99 Poesie e Proazioni

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Beppe Fenocchio – Tzu Fen

“99” Poesie e ProAzioni Edizioni Terre9 1


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Premessa

Più che un libro è un lavoro a due teste composto da un quaderno di poesie giovanili insieme ad un quaderno di Inviti all’Azione, cioè Proazioni finalizzate a generare eventi positivi. Francesca Romanò ci introduce ad una possibile chiave di lettura a questo Cammino di emozioni, di affermazioni e di domande. Aprire la mente a tanti pensieri ed il cuore a tante emozioni è l’atteggiamento di coloro che vogliono vivere seriamente ed intensamente senza cercare facili scorciatoie. Farsi domande e cercare risposte, da tante persone che incontriamo, è il modo migliore di vivere.

Beppe Fenocchio – Tzu Fen 3


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“99” Poesie e ProAzioni Imparare a pensare, a chiedere, a scrivere, a chiedersi ed agire Coordinamento di Francesca Romanò

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Ringraziamenti A tante persone… Avvertenza Gli autori e l’editore non si assumono responsabilità dell’uso del testo e delle vostre azioni conseguenti ed imprevedibili . Proprietà letteraria riservata

Editrice Terre9 Centoterre Bresciane Scrl

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Prefazione a cura di Sebastiano Zanolli E’ sempre difficile scrivere la prefazione di un libro . Quante volte dovrebbe essere riletto un libro prima di dare tutte le riflessioni di cui chi l’ha creato l’ha dotato? Così io ho letto e riletto questa opera e ogni volta l’ho trovata differente. Magia ? No, non credo. Penso piuttosto che sia l’anima, il soffio vitale che i libri fortunati si ritrovano dentro. La parte che ho trovato toccante sono le poesie, la parte costruttiva sono le domande. Per una volta cuore e ragione si incontrano felicemente e lasciano il segno in chi è disponibile a lasciarsi segnare. Facile? No, penso di no. Facile è leggere. Difficile è cambiare. Vi consiglio di leggere con calma. 7


Di guardare lontano dopo aver scorso quelle righe. Di scrivere e riguardare lontano. Cancellare e riscrivere. Ci sono momenti nella vita delle persone che cambiano il destino. Possono essere i più insignificanti agli occhi degli altri. Non importa. Ma in quei momenti si traccia una via. E la via, come troverete qui, è la meta. Io vi posso solo augurare che quel momento sia ora. E che la via sia davvero la meta. Beppe la sua l’ha probabilmente già trovata. Tzu Fen, in altro modo anche . A chi legge auguro di tirare fuori il meglio da queste righe.

Sebastiano Zanolli fa il manager, un manager atipico, che sceglie un approccio alla professione misto di pragmatismo e di sentimento. www.sebastianozanolli.com 8


Introduzione Una possibile chiave di lettura Il Cammino "Lo Straordinario risiede nel Cammino delle Persone Comuni." Un giorno un amico mi disse: dimmi, in nove punti, cosa vorresti fare della tua vita… Da lì tutto ebbe inizio! Fui proiettata in men che non si dica in un cammino che iniziai percorrere mentalmente, toccando mondi interni che neppure conoscevo. Gli abbozzai una risposta, ma nove desideri non riuscii ad esprimerli. Tornando a casa, quella sera, decisi di riproiettarmi mentalmente in questo affascinante mondo, dentro me stessa, e scoprii quante strade ancora non avevo percorso… quante meraviglie c’erano da scoprire, quanti tesori e quanta ricchezza ancora intatta… e tutto questo con una domanda sola.

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Questo è ciò che “99” vuole essere: un piccolo prontuario, un quaderno attivo, ricco di quelle domande “giuste”, pronte a darti la direzione giusta per percorrere nuove strade. Questo testo ci conduce, in compagnia della sua guida spirituale, il misterioso ed enigmatico Tzu Fen, (come Petrus, guida spirituale del Cammino di Santiago) ad affrontare prove ed esercizi, pericoli e minacciose tentazioni, alla ricerca di ciò che abbiamo perduto dentro quel caotico “noi”. (per ritrovare la spada che gli permetterà di diventare un Maestro Ram). Calpesteremo nuovi sentieri della nostra vita, affossati dalla sabbia dell’inedia e della “maschera sociale”….scoprendo così che ci sono strade che conducono direttamente verso i nostri desideri...i nostri sogni! Impareremo a conoscere le trappole che abbiamo disseminato negli anni lungo la nostra vita, e a disinnescare le mine che da sempre ci impediscono di camminare nei nostri paradisi mentali. Cambiamento: questa è la parola d’ordine! La via è la meta “Avevo un ardente desiderio:… veder chiaro nelle mie azioni per camminare con sicurezza nella vita” (Cartesio) 10


L’idea comune è che il fine ultimo di tutto ciò che facciamo sia l’obiettivo, accontentandoci così dei risultati ottenuti… che non sempre combaciano con quelli desiderati. Il nostro “focus” è così indirizzato solo ad analizzare due informazioni finali: obbiettivo centrato o obiettivo non centrato? Nel primo caso generalmente (e ovviamente aggiungo io) gioiamo e compiacciamo noi stessi per le nostre vittorie ottenute, senza però dare uno sguardo a come il tutto si è svolto, e magari cancellando i dati (che potrebbero essere paragonati agli appunti che si stendono sul diario di bordo). Al contrario, in caso di sconfitta, rimaniamo amareggiati e inermi di fronte ad un mostro: “La paura della sconfitta”. Questo mostro nasce e si sviluppa dentro di noi, siamo noi che lo nutriamo e gli diamo la forza per distruggerci. E questo accade ogni volta che, di fronte ad un fallimento (o ad un obiettivo non centrato, in questo caso) ci sentiamo feriti nella nostra identità. Facciamo un esempio: Immagino che a tutti voi sia capitato, almeno una volta nella vita di aver lavorato o collaborato con qualcuno; e che questo qualcuno un giorno vi abbia fatto arrabbiare per aver sbagliato qualcosa. Bene! Come avete reagito in quel caso specifico? Cosa gli avete detto? 11


Sorridendo provo a pensare ad una mia professoressa che mi diceva sempre (durante la consegna dei compiti in classe, con un climax ascendente) non va bene…non sai scrivere….non sei brava!). Quindi da un giudizio inerente ad un compito (il compito non va bene) si è passati ad un livello di critica delle capacità (non sai scrivere), ma ciò che più è grave è giungere al giudizio dell’identità della persona (non sei brava). Tornando a noi e al nostro mostro: quando viviamo un fallimento, e il nostro giudice interno ci redarguisce agendo sulla nostra identità, non facciamo altro che alimentare questa paura e aumentare così la nostra incapacità di agire. Tutto questo accade quando ci si focalizza eslusivamente sull’obiettivo, in termini di risultato attenuto. Ecco in che senso “la via è la meta”: ognuno di noi inizia un cammino, sapendo esattamente dove vuole arrivare, ma è importante durante il percorso interrogarsi, conoscersi, mettersi in discussione, ricalibrare la bussola. Questa è la guida che ci aiuterà a valorizzare il viaggio in se, senza rimanere così solo concentrati sul raggiungimento dell'obiettivo finale….della meta!

