Agenzia di Manfredonia Periodico d’informazione, attualità, politica, cultura e sport - N.14 Anno IV - 20 luglio 2013
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Pàbbule… o sunne?! Pàbbule… o sunne?! Sò da stamatîne ca ce pènze e me porte sti parôle ‘nnanze e ddrôte Pàbbule… o sunne?! Sunne… o pàbbule?! Che penîtènze! M’arrîcorde ca pûre a jire c’è penzéte?! Nu uagnône m’ji passéte de sfrîscîne, currènne scavezéte sôpe a rône ngile vuléve na cumôte. Pàbbule… o sunne ?! - a vocca môje dîciôve nganne a vinde -. Iardôve na fanôje a nu candône, nu chéne allanghéve a na fundéne, a chiôve bagnéve l’ucchje de na pûpe, mûpe u Mére ce sfrajanéve a chépe sôpe i scugghje. Nd’u vinde è sendîte a vôce a môje… Pàbbule… o sunne?! L’àlepe - nghése méje c’ji stéte sté lundéne, u sôle ca ng’ij ‘ssûte ji già caléte, nu toc de cambéne dîce ca ji notte ji jûte sotte u vinde, dorme a caggéne, a fronne, a varche sôpe a l’onne, angôre nu rumôre de porte ca ce chiûte a vôce u Chiamatôre e pò… maccagna morte Pàbbule… o sunne?!
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MARINA DEL GARGANO
Il Porto Turistico di Manfredonia si apre alla città Il Mare e Manfredonia, due elementi indissolubili, che si fondano l’uno nell’altro. La nostra storia portuale si perde nella notte dei tempi, fonte di sostentamento per molti abitanti della nostra terra sin dall’epoca dei romani, quando il nostro porto commerciale era uno dei più importanti e fiorenti del mediterraneo. Il Porto di Manfredonia, l’emporio della Capitanata, lo sbocco a mare della Daunia. Con l’inaugurazione del Porto Turistico Marina del Gargano, l’uomo conquista il mare e il mare conquista la terra. Giovedì 18 luglio 2013 è una data che non si dimenticherà facilmente, poiché la nuova struttura turistica portuale si è presentata ufficialmente al mondo internazionale della nautica e lo ha fatto in grande stile ma con sobrietà, umiltà e rispetto di quell’elemento che a volte si presenta come amico e a volte assume le sembianze del più feroce e acerrimo avversario: il Mare. Un grande progetto, architettonico, strutturale e certamente strategico per lo sviluppo dell’economia locale. Un centro commerciale sul mare, un nuovo approdo marino, un ampliamento della città verso quel mare troppo spesso maltrattato e sfruttato, un nuovo porto che oggi pare voglia dire, con le sue due braccia tese verso l’orizzonte: dacci oggi il nostro pane quotidiano. Imprenditori capaci, impavidi, temerari, intraprendenti e orgogliosamente manfredoniani hanno riversato tutte le loro
nemmeno per un attimo. Sensazione che in egual modo avrà gradevolmente accompagnato tutti gli attori di questo progetto portuale, durante la serata del taglio del nastro che ha il sapore di un ciak, si gira. Adesso inizia l’avventura che ha un solo importante protagonista: la Città. I numeri che sfoggia questo porto sono davvero importanti, a partire dall’investimento fatto, 54 milioni di euro, in parte provenienti da fondi europei, in parte direttamente dalla Gespo Srl, società promotrice del porto costituita da Gianni Rotice, il Ministro dell’Ambiente Orlando e il imprese locali tra le quali: Mucafer, MoteSindaco Riccardi al taglio del nastro roc di Apricena, Rotice, famiglia Di Tullo energie, risorse economiche e professiona- Romeo, Sdanga e altri minori. La gestione li su un nuovo Porto Turistico che siamo è stata affidata al gruppo inglese MDL Macerti, sarà il volano innovativo in grado di rinas, che rappresenta la più grande realtà restituire alla nostra città la vocazione turi- di gestione di porti turistici in Europa con i stica e all’ambiente, di cui siamo stati pri- suoi 22 porti sparsi tra l’Inghilterra, la Spavati dall’ospitalità concessa pochi decenni gna e l’Italia. Grazie a tale gestione, Marina fa all’industria chimica. Degli errori del del Gargano rientrerà nella rete internaziopassato o si muore o ci si riscatta, e oggi nale di porti turistici diventando nodo stranoi tutti, con fierezza, possiamo dire di aver tegico per la nautica da diporto del Medidato, con quest’opera, una importantissi- terraneo. Una grande festa a fine serata ha ma sterzata a quell’incidente di percorso accolto sul porto tanti manfredoniani, cuche la città sta cercando di risanare, anche riosi di conoscere questa nuova parte della se la strada è ancora lunga. Gianni Rotice loro città. La citazione di Henry Ford, posta presidente della Gespo Srl, non riusciva alla base del palco, dava l’esplicita ottica a trattenere le lacrime, la commozione, la con il quale bisognerà vivere questa nuova soddisfazione di essere arrivato, al punto di opera: “Mettersi INSIEME è un inizio, repartenza. Siamo certi che quella sensazione stare INSIEME è un progresso, lavorare di brividi che dalla schiena sale su avvol- INSIEME un successo”. gendo tutta la nuca non lo abbia lasciato Raffaele di Sabato
