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MENU DI STAGIONE profumo di basilico
VIAGGI
n. 40 maggio 2018
CONTRIBUTO 1€ - IN ESCLUSIVA PER I POSSESSORI DI CARTA FEDELTÀ PRIMA COPIA OMAGGIO
tokyo a primavera
Fiori a tavola
LE
IA R O T I
ED gio 2018 mag
Ditelo con un...fiore fi D Benvenuto maggio! Mese centrale della primavera, ricco di colori e profumi: rose, violette, lavanda, acacia... la natura fiorisce e in questo numero abbiamo voluto celebrarla con un menu speciale tutto dedicato ai fiori, belli da vedere e buoni da mangiare! Ma non solo: maggio è il mese in cui possiamo acquistare e coltivare sul balcone l’erba aromatica regina della bella stagione, il basilico, protagonista del menu e della videoricetta del mese con tante proposte fresche e leggere, dall’antipasto al dolce. E sempre a maggio, dall’altra parte del mondo, in Giappone, è possibile assistere alla parte finale della fioritura dei ciliegi, uno spettacolo naturale quasi teatrale nel suo splendore, e approfittare dell’evento per un viaggio a Tokyo, metropoli dalle mille sfaccettature. Chi ama la primavera ma già aspetta con ansia l’arrivo dell’estate potrà anticiparla, almeno in cucina, con un’ottima granita alla mandorla da preparare in casa seguendo la ricetta step by step della nostra scuola dolce. Infine chi soffre di mal di pancia e lotta contro gonfiore e stipsi troverà ricette e consigli per una dieta a base di frutta, verdura e cereali amici dell’intestino, dalla cui salute dipende in larga parte il nostro stato di benessere generale.
SOM
M
mag ARIO gio 2 018
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agenda del mese 6
cucina
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semplicissimo
irresistibile basilico
pane ai cereali con fragoline di bosco
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32
ricette di stagione
il prodotto di stagione profumo di basilico
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ricette per tutti i giorni sette x sette
scuola di cucina salata pasta al forno
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scuola di cucina dolce dolci con le mandorle
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i prodotti del mese miele di acacia e miele di nettare ai fiori
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menu speciale violette nel piatto
Errata corrige n. 37 febbraio 2018 A pag. 35 la quantità di farina indicata per la ricetta dei churros è errata. La dose corretta è 125 grammi. Ci scusiamo con i lettori.
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28
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3 SOMMARIO
benessere
38
cibo e salute ritmi regolari
44
approfondimento il segreto per un intestino felice
viaggi 38
46
itinerario a piedi nudi... nei parchi di Tokyo
lifestyle
54
mondo donna effetto giraffa 54
46
56
mondo junior la paura di esistere
59
mondo pet zecche: ospiti indesiderate
60
oroscopo 56
63
indice
AAGENDA
_Idee e consigli
maggio Egitto. Dei, faraoni, uomini Fino al 27 maggio Via Aquileia 123, Lido di Jesolo (VE) www.mostraegitto.com
C’è tempo fino a fine mese per visitare la mostra archeologica dedicata all’antico Egitto. Il percorso espositivo combinerà il fascino di reperti unici provenienti dai più importanti musei italiani e internazionali con fedeli riproduzioni, oltre alle ricostruzioni in scala naturale di due leggendarie camere sepolcrali: quella dell’artigiano Pashed e quella del faraone Tutankhamon. La mostra è aperta tutti i venerdì, sabato e domenica.
Festa della focaccia 26 e 27 maggio - Recco (GE) www.focacciadirecco.it Ha oltre 60 primavere alle spalle la festa della più famosa focaccia italiana, quella di Recco. Nelle strade e nelle piazze del centro storico levantino verranno allestiti, come ogni anno, numerosi punti gratuiti per degustare questo inimitabile prodotto della tradizione culinaria italiana.
Vinissage 19-20 maggio - Complesso Opera Pia Michelerio, Asti
De Gustibus, Il giardino del gusto 11-12-13 maggio - Villa Malenchini, Carignano (PR) www.degustibus.parma.it Un evento dedicato ai piaceri della tavola e della vita all’aria aperta che torna, per il tredicesimo anno, nella splendida cornice di Villa Malenchini. Un weekend per festeggiare la primavera con un picnic nel grande parco della villa, lontano dallo stress cittadino: non mancheranno bistrot di alta salumeria e corner di street food e di eccellenze enogastronomiche, oltre a bancarelle, laboratori e attività per i più piccoli.
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www.vinissageasti.it Torna ad Asti una delle più importanti vetrine dedicate ai vini naturali da agricoltura biologica. La kermesse riunisce intenditori e appassionati in un weekend di acquisti, degustazioni e abbinamenti gastronomici.
Renato Guttuso. L’arte rivoluzionaria nel cinquantenario del ‘68 Fino al 24 giugno GAM, Torino www.gamtorino.it In occasione del cinquantenario del '68 la Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino dedica un’ esposizione al pittore Renato Guttuso, protagonista dell'arte italiana del Novecento e figura cruciale nel dibattito tra arte e società che ha caratterizzato il suo percorso. La mostra consta di 60 opere giunte da musei e collezioni pubbliche e private europee.
Sono ben cinquanta le opere provenienti dalle collezioni del prestigioso museo americano di Belle Arti di Philadelphia. Un ambizioso progetto espositivo che celebra il ventesimo secolo attraverso gli artisti che hanno contribuito ad arricchirlo con la loro forza creativa, rivoluzionando il concetto di pittura e sviluppando linguaggi nuovi, considerati provocatori e sperimentali dai critici dell’epoca.
5 AGENDA
Impressionismo e avanguardie. Capolavori dal Philadelphia Museum of Art Fino al 2 settembre Palazzo Reale, Milano www.palazzorealemilano.it
DI S
R TAGICET TE ION E
Irresistibile basilico Non solo pesto: il basilico è un alleato prezioso in cucina per insaporire pasta fresca e crostini con verdure, ma anche insoliti ghiaccioli
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7 RICETTE DI STAGIONE
Mini tartellette con caprino al basilico e pomodorini confit fatti in casa X 24 mini tartellette preparazione 20 MINUTI cottura 2 ORE E 50 MINUTI
per i pomodorini confit 400 g di pomodorini ciliegia zucchero di canna Demerara Sigma origano essiccato olio extra vergine di oliva Linea Omino sale e pepe per la pasta brisée 200 g di farina bianca “00” Linea Omino 80 ml d’acqua 50 ml di olio extra vergine di oliva Linea Omino sale per la crema di caprino 300 g di formaggio caprino 12 foglie di basilico (+ altre piccole per decorare) olio extra vergine di oliva Linea Omino sale e pepe 1. Preparate i pomodorini confit. Tagliate a metà i pomodorini e sistemateli su una teglia rivestita con carta da forno e spennellata d’olio con la parte tagliata rivolta verso l’alto. Conditeli con una spolverata di zucchero, un filo d’olio, poco sale, pepe e una generosa spolverata di origano. 2. Ponete in forno a 130°C per circa 2 ore e 30 minuti, o fino a quando i pomodori risulteranno ben appassiti e leggermente caramellati. Sfornate e fate raffreddare completamente (potete anche anticipare questa preparazione al giorno precedente). 3. Nel frattempo mescolate tutti gli ingredienti per la pasta brisée fino a ottenere un impasto morbido. Avvolgetelo con la pellicola trasparente e fatelo riposare per 20 minuti. 4. Stendetelo sottilmente e ricavatene dei dischetti sufficientemente grandi per rivestire 2 stampi da 12 mini tartellette (di circa 3 cm di diametro). Copritene ognuno con un dischetto di carta da forno e riempite l’incavo con dei legumi secchi. Infornate a 180°C per 10 minuti, eliminate i legumi e la carta e ripassate in forno per altri 7-8 minuti finché la pasta risulterà dorata. Sfornate e fate raffreddare i dischetti prima di estrarli dagli stampi. 5. Tritate il basilico e unitelo al caprino, condite con sale, pepe e 1 cucchiaino d’olio. Trasferite la crema in una tasca da pasticcere. 6. Farcite con la crema i gusci di brisée, decorate con le foglioline di basilico tenute da parte e completate con 1-2 pomodorini confit.
La Stracciatella Linea Scelto, preparata in Puglia con latte 100% italiano, vi conquisterà con la sua freschezza e delicatezza. Utilizzatela a crudo su pizza, schiacciate e focacce appena sfornate e lasciate che il calore la sciolga leggermente.
Bruschette con zucchine grigliate, stracciatella e olio al basilico X 4 persone - preparazione 10 MINUTI - cottura 10 MINUTI
4 zucchine napoletane (a buccia scura) 200 g di stracciatella Linea Scelto 8 fettine di pane casereccio 20 foglie di basilico olio extra vergine di oliva Linea Omino sale e pepe 1. Lavate e spuntate le zucchine e tagliatele a nastri sottili per il lungo con una mandolina. Grigliatele velocemente su una bistecchiera e raccoglietele in una ciotola. Conditele con un filo d’olio, sale e pepe e tenetele da parte. 2. Lavate e asciugate le foglie di basilico e mettetele in un piccolo tritatutto con circa 50 ml di olio e un pizzico di sale e pepe. Frullate fino a ottenere un’emulsione abbastanza densa. 3. Spennellate le fette di pane con un po’ di olio e fatele abbrustolire in un tostapane o in forno. 4. Dividetele a metà e conditele con qualche fettina di zucchina grigliata e un po’ di stracciatella. Completate con una spolverata di pepe e qualche goccia di olio al basilico.
Il Burro Linea Scelto, dal colore giallo paglierino e dal gusto intenso, è ideale per condire ravioli di pasta fresca e tagliatelle, arricchito da una generosa dose di parmigiano reggiano grattugiato.
Ravioli al basilico ripieni di robiola con burro e limone X 4 persone preparazione 35 MINUTI - cottura 5 MINUTI
per la pasta 30 g di basilico fresco 2 uova Linea Bio Omino 100 g di farina di semola di grano duro rimacinata 100 g di farina tipo “00” Linea Omino 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva Linea Omino sale per il ripieno 400 g di robiola latte 100% italiano Linea Omino 2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato Linea Omino 12 foglie di basilico 1/2 limone non trattato sale e pepe per il condimento 70 g di burro Linea Scelto 12 foglie di basilico fresco 1/2 limone non trattato parmigiano reggiano grattugiato Linea Omino pepe 1. Preparate la pasta: frullate le uova con le foglie di basilico, l’olio e un pizzico di sale. 2. Formate una fontana con le due farine, ricavate un buco al centro e versate il composto di uova. Lavorate con una forchetta incorporando tutta la farina, poi impastate energicamente a mano per circa 5 minuti. 3. Fate riposare coperto per 10 minuti, poi stendete la pasta con l’apposita macchina in sfoglie sottili. Nel frattempo preparate il ripieno mescolando la robiola con il parmigiano, la scorza di limone grattugiata, un pizzico di sale, pepe e le foglie di basilico tritate finemente. 4. Con un coppapasta rotondo ricavate dei dischetti dalle sfoglie, farcite una metà con 1 cucchiaino del ripieno e chiudete a mezzaluna, dopo aver spennellato i bordi, facendoli aderire bene. 5. Fate cuocere i ravioli ottenuti in abbondante acqua bollente leggermente salata per circa 2-3 minuti da quando vengono a galla. In una padella, fate sciogliere a fuoco molto basso il burro (non deve soffriggere, si deve solo fondere), con le foglie di basilico tritate, metà della scorza di limone e abbondante pepe. 6. Scolate i ravioli direttamente nella padella, aggiungete 1/2 mestolino di acqua di cottura e fateli saltare delicatamente a fuoco spento, finché il burro avrà formato una cremina avvolgente. 7. Servite i ravioli con una macinata di pepe, il parmigiano e la scorza di limone rimasta.
