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AB | Case History

AB PER INALCA (Gruppo Cremonini) Un esempio di efficienza energetica applicata nell’industria delle carni.


AB PER INALCA


Una perfetta integrazione funzionale fra cogenerazione e biocogenerazione.


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COGENE


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ERAzIONe L’efficienza energetica applicata all’industria delle carni.

LE AZIENDE ALIMENTARI NECESSITANO DI NOTEVOLI E COSTANTI QUANTITA’ DI ENERGIA ELETTRICA E TERMICA PER I PROPRI PROCESSI PRODUTTIVI.

La società Inalca, leader in Italia nella produzione di

Il complesso industriale di Ospedaletto Lodigiano è il più

carni bovine e prodotti trasformati a base di carne, ha

grande e moderno impianto europeo per la macellazione e

inaugurato nel novembre 2010 un nuovo impianto di biogas

la lavorazione delle carni bovine, una struttura fortemente

nel proprio stabilimento di Ospedaletto Lodigiano (LO),

energivora, che necessita contemporaneamente di

destinato alla produzione di energia da fonti rinnovabili

energia elettrica ed altrettanto calore e acqua calda per i

costituite principalmente da biomasse e da sottoprodotti

suoi processi produttivi, anche finalizzati al lavaggio dei

della macellazione. Il nuovo impianto si affianca ai due

macchinari. Per questo la cogenerazione rappresenta

esistenti in centrale alimentati a gas naturale, costituendo

un’eccellente opportunità di performance energetiche e

un interessante esempio di integrazione funzionale fra

risparmio economico. Vi era, inoltre, da parte del Gruppo

cogenerazione e biocogenerazione nel settore dell’industria

Cremonini il preciso obiettivo di sviluppare ulteriormente i

alimentare. Tutti gli impianti sono stai progettati, realizzati

progetti per la sostenibilità ambientale avviati già da diversi

ed installati da AB che si riconferma partner dell’industria

anni (Inalca ha ottenuto la certificazione ambientale ISO

nei più ambiziosi obiettivi di efficienza energetica.

14001 sin dal 2004).


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carne

INALC


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Un Gruppo leader molto attento all’efficienza energetica come fonte di competitività.

anche uno dei principali operatori nel settore dei

Inalca fa parte del Gruppo Cremonini, leader in Italia

una struttura produttiva costituita da 6 stabilimenti

nel settore delle carni bovine e prodotti trasformati

specializzati che utilizzano moderne tecnologie

a base di carne. Nato nel 1963, il Gruppo Cremonini

di produzione e avanzati sistemi di sicurezza,

è oggi uno dei più importanti operatori nel settore

consentendo all’azienda di essere all’avanguardia

alimentare in Europa. Ha sede a Castelvetro (Modena)

nelle metodologie di controllo, nei programmi di

ed impiega circa 11.500 dipendenti. Tre le sue aree

filiera e nei processi di identificazione ed etichettatura

di business: produzione, distribuzione e ristorazione.

delle carni.

Nella distribuzione al foodservice opera attraverso la controllata MARR, mentre nella ristorazione a bordo treno, nelle stazioni ferroviarie, nella ristorazione autostradale e commerciale opera tramite la controllata Chef Express S.p.A., con i marchi Chef Express e Roadhouse Grill. Inoltre, si colloca al 1° posto nella ristorazione a bordo treno in Europa. è

INALCA ≤

salumi, attraverso la controllata Montana Alimentari. Nel 2009 il Gruppo Cremonini ha realizzato un fatturato complessivo di 2,8 miliardi di Euro (di cui 1 miliardo di Euro con la sola Inalca). Inalca produce e commercializza un assortimento completo di carni bovine, fresche e surgelate, confezionate sottovuoto e in atmosfera protettiva, carni cotte ed elaborati pronti, carni in scatola ed estratti di carne, oltre ad un’ampia gamma di sottoprodotti. La Società opera attraverso


