ESTATE 2015
CITY MAPS
Fasano, Martina Franca, Ostuni, Cisternino, Locorotondo, Ceglie Messapica, Alberobello, Noci.
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Govalleditria.it Pocket Estate 2015
è un supplemento di Gofasano.it Testata giornalistica iscritta nel Registro della stampa del Tribunale di Brindisi al n. 08/09 del 09/07/2009.
Direttore responsabile Giannicola DâAmico direttore@gofasano.it Hanno collaborato: Testi: Benedetta Loconte, Giannicola D'Amico Fotografie: Benedetta Loconte Grafica: Ilaria Forloni, Matteo Tamburrino Si ringraziano gli autori delle passate edizioni, Peter Speedwell per le traduzioni e Mimmo Capozzi per la realizzazione di parte delle grafiche pubblicitarie.
Area commerciale commerciale@govalleditria.it Editore Associazione Gonet- Fasano (BR)
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Benvenuti in Valle d'Itria WELCOME TO Valle d'Itria
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fasano
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martina franca
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ostuni
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Cisternino
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Locorotondo
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Ceglie Messapica
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Noci
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fuori porta Outside Valle d'Itria
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# Tutti i contenuti sono di proprietà dell'editore. è vietata qualsiasi forma di riproduzione, anche parziale, di testi e immagini.
Stradario Valle d'Itria Valle d'Itria maps
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Stradario PUGLIA Puglia Maps
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Valle dâItria un territorio da favola
The fairy tale land
Benvenuti in Valle dâItria, un pezzo di Puglia da amare, da scoprire, da vivere, da gustare, per una vacanza che di certo rimarrĂ impressa nel cuore e nella mente. Per aiutarvi a scoprire e visitare questo incantevole angolo al confine tra Bari, Brindisi e Taranto, ecco a voi lâedizione 2015 di Govalleditria Pocket, una vera e propria compagna di viaggio per rendere autenticamente local la vostra esperienza nella valle dei trulli. Questâanno vi suggeriamo dei percorsi per farvi scoprire le localitĂ piĂš suggestive del territorio: il mare e le spiagge da Bandiera Blu, la piana degli ulivi millenari, le campagne piĂš affascinanti, i vicoli dei caratteristici centri storici, i trulli patrimonio dellâUnesco, le prelibatezze enogastronomiche, le chiese e i monumenti, gli insediamenti rupestri, i parchi archeologici, lo Zoosafari di Fasano, le unicitĂ del Parco naturale regionale delle Dune costiere e tantissime altre perle. La Valle dâItria appagherĂ i vostri sensi e vi arricchirĂ di saperi e di sapori. Buone vacanze!
Welcome to the Valle dâItria, a part of Puglia to fall in love with, discover, live in and taste for a holiday and memories that will certainly remain in your heart and mind. To help you discover and visit this charming corner between the regions of Bari, Brindisi and Taranto, hereâs the 2015 edition of the Govalleditria Pocket, a real travel companion to help make your experience of travelling in the valley of the trulli authentically local. This year we offer to you some routes to travel to let you discover the most fascinating places in the area: the sea and the âBlue Flagâ beaches, the plain of ancient olive trees, the fascinating countryside, the characteristic alleyways of the historic centres, the trulli, recognised as heritage sites by UNESCO, the gourmet delicacies, the churches and monuments, the rock settlements, the archaeological parks, the Zoosafari of Fasano, the uniqueness of the Regional Coastal Dunes Nature Park and so many other gems. The Valle dâItria will satisfy your senses and enrich you with knowledge and taste. Wishing you a good holiday!
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TRULLI
I trulli sono costruiti direttamente sulla roccia, a base quadrata, con blocchi di pietra lavorati appoggiati l'uno sull'altro. Un cono di pietre calcaree grigie chiude la cima. I pinnacoli, diversi per ciascun trullo, sono lâapice della struttura: croci, stelle, sfere dal significato cristiano o scaramantico. I trulli che oggi si vedono a Alberobello sono del XV secolo, ma si ipotizza che la loro origine sia protostorica. Freschi dâestate e caldi dâinverno venivano utilizzati dai contadini come abitazioni e deposito attrezzi. Dal 1996 i Trulli di Alberobello sono patrimonio Unesco. âTrulliâ are houses which have sprouted up spontaneously, one next to the other, dressed in limestone, with coned roof with grey stones (chiancarelle), on which are painted crosses, stars or other signs with Christian and good luck symbols. Trulli dates back XV century but historians think they have protohistoric origins. Cold in summer and hot in winter Trulli were the houses and supplies depot of farmers. Trulli have become an Unesco heritage since 1996.
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FASANO
Dalla collina al mare viaggiando nella storia travelling through history from the hills to the sea
Visitare Fasano vuol dire fare un vero e proprio viaggio TRA la storia e cultura di uno dei territori piĂš belli e ricchi della Valle dâItria, capace di conquistarvi per le sue bellezze storiche, naturalistiche e gastronomiche. Il viaggio alla scoperta di Fasano comincia dal Parco Archeologico di Egnazia (Gnathia) e prosegue, come fosse una sorta di migrazione, dal mare verso lâentroterra, seguendo quelli che furono gli spostamenti dei popoli che abitarono questo territorio. Essi dapprima popolarono la costa e, dopo la caduta dellâimpero romano, lâabbandonarono per insediarsi nei villaggi rupestri e in seguito costruire i casali. Proprio uno di questi casali darĂ vita a S. Maria de Fajano ovvero la moderna Fasano. Oggi Fasano è una cittĂ turistica dalle mille sfaccettature, capace di offrire unâesperienza sensoriale dai colori variopinti. Il centro storico è un susseguirsi di vicoli, archi e piazzette, dove si affacciano le caratteristiche case alla fasanese. Da non perdere la Chiesa Matrice, Piazza Ciaia e i Portici delle Teresiane. Fuori dalle mura del borgo antico vi consigliamo di andare 10 | govalleditria.it
alla scoperta dello splendido scenario naturalistico che circonda la cittĂ . Da una parte vi è la collina punteggiata di trulli, dallâaltra il mare, passando per una verdeggiante pianura. SarĂ meraviglioso passeggiare a piedi, a cavallo o in bicicletta tra i viali delle colline alberate, la campagna disseminata di ulivi secolari o lungo le spiagge di finissima sabbia dorata. Lasciatevi
Nei dintorni Outside the city Il Dolmen di Montalbano, situato in contrada Pisco Marano, è raggiungibile percorrendo lâex strada statale 16 tra Fasano e Ostuni. Il monumento megalitico testimonia come il territorio fasanese fosse giĂ abitato in epoca preistorica. Lâarea è di proprietĂ privata ma lâaccesso al Dolmen è libero tutti i giorni. The Dolmen of Montalbano, situated in contrada Pisco Marano, can be reached from the former State Road 16 (SS16) between Fasano and Ostuni. The megalithic monument bears witness to the fact that the territory of Fasano was already in habited in the prehistoric era. The dolmen is situated in private property but it is accessible at all times.
Essere informati For the smart tourist Mercato locale mercoledĂŹ mattina nella zona di Via Giardinelli. The local market is on Wednesday mornings in the area of Via Giardinelli.
accompagnare nel vostro viaggio dalle strepitose tipicitĂ culinarie di cui è ricco lâintero territorio. Visiting Fasano means really travelling through the history and culture of one the most beautiful and fascinating areas in the Valle dâItria, which can conquer you with its historical, gastronomic and naturalistic beauty. The journey to discover this city can only begin at the Archeological Park of Egnazia (Gnathia) and proceeds, as if it was a kind of migration, from the sea inland, following the movements of the people who lived in this area: who at first lived on the coast and, after the fall of the roman empire, abandoned it to live in the rock settlements and then to build hamlets. And it was one of these hamlets that became S.Maria de Fajano or the modern Fasano. Today Fasano is a tourist city with many facets, which can offer a colourful and variegated sensuous experience. The old town is a succession of alleyways, arches and little squares, which the typical houses called case alla fasanese look out onto. The Chiesa Matrice, Piazza Ciaia and the Portici
Cibo e non solo Food and more Fasano, terra di mare e di pesce, offre specialitĂ marinare di ogni tipo. Sono da assaggiare la pasta fresca con la polpa di ricci, gli spaghetti alle cozze e i frutti di mare, molluschi, crostacei e sfilettato di pesce da consumare rigorosamente crudi. Grazie al suo terreno fertile e la vicinanza al mare, Fasano è famosa per alcune tipiche produzioni agricole: prima fra tutte quella del barattiere, un cocomero locale molto saporito; il fiorone, unâinfiorescenza pre-estiva molto dolce e il pomodoro regina di Torre Canne, presidio Slow Food. Fasano, being so close to the sea, offers seafood specialities of every kind. Fresh pasta with sea urchins, spaghetti with mussels and seafood, shell fish, crustaceans and a fillet of fish which has to be eaten raw. Thanks to its fertile soil and being close to the sea, Fasano is famous for certain agricultural products; first of all there are the barattiere, a very tasty local melon-cucumber; the sweet fiorone which is in fact a flower from the fig tree and matures in June and the regina tomato of Torre Canne, recognised by the Slow Food movement.
delle Teresiane are not to be missed. Outside the walls of the old town we advise you to go and discover the splendid natural scenery that surrounds the city. On one side we see the hills dotted with trulli, on the other a green agricultural plain leads to the sea. Itâs wonderful to walk there or ride on horse or bike on the roads through the tree-lined hills, the countryside with its age-old olive trees or along the beach with its fine golden sands. Let yourself be accompanied on your journey by the amazing dishes of the traditional cuisine to be found in this area.
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Da non perdere Donât Miss Nella terza settimana del mese di giugno si svolge la Scamiciata, una rievocazione storica in costume che investe tutta la cittĂ , le sue strade ed i suoi abitanti. Si celebra la sconfitta dei Turchi nella battaglia del 2 giugno del 1678 e la loro cacciata dalla cittĂ . Assolutamente da non perdere il Museo di Egnazia, allâinterno del quale sono esposti la testa marmorea del dio Attis e il mosaico delle Tre Grazie, corredi funerari, i vasi del tipo denominato âceramica di Egnaziaâ e una mostra didattica permanente. Il Museo e il Parco sono aperti dalle 8.30 alle 19.30. Curioso il Museo della casa alla fasanese, in piazza Mercato Vecchio, ripropone lâambientazione tipica di una casa alla fine dellâ800 con arredi, oggetti e costumi del tempo. Aperto il sabato dalle 18 alle 20 o su prenotazione al 339.1907309. Lo ZooSafari è uno dei parchi faunistici piĂš importanti di Europa e accoglie nella propria area il parco divertimenti di Fasanolandia. The Museum of Egnazia is absolutely not to be missed, where you will find on display the marble head of the god Attis and the mosaic of the three graces, funeral decorations, vases which belong to a type called âEgnazia ceramicsâ and a permanent educational exhibition. The Museum and the Park are open from 8.30 until 19.30. The Museum of âLa Casa alla Fasaneseâ, in Mercato Vecchio square is a curious place to visit, it has recreated the decorations and furnishings of a typical Fasano house from the 1800âs. It is open on Saturdays from 18.00 to 20.00 hours or by personal arrangement by telephoning 339.1907309. ZooSafari is one of the most important zoological parks in Europe and hosts the Fasanolandia games park. In the third week of June the Scamiciata is held, a historical re-creation in costume which involves the whole city, its streets and its inhabitants. The defeat of the Turks in the battle of the 2nd of June, 1578 and their being driven out of the city is celebrated.
VEDERE E VISITARE POINTS OF INTEREST Pa Ar rco di E cheol gn ogi azi co a
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Parco Archeologico di Egnazia Prima tappa consigliata è il Parco Archeologico di Egnazia, uno dei siti piĂš importanti in Italia, la cui storia si è snodata nellâarco di molti secoli. Egnazia, Gnathia, ebbe grande importanza nel mondo antico e fu un attivo centro di traffici e commerci grazie alla presenza del porto e della Via Traiana.⨠Il primo insediamento, costituito da un villaggio di capanne, sorse nel XV sec. a.C. La cittĂ entrerĂ a far parte dell'impero romano e decadrĂ con esso. Della fase messapica di Egnazia restano le poderose mura di difesa, le necropoli e le monumentali tombe a camera decorate con raffinati affreschi.â¨Della cittĂ , scavata solo in parte, si conservano le vestigia risalenti alla fase romana. Ottimamente conservato il criptoportico. Sono presenti anche due basiliche paleocristiane, originariamente con pavimento a mosaico. T. +39.080.482.90.56, www.egnaziaonline.it
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con pitture tra le meglio conservate e lâinsediamento di San Marco dove si trovano grotte adibite ad abitazioni e celle per monaci. T. +39.328.35.97.517, www.lamadantico.it Le masserie fortificate Il territorio fasanese, piĂš di ogni altro nei dintorni, è fortemente caratterizzato dalla presenza di masserie: costruzioni patronali e coloniche realizzate in pietra locale (tufo) che si estendono su terreni di proprietĂ privata allâinterno delle quali si svolgevano attivitĂ legate allâagricoltura, alla pastorizia e allâallevamento di bestiame
Insediamenti rupestri Dopo la caduta dellâimpero romano Egnazia viene gradualmente abbandonata e le popolazioni, spostandosi verso lâinterno, danno vita tra il IX e XIV sec. d.C. alla civiltĂ del âvivere in grottaâ, un fenomeno integrato alla vita piĂš propriamente urbana e allo sviluppo dei casali. Questi insediamenti erano ubicati nelle cosiddette lame, ovvero solchi creati dallâerosione fluviale. La tenerezza della roccia locale permise di scavare il tufo e realizzare abitazioni domestiche, laboratori per attivitĂ agricole, chiese e cimiteri, raggruppati spesso in veri e propri villaggi. Attualmente sono circa 25 gli insediamenti rupestri riconoscibili, seppur non tutti facilmente raggiungibili. Tra i piĂš importanti quello di Lama dâAntico, tra i piĂš vasti di Puglia, con una bellissima chiesa-cripta a due navate recentemente restaurata, lâinsediamento di San Lorenzo govalleditria.it | 13
volte a garantire lâautosufficienza dei loro abitanti. Oggi questo patrimonio dellâedilizia di un tempo accoglie i piĂš importanti resort a cinque stelle dellâintera regione, aziende agrituristiche ed allogi per vacanze, ma anche aziende agricole dove è possibile effettuare acquisti a chilometro zero. Vi suggeriamo una escursione in bicicletta facendovi guidare dal vostro sesto senso e dai consigli di qualche abitante del territorio. Il centro storico di Fasano Il centro storico di Fasano era circondato dalle mura e da quattro torrioni, dei quali oggi resta visibile solo il torrione di via S. Francesco. Percorrendo il perimetro delle antiche mura si giunge subito in piazza Ciaia, centro vitale della cittĂ . In essa si affacciano diversi palazzi signorili, il Palazzo Municipale - costruito su buona parte della planimetria dellâantico castello - e la Torre dellâOrologio. Da qui si dipartono i due corsi principali della cittĂ : Corso Garibaldi, dove si trova Palazzo Albano, splendido esempio di palazzo in stile neoclassico, e Palazzo Colucci riconoscibile per il suo caratteristico rosso pompeiano, e Corso Vittorio Emanuele dove si possono ammirare invece la Chiesa del Purgatorio con la sua monumentale facciata tardo barocco, il settecentesco Palazzo Ciaia, anchâesso tinteggiato col tipico colore rosso e piĂš avanti la Chiesa di S. Antonio Abate.
di metri dalla chiesa Matrice, sempre nel centro storico della città , ci si imbatte nei Portici delle Teresiane, un ex convento seicentesco di Santa Teresa dove è ubicata la chiesa intitolata a Maria del Santo Rosario, oggi salotto commerciale e conviviale della città . Le colline e il mare Fasano si estende su un territorio molto vasto. Esplorandolo a piedi, in bici, o a cavallo, è possibile apprezzare tutta la bellezza di questa terra che si alterna fra colline punteggiate di trulli, lame e pianure verdeggianti che digradano verso un mare meraviglioso piÚ volte premiato con la Bandiera Blu. La costa fasanese si estende dalla frazione di Savelletri a quella di Torre Canne. Savelletri è un piccolo borgo di pescatori con una costa caratterizzata da scogli bassi e piccole calette con spiagge; Torre Canne, con le terme e le sue lunghissime spiagge a ridosso di grandi dune fa parte del Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere che si estende per circa 8 km fino a Torre San Leonardo nel territorio di Ostuni.
Egnazia The first thing we recommend for the newly arrived visitor to Fasano is to see the Archeological Park of Egnazia, one of the most important sites in Italy, whose history unfolded over many centuries. Egnazia, or Gnathia, was very important in ancient times and was an active centre of trade and commerce tank to the presence of the port Le case alla fasanese, la Chiesa Matrice and the Trajan Way. The first settlement, made up of a e i Portici delle Teresiane village of huts, began in the 15th century BC. The city beTornando in Piazza Ciaia, da Via del BalĂŹ si entra nella came part of the Roman Empire and fell with it. From the vecchia âterraâ, caratterizzata da stretti vicoli, archi imMessapian phase of Egnazia there remain the formidable biancati a calce e le tipiche case alla fasanese, piccole defence walls, the necropolis and the monumental funeral abitazioni formate da tre vani: sala, alcova e camerino. rooms decorated with elegant frescoes. The remains of Sul lato destro di via BalĂŹ vi è lâArco del BalĂŹ, il grande the city (which has been excavated only in part) coming portale barocco in pietra gentile che permette lâaccesso from the roman phase have been preserved. There are al cortile del vecchio castello, oggi Palazzo di cittĂ . also two early Christian basilicas, originally with mosaic Proseguendo per questa via si sbuca nella graziosa floors. T. +39.080.482.90.56, www.egnaziaonline.it piazzetta del largo Seggio sulla quale si affaccia la loggia a tre archi dellâantico Palazzo dellâUniversitĂ oggi Rock settlements sede della Biblioteca Comunale. A largo Seggio segue After the fall of the Roman Empire Egnazia was gradually largo S. Giovanni Battista, dominato dalla monumentale abandoned and the peoples moved into the interior, and presenza della Chiesa Matrice, intitolata al Battista, gave life to the âcave dwellingâ civilization between the 9th patrono di Fasano e protettore dei Cavalieri di Malta, che and 14th centuries AD. This was a phenomenon linked dal 1317 al 1808 governarono la cittĂ . A poche decine to city life proper and the development of the hamlets. 14 | govalleditria.it
These settlements were placed in the so-called lame (rain-gulleys), or small valleys created by fluvial erosion. The softness of the local stone allowed sandstone rock to be excavated and to build domestic dwellings, workshops for agricultural activities, churches and cemeteries, often grouped in proper villages. Today there are about 25 recognizable rock settlements, even if not all of them are easily reached. Among the most important of them is that of Lama dâAntico, one of the biggest in Puglia, with a beautiful church-crypt, which has been recently restored, with two naves. There is also the settlement of San Lorenzo which houses some of the most well preserved pictures and the San Marco settlement where there are caves used as rooms and for monksâ cells. T. +39.328.35.97.517, www.lamadantico.it
Church with its monumental late baroque façade, the 18th century Palazzo Ciaia, also painted with the characteristic red paint from Naples and further along the Church of S. Antonio Abate.
The fortified manor farmhouses (Masseria) The territory of Fasano, more than any other nearby area, is notable for the presence of masserie: farmhouse constructions realised in local sandstone (Tufo) which stand in the private grounds and farmland and within which people were engaged in agricultural activities, in pastoralism and raising animals with the aim of guaranteeing self-sufficiency for those who lived there. Today this architectural heritage plays host to the most important five star resorts in the whole region, to farmhouse holidays and holiday lodgings, but also agricultural businesses where you can buy direct from the farmer. We suggest you try bike riding and following your own sense of direction and getting the odd bit of advice from someone who lives in the area.