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X 4 persone - preparazione 20 MINUTI - cottura 10 MINUTI
2 tranci di pesce spada spessi 2 dita (450 g ciascuno) 450 g di pomodorini ciliegia 2 cipollotti coste di sedano piccole e tenere 12 foglie di basilico 2 cucchiai di olive taggiasche denocciolate 2 cucchiaini di capperi piccoli calibro 9 Linea Omino olio extra vergine di olive taggiasche Linea Scelto sale e pepe
1. Preparate la salsa cruda: lavate e tagliate a cubetti i pomodorini, raccogliendoli in una ciotola. Mondate il sedano e i cipollotti e tagliateli a cubetti piccoli, quindi aggiungeteli ai pomodori con il basilico tritato e le olive. 2. Sciacquate i capperi e uniteli ai pomodori. Condite con 2-3 cucchiai di olio, sale e pepe a piacere. Fate riposare per almeno 15-20 minuti, mescolando ogni tanto. 3. Condite i tranci di spada tagliati a metà con un filo d’olio, sale e pepe. Fateli cuocere su una bistecchiera ben calda per circa 5 minuti da ciascun lato, finchÊ non saranno ben dorati esternamente. 4. Sistemate i tranci di spada in un piatto e copriteli con la salsa cruda. Lasciate insaporire per qualche minuto e servite.
9 RICETTE DI STAGIONE
Tranci di pesce spada con salsa cruda di pomodori al basilico
s s i i h m c o s e r f o t s u g
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X 12 ghiaccioli - preparazione 10 MINUTI - cottura 10 MINUTI
100 g di zucchero di canna Demerara Linea Omino 150 ml di liquore Limoncello 3 limoni 1 l d’acqua 10 rametti con foglie di basilico + 12 foglioline piccole 1. Mettete lo zucchero in un pentolino con 100 ml di acqua presa dal totale. Scaldate a fuoco basso finché lo zucchero non si sarà completamente disciolto. Aggiungete le foglie di basilico con i rametti e lasciate in infusione per almeno 1 ora. 2. Spremete i limoni. Filtrate il liquido in infusione e mescolatelo al Limoncello e al succo dei limoni. Aggiungete il resto dell’acqua, fredda, e mescolate. Mettete il composto negli appositi stampini da ghiacciolo, aggiungete in ognuno una fogliolina piccola di basilico e infilate in ogni ghiacciolo uno stecchino di legno. Riponete in freezer per almeno una notte.
RICETTE DI STAGIONE
Ghiaccioli al Limoncello e basilico
IL PR DI S ODOT TAG TO ION di Si lvia E Gra nzier
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Profumo di basilico Ingrediente fondamentale della cucina mediterranea, dà un tocco di colore ai nostri piatti: è sua maestà il basilico
o
riginario dell’Asia, veniva coltivato nell’antichità per le sue presunte virtù terapeutiche (avrebbe proprietà sedative e toniche e sarebbe utile in caso di nausea, asma e ipertensione) e gli Egizi lo offrivano nei riti sacrificali agli dei. Oggi, invece, il basilico è protagonista delle tavole in tutto il bacino del Mediterraneo, dal Nord Africa alla Grecia, passando ovviamente per l’Italia.
Il basilico in cucina L’intensità del suo aroma penetrante cambia da una varietà all’altra: dal più diffuso basilico genovese, a quello greco dalle foglie piccole e frastagliate, a quello rosso, molto decorativo. Il basilico non si presta all’abbinamento con altre erbe aromatiche, preferendo essere il protagonista: ciliegina sulla torta di un piatto di pasta al pomodoro e complemento essenziale della caprese, unito a pecorino, parmigiano, pinoli, aglio e olio d’oliva dà vita alla regina delle salse, il pesto alla genovese. Da provare anche su pizze o focacce e come condimento di lasagne vegetariane. Potete valorizzarlo anche con accostamenti non scontati, ad esempio abbinato alle fragole o per ar-
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Scopri
3 nuovi modi per gustare il basilico. Guarda la videoricetta.
Aroma a portata di mano
Pianta che teme il freddo, il basilico non sopravvive a temperature inferiori ai 10-15 gradi e ama il sole; per questo si può iniziare la semina in marzo se si dispone di un semenzaio, mentre nell’orto è meglio aspettare maggio. Per il resto non necessita di particolari cure: facilmente coltivabile anche in vaso, sul davanzale o sul balcone, purché ben soleggiato e innaffiato regolarmente ma senza esagerare, il basilico consente di avere anche più di una raccolta annuale; la maggiore produzione è per lo più tra maggio e ottobre, con il picco massimo a settembre, motivo per cui il suo inconfondibile profumo si diffonde tipicamente nelle serate estive. Ricordate, però, che nel clima italiano il basilico è una pianta annuale, da seminare ogni anno. Al momento della raccolta, staccate a mano le foglie dal rametto e lavatele con attenzione immergendole in acqua fredda
per mantenerne vivo il colore e poi asciugatele tamponandole delicatamente con carta assorbente, avendo cura di asciugarle bene. La tradizione vuole che non si triti il basilico, ma che si spezzi a mano e poi si usi un mortaio in marmo con il pestello in legno per sprigionarne tutti gli aromi.
Una pianta delicata
Con qualche accorgimento possiamo godere del profumo e della freschezza del basilico anche nei mesi invernali, preferendo però metodi di conservazione diversi dall’essiccazione, che gli farebbe perdere gran parte degli aromi. È preferibile invece congelare il basilico disponendolo in una teglia, formando degli strati di foglie alternati a carta d’alluminio, in modo che rimangano separate. In alternativa è possibile conservarlo riponendolo in vasetti e ricoprendolo di olio d’oliva extravergine o di sale, e consumarlo entro un paio di mesi.
13 IL PRODOTTO DI STAGIONE
ricchire zuppe, insalate e macedonie di frutta, a cui conferisce una freschezza molto gradevole. L’aroma del basilico dà il suo meglio quando è crudo o aggiunto a fine cottura, poiché l’alta temperatura ne disperde il profumo.
R TUT ICET TE P TIGI E ORN R I
Se siete a corto di idee per il menu della settimana vi proponiamo una ricetta al giorno per sbizzarrirvi ai fornelli. E in piĂš, la ricetta del lettore
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RICETTE RICETTEPER PERTUTTIGIORNI TUTTIGIORNI
Insalata tiepida di patate e gamberi con fagiolini e semi misti (foto a p. 14) X 4 persone preparazione 10 MINUTI - cottura 15 MINUTI
400 g di gamberi 350 g di patate novelle 250 g di fagiolini 30 ml di vino bianco 1/2 limone 2 cucchiai di semi misti (lino, girasole) prezzemolo olio extra vergine di oliva Linea Omino sale e pepe 1. Pelate le patate e tagliatele a pezzetti. Mondate anche i fagiolini, spuntateli e versate tutto in una pentola con acqua fredda e una presa di sale. Portate a ebollizione e cuocete per circa 10 minuti. Scolate e riunite patate e fagiolini in un’insalatiera con 1 cucchiaio d’olio, sale e pepe. 2. Lavate i gamberi ed eliminate il carapace e il filetto nero, lasciando solo le code. Scaldate 2 cucchiai di olio in padella e fate saltare i gamberi per 1 minuto; sfumate con il vino bianco e proseguite la cottura per altri 2 minuti facendo rosolare i gamberi. 3. Emulsionate 4 cucchiai d’olio con succo di limone, sale e pepe. Versate i gamberi nell’insalatiera con patate e fagiolini. Condite con l’emulsione e servite con i semi misti e il prezzemolo fresco tritato.
Sformatini di risotto con asparagi X 4 persone preparazione 15 MINUTI - cottura 35 MINUTI
300 g di riso Carnaroli Linea Scelto 1 mazzo di asparagi 100 g di piselli freschi brodo vegetale 1 scalogno vino bianco 120 g di parmigiano reggiano grattugiato Linea Omino 80 g di burro maggiorana timo olio extra vergine di oliva Linea Omino sale e pepe 1. Pulite gli asparagi e tagliateli a pezzetti. Pelate lo scalogno, tritatelo e fatelo rosolare in una casseruola con 30 g di burro. Aggiungete il riso e fatelo tostare. Unite gli asparagi tenendo da parte le punte e sfumate con il vino bianco. Iniziate la cottura aggiungendo man mano il brodo bollente e 80 g di parmigiano. 2. Dopo circa 10 minuti unite 70 g di piselli.
Per una perfetta tenuta in cottura dei vostri risotti provate il Riso Carnaroli Linea Scelto, che trovate nella confezione da 1 kg.
Portate a cottura e mantecate con il restante burro. Profumate con maggiorana e timo. Ungete quattro pirottini con il burro e coprite con il parmigiano rimasto in modo che aderisca bene ai bordi. 3. Versate il riso, schiacciate bene e capovolgete su una teglia coperta con carta da forno e unta con olio. Aggiungete un filo d’olio e cuocete a 180°C per circa 20 minuti. Nel frattempo saltate le punte degli asparagi in padella con i restanti piselli, olio, sale e pepe. Servite gli sformatini con le verdure saltate in padella.
l’ingrediente Le lenticchie rosse sono un legume alleato delle ricette veloci. Non necessitano infatti di ammollo, vanno semplicemente sciacquate e messe a cuocere partendo da acqua fredda (circa il doppio del quantitativo di lenticchie) per circa 10-15 minuti, fino a quando tutto il liquido non sarà stato assorbito.
Polpette di carote e lenticchie X 4 persone preparazione 25 MINUTI - cottura 35 MINUTI
per le polpette 400 g di carote 200 g di lenticchie rosse 80 g di fiocchi d’avena 1 cucchiaio di succo di limone 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva Linea Omino 1 cucchiaino di curcuma 1 cucchiaino di paprica piccante 4 cucchiai di trito di erbe aromatiche (prezzemolo, erba cipollina) 1 cucchiaio di sesamo sale e pepe per la salsa 90 g di tahina 1 cucchiaio di trito di erbe aromatiche (prezzemolo, maggiorana, erba cipollina) 1 cucchiaio d’aceto di mele 2 cucchiai d’acqua 2 cucchiai di succo di limone sale e pepe 1. Pelate le carote, tagliatele a pezzi e cuocetele a vapore. In una casseruola cuocete le lenticchie rosse per circa 10-15 minuti, fino a quando saranno morbide. 2. Versate le carote in un mixer con le lenticchie scolate, 40 g di avena, il succo di limone, l’olio, la paprica, la curcuma, sale, pepe e frullate fino a ottenere un composto omogeneo. Versate tutto in una ciotola, aggiungete i restanti 40 g di avena, il sesamo e le erbe aromatiche. 3. Mescolate bene e iniziate a formare delle polpette schiacciate di circa 3 cm di diametro. Cuocetele in forno a 200°C per circa 20 minuti o fino a quando risulteranno ben dorate. 4. Per la salsa, mescolate il trito di erbe con tutti gli altri ingredienti. Servite le polpette con la salsina ed erbette aromatiche a piacere.
