Agenzia di Manfredonia Periodico d’informazione, attualità, politica, cultura e sport - N.8 Anno IV - 27 aprile 2013
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Quèdde ca l’acque ji pu fuche
(A Donna Mambredonie) Ne so’ passéte d’anne da códde vendûne abbrîle eppûre angôre l’addummanne pecchè, pe fîle e fîle de giajande de Seponde mósse pe ndèrre ai pite sûve, figghje de rè e gènde ca conde pronde pe jèsse a iarde vîve, nûte annanze a na fanôje cûme na timîde palummèlle tremanne, pusatte sôpe a môje, a vocca sôva bèlle sènza fiaté parôle jisse e ne jisse u sôle. E jèsse, cûme e tanne, rîrènne me rîsponne: “Ma che vù ca te dîche, beneditte de nu uagnône?! Quèdde ca l’acque ji pu fuche, ji l’Amore pa raggiône”.
Via San Lorenzo, 102 Tel. 0884.511034 - Fax 0884.586326
Prima iniziativa dell’Agenzia del Turismo Edizione zero del “Festival di Primavera” 25 aprile – 4 maggio
Il 24 aprile nella sede dell’ARV, il neo presidente dell’Agenzia, Michele De Meo, ha illustrato il primo cartellone di eventi che promuove un nuovo turismo sul nostro territorio: il “Festival di Primavera”. Spettacolo, animazione e cultura per le vie ed il centro storico inaugureranno il primo lungo fine settimana di primavera dal 25 aprile al 4 maggio. L’edizione zero del festival è solo l’apice di una variegata offerta turistica che va delineandosi grazie ad un cambiamento di prospettiva, ovvero pensare agli eventi in modo sistematico e programmato. Manfredonia è una città che si confronta con altre realtà già avviate e affermate nell’ambito del turismo, per questo il logo dell’Agenzia è un gabbiano che vola, simbolo di speranza e di nuovo inizio. L’apertura e l’accoglienza da parte di ogni cittadino verso i visitatori contribuiranno a farci riacquisire la
posizione di città al servizio del turismo. Nel contempo l’Agenzia lavorerà per rendere il cambiamento reale attraverso cinque aree di intervento (eventi, web, marketing, finanza, sviluppo) per le quali sono quasi pronti dei piani strategici. Due saranno i nuovi portali che lanceranno il “vivi l’esperienza di Manfredonia” per avere un’identità sul territorio nazionale ed internazionale. Il primo sarà rivolto all’informazione e metterà in rapporto la città col turista, il secondo sarà più tecnico
e riguarderà il programma dell’Agenzia. Il sindaco Angelo Riccardi ha sottolineato che essere competitivi con i territori circostanti ed attrezzarci per raggiungere questo obiettivo, non significa escludere i “vicini”. Interagire con città come Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo ci aprirà nuove strade per aggiungere valore alle risorse già esistenti e per farle funzionare bene. Sono stati assegnati a Manfredonia, grazie alla regione Puglia ed al Comune, 17 milioni di euro per valorizzare il castello, la basilica di Siponto e il parco archeologico. Il sindaco, infine, fa presente che l’Agenzia è un’occasione per migliorare un sistema che finora è stato bloccato, quest’iniziativa dovrà essere uno stimolo per i nuovi imprenditori. L’incontro si è concluso con l’augurio del sindaco di essere ottimisti e di credere nel cambiamento. Mariangela Rinaldi
Da magazzini del pesce a luogo di cultura per i giovani
Ne so’ passéte d’anne eppûre angôre m’addumanne pecchè, pe na fèmmene de prègge ca pe mè ce môre, u côre è misse e l’àneme e ogni scufîje de mè fôre spannûte ai pite tûve e tó, sènza nîsciûna cûre, pègge da pègge di cattîve, te déje au prîme frustire de passagge, rîrènne e calpestanne chi pe tè ce addanne? Ne so’ passéte d’anne eppûre angôre m’addumanne assettéte ngann’a mére pecchè dôpe šcaffe, pône, càvece e vûccûne amére je angôre te vogghje bône? E u mére, cûme e sèmbe, cumbagne, amande e mamme, pe l’onne ca li danne u timbe, candanne me rîsponne: “Ji de l’ôme storje andîche, beneditte de nu uagnône! Quèdde ca l’acque ji pu fuche ji l’Amore pa raggiône”. Franco Pinto Traduzione a pag. 2
