anno 6_ numero 31_ gennaio/febbraio 2012 _ distribuzione gratuita
autorizzazione Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006
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Chiara e Guido: stile, eleganza, esclusivitĂ
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INDICE NUMERO 31 05 - Un evento per ogni gusto: tutto questo è Chiaraeguido Organizer 06 - Prendere esempio dal “molleggiato” 07 - Santa Croce, fine della sosta selvaggia e nuova viabilità 08 - Un Carnevale da leccarsi i baffi 10 - Sicurezza nei luoghi di lavoro: gli infortuni in calo rispetto al 2010 12 - Cerchi un lavoro? ecco le offerte 14 - Il 2011 dei Carabinieri della Compagnia di Fano: 204 arresti, sequestrata droga per oltre 1 milione di euro 16 - In Inghilterra la vita è più...semplice 18 - Giovani, è il nostro momento! 19 - Un’anima da Cowboy e il talento di una rock star: ecco la vita country di Fabrizio Pollastrelli 20 - Angela Pascucci: una vita per il palcoscenico 21 - Nuove idee e progetti all’estero: Officine Leoncini è pronta alla sfida del 2012 22 - Fanesi brava gente 24 - Un romanzo per gli Orsi della Luna 26 - E’ l’uomo il migliore amico del cane
Autorizzazione del Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006 Editore Mattia Tarsi Global Service in progress s.r.l. Direttore responsabile Corrado Moscelli direttore@fanoinforma.it
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Redazione per inviarci i vostri comunicati redazione@fanoinforma.it Hanno collaborato a questo numero Alessandra Gasparini Annalisa Perazzini Francesca Lucarini Carlo Moscelli Rodolfo Colarizi Claudia Moschi
28 - Largo ai giovani: Happy Days! 30 - Un club al servizio della città 32 - La povertà non conosce crisi, ma la crisi conosce la povertà 36 - Scopri le origini della tua strada. Via Bruno Venturini 43 - Comunicare per scavalcare la crisi / Cittaperta web tv: aperti alla città, chiusi alla noia 46 - Nonna Lina superstar
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Un evento per ogni gusto: tutto questo è Chiaraeguido Organizer
Anno 6 - Numero 31 Gennaio Febbraio 2012 Distribuzione gratuita
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34 - NATUROPATIA - IRIDOLOGIA 38 - IL CINEASTA 40 - LA PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA 42 - LA SPADACCINA 44 - CIRCOLO TENNIS FANO 47 - LA PROFUMIERA 48 - L’ERBORISTA - IL FARMACISTA
n’immagine elegante e uno slogan semplice ma incisivo, che gioca su molteplici livelli di senso l’hanno posta all’attenzione del grande pubblico: “Chiaraeguido Organizer. Nuove prospettive”. Uno sguardo tutto nuovo sul mondo degli eventi e sulla loro organizzazione: nuovo perché Chiaraeguido Organizer è una realtà nata di recente, per quanto i suoi protagonisti, Chiara e Guido, per l’appunto, vantano già una notevole esperienza su campo. Chiara è la parte artistica: grazie ad una lunga esperienza all’estero con nomi del calibro di Vogue e Armani, ha acquisito una cura straordinaria per il dettaglio, e un’attenzione per l’eleganza che sa coniugare trend, semplicità, sofisticatezza. Guido rappresenta, invece, la parte logistico-organizzativa: la sua è un’esperienza soprattutto pubblicitaria maturata direttamente sul campo, tramite l’organizzazione di grandi eventi sportivi internazionali e nazionali come Motorshow e SuperQuadShow. Quello che garantisce? Efficienza e precisione, strumenti imprescindibili per il perfetto funzionamento di ogni evento. Non c’è arte senza logica, non c’è estetica senza meccanica, non c’è sintesi senza completezza: questi gli skill che caratterizzano i servizi offerti da Chiaraeguido Organizer. Chiaraeguido Organizer si occupa di qualsiasi tipologia di evento: può essere un evento privato, come un anniversario di matrimonio, un battesimo o una festa di laurea, o un evento pubblico, come un vernissage, o un evento aziendale, come un meeting, una cena, un open day. Chiaraeguido Organizer ha una dote particolare, il plus che la distingue: ogni evento è davvero unico, perché studiato e modellato su misura del cliente. Tale realtà ascolta,
infatti, le esigenze del proprio cliente, ne recepisce sensazioni, bisogni, aspettative: su questi modella un’idea, sceglie una location, studia l’allestimento, sceglie i fiori più belli e piò consoni all’occasione, suggerisce e realizza piatti e portate ricamati sulle caratteristiche dell’evento, grazie agli esperti chef che Chiara e Guido amano definire “stilisti del gusto”. Proprio il catering rappresenta la punta di diamante di Chiaraeguido Organizer: il gusto diventa protagonista dell’evento, sia che abbia il sapore autentico di una ricetta tradizionale, sia che esprima tutta la particolarità della cucina più raffinata. Il cibo viene proposto come parte integrante di ogni evento: soprattutto, rappresenta il tassello che dà quella firma particolare, il vero sapore della distinzione. Ogni singolo aspetto è studiato con cura, ogni dettaglio è scelto e collocato nell’architettura dell’evento: la migliore animazione,
l’accompagnamento musicale più idoneo a fare da colonna sonora all’evento, il service audio e luci, persino un servizio di proiezione 3 D, ancora poco esplorato in tale ambito e per questo ancora più esclusivo. Chiaraeguido Organizer offre, ovviamente, anche l’attività di wedding planner: il giorno più bello diventa un sogno ad occhi aperti, un microcosmo di stile, eleganza, esclusività. In tale ambito un servizio fondamentale, una novità se si considerano i competitor, è quello rappresentato da “destination wedding”: Chiaraeguido Organizer non si limita a organizzare, pianificare, coordinare, ma suggerisce anche la location migliore per un matrimonio, la località vera e propria, sia essa un borgo della nostra stupenda provincia o una candida spiaggia alle pendici delle incantevoli scogliere della nostra regione. Tale realtà si pone così a un livello che travalica i liniti territoriali, portando il territorio in tutto il mondo: molti sono infatti gli stranieri che, attirati da tale servizio, hanno già contattato Chiaraeguido Organizer per essere indirizzati su un luogo in cui organizzare il proprio evento. Si diceva stile, eleganza, esclusività, efficiente logistica: un posto di primo piano per la perfetta riuscita di un evento, come per la sostanza di ogni realtà, è rivestito dalla comunicazione. Chiaraeguido Organizer si occupa anche della stessa immagine dell’evento, fornendo un servizio di ideazione e progettazione grafica, servizi fotografici realizzati in studio e all’aperto, per arrivare all’attività di ufficio stampa. Completezza sembra quindi essere la parola che corona la straordinaria attività di Chiaraeguido Organizer: nuove prospettive sugli eventi, ma, soprattutto, sull’unicità.
49 - VITA DIOCESANA 50 - IL PROMOTORE FINANZIARIO
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Prendere esempio dal “molleggiato”
Santa Croce, fine della sosta selvaggia e nuova viabilità
Adriano Celentano ha deciso di devolvere in beneficenza tutto il compenso che percepirà a Sanremo
Dal 1° febbraio senso unico con entrata in via Veneto e uscita in via Metauro. Settanta parcheggi interni destinati agli autorizzati
di Corrado Moscelli
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on sono un fan di Adriano Celentano, anche se alcuni suoi film e canzoni le considero dei mini capolavori, però da un po’ di tempo a questa parte il “molleggiato” mi sta molto più simpatico. Anzi, posso dire che come uomo lo stimo proprio. Perché? Perché ha fatto quello che tanti altri suoi colleghi dovrebbero fare e che invece non fanno: rinunciare ad un guadagno facile e anche troppo generoso. Adriano Celentano ha infatti deciso di devolvere in beneficenza, si parla di circa 350.000 euro a serata mica bruscolini, tutti i soldi che riceverà per il Festival di Sanremo. Parte del compenso andrà ad Emergency e parte ad alcune famiglie bisognose individuate da sette sindaci di altrettante città italiane che Celentano ha personalmente contattato. In-
somma un gesto unico perché sono davvero pochi gli artisti disposti a rinunciare persino ad una parte del loro compenso. Per carità anche loro devono mettere sul piatto della bilancia il loro talento ed è giusto che per questo vengano pagati. Però ci sono momenti e situazioni, ci sono artisti che non sono alla canna del gas e che si possono permettere anche il lusso di rinunciare a “gettoni” importanti. Celentano è uno di questi. Un esempio. Al contrario tempo fa pubblicai sulla mia bacheca di facebook un post in cui criticavo Benigni, che come artista mi piace di gran lunga più di Celentano, perché era andato da Fiorello a prendere 400.000 euro per riproporci la solita cantilena su Berlusconi e la crisi. Penso che se l’azienda Rai decide di sprecare in maniera sconsiderata i soldi di chi paga il canone per far ballare Bobo Vieri o di prevedere lauti guadagni anche in periodi particolarmente delicati come è suc-
cesso con Benigni, che ripeto per me è un grande uomo di spettacolo, devono essere gli stessi artisti a capire quando è il momento di non andare oltre. Celentano lo ha fatto ed io quest’anno farò il sacrificio di guardare il Festival di Sanremo.
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qualcuno potrà sembrare esagerato che venga dedicato un articolo al cambio di viabilità all’interno dell’ospedale Santa Croce, ma a nostro avviso la notizia merita questo spazio. Perché? Perché era veramente un brutto spettacolo vedere malati ed utenti del nosocomio dover fare a zig zag tra le decine di auto che puntualmente sostavano all’interno del Santa Croce. Dal 1° febbraio, finalmente, il registro è cambiato. E’ stato attivato il senso unico con ingresso in via Vittorio Veneto e uscita in via Metauro. Ma questa non è l’unica novità. La più rilevante, come ha fatto notare il direttore generale Aldo Ricci il giorno in cui è stata presentata l’iniziativa, è il divieto di accesso ai veicoli non autorizzati. L’obiettivo è governare gli ingressi in ospedale evitando che mezzi non autorizzati entrino e sostino nei viali impedendo la circolazione a pedoni e vetture di servizio. “Una situazione caotica – ha ammesso lo stesso Ricci- che oramai
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si trascinava da troppo tempo e che doveva necessariamente essere regolata. Lo abbiamo fatto con un nuovo regolamento ampiamente comunicato ai dipendenti”. Dal 1° febbraio sono anche presenti circa 70 parcheggi interni destinati ai mezzi di servizio, alle autoambulanze, ai pazienti oncologici, ai pazienti dializzati e ai disabili automuniti. Inoltre sono stati lasciati posteggi liberi a favore di pazienti non deambulanti. L’unico neo di questa riorganizzazione viaria all’interno del Santa Croce è rappresentato dal fatto che l’uscita dei veicoli è stata prevista in via Metauro, sopra uno dei marciapiedi ciclopedonali più grandi e utilizzati della città (vedi foto realizzata dall’associazione For. bici). Non proprio il massimo. Dalla direzione sanitaria del Santa Croce si sono giustificati sottolineando che “la strada d’entrata non poteva essere quella di uscita. Si creava un imbuto su via Veneto anche generato da un eccesso di ingressi non autorizzati. Ora comunque saranno poche le macchine
in uscita su via Metauro proprio perché gli accessi sono governati a monte”. La nuova viabilità è stata preceduta da alcuni lavori di manutenzione: rifacimento del manto stradale, nuova segnaletica orizzontale e verticale, definizione dei posti destinati agli utenti autorizzati, installazione di un cancello automatico con videosorveglianza su via Metauro e nuove rastrelliere destinate alle biciclette (ancora autorizzate a circolare e sostare negli appositi spazi). Ora ci auguriamo che l’azienda ospedaliera riesca a risolvere un altro annoso problema: quello delle liste d’attesa.
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Un Carnevale da leccarsi i baffi
lari. Nel frattempo scaldare l’olio nel quale verranno fritte le sfoglie ottenute. Scolare e cospargere di zucchero semolato. Risultano croccanti e si possono mangiare sia calde che fredde. Bombe di carnevale Ingredienti 1 cucchiaio di zucchero 2 uova 500/600g di farina 250g di latte tiepido 120g di burro fuso 40g di lievito di birra olio o strutto per friggere
Fritti, ripieni e cosparsi di glassa, ecco le ricette dei dolci tradizionali del Carnevale
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imenticatevi le diete salutari, il conteggio delle calorie e la leggerezza della nouvelle cousine. A Fano il Carnevale si festeggia rispettando la tradizione e portando sulle tavole castagnole, cresciole e bombe di carnevale, tripudio di golosità e “sregolatezza”. A svelare i segreti culinari fanesi è Sabrina Mancinelli, commerciante per lavoro, chef per passione. Tra le più note massaie della città, la 48enne ha partecipato e vinto numerosi concorsi gastronomici grazie ai suoi segreti di cucina e alla suo costante lavoro per riportare alla luce le origini della cucina “di una volta”. “Un antico stornello popolare –spiega Sabrina Mancinelli, commerciante fanese appassionata di cucina- dice ‘finito carneval, finito amore, finito di mangiare le castagnole’, quasi a indicare questo dolce come simbolo del periodo dedicato all’allegria. le ricette delle castagnole fritte sono tante e con tante varianti. Ciascuno ha la sua e la custodisce gelosamente vantandosi di ottenere le migliori castagnole della città: più soffici, meno unte e più gustose”. “Tra le usanze del periodo di carnevale a Fano, nelle zone rurali del territorio, c’è quella della raccolta di prodotti tipici, di maiale soprattutto, che facevano i più piccoli.
I bambini, mascherati con i vecchi abiti dei nonni, andavano di casa in casa cercando di raccogliere lardo, pancetta, salsicce del maiale appena ucciso e ripetendo una scherzosa filastrocca: “Cicle cicle mascherina s’en c’è l’ov c’è la galina el purcel l’avet maset su pel mur l’avet tachet se c’ne det un cuncinin ce farin do taiulin se c’ne det un cuncinon ce farin do macaron” Le strofe fanno riferimento alla maschera di carnevale, al maiale appena macellato e già riposto nella cantina appeso al muro e alla quantità dei doni, in base alla quale si sarebbero potuti fare dei tagliolini o delle tagliatelle. La maggior parte delle volte, i bambini, si accontentavano di ricevere delle uova che poi venivano utilizzate dalle mamme per fare i castagnoli o le cresciole”.
una noce di burro scorza di limone grattugiata 1 busta di lievito in polvere per dolci olio per friggere Procedimento Mescolare in un recipiente la farina, le uova precedentemente sbattute, lo zucchero, il burro, il latte, il liquore scelto, la scorza del limone grattugiata e per ultimo il lievito. Versare l’impasto ottenuto sulla spianatoia, ottenere da esso tanti bastoncini lunghi come un dito e friggerli in abbondante olio ben caldo scuotendo con delicatezza la padella per farli girare. Quando le castagnole saranno cotte, a dimostrarlo sarà un colore dorato, scolarle e posarle sulla carta assorbente per poi rotolarle nello zucchero.
