E’ la Pasqua del Signore! Lasciamoci rinnovare nel profondo del cuore per vivere da risorti con Cristo.
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n.
Febbraio 2005
dal cibo serve per riscoprire l’essenzialità. Ma ci viene chiesto di digiunare anche con la lingua. Quante parole vuote, quando non sono di calunnia e di cattiveria, inquinano la nostra Comunità. Quanta arroganza, prepotenza, superficialità. Digiunare è anche ridurre l’effetto negativo di questo “pane quotidiano” che nutre il nostro animo. Equipaggiamento davvero strano questo della Quaresima, ma senza questi vestiti non si percorre la strada che porta alla Pasqua. Auguri! Lasciamoci rinnovare nel profondo del cuore per vivere da risorti con Cristo. I Sacerdoti
SOMMARIO:
VITA PARROCCHIALE 2
Dal 1 Dicembre al 30 Gennaio
QUINQUELIBRI 3
Dagli Atti Parrocchiali
CALENDARIO 4 Oliena 1939 - quadro dell’artista F. Devoto eseguito durante un soggiorno nel paese.
Strada antica quella della quaresima. È un sentiero battuto da tanti cristiani prima di noi. Strada pericolosa, che richiede una conversione e un cambiamento di mentalità difficile da accettare. Strada di liberazione, da affrontare con risolutezza ed entusiasmo, con audacia e con gioia per arrivare a sperimentare la forza e la bellezza della Pasqua. Solo uno sprovveduto può affrontare una strada così difficile senza la dovuta attenzione. C’è da rispolverare alcuni abiti non tanto comodi, ma indispensabili per poter percorrere questo sentiero di fede. Il primo di questi abiti è la carità che a seconda delle situazioni si traduce in solidarietà per i poveri, oppure gesti di riconciliazione, di benevolenza e di compassione. La trama dei rapporti interpersonali, familiari e sociali si fa sempre più intrecciata. Perdonare per tanti è diventato un optional; perdonare settanta volte sette è un’utopia. Perdonare il nemico è sempre più Su Patiu - Febbraio 2005 - n. 5
un gesto di debolezza. Che dire poi della compassione! Cum-patire. Fare proprie le sofferenze degli altri, specie se anziani o malati, non si addice agli uomini di oggi che hanno ben altro a cui pensare. Il secondo vestito è quello della preghiera. Tempo perso per chi è immerso nella vita di oggi. Bisogna produrre e la preghiera cosa produce? Eppure la preghiera vissuta come autentico rapporto con il Signore è capace di dare qualità alla vita. È più facile pregare quando si ha bisogno. Ma perché pregare quando tutto sembra andar bene anche senza l’aiuto dall’alto? Semmai ce ne sarà bisogno, all’occorrenza e soprattutto in ultima istanza si potrebbe anche pregare! Il terzo vestito è ancora più stretto e forse fuori moda. È quello del digiuno. Un digiuno fine a se stesso sarebbe deleterio quanto insignificante. Il digiuno che ci viene chiesto consente di avvertire quella fame profonda che rischia di essere coperta dal nostro consumismo e dalla nostra ingordigia. È la fame dei veri valori che è tacitata dalle tante brame che attraversano la nostra esistenza. Il digiuno
Quaresima e Pasqua 2005
SPORT 5
Corrasi - Junior Oliena
GRUPPI 6 Speleo Club Oliena
APPROFONDIMENTI 7 Dio si presenta al seggio e Sant’Agostino svela per chi vota
AVVENIMENTI 8 - 9 25° anniversario di sacerdozio del parroco
VITA ECCLESIALE 10 Il Periodo Natalizio
VITA ECCLESIALE 11 Te Deum
AMMENTOS 12 Il Convento di san Lussorio
UMORISMO e CURIOSITA’ 13 Humor e notizie per grandi e bambini
L’ANGOLO DELLA POESIA 15 Autori vari
LA FINESTRA SUI GIOVANI 16
Riflessione sulla Quaresima di don Domenico Sigalini pag. 1
CRONACA DI VITA PARROCCHIALE Avvenimenti vissuti nella nostra comunità dal 1 Dicembre al 30 Gennaio 3 dicembre Festa di S. Francesco Saverio. Al termine di ogni celebrazione vengono venerate le S. Reliquie conservate nella statua lignea del 1600. Le prioresse al termine della Messa delle 9.00 offrono un invito. 4 dicembre Durante una solenne celebrazione nella Parrocchia di S. Eusebio a Cagliari i nostri Antonello Corrias e Antonello Solinas vengono istituiti Accoliti da Mons. Giuseppe Mani. Un gruppo di familiari e parrocchiani di Oliena partecipa alla liturgia. 8 dicembre Solennità dell’Immacolata. Come tradizione l’ACI celebra la festa del tesseramento. 12 dicembre Dopo una settimana di intensa pioggia, che ha provocato diversi danni anche nelle nostre campagne, finalmente un pò di tregua, torna il sole.
I due Antonello vengono istituiti accoliti
raccolti viveri per i poveri. 19 dicembre Concerto di Natale offerto dalla Corale Olianese. 22 dicembre Momento di festa e auguri dei bambini della Scuola Materna Parrocchiale a S. Maria.
13 dicembre Festa di S. Lucia. La messa a causa delle condizioni del tempo si celebra nella Chiesa di S. Giovanni, in serata incontro biblico.
24 dicembre Una serena serata di vigilia è preludio ad una partecipata Messa della Notte di Natale.
15 dicembre Natale degli uomini. Discreta la partecipazione, al termine un momento di fraternità.
25 dicembre S. Natale, al termine della Messa delle 9.30 dal campanile scende in piazza Babbo Natale…. Ma sono due!!!!! Graditissima sorpresa per piccoli e non!
16 dicembre Inizia la novena del santo Natale, alle 16.00 per i bambini e gli anziani, alle 19.30 per gli adulti. 18 dicembre Giornata della solidarietà. Vengono
NOTIZIARIO della Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola - OLIENA Direttore Responsabile: PIETRO PUGGIONI Gruppo Redazione: SALVATORE FANCELLO GIOVANNI MARIA CHESSA ANTONELLO PULIGHEDDU PEPPINO NIEDDU FRANCO GARDU ANNA FRANCA PAU Stampa: SERISTAMPA - OLIENA Febbraio 2005 - n. 5 Iscrizione Reg. G. e P. N. del Trib. di Nuoro n. 03/2004 del 20 Ottobre 2004
pag. 2
26 dicembre Festa della S. Famiglia. Alle 10.00 la solenne celebrazione durante la quale le numerose coppie presenti rinnovano gli impegni del matrimonio. Al termine della messa viene assegnato il Premio Bontà 2004, promosso dalla Caritas Parrocchiale, alla Signora Tonina Mureddu. 30 dicembre Durante una partecipata e commovente liturgia pomeridiana, don Salvatore Fancello, nostro Parroco, ricorda i suoi 25 anni di sacerdozio. Tante le persone venute da Dorgali, Orosei e Nuoro Cattedrale per unirsi con noi di Oliena al grazie per il ministero sacerdotale di don Salvatore. Al termine della celebrazione un simpatico rinfresco è stata l’occasione per un incontro cordiale e amichevole.
Assemblea ACI
31 dicembre Solenne Te Deum. Durante la liturgia pomeridiana il Parroco ripercorre i momenti più significativi della vita comunitaria e traccia alcune linee di programmazione per il nuovo anno. 1 gennaio 2005. Il primo giorno dell’anno trascorre serenamente. 2 gennaio Prende avvio la sottoscrizione per la Causa di Beatificazione del Padre Giovanni Antonio Solinas. 4 gennaio 40 chierichetti della nostra parrocchia vivono con quelli di Fonni e Mamoiada un meritato riposo sulla neve del Monte Spada. 6 gennaio Nel pomeriggio momento di festa per i bambini alla Casa del Giovane, le Befane portano premi a tutti. Esce
una breve biografia del can. Pietro Bisi curata dal prof: Giuseppe Ghisu 8 gennaio Inizia la novena a S. Antonio abate. 14 gennaio Incontro dei sacerdoti della Forania a Oliena per preparare il programma quaresimale. 16 gennaio. A S. Maria Benedizione del fuoco in onore di S. Antonio 18-25 gennaio Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani 26 gennaio Ci svegliamo sotto una leggera coltre di neve. 29 Gennaio Alla sera, in poche ore il paese si ritrova sotto 15 cm di neve. Gioia grande per bambini e adulti.