The houses in the Fasano style, the Chiesa Matrice and the Porticoes of the Teresian sisters Going back to Piazza Ciaia, from Via del BalĂŹ you enter into the old âlandâ, characterised by narrow alleyways, whitewashed arches and the characteristic houses in the Fasano style: small houses made up of three rooms, lounge, alcove and bedroom. On the right side of via BalĂŹ there is the Arch of BalĂŹ, the large baroque portal in noble stone which leads into the courtyard of the old castle, which is today the City Hall. Following this street you enter into the pretty small square of Largo Seggio over which looks the lodging with three arches of the ancient University Hall which is today the premises of the Town Hall Library. After Largo Seggio, there is largo S. Giovanni Battista, dominated by the monumental presence of the Mother Church, also devoted to âBattistaâ, the patron saint of Fasano and the protector of the Knights of Malta, who from 1317 to 1808 governed the city. The façade of the Mother Church is one of the most interesting remains of late renaissance architecture in the area. Just a few metres away from the Mother Church, still within the old town, you come to the Porticoes of the Sisters of Teresa (Portici delle Teresiane), an ex convent of St. Teresa from the 17th century, where the church devoted to Mary of the Holy Rosary is to be found.
The historic centre of Fasano The historic centre of Fasano was surrounded by walls and four towers, of which today only the tower of S. Francesco remains visible. Walking along the perimeter of the ancient walls you quickly reach Ciaia square, the beating heart of the city. This is overlooked by refined buildings and the Town Hall Palazzo Municipale, constructed upon the ground plan of a good part of the old castle, and the Clock Tower. From here you can set off along the two main streets of the city: Corso Garibaldi, where Palazzo Albano is to be found, a splendid example of a neoclassical âpalaceâ, and there is Palazzo Colucci recognizable for its characteristic pompei red. In Corso Vittorio Emanuele, you can admire the Purgatorio
The hills and the sea Fasano covers a vast area. Exploring it on foot, by bike or on horseback, you can appreciate all the beauty of this land which alternates between hills dotted with trulli, rain-gulleys and verdant plains which descend towards a marvelous sea often mentioned in the âBandiera Bluâ prize list. The coast of Fasano stretches from Savelletri to Torre Canne. Savelletri is a small fishing village with a rocky coast interrupted by small inlets with beaches; Torre Canne, however, with its thermal baths and long beaches sheltered by sand dunes is today part of the Natural Regional Park of Coastal Dunes which stretches for about 8 kilometres up to Torre San Leonardo in the territory of Ostuni. govalleditria.it | 17
FASANO
Mangiare
FOOD & RESTAURANT
Albachiara Ricci, Bar, ristoro con specialitĂ marinare S.P. 90 Savelletri Torre Canne T. +39.339.536.56.59
Al Buco Ristorante SpecialitĂ di pesce con terrazza sul mare Via eroi del mare 16 Torre Canne di Fasano T. +39.080.482.00.60 Amare Restaurant & boutique bar Via Eroi del mare 115 Torre Canne di Fasano T. +39.080.482.00.19 Il Fagiano Ristorante alla carta. Eventi e Catering.w Viale Toledo, 13 Selva di Fasano T. +39.080433.11.57 Il tempio dei Gusti Osteria, pizzeria. Via S. Antonio 118 Fasano T. +39.080.439.38.38 www.iltempiodeigusti.it
SUGGESTIONS Il rifugio dei ghiottoni Ristorante, pizzeria. Segnalato Guida Michelin. Via Nazionale dei trulli, 116 â Fasano T. +39.080.441.48.00 Locanda dâ MartumĂŠ Osteria tipica. Via Santa Teresa, 36 - Fasano T. +39.080.332.46.66 T. +39.345.300.25.75 lalocandadmartume@gmail.com La taverna di Umberto SpecialitĂ marinare. Via Ticino, 2 Savelletri di Fasano T. +39.080.482.95.05
Sapore di Sale Ristorante, pizzeria, carpacci di pesce. Piazza del porto, 13 Savelletri di Fasano T. +39.080.482.92.89
Braceria Sabatelli Carne al fornello tutte le sere Piazza Amati, 8 - Savelletri di Fasano T. +39.339.804.69.78 Via E. De Nicola, 24 - Fasano T. +39.329.003.54.68 Oleificio Petruzzi Produzione e vendita olio extra vergine dâoliva
Enoteca Argento Vini e delizie alimentari Piazza Mercato Vecchio (Portici delle Teresiane) Fasano T. +39.080.483.83.67 Vino giĂ fresco e pronto da bere. Si accettano prenotazioni. Via degli scavi, 108 Savelletri di Fasano T. +39.349.756.53.40 Viale del Miracolo, 186 Pozzo Faceto di Fasano T. +39.080.489.02.10 www.oleificiopetruzzi.com Pasticceria velletri Gelateria e pasticceria artigianale Via F.lli Rosselli, 90/92 â Fasano T. +39.080.441.30.20 www.pasticceriavelletri.com Partenope â prodotti tipici Enogastronomia e prodotti tipici Via G. Ferraris, 3 (angolo via dellâartigianato) Fasano T. +39.080.438.96.77 T. +39.331.564.01.64
Masseria Maccarone Produzione e vendita olio extra vergine dâoliva. Degustazioni tecniche di olio su prenotazione. Contrada Carbonelli, 29 - Fasano T. +30.080.482.92.03 T. +39.339.760.46.06 govalleditria.it | 19
Bere e divertirsi DRINK & FUN
Ciporti Pub con cucina. Birra e cibo di qualitĂ Piazza Mercato Vecchio (Portici delle Teresiane) â Fasano T. +39.080.439.35.76 Bella Napoli Wine bar e ristorazione gourmet Piazza Ciaia - Fasano T. +39.080.442.24.64 Amare Restaurant & boutique bar Via Eroi del mare 11 Torre Canne di Fasano T. +39.0804820019
Andare al mare BEACH CLUB
Santos Lido con ristorante tipico. Biblioteca in spiaggia. Servizio allâombrellone. Bau Beach Via Eroi del mare S.P. 90 Torre Canne Savelletri T. +39.393.336.15.00
La Zanzara Chiosco Bar giorno e notte, spiaggia attrezzata e noleggio barche. Via Otranto- Torre Canne di Fasano T. +39.333.70.15.078
Fare acquisti SHOPPING
Cupertino Abbigliamento Via Forcella, 75 - Fasano T. +39.080.439.13.13 www.cupertinoshop.com
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Benessere e servizi
WELLNESS AND services
Noleggio barche Demola e DâAmico Noleggi ed attivitĂ in mare Porto di Savelletri e Torre Canne T. +39.334.985.66.90
Prosani Prodotti naturali per il benessere e la cosmesi Corso Garibaldi, 5 â Fasano T. +39.080.698.01.65
Ospedaletto veterinario Anche servizio a domicilio in hotel Via Fascianello â Fasano T. +39.080.403.79.56 T. +39.338.227.09.53 (H24) Sansonetti Immobiliare Real estate Piazza Mercato Vecchio, 15 Fasano T. +39.080.442.21.23
Taste&Go Escursioni guidate con biciclette a pedalata assistita in collaborazione con gli Uffici di informazione ed accoglienza turistica. Guided e-bike cycle route in collaboration with the I.A.T. Office. Booking and information at tourism office. T. +39.389.157.93.31 www.tasteandgo.com
MAPPA
Fasano 1 ⢠Chiesa Matrice 2 ⢠Museo della Casa alla Fasanese 3 ⢠Chiesa S. Francesco 4 ⢠Chiesa Matrice 5 ⢠Palazzo dellâOrologio 6 ⢠Chiesa del Purgatorio 7 ⢠Chiesa del Rosario i ⢠IAT: Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica 22 | govalleditria.it
MAPS
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MARTINA FRANCA Perla barocca della Valle dâItria the baroque pearl of the Valle dâItria
Come unâelegante signora dâaltri tempi, Martina Franca si presenta ai suoi visitatori con uno stile raffinato capace di celare, anche agli occhi piĂš attenti, le sue antichissime origini medioevali. Raggiungendo Martina Franca da Locorotondo o Cisternino quello che subito risalta è la stridente contrapposizione tra la semplicitĂ di questi borghi medioevali e la sontuositĂ di Martina, unico esempio di cittĂ barocca e rococò della Valle dâItria. Non si può apprezzare la âbella signoraâ senza dedicarle il giusto tempo. Per ammirare il fascino dei palazzi nobili e delle maestose chiese il consiglio è di passeggiare intorno al dedalo di viuzze che sfociano nel punto focale della cittĂ , Piazza Plebiscito, con la sua meravigliosa Basilica Minore di San Martino. La sua facciata rococò sâinnalza fiera verso lâalto fino a toccare il blu del cielo catturando lo sguardo del visitatore. Nel centro storico le architetture signorili del settecento convivono armoniosamente con le linee semplici dalle casupole messe una sopra lâaltra, risalenti
Cibo e non solo Food and more Martina Franca vanta una tradizione salumiera molto importante sul territorio e fra i vari salumi prodotti il piĂš famoso è il capocollo. Preparato ancora artigianalmente il capocollo di Martina Franca è ottenuto dalla lavorazione della spalla e del collo del suino. Per le sue caratteristiche è stato riconosciuto Presidio Slow Food. Ottimo da mangiare accompagnato da formaggi e latticini locali. Tipiche anche le bombette, involtini di carne di vitello cotte al fornello. Martina Franca boasts of a long established tradition of cured pork meat in the area and among the various products the most famous is neck of pork. It is still prepared by hand. It is produced from the neck and shoulder of the animal. It has been recognised by the Slow Food Committee for its special characteristics. It is excellent to eat accompanied by local cheeses and dairy products. The âbombetteâ are also traditional kinds of food, rolls of beef cooked in the oven.
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a unâepoca ben piĂš remota. Perdetevi in queste vie per scoprire gli angoli piĂš suggestivi e lasciarvi incantare dalla loro bellezza. Per un piacevole ristoro fermatevi nel salotto piĂš importante della cittĂ , Piazza Maria Immacolata, detta i Portici, e assaggiate in uno dei tanti bar o ristoranti che lo popolano i prodotti tipici locali, come il capocollo, salume presidio Slow Food, o il bocconotto, dolce alla crema e amarena. Martina Franca è celebre per il Festival della Valle dâItria, evento dal respiro internazionale che richiama artisti e appassionati di musica lirica provenienti da tutto il mondo. Like an elegant lady from another age, Martina Franca demonstrates to its visitors a refined style which is able to conceal, even from the most careful observers, its ancient medieval origins. Arriving from Locorotondo or Cisternino, what strikes you is the forceful contrast between the simplicity of those medieval villages and the sumptuousness of Martina, a unique
example of a baroque and rococo city in the Valle dâItria. But you cannot appreciate the âbeautiful ladyâ without dedicating enough time to her. To admire the fascinating genteel houses of the nobility and the majestic churches we advise you to walk round the maze of alleyways that lead off from the focal point of the city, Piazza Plebiscito, with its marvelous Minor Basilica of San Martino. Its rococo façade catches the eye of the visitor as it proudly rises up until it seems to touch the blue sky. In the historic centre the elegant architecture of the 1700âs harmoniously coexists with the simple lines of the dwellings built one on top of the other, which belong to an even more remote time. You can lose yourself in these streets to discover its fascinating corners and to let yourself be enchanted by their beauty. For a pleasant refreshment stop in the cityâs most important meeting place, Piazza Maria Immacolata, called the Porticoes, and taste some of our traditional local products like neck of pork, or cured pork meats (recognised by the Slow Food movement) or âbocconottoâ a sweet made with custard cream and dark cherries. Martina Franca is famous for its Valle dâItria Festival, an event of international renown that attracts artists and lovers of opera who come from all over the world.
Da non perdere Donât Miss Ormai giunto alla sua 41° edizione, il Festival della Valle dâItria è tra gli appuntamenti piĂš importanti della stagione culturale di tutta la Puglia. Ă nato nel 1975 su iniziativa di un gruppo di appassionati musicofili, tra cui Paolo Grassi, allâepoca sovrintendente del Teatro alla Scala, ed è diventato punto di riferimento internazionale per tutti gli appassionati del genere lirico. Tra lâaltro va ricordato che, nel corso della sua attivitĂ , il Festival ha ottenuto per ben sette volte lâambito riconoscimento del Premio Abbiati da parte dell'Associazione nazionale dei critici musicali italiani. Dal 15 luglio al 4 agosto 2015 con quattro titoli di opera e numerosi concerti. The Valle dâItria Festival (now in its 41st edition) is one of the most important appointments of the cultural season in the whole of Puglia. It started in 1975 on the initiative of a group of music lovers, one of whom was Paolo Grassi (at the time Curator of the Scala Theatre) and it has become an international point of reference for all opera lovers. Among other things it should be remembered that in the course of its activities, the Festival has obtained seven times, the highly valued Abbiati Prize from the National Association of Italian music critics. From 15 July until 4 August, 2015 with four opera titles and numerous concertos.
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VEDERE E VISITARE POINTS OF INTEREST Pia e Pa zza R l a z om zo a Du ca
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Piazza Roma e Palazzo Ducale A introdurvi nel centro storico di Martina Franca è il trionfale Arco di Santo Stefano o porta di SantâAntonio, risalente al 1764 che conduce a Piazza Roma, con la sua singolare forma triangolare, dovuta allâantica planimetria del Castello dei Principi Orsini di Taranto che anticamente sorgeva qui. In questa piazza convivono palazzi dai vari stili architettonici, come il barocco Palazzo Martucci e Palazzo Miali in stile liberty. Al centro invece troneggia la Fontana dei Delfini, scolpita nel 1934 e ritenuta da alcuni storici monumento celebrativo dell'allacciamento della cittĂ all'Acquedotto Pugliese. Girando in tondo lo sguardo è rapito dallâimponente facciata del Palazzo Ducale e la sua balconata orizzontale in ferro battuto. Voluto da Petracone V Caracciolo, nel 1668, era il simbolo del potere sulla cittĂ , ma soprattutto rappresenta la rinascita culturale e artistica di Martina Franca dopo il Medioevo. In origine vi erano centodiciassette stanze, oltre ad un Teatro, una stalla e altri ambienti di servizio. Entrate e salite lâampia scalinata a destra che conduce al Piano Nobile dove è possibile visitare la Cappella dei Duchi e le stanze dellâArcadia, del Mito e della Bibbia decorate a tempera da Domenico Carella nel 1776. UâRing e Palazzo Stabile Lasciandosi Piazza Roma alle spalle la passeggiata continua lungo Via Vittorio Emanuele, meglio nota in dialetto martinese come Uâ Ring. Ă la via lungo la quale si snodano i monumenti piĂš importanti e che conduce a Piazza Plebiscito, ma anche il luogo privilegiato dai martinesi per il passeggio e lo shopping. Prima di giungere alla piazza però vi 28 | govalleditria.it
La i pa Lama sig lazz , Por nori i tic li e i i
suggeriamo una breve deviazione in Via Masianello, lateralmente allâingresso secondario della Basilica di San Martino, per ammirare Palazzo Stabile. La facciata sâispira a una quinta teatrale e tra le due arcate sovrapposte si evidenzia lo stemma della famiglia Stabile. Scendendo da Via Arco Cairoli si giunge in un vicolo apparentemente chiuso ma che nasconde la Strettoia, la via piĂš stretta del borgo. Questa conduce in Via Pisterola, ma il passaggio è rigorosamente concesso a una sola persona per volta. Queste strettoie sono tipici accorgimenti difensivi dei
castelli medievali e delle cinta murarie, solitamente provviste di piombatolo dal quale veniva versato olio bollente e cenere contro i nemici. La Basilica di San Martino e Palazzo dellâUniversitĂ Questa piccola deviazione vi farĂ giungere in Piazza Plebiscito da una viuzza alle spalle della basilica, dalla quale è possibile vedere il campanile di San Martino, ultima torre rimasta della precedente chiesa medioevale. Voltando lâangolo vi sorprenderĂ la maestosa Basilica Minore di San Martino con la sua facciata in rococò. Risalente al 1747 è caratterizzata da una navata a croce latina con ai lati cappelle gentilizie. Diverse le opere di pregio da poter ammirare al suo interno: sullâaltare maggiore la statua dorata del santo patrono, San Martino di Tours, opera di Stefano da Putignano e le sculture in marmo bianco della CaritĂ e dellâAbbondanza attribuite e Giuseppe Sammartino. Dal 2000 la Basilica di San Martino è monumento della Pace UNESCO. Contiguo alla Basilica si trova il Palazzo dellâUniversitĂ con la Torre Civica o dellâorologio. Anticamente sede delle assemblee cittadine, il palazzo fu ricostruito nel pieno fervore settecentesco per volere del sindaco Desiati, con una facciata lineare in pietra locale, collocando sulla balconata centrale lâaltorilievo di un cavallo, raffigurante lo stemma della cittĂ , ancora visibile. L'ultimo piano era destinato a ospitare il carcere.
preziosa chiesetta risalente ai primi secoli di fondazione della cittĂ . Non a caso siamo nel rione Montedoro, uno dei due colli sui quali si dice sia nata Martina Franca (lâaltro è il colle del Palazzo Ducale). Lâantica chiesa è lâesempio meglio conservato di casa a tetto spiovente, detto a pignon, cioè a punta, che ricorda le cummerse della vicina Locorotondo. Nel rione Montedoro si trova anche la porta di Santa Maria, oggi detta del Carmine, che conduce alla Chiesa del Carmine, situata fuori dalle mura.
Largo Cappelletti e Opedaletto detto anche Casa Cappellari Continuando la passeggiata dalla Chiesa di San Nicola in Montedoro è facile raggiungere il Largo Cappelletti, in dialetto detto Uâ Curdunnidde, piccola Locorotondo. Il rione si trova a ridosso della cinta muraria ed è uno degli angoli piĂš pittoreschi del borgo antico, nato dallâincastro casuale di piccole casupole bianche, con i caratteristici tetti a punta tipici di Locorotondo. Vicino al Largo Cappelletti, in via Orfanelli, vi è lâOspedaletto, detta anche Casa Cappellari edificato nel 1730. Il luogo prende il nome dalla funzione che questi ambienti sin dallâinizio dovevano assolvere, accogliere poveri e orfani. Fu dotato infatti di una ruota a sinistra del portale di ingresso, per accogliere i bambini abbandonati. Allâinterno vi sono 13 celle collocate in maniera circolare attorno ad un cortiletto scoperto. Una scaletta a destra dell'ingresso conduce al ballatoio La Chiesa di San Domenico del primo piano. Le celle in realtĂ sono dei monovani e la chiesetta di San Nicola in Montedoro tutte dotate di un camino e servivano per ospitare Proseguendo per la stradina di fianco al Palazzo intere famiglie garantendo il minimo indispensabile dellâUniversitĂ e percorrendo Via Arco Casavola si per vivere. giunge in Via Principe Umberto, dove merita una sosta La Lama, i palazzi signorili e i Portici la Chiesa di San Domenico, costruita nella prima La passeggiata prosegue uscendo dalla cinta muraria metĂ del 1700, sui resti della precedente dedicata a San Pietro Martire. Spicca anche qui meravigliosa della cittĂ lungo Via Mazzini attraverso la Porta di San Nicola oggi detta di San Francesco, con la e trionfale la facciata settecentesca, i cui dettagli si ispirano molto al barocco leccese. Di lato alla chiesa sua torre cilindrica ancora visibile. Si giunge cosĂŹ c'è il Convento con il Chiostro di San Domenico, alla Lama percorrendo lâextramurale di Via Rossini che ospitò i domenicani, il primo ordine monastico e Via Mercadante. Questo suggestivo angolo merita giunto a Martina Franca, a partire dal XV secolo. una sosta perchĂŠ si tratta di un piccolo anfiteatro Alle spalle della Chiesa di San Domenico, in via naturale sorto fra le semplici casupole intervallate da Colombo, vi è San Nicola in Montedoro, una scalette e ballatoi: un esempio architettonico unico govalleditria.it | 29
dellâingegnositĂ creativa popolare. Rientrando da Via Gioberti, attraverso la cosiddetta Porta Stracciata, e risalendo lungo Via Cavour verso il centro del borgo antico, meritano di essere osservati in tutta la loro bellezza due altri bellissimi palazzi barocchi: il Palazzo Casavola/Marinosci e il Palazzo Fanelli/Torricella. Il percorso faâ capolino nel salotto neoclassico della cittĂ : Piazza Maria Immacolata - detta I Portici - che vi avvolgerĂ quasi in un abbraccio con la sua elegante struttura circolare. Piazza Roma and the Palazzo Ducale The triumphal arch of St. Stephen (Arco di Santo Stefano or Porta di SantâAntonio) introduces you to the historic centre of Martina Franca. It was built in 1764 and leads to Piazza Roma, with its peculiar triangular form, due to the old ground plan of the Castle of the Orsini Princes of Taranto which stood here in more ancient times. Buildings of various architectural styles coexist in this square, such as the baroque Palazzo Martucci and Palazzo Miali in liberty style. And at the centre the Dolphinsâ Fountain stands out, sculpted in 1934 and held to be by some historians a monument in celebration of the cityâs being plumbed into the Puglian Aqueduct. As you look around, your eye will be caught by the imposing facade of the Palazzo Ducale and its horizontal balcony balustrade in wrought iron. It was constructed at the behest of Petracone V Caracciolo, in 1668, and it was a symbol of the cityâs power, but above all represents the cultural and artistic renaissance of Martina Franca after the Middle Ages. Originally there were 117 rooms, apart from a theatre, a stables and other service rooms. Go in and walk up the wide staircase to the right which leads to the Noblemenâs Floor, where you can visit the Dukesâ Chapel and the rooms of Arcadia, Myth and the Bible decorated with tempera colour by Domenico Carella in 1776.
