9517 premio10 Moxatore elettrico

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L’applicazione terapeutica del calore è una pratica non invasiva. Favorisce il rilassamento muscolare, diminuisce la rigidità, aumenta localmente la circolazione sanguina, stimola il sistema immunitario... Permette di lottare efficacemente contro il dolore. Occupa un posto privilegiato nella Medicina Tradizionale Cinese, dove è denominata Moxibustione.

La moxibustione, une pratica millenaria Il termine moxibustione è indissociabile da quello dell’agopuntura, nell’ideogramma cinese. La recente scoperta di alcuni antichi manoscritti in una tomba cinese (Ma-Wang-Dui) fa pensare che la moxibustione sarebbe precedente e persino all’origine della definizione dei meridiani e dell’agopuntura! Utilizzata da millenni, la stimolazione mediante calore prodotto dalla combustione senza fiamma dell’artemisia è una pratica quotidiana, in Cina naturalmente, ma anche in Giappone. Attualmente è oggetto di importanti ricerche scientifiche e cliniche che mettono in evidenza i numerosi e diversi meccanismi fisiologici implicati. Per esempio, alcuni studi mostrano che la stimolazione di punti specifici – 6Milza / 67Vescica / 1Rene in posizione bilaterale- favorirebbe il ritorno in posizione cefalica del feto nelle settimane precedenti al parto.

Meno impressionante degli aghi I testi antichi raccomandano un utilizzo molto vasto della moxibustione, pari a quello dell’agopuntura. Presentano questa tecnica come più semplice, ma anche più lunga nella sua applicazione, anche se i risultati alla fine del trattamento soni spesso più rapidi e duraturi… L’apporto energetico è evidentemente indicato in tutti gli stati di vuoto (vuoto di Sangue, vuoto di Energia), di affezioni causate da energie negative, Vento, Freddo e Umidità, ma anche per la riduzione degli eccessi, nei casi di Calore Umido, per esempio.

Tutte le sindromi di deficienza sono associate ad un abbassamento del sistema di difesa. Quindi, è sempre utile rafforzare il sistema immunitario, nella prevenzione come anche nel trattamento. L’apporto di energia esterna è spesso più efficace dell’uso dell’energia dello stesso paziente, soprattutto se quest’ultima è limitata o insufficiente.

I ricercatori ne hanno identificati 9 come sensori termici, ciascuno attivato da una soglia di temperatura specifica. Questi canali ionici appartengono alla superfamiglia dei Transient Receptor Potential (TRP) e sono identificati come ThermoTRP (TRPV1, TRPV2, TRPV3, TRPV4, TRPM2, TRPM4, TRPM5, TRPM8 e TRPA1). Gli studi hanno dimostrato che questi termosensori sono già presenti negli antenati comuni dei pesci e dei tetrapodi. Alcuni sono stati persino ritrovati negli invertebrati. L’evoluzione dei vertebrati è avvenuta sulle stesse basi, adattate alle necessità specifiche delle specie e del loro ambiente. Nell’uomo, 15°C e 43°C rappresentano le soglie di sensazione sgradevole o dolorosa e sono stati identificati 6 ThermoTRP (di cui 2 ci riguardano più in particolare, il TRPV1 che si attiva al di sopra dei 43°C, e il TRPV2 al di sopra dei 52°C), che si ritrovano nei neuroni

Prevale la vostra esperienza

La moxibustione è yang

La realizzazione pratica della moxibustione è perfettamente descritta in tutte le opere che trattano di Medicina Tradizionale Cinese, e senza dubbio fa già parte della vostra esperienza.

In particolare, la moxibustione è di natura yang, ma può tonificare yin e yang, qi e sangue. Scalda dal freddo, scalda e rafforza lo yang, ma può anche tonificare lo yin, applicata sui

Ricordiamo semplicemente che le due principali controindicazioni mediche, nella Medicina Tradizionale Cinese, sono l’eccesso di calore e la vacuità dello Yin con calore o fuoco. Le altre controindicazioni sono relative e in funzione dello stato del paziente e dell’esperienza del medico.

Le ricerche scientifiche identificano la modalità d’azione della moxibustione Canali ionici termosensibili

meridiani yin, che trasportano anche il qi. Permette una mobilitazione rapida del Sangue e dell’Energia, sopprimendo la stasi.

afferenti (sensitivi) primari come anche in tutti i tessuti. Ogni nocicettore comporta vari recettori ionici: la sensibilità è molto fine e estremamente reattiva.