Consegna del Premio Bontà 2004 alla sig.ra Tonina Mureddu Presidente dell’ADI di Oliena
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QUINQUELIBRI
dagli Atti Parrocchiali
DAL 1 DICEMBRE AL 31 GENNAIO
SONO STATI BATTEZZATI IN CRISTO: Biscu Antonio Giulio, Corbeddu Ilenia, Delrio Alex, Puddu Alice, Salis Alessia, Sanna Natalìa, Sanna Giuseppe, Casula Nicola, Palimodde Antonio, Cappeddu Manuel, Pulloni Laura, Maricosu Pietro.
DAVANTI AL SIGNORE HANNO FORMATO UNA NUOVA FAMIGLIA: Capelli Dario e Boi Daniela, Cabboi Luca e Pinna Maria Carmela, Salis Pietro e Vargiu Elisabetta.
SONO RITORNATI ALLA CASA DEL PADRE I NOSTRI CARI: Medde Salvatore, Sanna Maria Rosa, Cau Pietro Maria, Giobbo Antonio, Fiori Antonio, Boi Pasquale, Bette Grazia, Congiu Lussorio, Pische Giovanni, Mereu Antoniangelo.
ANNIVERSARI (dal 1 Febbraio al 31 Maggio): Febbraio:
Puggioni Pietro (3), Cossu Berte Raimondo (6), Salis Vincenzo (8) Vacca Pietro (8), Congiu Anna Maria (10), Deiana Giovanna (19), Salis Giovanna (19), Manconi Emanuela (21).
Marzo:
Cattide Pietro Maria (29).
Aprile:
Pau Sebastiano (8), Gardu Pietro (13), Ghisu Sebastiana (26).
Maggio:
Vargiu Giovanni (8), Floris Bachisio (13).
Sottoscrizione per la CAUSA di BEATIFICAZIONE di Padre G. A. SOLINAS BILANCIO PARROCCHIALE 2004 PARROCCHIA S. IGNAZIO DI LOYOLA - OLIENA ENTRATE: Offerte
119.926,00
Dal Comune Dalla Provincia Restituzione ENEL TOTALE ENTRATE
5.000,00 1.500,00 84,00 126.510,00
USCITE: Spese Fisse (Assicurazione, Enel, Acqua, Telefono, Gasolio ecc.) 19.494,00 Ministeri 11.510,00 Cancelleria 1.400,00 Manutenzioni (canonica,casa del Giovane, Chiese) 35.831,00 Acquisti ( arredi,terreno casa di riposo ecc.) 14.184,00 Questue imperate 5.140,00 Caritas (mensa, assistenza a famiglie ecc.) 11.083,00 Tasse e abbonamenti 3.262,00 Evangelizzazione e apostolato 24.606,00 TOTALE USCITE 126.510,00 SALDO 2004
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0,00
Non occorrono grandi cifre, da tante piccole gocce si forma un oceano. 5, 10... euro al mese sono sufficienti per dare un valido sostegno alla causa di beatificazione di questo nostro illustre concittadino, vero esempio di santità e sostegno spirituale per la nostra comunità Chiedi in Parrocchia come fare!
INDIRIZZI e NUMERI TELEFONICI
Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola Piazza Collegio, 7 - 08025 OLIENA (Nu) Tel. e Fax 0784.285655 Indirizzo e-mail: p.santignazio@tiscali.it Don Fancello Don Chessa Don Puddu Suore
tel. tel. tel. tel.
0784.285655 0784.288646 0784.288707 0784.287555
Orario Ufficio Parrocchiale: Durante l’inverno l’ufficio è aperto nelle ore pomeridiane. Avviso ai lettori: Ai sensi della legge D.Lgs 30.6.2003 n. 196 perla tutela dei dati personali, comunichiamo che gli indirizzi di quanti ricevono questo periodico fanno parte dell’archivio della Parrocchia S. Ignazio di Loyola in Oliena e sono utilizzati esclusivamente per l’invio del predetto periodico o di altre comunicazioni sulle nostre attività. pag. 3
CALENDARIO QUARESIMA 9 febbraio - Mercoledì delle Ceneri - Astinenza e Digiuno ore 17.30 S. Messa e imposizione delle Ceneri Ore 19.30 Rito dell’imposizione delle ceneri (per quanti non possono partecipare al pomeriggio)
15 marzo
11 febbraio
18 marzo
ore 10.00 S. Messa per gli Ammalati (non c’è la messa delle 9.00)
Ogni Settimana: Mercoledì ore 20.00 - Incontro per i Giovani Venerdì (astinenza) ore 7.00 Santa Messa ore 9.00 Santa Messa ore 16.30 Via Crucis adulti e bambini ore 19.30 Via Crucis adulti e giovani * il venerdì non ci sarà la messa vespertina Domenica ore 16.00 Ritiro per la Comunità (chiesa parrocchiale). Settimane di Quaresima: 13 febbraio 19 febbraio - “Preghiera” 14-15-16 febbraio ore 9.00 Esposizione SS. Sacramento ore 17.30 Santa Messa 15 Febbraio
Anniversario nascita Padre G.A. Solinas
19 febbraio ore 19.00 - Chiesa Parrocchiale Incontro: “Accogliere nella preghiera una Presenza” 20—26 febbraio - “Carità” 23 febbraio ore 19.00 Incontro biblico 26 febbraio ore 19.00 - Chiesa Parrocchiale Incontro: “Accogliere con Carità il fratello” 27 febbraio - 5 Marzo - “Famiglia” 5 marzo ore 19.00 - Chiesa Parrocchiale Incontro: - “Accogliersi in famiglia”
10 Marzo Inizio novena in onore di S. Giuseppe 12 Marzo ore 19.00 - Chiesa Parrocchiale Incontro: “Accogliere la Sofferenza” 13 - 19 marzo - “Riconciliazione” 13 marzo ore 15.30
Celebrazione Penitenziale
14 marzo
40° anniversario dalla morte di Su Vicariu
17 marzo ore 19.00 ore 20.00
Confessioni per gli Uomini Pasqua degli Uomini
19 Marzo - Festa di S. Giuseppe S. Messe ore 8.30 S. Giuseppe ore 10.30 Processione e S. Messa
pag. 4
ore 9.00 - 12.00 ore 16.00 - 19.00
17 marzo
Carmelo Parrocchia S. Maria Parrocchia Parrocchia Parrocchia S. Maria Parrocchia
20—27 marzo - Settimana Santa 20 marzo - Domenica delle Palme ore 10.30 Benedizione delle Palme a Nostra Signora 21-22-23 Marzo - Confessioni 21 marzo ore 20.00 Confessioni per i Giovani 22 marzo ore 21.00 Concerto: “Triduum Sacrum” Chiesa S. Croce. 24 marzo - Giovedì Santo ore 8.00 Ufficio delle Ore ore 10.00 Santa Messa del Crisma in Cattedrale ore 18.00 Santa Messa in Coena Domini ore 19 - 23.00 Adorazione Eucaristica 25 marzo - Venerdì Santo - digiuno e astinenza ore 8.00 Ufficio delle Ore ore 15.00 Azione Liturgica ore 20.00 Processione dei “Misteri” Paraliturgia de “S’Iscravamentu” Processione del Cristo Morto 26 marzo - Sabato Santo ore 8.00 Ufficio delle Ore ore 9 - 12 Confessioni a S. Maria ore 21.00 Solenne Veglia Pasquale 27 marzo - Pasqua di Risurrezione ore 10.30 S’Incontru Ore 19.00 Messa vespertina 28 marzo - Lunedì dell’Angelo ore 7.30 S. Messa in Parrocchia (non c’è altra celebrazione) Benedizione delle Famiglie: invitiamo i gruppi familiari che intendono organizzare un momento di benedizione comunitaria a prendere contatti con noi sacerdoti per fissare date e orari.