But before reaching the square we suggest that you take a brief detour into Via Masianello, to the secondary entrance of the Basilica of S. Martino, to admire the Palazzo Stabile. The façade was inspired by a theatre curtain and between the two arcades we can see the coat of arms of the Stabile family. Going down Via Arco Cairoli, you arrive at an alleyway which seems to be a dead end but which hides the Strettoia, the narrowest street in the town. This leads into Via Pisterola, but no more than one person at a time can pass through it. These tight alleyways are typical defensive stratagems in a medieval castle and of the defensive walls, usually with a straight drop, down which boiling oil would be poured or ashes thrown over the attacking enemy.
The Basilica of St. Martin and Palazzo dellâUniversitĂ This small detour lets you join Piazza Plebiscito from an alleyway behind the basilica, from which it is possible to see the bell-tower of S. Martino, the last tower Uâ Ring and the Palazzo Stabile remaining from the earlier medieval church. Turning Leaving Piazza Roma behind you the walk continues along Via Vittorio Emanuele, better known as Uâ Ring the corner you will be surprised by the majestic Minor in the dialect of Martina. Along this street you pass by Basilica of San Martino with its rococo façade. It goes back to 1747 and has a nave in the form of a latin many important monuments and it leads to Piazza Plebiscito, and is also a favourite place for the people cross with chapels for the nobility at its sides. There are various prestigious works to be admired within: on from Martina to walk and do their shopping.
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the main altar there is the golden statue of the patron saint, Saint Martin of Tours, a work by Stefano da Putignano and the white marble sculptures of Charity and Abundance attributed to Giuseppe Sammartino. Since the year 2000, the Basilica of San Martino has been a UNESCO peace monument. Next to the Basilica we find the University Palace with the Civic Tower or the clock tower. It used to be the centre for citizensâ assemblies. The palace was reconstructed at the behest of the mayor, Desiati, with the enthusiasm that characterized the 1700âs. A linear façade was added in local stone, placing upon the central balcony the high-relief carving of a horse which is still visible and represents the cityâs coat of arms. The last floor was meant to house a prison. The Church of San Domenico and the Church of San Nicola in Montedoro Following the small road that runs by the side of the University Palace and walking along Via Arco Casavola you reach Via Principe Umberto, where it is worth stopping to take a look at the Church of San Domenico, built in the first half of the 1700âs on the remains of the previous Church dedicated to Saint Peter the Martyr. The marvellously triumphal 18th century façade also stands out here, and its details were much inspired by the baroque style of Lecce. At the side of the Church there is the Convent with the Cloister of San Domenico, which housed the Dominican friars, the first monastic order to come to Martina Franca from the 15th century onwards. In via Colombo, behind the Church of San Domenico, there is San Nicola in Montedoro, a precious little Church which goes back to the first years of the founding of the city. It is not by chance that we find ourselves in the âMontedoroâ quarter, one of the two hills on which it is said that Martina Franca started (the other is the hill of the Palazzo Ducale). The old church is the best preserved example of a building with a pitched roof, called pointed roofs which remind us of the cummerse of nearby Locorotondo. In the Montedoro quarter we also find the gate of Saint Mary, today called the gate of Carmine, which leads to the Carmine Church which stands outside the city walls.
Cappelletti Square and the little Hospital also called Cappellari House Continuing your walk from the Church of San Nicola in Montedoro, you can easily reach Cappelletti Square, whose name in dialect is Uâ Curdunnidde, or little Locorotondo. The quarter is found in the shelter of the defensive walls and is one of the most picturesque corners of the old town, which comes from the haphazard interlocking of the humble white dwellings, with the characteristic pointed roofs similar to those of Locorotondo. Near Cappelletti Square, in via Organelli, there is the Little Hospital also called Cappellari House, which was built in 1730. The place takes its name from the fact that it took in poor people and orphans. In fact it had a wheel to the left of the entrance, to accept abandoned children. Inside, there are 13 cells arranged in a circle around an open courtyard. A staircase to the right of the entrance leads to the gallery on the first floor. In fact the cells were small rooms each of which had a fireplace and were used to put up entire families and guarantee them the minimum in living requirements. The rain gulley, the noblesâ houses and the Porticoes. And now the walk takes us outside the city walls. We go down Via Mazzini, pass through the gate of San Nicola, now called the gate of san Francesco, with its cylindrical tower still visible, so that we can get to the rain gulley (La Lama) by walking down Via Rossini and Via Mercadante outside the city walls. This fascinating corner is worth stopping to look at because it is a small natural amphitheatre created between the simple dwellings placed between stairways and galleries: a unique architectural example of creative popular resourcefulness. Entering the old town once more by Via Gioberti, passing through the âStracciataâ Gate and going back up Via Cavour towards the centre of the old town, it is worth stopping to take a look at two more beautiful baroque buildings in Martina: the Palazzo Casavola/Marinosci and the Palazzo Fanelli/Torricella. Finally we reach the neoclassical meeting place of the city: Piazza Maria Immacolata also called the Porticoes which almost wraps you in the embrace of its elegant circular structure. govalleditria.it | 31
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Martina Franca 1 ⢠Arco di Santo Stefano 2 ⢠Palazzo Ducale 3 ⢠Palazzo Martucci 4 ⢠Basilica di San Martino 5 ⢠Chiesa di San Domenico 6 ⢠Fondazione Paolo Grassi (ex-convento domenicano) 7 ⢠Ex-ospedaletto 8 ⢠Palazzzi signorili di via Cavour 9 ⢠La Lama i ⢠IAT: Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica 32 | govalleditria.it
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OSTUNI
A metĂ strada tra lâazzurro del cielo e il blu del mare sorge la cittĂ bianca della Valle dâItria. Halfway between the blue of the sea and the blue of the sky stands the white city of the Valle dâItria.
Poeticamente adagiata sulla cima di un colle, Ostuni è circondata da un territorio variegato ed incantevole. La âterraâ corrisponde al suo centro storico, caratteristico per le sue casette bianche intinte nel latte di calce. Qui tutto appare inverosimilmente bianco ed è un moltiplicarsi di piani, di saliscendi, di vicoli e scalette che si snodano tra le case, gli antichi portali e le meravigliose chiese. Piazza Libertà è sicuramente il punto ideale dal quale partire per andare alla scoperta del vecchio borgo, per giungere infine su viale Quaranta, la strada lungo la quale corrono le mura antiche della cittĂ . Da qui a dividere i vostri occhi dal mare câè solo lâincantevole piana degli ulivi. Piante millenarie dal valore inestimabile, abitanti di questo territorio da un tempo immemore, grazie alle quali si produce un olio profumato particolarmente pregiato, oro giallo di Puglia. Apprezzare e godersi appieno Ostuni vuol dire poter godere di un tuffo nelle acque cristalline del mare piĂš volte âBandiera Bluâ, fare unâescursione nellâarea naturale del Parco delle Dune Costiere immersi nella natura tra ulivi e macchia mediterranea oppure sorseggiare un aperitivo allâombra della sua magnifica Cattedrale. Scoprirete un territorio dai colori intensi capace di regalare momenti, emozioni e panorami indimenticabili. Mare, natura, architettura, storia e tradizioni si fondano in una cittĂ tra le piĂš visitate della Valle dâItria. Poetically arranged upon the summit of a hill, Ostuni is surrounded by variegated and enchanting countryside. The âlandâ corresponds to the historic centre, with its characteristic little white houses which have been whitewashed with lime. Here everything appears whiter than white and it is a warren of steps up down to many floors, and alleyways and stairways that snake between the houses, the ancient entrances and the marvelous churches. Piazza LibertĂ is certainly the ideal starting point to go and discover the old town, to reach at the end viale Quaranta, the long street which the ancient walls of the city run along. From here there is just the enchanting plain of olive trees to separate your eyes from the sea. Priceless trees which are thousands of years old, the inhabitants 36 | govalleditria.it
Cibo e non solo Food and more Oltre alle tipiche orecchiette condite con sugo di pomodoro fresco e cacio ricotta, il prodotto di eccellenza di Ostuni è lâolio extravergine di oliva prodotto dalle tante masserie di cui è disseminata la campagna che circonda la cittĂ . Usato per esaltare il gusto di molti piatti, tra cui le frise, taralli biscottati di grano duro, la bontĂ di questâolio deriva dal clima ideale e dalla composizione del terreno. Le varietĂ di oliva piĂš coltivate nella zona sono lâogliarola salentina e la cellina di Nardò, da cui trae origine lâolio extra vergine di oliva a Denominazione di Origine Protetta - D.O.P. - âCollina di Brindisiâ. Besides the typical orecchiette pasta with a fresh tomato sauce and cacio ricotta cheese, the main produce of Ostune is Extra Virgin Olive Oil produced from all those manor farmhouses which populate the countryside that surrounds the town. Used to enhance the taste of many dishes, including the fries, the taralli biscuits made from durum wheat, the goodness of this oil comes from the ideal climate and from the composition of the terrain. The most cultivated variety of olives in the area are the ogliarola salentina and cellina from Nardò, which gives it the label of Extra Virgin Olive Oil made from Olives with a Protected Title of Origin: âCollina di Brindisiâ.
Da non perdere Donât Miss Il 26 agosto ha luogo lâimperdibile Cavalcata di SantâOronzo, una rievocazione storica svolta in occasione della festa patronale in cui cavalieri in abiti dellâepoca galoppano dal santuario sul monte Morrone alla cittĂ , scortando la statua in argento del Santo. Tutti i sabati e le domeniche estive si può partecipare a "Chiese aperte" lâiniziativa di Puglia Open Days che prevede lâapertura straordinaria e la visita guidata a tutte le chiese del centro storico. On the 26th of August the unmissable Cavalcade of SantâOronzo takes place, a historical recreation organised for the occasion of the patron saintâs festival in which Knights in historical costume gallop from the sanctuary of Mt. Morrone to the town, escorting the silver statue of the Saint. On Saturdays and Sundays in summer you can participate in the âOpen Churchesâ initiative which is part of Puglia Open Days, and have a guided tour at all of the churches in the historic centre.
Nei dintorni Outside the city Spostandosi verso la selva di Ostuni in direzione Cisternino si può visitare il santuario di SantâOronzo, tempio edificato sul luogo dove il Santo iniziò la conversione degli ostunesi battezzandoli con dell'acqua che miracolosamente iniziò a sgorgare dalla roccia. Lateralmente al sagrato della chiesa vi sono un arco barocco e una scalinata di 54 gradini, che i fedeli salgono in ginocchio, per giungere ad un'edicola votiva dalla quale sgorgava la fonte dell'acqua miracolosa. In alto si erge la statua del Santo e da qui si può godere di un panorama mozzafiato su tutta la piana degli ulivi fino a vedere il mare. PiĂš difficoltoso da raggiungere, ma ugualmente affascinante, è il Santuario di San Biagio, compatrono della cittĂ , situato in contrada Rialto sulla via per Fasano. Eâ consigliabile raggiungerlo affidandosi ad una guida. Per chi ama la natura consigliamo di partecipare a una delle tante iniziative organizzate dal Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere. Il centro visite ha sede presso lâex stazione ferroviaria di Fontevecchia.
of this land since no-one knows when, and thanks to which we produce a lovely scented oil which is particularly prized, the yellow gold of Puglia. To appreciate and enjoy Ostuni to the full means being able to enjoy a dive into the crystal waters of the sea which has won many âBlue Flagâ awards, it means going for an excursion in the nature park of the Coastal Dunes, being immersed in the countryside between the olive trees and the Mediterranean maquis or perhaps sipping an aperitif in the shadow of the magnificent Cathedral. You will discover a land of intense colours which can give you moments of intense pleasure and unforgettable views. Sea, nature, architecture, history and traditions all melt together in one of the most visited towns in the Valle dâItria.
Essere informati For the smart tourist Mercato locale sabato mattina In via degli Emigranti. Local market Saturday morning in via degli Emigranti.
Moving towards Ostuniâs wood in the direction of Cisternino, you can visit the sanctuary of SantâOronzo, a temple build on the place where the Saint began the conversion of the people of Ostuni, baptizing them with water that miraculously began to pour from the rock. At the side of the church porch there is a baroque arch and a stairway with 54 steps, which the faithful climb on their knees to reach the votive shrine from which poured forth the miraculous water. High up stands the statue of the Saint and from here you can enjoy the breathtaking view over the plain of olive trees to the sea. More difficult to reach, but just as fascinating is the Sanctuary of San Biagio, the co-patron saint of the city, situated in the Rialto quarter of the town on the road towards Fasano. We advise being accompanied by a guide in order to reach this sanctuary. For nature lovers we recommend that you participate in one of the many initiatives organised by the Regional Natural Park of the Coast Dunes. The visitorsâ centre is housed in the ex-railway station of Fontevecchia. Info 0831.307339 www.parcodunecostiere.org
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VEDERE E VISITARE POINTS OF INTEREST Il c e
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Il centro storico Ostuni sorge su tre colli a 218 metri dal livello del mare. Il suo inconfondibile centro storico è un intrigo concentrico di vicoli, scale e case imbiancate a calce, le cui origini sono attribuibili ai Messapi che fondarono la cittĂ intorno al VII sec. a. C.. La storia di Ostuni tuttavia è ben piĂš antica, vari ritrovamenti archeologici testimoniano come questo territorio era giĂ popolato nel paleolitico. Furono i romani a chiamarla Sturninum, dal messapico âAstu Neonâ (Astu cittĂ fortificata, Neon nuova). Dal rinascimento in poi la cittĂ ha attraversato vari momenti storici: dopo il periodo dâoro sotto il dominio spagnolo del ducato di Bari di Isabella dâAragona e degli Sforza, Ostuni conobbe la peste e una fase di declino, durante il feudo della famiglia Zevallos, dalla quale venne fuori grazie ai Borboni che fecero rifiorire la cittĂ spostando il centro della vita cittadina da piazza del Moro allâodierna piazza LibertĂ . Piazza libertĂ La visita di Ostuni alla scoperta delle sue bellezze architettoniche può iniziare proprio da questa meravigliosa piazza, cuore della vita cittadina. Piazza LibertĂ nei secoli è stata piĂš volte stravolta, specie dopo lâUnitĂ dâItalia quando venne ampliata abbattendo le mura e le torri difensive del Cinquecento, la Chiesa di Ognissanti, lâospedale, la torre dellâorologio, le carceri e numerosi palazzi. Durante questi anni fu modificato anche il prospetto del Palazzo del Municipio, ex-convento francescano, oggi sede del comune, e furono costruiti ex-novo in stile neoclassico i palazzi sul lato sinistro. Accanto al Municipio vi è la chiesa di San Francesco di Assisi la cui facciata riprende lo stile neoclassico del palazzo arricchita da elementi rococò. Il portale 38 | govalleditria.it
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in bronzo del 1985 è opera dall'artista romano Egidio Giarolo e riproduce gli episodi piĂš significativi della vita del santo di Assisi. Al centro della piazza si trova la settecentesca guglia di SantâOronzo, opera dello scultore ostunese Giuseppe Greco. Alta 20 metri, la colonna fu voluta dai fedeli ostunesi per la protezione ricevuta dal santo durante il flagello della peste. Un recente rifacimento della pavimentazione della piazza ha portato alla luce il basamento circolare di una torre, probabilmente quella sinistra dellâantica Porta del Ponte. Unâimportante testimonianza che dimostra concretamente la stratificazione secolare subita dallâarea. Il Museo civico di CiviltĂ preclassiche e il Parco archeologico dâAgnano Da piazza LibertĂ la passeggiata può proseguire verso la parte piĂš antica del borgo, salendo per via Cattedrale. Prima tappa lungo la salita è la Chiesa di San Vito Martire (detta delle Monacelle). La chiesa edificata tra il 1750 e il 1752 è tra gli esempi piĂš belli di rococò pugliese. Lâinterno è costituito da unâunica navata con cinque altari, preziosi arredi e un organo a mantice realizzato nel 1764. Dopo un accurato restauro la chiesa è diventata sede del Museo Civico di âCiviltĂ preclassiche della Murgia Meridionaleâ dove è possibile vedere il calco della sepoltura, che testimonia il ritrovamento unico al mondo dello scheletro della Donna di Ostuni datato a 28.200 -27.568 a.C., una donna di circa 20 anni prossima al parto con il suo feto. Il sito archeologico dâAgnano è stato oggetto di scavi dal 1987. Lâarea visitabile è ancora oggetto di indagini e ha restituito testimonianze di etĂ neolitica, IapigioMessapica e Medioevale. In etĂ moderna la grotta è stata utilizzata come luogo di culto della Vergine come
r al e e
mostra lâaffresco ancora visibile sul muro allâinterno della cavitĂ . Cattedrale e il palazzo vescovile Salendo ancora, la strada conduce sino a largo Trinchera che ospita la Cattedrale di Ostuni, la cui facciata è una sintesi perfetta di elementi gotici, romanici e bizantini. Costruita tra il 1469 e il 1500 ha una pianta a croce latina composta da tre navate. Allâinterno si conservano opere pittoriche settecentesche di notevole valore e altari lignei di pregiata fattura. Largo Trinchera si presenta come una graziosa piazzetta chiusa su ognuno dei quattro lati da una struttura ecclesiastica: sulla destra della cattedrale câè il Palazzo Vescovile, sulla sinistra il Palazzo del Seminario collegati tramite lâarco Scoppa. Questâultimo un tempo di legno è quanto di piĂš barocco si trovi nella piazza.
con le aziende del parco: escursioni, laboratori, eventi notturni, musicali e culinari, passeggiate e ciclopasseggiate.