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Padellata di cipollotti, erbette e ceci con uova fritte X 4 persone - preparazione 10 MINUTI - cottura 20 MINUTI
300 g di erbette miste (spinaci, bietole) 350 g di ceci precotti 2 cipollotti 70 g di pane raffermo 1 spicchio d’aglio 1 cucchiaino di peperoncino secco 1 cucchiaio di aceto 4 uova Linea Bio Omino olio extra vergine di oliva Linea Omino sale e pepe 1. Tagliate a cubetti il pane e fatelo rosolare in padella con 4 cucchiai d’olio, l’aglio tritato e il peperoncino per circa 2 minuti. Frullate il composto nel mixer con l’aceto e rimettetelo in padella aggiungendo i ceci. Saltate per circa 3 minuti. 2. Lavate le erbette, spezzettatele eliminando le parti più dure e aggiungetele in padella con qualche cucchiaio d’olio. Aggiungete anche i cipollotti tritati, sale, pepe e cuocete a fuoco medio per 10 minuti in modo che appassiscano dolcemente. 3. Scaldate 1 cucchiaio d’olio in una padella antiaderente; rompetevi le uova e cuocetele per 1 minuto. Coprite e proseguite la cottura per altri 4 minuti a fuoco basso. Salate, pepate e servite le uova con le verdure saltate.
Pasta al pesto di spinacini e pistacchi X 4 persone - preparazione 5 MINUTI - cottura 10 MINUTI
320 g di mezze penne rigate Linea Omino 50 g di pistacchi sgusciati 60 g di spinacini 1/2 limone 50 ml di olio extra vergine di oliva Linea Omino 1 spicchio d’aglio 2 cucchiai di Pecorino Romano DOP a scaglie sale 1. Frullate in un mixer spinacini, pistacchi, succo di limone e aglio pelato. Aggiungete l’olio a filo fino a ottenere un pesto dalla consistenza desiderata. 2. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela e conditela con il pesto preparato e il pecorino a scaglie.
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Mezze penne
Sperimentate per le vostre ricette le Mezze Penne Rigate della Linea Omino, che trovate nella confezione da 500 g. Grazie alla rigatura trattengono meglio sughi e ragĂš e questo le rende ideali per condimenti corposi e avvolgenti, come il pesto di spinacini e pistacchi. Provatele anche condite con pancetta, pecorino e pepe nero.
19 RICETTE PER TUTTIGIORNI
La ricetta del lettore
Gugelhupf di Virna Landi
X 6 persone preparazione 50 MINUTI - cottura 45 MINUTI
250 g di farina bianca “00” Linea Omino 1/2 bicchiere di latte 15 g di lievito di birra 2 uova Linea Bio Omino 60 g diburro 50 g di uvetta 1 cucchiaio di Rum 1 limone non trattato 60 g di zucchero sale 1. Sbriciolate il lievito e diluitelo con il latte tiepido, poi unitevi 1 cucchiaio di farina e una presa di zucchero; coprite e fate riposare per 30 minuti. Ammollate l’uvetta in acqua e Rum. 2. Disponete la farina a fontana e versatevi al centro il composto di lievito, unite il burro fuso tiepido, lo zucchero rimanente, i tuorli, la scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale. Mescolate con un cucchiaio di legno, unite l’uvetta strizzata e leggermente infarinata. 3. Imburrate e infarinate uno stampo da ciambella e versatevi l’impasto. Lasciate lievitare per 2 ore. Infornate a 190°C per 45 minuti.
Partecipa anche tu e invia la tua ricetta! Diventa chef con Prèmiaty: cucina il tuo piatto facile e veloce per tutti i giorni con uno o più prodotti a marchio, fotografalo con il tuo smartphone e invia la foto e il testo della ricetta a: premiaty@supersigma.com Potresti vedere la tua ricetta fra le pagine della rivista il prossimo mese!
Crumble salato con crema al basilico e fave X 4 persone - preparazione 10 MINUTI - cottura 20 MINUTI
500 g di ricotta 2 mazzetti di basilico (più altro per decorare) 4 cucchiai di mandorle pelate California Linea Omino 200 g di fave sgranate 30 g di noci 80 g di parmigiano reggiano grattugiato Linea Omino 70 g di burro 40 g di farina bianca “00” olio extra vergine di oliva Linea Omino sale e pepe 1. Sbollentate le fave in acqua salata per 5 minuti. Scolate e tenete da parte. 2. Versate in un mixer le noci, la farina, 40 g di parmigiano, il burro freddo a pezzetti, sale e pepe. Frullate brevemente in modo da ottenere un composto sabbioso. Distribuitelo su una teglia ricoperta con carta da forno e cuocete a 180°C per circa 12 minuti, fino a quando risulterà dorato. 3. Nel frattempo, preparate la crema frullando brevemente la ricotta con le mandorle, 40 g di parmigiano, il basilico, qualche cucchiaio di olio, sale e pepe. 4. Componete i vasetti formando uno strato di crumble, uno di ricotta, uno di fave e proseguite fino a esaurimento degli ingredienti. Completate con basilico e un filo d’olio.
Provate l’aroma e la fragranza delle Mandorle pelate California Linea Omino, vendute in pratiche bustine, per arricchire le vostre preparazioni dolci e salate.
Spiedini di pollo con prezzemolo e sesamo X 4 persone preparazione 10 MINUTI - cottura 10 MINUTI
1 petto di pollo (800 g circa) 4 cucchiai di salsa di soia 1 peperoncino 1 lime prezzemolo 4 cucchiai di semi di sesamo olio extra vergine di oliva Linea Omino 1. Riducete il pollo a cubetti aiutandovi con un coltello ben affilato. 2. Versate la salsa di soia in una ciotola e mescolatela con il peperoncino tagliato a fettine e il succo spremuto del lime. 3. Immergete nella ciotola il pollo a cubetti e lasciatelo marinare per circa 30 minuti. 4. Scolate i cubetti e rotolateli in un piatto piano in cui avrete versato i semi di sesamo, premendo leggermente per farli aderire. 5. Infilate il pollo negli stecchini in legno formando gli spiedini e cuoceteli in padella con 2 cucchiai d’olio per circa 10 minuti, rigirandoli. Servite gli spiedini con il prezzemolo fresco.
sarchio. il gusto preferito dalla natura.
Il bio non è mai stato cosÏ buono.
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www.sarchio.com
T TI O D I PRO MESE DEL
Miele di acacia
Scoprite il gusto dolce e avvolgente del Miele di acacia della Linea Omino, che trovate nel vasetto da 500 g. Il miele di acacia si ricava dalla robinia pseudoacacia, pianta appartenente alla famiglia delle mimosacee, e per questo è conosciuto anche come miele di robinia. Si tratta di un miele unifloreale, che si ottiene, cioè, quando si posizionano le arnie in un’area dove crescono molte piante di una stessa specie, per far sì che le api impollinino soprattutto queste. Il colore è solitamente molto chiaro, e ha la caratteristica di non cristallizzare praticamente mai, quindi la consistenza è liquida e sciropposa.
Miele di nettare di fiori Il Miele di nettare di fiori denso della Linea Omino, che trovate nel vasetto da 500 g, è uno dei più utilizzati in cucina. Il gusto può variare in base al tipo di fioritura prevalente, perché viene prodotto dal nettare di svariate specie di fiori. Proprio perché unisce in sé le proprietà di diverse piante, si tratta di un miele prezioso e ricco di principi nutritivi. Denso e corposo, contiene molti minerali e antiossidanti, e per questo aiuta a rinforzare le energie fisiche. Sperimentate la sua efficacia anche nel trattamento degli stati influenzali: sciolto nel latte caldo, infatti, aiuta a placare tosse e malattie polmonari, essendo anche un buon antibatterico naturale. Il sapore dolce può essere più o meno intenso e il colore può variare dal beige al bianco opaco.
M SPEC ENU IA FIORLE I
Violette nel piatto
Un menu fiorito per stupire con ricette originali e incredibilmente scenografiche, dalla tartare di manzo alle viole al risotto con piselli, menta e fiori eduli
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23 MENU SPECIALE FIORI
Profumati Crostini
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Per preparare un’ottima tartare scegliete un filetto di manzo di alta qualità proveniente da allevamenti sicuri e certificati. I tagli da preferire per questa preparazione sono quelli magri e teneri, come filetto di scamone, codone o noce.
Tartare di manzo con uovo, sedano, capperi e viole X 4 persone - preparazione 20 MINUTI
400 g di filetto di manzo 2 coste di sedano 4 uova di quaglia 1 manciata di capperi sotto sale olio extra vergine di oliva 100% italiano Linea Bio Omino fior di sale viole pepe 1. Con un coltello molto affilato tagliate la carne prima a listarelle e poi a cubetti. Battetela al coltello fino a ottenere la dimensione desiderata. Trasferite i cubetti in una ciotola con il sedano mondato e tagliato a fettine sottili e i capperi dissalati e tritati. Mescolate. 2. Ponete un coppapasta circolare di 7-8 cm di diametro sul piatto da portata, aggiungete la carne e mettetela in forma. Eliminate delicatamente il cerchio e condite con il fior di sale, un filo d’olio e altro pepe. Con il dorso di un cucchiaio fate un piccolo incavo su ogni tartare e sgusciatevi un uovo. Condite a piacere il tuorlo, decorate con le viole e servite subito.
25 MENU SPECIALE FIORI
l’ingrediente
Crostini con formaggio fresco, cetrioli, ravanelli, erbette e fiori (foto a p. 23) X 4 persone - preparazione 10 MINUTI - cottura 5 MINUTI
1 filoncino di pane 300 g di robiola latte 100% italiano Linea Omino erbe aromatiche miste (timo, basilico, menta, maggiorana) 1 cetriolo 1 mazzetto di ravanelli olio extra vegine di oliva 100% italiano Linea Bio Omino viole fiori eduli misti sale iodato marino fino Linea Omino pepe rosa
Robiola
La Robiola latte 100% italiano Linea Omino è ottenuta da latte italino di alta qualità e dalla provenienza sicura e controllata. La freschezza e il sapore delicato la rendono ideale per svariati abbinamenti. Provatela in particolare su tartine e bruschette con verdurine grigliate, sottoli e fettine di salame.