Castagnole cotte al forno Per l’impasto: 10 uova 1 Kg di farina 1 bicchierino di rum Per la glassa: 1/2 Kg di zucchero acqua semi d’anice Procedimento Versare la farina sulla spianatoia, unire le uova ed il rum precedentemente mescolati insieme. Impastare il tutto fino ad ottenere una pasta liscia e morbida, dalla quale ottenere dei pezzi non molto grossi che andranno posti su di una teglia ricoperta con carta da forno. Cuocere a 220° in forno statico per circa 30 minuti. Preparare intanto la glassa facendo cuocere lo zucchero con l’acqua quanto basta per renderlo ben amalgamato. A questo punto cotte le castagnole che avranno assunto la forma di una palla sbocciata e preparata la glassa prendere una casseruola adagiarvi i dolcetti sui quali verrà colato lo zucchero bollente. Unire infine i semi d’anice. Mescolare facendo rotolare i vari pezzi per far meglio aderire lo zucchero.
Le ricette Castagnole fritte Ingredienti 500g di farina 4 uova 4 cucchiai di zucchero 4 cucchiai di latte 4 cucchiai di anice o di mistrà
Sono dei rettangoli irregolari di sfoglia tirata finemente e poi fritta nell’olio o nello strutto. Gli ingredienti sono pochi ed economici e per secoli le cresciole sono state il simbolo carnevalesco anche nelle famiglie meno agiate. Impastare la farina, le uova, l’anice, il vino e il sale fino ad ottenere una consistenza simile alle tagliatelle. Stendere la pasta con il mattarello cercando di ottenere una sfoglia sottile che sarà poi tagliata in forme irrego-
Procedimento In una ciotola abbastanza capiente lavorare lo zucchero con il lievito fino a trasformarli in un liquido. Aggiungere le uova, il burro, il latte e mescolate tutto insieme. Unire la farina ottenendo un impasto morbido ed elastico ma non appiccicoso. Lasciare lievitare, coperto da un canovaccio, in un luogo privo di correnti fino al raddoppio del suo volume. Stendere l’impasto ottenendo una sfoglia non molto sottile dalla quale ricavare tanti dischi con l’aiuto di un bicchiere e lasciarli lievitare 50 minuti. Friggere in abbondante olio o strutto e durante la cottura le bombe si gonfieranno. Scolare su carta assorbente e farcire a piacere. La forma delle bombe può variare: si possono fare anche delle ciambelle e decorarle con la glassa colorata oppure farcire le bombe prima di friggerle facendo attenzione di sigillare bene i due dischi.
Frappe o cresciole Ingredienti 4 uova ½ Kg di farina mezzo bicchiere di anice mezzo bicchiere di vino un pizzico di sale zucchero olio per friggere Procedimento
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aziende stanno raccogliendo, anche tramite le certificazioni, passando dalla concezione della sicurezza come mero adempimento normativo a quello della prevenzione come parte integrante dell’organizzazione e della gestione efficiente del lavoro”. La seconda è uno strumento mediatico di uso comune, sempre con l’obiettivo di “parlare di sicurezza ad imprese e lavoratori”: si tratta di un filmato (‘Imparare a lavorare sicuri… si può’), realizzato con il contributo economico e scientifico dell’Inail e della Camera di Commercio provinciale, che illustra le corrette procedure da osservare per ridurre i rischi derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi, dall’utilizzo di carrelli elevatori e dal lavoro al videoterminale.
o o e a e d i i V d r i Vubbllicicitiatraia P a b i z n e g b A t xt n TeTxe u o i t P a n o i t m a m a or for f n i i r e z n n sig i e D c i n h p a r G e g A Comunicaizgionnee r itori
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Così il direttore generale di Confindustria Pesaro Urbino, Salvatore Giordano, commentando i dati diffusi dall’Inail provinciale sull’andamento degli infortuni sul lavoro nel corso del 2011. “Stiamo tutti facendo uno sforzo senza precedenti a difesa di un diritto essenziale – ha aggiunto -: le imprese, i lavoratori e l’Istituto e tutti gli altri attori coinvolti. Certo, non dobbiamo abbassare la guardia: nel 2012 possiamo fare un ulteriore passo in avanti ed ecco perché continueremo ad investire risorse – anche come Associazione – per favorire il diffondersi della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro”. Nel corso del 2011, gli infortuni sul lavoro denunciati sono stati 6.750, con un calo del 7,5% rispetto all’anno precedente; si tratta di un dato in linea sia con quello nazionale (-6,4%) che delle Marche (-8,09%). Gli infortuni mortali sono passati dai 7 del 2010 ai 12 del 2011, ma sul dato pesano gli incidenti stradali, i cui esiti mortali sono stati 5 nel 2010 e ben 8 nel 2011. Un incremento che ha suggerito al direttore dell’Inail di Pesaro Urbino, Mario Rocco Del Nero, “di pensare ad
un ampio progetto sulla circolazione stradale nella nostra provincia, che coinvolga tutti i soggetti interessati ai temi della viabilità e dei trasporti”. Sempre nel 2011, sono cresciute nella provincia di Pesaro e Urbino le malattie professionali: 926 rispetto ai 694 casi del 2010 (+71,4%). “Una crescita – ha spiegato Del Nero – che è anche frutto del lavoro di emersione portato avanti dall’Inail, in collaborazione con i patronati, le organizzazioni sindacali e datoriali”. Due le nuove iniziative di Confindustria Pesaro Urbino presentate sul tema della sicurezza nei luoghi di lavo. La prima è la creazione di un software, finanziato da Inail Marche, per l’implementazione di modelli di gestione per la sicurezza sul lavoro all’interno delle aziende. Il software è stato concesso in esclusiva al sistema Confindustria per 3 anni. “Servirà – ha spiegato Giordano - ad aiutare concretamente le imprese ad organizzare dati ed informazioni per la redazione di modelli di gestione, anche nell’ottica di evitare la responsabilità penale delle persone giuridiche”. Proprio su questo tema, l’Associazione degli industriali ha attivato un servizio per assistere le imprese nella realizzazione di tali modelli, che “rappresentano la nuova sfida che sempre più
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Sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, le nostre industrie sono nella giusta direzione”.
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In aumento le malattie professionali che hanno fatto registrare un +71,4%
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Sicurezza nei luoghi di lavoro: gli infortuni in calo rispetto al 2010
PROFESSIONALITA’ DIVERSE SOTTO UN’UNICA STRUTTURA. STIAMO ARRIVANDO 10
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Cerchi un lavoro? Ecco le offerte Enti pubblici e privati, cosa propongono i Centri per l’Impiego di Pesaro, Fano e Urbino DITTE PRIVATE Installatore di vetri auto esp.; tecnico informatico per manutenzione Pc; sviluppatore software e addetto all’analisi dei requisiti del cliente; sviluppatore di software e collaudi con disponibilità a lavorare fuori sede; veterinario per cani; web designer/developer; addetto alle pulizie solo in mobilità; promotore finanziario; addetto alle macchine a controllo numerico - tornio e fresa(Gradara); geometra di cantiere. EURES SVIZZERA: si ricercano imbianchini, intonacatori, cartongessisti, muratori, carpentieri in legno e in ferro, idraulici, piastrellisti, elettricisti, catramasti addetti coperture tetti. Età minima 25 anni, cittadinanza italiana o comunitaria, patente B e auto. La conoscenza della lingua tedesca costituisce titolo preferenziale. I colloqui si terranno il12/03/2012 a Senigallia, il 13-14/03/2012 a Milano, il 15/03/2012 a Genova. Per candidature inviare il CV entro il 24/02/2012 a: eures.cif.senigallia@provincia.ancona. it (per chi intende effettuare il colloquio a Senigallia), eures@provincia.milano.it (per chi intende effettuare il colloquio a Milano) eures.genova@provincia.genova.it (per chi intende effettuare il colloquio a Genova). Spagna: si ricercano animatori, età minima 18 anni compiuti, ottima conoscenza di una o più lingue straniere tra inglese, spagnolo, tedesco o francese,disponibilità lavorativa di minimo tre mesi. Si offrono vitto e alloggio,contratto di lavoro regolare secondo la legislazione spagnola ed europea. I candidati dovranno inserire il proprio curriculum con foto, entro il 12 marzo 2012, sul sito della società: www.animajobs.com/ www.activ.net. ISCOM: Formazione Modena, in partnership con Unioncamere Calabria - Desk Enterprise Europe Network di Lamezia Terme, SEND Associazione di Palermo e IPSAR “A. GRAMSCI” MONSERRATO di Cagliari propone, in collaborazione con altri partners europei, la partecipazione a tirocini professionalizzanti della durata di 13settimane, nel periodo tra aprile 2012 e dicembre 2012 a Brighton (UK), Cork (EI), Siviglia (ES), Lisbona (PT),Bordeaux (FR), Malta (MT), Creta (EL), Amsterdam (NL), Praga (CZ).
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TUR.NEW.JOB punta allo sviluppo di competenze professionali – specialistiche e trasversali – di giovani e adulti che lavorano o cercano impiego nel settore del turismo (incoming e outcoming), della ristorazione, del marketing e della promozione dei territori locali. Il progetto prevede il coinvolgimento di persone residenti in tutta Italia ed in particolare in Emilia Romagna, Calabria, Sicilia e Sardegna. I beneficiari sono 86 persone, di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Per informazioni sul presente avviso di selezione si prega di inviare una e-mail a: francesca.barbolini@iscom-modena.it o flavio.capizzi@iscom-modena.it oppure di contattare Francesca Barbolini o Flavio Capizzi al numero 059 7364350. Bando Mae – Fondazione Crui: è online fino al 3 febbraio il primo Bando Mae – Fondazione Crui per il 2012, che mette a disposizione dei giovani delle università italiane 560 posti di tirocinio. Il bando è rivolto ai laureati di primo livello e ai laureati e laureandi di specialistica e di vecchio ordinamento dei corsi di laurea del settore giuridico, economico e umanistico e scientifico. I posti di tirocinio sono suddivisi in 426 sedi: 375 posti sono in Europa, 47 in America del Nord, 51 in America del Centro-Sud, 21 in Africa, 36 in Asia, 12 in Oceania e 18 in Medio Oriente. Anche per questa edizione vengono riproposte le sedi in Giappone: Ambasciata a Tokyo, Istituto Italiano di Cultura a Tokyo e Consolato Generale d’Italia a Osaka. Per la prima volta i tirocinanti saranno ospitati anche dall’Ambasciata d’Italia a Manila (Filippine). Lo stage avrà una durata di 3 mesi, con possibilità di proroga di un ulteriore mese e si rivolge agli universitari .Tutte le informazioni sul programma sul sito della Fondazione Crui . ITALIA-JESOLO: hotel a quattro stelle ricerca per la stagione estiva receptionist esp., 2 barman con esp., cameriere di sala esp.. Per tutte le figure è richiesta la conoscenza della lingue. ITALIA VENEZIA: la società Camper, azienda spagnola leader nel settore della calza-
tura cerca uno store manager per la nuova apertura del negozio di Venezia. Si richiede esperienza maturata nel settore di responsabile di negozio di vendita al dettaglio, preferibilmente del settore abbigliamento/ accessori. Si offre contratto a tempo indeterminato e pieno. Per candidature contattare la consulente Eures Paola Marani paola.marani@regione.veneto.it Italia: Si ricercano animatori turistici e istruttori sportivi e istruttori fitness per campeggi e villaggi quattro stelle del nord Italia. DITTE PRIVATE Analista programmatore in ambiente microsft.net frame work; agenti di vendita; apprendista addetto ai telecontrolli di impianti termici; socio per riparazione auto americane; impiegato/a add. a ricerche politiche ed economiche con laurea in economia o marketing; responsabile di produzione; agenti di vendita esp. nel settore energie rinnovabili e fotovoltaico; addetti alla gestione sala slot machine/vlt; aiuto pizzaiolo esp.; venditori per vendita on line prodotti e servizi per nuovo portale e-commerce nazionale; fisioterapista esp.; agenti porta a porta; addetti/e alle vendite di cosmetici e prodotti per la casa; addetti alla promozione di un prodotto software. Queste le offerte di lavoro rese note dal Centro per l’Impiego di Fano Via De Cuppis 2, tel. 0721.818470 fax 072181.8480 aperto al pubblico il lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 8.30 alle 12, il martedì e giovedì dalle 15 alle 17 DITTE PRIVATE Servizi: ragioniera esp. solo presso studi commerciali o consulenti del lavoro (Sassocorvaro); Commercio: agenti di commercio (regione Marche, provincia di Pesaro e Urbino); promoter (Provincia di Pesaro e Urbino); Gomma e plastica: ingegnere meccanico (Belforte all’Isauro); Alimentare: macellaio disossatore suini esp. (Tavoleto); Allevamento: veterinario; add. alla mungitura (Montecalvo in Foglia). Queste le offerte di lavoro rese note dal Centro per l’Impiego di Urbino. Via SS Annunziata, 51 - 61029 (Tel. 0722/373180 - Fax 0722/373190) aperto al pubblico il lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,00 ed il martedì e giovedì dalle ore 15 alle ore 17.