The historic centre The town of Ostuni rises up on three hills at the height of 218 metres asl. Its unmistakeable historic centre is a concentric maze of alleyways, stairways and whitewashed houses, whose origins are attributable to the Messapians who founded the city around the 7th century BC. The history of Ostuni however is a lot older, various archeological finds bear witness to the fact that this area was already populated in the Paleolithic era. The Romans called it Sturninum, from the messapian âAstu Neonâ (Astu - fortified town, Neon - New). From the Renaissance onwards the town has passed through various dramatic moments: after its golden period under the Spanish domination of the Duchy of Bari of Isabella dâAragona and the Sforza family, Ostuni was struck La cinta muraria e il suo panorama by the plague and went into decline, under the feudal Dopo aver visitato questi importanti monumenti la control of the Zevallos family. The city revived thanks to passeggiata nel centro storico di Ostuni può continuare perdendosi tra le stradine e i saliscendi che lo percorrono. the Bourbons who made Ostuni flourish again, moving Angoli affascinanti caratterizzati da chiese, antichi portali, its centre from piazza del Moro to piazza LibertĂ where balconcini, piccole piazzette, scale e piccole salite che vi it is today. condurranno inevitabilmente alla cinta muraria. RinforPiazza libertĂ zata in epoca Aragonese, conserva ancora otto torrioni e due porte, Porta Nova, rivolta a ovest e Porta Demetrio A visit to Ostuni to discover its architectural beauty can rivolta a est. Da qui si aprirĂ davanti ai vostri occhi un begin starting from this marvellous square, the heart of panorama mozzafiato sullâintera piana degli ulivi mille- the life of the townspeople. Piazza LibertĂ has been nari. Una valle unica al mondo, puntellata da migliaia di re-shaped over the centuries, especially after the Unity piante secolari, per la quale è stata avviata la procedura of Italy when it was widened by knocking down the walls di candidatura per il riconoscimento del sito da parte and the defensive towers from the 1500âs, and All Saints dellâUnesco come âpatrimonio mondiale dellâumanitĂ â. Church, the hospital, the clock tower, the prisons and numerous buildings. During these years the front of the Il Parco Naturale Regionale Municipal Palace was changed, the ex Franciscan delle Dune Costiere convent, now the Town Hall, and the buildings on the left Intorno alla piana olivetata si estende su circa 1.100 hand side were built in neo-classical style. Next to the ettari unâarea diventata nel 2006 il Parco Naturale Town Hall there is the church of San Francesco di Assisi whose façade takes up the neoclassical style of the paRegionale delle Dune Costiere. Il parco, che corre lungo gli 8 km di costa da Torre San Leonardo sino lace enriched with rococo elements. The bronze doorway a Torre Canne di Fasano, è nato con la finalitĂ di from 1985 is the work of the roman artist Egidio Giarolo conservare e recuperare gli habitat e le specie animali e and reproduces the most significant events of the saint vegetali e di salvaguardare i valori paesaggistici e i beni of Assisi. In the centre of the square is the 18th century storico architettonici di questo territorio. Durante tutto pinnacle of SantâOronzo, the work of the sculptor lâanno sono tante le iniziative realizzate in collaborazione from Ostuni, Giuseppe Greco. It is 20 metres high, the govalleditria.it | 39
column was built at the behest of the faithful of Ostuni for the protection they received from the saint during the scourge of the plague. A recent restoration of the paving stones of the square brought to light the circular base of a tower, probably that of the left hand side of the old âBridgeâs Gateâ. This bears witness to the stratification by centuries that the area demonstrates. The Civic Museum of pre-classical civilisations and the archeological park of Agnano. From piazza LibertĂ the walk can continue towards the oldest part of the town, climbing up via Cattedrale. The first stop on the walk is the Church of San Vito Martire. The church was built between 1750 and 1752 and is one of the best examples of Puglian rococo style. The interior is made up of a single nave with five altars, precious church decorations and a bellows organ constructed in 1764. After a careful restoration the church became the Civic Museum of the âPreclassical Civilisations of the Southern Murgiaâ where you can see the plaster cast of the burial, which bears witness to the unique archeological find of the skeleton of the Woman of Ostuni dated aat 28,200-27,568 years BC, a woman of about 20 years of age who was heavily pregnant with the fetus. The archeological site of St. Agnano was excavated in 1987. The area which can be visited is still the subject of archeological enquiries and has given us remains from the Neolithic era, the Japigian-Messapian age and the Middle Ages. In modern times the cave was used a place of the cult of the Holy Virgin as an affresco, which can still be seen on the interior wall of the cave, demonstrates. The cathedral and the Bishopâs Palace Walking further up, the street leads to largo Trichera where Ostuni Cathedral is to be found. Its façade is a perfect synthesis of gothic, Romanesque and byzantine elements. It was built between 1469 and 1500 and is built on a latin cross pattern made up of three naves. 40 | govalleditria.it
Within pictures of notable value from the 1700âs have been preserved with beautifully made wooden altars. Largo Trinchera is a pretty little square, closed off on each of its four sides by an ecclesiatical building: on the right of the Cathedral is the Bishopâs Palace, on the left the Seminaryâs Palace which linked by the Scoppa Arch. This arch was once made of wood and is the most baroque piece of art to be found in the square. The city walls and the panoramic view After visiting these important monuments the walk through the historic centre of Ostuni can continue wandering round the narrow streets and climbing and descending the stairways to be found there. There are fascinating corners where churches are to be found, ancient entrances, balconies, tiny squares and small stairways that inevitably lead to the city walls. Reinforced in the Aragonese era, they preserve still eight towers and two gates, the New Gate which looks to the West and the Demetrio Gate which faces east. From here a panoramic view over the plain of ancient olive trees opens up which takes your breath away. Nothing like his valley is to be seen anywhere else in the world. It is dotted with thousands of centuries old trees and for this reason it is a candidate for recognition by Unesco as a âworld heritage siteâ. The Regional Coastal Dunes Nature Park Around the plain of olive trees the Regional Coastal Dunes Nature Park (which takes up 1,100 hectares) can be found. The park runs along the 8 kilometres of coast line from Torre San Leonardo to Torre Canne in the Fasano area. It began with the aim of preserving and restoring the habitats and species of animals and plants and to protect the beauty of its landscape and the architectural elements to be found in the area. Throughout the whole year there are many events realised in collaboration with organisations that form part of the park: there are excursions, workshops, night walks, music concerts and cooking demonstrations, walks and bike rides.
OSTUNI
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MAPPA
Ostuni 1 ⢠Vicoli del Centro storico 2 ⢠Cattedrale 3 ⢠Museo di civiltĂ preclassiche della Murgia meridionale 4 ⢠Piazza LibertĂ con Palazzo del Comune e Guglia di SantâOronzo i ⢠IAT: Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica 42 | govalleditria.it
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CISTERNINO Casba bianca della Valle dâItria The white Kasbah of the Valle dâItria
Di Cisternino colpisce subito il silenzio del suo centro storico, lo sentirete amplificato inoltrandovi nelle sue stradine bianche che si snodano come in un labirinto senza uscita. Nella piazza principale lâorologio sulla torre sembra scandire un ritmo antico e sarĂ piacevole osservare il borgo animarsi sorseggiando un caffè al bar, per poi perdersi nel cuore medioevale della cittĂ tra vicoli, scalette e case imbiancate con latte di calce. La giornata parte lenta a Cisternino ma nella notte si accende la movida. Dopo il tramonto, le stradine si popolano di turisti alla ricerca di un tavolo per cenare sotto il cielo della Valle dâItria. Lâofferta gastronomica è varia e si può scegliere tra ristoranti che propongono menĂš della tradizione locale, bistrot che offrono piatti vegetariani a chilometro zero e fornelli pronti dove assaggiare le tipiche âbombetteâ. Câè chi sceglie Cisternino per il suo centro storico festoso e animato e chi la sceglie per riconciliarsi con la natura e lo spirito. Nascono qui, nella campagna disseminata di trulli, lâAshram Bhole Baba - centro di preghiera e meta di devoti e turisti curiosi - e il primo tratto della ciclovia che percorre le condotte dellâacquedotto pugliese. Questo borgo, dai tanti volti, vanta diversi riconoscimenti: dal 2013 è Gioiello dâItalia, marchio turistico riconosciuto ai paesi che promuovono il buon vivere italiano. Ă inserito nel circuito de I Borghi piĂš belli dâItalia e aderisce a Bandiera verde agricoltura, Bandiera arancione del Touring Club ed è parte della rete internazionale delle CittĂ Slow. The white Kasbah of theValle dâItria. The silence of its historic centre strikes you immediately, you will hear it
Essere informati For the smart tourist Mercato locale lunedĂŹ mattina. Festa patronale di San Quirico e Giulitta in agosto. Local market Monday morning. Patron Saintâs festival of San Quirico and Giulitta in August.
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Nei dintorni Outside the city Visitate il Museo del Clima in contrada Caranna, allâinterno delle ex aule della scuola rurale, primo museo italiano dedicato allo studio del clima e del territorio. Cisternino è un luogo mistico e carico di energia grazie anche alla presenza del centro spirituale Bhole Baba, in contrada Portarino. Un piccolo ashram indiano con tempio dove è possibile accedere chiedendo alla locale comunitĂ . Poco fuori dal centro, in contrada Monti, sorge il Santuario della Madonna dâIbernia, chiesa edificata intorno allâanno 1100. Il luogo è per tradizione meta di pellegrinaggio da parte della popolazione il lunedĂŹ di Pasquetta. Dalla zona Monti, è possibile scorgere la piana degli ulivi e il mare Adriatico tra le colline. Visit the Climate Museum in contrada Caranna, inside two ex-classrooms of the rural school, the first museum in Italy dedicated to the study of the climate and of the territory. Cisternino is a mystical place and full of energy thanks to the presence of the spiritual centre, Bhole Baba, in contrada Portarino. A small indian ashram with a temple where you can enter upon asking permission from the local community. Just outside the town, in contrada Monti, stands the Sanctuary of the Madonna dâIbernia, a church built around the year 1100. The place is traditionally the journeyâs end of a pilgrimage by the population on Easter Monday. From the hills of the âMontiâ area, you can look over the plain of olive trees and the Adriatic Sea. www.bholebaba.org
amplified as you go further through its white streets which wind round like in a labyrinth. In the main square the clock on the tower seems to mark out the ancient rhythm and itâs very pleasant to watch the town enjoying itself, sipping a coffee at the bar and then to lose yourself in the medieval heart of the city in its alleyways, stairways and whitewashed houses. The day starts slowly in Cisternino but at night the movement starts. After sunset, the little streets fill up with tourists looking for a table where they can dine under the Valle
Cibo e non solo What to eat Il cibo di Cisternino per eccellenza sono le bombette: involtini di carne di maiale o vitello, ripieni di salumi o formaggi, possono essere impanati allâesterno oppure al naturale. è possibile degustare queste prelibate preparazioni in tipiche rosticcerie che preparano la carne al fornello. Queste rosticcerie, o meglio bracerie, di giorno sono delle macellerie dove poter acquistare carni locali e numerose sapienti preparazioni, come ad esempio gli gnumeredd, involtini di fegato arrotolati in budello dâagnello. The most famous food of Cisternino are the âbombetteâ (little bombs) which are rolled fillets of pork or beef, filled with cured pork products or cheeses. They can be covered in breadcrumbs or not according to taste. You can taste these delicacies in the traditional roasting houses that prepare the meat in their ovens. These roasting houses, or better grill houses, by day function as butches where you can buy local meats and many specialities like, for example, gnumeredd which are rolled pieces of liver tied in lamb gut.
Da non perdere Donât Miss dâItria sky. The gastronomy offers a wide variety and you can choose between restaurants that offer you traditional local food, bistros that offer vegetarian dishes with farmersâ products and ready-lit ovens where you can taste the âbombetteâ a local delicacy. Some people choose Cisternino for its festive and lively historic centre and some choose it to enjoy nature and bring peace and calm to their spirit. Here, in the countryside dotted with trulli, you can find the Bhole Baba Ashram, a centre for prayer and a haven of peace for the devoted and for curious tourists â and the first stretch of the cycletrack which runs along the water pipeline of the puglian aqueduct. This town with so many faces, boasts of many awards: since 2013 it has been a Jewel of Italy, a tourist acclaim recognised in the countries that promote the good life in Italy. It is included in the list of the most beautiful towns of Italy and has a Green Flag for Agriculture and an Orange Flag in the Touring Club and is part of the âSlow Townsâ international network.
Per gli appassionati di archeologia, ma non solo, si consiglia una visita agli scavi sotto la Chiesa Madre âDal buio alla luceâ in cui sono presenti i resti dell'antica Chiesa, tombe, scritture e rappresentazioni popolari. Per i piĂš sportivi consigliamo una ciclo passeggiata sul tratto della Ciclovia dellâAcquedotto Pugliese: 11 chilometri di percorso in cui si pedala attraverso lunghe vie erbose che ricoprono le condotte dellâacquedotto. Si tratta del primo tratto del corridoio acquedottistico piĂš famoso dâItalia. La partenza è da contrada Figazzano. For lovers of archaeology, but not only, we recommend a visit to the excavations under the Mother Church âFrom the dark to the lightâ where you can find the remains of the old church, tombs, writings and pictures of daily life. For those who like sports we recommend a bike ride on the stretch of the Biketrack of the Puglian Aqueduct: 11 kilometres of cycle paths where you can pedal along grassy tracks that cover over the pipes of the aqueduct. This is the first phase of the track along the aqueduct and is the most famous in Italy. You start at contrada Figazzano. www.itinerarivalleditria.it
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VEDERE E VISITARE POINTS OF INTEREST Il c sto entr ric o o
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Il centro storico Lâarchitetto giapponese Hidenobu Jinnai ha definito la parte vecchia di Cisternino âun grande capolavoro di architettura senza architettiâ. Il centro storico è un raro e affascinate esempio di architettura nato senza un piano urbanistico prestabilito, ma dalla necessitĂ di creare spazi comuni in cui intrattenersi e intessere rapporti umani. In una cornice rigorosamente bianca, il centro storico si snoda tra viuzze e vicoli che collegano i cinque principali rioni della cittĂ : lâIsule, il cui nome deriva probabilmente dalla sua forma quadrata delimitata dalle vie che lo circondano e isolano dal resto; Scheledd, questo rione prende il nome dalla presenza di cordoli o rallentatori stradali che servivano a misurare lâandatura dei carri sulle vie; Uâ Pandene è il quartiere situato nella zona sud del centro storico il cui nome deriva da pantano, zona soggetta ad allagamenti perchĂŠ posizionata piĂš in basso rispetto in particolare al rione Bbere vecchje o borgo vecchio, il quartiere piĂš antico e piĂš grande situato nella parte nord del centro storico; infine il quartiere U Bburie, il cui nome vuol dire borgo,
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Co lâanrso Um tic o B berto bur , ie
è il piĂš recente e si sviluppo attorno al XIV secolo, quando la piccola borghesia locale fece sorgere le prime case oltre le cinta murarie della cittĂ . Passeggiando per questi rioni vâincanteranno le piccole logge, i mascheroni, gli archi che collegano le strette vie e le scalette, volutamente lasciate allâesterno per ricavare maggiore spazio allâinterno delle piccole abitazioni. Chiesa Madre La chiesa matrice di Cisternino è dedicata a San Nicola di PĂ tara, celebre santo di Bari. Fu edificata intorno al XIV secolo su un precedente tempio cristiano di gusto romanico recentemente riscoperto. Grazie agli scavi effettuati oggi è possibile visitare i resti della piccola chiesa costruita dai monaci basiliani, situati sotto la Chiesa Madre. Sulla cima dellâattuale facciata svettano due statue di santi in preghiera, al di sotto invece i tre ingressi corrispondenti alle tre navate interne. Lungo la navata laterale destra si aprono la cappella del Rosario e quella del SS. Sacramento. Tra le due cappelle si trova una tra le piĂš prestigiose sculture
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del rinascimento pugliese, la Madonna del Cardellino (1517), attribuita allâartista Stefano da Putignano e dedicata alla Madonna di Costantinopoli.
sua bella torre dellâorologio.
Chiesa di Santa Lucia e Palazzo del Governatore Palazzo di San Nicola La piccola chiesetta di Santa Lucia sorge allâincrocio Di fronte alla chiesa Madre sorge la cosiddetta Torre dellâomonima strada con via S. Maria di Costantinopoli, Grande. Costruita lungo la cinta muraria fra il XI e XII in passato detta via di Montserrat per la presenza di un secolo, fu probabilmente voluta da Federico II. La torre affresco su legno raffigurante la Madonna di Montserrat normanno-sveva, di forma parallelepipeda, è sprovvista - monte della Catalogna, in Spagna. La piccola chiesa di feritoie ed era sicuramente usata solo come luogo risale probabilmente al XVII secolo e conserva resti di di vedetta e di segnalazione strategica a guardia della affreschi rinascimentali. Il 13 dicembre in occasione Valle dâItria. Non a caso la costruzione si colloca sul della festa di Santa Lucia è ancora consuetudine punto piĂš alto del colle ed è congiunta visivamente con accendere grandi âfanoveâ (falò) nelle campagne in le fortificazioni di Ceglie Messapica sullo Jonio e di ricordo del suo martirio e per le guarigioni operate. Ostuni sullâAdriatico. In cima, nellâangolo meridionale Scendendo ancora si arriva a Porta Piccola, accanto della torre, svetta la statua del Santo patrono San alla quale, ancora visibile, si trova il Palazzo del Nicola. Nel 1860 il Palazzo di San Nicola fu adibito a Governatore. Il palazzo fu eretto probabilmente sede della guardia nazionale. Dopo essere stato anche durante la dominazione veneziana a Cisternino agli inizi sede del Comune, di qui lâappellativo di Torre Civica, del XVI secolo. Il Governatore sovraintendeva allâordine oggi ospita mostre dâarte e matrimoni civili. pubblico del paese che, allâepoca della sua costruzione, contava non piĂš di 400 âfuochiâ, cioè circa 2.000 Porta Grande e Piazza Vittorio Emanuele abitanti. Un dipinto settecentesco dellâartista locale Barnaba Zizzi raffigura la Torre Civica accanto alla porta dâingresso al Torre Amati e Torre Capece Alla fine del â400 Cisternino si dotò di una cortina borgo, la cosiddetta Porta Grande, oggi scomparsa. Tra la Torre Civica e la Chiesa Madre, infatti, un tempo muraria che racchiudeva il centro medioevale, si trovava un edificio di collegamento allâinterno del intervallata da alcune torri di difesa. Se ne contavano quale era ritagliata la porta, varco dâaccesso principale 10, forse 12, attualmente ne restano due di forma al centro storico. Da Porta Grande ci si addentra nel cilindrica: la torre Amati e torre Capece detta cuore del centro storico e percorrendo la direttrice che anche Torre del Vento. Torre Amati si trova in via conduce alla parte opposta, ovvero a Porta Piccola, si San Quirico, sulla sommitĂ del cosiddetto ponte passa attraverso lâariosa piazza Vittorio Emanuele con la della Madonnina. La torre fra il XVII e il XVIII secolo
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fu inglobata allâinterno del palazzo Amati costituendo un unico edificio. Il corpo slanciato della torre termina nella parte alta con una lieve sporgenza coronata da beccatelli. Seguendo il perimetro della cinta muraria verso sud, di fronte alla Chiesa Nuova si colloca la cosiddetta torre del Vento, che in un secondo momento è stata battezzata torre Capece per via del palazzotto che in parte ha finito per inglobarla. Corso Umberto, lâantico Bburie Lâattuale Corso Umberto, un tempo Strada del Borgo, si trova nel quartiere U Bburie. Questâarea è stata resa di recente zona pedonale ed è sede di alcune delle piĂš famose case nobiliari della borghesia cistranese di un tempo. Degne di nota sono la facciata neoclassica del Palazzo Cenci e il prospetto del Palazzo TermetrioLagravinese. Alle due estremitĂ del corso si trovano la Chiesa di San Cataldo, risalente alla seconda metĂ del 700, e la Chiesa Nuova o del Sacramento, risalente alla seconda metĂ del 1800.navate recentemente restaurata, lâinsediamento di San Lorenzo con pitture tra le meglio conservate e lâinsediamento di oldest area and the largest situated towards the north of San Marco dove si trovano grotte adibite ad abitazioni e the historic centre; and finally there was the U Bburie, area, whose name means âtownâ and this is the most celle per monaci. www.lamadantico.it recent part that was developed around the 14th century, when the local petite bourgeoisie had their first buildings The Historic Centre constructed outside the defensive walls of the town. The japanese architect Hidenobu Jinnai defined the old town of Cisternino as a âmasterpiece of architecture As you walk through these quarters, you will be amazed by the small lodges, the grotesque masks and the without architectsâ. The historic centre is a rare and fascinating example of architecture which arose without arches which link the narrow streets and the stairways, left outside to create more space inside the small a pre-established urban plan, but from the need to create common spaces in which human relations could houses. be established and woven together. In a completely Mother Church white frame, the historic centre unwinds through alleyways which link the five principal areas of the town: The Mother Church of Cisternino is dedicated to San Nicola di PĂ tara, thte famous saint of Bari. It was built lâisule, whose name probably comes from its square around the 14th century on a previous Christian temple shape outlined by the streets which surround it and which isolate it from the rest of the town: Scheledd, this constructed in the Romanesque style and recently area takes its name from the presence of raised stones rediscovered. Thanks to the excavations today you can visit the remains of the small church built by basilian which acted as speed bumps and limited the velocity monks, situated under the Mother Church. On the of the carriages on its streets; Uâ Pandene is the area situated in the southern part of the historic centre whose top of the façade we see today there are two statues of praying saints and below there are three entrances name comes from the word for a marsh (pantano), an which correspond to the three naves inside. Along the area which was liable to flooding because it was lower than the area called Bbere vecchje or the old town, the right hand nave there is the Chapel of the Rosary and 50 | govalleditria.it
of the Holy Sacrament. Between the two chapels you can find one of the most prestigious sculptures of the Puglian renaissance, the Madonna of the Goldfinch (1517), attributed to the artist Stefano da Putignano and dedicated to the Madonna of Constantinople.