1. In una ciotola lavorate a crema la robiola con un po’ di olio, sale, pepe e le erbe aromatiche tritate. Tagliate il cetriolo e i ravanelli a fettine. 2. Affettate il pane e tostatelo per qualche minuto in forno. Spalmate i crostini con la crema e completate con le fettine di ravanello, cetriolo, le viole e i fiori misti.
vino consigliato Informale e di moderato tasso alcolico, il Prosecco si adatta a qualunque occasione, dall’aperitivo al dessert, a seconda della tipologia. È uno dei simboli enologici nazionali e viene prodotto nel Nord-Est, in un’area che spazia dal Veneto al Friuli Venezia-Giulia. Dal 2009 il termine “Prosecco” non indica più una varietà di uva, ma un nome geografico (che deriva da Prosek, località vicino a Trieste) che può essere utilizzato solo dai produttori che operano all’interno delle aree autorizzate. “Glera” è invece il nome con cui si indica l’uva principale per la produzione di questi vini. Il Prosecco D.O.C. dà il meglio entro un anno dalla vendemmia, periodo in cui riesce a esprimere il proprio tipico aroma floreale di glicine e acacia. Adatto ad antipasti leggeri o a piatti di pesce delicati, servito a 7-8 gradi in calici a tulipano non troppo ampi (da evitare l’ormai vetusta flute) trova felice accompagnamento con i crostini alla robiola. Oltre a una piacevole comunanza di aromi floreali, la cremosità del formaggio fresco si sposa armoniosamente con la setosa morbidezza del vino, mentre le componenti fresche del piatto (ravanelli, cetrioli), di più difficile abbinamento, trovano felice combinazione con la gradevole nota acidula del Prosecco.
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Risotto con piselli, menta e viole (foto a p. 24) X 4 persone preparazione 10 MINUTI - cottura 20 MINUTI
320 g di riso Carnaroli 150 g di piselli già puliti scalogno brodo vegetale viole olio extra vergine di oliva Linea Omino 50 g di burro 100% Panna di Centrifuga Linea Bio Omino parmigiano reggiano grattugiato Linea Omino 1/2 bicchiere di vino bianco secco foglie di menta fresca pepe 1. Tritate lo scalogno e fatelo appassire dolcemente in una casseruola con poco olio e 20 g di burro. Quando sarà diventato trasparente unite i piselli e fateli insaporire per 5 minuti. Aggiungete quindi il riso e fatelo tostare per qualche minuto. 2. Quando inizia a sfrigolare sfumate con il vino bianco, lasciatelo evaporare e bagnate con un mestolo di brodo caldo. Portate a cottura mescolando spesso e bagnando via via con altro brodo. Quando il riso sarà giunto a cottura spegnete, unite qualche foglia di menta e mantecate con il burro restante e il parmigiano reggiano. 3. Lasciate riposare per un paio di minuti quindi servite completando con le viole e una macinata di pepe.
X 8 persone - preparazione 30 MINUTI
3 dischi di pan di Spagna da 16 cm di diametro 300 g di confettura di more 500 g di mascarpone 300 g di panna fresca 100 g di zucchero a velo per dolci Linea Omino 1 baccello di vaniglia per decorare violette 1. Per il frosting: in una ciotola montate con lo sbattitore elettrico il mascarpone con la panna, lo zucchero setacciato e i semi estratti dal baccello di vaniglia. Dovrete ottenere una massa spumosa. 2. Distribuite metà della confettura di more sul primo disco di pan di Spagna. Sovrapponetevi il secondo disco, adagiatevi la marmellata restante e coprite con il terzo disco. Fate una leggera pressione e spalmate l’intera superficie del dolce con la crema. Livellatela con una spatola da pasticceria, senza ricoprire totalmente il pan di Spagna. 3. Decorate la naked cake con le violette. Tenete in frigorifero fino al momento di servire.
27 MENU SPECIALE FIORI
Naked cake con le viole
SEM CISS PLIIMO
La ricetta
facilissima Cucinare non è mai stato così facile! Grazie a questa rubrica imparerete a preparare piatti deliziosi in pochissimo tempo e con al massimo 6 ingredienti
Pane ai cereali con fragoline di bosco, cosa ti occorre?
200 g di pane ai cereali
250 g di fragoline di bosco
200 g di zucchero
1 uovo Linea Bio Omino
100 ml di panna fresca
200 ml di latte
1/2 cucchiaio di olio di mais 1. Tagliate il PANE AI CEREALI a fette spesse 1 cm. Sbattete l’uovo con il LATTE 1/2 cucchiaino di sale 4 persone 15 minuti
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e fate riposare il composto. 2. Preparate il caramello sciogliendo lo zucchero in un tegame. Quando sarà diventato scuro, spegnete e unitevi la PANNA calda e il sale. 3. Immergete il pane nel composto di uova e latte. Rosolate il pane su entrambi i lati in una padella con l’olio. Scolatelo e servitelo con la salsa al caramello, le FRAGOLINE e, a piacere, menta e zucchero a velo.
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SEMPLICISSIMO
D I CSCUOLA UCIN SAL A ATA
Pasta al forno ARRICCHITA CON RAGÙ DI CARNE, FORMAGGI, ERBE AROMATICHE O VERDURE, SI PREPARA COME PIATTO UNICO E FA SUBITO FESTA IN TAVOLA
Mac & cheese
X 4 persone - preparazione 20 MINUTI - cottura 35 MINUTI
250 g di maccheroni 150 g di formaggio tipo emmentaler (o cheddar) 1/2 l di latte fresco Alta Qualità Linea Omino 60 ml di panna fresca 35 g di farina tipo “00” Linea Omino 40 g di burro Linea Scelto 1 cucchiaio di senape 2 cucchiaini di sale
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1. Grattugiate il formaggio con una grattugia a fori grandi e tenetelo da parte in una ciotola. Sciogliete il burro in una casseruola. Aggiungete la farina mescolando con una frusta. Unite il latte caldo continuando a mescolare e cuocete per 2-3 minuti. 2. Togliete dal fuoco e incorporate 3/4 del formaggio grattugiato; amalgamate fino a ottenere una salsa liscia. Versate quindi la panna e insaporite con la senape e il sale. Mescolate ancora. Lessate la pasta in acqua bollente salata e scolatela molto al dente conservando 1 bicchiere dell’acqua di cottura. 3. Conditela con la salsa al formaggio, bagnando con l’acqua di cottura della pasta per ammorbidire il tutto, se necessario. 4. Versate il composto in una pirofila da forno e stendetelo uniformemente. Cospargete con il formaggio restante e infornate a 180°C per circa 20-25 minuti, finché la superficie sarà ben gratinata.
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Per una variante ancora più ricca potete aggiungere al condimento di formaggi un po’ di speck o pancetta tagliati a listarelle e rosolati, e completare con una macinata di pepe.
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Lasagne al ragù
X 4 persone - preparazione 35 MINUTI - cottura 25 MINUTI
250 g di pasta fresca all’uovo 120 g di farina “00” 1/2 kg di ragù alla bolognese 120 g di burro Linea Scelto 2 l di latte fresco Alta Qualità Linea Omino parmigiano grattugiato noce moscata sale
1. In una pentola portate a ebollizione il latte con un pizzico di sale e una grattugiata di noce moscata. 2. In un’altra pentola fate sciogliere il burro e unite la farina setacciata, facendola dorare dolcemente. Versatevi il latte bollente mescolando con una frusta e fate cuocere per qualche minuto per addensare la besciamella. Travasate la besciamella in una ciotola e copritela con pellicola trasparente a contatto, per evitare che si formi la pellicina. 3. Tirate la pasta in sfoglie sottili e con un coltello ricavate dei rettangoli. Sbollentateli per pochi minuti in acqua leggermente salata. 4. Disponete sul fondo di una pirofila qualche cucchiaio di besciamella. 5. Stendete un primo strato di pasta, facendo attenzione a non sovrapporre un foglio sull’altro. 6. Ricoprite la pasta con un altro strato abbondante di besciamella e poi con uno di ragù. Aggiungete una generosa manciata di parmigiano grattugiato. 7. Ripetete il procedimento per altri due strati. Infornate a 160°-170°C e fate cuocere finché la lasagna sarà dorata. Servite con altro parmigiano grattugiato.
Paccheri alla sorrentina X 4 persone - preparazione 20 MINUTI - cottura 35 MINUTI
320 g di paccheri giganti 200 g di mozzarella di latte di bufala Linea Omino 600 g di pomodori San Marzano 6 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato Linea Omino 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva Linea Omino 1 spicchio d’aglio origano secco basilico sale e pepe
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1. Tagliate a fette sottili la mozzarella, disponetela su un piatto perché perda l’acqua e conservatela in frigorifero. Sbollentate i pomodori dopo averli incisi superficialmente alla base. Scolateli dopo pochi secondi e spellateli. 2. Eliminate i semi interni dei pomodori e tagliate la polpa a dadini. Fate soffriggere lo spicchio d’aglio spellato con l’olio, eliminatelo appena dorato e aggiungete i pomodori. Cuocete per circa 15 minuti. 3. Insaporite con qualche foglia di basilico, un pizzico di origano, sale e pepe. Lasciate cuocere per altri 5 minuti. 4. Nel frattempo lessate i paccheri in abbondante acqua salata e scolateli molto al dente. 5. In una pirofila da forno oliata versate una parte dei paccheri e cospargete con alcune fette di mozzarella spezzettate grossolanamente con le mani. 6. Coprite con i pomodori e spolverizzate con metà del parmigiano grattugiato. Formate un altro strato uguale al primo e infornate a 200°C per 10 minuti. Sfornate, fate riposare per pochi minuti e servite la pasta ben calda.
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SCUOLA DI CUCINA SALATA
D I CSCUOLA UCIN DOL A CE
Dolci con le mandorle TRE IDEE GOLOSE DALLA CLASSICA GRANITA SICILIANA CON LA PANNA AL BIANCOMANGIARE, PRELIBATEZZA DALL’ORIGINE ANTICA
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Biancomangiare alle mandorle X 6 persone - preparazione 15 MINUTI - cottura 5 MINUTI
20 g di zucchero semolato Linea Omino qualche goccia di aroma di mandorla 200 g di panna fresca 250 g di latte di mandorle 8 g di gelatina 30 g di mandorle non spellate spezzettate 30 g di cioccolato bianco grattugiato
1. Ammollate la gelatina in una ciotola d’acqua fredda per 5 minuti. 2. Versate il latte di mandorle e la panna in un pentolino. Portate il tutto a ebollizione, poi togliete dal fuoco. Unite la gelatina ben strizzata e mescolate fino allo scioglimento. 3. Aggiungete l’aroma di mandorla al composto di latte e panna. Unite lo zucchero e lasciate intiepidire, sempre mescolando. 4. Versate nei bicchierini e fate raffreddare. Lasciate riposare in frigorifero per almeno 4 ore. Al momento di servire cospargete con le mandorle e il cioccolato bianco.
Il biancomangiare alle mandorle è un dolce al cucchiaio perfetto per concludere una cena. Potete conservare i bicchierini in frigorifero per 2-3 giorni, ricoperti con un foglio di pellicola trasparente.
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X 6 persone - preparazione 15 MINUTI - cottura 5 MINUTI
1,5 l di acqua 150 g di zucchero semolato Linea Omino 150 g di pasta di mandorle 200 ml di panna fresca 1 stecca di cannella
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1. Portate a ebollizione 1 l d’acqua, unitevi la stecca di cannella e lasciatela in infusione in modo che aromatizzi l’acqua. Fate raffreddare. 2. Sciogliete nell’acqua rimasta il panetto di pasta di mandorle, mescolando bene con un cucchiaio fino a scioglimento. 3. Unite il composto di mandorla all’infuso profumato alla cannella ormai freddo, emulsionando bene. 4. Incorporate lo zucchero al composto e mescolate fino a farlo sciogliere completamente. Filtrate il tutto con un colino a maglie larghe per eliminare eventuali grumi e la cannella. 5. Versate il preparato in una vaschetta metallica e fatelo congelare nel freezer per almeno 6 ore. Rigirate la granita alla mandorla ogni 20 minuti con un cucchiaio togliendola dal freezer. 6. Montate la panna ben ferma, utilizzando le fruste elettriche, e servitela con la granita.