La via d’azione della moxibustione si affida quindi a recettori specifici Questi termorecettori non rispondono alla stimolazione meccanica :La via d’azione della moxibustione si affida quindi a recettori specifici. (Ricordiamo che i meccanocettori interessati nell’ambito dell’analgesia dell’agopuntura, usano le fibre A beta, fibre più spesse). Le informazioni mobilitano quindi le fibre sottili iA delta e le fibre C polimodali, come anche i neuroni centrali e le cellule della via spinotalamica. Gli interneuroni inibitori modulano la nocicezione, per mezzo dei DNIC (Diffuse Noxious Inhibitory Controls) che bloccheranno una parte delle informazioni nervose dirette al sistema nervoso centrale (SNC) e produrranno

un’analgesia locale, ma che sarà più lunga da stabilire e più moderata di quella indotta dalla puntura. A livello locale, la stimolazione dei termorecettori (e di altri recettori polimodali) scatenerà la liberazione di un certo numero di mediatori (sostanze P, somatostatina, …) che agiranno immediatamente provocando un’infiammazione: - una vasocostrizione iniziale, di brevissima durata, probabilmente riflessa della parete vascolare - una vasodilatazione e un aumento del flusso sanguigno, mediante la stimolazione antidromica dell’assone afferente - l’attivazione dei mastociti, e del sistema immunitario più in particolare (aumento della popolazione sanguigna e dell’attività dei globuli bianchi), durante un periodo abbastanza lungo (superiore a 2 settimane) A livello superiore, la sommazione degli stimoli e le modifiche locali saranno integrate e trattate dal SNC, causando una risposta neuroumorale coordinata, generale. È stata riscontrata una grande similitudine anatomica e fisiologica tra i punti d’agopuntura e i punti riflessi (trigger points), che suggerisce un funzionamento simile. L’applicazione di calore sui punti riflessi darà gli stessi effetti fisiologici.


L’artemisia, scelta da tempo come fonte di calore Artemisia, un calore di qualità

La sua combustione provoca un fumo dall’odore molto forte

Nella sua forma primitiva, la moxibustione ha senza dubbio utilizzato materiali diversi, come i ciottoli caldi (l’utilizzo di pietre calde è sempre d’attualità), tabacco, cotone, zolfo, aconito… Ma l’artemisia continua ad essere usata da tempo, per la qualità del calore procurato dalla combustione di questa erba essiccata, ridotta in polvere prima di essere usata tale quale o a forma di cono, di sigaro…

Il fumo può rivelarsi tossico a lungo termine. D’altro canto, come qualsiasi corpo che si consuma, produce ceneri che, cadendo durante la seduta, possono causare bruciature gravi sulla pelle del paziente.

Ha dato persino il suo nome alla pratica al di fuori dalla Cina, infatti, il nome “moxa” viene dal giapponese “mogusa”, che significa artemisia! L’artemisia è anche usata in erboristeria, e il suo olio essenziale ha proprietà molto conosciute ma anche una tossicità da non sottovalutare che necessita di un utilizzo professionale, riservato a medici specializzati.

Se in Cina si praticava –e si pratica ancora, ma in minor misura, una moxibustione aggressiva (artemisia messa direttamente sulla pelle e poi bruciata) causando bruciature gravi, una convalescenza che necessita di cure locali per evitare le superinfezioni e cicatrici dolorose e antiestetiche, il Giappone e il mondo occidentale evitano accuratamente di cauterizzare, e preferiscono un utilizzo più delicato del calore. Il rischio di bruciatura è comunque uno dei principali motivi di rifiuto della moxibustione da parte dei pazienti, e dell’abbandono della

tecnica per paura di complicanze mediche e persino legali. Queste caratteristiche, odore forte, fumo tossico, rischi di bruciatura, insieme alla necessità di accendere e spegnere la moxa (il che non è sempre immediato), hanno portato un certo numero di medici a rinunciare a questa pratica nonostante sia nota per le sue indicazioni e i suoi risultati.