The little church probably goes back to the 17th century and holds the remains of some renaissance frescoes. On the 13 of December on the occasion of the Saintâs Day for Lucia it is still the custom to light great bonfires in the countryside in memory of her martyrdom and for the cures that she brought about. Walking further down Palazzo di San Nicola you arrive a Porta Piccola, next to which, still visible Opposite the Mother Church we find the Great Tower. you can find the Governorâs Palace. The palace It was constructed on the city wall between the 11th and was probably built during the venetian domination of 12th centuries, and probably at the behest of Frederick II. Cisternino at the beginning of the 16th century. The The Norman-Swabian tower, of parallelepiped shape, Governor was responsible for the public order of the it has no embrasures and was certainly used only as town, which at that time numbered 400 âhearthsâ, that a lookout tower and as a strategic part of the warning is about 2,000 inhabitants. system for the Valle dâItria. It was not by chance that it is built on the highest point of the hill and is visually Torre Amati and Torre Capece linked with the fortifications of Ceglie messapica on the At the end of the 15th century, Cisternino had a city Ionian side and of Ostuni on the Adriatic. On top, in the wall that enclosed the medieval centre, with a number southern corner of the tower, there stands the statue of of defensive towers. There were 10 or perhaps 12 of the patron saint San Nicola. In 1860 the Palace of San them and now 2 towers can be seen which are round Nicola was equipped as a branch of the national guard. in shape. These are the torre Amati and the torre After being a part of the Town Councilâs offices, from Capece also called Torre del Vento (The Wind Tower). which it gets its name Civic Tower, today it houses art Torre Amati can be found in via San Quirico, on the top exhibitions and hosts civil weddings. of the so-called bridge of the Madonnina. From the 17th to the 18th centuries the tower was included into the Porta Grande Amati Palace thus forming a single building. The slender and Piazza Vittorio Emanuele body of the tower sticks out slightly at the top, and is An 18th century painting by the local artist Barnaba crowned with brackets. Following the perimeter of the Zizzi represents the Civic Tower next to the entrance city wall towards the south, opposite the New Church into the historic centre, the so-called Porta Grande you can see the so-called Torre del Vento (Wind Tower), (The Large Gate) which has disappeared. Between the which was then baptized as the Torre Capece because Civic Tower and the Mother Curch there was a once a of the palace which it ended up becoming part of. building which linked both and into which which a door Corso Umberto, lâantico Bburie was cut, the main entrance into the historic centre. From Porta Grande you enter into the heart of the The Corso Umberto of today, which was once called historic centre and taking the main street that leads to Strada del Borgo, is found in the U Bburie area. This the opposite side, to Porta Piccola, you pass through area has recently been made into a pedestrian zone the open space of piazza Vittorio Emanuele with its and is where some of the most famous noblemenâs lovely clock tower. houses of the historic bourgeoisie of Cisternino are to be found. Worthy of note is the neoclassical façade of The Church of Santa Lucia Palazzo Cenci and the front of the Palazzo Termetrioand the Palazzo del Governatore Lagravinese. At the two ends of the street you can see The little Church of Santa Lucia is built where the the Church of San Cataldo which goes back to the street of the same name crosses with via S. Maria di second half of the 1700âs and the New Church or the Costantinopoli, which in the past was called Madonna Church of the Sacrament which was built in the second half of the 1800âs. di Montserrat â the mountain of Catalonia, in Spain. govalleditria.it | 51
Programma ESTATE 2015 GIUGNO
Dom. 28 - âsport dayâ. A cura dellâA.S.D. Street Fighter. Palestra via fasano dalle ore 17,00 alle ore 22,00
Sab. 6 - Concerto di chitarra classica. Eseguito da adalisa castellaneta. Cinemateatro âpaolo grassiâ Dom. 28 - Cri in⌠- ore 20,30 azione. Croce rossa italiana. Piazza garibaldi Dom. 7 - Cisternino dalle ore 19,00 alle kart Endurance. - P.zza ore 23,00 navigatori - dalle ore 9,00 alle ore 24,00 Lun. 29 - Ven. 31/7 Centro ricreativo estivo Lun. 8 - Ven.19 2015. Centro socio - Torneo calcio a 5 âMe- educativo diurno s. morial Mino bennardiâ. Nicola. C/o istituto Palazzetto sport âP. scolastico ore 8,00 Todiscoâ - 13,00
Mar. 9 - Giov.3/8 - Ur- LUGLIO ban Training Cisternino. Dalle ore 18,30 alle Merc. 1 - Ven. 3 ore 20,30 torneo internazionale di basket âTrofeo P. Dom. 14 - Concerto Todisco - coppa T. di giuseppe pipoli e Punziâ. Palazzetto la band. A cura di sport âP. Todiscoâ Giuseppe Pipoli. Via cappuccini - ore Gio. 2 - Street Dance 21,00 Circus. A cura dellâa.S.D. New street dance Lun.15 - Gio. 30/7 school. Palestra via Laboratori manuali e fasano ore 21,00 creativi per anziani e bambini. Ven. 3 - Dom. 5 Around the box. Ven. 26 - Concerto Centro storico corale. A cura del Coro polifonico valle dâItria Dom. 5: Laboratori. Cisternino. Istituto Esposizioni: âFragili salesiano ore 20,30 illusioniâ, âArte e amoreâ. A cura dellâAssociazione Ven. 26 - Cisternino Pietrechecantano. classica concerto canto lirico. Santuario Dom. 5 - Un circo da S.M. Costantinopoli S.Ballo. A cura del (cimitero vecchio) centro studi arte e ore 21,00 danza j-loâ. Via roma ore 21,00 Sab. 27 - Festa delle albicocche. Contrada Mar. 7 - Gio. 9 - âFesta sisto - p.za madonna in Stradaâ birra, spettadi Fatima colo... Via roma Sab. 27 - Sab. 25/7 - Estate ragazzi âun sogno senza tempoâ. A cura dellâoratorio centro giovanile salesiano. Istituto salesiano
Gio. 9 - Cisternino classica sax ensamble salento. Via Castello. Gio. 9 - Dom. 12 Mostra collettiva di arte varia. A cura della ciccimarra gioielli e foto video mario zizzi. Torre civica
Dom. 28 - Dom. 5/7 - Torneo di tennis open m/f. A cura del circolo tennis Cisternino.Circolo tennis cisternino Sab. 11 - Dom. 19 dalle ore 14,00 alle - âaextrema lux-luce ore 23,00 estremaâ - mostra foto
di Giulio Marchioli. Area archeologica chiesa matrice - ore 20,00 - 21,30 Sab. 1 - Dom. 12 - Festival di musica tradizionale âil borgo cantatoâ. Piazza Garibaldi
Sab. 25 - I bambini incontrano le mascotte di mashia e lâorso. Via monte la croce 37 â dalle ore 19,00 alle ore 20,00 Sab. 25 e Dom. 26 - Festa Madonna di Fatima. Con sagra delle braciole e polpette. Contrada Sisto
Sab. 11 - Dom. 12 Festa sacro cuore di Maria. Frazione casali- Dom. 26 - 41° festival della valle dâItria. A cura ni - Piazza S. Cuore della Fondazione Paolo Dom. 12 - Trio Tranrassi.âLâincoronazione di salpino Palma martello poppeaâ di Claudio Mon(pianoforte) â dimitri teverdi.Cinema-teatro vecchi (flauto traverso) âPaolo Grassiâ - roman conrad (violino). Cinema-teatro âPaolo Gio. 30 - Festa dei grassiâ ore 20,30 fioroni. Contrada sisto - P.za madonna Gio. 16 - Cerimonia di fatima. conferimento cittadinanza onoraria S.E.Mons. Gio. 30 - Cri in⌠Don Enrico dal covolo. azione. Croce rossa Sala consiliare italiana. P.za garibaldi dalle ore 19,00 alle Ven. 17 - Dom. 19 ore 23,00 19° festival internazionale Valle dâItria bande Ven. 31 - Cabaret & musicali. Via roma Solidarietaâ con ciciâ e cocoâ. Palestra via Sab. 18 - Dom. Fasano 19 - Festa SS. Medici Cosma e Damiano. Una Ven. 31- Lun. 3/8 sagra di gnummeredde Cisternino in mostra. e ciervvellet arrosto. Palestra via Fasano Contrada Marinelli AGOSTO Mar. 21 - Concerto musicale âla musica Sab. 1 - Lun. 3 - Festa eâ tutto quel che hoâ. patronale ss. Quirico A cura degli allievi del e giulitta. centro musica desafinado. Giardino del Dom. 2 - Mostra sul giannettino pregiudizio. Croce rossa italiana. Giardino del Gio. 23 - Cisternino giannettino classica. Presentazione libro e concerto. Dom. 2 - Ricordando quel 9 agosto 1945. Ven. 24 e Sab. Conservatorio 25 - Free Palestine botanico âi giardini di Tournament. Campo pomonaâ - ore 18,00 sportivo via Fasano - 23,00 Ven. 24 âBau World Merc. 5 - Sagra della Training 3. Croce rossa bruschetta al tartufo. italiana. Via San Quiri- Contrada Marinelli co Largo Pineta Merc. 5 - Concerto Sab. 25 - Festa di pianoforte di Irina liberaetaâ. A cura della georgieva. A cura di lega pensionati spi - cgil M. L. Hermann in Cisternino. Piazza collaborazione con garibaldi cooperativa âverde e
Sab. 22 - Festa del dintorniâ. Cinemateatro âPaolo Grassiâ vino frizzante naturale. Contrada Sisto - p.za - ore 20,30 Madonna di Fatima Gio. 6 - Sagra dellâolio Sab. 22 - Dom. 23 e del vino. Cantina - Festa Maria SS.ma sociale Upal della Stella. Con sagra Ven. 7 - Dom. 9 - Festa della trippa. Contrada Figazzano maria SS.Addolorata. Con sagra delle orecchiette. Contrada Sab. 22 - Dom. 23 Esposizione manufatti caranna del laboratorio. Piazza Dom. 9 - Burraco sotto Mazzini le stelle. A cura dellâass. Ven. 28 - Cisternino Noinsieme. Frazione classica concerto casalini - piazza s. liceo musicale brindisi. Cuore Istituto Suore PasDom. 9 - Duo interna- sioniste. zionale. Mauro Caroli (flauto traverso) - Irina Sab. 29 - concerto per Georgieva (pianoforte). pianoforte di francesco Cinema-teatro âpaolo libetta. ore 20,30 grassiâ - ore 20,30 Dom. 30 - Cri in⌠Lun. 10 - La quadriglia- azione. P.za Garibaldi ta. Frazione Casalini dalle ore 19,00 alle - piazza s. Cuore ore 23,00 Lun. 10 - Cisternino & moda 2015 finale regionale miss mondo 2015. Via san Quirico Largo Amati
SETTEMBRE
Ven. 4 - Cisternino classica concerto canto lirico. Santuario S.M. CoMar. 11 - Festa Anteas stantinopoli (cimitero volontariato e tradizioni. vecchio) Via roma Ven. 4 - Dom. 6 - Sagra Merc. 12 - Presentadellâuva. Frazione di zione libro âancora piĂš Casalini. vitaâ di angelo Roma. Via cellini Dom. 6 - Concerto di canzoni napoletane Ven. 14 - Festival antiche e moderne. itinerante dellâorganetto. Con Maurizio Nazzaro Piazza garibaldi (chitarra classica) - ore 20,30. Sab. 15 - Cabaret & solidarietaâ con ciciâ Dom. 13 - Cri in⌠e cocò. Palestra via azione - Croce rossa fasano italiana. Piazza Garibaldi Dom. 16 - Trisole dalle ore 19,00 alle biofest. Frantoio ore 23,00 dâAmico Dom. 20 - Dom. 27 - Il Lun. 17 - Cisternino volto e la maschera di classica brass band. Padre Pio. Del pittore Via castello scultore miglionico. Area archeologica Merc. 19 - Gio. chiesa Matrice - ore 20 - Festa pd. Piazza 20,00 - 21,30 garibaldi Merc. 23 - Festa di Ven. 21 - Dom. 23 Padre Pio. Festival dei Sensi. P.za Sandro Pertini
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MAPPA
Cisternino 1 ⢠Chiesa S.Lucia 2 ⢠Chiesa Madre 3 ⢠percorso archeologico 4 ⢠Palazzo Amati 5 ⢠Palazzo Lagravinese i ⢠IAT: Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica 54 | govalleditria.it
MAPS
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uno dei Borghi piĂš belli dâItalia one of the most beautiful towns in Italy
LOCOROTONDO
Il borgo tondo delle cummerse con il suo profilo tondeggiante domina lâintera Valle dâItria. Lâabitato nel corso dei secoli si è sviluppato in modo circolare sulla cima di una piccola collina ed è da questa particolare forma che deriva il suo stesso nome, Locus Rotundus, luogo rotondo. La visita alla scoperta di Locorotondo, uno dei âBorghi piĂš belli dâItaliaâ e âBandiera Arancioneâ del Touring Club, non può che iniziare dal centro storico. Passeggiare per Locorotondo è come aprire un piccolo scrigno: tutto qui è curato nei dettagli, con le stradine tirate a lucido, il bianco splendente dei muri pittati a calce e gli immancabili fiori che spiccano come colpi di colore su una candida tela. Tra le viuzze, che si fanno spazio tra le pareti imbiancate a calce, esistono ancora le piccole botteghe artigiane, come quella del sarto e del Tempo Perso, custodi di antichi mestieri. A rendere però unico questo centro storico sono le cummerse. Via Nardelli, chiamata dagli abitanti del luogo lungomare, è il punto panoramico dal quale poterle ammirare: disposte una accanto allâaltra, queste case dai tetti aguzzi disegnano il famoso profilo rotondo che contraddistingue la cittĂ . Visitare Locorotondo sarĂ come fare un salto indietro nel tempo. Terra ricca di tradizioni, specialitĂ gastronomiche, paese del Bianco Locorotondo Doc e delle cento contrade, Locorotondo è capace di conquistare i cuori e regalare ai viaggiatori unâesperienza dal fascino autentico. In estate sono tanti gli eventi che arricchiscono lâofferta turistica, dalla folkloristica festa di San Rocco con la sua famosa gara pirotecnica allâattesissimo Locus Festival. The rotund town with its pointed roofs (cummerse) and its curved profile dominates the whole of the Valle dâItria. The
Essere informati For smart tourists Mercato locale venerdĂŹ mattina in Piazza Mitrano. The local market is held on Friday morning in Piazza Mitrano.
Cibo e non solo FOOD AND MORE Tra i piatti tipici di Locorotondo vi sono i gnumerèdde suffuchète, involtini di trippa e interiora di agnello legate con delle porzioni di budella e farcite con foglie di prezzemolo e pecorino locale. Altro piatto della tradizione, consumato soprattutto a Natale e Pasqua, è u tridde o maltrito, ovvero minuscoli pezzettini di pasta preparati con semola di grano duro, uova e pecorino locale, serviti in genere con brodo di tacchina. Accompagnate questi piatti rigorosamente con il Bianco Locorotondo Doc, famoso vino locale, che nasce dallâincontro della Verdeca con il Bianco dâAlessano. One of the traditional dishes of Locorotondo is gnumerèdde suffuchète, which are rolled tripe with the interior of lamb, stuffed with parsley leaves and local pecorino cheese. Another traditional dish, mainly consumed at Christmas and Easter is u tridde o maltrito which is made up of tiny pieces of pasta prepared with the bran of wheat, eggs and a local pecorino, served generally with turkey broth. Always accompany these dishes with a bottle of Bianco Locorotondo Doc, a famous local wine, which is produced by the combination of Verdeca grapes with Bianco dâAlessano.
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town over the centuries as developed into a circular shape on top of a small hill and it is deom this particular form that its name comes, Locus Rotundus, the round place. A visit to discover Locorotondo, one of âthe most beautiful towns in Italyâ and holder of the âOrange Flagâ of the Touring Club, can only begin in its historic centre. Walking through Locorotondo is like opening up a little treasure chest: everything here is cared for in detail, with the small shiny streets, the splendid white of the walls painted with lime and the flowers that stand out like flashes of colour on a blank canvas. In the alleyways, which wind their way between the whitewashed walls, there still exist little artisanâs workshops, such as the tailorâs workshop and the âTempo Persoâ workshop, which still carry forward the ancient skills. But what
makes this historic centre unique are the cummerse (pointed roofs). Via Nardelli, called after the people who live in this place on the sea, is a splendid viewpoint from which you can admire these roofs: they are arrayed in ranks, one next to the other, these houses with their sharp pointed roofs, outline the famous round profile that marks out this town. Visiting Locorotondo is like taking a leap backwards in time. It is land with a deep sense of tradition, it has traditional local dishes, it is the home of Bianco Locorotondo Doc and of the hundred hamlets. Locorotondo will win over your hearts and give to the visitor a taste of authentic fascination. In summer there are many events to embellish the offer of entertainment to the tourist, from folklore and the festival of San Rocco with its famous firework display and the very popular Locus Festival.
Nei dintorni Outside the city
Da non perdere Donât Miss
Locorotondo è il paese delle contrade. Sul suo territorio ve ne sono ben 146, tutte inizialmente nate come agglomerati di trulli intorno ad uno spazio comune, detto jazzĂŠlere (piazzale). Tra le piĂš popolose e popolari vi è la contrada di San Marco, dove poter visitare lâantica chiesa rurale. Poco distante dalla chiesa troverete lâantica cisterna del casale, un pozzo restaurato nel 1557 dal vescovo di monopolitano Ottaviano Preconio. Non lontano da contrada San Marco si trova il trullo presumibilmente piĂš antico della Valle dâItria, trullo Marziolla. Un architrave al suo ingresso riporta lâincisione di una data 1509-1599. Il trullo è di proprietĂ privata ma è possibile osservarlo dallo stretto tratturo che conduce a esso.
Per gli appassionati di archeologia si consiglia una visita al Centro di Documentazione Archeologica allestito nella biblioteca comunale che conserva numerosi reperti provenienti dallâinsediamento di Grofoleo, unico sito scoperto in Valle dâItria. Per gli appassionati di musica, e non solo, imperdibile il Locus Festival: un evento musicale che da anni vedi esibirsi sul palco jazzisti, e non solo, di fama internazionale. Lâundicesima edizione del festival si svolgerĂ dal 24 luglio al 10 agosto 2015. Tra gli eventi curiosi segnaliamo il concorso balconi fioriti che si tiene ogni estate nellâambito del progetto interregionale âOspitalitĂ nei borghiâ. Non dimenticate di votare il vostro balcone preferito!
Locorotondo is a town which is surrounded by hamlets. THere are 146 of them in its territory, allo f which began as agglomerations of trulli around a common space called the jazzĂŠlere (courtyard). Among the most populous and popular is the hamlet of San Marco, where you can visit the old rural church. Not far from the church you will find the ancient cistern of the hamlet, a well which was restored in 1557 by the bishop of Ottaviano Preconio who came from Monopoli. Not far from San Marco there is a trullo which is supposed to be the oldest in the Valle dâItria, called trullo Marziolla. An architrave at the entrance in engraved with the date 1509-1599. The trullo is privatedly owned but it is possible to look at it from the narrow track that leads to it.