Chiosco di Viale Miramare
“Noi a norma, ma vittime di giochi politici”
Sunne… sun… Franco Pinto
“Colpiscono noi per colpire l’amministrazione, c’è qualcuno dall’interno che per suoi scopi ci sta mettendo in difficoltà, ma noi non molliamo”. Queste in sintesi le dichiarazioni di uno dei gestori del contestato chiosco di Viale Miramare sito tra la Lega Navale e il Liceo Classico. Locale sul quale pende una diffida alla demolizione per aver installato il chiosco, recita l’ordinanza, in assenza del permesso di costruire. Il chiosco in legno per la somministrazione di alimenti e bevande è localizzato in area di competenza dell’Autorità Portuale di Manfredonia. Diffida che i gestori contestano “Abbiamo il regolare permesso dell’Autorità Portuale, che fino al 25 luglio (permesso derogabile) ci autorizza all’installazione del chiosco; inoltre ci siamo attenuti alla Deliberazione di Giunta Comunale del 12/06/2013 n°165 con la quale siamo stati autorizzati all’istituzione del posteggio temporaneo”. A chi fa notare una certa distonia tra quello dichiarato, i regolamenti e gli atti che ne sono seguiti, la replica è questa: “Non nascondiamo delle anomalie, in primis la
mancanza delle rotelle in terra che certifichino la natura temporanea del chiosco, ma tutto quello che è seguito all’installazione di questo chiosco ha dell’incredibile: abbiamo le autorizzazioni, siamo Il chiosco di viale Miramare professionisti del settore con esperienza, mai ci saremmo sognati di fare qualcosa di abusivo; ma qualcuno all’interno di una compagine politica di maggioranza e del Consiglio comunale (Partito Democratico) usa noi per mettere in difficoltà l’Amministrazione, e “regolare” personali beghe di partito, data la sua influenza nella passata legislatura e le sue ambizioni non rispettate in questa; altri ancora, da alcuni enti fino agli organi di informazione, perfino con allusioni di vantaggi nei nostri confronti dovuti a parentele. Siamo stati oggetto di
controlli di qualunque tipo, a casa e nei nostri posti di lavoro, spesso fuori luogo, e alcuni di essi, come quelli della Capitaneria di Porto, ci hanno dato ragione, ma nonostante ciò siamo oggetto di questa diffida”. “Ci hanno accusato di tutto: di inquinare il mare (ipotesi smentita dal Comune, che ha dichiarato che l’esclusione dell’attività svolta dal chiosco in questione dalle possibili cause di un siffatto fenomeno è motivata e supportata dalle autorizzazioni di cui godono i gestori
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“Piano Regionale amianto”. Istituito registro iscrizione lavoratori ex Enichem
Lenta sì, ma giustizia si sta compiendo per le centinaia di lavoratori che hanno operato all’interno dell’ex Stabilimento petrolchimico di Macchia di Monte S. Angelo che, grazie alla cecità e al tornaconto della politica, in circa 25 anni ha distrutto un territorio che meritava un destino diverso, il turismo. Un primo successo si è ottenuto con la sentenza del 20/09/2011 dove il giudice E. Manci- L’impianto dell’Enichem ni del Tribunale di Foggia, riconosce a 30 lavoratori i benefici previdenziali perché esposti all’amianto. Oggi arriva un altro importante provvedimento. La Regione Puglia, con delibera di G. R. n. 3064 del 27/12/2012 approva il “Piano Regionale Amianto” che prevede l’iscrizione in un apposito registro degli ex esposti ad amianto e sorveglianza sanitaria per i lavoratori ex Enichem di Manfredonia. Un traguardo epocale vedere riconosciuto il diritto al giusto indennizzo per quei lavoratori che, ignari, hanno operato a contatto con tale sostanza. Sorveglianza sanitaria, monitoraggio periodico dello stato di salute degli ex lavoratori, diritto a benefici previdenziali, ad aumenti contributivi ai fini pensionistici. Diritto agli arretrati e ottenimento del riconoscimento della malattia professionale, in caso di malattie respiratorie, gastrointestinali, cardiovascolari e altri tipi di patologie. Altra novità, l’istituzione di sportelli territoriali di ascolto, presso le sedi provinciali dei servizi SPESAL della Asl finalizzati a dare una risposta sia ai lavoratori esposti o ex esposti, familiari degli stessi, ma anche a comuni cittadini, in merito alle varie problematiche di natura sanitaria e previdenziale. Apprendiamo con soddisfazione che gli avvocati Matteo Notarangelo e Mariagrazia Armillotta, che da tempo con impegno seguono la vicenda, hanno inoltrato istanza allo SPESAL AREA NORD delFavola… o sogno?!: Favola… o sogno?! / E’ da stamattina che ci penso / e mi porto / queste parole avanti e indietro. / Favola… o sogno?! / Sogno… o