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pavimenti villa privata realizzati in OLTREMATERIA
Il 2011 dei Carabinieri della Compagnia di Fano: 204 arresti, sequestrata droga per oltre 1 milione di euro Quello terminato è stato un anno particolarmente intenso per i militari del comandante Cosimo Giovanni Petese
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n anno di intenso lavoro, quello appena trascorso, per i Carabinieri della Compagnia di Fano, con indagini, arresti, denunce e lo svolgimento di numerosi servizi straordinari di controllo del territorio, finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dei reati contro il patrimonio e la microcriminalità. Con il concorso di tutti i reparti dipendenti sono stati eseguiti 11.935 servizi di pattuglie e perlustrazioni derivanti soprattutto da una maggiore razionalizzazione dell’attività d’ufficio dei vari Comandi. Sono complessivamente 55.290 gli automezzi controllati e 65.706 le persone identificate dai militari in occasione dei servizi di controllo del territorio. I servizi di Carabiniere di Quartiere messi in campo nel centro storico del Comune di Fano sono stati 350. Aumentano gli arresti, in totale 204 (erano 193 nel 2010), dei quali 61 in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria a seguito di indagini espletate dai militari (erano 36 nel 2010). Sono 1.124 le persone denunciate in stato di libertà per vari reati (1.041 nel 2010). Recuperati 22 automezzi rubati e refurtiva per oltre 200.000 euro. Importanti risultati sono stati ottenuti nell’attività tesa a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Aumentano gli arresti per spaccio: sono stati 61 contro i 50 del 2010, mentre sono stati 101 i soggetti denunciati in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupe-
facenti (75 nel 2010). Le persone segnalate quali consumatrici di sostanze stupefacenti sono state 66 (67 quelle segnalate nel 2010). Restando in tema di droghe, nel 2011 sono stati sequestrati 2,306 kg di cocaina, 279 grammi di eroina, 2,646 kg di hashish, 956 grammi di marijuana, 20 piante di canapa indiana, 128 dosi di metadone, 71 compresse, alcune migliaia di flaconi e confezioni di varie specialità medicinali anabolizzanti. Il tutto per un valore complessivo di oltre un milione di euro. Per quanto riguarda l’attività di controllo sugli stranieri, sono stati 31 gli stranieri proposti per l’espulsione (molti dei quali effettivamente espulsi grazie alla collaborazione con la Questura di Pesaro e Urbino nel servizio di accompagnamento degli stranie-
ri ai centri di identificazione ed espulsione). Sono 122 gli stranieri denunciati in stato di libertà e 63 quelli tratti in arresto. L’attività del servizio di pronto intervento ha registrato oltre 1.000 interventi. Sono 32 le proposte per l’irrogazione di Misure di Prevenzione nei confronti di pregiudicati, formulate dal Comando all’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza. Le persone denunciate in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza derivante dall’abuso di alcol o dal consumo di sostanze stupefacenti sono state 63, con ritiro delle patenti di guida. Le contravvenzioni elevate sono state 1.613 per l’importo complessivo di 385.397 euro. Gli interventi per incidenti stradali sono stati 177, dei quali 6 mortali e 142 con feriti.
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In Inghilterra la vita è più… semplice
sociale, con il rito del caffè al bar, o il gelato, il passeggio e così via. Parlando della vita in Inghilterra, un aspetto che colpisce noi italiani è la semplicità ed efficienza di ogni processo amministrativo. Quasi ogni pratica si può risolvere per posta o internet, con risparmio di tempo notevole. In fondo anche questo contribuisce alla cosiddetta qualità della vita. E’ vero che all’estero c’è più meritocrazia rispetto all’Italia? Posso solo dire che l’azienda per cui lavoro è altamente meritocratica. Gli obbiettivi sono decisi all’inizio dell’anno e si è valutati per quanto si riesce ad ottenere in modo trasparente e giusto. A chi è più bravo vengono date più responsabilità, a chi non lo è vengono tolte. In un mercato competitivo e con pari opportunità, penso che l’adozione di un sistema meritocratico da parte di un’azienda sia la via obbligatoria per avere successo. Le manca la sua città? Ho lasciato a Fano all’età di 18 anni, quando mi sono trasferito a Bologna per studiare all’Università. Mi sembra di ricordare che fosse Antonioni a dire in uno dei suoi ultimi film, “chi lascia la propria città da giovane le
Nicola Binucci da 10 anni è all’estero e lavora nel settore delle telecomunicazioni
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’ un ingegnere e lavora nel settore delle telecomunicazioni.
Attualmente è impegnato con l’operatore di telefonia mobile 3 UK come responsabile della progettazione della rete di accesso radio, cioè l’infrastruttura e gli apparati che consento di usare il telefonino (o smartphones di questi tempi) per comunicare e accedere a internet. Nicola Binucci, 41enne fanese è all’estero da 10 anni e non rimpiange affatto la sua città anche se la porta sempre nel cuore. Binucci, ha sempre fatto questo lavoro? Da quando mi sono laureato, ho sempre lavorato nel settore delle telecomunicazioni. Nello specifico, però, il mio lavoro è cambiato considerevolmente nel corso degli anni. Appena laureato, mi occupavo di ricerca nell’ambito dei sistemi 3G per Ericsson Telecomunicazioni a Bologna. All’epoca i sistemi 3G erano ancora in fase di studio e il telefonino veniva usato principalmente per chiamate voce e messaggi. Quando mi sono trasferito in Inghilterra mi sono occupato di innovazione tecnologica per l’operatore 3 UK. Negli anni successivi ho rappresentato il gruppo Hutchison Europe (che include 3
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UK, 3 Italia, 3 Austria, 3 Svezia e 3 Danimarca) nei fora europei per l’assegnazione delle frequenze radio ai sistemi radiomobili, ad esempio per i sistemi 4G. Perchè ha deciso di andare all’estero: decisione obbligatoria o scelta di vita? E’ stata una decisione maturata sulla base di motivi familiari e professionali. Lavorare in Ericsson mi aveva consentito di conoscere il contesto internazionale del settore delle telecomunicazioni e le grandi opportunità che presentava. Mi resi conto, ad esempio, che le conoscenze che avevo acquisito in Ericsson erano altamente ricercate ed apprezzate. In particolare, ero venuto a conoscenza che 3 UK stava costruendo la rete 3G con l’ambizione di essere il primo operatore in Europa a lanciare servizi di terza generazione, cioè videochiamate, accesso internet eccetera. Decisi così di inviare il mio curriculum via internet e in meno di tre mesi mi sono trasferito in Inghilterra. Come si trova in Inghilterra? Vivo e lavoro a Maidenhead che è una cittadina vicino a Londra e mi sono sempre trovato molto bene. Come la maggior parte delle cittadine inglesi, anche Maidenhead è organizzata attorno al centro commerciale,
la cui funzione principale è quella di facilitare lo shopping e renderla un’attività piacevole, piuttosto che essere luogo di incontro o di passeggio. E’ una realtà ben diversa da quella di Fano e molto altre cittadine italiane, dove la piazza principale e le vie del centro storico sono parte integrante della vita
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perde tutte”. Io torno sempre molto volentieri a Fano, ma non sono nostalgico della città. Cosa le manca di più e cosa invece è felice di aver lasciato a Fano? La famiglia e gli amici sono quello che realmente mi manca. Recentemente mi è venuto a trovare in Inghilterra un amico che vive in California da più’ di dieci anni. Erano passati sei anni dall’ultima volta che ci eravamo visti. E’ sorprendente come l’affinità che si acquisisce con gli amici di gioventù non si affievolisca nel tempo. Quando me lo facevano notare ne ero molto scettico, ma c’e’ un sottostrato culturale che accumuna noi italiani, almeno quelli della mia generazione. Parlo di quello che si imparava a scuola, di come si passava il tempo, di come si giocava... Ogni quanto torna? Torno a Fano ogni anno in estate. A volte mi capita di fare brevi visite occasionali a seconda delle esigenze. Il suo luogo preferito di Fano? Ne ho tanti. I primi che mi vengono in mente sono la Corte Malatestiana, il lungomare Sassonia d’inverno, San Biagio e Monte Giove. Pensa che una volta che andrà in pensione
tornerà a vivere a Fano o resterà all’estero? Non ho in programma di tornare a vivere a Fano. Come vedono gli italiani in Inghilterra? La cultura, l’arte e la cucina italiana sono incredibilmente apprezzate in Inghilterra. La TV trasmette regolarmente programmi sull’Italia. L’ultimo che ho visto si intitola Sicily Unpacked, con il cuoco italiano, ma residente in Inghilterra, Giogio Locatelli. L’idea del programma, che è trasmesso il venerdì in prima serata, è di parlare dell’arte e della cucina della Sicilia. Al tempo stesso, però, non mancano riferimenti alla difficoltà di vivere sotto la minaccia di Cosa Nostra e all’uccisione di Giovanni Falcone. Potrei citare tantissimi altri esempi, dalla storia di Venezia a Firenze nel Rinascimento eccetera. Allo stesso tempo, purtroppo, c’e’ un elemento che sta diventando ricorrente quando giornali o programmi televisivi si occupano dell’Italia, ed è quello della diffidenza. Leggo sempre più articoli che mettono in guardia nei confronti di truffe o inganni, specialmente ai danni dei turisti. Conti esorbitanti al ristorante, viaggi in taxi che costano più del biglietto aereo... Un mio collega ha visitato recentemente Siena e mi raccontava di come fosse rimasto sconvolto tanto dalla bellezza della città quanto dai prezzi immorali di certi commercianti per prodotti così comuni come una lattina di Coca Cola. A cui si aggiunge l’arroganza o scortesia se il turista si permette di far notare l’esagerazione. Forse non ci rendiamo conto di come questi comportamenti abbiamo un impatto notevolmente negativo sull’immagine dell’Italia. Nell’era di internet, gli esempi che ho citato vengono divulgati molto rapidamente e ovunque e non sono più visti come qualcosa da accettare perchè parte del folclore del Bel Paese. Da un punto di vista professionale, l’italiano e’ solitamente visto come un bravo professionista, ma raramente come un bravo manager. Giustamente o no, gli inglesi non sono convinti delle nostre capacità organizzative e decisionali. Ci sono sempre illustri eccezioni. Il Chief Executive del gruppo Vodafone, per esempio, e’ l’italiano Vittorio Colao. Un ultimo pensiero su come ci vedono gli inglesi è questo: non importa che cosa ci si mette addosso, per l’inglese l’italiano e’ sempre elegante! Anche le miei figlie mi rimproverano di essere troppo elegante quando le porto al parco! Lo trovo un paradosso, visto che non ho mai prestato attenzione all’abbigliamento! E’ un piacevole stereotipo dell’italiano che ci portiamo addosso. Come giudica invece lei gli inglesi? Quella inglese è una società veramente multiculturale. C’e’ una differenza profonda fra il carattere degli inglesi con radici indiane, caraibiche, cinesi etc. Un aspetto, però, che credo li accumuni tutti è il rispetto per le istituzioni come garanzia di giustizia e applicazione del diritto. Al contrario di come lo stereotipo li dipinge, gli inglesi che conosco sono persone di grande gentilezza e simpatia.
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Giovani, è il nostro momento!
Un’anima da cowboy e il talento di una rock star: ecco la vita country di Fabrizio Pollastrelli
Mattia Tarsi spiega le potenzialità del nuovo decreto Monti: creare un’impresa adesso costa meno di un caffè
Valdostano di nascita e marchigiano d’adozione, Fabrizio Pollastrelli ha abbracciato anima e corpo il genere country
di Claudia Moschi
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’Italia non è un paese per giovani: se fino allo scorso gennaio questa sembrava essere una verità inconfutabile nell’ultimo mese le cose sono cambiate.
Fino a poco tempo fa, infatti, un giovane che avesse voluto anche solo costituire un’impresa avrebbe dovuto possedere una notevole somma di denaro visto che per fondare una Srl, ovvero una società a responsabilità limitate, era necessario un capitale sociale di partenza di almeno 10mila euro, più altri 5mila per le spese notarili e quelle di registrazione ai vari tribunali e uffici competenti. E sarebbe stato solo l’inizio perché la costituzione della Srl era solo il punto di partenza per entrare nel mercato. Con il decreto Cresci Italia del governo Monti, per i giovani sotto i 35 anni la musica è cambiata: adesso basta avere un euro in tasca e si può creare la cosiddetta società sem-
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plificata. I15mila euro che fino ad un mese fa sarebbero istantaneamente spariti nelle pieghe della burocrazia italiana adesso possono essere impiegati subito per avviare l’impresa. “Questo decreto è una grande opportunità per i giovani – spiega Mattia Tarsi, imprenditore e politico di 28 anni – perché se hai un sogno o un’idea valida ora hai una chance immediata di costruire qualcosa di
tuo, di metterti in gioco e allo stesso tempo di riattivare quel meccanismo creativitàproduttività che con la crisi economica si è inceppato. Lo scopo naturale della fondazione di un’impresa è quello di creare nuovi posti di lavoro e aumentare il numero degli assunti ed era ora che si facesse qualcosa per valorizzare quel capitale dimenticato che siamo noi giovani”. Capitale che nel mondo anglosassone è tenuto in grande considerazione da sempre: “L’Italia è in ritardo di anni luce: è da tanto che in Inghilterra sono sufficienti solo un centinaio di sterline e un’ora di tempo per costituire un’impresa. Qui ci vogliono tre ore solo per avere una firma su un pezzo di carta. Di questi tempi i giovani sono molto svantaggiati – prosegue Tarsi - vengono eliminati in partenza perché sempre più spesso non possono contare sull’aiuto economico dei genitori e gli istituti di credito troppe volte non riconoscono un buon investimento, negando prestiti a progetti che invece lo meriterebbero. Questa miopia è stata una grave problema: adesso che la nuova normativa riduce i costi iniziali sono convinto che il numero di correntisti leviterà e i giovani torneranno ad aver voglia di fare impresa”. In effetti, le cifre degli ultimi anni riguardo alle nuove imprese sono state sconfortanti, così come quelle che mostrano la percentuale di studenti neo-diplomati o laureati che oltre a non essere riusciti a trovare un lavoro hanno anche smesso di cercarlo perché scoraggiati. “Credo che questo sia il nostro momento: i ragazzi disoccupati e insoddisfatti dovrebbero radunare le forze e le idee per creare con le proprie mani il loro futuro. Sono necessari meno sacrifici di prima ma è chiaro che questo non garantisce maggiori possibilità di successo: è difficile sopravvivere nel mercato, lo so benissimo – sottolinea Tarsi – e fallire è un’evenienza da mettere in conto. Questo però non deve scoraggiare perché aver tentato e fallito è infinitamente meglio che non averci provato affatto, anche perché l’esperienza che ne deriva è sempre spendibile in una nuova realtà lavorativa. Non tutti nasciamo con il talento o il genio di Steve Jobs, ciò non toglie che ognuno di noi possa aspirare a costruire qualcosa di suo. Il nuovo decreto è il primo passo: adesso bisogna demolire la burocrazia e sono sicuro che l’Italia tornerà ad essere un’eccellenza mondiale grazie ai suoi giovani”.