Le difficoltà dell’artemisia o Perché costruire [e utilizzare] un “moxa like” ? Privarsi della moxibustione, significa poter utilizzare soltanto la metà dei vantaggi della Medicina Tradizionale Cinese, rinunciare a una terapia efficace (« ciò che l’agopuntura non guarisce sarà curata dall’applicazione delle moxa »), perdere uno strumento prezioso per apportare energia a un organismo sofferente di vacuità di yang… Per ritrovare i risultati della moxibustione, bisognava risolvere due problemi: - conservare tutte le caratteristiche fondamentali dell’artemisia nel suo spettro di emissione - eliminare tutti gli inconvenienti legati alla combustione precedentemente indicati Con Premio 10 moxa come con l’Artemisia, la stessa larghezza di spettro, la stessa distribuzione tra infrarossi corti, medi e lunghi, assicurano una mobilitazione equivalente dei recettori fisiologici, qualunque sia la loro natura e la loro profondità. Usandolo, voi e il vostro paziente ritroverete quindi le sensazioni e i risultati della moxibustione con l’artemisia. Allo stesso tempo, saranno eliminati, con un’alimentazione elettrica sicura: - l’accensione della moxa - lo spegnimento - i fumi tossici - l’odore forte, che impregna abiti e muri, e persino la tromba delle scale… - i rischi di bruciatura causati dalla cenere - la paura del paziente di restare bruciato Inoltre, è stato appositamente studiato un Concentratore (accessorio amovibile in dotazione con l’apparecchio) affinché possiate, se lo desiderate, focalizzare il raggio su un punto preciso. Passate questo Concentratore sul trasmettitore, e lavorate come con un bastoncino di incenso. Il vostro paziente, dopo qualche istante senza sentire calore, vi descriverà una sensazione folgorante di penetrazione profonda del calore, il che ci ha portato a definire questa tecnica “ago termico”! Un cavo flessibile di 3 metri, 4 adattatori di rete per essere attivi ovunque nel mondo, un sacchetto per il trasporto, Premio 10 moxa è completo per un uso comodo ed efficace.


Le caratteristiche dello spettro dell’artemisia in combustione… Quando si accende l’artemisia con un accendino o un bastoncino di incenso, si consuma senza fiamme, rosseggiante, e produce cenere che, se non si elimina (cadendo o con un gesto del medico), rallenta la sua combustione e modifica il suo spettro di emissione. Il calore emesso è sotto forma di radiazioni elettromagnetiche, ossia di onde portatrici di energia. Lo spettro d’emissione è molto vicino a quello di un corpo nero. Un corpo nero designa un oggetto ideale il cui spettro elettromagnetico –ossia la distribuzione della quantità di energia in funzione della lunghezza d’ondadipende solo dalla sua temperatura. Questa curva ha una forma specifica, continua, con un apice corrispondente alla lunghezza d’onda che apporta più energia, e una pendenza più o meno sostenuta per le lunghezze d’onda inferiori e superiori.

Artemisia : uno spettro negli infrarossi

Spettro Moxa tradizionale

d’emissione molto esteso, le cui lunghezze d’onda si estendono dal rosso (nello spettro visibile) agli infrarossi corti, con un picco situato negli infrarossi medi, e una forte proporzione di infrarossi lunghi. Se si attiva la combustione, soffiandoci sopra per esempio, la temperatura dell’artemisia aumenta a 850-900°C, il picco dello spettro si situa verso 2,6µm, e la proporzione di infrarossi corti e medi è importante. Quando la combustione si attenua (presenza di cenere, per esempio), la temperatura dell’artemisia diminuisce a circa 650°C, il picco è vicino a 3µm, spostando lo spettro verso il basso (meno energia trasmessa) e verso gli infrarossi lunghi

Intensità relativa (in %)

L’artemisia in combustione presenta uno spettro

Corpo nero teorico di riferimento

Moxa incandescente Moxa con cenere

Lunghezza d’onda (in µm)

La distribuzione delle lunghezze d’onda su una gamma così ampia è una caratteristica fondamentale dell’artemisia, e spiega in gran parte la sua efficacia, grazie al suo adeguamento ai recettori fisiologici dell’organismo, termo- e foto- recettori . In effetti, non basta apportare energia calorica, è necessario che questo calore possa essere assorbito, assimilato e questo dipende naturalmente dalla finestra di sensibilità elettromagnetica dei recettori. Inoltre, non bisogna saturare i termorecettori cutanei, sensibili alla temperatura esterna e che, se si oltrepassa la loro soglia di tolleranza, porteranno il paziente a un riflesso di allontanamento dovuto al dolore, limitando i tempi di applicazione.