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lo stabilimento di

inalca

Ospedaletto Lodigiano


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Inaugurato nel 1999, si estende su una superficie totale di 400.000 mq, di cui 60.000 mq coperti, con una capacità di macellazione totale di 350.000 capi all’anno. Oltre alla prima fase di trasformazione tipica dell’industria di macellazione (mezzene, quarti, tagli freschi e surgelati), lo stabilimento è specializzato nella realizzazione di prodotti ad alto contenuto di servizio: porzionati a peso fisso e variabile, elaborati di carne, macinati e hamburger, commercializzati anche con il marchio Montana, destinati in particolare alle catene della grande distribuzione. Il reparto disosso e sezionamento lavora oltre 100.000 tonnellate di prodotto all’anno, la capacità produttiva di hamburger è di 10.000 tonnellate e quella di porzionati ed elaborati freschi è di 5.000 tonnellate. Inalca dispone anche di sei piattaforme distributive all’estero, con una presenza importante in Russia e in vari paesi africani. Il 35% circa del fatturato della produzione deriva principalmente dalle esportazioni verso i Paesi Europei, la Russia e l’Africa Centrale.


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La Cogenera ≤

come parte integrante di un preciso

impegnodi ecososten Il nuovo impianto ha richiesto un investimento di 4,5

riduzione di emissioni di CO² pari a 16.000 tonnellate

milioni di Euro e permetterà di autoprodurre circa

annue non immesse nell’atmosfera. Questi risultati

7,5 GWh all’anno interamente da fonti rinnovabili:

sono stati ottenuti grazie all’installazione dei quattro

obiettivo della società è quello di ottenere nel 2012

impianti di cogenerazione ad alta efficienza realizzati

un’autoproduzione interna in grado di coprire oltre il

da AB (posti negli stabilimenti di Busseto, Ospedaletto

65% del fabbisogno energetico tramite la cogenerazione

Lodigiano e Rieti) per la produzione elettrica e termica

industriale e l’utilizzo di fonti rinnovabili, anche

per un totale di 12,7 MW di potenza elettrica. Inoltre,

attraverso nuovi investimenti per la valorizzazione di

sempre in linea con la policy di sostenibilità, Inalca ha

biomasse di origine animale. Attualmente il fabbisogno

ridotto del 20% negli ultimi quattro anni la produzione

energetico annuo degli stabilimenti Inalca è di 77

di rifiuti, arrivando a differenziarne oltre il 50% e ha

GWh. Grazie agli importanti investimenti realizzati

completato un sistema di recupero delle acque di

dal 2005 per sviluppare la cogenerazione e migliorare

processo che permette di risparmiare oltre 82.000 m³

l’efficienza energetica, oggi il 48% del fabbisogno stesso

di acqua all’anno, con una capacità di depurazione pari

è interamente autoprodotto, con un risparmio del 18%

a una città di 300.000 abitanti.

di TEP (Tonnellate Petrolio Equivalenti) all’anno e la


razione

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L’impegno di Inalca, ha permesso all’azienda di ottenere importanti risultati:

TEP risparmiate:

18%

Emissioni di CO2 risparmiate:

16.000 ton

Riduzione dei rifiuti:

20%

Risparmio acqua annuale:

82.000 m3

nibilità.


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La cogenerazione in centrale alimentata a gas naturale. I due impianti di cogenerazione alimentati a gas naturale

cogeneratore che per definizione lavora in continuo. Su

producono vapore (1600Kg/h cad.) e acqua calda (1229 kg/h

consiglio dei tecnici di AB, Inalca ha installato i motori

cad.) destinati al processo produttivo. Inalca possedeva

ad alto rendimento (ciclo Miller) che raggiungono un

già cinque serbatoi per l’acqua calda da utilizzare per i

rendimento elettrico pari al 43,9% (contro il 41% dei motori

processi produttivi e le attività di cleaning; originariamente

standard). Anche a livello logistico AB si è dimostrata

questa veniva ottenuta tramite scambiatori acqua/vapore

partner del cliente. L’impianto è stato infatti concepito

che producevano il vapore attraverso delle tradizionali

per ottimizzare spazio e performance sui tre livelli della

caldaie ad olio diatermico. AB ha studiato un sistema che

struttura. Dal punto di vista elettrico, l’infrastruttura

si interfacciasse con quello esistente per la produzione/

esistente ha dovuto subire importanti modifiche, anche in

stoccaggio dell’acqua calda massimizzando il recupero

virtù del fatto che il punto di connessione alla rete elettrica

termico durante la gestione del ciclo produttivo, limitando

di distribuzione nazionale era inadeguato per le potenze in

così l’utilizzo dei generatori di vapore esistenti alla

gioco. I tecnici AB sono intervenuti con le tecnologie idonee

copertura dei picchi di carico termico e non più come

e soluzioni di ottimizzazione funzionale, tra cui un sistema

produttori principali di acqua calda. AB ha individuato

che consente all’azienda autonomia di funzionamento

il giusto equilibrio tra le necessità di discontinuità di

anche in caso di back out.

