Ponte Vecchio dal 1926
pratoreview
PANE, ARTE E AMORE
INCONTRARE L’ARTE
pratoreview
MR & MRS CLARK
Una mostra che racconta un’epoca
Francesca Lombardi
COLAZIONE AD ARTE
domenica a Prato si veste d’arte
Museo di Palazzo Pretorio
Martina Olivieri
MODA
CONTROCORRENTE
Santi, patron della Beste,
la sua avventura
di successo
CAMMINARE CON GUSTO
Quattro mesi di tappe golose e racconti per conoscere meglio il territorio
TRA FILARI, BOTTEGHE E RICORDI
Viaggio tra le colline che guardano Prato, guidati da Fabrizio Pratesi presidente del Consorzio del vino di Carmignano di Marzia Morganti Tempestini
PASSIONE VINO E BOLLICINE
Gionni Bonistalli ci racconta il suo
Wine: non solo un’enoteca
PRATO ESSENTIAL GUIDE
MESSAGGI DALLE STELLE
pratoreview
DIRETTORE RESPONSABILE
Matteo Parigi Bini
MODA
Francesca Lombardi
REDAZIONE
Teresa Favi, Matteo Grazzini, Francesca Lombardi, Virginia Mammoli, Martina Olivieri, Elisa Signorini
CONTRIBUTORS
Claudio Cannistrà, Paolo Gori, Marzia Morganti Tempestini
FOTO COVER Fiorenzo Niccoli
FOTOGRAFI
Ela Bialkowska OKNO studio, Romolo Eucalitto, Mauro Faldi, Agnese Fochesato, Silvestro Forasassi, Dario Garofalo, Pasquale Paradiso
GRAFICA
Martina Alessi, Melania Branca
DIRETTORE COMMERCIALE Alex Vittorio Lana
PUBBLICITÀ
SOCIETÀ EDITRICE
Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini
via Cristoforo Landino, 2 - 50129 Firenze - Italia tel +39.055.0498097 redazione@gruppoeditoriale.com
Registrazione Tribunale di Prato - n° 5/2009 del 10.03.2009 Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2, lettera b – legge 662/96 – Filiale di Firenze - Contiene IP
STAMPA
Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
FALL IN LOVE
UN VADEMECUM PER VIVERE PRATO, LA SUA BELLEZZA E LE SUE NOVITÀ DELL’AUTUNNO
Mentre la natura prende quell’atmosfera sonnacchiosa tipica dell’autun no, in campagna si raccolgono i frutti del sole estivo per iniziare la nuo va produzione e le città riprendono il loro fermento. Inaugurano nuove mostre, nuove stagioni teatrali… quella del Politeama tra i primi spetta coli vede anche Mine vaganti Özpetek, direttore anche dello spettacolo. Nel cast, la nostra cover sto ry, Simona Marchini, che con la nostra città e il Politeama - dove oltre a tenere tanti spettacoli, ha fondato insieme a Roberta Betti la scuola di musical Arteinscena - ha un rapporto speciale, tanto da dedicargli un in Corpo estraneo, uscita nel 2021. Ci sono poi le nuove esposizione, come Hagoromo, al Centro Pecci, la prima
Massimo Bartolini, che vede tra le opere una sorprendente installazio ne sonora creata appositamente per gli spazi del museo. E ancora, Mr & Mrs Clark. Ossie Clark and Celia Birtwell. Fashion and Prints 1965-1974, la nuova mostra del Museo del Tessuto, la prima in Italia a raccontare del fashion designer protagonista della Swinging London e della sua musa e compagna di vita. Ma l’arte, si sa, è una costante di Prato, ed ecco dunque che ci siamo fatti accompagnare da Paolo Gori - fondatore della casa edi
di Celle - alla scoperta delle più belle opere moderne e contemporanee in città. Da cicerone in questo numero ci ha fatto anche da Fabrizio Pra tesi, presidente del Consorzio del vino di Carmignano, che ci ha portati sulle dolci colline che guardano Prato, prezioso territorio mediceo, tra eccellenze del vino, dell’olio e della gastronomia. Restando in tema buon eatPRATO WALKING, con una nuova edi zione corale, dinamica e itinerante ricca di appuntamenti e percorsi in luoghi insoliti della città e dintorni, come torna anche il rito della Colazione ad arte del Museo di Palazzo Pretorio con nuove visite guidate.
AGENDA MOSTRE
NOTEBOOK
ARTE, MODA E ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE. GLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
Ad aprire la lista degli appun tamenti da non perdere a Prato c’è il Centro Pecci che dedica una mostra a Massimo Bartolini 2023. Intitolata Hagoromo, la prevede una nuo va installazione sonora che permette allo spettatore di scoprire le opere appartenen ti a momenti diversi della vita e carriera artistica di Massimo Bartolini. Rimanendo nella programmazione del Centro Pecci possiamo trovare anche la mostra Schema 50 . Si tratta della presentazione di opere originali e documenti delle neoavanguardie nazionali, e non solo, dell’archivio della , a Firenze, in onore del 50° anniversario della stessa Galleria e del cen
tenario della nascita del suo fondatore Alberto Moretti.
Per avvicinare all’arte con temporanea, sono anche or ganizzati incontri in relazione alle tematiche della mostra Schema 50. Per informazioni e prezzi è possibile consulta re il sito del Centro Pecci nel la sezione Eventi. Passiamo ora al con una delle due mostre in corso
. Mr & Mrs Clark. Ossie Clark and Ce lia Birtwell. Fashion and Prints 1965-74 è la prima mostra italiana in assoluto dedicata al rivoluzionario fashion desi gner e alla sua musa e compa gna che racconta, tramite abi ti inediti, foto, disegni e mol to altro la storia del designer. pos siamo poi trovare, sempre al
Museo del Tessuto, la mostra Due secoli di Textile e Fashion Design. L’esposizione prevede un percorso cronologico tra i periodi storici che più hanno contribuito a grandi cambia menti nel settore tessile e della moda. Tra oggetti inedi ti, abbigliamento, ornamenti
ammirare la bellezza dei pro
‘700 inizio ‘900. Per informa
mostre visitate il sito del Mu seo del Tessuto nella sezione mostre.
a ChorAsis-loSpa zio dellaVisione presenta il
Matti Dorsale Opposta, a cura di Riccardo Farinelli. L’instal lazione, posta al fronte della
villa settecentesca, rappre senta la visione del mondo dell’artista ed è un paragone tra due mondi, quello pre sente e quello passato, che
ne, (Tuscany Art Industry) Osservatorio arte e industria 2022-2023 è un progetto ri
e realizzando nuovi progetti nel mondo dell’arte e della cultura. La partecipazione è aperta ad artisti, architetti, designer (…) che potranno inviare il proprio portfolio alla mail info@tuscanartindustry. com. Per maggiori informa zioni sul programma visitare il sito tuscanartindustry.com
AGENDA SPETTACOLO
TRA PROSA E MUSICA
CHE CI ASPETTANO IN QUESTO AUTUNNO
Al va in scena Italia-Brasile 3 a 2 Il ritorno, lo spettacolo di Da vide Enia che celebra due anniversari: i venti anni dal suo debutto e il quaranten nale della storica partita lona.