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“E’ il cammino , nei suoi aspetti più semplici o più duri, a fare di ognuno di noi una persona straordinaria” (il cammino di Santiago). Tutto questo può essere facilmente calato nella quotidianità di ognuno di noi,o nella realtà aziendale: le insidie dei concorrenti, le incertezze, le imprevedibilità economiche, l’incapacità di riconoscere determinare la vision aziendale, la paura di affrontare investimenti. Impariamo ad analizzare i percorsi che intraprendiamo. Impariamo a riconoscere le nostre strategie, attraverso le domande giuste…. solo così avremo uno strumento che ci permetterà di monitorare passo dopo passo il nostro processo di cambiamento, facendoci apprezzare ogni nostro sforzo. Gli Obiettivi "Quando si va verso un obiettivo, è molto importante prestare attenzione al Cammino. E' il Cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare, e ci arricchisce mentre lo percorriamo." Imparare a percorrere in modo consapevole le tappe della nostra vita e di quelle delle nostre imprese (il cammino) ci permette di calibrare il meglio possibile la nostra bussola. Tutto ciò non toglie importanza all’aver individuato la nostra missione (l’obiettivo da raggiungere). 13


Organizzare la vita per obiettivi, per priorità e per qualità è di fondamentale importanza per risultare vincenti. Ma non sempre è facile definire in modo efficace un obiettivo. Gli “Obiettivi ben definiti” L’obiettivo che formuliamo nella nostra mente, non sempre viene posto in modo corretto; questo va a svantaggio della nostra capacità di realizzare i nostri sogni e di realizzarci nel quotidiano. Per dare a tutto ciò una veste pratica gli anglosassoni hanno affidato un acronimo agli obiettivi, quando questi sono ben formati: SMART (che in inglese significa intelligente, furbo). Specific (Specifico) Measurable (Misurabile) Accepted (Accettato) Reachable (Raggiungibile) Time Based (Temporizzato) Facciamo un esempio pratico: S: quando esprimo il mio obiettivo deve essere formulato in modo specifico e soprattutto in termini positivi (tenendo conto che il cervello umano non percepisce la negazione: NON pensate ad un elefante rosa…). Quindi nel caso di specifico potrei dire “Voglio dimagrire” (e non “non voglio essere grasso”), oppure “voglio guadagnare di più” 14


M: ma “voglio guadagnare di più non è misurabile con parametri oggettivi; quindi dovrò per esempio dire: “voglio guadagnare 20000Euro entro giugno 2007” A: ma il modo in cui voglio raggiungere questo traguardo, è in linea con i miei valori e con le mie credenze? Se per guadagnare devo trasferirmi in America, ma il mio valore principale è la famiglia, come faccio a star bene con me stesso? Questo è un punto molto importante: capire se l’obiettivo che ci siamo prefissati è in linea o meno con i nostri valori principali, ci aiuta a calibrare meglio la nostra lista delle mete da perseguire, senza per questo farci sentire dei falliti qualora non le raggiungiamo! R: ovviamente il risultato che devo ottenere deve essere realistico, altrimenti trasformo il mio cammino in frustrazione: non potrò mai studiare 10000 pagine in un giorno, o pretendere di guadagnare centomila euro in un mese, se ho uno stipendio fisso (…e non gioco al lotto!). T: quella determinata cifra che voglio guadagnare è collocata nel tempo (giugno 2007), quel obiettivo da perseguire a una scadenza specifica. Qui diventa importante disseminare il nostro cammino di Mile Stones (dei punti di controllo veri e proprio), che mi consentano di frammentare in piccoli periodi il mio percorso verso il conseguimento del mio obiettivo. Tutto questo per monitorare meglio il lavoro. 15


E’ un utile esercizio utilizzare questo schema ogni volta che si debba pianificare delle strategie nuove nella nostra azienda. Ma se parliamo di azienda e di gruppo, allora diventa fondamentale un passaggio. Come posso fare a rendere i miei obiettivi ben accetti e condivisi da tutti? In primo luogo gli obbiettivi devono attrarre i miei interlocutori, devono essere formulati in positivo (il mio obiettivo non può essere quello di “non morire di fame”…altrimenti cercherò di fare il massimo solo per sostentarmi) e devono essere ecologici, ciò devono rispettare l’armonia e la qualità dell’ambiente in cui si collocano. Quindi deve rispecchiare il vostro ruolo, la vostra eticità e tutto ciò che farà si che li possiate sentire vostri. Mettiamo banalmente il caso che in qualità di direttore vi troviate, su sollecitazione del titolare, a dover redarguire pesantemente un vostro collega, nonché carissimo amico. Se formulato male questo obiettivo, farà si che il vostro compito da direttore sarà interpretato d voi stessi come una missione terroristica nei confronti di un dipendente. Questo genera dentro di noi uno stato d’ansia che come un “blob” preme sempre di più contro la nostra razionalità e ci porta ad agire quasi con nervi ed istinto. Formulare in modo ecologico un obiettivo, significa in questo caso riconoscere in che modo tale compito 16


affidatoci possa essere affrontato nel rispetto del mio ruolo aziendale. Ecco allora che la credenza iniziale ( “devo riprendere il mio collega perché ha sbagliato tutto…e lui se la prenderà con me e non ci guarderemo più in faccia… e lui si vendicherà…e bla bla bla”), si trasformerà magicamente (“ho la possibilità, grazie al mio ruolo di direttore, di aiutare il mio collega/amico a capire in che modo può svolgere quella procedura aziendale in modo corretto e partecipare in prima persona alla crescita dell’azienda!”). Il Cambiamento Cambiare: questo è uno dei temi che quotidianamente ci assilla. Eppure quante volte ogni giorno usiamo questo termine, e magari con la convinzione di averlo davvero messo in pratica. Ogni giorno ci chiedono di cambiare, di adeguarci, di migliorarci. E ogni giorno ci ritroviamo allo stesso traguardo: NON E’ COLPA MIA SE SONO FATTO COSI’. In ambito aziendale ormai si sente parlare molto di cambiamento, ma saperlo gestire non è cosa immediata. In questa fase infatti vengono talvolta omessi momenti importanti quali: 17


- un ascolto attivo ed empatico, accettare cioè il nostro interlocutore, e ciò che ci sta comunicando, in modo incondizionato, senza il bisogno di cercare di modificare il contenuto della sua comunicazione. Ognuno di noi possiede un proprio modo di rappresentarsi la realtà che lo circonda e di interpretare gli avvenimenti che accadono (“mappa del mondo”), e questa “mappa” non è detto che debba coincidere con la nostra! Perché ci sia un ascolto attivo ed empatico, non dobbiamo prestare attenzione alle parole dell’altro come un agente della CIA in attesa che il testimone si tradisca. Ma dobbiamo esserci con il cuore, creare un rapporto armonico con il nostro interlocutore, non interromperlo, deriderlo o rifiutarlo. - Porre molta attenzione agli aspetti legati alla comunicazione, non tanto quella verbale, ma a tutti quegli atteggiamenti non verbali, che talvolta diventano chiari segnali di richiesta di aiuto da parte di chi ci sta attorno, e che vengono da noi abilmente ignorati. - Utilizzare un atteggiamento positivo che riesca non solo a trasmettere fiducia agli altri, ma anche a stimolare in tutti un senso di partecipazione e responsabilità. In generale ogni cambiamento è analizzabile facendo riferimento a due aspetti: 1) che cosa specificamente sta cambiando 2) come riuscire a vincere il senso emotivo e psicologico di vuoto legato 18


alla perdita di vecchie, tradizionali maniere di agire. Il cambiamento può essere riferito ad un ruolo, ad un luogo di lavoro, alle responsabilità di un lavoro, e può anche essere di ampia portata; comunque, in tutti questi casi un elemento importantissimo e costante è il modo in cui reagiamo e gestiamo il cambiamento. Le attività di cambiamento che hanno avuto più successo hanno tenuto conto dei due aspetti fondamentali sopra indicati. (Adattato dal libro, Managing People di Bob Adams, Et Al) Ecco quindi che il cambiamento (nella sfera privata ed aziendale) diventa un momento di crescita e vittoria. Non sta a Tzu Fen darvi la soluzione per gestire il proprio cambiamento. Il suo compito sarà quello di darvi le chiavi d’accesso per aprire nuove porte verso un processo di cambiamento. La mappa non è il territorio La realtà assomiglia ad un iceberg, di cui noi siamo consapevoli soltanto di una esigua porzione dell’intero. Ciò che è negato ai nostri occhi è una enorme collezione di pensieri passati, ipotesi, insegnamenti e realtà, tutte filtrate attraverso nostri sensi, e che quindi abbiamo elaborato e in parte scartato. 19