Da luogo in cui si vendeva il pesce a uno dei posti più suggestivi di Manfredonia: questa la metamorfosi nel corso degli anni di quel locale che oggi tutti conosciamo come Centro giovanile ARV. Di proprietà del Comune, fu costruito probabilmente nei primi anni del ’900, L’Ex Centro Giovanile ARV diviso in tre locali, e utilizzato come magazzino per lo stoccaggio del pesce, in appendice alla loggia della pescheria della vicina Piazzetta Mercato, sulla quale successivamente venne costruito l’Albergo Daniele. Questo era l’hotel di Manfredonia per eccellenza, aveva la migliore vista sul mare, una facciata in elegante stile Liberty e una terrazza che dava sulle vecchie mura. Da quanto si può vedere nelle foto che ci restano di questo mirabile edificio, l’albergo occupava buona parte della Piazzetta Mercato, e aveva un lungo porticato ad archi a pianterreno, lungo il quale, appunto, si svolgeva il commercio al dettaglio del pesce. Quando l’hotel venne abbattuto, perché pericolante, il 2 maggio 1973, restarono nella piazzetta solo una palazzina e i tre locali adibiti alla vendita del pesce. Nel 1997 sorse la necessità di un locale che accogliesse il Centro Giovanile ARV, nato per ricordare Agnese, Romina e Veronica, tre giovanissime ragazze scomparse in un tragico incidente. Fu allora presa la decisione di ristrutturare la residua costruzione, ormai in abbandono. I tre locali vennero fusi in uno solo, abbattendo i divisori e lasciando le arcate, chiuse solo da vetrate che danno luce all’interno e non precludono la vista del mare anche dall’esterno del locale. Le attività e la gestione del luogo da parte dell’ARV si conclusero nel 2005, e i Servizi sociali ne presero in mano la conduzione con la promessa che quello spazio avrebbe continuato ad essere un punto di incontro per Il panorama dalla terrazza (foto Pasquale di Bari) attività giovanili. Oggi viene utiliz-
zato da due cooperative, stabilmente, e inoltre, come spazio gratuito, dalle associazioni che ne fanno richiesta. La cooperativa Iris al mattino svolge attività di alfabetizzazione per i rifugiati politici individuati dall’Associazione Paser, mentre il pomeriggio la cooperativa sociale San Giovanni di Dio svolge non solo attività di doposcuola per bambini indicati dai servizi sociali, ma anche attività extrascolastiche che continuano durante l’estate, perché i bambini vengono portati al mare la mattina e svolgono progetti ludico - educativi nel po- Il porticato dell’Hotel Daniele meriggio. Anche il Comune si serve con i banchi del pesce spesso dei locali come punto di ristoro nei percorsi gastronomici, resi particolarmente suggestivi dal panorama che si gode dalla terrazza. Un luogo affascinante e spesso ignorato da chi ci passa, ma che merita tutta la nostra attenzione, per la funzione sociale che svolge e per quel briciolo di storia che siamo riusciti a conservare dandogli un nuovo e utilissimo slancio vitale. Mariantonietta Di Sabato
Corteo Storico “Alla corte di Re Manfredi”
L’istituto Comprensivo “Don Milani Uno-Maiorano”, ripresenta il progetto “Alla Corte di Re Manfredi”. Il 4 maggio 2013, ricorrendo il 757° anniversario della fondazione di Manfredonia, i ragazzi dell’Istituto Comprensivo proporranno una serie di manifestazioni che si concluderanno con il Corteo Storico. Ricreando l’atmosfera dell’epoca medievale il Corteo Storico sfilerà per le vie principali della città. Presso Piazzale Ferri gli alunni torneranno nel XIII sec. con giochi di animazione musica e danze. Le realizzazioni dei laboratori artigianali saranno esposte al pubblico in una piccola mostra mercato.