6 - 12 marzo - “Sofferenza” 9 Marzo ore 19.00 Incontro biblico
Confessioni: 14 marzo
16 marzo
ore 9.00 - 12.00 ore 16.00 - 19.00 ore 9.00 - 12.00 ore 16.00 - 18.00 ore 9.00 - 12.00 ore 16.00 - 19.00 ore 9.00 - 12.00 ore 16.00 - 19.00
S. Giuseppe Parrocchia
Alcune date: 27 marzo- Orario legale. Messe vespertine un’ora più tardi(18.30 feriale e 19.00 festivo) 4 aprile - Solennità dell’Annunciazione del Signore. Ore 9.00 a S. Maria S. Messa e Benedizione della pala d’altare, opera del pittore E. Viviani, donata in memoria di Ticca Andreana. 5 aprile - Festa di S. Francesco da Paola S. Messa alle ore 9.00 18 aprile - Inizio Ottavario a Bonaria 25 aprile - Festa B.V. di Bonaria ore 9.00 S. Messa e Benedizione dei campi. 1 maggio - S. Giuseppe lavoratore ore 9.00 S. Messa 6 maggio - Inizio Novena di Pentecoste. 14 maggio - ore 21.00 - Solenne Veglia di Pentecoste a Nostra Signora. 16 maggio - Inizio dell’ottavario a S. Rita 20 maggio - Messa in onore di S. Bernardino ore 9.00 a Nostra Signora. 23 maggio - Festa di S. Rita ore 9.00 S. Messa 27 maggio - Anniversario ordinazione del Padre Solinas 29 maggio - Solennità del Corpus Domini ore 18.00 S. Messa e processione. 31 maggio - Pellegrinaggio - Fiaccolata a Monserrata partenza da p.zza Collegio alle ore 20 1 giugno - Inizio tredicina in onore di S. Antonio di Padova 2 giugno - Giornata Comunitaria per i responsabili di tutti gli organismi e consigli parrocchiali. 3 giugno –Festa del S. Cuore ore 9.00 S. Messa
Su Patiu - Febbraio 2005 - n. 5
Corrasi - Junior Oliena
Lo Sport è vita! Una bella realtà di impegno e volontariato Dopo mille difficoltà e varie peripezie la nuova avventura della società calcistica Olianese Corrasi-Junior ha finalmente avviato i motori ed a campionato iniziato il neo presidente Giovanni Congiu può tracciare un bilancio dei primi “cento giorni” della sua gestione. Il massimo dirigente, interpellato sull’andamento della nuova stagione, sostiene infatti che, nonostante le difficoltà iniziali, probabilmente dovute all’eccessivo ritardo con cui il neo presidente ha voluto interessarsi in prima persona alla società locale, motivi che sono peraltro noti ai tanti appassionati sportivi locali, visto che la vecchia dirigenza si apprestava a mollare le redini, tutto ora procede speditamente.
Dopo un salvataggio in zona cesarini, si è partiti con entusiasmo e con tanta voglia di crescere e migliorare ciò che già di buono avevano costruito le precedenti gestioni, lavorando con grande impegno, competenza ed infinita passione. Le scelte della neo dirigenza continua Giovanni Congiu sono il frutto di una politica di investimento e di crescita dei talenti locali,. Lo dimostra il fatto, che la prima squadra, allenata dall’ottimo, nonché sanguigno mister (locale) Gianni Mercuriu, vede nella sua rosa solamente due giocatori “stranieri” Elias Piredda e Alessio Contini dotati di esperienza calcistica ma soprattutto di doti umane e carica nel creare gruppo, aiutati in questo difficile compito dall’espertissimo “oriundo” Ste-
Su Patiu sotto la neve
Sala Cau - Via Grazia Deledda - OLIENA
MOSTRA COLLETTIVA di PITTURA Inaugurazione:
Domenica 13 Marzo 2005 - ore 19.00 Ringraziamo i pittori che hanno accolto l’iniziativa, e il sig. Sebastiano Cau curatore della mostra. L’intero ricavato andrà per la Causa di Beatificazione di Padre Solinas.
Su Patiu - Febbraio 2005 - n. 5
SPORT fano Fancello. Oltre ai tre nella squadra milita una schiera di ragazzi locali con una età media al di sotto di vent’anni, a parte il rientro dopo qualche anno di assenza dal campo “Arenaglios” dei due fortissimi Alessandro Frogheri ed il capitano Antonello Secchi noto “Gnegno”. Ragazzi giovani,come si diceva, ma che stanno lavorando ed applicandosi con spirito di sacrificio e quindi pronti a dimostrare il proprio valore in campo (si spera anche fuori) senza alcun timore reverenziale verso avversari sicuramente più maturi ed esperti, forti del fatto di non essere inferiori ad alcuno e pronti a voler regalare soddisfazioni al proprio paese, al proprio presidente, allenatore e dirigenti, per aver creduto nelle loro capacità. A proposito di giovani, un capitolo a parte lo meritano le squadre del settore giovanile e della scuola calcio. Il settore Giovanile, composto dalla squadra di Allievi Regionali, guidata in maniera esemplare dal tecnico nuorese Tonino Soru, sta dando veramente degli ottimi risultati sia sul piano del gioco che sul piano comportamentale, infatti Giovanni Tendas e compagni formano un gruppo forte, coeso, leale e sempre pronto a sacrificarsi per portare in alto il nome di Oliena fuori dalle mura locali. La squadra di Giovanissimi Provinciali sotto la responsabilità tecnica di mister Paolo Nieddu, anch’esso dotato di grandi capacità di Educatore sportivo, sta improntando il proprio lavoro sulla crescita umana e calcistica, così Bastiano Malune e compagni sin dalle prime battute di campionato si stanno comportando veramente in maniera egregia. La Scuola Calcio,
composta da circa 200 miniatleti, viene seguita in maniera esemplare dagli appassionati ed instancabili Luigino Cacceddu e Bastiano Congiu, coadiuvati nel proprio lavoro dai preparatori Gianni Carta, Ramon Cacceddu, Antimo Patti, Danila Cacceddu, Ignazio Medde e Graziella Murgia. Va ricordato che dalla stagione in corso la Scuola Calcio Olianese è stata intitolata al campione locale “ Sir Gianfranco Zola” che contribuisce con la propria esperienza e con gli aiuti economici alla crescita ed alla realizzazione del progetto sportivo locale. Dal campione olianese i giovani locali debbono trarre gli insegnamenti che hanno contribuito a farne un esempio ed un modello di sport e di vita, motivo per cui la Regina Elisabetta ha voluto conferirgli la massima onorificenza spettante ad un cittadino non anglosassone e nominandolo “Membro onorario dell’ordine dell’Impero Britannico”. Dopo aver elencato le attività svolte la CorrasiJunior coglie l’occasione per ringraziare quanti con il proprio contributo ci sostengono. Il presidente intende infine rivolgere un appello a tutti i genitori perché incoraggino i propri figli/e a frequentare attività sportive di qualsiasi disciplina, in quanto lo sport è sempre stato un veicolo di sana crescita e di sani principi. “LO SPORT E’ VITA” I Dirigenti
Orario Invernale delle S. Messe per i giorni festivi Ore 07.00 Ore 08.15 Ore 09.30 Ore 11.00 Ore 18.00
Parrocchia S. Maria Parrocchia Parrocchia Parrocchia
(dal 27 marzo messa vespertina alle ore 19.00) pag. 5
IL GRUPPO SPELEOLOGICO DI OLIENA