Sotto questa punta di Iceberg, si nasconde tutto ciò che noi non abbiamo mai voluto scoprire, semplicemente per la paura di doverci mettere in gioco, di dover mettere in discussione le nostre credenze, che talvolta diventano depotenzianti allontanandoci dai nostri obiettivi. "Vi è un'irriducibile differenza tra il mondo e l'esperienza che ne abbiamo. Noi esseri umani non agiamo direttamente sul mondo. Ciascuno di noi crea una rappresentazione del mondo in cui vive; creiamo cioè una mappa o modello, che usiamo per originare il nostro comportamento. La nostra rappresentazione del mondo determina in larga misura l'esperienza del mondo che avremo, il modo in cui lo percepiremo, le scelte che ci sembreranno disponibili vivendoci dentro "(Bandler & Grinder La struttura della magia). Quindi ogni qualvolta che pensiamo di operare direttamente sul mondo, in realtà noi non facciamo altro che interpretarlo attraverso i nostri organi di senso, che fungono da filtro. "La mappa non è il territorio che essa rappresenta, ma se è esatta, ha una struttura simile a quella del territorio, che ne spiega l'utilità" Korzybski. Le mappe degli individui sono diverse le une dalle altre a causa dei vincoli individuali e, perché no, sociali. Ecco perché "Non vi sono due esseri umani che abbiano le stesse esperienze. Il modello che ci creiamo per dirigerci nel mondo si fonda in parte sulle 20


nostre esperienze. Quindi ciascuno di noi si può creare un diverso modello del mondo che condividiamo e giungere così a vivere in una realtà alquanto diversa" (Bandler & Grinder La struttura della magia). Tutto questo dovrebbe aiutarci ad imparare che non esistono persone pazze o cattive o malati, ma semplicemente persone che operano la migliore scelta di cui possono disporre nel loro modello di mondo . Pensando in questo modo si riesce a capire come anche il comportamento più bizzarro acquista un senso, se lo si analizza calato nel contesto delle scelte generate da una persona piuttosto che da un’altra. Il modello da noi creato, e che erroneamente scambiamo per realtà oggettiva, è soggetto a certi vincoli imposti dal mondo: se il mio modello diverge troppo dal mondo, non sarà per me una guida adeguata per il mio comportamento nel mondo. A tal proposito vi racconto una storia indiana, di cui ne esistono molte versioni. La più simpatica, l’ho trovata in rete (http://www.tenstep.it/ebook/11.02Iciechielelefante.ht m). Questo racconto è un chiaro esempio di cosa significhi tutto ciò che è stato detto fino ad ora.

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I ciechi e l'elefante Tanto tempo fa in India, nel parco di Anatapindika, presso Savatthi dei dotti litigavano furiosamente. Ognuno era così convinto di essere dalla parte della ragione che neanche ascoltava quello che l’altro aveva da dire e appena si accorgeva che voleva dire qualcosa di diverso lo offendeva dicendo: «È giusto come la penso io, la tua idea è sbagliata». E l’altro lo stesso: «Ma che dici? La mia è l’idea giusta, è la tua che è sbagliata». E litigavano. Uno diceva che l’universo è immenso, così grande che praticamente l’universo è infinito. Ma l’altro diceva che invece il mondo è finito e faceva un disegno del villaggio in cui vivevano. C’era chi diceva che gli animali hanno un’anima e chi diceva di no. Uno che il tempo non ha né un inizio e né una fine e l’altro iniziava a contare «uno due tre… mille… vedi che si può contare il tempo? Quindi se si può contare con i numeri a un certo punto finirà!» Nonostante fossero tutte persone molto colte e istruite ognuno usava la sua sapienza per offendere l’altro con le parole. Uno diceva: «Sei uno stupido. La terra gira», altro «no, sta ferma». E l’altro: «Se gira allora tutto dovrebbe cambiare sempre». Poi si davano dello sciocco perché per uno la terra era rotonda e per un altro piatta. Insomma regnava una grande confusione. Ma per fortuna tra tutti i saggi ce n’era uno di gran lunga più saggio. Tanto saggio da non cadere nei 22


facili tranelli delle discussioni, da vivere in disparte e con modestia ma sempre disposto ad accettare l’idea espressa da un’altra persona. Questa sua serenità lo rendeva ancora più saggio ed era da tutti riconosciuto come un saggio dei saggi. Anzi diciamo pure il saggio per eccellenza. Ma saputo di quello strano conflitto, si era molto contrariato perché riteneva ridicolo che persone così intelligenti non riuscissero a trovare un accordo sulla verità e che fossero convinte che la loro verità fosse così giusta da offendere gli altri. Avrebbe potuto intervenire anche lui cercando di capire cosa diceva uno e cosa diceva l’altro, ma rendendosi conto che non sarebbe servito a nulla entrare nella discussione decise di raccontare una storia che li aiutasse a capire. La storia che gli raccontò era quella di un gruppo di ciechi e di un elefante, e diceva così. "Cari monaci, un re in un tempo molto antico, in questa stessa città mandò a chiamare tutti coloro che erano nati ciechi. Dopo che questi si furono raccolti in una piazza mandò a chiamare il proprietario di un elefante a cui fece portare in piazza l’animale. Poi chiamando a uno a uno i ciechi diceva loro: questo è un elefante, secondo te a cosa somiglia? E uno diceva una caldaia, un altro un mantice a seconda della parte dell’animale che gli era stata fatta toccare. Un altro toccava la proboscide e diceva il 23


ramo di un albero. Per uno le zanne erano un aratro. Per un altro il ventre era un granaio. Chi aveva toccato le zampe le aveva scambiate per le colonne di un tempio, chi aveva toccato la coda aveva detto la fune di una barca, chi aveva messo la mano sull’orecchio aveva detto un tappeto. Quando ognuno incontrò l’altro dicendo quello a cui secondo lui somigliava l’animale discutevano animatamente perché ognuno era convinto assolutamente di quello che aveva toccato. Perciò se gli chiedevano a cosa somigliasse un elefante diceva l’oggetto che gli era sembrato di toccare. Naturalmente se uno diceva un mantice e l’altro una caldaia volavano gli insulti perché nessuno metteva in dubbio quello che aveva sentito toccando la parte del corpo dell’elefante. Il re vedendoli così convinti della loro sicurezza e litigiosi si divertiva un mondo. Ma alla fine decise di aiutarli a capire, e a due a due li invitava a toccare quello che aveva toccato l’altro e a chiedergli a cosa somigliasse. Così tutti dicevano quello che sosteneva l’altro e si invertivano i ruoli. Come se fosse stato un gioco li invitò a parlare tra di loro e alla fine tutti si formarono l’idea di come in realtà l’elefante fosse. Tutti furono d’accordo che l'elefante era un mantice con un ramo di un albero nel mezzo e a lato un aratro con due tappeti sopra un granaio sostenuto da colonne e tirato da una fune di barca." 24


Dopo che il saggio Maestro ebbe finito di raccontare questa storia disse: «Miei saggi discepoli voi fate la stessa cosa. Non sapete ciò che è giusto e ciò che è sbagliato né ciò che è bene e ciò che è male e per questo litigate, vi accapigliate e vi insultate. Se ognuno di voi parlasse e ascoltasse l’altro contemporaneamente la verità vi apparirebbe come una anche se ha molte forme». Se imparassimo ad ascoltare chi la pensa diversamente da noi, aggiungo io, ci daremmo una grande possibilità: amplieremmo ogni giorno la nostra piccola mappa, facendola assomigliare sempre di più al territorio che ci circonda! Siamo quello che pensiamo “Se siete afflitti da qualcosa di esterno, il dolore non è dovuto alla cosa in sé, ma alla valutazione che voi ne fate; valutazione che avete il potere di revocare in qualsiasi momento” /Marco Aurelio) Cos’è il successo? Quando ci capita nella vita di affermare di aver avuto successo? Abbiamo mai pensato che il successo potesse essere in stretta relazione con le nostre capacità? Il successo è in stretta relazione con la sicurezza personale e con la voglia di eccellere! L'esperienza soggettiva, quello che ognuno di noi ha vissuto, ha una struttura; questa struttura può essere 25


studiata e messa a disposizione di altri individui (per esempio, possiamo identificare la struttura soggettiva di un eccellente venditore e generalizzare queste capacità a tutta la rete di vendita). Dovremmo iniziare a considerare il fatto che una regola non è mai assoluta e che, di conseguenza, può essere modificata, imparando a comprendere così non solo i bisogni dell’altro, accettandone con tolleranza i diversi punti di vista, bensì anche a rispettare e conoscere meglio se stessi e trovare le strategie migliori per la propria crescita personale, conseguendo i risultati desiderati. “Tutto ciò che siamo nasce dai nostri pensieri. Noi creiamo il nostro mondo!" (Buddha) Il numero 9 In 99 ricorre parecchie volte il numero 9. Coincidenze? Beh… giusto per ampliare un po’ la nostra mappa, ho ritenuto interessante e curioso svolgere una piccola ricerca sul significato di questo numero. Se fossi un chimico potrei raccontarvi che ‘ è il numero chimico del Fluoro. Così su due piedi potremmo anche pensare che questa non sia un ‘informazione pertinente, ma vi riporto quanto leggo su un manuale di chimica delle superiori: Il fluoro è essenziale per il mantenimento della solidità delle nostre ossa. Esso può anche proteggere i 26


