GIUSEPPE PULLARA ARCHITECTURE PORTFOLIO
il seguente lavoro contiene una selezione dei lavori accademici, progetti di competizione, tesi di laurea e esperienze lavorative compresi tra il 2010 e il 2014.
Tutte le immagini, le fotografie, le illustrazioni che compongono questa raccolta di lavori sono di proprietà dell’autore Giuseppe PullaraŠ tutti i diritti sono riservati.
Contents C u r r i c u l u m U n i v e r s i t Ă
V i t a e
4-5 6-17
Te s i
18-29
C o n c o r s i
30-35
R e n d e r
36-43
qualifiche
contatti cellulare +39 320 19 88 200 mail giu.pullara@gmail.com
1999 - 2003 Diploma per Geometri 90/100 _ITG “E.Basile” Caltagirone
skype josippo84
informazioni personali nato il 28 Giugno 1984 luogo di nascita Caltagirone_Catania_Italia domicilio Firenze_Italia
conoscenze
20 Dicembre 2012 Laurea magistrale in Architettura votazione 104/110, Università degli Studi di Firenze. Relatore Prof. Marco Sala, correlatore Prof. Fernando Recalde Leon, tema “Città solare nel centro del mondo: Progetto sostenibile di un comples-
lingue parlate inglese (buono) - spagnolo (ottimo)
so residenziale a Quito, Ecuador”
lingue scritte inglese (buono) - spanolo (buono) software piattaforma Mac - Windows, Archicad
23 Ottobre 2013 Abilitazione all’esercizio della profes-
3D, Autocad 2D, Rhino, Artlantis, Pho-
sione di Architetto, Università degli
toshop, Office
Studi di Firenze. 07 Gennaio 2014 Iscrizione all’ Albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Corservatori della provincia di Catania.
esperienze professionali 2012 Tirocinio presso TeAD_Dipartimento
2013 ABITA’s Project Officer a Lima, Perù:
Febbraio - Marzo di Tecnologia dell’Architettura e Desi- Gennaio - Maggio - assistenza tecnica masterplan “Lomas gn “P. Spadolini”, tutor Arch. Leonardo
Verdes” Eco_Luxe Resort & Country
Boganini:
Club ‘Agro Productivo’ Tarapoto Perú
- Analisi caratteristiche termiche strut-
- assistenza tecnica Progetto Munipio
ture opache,
di Lima
software: Termus, TermoKCalc8
- progetto Eco Torre Agro Industrial - rendering interni
2012 Collaborazione studio MSA associati: Aprile - Ottobre - progetto e rendering “Villa Petri” Firenze
2013-2014 Collaborazione NAJS Architect, Firenze Sett.-Genn. Gestione di progetti, documenti pro-
- progetto e rendering “Villa unifami-
gettali, scia, dia, paesaggistica e APE,
liare” Mondovì, Torino
computi metrcici estimativi, rendering.
- rendering “Arezzo casa SPA” - rendering “lungomare Portoferraio”
2014 Collaborazione GPA Ingegneria S.GioFebbraio-Aprile vanni Valdarno, Arezzo Retail design Prada shop Progetti per appalto.
Laboratorio Progettazione IV Prof.G. Cavallina Progetto di una cantina vitivinicola a Comeana, Prato
La zona di Comeana si presenta come un invaso, un impluvio generato dall’intersezione di superfici (colline) differenti: vigneti, uliveti, Il vigneto è l’orientamento produttivo non solo dell’area ma di tutta la zona, suggerendo cosi la scelta di progettare una cantina-museo. L’edificio è costituito da due elementi, ognuno con funzionalità diversa. La cantina in cui avviene la lavorazione del vino si trova interrata, con un unico affaccio sulla piazza che lascia intravedere la presenza di una funzione importante. La collina, in cui essa è nascosta e sulla quale si trovano i vigneti, nasconde e custodisce ciò che produce. Un solo elemento esce fuori dal terreno a richiamare l’attenzione su di se ed ha la funzione di accogliere il pubblico: contiene gli uffici, l’ingresso al museo, il bar per la degustazione e la vendita del vino. È un elemento che vuole emergere dalla collina ma intende dialogare con essa, le pareti vetrate permettono di avere un continuo con lo spazio circostante e non estraniano il visitatore dal luogo in cui si trova.