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razie al padre, anche lui musicista, ha iniziato a suonare diversi strumenti musicali fin da piccolo, e a 12 anni è entrato in conservatorio per approfondire gli studi di pianoforte cui presto preferirà la chitarra folk, che imparerà a maneggiare per conto proprio da vero autodidatta: “Non potevo portarmi il piano alle feste con gli amici – racconta Fabrizio - dunque ho iniziato a studiare la chitarra, molto più leggera e trasportabile!”. Dalle feste ai concerti il passo è breve e col suo groppo rock, Osmosi, inizia a girare per i locali della Val d’Aosta ma è chiara fin da subito la sua predilezione per il genere country. Per togliere ogni dubbio sono stati necessari due anni in Spagna: partito da studente Erasmus, resta folgorato dalla dinamicità del panorama musicale di Vigo, La Coruña e Orense e decide di restare molto più del previsto. Una volta tornato in
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patria ed ultimati gli studi all’università di Urbino si stabilisce a Fano dove comincia a lavorare per la Scavolini, ma essere diventato un manager non gli fa certo passare la voglia di indossare stivali e cappello da cowboy durante le sue performance musicali nei locali della regione. “Sono ormai 8 anni che mi esibisco in serate di musica southern rock’n’country e grazie al successo dilagante dei gruppi di ballo di country line dance, le coinvolgenti coreografie in cui si balla tutti insieme in linea, rispetto al passato molta più gente sta cominciando ad avvicinarsi al mio genere preferito”. Tra le figure storiche che hanno influenzato Fabrizio non si possono non ricordare John Denver e Johnny Cash: “Ho apprezzato tantissimo il modo in cui Cash è stato rappresentato nel film “Walk the line: quando l’amore brucia l’anima”. Lo rivedo ogni volta che posso e ne traggo sempre ispirazione”. Non bisogna neppure dimenticare gli indimenticabili –e forse più commerciali - brani dal sapore
tipicamente folk e southern rock di James Taylor, o di gruppi come i Lynyrd Skynyrd e Creedence Clearwater Revival. Fabrizio ha già cominciato a farsi un nome nei festival e nelle rassegne di musica country: al San Marino Festival Live del 2004 è arrivato in finale vincendo il premio di miglior testo per la canzone inedita “Resta qui con me”: “È una ballata country caratterizzata dalle sonorità un po’ melanconiche della chitarra acustica, dell’armonica e dei violini di sottofondo. Narra la storia di un giovane emigrante – spiega Fabrizio -che con una valigia ed una chitarra tenta di costruire il suo futuro in un nuova città, interrogandosi sulle difficoltà scaturite da tale scelta”. Un tema autobiografico che lascia ampio spazio alla speranza, come quella che nutre nei confronti del Summer Jamboree di Senigallia, e non c’è che dire: per Fano sarebbe un orgoglio vederlo su quel palcoscenico.
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Angela Pascucci: una vita per il palcoscenico
Nuove idee e progetti all’estero: Officine Leoncini è pronta alla sfida del 2012
La giovane attrice fanese è in scena al Sistina e presto farà una tournée nelle Marche
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ngela Pascucci è nata per calcare i palcoscenici.
a saputo realizzare e diffondere l’unico impianto esistente in Italia, e per dimensioni, primo in Europa, T-Glass, in grado di separare vetro bianco dal colorato, di riciclarlo producendone di nuovo;
Già da piccola, infatti, la passione per il teatro è sempre stata la sua cura contro ogni problema. Complice l’influenza della madre e degli ambienti californiani in cui è cresciuta, la danza e l’arte hanno fatto parte della sua vita fin dall’inizio e i film di Fred Astaire e Shirley Temple l’hanno fatta capitolare per i musical. “Adoravo l’idea che gli attori di punto e bianco –spiega la 26enne faneseiniziassero a cantare e a ballare senza una apparente logica”. Studentessa di canto, recitazione e danza nelle scuole fanesi Angela ha anche preso parte al concorso teatrale Fuoriclasse promosso dal Teatro della Fortuna e sempre su quel palcoscenico ha messo in scena uno spettacolo per bambini con musiche inedite cantate dal vivo. La passione per la musica l’ha portata nel coro gospel Slave Song per poi proseguire con approfondimenti di canto lirico. La crescente passione per il canto l’ha premiata: nel 2006 infatti ha vinto il concorso Festivalparco di Lucrezia per la miglior canzone inedita. Ma il sogno più grande restava quello di voler fare musical, come nei film americani che guardava da piccola, così ha abbandonato gli studi universitari e si è trasferita a Milano per entrare a far parte della Compagnia della Rancia e della Scuola del Musical fondata dal regista Saverio Marconi. Durante il biennio accademico Angela non è certo stata con le mani in mano: ha interpretato Laura Wingfield nel dramma di Tennessee Williams Lo zoo di vetro, e ha lavorato come performer esibendosi in duetti con Gigi D’Alessio e Paolo Meneguzzi. Nell’ottobre del 2010 è stata scelta come una delle uniche due protagoniste italiane per Playhouse Disney live!, un family entertainment prodotto dalla Disney il cui cast era totalmente straniero. “È stata un’esperienza fantastica che mi ha portata in tour nelle maggiori città italiane, dove ho potuto cantare, recitare e ballare in compagnia di tutta l’allegra banda di Disney Channel”. Un percorso inarrestabile, quello di Angela, che quest’anno l’ha portata sul palcoscenico del Teatro Sistina di Roma e presto la riporterà a casa con una tournée marchigiana de “La Fattoria degli animali”. Una storia tutta da continuare.
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ha aumentato le assunzioni “in barba” alla crisi economica con uno staff dall’età media di 39 anni; ha sostenuto vari progetti culturali, come la mostra Annunciazione, che si è svolta al Museo Diocesano di Terni, il Festival Umbria Beecoming - Passaggi sul territorio, il progetto “docu-fiction” su Narni sotterranea; ha stretto accordi all’estero per importanti progetti come quello intrapreso in Slovacchia; ha deciso che il 2012 sarà un anno di sfide, da affrontare con il consueto ottimismo. Officine Leoncini, l’azienda di Narni Scalo che opera nel settore dell’impiantistica e della carpenteria metallica, guarda in faccia al 2012 e lo sfida a colpi di progetti, idee innovative per l’Italia e l’estero e un bilancio solido alle spalle. Un bilancio che anche per il nuovo anno parte da un +40% rispetto al budget dello scorso anno, con una parte sostanziale riservata ai contratti con ditte estere di circa
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il 47%. Risultati ottenuti grazie ad un team giovane e motivato e a un management di elevata esperienza guidato da Mariano Leoncini, amministratore delegato di Officine Leoncini. “Officine Leoncini, anche nel 2012 –dichiara Mariano Leoncini-, sarà leader del settore grazie alla capacità di cogliere le opportunità offerte dal mercato continuando a diversificare l’offerta in Italia e all’estero”. Tra i primi paesi con cui Officine Leoncini ha già stretto un legame ci sono diversi stati dell’est Europa. Qui l’azienda di Narni Scalo punterà a esportare la sua tecnica “made in Italy” acquisita nel settore delle energie rinnovabili e impianti per il riciclo dei rifiuti grazie a idee garantite da certificazioni europee di sicurezza e gestione ambientale. Tra i punti di forza di un “successo tutto italiano” basato sull’innovazione tecnologica, l’eccellenza del prodotto e il rispetto delle normative ambientali, c’è anche la costruzione d’impianti AMIS (abbattimento mercurio e idrogeno solforato), che Leoncini gestisce quasi in toto e che Enel installa nelle centrali geotermiche. Altro fiore all’occhiello di Officine Leoncini è inoltre il settore degli impianti automatici
di movimentazione per l’industria, in particolare quelli realizzati per lo smaltimento dei rifiuti. Proprio in tale ambito l’azienda di Narni ha creato un’innovazione unica in Italia e, per dimensioni, in Europa. Si chiama T-Glass ed è un impianto completo di selezione di multi-materiale (vetro, plastica, metalli) per la separazione dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta delle campane, e che ha la potenzialità di trattarne 16.000 tonnellate l’anno. “Grazie a tale innovativo impianto -spiega Mariano Leoncini- i rifiuti che vengono smaltiti in discarica si aggirano soltanto intorno al 15%, il restante 85% del vetro viene riciclato. Stiamo già pensando di esportare il nostro modello all’estero”. Di fondamentale attrazione innovativa anche la sfida intrapresa in Slovacchia, dove “stiamo lavorando per ultimare la realizzazione di una parte considerevole della centrale nucleare di Mochovce, un progetto Enel che prevede il completamento di due reattori nucleari per un totale di 880 Mw il cui termine dei lavori è previsto nel 2013”. “Siamo già al lavoro per raggiungere importanti traguardi anche nei prossimi dodici mesi –conclude Leoncini-. Il mondo ci aspetta”.
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Fanesi brava gente Da Fabio Tombari a Luciano Anselmi, un viaggio tra i cittadini più illustri Luciano Anselmi
di Rodolfo Colarizi
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a dove nasce questo libro? Da un atto di affetto personale nei confronti della nostra città perché, pur essendo stato lontano per 40 anni, non ho mai interrotto il filo rosso con gli umori e i sapori di Fano. Sono stato colto allora da una curiosità conoscitiva: mi sono chiesto se la “fanesità” ha favorito o intralciato le eccellenze del passato. Il criterio che ho seguito è stato rigido ma obiettivo: ho privilegiato i personaggi che sono venuti al mondo nel perimetro della città perché se avessi ampliato il grandangolo a quanti sono nati altrove, ma hanno lasciato una traccia, l’elenco sarebbe stato troppo ampio. Ne è uscita una
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galleria di profili di vario spessore, alcuni notissimi, altri conosciuti, altri dimenticati. Ho tentato, attraverso la copertina, di fare un parallelismo: come il bimillenario Arco d’Augusto, che è il nostro simbolo, è composto da pietroni squadrati, di dimensioni e peso diversi, così le eccellenze locali di varia caratura e prestigio hanno contribuito a dare lustro alla città. Non a caso l’immagine è stata focalizzata sulla buca delle elemosine che testimonia la generosità dei nostri concittadini. Nel prendere carta e penna mi sono convinto che sarebbe stato utile rivolgersi a tutti, ma in particolare ai giovani, visto che anch’io conoscevo poco e male alcuni personaggi che ho imparato a rispettare e stimare. Debbo confessare
che tutti mi hanno intrigato e trasmesso un fascino sottile tanto più intenso quanto il personaggio era meno noto. Sono partito dai “mostri sacri” e non si poteva che iniziare col mitico Fabio Tombari che ci ha deliziato e affascinato con la sua prosa accattivante fin da quando avevamo i calzoni alla zuava, per passare all’indimenticabile attore, dalla voce suadente, Ruggero Ruggeri, poi alla raffinata intelligenza di Valerio Volpini e alla profonda umanità e simpatia del coltissimo Don Guido Berardi, “il gigante buono”, per passare allo scrittore Giulio Grimaldi che tanto ha amato il nostro mare e la marineria, al genio di Giacomo Torelli che con le sue sceneggiature teatrali incantò la corte del Re Sole. Mi ha molto colpito inoltre la generosità di Monsignor Giuseppe Gentili, l’amico degli orfanelli, la cultura giuridica di Enzo Capalozza, la managerialità del prefetto Guido Padalino, ma anche Papa Clemente VIII, Cesare Rossi, Bruno Barilli, Giuseppe Bonura, Sebastiano Ceccarini, Giuseppe e Filippo Bracci, Carlo Magini e molti altri. Duole segnalare che ho trovato soltanto due donne, Laura Martinozzi, Duchessa di Modena e la figlia Maria Beatrice che è stata regina d’Inghilterra, meritevoli di essere inserite in questo consesso. Ho lasciato di proposito per ultimo il mio compagno di collegio Luciano Anselmi non solo per motivi affettivi, ma anche perché, a mio avviso, è stato per Fano quello che Giacomo Leopardi è stato per Recanati. Ho ritenuto opportuno, dove possibile, integrare alcuni profili con toccanti testimonianze che vanno da Paolo Pagnottella a Nestore Morosini, da Franco Battistelli a Maria Elda Padalino. Per correttezza non svelerò quali sono state le mie conclusioni sull’interrogativo che mi sono proposto, anticipo solo che tutti i personaggi, sia quelli che sono rimasti a Fano sia quelli che si sono allontanati, ad eccezione di uno screzio di Ruggero Ruggeri, hanno amato profondamente la città natale. Si obietterà che è normale, è vero, ma per Fano lo è in maniera maggiore. C’è un perché! Si tratta di un sentimento genuino che sotto l’Arco d’Augusto è molto sentito, nobilitato da una sensibilità “criticamente affettuosa”, quindi pregevole e apprezzabile. La riflessione conclusiva scivola naturalmente: i personaggi che ho tratteggiato - non so se sono riuscito nell’intento - testimoniano dall’alto della loro notorietà che i “fanesi brava gente” ci sono stati, ci sono e sicuramente ci saranno.
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Un romanzo per gli Orsi della Luna La psicologa Stefania Schiaroli “scrive con l’anima” d’amore, di destino e di speranza
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tefania Schiaroli, classe 1974, è una giovane donna estremamente attiva e molto sensibile al fascino che la vita sa riservare a chi non si ferma alle apparenze ma anzi, desidera lasciarsi travolgere dagli imprevisti, dal caso e perché no, dal destino. Laureata in Psicologia a Urbino, ha approfondito i suoi studi con corsi post-lauream e master che l’hanno portata a Roma dove attualmente lavora per la Fondazione ICSA, (Intelligence, Culture and Strategic Analysis), un centro di analisi e di elaborazione culturale che intende trattare in modo innovativo i temi della sicurezza, della difesa e dell’intelligence, come segretaria del presidente, l’On. Marco Minniti. Il suo ottimismo e la sua voglia di vivere hanno trovato ulteriore sbocco nel suo romanzo d’esordio, “Ama l’amore”, edito da Altro Mondo e in vendita nella libreria Mondadori di Fano oppure online sul sito della casa editrice; come suggerisce il titolo, la storia narra le vicende di due giovani, Ania e Josh, che si innamorano perdutamente per poi perdersi di vista a causa di stili di vita molto diversi.