Il Teatro il 22 e 23 ottobre inaugura la stagione teatroale con Mine Vaganti, pièce tratta
Ferzan Ozpetek, in scenaSempre al , il ottobre, salgono sul pal co i ballerini della , una delle compagnie ita
liane più importanti in Eu ropa, fondata dalla tosca na con un trascorso formativo anche a Prato. Al Fabbricone, , lo spet tacolo Le Nozze di Anton
le rappresentare le varie sfumature dell’uomo fo calizzandosi sul matrimo nio. Per quanto riguarda la musica, al zio – Convitto Cicognini – il 20 ottobre si esibisce sul palco il direttore Nicola Valentini con le sinfonie di Mozart, Wagner e Brit ten per festeggiare -
. Per la poesia, il pri mo appuntamento del pro getto Farmacia delle parole
con dialoghi contemporanea.
Al Teatro Politeama apre il mese di novembre lo spettacolo La vita davanti a sé con protagonista . Il noto attore porta in scena, il , il romanzo di Romain Gary del 1975, mi glior monologo al Premio Le Maschere del Teatro Italiano nel 2022. Il , ancora al Poli teama, va in scena Oblivion Rhapsody che ripercorre la carriera del gruppo ri presentando le loro per formance più acclamate. Mentre, al Teatro Metasta sio troviamo lo spettacolo Il Ministero della solitudine
. Al Fabbrichino un grande clas sico, Lancillotto e Ginevra, rivisitato da Giovanni Or toleva e Riccardo Favaro, uno dei più famosi roman
tra vecchi e nuovi valori di oggi, a proposito del quale
tavola rotonda, la cui for ma indicava che nessuno poteva esserne il vertice, è più inimmaginabile de
, Eleonora Danco porta in scena due spettacoli: Me vojo sarvà e Nessuno ci guarda. Il pri mo utilizza il linguaggio romano ed è un’indagine di ciò che accade tra le
strade della periferia di Roma focalizzandosi sull’a dolescenza; il secondo de scrive invece l’infanzia e il suo invadere la vita degli adulti. A chiudere il mese di novembre Libidine vio lenta, al teatro Metastasio, omaggio di Enzo Moscato al puro nonsense. Passando alla musi ca, al Polite
con il suo pianoforte per raccontare la sua visione personale e unica della mu sica jazz. Rimanendo nel mondo del jazz troviamo anche la Pocket Orchestra, , Francesco Zampini e Xavi Torres e Pagine Vere il bre. Al , il , invece, il concerto inaugurale della
alla direzione di Hugo Tic ciati sulle sinfonie di Pärt, Vasks e Brahms mentre il Suyeon Kang
sulle note di Mozart, Sch nittke e Sibellius.
Al dicembre si apre con Non tre sorelle . Adattamento di Tre Sorelle to nel 2020 e poi sempre rimandato causa pande mia, viene rivisitato in un nuovo progetto in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina. Sul palco saliranno, quindi, tre attrici ucraine che risponderanno a molte domande che ci si pongono sulla Russia e sul mettere in
giorno d’oggi. Dal al Fabbricone va in scena Fratellina, uno spettacolo di Spiro Scimo ne che descrive in maniera triste e allo stesso tempo ironica lo stato in cui il mon do si trova attualmente.
Successivamente, , al Metastasio troviamo Ditegli sempre di si di Eduardo De Filippo per la regia di Roberto Andò. L’o pera, divertente e vivace, fa
la malattia mentale avendo come protagonista Michele,
Ritornando al Fabbrichino va in scena Coppa del Santo, ago nismo e miracoli al tempo del distanziamento sociale. Lo spettacolo nasce da un’i dea di Luca Zacchini, in arte Spavaldo, che, dopo aver iniziato a disegnare santi su Paint ed essere diven tati miracolosamente un mazzo di carte, crea L’Asta del Santo, una sorta di mer
spettacolo, che prevede la diretta partecipazione del pubblico, viene riportato in scena dopo quasi dieci anni grazie alla Coppa del Santo mettendo in gioco nuove
sando al Teatro Politeama, sale sul palco in Scusa sono in riunione… Ti posso richiamare? La commedia è, oltre che di vertente, uno spunto di ri
ne dei quarantenni di oggi che si ritrovano a inseguire il successo e a vivere dipen
dendo dalla tecnologia.
è la volta di Luca Bono ne L’illusionista, uno spettacolo di magia
aperta grandi e piccini e che vuole mandare, trami te i suoi giochi e illusioni, un messaggio molto impor tante: non smettere mai di inseguire i propri sogni. non
perderti A spasso con Daisy l’adattamento ispirato al romanzo di Alfred Uhry che racconta la storia dell’an ziana Daisy e del suo chauf feur di colore e che narra del tema del razzismo con
il mese di dicembre del Po liteama, , lo spettacolo dedicato al grande maestro Fellini, Felliniana, omaggio che racchiude la storia ci
del grande artista. Per la musica, il alla Camerata Strumentale il di rettore d’orchestra Filippo Maria Bressan, in coprodu zione con La Filharmonie, porta sul palco Grieg.
DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO
LO
Prato è lontana. Tanto. 16.137 chilo metri. Quasi un giorno intero di viag gio in aereo, se lo scalo non è troppo lungo. Eppure anche a Brisbane, ca pitale del Queensland, Australia, c’è chi porta in giro con orgoglio il nome della città e il suo vernacolo, con l’ac cento inglese che ancora non ha preso piede: è Marco Dimichino, pratese di quasi 32 anni e dal 2017 australiano acquisito felice e ben integrato. Due le passioni, collegate tra loro: la Thailandia e il Muay Thai, forse più noto come boxe thailandese. È se guendo questo sport, praticato a Pra to all’Accademia, con il team di Alan Doradiotto, che Dimichino si è inna morato del Paese orientale, al quale si è avvicinato emigrando in Australia, dove già viveva suo fratello.
“In realtà lui è stato solo lo spunto –racconta Dimichino – perché ad un certo momento della mia vita, dopo aver lavorato nel tessile in filatura e nei cantieri come saldatore e murato re, ho deciso che volevo cambiare con testo e ho scelto uno dei più lontani”.
Dal 2017 il contesto è cambiato ecco me: il lavoro come chef in un ristoran te italiano, l’arrivo del Covid, l’occasio ne irripetibile di un Mondiale di Muay Thai nel 2021 perso alla terza ripresa e poi un terribile incidente in moto con tante fratture e un lungo cammino di riabilitazione ancora in corso.
Più un nuovo business, frutto della capacità di reinventarsi tutta pratese: “Vado a cucinare a domicilio nelle vil le e nelle case di chi organizza feste e cene e poi ho montato un forno a le gna (made in Toscana, ndr) dietro ad un furgone e per tre giorni alla setti mana ho un posto fisso in città dove preparo la pizza da asporto.
In Italia sarei visto come un paninaro da strada, qui invece mi considerano un professionista della cucina. Ma ho appena ricominciato ad allenarmi e quindi mi sento ancora un combatten te di Muay Thai”.
Cosa ti manca di Prato?
Il ‘fare gruppo’ tra amici.
Qui le grandi compagnie non esisto no, per questo ci sono le comunità straniere dove gli emigrati si ritrova no per stare insieme. Poi, anche se si mangia bene, mancano le materie pri me prelibate, anche i semplici prezze molo o rosmarino.
