(2). Questo stesso modo di vivere mi porta a credere fortemente che l’uomo sia sempre più portato a pensare in un modo convenzionale secondo il “credo” comune: nella mia tesi voglio poter dimostrare che tutto ciò che è ad oggi definito “luogo comune” in realtà ha una sua identità che è andata persa negli anni a causa della pigrizia o comodità dell’essere umano. Perché non ridare nuova vita ai luoghi comuni?

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05_ [sgabello Mezzadro: è lo sgabello che Achille e Pier Giacomo Castiglioni progettarono nel 1957, Wikipedia, voce sgabello mezzadro]

Wikipedia, voce “L’impressione al levar del sole”

NOTE

04_[“Serie Tagli”: con questa serie il pittore vuole far emergere la terza dimensionalità della tela che, nell’accezione comune, viene solitamente considerata bidimensionale.]

06_ [sgabello Sella: disegnata dai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Zanotta nel 1957, Wikipedia, voce “Sgabello Sella”]

01_Giancarlo Livraghi (Milano, 25 novembre 1927 – Milano, 22 febbraio 2014) è stato un pubblicitario, bibliografo e scrittore italiano.

01_[“Impressione al levar del sole” Claude Monet 1872]

03_ [03_[“Composizione VIII” Vasilij Kandinskij 1923] Wikipedia, voce “Composizione VII”

Wikipedia voce “Giancarlo za-e-della-Tecnica)/]la-gestalt_(Enciclopedia-della-Scien-clopedia/teoria-strutturalista-del-2016[Gestalt”,“teoria04_Daza-e-della-Tecnica)/la-gestalt_(Enciclopedia-della-Scien-clopedia/teoria-strutturalista-del-Treccaniassociazionistica”KöhlerWertheimer,decennioforma)o(nota03_“Teoria8889479-01-82004Pescara,02_carlo_Livraghi][https://it.wikipedia.org/wiki/Gian-Livraghi”“IlpoteredellaStupidità”Monti&AmbrosiniEditori,(secondaed.2007).ISBN978-psicologicacontemporaneaanchecomeGestaltpsychologie,psicologiadellaGestalt,odellasortainGermanianelsecondodelXXsec.peroperadiMaxKurtKoffkaeWolfganginopposizioneallapsicologiadaEnciclopediahttp://www.treccani.it/enci-EnciclopediaTreccani,vocestrutturalistadellaconsultatoil3gennaiohttp://www.treccani.it/enci-

02_ [“Guernica” Pablo Picasso 1937] Wikipedia, voce “Guernica”

Dalle immagini riportate a lato possiamo notare come la stessa figura possa avere un significato ambiguo: partendo da sinistra abbiamo la raffigurazione di una donna: anziana o giovane? La prima cosa che vediamo è ciò che il nostro occhio è più abituato a notare; nel mio caso noto con più facilità il volto della donna anziana. E così via per le altre due immagini: quale linea è percepita come più lunga? La terza figura rappresenta un calice o due Dunquevolti?èchiaro come il modo di percepire la realtà che ci circonda possa essere corrotto dall’abitudine, influenzato dalla pubblicità o fuorviato dall’ignoranza.

Come un artista imprime nelle sue opere il suo modo di vedere le cose, così anche io non voglio creare niente di nuovo ma regalare una nuova interpretazione dell’esistente, trasformando l’alto in basso, il sopra in sotto e il dentro in fuori, proprio perché:“L’ARTE

- PARAGRAFO 1.2 006

“Cambiare prospettiva può essere molto divertente. Ed è quasi sempre illuminante.” (5)

NON E’ IL BELLO MA VEDERE LE COSE IN MANIERA DIVERSA”

La storia dei “belvedere” ha un’origine antica che risale all’epoca romana: uno dei primi infatti venne costruito nel 1505 da Donato Bramante per volontà di Papa Giulio II a Roma. Il “Cortile del Belvedere” è costituito da un ampio spazio aperto, lungo più di trecento metri e articolato su diverse quote che doveva collegare l’antico Palazzo del Vaticano con la villa di Innocenzo VIII. (6)

Di “belvedere” nell’arco della storia ne sono stati costruiti e pensati in grande quantità e i più importanti sono: il Belvedere nel parco del Castello Klein-Glienecke a Berlino e il Castello del Belvedere a Vienna e, già citato precedentemente, il Cortile del belvedere di Roma. Ciascuno di essi ha il compito di permettere all’uomo di godere del panorama da un punto di vista privilegiato. Oggi giorno il belvedere ha mutato la sua struttura architettonica diventando un semplice gazebo coperto, ma che in parte è aperto verso l’esterno, solitamente costruito in legno strutturale, ferro battuto, o talvolta in muratura. Si tratta di un fabbricato di fattura leggera che si ritrova soprattutto in parchi e giardini.(7) Nella mia tesi vorrei proporre una nuova tipologia di belvedere che non si limiti al solo posizionamento di una struttura architettonica per poter far godere le persone del panorama che le circonda, ma di un luogo in cui gli uomini possano avere nuove esperienze emozionali, causate da una manipolazione dei punti di vista, e così facendo, ideare una struttura caratterizzata da feritoie che permettano la focalizzazione su un dettaglio panoramico o altro, affinchè si ritrovi la consapevolezza del bello come insieme di tanti piccoli dettagli. La mia visione dei belvedere è dettata da un’esigenza che ha l’uomo di riscoprire il luogo che lo circonda, per poi attingere da esso ciò di cui abbisogna: idee, tranquillità, piacere, gioia, colore, poesia, sogni (ecc.). Ma come può l’essere umano riscoprire il mondo se l’abitudine, sua nemica, gli ha fatto perdere la capacità di vedere il singolo e non l’intero? Sto parlando di una vera e propria rieducazione dell’occhio che ha bisogno di potersi meravigliare per poterci trasmettere qualcosa di straordinario. La vita frenetica, la stanchezza, la sensazione che il tempo non basti mai, hanno fatto sì che la super ficialità divenisse uno dei canoni del nostro vivere quotidiano. A volte ci fermiamo a guardare una cosa, ma non ad osservarla; quando entriamo in un negozio, abbiamo spesso la sensazione di essere sopraffatti, ma perché? Perché attorno a noi vediamo molti oggetti esposti, pile di magliette, di pantaloni o scaffali colmi di scarpe, a cui però il nostro occhio non riesce a far abbastanza attenzione e così ci sentiamo presto stanchi e disorientati.

- PARAGRAFO 1.3 008

Durante il Rinascimento il concetto di Belvedere prese le connotazioni più moderne come luogo posto in un punto di vista architettonico privilegiato o addirittura, in particolare nel periodo barocco, un intero edi ficio o un palazzo miniatura che incorpora una visione particolare sul contesto.