Disegno Automatico Prof.G. Verdiani Modellazione di un oggetto di design
La Poltroncina a dondolo della serie Plastic Chair è uno modelli più rappresentativi della produzione dei coniugi Eames. Parte di una celebre collezione di sedute, il progetto risale al 1950: moderna riedizione della leggendaria Fiberglass Chair, è stata la prima sedia in plastica prodotta in serie. Il caratteristico sedile di forma organica, prima in plastica rinforzata con fibra di vetro e ora in polipropilene, è stato nel tempo combinato con più tipologie di basi differenti, come appunto la rocker RAR e prodotto da Vitra in milioni di esemplari. Sedia confortevole e accogliente, la Plastic Chair versione a dondolo presenta una base a quattro zampe di esile metallo controventato che poggia su due bilancieri di legno, trattati con vernice trasparenti. Accanto alle classiche versioni in bianco e nero, la scocca monopezzo è disponibile dal 2009 in nuovi accattivanti colori e trattata con degli additivi speciali per rallentare il processo di scoloritura dovuto ai raggi UV.
Laboratorio di Sintesi finale in progettazione ambientale Prof.M. Sala Palazzo Municipale di Iquitos, Perù
Iquitos è il maggior centro dell’Amazzonia peruviana, è la piu grande città continentale non raggiungibile solo navigando il Rio delle Amazzoni o per via aerea. Obiettivo principale del progetto è stato quello di rispettare la storia del luogo e considerare il contesto. Una cultura forte e carica di identità che ha fatto da guida, per la progettazione. La luce, il clima, le tecniche strutturali e costruttive, la topografia, i materiali, i rapporti dei pieni e dei vuoti e le proporzioni sono tutti elementi che esistono e che continueranno a esistere. L’elemento di maggior eccezionalità risulta la chiarezza visiva, ottenuta attraverso la definizione di ogni unità funzionale. Il ruolo istituzionale e il contesto spaziale del luogo dettano le generatrici che andranno a determinare gli ambienti dell’edificio. Spazio pubblico con funzione museale a piano terra a contatto con la piazza antistante, primo piano con funzione amministratica con vista diretta verso l’altro potere locale, la chiesa, in posizione antistante, lo spazio espositivo al terzo piano si relaziona con il Rio delle amazzoni poco distante. Sulla terrazza la zona bar, una struttura leggera completamente in Bamboo autoctono.
PARTICOLARE B: COLMO IN BAMBOO
PARTICOLARE A: BAMBOO-TERRA
Tesi di Laurea Relatore Prof. M. Sala “Città solare nel centro del mondo: Progetto sostenibile di un complesso residenziale a Quito, Ecuador” L’obiettivo dell’ Hydro Building Farm è quello di ridurre il divario tra ambiente urbano e rurale. L’idea è quella di integrare le relazioni che si instaurano in un’area urbana con la possibilità di produrre cibo presente nell’ambiente rurale. L’ HBF consuma solo ciò che produce; risorse naturali come sole, vento e acqua forniscono una gamma di servizi necessari per assicurare un elevato standard di benessere, a questi va aggiunto un’altra fonte di servizi e benessere: la coltivazione attraverso sistemi fuori-terra per garantire agli abitanti l’autosufficienza alimentare di verdura e ortaggi. L’HBF costituisce un modello di sviluppo sostenibile, uno sviluppo economico in grado di portare benessere sia alle generazioni presente che alle future senza danni alle risorse e agli organismi biologi del pianeta. Il foorprint dell’HBF è relativamente basso, solo 0,4ha di Terra sarebbero necessari per sostenere i consumi e assimilare i rifiuti che in esso si producono, questo grazie all’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili, costruzione a secco, raccolta acqua meteorica e depurazione acque reflue.