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L’elemento intrigante è dato dalla decisione consensuale di cancellare i reciproci numeri di telefono, per rompere definitivamente i contatti. Tuttavia, essendo entrambe estremamente fatalisti si promettono di non lasciarsi più se il destino dovesse farli rincontrare in qualche modo. Questa decisione viene ben presto rimpianta e i due si rendono conto di non poter vivere l’uno senza l’altra, ma come fare per ritrovarsi? È vero che il destino ha una sua volontà, ma questo non significa che non possa essere aiutato in qualche modo ad andare nella direzione che desideriamo percorra. E così Ania e Josh si lanciano in una corsa contro il tempo per ritrovarsi e per farlo sono disposti ad arrivare in capo al mondo. Pilota lui, scrittrice lei, ecco che li vediamo a Roma, Cortina, Parigi, Scozia e persino New York, attorniati da una miriade di personaggi dai caratteri efficacemente immortalati dalle parole di Stefania Schiaroli che con delicatezza ci fa entrare nelle vite di bambini, ballerine, castellani e persino cani. L’autrice, infatti, è una grande amante degli animali e il suo libro riserva un posto d’onore ai suoi due cani, Ronie e Chicca. Ma il suo amore per i cani è solo la punta dell’iceberg. La Schiaroli, infatti, ha deciso di devolvere parte delle vendite alla causa degli Orsi della Luna, ovvero gli orsi neri che popolano ampie regioni dell’Asia e che, purtroppo, sono sottoposti ad atroci torture da parte della popolazione locale che ne contrabbanda la bile. Da millenni, infatti, si ritiene che la sostanza prodotta dalla cistifellea di questi splendidi animali selvatici abbia proprietà antidolorifiche e nonostante i progressi compiuti dalla farmacologia cinese e la presenza di numerosi rimedi alternativi, la bile degli Orsi della Luna è ancora estremamente richiesta non solo dalle popolazioni asiatiche ma anche dal resto del mercato mondiale. Questa sostanza, pur essendo bandita in Occidente, è contenuta in molti prodotti cosmetici e persino bevande. L’autrice è venuta a conoscenza delle torture inflitte agli Orsi della Luna grazie ad un servizio di Edoardo Stoppa, l’inviato di Striscia la Notizia che si occupa delle inchieste relative ai maltrattamenti degli animali, e si è subito impegnata attivamente nella battaglia della Animals Asia Foundation, l’unica organizzazione non governativa che si occupi delle condizioni cui vengono sottoposti questi animali. Questa ONG ha costruito e
gestisce due santuari nella provincia di Sichuan, in Cina e nel Parco Nazionale di Tam Dao, in Vietnam, entrambi diventati modello internazionale di eccellenza. Animals Asia impiega oltre 260 operatori qualificati in tutto il mondo ma il suo lavoro ha bisogno del sostegno di tutti, e di questo appello Stefania è diventata ambasciatrice riponendo le sue speranze nel passaparola.
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E’ l’uomo il migliore amico del cane Il fotografo Paolo Alberto Del Bianco ha dedicato un libro ai cani e ai loro padroni
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l fotografo fanese Paolo Alberto Del Bianco ha da poco pubblicato una raccolta fotografica di più di 200 immagini il cui titolo, “Il migliore amico del cane”, inquadra perfettamente le intenzioni dell’artista che ha proprio voluto ribaltare il mito che ha sempre posto i quadrupedi in posizione subalterna rispetto agli esseri umani. L’opera, nata quasi per caso e un po’ per scherzo, è partita da una fotografia che Del Bianco ha scattato ad un suo amico in compagnia del suo segugio e che ha riscosso molto successo una volta affissa sulla vetrina del suo laboratorio, in via Roma 15. Molti clienti si sono rivolti a lui per farsi immortalare con i propri cuccioli e ben presto il passaparola
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ha reso possibile la creazione di una collezione di ritratti così corposa. Alcuni sfoggiano pose serie, altri sono visibilmente più pestiferi, quel che è certo è che in più di una fotografia la somiglianza tra cane e padrone è lampante. E per chi nutrisse ancora qualche incertezza se i cani abbiano o meno un’anima basta guardarli negli occhi e ogni dubbio sarà fugato.
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Largo ai giovani: Happy Days!
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Un’associazione giovanile per i ragazzi di Fano e dintorni, sempre alla ricerca di nuovi talenti di Claudia Moschi
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Fano esiste un posto in cui si lascia campo libero ai giovani e al loro talento, dove hanno la possibilità di esprimere la loro creatività attraverso l’ideazione e lo sviluppo di numerosi laboratori, prevalentemente artistici. E il loro punto di riferimento è Caterina Maggini che ha messo a disposizione dei ragazzi e delle loro famiglie le proprie energie e competenze. Come? Fondando l’associazione giovanile Happy Days, che a gennaio ha affrontato un vero e proprio battesimo di fuoco con l’applauditissimo spettacolo “Tonight Mamma mia!”, il musical degli Abba che Caterina ha arrangiato con la collaborazione di Fabrizio Bartolucci, un vero professionista del mondo del teatro e che è andato in scena al Teatro della Fortuna. Come è nata l’idea di Happy Days? La crisi degli ultimi anni, sia economica che sociale, ha colpito duramente anche i ragazzi che hanno visto diminuire notevolmente le loro occasioni di incontro e di relazione che, personalmente, ritengo essere fondamentali per l’inserimento nella società civile. Così, a febbraio dell’anno scorso, ho deciso di far nascere un luogo dove i giovani di Fano e dell’entroterra possano stare insieme per divertirsi e crear e qualcosa di
loro, imparando anche i valori della collaborazione e dello scambio di idee. In che modo ci è riuscita? Dandogli carta bianca: se hanno un’idea per un laboratorio ci mettiamo insieme a svilupparla e sempre insieme delineiamo le fasi per poterlo realizzare davvero. Un esempio è stata la scelta del musical: sono stati loro a volerlo perché gli permette di recitare, ballare e cantare allo stesso tempo, così ho preso in mano la sceneggiatura e l’ho arrangiata in base alle nostre esigenze. Ho cercato di coinvolgere più elementi possibile e con l’aiuto di Fabrizio Bartolucci, che ci ha insegnato tantissime cose, siamo riusciti a portare avanti un progetto di formazione fisica e relazionale grazie anche alla forte motivazione dei ragazzi. Quindi i suoi ragazzi, oltre a divertirsi, vengono anche educati? Si educano da soli, io sono solo un punto di riferimento. Ce la fanno con le proprie forze attraverso le esperienze di gruppo: i caratteri si smussano ed emergono consapevolezze importanti visto e considerato che ben presto dovranno fare scelte di vita fondamentali. È un ambiente pulito, i ragazzi sono affiatati e responsabili ed è bello vederli crescere con valori così ben definiti. E come è andato lo spettacolo? È stato un successo incredibile, abbiamo fatto il tutto esaurito, tanto che ci hanno chiesto di replicare quanto prima. Sinceramente spero di riuscire ad avere l’opportunità di bissare durante il Carnevale, nel frattempo noi di Happy Days avremo il nostro carro, quello della Vedova Nera, e i ragazzi
animeranno la festa come solo loro sanno fare. Quindi il palcoscenico non è l’unico posto in cui i ragazzi si esibiscono? No! Noi forniamo l’animazione per diverse feste, anche private, e visto che condividiamo il nome con l’american restaurant Happy Days spesso collaboriamo per le loro serate. Qual è la cadenza dei vostri incontri? Ci vediamo due o tre volte a settimana, di sera così da non andare in conflitto con gli impegni di studio e di sport, ma per prepararci per il musical ci siamo visti anche tutti i giorni e anche adesso che c’è il Carnevale i nostri appuntamenti sono quasi quotidiani. E il rapporto con le famiglie com’è? Fantastico! I genitori sono davvero felici di vedere i propri figli così soddisfatti e impegnati e hanno contribuito volentieri all’ottima riuscita dello spettacolo. Tra l’altro l’unico contributo richiesto dall’associazione Happy Days è il tesseramento iniziale che costa 15 euro, poi basta. Inoltre il prossimo mese organizzeremo una festa per le nuove iscrizioni e spero tanto che da 21 diventeremo molti di più.. come si suol dire più siamo e meglio è! E dove vi possiamo trovare? La sede dell’associazione è in viale Piceno sopra i capannoni dei carri di carnevale, una sala messa a disposizione dell’associazione ad uso gratuito proprio grazie alla collaborazione con l’assessorato al Turismo ed Ente Manifestazioni. L’associazione è aperta a tutti i giovani che vogliono far parte di questo meraviglioso gruppo. Vi aspettiamo!
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Un club al servizio della città
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La protezione civile di Fano anche nel 2011 ha garantito importanti servizi per la comunità fanese e quella di Cartoceto
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ono 89 i soci del Club “E. Mattei” aderenti alla FIR CB, la protezione civile di Fano che quotidianamente sono impegnati in importanti servizi di volontariato nel Comune di Fano e di Cartoceto. Li vediamo spesso a presidiare le uscite delle scuole, nelle emergenze in autostrada, insieme agli anziani, dando quasi per scontato quello che fanno, ma la loro opera ha un valore sociale unico e spesso serve per colmare quei vuoti che le amministrazioni pubbliche non riescono a colmare. Durante il 2011, tra Fano e Cartoceto, il Club “E. Mattei” è stato impegnato nelle seguenti attività: trasporto giornaliero di persone diversamente abili ed anziani (11 volontari); nuovo servizio in convenzione con il comune di Cartoceto, assistenza sulle strisce pedonali presso le scuole elementari (22 volontari); salvaguardia dello stabile dell’ex caserma Paolini adibito a parcheggio pubblico (4 volontari); gestione dell’apertura della Rocca Malatestiano (8 volontari); consegna nelle strutture scolastiche di pasti preparati nella cucina centralizzata (3 volontari); trasporto e accompagnamento di anziani
nel periodo estivo (4 volontari); presenza in deposito per pronto intervento (2 volontari); presenza nel centro operativo (1 volontario); presenza in sede (1 volontario). Quando è tutto a peno regime, i volontari impegnati giornalmente sono di 56. Il C.B. Mattei è stato presente, facendo prevenzione, in numerose manifestazioni della città di Fano dove era previsto un notevole flusso di pubblico: Carnevale di Fano, Carnevale estivo, Fuxia Race, Notte Bianca, Fano dei Cesari, Frecce tricolore, Sapori e aromi d’autunno, Festival per tutti i gusti, Collemarathon, Sapori & Motori, Gare ciclistiche, podistiche e sagre di quartiere (Bellocchi, S.Orso, Fenile, Cuccurano, Rosciano, Carignano ecc. ecc). Tra le varie attività svolte anche la collaborazione con la Regione Marche e le forze dell’ordine al progetto di “Un soffio per la vita”, che ha visto la presenza della protezione civile fanese con l’etilometro per la misurazione del tasso alcolemico in varie manifestazioni, con lo scopo di prevenire le stragi del sabato sera. I volontari hanno partecipato anche ad esercitazioni provinciali, regionali, nazionali ed Internazionali, come nel caso della trasferta in Olanda in supporto all’ARES (Asso-
ecco alcune delle proposte che potrete trovare alla zenaide viaggi, affiliato pinguino network, in via san francesco davanti al comune a fano: ciazione Regionale Emergenza Socio Sanitaria) dove si sono adoperati per preparare i pasti e per trasportare con mezzi propri il materiale necessario per l’esercitazione. A luglio, poi, si è svolta una importante esercitazione nazionale proprio a Fano che ha visto la partecipazione di quasi tutte le regioni d’Italia con ben 258 volontari. Impossibile riuscire ad elencare tutte le iniziative svolte dai volontari della protezione civile di Fano (vi invitiamo a visitare il sito http://www.cbclubmatteifano.it/) a cui va un sentito ringraziamento per il servizio che garantiscono tutti i giorni.
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“QUASI QUASI CI VADO” …AUSTRALIA, LA GRANDE ISOLA DEI SOGNI” Visitare l'Australia non e' piu' un sogno, infatti con il Visa Working Holiday abbiamo realizzato il desiderio di tanti ragazzi fanesi di vedere la grande isola. Sembra ci sia un legame ormai consolidato tra Fano e Sydney, tanto da lavorarci e viverci in tutta tranquillita'. Tutto questo e' piu' facile di quanto si possa pensare: infatti con il Visa Working Holiday farsi una vacanza lavorando e' semplicissimo. Si predispone il periodo nel quale partire, si pianifica il volo, con tariffe a partire da euro 850,00 tutto incluso, e si prepara il passaporto. Al resto pensiamo noi, vi prepariamo il visto e vi diamo il regolamento per poter lavorare o studiare l'inglese fino ad un massimo di 12 mesi di permanenza. Le possibilta' di lavoro sono diverse: dalla baby sitter al cameriere, al maestro di tennis, barman, ma anche raccogliere frutta nelle fattorie c'e' ne' per tutti i gusti. L'unico vincolo da rispettare e' l'eta', infatti queste agevolazioni ci sono solo dai 18 ai 35 anni. Allora che aspettate a volare tra la grande barriera corallina e i canguri?
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La povertà non conosce crisi, ma la crisi conosce la povertà Sono in aumento le persone che si rivolgono all’Opera Padre Pio
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er capire come la crisi stia creando sempre più povertà è sufficiente analizzare i dati forniti dall’associazione di volontariato San Paterniano che attraverso la mensa dei poveri garantisce un importante punto di riferimento per tutti coloro che si trovano in difficoltà. Il totale pasti erogati è passato infatti, dai 33.660 del 2010 ai 35.428 del 2011 con un incremento del 5% circa. Le persone accolte nel centro notturno sono passate dalle 225 del 2010 alle 259 del 2011 con un incremento del 13% circa. Le percentuali tra
italiani e stranieri, rimangono sostanzialmente invariate tra 2010 e 2011 (1/3 italiani e 2/3 stranieri in mensa a pranzo, mentre 45% di italiani e 55% di stranieri nel centro notturno). A dicembre 2011 le persone che hanno frequentato la mensa sono state 135 (37 donne e 98 uomini). Di queste 135 persone 40 erano italiani e 95 stranieri. Tra i 40 italiani c’erano anche 12 fanesi e questo è sicuramente uno dei dati più significativi perché anche la povertà tra i nostri cittadini è in aumento. “C’è anche chi si vergogna –spiega Gabriele Darpetti, presidente dell’associazione di volontariato San Paterniano- e ci chiede il pasto da portare via perché non
si vuole far vedere mangiare dentro il centro per timore di essere riconosciuto”. Tra i fanesi anche padri separati che tra alimenti e rata del mutuo da pagare fanno fatica ad arrivare a fine mese. Per quanto riguarda l’accoglienza notturna le persone accolte a dormire sono state 259. Di queste 158 erano uomini e 101 erano, la media è stata di 10/11 notti a testa, per un totale di 2.756 notti. 33 persone sono rientrate per un “secondo periodo” per cui le persone “effettive” sono state 226. Di queste 226 persone 100 sono italiane, mentre il 56%, ossia 126 persone sono straniere (di 21 nazionalità diverse). Da quando la legge offre la possibilità, a chi è stato sorpreso alla guida in stato di ebbrezza, di scontare la pena con lavori di pubblica utilità non retribuiti, diverse persone si sono rivolte all’associazione San Paterniano. In totale sono stati 22 gli automobilisti che hanno chiesto al giudice di poter svolgere volontariato alla cosiddetta “mensa dei poveri” occupandosi della predisposizione della sala e dei tavoli, della pulizia e sistemazione dei tavoli e della cucina e dell’accoglienza degli ospiti. La cosa più significativa e che alcuni di loro, dopo aver scontato la pena, hanno deciso di continuare a prestare servizio di volontariato alla mensa di San Paterniano.
