Su Patiu n. 17

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Marzo 2010

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BUONA PASQUA Nella luce e nella pace di Cristo

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sulti il coro egli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto. Gioisca la terra inondata da così grande splendore; la luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo. Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore, e questo tempio tutto risuoni per le acclamazioni del popolo in festa. Il solenne annuncio pasquale si fa interprete della gioia e dell’esultanza di tutta la Chiesa. Il motivo di questa gioia è la Risurrezione di Gesù Cristo, la sua vittoria sul peccato e sulla morte. È Lui la luce nuova che ha vinto le “tenebre del mondo”. Per i cristiani è allora normale fare festa, assaporare la vita nuova, ri-

scoprire la propria dignità. La Pasqua ci invita a credere nella speranza, a prendere atto che la morte, il dolore, le macerie dei vari disastri non sono l’ultima parola. La parola definitiva è la vittoria pasquale di Cristo. In questo periodo sono davanti a noi le immagini di morte nei vari disastri naturali, le scene drammatiche dell’Abruzzo, di Haiti, del Cile, le tante ferite provocate dalle varie guerre. Nello stesso tempo emerge l’impegno e la solidarietà di tanti che dalle macerie fa rinascere la vita, la forza di ricostruire non solo le case, ma soprattutto le trame della solidarietà, la consapevolezza di essere una sola grande comunità di battezzati, associati alla vittoria del Risorto. È il frutto e la conseguenza della Pasqua, del passaggio dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita, dalla schiavitù alla libertà. È la consapevolezza di essere diventati

creature nuove nel battesimo. “Nel Battesimo il Signore entra nella vostra vita per la porta del vostro cuore. Noi non stiamo più uno accanto all’altro o uno contro l’altro. Egli attraversa tutte queste porte. È questa la realtà del Battesimo: Egli, il Risorto, viene, viene a voi e congiunge la vita sua con quella vostra, tenendovi dentro al fuoco aperto del suo amore… I credenti non sono mai totalmente estranei l’uno all’altro. Siamo in comunione a causa della nostra identità più profonda: Cristo in noi. Così la fede è una forza di pace e di riconciliazione nel mondo: è superata la lontananza, nel Signore siamo diventati vicini” (Benedetto XVI).Con questi sentimenti ci sentiamo vicini a tutta la comunità per augurare pienezza di luce e di pace e per annunciare e testimoniare che: “Il Signore è veramente risorto”. Buona Pasqua! Don Giuseppe Mattana Don Luciano Monni Don Tomaso Puddu

IN QUESTO NUMERO:

ATTUALITA’ 4 450 anni dei Gesuiti in Sardegna

SPAZIO ASSOCIAZIONI 6

La Protezione Civile di Oliena in udienza dal papa

SPECIALE PRESEPI

13-14-15 Le fotografie dei presepi realizzati nei vari rioni

SU PATIU RAGAZZI 7-10 Interessanti testimonianze dai campi, giochi, curiosità

SPAZIO GIOVANI 16 Su Patiu - Marzo 2010 - n. 17

Avvento di Carità - Nov. - Clan Gruppo Scout pag. 1


Cronaca di Vita Parrocchiale - Quinquelibri Avvenimenti vissuti nella nostra comunità dal 5 Ottobre 2009 al 5 Marzo 2010 - Il 5 ottobre si riunisce il Consiglio Pastorale parrocchiale. All’ordine del giorno c’è la programmazione dell’anno pastorale, la lettura del Comodato tra il Comune di Oliena e la Parrocchia in ordine ai locali dell’ex Collegio, con l’allegato della lettera del Parroco. - L’11 ottobre si svolge l’annuale cavalcata al Monte Corrasi, con la celebrazione della S. Messa nel luogo dove è stato collocato il Crocifisso ligneo. - Il 19 ottobre viene ripristinato l’orologio nella Chiesa di S. Maria da parte della Ditta Angius.

cittadini, fa visita al Comune di Samassi per ricordare Tiziano Cocco. Calorosa accoglienza da parte del Sindaco di Samassi, del Parroco e di tutta la comunità. Commovente l’incontro con i genitori e i familiari di Tiziano Cocco. Al termine dell’incontro e della seduta congiunta dei due Consigli Comunali, c’è stata la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta da Don Giuseppe Mattana, nella Chiesa Parrocchiale. -Il 31 ottobre, nella Biblioteca Comunale, viene presentato il libro: “Oliena, storia, cultura, ambiente e tradizione”.

-Il 21 ottobre si svolge l’incontro con i genitori degli alunni della prima elementare per impostare gli incontri di catechismo.

- Il 4 novembre, con la presenza del Sindaco e dell’amministrazione Comunale, viene celebrata la S. Messa per ricordare i caduti di tutte le guerre.