favola?! / Che penitenza! / Mi ricordo / che anche ieri ci ho pensato?! / Un bambino / è passato sfiorandomi, / correndo / scalzo sulla sabbia / in cielo volava un aquilone. / Favola… o sogno?! / - la bocca mia / diceva al vento -. / Bruciava / un falò in un angolo / un cane / bramava ad una fontana, / la pioggia / bagnava gli occhi di una bambola, / caparbio / il Mare / sbatteva la testa / sugli scogli. / Nel vento / ho sentito la mia voce / Favola… o sogno?! / L’alba / - caso mai c’è stata - / è lontana, / il sole che non è uscito / è già calato, / un toc di campana / dice che è notte / si è calmato il vento, / dorme il gabbiano, / la foglia, / la barca / sopra le onde, / ancora / un rumore di porta / che si chiude / la voce del Chiamatore / e poi… calma piatta / Favola… o sogno?! / Sonno… son… (Traduzione di Mariantonietta Di Sabato)
la ASL Fg per l’iscrizione nel registro degli ex esposti ad amianto di molti lavoratori ex Enichem di Manfredonia, in quanto manipolavano materiali in amianto e lavoravano in ambienti contaminati, dei loro familiari e diversi cittadini. “In detta istanza – sottolinea l’avv. Armillotta – figurano lavoratori con patologie in atto correlate all’esposizione di cui è stata fatta denuncia ed è stata chiesta la malattia professionale. Pur non essendo prevista attualmente da alcuna disciplina legislativa in merito, degne di tutela sarebbero anche l’esposizione familiare, cioè il danno subito da moglie e figli conviventi con il lavoratore ex esposto all’amianto, in quanto continuamente a contatto con indumenti contaminati, e l’esposizione residenziale ossia il danno subito da chi ha abitato nelle vicinanze del citato Petrolchimico. Alcuni di questi soggetti sono affetti da gravi patologie e avrebbero diritto ad un congruo risarcimento, anche perché è previsto un fondo per le vittime dell’ amianto. Su questo fronte, - conclude, - siamo impegnati, affinché anche i familiari di detti lavoratori e cittadini possano ottenere il giusto risarcimento”. Per i lavoratori pensionati, l’art. 38 del D. L. n. 98/2011 prevede solo cinque anni di arretrati, mentre a parere dei citati legali, per i lavoratori già esposti ad amianto, devono essere riconosciuti dieci anni di arretrati a partire dal 2008, in quanto la delibera ASL FG n. 1730 del 12/06/2008 attribuiva all’esposizione una rilevanza non indifferente. Vicende dolorose che, nonostante tutto, vedono trionfare la giustizia anche per chi non c’è più, volute dall’egoismo dell’uomo che antepone l’interesse privato alla vita, il bene più prezioso che Dio ci ha donato. Matteo di Sabato
Segue da pag. 1 - Chiosco di Viale Miramare
della struttura in questione al riguardo del trattamento delle acque di scarico n.d.r.), di non avere l’autorizzazione della fornitura d’acqua, di scaricare in mare, di usare la fornitura di energia elettrica del vicino Liceo; niente di più falso, abbiamo una regolare fornitura di energia temporanea, il contatore è ubicato vicino alla centrale del Liceo, ma verifiche hanno certificato che il numero cliente è quello della intestataria della nostra attività, e l’equivoco è stato risolto”. Sulla questione di decoro e di opportunità dell’ubicazione: “Sfido chiunque a dire che abbiamo deturpato il posto; noi al massimo lo abbiamo valorizzato, rendendolo fruibile e vivibile, la gente può continuare a passeggiare e fermarsi nella zona anche
senza consumare. Abbiamo pulito e apportato migliorie alla zona a nostre spese, dando inoltre lavoro a ragazzi altrimenti senza occupazione; ma questo non importa a nessuno, perché dietro c’è una guerra politica nella quale stiamo rientrando noi”. Alla domanda se questa storia terminerà con lo sgombero e la “demolizione” del chiosco nei tempi stabiliti, la risposta all’inizio è perentoria: “Noi da qui non ci muoviamo, abbiamo investito e non sarebbe giusto, chi ci ripagherebbe? All’ottanta per cento non ci muoviamo, e daremo sicuramente battaglia, adendo vie legali contro chi ci ha diffamato. Se necessario siamo anche pronti ad un ricorso al Tar per dimostrare le nostre ragioni”. Graziano Sciannandrone
20 luglio 2013