Ed infine non c’è un centro dove poter fare la passeggiata del sabato, ma solo una City dove la vita è più frenetica. Hai mantenuto un le game con la città? Sono partito lascian do lì genitori e nonni, che sento regolar mente grazie alla tec nologia, che accorcia le distanze, anche se dobbiamo sempre calcolare le 8-9 ore di fuso orario. L’idea era di torna re ogni anno ma da quando è arrivato il Covid è stato impos sibile.
In più c’è stato l’in cidente con la moto, con la degenza fat ta da solo, perché in Australia le misure anti contagio per i cittadini sono state abbastanza leggere, ma non poteva entrare nessuno stranie ro.
Com’è la vita così lonta ni da Prato?
Brisbane è una città che sta crescendo, nel 2032 ci saranno le Olimpiadi, c’è il mare, siamo poco sotto il Tropico del Capricorno ed il clima è di norma mite e soleggiato. Devo ammettere che si sta bene.
PALCOSCENICO CON VISTA
SIMONA MARCHINI SI RACCONTA, A PARTIRE DAL SUO LEGAME CON PRATO E IL POLITEAMA
DI TERESA FAVIIl pubblico televisivo la ricorda soprattutto come la segretaria dolce, bella e un po’ svam Quelli della Notte Corpo estra neo,
che racconta meglio il clima vissuto in quegli anni?
Vedova Allegra due giorni prima del debutto Roberta Betti si tudine di mangiare sempre insieme, nonostan Simona, lei è cresciuta tra arte, musica e te atro. Ma vero che la sua carriera d’attrice è iniziata per caso?
dedicare alla città un capitolo intero del suo li con il Politeama, Roberta Betti (l’imprenditrice
Elvira Trentini: “Ogni tanto sentivo il bisogno di venire a Prato dalle mie donne, un solido sical Arteinscena, un’eredità preziosa oggi rac
E a Prato torna di nuovo per inaugurare la sta gione del Politeama, in scena con Francesco
trimonio (con Ciccio Cordova, capitano della Roma, ndr), era un momento delicato e un’ami
sposizione teatrale di Mine Vaganti Tra i suoi ricordi legati a Prato qual è quello
con il suo tipico accento italo-americano: “Tu
gag
Iside è entrata nell’immaginario storico televisivo, al pari della telefonista di, il programma di Arbore che tenne sveglia l’Italia per due mesi. Che esperienza è stata per lei?
di scegliere e di valorizzare i talenti di cui si circonda, di creare uno spirito di divertimen
Signora
mia, guardi cinema, ha voluto riaprire anche la galleria d’arte fondata da suo padre nel ’59, e che è ancora un riferimento nella Capitale… mo nella mia vita e nelle vicende della mia
Torna a Prato con questo spettacolo per le due serate che inaugurano la stagione del Politeama precedute da una settimana di prove in teatro con tutta la troupe. Una de cina di giorni. La vedremo in giro? Quando vengo a Prato, ogni mattina entro
uno simbolo dell’arte e del contemporaneo,
Sta riprendendo la tournée di, nel quale interpreta il personaggio che
cabile e sempre pronto a tutto, la meraviglio
I biscotti di Antonio Mattei?
Signora Marchini, il suo segreto?
INCONTRARE L’ARTE
Sono stato sollecitato a raccontare una pas seggiata attraverso la mia Prato cercando di incontrare l’arte con un occhio di riguar do a quella moderna e contemporanea. Partirei così da piazza del Comune dove, sotto un arco di Palazzo Pretorio, troviamo l’importante scultura di Jacques Lipchitz, arrivata qua dopo una lunga storia comin ciata nel 1974, ovvero durante l’inaugura zione della scultura di Henry Moore Forma squadrata con taglio alla presenza di Yulla Lipchitz vedova da pochi mesi che, piacevol mente sorpresa dal suc cesso popolare che ‘il Mo ore’ aveva prodotto sui pratesi, promise un’opera del marito alla nostra cit tà. Ci sono voluti 37 anni
insieme a un importante corpus di disegni e gessi.
Nel nostro percorso tra le due sculture troviamo in piazza Santa Maria del Castello, la magica istallazione luminosa di Fabrizio Corneli, Pelle di luce (2014) che ci spinge a proseguire verso la biblioteca Lazzerini e il Museo del Tessuto. In questo polo culturale nato all’in terno della sede della Campolmi, storica azien da tessile, troviamo oltre all’emeroteca, la disponi
mi, mostre a rotazione di importanti manufatti con
lestiti, e una selezione di opere contempo ranee che vanno da Rinaldo Frank Burattin Emilio Isgrò
La nuova scultura di Loris Cecchini Spindles (2022), appena fuori dalla porta dell’ex ospedale, è un omaggio alla città e sicura mente diventerà il segnale di riferimento del nascente parco cittadino.
Andando verso il Centro Pecci incontriamo
l’opera di Eliseo Mattiacci, dine cosmico (1996), che a mio parere è una delle poche sculture che conservano la pro pria dignità su una rotonda.
Una nota a parte va al nostro museo, anzi al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, che ha il primato di essere il primo museo italiano per il contemporaneo per costruzione, e che nei suoi 35 anni di vita ha attraversato momenti di fasto e altri di ap piattimento. Lo reputo un’occasione per la crescita culturale e sociale della città e spe ro che mantenga tutte le promesse.
Passeggiando nel par co di sculture del museo come non citare la Co lonna spezzata di Anne e Patrick Poirier, del contrappunto plastico 1 di Fausto Melotti, l’in tervento minimalista di Sol LeWitt, e l’assenza Prato88, la monumentale scultura che Mauro Staccioli aveva dedicato alla città e che fu smontata per i lavori di ampliamento del Centro e dimenticata.
Fuori dal percorso, ma non per questo meno impor tante, è da vedere mancante alla catena che (1989-2018) l’in stallazione-fontana che Marco Bagnoli ha pensa to per piazza Ciardi. Per arrivare a Prato, mol ti escono dall’autostra da a Calenzano, dove incontrano Tempo, la grande ruota, vero Landmark del territorio, intervento di Dani Karavan che maestosamente fa diventare importante tutto ciò che la circonda ren striale. In prossimità di quest’opera, si trova la Gori Tessuti, azienda nella quale lavoro
Fabbrica, spazio che coniuga arte e lavoro e che proprio a terza esposizione, la mostra combinazione possibile dell’artista Claudia Losi. Prato è viva? Si! È vero che passeggiando non si avvertono più il rumore dei telai che
to e la nostra città con esso. Adesso incontriamo innovazione, università (il P.I.N.), terziario avanzato, nuove proposte culturali e tanto ingegno in atti vità. A questo proposito vorrei citare un’eccellen za pratese, la Camerata strumentale, che ormai da 25 anni con il suo di
Oratorio di San Bartolomeo
Uno dei luoghi più amati nel territorio
restituita alla comunità dopo il restauro luoghi del cuore. Monteferrato festival rassegna estiva
OPERE NOTE E LUOGHI MENO CONOSCIUTI
Venti giorni alla Cava di Marmo Verde a Figline immersi nella natura, tra teatro, escursioni, musica e poesia. Il nascente Borgo tutto è vita
stagni secolari, i Padri Ricostruttori stanno
te di godere musica di ottimo livello. Vorrei segnalare anche qualcosa forse meno conosciuto ma che secondo me è degno di sottolineatura, solo tre suggeri menti, molto diversi tra loro che vanno nel della città:
cura della persona e meditazione. Eccola la mia città, la città in cui vivo con mia moglie Serena e da cui sono partiti i sto nel mondo, la città che mi nutre e alla
SUV Coupé redefined
NICCOLI
Oggi in via dei Tintori, Niccoli nasce nel 1925, ed è diventato nel corso degli anni un vero punto di riferimento per gli appassionati di musica di tutti i generi. Qui si respira il passa to della città, senza nostalgia.