La capacità dell’uomo di saper osservare gli ha permesso di innovare, progettare, crescere e svilupparsi fino ad arrivare ad oggi. Quando si parla d’innovazione, invenzione e trasformazione, la natura può essere un eccellente punto di partenza. Storicamente fu una fonte d’ispirazione per molte discipline (per esempio per i primi tentativi di volo usando macchine che imitano gli uccelli): negli ultimi tempi, la natura è diventata una guida nella crescita della progettazione e realizzazione di prodotti come il biomimetismo . (8)

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GreenBiz.com(8) recentemente ha creato una sintesi affascinante delle principali fonti di ispirazione dal mondo naturale e dei progetti che si stanno sviluppando intorno a loro. Qui di seguito riporto la top 5 delle “bio idee” dell’anno scorso nel campo robotico e, a seguire, la top 5 delle “bio idee” in campo architettonico:

1 Il Ghepardo:

2 Il Girasole:

La Boston Dynamics, una società privata con il finanziamento del Dipartimento della Difesa DARPA; massima mobilità e manipolazione (M3) del programma degli Stati Uniti, ha realizzato e testato il robot più veloce della terra, una macchina a quattro zampe ispirata al gatto africano.

I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology e della RWTH Aachen University hanno studiato la struttura geometria del girasole e hanno utilizzato le informazioni acquisite per migliorare l’efficienza di un impianto solare termodinamico in Andalusia, Spagna. La disposizione ha provocato un 20% di risparmio di spazio, semplicemente modi fi cando la geometria del layout africano.

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4.La Stella Marina:

5. Un’altraMedusa:creatura

dal mare, Aurelia aurita – chiamata anche Medusa - ha ispirato un “softbot” chiamato Robojelly, progettato da un team di scienziati della Virginia Tech, e dell’Università del Texas a Dallas.

ScienziatiBatteri:dell’Università

3.I

di Oxford hanno sviluppato un processo per la fabbricazione di una supercolla, per la costruzione molecolare su scala nanometrica. La colla è simile a proteina unica, FbaB, che è prodotta da Streptococcus pyogenes, lo stesso germe che può causare il mal di gola. La scoperta ha grande potenziale per il campo biomedico e potrebbe essere usato per assemblare nanofactories, o essere utilizzato nella ricostruzione dei tessuti.

Chimici presso l’Università di Costanza, il Max Planck Institu of colloids and interfaces, e due istituti coreani hanno sviluppato un processo per la costruzione semplificata di matrici di microlenti. Questi si trovano naturalmente sulla Stella Marina, una creatura del mare. Le microlenti sono utilizzati in telecamere, telefoni cellulari e nella miniaturizzazione dei sistemi ottici dov’è necessario concentrare la luce con estrema precisione.

La top 5 delle bio idee dell’anno scorso nel campo architettonico.

TREEHOUSE:

La Redwoods Treehouse è una struttura a forma di baccello che è situata a 10 metri di altezza su una sequoia. La casa sull’albero, il cui disegno viene dalla forma dei bozzoli di insetti, può ospitare più di trenta invitati e funzionare come un ristorante che, per le occasioni importanti può essere tenuto riservato.

The Chicago Spire è un grattacielo situato a Chicago, Illinois che si ispira alla forma della conchiglia. Progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, fu poi realizzato dalla Shelbourne Development. Inoltre il progetto fu appoggiato da molte persone a Chicago, ma nel corso della realizzazione ci furono diverse difficoltà sia dal punto di vista finanziario, sia di revisione del progetto: queste problematiche causarono la sua fi

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2.ne.REDWOODS

1.CHICAGO SPIRE:

The Palm Islands è un arcipelago artificiale a Dubai, UAE a forma di palma, sormontato da una mezzaluna. L’arcipelago fu creato con dragaggio di sabbia del Golfo persico. Al suo interno troviamo: hotel, case residenziali, villaggi turistici, parchi a tema e ristoranti.

Lo Stadio Nazionale di Pechino, o meglio conosciuto come Stadio a Nido di Uccello,fu progettato da due architetti svizzeri Herzon & de Meuron per le Olimpiadi e le Paraolimpiadi del 2008 di Pechino in Cina. Come implica il nome, lo stadio assomiglia ad un nido di uccello gigante realizzato con 110.000 tonnellate di acciaio.

5.PALM ISLANDS:

Il tempio di Loto in Nuova Delhi, in India, fu progettato da un architetto iraniano Fariborz Sahba che prese il fiore di loto come ispirazione per il progetto. Il tempio è luogo di collaborazioni per utenti del Bahá’í Faith.

3. BIRD’s NEST STADIUM:

4. LOTUS TEMPLE:

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È ovvio che il nostro stato di coscienza si trovi in un (mutevole e incerto) punto di contatto fra un mondo interiore e uno esterno. Ma ciò non giustifica il diffuso errore di rinunciare a capire che il nostro è solo uno di infiniti punti di riferimento possibili – e che capiamo assai poco se non sappiamo collocarci anche in prospettive Ildiverse.concetto di arte dunque è molto più ampio e multiforme rispetto a quanto comunemente si intende: esso racchiude il mondo del molteplice, fatto, come ci insegna William Shakespeare, “della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”.

07_Da Wikipedia, voce “Gazebo”, consultatotps://it.wikipedia.org/wiki/Gazeboht-,il07gennaio2016

06_ La parte superiore è dominata dall’enorme esedra che inquadra un’antica pigna bronzea, mentre la parte inferiore è costituita dall’emiciclo del teatro. L’insieme è raccordato da scalinate, fontane e da un piccolo museo di statue classiche, con corridoi e loggiati che si sviluppano lungo il perimetro dell’enorme spazio, progettato seguendo la suggestione di descrizioni letterarie relative a ville e palazzi antichi. [Storia dell’arte, dal trecento al settecento, Gillo Dorfles, Stefania Buganza, Jacopo Stoppa, ed. ATLAS 2008]

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05_ “Il potere della Stupidità: errori di prospettiva”. Pescara, Monti & Ambrosini Editori, 2004 (seconda ed. 2007). ISBN 978-8889479-01-8

La natura è certamente madre di gran parte delle idee che hanno rivoluzionato il mondo e lo stile di vita dell’uomo, per questo è giusto darle la giusta attenzione. È istintivo, in parte inevitabile, che ognuno di noi veda le cose in base alla posizione ( fisica a mentale) in cui si trova. È legittimo, in una visione relativistica, pensare che ogni punto possibile o immaginabile possa essere scelto come centro dell’universo.

NOTE

08_La biomimetica (Biomimetics, o Biomimicry, in inglese) è lo studio consapevole dei processi biologici e biomeccanici della natura come fonte di ispirazione per il miglioramento delle attività e tecnologie umane. La natura viene vista come Modello (Model), Misura (Measure), e come Guida (Mentor) della progettazione degli oggetti e dei manufatti tecnici. [da Wikipedia, voce “biomimetica”, zione.potenzialecasito,eall’incrocio199109_ticatps://it.wikipedia.org/wiki/Biomime-ht-,consultatoil07gennaio2016]http://www.greenbiz.com/:dalGreenBizavanzaleopportunitàdibusiness,tecnologiasostenibilità.Attraversoilsuoglieventi,direteediricer-peer-to-peer,GreenBizpromuoveilperguidarelatrasforma-

- Donald W. Winnicalt

2

“LA CAPACITA’ DI PROVOCARE ANCORA STUPORE E’ESSENZIALE AL PROCESSO DELLA CRETIVITA’”.