nostri denti dal deperimento, se viene applicato due volte al giorno tramite dentifricio in pasta. Se il fluoro è assorbito troppo frequentemente, può causare la carie dentaria, osteoporosi e danni a reni, ossa, nervi e muscoli. Beh allora provo pensare un po’ al cammino intrapreso con Tzu Fen: effettivamente se paragono le mie esperienze e le mie conoscenze al Fluoro, una certa pertinenza la trovo. Mi spiego. Tutto ciò che ho costruito fino ad ora e tutte le mie credenze sono ciò che danno solidità alle mie ossa, e che mi da protezione da ciò che viene dall’esterno. Ma se imposto la mia vita, solo basandomi sui percorsi intrapresi da me, solo sulle mie esperienze, giudicando magari inutile o sbagliato ciò che non conosco, allora rischierei di danneggiare la mia capacità di giudizio critico e di mantenere la mia mappa sempre molto piccola! Stando in tema fisico-chimico, scopro che 9 Metis è anche il nome di un asteroide e penso: un asteroide è un oggetto simile per composizione ad un pianeta terrestre ma più piccolo…allora penso a tutto quanto abbiamo detto in merito alle mappe e al territorio… In questo cammino siamo tutti potenzialmente come una 9 Metis, un asteroide in volo… che si è staccato da un pianeta molto più grosso (il mondo reale). A noi 27


sta decidere quando smettere di vagare per lo spazio senza una meta precisa! Mi capita di gettare un occhio sul mio cellulare, e mi accorgo che la tastiera va da 1 a 9, e il nove è l’ultima delle cifre: la fine di un ciclo. Ma ogni ciclo che si conclude coincide con la rinascita di uno nuovo: ed allora ecco che le varie risposte che ci troveremo a dare durante la lettura di questo manuale (sono sempre nove) non saranno fine a se stesse, ma prese tutte insieme contribuiranno a dare vita ogni volta a veri ed incisivi cambiamenti. E se parlassimo di letteratura? Potremmo sbizzarrirci: nove erano le muse, che personificavano le più elevate aspirazioni artistiche e intellettuali. Fonti di ispirazione per i poeti… e anche in nostro manuale potrebbe diventare, una volta compilato, la fonte di ispirazione per la nostra vita. Dante ha riempito le tre intere cantiche con il numero 9: pensate che nove è il numero dei cerchi infernali e simmetricamente nove sono le sfere celesti del paradiso. E non solo le tre cantiche sono divise esattamente in 99 capitoli più uno introduttivo. Forse, senza peccare di superbia, potremmo percorrere anche noi insieme a TzuFen questo percorso conoscitivo dentro noi stessi, come se fosse il nostro viaggio dall’inferno, attraverso il Purgatorio, 28


fino al paradiso, che coincide con l’autorealizzazione di se stessi. Infine, ma non per importanza, ecco apparire il numero 9 anche quando si parla di Enneagramma. Forse qualcuno di voi ne ha già sentito parlare, ma di cosa si tratta? L’Enneagramma è una dottrina dei tipi psicologici molto antica. Ha in comune con molte altre tipologie la schematica riduzione del comportamento umano a un numero limitato di tipi di carattere… che guarda caso sono 9. Il nome enneagramma deriva dal greco: Ennéa, significa "nove" e "gramma" punto. L'Enneagramma è infatti rappresentato da una stella a nove punte, ciascuna delle quali rappresenta un tipo psicologico. E' un potente strumento per la conoscenza e la crescita personale; in pratica divide il genere umano in 9 tipi di personalità, definite con il numero di appartenenza. Conoscerli significa sapere in anticipo qual è la struttura caratteriale di una persona e quali sono i suoi punti deboli. Le nostre personalità sono l'effetto della combinazione delle nostre tendenze Partendo dal presupposto che l’individuo ha una specifica personalità che è il frutto di una serie di influenze sociali subite e di proprie elaborazioni, si identifica un contrasto con quella parte che è definita “essenziale”. L’enneagramma indica nove aspetti 29


della personalità che, liberandosi dalle proprie identificazioni, cerca di ritrovare la propria originalità perduta. Ed ecco che anche in questo ultimo caso possiamo trovare un ponte fra i nove tipi di personalità identificate nell’enneagramma e il numero nove che ricorre nel manuale: ognuno di noi è chiamato, in questo cammino, a conoscersi sotto ogni aspetto, sotto ogni punto di vista…. Svelando così a se stesso in realtà chi è! Concludo… Ora cari lettori è arrivato il momento di camminare insieme a Tzu Fen. Fino ad ora abbiamo preparato insieme gli strumenti da inserire nel nostro zaino, per affrontare questo cammino. Nello zaino è stato messo: chiavi per aprire i portoni che sbarrano i percorsi (chiave di lettura del testo), scarpe nuove (la nostra mappa è solo una piccola parte del mondo che ci circonda, quindi abbiamo bisogno di esplorare nuove terre e di camminare molto di più di quanto abbiamo fatto fino ad ora), armi per difenderci ed attaccare ogni volta che ci sentiamo in difficoltà (regole per formulare in modo ottimale i nostri obiettivi), e una bella dose di umiltà e (che non guasta mai quando bisogno scavare dentro se stessi e cercare cosa e chi siamo veramente). 30


Impariamo da ora in poi ad osservare tutto con spirito critico…ricordandoci però che ogni critica mossa a noi stessi o agli altri, per aver valore, deve essere costruttiva… …ed ora… buon cammino! Francesca Romanò

Premessa

il deserto arriva 31


prima che te n’accorga nella vita e un viaggio è sempre un viaggio un’avventura anche per chi non parte

Il Potere delle idee Ogni idea, presente nella mente, è un’azione realizzabile 32


nel campo delle possibilità Quali sono le mie migliori idee? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

……………………………………………………. …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …............................................................................

Controcanto

Il futuro sarà di coloro che sapranno pensare cose straordinarie e … realizzarle.

Vita di una farfalla

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Fallo subito! Se vuoi fare qualcosa, falla subito se vuoi amare qualcuno, 34


fallo subito se vuoi… fallo subito! Cosa voglio fare? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ………………………………………………………………

Controcanto L’azione decisiva (accettare, acquistare, fare, etc.) non è una attività razionale, ma un evento emozionale.

Ho visto spesso lepri fuggire correre per campi mi riempie di gioia 35


l’odore della pioggia il sapore della terra dove affondano le radici delle betulle dove sta la tana del tasso del tasso amo la mia campagna senza contadini

Il Valore di un’Idea Il Valore di un’Idea è nella capacità di realizzarla. 36


La Velocità di realizzarla sta nel coraggio personale e nel rispetto del bene di tutte le persone interessate. Quali idee voglio realizzare? 1) ………………………………………………………… 2) ………………………………………………………… 3) ………………………………………………………… 4) ………………………………………………………… 5) ….................................................................................... 6) ….................................................................................... 7) ….................................................................................... 8) ….................................................................................... 9) ….........................................................................................

Controcanto Se vuoi buoni frutti devi scegliere se piantare alberi o insalata

Sogno fin dietro le colline allegri correvano nel sogno 37


più in là ed era luce più in là anche fuori dal sogno ma fuori dal sogno la luce è solo speranza

La Realizzazione delle Idee Non contano le Idee che hai, contano quelle che realizzi.

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Quali sono le idee migliori che ho realizzato?

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ………………………………………………………………

Controcanto Le cose importanti, che crescono alte partono sempre dal basso

Eravamo piccoli graziosi adolescenti verdi i campi all’intorno ed il mare sopra rondini gaie nel cielo infantile 39


su questo così diverso terreno potevan nascere due piante ed abbracciarsi bagnandoci di quella innocenza e ingenuità che ci ristora l’amore privo di sensi la semplicità il segreto che ci getta l’oblio ci tenevamo nelle briglie della commozione mano a mano allegri nel mattino di luce

La realtà Ciò che ora è un progetto prima era un’idea.