GIUNTI AL PUNTO
È la casa dei
riossigenare la mente. Dove mi rifugio a cercare avventure tra le pagine.
STODOVEBENE
BAGHINO
Ci andavano i nostri nonni, lo fre
pratesi da sempre. La tartare, i sedani, gli spiedini di mozzarella sono più di semplici piatti della tradizioni, sono piatti di famiglia...
Fondata nel 1955 da Frediano e Franco Farsetti, nasce come Galleria d’arte. Nel 1962 viene inaugurata la Casa d’Aste.
di Prato come città legata all’arte moderna e contemporanea.
MYO
Il ristorante è all’interno del Museo Pecci, uno dei principali centri di arte contemporanea in Italia. Ottima cucina dello chef
nell’arte: due delle mie passioni insieme.
FARSETTI ARTEL’INSTALLAZIONE, COMPOSTA DA TUBI
INNOCENTI, SI SNODA ATTRAVERSO SETTE DELLE DIECI STANZE DEL NUCLEO ORIGINALE DEL MUSEO.
LUNGO IL PERCORSO, PRATICABILE IN PIÙ DIREZIONI, SONO ESPOSTE ALCUNI LAVORI DELL’ARTISTA SCELTI PER RAPPRESENTARE PIÙ DI TRENT’ANNI DELLA SUA PRODUZIONE
Prende il nome da una famosa pièce del te atro Noh giapponese, la nuova mostra mo
mai dedicata all’artista toscano di fama inter nazionale Massimo Bartolini, visitabile al 8 gennaio 2023, con protagonista una stra ordinaria .
L’opera teatrale giappo nese racconta infatti di un pescatore che, ritro vato un giorno un hago romo, manto di piume della tennin, spirito cele ste femminile di sovran naturale bellezza, si of fre di restituirglielo, così da permetterle di tor nare in cielo, solo dopo averla vista danzare.
un parallelepipedo su ruote, che ha le sem bianze di una minuscola unità abitativa. In questa performance sono già anticipati al cuni dei temi e dei caratteri che ancora oggi accompagnano la sua ricerca: la dimensione narrativa, che si sviluppa a partire da omag gi, riferimenti, prelievi di altre storie, opere e
TUBI INNOCENTI SUONANO UNA PARTITURA
DA GAVIN BRYARS
Non è la prima volta che questo racconto sugge stiona l’arte di Bartolini, che nel 1989 intitolò Hagoromo quella da lui stesso considerata la sua prima opera matu ra, messa in atto all’interno del suo vecchio studio, su un palco illuminato, dove un musi cista improvvisa un assolo di sassofono a cui una danzatrice reagisce muovendosi dentro
la delineazione all’inter no dell’opera di rapporti tra opposti apparente
relazione con il contesto teatrale e performativo, anche attraverso l’uso del suono e della musica. A dispetto del titolo e del riferimento a una opera iniziale dell’arti sta, la mostra non vuole però tracciare un percor so retrospettivo e tanto meno seguire un an damento cronologico o tematico. Hagoromo è semmai costruita a partire da un’installazione fatta appositamente per gli spazi del Pecci, la
Agganciandosi alla struttura del sistema di illuminazione, Bartolini ha costruito una pare te continua fatta di tubi innocenti, assemblati in modo da snodarsi attraverso sette delle dieci stanze del nucleo originale del Museo Quello che però apparentemente può sem brare un enorme supporto con intorno alcuni lavori dell’artista scelti per rappresentare più di trent’anni della sua produzione, è in realtà opera stessa: uno strumento musicale in cui i tubi diventano, attraverso apposite
una partitura polifonica composta dal musici sta inglese Gavin Bryars, uno degli esponenti
tra gli anni Sessanta e Settanta. Ogni melo dia corrisponde a una stanza, ma il percorso è multidirezionale. Dato che la struttura divide a metà le sale del museo, dando la possibilità di entrare da due estremi opposti dello spa zio espositivo, lo spettatore può infatti sce gliere tra quattro possibili direzioni in cui per correre la mostra. Qualsiasi direzione si deci da di prendere l’opening è Ballad for a Tree (2003–2022): il sassofonista Edoardo Marraf fa, a lungo collaboratore dell’artista, esegue Pecci. Una performance, eseguita in diversi
mostra l’interesse dell’artista per la natura. In quello che sembra un omaggio a un altro essere vivente, quasi una serenata, si può leg gere la sensibilità ecologica di Bartolini e la
possibilità che questo possa ascoltare il suo no prodotto da uno strano uccello, l’uomo. Le opere esposte spaziano tra la diversità di linguaggi e materiali che è tipica del lavoro di Bartolini. Un video in cui una danzatrice
il cui suono attiva una performance sonora, una panca circolare da cui vedere un’onda che sale e scende, un meccanismo che fa cadere
a parete che ritrae della polvere a dimensio ne naturale, il custode del museo che mostra una perla scavata ad alcuni spettatori… Sono solo alcuni degli incontri, spesso sorprenden ti e stranianti, che il visitatore può avere in questo tracciato non lineare e sempre diver
to dello spettatore stesso che costituisce, da sempre, un fattore imprescindibile dell’opera di Massimo Bartolini.