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TEMPO DI REGOLE
Penso che sia maturo il tempo di ragionare sui princìpi, dopo la folata neoliberistica che li ha letteralmente spazzati via in nome della deregulation. Oggi, invece, è il tempo di ritrovare le regole smarrite,perché senza regole, gradatamente dagli anni ’80 del secolo scorso in poi, siamo approdati alla crisi profonda nella quale siamo tutti impantanati e rischiamo di affogare. Si diceva allora che “troppi lacci e lacciuoli” fanno male all’economia e alla società, sicché occorreva liberarsene e procedere liberi e spediti verso il “paradiso terrestre”, verso il benessere sociale e la ricchezza. Era il momento della svolta neoliberistica che prometteva mari e monti. Il risultato? Siamo in una crisi forse ancora più profonda di quella che ebbe inizio negli Stati Uniti d’America nel 1929, crisi che per il popolo si traduce in termini di disoccupazione e povertà crescenti, di riduzione progressiva dei consumi. Oggi anche in termini di autolesionismo o eterolesionismo collettivi (suicidi, omicidi, criminalità, etc.). Una società, come una famiglia, per riprendersi ha bisogno di regole, anche elementari, ma da rispettare. Una delle prime regole semplici da rispettare per uno Stato è che nel bilancio, cioè nel rapporto fra entrate e spese, queste ultime non possono eccedere le entrate. Esattamente come una famiglia che, se vuole tenere i conti a posto, non può spendere più di quanto guadagna. I primi economisti moderni anglosassoni del Settecento, come David Hume, e napoletani, come Antonio Genovesi, sostenevano questo principio elementare, ma basilare per il funzionamento della macchina dello Stato. Criticavano con calore il pregiudizio per cui lo Stato indebitandosi potesse diventare più florido. Se i debiti di uno Stato aumentano, aumentano pure le uniche entrate di cui lo Stato dispone, cioè le tasse dirette e indirette. L’Italia ormai, si sa, è ad un livello di tassazione che supera il 50% del reddito, un livello superiore a tutti gli altri Stati europei. E, ciò nonostante, il suo debito Quello che l’acqua è per il fuoco: Ne sono passati di anni / da quel ventuno aprile / eppure ancora le chiedo / perché, con il fior fiore / dei giganti di Siponto / bocca a terra ai suoi piedi, / figli di re e gente che conta / pronti per lei a farsi bruciare vivi, / nuda davanti a un falò / come una timida falena / tremante, posò sulla mia, / la bocca sua bella / senza dir nulla / al sorgere del sole. / E lei, come allora, ridendo mi risponde: / “Ma cosa vuoi che ti dica, benedetto bambino?! / Quello che l’acqua è per il fuoco, / l’Amore è per la ragione”. // Ne sono passati d’anni / eppure ancora mi chiedo / perché, di fronte a una donna / di pregio che muore per me, / ho messo il
complessivo supera la cifra astronomica di duemila miliardi di euro. In tale contesto, aumentano anche le tasse di un Comune perché ogni Comune è l’anello terminale dello Stato. E così si ha un effetto domino tributario per cui aumentano le tasse di ogni tipo e il cittadino è sempre più schiacciato dal loro peso. Quale la terapia, se ne esiste una? Beh, sappiamo che le cose non sono così semplici come appaiono. Per questa ragione non vogliamo cadere nel “semplicismo”, recentemente deprecato dall’economista Mario Deaglio su La Stampa (editoriale del 9 aprile). Una cosa, però, si può pensare e fare subito ed è ridurre le spese per il mantenimento degli apparati istituzionali. Abbiamo una democrazia i cui costi sono eccessivi; un numero di parlamentari doppio rispetto a quello degli Stati Uniti d’America e, per di più, di gran lunga più costosi! Ridurre le spese significa ridurre i costi complessivi della democrazia e, quindi, meno soldi a tutti i rappresentanti eletti. Quando a Manfredonia chi scrive era un dirigente dell’ex-PCI, sindaco Michele Magno, i rappresentanti eletti (consiglieri comunali, assessori, etc.) prendevano sì e no un modesto gettone di presenza, di cui peraltro in buona parte usufruiva il partito. Se si recuperasse una pratica virtuosa del genere, a tutti i livelli dal comunale al regionale e al nazionale, le cose potrebbero riaggiustarsi e i partiti non avrebbero bisogno di finanziamenti pubblici. Il denaro pubblico dovrebbe servire ad alimentare e sostenere investimenti pubblici (scuole, strade, cantieri, etc.), non già le tasche degli eletti. Anche perché, se il denaro