For the lovers of archeology we recommend a visit to the Centre of Archeological Documentation which is set up in the town library and which preserves numerous finds that come from the settlement of Grofoleo, a unique archeological site in the Valle dâItria. For those who love music (and not just music), you mustnât miss the Locus Festival: itâs a musical event that for years has seen world famours jazz musicians and other talents play on stage. The 11th edition of the festival will take place from the 24th of July until the 10th of August, 2015. Among the more curious events we note the balconies in flower competition which is held in summer as part of the interregional project âHospitality in the villages.â Donât forget to vote for your favourite balcony.
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VEDERE E VISITARE POINTS OF INTEREST Il c sto entr ric o o
To de rre e Pa llâoro laz log zo io Mo r el li
Ch di S iesa an Nic ol a
Il centro storico Le origini di Locorotondo sono antichissime e documentate da tombe rinvenute e risalenti al VII secolo a. C.. La sua storia racconta di un villaggio esistito dal Neolitico al basso Medioevo, ma è nel 1195 che si ha il primo documento ufficiale in cui si fa riferimento al luogo detto Rotondo ovvero un casale, donato come feudo al monastero benedettino di Santo Stefano, presso Monopoli. Oggi il borgo conserva intatta quella forma circolare da cui deriva il suo stesso nome e il suo centro storico si presenta ben curato e conservato agli occhi dei visitatori. Un percorso ideale può iniziare da Porta Napoli, con le sue due colonne che ricordano la vecchia porta dâingresso al paese situata a est e opposta allâaltro ingresso principale situato a ovest, Porta Lecce. Varcata la soglia, ci sâimmette in Piazza Vittorio Emanuele, un tempo piazza Castello perchĂŠ costeggiava appunto lâantico castello che presumibilmente nasceva qui. Di origine ottocentesca la piazza è tuttâora lâelegante salotto della cittĂ . Da notare di fronte, al di lĂ di un arco in pietra viva, una storica casa a corte con i due tipici tetti a cummerse dette gemelle per la loro somiglianza.
Ch di S iesa M an ad Gio re rgi o
Ma de don e Chlla Gr na di S iesa eca an Roc co
Le e il cumm lun ers go e ma re
allâinterno si intravedono ancora i segni di questo triste passaggio sul pavimento. Oggi queste stanze custodiscono l'archivio storico del paese e il centro di documentazione archeologico sullâinsediamento neolitico Grofoleo, considerato uno dei piĂš interessanti della Puglia. A sinistra delle Torre dellâOrologio, è possibile ammirare i balconi piĂš famosi di Locorotondo, quelli di Palazzo Morelli, lâunica dimora signorile che ha conservato intatta la facciata barocca,
Torre dellâorologio e Palazzo Morelli Proseguendo diritto ci si imbatte immediatamente nella Torre dellâOrologio. La struttura, originaria del Settecento, un tempo ospitava lâUniversitĂ . Sulla torre inizialmente venne collocato lâorologio proveniente dal campanile dellâantica Chiesa Madre, solo in seguito la torre fu ingentilita sopraelevando un colonnato tuscanico circolare. Un tempo le stanze dell'ultimo piano erano adibite a celle carcerarie e govalleditria.it | 59
risalente ai primi del settecento.
Colpisce la sua magnifica facciata in stile neoclassico caratterizzata da una raffigurazione in rilievo di San Giorgio con il drago al centro e ai due angoli le statue di San Pietro e Paolo. Il suo campanile è alto ben 47 metri, con le statue delle tre Marie e la Veronica. La cupola centrale di 35 metri era un tempo rivestita da tegole in terracotta colorata, mai piĂš ripristinate dopo i danni causati da un fulmine nel 1841. La struttura ha una pianta a croce greca. Entrando sulla sinistra si apre la cappella del SS. Sacramento nella quale sono conservati 42 bassorilievi raffiguranti scene del vecchio e nuovo testamento. Lâaltare maggiore è opera dello scultore napoletano Fedele Caggiano e accoglie il grande quadro di San Giorgio.
Chiesa di San Nicola Da via Morelli, passando per via Guarnieri si giunge in via Oliva dove si trova la pregevole chiesetta di San Nicola. Stretta fra le case circostanti, la chiesetta fu eretta intorno al 1530 per iniziativa di un nobile locorotondese. Quello che colpisce è la sua originale struttura architettonica: unâunica aula coperta anteriormente da una volta a botte e posteriormente da un trullo. Finita di restaurare recentemente, i lavori hanno portato alla luce una ricca decorazione che riproduce scene di vita e dei miracoli di San Nicola e angeli musicanti che suonano strumenti dellâepoca. Curioso sapere che ogni terzo mercoledĂŹ del mese nella chiesetta vi è una celebrazione ecumenica rivolta Madonna della Greca a tutte le religioni esistenti nel mondo. e Chiesa di San Rocco Ă quasi sicuramente la chiesa piĂš antica di Chiesa Madre di San Giorgio Locorotondo. Ha una struttura a tre navate con volta Proseguendo la passeggiata si giunge nella piazza a semi botte. Al suo interno è ricca di ornamenti, fiori, Fra Giuseppe Andrea Rodio dominata dallâimponente animaletti, conchiglie e i capitelli dallo stile classico Chiesa di San Giorgio. Iniziata nel 1790 e finita nel sono arricchiti da figure varie, putti, sirene, corpi 1825, lâattuale chiesa sorge sulla stessa area dove, dâuccello con volti umani. La chiesa conserva una in passato, erano state edificate altre due chiese. preziosa opera scultorea rinascimentale intitolata alla 60 | govalleditria.it
Madonna delle Rose, con le immagini da sinistra di Santa Lucia, San Pietro, la Madonna col bambino, San Paolo e santâOronzo. Nella facciata, il rosone è opera recente del maestro locorotondese Domenico Rosato, copia del rosone della cattedrale di Acquaviva delle Fonti. Appena piĂš avanti passeggiando verso via Cavour si trova la Chiesa di San Rocco, protettore della cittĂ . I locorotondesi sono molto devoti al santo meritevole di aver salvato gli abitanti dalla peste che colpĂŹ la vicina Fasano fra il 1690 e il 1691. Inizialmente si trattava di una piccola cappella che nel 1804 fu sostituita da un edificio piĂš grande a pianta centrale e fu poi nuovamente ampliata nel 1872. Allâinterno sono da vedere: una tela raffigurante San Rocco fra gli appestati, la tela settecentesca di San Francesco da Paola e unâimmagine di SantâIrene sullo sfondo di una cittĂ costiera.
could begin from Porta Napoli, with its two columns that remind us of the old entrance gate in the town that lies to its east and which stands opposite to the other main entrance situated to the west, Porta Lecce. Once you have crossed the threshold, you enter into Piazza Vittorio Emanuele, which was once piazza Castello because it ran round the base of the ancient castle that is supposed to have stood here. The piazza is of 19th century origin and it is still the elegant meeting place of the town. Note opposite, beyond an arch in natural stone, there is an historic house with courtyard with two typically pointed roofs (cummerse) called the twins because of how much they look like each other.
The historic centre The origins of Locorotondo are very ancient and are documented by tombs which go back to the 7th century BC. Its history tells of a village which existed from Neolithic times to the Low Middle Ages, but it was in 1195 that we have the first official document in which a place called âRotondoâ is mentioned. It was a hamlet, donated as feudal land to the Benedictine monastery of Santo Stefano, near Monopoli. Today the town preserves entirely that circular shape from which its name comes and its historic centre is well looked after and cared for in the eyes of its visitors. An ideal walk
Church of San Nicola From via Morelli, passing through via Guarnieri you reach via Oliva where you find the precious small church of San Nicola. Squeezed in between the surrounding houses, the church was built around 1530 at the behest of a nobleman of Locorotondo. What strikes us is its original architectural structure: a single hall once covered with a barrel vault and later by a trullo. It was recently restored and works have uncovered rich decorations which reproduce scenes from the life and the miracles of San Nicola and angels who play musical instruments of the era. It is
Clock Tower and Palazzo Morelli Walk straight on and you will immediately come across the Clock Tower. The building which comes from the 1700âs used to house the University. Initially the Le cummerse e il lungomare clock that came from the bell-tower of the ancient Proseguendo per via Cavour si giunge in un tratto di Mother Church was placed on the tower, but later strada con tipiche case a cummerse costruite sulla the tower was gentrified lifting up a circular Tuscan cinta muraria dellâantico borgo. Tuttavia per ammirare order column. Once the rooms of the last floor were al meglio queste caratteristiche case con i tetti aguzzi used as prison cells and inside one could see the coperti da chianchiarelle, bisogna spostarsi in via signs of this grim hospitality on the floor. Today these Nardelli e passeggiare lungo quello che i locorotondesi rooms house the historic archive of the town and the chiamano il lungomare. Seppur il mare lo si possa centre of archeological documentation on the Neolithic solo immaginare, si tratta di un balcone naturale Grofoleo settlement, considered to be one of the most che si affaccia sulla Valle dâItria dal quale poter interesting in Puglia. To the left of the Clock Tower, you ammirare Martina Franca e Cisternino. Nelle albe di can admire the most famous balconies of Locorotondo, densa foschia la valle scompare sotto la nebbia ed è those of Palazzo Morelli, the only seigneurial dwelling probabilmente da qui che deriva questo modo curioso which has preserved intact its baroque facade, which di chiamare il belvedere. goes back to the first years of the 18th century.
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curious to know that every third Wednesday in the Initially this was a small crape which in 1804 was month in this church there is an ecumenical celebration replaced by a larger building built on a central plan and aimed at all the religions that exist in the world. was then enlarged again in 1872. Within you can see: a canvas that represents San Rocco among the plague Mother Church of San Giorgio stricken, the 18th century canvas of San Francesco da Continuing your walk you reach piazza Fra Giuseppe Paola and an image of SantâIrene with the background Andrea Rodio dominated by the imposing Church of of a coastal town San Giorgio. Begun in 1790 and finished in 1825the modern day church stands in the same area where, The pointed roofs (cummerse) in the past, another two churches were built. Its and the âseafrontâ. magnificent façade in neoclassical style catches the eye. Walking along Via Cavour you reach a stretch of road It features a relief figure of San Giorgio with the dragon with traditional houses with pointed roofs (Cummerse) at the centre and in the two corners there are the statues on the city wall of the ancient town. However to admire of San Pietro and Paolo. Its bell-tower is 47 metres high, these traditional houses with their sharp-pointed roofs with the statues of the three Maryâs and Veronica. The covered with tiles, you need to move to via Nardella central dome is 35 metres and was once covered in and to walk along what people from Locorotondo call coloured terracotta tiles, but these were never renewed the âseafrontâ (lungomare). Even though the sea can after the damage caused by lightning in 1841. The only be imagined here, there is a natural balcony that building is constructed on a greek cross plan. On the left looks over the Valle dâItria from which you can admire you can enter the chapel of the Holy Sacrament in which Martina Franca and Cisternino. At dawn with dense there are 42 bas-relief figures representing scenes from mist, the valley disappears and this is probably where the old and new testament. The main altar is the work this curious name comes from. of the Neapolitan sculptor Fedele Caggiano and houses the large picture of San Giorgio. Madonna della Greca and Church of San Rocco It is almost certainly the oldest church in Locorotondo. It has a three nave structure with a semi-barrel vault. Its interior is richly ornamented with flowers, little animals, shells and the capitols in classical style are decorated with various figures, little angels, sirens, bodies of birds with human faces. The church preserves a precious work of renaissance sculpture called Madonna delle Rose, with the images on the left of Santa Lucia, San Pietro, the Madonna with child, San Paolo and santâOronzo. In the façade, the rose-window is a recent work by the master craftsman from Locorotondo Domenico Rosato. It is the copy of a rose-window of the cathedral of Acquaviva delle Fonti. Just further on walking towards via Cavour, you find the Church of San Rocco, patron saint of the town. The people of locorotondo are very devoted to their saint as he saved the inhabitants from the plague that struck nearby Fasano between 1690 and 1691. 62 | govalleditria.it
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Docks101 Colazioni e aperitivi. Pub con cucina. Lounge Bar. Breakfast and aperitif. Pub, music & lounge. Via Nardelli, 101 - Locorotondo T. +39.080.431.24.71 www.docks101.it
Benessere
Aperto / Open: 16:00-00:00 Chiuso / Close: domenica Aperture speciali / Special openings: 00:00-4:00 Con appuntamento anticipato servizio h24 Via Dura, 4/6 - Locorotondo T. +39.080.246.13.05 www.thesaloon.it
Taste&Go Escursioni guidate con biciclette a pedalata assistita in collaborazione con gli Uffici di informazione ed accoglienza turistica. Guided e-bike cycle route in collaboration with the I.A.T. Office. Booking and information at tourism office. T. +39.389.157.93.31 www.tasteandgo.com
WELLNESS AND SERVICES
Saloon Acconciature, galleria dâarte e moda. Hairstyle, gallery and fashion. govalleditria.it | 63
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Locorotondo 1 ⢠Chiesa Madre 2 ⢠Centro storico âcummersee chiancarelleâ 3 ⢠Chiesa della Greca 4 ⢠Masseria Ferragnano con giardino monumentale 5 ⢠Palazzo Morelli i ⢠IAT: Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica 64 | govalleditria.it
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Ceglie Messapica cittĂ dâarte e terra di gastronomia CITY OF ART, LAND FOR FOOD LOVERS
La cittĂ di Ceglie Messapica, in origine Kailia, è stata tra le fortezze piĂš importanti dellâantica Messapia. Oggi, splendida cittĂ dâarte e terra di gastronomia, sorprende i visitatori per la sua storia millenaria tra le piĂš antiche di Puglia. Il centro medioevale, cinto da mura, conserva ancora lâantico castello intorno al quale si è sviluppato un intreccio concentrico di stradine. Graziose piazzette e slarghi si alternano, in questo labirinto dipinto di bianco, a palazzi dâepoca e case aggrovigliate le une sulle altre. Affacciandosi dal belvedere del Monterrone si gode di un panorama pittoresco: di colle in colle si possono ammirare la vicina Ostuni, Martina Franca, Locorotondo, Cisternino, la campagna puntellata di trulli e, nelle giornate piĂš limpide, si può scorgere il mare allâorizzonte. Lâappellativo di terra di gastronomia non è casuale ed è un richiamo per tutti i buongustai. Nel cuore del centro storico nasce, infatti, la prima scuola di cucina Mediterranea e si
Da non perdere Donât Miss I due appuntamenti immancabili sono la fiera dellâAssunta nel giorno di ferragosto e la festa di San Rocco il giorno successivo. Nel Museo Archeologico Comunale si può scoprire molto sulla storia di Ceglie Messapica attraverso i tanti resti archeologici raccolti. All'interno è presente un calco della Tana delle Iene, cavitĂ carsica scoperta nel 2000 in cui furono rinvenuti alcuni resti dell'etĂ Paleolitico Inferiore Medio. Per info su aperture 0831/388903. Da non perdere una visita alla Pinacoteca âEmilio Notteâ situata al piano terra del palazzo Alegretti. Lâopera di maggior pregio del pittore nato a Ceglie ed esponente del movimento futurista italiano è la âCrocefissioneâ, attualmente esposta allâinterno del castello. Se siete qui a fine maggio partecipate al famoso Torneo dei giochi tradizionali che si propone di far rivivere una serie di giochi tradizionali oggi quasi del tutto scomparsi. Two appointments you cannot miss are the fair of the Assumption on the 15th of August and the festival of S. Rocco the next da. In the Civic Archeological Museum you can discover much of the histroy of Ceglie Messapica through the many collected archeological remains. Inside there is a plaster cast of the Hyenaâs lair, a limestone cavity discovered in 200 in which some remains from the lower middle Paleolithic Age were found. For information on opening times 0831/388903. Donât miss a visit to the âEmilio Notteâ picture gallery situated on the ground floor of Palazzo Alegretti. The most valued work of the painter who was born in Ceglie and an exponent of the Italian futurist movement is the âCrucifixionâ which is currently exhibited inside the Castle. If you are here for the end of May you can partecipate in the famous Tournament of traditional games which propose to bring back to life a series of traditional games which today have almost completely disappeared.
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Cibo e non solo FOOD AND MORE Ceglie Messapica vanta dagli anni novanta lâappellativo di cittĂ dâarte e terra di gastronomia. La sua cucina tradizionale è effettivamente una vera e propria attrazione turistica. Il centro è ricco di ristoranti e osterie dove degustare i piatti della tradizione locale e pugliese orecchiette, braciole, polpette, fave e cicorie - o scoprire piacevoli rivisitazioni gourmet della cucina di un tempo. Fiore allâocchiello sono i prodotti da forno fra i quali il biscotto cegliese presidio Slow Food, preparato con mandorle tostate, marmellata di amarene e limone, talvolta anche ricoperto con glassa di zucchero e cacao. Ceglie Messapica has boasted since the 90âs of its name as city of art and land of food lovers. Its traditional cuisine is indeed a real tourist attraction. The centre has many restaurants and hostelries where you can taste dishes from the local and puglian traditions â orecchiette pasta, braciole (rolled fillets of beef), meat balls, broad beans and chicory â or discover gourmet recreations of old time recipes. The âicing on the cakeâ are the baked delicacies from Ceglie like the biscuits (biscotti cegliesi) recognised by the Slow Food movement, prepared with roast almonds, black cherry and lemon preserves, sometimes covered with a glaze of sugar and chocolate.
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concentrano numerosi ristoranti e osterie, dove si possono assaggiare i piatti della cucina tradizionale e le creazioni culinarie di alcuni tra i piĂš apprezzati chef dâItalia. Ceglie Messapica è una terra che si apprezza profondamente andando alla scoperta delle sue ricchezze storiche, un patrimonio archeologico unico che ha riportato alla luce specchie, grotte e cripte, segno tangibile di una storia tuttâaltro che recente. Lontano dal turismo di massa, qui scoprirete il vero piacere di un viaggio semplice ed autentico. The medieval centre of the town, the city walls, still preserves the ancient castle around which a concentric web of small streets has developed. Charming squares and resting places alternate in this white painted labyrinth with historic palaces and houses piled one on top of the other. Looking out from the Belvedere of Monterrone you can enjoy a panoramic view: from hill to hill you can admire nearby Ostuni and then Martina Franca, Locorotondo, Cisternino, the countryside dotted with trulli and on clear days you can make out the sea on the horizon.
Nei dintorni OUtside the citys Il modo migliore per apprezzare la campagna intorno a Ceglie è salire in sella a una bicicletta e andare alla scoperta delle numerose specchie e fogge (punti di raccolta delle acque). Affascinante anche la visita delle grotte e delle cripte disseminate su tutto il territorio. Tra le grotte piĂš famose vi è quella di Montevicoli situata a 1,5 km da Ceglie, mentre tra le cripte sono da segnalare la cripta basiliana di San Michele e la cripta della Madonna della Grotta, scrigni speleolocigi di rara bellezza visitabili tutto lâanno. The best way of appreciating the countryside around Ceglie i sto get on a bike and to go discovering numerous stone cumuli and fogge (collection points for water). Visits to the caves and crypts which are found throughout the area are also fascinating. Among the most famous caves are those of Montevicoli situated 1.5 kms away from Ceglie, while the basilian crypt of San Michele and the crypt of the Madonna della Grotta are a caversâ treasure chest of rare beauty which can be visited the whole year round.
The name land for food lovers is given not by chance and it is an enticement to all gourmets. In the heart of the historic centre, in fact, the first school of Mediterranean cuisine started and there is a great concentration of restaurants and hostelries where you can taste the dishes of our traditional cuisine and the culinary creations of some of the best appreciated chefs in Italy. Ceglie Messapica is a land that you appreciate profoundly walking round to discover its historical riches, a unique archeological heritage that has brought to light stone cumuli (specchie), caves and crypts, tangible signs that Ceglieâs history is anything but recent. Far from the mass tourism trails, here you will discover the true pleasure of a simple and authentic journey.
Essere informati For the smart tourist Mercato locale il sabato Local market on Saturday.