acqua calda da parte dell’azienda e il funzionamento del


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ne ≤

Allestimento 2x1,824 kWe: Consumo combustibile

Nm3/h

437

Potenza introdotta

kW

4.152

Potenza elettrica cophi

kW

11.824

Rendimento elettrico

%

43,9

Temperatura acqua alimento caldaia °C

90

Vapore prodotto

Kg/h

810 Kg/h

barg

10

°C

184

Potenza termica recuperata in vapore kW

550

Acqua calda ritorno

°C

70

Acqua calda mandata

°C

93

Potenza termica recuperata in acqua kW

1.229

Rendimento termico complessivo in vapore e acqua calda Rendimento totale

%

42.8

%

86.7

*Dati per singolo motore


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L’impianto a biogas in modulo containerizzato ® Ecomax 10 bio.


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L’impianto realizza la codigestione anaerobica di fanghi di depurazione, contenuto dei prestomaci (rumine), sangue

Emissioni di Co2 risparmiate all’atmosfera per anno: (3.000 ton)

e grasso sfruttando il biogasprodotto (metano e anidride carbonica) per far funzionare un gruppo di cogenerazione realizzato da AB utilizzando un motore endotermico ad altissima efficienza di trasformazione dell’austriaca Jenbacher.

Consumo di petrolio evitato per anno: (1.300 tep)

I cascami termici del cogeneratore vengono poi sfruttati in un reattore (una macchina disidratatrice) che tratta il digestato solido a costo termico nullo, permettendo una significativa riduzione dei volumi da smaltire. Obiettivo raggiunto dal progetto Inalca è la riduzione drastica dei materiali destinati allo smaltimento, attraverso l’implementazione di un processo virtuoso che porta al reimpiego di tali materiali e alla contestuale produzione di energia elettrica da fonte interamente rinnovabile. Inoltre, l’energia termica prodotta

BIOMASSA ANNUA DISPONIBILE

(calore) viene interamente utilizzata per gli stessi digestori

Fango di depurazione

ton

47.000

(che lavorano a una temperatura costante di 40°), per la

Rumine

ton

7.000

produzione di acqua calda in stabilimento e per la fase di essiccamento di digestato.

Sangue smaltito

ton

1.614

Totale

ton

55.800

Nm3/h

521

PRODUZIONE Consumo combustibile Potenza introdotta

kW

2.605

Potenza elettrica cophi

kW

11.063

Rendimento elettrico

%

40,8

Potenza termica complessiva disponibile all’utente Produzione energia elettrica

kW

1.026

kWh/a

7.500.000

Energia termica recuperabile

kWh/a

7.200.000

CALDAIA OLIO DIATERMICO 1 Temperatura di mandata

°C

241

Temperatura di ritorno

°C

220

Potenza

kW

295

CALDAIA OLIO DIATERMICO 2 Temperatura di mandata

°C

220

Temperatura di ritorno

°C

160

Potenza

kW

128

ACQUA CALDA Temperatura di mandata

°C

88

Temperatura di ritorno

°C

70

Potenza

kW

630

Rendimento termico complessivo in olio diatermico e acqua calda Rendimento totale

%

39.4

%

80.2


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IL RENDIMENTO DELL’IMPIANTO NELLA TESTIMONIANZA DI CHI LO UTILIZZA. Intervista all’ Ing. Clerici (Direttore Operativo Inalca)

Perché avete scelto la cogenerazione? “E’ una decisione maturata nel tempo, in considerazione dei benefici di carattere tecnicoeconomico che tale soluzione può offrire ed in ottemperanza a politiche aziendali che negli anni ci hanno portato a mettere in atto soluzioni finalizzate a migliorare l’efficienza del processo produttivo nella sua globalità, con una sempre maggiore attenzione alle tematiche ambientali. Tale processo si è esplicato in due momenti distinti, ma tra loro legali da un comune filo logico ed hanno interessato un arco temporale di 4 anni. L’installazione in un primo step dei gruppi di cogenerazione a gas di rete ci ha consentito la copertura di buona parte del fabbisogno energetico dello stabilimento, con soluzioni versatili ed efficienti per meglio soddisfare