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Per una sostanziosa colazione o una merenda secondo la tradizione siciliana accompagnate la granita alle mandorle con una brioche siciliana col tuppo, da servire calda per un piacevole contrasto.
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SCUOLA DI CUCINA DOLCE
Granita alle mandorle
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4 Muffin al cioccolato e mandorle X 6 persone - preparazione 15 MINUTI - cottura 20 MINUTI
140 g di cioccolato fondente al 70% di cacao 200 g di farina bianca “00” Linea Omino 80 g di mandorle pelate California Linea Omino 30 g di farina di cocco 2 cucchiai di cacao amaro in polvere 120 g di burro Linea Scelto 100 g di zucchero 130 ml di latte fresco Alta Qualità Linea Omino 2 uova piccole 1/2 bustina di lievito per dolci
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1. Spezzettate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria. 2. Tritate non troppo finemente le mandorle con il robot da cucina. 3. Mettete in una ciotola la farina bianca, il cacao, lo zucchero, la farina di cocco e il lievito e mescolate. 4. Aggiungete poi il burro ammorbidito a temperatura ambiente, il latte e le uova e mescolate ancora fino a ottenere un composto omogeneo. 5. Unite infine il cioccolato precedentemente sciolto e 2/3 delle mandorle tritate e mescolate ancora. Disponete gli stampini di carta nella teglia per muffin e riempiteli per 2/3 con il composto. 6. Cospargete la superficie con le mandorle rimaste. Cuocete i muffin in forno a 180°C per 15 minuti.
Sostituendo la farina “00” con quella di riso o con un’altra indicata per i celiaci otterrete dei muffin senza glutine. Anche il latte può essere sostituito con bevande vegetali come latte di soia, riso o mandorla.
37 SCUOLA DI CUCINA DOLCE
La scelta ideale per dissetarti con gusto
BENE SS CIBOERE SAL E UTE
Ritmi regolari R
Un intestino sano si riflette sul benessere generale del nostro corpo. Ăˆ importante per questo seguire una dieta equilibrata, in cui trovano ampio spazio frutta, verdura, cereali integrali e legumi 38
X 4 persone - preparazione 15 MINUTI - cottura 50 MINUTI
240 g di riso integrale parboiled 280 g di fave fresche già sgranate 300 g di asparagi freschi 200 g di piselli fini surgelati Linea Omino 200 g di formaggio primosale 5 rametti di menta (più qualche foglia per decorazione) 2 cipollotti novelli olio extra vergine di oliva Linea Omino sale e pepe 1. Sbollentate le fave in acqua bollente per 5 minuti, poi raffreddatele in acqua fredda ed eliminate le bucce esterne, raccogliendo il cuore in una ciotola. Mondate e affettate i cipollotti. Fateli rosolare a fuoco dolce in una padella ampia antiaderente con 3 cucchiai di olio.
2. Unite i piselli e mescolate. Fate cuocere coperto per circa 10 minuti, mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo, mondate gli asparagi e sbucciate i gambi con un pelapatate. Affettate i gambi a rondelle lasciando intere le punte e unite tutto ai piselli. Salate leggermente e proseguite la cottura per circa 10 minuti, o finché gli asparagi non saranno teneri, aggiungendo poca acqua se necessario. Infine unite le fave e lasciate cuocere per altri 5 minuti. A cottura ultimata, aggiungete le foglie di menta tritate e una macinata di pepe. 3. Cuocete il riso in acqua bollente leggermente salata. Scolatelo e raffreddatelo velocemente con un getto di acqua fredda. Unitelo alle verdure e mescolate bene, quindi lasciate riposare per 5 minuti per fare insaporire. 4. Unite anche il formaggio tagliato a cubetti. Mescolate e completate con qualche foglia di menta, un giro d’olio e una spolverata di pepe. Questa insalata è ottima servita sia tiepida che fredda.
39 CIBO E SALUTE
Insalata di riso integrale con asparagi e fave
Insalata di lenticchie con rucola, funghi e pollo marinato (foto a p. 38) X 4 persone - preparazione 10 MINUTI - cottura 15 MINUTI
per il pollo 4 filetti di petto di pollo Linea Omino (da 180 g circa ciascuno) 2 cucchiai di pasta di miso chiara 2 cucchiaini di miele millefiori Linea Bio Omino la punta di un cucchiaino di aglio granulare 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva Linea Omino pepe per l’insalata di lenticchie 400 g di lenticchie Linea Omino 50 g di rucola in busta Linea Omino 2 carote 400 g di funghi champignon freschi olio extra vergine di oliva Linea Omino 1/2 limone sale e pepe 1. In una ciotola stemperate la pasta di miso con il miele e l’olio. Aggiungete l’aglio granulare e il pepe e mescolate. Spalmate i petti di pollo da entrambi i lati con la salsa ottenuta e fateli riposare in frigorifero, coperti di pellicola trasparente, almeno un paio d’ore. 2. Mondate e lavate i funghi, divideteli in 4 spicchi e metteteli in un tegame senza condimento. Accendete il fuoco a fiamma moderata e condite con un pizzico di sale e pepe. Proseguite la cottura finché i funghi non avranno assorbito completamente tutta l’acqua di vegetazione prodotta durante la cottura. A quel punto aggiungete 2 cucchiai d’olio e proseguite la cottura per altri 5 minuti. 3. Sciacquate le lenticchie, scolatele bene e scaldatele per 5 minuti al vapore. Mescolate le lenticchie e i funghi in una ciotola. 4. Pelate e affettate le carote e unitele, insieme alla rucola, alle lenticchie. Condite con una spruzzata di succo di limone, olio, sale e pepe. 5. Fate quindi dorare i filetti di pollo in una padella antiaderente con circa 1 cucchiaio d’olio, girandoli spesso per non farli bruciare (il miele della marinatura tenderà a caramellare). Se necessario aggiungete poca acqua. 6. Quando il pollo sarà ben cotto, fatelo riposare per circa 1 minuto, poi tagliatelo a fette non troppo sottili. Dividete l’insalata di lenticchie nei piatti e accompagnatela con il pollo marinato.
l’ingrediente Il miso è un alimento che nasce dall’antica tradizione giapponese e si ricava dai fagioli di soia fermentati in acqua e sale. Si presenta come una pasta che può essere di colore chiaro o scuro e si può utilizzare per salse e condimenti, oppure per brodi e zuppe, diluito in acqua, come fosse una sorta di dado insaporitore, da aggiungere verso fine cottura. È un grande alleato della digestione perché aiuta a pulire e purificare l’intestino.
Minestra di avena con fagioli cannellini, piselli e carote X 4 persone - preparazione 15 MINUTI - cottura 60 MINUTI
180 g di avena integrale 3 carote 2 cipollotti novelli 2 coste di sedano 6 foglie di salvia 230 g di piselli fini surgelati Linea Omino 400 g di fagioli cannellini Linea Omino prezzemolo olio extra vergine di oliva Linea Omino 1 l d’acqua sale e pepe 1. Mettete l’avena a bagno per almeno 3 ore. Nel frattempo mondate e affettate i cipollotti e le carote e tagliate le coste di sedano a cubetti. 2. Mettete tutto in un tegame con le foglie di salvia e 3 cucchiai di olio. Fate rosolare per circa 8 minuti a fuoco dolce, senza fargli prendere colore. 3. Scolate e sciacquate l’avena e aggiungetela al fondo di verdure. Mescolate per far insaporire e coprite con l’acqua. Aggiungete una presa di sale e fate cuocere per circa 30 minuti da quando inizia a bollire. 4. Aggiungete anche i piselli e proseguite per circa 10 minuti. Unite infine i fagioli cannellini dopo averli scolati dal loro liquido di conservazione e fate cuocere per altri 10 minuti. Prima di servire, condite con un filo di olio a crudo, pepe e prezzemolo tritato.
I Fagioli cannellini della Linea Omino, che trovate nelle lattine da 400 g nel pack da tre confezioni, sono ideali per arricchire minestre e insalate.
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41 CIBO E SALUTE
l a c u e r c e c s h s i e aio n e b
Pera cotta al vino bianco con crumble integrale alle mandorle X 4 persone - preparazione 15 MINUTI cottura 1 ORA E 40 MINUTI
4 pere kaiser 150 g di zucchero semolato Linea Omino 130 ml di vino bianco 1 baccello di vaniglia 2 bacche di anice stellato 1 limone non trattato 180 ml d’acqua per il crumble 50 g di burro Linea Scelto molto freddo 50 g di zucchero di canna Demerara Linea Omino 50 g di farina integrale 30 g di fiocchi d’avena 30 g di mandorle pelate California Linea Omino 1. Sbucciate le pere lasciandole intere e conservando il picciolo. In una casseruola adatta alla cottura in forno
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mescolate il vino con lo zucchero e aggiungete l’acqua. Adagiatevi le pere in modo che siano coricate e semisommerse dal liquido, quindi unite la vaniglia, l’anice e qualche fetta di limone. 2. Coprite con un foglio di alluminio e fate cuocere in forno per 1 ora e 30 minuti a 180°C, girando le pere ogni 30 minuti in modo che cuociano uniformemente. Sfornate e lasciatele intiepidire nel succo di cottura. 3. Per il crumble, tritate finemente le mandorle. In una ciotola lavorate rapidamente con la punta delle dita il burro a pezzettini con lo zucchero e la farina. Unite le mandorle e l’avena e lavorate fino a ottenere delle briciole grossolane. 4. Disponete tutto su una teglia rivestita con carta da forno in un unico strato e fate cuocere per 10 minuti circa, o finché le briciole non saranno diventate ben colorate e croccanti, mescolando un paio di volte. Fatele raffreddare completamente. Servite la pera con un po’ del suo liquido di cottura e una manciata di briciole croccanti.
X 4 persone - preparazione 10 MINUTI
2 mango maturi 400 g di yogurt bianco intero Linea Omino 2-3 kiwi maturi 2 cucchiai di sciroppo d’acero 10 cubetti di ghiaccio 1. Pelate i mango e tagliateli a pezzetti. Metteteli nel bicchiere di un frullatore con lo yogurt, lo sciroppo d’acero e il ghiaccio. 2. Azionate e frullate a lungo fino a ottenere una consistenza cremosa e vellutata, piuttosto densa. 3. Dividete lo smoothie in 4 coppette. Pelate i kiwi e tagliateli a cubetti. Distribuiteli sugli smoothie e servite subito.
Provate lo Yogurt cremoso della Linea Omino, per preparare gustose colazioni con cereali e frutta o, come in questo caso, per smoothie e frullati.