Lo stupore è la molla della conoscenza, la condizione del pensiero, la porta della comprensione artistica, tecnica e scientifica della realtà

Una delle peculiarità dell’essere umano è la capacità di stupirsi: lo stupore e la meraviglia sono ciò che ci permette di imparare a conoscere il mondo, sono il primo passo verso il Sapere.

La vista, a mio parere, è divenuta per noi causa di grandissima utilità, perché nessuno di questi discorsi, che diciamo intorno all’universo, sarebbe stato detto, se non avessimo veduto né gli astri, né il sole, né il cielo. Ora l’osservazione del giorno e della notte, dei mesi e dei periodi degli anni hanno fornito il numero e procurato la nozione del tempo e la ricerca intorno alla natura dell’universo. Di qui abbiamo acquistato il genere della filosofia, della quale non venne nessun bene maggiore, né mai verrà, al genere mortale, come dono largito dagli dèi. Io dico che questo è il più grande benefizio degli occhi: e tutti gli altri che sono minori, a che scopo celebrarli? E se chi non è filosofo si lamentasse d’esserne privo per la cecità, si lamenterebbe a torto. Ma noi di questo affermiamo questa cagione, che dio ha trovato e ci ha donato la vista, affinché, contemplando nel cielo i giri dell’intelligenza, ce ne giovassimo per i giri della nostra mente, che sono affini a quelli, sebbene essi siano disordinati e quelli ordinati, e così ammaestrati e fatti partecipi dei ragionamenti veri secondo natura, imitando i giri della divinità che sono regolari, potessimo correggere l’irregolarità dei nostri. (10) PARAGRAFO

A testimonianza di quanto ho appena affermato, riporto di seguito due esempi di filosofi greci che hanno studiato, confutato e dimostrato i concetti di meraviglia e stupore come fase prima del processo della conoscenza.

-

« È proprio del filosofo questo che tu provi, di esser pieno di meraviglia; né altro cominciamento ha il filosofare che questo » (Platone, Teeteto 150 d) (10)

- PARAGRAFO 2.1

Platone, nato ad Atene nel 427 a.C., è uno dei più grandi pensatori mai esistiti nella storia della filosofia. Nei suoi saggi egli indaga quelle che ancora oggi sono le tematiche più discusse come, l’aspirazione alla verità e la fiducia nella ragione, attraverso l’uso della dialettica, tecnica ritenuta dal filosofo più capace di chiarificare la veridicità di ciò che si sta confutando. Nel brano che ora presento, Platone mette in risalto l’importanza della funzione visiva, che per i greci assume il ruolo di modello di conoscenza.

Tutta la scienza ha inizio con la meraviglia: la ricerca scienti fica, infatti, prende avvio da problemi pratici e teorici, cioè da aspettazioni deluse che si risolvono con “scoppi” di meraviglia.

2.2 015001

Chi è nell’incertezza e nella meraviglia crede di essere nell’ignoranza. (12)

La vista è nuovamente indicata come il senso che più ci permette di perseguire non soltanto degli scopi pratici (senza di essa non potremmo per esempio camminare) ma anche di percepire la forma degli oggetti e delle cose del mondo, cioè di elaborare conoscenza. Nel brano seguente, tratto sempre dal testo della Metafisica, si sostiene che la filosofia è nata dal bisogno di sfuggire dall’ignoranza e sotto la spinta della pura curiosità di sapere. Ma come fa l’uomo ad esercitare la sua curiosità? Attraverso la meraviglia, unico mezzo di consapevolezza per l’uomo di essere ignorante.

Ciò che Platone vuole insegnarci è che la filosofia stessa affonda le radici nella vista, in quanto ha avuto origine dalla contemplazione stessa dell’universo, infatti è così che l’essere umano ha imparato a conoscere quel “tutto” che lo circonda.

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Una delle sue più grandi opere, costituita da quattordici libri, è la “Meta fisica”; il testo non ha dunque carattere unitario, tuttavia i concetti affrontati sono già stati argomento dei trattati platonici dai quali Aristotele si allontana quasi completamente.

Un altro filosofo a cui faccio ricorso, a sostegno della mia tesi, è Aristotele, nato nel 384 a.C.

Tutti gli uomini sono protesi per natura alla conoscenza: ne è un segno evidente la gioia che essi provano per le sensazioni, giacché queste, anche se si metta da parte l’utilità che ne deriva, sono amate di per sé, e più di tutte le altre è amata quella che si esercita mediante gli occhi.

Infatti:noi preferiamo, per così dire, la vista a tutte le altre sensazioni, non solo quando miriamo ad uno scopo pratico, ma anche quando non intendiamo compiere alcuna azione.

Ed il motivo sta nel fatto che questa sensazione, più di ogni altra, ci fa acquistare conoscenza e ci presenta con immediatezza una molteplicità di differenze. (11)

Gli uomini, sia nel nostro tempo sia dapprincipio, hanno preso dalla meraviglia lo spunto per filosofare, poiché dapprincipio essi stupivano dei fenomeni che erano a portata di mano e di cui essi non sapevano rendersi conto, e in un secondo momento, a poco a poco, procedendo in questo stesso modo, si trovarono di fronte a maggiori difficoltà, quali le affezioni della luna e del sole e delle stelle e l’origine dell’universo.

NOTE

11_ Metafisica, I, 980 a – 981 a-b, trad. it. di A.Russo, in Opere, a cura di G.Giannantoni, vol. VI, Laterza, Roma-Bari 1982, pp.3-5.

12_ Metafisica, I, 982b, trad.it. di A.Russo, in Opere, cit., pp. 8-9

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La scelta dunque ricade su due dei più classici modi che ha l’uomo di suddividere la realtà che lo circonda: ciò che è in ALTO e ciò che è in BASSO.

Vi è mai capitato, una volta cresciuti, di ricordare il tavolo della cucina, o qual si voglia mobile, più alto rispetto a come vi appariva precedentemente quando eravate bambini? A me sì.

Si scambia la realtà con il deposito delle sensazioni, più o meno piacevoli, e con le risposte, più o meno valide, seguendo un “pensiero debole”, soggiogato a ciò che si vede e si sente momentaneamente. È possibile tuttavia recuperare questa capacità o dobbiamo pensare di essere condannati a vivere in un mondo senza Acolori?miogiudizio assolutamente SI’! L’uomo “capace” può risvegliarsi e risvegliare da questo torpore di vita coloro che non sono più in grado di dissociarsi dalla visione comune delle cose.