La Grotta Quella luce che brilla bizzosa indicandoci una via Una luce ci precede nel nostro andare per grotta. Alcuni la chiamano amica, altri salvatrice, altri ancora speranza. E’ sempre li sopra la nostra testa e ci accompagna nella nostra continua ricerca in un mondo solo apparentemente lontano dalla nostra vita quotidiana e solo apparentemente nemico delle nostre certezze. Quella luce che brilla bizzosa indicandoci una via, un passaggio, una scelta è parente strettissima di quel focolare che ognuno di noi porta con se nel suo peregrinare nel mondo moderno. Un mondo che nella sua modernità fatta di tecnologia ed informatica porta anche tanta tradizione ed eredità di sentimenti, amicizie, gioie, amore e solidarietà, ma anche malattie , solitudini, errori. La fiammella che con tanta professionalità generiamo e con altrettanta cura difendiamo, rappresenta ed è il simbolo della gioia di vivere. Quanti ostacoli superati, quante passaggi svelati, quanta bellezza portata ai nostri occhi e per sempre scolpita nei nostri ricordi. E non parlo solo delle incredibili creazioni calcaree, stalattiti, stalagmiti, eccentriche, pisoliti, vaschette, ma di qualcosa di più intimo che parla di te, della vita, della creazione. Sarà colpa di quel lento processo di milioni di anni che genera opere scientificamente definite cavità ipogee o più familiarmente grotte, ma che davanti ai tuoi occhi non sono altro che opere d’arte. Una mano sapiente e originale ha disegnato sotto i nostri piedi un mondo fatto di tanto silenzio, quello necessario ad ammirare, pietrificati, lo splendore di una visione unica. Quanti di noi hanno tremato perché la loro amica fiammella esausta o ammalata ha iniziato lentamente a dissolversi, e con lei tutte le nostre verità e certezze. Quanti di noi hanno avuto paura di rimanere soli nel freddo distacco di un mondo silenzioso ed ostile. E non parlo solo di cavità ipogee. Tutto sembra perso, la via d’uscita lontana, sentiamo le forze fisiche e mentali lentamente abbandonarci. Sembrano ore, giorni, anni. Inpag. 6
vece sono solo pochi secondi, attimi che spariscono all’apparire di una, due, dieci, cento fiammelle, volti, amici, compagni di vita. Ognuno porta il suo carico di fede, di luce. Ognuno condivide con te la speranza. Ecco cosa è la grotta. Nient’altro che un invito a mantenere quella fiammella viva sopra le nostre vite e condividere con gli altri percorsi tanto incredibili quanto faticosi e talvolta pericolosi, ma con la certezza di trovare volti familiari e pronti ad accoglierti con un sorriso. GfC
Portare la luce nel buio è lo spirito che prevale nell’animo di uno speleologo. Uno spirito di avventura fuori dal normale, finalizzato ad apprezzare qualcosa che esiste nel nostro mondo (o forse nel nostro animo) di affascinante, di meraviglioso o per meglio dire di...inspiegabile, portare luce laddove non è mai esistita, luce infatti è sinonimo di visione,calore,allegria,sicurezza,tranquillità etc.. Sicuramente uno speleologo non penserebbe mai di illuminare il campanile di una chiesa già illuminato di per sé dal sole, dalla luna e dalla luce che il contesto religioso gli dona, ma vi assicuro che illuminare il campanile è stato un insieme di emozioni strane, come scoprire una grotta. Forse perché il campanile ha una storia antica risalente al 1800, poi perché salire sulla cupola e calarsi è stato un insieme di tecnica speleologica e
alpinistica adattata alla situazione, che richiedeva una certa dose di conoscenza nel settore, coraggio e attenzione maggiore a causa delle condizioni climatiche di quei giorni, oltre ad un grande spirito di squadra che il nostro gruppo ha dimostrato di aver maturato. Così il nostro gruppo speleo ha accettato la richiesta del parroco di illuminare il campanile per dare un tocco in più di luce alla nostra comunità, quella luce che spesso tende ad affievolirsi e che però necessita di essere alimentata anche in condizioni difficili come questa. Vorremmo ringraziare della possibilità che ci è stata data di scalare il campanile e calarci dalla cupola per la prima volta nella sua storia (scusate ma per noi speleologi anche questo è un risultato raggiunto) e ringraziamo per averci dato l’opportunità di fare felici tanti bambini e ... adulti dimentichi dell’esistenza di Babbo Natale, che invece senza chissà quali regali ma con semplici caramelle ha creato un’atmosfera di gioia per tutti. Ringraziamo la popolazione che in quei giorni si soffermava forse considerandoci un pò pazzi vedendoci appesi alla cupola, ma che sicuramente ha apprezzato il nostro lavoro finalizzato a quello che è stato il risultato nell’animo di chi è stato capace di capire il senso della luce nel campanile e del Babbo Natale. È stata una occasione per farci conoscere da tutti come gruppo speleologico che umilmente, con passione e grossi sacrifici svolge un’attività con l’intento puro di valorizzare le nostre ricchezze ambientali e sociali. A atteros annos menzus Pino Gruppo Speleo Club ‘Gianni Pinna’ 3386402664 - 3401845115
Alcune suggestive immagini delle attività realizzate dal G r u p p o speleo durante le festività natalizie.
Su Patiu - Febbraio 2005 - n. 5
APPROFONDIMENTI
Di Don Francesco Mariani
Dio si presenta al seggio e sant’Agostino svela per chi vota Intervista immaginaria (ma vera parola per parola) con il Vescovo di Ippona. All’uomo sono necessari due beni: la libertà e la grazia. Il male vero è sempre uno scimmiottamento di Dio, anche nella vita politica. Dinanzi alla diffusa deriva ideologica con cui si affrontano le vicende piccole e grandi, abbiamo immaginato di intervistare Sant’Agostino e di chiedergli se per far diventare gli uomini più buoni sia meglio la vittoria di Bush o Kerry, Berlusconi o Prodi. La risposta è stata: “Non vedo proprio cosa possa cambiare per la moralità e dignità dell’uomo che gli uni abbiano vinto e gli altri siano stati vinti. Tanto clamore serve solo al vuoto orgoglio dell’umana gloria. Per quanto riguarda questa vita mortale, che nasce e si esaurisce in breve tempo, che importa sotto quale regime debba vivere un uomo? A meno che colui che ha il potere non lo costringa ad essere empio ed ingiusto, privandolo della libertà”. D. Eppure agli uomini importa del lavoro, della casa, dei soldi, delle cose di questo mondo. I sistemi politici e culturali promettono questo ed altro. È ovvio scegliere in base a quello che promettono. “… All’uomo sono necessari solo due beni, la libertà e la Grazia di Dio. Tutto è racchiuso nella storia di due uomini, di cui uno (Adamo) ci ha perduti in sé facendo la sua volontà e non quella di Colui che l’aveva creato; l’altro, invece, (Gesù Cristo) ci ha salvato in sé facendo non la sua volontà ma quella di colui che l’aveva mandato”. D. Tutti noi cerchiamo la libertà e la pace. Su questo si potrebbe impostare un nuovo modo di fare politica… “Anche i malvagi fanno la guerra per la pace dei propri associati e vorrebbero, se possibile, che tutti e tutto, per amore o per timore, fossero sottomessi ad uno solo e si accordassero nella sua pace. In tal modo la superbia imita Dio alla rovescia. Con i compagni odia infatti l’eguaglianza nella sottomissione a Lui, ma vuole imporre ai compagni un suo Su Patiu - Febbraio 2005 - n. 5
potere dispotico. Odia dunque la vera pace di Dio ed ama la propria ingiusta pace. Tuttavia non può non amare la pace. Di nessuno si ha una deformità tale contro natura da cancellare le ultime tracce della natura”.