… e di Premio 10 moxa

Corpo nero teorico di riferimento

IR vicini

Premio 10 Moxa Visibile

Intensità relativa (in %)

Il trasmettitore concepito per Premio 10 moxa ha caratteristiche di spettro di emissione che ricalcano quelle dell’artemisia in combustione. È veramente un « moxa-like » !

Spettro premio 10 moxa

IR medi IR lontani

ISi comporta come un corpo nero quasi perfetto, e, in funzione, il trasmettitore ha una temperatura stabile di 850°C, e presenta un picco spettrale di 2,6 µm.

Lunghezza d’onda (in µm)

Premio 10 moxa vs Lampada alogena

Visibile

Premio 10 Moxa IR vicini

Così, come controesempio, un trasmettitore di tipo alogeno, il cui spettro d’emissione è molto più corto, e concentrato sul visibile, non potrà avere lo stesso apporto energetico assorbito dal corpo, anche (e soprattutto) se la sua temperatura è molto elevata. Il paziente sentirà quasi immediatamente una sensazione di bruciatura, e inoltre pochissime onde penetreranno i tessuti, trovandosi fuori dalla finestra di sensibilità della pelle.

Intensità relativa (in %)

Lampada alogena

IR medi IR lontani

Lunghezza d’onda (in µm)


Le applicazioni di In agopuntura Le applicazioni sono ovviamente quelle della moxibustione, realizzate finora con un sigaro d’artemisia. La somiglianza con l’artemisia fa in modo che possiate ritrovare immediatamente tutti i gesti a cui siete abituati con un sigaro di moxa, un approccio preciso, le reazioni del vostro paziente alla sensazione di calore, … e i risultati! Ogni volta che dovete tonificare (o disperdere), rafforzare lo Yang o riempire un vuoto di energia, Premio 10 moxa assicura una stimolazione conforme alle prescrizioni dei testi antichi e alle scoperte moderne.

L’effetto “ago termico” Un folgorante calore penetrante Il Concentratore, accessorio amovibile, focalizza il raggio infrarosso su una zona di qualche mm². Applicate Premio 10 moxa a contatto (l’isolante protegge dalla bruciatura) o molto vicino alla pelle. Dopo qualche secondo, il vostro paziente sentirà una folgorante sensazione di calore molto localizzata, che penetrerà nei tessuti sottocutanei Un effetto rapido, specifico, un’azione terapeutica precisa, per la stimolazione di un punto in profondità.

In auricoloterapia

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Gesti familiari, risultati conosciuti

Una nuova tecnica di stimolazione Muniti del Concentratore, lavorerete su una zona o su un punto, per invalidarlo. Un metodo molto più sicuro e meno doloroso della cauterizzazione mediante bastoncino, senza ago (evitando la paura della puntura da parte del vostro paziente). Applicate una stimolazione energetica forte per un’azione immediata e prolungata. Questa originale tecnica di stimolazione apre le sue porte alla ricerca…

In termoterapia locale Un’applicazione precisa, sicura, efficace

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La stimolazione dei punti riflessi permette di migliorare sensibilmente le patologie croniche : la diminuzione dei dolori muscolari o articolari il rilassamento delle contratture e degli spasmi muscolari la mobilitazione delle strutture implicate nella rigenerazione tissulare, il riassorbimento dell’infiammazione cronica, le difese immunitarie un aumento del flusso sanguigno locale, migliorando l’apporto di nutrimento e l’eliminazione delle tossine

La ricerca in terapia calorica oggi esplora numerose vie, in particolare nell’utilizzo degli infrarossi lunghi. Per sempio, oggi sono oggetto di promettenti studi clinici il miglioramento della qualità e della permanenza delle fistole artero-venose per coloro che soffrono di insufficienza renale in fase terminale e dializzati, la diminuzione della pollachiuria notturna mediante rafforzamento della vescica.

Sedatelec • Chemin des Mûriers • F-69540 Irigny • Lyon • France • Tél. +33 (0) 472 663 322 Fax + 33 (0) 478 508 903 • sedatelec@sedatelec.com • www.sedatelec.com

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L’applicazione terapeutica di calore, una pratica ricca di risultati. Oggi, una tecnica semplice, sicura ed efficace.


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