MR & MRS CLARK
È la prima mostra in Italia di uno dei grandi protagonisti della Swinging London e della sua musa e compagna di vita: parliamo di Os che ancora oggi esercita un fascino intramon tabile sulle nuove generazioni come sui nostal gici dell’epoca. Mr & Mrs Clark. Ossie Clark and Celia Birtwell. Fashion and Prints 1965-1974 è un progetto, condiviso tra il Museo del Tessuto di Prato e la Fondazio ne Sozzani: la mostra, a cura di Federico Poletti, sviluppa e valorizza un importante nucleo di abi ti disegnati dallo stilista londinese e provenienti dalla preziosa collezione del costumista Massimo Cantini Parrini. A quel nu cleo iniziale di abiti sono stati aggiunti materiali inediti, provenienti dalla collezione privata di Lau ren Lepire a Los Angeles, e dagli archivi di Celia Birtwell e dalla famiglia Clark. Ma Mr & Mrs Clark è molto di più di una semplice mostra di costume: racconta l’abilità nel disegno di Celia, che sviluppava le stampe ispirate alla natura e alle avanguardie artisti che, mentre Ossie dava vita ad abiti sensuali e femminili. La loro unione è stata immortalata
CLARK
da David Hockney nel celebre dipinto Mr and Mrs Clark and Percy, (realizzato tra il 1970- 71, conservato alla Tate Britain di Londra), che rappresenta non solo un ritratto di due stilisti, ma anche un manifesto di una nuova classe creativa tra arte e moda. “Per la prima volta il lavoro di Celia Birtwell e Ossie Clark viene pre sentato insieme, perché le forme e i tagli di Ossie non avrebbero avuto lo stesso impatto senza le stampe di Celia – raccon ta Federico Poletti - Sono 40 gli abiti iconici del loro momento di massima no torità (1965-74), 10 gli abiti di carta, 7 i preziosi taccuini di Ossie e Celia, numerosi i disegni inedi ti, gli editoriali scattati
internazionali, oltre a video con le incredibili
moda di Ossie Clark”. La mostra si apre con la foto che vede Celia e Ossie abbracciati, un ritratto emozionante scattato dall’amico Norman Bain (1967), che sintetizza il loro connubio professionale e per sonale. Protagonista di questa prima sala è la video intervista a Celia Birtwell, ancora attiva come textile designer che racconta del primo
incontro con Ossie al Royal College of Art di Manchester. E poi la collaborazione con Alice Pollock e il periodo di Quorum, boutique e punto di incontro di artisti e musicisti (da Da vid Bailey, Rudolph Nureyev, David Gilmore
ce con le modelle e muse Pattie Boyd e Amanda Lear. Sempre nello stes so spazio di delinea la
Clark attraverso il suo lavoro: i primi disegni di ammissione al Royal College of Art di Man
David Bailey Alfa Castaldi, Jim Lee, Sarah Moon, Norman Parkinson e Justin de Ville neuve. L’allestimento di questa sala prevede anche un corner dedicato al rapporto specia le tra Celia Birtwell e David Hockney Dopo il doppio percorso su Ossie e Celia, si entra nel cuore della mostra con
FORME E I
DI OSSIE
AVREBBERO
LO STESSO
ai celebri sketch della tuta disegnata per Mick Jagger del 1973 in cui Ossie utilizza lo stesso approccio al design per l’uomo e la donna, supe parte del percorso racconta il mondo artistico di Celia Birtwell. Nella sala grande una parte è dedicata a alcuni che hanno distillato immagini di grande for za evocativa degli abiti di Ossie e Celia, come
SENZA LE
DI CELIA’
zione dei 40 look dispo sti su pedane in ordine cronologico, dal primo abito a pois del 1965 per arrivare alle creazioni del 1974, data che segna la loro ultima collezio ne: da quel momento le strade di Ossie e Celia si dividono per continuare in modo autonomo. Ul tima parte da scoprire di questo ricco itinerario è il guardaroba che com prende 10 abiti di carta, che rappresenta l’e spressione perfetta di quel senso di rinnova mento culturale e sociale che incalzava negli anni Sessanta e che divenne un fenomeno di
ca e in Europa.
COLAZIONE AD ARTE
LA DOMENICA A PRATO SI VESTE D’ARTE AL MUSEO DI PALAZZO PRETORIO
DI MARTINA OLIVIERI
Il rito della Colazione ad arte torna nelle sale del Museo di Palazzo Pretorio ar ricchita da nuove visite guidate, musica e tanto intrattenimento che da sempre di conoscere in maniera diversa l’inesau ribile patrimonio culturale e artistico del museo. La nuova stagione prevede un fo cus speciale sul terzo piano del museo e delle acquisizioni donate dal collezionista pratese Carlo Palli: Ve nere Maria - Nudo color seppia Pistoletto, una serigra lucidato a specchio, una delle opere più amate dell’artista, che rappre senta la moglie Maria Pioppi, e Victoire de Sa mothrace di Yves Klein, una riproduzione della celebre Vittoria di Samo tracia, rivestita dall’ico national Klein Blue), che l’artista francese del blu”, e che ha creato utilizzando il pigmento monocromo blu, che evoca la domeniche al museo sono anche l’occa sione per scoprire, tra gli altri, il ritratto
MUSICA, CAFFÈ E VISITE GUIDATE PER SCOPRIRE
L’ARTE DA UN NUOVO PUNTO DI VISTA
di Carlo Palli, eseguito dall’artista italoamericano Pietro Costa ed entrato a far parte della collezione permanente del museo. Si tratta di un’opera che fa parte della serie di lavori dell’artista denomi bloodworks, eseguiti con il sangue del soggetto ritratto, che viene utilizzato come pigmento tra due fogli di mylar. Le colazioni ad arte vanno avanti per tutto l’autunno: una Colazione ad Arte a tema Halloween è in program mabre per vivere in maniera diversa la festa più spa ventosa dell’anno, e una il 27 di novembre con un concerto eseguito da una rappresentanza di musiciste della Camera ta Strumentale Città di Prato, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le don ne, che si celebra il 25 di novembre. Dopo gli incontri, si potrà godere di una speciale vista panoramica a 360 gradi sulla terrazza panoramica del museo, di tutta la bellezza delle altre opere, ma soprattutto stupirsi di come l’arte abbracci Prato da ogni pun to di vista, e lo faccia senza mai annoiare con leggerezza ed estremo divertimento.
Vernissage
DI FRANCESCA LOMBARDI - LAYOUT MELANIA BRANCA CHANEL Mini bag in pelle lucidaJACQUES MARIE MAGE da Ottica Daniela Righi, Prato
JACQUES MARIE MAGE da Ottica Daniela Righi, Prato
Ha iniziato come un qualsiasi perito tessile diplo mato al Buzzi e si è ritrovato con un’azienda che oggi sfodera cifre da capogiro: 3 sedi, 30.000 metri quadri di spazio, 2.800.000 metri di tes suto all’anno, 220.000 capi, 240 dipendenti, 15 Paesi nel mondo, tra i clienti Burberry, Hermès, Louis Vuitton, Max Mara e Dolce&Gabbana.
La Beste che Giovanni Santi ha fondato nel 1992 (oggi guidata insieme al fratello Massimo) è di ventata un’azienda tessile modello a ciclo com
blità, il benessere degli operai e dei dipendenti, l’amore per la bellezza e la cultura, l’innovazione e la creatività. Per capirlo basta entrare nell’im mensa sede di Cantagallo o nel nuovo hub in via Bologna frutto di un eccellente recupero d’ar chitettura industriale, dove si concentra il cuore più creativo del gruppo.
È partito da zero, e poi?
Dopo il diploma e il lavoro in varie aziende tes sili della città, fu Renato Cecchi della Santo Ste fano a vedere in me un’attitudine da imprendi tore. Un giorno mi chiese di entrare in società con lui e all’improvviso da dipendente diventai titolare d’azienda.
Com’è nata la Beste?
In un periodo in cui il prodotto laniero pratese funzionava molto bene, decisi di andare nella di
rezione opposta. Mi misi a produrre cotone ma in una maniera nuova: impiegavamo le macchine
bre nobili, lana e cachemire in testa. Risultato?
Un prodotto che ebbe subito successo, comple tamente diverso dai cotoni classici.
Per i primi anni fu quella di adeguarsi al mercato e alle lavorazioni pratesi. Col tempo, abbiamo intrapreso un percorso diverso dal resto del di stretto basato sul lavoro conto terzi (un distinto fornitore per ogni fase produttiva). Nel 2001 ab biamo comprato una vecchia tintoria in val di Bi senzio, l’abbiamo ristrutturata e creato il nostro stabilimento produttivo, dove oggi andiamo dal
La storia di Beste in cinque righe?