Gli Stati e i cristiani. D. Insomma non può esistere una pace senza giustizia. Un proverbio sardo dice: è meglio non aver pane piuttosto che manchi la giustizia. “ Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi dande di ladri? Perché anche le bande dei briganti cosa sono se non dei piccoli Stati? È pur sempre un gruppo di individui che è retto da un capo, è vincolato da un patto sociale e il bottino si divide secondo le regole stabilite. Se questa banda malvagia si allarga sempre di più, se occupa una regione, fissa una sede, conquista città e soggioga popoli, assume più apertamente il nome di Stato. Che nella realtà dei fatti gli è riconosciuto non per la rinuncia alla cupidigia ma perché ha conseguito l’impunità”. D. Qui la stai sparando grossa. Senza la tensione verso la giustizia il Consiglio Regionale sardo o un parlamento sarebbe insomma una banda di briganti… “Con finezza e verità a un tempo rispose in questo senso un pirata catturato ad Alessandro Magno. Il re gli chiese che cosa gli era saltato in testa per infestare il mare. E quegli con franca spavalderia rispose: la stessa cosa che a te per infestare il mondo intero: ma io lo faccio con un piccolo naviglio e sono considerato un pirata, tu lo fai con una grande flotta e sei considerato un condottiero”.
Il vero male.
un bene e un male, è tutta una questione di impunità… “Il vero male, quello da temere, è sempre ‘simia Dei’ (scimmiottamento di Dio e del bene). Ma la vera giustizia vive solo nella Città di Dio che è la santa Chiesa, che percorre il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio fino alla fine del mondo”. D. Pare di capire che sono inutili tutte le leggi per regolamentare una società. “ Sono invece utilissime...ma chi ha incontrato il bene e la grazia, non rimane in questa condizione se non per grazia”. D. Ma dovrà pur esistere un modello di società, un metodo dell’agire pubblico in cui riconoscersi. “ Noi seguiamo questa regola Apostolica trasmessaci dai Padri: se troviamo qualcosa di vero anche negli uomini malvagi, ne correggiamo la malvagità senza violare quel che in essi c’è di giusto. Così nella medesima persona, emendiamo gli errori evitando di distruggere le cose vere con la critica di quelle false. La Chiesa cattolica, come fu di lei predetto, è per tutti e in tutti i popoli si diffonde, perciò non corregge l’iniquità di chicchessia tanto da distruggere in costui la verità, che non è sua ma del suo Signore”. D. Francrsco Guccini, anni fa, cantava così: ’il vizio che ci ucciderà non è né il bere né il fumare ma l’ambiguità del vivere’. Inutili i piagnistei sull’assenza di valori o ideali umani affidati alla nostra fragilissima buona volontà. Ci vuole ben altro per vincere l’usura della quotidiana normalità. “Senza la grazia dataci da Gesù Cristo sarebbe menzogna (ossia oppio religioso, illusione ndr) ogni promessa che il Creatore ha scritto nel cuore degli uomini, ogni promessa contenuta nella Sacra Scrittura, ogni nostro anelito di bene”.
L’articolo è tratto dal n. 13/2004 de “IL PORTICO”
D. Ma allora nella politica non esiste pag. 7
AVVENIMENTI
Il 25° di Don Salvatore Fancello Sacerdote: impegno quotidiano a favore della comunità Tu es sacerdos in aeternum secundum ordinem Melchisedek” Il sacerdote in virtù della propria chiamata e della propria ordinazione non potrebbe essere ministro di Cristo se non fosse testimone e dispensatore di una vita diversa da quella terrena; ma d’altra parte non potrebbe nemmeno servire gli uomini se si estraniasse dalla loro vita e dal loro ambiente. Per il suo stesso ministero è tenuto a non conformarsi con il tempo presente ma allo stesso tempo è tenuto a vivere in mezzo agli uomini, a conoscere bene, - come buon pastore - le proprie pecorelle, e a cercare di ricondurre anche quelle che non sono di questo ovile, affinché anch’esse sentano la voce di Cristo, e ci sia un solo ovile ed un solo Pastore. Per raggiungere questo scopo di grande giovamento sono quelle virtù che giustamente sono apprezzate nella società umana, la bontà, la sincerità, la fermezza d’animo e la costanza, la continua cura per la giustizia, la gentilezza e tutte quelle altre virtù che raccomanda l’Apostolo Paolo quando dice: tutto ciò che è vero, tutto ciò che è onesto, tutto ciò che è santo, tutto ciò che è degno d’amore, tutto ciò che merita rispetto, qualunque virtù, qualunque lodabile disciplina: questo sia vostro pensiero. Caro Don Fancello, oggi, nella ricorrenza del 25.mo di sacerdozio, 9° di presenza di buon pastore nella nostra comunità, siamo riuniti per esprimere il nostro grazie al Signore per il dono del sacerdozio alla tua persona, ma anche per esprimere come comunità parrocchiale il nostro grazie a te come nostro pastore e guida. Siamo testimoni del tuo impegno quotidiano a favore della comunità, soprattutto verso gli ultimi, i malati, i bisognosi. Siamo testimoni del tuo spenderti al servizio della chiesa, in comunione con i tuoi collaboratori, Don Giovanni Maria e Don Tomaso, nel vivificare e rafforzare nella fede questa comunità. Nel promuovere momenti di preghiera
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ma anche di incontro e fraternità. Nel coinvolgere in modo sempre più ampio e partecipe tutte le realtà associative presenti in parrocchia, iniziando dal Consiglio Pastorale, ma anche i singoli e coloro che non vivono esperienze di comunità. A tutti è dato esprimersi secondo i propri talenti ed ognuno si sente membra viva ed importante sotto la tua guida. Oggi, in comunione con te, vogliamo ringraziare e pregare il Signore affinché ti conservi santo nella fede, premuroso dispensatore di carità verso i tuoi figli, guida e pastore attento, testimone credibile ed esemplare in mezzo alla nostra comunità e nelle comunità in cui il Signore ti chiederà di prestare la tua missione. A medas annos Intervento del Vice Presidente del Consiglio Pastorale Mario Mula
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AVVENIMENTI
Festa di popolo quel pomeriggio del 30 dicembre: don Salvatore Fancello ha voluto raccontare al Signore, e alla comunità, l’avventura dei suoi 25 anni di sacerdozio. Un’avventura nata a Dorgali, nel 1979, per le mani consacranti del Vescovo mons. Giovanni Melis, in una ugualmente toccante festa di popolo, dentro una solenne Eucaristia. Da quel giorno la geografia dell’anima di don Salvatore ha aggiunto al suo paese di origine le Comunità di Orosei (8 anni), S. Maria in Nuoro (9 anni) e, da 8 anni, Oliena. Esperienze diverse, sempre illuminate e motivate da una lontana chiamata, rinnovata ogni giorno da un’Ostia e da un Calice innalzati sul mondo. Il vicepresidente del Consiglio Pastorale Parrocchiale, dott. Mario Mula, ha dato voce alla Comunità e agli amici venuti da fuori, rivolgendo a don Salvatore un saluto affettuoso, un ringraziamento sentito, una lettura illuminata del gioioso convenire dentro la chiesa di s. Ignazio. Per evitare scherzi alla commozione don Fancello ha voluto leggere il breve discorso che aveva il calore della familiarità, la forza dei ricordi, la serenità della scelta mai discussa, il proposito della continuità nel donarsi, il coraggio della verifica di una missione pur esigente e difficile.