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Ciò che ora è realtà prima era un sogno impossibile! Quali sono i miei sogni più importanti? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

……………………………………………………… ……………………………………………………… ……………………………………………………… …………………………………………………………. ……………………………………………………… …............................................................................. …............................................................................. …............................................................................. ….............................................................................…

Controcanto Quando abbiamo chiari obiettivi meno ci sforziamo e più si realizzano

Ieri, oggi, domani riuniti accenderemo un fuoco un fuoco per il nostro domani 41


brucerà nel mattino scioglierà la brina la gioia è di ieri lieve traccia è rimasta in questo deserto oggi è la disperazione ma è domani la nostra salvezza

I nostri Limiti Soltanto quelli che tentano di superare i propri limiti 42


scoprono fino a dove possono veramente arrivare. Quali limiti voglio superare? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

………………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… …………………………………………………………

Controcanto Fidarsi è l’unico modo per ricevere fiducia

Giorni di abbandono tutto si è sperato e tutto si dispera boschi e campi di grano vigne e freschi ruscelli ove annegare il tempo albe nuove sempre nuove graziose

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irreali con fragori di gioia sublimi con bagliori di sole care come allegre ragazze per la via del mattino smarrirsi gai in un turbine che ha confuso anche il vento sa di dolci lusinghe e riempirsi di cielo e abbracciare l’immenso l’innocenza dei bimbi tiene accesa una fiamma che arde al profumo di verdi speranze ma una brace ora sola è rimasta arida con dolcezze di morte dura con pianti di noia nuda come questa anima che ha scordato il sorriso va spegnendosi

La consapevolezza Penso, perciò creo. Sono, 44


perciò faccio. Dono, perciò ricevo. Quali consapevolezze voglio avere? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Non sempre chi chiede non sa: forse vuole sapere cosa sai tu.

Sensualità e l’attesa di lei si è trasformata 45


nell’attesa della sua mano solo questa voglia disperatamente cresciuta

Chi Ama Chi ama Veramente si compromette fino in fondo. 46


Con chi e per che cosa mi comprometterò? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto: Credere per vedere è più efficace di vedere per credere

Storia d’amore la nostra sarà una storia impossibile a descriversi con le parole comuni 47


parole senza sangue che conterò sulle dita e passeranno sarà diverso ma di ogni storia si ripeteranno i gesti e le frasi

Ciò che siamo! Sia che diciamo, sia che crediamo di essere, noi siamo ciò che speriamo di essere ed ancora non siamo, 48


ma anche ciò che temiamo di essere. Come e chi desidero essere? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Noi attraiamo le persone che cerchiamo di essere.

Sessualità cerco negli sguardi di donne 49


chi mi ridia le luci della città la delizia di ciò che è bello vorrei giocare con te e consumarmi contento in un sogno del mattino partecipando alla vita

La FelicitĂ Ho cominciato ad essere felice il giorno in cui 50


ho smesso di dare la colpa agli altri della mia infelicità. Chi non ho ancora perdonato, ma che perdonerò? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Ricordiamoci che non siamo e non possiamo essere soli

Atto di fede non credevo la mano 51


cosĂŹ scarna e sottile cosĂŹ nuda non credevo i tuoi occhi che mi han dato la fede mi guardava la nuda parete la sporca parete e aveva un grande buco u grande lurido buco non i tuoi occhi i tuoi occhi la mia perdizione i tuoi occhi la mia salvezza

L’autosuggestione Non esiste la suggestione, 52


ma solo l’autosuggestione che passa dalla nostra immaginazione conscia ed inconscia. Da che cosa mi lascerò autosuggestionare? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto A me gli occhi! Ma televisione e mass media non funzionano più come prima. Ed allora: a me il cuore!

L’ho lasciata andar via 53


e sapevo di aver sperato e non sapevo cosa desideravo buttarmi in un diluvio di buio “amore” alture cosparse di gialli splendori “saremo noi le montagne” “amore” oasi piena di un senso furtivo poi venne la pioggia e ci fu odor di radici

Se vuoi, decidi! 54


Se vuoi buttare qualcosa, se vuoi comprare qualcosa, se vuoi telefonare, se vuoi scrivere, se vuoi viaggiare, se vuoi progettare, se vuoi…. decidi e fallo subito!

Cosa deciderò velocemente? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Ho trovato il modo di vendere in Internet tante cose che volevo buttare.

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Intermezzo

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Il significato Troverai un significato profondo per la tua vita solo concentrandoti sugli altri e diventando parte di qualcosa più grande di te stesso. Quali significati darò alla mia vita? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Il vero amore conosce il senso del “distacco” e sa che amore non porta sempre riconoscenza.

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Chiaroscuro dell’accattone solo penetrato ne buio ho ascoltato la notte stanco ho vagato deluso cercando un sorriso triste guardando le stelle ho trovato il silenzio nel silenzio ho teso le mani deluso le ho ritratte mi sono piovute piccole patacche di metallo per ogni sciocchezza che ho detto e per la vita

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L’ho fatto! ho buttato le cose inutili, ho chiuso i conti in sospeso, ho chiuso i cerchi dei progetti, ora sono libero di costruire il mio futuro. Cosa farò per essere più libero? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Donare, vendere, gettare cose che ci pesano ci riavvicina alla libertà.

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Ricchezza c’è una razza di gente cocciuta e limitata una razza di briganti che perde sempre contro essa tutte le loro violenze e i loro eccessi lei li digerisce ne fa una linfa bianca e spumosa sotto un cielo inutilizzato dimenticata invece è la ricchezza del cuore una sfumatura di tenerezza

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La Speranza La felicità non viene da una presunta verità, ma dallo stupore e dalla meraviglia, dalla sorpresa e dalla speranza realizzata. Cos’è che mi meraviglierà?

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Abbiamo la possibilità di esercitare un grande arbitrio: lasciarci dominare dalla paura o dominarla.

Cose sapute e risapute tu non sai 61


mia cara ciò che significhi per me ogni nuovo giorno che sarà trascorso non sarà che un canto in più e forse un ricordo amo quando io posso prenderti per mano e avanzare tenendoti per mano ma tu non sai mia cara ciò che significhi per me Ogni nuova parola che sarà trascorsa non sarà che un canto in più e forse un ricordo amo ed ora io posso dirti mia cara ciò che significhi per me tu… si tu lo sai già ma la pipa mia cara la pipa la fumo da solo

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La Molteplicità Dividi et impera: è una triste scuola che ancora ci tormenta. Unisci e cresci: è il motto di un sereno futuro. Win + Win: si può e si deve vincere insieme! Quali sinergie realizzerò e con chi? 1) ………………………………………………………… 2) ………………………………………………………… 3) ………………………………………………………… 4) ………………………………………………………… 5) ………………………………………………………… 6) ………………………………………………………… 7) ………………………………………………………… 8) ………………………………………………………… 9) ………………………………………………………… ……

Controcanto Vorrei una molteplicità di talenti che sanno condividere progetti e azioni migliorative.

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Tenerezza il bambino muto che non va alle feste non riconosce nel mondo degli altri ha un grande fascio d’erba ed un mazzo di fiori li porta nel cuore il bambino muto‌ ho preso per mano la mia ombra e mi son fatto un regno con il mio silenzio

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L’affermazione E’ una tecnica potente per “dichiarare” il proprio desiderio come fosse già realizzato (Chiudere sempre con: “tutto questo per il mio bene e per quello di tutte le persone interessate!”) Quali affermazioni desidero fare? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Ciò che pensiamo, ciò che presumiamo, ciò che immaginiamo è per noi più vero di quello che è.

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Danza dell’immaginazione accarezzo il tuo viso disegnato sui vetri appannati della mia fantasia e ti ritrovo così donando un volto a ciò che è scolpito nel cuore

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Il donare Se non dai agli altri il massimo, per chi o per che cos’altro lo stai tenendo da parte? Cosa posso donare e a chi? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto I doni e le relazioni fra le persone vengono contabilizzati in un conto corrente emozionale. Qual è il mio saldo?

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Vorrei averti incontrata a Rue de Seine pigramente raccolti sorridendo (ed era molto tempo) all’angolo nostro di quella strada anch’essa nostra c’era il sole e ci percuoteva lento i discorsi di grandi parole di sogno di grandi speranze e c’era il tuo amore ogni cosa (ci ho pensato a lungo) al confronto pareva non essere vera tremavo per il bene che tu mi volevi e tremo un’immensa verità cominciavamo ad amare della vita quella parte di vita che è in noi 68


Il Sogno Quando il sogno spicca il volo chiudo gli occhi davanti alla realtà e lascio libera la mente di vagabondare impavida e senza restrizioni (Sergio Bambaren) Quando mi sono lasciato veramente andare? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Progettare è importante, pianificare è fondamentale, ma sognare e fluire è essenziale.