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FATTI RAPIRE
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Naturopatia–Iridologia
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Il rientro al lavoro provoca stress: yoga e meditazione il rimedio
Sfrenato desiderio di zuccheri? Attenzione alla Candida
Energiavitasana di Chiara Santoni - iridologa, naturopata e insegnante yoga e attività olistiche riceve su appuntamento in Via Flaminia, 170 – Calcinelli di Saltara (PU) oppure presso la palestra Myvida di Fano. Per informazioni 333.4556358 yogashiva@alice.it
Energiavitasana di Chiara Santoni - iridologa, naturopata e insegnante yoga e attività olistiche riceve su appuntamento in Via Flaminia, 170 – Calcinelli di Saltara (PU) oppure presso la palestra Myvida di Fano. Per informazioni 333.4556358 yogashiva@alice.it
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l rientro al lavoro, il ritorno alle mansioni quotidiane, al traffico, ai soliti orari (dimenticati durante il periodo di ferie) possono provocare lentamente nervosismo, affaticamento, spossatezza, apatia. Il tutto è riassunto in una sola parola: STRESS Lo stress provocato dal rientro al lavoro contribuisce lentamente ad aumentare la sensazione di affaticamento fisico e mentale, conseguenza di un accumulo di tossine che il nostro organismo immagazzina giorno dopo giorno sotto il peso della routine quotidiana e del ritmo frenetico che la società attuale impone a tutti noi. Tutto questo stress può provocare caduta di capelli, pancia gonfia, stanchezza, difficoltà nello svolgere i compiti assegnatici e tanto altro. Qual è la soluzione per eliminarlo? Una buona disintossicazione psicofisica: dedicarsi ad uno sport che ci piace, ottimo sia per eliminare le tossine che per trovare giovamento mentale. Scegliamo ciò che ci piace, attività di gruppo o individuali, sport dinamici o rilassanti. Quel che è fondamentale per contrastare lo stress è affrontare le situazioni con atteggiamenti positivi e creativi, fattori che contribuiscono ad aumentare sostanze come l’endorfina, integratore naturale del benessere e della felicità. Ricordiamoci inoltre, anche se sembra banale dirlo, che una buona respirazione è uno dei modi migliori per aiutare l’organismo ad eliminare le tossine; ci aiuta a ritrovare la CALMA in ogni momento. Infatti la calma è fondamentale, ci aiuta a
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vedere con chiarezza ogni istante della vita e ad affrontare con fermezza ogni difficoltà e scelta. Come trovare o aumentare questa calma? Attraverso la meditazione o la disciplina dello yoga le quali ci insegnano a trovare i punti di massima energia del nostro corpo, a riportarlo in equilibrio, ritrovando forza, resistenza e vitalità. Lo yoga è una disciplina orientale che grazie alla respirazione, alla concentrazione ed ai movimenti del corpo, purifica sia la mente che il fisico, rafforzando la nostra interiorità e la nostra consapevolezza, aiutandoci persino nei momenti in cui si devono prendere decisioni importanti. Al Mivida s.a.s, in una stanza olistica appositamente creata, Chiara propone yoga e meditazione per ritrovare quell’armonia e benessere psicofisico che in casa e fuori non
riusciamo a fare nostro; inoltre, insegnanti qualificati possono aiutarti a trovare lo sport più adatto alle tue esigenze offrendoti ampie attrezzature ed attività alternative. Ricordiamoci inoltre che, per una disintossicazione ottimale, è di fondamentale importanza una sana e corretta alimentazione. Ma come possiamo vedere se il nostro organismo è intossicato? Attraverso l’iridologia. Con una visita all’iride (occhio) troviamo la storia del nostro organismo e della sua salute. Chiara, attraverso dei rimedi e prodotti completamente naturali, può aiutarvi a ritrovare il vostro benessere psicofisico. Ritrovare la forma è possibile, l’importante è rivolgersi a professionisti di questo settore che sono in grado di restituirti CALMA ed eliminare lo STRESS.
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o sfrenato desiderio di zuccheri semplici è rapportato dall’alta percentuale di tossine nel sangue, le quali agiscono nel sistema nervoso centrale. Quando il sistema immunitario si abbassa, per l’aumento della presenza di tossine endogene ed esogene, la Candida che normalmente accompagna la vita dell’individuo sano, accresce notevolmente causando varie e importanti distonie per la salute. La “vera residenza” della candida è la mucosa dell’intestino tenue! Un fattore che permette e favorisce la proliferazione della candida è alimentare, in quanto si nutre fondamentalmente di carboidrati semplici. Ecco perché uno dei sintomi caratteristici dell’infezione da candida è la golosità nei confronti del pane, patate, pizza, pasta, dolci e zucchero. Un altro fattore è anche l’uso disarmonico di farmaci come gli antibiotici, o cortisoni, contraccettivi orali, farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale, farmaci antiulcerosi, le amalgame dentarie che contengono mercurio. Anche i fastidi dermatologici sono in stretta correlazione con la candidosi. Nell’ultimo trentennio risulta evidente a tutta la popolazione l’enorme incremento delle allergie e delle intolleranze alimentari riferibile al cibo tecnologico e dall’abuso eccessivo di prodotti derivati dal grano. Anche per la Candida la NATUROPATIA è in
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grado di dare risposte importanti. La NATUROPATIA considera, infatti, l’individuo nella sui interezza (corpo, mente, spirito), riguardando la vita o la vita basata sulla conoscenza di tutti gli aspetti che compongono la vita. Per l’Ayurveda la fisiologia prevale sulla patologia, in accordo con le immutabili leggi della natura di cui l’uomo è parte e che ognuno di noi può sperimentare di persona. La natura è vita, è gioia, è armonia, è ordine è intelligenza. L’invecchiamento precoce, la degenerazione, le distonie, sono l’espressione ed il risultato molte volte del Pragyaparad (errore di discriminazione della mente) che ci porta a scegliere per noi stessi cibi inadatti, abitudini di vita sbagliate e cattive. Ci sono cose molto semplici che si possono fare anche tutti i giorni e che possono aiutare a stare meglio. Meditare almeno 20 30 minuti al giorno è una queste. Nella meditazione, le nostre cellule diventano consapevoli e coscienti dei pensieri, percepiscono che lo stress viene rilasciato. Anche una corretta alimentazione è importante così come l’individuazione delle intolleranze alimentari. La detossicazione è fondamentale perché ci permette di eliminare dall’intestino quel materiale non digerito presente da anni, che porta la formazione di tossine. L’esercizio fisico-yoga va praticato regolarmente perché favorisce l’eliminazione delle tossine attraverso il sudore e contribuisce a regolarizzare l’ intestino. Se effettuato in
un intervallo di frequenza cardiaca ben specifico e personale, rilevato da accurati test e facendosi seguire da persone competenti, si avrà anche un incremento notevole della produzione di un potentissimo antiossidante.
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Scopri le origini della tua strada. Via Bruno Venturini Non tutti sanno a chi è intitolata la via in cui abitano di Carlo Moscelli
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er quanti non sanno chi era il personaggio cui è intitolata la via in cui abitano: Bruno Venturini (Fano, 28.9.1909-Brescia 29.11.1944), dottore veterinario e chimico, propagandista antifascista e comunista. Bruno Venturini preferì fare il garzone di barbiere, piuttosto che seguire gli studi tecnici ai quali i genitori l’avevano indirizzato. Così, quando i suoi si convinsero ad iscriverlo allo Scientifico, Bruno non riuscì a finire il Liceo prima della chiamata per la leva. Lo terminò concluso il servizio militare e s’iscrisse, a Bologna, a Veterinaria. Era ancora studente quando, a Fano nel 1930, cominciò a svolgere attività antifascista clandestina con un gruppetto di militanti comunisti. Stavano per dare alle stampe “La Scintilla”, un foglio d’opposizione, ma furono denunciati da una spia al Tribunale speciale e condanna nel 1933 a dieci anni per Venturini e i suoi compagni. Nel carcere di Civitavecchia l’incontro con alcuni dei massimi dirigenti comunisti di allora e il rinnovato impegno antifascista. Il giovane comunista è scarcerato nel 1937. Riprende l’attività politica clandestina e gli studi. Quando si laurea in Veterinaria, le autorità fasciste gli impediscono di esercitare la pro-
fessione. Così Venturini torna agli studi e, nel 1942, si laurea in Chimica all’Università di Camerino. Nello stesso anno si trasferisce a Milano, dove è chiamato a far parte di quel Comitato federale comunista. Un anno ancora e Venturini, che ha assunto il nome di copertura di Gianni Bianchini, ha un ruolo importante nella costituzione della prima organizzazione unitaria dell’antifascismo italiano: quel Comitato Nazionale d’Azione Antifascista, dal quale sarebbe poi nato il Comitato di Liberazione Nazionale. Tra gli organizzatori degli scioperi del marzo 1943, “Bianchini” il 26 luglio tiene a Milano un comizio a nome del Partito comunista e, dopo l’8 settembre, organizza l’andata in montagna dei militari sbandati, dei ricercati e dei giovani renitenti. Quando, la vigilia del Capodanno 1944, i fascisti arrestano sua moglie, Libera Callegari, “Bianchini” si sposta a Roma, dove svolge, in collegamento con Giorgio Amendola, attività politico-militare nella settima Zona. Poi, per Venturini, è un turbinio d’incarichi e di spostamenti. Rientra a Milano, poi ai primi di giugno del 1944, dirige la Federazione comunista di Venezia. Diventa ispettore del CLN regionale per le province di Vicenza e Treviso. Passa sull’altipiano del Cansiglio, come rappresentante
Bruno Venturini
del Partito comunista presso la Divisione Garibaldi “Nannetti”, e dopo i rastrellamenti del settembre 1944, si trasferisce a Vicenza per dirigervi quella Federazione comunista. Quando in Veneto arriva Giorgio Amendola, “Bianchini” è nominato vice comandante del CNL delle Tre Venezie. In tale veste fa la spola con Milano, per partecipare alle riunioni del CLN Alta Italia. È proprio in una di queste occasioni che perde la vita. Dopo un incontro a Milano con Luigi Longo, “Bianchini” è diretto a Padova. Arriva a Brescia e, mentre attende un mezzo per proseguire il viaggio, è riconosciuto da una “repubblichina” di Fano riparata al Nord. La donna avvisa i fascisti di Brescia e “Bianchini” è preso in trappola. Un disperato tentativo di sottrarsi alla cattura è troncato da una raffica di mitra dei Tedeschi. A lui è intitolata a Fano anche una palestra, sulla facciata della quale una lapide lo ricorda. Il 10 maggio 1972 gli è stata conferita una medaglia d’argento al valor militare alla memoria.
Palestra Venturini
Libera Calligari
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Il cineasta
Oscar alert! Il meglio dei Golden Globe e i piaceri forti del nuovo cinema 2012 Il trionfo di film, autori, attori ingiustamente sacrificati dalle majors e dai premi maggiori; ma soprattutto l’emergere di una nuova generazione… di Annalisa Perazzini
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e fornire informazioni accurate e autorevoli sul cinema è lo scopo di questa rubrica, voglio ribadire ancora una volta quanto mi sorprendano sempre in positivo le scelte dei nostri lettori: raffinate, appassionate, in due parole mai deludenti.
fa ritrovare una coppia collaudatissima e simpaticissima: Claudio Bisio e Alessandro Siani. Quest’anno i due, che col prequel Benvenuti al Sud, hanno fatto storia,ci portano dal Sud al Nord Italia per ripetere il viaggio, ma stavolta all’incontrario: si tratta di quello di un irresistibile terrone nella Milano dei pregiudizi, nella metropoli dell’Expò esagerato dove però non mancheranno riflessioni diverse dallo stereotipo. Infine concludiamo questa carrellata con Michael Fassbender, attore rivelazione di quest’anno, insieme a Gosling e alla nostra Paola Cortellesi, grazie al talento, alle presenze e alla varietà di ruoli sul grande e piccolo schermo. Nel 2011, infatti, Fassbender è stato Mr. Rochester nella nuova versione di Jane Eyre, Magneto in X- Men the first class e Jung in A Dangerous Method, mentre la Cortellesi, con ben tre titoli in sala, non è più una outsider del cinema ma è pronta a salire, in coppia con Kim Rossi Stuart, sulla vetta più alta degli attori italiani più amati dal pubblico. Della serie “Insieme uniti ce la faremo!”, e credo che sotto questo inizio d’anno un po’ incerto sia il miglior augurio che possiamo farvi. Buon 2012 a tutti!