Su Patiu - Febbraio 2005 - n. 5
Il ricordo della Mamma Narcisa, nel segno della speranza e della comunione, ha commosso tutti e allo stesso tempo ha illuminato la certezza di una presenza e di una preghiera dal Cielo. Varie le stagioni della vita di un prete, vari i colori della sua vita. Don Salvatore ha voluto affidare la sintesi dei suoi 25 anni di sacerdozio (e un po’ di tutta la sua vita) alla immaginettaricordo, distribuita alla fine della Messa: “Grazie, Signore, non mi hai deluso: ti ho sentito vicino nei giorni della gioia e in quelli della prova”. Non è festa ogni giorno; per questo la celebrazione ha unito la solennità alla sobrietà. Tutti sono stati pregati di donare la gioia della presenza, la carità della preghiera, la semplicità dell’amicizia, senza quel consumismo che spegne un po’ la spontaneità e la gratuità. Alla liturgia dentro la chiesa di S. Ignazio è seguita la festa popolare in piazza a base di dolci, bibite e sorrisi. Mi è venuta spontanea la citazione di Salvatore Satta nel Giorno del Giudizio quando dice degli olianesi che « sono allegri, i soli sardi allegri». Il clima ideale per un dialogo che deve continuare tra parroco e fedeli verso nuovi traguardi, nella fedeltà a Dio e all’uomo. Don Pietro Puggioni
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VITA ECCLESIALE
Il periodo Natalizio Verifica del Consiglio Pastorale Parrocchiale Il periodo natalizio appena trascorso ha visto tutta la comunità impegnata nella preparazione e partecipazione ai vari momenti organizzativi e celebrativi proposti dalla parrocchia. Attenta e coinvolgente è stata la novena di Natale, sia nel momento dedicato ai bambini che alla sera. Quest’anno la preghiera di novena serale è stata arricchita da un momento introduttivo nel quale ogni sera si presentava alla comunità un gruppo o associazione operante in parrocchia, spiegando brevemente il suo ruolo e la sua peculiarità pastorale; il medesimo gruppo animava a conclusione della celebrazione un breve momento di convivialità fraterna. Grande dono è stata la giornata della solidarietà organizzata dalla Caritas Parrocchiale il 18 Dicembre. La comunità di Oliena ha confermata la sua grande bontà e generosità a favore degli ultimi. Nondimeno notevole plauso ha suscitato l’iniziativa dei presepi. “Dovunque un presepe” è un progetto che si sta ormai consolidando nel tempo e che trova ogni anno attenti realizzatori e sempre più numerosi estimatori. Non solo i concittadini esprimono apprezzamento ed incondizionata approvazione per le autentiche opere d’arte realizzate oltre che nelle chiese ed in piazza anche negli
anfratti e siti più belli e suggestivi del paese. Ma la visita ai presepi è anche meta di turisti, che grazie anche alla stampa che ha dato notevole risalto all’iniziativa, non perdono occasione di visitare Oliena alla scoperta di un paese che dopo ”Cortes apertas” offre ancora, sotto diversa ottica spunti di riflessione, tradizione, cultura. A questi aspetti positivi fa purtroppo da contraltare il ripetersi, anche nel periodo natalizio di continui atti di criminalità a danno di privati cittadini ed operatori economici, quasi a perseguire il fine di disgregare una pace sociale ed un senso civico orgoglio e vanto per il nostro paese. Nel sentire comune l’ordine pubblico è diventato forse il problema più impellente per la nostra comunità. Il Consiglio Pastorale, a nome di tutta la comunità parrocchiale, esprime il proprio sostegno e la propria solidarietà a tutte le persone direttamente colpite da tali dannosi eventi, ed afferma nel contempo la più netta condanna avverso questo clima di sofferenza e di paura che pervade il nostro paese. Nondimeno è doveroso riscontrare come le Istituzioni locali non sembrino raccogliere questo clima di disagio che pervade la cittadinanza alla quale non vengono offerte risposte adeguate. 4 rapine in 7 giorni non hanno causato la minima espressione di condanna contro tali fatti né espressione di solidarietà ai colpiti. Questo assuefamento a tali forme di criminalità erode il senso civico della comunità costituendo un lasciapassare ad episodi criminosi ben più gravi. E’ necessario arginare questo senso di scoramento invitando tutti, singoli, famiglie, associazioni, istituzioni ad un impegno diretto verso questo fine, con l’assunzione da parte di ognuno della responsabilità che deriva dal proprio mandato. ***
Concerto di Natale della Polifonica di Oliena
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VITA ECCLESIALE Non abbiamo purtroppo spazio sufficiente per pubblicare tutte le foto delle numerosissime attività del periodo natalizio: presepi, santa famiglia, novene, iniziative varie, ne pubblichiamo alcune chiedendo scusa per quelle che, per motivi di spazio, non potranno essere pubblicate.
Te deum Bilancio del Parroco durante l’omelia nell’ultimo giorno del 2004 Un anno ricco di grandi luci, quello vissuto dalla Comunità Parrocchiale. La celebrazione di ringraziamento di fine anno è stata occasione preziosa per riflettere a voce alta sulla nostra comunità che dimostra una grande vitalità ma sulla quale si affacciano anche pesanti ombre. “Ci riempie di gioia, ha esordito don Fancello, vedere i nostri due chierici Antonello Corrias e Antonello Solinas che procedono spediti verso il sacerdozio”. Una data in modo particolare sarà da ricordare di questo 2004: il 25 maggio è stato dato incarico ufficiale all’Avv. Dott. Andrea Ambrosi per seguire la causa di Beatificazione del Padre Giovanni Antonio Solinas “fulgido esempio di sacerdote, catechista e testimone. È un cristiano fantastico, ha proseguito don Fancello, è un uomo dal cuore grande che ha amato Cristo e la Chiesa. È il fiore più bello di questa comunità di Oliena, ricca di storia e di fede”. Quest’anno 2004 ha segnato anche la riapertura delle vecchie chiese, antiche sedi degli Oratori e della ex parrocchiale di S. Maria. “Diventerà un cenacolo d’arte e accoglierà tante opere che la renderanno un vero gioiello, dove poter vivere anche grandi eventi di cultura”. Per la sua centralità potrà essere utilizzata per concerti e manifestazioni, sempre naturalmente nel rispetto delle norme che riguardano i luoghi di culto. Insieme a tante luci non sono mancate le ombre, anche i giorni delle feste sono stati macchiati da diversi episodi criminosi. Furti, bombe, atti di vandalismo non accennano a diminuire, segno di un malessere abbastanza diffuso. Il sacerdote ha invitato a maggiore attenzione i genitori nell’educazione dei figli. Soprattutto il settimo comandamento sembra dimenticato. “Si
ruba di tutto, ha aggiunto, si ruba in paese e in campagna. È urgente un ritorno alla legalità. Anche in “alto loco” si dovrebbe smettere di dire che Oliena è un paese tranquillo. Oliena è un paese dove c’è moltissima gente onesta e laboriosa, ma si manifestano fenomeni preoccupanti di devianza che devono far riflettere tutti: genitori,educatori e autorità”. Sono stati ricordati alcuni numeri significativi: 36 nuove famiglie, 76 nuovi battezzati, 78 cresimati, 87 bambini hanno ricevuto per la prima volta Gesù Eucaristia. I dati al 30 novembre ricordano che la popolazione è costituita da 7566 unità. Ben 67 sono le persone decedute e 62 i nuovi nati. Purtroppo questo 2004, ha concluso il parroco, ha registrato una certa incomprensione tra la Parrocchia e l’Amministrazione Comunale. Niente di personale! I parrocchiani verranno informati su tutto e con i documenti scritti. Non crediamo alle chiacchere di qualche giornale, che coglie solo gli aspetti più marginali; c’è una denuncia penale e attendiamo con serenità il giudizio delle persone delegate a questo. Infine ha rivolto gli auguri a tutta la Comunità perché il 2005 sia un anno ricco di pace e di luce per l’intera Comunità olianese. Il cronista