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VEDERE E VISITARE POINTS OF INTEREST Ch Ir To Po Po Il c e Ch r r e d arc itrov di S rta d e Pa rta d e Pa iesa d Col aste ell i Gi iM i SS leg llo a h a l l i e n a a g â s o u zzo nt zzo . An rot eolo ment a d oro gia e la Gio so i Sa lo ta te e gic i acc e C Vit err All nu del Chies hie ale on n D gio nzi e h le s i, le g i n r lâAs a e om ett ata o sa pec sun eni i chi co ta e
Il castello e la Chiesa Colleggiata dellâAssunta La visita di Ceglie Messapica inizia dal cuore del borgo medioevale, il Castello con la torre normanna di 34 metri che costituiscono la parte originaria della struttura fortificata, risalente presumibilmente intorno al XI secolo. La Chiesa Collegiata dellâAssunta fu costruita nel 1521 per volontĂ dei duchi Sanseverino. Su tutto dominano la cupola e il campanile, la cui vista appare bellissima se ci si affaccia da una delle finestre del castello. Torre dellâorologio e Chiesa di S. Domenico Terminata la visita al Castello si può proseguire per Piazza Plebiscito, salotto della cittĂ , al centro del quale si trova la Torre dellâOrologio. Costruita nel 1890, la torre è alta 12 metri, con una forma quadrangolare che si sviluppa su tre livelli. A pochi passi da qui, in via Dante Alighieri, si trovano il Convento e la Chiesa di S. Domenico. La chiesa è tra gli esempi piĂš significativi del barocco in Valle dâItria e segna il passaggio tra lâaffermato barocco leccese e lo stile barocco ma meno carico della vicina Martina Franca.
futurista cegliese di fama nazionale. Porta di Giuso e Chiesa di San Gioacchino La passeggiata a questo punto può proseguire con la visita alla Chiesa di San Gioacchino uscendo per Porta di Giuso. La porta parzialmente scavata nella roccia e anticamente nota come di Juso, costituiva lâingresso meridionale al borgo medioevale. La Chiesa di San Gioacchino, eretta nel 1869 su suolo donato da alcuni cittadini, fu progettata e costruita dai fratelli Cavallo, maestri muratori del posto. Il campanile è rimasto incompiuto mentre la cupola, secondo il progetto originario, doveva essere rivestita con maioliche colorate. L'intera struttura richiama nella sua forma il Pantheon di Roma.
Porta di Monterrone e Palazzo Vitale Se porta Giuso era lâaccesso meridionale al borgo, porta di Monterrone era quello posto a nord e permetteva lâingresso a chi arrivava da Cisternino, Locorotondo e Martina Franca. Per la difesa dell'abitato in caso di attacco nemico, la porta fu concepita con un'architettura piĂš articolata rispetto alle altre. Uscendo dalla porta si apre davanti a voi il belvedere Monterrone, uno splendido Chiesa di SS. Annunziata balcone che si affaccia sul territorio circostante dal quale e Palazzo Allegretti è possibile ammirare i colli sui quali sorgono Locorotondo, Passeggiando tra le viuzze del centro storico si giunge Martina Franca e Cisternino, nonchĂŠ Ostuni, Carovigno e inevitabilmente alla Chiesa di SS. Annunziata, situata le zone dellâalto Salento. Sulla cerchia esterna delle mura a pochi passi da Piazza Vecchia. Lâantica chiesetta rispondeva alle esigenze della piccola comunitĂ medievale si affaccia Palazzo Vitale. e come la maggior parte delle chiese cittadine ha lâaltare I ritrovamenti archeologici, rivolto a Oriente. La chiesa dipendeva da un priorato basiliano e il culto era officiato con il rito greco. Spostandosi le grotte e le specchie Ceglie Messapica è uno dei centri piĂš antichi della Valle in piazza Vecchia scopriamo il settecentesco Palazzo dâItria la cui storia è testimoniata dagli innumerevoli resti Allegretti. Il palazzo è suddiviso in due ali ed è sede al archeologici rimasti. Tra questi, le 18 specchie ritrovate piano terra della Pinacoteca âEmilio Notteâ, artista 70 | govalleditria.it
intorno allâabitato sono tuttâora visitabili semplicemente inoltrandosi tra le campagne. Erano luoghi di avvistamento realizzate dai Messapi sovrapponendo a secco lastre di pietra provenienti dallo spietramento del suolo. Le piĂš importanti scoperte archeologiche sono visitabili presso il Museo Archeologico Comunale.
the 18th century Palazzo Allegretti. The palace is divided into two wings and on the ground floor houses the âEmilio Notteâ picture gallery, a futurist artist from Ceglie who is of world reknown.
The Clock Tower and the Church of San Domenico When you finish the visit to the Castle, you can move on to Piazza Plebiscito, the meeting place of the city, at the centre of which you find the Clock Tower. Built in 1890, the tower is 12 metres highs, with a quadrangular form which is developed on three levels. A few steps away from here in Via Dante Alighieri, we find the Convent and the Church of San Domenico. The church is one of the most significant examples of the baroque style in the Valle dâItria and marks a passage between the successful baroque style of Lecce and the lighter style of baroque of its neighbour Martina France.
Gate of Monterrone and Palazzo Vitale If the gate of Giuso was the southern entrance into the town, that of Monterrone was the northern gate and permitted those who came from Cisternino, Locorotondo and Martina Franca to enter. To defend the town in the case of enemy attack, the gate was conceived with a more articulate architecture compared to the others. Coming out of the gate the belvedere Monterrone opens out before you, a splendid balcony that faces onto the surrounding land, from which you can admire the hills on which stand Locorotondo, Martina Franca and Cisternino, as well as Ostuni, Carovigno and the areas of upper Salento. Furthermore, on the external circle of the walls Palazzo Vitale appears.
The Gate of Giuso and the Church of San Gioacchino The castle and the Collegiate At this point the walk can continue with a visit to the Church of the Assumption. Church of San Gioacchino leaving via the Gate of A visit to Ceglie Messapica begins in the heart of the Giuso. The gate was partially excavated into the rock and medieval town, the Castle with its Norman Tower used to be known as Juso. It was the southern entrance 34 metres high which make up the original part of the into the medieval town. The Church of san Gioacchino, fortified structure, and which supposedly goes back to built in 1869 on land donated by some citizens of Ceglie, around the 11th century. The Collegiate Church of the was planned and constructed by the Cavallo brothers, local Assumption was built in 1521 at the behest of the dukes master builders. The bell-tower remained unfinished while of Sanseverino. The dome and the bell-tower dominates the dome according to the original design, should have everything else. And the view of them is very beautiful from been finished with coloured maiolic tiles. The structure as a one of the windows of the castle. whole reminds one of the form of the Pantheon of Rome.
Church of SS. Annunziata and Palazzo Allegretti Walking through the alleyways of the old town you inevitably reach the Church of SS. Annunziata, situated a few steps away from Piazza Vecchia. The ancient little church responded to the needs of the small medieval community and like the majority of town churches has an altar that faces the East. The church depended on the basilian priory and the cult was celebrated with the greek rite. Moving to piazza Vecchia, which for centuries was the centre of the social life of the people of Ceglie and used to be the place where the market was held, we come across
The archeological finds, the caves and the stone cumuli Ceglie Messapica is one of the oldest towns in the Valle dâItria and its history is witnessed to by countless archeological remains. Among these, there are the 18 specchie (stone cumuli) found around the town which can still be visited by walking over the fields to them. They were look out points built by the Messapians putting one slab of stone upon another using the stones that were pulled from the soil. However the most important archeological discoveries can be seen at the Civic Archeological Museum. govalleditria.it | 71
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Ceglie Messapica 1 ⢠Castello Ducale 2 ⢠ChiesaCollegiata 3 ⢠Piazza Plebiscito 4 ⢠Porta di Monterrone 5 ⢠Porta di Giuso i ⢠IAT: Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica 72 | govalleditria.it
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in questo curioso paese dal fascino ineguagliabile entrerete In un mondo che si puÄË definire fiabesco in this curious and fascinating town you enter into a world that seems to come from a FABLE
ALBEROBELLO
Non fu solo Gabriele DâAnnunzio a rimanere incantato davanti ai trulli di Alberobello: âmi sveglio e vedo un paese di sogno, come se dormissi tuttaviaâ, scrisse in uno dei suoi quaderni di viaggio durante una sua sosta in Valle dâItria. Ed è proprio cosĂŹ: arrivando in questo curioso paese dal fascino ineguagliabile entrerete in un mondo che si può definire fiabesco. Alberobello è il fiore allâocchiello della valle dei trulli ed uno dei centri piĂš visitati e amati dai turisti. Le sue casette dal tetto a cono, in cui pare possa entrare solo un popolo di nani, sono una vera attrazione turistica, unica al mondo e per questo tutelata dallâUnesco dal 1996 come Patrimonio dellâUmanitĂ . Lâantico borgo conta circa 1.400 trulli realizzati secondo una tecnica custodita e tramandata nei secoli dai âmastri trullariâ: a secco, ovvero senza lâuso di malta, le chiancarelle lavorate a mano una per una, vengono sovrapposte su anelli concentrici in modo decrescente fino a chiudersi in cima, creando cosĂŹ il caratteristico cono. Qui non servono molte indicazioni per la visita, basterĂ passeggiare senza meta tra le pittoresche viuzze per imbattersi negli angoli piĂš spettacolari della cittĂ . Stradine lastricate, trulli dai muri bianchi e il tetto conico e poi ancora i segni in latte di calce disegnati sui coni e i pinnacoli fanno di Alberobello una scultura vivente senza tempo, che immerge il visitatore in unâatmosfera irreale e quasi incantata. Qualsiasi via si deciderĂ di percorrere vi lascerĂ senza fiato e stregati da un paesaggio in cui il tempo sembra essersi fermato. It wasnât only Gabriele DâAnnunzio who was enchanted by the trulli of Alberobello: âI wake and see the town of my dreams, as if I were still sleepingâ he wrote in one of his travel notebooks during his stay in the Valle dâItria. And it really is like this: arriving in this curious and fascinating town you enter into a world that seems to come from a FABLE. Alberobello is the flower in the buttonhole of the Valley of the
Cibo e non solo Food and more Tutti i piatti tipici derivano da una cucina semplice e legata alla tradizione contadina. Come ormai noto, in tutta la Valle dâItria si possono gustare le orecchiette, ma il primo piatto tipico di Alberobello sono gli spaghetti al trullo, pasta con pomodori ciliegino, alloro e pan grattato. Molti i piatti tipici a base di legumi tra i quali le fave bianche condite con olio extra vergine di oliva e le cicerchie condite con olio, aglio e coppa. Alberobello è terra anche di buon vino, le uve locali vengono utilizzate per la produzione di Negroamaro e Primitivo. All the traditional dishes come from a simple cuisine and are linked to country traditions. As is already well known, you can taste orecchiette pasta in the whole of the Valle dâItria, but the traditional first course of Alberobello are Spaghetti in the Trullo, which is pasta with cherry tomatoes, bay leaves and breadcrumbs. There are many traditional dishes based on legumes such as white broad beans with Extra Virgin Olive Oil and grass peas with oil garlic and cured pork. Alberobello is also the land of good wine, the local grapes are used for the production of Negroamaro and Primitivo.
Nei dintorni Outside the city Ad Alberobello vengono prodotti alcuni tra i vini piĂš noti di Puglia e nel mondo. La cantina Albea, tra le aziende piĂš importanti del territorio, ospita il Museo del Vino âGianpiero De Santisâ, che merita sicuramente una visita. Qui è possibile passare in rassegna tutti gli antichi strumenti agricoli usati nella viticoltura nei decenni scorsi: come il torchio, la piccitrice, i capasoni, le botti, oltre ad una interessante documentazione fotografica. Il museo si trova appena fuori la cittĂ , in direzione Putignano. Sempre aperto: 10.00/13.00 e 16.00/19.00 Some of the most well-known wines in Puglia and the world are produced in Alberobello. The Albea cellars, one of the most important companies in the area, houses the Wine Museum of âGianpiero de Santisâ which is really worth a visit. Here you can see all the old agricultural tools that were used in vine cultivation over the last decades: like the wine press, the grape treading well, wineskins, casks and also an interesting photographic exhibition. The museum is to be found just outside the town, towards Putignano. It is always open: 10-13.00 and 16-19.00
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Essere informati For the smart tourist
Mercato locale il giovedĂŹ, nei pressi di Largo Martellotta ai piedi del rione Monti. In questa stessa zona si trova il mercato coperto per acquistare frutta e verdura. The local market is on Thursdays, at Largo Martellota just below the Monti quarter. In this area there is a covered market for buying fruit and vegetables.
Trulli and is one of the most visited and loved by tourists. Its houses with coned roofs, in which it seems only a race of dwarves could enter, are a real tourist attraction. It is unique in the world and for this reason has been protected by Unesco since 1996 as part of the world heritage. The ancient village had about 1400 trulli built following a technique which has been kept and handed down over the centuries by the âMaster trulli buildersâ: they are built with dry stone, without the use of mortar, the flat stone âtilesâ for the roof are individually worked upon, and placed one on top of the other in decreasing concentric rings, until they close at the top, thus creating the characteristic cone. Here you do not need many directions for the visit, itâs enough to walk around without a specific aim in mind in the picturesque alleys to come across the most spectacular corners of the town. Cobbled streets, whitewashed trulli and their coned roofs, and then the signs painted in whitewash upon the cones and the pinnacles make of Alberobello a timeless living sculpture, which wraps the visitor in an unreal and almost enchanted atmosphere.
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Da non perdere Donât Miss Da non perdere la visita al Museo del Territorio ex casa Pezzolla situato nei pressi del Rione Aia piccola. La casa, appartenuta a Giacomo Pezzolla, medico del conte Acquaviva, è un agglomerato di trulli contigui restaurati per accogliere il museo, uno spazio di documentazione storico-didattica e espositivo che ospita mostre temporanee. Il museo è aperto tutti i giorni 10.00/13.00 e 15.30/19.00, ingresso 4âŹ. Da non perdere anche la visita allâinterno del Trullo Sovrano, arredato con oggetti della vita contadina. Aperto tutti i giorni, 10.00/13.30 e 15.30/19.00, ingresso 1,50âŹ. Donât miss a visit to the Museum of the Territory (ex casa Pezzolla) situated in the Aia Piccola quarter. The house, which belonged to Giacomo Pezzolla, a doctor of the Count Acquaviva, is a collection of attached trulli restored to house the museum, a documentation and teaching centre which houses temporary exhibitions. The museum is open every day 10-13.00 and 15.3019.00. Entrance âŹ4. Donât miss a visit to see the interior of the Sovereign Trullo, furnished with objects of rural life. Open every day 10-13.00 and 15.30-19.00. Entrance âŹ1.50.
VEDERE E VISITARE POINTS OF INTEREST Le Rio di A origi chi ne M es a on lbe ni d a t ti e rob ei t rull la ell rull o o ie
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Le origini dei trulli e di Alberobello Diverse sono le ipotesi sullâorigine dei trulli. Secondo alcuni studiosi queste costruzioni evocano primordiali capanne preistoriche, altri invece si rifanno alla somiglianza con le tholos, le tombe con tetto conico diffuse nel vicino Oriente; câè invece chi ha associato la nascita dei trulli alle caratteristiche stesse del territorio, che forniva una grossa quantitĂ di pietre ideali per la costruzione e quindi utilizzate dai contadini e dai pastori come materia prima.
Pia e Ca zza d s a el P DâA op mo olo re
Ba San silica ti M dei edi ci
Tru Sov llo r an o
corti, ovvero spiazzi chiusi e prospicienti il trullo, destinati a diversi usi. Nellâarea si contano circa 400 trulli e 1500 abitanti. La zona Aia Piccola è stata dichiarata monumento nazionale nel 1930. Piazza del Popolo e Casa DâAmore Dopo aver vagabondato per le viuzze del Rione Aia Piccola, il suggerimento è di tornare verso il Belvedere e Piazza del Popolo, cuore della moderna Alberobello e a metĂ strada fra la zona monumentale e la Basilica dei SS. Medici.
Rione Monti e la chiesa a trullo La parte monumentale di Alberobello sorge su due colli separati da un canale carsico, Largo Martellotta, ormai importante arteria urbana, nota agli alberobellesi come la foggia. Sul colle piĂš alto, si trova il Rione Monti, dichiarato monumento nazionale nel 1910. Tutto il rione è popolato dai trulli di cui se ne contano piĂš di 1000. Il colle è scandito da otto stradine, percorribili solo da pedoni, che convergono verso la cima dove si trova la chiesa di SantâAntonio da Padova. Rione Aia Piccola Tornando in Largo Martellotta, a destra si apre una scalinata che conduce al Belvedere, dal quale si può ammirare un panorama inverosimile: una vista dâinsieme molto suggestiva sul Rione Monti. Da qui si può passeggiare verso lâaltro colle di Alberobello, il Rione Aia Piccola, turisticamente meno conosciuto e commerciale del primo ma per questo piĂš integro e affascinante. Il rione è caratterizzato da numerose govalleditria.it | 77
Sul lato piĂš esteso della piazza si affaccia il palazzo ottocentesco del Municipio, inaugurato nel 1863. Di fronte al Municipio si colloca invece la prima sede, storica, del comune: Casa d'Amore. Il nome dell'abitazione deriva dal suo proprietario, Francesco D'Amore. La casa, in segno di vittoria, fu costruita non molto distante dal palazzo del Conte (dal secondo piano, infatti, era possibile controllare la residenza degli Acquaviva), usando materiali fino ad allora proibiti: calce e malta. Lâutilizzo di nuovi materiali è quello che rende storicamente rilevante questa casa, infatti l'uso della malta permise alle maestranze locali di costruire una casa a due piani, quasi fosse stato un palazzo. La Casa D'Amore, data la sua importanza storica, nel 1930 è stata dichiarata monumento nazionale. Basilica dei Santi Medici La Basilica dedicata ai SS. Medici Cosma 78 | govalleditria.it
e Damiano sorge su unâarea occupata precedentemente da una piccola cappella rurale. Lâattuale chiesa, sintesi di diversi rifacimenti, fu costruita tra il 1882 e il 1885, ispirandosi alle tendenze stilistiche neoclassiche. Nel febbraio del 2000 papa Giovanni Paolo II ha elevato la chiesa a basilica minore. Trullo Sovrano Dichiarato Monumento Nazionale nel 1930 e costruito fra il 1775 e il 1780, è lâunico trullo con un piano sopraelevato e per questo detto "Sovrano". Le sua architettura è straordinaria se si pensa che la cupola raggiunge 14 metri di altezza, segno della grande abilitĂ costruttiva raggiunta dai mastri trullari. Attualmente è adibito a museo ed è possibile visitarne l'interno, arredato secondo il gusto d'epoca, ricostruito tramite le testimonianze dei piĂš anziani abitanti alberobellesi.
The origins of the trulli and of Alberobello There are different hypotheses on the origin of the trulli. According to some academics these constructions evoke primordial prehistoric huts, however others refer to the similarity with the âtolosâ the tombs with a conical roof which can be seen in the Near East; however there are others who associate the birth of the trulli with the characteristics of the land, which produces a large quantity of stones which are perfect for building and were thus used by the country folk and by shepherds as a prime material. The âMontiâ quarter and the church made from trulli The monumental part of Alberobello rises up on two hills separated by a limestone cleft, called Largo Martellotta, now an important artery of the town, known to the people of Alberobello as the water-cistern.On the higher hill, is the âMontiâ quarter, declared a national monument in 1910. The whole quarter is populated by trulli. There are about 1,000 of them. The hill is marked off by eight small streets that converge towards the top where the church of S. Antonio di Padova.
Aia Piccola quarter, we suggest you turn back towards the Belvedere and the Piazza del Popolo the heart of modern day Alberobello and half-way between the monumental area and the Basilica of the Medici Saints. On the longest side of the square there is a 19th century Palace of the City Hall, which was inaugurated in 1863. Opposite the Town Hall, is the first historic seat of the Town Council: Casa dâAmore (House of Love). The name of the building comes from its owner, Francesco DâAmore. The house was built not far from the Palace of the Count (indeed from the second floor you can look at the Acquavivaâs residence), it was a sign of victory as they used mortar and lime which up to then had been prohibited. The use of the new material is what makes this house historically interesting: this is the first house built with mortar, wich allowed the local master builders to construct a house on two floors, almost like a noblemanâs palace. The Casa DâAmore, given its historic importance, was declared a national monument in 1930.