pubblico affluisce in queste tasche, la politica può essere interpretata non come servizio, ma come fonte di reddito e ad essa potrebbero accorrere i peggiori e non i migliori. Oggi, invece, tutto il paese, non solo Manfredonia ma l’Italia intera, ha bisogno di buona e alta politica, imperniata sul concetto di pubblico servizio. Domenico di Iasio cuore e l’anima / e ogni minima parte di me, / stesi ai tuoi piedi / e tu, senza nessuna attenzione, / peggio della peggiore delle cattive, / ti concedi al primo forestiero / di passaggio, scherendo / e calpestando chi per te si tormenta? // Ne sono passati di anni / eppure ancora mi chiedo, / seduto in riva al mare, / perché dopo schiaffi, pene, / calci e bocconi amari, / io ti voglio ancora bene? / E il mare, come sempre / compagno, amante e madre, / con le onde che gli danno il tempo, / cantando mi risponde: / “È storia vecchia dell’uomo, / benedetto bambino! / quello che l’acqua è per il fuoco, / l’Amore è per la ragione”. (Traduzione di Mariantonietta Di Sabato)
27 aprile 2013
Secondo Corso-Seminario di Giornalismo “ManfredoniaNews.it” i giovani cuore pulsante della nostra città!
“L’unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s’ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio ”. (Enzo Biagi) Grande riscontro di menti Ernesto Tardivo giovani e talentuose quelle che nelle giornate del 12 e 13 aprile hanno preso parte alla seconda edizione del corso-seminario di Giornalismo tenuto e fortemente voluto da ManfredoniaNews. it che, nonostante i suoi pochi ma intensi quattro anni di vita, rappresenta una finestra sulla città sempre vicina ed attenta a tutto ciò che accade quotidianamente, impegnandosi in prima linea in numerose battaglie cittadine. Due giornate che hanno visto la presenza di considerevoli figure del settore giornalistico locale: Ernesto Tardivo, responsabile di redazione della Gazzetta del Mezzogiorno sezione Capitanata; Tatiana Bellizzi, cronista in prima linea de Il Mattino di Foggia; Maria Grazia Frisaldi, corrispondente de La Repubblica per la provincia di Foggia, e Pietro Loffredo, TGNorba24. Fiori all’occhiello del corso Michele Apollonio, corrispondente per La Gazzetta del Mezzogiorno, e Matteo di Sabato di ManfredoniaNews.it. Numerosi i temi trattati, tante le esperienze dirette trasmesse dai relatori ai ragazzi permeate da soddisfazioni ma anche da difficoltà che ogni giorno si incontrano in un settore in pieno mutamento, tutto ciò ha fatto da motore di discussione e riflessione animando gli incontri di un sano e variegato dibattito. Da redazione aperta, libera, sempre pronta al confronto in ogni circostanza con la spinta a migliorare, abbiamo chiesto ai partecipanti di esprimere un giudizio sull’iniziativa valutata da tutti come estremamente positiva: “Un progetto come il vostro, non solo arricchisce di esperienza chi si avvicina, ma porta a una maggiore consapevolez-
Maria Grazia Frisaldi e Pietro Loffredo
za di essere parte di una pluralità di idee e curriculum così apprezzabili da regalare lo slancio ottimistico utile alla generazione che dovrà valorizzare questo paese, il nostro. Ancora grazie per l’opportunità, l’esperienza e le conoscenze messe a nostra disposizione”. Dalle loro parole siamo giunti ad una conclusione: “La nostra città possiede quel gioiello di inestimabile valore, i giovani, che oggi più che mai sono pronti a mettersi in di-
Tatiana Bellizzi
scussione, a dar voce al proprio territorio contro l’idea di chi pensa che le parole siano inutili o mera prerogativa di pochi”. Questa è la battaglia che ogni giorno la nostra gioventù è chiamata a combattere! Il nostro “Grazie” a tutti coloro che vi hanno preso parte perché siano l’esempio di una generazione attiva e partecipativa, grembo da cui far nascere il futuro, bisognosi sempre più di esempi piuttosto che di critiche. Rossella Di Bari
Michele Apollonio e Matteo di Sabato
A TE DONNA
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Nel tempo dell’inganno universale dire la verità
27 aprile 2013
Dono del Lions Club Manfredonia Host Inaugurato il pozzo artesiano dell’Abbazia di S. Leonardo in Lama Volara