La mia proposta è di portarci là dove non possiamo facilmente arrivare, molto in alto o abbastanza in basso da dover per forza cambiare il nostro modo di guardare, là dove possiamo rieducare il nostro occhio e imparare cose nuove, meravigliarci nuovamente, così come un bambino fa davanti ad un albero pieno di luci colorate che si accendono e si spengono ad intermittenza in modo casuale, così che la volta successiva ci si possa stupire nuovamente proprio perché “LA CAPACITA’ DI PROVOCARE ANCORA STUPORE E’ESSENZIALE AL PROCESSO DELLA CRETIVITA’”.

Dare nuovi punti di vista, a mio giudizio, significa ripristinare o risvegliare nell’essere umano la capacità di meravigliarsi, attraverso lo stupore, per poter prendere coscienza di nuove realtà, trasformando così in esperienza un momento di benessere.

Ma cosa è cambiato? Il tavolo non può essersi rimpicciolito, dunque siamo noi che alzandoci abbiamo mutato il nostro modo di osservare il mondo e le cose che lo costituiscono.

Probabilmente dovremmo lasciarci sopraffare un po’da quell’ingenuità che avevamo tutti noi da bambini, quando bastava tenere gli occhi aperti per scoprire qualcosa di nuovo.

La difficoltà di provar stupore, oggigiorno, è dovuta al fatto che ci si ferma alla superficie delle cose.

Come possiamo oggi ripristinare quella stessa sensazione?

10_ Timeo, 47, trad. it. di C.Girratano, in “Opere Complete”, cit., vol. VI, p. 399

“C’È CHI GUARDA ALLE COSE E SI CHIEDE “perché”. IO PENSO A COME POTREBBERO ESSERE E MI CHIEDO “perché no?”. - Robert Kennedy 3

• CAMUFFAMENTO: una casa “bucata”, o “invisibile”, grazie all’impiego di pareti specchianti, è assolutamente un’idea innovativa che porta l’osservatore a provare nuove emozioni.

Perché no? In base a cosa un’architettura può essere considerata più o meno stupefacente? Quali possono essere i parametri secondo cui la “Casa Ballerina” di Frank O. Gary viene considerata come una costruzione che provoca stupore?

A mio giudizio sono diversi i fattori da prendere in considerazione:

• ABBATTIMENTO DEI CANONI ARCHITETTONICI: un immobile viene definito tale per la sua caratteristica di essere statico, saldo, immutabile; se venisse meno questa regola, è facile trovare stupore in ciò che stiamo guardando.

• FUORI SCALA: un oggetto ingrandito al punto tale da ospitare ristoranti, appartamenti, o locali, è assolutamente una visione inusuale: ciò che prima poteva essere contenuto in una nostra mano, adesso diventa luogo che contiene.

• TEATRALITÀ: i designer e gli architetti hanno da sempre cercato di dare una certa impronta “teatrale” ai loro prodotti, siano essi oggetti o edifici. Quando l’architettura incontra il mondo artistico, non può che prendere vita un capolavoro di immagine e forma affascinante.

• STANIAMENTO: trovarsi di fronte ad una costruzione storica e innovativa come la Tour Eiffel è decisamente emozionante, ma essere tu stesso artefice del tuo stupore, spostandoti per esempio all’interno del Rainbow Panorama, lo è ancora di più.

- PARAGRAFO 3.1 019

• RE-MADE: l’epoca dell’industrializzazione ha certamente causato, in ambito architettonico, un richiamo al funzionalismo dal quale sono nate architetture, come il Guggheneim di NY, progettate in base all’attività che si doveva svolgere al loro interno.

THE “HOLE HOUSE”:

•INDIRIZZO:PrivatoNewark, Ohio, United States

- PARAGRAFO 3.2

•COMMITTENTI: Dave Longaberger

•PRODOTTI: Baskets and other home products

•TIPO:

•29°45’4.05”N 95°23’29.72”W (14)

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THE “BASKET BUILDING”:Longaberger headquarter building, modeled on a giant Longaberger Medium Market Basket.

•1953 Montrose Boulevard, Houston, TX 77006

•SITO: www.longaberger.com (13)

“MEDUSA”: architetture impossibili e città immaginarie, sono le visioni di Victor Enrich che mixa realtà e grafica 3D per creare immagini spettacolari e sorprendenti. L’architetto spagnolo Victor Enrich ha sempre avuto un’enorme passione per gli edifici e per le città fin da bambino. Sul suo sito racconta che ha iniziato a imparare il CAD a soli 10 anni, passando poi al 3D e alla modellazione, perfezionandosi durante gli anni dell’Università e per lavoro, e diventando infine il genio assoluto del rendering! Grazie alle sue capacità tecniche fuori dal comune, Victor Enrich crea architetture impossibili combinando ad arte fotografia, ritocco digitale e grafica 3D. (17)

“ITHAA”: è a cinque metri sotto il livello del mare e regala un’esperienza unica al mondo: poter cenare insieme a mante, squali e a ogni specie di pesce colorato come se ci si trovasse davanti alla barriera corallina.

• 1953 Montrose Boulevard, Houston, TX 77006 (16)

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“CASA DANZANTE”: questo edificio è un must dell’architettura. Fu progettato dall’architetto croato Vlado Milunić in cooperazione con il canadese Frank Gehry , ed è un edificio per uffici nel centro di Praga, Repubblica ceca, all’indirizzo Rašínovo nábřeží 80, 120 00 Praha 2. (18)

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“THE CANSLEEP”: le lattine di birra fuori scala del più famoso festival in Danimarca ( Danmark’s Smukkest Festival) offrono ai loro ospiti un concetto unico di alloggio per dormire – lattine fuoriscala di birra. Questo concetto è uno delle più originali interpretazioni dello spazio. (19)

Smith afferma: “ Lucid Stead sta toccando nella quiete e il ritmo del cambiamento del deserto quando si rallenta e allineare con il deserto , il progetto inizia a svolgersi prima di Esso rivela che si tratta di luce e ombra , . . luce riflessa , la luce proiettata , e il cambiamento . “

“SUSPANDED RESTAURANT”: Questa è una storia surreale che il re del Belgio ama così tanto. A maggio 2006, Hakuna Matata, un’agenzia di comunicazione, specializzata in degustazioni gastronomiche, e The Fun Group, una compagnia che si occupa di installazioni in parchi divertimenti e di vendita di gru, unirono le forze e realizzarono il sogno di un bambino: un tavolo da pranzo “volante” battezzato “The Dinner in the Sky (dinnerinthesky.com), che dà spazio a 22 giovani ristoranti europei di indossare il loro cappello bianco da chef. (20)

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LUCID STEAD: nel fine settimana del 12 ottobre a Joshua Tree , California , l’artista Phillip K Smith III ha rivelato il suo progetto basato sulla luce , Lucid Stead . Ci si aspettava un evento di due giorni per una manciata di spettatori, trasformati in più di 400 persone che fanno il viaggio su due fine settimana. Numerose fonti dei media hanno chiesto di fare storie di copertura sul lavoro. Migliaia di foto professionali e amatoriali, sono stati prese, pubblicate e condivise tra i blog e siti di social media. In poco più di 30 giorni , Lucid Stead è diventato ufficialmente un fenomeno.