Parte il Bike Sharing: cambiamenti in vista nella mobilità sipontina Nelle ultime settimane la nostra città è stata protagonista di cambiamenti importanti sul fronte della mobilità. Il 1 luglio l’entrata in funzione della ZTL nel centro storico di Manfredonia e da qualche giorno è stato attivato anche il sistema Bike Sharing che permetterà a chiunque di muoversi in città utilizzando una bicicletta pubblica, da ritirare presso uno degli otto Le bici in Piazza Marconi appositi punti dislocati in città. Le otto postazioni per il ritiro delle biciclette sono dislocate presso i seguenti punti: 1. Largo Diomede, 8 bici; 2. Piazza Alessandro Galli (Tribunale), 4 bici; 3. Corso Manfredi angolo Via dell’Arcangelo, 4 bici; 4. Piazza del Donatore, 4 bici; 5. Viale Michelangelo (nei pressi capolinea dei mezzi urbani), 4 bici; 6. Viale Kennedy, 8 bici; 7. Piazza della Libertà (presso Stazione ferroviaria), 8 bici; 8. Piazza Marconi, 8 bici. Per poter usufruire del servizio pubblico basta recarsi presso l’Ufficio Bici, presso “Palazzo di Città”, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Dopo la registrazione saranno consegnate le apposite chiavi codificate che permetteranno di sganciare la bici. La chiave rimane nel dispositivo della rastrelliera per poter individuare chi sta utilizzando la bicicletta. È possibile abbonarsi al servizio per tutto l’anno. Basta versare 32.00 € presso l’ufficio Economato del Comune di Manfredonia. Di questi 32.00 €, 20.00 saranno restituiti a fine anno previo accertamento che il mezzo sia stato restituito integro e funzionante. Dunque l’abbonamento annuo, che permette l’utilizzo della bicicletta tutti i giorni per quattro ore, nell’intervallo di tempo che va dalle 8.00 alle 24.00, ha il costo di soli 12.00 €. Per poter utilizzare la bicicletta è necessario avere almeno 18 anni. Da sottolineare che la bicicletta deve essere parcheggiata, dopo l’utilizzo, nella stessa rastrelliera in cui è stata prelevata e che l’ uso del mezzo è consentito nel solo territorio di Manfredonia. “I benefici di un sapiente utilizzo delle bici sono tanti: dalla riduzione dell’impatto ambientale del traffico in città, in termini di inquinamento atmosferico e acustico, al miglioramento dell’efficienza della viabilità, per giungere al decongestionamento dal traffico motorizzato e il conseguente aumento della sicurezza stradale. La bici è stata il mezzo di trasporto preferito dei nostri nonni: economica, solida, facilmente riparabile, non richiede grandi spazi per essere parcheggiata, né chissà quali abilità per essere guidata. Riprendiamoci i nostri spazi e la nostra città, facciamolo sulla sella di una bicicletta e insegniamo ai nostri figli quanto è bella Manfredonia osservata e vissuta su due ruote”, queste le parole dell’Assessore Varrecchia che ci ha confessato di essersi quasi commossa dopo l’arrivo delle biciclette in città. Inoltre rispondendo ad una nostra domanda, l’Assessore ha sottolineato che in ognuno degli otto punti ritiro-parcheggio bici è presente il sistema di videosorveglianza per poter individuare eventuali responsabili di atti incivili (una delle 48 biciclette è già stata vittima di atti di questo tipo). Una grande opportunità per i manfredoniani, un modo diverso per muoversi velocemente in città risparmiando e facendo attività fisica. Si spera solo che ognuno possa servirsi al meglio di questo nuovo sistema di Bike Sharing. Giovanni Gatta
Agriturismo
www.agriturismomontesacro.it
Per tutto il mese di luglio ed agosto ogni giovedì all’Agriturismo Monte Sacro di Mattinata si festeggia con la sagra. Il prossimo 25 luglio la Sagra del Cinghiale inizio ore 20:00 Info: 0884 558941 - 333 6810160 Da Mattinata: strada interna per Vieste SS. 89
Se un uomo non si batte per le proprie idee, o non vale l’uomo,
S.S. delle Saline 159 Km 6,200 71043 Manfredonia (FG) Tel. 349.7681817 Tel./Fax 0884.571160
Vita nuova per la Basilica di Santa Maria di Siponto
Bella più che mai! E’ la Basilica di Santa Maria di Siponto, restaurata un anno fa, e ora tornata al suo chiarore e bellezza primordiali. La Basilica rientra in una sorta di triangolo storico-archeologico – San Leonardo in Lama Volara, Santa Maria di Siponto e il Castello Svevo-Angioino-Aragonese – ben visto dalla Comunità Europea, che ha deciso di indirizzarne i fondi per i restauri. Nei lavori dello scorso anno si è attuata una ristrutturazione e una consolidazione della struttura già esistente, dai muri esterni alla navata interna, con il rifacimento del tetto dove filtrava l’acqua piovana. La rimozione degli strati di intonaco negli ambienti interni ha permesso, invece, di ammirare il favoloso gioco di pietre bicrome, bianche e grigie perché ricavate dalle cave sipontine e da quelle garganiche. Interessante, poi, è stato il restauro della campana posta nel campaniletto a vela: una campana in pessime condizioni, che ha riportato alla luce l’immagine impressa su di essa della Vergine Maria. I prossimi lavori – ha spiegato il rettore della Chiesa, lo scalabriniano padre Mario Marchiori – riguarderanno il piazzale antistante la Basilica, la cripta, l’antica basilica paleocristiana e la realizzazione di un parcheggio con annessi servizi di toilette. Il tanto atteso portale di ingresso sarà in legno e offerto dall’Associazione “Argos Hippium”, non appena tutti i dovuti permessi saranno concessi. Attualmente l’apertura di questo sacro luogo viene garantita da alcuni volontari, che ne hanno certamente preso a cuore il suo