Basilica of the Medici Saints The basilica dedicated to the Medici Saints Cosmas and Damian stands in an area which was previously occupied by a small rural chapel. The Aia Piccola quarter The present church, the synthesis of various Returning to largo Martellotta, on the right there reconstructions, was built between 1882 and 1885 opens up a stairway which leads to the Belvedere. taking inspiration from neoclassical stylistic trends. In February, 2000 Pope John Paul II promoted the Here you can admire the fascinating view of the whole of the Monti quarter. And from here you can church to the status of a minor Basilica. walk towards the other hill of Alberobello, the âAia Piccolaâ quarter, less well-known by the tourists The âSovereignâ trullo and less commercial than the other quarter but for It was declared a National Monument in 1930 and this reason more intact and interesting. The quarter was built between 1775 and 1780. It is the only is characterized by numerous courtyards, or closed trullo with a higher floor and for this reason called spaces which overlook the trullo. They are used in âsovereignâ. Its architecture is extraordinary if you various ways. In the area there are 400 trulli and think of the dome which reaches the height of 14 1500 inhabitants. The âAia Piccolaâ quarter was metres, a sign of the great architectural ability that declared a national monument in 1930. the master trulli builders had reached. Presently it is used as a museum and it is possible to visit it. It Piazza del Popolo is furnished in the style of the age, reconstructed and Casa dâAmore through the testimonies of the older inhabitants of After wandering around the alleyways of the Alberobello. govalleditria.it | 79
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Alberobello 1 ⢠Basilica S. Medici 2 ⢠Trullo Sovrano 3 ⢠Casa DâAmore 4 ⢠Museo del Territorio 5 ⢠Rione Monti i ⢠IAT: Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica 80 | govalleditria.it
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uno dei territori piĂš verdi della Valle dâItria one of the greenest areas of the Valle dâItria
NOCI
Noci ha un'origine antica e si colloca in uno dei territori piĂš verdi della Valle dâItria. Veniva considerato il paese delle noci e dei boschi, per i numerosi alberi che ricoprivano la zona. Da lontano il paese si riconosce per le tre torri che spuntano sulla cima della collina: i campanili della Chiesa Matrice e della Chiesa di Santa Chiara insieme alla torre dellâorologio sono i simboli storici e architettonici della cittĂ . Il cuore del centro storico è un susseguirsi di tortuose viuzze, edicole votive, comignoli e gnostre - tipiche corti comuni chiuse su tre lati dove un tempo giocavano i bambini, si radunavano le donne intente a rammendare e condividere gioie, dolori e pettegolezzi. Se si dovesse dipingere Noci, sarebbe un quadro in cui i pascoli verdeggianti si uniscono allâorizzonte con un cielo azzurro e terso, un paesaggio rurale con chiese, masserie e trulli che riportano la memoria ai tempi in cui la vita era scandita dai cicli della natura e arricchita di folklore e tradizioni. Noci è il regno dei buongustai. Qui nascono mozzarelle e prodotti caseari di ogni tipo, carni eccellenti che danno vita a secondi piatti gustosi e, nellâera dello street food, è imperdibile il âpanino di Marinoâ, una piccola salumeria dove il padrone di casa vi delizierĂ con panini gourmet farciti con salumi e golositĂ locali. A Noci câè tutto quello che serve per ritemprare lo spirito, ricaricare le batterie e godersi un viaggio nei colori e gusti della valle dei trulli. Noci has ancient origins and is in one of the greenest areas of the Valle dâItria. It was considered to be the town of walnut trees and of woods, because of the numerous trees that cover the area. From far off you recognize the town by the three towers that stand out on the top of the hill: the bell-towers of
Essere informati For the smart tourist Mercato locale martedĂŹ mattina tra le vie del centro cittadino. The local market is on Tuesday morning in the streets of the town centre.
Cibo e non solo Food and more Noci è una meta obbligata per chi ama lâenogastronomia. La cucina è molto legata alla tradizione. Oltre alle orecchiette e i piatti tipici della Valle dâItria, Noci è famosa per la produzione artigianale di latticini di alta qualitĂ : mozzarelle, ricotta, burrata e formaggi freschi sono prodotti di eccellenza del territorio. Il âpanino di Marinoâ, segnalato dalla guida Slow Food, è un panino composto di due fette di pane di Altamura e farcito con ingredienti della zona. Il tour enogastronomico non può che concludersi con lâassaggio del nocino, liquore realizzato dalla macerazione di noci intere raccolte il 24 giugno, festa di San Giovanni, nel pieno della tradizione. Noci is the place to go for the food lover. The cuisine is closely bound to tradition. Besides the orecchiette pasta and the traditional dishes of the Valle DâItria, Noci is famous for handmade dairy products of high quality: mozzarella cheese, cottage cheese and cream cheese and fresh cheese are the products of excellence in the area. The âpanino di Marinoâ (Marinoâs sandwich) is mentioned in the Slow Food guide. It is a sandwich made of two slices of Altamura bread and filled with local ingredients. The gourmetâs tour can only end with a tasting of the walnut liqueur (nocino), which is made by soaking whole walnuts gathered on the 24th of June as is the tradition, on the festival of San Giovanni.
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the Mother Church and the Church of Santa Chiara together with the clock tower are the historic and architectural symbols of the town. The heart of the historic centre is a succession of tortuous alleyways, votive shrines, chimneys and gnostre â characteristic common courtyards which are closed on three sides where children used to play and the women would gather to do some mending and share their joys, woes and gossip. If you had to draw Noci, it would be picture in which the verdant pasture land meets up at the horizon with a clear blue sky, a rural landscape with churches, masserie farmhouses and trulli which takes your mind back to the times when life was measured by natural cycles and enriched with folklore and traditions. Noci is the kingdom of the gourmet. Here they produce mozzarella cheese and dairy products of every kind, excellent meats that form the basis of tasty dishes and, in the age of street food, you canât miss the âpanino di marinoâ (Marinoâs sandwich) a small salumeria where the owner will delight you with sandwiches with gourmet fillings made of cured meats and local delicacies. At Noci there is everything you need to restore your spirits, recharge your batteries and enjoy a journey among the colours and tastes of the valley of the trulli.
Nei dintorni Outside the city
Da non perdere Donât Miss
La campagna di Noci, con il suo paesaggio tipico della terra dei trulli e ricco di antiche masserie, si presta molto bene a piacevoli passeggiate e itinerari in bicicletta. Consigliata unâescursione nellâOasi di Barsento, area protetta il cui valore paesaggistico si unisce a quello storico dellâabbazia. Prendete parte ad uno dei tour organizzati da varie associazioni locali sulle orme dei briganti che con le loro scorribande seminarono terrore tra il 1810 e 1817.
Noci è terra di antiche maestranze. Si trova nel centro storico una delle botteghe artigiane piĂš antiche, lâultima della dinastia dei maestri calzolai Recchia. Curiosa la visita a questo laboratorio, un luogo dal profumo intenso di pellame nel quale si può osservare il maestro intento a dar vita, a suon di martello, a scarpe di rara bellezza. In autunno è da non perdere Bacco delle Gnostre, famosa sagra del vino novello e delle caldarroste.
The countryside of Noci, with its characteristic landscape dotted with trulli and many old farmhouses, is excellent for pleasant walks and bike rides. We recommend a visit to the Oasis of Barsento, a protected area whose beauty matches that of the Abbey. Take part in one of the tours organised by the various local associations, to follow in the footsteps of the brigands who with their raids sowed terror in the area from 1810 to 1817.
Noci is the land of ancient skills. In the historic centre there is one of the oldest artisanâs workshops, the last of a dynasty of master shoemakers. Itâs curious visiting this workshop, with its sharp scent of leather, where you can watch the master who is busy creating, with the beat of his hammer, shoes of rare beauty. In autumn you should not miss Bacco delle Gnostre, a famous festival celebrating the newly produced ânovelloâ wine and roast chestnuts.
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VEDERE E VISITARE POINTS OF INTEREST Il c e le entr gn o s t ost or re ico
Pia e l zz a p del a tor lebis lâo re cito rol og io
Ch e C iesa M San hiesa atri ta di ce Chi ar a
Il centro storico e le gnostre Le origini di Noci sono da ricondurre presumibilmente agli anni della seconda metĂ del VI secolo d.C. quando, per volere del capitano Conone e su mandato dell'imperatore Giustino II, fu eretta una cittadella di carattere militare (Castellum Nucum) sulla collina dove attualmente sorge la cittĂ . Ad essa, col tempo, si sostituĂŹ un vero e proprio centro urbano. Oggi il centro storico di Noci conserva ancora elementi tipicamente medioevali. Soltanto passeggiando tra i vicoli si possono scoprire gli antichi palazzi abbelliti da fregi nobiliari, gli edifici religiosi e civili che hanno accompagnato la storia del paese e ammirare le famose gnostre, elemento distintivo di questo caratteristico centro storico. Le gnostre sono piccole corti chiuse su tre lati e con uno solo aperto verso la strada principale, dove un tempo si consolidava la legge del vicinato.
Bo e m schi a ss eri e
Ma del donn la Sc a a la
Ch di B iesett ar s a e nt o
documenti la vedono esistente giĂ dal 1180. La leggenda vuole che l'edificio sia stato edificato sotto un albero di noce, nel luogo in cui la Madonna del noce apparve a Filippo I DâAngiò, Principe di Taranto, proteggendolo da un temporale. Sulla facciata spiccano il portale e il rosone, contornato da un motivo a scacchiera con ricche figure allâinterno. Allâinterno della chiesa nella Cappella della TrinitĂ si trova la pala dâaltare, elemento di grande interesse storico artistico. Unâaltra chiesa particolarmente bella e non molto distante dalla Chiesa Matrice è quella di Santa Chiara risalente ai primi anni del 1600.
Piazza plebiscito e la torre dellâorologio Porta Putignano è lâingresso che conduce al cuore del centro storico ovvero Piazza Plebiscito, passando davanti al Palazzo della Corte. Il teatro, dopo un periodo di notevole fioritura artistica, fu demolito per dare spazio alla costruzione della Torre dell'Orologio, altro importante simbolo cittadino. Qualche metro piĂš avanti si giunge a Piazza Plebiscito con la Torre dellâOrologio che svetta dal 1823 di fronte alla Chiesa Madre. La torre, alta 30 metri, è uno dei tre campanili che si avvistano in lontananza fuori dalla cittĂ ed è considerata il simbolo della cittĂ di Noci. Chiesa Matrice e Chiesa di Santa Chiara Di fronte alla torre dellâorologio troviamo la Colleggiata della nativitĂ di Santa Maria piĂš nota come Chiesa Madre. La chiesa risale al 1316, anche se alcuni govalleditria.it | 85
Boschi e masserie La visita di Noci vi porterĂ inevitabilmente a lasciare il centro storico per esplorare la campagna circostante, un tempo coperto da boschi di fragno, roverella e leccio. Questi luoghi, un tempo terre di briganti, sono ancora oggi caratterizzati da numerose masserie. Inizialmente nate come abitacoli di trulli e casedde si trasformarono negli anni in complessi masserizi, dotati di dimora e cappelle, capaci di rendere piĂš comoda la vita di campagna lontana dalla cittĂ . Dopo lâUnitĂ dâItalia le masserie furono ristrutturate per diventare prestigiose dimore estive ed oggi molte sono ancora attive e adibite a aziende agrituristiche o allevamenti di bestiame.
ancora oggi tante attivitĂ immersi nel verde e nel silenzio. Una di esse ha reso l'abbazia famosa in tutta Europa: un laboratorio di restauro che recupera pregiate pergamene e libri antichi rovinati dal tempo e dall'usura.
Madonna della Scala Andando alla scoperta della campagna che circonda Noci, merita una visita il monastero benedettino della Madonna della Scala. Lâabbazia, che sorge su un poggio circondato da un piccolo boschetto, è costituita da una chiesetta dichiarata nel 1910 monumento nazionale e da un complesso monastico edificato nel XX secolo e abitato da monaci benedettini. Fedeli al loro motto ora et labora, i monaci svolgono
The historic centre and the gnostre Nociâs origins are supposed to back to the second half of hte 6th century AD when, at the behest of Captain Conone and following the mandate of Emperor Justinian II, a military fortress was built (Castellum Nucum) on the hill where the town now stands. As time passed this was replaced with the real urban centre. Today the historic centre of Noci still keeps some typically medieval elements. Just walking through the
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Chiesetta di Barsento Immersa nellâoasi di Barsento, unâarea protetta di notevole valore paesaggistico, si trova il complesso abbaziale di S. Maria del Barsento che sorge sui resti di un villaggio probabilmente di origine messapica. Posta sulla cima della collinetta, la piccola chiesa è uno dei luoghi piĂš suggestivi di Noci dove recarsi per ammirare un panorama e tramonti mozzafiato.
alleyways you can discover ancient palaces embellished with aristocratic decorations, the religious and civil buildings that have accompanied the history of the town. You can admire the famous gnostre, which are a distinctive element of this historic centre. The gnostre are little courtyards which are closed on three sides and with just one side open to the main street, where neighbourliness could be consolidated. Piazza plebiscito and the clock tower. Porta Putignano is the entrance which leads to the heart of the historic centre or Piazza Plebiscito, passing in front of the Palazzo della Corte. The theatre, after a rich artistic period, was demolished to make space for the construction of the Clock Tower, another important symbol of the town. A few metres further on and you reach Piazza Plebiscito with the Clock Tower which since 1823 has stood opposite the Mother Church. The tower, wich can be viewed from far away is 30 metres high and it represents a symbol for Noci. Mother Church and the Church of Santa Chiara Opposite the clock tower we find the Collegiate Church of the Nativity of Saint Mary better known as the Mother Church. The church goes back to 1316 even if some documents suggest that existed already in 1180. Legend has it that the building was constructed under a walnut tree, in the place in which the Madonna of the walnut tree appeared to Philip of Anjou, the Prince of Taranto, protecting him from a thunderstorm. On the façade there is the portal and the rose-window, next to a chessboard design with rich figures on the interior. Within the church in the Cappella della TrinitĂ you find the altarpiece, an element of great historic and artistic interest. Another particularly beautiful Church, not far from the Mother Church is the Church of Santa Chiara, which dates from the first years of the 1600âs. Woods and masserie farmhouses. A visit to Noci will inevitably lead you to leave the old town and explore the surrounding countryside, once covered with woods of Macedonian oaks, sessile oaks and holm oaks. These places, which were once
the lands of brigands, are still now dotted with many farmhouses. At first they were built as simple dwellings with trulli and casedde (cottages) and over the years changed into complex manor farmhouses, with lodgings and chapels, which could make country life far from the town more comfortable. After the Unity of Italy the masserie farmhouses were rebuilt to become prestigious summer residences and today many of them are still active and function as farms or places where animals are raised. Madonna della Scala Going to discover the countryside that surrounds Noci, its worth visiting the benedictine monastery of Madonna della Scala. The abbey, which stands on a small hill surrounded by a small wood, is made up of a church, which was declared to be a national monument in 1910 and a monastery built in the 20th century and lived in by Benedictine monks. Faithful to their âpray and workâ motto, the monks still work on many activities surrounded by the countryside and silence. One of these activities has made the abbey famous throughout Europe: a workshop for the restoration of precious parchments and old books ruined by time and use. The Church of Barsento Found in the oasis of Barsento, a protected area of great natural beauty, you find the abbey of S. Maria del Barsento which stands on the remains of a village which is probably of messapian origins. Placed on the top of the hill, the small church is one of the most fascinating places in the Noci area where you can admire the view and the breathtaking sunsets. govalleditria.it | 87
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Noci 1 ⢠Chiesa Madre i ⢠IAT: Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica 88 | govalleditria.it
MAPS
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Bari Bari e il suo mare si fondano in una cittĂ tutta da scoprire. I vicoli, le piazzette e lâacqua del Mare Adriatico che quasi bagna le strade del centro la rendono una cittĂ elegante e allo stesso tempo misteriosa. Cuore pulsante della città è Bari Vecchia, la parte piĂš antica e autentica. Qui si trova la Basilica di San Nicola che ospita le spoglie del Santo di Myra. A difendere lâantico borgo è il Castello Svevo, considerato uno dei piĂš interessanti manieri medievali della regione ed oggi sede di numerose mostre ed eventi. A pochi metri dalle mura si trova SpecialitĂ di pesce, pizzeria e piatti pronti da asporto MONOPOLI / CAPITOLO S.S. 16 Uscita LâAssunta Contrada Stomazzelli, 142 T. +39.080.690.29.09 www.samare-ristoart.it 90 | govalleditria.it
la cattedrale di San Sabino, simile per forma alla vicina Basilica. Passeggiando per le vie strette del borgo non stupitevi di incontrare anziane signore che sullâuscio di casa sono intente a friggere le sgagliozze, pezzi di polenta di farina di grano duro â o a preparare delle tipiche orecchiette. A pochi minuti di passeggio da Bari Vecchia si trova il piĂš moderno e commerciale quartiere centrale Murat. Via Sparano, corso Vittorio Emanuele e corso Cavour sono le tre strade che racchiudono un perfetto intersecarsi geometrico di vie colme di negozi di ogni genere, bar e locali notturni. Il Lungomare di Bari è uno spettacolo da non perdere. Passeggiare e fermarsi di tanto in tanto su una delle panchine del litorale regala una vista sulla cittĂ emozionante, soprattutto di notte nella parte piĂš monumentale. Il Teatro Petruzzelli è il fiore allâocchiello dellâarte e della cultura barese. Inaugurato nel 1903 si trova lungo una delle vie principali del centro, corso Cavour. Dopo lâincendio doloso che lo distrusse nel 1991, il teatro è stato riportato agli antichi splendori e adesso ospita concerti, festival e rappresentazioni teatrali. www.fondazionepetruzzelli.it
Bari and its sea is a city to be discovered. Alleys, little squares and the Adriatic water which almost wet centre streets make Bari an elegant but mysterious town. The heart of the city is Bari Vecchia, the historic area and the most genuine too. Here there is the Basilica di San Nicola holding the relics of the Saint from Myra. The Castello Svevo (castle) protects the old hamlet, itâs considered one of the most fascinating manor house of the region, today it holds many exhibits and events. A few steps from the castle there is the Cathedral of San Sabino, with a shape similar to the near Basilica. Walking through the narrow roads of the historic centre donât be astonished to meet old women frying sgagliozze (pieces of durum wheat mush) or preparing orecchiette. A few steps far from Bari Vecchia there is the modern and commercial neighborhood: Murat. Via Sparano, corso Vittorio Emanuele and corso Cavour are three streets geometrically organized and full of shops, cafĂŠs and clubs. The Lungomare (seafront) is an unmissable marvel. You can walk and seat on a bench enjoying the exciting panorama of the town, especially by night. The Teatro Petruzzelli is the flagship of the art and culture of Bari. It is located along corso Cavour,
one of the main street of the city centre. It was inaugurated in 1903, a fire destroyed it in 1991, then the theatre was reinstated and brought back to its ancient splendor. Nowadays it holds festivals, concerts and performances. www.fondazionepetruzzelli.it
San Nicola
Il 9 maggio 1087, 62 marinai traslarono le reliquie del Santo da Myra, in Asia Minore, a Bari. Da questo avvenimento lâabate benedettino Elia fece costruire lâattuale basilica. Sia il mondo cattolico che quello ortodosso oggi ancora venerano il Santo e a lui dedicano una festa il 6 dicembre, giorno della morte, e il 9 maggio giorno dellâapprodo a Bari. Ă in questa occasione che ogni anno viene prelevata dalla cripta del Santo la âmannaâ acqua santa, non naturale, che proviene dalle sacre reliquie. The ninth of May 1087, 62 sailors moved the relics of the Saint from Myra, in Asia Minor, to Bari. After that the Benedictine abbot Elia ordered to build the present church (basilica). Today both Catholic and Orthodox worlds venerate the Saint and dedicate to him two days of feast: the 6th of Decembre, the day of his death and the 9th of May, day of his docking in Bari. Every year, on this occasion the manna (holy water from holy relics ) is extracted from the crypt.
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