KAKSALUTTANEN Igloo Resort: è un hotel familiare situato in Lapponia, a 250 km a nord del circolo polare artico. Kakslauttanen, Fi-99830 Saariselkä, Finland (21)

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LOOP HOUSE: è un redidence per produttori di film e musica e le loro famiglie. L’ “infinito” piano si divide in tre parti salotto, cucina, sala da pranzo e camere da letto. Situata in Heiry Art Valley, South Korea, fu progettata e realizzata nel 2004 dal gruppo NL Architects + yo2 (22)

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NOTE

Studio di Architettura: Stockholm / Svezia

THE MIRROR CUBE:Il punto di partenza per creare un’illusione su un albero: una struttura di alluminio riflettente che si sviluppa intorno al tronco dell’albero e che forma un cubo di dimensione 4x4x4 metri. L’esterno riflette il paesaggio circostante e il cielo creando un rifugio camuffato. L’interno è sostituito da legno e le finestre donano una visione a 360 gradi del paesaggio. L’hotel sull’albero si basa sul concetto di incrementare l’interesse per la vita selvaggia e ecologica. Il cubo è costituito da uno spazio per due persone: un letto matrimoniale, un bagno, un soggiorno e un terrazzino sul tetto.(24)

Progettato da: Tham & Videgård Arkitekter (25)

14_

2016Casa_danzantete”,17_ch/architetture-impossibili-victor-enri-16_sh_ceithaa_undersea_restaurant/696/?refre-15_2016nxzqRUWR.dpufle-house-houston-tx-usa.html#sthash.thegrumpyoldlimey.com/2011/07/ho-http://www.strangebuildings.,visitatoil5gennaiohttp://siviaggia.it/varie/foto/,visitatoil5gennaio2016http://www.thingsiliketoday.com/,visitatoil5gennaio2016DaWikipedia,voce“CasaDanzan-https://it.wikipedia.org/wiki/,visitatoil5gennaio

13_ Da Wikipedia, voce “The Longaberger Company “, iler-cans-as-accommodation/ep-%E2%80%93-oversized-be-novationCases/2009/10/can-sle-18_visitatoorg/wiki/The_Longaberger_Company,https://en.wikipedia.il5gennaio2016.http://www.innotour.com/in-,visitato5gennaio2016

fi/it/ chi-siamo/ , visitato il 5 gennaio 525_http://www.tvark.se/2016html#projectsams/110409/tham-videgard-arkitekter.24_show/11223_2016http://www.nlarchitects.nl/slide-,visitatoil5gennaio2016http://www.archilovers.com/te-,visitatoil5gennaio,visitatoilgennaio2016

19_ 22_sitato21_gennaioprofondimento20_2016cid-steadhttp://royaleprojects.com/lu-,visitatoil5gennaiohttps://vimeo.com/80200103,ap-video,visitatoil52016http://dinnerinthesky.com/,vi-il5gennaio2015http://www.kakslauttanen.

Oggi la casa sull’ albero rappresenta uno stile di vita, un’evasione dalla realtà per l’uomo volto alla ricerca di un’esperienza alternativa, di un contatto benefico e rigenerante con la natura.

La casa sull’ albero dei tempi moderni non è più un fai da te di papà volonterosi ma è diventata un oggetto tecnologico nato dal connubio tra ingegneria, architettura e design. Piccoli rifugi provvisti di ogni servizio, attrezzati ed arredati per garantire il massimo comfort e benessere, dalle scelte formali-architettoniche, ai materiali, dagli arredi agli impianti: l’obiettivo è quello di far vivere un’esperienza unica.

- PARAGRAFO 3.3 026

Chi non ha mai sognato di possedere una stanza tutta per sé, dove ritirarsi con i propri pensieri, in compagnia di un buon libro, della musica o per lasciarsi coccolare dal fruscio del vento in un rapporto esclusivo con la natuNell’erara?

In tempi più recenti, la casa sull’ albero ha rappresentato, nell’ immaginario collettivo, uno spazio avventuroso e divertente associato al gioco dei bambini.

La casa sull’ albero dell’era contemporanea non è più un luogo per il gioco ma una realtà di alta tecnologia coRicercastruttiva.formale e comfort interno consentono di creare uno spazio diverso, dove esprimere la propria personalità, un rifugio per l’uomo contemporaneo che diventa luogo ideale del sogno e della ri flessione.

Il concetto di casa sull’albero fa parte da sempre dell’essere umano: per noi l’avventura comincia su una ripida scala a pioli per poi aprirsi su un mondo nuovo. Lo sguardo si perde in orizzonti inconsueti, spaziando su boschi, prati, colline ed è così che l’uomo diventa ospite della natura.

dell’architettura sostenibile la casa sull’albero rappresenta un esempio concreto di simbiosi con la natura: lo studio dell’albero, del contesto ambientale e culturale, dei materiali, diventano scelte fondamentali del progetto architettonico.

In Italia la costruzione delle case sull’ albero non risulta particolarmente diffusa rispetto ad altri paesi europei, forse perché non appartiene alla nostra tradizione culturale o, più probabilmente, per la mancanza di una normativa specifica in grado di regolamentarne la costruzione. In Provincia di Trento a Sagron Mis, un piccolo paese ai piedi delle dolomiti, sta per sorgere un intero villaggio di case sugli alberi, esempio di architettura a basso impatto ecologico per gli amanti della natura. Mentre i paesi nordici sono all’avanguardia in questo campo, in Italia le poche case sull’albero esistenti, sono prevalentemente inserite in strutture a carattere turistico, appannaggio di uno stile di vita diverso e talvolta esclusivo.

Questo tipo di costruzione ha una lunga tradizione nella storia dell’uomo. Nella preistoria per i nostri antenati costituiva il naturale rifugio per proteggersi dagli animali feroci. Dal I sec. a.C. gli antichi romani le vedevano come luoghi per banchettare ed intrattenersi oppure come tipologie di abbellimento dei giardini delle loro ville. Nel Rinascimento le case-albero, costruite nei giardini delle ville Medicee, furono fonte di ispirazione artistica e letteraria. Nei giardini inglesi romantici la casa sull’ albero diventa espressione di libertà formale contrapponendosi allo stile rigoroso dei giardini francesi.

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Interno casa: arredi dalle linee sinuose seguono le forme ellittiche delle fi nestre creando angoli raccolti con suggestive visuali sul paesaggio

Casa albero Djuren – Germania

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Casa albero Bachstelze - Austria Grandi finestre con viste panoramiche e scorci sulla natura circostante, materiali caldi e zone riposo imbottite per un nido di calore e relax.

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Collocata in un giardino privato e montata su un vecchio noce, questa casa trae la sua ispirazione formale dalla noce: un guscio edilizio, dalla forma arrotondata, appoggiato a pali indipendenti per evitare carichi eccessivi alla pianta.