La fondazione nel 1992, nel 2001 lo stabilimen to, nel 2005 la creazione della sezione dedica ta all’abbigliamento, nel 2012 la joint venture con l’azienda cinese Huamao, diventato nostro partner in Cina, dove adesso abbiamo uno sta bilimento, poi, 5 anni fa, la nascita di Monobi, il nostro brand di abbigliamento. Il tessuto che più rappresenta il territorio?
murlo che da settembre fa parte integrante
del gruppo, la nostra produzione si è ampliata
animali, dunque cashmere, alpaca, yak e mo hair. Più che un tessuto in particolare, credo sia proprio questa molteplicità di tessuti che ci per mette di rappresentare il distretto pratese, da anni non più legato solo alla lana e al cardato.
La risposta è nelle persone: avere personale tà media dei nostri dipendenti è di 38 anni - ci consente di essere depositari della cultura pra tese e, allo stesso tempo, estremamente inno vativi e propositivi. E la sostenibilità?
Del fatto che oltre a me piace a tutti i miei di pendenti e che ognuno di loro è orgoglioso e contento di lavorarci.
Come nasce Monobi?
Il progetto di una linea di abbigliamento è nato quando ci siamo resi conto di essere in grado di ness-to-business) il B2C (business-to-consumer) non è stato semplice. Per entrare in questo mer cato servono tante attenzioni e investimenti, però è il progetto che reputo più strategico per il nostro futuro.
cati EMAS - la sostenibilità è molto di più. È un concetto che deve pervadere tutta l’azienda, a partire dal codice etico nei confronti dei dipen azioni ben precise e concrete a favore dell’am biente. Come il progetto che vareremo nei prossimi mesi dedicato al recupero degli scarti tessili. Non parlo solo della lana, il cui reimpiego a Prato è una vera e propria tradizione, ma di
Rappresenta la nostra idea di recupero: abbia mo scelto di fare un intervento sintonico con la struttura, che pur sfruttando le tecnologie moderne non snaturasse questi ambienti. Vo levamo creare uno spazio aperto alla città, un luogo d’incontro e di aggregazione. Sono tanti i progetti che abbiamo in mente a riguardo, uno in via di sviluppo è in collaborazione con la Gal leria Continua di San Gimignano, con cui stiamo lavorando per esporre opere di importanti arti sti internazionali.
CAMMINARE CON GUSTO
QUATTRO MESI DI TAPPE GOLOSE E RACCONTI
CONOSCERE MEGLIO IL TERRITORIO
Il gusto e l’enogastronomia si fondono con il tessuto urbano ed extraurbano per dar vita alla nuova edizione di eat PRATO WALKING, una manifestazione a marchio registrato di promozione e valorizzazione dei prodotti di Prato e del suo territorio promossa dal Comune di Prato e organizzata dalla Strada dei vini di Carmignano e dei sapori tipici pratesi. Una nuova edizione corale, dinamica ed itinerante, non più concentrata solo ad ottobre ma : una formula sempre open air con appuntamenti ogni weekend e tanti pro
“fuori porta” sul territorio con straor dinari percorsi di alto valore ambienta le e culturale, coinvolgendo le aziende agricole e i produttori. Tour organizzati e animati da guide esperte di arte, ar cheologia industriale, storia, ambiente, natura e food and wine così da portare alla luce le eccellenze pratesi e dei territori
AL 22
UNISCE
ARTE
ITINERARI
conduttore è Walk around tasting. Un mix di cammini e mangiari. Un’insolita commistione tra sto ria, cultura, arte e sapori con itinerari a scala urbana che rivelano una città sorprendente raccontata e scoperta at traverso percorsi nei luoghi più insoliti della città e dintorni, ville e palazzi, piaz ze e giardini ed escursioni extraurbane,
SCOPERTA DELLA CITTÀ
gnando il pubblico alla scoperta di luoghi particolari e quasi na scosti, dove le degu stazioni si intrecciano alle performance, il gusto alle parole e ai passi.
Vere e proprie gior nate che riuniscono aneddoti, curiosità, storie, personaggi, cuochi, produttori e artigiani del gusto. Passeggiate, soste golose, relax nel ver de, angoli, scorci, luoghi in cui cibo e vino o già lo sono o diventano parte in tegrante di quel territorio. “Siamo mol to contenti di confermare EatPRATO anche per questo autunno”, dichiara l’Assessore al Turismo del Co
mune di Prato . “Si tratta di una formula nata da poco ma che si è dimostrata vincente, con la sua capacità di tenere insieme cammini, arte, cultura e natura, con l’enogastronomia del no
duttore”.
Quattro mesi di itine rari gusto culturali fatti di degustazioni, tappe golose, dimo strazioni, racconti, pranzi open air, me rende, pic nic sull’er ba in cui il gusto fa dialogare le tante anime di un territorio nel quale coesistono patrimoni culturali di versi. La Prato dell’ar te contemporanea ac canto a quella medie vale con la sua splendida cinta muraria trecentesca o la Prato rinascimentale, la Prato dell’archeologia industriale e quella dell’avanguardia teatrale e del cinema, la Prato green che ha fatto del la sostenibilità e del riciclo un caratte
re distintivo. Con tutto questo dialoga eatPRATO, ciabile lungo ogni percorso. Tra le date da segnare in agenda: ore 9,30 un percorso di trekking urbano per scoprire la collina di Monte murlo e le sue perle.
SONO COORDINATI DA GUIDE CULTURALI
E AMBIENTALI
a piedi, presso la Vil la Strozzi di Bagnolo, una degustazione di vini della Tenuta Pan crazi, con salumi e pane della tradizione locale. -
ore 9,30 un Trek & Brunch da non perdere all’Alpe di Cavarzano e
;
ore 15,30
un semplice Walking tour del centro storico esplorando le maggiori emergenze architettoniche che si conclude con un menù di degusta zione di mortadella di Prato IGP, salumi, formaggi e vini tipici pratesi presso la Degusteria di Atipico. Quartier genera
le del gusto per tutti gli appuntamenti in città sono, infatti, la Bottega e la De gusteria di aTIPICO, in via Cairoli 14, una tappa irrinunciabile per chi vuole muoversi all’interno di un unico spazio tra i tanti prodotti tipici della città e del territorio, una sorta di Hub del Gusto di Prato.
alle ore 9.45 ci spostiamo verso con un per corso tra cibo e sto ria, arte e natura che racconta al meglio il territorio, a seguire un pranzo a base di piatti e prodotti tipici locali al Ristorante La Castagna di Migliana.
mi di trasporto dell’acqua. È prevista anche la visita al frantoio dei Poderi del Poggio dei Colli e un delizio so pranzo con piatti tradizionali della cultura contadina.