La progettazione passiva degli edifici ha come obiettivo la massimizzazione del comfort delle persone riducendo al minimo il consumo di energia e l’impatto sull’ambiente. La BIOMIMETICA studia i processi biologici e biomeccanici della natura, come fonte di ispirazione per il miglioramento delle attività e tecnologie umane. Il progetto delle! residenze ha un approccio “ectotermico”, cerca cioè di instaurare delle relazioni osmotiche con l’ambiente, sfruttando le risorse naturali in modo meno dispendioso, al fine di raggiungere un’equilibrio energetico che garantisca un eterminato confort. Come l’iguana delle galapagos gli edifici sono orientati in modo tale da esporre i propri ambienti ai raggi delle prime ore del mattino e alle ultime prima del tramonto, mentre nell ore più calde espone il lato più corto oltre alla copertura verde.
FOOTPRINT
Concorso di Idee Progetto di case sugli alberi presso Malga Boiara in C.C. Cles (TN) in collaborazione con Arch. Umberto Albricci Da sempre la casa sull’albero ha rappresentato un legame stretto tra l’uomo e la natura. Il progetto vuole essere non una “classica” casa sull’albero, ma una cellula di forma circolare, dalle linee naturali, come un bulbo, concepita per l’area verde della Malga Boiara, rappresentando idealmente il fenomeno naturale allo stadio embrionale. ECOLOGICA perchè si tratta di una struttura interamente prefabbricata, montata in loco e poi fissata e ancorata. Gli elementi sono in legno reperibili a Km 0 e facilmente riproducibili nel rispetto dell’ETICA e della tradizione dagli artigiani locali, in tempi e costi ragionevoli quindi in ECONOMIA . In forza a questo aspetto si aggiunge anche la serialità di questi profili: otto archi di cerchio perfettamente identici ancorati da anelli che esercitano compressione, tramite morsetti di congiunzione, sul tronco. Ciò permette l’adattabilità della struttura nel tempo, alle deformazioni del fusto della pianta. La sensazione che ha guidato il progetto è di far si che la struttura dia l’impressione di appartenere all’albero, che in qualche modo ci si senta comunque ospiti al suo interno, e che nel rispetto di esso si diventi ospiti graditi.
Progettazione e realizzazione “Appoja pusate”
Dal siciliano, “poja pusate” (poggia posate) lascia intendere la sua funzionalità. Il design si ispira alle curve sinuose dell’Etna. Il profilo del vulcano modella l’argilla dell’artigiano di Caltagirone fondendo in un unico pezzo storia e tradizione di un luogo, materia e arte di una cultura. La decorazione interamente dipinta a mano rende unica composizione della tavola e unico il posto di ogni commensale. Già nei primi del ‘900 apparivano sulle tavole oggetti metallici con la funzione di sorreggere le posate e non farle appoggiare sulla tavola.
Lavori di Rendering committenti vari
Durante gli ultimi anni sempre piu spesso ho svolto compiti di renderizzazione, sia in ambito universitario che nelle varie esperienze lavorative. Premetto che si tratta di conoscenze frutto di personale passione verso la computerizzazione e di studi auto-didattici dei vari software come: Rhinoceros, Archicad, Artlantis e Photoshop. Questo capitolo riguarda solo lavori di renderizazzione, che escludono in totale o in parte il mio ruolo in fase progettuale.
villa a MondovĂŹ, Torino
riqualificazione a Firenze, prima-dopo
edificio residenziale ad Arezzo
Riqualificazione Marina Militare prima-dopo
Tesi: museo del design, Roma
interni per “Oficinas +”, Lima
Tesi: Riqualificazione quartiere Isolotto, Firenze
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mobile : +39 320 19 88 200 e-mail: giu.pullara@gmail.com