Integrata su un enorme albero di pero, intorno al quale si sviluppano a spirale i diversi elementi architettonici: scale, terrazza, nucleo abitativo

Nut-room, Casa noce. Germany.

Casa sull’albero Aeckerle – Heilbronn.

La Piantata, Viterbo

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Immerse tra campi di lavanda, nella campagna viterbese, due case sull’albero da sogno, ”Black cabin e Suite blue”, dotate di tutti i comfort per una vacanza di benessere e relax.

L’idea di questo resort immerso nella foresta è di mettere in contatto la gente con la natura, senza sacrificare comodità … case sull’albero di alta classe per gli ospiti con letti coperti di lino egiziano e stanze profumate con fragranza di fiori, bagni con riscaldamento a pavimento, pane delizioso e marmellata fatta in casa per colazione: il tutto servito nel silenzio della foresta, per una vita in armonia più vicini al paradiso.

Collocata in un giardino privato e montata su un vecchio noce, questa casa trae la sua ispirazione formale dalla noce: un guscio edilizio dalla forma arrotondata appoggiato a pali indipendenti per evitare carichi eccessivi alla pianta.

Nut-room, Casa noce. Germany.

Resort Baumgefluester – Bad Zwischenahn, - Germany –

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“LA NECESSITA’ E’ MADRE DELLE INVENZIONI, E’VERO, MA IL PADRE E’ LA CREATIVITA’ E LA CONOSCENZA E’ LA LEVATRICE”. - Jonathan Schattke 4

In questo capitolo parlerò dell’energia rinnovabile come “altro punto di vista” con cui rapportarsi al mondo della L’energiasostenibilità.alternativa,

“Scusi, il bagno? Dovrei produrre un po’ di energia”. Perdonate l’intermezzo, ma non è fine a se stesso. Forse solo un po’. L’energia alternativa si ottiene nei modi più impensabili, dicevamo. Persino facendo pipì. A condurre gli studi – con esiti positivi – è stata un’equipe della University of the West of England (Uwe), in collaborazione con Oxfam. L’invenzione è stata ribattezzata Pee Power e consiste in un water che genera energia elettrica grazie ai microbici presenti nelle secrezioni vescicali. Questi diventano il vero e proprio carburante di speci fiche celle a combustibile microbica. Un sistema diretto, il primo messo a punto che prevede la conversione diretta dell’urina in energia alternativa.

Una fonte di energia alternativa è qualunque risorsa permetta di generare energia senza l’utilizzo di combustibili fossili o nucleari.

E quando diciamo qualunque intendiamo davvero qualunque. Solare, eolica, geotermica e compagnia bella? Beh, roba superata. La ricerca nel settore non si arresta mai, il mondo intero concorre a sostenere un progresso sbalorditivo, inarrestabile, sorprendente. E dopo secoli di studi, dalla scoperta del fuoco agli studi di Tesla e le successive evoluzioni, oggi possiamo sorridere fieri e acclamare il genio umano che prende forme nei modi più straordinari, spalanca gli abissi dell’impensabile e reinventa il modo di guardare all’universo dell’energia.

in tutte le sue espressioni, sta cambiando il modo di guardare ai concetti di consumo e di risparmio energetico. L’emergenza ambientale da una parte e l’esigenza di contrarre le spese dall’altra alimentano la green economy, un settore dall’immensa portata innovativa e industria da oltre 100 miliardi di euro solo in Italia. Le esigenze di fare economia da parte dei consumatori, affannati a rintracciare soluzioni ef ficaci ponendo le varie tariffe di energia elettrica a confronto o a vagliare ogni alternativa esistente, l’assenza di progettualità dei comparti industriale e del terziario, l’assenza di lavoro; problematiche che trovano nell’economia verde e in tutti i suoi risvolti una risposta fortissima. Una risposta che assume forme e contorni sempre più variegati, bizzarri, persino comici. Ma con sostanza.

“Per energie alternative si intendono genericamente tutte quelle forme di produzione energetica che non utilizzano i combustibili fossili, ossia petrolio o carbone. Tra di esse vi sono l’energia idroelettrica, ampiamente utilizzata da diversi secoli, la geotermica, l’eolica che sfrutta l’energia trasportata dai venti e quella delle maree. Tra le energie alternative vi sono inoltre fonti energetiche non ancora economicamente ‘mature’ ma che potrebbero rivelarsi essenziali per il prossimo futuro, come l’idrogeno o le biomasse.” (26)

L’energia alternativa è ovunque.

- PARAGRAFO 4.1 033

Il Royal Institute of Technology di Stoccolma ha sviluppato un sistema di produzione di energia alternativa che sfrutta gli scarti organici delle olive. Un biodigestore degrada gli scarti della macina, causando il rilascio di biogas. Quest’ultimo, composto da anidride carbonica, metano e derivati di zolfo, viene convertito in anidride carbonica e idrogeno, una miscela da cui ricavare elettricità. La tecnologia è già stata messa a punto in un oleificio di Granada, in Spagna, generando fino a un kilowattora di potenza. (27)

Fraunhofer Institute, istituto di ricerca tedesco con oltre 60 anni di esperienza, ha messo a punto un sistema capace di ottenere elettricità dalla biomassa di sostanze quali paglia, fanghi, escrezioni animali, scarti di cellulosa. L’invenzione consiste in una bio-batteria in cui una pluralità di tecnologie si integra per consentire di ottenere energia elettrica. La batteria può funzionare da accumulatore, integrabile con impianti eolici o Ilfotovoltaici.NordEuropa

Ma anche l’Italia dice la sua. Il sistema STEM – Solare Termodinamico Magaldi – permette di produrre energia sfruttando le proprietà biochimiche della sabbia. La tecnologia è stata messa a punto dall’azienda salernitana e già nella prossima primavera verrà realizzato il primo impianto. Il meccanismo sfrutta la tecnologia del letto fluidizzato che, come spiega il capo del progetto Gennaro De Michele, consiste in “un sistema costituito da particelle solide, nel nostro caso di sabbia, che vengono tenute in sospensione con dell’aria. In questa maniera la miscela aria-sabbia si comporta come un liquido”. Il progetto pilota messo a punto in Campania ha dato ottimi responsi, l’impianto pronto ad essere realizzato nei pressi di Messina sarà dieci volte più grande. In caso di successo, il progetto, condotto anche con la collaborazione di tre istituti del CNR e dell’Università Federico II di Napoli, si preparerà ad abbracciare il mercato sudamericano.

- PARAGRAFO 4.2 034

si è sempre dimostrato all’avanguardia in fatto di innovazione e attenzione alle tecnologie green. L’ultima perla arriva dalla Finlandia, precisamente dal Vtt Technical Research Centre: una carta da parati capace di generare energia fotovoltaica. È la prima volta in cui viene messa a punto una tecnologia fotovoltaica di origine organica riproducibile in serie, dunque commercializzabile. Si tratta di strisce dallo spessore di 0,2 millimetri costituite da elettrodi e polimeri, i quali consentono di immagazzinare l’energia proveniente dal sole. 200 fogli sono in grado di ricoprire una superficie ampia 1 mq, da cui si generano circa 10 watt di potenza. La speciale carta da parati finlandese può essere personalizzata per integrarsi al meglio con l’arredamento domestico. Perché anche l’innovazione richiede un certo charme.