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Indolenza anche questo fardello di nebbia che sopra mi pesa scomparirà domani avrò parlato col gatto e non sarò fra le alte erbe che un brutto fiore tu brillerai lontana m’indicherai la strada io avrò scacciato il gatto raccolto le forze ma siederò per guardare la luce smarrito nell’universo

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Il Presente Il futuro dà da pensare, il passato ci obbliga a voltarci indietro: è questo il motivo per cui non possiamo sentirci felici se, riflettendo il passato e progettando il futuro, non sappiamo vivere il presente. Quando assaporo il presente? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Appena avrò tempo, se troverò tempo… Questi sono gli alibi per non fare e per non vivere.

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Cuore di ragazza due mozziconi di sigaretta due braci hai forse negli occhi e nel cuore l’allegria di un giorno di luce ma infrangi ogni tanto il muro della mia stupidità della mia angoscia perchÊ ridi?

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Se vuoi, accetta! Se vuoi qualcosa: accettala Se vuoi qualcuno: amalo Se vuoi sognare: lasciati essere Se vuoi essere: lasciati andare Se vuoi l’impossibile: desideralo. Cos’è che non riesco ad accettare? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Noi siamo ciò che abbiamo, noi abbiamo ciò che 73 accettiamo ed accogliamo nella nostra vita.


Nebbia nella valle grigiore e paura proprio il genere di pensieri che vengono con la nebbia non so se il silenzio sia una voce più forte se la fonte… un po’ di luce troverei forse (e il forse non è mai certezza) e di calore (e il calore è una speranza) se mi fossi vicina e il crisantemo giallo che non è della morte nè di ogni morte non sfida più il giallo del sole

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L’ascolto L’ascolto è la prima legge della comunicazione. Ascolto con la mente. Ascolto con il cuore. Ascolto con attenzione. Ascolto per apprendere. Ascolto per rispondere. Quando e chi ascolterò veramente? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Ascoltare è agire! Non possiamo non corrispondere a ciò che abbiamo sentito.

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Feste ed altre feste parole insensate, vane sguardi di gente, vacui han distrutto il mio silenzio ho mosso labbra fingendo la voce smarrito

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La semplicità è semplificazione C’è sempre in modo miglior e più semplice di fare le cose, di pensare, di agire. Cosa semplificherò nella mia vita? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Formulare bene un problema è l’unico modo per trovare una semplice soluzione.

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Sono stato taglialegna dèstati ogni sonno non è mai eterno io ti guardo non sono un principe azzurro come nei racconti di fate ho realtà nelle mie mani e fatica e la fatica di ogni secolo in ogni immensità io sono un uomo che con te condivide il pane dei desideri

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L’ordine L’ordine è la prime legge del cielo. Ordinare i sogni Ordinare i desideri Ordinare le idee Ordinare i progetti Ordinare le relazioni Quali sono le cose che metterò in ordine?

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto L’ordine è una meta realizzabile nella ricerca di un equilibrio dinamico. 79


Giorni no e giorni si non sarà sempre così e quando il re dalla casa d’oro il drago dalle mille teste i misteri delle foreste rientreranno nelle storie antiche quando… no mio Dio non sarà sempre così e ogni attesa di cogliere una vita su un petalo di rosa

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La Coerenza Coerenza è fare le cose giuste per arrivare dove si vuole arrivare In quali azioni sarò più coerente?

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Dai vita a dei buoni esempi e sarai esentato da scrivere buone regole. (Pitagora) 81


C’è gente quaggiù le foglie il vento ha portato lontane c’è gente quaggiù dimenticare tacere e guardare il destino assurdo che ci diminuisce con forza e sempre ci cancella fissità di ogni sguardo nullità incompresa tacere e guardare dimenticare

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Il Rispetto Il rispetto è fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te: attenzione ascolto, tatto e umanità! Quali persone rispetterò di più? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Quando giudichi qualcuno forse stai giudicando ...te stesso.

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53 III qui, dappertutto

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La Risposta Insieme all’attenzione la risposta è la cosa che ci aspettiamo di più dagli altri. Quando e a chi risponderò veramente? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Una risposta libera il cuore e la mente ed apre nuovi spazi.

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Pellegrinaggio io vendo da un luogo che chiaman mistero ho un fardello sulle mie spalle io vado in un luogo che chiaman‌ non so come chiaman quel luogo ho un fiore rosso in mano ovunque la mia meta è partire

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La Passione L’energia del cuore e dell’anima ci prende e coinvolge tante persone nei nostri progetti In quali azioni metterò più passione? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Abbiamo tutti un grande potere di influenzare positivamente le persone. La passione moltiplica i risultati.

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La mia persecuzione a lungo ho cercato la strada a lungo ho passeggiato da solo sospinto dal vento mi sono punto ai rovi ed ho bevuto al fiume ho bevuto (il deserto arriva prima che te n’accorga) ma dopo il deserto‌ ognuno sceglie la propria strada

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Il Ringraziamento Un grazie costa molto poco e da frutti copiosi Chi voglio ringraziare?

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Esprimere apprezzamenti, incoraggiamenti e ringraziamenti è il modo migliore per far crescere le persone.

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Giorni migliori qualche volta verrò da te e giocheremo insieme ognuno di noi ha una matita un nido di pensieri ognuno la sua solitudine da solo con gli altri sempre ognuno parlerà di sè o con la sua matita qualche volta verrò da te e giocheremo insieme ma neanche i giochi resistono molto

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L’ideodinamica È il pensiero in azione alla velocità dell’intenzione e del desiderio di vedere il risultato Quali idee metterò in azione?

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Disciplina, perseveranza, ripetizione, intenzione e allenamento sono gli ingredienti del successo.

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Segreto del poeta solo per i miei occhi correrai le valli più antiche così dove volan le foglie sempre leggere nel vento solo per i miei occhi danzerai nelle piazze più dolci qui dove cantano i grilli ovunque allegri all’aperto per ammirarti siederò in silenzio sui miei pensieri (avrò una bara anche triste) solo per i tuoi occhi farò tutto questo e sarò sempre solo

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La sincronicità Quando sei veramente focalizzato su un’idea ti troverai ad incontrare le persone e le cose che hai pensato e che ti sono utili. Ti sembrerà di vivere importanti coincidenze. Quali coincidenze mi hanno stupito? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Quando siamo intenzionati e focalizzati le cose ci accadono, ci arrivano e le persone utili ci cercano.

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Realtà e mito i piccoli lillà di Lemoin - mia cara – non li ho visti rifiorire non ho rivisto la rosa e la graziosa rondine delle favole non è tornata al nido qualche volta vado a pescare ogni parola ed è profondità non è tornata la rondine no - mia cara ma può essere che… è da quando ti guardo è da tanto tempo che non spio più attraverso la grande finestra le infinite contingenze

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Non rimandare Chiudere i cerchi, buttare le cose inutili, decidere velocemente ed agire tempestivamente sono i segreti dell’azione Cos’è che non voglio più rimandare? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Fra il dire ed il fare c’è di mezzo il “decidere”.

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Sono rimasto per ore ed ore a guardarti hai anche tu una dura collana e non vuoi farlo sapere di assurde somiglianze sei pietra sei terra piÚ dolce quando ci si sveglia sei sorriso del vento sei fresca fontana di acqua d’argento ed ogni desiderio sei‌ ho un grande nodo nell’abisso del cuore e tu sei anche il tramonto con il mio nodo che si stringe con il mio desiderio assurda somiglianza tu sei anche il tramonto sei la vita e la morte ancora la morte

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La Respirazione Impara ad essere consapevole del tuo respiro e a regolarlo perché può cambiare i tuoi stati d’animo. L’arte naturale della respirazione ci porta verso il benessere e la serenità. Sarò consapevole di come respiro? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Il respiro ci congiunge all’universo ed alla vita. Imparare la “respirazione mentale” è una scelta di qualità.

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Vago ricordare eran ragazzi biondi dall’odore e dal sapore di mela acerba ambre verdi chiarissima come fossero di vetro un lungo bisbiglio s’inseguiva di casa in casa non come se pochi bimbi ma una folla di bimbi corresse in case abbandonate a piedi nudi piÚ tardi veniva la sera e io uscivo e cercavo con forza ma ero solo in un diluvio di fantocci

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La Meditazione Rilassarsi e lasciar fluire i pensieri è il modo migliore per “lasciarsi essere” Che cosa farò per essere più rilassato, fiducioso e aperto? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Vedrai che l’immaginazione vince la tua volontà.