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le mutevoli esigenze produttive, non solo presenti ma anche future. La realizzazione successiva di un impianto di digestione anaerobica che utilizza come matrici i rifiuti dello stabilimento con produzione di energia elettrica e recupero di calore, sia per i processi produttivi che per ridurne considerevolmente i volumi da smaltire, rappresenta nei fatti l’attuazione della nostra politica aziendale che vuole processi produttivi sempre più caratterizzati da un utilizzo ecosostenibile delle risorse”. Qual è il reale beneficio di un impianto di cogenerazione nell’industria di lavorazione della carne? “I benefici sono molteplici, in quanto i processi produttivi per la lavorazione della carne e dei suoi derivati è caratterizzata da un’importante utilizzo di calore, sia sotto forma di acqua calda che di vapore e di energia elettrica, in particolare per il mantenimento della catena del freddo. La cogenerazione si abbina in modo ottimale alle esigenze energetiche dei processi produttivi di lavorazione della carne in quanto consente di recuperare sia l’intero cascame termico alle diverse temperature che l’energia elettrica. L’industria di lavorazione della carne chiede soluzioni versatili che facciano fronte alle mutevole esigenze della produzione ed un impianto cogenerativo ben realizzato riesce a coniugare la versatilità all’efficienza ed economicità di esercizio rispetto alle soluzioni tradizionali. L’utilizzo di biomasse ricavate dai rifiuti del processo produttivo rappresenta un’ulteriore plus della cogenerazione rispetto alle soluzioni tradizionali, in quanto consente di minimizzare l’impatto ambientale del processo produttivo garantendo nel contempo la generazione di calore ed energia elettrica con evidenti benefici economici” Come i 2 impianti di cogenerazione realizzati da AB si sono integrati con il vostro scenario impiantistico e le dinamiche energetiche esistenti? “L’integrazione degli impianti AB nella realtà impiantistica dello stabilimento Inalca di Ospedaletto Lodigiano è avvenuta in modo ottimale in quanto oggetto di un lungo periodo di analisi preliminare alla realizzazione degli stessi, finalizzato a definire numero e taglia ottimale delle unità cogenerative. Da subito ci si pose l’obiettivo di massimizzare il recupero energetico sia relativamente al calore che all’energia elettrica, nelle diverse condizioni di esercizio dell’impianto piuttosto che massimizzarne la produzione. I motori sono stati interconnessi agli impianti esistenti preposti alla produzione di calore, sotto forma di acqua calda e vapore e all’impianto di

condizionamento dello stabilimento per avere diverse opportunità di recuperare tale calore: in questo modo l’energia termica poteva rendersi disponibile in diverse forme e a varie temperature per rispondere meglio alle diverse esigenze produttive, che possono dipendere sia dalle lavorazioni in essere che dalla stagionalità. Per quanto concerne il cogeneratore asservito all’impianto di digestione anaerobica, tale integrazione è ancora più spinta in quanto il calore prodotto viene utilizzato per la termostatazione dei digestori, per l’essiccazione e stabilizzazione del digestato e, quanto rimanente, recuperato come acqua calda dai processi produttivi. Relativamente all’energia elettrica, si è scelto di connettere i cogeneratori alla rete di distribuzione in media tensione dello stabilimento tramite un unico punto di connessione, posto in corrispondenza delle utenze di maggiore potenza al fine di ottimizzare i carichi delle diverse cabine elettriche, interfacciando fra loro i diversi cogeneratori quasi a costituire una sola unità”. Avete già avuto modo di constatarne l’efficienza rispetto al beneficio atteso? “Sia per l’impianto alimentato da gas di rete che per quello funzionante a biogas abbiamo trovato corrispondenza fra quanto teorizzato in fase di progetto e i valori ottenuti sul campo. In alcuni casi con risultati anche più lusinghieri rispetto a quanto inizialmente ipotizzato, con positivi effetti sul pay-back degli stessi: questo nonostante i costi dell’energia e dei combustibili negli ultimi anni siano stati caratterizzati da una forte variabilità, solo in parte prevedibile in fase progettuale”. Quali sono le attese relative al servizio di manutenzione di un impianto di tale complessità? “L’affidabilità e la qualità del service sono state da sempre per Inalca elementi determinanti nella scelta del partner tecnico al quale affidare la realizzazione e la gestione degli impianti ed è quindi naturale che le aspettative siano elevate. Siamo convinti che solo in questo modo sia possibile perseguire l’efficienza e quindi l’utilità e l’economicità d’esercizio degli impianti nel medio-lungo termine, in particolare per la realtà di Ospedaletto Lodigiano dove gli impianti realizzati sono stati da subito parte integrante del processo produttivo. In questi anni Inalca ha sempre trovato in AB e nel suo service due partner affidabili che ci hanno supportato con professionalità sia nella fase di definizione tecnicoeconomica degli impianti, che in quella della gestione quotidiana, dimostrandosi aziende fortemente indirizzate alla risoluzione dei problemi”.