Caro Sindaco ti scrivo... Italo Magno
P La Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto
futuro. Si può accedere alla Basilica e alla sua splendida cripta dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00. L’unica celebrazione eucaristica è quella domenicale ed è alle ore 11,30. «Stiamo anche riportando – ha continuato padre Mario – in auge i riti liturgici, oltre che varie attività sociali, che precedentemente si svolgevano, sempre tenendo conto, però, della sacralità del sito. Siamo contenti di ciò che è stato fatto e di quanto si farà. Finalmente questa sacra Basilica sta ritornando a “vivere”. Questo territorio offre molte cose belle, che devono essere soltanto valorizzate. Così non si avrà la necessità di andare via dalla propria città, per motivi di lavoro, perché queste cose se ben fatte e pianificate danno lavoro a tutti e io non sarò più obbligato ad organizzare i matrimoni o i corsi prematrimoniali per i giovani manfredoniani che ormai vivono in altre città, ma ad organizzarli soltanto e direttamente ai sipontini». Tiziano Samele
Gli orti sui balconi, lodevole iniziativa da rivalutare
Nell’ambito della 2° edizione sui balconi, allora venne di Leggere-manfredonia, criticata da molti, che la tenutasi nel chiostro di considerarono uno spreco Palazzo San Domenico, tra di soldi per un’impresa che le numerose suggestioni di certo nessuno avrebbe letterarie di quest’anno c’è avviato. Oggi, invece, ci stata anche la presentazione rendiamo conto di quanto di un libro, scritto dal fosse avanti come progetto, siciliano Martino Ragusa, e di quante persone, magari dall’evocativo titolo Orto e Stefania Monaco e Martino Ragusa nel Chio- spinte anche da quello mangiato. Da ex-psicanalista stro del Comune durante la presentazione di stimolo, tengano un piccolo qual è, Martino Ragusa ha “Orto e mangiato” a Leggeremanfredonia orto nei vasi sui balconi di esordito dicendo: “Non sono io che curo l’or- casa. A distanza di un anno, stimolati da chi to, è lui che cura me”, mettendo in evidenza coltiva zucchine e pomodori sulla propria la funzione terapeutica di coltivare un orto. terrazza, ci siamo chiesti qual è stato il destino “Per un orto perfetto non servono ampi spazi. delle ventimila bustine di sementi di cetrioli, Soprattutto in città – ha detto Ragusa. - Fagio- finocchi, melanzane, lattuga e bietole inviate lini, pomodori, cetrioli e piselli possono cre- in dono dal Comune. Quante di loro sono scere praticamente ovunque. I davanzali sono state seminate e hanno dato frutti che sono ideali per le piante aromatiche, mentre sul stati poi consumati in cucina? Quante invece terrazzo trovano posto vasi di alberi da frut- sono rimaste lì, in attesa di essere seminate, e ta”. Non più di un anno fa, proprio da queste quante gettate via? Scrivete in Redazione per pagine, elogiavamo l’innovativa iniziativa del dirci cosa avete fatto delle bustine di semi e Comune di Manfredonia di spedire a casa dei raccontateci dei vostri orti sui balconi. I più cittadini una bustina di sementi da orto e un interessanti saranno pubblicati nella sezione vademecum con le istruzioni per coltivare un “Il racconto della settimana”. piccolo orto in vaso. L’idea, chiamata Orti Paolo Licata
20 luglio 2013
ieno di ammirazione per la grande capacità mostrata dalla Chiesa, una struttura millenaria che col suo conclave - fatto di cardinali prevalentemente anziani ed alcuni già con gli occhi rivolti al cielo - ha saputo compiere un atto coraggioso, facendo scoppiare come un tuono l’elezione di un papa venuto “dall’altro mondo” a portare la bella novella già racchiusa nel suo nome, evocativo della natura e della semplicità del creato. Dopo l’elezione, questo papa coraggioso ha subito imbracciato la croce per brandirla contro i potenti del mondo, a difesa degli ultimi; ma ha anche ricordato che le società opulente non soddisfano il desiderio, ma insaziabilmente lo alimentano. E non si è tirato indietro neanche di fronte all’esigenza di pulire le sue stanze entro cui, usando Dio come copertura, è entrata l’ingordigia, la smodata ricchezza, la corruzione, la prevaricazione, perfino la depravazione e lo stupro. Lui sa che il tempo a sua disposizione è poco ed allora, come una casalinga giudiziosa, ha cominciato a pulire, pulire, pulire, non strumentalizzando il vangelo, bensì tornando all’origine genuina del suo messaggio. Già i suoi primi atti sono stati sconvolgenti. Ha messo a freno il potere corruttivo dello IOR, per farne una banca etica, ed ha licenziato le lobby annidate nella Curia romana.