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Avrei voglia di piangere mi sei scoppiata dentro il cuore allegra come un giorno di sole d’improvviso non ho mai posto attenzione al filo d’erba che non fosse la mia e il tordo non m’ha salvato (come poteva?) non ho mai guardato il sole salire scendere salire come fa tutti i giorni e il fiore non m’ha svegliato (lui poteva) eppure eri nata con me ed in me ti nutrivi solo ora mi accorgo

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La Focalizzazione Ciò su cui ti concentri e ti focalizzi di più ha maggiore possibilità di espandersi e realizzarsi. Su cosa e chi mi focalizzerò? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Concentrarsi è importante, scrivere rafforza da 1 a 9 l’efficacia delle nostre azioni.

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Drogato soltanto l’irritazione di un attimo aveva tuttavia il suo posto in questa prigione ideale che ricostruiva per sè ogni sera là dappertutto c’era la sua emozione svuotata come una scatola piccola in una più grande ancora quella sensazione fuggita ancora inafferrabile come biscia tra i sassi e se c’è uno specchio una finestra una porta la finestra e la porta non s’aprivan su nulla lo specchio si apriva su lui anima morta le radici del tuo male solo per i tuoi occhi una mostruosa incoerenza 10


La corda d’oro Quando mi sento scarico immagino una corda d’oro che da terra, percorre la mia spina dorsale e si alza fino al cielo. La mia respirazione migliora, mi carico di energia e di sorrisi. Quando ho bisogno di rinascere?

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Dalla terra al cielo è la nostra visione e la nostra crescita.

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Reminescenza antica primavera di nuovo col sole che tramonta tra i vecchi roseti o sulle doline di terra riarsa come un’antica campana di bronzo che suona da sempre crescere è ogni giorno ma nei cimiteri bui nei cimiteri soli rincorron ramarri e ramarri da soli e tra le alte erbe di fuori non calpestate come la muffa da sempre la vita che ci diminuisce sorrido con lacrime aguzze il sogno di anime morte che perdo nella mia stessa mano contrisa del sangue di secoli lontani dimenticati eppure nostri come è nostra la morte 10


La bolla rosa Immagino un sincero desiderio, lo avvolgo in una bolla rosa e lo lascio andare nell’universo. Spesso mi torna realizzato. Cosa voglio realizzare? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Il desiderio è il primo seme del risultato.

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E allora noi vili ancestrali cantilene di secoli che ricordo con terrore parole dette e non dette e mai pensate dagli echi profondi di ogni dolore grande a volte ci si dipingono lacrime di sangue su volti che il sangue han conosciuto da solo da lontano e la paura sempre nascosta con abilitĂ

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La bolla blu Visualizzo un progetto e cerco di descriverlo nei minimi particolari. Lo avvolgo in una bolla blu ed immagino la sua realizzazione condivisa con tante persone. Quali progetti voglio realizzare? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Obiettivo, risorse, tempo, aspettative e bene comune sono la linfa di un progetto.

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Uno ama sempre dire di aver fatto la guerra li ho tutti scordati avevano piccole graziose facce di ragazzi per bene erano… non ricordo chi erano nè chi sono io strascicando il mio corpo sono un piccolo vagabondo vago avevano… no… non ha importanza ma io che scruto gli abissi io qualche volte credo ai fantasmi lo so erano… mi fa rabbia non poter ricordare io qualche volta finirà che parlerò da solo Quando la mia disperazione fattasi bambina risorgerà con grida ingenue in questo silenzio che non mi concedono in questa guerra di abitudini che mi dilania 10


L’irradiazione L’indirizzo che diamo al nostro pensiero ci può portare alla libertà. Condividiamolo con la maggior numero possibile di persone. Con chi condividerò sogni e passioni? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Molti siti internet, libri, blog e comunicazioni sono finestre aperte con il mondo.

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Immenso e drammatico fermare ogni orizzonte e qui disegnare un nido ed ogni ombra verde è il mio colore ma non so quando piango o rido e il silenzio lontano non vorrei dovere un giorno parlare da solo mentre la brina tornerà di nuovo e ci saranno silenzi la piazza dei colombi le mani ogni riflesso che colgo non è musica adesso attraverso la finestra adesso tu vedi come la mia vita corrisponde male alla mia intima volontà 11


La Telepatia Si possono aiutare le persone irradiando telepaticamente idee sane e pensieri positivi, sentimenti elevati e costruttivi, pensieri di luce, di amore, di bene e soprattutto auspicando il meglio alle persone interessate. Chi aiuterò con il pensiero? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Se penso bene genero bene.

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Alba di velluto verde nasce di là da un lungo volo d’uccello compagna è la speranza e insieme muore molto prima d’ogni volo d’uccello morire è la nostra vita

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I Paradossi Molte innovazioni prima erano paradossi, molte azioni positive erano paradossali, molti paradigmi ci frenano! Quali paradigmi scardinerò? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Non sempre essere ricco vuol dire essere felice.

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C’è stata distruzione (ma il gatto sulle rovine fà ancora all’amore) i brandelli rimasti in piena luce in piena esposizione non evocavano alcuna idea di lusso sopra i tetti ritrovavo la poesia dei tempi andati sulla terra un tetro squallore sono così piene di dolore le cose brutte

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Le guide Dobbiamo sviluppare la capacità di riconoscere, fra le persone che incontriamo, quali sono e possono essere le vere guide per la nostra vita. Quali sono le mie guide più importanti? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Ogni cambiamento migliorativo dipende dai libri che leggiamo, dai luoghi che viviamo, ma soprattutto dalle persone che incontriamo. 11


Dormiveglia ore due fantasia del cavallo di troia che s’insinua in ogni pensiero fantasia‌ rigurgito di storia di sempre di un acrobata sul filo

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L’Entusiasmo Il Dio che è in noi È passione energia viva, forza inarrestabile e coinvolgente. Cosa farò con entusiasmo? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Nessuna cosa è più seria ed entusiasmante di un gioco.

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Son sempre stato miope c’è un mare di nebbia laggiù emergono come isole le sommità delle colline le colline che so della mia esistenza naufragante in un mare di buio proseguiamo così brancolando nel vuoto un passo dopo l’altro

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Il Tempo Abbiamo un socio incorruttibile ed irripetibile, nemico ed alleato, avaro e generoso. Il tempo non lo possediamo, lo possiamo solo impiegare nel migliore o nel peggiore modo possibile. Come impiegherò meglio il mio tempo? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8)

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Controcanto Molte volte ho incominciato a mettere in agenda i miei appuntamenti, i miei impegni e poi? 11


Contemplazione contaminata non capisco in ogni silenzio una voce di donna di donna che parla che tace che ama non capisco l’armonia di cicale in ogni silenzio e grilli e una voce di donna non capisco‌ ma so che io amo

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Il senso di colpa Non possiamo essere felici facendo dipendere da altri o dalle cose la nostra felicità. Cosa non farò più dipendere da altri? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Far nascere sensi di colpa ed usarli per dominare è una delle azioni più vili di una persona.

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La mia libertà è buio non si vede più posso trovare la città qui ovunque e posso esser solo

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Le virtù Le virtù si trasmettono solo con l’esempio e rispondono a tre requisiti: - realizzare ciò che ritieni un valore (ci sentiamo migliori) - ottenere risultati utili per noi e la nostra comunità (ci sentiamo solidali) - costruire un modello da irradiare agli altri (ci sentiamo d’esempio) Solo così una virtù sarà completa. Quali sono le virtù che svilupperò? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Pazienza, amore, rispetto etc. Non esiste virtù se non ha a cuore il “bene comune” 12


Metafisica fu l’abitudine del tuo volto ripercorso di nuovo come l’abitudine di un vizio che si disfece di colpo verso i muri ingualciti e verso la strada barcollai per un attimo ma la viltà fu più forte proseguii e non fu la prima volta da mille stampelle sostenuto e fui quel monumento che ancora conoscete voi conoscete dal fondo dei pantaloni rappezzati di nuovo

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Preghiera Signore, se puoi dammi quello che ti chiedo, però se vuoi, dammi quello che è meglio per me e per tutte le persone interessate. Quali saranno le mie preghiere? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Pregare non è chiedere, ma accettare il proprio bene. 12


Non si è mai completamente certi di sè e romperò il passaporto e resterò a guardare la campana di vetro dal tintinnio d’azzurro osserverò il calore del silenzio e fingerò di condividere questo tuo mondo borghese o forse non fingerò resterò solo

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Affermazione! Caro/a sei determinato/a, concreto/a ed eccellente, hai imparato a scegliere il meglio per te e per tutte le persone interessate. Quali affermazioni desidero fare? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Come pensiamo che sarà: sarà! Cosa affermiamo che sarà: sarà! Comunque avremo sicuramente ragione.