43 CIBO E SALUTE
Smoothie di yogurt e mango con kiwi
BENE SSER CIBO E E SA di Gi LUTE ld a Cia
ruffo
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Il segreto per
un intestino felice Cereali, carni bianche, frutta e verdura, ma anche olio d’oliva, yogurt e tè verde. Sono questi gli ingredienti che non dovrebbero mai mancare nella nostra dieta per assicurarci una buona digestione 44
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olto del nostro benessere dipende dal buon funzionamento del nostro intestino. Anche episodi di stanchezza eccessiva, appesantimento e persino disturbi del sonno possono essere legati a una cattiva digestione. Le cause spesso sono da ricercare nello stile di vita (frenetico o troppo sedentario) e soprattutto in un’alimentazione poco equilibrata. Proprio a tavola però possiamo recuperare il benessere perduto. Come? Scegliendo gli ingredienti giusti.
Il fattore fibra
Partiamo dai cereali, meglio se integrali. Solo così infatti la loro naturale ricchezza in nutrienti viene preservata, proprio come l’elevata quantità di fibre, che non solo facilitano il transito intestinale ma ci aiutano a saziarci senza però appesantirci. Questo vale in particolare per l’avena, efficace nel suo ruolo di “spazzina dell’intestino”, al punto che è meglio introdurla nella dieta gradualmente onde evitare irritazioni, e per l’orzo, più delicato e ottimo alleato contro le infiammazioni del tratto digerente. Discorso a parte merita il riso, che va scelto integrale in caso di stipsi, ma “bianco” se si ricerca un effetto astringente. In ogni caso, non affaticando lo stomaco durante la digestione, questo cereale ci aiuta a evitare la sonnolenza postprandiale.
spazio alle proteine animali Molto importante anche il ruolo svolto da carni bianche e uova. Delle prime fanno parte, ad esempio, pollo, tacchino, coniglio e vitello; si tratta di carni nel complesso più leggere e digeribili rispetto a quelle rosse, a patto che vengano cucinate in modo semplice; sono consigliate in caso di sindrome dell’intestino irritabile. Le uova infine sono un’ottima scelta per chi soffre di colite, meglio però prepararle alla coque o in camicia, perché più digeribili.
Preziosi alleati vegetali e non
Anche frutta e verdura sono amiche del nostro intestino. L’ananas, in particolare, contribuisce alla digestione delle proteine grazie alla presenza, nella sua parte interna, di un particolare enzima; fa il resto la sua ricchezza in fibre e liquidi. Ma la frutta fa bene anche secca, in particolare le mandorle, dal potere antinfiammatorio. Spazio quindi alle verdure, da preferire crude, a differenza di quanto si crede solitamente, perché ci aiutano a riempire lo stomaco e placare la fame in leggerezza, rafforzando soprattutto il nostro sistema immunitario intestinale. Ottimo in particolare il finocchio in caso di gonfiore addominale. E a proposito di gonfiore, un’altra buona fonte di fibre sono i legumi, che spesso comportano però proprio questo fastidioso problema. Per evitarlo è consigliabile aggiungere all’acqua di cottura un pezzetto di alga kombu o 1 foglia d’alloro. Le stesse alghe possono essere integrate anche nella nostra dieta: le agar agar, ad esempio, contribuiscono al benessere della flora intestinale. Lo yogurt al naturale, ricco di fermenti lattici, è molto efficace contro il colon irritabile. Potete usarlo anche come condimento in alternativa all’olio extravergine di oliva. Per concludere il pasto è ideale il tè verde, che stimola l’intestino pigro e aiuta anche a bruciare i grassi.
ITINE RA TOK RIO di Gi lda C YO ia ruffo
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A piedi nudi...
nei parchi di Tokyo
Ăˆ la primavera il periodo migliore per scoprire il Giappone e la sua capitale, dove tra insegne luminose, tecnologie all’avanguardia, grattacieli vertiginosi, karaoke e sushi bar, potrete scoprire il fascino segreto e senza tempo di templi e giardini curatissimi 46
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ual è la prima immagine che ci viene alla mente quando pensiamo a Tokyo? Probabilmente quella di una folla di persone (12 milioni!) che gremisce strade e palazzi avveniristici, scritte al neon e negozietti che trasformano in souvenir un immaginario animato da mostri colorati e ragazzi in uniforme scolastica usciti dai Manga più famosi. La capitale nipponica è sicuramente tutto questo, ma anche molto altro. Metropoli sterminata dagli itinerari infiniti, Tokyo cela tra le sue tante risorse anche un’anima delicata e silenziosa, custodita gelosamente tra le mura dei templi, all’ombra degli alberi fioriti, nei curatissimi spazi verdi dei suoi parchi.
A spasso nel tempo Tra i periodi dell’anno più entusiasmanti per visitare il Giappone c’è quello della fioritura dei ciliegi. Un vero e proprio spettacolo che inizia nelle regioni più calde a fine marzo, per proseguire fino a maggio inoltrato seguendo il clima dell’isola. La fioritura dei sakura (i fiori del ciliegio) si celebra solitamente con l’hanami, ovvero la tradizione di osservare i fiori consumando un pic-nic nel verde. Anche se a maggio il periodo caldo della fioritura a Tokyo è già passato, ciò non significa che non si possa comunque ammirare lo spettacolo della natura che continua a dare il meglio di sé nei parchi e nei giardini della città. A partire dal quartiere di Asakusa, uno dei più affascinanti in città, dove il tempo sembra essersi fermato ad ammirare la bellezza del tempio Senso-ji, con la sua pagoda di cinque piani e il profumo d’incenso che riempie l’aria. Tutto attorno, oltre al verde nel quale sono immerse varie strutture religiose e che disegna le sponde del fiume Sumida, un tripudio di bassi edifici e negozietti di tipicità, dove è frequente incontrare uomini e donne in kimono accanto ai quali mangiare un ottimo ramen. Dal 18 al 20 maggio Asakusa si anima con uno degli eventi più sentiti in città, il festival Sanja Matsuri, un vero e proprio tuffo nella tradizione. A vegliare su tutto la Tokyo Skytree, torre di 634 metri con la sua vista panoramica da brividi.
La forma della poesia
Poco distante si estende il Parco di Ueno, con i suoi laghetti naturali dalla fauna vivace composta da pesci, e uccelli acquatici, pedalò a forma di cigno, tanti templi ognuno con caratteristiche e atmosfere uniche, statue delle volpine con il fazzoletto rosso al collo e un’enorme testa del Buddha; si trova qui, inoltre, il più antico zoo del Giappone, famoso per la sua popolazione di panda; da non perdere pure il Museo Nazionale di Tokyo, il
profumo di glicine Non solo di ciliegi è fatta la primavera giapponese. Ma anche delle romantiche cascate viola del glicine in fiore. Dove ammirarle? Al Great Wisteria Festival presso l’Ashikaga Flower Park (a circa 2 ore di treno da Tokyo) che, fino al 20 maggio, celebra la fioritura di 350 piante di una ventina di specie di glicine diverse. Attrazione più nota della zona, il tunnel di glicini di 80 metri, lungo il quale concedersi la passeggiata più romantica al mondo; a stupire ci pensa anche un glicine ultracentenario, la cui chioma fiorita copre una superficie di oltre 1.800 metri quadrati!
più antico e grande del Paese, e quello di Storia Naturale. Proseguiamo quindi verso i giardini Koishikawa Korakuen, realizzati agli inizi del periodo Edo (XVII-XIX secolo), all’interno dei quali lasciarci affascinare dalle repliche in miniatura di alcuni famosi siti naturali giapponesi, come fiumi e colline. Sono ancora ricostruzioni quelle che incontriamo passeggiando nel verde dei Giardini Rikugien: questa volta però a essere “messe in scena” sono le immagini delle poesie più amate dal creatore del parco. A farsi notare è in particolare un enorme ciliegio piangente, alto 15 metri e largo 20, illuminato nelle notti di primavera in modo davvero suggestivo. La poesia lascia
info utili IN AEREO Tokyo è servita da due aeroporti
internazionali: Haneda e Narita. Il primo dista circa 20 km dalla città, alla quale è comodamente collegato dalla Tokyo Monorail www.tokyo-monorail.co.jp/ english). Narita si trova a 70 km dalla città. Tra i vari collegamenti i più popolari sono lo Skyliner (che prevede però dei cambi), la navetta da prenotare con anticipo o il treno Narita Express della Japan Rail (www.jreast.co.jp). Il JAPAN RAIL è un abbonamento per viaggiare da una città all’altra del Giappone, risparmiando sul prezzo solitamente elevato dei biglietti (www.japanrailpass.net). MEZZI PUBBLICI La metropolitana si compone di 13 linee che collegano ogni punto della città (www. tokyometro.jp/en/). Più complessi da usare per muoversi in città autobus e tram. È consigliato l’acquisto della SF Metro Card (tessera prepagata) o della T-Card della Toei subway system. CAMBIO 1 euro vale circa 130 yen giapponesi. In apertura, due scorci dei ciliegi in fiore, a fianco della ferrovia e lungo un fiume. In questa pagina, uno scorcio del quartiere Akihabara e il ritratto di un panda allo zoo del Parco di Ueno. Nella pagina a fianco, una veduta di Tokyo dall’alto e uno scorcio panoramico del Monte Fuji in fiore. Nella pagina seguente, una geisha e maschere artigianali nel quartiere Asakusa
posto alla mondanità sotto gli alberi del parco Yoyogi che sorge nelle vicinanze del quartiere Harajuku, fulcro modaiolo della città, e ospita frequentemente raduni di giovani Cosplayer o nostalgici Rockabilly, ma anche mercatini per tutti i gusti, performance di artisti di strada e gruppi musicali ai quali è dedicato un apposito palco e persino celebrazioni per le più importanti festività internazionali (a maggio: Cinco de Mayo, Okinawa Festival e One Love Jamaica Festival). Dopo aver bevuto un tè nell’antica casa del tè, l’unica sopravvissuta (su un isolotto) tra quelle un tempo ospitate all’interno del giardino Hama-rikyu Onshi Teien, ed essersi lasciati stupire dal contrasto tra l’eleganza di uno degli spazi verdi più belli in città e la modernità futuristica dei grattacieli del quartiere Shiodome tutto attorno, è tempo di far rotta verso il Palazzo Imperiale.
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10 cose da fare a Tokyo in una settimana
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Farsi elettrizzare da Akihabara, il luccicante quartiere amato da appassionati di tecnologia e videogiochi
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Cantare a squarciagola in un locale con il karaoke
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Assistere a un incontro di sumo nel quartiere Ryogoku
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Fare un tour in barca lungo il fiume tra Asakusa e Odaiba
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Incontrare per strada Godzilla e persino la Statua della Libertà!
il monte Fuji in fiore Altro festival da non perdere è il Fuji Shibazakura Matsuri che fino al primo giugno celebra la fioritura degli 800.000 shibazakura - sorta di varietà erbacea del ciliegio - che ammantano di colori le colline attorno al vulcano simbolo del Giappone. In poco più di due ore è possibile raggiungere la montagna più alta del Paese nel momento del suo massimo splendore, e perdersi tra il viola, il rosa e il bianco delle sue sterminate fioriture, lasciandosi ammaliare dalle bellezze naturalistiche della terra dei Cinque Laghi.