Un altro prezioso tassello si è aggiunto alla prestigiosa Abbazia di S. Leonardo in Lama Volara, situata al km. 175 della s.s. 89 Manfredonia Foggia, vero gioiello architettonico del romanico - pugliese e meta indiscussa di studiosi, estimatori d’arte e di tanti turisti, in particolare stranieri. Con l’avvento dei Padri ricostruttori nella preghiera, voluti da S. E. Mons. Michele Castoro, da circa due anni, la chiesa, in particolare, è ritornata al suo vecchio splendore e le funzioni religiose hanno ripreso vigore con la partecipazione di numerosi fedeli. Oltre al meraviglioso restauro dell’ospitaletto e di numerose altre parti del complesso abbaziale, in avanzato stato di ristrutturazione, si è aggiunta la realizzazione di un pozzo artesiano completo di impianto di sollevamento acqua dolce, opera di fondamentale importanza per il complesso abbaziale, prezioso dono del Lions Club Manfredonia Host che non finisce mai di stupire per le sue molteplici iniziative sociali. La cerimonia inaugurale che ha avuto luogo domenica 21 aprile scorso, è stata presieduta dallo stesso presule, presenti il superiore generale P. Roberto Rondanina, il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi e il vice, Matteo Palumbo. A fare gli onori di casa il Rettore dell’Abbazia P. Ciro Mezzogori il quale, nella sua breve prolusione, visibilmente emozionato, dopo aver ringraziato Mons. Castoro per la sua presenza e disponibilità, ha voluto esprimere eterna gratitudine, anche a nome dei suoi confratelli al dott. Michelangelo Alfieri, presidente pro-tempore del Lions Club Manfredonia Host, al direttivo e ai soci per il prezioso dono. “Un’opera fondamentale per la vita in Abbazia – egli ha detto – che fa sentire forte l’interesse e l’entusiasmo per un luogo così prezio-
so che sta riprendendo a vivere, segno che Dio con la divina Provvidenza continua ad operare nelle diverse situazioni della vita attraverso le mani e i cuori di tante persone”. Un ringraziamento particolare lo ha rivolto ai tecnici, alla loro generosità e professionalità, per la incondizionata disponibilità offerta nella realizzazione dell’opera, l’arch. Antonello D’Ardes e il geologo dott. Renzo Riccardo. Non ultimi il sindaco e il vice sindaco per la celerità nell’espletamento dell’iter burocratico, impedendo che ci si perdesse in tanti bicchieri d’acqua! Il dott. Alfieri, a nome del Club ha espresso il suo compiacimento per il piccolo dono, segno della sensibilità del Club nell’adoperarsi in “service” che contribuiscono a rendere più vivibile questa nostra terra e il rapporto tra i suoi abitanti. L’ing. Salvatore Guglielmi, consigliere, addetto stampa e pubbliche relazioni, nonché promotore dell’iniziativa, ha sottolineato che il suddetto progetto nasce come “service pluriennale” nel 2010 con la presidenza del dott. Pietro Salcuni, poi continuato dal successore dott. Pietro Ruocco. A questa iniziativa ne seguiranno altre in via di programmazione in favore dell’Abbazia. Anche Mons. Castoro ha voluto esprimere la sua profonda gratitudine per il dono che il Club ha voluto offrire a un luogo di culto così prezioso e importante qual è l’Abbazia di S. Leonardo perché possa, nei secoli a venire, tenere viva la Fede trasmessaci dai nostri padri. Per il sindaco Riccardi, l’aver contribuito alla realizzazione di questo sogno anelato da tanto tempo, è stato un atto d’amore per Manfredonia e per i tanti fedeli che in quel luogo di meditazione ricercano la pace interiore. Matteo di Sabato
Si fa sempre più ricca l’agenda delle attività dell’Associazione “Sitizzo Equestre” di Monte Sant’Angelo - di cui molti associati, però, sono di Manfredonia. La bella stagione, che apre il ‘cuore’ di molti, porta freschezza e gioia anche ai cavalieri dell’Associazione per i nuovi appuntamenti stagionali che sono in programma. E’ di questi giorni il trekking della Foresta Umbra, grazie all’ospitalità dell’aeronautica militare. Quattro giornate immersi nella natura e a diretto contatto con gli amici di sempre: i cavalli. Tra le visite che i cavalieri hanno fatto,
una delle più interessanti è stata quella ai resti dell’Abbazia di Monte Sacro, a Mattinata. Con la Guida Turistica, si sono fermati a visitare e a conoscere uno tra i più interessanti luoghi del Promontorio. “Quanto ci apprestiamo a fare è un qualcosa che ci viene dall’animo; non riusciamo a porre un freno a questa nostra passione. È forte il desiderio di comunicare alla gente le nostre belle esperienze. D’altra parte, il contatto con i cavalli da sempre ha aiutato a stare meglio” - ha commentato il Presidente, Mario Tomaiuolo. Tiziano Samele
Natura e storia a cavallo
Caro Sindaco ti scrivo...