italo@italomagno.com
Capisci, Sindaco? Egli ha fatto quello che i politici non sanno fare, dal momento che usano lo scudo della democrazia solo per raggiungere il proprio tornaconto personale. In tale situazione le loro scelte politiche rispondono a fini lontani da quelli generali e, di conseguenza, si ricoprono le città con montagne di cemento; si destrutturano piazze storiche; si permette l’installazione di devastanti impianti fotovoltaici davanti ai cimiteri; si distruggono le coste e si affollano i mari con costruzioni e prolungamenti tentacolari; si autorizzano pale eoliche off-shore; si protegge una pesca che ha già dissanguato il nostro mare; si privatizzano edifici e spazi pubblici; si scelgono assessori per lo più inadeguati ma funzionali a tali sciagurati fini; si esercita il favoritismo per tenere a sé legato un gregge di gente questuante e servile, che gli antichi romani chiamavano clientes. Il nostro glorioso papa, per avviare la necessaria benefica trasformazione, non si è indirizzato verso una modernizzazione volgare ed ignorante, ma ha riportato la Chiesa alle origini, alla parola ed all’esempio di Cristo. Cosa aspettano i partiti a fare lo stesso e mettere nuovamente la politica al servizio della società? Quanto tempo dobbiamo ancora attendere, per vedere la fine di questa cappa che ci opprime? Cordiali saluti.
VI edizione di “Corto e Cultura” … una sfida per il futuro
Anche quest’anno torna ad animare l’estate sipontina, il festival del cortometraggio “Corto e Cultura nelle mura della città”, che da anni sposa il binomio cinema-territorio. La sesta edizione si svolgerà da mercoledì 24 luglio a sabato 27 luglio 2013. Molti gli appuntamenti a cominciare da mercoledì 24 luglio dalle ore 20:30 presso il L.U.C. con la serata “INMIGRANTES”, dedicata all’immigrazione e ai rifugiati; durante la serata sarà proiettato un documentario a tema, a cui seguirà il dibattito con l’assessore Paolo Cascavilla, il regista Lorenzo Sepalone e il produttore Fabio Vasco. La seconda serata, presso la sezione di Manfredonia della Lega Navale, vedrà un appuntamento speciale, la visione del film Effetto Paradosso del foggiano Carlo Fenizi con le musiche del gruppo etno-folk “Terranima”. Durante la terza serata, sempre presso la Lega Navale, saranno proiettati i cortometraggi finalisti in concorso. L’ultima serata, che si svolgerà nella splendida cornice della Piazza d’armi del Castello Svevo Angioino, vedrà la premiazione dei cortometraggi della 6a edizione di “Corto e Cultura nelle Mura di Manfredonia” e delle sceneggiature in concorso per
la 4a edizione del “Premio Speciale Vincenzo Di Lascia”. Ospiti d’onore di questa sesta edizione saranno Ivana Lotito (Angela di Cado dalle nubi di Checco Zalone), Vincenzo De Michele e Gerardo Placido. La giuria che decreterà i vincitori per la sezione cortometraggi è formata da Vincenzo Totaro, Gerardo Placido e come presidente di giuria il cineasta Giambattista Assanti, allievo di Sergio Leone. Invece la giuria per decretare i vincitori per la sezione delle sceneggiature è formata dalle sceneggiatrici Luisa Raimondi e Edda Valentini, dai giornalisti Vincenzo di Staso, Mariantonietta di Sabato e Anna Castigliego, presidente di giuria la figlia di Vincenzo di Lascia, Anna Pia di Lascia. Le quattro serate saranno condotte da Matteo Perillo e Filippo Totaro. Grande l’impegno da parte dell’artefice di questo ambizioso progetto, l’attrice e regista manfredoniana Anna Rita Caracciolo che ha dichiarato di avere la consapevolezza di aver costruito un progetto ambizioso, una sfida che potrà essere per il futuro uno dei possibili sbocchi per la nostra amata città. Un appuntamento dove il cinema sposa il territorio, da non mancare. Felice Sblendorio
A Manfredonia nuova gestione del Ristorante Torre del Fico! Ci sono posti a Manfredonia che spiccano per la loro unicità e bellezza. Uno di questi è sicuramente l’antico Torrione del Fico nella centralissima Piazza Marconi, N.°25. In questo luogo è situato il Ristorante-Pizzeria Torre del Fico; La nuova gestione propone un’ottima cucina a base di specialità marinare locali, corredate da innovazioni culinarie tipiche spagnole (come la famosa Paella Valenciana) e assolutamente da provare la Pizza! Oltre all’ottima cucina, l’Osteria del Fico gode della comodità di un ampio parcheggio esterno, di una elegante sala interna e di una vasta e fresca veranda all’aperto per le vostre cene estive. Unica come esperienza a Manfredonia, la possibilità di pranzare e cenare dove si gode di un panorama che lascia davvero senza fiato, il Ristorante-Pizzeria Torre del Fico e lo staff vi aspettano! Per informazioni o prenotazioni chiamate il numero 0884.530120 oppure 349.6767717.