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Attraversare il Rainbow Bridge di notte
Perdersi tra i banchi del Tsukiji, il mercato del pesce più grande al mondo
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Vedere un’opera kabuki allo storico teatro Kabuki-za
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Visitare musei insoliti come quello dedicato agli aquiloni, agli origami, ai samurai e alla calligrafia
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Tornare bambini al Museo Ghibli
shopping La zona più famosa per fare acquisti è quella di Shibuya, dove si trovano noti shopping center come lo Shibuya 109 Building; esperienza di shopping diversissima ma comunque interessante quella dei Nomi-no-Ichi, i mercatini delle pulci che si trovano un po’ ovunque, spesso vicino a templi e santuari. Un consiglio per il souvenir perfetto? In linea di massima i kimono originali sono molto costosi, meglio optare per uno yukata, abito decisamente più informale in vendita da 20 a 100 euro.
Il cuore simbolico della città, aperto al pubblico solo in rare occasioni o con visite guidate, è infatti circondato da ampie zone verdi, giardini che ospitano non solo una natura avvolgente ma anche opere d’arte e vestigia di antiche architetture; da visitare il Museo Nazionale d’Arte Moderna con la sua raccolta di opere dall’inizio del ’900 a oggi. Il viaggio si conclude con una passeggiata lungo le sponde dei fossati che, fin dall’800, circondano il Palazzo Imperiale, all’ombra dei ciliegi in fiore.
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dove mangiare Kosoan
Per un tè verde a metà giornata in una classica casa del tè. Prezzo medio: 7 euro 1 Chome-24-23 Jiyugaoka, Meguro 152-0035 www.kosoan.co.jp Roppongi Fukuzushi
Uno dei migliori sushi bar della città. Prezzo medio: 50 euro 5 Chome-7-8 Roppongi, Minato-ku 106-0032 www.roppongifukuzushi.com Tokyo Shiba Tofuya Ukai
Soba con tofu, erbette e piselli
Un salto nel tempo nella Tokyo di 200 anni fa: splendido giardino. Prezzo medio: 70 euro 4 Chome-4-13 Shibakoen, Minato 105-0011 www.ukai.co.jp/english/shiba
X 4 persone - preparazione 15 MINUTI - cottura 20 MINUTI
240 g di soba noodles 1 mazzo di erbette 2 carote 150 g di tofu 3 cipollotti 100 g di piselli freschi 1 + 1/2 cucchiaino di zenzero grattugiato 2 cucchiai di Tamari 2 cucchiai di pasta di miso 1 peperoncino secco 2 cucchiai di semi di sesamo basilico 1. Scaldate circa 900 ml d’acqua, aggiungete 1 cucchiaino di zenzero, 1 cucchiaio di Tamari, il peperoncino, 1 cipollotto tritato, le erbette tagliate a listarelle, i piselli e fate cuocere per 8/10 minuti. 2. Spegnete il fuoco e unite la pasta di miso mescolando fino a quando si sarà completamente sciolta. Tagliate il tofu a cubetti e saltatelo in padella con un altro cucchiaio di Tamari e 1/2 cucchiaino di zenzero fresco, fino a quando risulterà dorato. Tagliate le carote a bastoncini e i restanti cipollotti a rondelle. 3. Versate i noodles nella pentola con gli altri ingredienti. Mescolate in modo che si cuociano per circa 3 minuti e dividete in quattro porzioni. Aggiungete carote, cipollotti e servite con basilico fresco e semi di sesamo.
dove dormire Tsuruya Ryokan
La quintessenza della tradizionale accoglienza giapponese. Doppia da 38 euro 2 Chome 18-2 Azumabashi Sumida-ku 130-0001 www.ryokan.or.jp/lang/it The Park Hotel
30 camere affrescate da artisti giapponesi. Doppia da 270 euro Shiodome Media Tower 1-7-1 Higashi Shimbashi, Minato-ku 1057227 www.parkhoteltokyo.com Park Hyatt
L’hotel di “Lost in Traslation”, il sogno di tutti i cinefili. Doppia da 600 euro 3-7-1-2 Nishi Shinjuku, 163-1055 www.hyatt.com/en-us/hotel/japan/park-hyatttokyo/tyoph
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VIAGGI
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EEffetto giraffa
Puntini sul viso, macchie irregolari, segni scuri: scopriamo come si prevengono e come si possono attenuare, con rimedi naturali e non
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e macchie scure e i piccoli segni marroncini che compaiono sulla pelle, in particolare nel periodo estivo, complice l’esposizione diretta al sole, sono un inestetismo che affligge molte donne, soprattutto tra i 30 e 50 anni. La causa principale di questo fenomeno è l’esposizione eccessiva o scorretta ai raggi del sole: per questo le macchie si concentrano generalmente nella zona delle guance, sul naso, sulla fronte, sul labbro superiore, sulle braccia e sul collo. Tuttavia, ci sono altri fattori che possono
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intervenire nella loro comparsa, come la predisposizione genetica o l’assunzione di particolari farmaci.
L’importanza della prevenzione In base alle caratteristiche e alle cause scatenanti, le macchie si possono dividere in diverse tipologie: le più diffuse sono le melasma e le lentigo. Le cosiddette melasma sono quelle di colore grigio-marrone, molto diffuse, e sono spesso causate dai raggi del sole. Possono essere anche causate anche dall’assunzione della
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prevenzione a tavola Mangiare bene aiuta ad abbronzarsi meglio, ma anche a mantenere l’abbronzatura e a evitare l’insorgenza delle macchie. In particolare, è importante assumere quotidianamente, nei mesi precedenti e durante tutta l’estate, grandi quantità di frutta e verdura. Privilegiate frutti dalla polpa gialla e arancione come le albicocche, il melone, le pesche, le carote, le patate dolci e gli agrumi. Sono ideali anche i pomodori, l’anguria e i peperoni.
pillola anticoncezionale e dallo stato di gravidanza. Le lentigo, che possono essere solari o senili, sono macchioline circolari color nocciola e compaiono in genere su viso, collo e braccia con il passare del tempo; sono dovute al foto invecchiamento della pelle e alla prolungata esposizione. Per prevenire la comparsa di macchie solari è necessario proteggere la cute anche in inverno e nei mesi precedenti all’estate, utilizzando quotidianamente creme che contengono filtri protettivi molto elevati. Oltre alle normali creme idratanti, provate per il viso specifiche CC cream colorate che si trovano in farmacia o in profumeria: grazie alle innovative formulazioni donano alla pelle un colorito uniforme, che vi consentirà di sostituirle al fondotinta e utilizzarle come base e, allo stesso tempo, proteggono grazie alla presenza dei filtri solari.
Rimedi e trattamenti
Madre natura ci offre diverse sostanze naturali che, grazie a un utilizzo costante, attenuano le macchie in modo efficace e senza controindicazioni. Il gel di aloe vera, per esempio, se applicato sui punti critici, aiuta a farle sparire. Un’altra sostanza vegetale molto utile è l’olio di rosa moqueta, sempre da applicare con costanza e regolarità. La Vitamina C e la Vitamina E sono vere e proprie rigeneratrici della pelle: la prima, grazie alla sua azione antiossidante, inibisce la produzione eccessiva di melanina; la seconda ripara le cellule danneggiate e rinforza la nascita delle nuove. Applicatele, sotto forma di sieri o di olio puro, direttamente sulle imperfezioni, che via via sbiadiranno. Potete anche preparare una lozione fai da te al limone, da utilizzare ogni sera per circa 1 mese per illuminare e schiarire la pelle. Mescolate 1 cucchiaino di succo di limone con 1 cucchiaino d’acqua di rose: applicate la lozione su viso e collo la sera e tenetela in posa per tutta la notte, poi risciacquate al mattino con acqua fresca. Esistono poi creme schiarenti e depigmentanti che potrete farvi suggerire da farmacisti e dermatologi: è
sempre sconsigliato esporsi al sole a a lampade abbronzanti durante la terapia. Ci sono anche diversi trattamenti, che possiamo effettuare nei centri estetici o a casa, per aiutare la rigenerazione cutanea, come l’esfoliazione a base di acidi. Un’alternativa a cui ricorrere è il peeling chimico, da evitare durante i mesi estivi, che rimuove letteralmente gli strati della pelle che si trovano in superficie: può essere leggero, medio o profondo, a seconda della tipologia di macchia che si vuole rimuovere. Quello leggero è il meno invasivo ed è considerato il più efficace contro piccole macchie. Infine, si può scegliere di ricorrere al laser in apposite strutture sanitarie, per colpire la melanina con lunghezze d’onda specifiche: sono necessarie diverse sedute, a seconda del laser impiegato e dell’estensione della macchia.
Succo di frutta Dissetante e ricco di vitamine, il Succo Arancia Carota Limone della Linea Omino, che trovate nella confezione da 1,5 l, è ideale per integrare la nostra dieta abbinato a porzioni di frutta fresca e agrumi, a colazione o durante la giornata.
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LA L PAURA di esistere I disturbi del comportamento alimentare colpiscono soprattutto le ragazze e causano danni fisici e isolamento sociale
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e persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare (DCA) mostrano difficoltà specifiche nel rapporto con il cibo e con il proprio corpo, tali da compromettere in modo significativo la qualità di vita. La caratteristica centrale di questi disturbi è un’eccessiva importanza attribuita al peso, alle forme corporee e all’alimentazione. I DCA colpiscono prevalentemente adolescenti o giovani adulti, e nella maggior parte dei casi si tratta di ragazze (il rapporto è di 9 a 1). L’anoressia nervosa, nello specifico, è caratterizzata dalla continua ricerca di magrezza, vissuta come un successo anche quando raggiunge livelli pericolosi per la salute. L’esordio avviene spesso dopo una dieta intrapresa per perdere qualche chilo di troppo. Nelle fasi iniziali, la persona prova una sensazione di euforia per il dimagrimento ma,
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col progredire del calo di peso, arriva a perdere il controllo: nonostante sia sottopeso, continua a percepire come “troppo grasse” alcune parti del proprio corpo, in genere l’addome, le cosce e i glutei. Per questo motivo, continua a mettere in atto una serie di comportamenti finalizzati alla riduzione del peso e l’attività fisica eccessiva. Il corpo e il suo peso diventano temi così ossessivi da spingere a controllarsi continuamente, pesandosi più volte al giorno. Si sviluppano veri e propri rituali riguardanti il cibo come il calcolo delle calorie. A volte, le emozioni negative vissute nel focalizzare l’attenzione sulle forme del proprio corpo (come il disgusto verso se stessi), possono attivare veri e propri comportamenti di evitamento della propria immagine corporea (come evitare di passare davanti allo specchio). Le adolescenti che soffrono di
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questo disturbo presentano generalmente un elevato isolamento sociale, evitando le situazioni in cui devono mangiare davanti ad altri (come cene con amici o feste); al contrario, sembrano essere molto interessate allo studio e, naturalmente, all’attività fisica. Il loro obiettivo è quello di giungere a essere “puro spirito”, cercando un totale controllo del corpo e dei suoi bisogni come unica forma di consapevolezza di sé.