D
Italo Magno
i una passeggiata che ero solito fare con gli alunni, lungo le mura della città, salendovi sopra, dove possibile, per ammirarle in tutta la loro lunghezza, nonostante fossero prigioniere di ruvide abitazioni che le serrano come in un sandwich. Era quello un modo non solo per far conoscere ai miei allievi la città, ma per fargliela amare. Avresti dovuto vedere come brillavano i loro occhi, nello scoprire quella miniera di bellezza, seppur sepolta sotto una montagna di cemento e volgarità, da parte di una città inconsapevole del proprio valore, spesso sprezzante verso l’ambiente, i monumenti, le vestigia medioevali. Ma tralasciamo le rampogne e cerchiamo piuttosto di porre rimedio alla passata decadenza. Facciamo insieme una passeggiata lungo le antiche mura, partendo dalla Torre dell’Astrologo. Lo so che un inguardabile palazzone l’ha quasi interamente sepolta, ma si può almeno restaurare la sua merlatura e spostare su via Antiche Mura la rampa di accesso ai moderni locali interrati, restituendole il respiro. Proseguendo nella passeggiata, troviamo la torre De Angelis, per gran parte nascosta da una vecchia bottega, ora in vendita, e da una insignificante struttura posticcia; ed è anche in vendita la minuscola abitazione
italo@italomagno.com
che nasconde un fianco della torre San Giuseppe. Come vedi ci sono buone possibilità per il Comune di acquisire queste casupole e rimuoverle, facendo spazio all’ammirazione degli antichi manieri, che ridarebbero lustro alla nostra città. Si può, inoltre, ricoprire con selciato il camminamento costeggiante le mura che vanno da via San Francesco alla stessa torre San Giuseppe e, proseguendo verso il mare, dare luce alle imponenti fortificazioni che sono nascoste dalle casette bianche di Via Palatella, tutte cadenti ed in abbandono. Così vedrai come la città tornerà a sorridere! Un discorso a parte merita la Torre del Fico, soggetta negli anni ad essere oltraggiata, con i merli ingessati, con nei fianchi i fendenti di una sconcia recinzione e sovrastata da una “villa” alberata che l’oscura, la fa negletta e senza difesa. Per questo ora essa ci nega di conoscere i suoi interni, compreso l’ingegnoso sistema di raccolta e decantazione dell’acqua piovana. Dunque, Sindaco, terminata la passeggiata, vai al Comune, delibera un bel piano di recupero archeologico e non mi dire che non ci sono i soldi, perché sai bene che per tali interventi sono previsti i finanziamenti europei. Si può fare, nonostante la crisi e questi tempi tristi di verticale caduta dei valori ambientali. Cordiali saluti.