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Fantasia argentina vorrei aver attraversato l’oceano ma non certo a nuoto avrei gettato ogni volta le mie piccole infinite ancore in ogni alba in un’onda piÚ grave e sarei partito di nuovo ad ogni tramonto avrei giocato col vento e il vento con i miei capelli sarei stato‌ avrei potuto dire con orgoglio ho attraversato e sarei morto dopo

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Armonia e Ritmo! 1° Penso gli obbiettivi 2° Organizzo e pianifico 3° Acquisisco le risorse 4° Mi focalizzo 5° Agisco con determinazione 6° Non rimando 7° Mi lascio aiutare 8° Chiudo i cerchi 9° ….. riparto…. Quali tempi mi voglio dare per? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

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Controcanto Il volo di una rondine ci dà il senso ed il ritmo delle stagioni. 12


Il piano d’azione Le prime leggi! 1) L’ordine è la prima legge del cielo 2) l’ascolto è la prima legge della comunicazione 3) il respiro è la prima legge della vita 4) la lettura è la prima legge della conoscenza 5) la meditazione è la prima legge dell’azione 6) l’amore è la prima legge dell’universo 7) il comportamento è la prima legge dell’etica 8) l’armonia è la prima legge dell’evoluzione 9) l’immaginazione è la prima legge del futuro

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Le prime azioni: 1)

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le faccio subito!

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Appendice di Francesca Il cammino poetico Giunti a questo punto, rimane un'ultima questione da chiarire: il percorso poetico che ci accompagna lungo questo cammino di crescita. Ma prima di tutto cosa è una poesia? Nel parlare comune, "poesia" significa: un discorso in cui prevalgono elementi di ritmo, cadenze, ripetizioni, immagini che alterano i significati principali delle parole, rimandando la mente del lettore a sensazioni interiori. Quindi è qualcosa che appartiene al linguaggio umano, un modo per esprimersi. Roman Jacobson individuò nella lingua varie funzioni: "emotiva" (usata per esprimere stati d'animo, emozioni), "referenziale" (per informare), "persuasiva" (per convincere ed esortare), "di contatto" (per stabilire un contatto con l'interlocutore), "metalinguistica" (per riflettere sulla lingua stessa come fa, ad esempio una grammatica). Accanto a queste funzioni ne riscontrò un'altra, che ha lo scopo 13


di porre l'accento sul messaggio in quanto tale, ovvero sulla lingua stessa e sulle sue caratteristiche FORMALI. Si tratta appunto della FUNZIONE POETICA, per la quale le parole acquistano valore non tanto per il contenuto che esprimono, ma essenzialmente per l'armonia, il suono che generano quando s'incontrano. In questa funzione la forma diventa importante quanto il contenuto. La poesia diventa quindi una forma di comunicazione con la quale ognuno di noi può manifestare agli altri momenti di vita vissuti, emozioni provate. Sarà compito della nostra mente poi interpretare le emozioni, organizzare le percezioni e individuare relazioni, muovendosi così fuori dagli schemi di una semplice comunicazione. E Tzu Fen, la nostra guida, conosce molto bene l'importanza di questo strumento e insegnerà, attraverso il linguaggio poetico, a conoscerci come siamo è fatti "dentro": questo serve per acquisire sicurezza, fiducia in noi stessi e per costruire la nostra identità. Beppe quando scrisse queste poesie non faceva altro che leggere la propria mente. Beppe sapeva ascoltare la voce del suo io interiore. 13


Beppe sapeva percepire le sue emozioni e sensazioni. Beppe guardava la realtà con occhi diversi, con sensibilità e profondità di sentimenti. Beppe sapeva sognare. Beppe è riuscito con le sue poesie ad essere "grande" pur amando le piccole cose. " In questo percorso poetico di Beppe, camminando con lui, diventiamo tutti attori protagonisti di un cammino poetico, sempre teso a raccontarci un mondo Reale che è davanti agli occhi di tutti noi, che nasce e cresce fuori e dentro di noi, ma che non riusciamo più a scorgere, a controllare, a vivere, perché troppo impegnati come siamo nella prigionia della quotidianità. I racconti di quotidianità, scanditi dalle diverse tappe della vita di un uomo e delle sue esperienze, a volte vissute e a volte sognate, diventano nelle poesie di Beppe come una serie di riferimenti invisibili sulla mappa della Realtà concreta, contraddittoria, caotica ma nostra. Il cammino poetico di questo nostro amico e poeta la crescita e il valore del suo viaggio terreno, che 13


diventa ricerca di ciò che intimamente siamo: individui singoli in cammino, in cerca di qualcosa che ci da significato. La ricerca può essere di Dio, della verità, dell'amore terreno, della felicità, dell'autorealizzazione e della serenità.

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Appendice di Tzu Fen Se vuoi sapere chi sei: interrogati! Saper fare e sapersi fare buone domande vuol dire mettersi sulla strada della soluzione. Se vuoi sapere chi sarai: agisci! Saper agire significa mettersi nella situazione che si vuole raggiungere pagandone l’adeguato prezzo. Se vuoi avere: dona! Avrai ciò che hai donato in termini materiali, mentali e spirituali. Nel sito internet www.terre9.net sono indicate tante “domande”. Tzu Fen sarebbe lieto di ricevere le vostre risposte per metterle in forma sintetica ed anonima, a disposizione delle persone che ne hanno bisogno. E sul numero 9? È il segno che può farti cambiare posizione rispetto a quello che 6 diventando per 3 volte il numero perfetto!

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Riferimenti Bibliografici Beppe Fenocchio e Tzu Fen potrebbero indicare qui un lungo e strano elenco di libri che li hanno accompagnati ed ispirati nel loro lavoro, nelle lorosue passioni e, in sintesi, nella parte già trascorsa della vita. Non si vogliono però correre due rischi: - il primo sarebbe quello di trasferire l’eventuale interesse suscitato su altre fonti del sapere e dell’essere solo per fare sfoggio di conoscenze. - Il secondo indicare dei libri che potrebbero essere testi illuminanti, ma anche armi micidiali del divenire. Ci limitiamo perciò ad indicare le tematiche che questi innominati testi trattano: - Respirazione - Meditazione - Autosuggestione cosciente - Visualizzazione creativa - Marketing - Management - Coaching - Magia della Vita ….. e tanti altri

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Riferimenti Sitografici

Lo stesso discorso vale per il riferimento a numerosi siti internet. Chi volesse soddisfare la personale curiosità, avere indicazioni per approfondire argomenti, ma soprattutto porsi nuove domande per il proprio cambiamento può consultare il sito www.terre9.net . Chi volesse creare un contatto può inviare una mail all’indirizzo beppefenocchio@libero.it e seguirlo su Facebook e Twitter.

Siamo davanti ad una grande evoluzione della tecnologia e della comunicazione, teniamoci al passo, evolviamo perchè ci il rischio di rimanere “analfabeti digitali” Beppe Fenocchio

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Beppe Fenocchio , nato nel 1950 è stato dirigente, amministratore e revisore di diverse società di servizi. Iscritto all'albo dei giornalisti si diletta a leggere e scrivere. Attualmente si occupa di comunicazione e social network pre-occupato dell'alfabetizzazione digitale. E' l'autore delle poesie giovanili pubblicate in questo libro.

Tzu Fen E’ lo pseudonimo di un bresciano cinquantenne che coltiva l’interesse di accostare pensiero occidentale e pensiero orientale in una visione di reciproco completamento: win-win è il messaggio positivo guida! Sta sviluppando una innovativa rete di networking e crede nei modelli di autoformazione, di consapevolezza e nelle mappe mentali. Francesca Romanò Trentenne “Peter Pan” di provincia. Si occupa di Formazione Aziendale nel campo della Comunicazione Interpersonale e del Marketing. Trae ispirazione dall’osservazione diretta sul mondo e sulle persone, non dimenticando mai che la forza che spinge a cambiare, è propria di chi sa osservare la realtà con gli occhi di un bambino!

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DOMANDA “Poiché le risposte sono in noi dobbiamo essere capaci di farci buone domande!” RISPOSTA

“Ho incominciato ad essere felice il giorno in cui ho smesso di dare la colpa agli altri della mia infelicità” Tzu Fen

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