PRANZI
E
CHE
UN
TRA
alle ore 10 un itinerario a piedi tra due eccellenze, il ponte Leopoldo II, oggi noto come pon te Manetti, e il sim bolo di, la sua splendida Villa Medicea patri monio Unesco, voluta da Lorenzo il Magni
-
bre ore 9 un percorso tra i dolci saliscendi della campagna car mignanese per conoscere il ricco mosai co di paesaggi e ambienti del territorio che i Medici scelsero per le loro battute di caccia e per la costruzione, non solo delle ville, ma anche dei complessi siste
ANIME
TERRITORIO
Giuliano da Sangallo. Una mattinata che si conclude con un pran zo presso l’Osteria Il Vecchio Poggio. Gli appuntamenti sono tutti coordinati da guide culturali e guide ambientali spe cializzate e vedono la partecipazione di chef, produttori vitivinicoli, artigiani. I posti disponibili da prenotare sono limi
TRA FILARI, BOTTEGHE E RICORDI
nella Pieve di San Michele e San Francesco Rocca Ville Medicee
no) e un Museo Archeologico Pietramarina olio
Visitazione del Pontormo
podere Lolocco
amaretti al sapore di mandorla pre
IL CARMIGNANO
precisione quasi chirurgica della messa a di
alla Festa patronale di San Michele, il 29 settembre Carmignano Riserva
Villa Ambra di Poggio a Caiano
Villa La Ferdinanda e alla pieve di San Leonardo ad Artimino Parco del Bargo
una delle più antiche strade del vino italiane
DI QUI PASSA UNA DELLE PIÙ ANTICHE STRADE DEL VINO
PASSIONE VINO E BOLLICINE
“To Wine nasce 10 anni fa dalla mia volon vino. Ho lavorato prima nel tessile e poi in non mi ha mai abbandonato e ci ho credu to così tanto che l’ho fatta diventare un lavoro”. È così che Gionni Bonistalli, patron di To Wine e delegato Fisar di Prato, presenta questo piccolo sogno diventato realtà. Nel 2012 ha aper to la prima enoteca in via le della Repubblica, poi nel 2015 si è spostato, sempre nella stessa via, ed è arrivato nel fondo attuale, dove – insieme all’amico Pietro Palma, sione l’ha portato a dar di vini e champagne. Ad oggi To Wine conta oltre un migliaio di eti chette, presentate di settimana in settima na a clienti e amici che amano trascorrere una serata all’insegna del divertimento e
APERITIVI
eventi che conquistano e coinvolgono un pubblico sempre più variegato” Due volte a settimana, infatti, To Wine propone even ti diversi: uno più didattico il mercoledì te per poter imparare, discutere, valutare e confrontarsi su questo e una il venerdì con pre in cui ci si diverte davanti ad un buon bicchiere di
Una formula indovinata quella di Gionni Bonistal li che premia l’ospitalità, la curiosità e la varietà. “Oltre ai vini e ai nume rosi distillati, da non per
di champagne, passiamo dai piccoli vigneron alle grandi maison. Pietro, che è stato anche am basciatore italiano dello champagne, e Carlotta, sommelier AIS con noi da 5 anni, sapranno consigliarvi al me glio”
vino, collaboriamo con ristoranti e hotel su
elementi che fanno di To Wine un punto di tanti anni di assaggi viene condivisa e mes
PRATO ESSENTIAL GUIDE
APERITIVO
APOTHEKE
Via Verdi, 17 ph. +39 0574 25099
BAR MAGNOLFI
Piazza San Francesco, 24 ph. +39 0574 25633
BIG EASY
Piazza Mercatale, 177 ph. +39 0574 1824218
BARTAT
Via Pugliesi, 24 ph. +39 0574 35613
CAFFE’ 21
Viale Piave, 5 ph. +39 0574 42064
CAVEAU
Via Settesoldi, 36/38 ph. +39 0574 063153
CUL DE SAC
Via Santa Trinita, 25 ph. +39 348 8950467
DA LUCIO
Piazza del Comune
FABBRICA IN PEDAVENA
Via Galcianese, 23c ph. +39 0574 966269
FIASCHEMBERG
Via Settesoldi, 42 ph. +39 393 3827850
FITZ GIN BAR
Via Cesare Guasti, 14 GRADISCA 1973
Via Settesoldi, 30 ph. +39 0574 1827470
I FRARI
Via Garibaldi, 120 ph. +39 334 3442532
I FRARI DELLE LOGGE
Piazza del Comune,16 ph. +39 0574 35490
LAB 59100
Via Settesoldi, 25 ph. +39 348 0588472
LA TAZZA D’ORO
Viale della Repubblica, 290 ph. +39 0574 593771
LE BARRIQUE
Via G. Mazzoni, 19 ph. +39 0574 30151
MAG56
Via Don Giuseppe Arcangeli, 58 ph. +39 389 1689731
METHE
Piazza Mercatale, 134 ph. +39 0574 965659
OZNE
Via Pugliesi, 35 ph. +39 0574 076857
PLANTAGO NATURAL
WINE BAR
Piazza del Duomo, 12 ph. +39 0574 1824047
PO’STÒ CAFÈ
Via Borselli, 89 ph. +39 0574 965208
PRATO CITY
Via Valentini, 7 ph. +39 0574 964673
SQUISIO
Via Santa Trinita, 87 ph. +39 328 4269495
TO WINE
Viale della Repubblica, 23 ph. +39 0574 550462
ZERO
Via Garibaldi, 65 ph. +39 0574 35041
RISTORANTI
A CASA GORI
Piazza Sant’Agostino, 14 ph. +39 0574 24893
ANTICHI SAPORI
Via F. da Filicaia, 40/A ph. +39 0574 461189
ARDENGO
Via dei Cimatori, 6 ph. +39 366 5318415
BAGHINO
Via dell’Accademia, 9 ph. +39 0574 27920
BOVES
Via dei Lanaioli, 31 ph. +39 0574 742052
CARGO BAR BISTROT
Centro Pecci
Viale della Repubblica, 277 ph. +39 0574 531829
CHE CICCIA C’È
Piazza del Collegio, 9 ph. +39 0574 30416
CHEF REPUBLIC
Viale della Repubblica, 236 ph. +39 0574 072744
GALLERIA 33
Via Agnolo Firenzuola, 33 ph. +39 377 3614155
OSTERIA DA NEDO
Via Verdi, 15 ph. +39 0574 49027
I CORTI Piazza Mercatale, 136 ph. +39 0574 606082
IL DEK ITALIAN BISTROT Piazza delle Carceri, 1/2 ph. +39 0574 475476
L’ANTILOPE
Via Pistoiese, 248 ph. +39 0574 21033
ENOTECA BARNI
Via Ferrucci, 22 ph. +39 0574 607845
IL CAPRIOLO
Via Roma, 306 ph. +39 0574 1825326
IL MERCANTE ph. +39 0574 627174
IL PIRANA
Via Valentini, 110 ph. +39 0574 25746
INTERLUDIO
Via Pomeria, 64 ph. +39 0574 605200
L’ALTRA CALAFURIA