AUSER Manfredonia, arriva il “Filo d’Argento” il numero verde per gli anziani
Il mondo del volontariato sipontino si arricchisce con la ri-nascita di un’associazione. È, infatti, stata costituita da poco a Manfredonia una nuova sezione dell’Auser, Associazione di carattere Nazionale che focalizza la sua attenzione sul pianeta “terza età”, individuando in esso una risorsa, promuovendone il ruolo attivo nella società, ma anche momenti di fragilità ed esclusione. Obiettivo dell’AUSER Manfredonia è quello di costituire nel suo ambito operativo la Sezione “Filo d’Argento”, un servizio gestito da volontari. Il “Filo d’Argento” è il telefono della solidarietà a servizio degli anziani, per la tutela dei diritti dei cittadini. Un servizio di segretariato sociale, un momento di socializzazione per vincere la solitudine. I volontari del “Filo d‘Argento” prestano servizi di assistenza leggera: spesa, compagnia, accompagnamento. “La lettura demografica del territorio ci indica che la cosiddetta popolazione anziana negli ultimi anni è in progressivo aumento ed
è un atto rivoluzionario. (George Orwell)
i bisogni connessi all’invecchiamento della popolazione richiedono la programmazione di politiche ed interventi integrati , – dicono i membri del direttivo – l’Auser, vuole proporsi con un ruolo attivo e propositivo in questo processo di cambiamenti. Ci ripromettiamo di poter sostenere la promozione e l’integrazione sociale rivolta non solo agli anziani; in questo momento però abbiamo bisogno di volontari e di persone che possano donare un po’ del loro tempo libero per estendere e concretizzare questo progetto ambizioso”. L’AUSER Manfredonia, in attesa di istituire una sede stabile, grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale, fornisce servizio di informazione e accoglienza presso il Centro Sociale Anziani di via Porta Pugliese 4, tutti i mercoledì dalle 18,00 alle 20,00. Per maggiori indicazioni si può inoltre contattare i referenti Auser al seguente numero: 338 4414926. Luisa Buonpane
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27 aprile 2013
Brillante iniziativa di quattro amici disoccupati
Quattro amici uniti da un’unica passione: il calcio e l’amore per la squadra del cuore, il Manfredonia. Quattro amici uniti anche da un grosso problema, non per scelta, essere disoccupati. Ciò nonostante, non si avviliscono. Il loro tempo libero, si fa per dire, non lo impiegano nel dolce far niente. Con disinteresse, invece, senza aspettarsi alcun riconoscimento o remunerazione e a proprie spese, hanno cercato di rendere più colorato lo stadio “Miramare”, una volta la gloriosa “fossa dei leoni”. Tutto ha inizio all’indomani del completamento dei lavori di ristrutturazione del suddetto campo sportivo, con la sistemazione dell’erbetta sintetica, il rifacimento delle gradinate e della tribuna coperta. Ai tempi d’oro, quando la squadra del Manfredonia aveva raggiunto l’apice della notorietà, toccando i vertici del semi-professionismo, prima in C2 e l’anno dopo in C1, Fabio Penza, Antonietto Andreano, Carmine Rinaldi, (detto Carlo Carlo) e Francesco D’Errico, questi i nomi dei quattro, al fine di rendere più accogliente lo stadio hanno avuto la brillante idea di dipingere con colori vivaci sia le gradinate che la tribuna. In questi giorni, poi, all’esterno,
sulla parete del muro di cinta dello stadio, sul viale Miramare, hanno dipinto i disegni già predisposti di barche a vela, gabbiani e delfini che ci riportano alla mente il famoso “Filippo”, vissuto per alcuni anni nelle acque nel nostro Golfo, diventando il beniamino dei bambini e il simbolo della città. Al punto che, dopo la tragica morte, il suo scheletro è stato ricomposto in un’apposita teca e sarà esposto nel museo del mare di prossima apertura. Per dare più vivacità e calore al viale, i nostri amici, inoltre, hanno iniziato a dipingere anche l’intera parete. Il loro impegno non si limita solo a questo. Essi, volontariamente e senza alcun compenso, durante gli incontri di calcio svolgono mansioni di vigilanza. Possiamo definirla una squadra tutto fare, sono sempre disponibili. Una forma questa di