Festa della Santa Famiglia
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AMMENTOS AMMENTOS
cronache e ricordi d’altri tempi
Il Convento di S. Lussorio Opera dei frati minori di S. Francesco L’apertura del Convento francescano di S. Lussorio ad opera dei Frati minori fu possibile per concessione di mons. Ambrogio Machin, arcivescovo di Cagliari e delle diocesi a lui unite di Galtellì e Ogliastra, e la disponibilità della popolazione di Oliena. Decisivo tuttavia si rivelò l’interessamento dei due frati olianesi Francesco Promptu e Antioco Tholo che sensibilizzarono i compaesani. L’atto notarile del 7 agosto 1640 contemplava da parte degli Olianesi l’offerta della chiesa di S. Lussorio, l’impegno di costruire il Convento per 12 frati nel tempo di due anni, la cessione del terreno
coltivabile pertinente alla stessa chiesa. La provincia francescana di S. Saturnino, nella persona dei Superiori, assicurava: un predicatore per tutte le Quaresime e i principali giorni festivi della parrocchia, un Maestro di grammatica per insegnare a leggere e a scrivere e un altro qualora gli studenti avessero manifestato volontà di progredire nello studio. Sede dell’avvenimento la chiesa di San Lussorio con atto notarile davanti al notaio Cosimo Pau, al Rettore Parrocchiale di Dorgali, Giovanni Angelo Salis, incaricato ufficialmente dall’arcivescovo di Cagliari, i sindaci locali Giovanni Antonio Tholo,
Sebastiano Tholo, il Maggiorente di Oliena Giovanni Domenico Sanna e i Vassalli. Interessante il rituale di presa di possesso della fondazione conventuale: i frati entrano ed escono tre volte e aprono e chiudono la porta della Chiesa. In modo analogo si procedette per la casa data ai frati in attesa della costruzione del convento e per il terreno. In segno di accettazione e di possesso il padre Promptu piantò una grande croce di legno accanto alla chiesa di San Lussorio. Gli inizi solenni contrastano con la breve durata dell’opera. Tutto fu determinato dal clima di tensione esistente all’interno dell’Ordine francescano in Sardegna. L’isola, infatti, nel 1639 era stata divisa in due province:
nord e sud. La provincia di S. Maria delle Grazie di Sassari contestò subito la legittimità del nuovo convento eretto in ambito distrettuale e territoriale del Convento di Nuoro, e quindi inserito nello proprio spazio geografico. Seguirono mesi movimentati dal ricorso dei Maggiorenti e Principali di Oliena al Procuratore Generale dell’Ordine francescano a Roma. Inutilmente però, poiché l’intervento decisivo del Papa Urbano VIII del 15 settembre 1643, confermò la decisone dell’Ordine ponendo fine ad una presenza che, accanto a quella dei Gesuiti e dei Minimi avrebbe potuto dare ad Oliena ulteriore lustro e fama. Pietro Puggioni
Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola Campagna di Sensibilizzazione per la Causa di Beatificazione del Padre G.A. Solinas
OLIENA - 23 - 24 - 25 Aprile WEEKEND DI ARTE, CULTURA, FOLKLORE, GASTRONOMIA Visite guidate alle antiche chiese, Biblioteca e Pinacoteca - Mostra collettiva di Pittura - Esposizione e vendita di opere donate da artigiani e artisti - Serate Folkloristiche e di animazione - Degustazione e vendita prodotti locali (olio, vino, miele, dolci, pane, formaggi, salumi ecc.) Artigiani, artisti, commercianti, cittadini... offrendo i vostri prodotti che verranno esposti e venduti in appositi stands nel centro storico, accanto alle chiese, potrete contribuire a rendere questa giornata significativa per l’intera comunità. OGGI LA PARROCCHIA CONTA SU DI TE! pag. 12
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a cura di Peppino Nieddu
Sai qual’ è il colmo... ...Per un cuoco? Mettere una pietra sul passato! ...Per un contadino ribelle? Seminare il panico! ...per una forchetta? Essere posata! ...per un orologio? Avere le ore contate! ...per l’insegnante di lettere? Rimanere senza parole! ...per un postino? Camminare spedito! ...per un salumiere? Non avere la pancetta! ...per un fantino malato? Avere una febbre da cavallo! ...per un medico? Influenzare i pazienti!!
UMORISMO e CURIOSITA’ per GRANDI e BAMBINI Buon’umore a Scuola...
Sapevi che...
Componimento di un bimbo degli anni 50 della Scuola di Santa Maria. Tema - Autunno: Cadono le foglie, osservate la natura e fate una riflessione.
Il gatto ha 244 ossa. Salta due metri e mezzo, pari a 5 volte la sua altezza. Può correre a una velocità media di circa 40 Km orari. Per coprire la distanza di 100 m. impiega 9 secondi. Il suo campo visivo è di 287 gradi ed è in grado di vedere ai lati senza girare la testa!!
Svolgimento: Con mia mamma sono andato alla bottega a comprare gurguggiolos, ma nella bottega facevo a monello e lei mi ha portato fuori dicendomi sentilati in cue e ahe abbonu. Fuori soffiava il vento che ha caduto un botto di fiori sopra una macchina. Il vento cadeva le foglie degli alberi e girava gli ombrelli, a ciu badore, invece, gli ha scapato il bonette dalla testa mentre a una vecchia gli a buffato sa vardetta. Io stavo ridendo e mentre che osservavo la natura , sono passati volando quegli uccelli neri istruglios che mi hanno “bruttato” il vestito e anche un occhio. Allora ho riflettuto: meno male che le vacche di ciu A. Medde che la fanno sempre a brodu, non volano. Bachisio
Bambine di ieri. Mamme di oggi.
Pensierini di bambini della Scuola dell’Infanzia di Predu Murta.
I fenicotteri rosa si cibano di alcuni crostacei di colore rossoarancione e a questo nutrimento devono il loro caratteristico colore!!
Humor… brrrr… Un tale osserva la vetrina di un negozio. Entra e chiede:- Quanto costano quelle fisarmoniche in vetrina? Il commesso, un po’ perplesso, risponde; -Veramente, noi vendiamo solo termosifoni!! Durante un’interrogazione di storia. - Da chi furono sconfitti i Cartaginesi? - Non saprei. Non seguo i campionati esteri!! -Basta, questa è l’ultima volta che faccio la sauna! - Dice una gallina all’amica. - E perché?! - Perché poi per due settimane faccio uova sode!!!
Lampò.. tronò…piosse giancarlo Il vento quando soffia ti fa entrare animaletti in bocca paolo Il vento è cattivo perché è freddo e muove gli alberi, e poi porta l’arga da tutte le parti giovanni Mio nonno diceva che abbiamo perso la guerra in africa perché gli inglesi con l’aiuto del vento ci buttavano l’arena negli occhi, incegandoci. giancarlo Immagini della gita dei Chierichetti a Fonni
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Oliena sotto una fitta coltre di neve
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DAI LETTORI Ci scrivono: È Natale! Giorno di grande luce, poiché la luce si è fatta dono per illuminare l’oscurità. Giorno di grande amore perché l’Amore per amore si è donato e si è fatto piccolo perché ci ha amato. Cristo Gesù si è fatto Luce e Amore per ciascuno di noi. La Luce vuole più luce. L’Amore vuole più amore. Auguriamo in questo Natale di essere più luce e più amore. Vi ricordiamo nelle preghiere
Ringraziamo quanti fino ad ora hanno sostenuto la pubblicazione e spedizione del giornale agli emigrati. Dal prossimo numero una apposita rubrica ricorderà gli
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Su Patiu - Febbraio 2005 - n. 5
L’Angolo della poesia A Don Fancello Pro su 25° annu de sacerdoziu Tantos augurios li do o Don Fancello pro custu tempus suo sacerdotale vintichimb’annos c’hat coladu bellos, preighende su bene e a odiare su male. Invitende a cada mortale de iscurtare de Deus sos apellos e supportare penas e fragellos pro godire, pustis, sa vida celestiale. Deus li cuncedada una vida longa e sana in modu cun forza e giusta reione siga sa vida de apostoladu Cunvinchnde a credere in sa vida cristiana sa gente, e pro custa missione de siguru ada esses dae Deus cumpensadu. Vivada a chent’annos e piusu assistidu dae sa Madonna e dae Gesus.