IL MINIEOLICO

035

Questo decreto rende operativa la tariffa omnicomprensiva di 30 €cent per ogni kWh prodotto da impianti eolici di taglia non superiore a 200 kW. Per maggiori informazioni sugli incentivi per le rinnovabili e la tariffa omnicomprensiva si legga il documento alla pagina (28)

Questa tecnologia dovrebbe vivere un forte rilancio nei prossimi mesi e anni in seguito alla pubblicazione del DM 18 Dicembre 2008 (il cosidetto Decreto Rinnovabili) e la successiva delibera dell’AEEG (Delibera ARG/elt 1/09).

Esistono due “geotermie”. Quella classica relativa allo sfruttamento di sorgenti di calore, che provengono dalle zone più interne della Terra e quella a “bassa entalpia”, relativa allo sfruttamento del sottosuolo come serbatoio termico dal quale estrarre calore durante la stagione invernale e al quale cederne durante la stagione estiva. Il primo tipo di geotermia, riguarda la produzione di energia elettrica (vd Lardarello) e le acque termali (Aqui Terme in Piemonte, Abano Terme in provincia di Padova, Lazise e Caldiero in provincia di Veorna, Ferrara in Emilia etc.) utilizzate a fini di riscaldamento.

L’energia geotermica a bassa temperatura/entalpia (utilizzata per far funzionare le pompe di calore a sonda geotermica), è invece quella “geotermia” con la quale qualsiasi edi ficio, in qualsiasi luogo della terra, può riscaldarsi e raffrescarsi, invece di usare la classica caldaia d’inverno ed il gruppo frigo d’estate.

LA GEOTERMIA A BASSA TEMPERATURA

Tra i Paesi che sfruttano maggiormente la geotermia, spiccano in particolare gli Stati Uniti, con piu’ di 600.000 pompe di calore installate, la Svezia (60.000 unità), la Cina, la Svizzera (16.000 nuovi impianti all’anno!), l’Islanda, la Germania, il Canada, la Norvegia e la Francia. (29)

Le pompe di calore a sonda geotermica sono dei sistemi elettrici di riscaldamento (e raffrescamento) che traggono vantaggio dalla temperatura relativamente costante del suolo durante tutto l’arco dell’anno. Le sonde geotermiche sono degli scambiatori di calore (dei tubi) interrati verticalmente (od orizzontalmente) nei quali circola un fluido termoconduttore. Durante l’inverno l’ambiente viene riscaldato trasferendo energia dal terreno all’abitazione mentre durante l’estate il sistema s’inverte estraendo calore dall’ambiente domestico e trasferendolo al terreno.

La produzione di energia elettrica dal vento può essere realizzata anche attraverso aerogeneratori di altezza e potenza ridotte (10-20 metri, e anche meno), in grado di servire utenze diffuse (aziende agricole, imprese artigianali, utenze domestiche, ecc.) e risultare integrati in paesaggi agricoli. In Italia questo modello eolico diffuso sta compiendo oggi i primi passi, ma ha importanti potenzialità proprio per le caratteristiche del territorio italiano e del vento presenti.

RISCALDAMNETO A RAGGI INFRAROSSI (30)

Le applicazioni di questo sistema vanno dal residenziale al terziario, all’industria. Nel terziario trova impiego nel riscaldamento da esterno per riscaldare tavolini di ristoranti, pub o postazioni di lavoro esterne, mentre nell’industria trova impiego nel riscaldamento delle postazioni di lavoro degli operai senza dover necessariamente riscaldare tutta l’area intorno ad essi.

Il principio che regola il riscaldamento ad infrarossi è molto semplice.

L’irraggiamento è una forma di trasmissione del calore e quindi di energia per mezzo di onde elettromagneticheraggi infrarossi - che si trasformano in calore a contatto con qualsiasi tipologia di corpo.

L’elemento di resistenza elettrica posto all’interno del pannello si riscalda per mezzo della corrente elettrica e successivamente viene riscaldata la superficie della piastra anteriore tramite la quale si crea la lunghezza d’onda di energia in infrarosso (7-10 μm). Questa energia, una volta entrata in contatto con qualsiasi corpo, si trasforma in calore andando a riscaldare qualsiasi superficie.

Le onde di calore che riscaldano la parte superiore della parete, del pavimento e del sof fitto vengono assorbite dai muri delle stanze in cui è installato il pannello e questa energia viene in buona parte nuovamente irradiata nel locale andando a creare una temperatura confortevole.

Questa energia, o meglio, queste onde elettromagnetiche viaggiano alla velocità della luce ed hanno la prerogativa di non riscaldare l’aria, ma bensì le superfici. Già da questo si può capire che con questa tecnologia si può ottenere un notevole risparmio nel consumo di energia oltre che condizioni di comfort ideali per l’uomo.

La differenza rispetto ai tradizionali termosifoni o fan coil è evidente. Questi ultimi, infatti, scaldano l’aria e l’aria a sua volta scalda l’ambiente circostante con un dispendio di energia determinato da questo inutile passaggio che crea inefficienza. Il riscaldamento ad infrarossi, invece, elimina un passaggio in quanto i raggi riscaldano direttamente le persone e gli oggetti senza riscaldare l’aria.

Il calore prodotto dai raggi infrarossi, come il calore del sole, ha effetti estremamente positivi sulla temperatura ambientale e sulla salute. I vantaggi sono molteplici in quanto non crea nessun moto d’aria, non produce polvere, non determina la formazione di muffe, non produce aria secca, non rilascia emissioni di fuliggine o CO2 ed è assolutamente silenzioso.

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- quasi assenza di gradiente di temperatura tra le super fici della stanza; - assenza di condensa nei muri anche se poco isolati; - assenza di scambi d’aria attraverso le fessure dovute al gradiente di temperatura dell’aria. - nel sistema ad infrarossi, l’aria non è riscaldata e quindi non sono presenti gradienti termici; - assenza di rumore; - nessun costo di manutenzione; - nessuna emissione nociva.

Crea onde elettromagnetiche che attraversano l’aria senza riscaldarla.

Una volta raggiunta la persona, il pavimento, il muro o il soffitto, si trasformano in calore. Queste superfici a loro volta irradieranno calore verso l’interno aumentando la sensazione di benessere.

Unico punto di debolezza di questa nuova tecnologia è che si tratta di un riscaldamento di tipo direzionale e non a “360 gradi”. Questo vuol dire che si sente maggiore o minore calore a seconda che ci si trovi o meno nel raggio d’azione dell’irraggiamento determinando una possibile percezione non omogenea del calore.

I vantaggi offerti da questa nuova tecnologia sono molteplici:

RISCALDAMENTO CON TERMOSIFONI O FAN COIL.