Come intervenire
La terapia cognitivo-comportamentale è fondamentale per affrontare il problema; essa mira a modificare l’idea che il peso e le forme corporee costituiscano l’unico fattore in base al quale definire il proprio valore personale. Lo scopo è quello di aiutare la persona a imparare a gestire i sintomi, a sostituirli con comportamenti più adeguati e a identificare e modificare alcune modalità di pensiero problematiche che favoriscono il persistere della patologia alimentare. Ma certo è altrettanto importante avere una rete familiare e affettiva presente, che
L’autostima delle ragazze anoressiche è fortemente influenzata dalla forma fisica; la perdita di peso viene considerata un segno del proprio valore personale e della propria forza, mentre l’aumento di peso viene percepito come la dimostrazione tangibile della propria inadeguatezza, con la conseguente comparsa di sintomi depressivi quali tristezza, disperazione, senso di colpa e irritabilità.
MONDO JUNIOR
peso e autostima
aiuti l’adolescente a “sentirsi vista” al di là del problema alimentare. È fondamentale che i genitori e gli amici le ricordino che non è il controllo sul cibo a darle valore; per quanto a volte si possa sentire inadeguata e sbagliata non deve avere paura, perché loro la conoscono e la amano, e sanno che quelle emozioni non possono definire la sua identità e le sue scelte di vita.
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ospiti indesiderate
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di Pa
Fastidiosi e portatori di malattie, questi parassiti si risvegliano in primavera, pronti ad attaccare: non facciamoci sorprendere
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e zecche sono parassiti che si attaccano tenacemente all’epidermide dei nostri animali, ma non solo. Si nascondono in mezzo alla pelliccia dove, indisturbate, si nutrono del sangue dei nostri amici pelosi. Diffuse in tutta Europa, le zecche adulte assomigliano ai ragni, con 4 paia di zampe e dimensioni variabili da una capocchia di spillo fino a 1 cm. Le varie specie esistenti possono essere il vettore per malattie anche gravi.
attive per tutta la primavera-estate e, con un clima temperato, anche in autunno. Inoltre, poiché sono in grado di entrare in una sorta di letargo invernale, che consente loro di sopravvivere senza nutrirsi, la durata complessiva del loro ciclo biologico può arrivare fino a un paio d’anni.
Ciclo di vita di una zecca
Come staccarle
Il ciclo biologico della zecca è costituito da più stadi, in ognuno dei quali il parassita sfrutta un ospite per il suo banchetto di sangue. Ha inizio quando una femmina adulta depone le uova nell’ambiente: da queste emergono le larve, che dai fili d’erba passano a un ospite e, dopo essersi sfamate, si lasciano cadere di nuovo nell’ambiente. Qui mutano in ninfe e vanno alla ricerca di un altro malcapitato su cui nutrirsi. Poi si staccano nuovamente e si trasformano in zecche adulte che si attaccano a un ultimo ospite. Terminato il pasto, l’obiettivo delle femmine è quello di deporre le uova non appena tornate a terra. E il ciclo ricomincia.
Non sempre siamo attrezzati per rimuovere una zecca, anche se in commercio esistono dei kit dotati di tutto l’occorrente. Se non ne abbiamo, quindi, dato che è fondamentale rimuoverla nel più breve tempo possibile, è consigliabile impugnare saldamente la zecca vicino alla cute del nostro cane o gatto, dove è attaccata con l’apparato boccale, proteggendoci le dita con un fazzoletto di carta, e tirare delicatamente per staccarla. La zecca non va lasciata cadere a terra, ma va eliminata. Il morso lascia un segno spesso sanguinante e gonfio. Disinfettante e pomata antibiotica di solito risolvono il problema.
Periodi a rischio L’attività delle zecche è legata al clima e alle variazioni di temperatura e umidità: con la primavera si risvegliano, ma rimangono
come attaccano le zecche Le zecche non saltano e non volano, ma attendono pazientemente il passaggio di un ospite. Inoltre, tutti gli animali a sangue caldo che si trovino nelle loro vicinanze (non solo, quindi, i nostri amici a quattro zampe), sono potenziali vittime, poiché il digiuno prolungato rende le zecche molto aggressive. Spesso, poi, è difficile capire se il nostro amico peloso è stato attaccato, dato che il morso della zecca è indolore per effetto dell’azione anestetica della saliva.
MONDO PET
Zecche:
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La prima metà del mese è difficile: Marte vi rende insofferenti verso i colleghi che non apprezzano il vostro impegno. L’amore riserva dolci sorprese dal 21, quando il Sole amico offre occasioni d’incontro soprattutto ai più giovani. Giorni sì: il 27 per una notte di passione, il 22 per un colloquio.
cancro
Mercurio e Marte complicano le trattative professionali nelle prime due settimane: abbiate pazienza e non perdete la concentrazione, ve la caverete senza danni. Dal 19 Venere rende l’amore meraviglioso. Giorni favorevoli: il 28 per la scelta amorosa giusta, il 20 per concludere un affare.
bilancia
Il segno del mese: Toro
Buon compleanno, TORO! Pianeta dominante: Venere. Pietra portafortuna: smeraldo. Giorno fortunato: venerdì. Numero: 2. Colore: verde. Fiore: rosa. Albero: melo. Animale: toro. Profumo: tuberosa. Nazione: Belgio. Città: Parma. Segni amici: Vergine, Scorpione, Capricorno, Pesci. Il tuo 2018: un anno all’insegna del cambiamento grazie a Urano che a maggio entra nel tuo segno e ti mostra nuove vie da imboccare in amore e sul lavoro.
toro
Saturno porta una collaborazione professionale destinata a durare; con Sole, Mercurio e Venere dalla vostra il successo non manca, sia sul lavoro che in amore. Dal 16 in poi Marte vi rende affascinanti. Giorni favorevoli: il 22 per un colpo di fulmine, il 3 per il rinvio del rimborso di un prestito.
leone
Con Giove dispettoso i pagamenti arrivano in ritardo e abbondano i contrattempi sul lavoro: per cambiare attività aspettate tempi migliori. Nonostante l’appoggio di Venere meglio evitare i rischi in amore. Giorni ok: il 24 per ritrovare l’armonia con la persona amata, il 19 per una promozione.
scorpione
Fino al 19 il sostegno di Venere chiarisce situazioni amorose confuse: chi ha in corso due relazioni farà la scelta giusta. Sul lavoro le prime due settimane sono faticose per colpa di Marte ostile. Giorni favorevoli: il 4 per chi vuole allargare la famiglia, il 14 per fare un investimento redditizio.
Sia in campo professionale che sentimentale le scelte importanti vanno fatte entro il 15, con Marte e Giove amici, prima che Urano si intrometta. Giorni favorevoli: il 19 per innamorarsi di una persona conosciuta in viaggio; il 31 per accettare un proposta di lavoro in apparenza poco adatta.
capricorno
acquario
Da metà mese Urano migliora la vostra vita lavorativa e la capacità di cogliere le buone occasioni con idee geniali. Grazie a Saturno l’amore è stabile, anche per chi non riesce a impegnarsi. Giorni favorevoli: il 29 per riconoscere il vero amore, il 23 per un corso di aggiornamento professionale.
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Mercurio e Venere vi sostengono per buona parte del mese: grazie a loro arginate i fastidi di Urano ostile. La vita sentimentale è come piace a voi che sognate di conquistare chiunque vi ignori. Giorni favorevoli: il 7 per chi teme di non innamorarsi più, il 22 per una causa legale.
gemelli
Nella prima metà del mese con Mercurio favorevole avete le idee chiare sulla carriera, sapete come far sentire la vostra voce in ufficio e avete Venere al vostro fianco: storie iniziate quasi per gioco diventano ora importanti. Giorni al top: il 12 per decidere su un ex, il 7 per avviare un’attività.
vergine
Fino al 21 il Sole vi dà energia per raggiungere traguardi professionali che da sempre ritenete al di là della vostra portata. Dal 19 Venere vi fa sentire amati, e per molti la convivenza è dietro l’angolo. Giorni favorevoli: il 5 per un weekend romantico lontano da tutti, il 14 per saldare un debito.
sagittario
Nelle ultime due settimane del mese Marte è dalla vostra: più intraprendenti del solito, lanciatevi in imprese professionali finora solo sognate. Fino al 18 Venere vi rende impazienti in amore. Giorni favorevoli: il 28 per aprire il cuore a una persona speciale; il 13 per un’attività in proprio.
pesci
Nettuno aiuta la creatività e Urano rafforza il desiderio di cambiare lavoro, in favore di uno più stimolante ma meno sicuro sul piano economico. In amore solo storie nuove: gli ex stiano alla larga. Giorni favorevoli: il 20 per dare fiducia a un corteggiatore, il 28 per un progetto innovativo.
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Primi
Insalata di riso integrale con asparagi e fave, 39 Lasagne al ragĂš, 31 Mac & cheese, 30 Minestra di avena con fagioli cannellini, piselli e carote, 40 Paccheri alla sorrentina, 32 Pasta al pesto di spinacini e pistacchi, 18 Ravioli al basilico ripieni di robiola con burro e limone, 8 Risotto con piselli, menta e viole, 26 Sformatini di risotto con asparagi, 15 Soba con tofu, erbette e piselli, 51
Secondi
Insalata di lenticchie con rucola, funghi e pollo marinato, 40 Padellata di cipollotti, erbette e ceci con uova fritte, 17 Polpette di carote e lenticchie, 16 Spiedini di pollo con prezzemolo e sesamo, 20 Tranci di pesce spada con salsa cruda di pomodori al basilico, 9
Dolci
Biancomangiare alle mandorle, 34 Ghiaccioli al Limoncello e basilico, 11 Granita alle mandorle, 35 Gugelhupf, 19 Muffin al cioccolato e mandorle, 36 Naked cake con le viole, 27 Pane ai cereali con fragoline di bosco, 28 Pera cotta al vino bianco con crumble integrale alle mandorle, 42 Smoothie di yogurt e mango con kiwi, 43
REDAZIONE Direttore responsabile Paolo Dalcò Coordinamento di redazione Francesca Badi Progetto grafico Cristiana Mistrali Hanno collaborato a questo numero Vittorio Barbieri, Giorgia Bressan (illustrazioni pag. 28), Silvia Granziero, Antonella Zamboni Ricette Licia Cagnoni, Silvia Censi, Sara Querzola, Barbara Toselli Fotografie Piermichele Borraccia, Silvia Censi, Japan National Tourism Organization (pp. 46-52), Barbara Toselli, Rossella Venezia Editore FL S.r.l. Via Mazzini n. 6 - 43121 Parma Registrazione Tribunale di Parma n. 2 del 23.02.2012.
N. 40 maggio 2018 Stampa effettuata presso Coptip Via Gran Bretagna, 50 - 41122 Modena Tutti i diritti di produzione, riproduzione o traduzione sono riservati. Testi e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. In conformità al D.Lgs. n. 196/2003 sulla tutela dei dati personali, informiamo che i dati raccolti saranno trattati con la massima riservatezza e verranno utilizzati per scopi inerenti la nostra attività. In ogni momento, a norma dell’art. 7 del D.Legs. n. 196/2003, si potrà chiedere l’accesso, la modifica, la cancellazione o opporsi al trattamento dei dati scrivendo a FL Srl - via Mazzini, 6 - 43121 Parma CONTRIBUTO 1€ - IN ESCLUSIVA PER I POSSESSORI DI CARTA FEDELTÀ PRIMA COPIA OMAGGIO Per inviare i tuoi consigli, suggerimenti o richiedere informazioni scrivi a: premiaty@supersigma.com