Piazza Filippo Lippi, 9 ph. +39 0574 26697
LA BOTTEGA
DEL TIRO A SEGNO
Via di Galceti, 68 ph. +39 0574 693707
LE FONTANELLE ph. +39 0574 622316
LE GARAGE BISTROT
Piazza San Domenico, 26 ph. +39 0574 24842
LIMONAIA 22
Via Firenze, 83 ph. +39 0574 592515
MADDALENA
Piazza Sant’Agostino ph. +39 0574 31734
MANGIA
Via Ferrucci, 173 ph. +39 0574 57291
MEGABONO
Via Ser Lapo Mazzei, 20 ph. +39 347 8908892
MOKHA
Piazza San Marco, 5 ph. +39 0574 400412
MOLO16 FISHBAR
Via Settesoldi, 16 ph. +39 333 3254569
MURÀ
Piazza San Marco, 24 ph. +39 0574 961941
MYO RISTORANTE
Centro Pecci
Viale della Repubblica, 277 ph. +39 0574 1597312
MYSEA
Via Benvenuto Cellini, 9 ph. +39 375 6088656
NOS SIMUL
Via Giacomo Matteotti, 8 ph. +39 329 7373677
OSTERIA SU SANTA TRINITA
Via Neroni, 4 ph. +39 0574 605899
PACA
Via Fra’ Bartolomeo, 13 ph. +39 0574 1820222
PEPE NERO
Via Zarini, 289 ph. +39 0574 550353
RAGIONA
Via del Melograno, 40 ph. +39 0574 1597416
RIXÒ
Via Valentini, 39 ph. +39 0574 727019
SCHIACCINO
Museo del Tessuto
Via Puccetti, 3 ph. +39 380 1795969
SHARK
Piazza S. M. delle Carceri, 5 ph. +39 0574 20523
TONIO
Piazza Mercatale, 161 ph. +39 0574 21266
TO WINE IN PIAZZETTA
Via Cairoli, 15 ph. +39 0574 965874
TRATTORIE
LA FONTANA
Via di Canneto, 1 ph. +39 0574 27282
LAPO
Piazza Mercatale, 141 ph. +39 0574 23745
OSTERIA CIRIBÈ
Piazza Mercatale, 49 ph. +39 0574 607509
OSTERIA LE CENTO BUCHE
Via degli Abatoni, 7 ph. +39 0574 694312
SOLDANO
Via della Sirena, 10 ph. +39 0574.830913
Via Pomeria, 23 ph. +39 0574 34665
PIZZERIE
CAVALLINO ROSSO
DA GIOVANNI
Via Curtatone, 3 ph. +39 0574 23143
DA TOMMI
RIDAMMI UN BACINO
Via Cesare Guasti, 11 ph. +39 0574 1594200
FANCY KING
Via Valentini, 21 ph. +39 0574 581343
IL BORGO ANTICO
Via Gherardacci, 25/27 - Iolo ph. 0574 622707
IL RAGNO
Via Valentini, 133 ph. +39 0574 596700
IL SIPARIO
Via Firenze, 40 ph. +39 0574 562282
LA TORTELLERIA
Via Bologna, 196 ph. +39 0574 692641
KING’S PUB
Via Garibaldi, 148 ph. +39 0574 28641
NOMAD
Via Carradori, 50 ph. +39 392 0575675
OFFICINA DEI GUSTI
Via del Capannaccio, 4 ph. +39 347 4997110
OPIFICIO JM
Piazza San Marco, 39 ph. +39 0574 870500
ORO DI NAPOLI
Via del Vergaio, 4 ph. +39 0574 1823266
PASSAPAROLA
Viale Galilei, 8 ph. +39 0574 468350
PIZZERIA MAGGIE
Via Bologna, 326 ph. +39 0574 460493
VOGLIA ‘E TURNA!
Via dei Lanaioli, 30 ph. +39 0574 754592
CUCINA ETNICA E BIO
FISH NUDE
Via Quirico Baldinucci, 3 ph. +39 350 0936626
FUJIYAMA
Via Valentini, 5 ph. +39 0574 623857
GINZA JAPANESE
ph. +39 0574 966858
KALDI’S KAFFE
Via Settesoldi, 31 ph. +39 339 535 5010
KOTO RAMEN
Via Valentini, 102 ph. +39 0574 603162
LA COVA TAPAS BAR
Via Santa Trinita, 3
LA FABBRICA ALIMENTARE
Via Valentini, 102 ph. +39 0574 870315
L’ORTO DI NENÈ
Via Santa Trinita, 47/A ph. +39 349 8478186
MOI OMAKASE
Viale Piave, 14 ph. +39 0574 065595
NAGOYA
Via Avignone, 34 ph. +39 0574 400183
NAGA THAI
Via Santa Trinita, 53 ph. +39 0574 074031
Piazza del Collegio, 3 ph. +39 0574 968838
POKÉ BY KOTO
Via Valentini, 102 ph. +39 331 7542523
RAJA
Piazza del Collegio, 8 ph. +39 0574 32032
RAVIOLI LIU
Via Fabio Filzi, 39 ph. +39 0574 830973
RAVIOLI DI CRISTINA
Via Cavallotti, 36 ph. +39 0574 1820920
TODO BIEN
Via Settesoldi, 11 ph. +39 389 0013201
YOXI YOXI
Via Valentini, 61 ph. +39 0574 596942
OUTSIDE ARTIMINO
BIAGIO PIGNATTA
Viale Giovanni XXIII, 1 ph. +39 055 8718086
BOTTEGA PERUZZI
Via Cinque Martiri, 21 ph. +39 055 8718322
CANTINE DEL REDI
Via 5 Martiri, 29 ph. +39 055 8751408
CIRCOLO DA MARIO
Via Cinque Martiri, 70 ph. +39 327 8358590
DA DELFINA
Via della Chiesa, 1 ph. +39 055 8718074
BACCHERETO
LA VINSANTAIA
DI CAPEZZANA
Via Capezzana, 43 ph. +39 334 9499402
CANTAGALLO
IL GHIRIGHIO
Loc. Migliana, 29 ph. +39 0574 981103
LA CASTAGNA
Via di Migliana, 40 ph. +39 0574 981791
CARMIGNANO
SU PE’I’ CANTO
Piazza Matteotti, 25/26 ph. +39 055 8712490
VILLA LE FARNETE
Via Macia, 134 ph. +39 055 8719747
FILETTOLE
LOGLI MARIO
Via Carteano, 1 ph. +39 0574 23010
GALCIANA
A MANGIA’ FORA
Via Sant’Ippolito, 16 ph. +39 328 3032343
MONTEMURLO
VICTORY CAFÉ
Viale A. Labriola, 243 ph. +39 0574 650438
POGGIO A CAIANO
LA FURBA
Via Statale, 99 ph. +39 055 8705316
LA FRUGOLA
Viale Aldo Moro, 33 ph. +39 055 8778143
VAIANO
LA LOCANDA DEGLI ARTISTI
Via Bertini 76 - Schignano ph. +39 0574 983436
LA TIGNAMICA
Via Val di Bisenzio, 112 ph. +39 0574 984424
VERNIO
CIRCOLO ARCI
Via del Bisenzio 337 ph. +39 0574 957466
MESSAGGI DALLE STELLE
Consigli a trecentosessanta gradi seguendo il percorso degli astri
BILANCIA (23 settembre - 22 ottobre)
TORO (21 aprile - 20 maggio)
SCORPIONE (23 ottobre - 22 novembre)
GEMELLI (21 maggio - 21 giugno)
SAGITTARIO (23 novembre - 21 dicembre)
CANCRO (22 giugno - 22 luglio)
CAPRICORNO (22 dicembre - 20 gennaio)
LEONE (23 luglio - 23 agosto)
ACQUARIO (21 gennaio - 19 febbraio)
VERGINE (24 agosto - 22 settembre)
PESCI (20 febbraio - 20 marzo)
ARIETE (21 marzo - 20 aprile) È vero che Giove abbandona il vostro a cura di Claudio Cannistrà la “Bottega dell’Astrologo”, Associazione culturale pratese la conoscenza di data, ora e luogo di nascita del soggetto. Per informazioni sui corsi e le attività culturali organizzate scrivere a: labottegadellastrologo@gmail.com; canniclau@libero.it Disegni dei segni zodiacali opera di Pacpainter - www.pacpainter.it