oppure non valgono le sue idee. (Ezra Pound)
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info: +39 335 5316621
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autonoleggiciociola@tiscali.it
20 luglio 2013
Lo sport che unisce con Amore
La nostra vita è tutta un atto di amore. Amore per la propria famiglia, per la propria donna, per gli amici. Il calcio è anch’esso un atto d’amore che si consuma di anno in anno con la stessa passione. Quest’anno, al termine della stagione 2012-13 abbiamo assistito ad un doppio miracolo: la promozione della beneamata in Serie D, e una gara tra vecchie glorie del calcio sipontino che ha raccolta la bellezza di € 2000,00 di incasso. Soffermandoci sulla prima questione che ci ha visti partecipi di un evento storico, i sipontini hanno portato a casa una vittoria bella perché inaspettata. Per la prima volta, per quanto la memoria non m’inganni, non si è partiti per
In piedi da sin.: Gentile, Rinaldi, Carbone, Lo Russo, Totaro III, Trombetta, D’Ascanio, Mazzola, Storelli, Tenace, Beldassarre II, Vitulano, Totaro II L. In basso da sin.: Ionata, Santamaria, Gori, Esposto, Balzamo, Merla M., Pacilli, Tomaioli, Scioletti jr., Borrelli M., Palladino. (foto di Leo Guerra)
vincere, ma questa consapevolezza è arrivata pian piano, quasi di sorpresa, merito di un gruppo eccezionale capitanato da Franco Cinque, e di una società guidata da Antonio Sdanga, e composta da Lino Troiano, Gianni Rotice, Gaetano Vitulano, che ha creduto fino in fondo. Ora, archiviata la promozione, il gruppo è nelle mani del neo direttore generale Elio Di Toro, il quale dovrà gettare le basi di una tranquilla permanenza in D e, perché no, tentare il colpaccio della terza serie tra qualche anno. Andando a discettare del secondo punto, erano anni che a Manfredonia non si disputava una gara tra le vecchie glorie del calcio sipontino. Più di tutto si è voluto ricordare una figura emblematica del nostro football, il grande Michele Totaro II. Michele è stato un calciatore eclettico, dotato fisicamente, forse troppo tecnico per gli anni ’70. Un tipo di calciatore, che al giorno d’oggi sarebbe stato ideale per qualsiasi tipo di squadra, ma già lo era allora. L’omaggio che gli è stato tributato, è stata la sua foto che svettava sui biglietti e sulle locandine. La partita che ha racchiuso una parentesi temporale ben definita (e cioè gli anni ’80), sarà replicata durante i festeggiamenti della Festa Due tra gli organizzatori della Patronale 2013. Il program- partita: da sin., Paolo De Meo, atma di massima è stato defi- leta Delfino e Michelino Rinaldi.
