Catalogo prodotti "I tre scudi"

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Nella zona dell’alto tavoliere delle Puglie, più precisamente nella ristretta area dei tre paesini Torremaggiore, San Paolo Civitate e San Severo, abbiamo scoperto dei prodotti di alta qualità con grandi proprietà nutritive. Tra i sapori e gli odori di una terra florida, le materie prime, vengono lavorate con metodi tradizionali mantenendo invariate le loro qualità. Esse seguono un rigido iter di selezione, così da ottenere un prodotto finale con caratteristiche rare ed esclusive. La confezione è semplice ma raffinata, che protegge e mantiene inalterati i prodotti, così da assicurarne il gusto e le proprietà nel tempo. Con questi prodotti non vogliamo solo proporre degli alimenti, ma una riscoperta di beni tipici di questa terra, sottolineandone l’importanza e la loro produzione, esclusivamente artigianale. I tre scudi s.a.s.


LA PIANTA DI PERANZANA

L

a “Peranzana” è una cultivar pura, non una ibrida. Il nome deriva dalla storpiatura dialettale del luogo d’origine, cioè la Provenza. Esistono due diverse storie che spiegano il motivo della presenza della pianta d’ulivo della Peranzana nella zona dell’Alto tavoliere delle Puglie, le differenzia il commissionario che la fece introdurre in questo territorio. Il racconto più accreditato tramanda che durante la metà del Settecento, Raimondo de Sangro fece trasportare e introdurre nei suoi possedimenti terrieri italiani la pianta della Peranzana. La famiglia de Sangro era una delle famiglie più importanti d’Europa e aveva legami di parentela con i Borboni di

Spagna e di Francia, e con i Duchi di Borgogna,con discendenza legata a Carlo Magno. Raimondo de Sangro fu nominato principe di San Severo e Duca di Torremaggiore, proprio in quei territori decise di introdurre la pianta d’ulivo di peranzana, dove ancora oggi è presente, limitatamente agli agri di San Paolo di Civitate, San Severo e Torremaggiore. Invece alcuni studi sulla datazione degli ulivi dell’agro di Torremaggiore hanno riscontrato che l’introduzione di questa pianta possa essere precedente al periodo di dominazione della famiglia de Sangro, infatti si potrebbe attribuire alla famiglia degli Angioini, già presenti in Italia meridionale dal 1266,

i quali provenivano proprio dalla Provenza. Risulta che la contrada Reinella, sita in Torremaggiore, appartenesse alla Regina Sancha, la quale faceva parte della famiglia degli Angioini. Il nome della contrada deriva dal vezzeggiativo di “Reginella”, ovvero il nome con cui il popolo del Regno di Napoli era solito riferirsi proprio alla Regina Sancha. Probabilmente la Regina fece giungere dalla Provenza agricoltori specializzati nella coltivazione degli ulivi e proprio il primo impianto in contrada Reinella potrebbe essere all’origine della diffusione, che ebbe la Peranzana, nell’intero territorio di Torremaggiore, di San Paolo di Civitate e di San Severo dove tutt’ora viene coltivata.

Entrambi i racconti danno una possibile spiegazione del perché la pianta d’ulivo di Peranzana sia presente in un territorio ben delimitato della piana dell’Alto tavoliere delle Puglie. Questa pianta ha trovato il suo clima ideale in questi territori, producendo un oliva capace di trasformarsi in un olio extra vergine unico, con proprietà organolettiche e nutrizionali straordinarie. Le olive di Peranzana sono di media grandezza e l’olio che se ne ricava ha una acidità molto bassa ed un gusto molto equilibrato, ciò significa che l’olio, appena estratto, è pronto per il consumo, senza bisogno di un periodo di maturazione o di essere miscelato con altri oli, cosa che ne ridurrebbe solo la qualità.

Fonti: Consorzio parco della Peranzana e da “L’origine della Peranzana” di Elio Patella.


OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA

Con il suo profumo fruttato ampio e complesso, con richiami all’oliva fresca appena colta, con note di carciofo e un retrogusto di pomodoro verde e mandorla, esprime appieno la sua qualità e il suo legame con la terra. Risulta visivamente limpido e di colore verde con riflessi color paglierino, alla vista si intuisce la genuinità e la purezza dell’olio che non subisce alcun trattamento ulteriore alla spremitura. Il gusto ampio ed accattivante fa si che si possa avvertire il corpo pieno, ricco e l’eccellente corrispondenza gusto e olfatto. Da non tralasciare è la vena piccante che lo esalta ulteriormente.

VALORI NUTRIZIONALI MEDI PER PORZIONE(15ML)

“Dipende da noi essere in un modo piuttosto che in un altro. Il nostro corpo è un giardino, la volontà il giardiniere.” (W. Shakespeare)

Grassi totali *polinsaturi *saturi *monoinsaturi Valore energetico Colesterolo Sodio Carboidrati Proteine

14,00 g 1,40 g 1,96 g 10,64 g 123 Kcal 0g 0g 0g 0g


IL TARALLO Esistono diverse versioni sulla provenienza della parola “tarallo”. Alcuni ritengono derivi dal latino “Torrere” ossia “tostare”, altri dalla parola greca “Daratos” ovvero “sorta di pane” o anche da “Tar”, in lingua italica “avvolgere”. Esso nasce come alimento consumato dai contadini, i quali si spostavano per curare i raccolti, rimanendo lontani da casa per molti giorni. Nel XVIII secolo i fornai erano soliti arrotolare e poi infornare i resti della pasta del pane, cosi da formare degli anelli dorati a cui diedero il nome di Taralli. Da li a poco divennero importanti quasi quanto il pane e la gente li accompagnava spesso con il vino. Nel corso dei secoli il Tarallo pugliese venne pian piano elaborato con vino e olio extravergine d’oliva tramite l’uso di ingredienti di estrema qualità e una lavorazione artigianale, creando un prodotto finale di eccellente fattura. Oltre al classico tarallo, ne esiste un tipo a cui viene aggiunto il vino bianco che crea un gusto nuovo esaltando ancor più il già ottimo prodotto.

TARALLI CLASSICI Preparati con farina tipo “��”, olio extra vergine di oliva, vino bianco, semi di finocchio e sale.


TARALLI AL VINO BIANCO Preparati con farina tipo “��”, zucchero semolato, vino bianco, olio extra vergine di oliva, strutto e sale.

SCALDATELLI Preparati con farina tipo “��”, olio extra vergine di oliva, vino bianco, semi di finocchio e sale.


I tre scudi S.A.S. Via Bologna ��� ����� Torino ITALY www.itrescudi.it itrescudi@pec.it


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