Mentre le nomination ai Golden Globe hanno effettivamente snobbato Polanski e Terence Malick, i lettori, al contrario, ne hanno decretato il successo senza pari, tanto che non ho trovato affatto sbagliato segnalare come migliori film del 2011 This Must be the Place, Carnage, The Tree of Life e persino Drive, dell’esordiente produttore e regista di talento Nicholas Winding Refn, anzi, direi che hanno contribuito a delineare l’orizzonte fervido e immaginario di una generazione tutta nuova di attori di culto, tra cui spiccano Ryan Gosling, Kate Winslet (miglior interprete e migliore attrice del 2011 scavalcando persino la giurassica regina per tre anni di seguito, Meryl Streep), Natalie Portman, Tom Hardy, Robert Pattinson e Jean Dujardin. Se poi aggiungiamo che il
secondo compito di un lettore o cultore di cinema è quello di intuire gli indizi del nuovo, valorizzarli, farli crescere anche assieme ad una nuova generazione di spettatori, è giusto pretendere un motivo valido per spendere 8,50 euro a testa ogni week end - o quasi - e non accontentarsi della solita lotta di cappa e spada; dei complotti politici, degli eroi mascherati, delle acrobazie su grattacieli e treni in corsa alla Mission Impossible. Perciò, per iniziare il nuovo anno nel segno dell’abbondanza, la prima parte di questo articolo la voglio dedicare al film unanimente più atteso del 2012, ovvero Lo Hobbit di Peter Jackson. Il viaggio esclusivo, ancora una volta nella bellissima ed esoterica Nuova Zelanda, nelle magiche scenografie della Terra di Mezzo, per seguire le avventure dell’Anello fin dai suoi inizi con il fantasmagorico supporto tecnologico della Weta( la stessa degli effetti speciali della trilogia de Il Signore degli Anelli e di Avatar, entrambi vincitori di Oscar). La seconda parte riguarda Benvenuti al Nord che, invece, ci
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la Psicologa - Psicoterapeuta
Crisi... economica/individuale di Silvia Tarsi psicologa@silviatarsi.it - tel. 347 9135489
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rmai da diverso tempo sentiamo nominare la parola crisi per parlare di crisi economica, crisi finanziaria, crisi sociale. In questo articolo desidero riflettere con voi lettori sul parallelismo tra crisi economica e crisi emotiva personale e per farlo è proprio necessario cogliere il significato della parola crisi che viene tanto utilizzata.Il filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti (1942) definisce la crisi come un momento della vita caratterizzato dalla rottura dell’equilibrio precedentemente acquisito e dalla necessità di trasformare i consueti comportamenti che si sono rivelati inadeguati a far fronte alla situazione presente. Anche l’ideogramma cinese per indicare la parola “crisi” è composto da due ideogrammi che possono essere tradotti come “pericolo” e “punto cruciale”. Questo indica come la crisi rappresenti un passaggio delicato e fondamentale nel percorso evolutivo di un uomo o di un sistema, che a partire da un “pericolo”, da una sofferenza, se ben accolta ed analizzata, può rappresentare l’opportunità di un cambiamento, di un miglioramento. Tuttavia la crisi spaventa perché mette la
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società, le persone, nella condizione di guardarsi indietro, di prendere consapevolezza che le vecchie soluzioni trovate non sono più adeguate oggi e ci si sente obbligati a guardare avanti, verso qualcosa che, per ora, è sconosciuto, è da costruire e l’ignoto, si sa, fa paura. Molti, per proteggersi da tale emozione, preferiscono negare la realtà, altri utilizzano l’ottimismo per contrastare la negazione, altri regrediscono e continuano a rimanere attaccati alle vecchie modalità di comportamento che si sono rivelate inadeguate al presente; in tutti questi casi si cerca solamente di nascondere a se stessi e agli altri un malessere che esiste e che di certo si
manifesterà. Non sono un’economista ma una psicoterapeuta e so di certo che in un momento di crisi emotiva è molto importante che la persona si soffermi a cogliere il significato della sua sofferenza, a comprendere perché ciò che oggi non è più funzionale lo è sempre stato nel suo passato, quali bisogni e quali desideri nuovi ha scoperto di sé oggi, in quale modo non si dà la possibilità di soddisfare le nuove esigenze, in che modo si sta bloccando, investire nelle sue risorse migliori per procurare il nuovo…e questo non vale solo nella psicoterapia e nell’ambito di una crisi emotiva! Buon 2012 a tutti.
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i riducono i consumi, si taglia un po’ su tutto, ma soprattutto ora è importante, per aziende ed enti pubblici, parlare con la propria utenza, aprire un dialogo vero, saper spiegare e illustrare scelte, prodotti, eventi.
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Nessun rilancio dei consumi, nessuna nuova fiducia fra cittadini e amministrazioni pubbliche crescerà senza una corretta e efficace comunicazione. Chi “comunica” da quasi 15 anni è la cooperativa Officina Nuova di Fano, nata nel settembre 1997 su iniziativa di un gruppo di giornalisti. L’informazione giornalistica
Dal 30 Gennaio inizierà un corso dedicato ai bambini dai 3 ai 5 anni.
Per informazioni ed iscrizioni ai diversi corsi: fanoscherma@libero.it oppure chiamaci al 339.4326575
Una televisione su internet realizzata da una agenzia fanese
VI ASPETTIAMO NUMEROSI
“
La Web television, detta Web TV o web TV, è la televisione fruita attraverso il Web.
La tecnologia alla base della web TV è lo streaming”: così Wikipedia definisce la webtv, il grande strumento del presente che guarda al futuro prossimo delle comunicazioni. Un vero boom in Italia, visto che se ne contano a centinaia. Hanno la loro web-tv molte società sportive, ce l’hanno la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, quasi tutti i partiti politici, e ce l’ha perfino l’autorevolissima Enciclopedia Treccani. A fine settembre, sulle pagine dell’edizione bolognese di Repubblica si leggeva: “Le televisioni sul web sono perlopiù autofinanziate, fatte da videomaker, raccontano storie di quartiere, tante hanno un bacino d’utenza nazionale e alcune anche internazionale. L’età media dei fondatori delle web tv va dai 35 ai 45 anni. (…)Tutte le web tv si interessano di temi sociali e culturali, un po’
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notizie Cittaperta.it, Per quanto riguarda gli uffici stampa, la cooperativa si è occupata di interessanti manifestazioni sia a livello regionale che nazionale, specializzandosi soprattutto nel campo della cultura, del turismo, dei prodotti agro-alimentari tipici e dell’enogastronomia. L’esperienza di Officina Nuova, unica nel settore dell’informazione regionale marchigiana, unisce nella gestione dell’impresa criteri di managerialità e spirito cooperativo e rappresenta un punto di riferimento per quanti, nell’impresa privata così come nella pubblica amministrazione, cercano affidabilità e competenza nei settori della comunicazione e dell’informazione.
Cittaperta web tv: aperti alla città, chiusi alla noia
LE NOVITA’: mentre tuo/a figlio/a farà l’attività, avrai la possibilità di frequentare il corso di ginnastica dolce, posturale, tonificazione e respiratoria.
e la comunicazione pubblica sono i settori di maggiore sviluppo della cooperativa grazie anche al curriculum professionale dei soci e al loro rapporto di collaborazione con diversi organi d’informazione locale e nazionale. In questi anni di attività Officina Nuova ha anche acquisito esperienza nel settore delle pubbliche relazioni, nell’organizzazione di eventi e nella pianificazione di campagne di promozione, nella grafica e nelle azioni di marketing, lavorando con enti pubblici e privati. Dal 2006 Officina Nuova ha deciso di dare ulteriore impulso al settore degli uffici stampa e di sviluppare l’informazione online realizzando il sito giornalistico di video
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meno di tecnologia. Per promuoversi utilizzano il canale di YouTube, ma anche i social network come Facebook e Twitter”. Un esperto come Giampaolo Colletti, presidente della Federazione dei Media Digitali Indipendenti, spiega che “Dietro alle web tv ci sono singoli cittadini, associazioni e gruppi di interesse. L’età media si sta spostando: non sono solo degli ‘smanettoni’ ma utenti cresciuti con la rete”. Una web-tv che copre Fano, Pesaro e provincia è Cittaperta.it (www.cittaperta.it): ogni giorno sono pubblicati video servizi
realizzati da giornalisti che seguono con attenzione gli eventi locali. Dall’attualità allo sport, dalla gastronomia ai locali di tendenza, dalla moda alla politica: ogni notizia diventa immagine e viene raccontata, magari con un’intervista video ai protagonisti del fatto. Come ogni vera web-tv, Cittaperta. it riceve la collaborazione degli utenti: chi vuole segnalare un evento, chi ha qualcosa da raccontare, può farlo contattando la redazione (info@cittaperta.it): basta un po’ di creatività e un telefono cellulare per diventare citizen journalists!
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Alla scuola CT Fano attività e tornei per tutti i livelli e le età Tante iniziative per grandi e piccoli atleti
Federico Cinotti
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a Scuola Tennis del CT Fano è in fermento per tutte le attività invernali che il suo direttore, il maestro Federico Cinotti, ha organizzato per promuovere i corsi in cui sono coinvolti gli iscritti del centro.
Si parte dai tornei dei bambini del minitennis, dedicati ai piccoli atleti dai 6 ai 9 anni, impegnati in un circuito provinciale, per poi passare ai ragazzi del perfezionamento e dell’agonistica impegnati nei tornei regionali. La Federazione italiana tennis, ha insignito il CT Fano del titolo di Centro provinciale periferico di allenamento grazie alle sue qualità strutturali e professionali dove, durante i week end, hanno luogo gli allenamenti delle migliori racchette under 11 della zona come gli under 8 tesserati CT Fano Marco Cinotti, Tommaso Caroni e Edda Baldelli, e gli under 11 Federico Ruggieri e Elena Omiccioli. I corsi della Scuola tennis, iniziati ad ottobre, consentono tuttora ad ogni bambino di avvicinarsi a lezioni individuali per poi inserirsi gradualmente nei gruppi più adeguati al proprio livello . Continua con successo anche l’originale iniziativa dei corsi in lingua straniera grazie alle lezioni impartite da insegnanti che parlano correttamente inglese e spagnolo.
a destra: SPINELLIO CATERINA CINOTTI MARCO SAVELLI ALESSANDRO CARONI TOMMASO
Per Informazioni: Scuola Tennis C.T. Fano e centro periferico federale Direttore: maestro Federico Cinotti Mini tennis - Avviamento - Perfezionamento - Agonistica - Corsi adulti Tel. Maestro 338.7678.518 - federicocinotti@gmail.com Per info tesseramento soci e prenotazioni campi: Tel. 0721.86.36.85 orario ufficio 44
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Nonna Lina superstar
la profumiera
Per un bel sorriso ci vuole un prodotto di qualità
Ha 73 anni e va in discesa con la bicicletta in piedi su un solo pedale
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a 73 anni, due figli e quattro nipoti. E’ nata a Candelara e poi si è trasferita a Ginestreto con il marito Lazzaro, morto da alcuni anni. Lina Orazi è diventata una star di internet perché da diversi mesi sta spopolando un video in cui la 73enne affronta la discesa della Baratoff poggiandosi su un solo pedale della sua bicicletta. Un azzardo anche per un giovane, figuriamoci per una nonnina, seppur particolarmente arzilla. Invece per Lina affrontare quella discesa sul monopedale è una normalità. Non ha pensato la stessa cosa il lettore de Il Resto del Carlino che filmò la 73enne con il telefonino quando la incrociò in una delle sue tante discese. Quel video fu caricato su www.ilrestodelcar-
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di Luciana, Profumeria Taussi Fano (PU) - Corso Matteotti 118 te - tel. 0721 803383
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lino.it/pesaro e ottenne subito un successo clamoroso. Le visualizzazioni sono state migliaia e quel video è stato visto persino in Cina, Giappone, Stai Uniti. La nonnina quando lo ha saputo è rimasta incredula ma ha semplicemente commentato: “Quando ero più giovane scendevo a cavalcioni come una matta ora devo stare in piedi su un pedale così se devo frenare all’improvviso posso appoggiare subito l’altro piede a terra”. Per lei, insomma, è tutto normale ma per le migliaia di persone che continuano ancora oggi a vedere quel video normale non lo è. Tra l’altro la persona che firmò la nonnina con il telefonino fa parte del Moretta Team (www.morettateam.it) e da quel giorno Lina è diventata la madrina di questo gruppo che aggrega tutti gli amanti di mountain bike, natura, benessere, trekking e convivialità.
ccoci arrivati al primo appuntamento del 2012. In questo nuovo anno che andremo a percorrere vorrei raccontarvi delle curiosità che Taussi,
in qualità di profumeria storica, può vantare in esclusiva!!! Iniziamo con qualche notizia che sicuramente pochi di voi conoscono. Oggi giorno lavarsi i denti è un gesto più che normale, si insegna ai bambini fin da piccolissimi, ma dovete sapere che tanti anni fa chi ha divulgato l’uso dello spazzolino e del dentifricio sono stati i profumieri. Mio suocero Tullio più o meno nel 1920 ne è stato il precursore. La sua passione era l’inglese, e non appena è stato in grado di scriverlo e leggerlo correttamente richiese alle varie aziende, americane ed inglesi, dentifrici e saponi, ancora oggi distribuiti in maniera molto selettiva, di cui noi ne siamo tuttora concessionari esclusivi!!! Vi possiamo offrire il dentifricio inglese Euthymol, nato nel 1880 dall’ insolito e potente sapore di timo. Era il dentifricio preferito da Oscar Wilde e lo è ancora oggi per Sean Connery. A seguire, del 1955, abbiamo il Crest che si può scegliere in più varianti: Cavity, il protettivo per le gengive con prevenzione per la carie al gusto di menta; Crest, con azione sbiancante ed efficace contro il tartaro perchè ricco di bicarbonato di sodio; Eucryl, al gusto menta, è invece particolarmente indica-
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to contro le macchie, infine Listerine (molto conosciuto come colluttorio), che previene e riduce placca, gengiviti e alitosi perchè contiene oli essenziali ed ha un gusto di menta forte. Oltre ai dentifrici, esistono anche altri prodotti così ricercati da chi ama la qualità e l’originalità. Ci sono dei saponi, come il Lifebuoy, che ha la caratteristica di essere rosso, creato nel 1894 come disinfettante per la casa reale inglese. Particolarmente adatto alle pelli sensibili,con eczemi ed arrossamenti in genere. Il Pears, invece, è
stato il primo sapone al mondo galleggiante e trasparente a base di glicerina, creato e venduto a Londra nel 1879. C’è poi il Wright’s sul mercato, da oltre 130 anni, con le sue qualità antibatteriche e disinfettanti a base di essenze di oli dell’albero del tè, consigliato a chi soffre di psoriasi. Continuiamo con Mitchell’s original, creato dal farmacista inglese Fred Mitchell’s, molto indicato per le pelli sensibili e fortemente idratante per l’alta presenza di lanolina. La lista dei prodotti continua con Listerine Colluttorio formula originale, del 1876, antisettico perchè contiene 4 oli essenziali e concentrato, quindi da diluire. Ne esistono solo 2 gusti: menta e menta fredda, molto diverso da quello che si trova normalmente sul mercato italiano! Per finire con queste “chicche” vi illustro i prodotti da uomo con le creme e le schiume da barba: Edgegel è un gel da barba con sostanze lubrificanti per una rasatura liscia, senza irritazioni. Barbasol è una schiuma per barbe difficili, nata nel 1921 ed infine Old Original, una crema da barba che si utilizza con il pennello, per i nostalgici della rasatura fatta alla “vecchia maniera”. Questa parte dedicata alla rasatura care amiche non vi riguarderà personalmente, ma la potrete consigliare al vostro lui. Mi auguro di avere stimolato la vostra curiosità con queste notizie un po’ particolari, ce ne sono tante altre riguardanti anche il vasto mondo del profumo... alla prossima puntata. Vi aspetto Luciana
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l’Erborista
Il farmacista
Vita diocesana
Allium Sativum (Aglio)
Auto e cataratta
Dio uno di noi. E’ la nostra speranza
di Rodolfo Colarizi
di Armando Trasarti Vescovo di Fano Fossombrone Cagli Pergola
di Filippo Carboni filippo@nautilus.in
affezioni polmonari. Ottimo anche per la ipertensione, l’arteriosclerosi, la bronchite cronica e le infezioni intestinali. Protegge il sangue ed il sistema cardiovascolare, è ipoglicemizzante, abbassa il colesterolo e previene la aterosclerosi, è un vermifugo. Svolge una attività simile alla Aspirina, riduce il rischio di trombosi e di infarto. E’ diuretico, è disinfettante intestinale, utile nella dispepsia fermentativa e nel meteorismo. Di aiuto in chi fuma, perché neutralizza gli effetti della nicotina. Abbassa il colesterolo, ed è utile per i disturbi epatici, della cistifellea e digestivi. Si dice che il consumo regolare di aglio e di cipolla nella alimentazione, è una ottima prevenzione contro il cancro. In passato abbiamo già parlato delle proprietà dell’aglio , ma visto l’arrivo del freddo vale la pena ricordare alcuni principi e proprietà , al fine di prevenire l’influenza. Appartiene alla famiglia delle Amarillidacee, così come la cipolla e l’erba cipollina .E’ quasi certamente il più antico dei medicamenti, utilizzato dagli Egizi come rimedio per le infezioni, le ferite, la lebbra, il cancro, i disturbi digestivi. E’ sicuramente efficace contro la tosse e le affezioni respiratorie. E’ un potente antibiotico e un eccellente il rimedio per l’influenza, il raffreddore e le
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USO INTERNO AGLIO tonico, stimolante, ipotensore, antisettico intestinale, antisettico polmonare, vermifugo l’ODORE pungente dell’alito, può essere eliminato masticando semi di anice, un chicco di caffè o del prezzemolo. Nonno Mimmo diceva: quando mangiate aglio... fatelo mangiare a tutta la famiglia così nessuno si accorgerà del forte alito... Tutte le ricette e consigli sono frutto di ricerca personale. In nessun modo vanno sostituiti alla medicina. Chiedere sempre il parere del proprio medico.