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AB È IL RIFERIMENTO globale NEL SETTORE DELLA COGENERAZIONE. AB OPERA DA OLTRE 30 ANNI NEL SETTORE DELLA COGENERAZIONE E DELLA VALORIZZAZIONE ENERGETICA DI FONTI RINNOVABILI.

AB oggi conta 24 società operative e più di 500 dipendenti ed è l’unica realtà in grado di gestire in proprio tutto il ciclo di realizzazione di un impianto di cogenerazione: consulenza, progettazione, produzione, installazione e avviamento con un servizio a 360°. Ciò consente ad AB di accumulare un know how che non ha eguali, di conoscere perfettamente ogni peculiarità del prodotto e di garantire la qualità e l’efficacia delle attività di assistenza post vendita. il successo di AB che ha già progettato e realizzato più di 900 impianti - deriva dai continui investimenti in tecnologie evolute, dalla formazione e specializzazione professionale costante di ogni addetto e dallo sviluppo di una divisione

AB HOLDING SPA

IL GRUPPO INDUSTRIALE

engineering assolutamente unica: un’equipe di oltre 100 ingegneri impegnati a far evolvere il settore verso impianti affidabili e dalle performance sempre più elevate. Gli impianti di cogenerazione AB si caratterizzano per la modularità, la compattezza e la facilità di trasporto e soddisfano le esigenze energetiche delle più svariate aziende. Leader assoluto in Italia, AB si sta espandendo anche a livello globale: in Spagna (2007), in Romania (2009), in Polonia (2010), in Serbia e Croazia (2011). Dal 2012 AB è presente in Repubblica Ceca, dal 2013 in Brasile, Austria, Paesi Bassi, Francia e Canada, dal 2014 in USA, Regno Unito, Germania e Israele e dal 2015 in Turchia e Russia.

CoMmerciale italia

AB Energy SpA

CoMmerciale ESTERO

AB Energy International GmbH

AB Energy España S.L.

AB Energy Romania Srl

KWE Technika Energetyczna Sp. z.o.o.

AB Energy Hrvatska d.o.o.

AB Energy Srbija d.o.o.

AB Energy Ceská s.r.o.

AB Energy do Brasil Ltda

Green House Power Netherlands BV

EPS AB Energy Canada Ltd.

AB Energy (UK) Ltd.

AB Energy Deutschland GmbH

AB Energy USA Lcc

AB Energy Russia

AB Energy Israel

AB Energy France

AB Energy Turkey

PRODUZIONE

AB Impianti Srl

AB Power Srl

SERVICE

AB Service Srl

financing

Energia rinnovabile

AB Fin-solution SpA

AB Ambiente Srl


La Cogenerazione si è rivelata una scelta vincente anche in altri settori industriali e non: alimentare, chimico-farmaceutico, tessile, plastica, carta, laterizi, etc. 700 realtà industriali hanno scelto AB, alcune tra queste sono: Amadori, Benetton, BNL, Buitoni, Cartiere Saci, Coca - Cola, Cotonificio Albini, Eridania, Esselunga, Fatro, Ferrero, Felli Color, Galbani, Garda Plast, Granarolo, Gruppo Cremonini, Gruppo Mapei, Kraft, Lafarge, Lilly, Martini & Rossi, Nestlè, Orogel, Pastificio Garofalo, Pastificio Rummo, Peroni, Pfizer, Polynt, Spumador, Wienerberger, etc.


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AB Energy SpA Via Caduti del Lavoro, 13 25034 Orzinuovi BS - Italy T. +39 030 94 00 100 www.gruppoab.com


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