volontariato che abbiamo sentito il dovere di portare a conoscenza dei nostri affezionati lettori. Un gesto nobile che dovrebbe essere letto, interpretato e seguito, in particolare da quei giovani che, invece di ciondolare tutto il giorno in piazza, potrebbero inventarsi tante belle iniziative per rendere più accogliente la città. Per i nostri amministratori, l’auspicio è che guardino con occhio attento e tanta benevolenza quanto amore taluni cittadini profondono nei confronti del miglioramento dell’arredo urbano, aiutandoli, nei limiti del possibile, anche economicamente perché possano continuare a rendere ancor più bella la nostra cara Manfredonia. Matteo di Sabato
PRESENTATI I CAMPIONATI MONDIALI STUDENTESCHI DI BEACH VOLLEY Si è tenuta mercoledì 24 aprile, presso l’aula consiliare del Comune, la conferenza stampa di presentazione dei campionati mondiali studenteschi di beach volley. È proprio Manfredonia la città scelta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (M.I.U.R.) per ospitare questo evento di massima rilevanza sportiva, ma soprattutto sociale. Scenario della manifestazione sarà la spiaggia Castello, dal 26 Maggio al 2 Giugno 2013. “Gli ospiti che arriveranno sono un’occasione per il nostro territorio e anche per la nostra città. In quei giorni riusciremo a viverla insieme ad altri ragazzi provenienti da tutto il mondo”. Così ha affermato il primo cittadino Angelo Riccardi, il quale, in collaborazione con la dott.ssa Anna Cammalleri, Dirigente Ufficio VI Politiche per
“Una vittoria per la solidarietà” l’iniziativa dei ragazzi del “Rotundi-Fermi”
E’ stato un gruppo di alunni impegnati come volontari presso la “Casa Speranza” di Borgo Mezzanone a sollecitare la prima edizione dell’iniziativa in favore dei ragazzi stranieri che sono ospitati dalla struttura. Il Comune di Manfredonia, la prof.ssa Paola Guida, il Consiglio di Istituto dell’IISS “Rotundi-Fermi”, la ASD Manfredonia Calcio, i volontari, gli operatori e gli ospiti del progetto “Capitanata Solidale” e la Cooperativa Sociale “IRIS” non hanno perso tempo per organizzare un triangolare di calcio con rappresentative del Manfredonia Calcio, della Scuola e degli stranieri beneficiari del Progetto SPRAR “Capitanata Solida-
le”. I noti comici Uccio De Santis e Stefano Bucci daranno la giusta ilarità all’evento. Interessante anche il ricordo del prof. Italo Caratù, scomparso recentemente, con una targa che sarà consegnata al figlio Giovanni. Quanto sarà raccolto con il modesto contributo di soli 2 euro, richiesto per l’acquisto del biglietto d’ingresso, sarà interamente devoluto in favore della citata struttura di Borgo Mezzanone. La manifestazione che avrà luogo lunedì 29 aprile, a partire dalle ore 09:30, presso lo stadio “Miramare”, sarà presentata dalla giovane e brillante Simona Angelillis. Antonio Baldassarre
gli studenti U.R.S Puglia, dichiara che lo scopo di quest’ ospitalità non è tanto “vincere la partita”, quanto far scoprire l’avvenenza e la varietà del territorio ad una platea proveniente da altre nazioni. Un evento corale che vuole dimostrare la capacità del nostro paese, l’Italia, di farsi carico di una iniziativa a livello mondiale. Ragazzi di un istituto artistico di Bari hanno realizzato il logo rappresentante questo avvenimento: il blu simboleggia il mare, emblema con il quale il nostro paese si presenta in tutte le manifestazioni mondiali; la rete, raffigura il beach volley; la palla, dipinta con i colori della pace, rappresenta il mappamondo, “non perché i ragazzi giocano con il mondo ma perché il mondo è nelle mani dei ragazzi”. Quest’ idea di mondo va oltre il logo e oltre il confine in quanto si immagina un futuro che abbraccia libertà, espressività e vita. Durante il torneo gareggeranno due sezioni: i team scolastici e i team organizzati e scelti dalle varie federazioni internazionali. Ogni team comprende ventitré persone, compreso lo staff. I giocatori hanno età compresa tra i 16 e i 17 anni. Si terranno anche una cerimonia di apertura e una di chiusura. La manifestazione è caratterizzata da due avvenimenti principali volti a sottolineare il tema della globalizzazione: la serata delle nazioni in cui ognuna dovrà organizzare uno spettacolo, mettendo in mostra i propri prodotti caratteristici, e il giorno dell’amicizia, nel quale si mostreranno agli ospiti le caratteristiche del Gargano. Originale l’idea di selezionare studenti di Manfredonia per fare da interpreti. L’organizzazione verrà guidata dalla FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo). Federica Sciannandrone
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