In piedi da sin.: Ognissanti, Facciorusso, Ciampoli jr, Ciampoli sr, Rinaldi, Di Zio, Scioletti, Trotta, Gori, Narciso sr, Villari, Santoro, Narciso F., Santamaria, Cisternino, Petrella, De Gennaro, Miani, Gerudini, Vaira, Binetti, Ionata, Latronica, Chiarella, Riccardi A. In basso da sin.: Sansone, Ripoli, Berardi, Valente, Di Buduo, Spinelli, Palmiotto, Francavilla, Gentile, Merafina, D’Errico D., D’Errico V. (foto di Leo Guerra)
nito dagli organizzatori con il consigliere delegato allo sport, Alessandro Salinari. Le vecchie glorie che scenderanno in campo, saranno rappresentative di tutta la storia del Manfredonia. Sicuramente la sfida sarà contro una formazione di una città vicina, con ospiti a sorpresa. Un evento da non perdere, anche perché coinvolgerà ancora l’Associazione Sportiva Disabili Delfino, i quali dopo aver incassato l’assegno di quasi € 2.000,00 hanno ancora bisogno di un consistente aiuto per finanziare la propria attività sociale. Questo è quanto, non ci resta che leggere un buon libro per l’estate e sperare come dice il Divin Poeta: “che il cor non si arrovelli quando vuol provar vendetta”. Giovanni Ognissanti
Verde pubblico curato dai privati
In molti paesi del Nord-Italia è cosa comune che dei privati si occupino dei pezzi di terra che circondano le proprie abitazioni, e che sono suolo pubblico. Qui da noi è un po’ più difficile trovare dei volontari che si impegnino in questo senso, abituati come siamo a considerare ciò che sta fuori della soglia di casa come cosa che non ci riguarda, e quindi destinata alla nostra indifferenza. Tuttavia, andando in giro per i nuovi quartieri costruiti in zone che un tempo erano solo campagna, e ancora circondati di terreno pubblico senza alcuna destinazione, abbiamo scoperto diverse persone che si prendono cura di piccoli appezzamenti di terreno lasciati in abbandono, trasformandoli in veri e propri giardini. Abbiamo avuto una piacevole conversazione con uno di loro, il signor Antonio Ricucci (e vi garantisco che non è l’unico). Da dieci anni abita in Via delle Primule, nei pressi del Liceo Scientifico, e la sua casa al piano rialzato ha un giardino; ma non contento del giardino di proprietà, il sig. Ricucci ha deciso di prendere in custodia anche il terreno che circonda il proprio condominio. Collaboratore scolastico in pensione da cinque anni, il sig. Ricucci ha una vera passione per questo giardino. Vi ha messo piante grasse di
vario genere, un papiro, un olivo, due fichi, delle palme, e poi il rosmarino, la salvia, i pomodori, le zucchine e perfino i capperi! Per lui questo non è un lavoro, ma puro piacere dello spirito. La cosa bella è che passando dal condominio del sig. Ricucci si vede la notevole differenza tra il terreno curato da lui e il terreno ancora libero che circonda la palazzina, un ammasso di sterpaglie e rifiuti che contrasta in maniera impressionante con il giardino rigoglioso curato dal Ricucci. Anche il Comune di Manfredonia si sta attivando in questo senso; infatti è in procinto di realizzare un regolamento per la gestione privata delle aree verdi pubbliche. L’idea è partita dall’assessore ai “Lavori pubblici e servizi urbani” Salvatore Zingariello, che ha pensato, su esempio di quanto accade già in molti comuni d’Italia, ma adattando il progetto alla realtà locale, di dare la possibilità ai privati di “aiutare” il Comune nella gestione del verde pubblico. Dunque singoli cittadini, associazioni o attività commerciali potranno (come già fanno in tanti) effettuare servizi di manutenzione di aree verdi che, naturalmente, resterebbero nella disponibilità del comune. L’interesse principale è quello di far partecipare i cittadini alla
Agenzia di Manfredonia Via San Lorenzo, 102 Tel. 0884.511034 - Fax 0884.586326
Il giardino curato dal sig. Antonio Ricucci
gestione di quelle zone di verde pubblico che altrimenti resterebbero senza alcuna cura. Il regolamento sarà improntato alla semplicità, poche regole e brevissimo iter burocratico, proprio per poter dare la possibilità a tutti di poterne usufruire. Cosicché molti altri privati volontari, come il sig. Ricucci, in futuro potranno prendersi cura degli spazi pubblici per il proprio piacere e benessere, ma anche per il benessere che porta all'immagine della città. Mariantonietta Di Sabato Straordinario esempio di impegno e civiltà quello del sig. Matteo Castriotta (nella foto) addetto del Comune di Manfredonia al verde pubblico, con contratto LSU. Il suo lavoro è anche il suo hobby. Dovrebbe lavorare Matteo Castriotta 4 ore al giorno per 5 giorni alla settimana, ma in effetti non è così. Tra le aree verdi di cui si occupa ogni giorno c’è quella di Piazza Marconi. Lo scorso anno percepiva una integrazione sulla busta paga per il suo lavoro extra che, purtroppo, oggi l'ente pubblico non può più permettersi, tuttavia il suo impegno non è cambiato affatto.
Direttore responsabile: Raffaele di Sabato N.14 Anno IV del 20 luglio 2013 - stampate 8.000 copie Registrazione al Tribunale di Foggia n. 31/09 del 13.11.2009
e-mail: redazione@manfredonianews.it - Tel. 333.8772725 Stampa: Grafiche Grilli - Foggia
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