La cataratta può essere una malattia pericolosa per chi guida: ecco alcuni consigli per chi non può evitare di mettersi al volante. La cataratta è una malattia dell’occhio caratterizzata dall’opacamento del cristallino. Esiste quella senile, quella determinata dal diabete, da disfunzioni endocrine, da un trauma e da una terapia cortisonica. In diversi casi si riscontra una predisposizione ereditaria. La principale conseguenza è la diminuzione dell’acuità visiva. Quali sono i segni soggettivi e funzionali che possono disturbare in diversa misura un automobilista portatore di cataratta? La comparsa o l’accentuazione di un difetto di rifrazione, la visione di aloni colorati attorno alle sorgenti luminose, un fastidioso abbagliamento dovuto alla diffusione della luce che attraversa le opacità lenticolari, la difficoltà visiva con luce intensa o crepuscolare, macchie scure fisse nel campo visivo, la diminuzione di luminosità degli oggetti. La guida può risentire in maniera significativa della mono o della bilateralità della cataratta perché nel primo caso la valutazione delle distanze può essere condizionata da gravi disagi che possono promuovere la difficoltà di esecuzione di manovre essenziali e frequenti come il sorpasso e la frenata. Quali consigli si possono dare allora agli automobilisti affetti da cataratta iniziale? L’obiettivo principale è quello di ridurre, nei limiti del possibile, i fastidi visivi. Segnaliamo quindi la correzione accurata dei difetti di rifrazione, l’uso di occhiali da sole (in presenza di cataratta nucleare e di cataratta sottocapsulare posteriore), prudenza nella guida sia crepuscolare che notturna, dedicare la massima attenzione nell’effettuare i sorpassi, controllare le distanze del veicolo che precede ed evitare l’uso prolungato dell’automobile. Infine è corretto ricordare che la cataratta ha di solito un’evoluzione lenta, ma in molti casi la riduzione visiva può peggiorare in un solo occhio. I rischi per la guida possono diventare molto seri in rapporto al rimpicciolimento del campo visivo.
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Il Vescovo Trasarti invita alla fede in Dio, specialmente in un momento di crisi e incertezza come questo, perché anche Lui si è fatto uomo e ha sperimentato le nostre sofferenze. Il vostro Vescovo sa che non è facile di questi tempi accogliere i pressanti inviti della Liturgia che ci dicono: “Rallegratevi” (Fil 4,4) oppure “Gioite!” (Is 61,10) e ancora “Siate lieti!” (1 Ts 5,1). Infatti, la memoria del “farsi uomo” di Dio ci fa toccare con mano quanta “disumanità” c’è oggi nella condizione umana. Il mondo ci appare “disumano” nella cultura, nella mentalità, nelle scelte personali e collettive, nelle strategie economiche e politiche, negli stili di vita, negli abbandoni della vita: quante fughe dalla vita dettate da malesseri invisibili e laceranti, anche nelle nostre terre; quanti disagi nelle nostre famiglie a causa del lavoro che manca, dell’amore che muore, dei giovani che vedono allungarsi i tempi del precariato; quante “notti” cariche di malattia, di fatica e scoramento vedono albe più lontane. Questa “disumanità” viene da lontano e non ce n’eravamo accorti. Abbiamo a lungo adorato e idolatrato il denaro e al denaro ab-
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biamo sacrificato il meglio di noi stessi. Ora sembra crollare tutto. E sapete perché? Perché nello stesso tempo abbiamo svalutato, mercificato, alterato il valore più grande, il valore di quel capolavoro di Dio che è l’uomo. Ed è quest’uomo, teso a cercare la gioia tra il “buio” delle domande irrisolte, dei timori, delle ansie, delle preoccupazioni, delle paure che sente la nostalgia di un “Oltre” che è spinto da essa a volgere lo sguardo tra le nubi: “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce…” (Is 9,1) “Oggi nella città di Davide è nato per voi un Salvatore…” (Lc 2,11) Viene dal Cielo una grande luce. Dio investe ancora sull’uomo, su di me, su di te, su ogni individuo. Per questo si è fatto come noi. Si è fatto uomo. E continua a farsi un tutt’uno con l’uomo. Carne come la nostra carne, Vita come la nostra vita. Fatica uguale alla nostra. Lui, Dio, l’infinito, l’Eterno ha respirato come noi. Lacrime, sogni, desideri, passioni, tenerezze: li ha sperimentati anche Lui. Dio come noi. Ha posto la sua dimora tra di noi. Nel tempo dell’incertezza e della crisi è questa la nostra Speranza. Da quando Dio ha
iniziato ad essere uno di noi tutto è cambiato: può allora veramente farci paura l’incertezza del momento? Può annientarci il dolore? Può avvilirci la tristezza? Può ingannarci la menzogna? Può ferirci il torto, l’invidia, il rancore, la cattiveria? Può rovinarci la vita l’inganno o il tradimento? Possono avere la meglio le delusioni? Se Dio è l’Emmanuele, il Dio con noi, chi sarà contro di noi? “Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?” (Rm 8,31-39). “Nel giorno del giudizio verranno pesate solo le lacrime”,(Emile Cioran).
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Il Promotore finanziario
Aumento di capitale di Unicredit
Ecco la nota importante di websim destinata a coloro che sono intenzionati a partecipare all’aumento di capitale di Unicredit. di Ivan Goretti Banca Network investimenti _ p.zza XX settembre, 44 _ 61032 Fano (PU) tel. +39 0721 80088 fax +39 0721 802434 cell. +39 335 8253834 www.ivangoretti.it igoretti@ivangoretti.it ivan.goretti@pf.bancanetwork .it
Forte rimbalzo e pioggia di promozioni su Unicredit all’indomani del via all’aumento di capitale, il titolo sale del 7% a 2,45 euro dopo aver perso il 42% da inizio anno. Ubs promuove l’istituto di credito a “buy” e fissa il prezzo obiettivo a 4 euro da 8,50 euro (valore che incorpora già gli effetti del raggruppamento di 10 vecchie azioni ogni nuova avvenuto il 27 dicembre). Per Berenberg, che mantiene il giudizio “buy” con target price a 5,22 euro, Unicredit diventa la banca italiana preferita al posto di Intesa. JpMorgan resta cauta (“neutral” con target 3,50 euro) ma scrive che il rafforzamento patrimoniale partito ieri e la riduzione dei costi consentiranno a Unicredit di aumentare la reddittività portandola ai livelli delle concorrenti europee. In generale, gli analisti concordano su un punto, in Borsa Unicredit è sottovalutata: il titolo, scrive Berenberg, ha sottoperformato del 60% Intesa Sanpaolo dallo scorso agosto, a questo punto tratta 3,9 volte gli utili 2013 (post aumento di capitale), rispetto alle 5,2 volte di Intesa. Ubs sottolinea che Unicredit ha sottoperformato del 70% le altre banche europee nel corso del 2012 e ora tratta a 0,3 volte il capitale tangibile, ben sotto la media europea (0,6 volte). I multipli bassi non sono l’unico argomento a sostegno delle raccomandazioni di acquisto, il titolo, nei prossimi mesi, dovrebbe essere sostenuto dalla riduzione dei costi in Germania e dagli effetti del rinnovo del board in primavera. Come funziona l’aumento di capitale UniCredit? Ciascun azionista ha ricevuto un diritto di opzione per ogni azione detenuta I diritti possono essere esercitati fino al 27 gennaio per ottenere due nuove azioni UniCredit al prezzo di 1,943 curo ciascuna Oppure possono essere venduti in Borsa al prezzo corrente (ieri hanno chiuso a 0,47 euro, cedendo il 654% rispetto alla vigilia), ma soltanto fino al 20 gennaio. In caso di totale esercizio dei diritti, quindi, il risparmiatore si troverebbe in portafoglio un numero triplo di azioni (ma dal valore più basso). • Conviene aderire o no? Sulla carta l’adesione a un aumento di capitale si valuta guardando alla finalità per cui l’operazione è effettuata se può essere considerato opportuno prendere parte a una ricapitalizzazione quando una società chiede soldi per
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perseguire un piano di sviluppo o effettuare nuovi investimenti, lo è decisamente meno quando si ricostruisce il capitale per altre necessità che derivano da situazioni di difficoltà. L’operazione UniCredit appartiene a quest’ultima categoria, visto che l’adeguamento del patrimonio è stato chiesto dalla European banking authority (Eba). Detto questo, un risparmiatore può decidere ugualmente di aderire (esercitando il diritto ricevuto e ottenendo due nuove azioni da pagare 1,943 euro ciascuna), se ritiene che la penalizzazione inferta dal mercato a UniCredit e ai titoli bancari italiani sia stata in qualche modo eccessiva e non rispecchi il loro vero valore e soprattutto se crede in un miglioramento della situazione nel nostro Paese. Rispondere sì alla chiamata del mercato potrebbe essere anche un modo per chi ha in tasca le azioni da lungo tempo per abbassarne il prezzo di carico. Un esempio? Chi avesse acquistato 1OOO azioni UniCredit un anno fa al «vecchio» prezzo di 10 euro (1 euro prima del raggruppamento), aderendo all’operazione riceverebbe 2000 azioni al prezzo di 1,943 euro (versando 3.886 euro) e finirebbe quindi per «mediare» il prezzo di carico 4,633 euro. (1.OOOX1O+2.OOOXI,943)/(1OOO+ 2.ooo)=4,63. Si può vendere anche soltanto una parte dei diritti? Sì, ciascun diritto è trattabile singolarmente sul mercato. Nel caso in cui optasse per esercitare soltanto una parte di essi, un investitore «diluirebbe» la propria quota e con essa riceverebbe anche una fetta più piccola dei dividendi se UniCredit dovesse tornare a distribuirli in futuro. Per esempio, l’azionista con una quota dell’ 1% che decidesse di esercitare soltanto la metà dei diritti a disposizione si troverebbe in mano con soltanto lo 0,67% del capitale dì UniCredit al termine dell’operazione. PER CHI VUOL DIVENTARE SOCIO È il momento di acquistare azioni UniCredit? «Mai visti i prezzi dei titoli bancari italiani così bassi», si dice in giro ormai da qualche tempo. Evidentemente però il mercato non ritiene che la discesa sia già arrivata al capolinea, e non è detto di poter assistere a un rimbalzo immediato: chi crede di acquistare oggi per realizzare facili guadagni in poco tempo è avvertito. Parlando delle azioni del settore finanziario in ge-
nere, gli analisti sostengono che al momento attuale siano più adatte al «trader», che compra e vende nello spazio di pochi giorni (se non ore) che al «cassettista», l’investitore che guarda al lungo termine e punta sulla riscossione di cedole. Questo perché il contesto generale (recessione, crisi del debito) e le prospettive future (redditività in calo, soprattutto per le italiane) del settore sono avvolte nella massima incertezza In uno scenario così volatile non si possono quindi escludere recuperi improvvisi (la stessa UniCredit aveva guadagnato il 60% fra fine settembre e metà ottobre) che potrebbero però rivelarsi effimeri e lasciare con il classico cerino in mano il risparmiatore. Oggi sul titolo di Piazza Cordusio pesa inevitabilmente il tema della ricapitalizzazione, ma una volta terminata l’operazione non è detto che la situazione volga necessariamente verso il sereno: resteranno le incognite sulle attività italiane (in perdita già dal 2010) e sulle estere (la situazione in Ungheria, ma anche quelle in Ucraina e Kazakhstan destano inevitabilemente preoccupazione), e rimarrà soprattutto da valutare la capacità di raggiungere gli obiettivi indicati nel piano industriale (che prevede un utile netto di 3,8 miliardi nel 2013 e di 6,5 miliardi nel 2015). Chi investe guardando al medio periodo lo fa «scommettendo» che la crisi del debito pubblico europeo vada esaurendosi e che l’Italia riesca a tirarsi fuori dai guai a breve. Conviene acquistare le azioni o i diritti? In effetti esistono due modi per investire in UniCredit, almeno fino al 20 gennaio: alla via diretta dell’acquisto dell’azione si aggiunge quella «mediata» del diritto di opzione che dà la possibilità di ricevere 2 nuove azioni al prezzo di 1,943 euro. In generegli arbitraggi fra i due strumenti rendono equivalenti le strade dapercorrere,ma il divieto di vendite allo scoperto rende un po’ più difficile l’opera di riallineamento da parte dei trader e una strada può risultare più conveniente rispetto all’altra Alla chiusura di ieri, per esempio, i diritti risultavano a sconto rispetto al prezzo teorico calcolato in base al valore dell’azione, ed erano quindi meno cari da acquistare. La scelta fra titolo o diritto deve essere quindi valutata giorno per giorno, anzi minuto per minuto. ma si tratta di un’operazione adatta più a un professionista che a un trader fai-da-te.
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articolo scritto il 10 gennaio
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