Uliana giannagliu 2005
A sos de sa leva de su 1935 Deg’annos sun passados coitende dae cando ammus fattu sos sessanta però como si contana settanta e nois semmus sempere imbezzende chi non bi n’appada atteru manchende pro cando festeggiamus sos ottanta ca de sa leva n’de macada a bottu e mancu sos sessanta ana connottu Itte li costada a nos regalare nessi a chent’annos sa vida terrena sempere in allegria e senza pena e a dogni’unu a si dirvagare certu si devet sempes tribagliare pro la passare sa vida terrena ca finas Gesus Cristu a tribagliadu chi vit mastru e linna ana nadu A chie de fortuna nd’ada a bottu e a chie fortuna non nd’ada nudda no lu favorin né custu né cudda e dogni cosa li andada a tortu chie dae giovanu si cher mortu no hat connottu sa vida giocunda a lu pensare dae non pare beru ca es tottu sa vida unu misteru A chie ha dadu talentu minore a chie ha dadu talentu profundu
Rimundu Tolu
Santo Natale 2004 Don Giuvanne Maria e Don Bovore sos augurios bos mando de Nadale e a sighire pro s’annu novale chin Don Tommasu salude e amore Su Deus bonu amadu e creatore signet sa via giusta a su mortale valede a terra che su lentore a su mundu sa paghe universale Es su Santu Nadale accurciende sa oghe ches beninde su Messia sun in sa terra sos coros cantende Oh viggiu de Giuseppe e de Maria semos tottus in mundu isperiende dae tene sa lughe amparu e ghia Uliana 14.12.2004 Juvanne Luisi Su Patiu - Febbraio 2005 - n. 5
a chie est in sa vida vagabundu a chie es bravu tribagliadore commente cumbinados in su mundu de zente manna e zente minore commente hat programmadu sa natura sa zente fatta de ogni istatura. Bustianu Piredda
Pro “Su Patiu” A Su Patiu su giornale dedicau est’una de sas piazzas pius bellas cantas nottes a lugores de istellas an sos mengius poetas recitadu e cantas risplendetes verginellas a semper de onore coronau inoghe damas divas e ancellas ana ballos e cantos intonadu. Don Fancello e Don Chessa ana a custa piazza fattun onore preighende amore e fratellanza augurende a tottus Buon Natale bos renda su Bambinu Redentore salude e dogni cosa in abbundanza.
Pietro Deiana
Anche quest’anno porta con te un amico alla
Pasqua degli Uomini potremo vivere accanto all’altare un momento di crescita spirituale, e rinnovare la nostra amicizia trascorrendo insieme un momento di vera cordialità Appuntamento per tutti il 17 MARZO alle ore 19 per le confessioni, ore 20 S. Messa!! pag. 15
“La finestra... sui Giovani
Quaresima Uno stop anche per i Giovani Anche per noi giovani arriva la Quaresima, proviamo a vivere questo tempo fermandoci un momento a riflettere: le parole di don Domenico Sigalini, tanti anni direttore del servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile, potrebbero essere un provvidenziale spunto.
costo di essere perdente, di essere messo in croce. La croce è il solo modo di avere vita vera e felicità senza fine. Sembra un controsenso. Che cosa significa esattamente per un cristiano guardare la croce? Prima di tutto conoscere chi sta su quella croce e perché. Voi giovani conoscete Gesù Cristo? Non state
Voglio aiutarvi oggi a ridire la nostra fede nel Figlio di Dio, a partire dal volto del Crocifisso. “Mi faccio prestare le parole di un ragazzo che così mi scriveva: << Ho 18 anni, non sono cattolico e non lo sarò mai, non credo in Dio né in nessuna altra forma di esistenza sovrannaturale o perfetta. Sono un razionalista, credo ed ho fede in ciò che mi viene dimostrato e non in ciò che mi viene fatto credere … Io sono cattivo quando la società mi chiede di esserlo e buono quando voglio essere buono, mi comporto secondo le mie necessità, ma anche secondo le necessità degli altri… Rispetto la sovranità della matematica sulla mente umana. Insomma vivo la mia vita con il solo ausilio del mio cervello e del mio corpo. Ci riesco. Ora mi chiedo. Voi cattolici a cosa vi attaccate?>>. Carissimo, c’è qualcosa che ci accomuna: il piacere per la matematica e la voglia di capire. La matematica è un perfetto intreccio di ragionamenti rigorosi da cui non si può scappare. La vita però non è tutto entro queste sequenze, c’è qualcosa che va oltre. Il gioco di ipotesi e tesi mi aiuta a capire la realtà? Un linguaggio logico perfettamente consequenziale, come piace a te, mi dà ragione del dolore, della morte, della felicità, dell’amore, della simpatia , del male? La ragione per definizione è limitata. Tu stesso dici di credere solo in ciò che ti viene dimostrato…e per il resto? Per il resto c’è la fede, quella non ti verrà mai dimostrata e nessuno te la potrà mai insegnare. Il cristiano è colui che cerca una ragione in una persona, non in una sequenza logica, la cerca in Gesù Cristo e decide di fare come Lui, amando tutti, non odiando nessuno a pag. 16
semplicemente a pensare a come ve l’ho abbiamo fatto conoscere al catechismo. Spesso pensate che la società sia una manica di ladri, vi sentite di nessuno, senza un cane che quando occorre vi ascolti e vi dia pace? Provate a sentire quanto Lui dice:” Passando di qua, sotto la mia croce, quando non ne potete più, non capiterà mai che abbia qualcos’altro da fare che ascoltarvi, abbracciarvi, coccolarvi!” Qualche sparata giornalistica ci avverte che la preghiera fa bene al cuore, che avere fede allunga la vita, che chi segue un codice morale vive meglio. Gesù non è un talismano portafortuna, non è una vetrina da rompere in caso d’incendio o di pericolo. Si può star bene anche senza andare a messa la
a cura di Anna Franca Pau domenica, si può essere buoni anche senza essere cristiani, si può campare fino a cent’anni senza pregare, si può vivere di ingiustizia tutta una vita e farla franca. Ma la bellezza di Gesù è un’altra cosa, il Suo amore al di sopra di ogni immaginazione, la gioia che dà non è paragonabile a nessuna cosa al mondo, la sua Parola è una spada che penetra in profondità, il Suo sguardo è forza, i suoi sentimenti sono una compagnia. Arriva per tutti prima o poi un momento in cui non si può stare più a tergiversare, a tenere il piede in due scarpe, un momento in cui devi decidere, in cui tutti i “ma”, i “forse” lasciano il posto a un sì o a un no. È una decisione nella vita affettiva, può essere nella scuola o nella scelta del lavoro, nell’assumersi qualche responsabilità, nel decidersi per la fede. Gesù è una persona decisa: devi scegliere, devi dare alla tua vita la forza indispensabile per esplodere, devi buttarti dalla parte della vita, non importa se monco, zoppo o con un occhio solo. Gesù è dalla vostra parte e vuole interpretare le vostre aspirazioni anzi le prende su di se. Come? Paga Lui per primo, affronta la croce perchè ogni uomo, ogni giovane nella prova possa contare su di Lui che ha trapassato la morte e l’ha vinta. Si perché la sua presenza, diventata ingombrante e destabilizzante per tanti, ha spinto qualcuno ad accusarlo fino a chiederne la crocifissione. Ma la sua morte non è per sempre, non è l’ultima parola sulla nostra vita. Il cristiano non cerca la sofferenza e la morte ma cerca l’amore, il chicco di grano che muore non si consuma in una terra cruda e spietata ma si abbandona nelle mani di un Padre Provvidenza. Guardare la croce è sentirla ben piantata nelle braccia di un Padre Dolcissimo. Arriva la domenica , l’alba di quel giorno dopo il sabato e porta una novità esplosiva. Quel mattino è caratterizzato da un gran correre . Corre Maria di Magdala sconvolta perché recatasi al sepolcro non trova più il cadavere, corrono Pietro e Giovanni, anche loro vedono che la tomba è vuota, le bende sono rimaste vuote. Non c’è più da piangere, da dolersi, da imbalsamare, da fissare pietosamente nella morte nessun corpo martoriato. La tomba vuota è un segno, non è la constatazione scientifica di un evento.Si aggiungeranno tanti altri segni ma in questo giorno di Pasqua ci basta questo per guardare alla vita con lo stupore di una speranza.» Ciao, don Domenico
Su Patiu - Febbraio 2005 - n. 5