VALORI TIPICI

Di seguito alcuni valori indicativi di potenza necessaria per il riscaldamento ad infrarossi in funzione dell’isolamento medio dell’abitazione.

RISCALDAMENTO RADIANTE AD INFRAROSSI

Il riscaldamento avviene attraverso un aumento della temperatura dell’aria. L’aria a sua volta a contatto con l’uomo lo riscalda. Con questi sistemi si generano naturalmente gradienti di temperatura che non consentono un’uniforme sensazione di calore nella stanza.

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TIPOLOGIE DI UNITÀ TERMINALI

SAINT GOBAIN: efficienza energetica. (30)

La riduzione del consumo energetico e delle emissioni inquinanti, sia dirette sia indirette, è un impegno verso il quale il Gruppo Saint-Gobain indirizza la maggior parte delle sue risorse. Tutti i processi industriali di Saint-Gobain sono funzionali all’obiettivo di limitare l’inquinamento dell’aria, riducendo le emissioni dirette di anidride carbonica nell’atmosfera. La principale causa del consumo di energia in Europa è rappresentata dal settore dell’edilizia. Quest’ultimo è responsabile del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di CO2, a fronte di settori quali l’industria e i trasporti, causa rispettivamente del 28% e del 32% dei consumi di energia. L’assenza o la carenza di isolamento sono la causa principale del consumo eccessivo di energia da parte degli edifici. In Europa il 75% dell’energia consumata in un’abitazione privata è utilizzata per il solo riscaldamento, senza considerare che nei Paesi dell’Area Mediterranea (come l’Italia) ha una forte incidenza anche la climatizzazione.

IlCONCLUSIONIriscaldamento

MoltepliciSALUTE

Le tipologie di unità sono molteplici sia in forme che in potenza. Normalmente sono disponibili pannelli da installare a muro o a sof fitto, ma non mancano pannelli con piedistallo mobile da posizionare in modo indipendente. Altre forme sono il cilindro o la sfera per applicazioni particolari. Le potenze variano dai 220 ai 1000 Watt a seconda della dimensione del pannello. Oltre alle varie dimensioni il mercato offre soluzioni estetiche molto gradevoli che permettono al pannello di adattarsi facilmente all’ambiente in cui verrà installato.

sono anche i benefici per la salute. Studi affermano che i raggi infrarossi rafforzano le difese immunitarie e aumentano la vascolarizzazione migliorando l’alimentazione di pelle, muscoli e tessuti connettivi con ossigeno ed elementi nutritivi.

ad infrarossi risulta un ottimo sistema sia per le nuove realizzazioni sia per le ristrutturazioni. Tale sistema risulta essere, ad oggi, molto competitivo soprattutto perché non necessita di opere murarie di supporto, è privo di rumori, polveri o altro ed è estremamente semplice da installare. Altro aspetto da non sottovalutare è la possibilità di abbinare tale sistema di riscaldamento alla tecnologia del fotovoltaico per rendere indipendente l’abitazione dalla rete elettrica.

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NOTE

26_ Da Enciclopedia Treccani, voce “Energie alternative”, visitato il 13 te-energia-alternativa/novabili/2015/04/03/forme-inaspetta-27_index.php?c=tecnologie_dett&id=429128_gennaio.http://www.fonti-rinnovabili.it/http://www.wired.it/energie-rin- to_a_raggi_infrarossi.htmsi__le_nuove_tecnologie/riscaldamen-cial/10/riscaldamento_ad_infraros-30_index.php?c=tecnologie_dett&id=429429_to_a_raggi_infrarossi.htmsi__le_nuove_tecnologie/riscaldamen-cial/10/riscaldamento_ad_infraros-31_http://www.expoclima.net/spe-http://www.fonti-rinnovabili.it/http://www.expoclima.net/spe-

Frank Capra

“CONCLUSIONE: “UN’INTUIZIONE È LA CREATIVITÀ CHE CERCA DI DIRTI QUALCOSA”.

5

“Dall’alto al basso ecco cosa cambia: TUTTO.”

- PARAGRAFO 5.2

L’obiettivo della tesi era di portare in superficie inizialmente una carenza dell’uomo moderno che non si pone più in maniera intuitiva, nei confronti della realtà ma in modo passivo, accettando ciò che vede come unica e assodata Cambiarerealtà.

Quando avevo otto anni, mio padre mi aveva costruito una casa sull’albero e io ero la persona più felice del mondo perché adoravo andare in alto, mi divertivo anche ad arrampicarmi sugli alberi del giardino per poi rimanere per ore così ferma, seduta in equilibro tra un ramo e l’altro, e così mi sono domandata: perché io amavo andare in alto, cosa Rianalizzandocambiava?iltutto ho capito che non era solo una questione legata alla bellezza di trovarsi a due o tre metri da terra, ma io da lassù potevo vedere tutto, la mamma in cucina, mio fratello che giocava sul prato, la casa del vecchio vicino e il bosco, era questo il vero cambiamento: andando in alto io cambiavo il mio punto di vista e potevo capire molte più cose, come ad esempio che la macchina non è poi così lunga come pensavo o che anche il mio cane sembrava più piccolo di quello che era.Cercare nuovi scorci prospettici per mutare la nostra percezione del mondo può rivelarsi un buon metodo di conoscenza.

041

L’idea di parlare del cambio di visuale, e di come questo possa mutare l’uomo e la sua visione della vita, è nata dal ricordo di una mia personale esperienza d’infanzia.

- PARAGRAFO 5.1

Non ho grande esperienza come designer ma ne ho come osservatrice, ed è per questo ho capito che:

punto di vista è stata la soluzione per modificare questa apatia e per ridare vita alla capacità di meravigliarci tipica di quando eravamo bambini. Andare in alto o andare in basso sono i due estremi più comuni a cui facciamo riferimento quando parliamo di prospettive: come poter rendere più interessante l’osservazione dell’uomo? Proponendo nuovi punti o nuovi luoghi da cui osservare la realtà ordinaria trasformandola in qualcosa di straordinario.

Nella sezione finale dell’elaborato si parla delle fonti di energie rinnovabili come “nuovi punti di vista” con cui guardare al mondo dell’eco-sostenibilità argomento molto discusso negli ultimi anni e sempre più in fase di innoLavazione.capacità di saper guardare con occhi diversi la realtà che viviamo giorno dopo giorno, non riguarda unicamente la possibilità di meravigliarsi o stupirsi come quando ci troviamo di fronte ad uno spettacolo della natura, ma anche di saper cogliere da essa nuove idee e tecnologie di cui abbiamo bisogno, con rispetto e parsimonia.

La creatività è “onnivora” ed è insaziabile per questo motivo quando mi sento in crisi di idee, la classica sindrome da “foglio bianco”, torno con la mia fantasia su quella casetta sull’albero, che ora non c’è più, e aspetto ma non sto ferma, mi guardo intorno e cerco di cogliere il particolare in ogni cosa, ed è così che arriva l’intuizione che stavo aspettando!

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