-Il 24 ottobre il Consiglio Comunale di Oliena, guidato dal Sindaco Rag. Francesco Capelli, con il Parroco Don Giuseppe Mattana e una nutrita rappresentanza di

- Il 18 novembre si riunisce il Comitato N.S. di Monserrata per il consuntivo dell’anno e per l’elezione del nuovo Presidente. Vengono eletti Francesco e Pie-

ta la Piazza dedicata a Peppeddu Palimodde. - Il 3 dicembre si riunisce il Comitato di Monserrata per accogliere le nuove coppie: Ignazia e Pasquale Ticca, Giovanna e Nicola Goddi. È l’occasione per leggere e presentare il regolamento, la natura e le finalità del Comitato. - Il 12 dicembre viene celebrato il “Natale degli uomini” con una grande e significativa partecipazione. - Il 15 dicembre si svolge la Celebrazione comunitaria della penitenza in preparazione al Natale. - In questi giorni di dicembre viene collocato il nuovo portone nella Chiesa di N.S. di Itria, offerto dalle prioresse e realizzato da Lussorio Zedda. - Il 22 dicembre il gruppo Scout - Noviziato Clan, organizza la cena per gli ospiti della mensa Caritas. Il 23 dicembre si riunisce il Comitato di Monserrata per lo scambio degli auguri di Natale. - Il 27 dicembre, Festa della santa Famiglia, con la celebrazione dell’Eucaristia alla quale partecipano le coppie che si sono unite in matrimonio nel corso dell’anno, insieme a tutti i componenti dei gruppi coppie. - IL 31 dicembre solenne cele-

La nuova piazza intitolata a Peppeddu Palimodde

NOTIZIARIO della Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola - OLIENA Direttore Responsabile: GIUSEPPE MATTANA Gruppo Redazione: LUCIANO MONNI ANTONELLO PULIGHEDDU PEPPINO NIEDDU FRANCO GARDU ANNA FRANCA PAU

Stampa: SERISTAMPA - OLIENA Marzo 2010 - n. 17 Iscrizione Reg. G. e P. N. del Trib. di Nuoro n. 03/2004 del 20 Ottobre 2004

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trina Fele. - In questo periodo continuano i vari incontri di catechesi incentrati sul Vangelo di Luca e sulla “Lettera ai cercatori di Dio”. - Il Parroco Don Giuseppe Mattana partecipa alla inaugurazione e benedizione della Chiesa di S. Leone Magno a Tiana, progettata dall’Arch. Graziano Chironi e realizzata da maestranze di Oliena. - Dal 22 al 27 novembre il Parroco partecipa agli Esercizi spirituali per i sacerdoti a Foligno. - Il 28 novembre viene inaugura-

Sono Stati Battezzati in Cristo Giobbe Aurora (28/12/2008) Monni Pietro Secchi Lorenzo Goddi Luca Mastroni Nicolà Rosa Corrias Sofia Vargiu Pier Francesco Canudu Andrea Columbu Francesco Piga Benedetta Tilocca Antonio Mereu Giulia Sedda Alessandro Puggioni Giuseppe Forcinetti Eleonora Maria Grazia Carrus Irene

Si sono uniti in matrimonio Maricosu Michele e Melis Roberta Picca Francesco e Cappai Lorena Casula Pino e Congiu Marinella Muscas Pier Paolo e Musu Cinzia Pulloni Cosimo e Lippi Sebastiana Corrias Giovanni Antonio Francesco e Carroni Simona brazione di Ringraziamento, con l’Eucaristia, i Vespri e il canto del Te Deum. - Il 4 gennaio si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale, con all’ordine del giorno la presentazione dei bilanci, dal 2007 al 2009, il programma per le celebrazioni ignaziane, in occasione dei 450 anni dalla venuta in Sardegna dei gesuiti, la

INDIRIZZI e NUMERI TELEFONICI Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola Piazza Collegio, 7 - 08025 OLIENA (Nu) Tel. e Fax 0784.285655 Indirizzo e-mail: p.santignazio@tiscali.it Don Mattana tel. Don Luciano tel. Don Puddu Suore

0784.285655 - 340.7661593 338.3310434 tel. 0784.288707 tel. 0784.287555

Per le vostre eventuali offerte: Conto Corrente Postale n. 13151071 intestato a: Parrocchia S. Ignazio di Loyola - Oliena

Avviso ai lettori: Ai sensi della legge D.Lgs 30.6.2003 n. 196 per la tutela dei dati personali, comunichiamo che gli indirizzi di quanti ricevono questo periodico fanno parte dell’archivio della Parrocchia S. Ignazio di Loyola in Oliena e sono utilizzati esclusivamente per l’invio del predetto periodico o di altre comunicazioni sulle nostre attività.

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Cronaca di Vita Parrocchiale Sono ritornati alla casa del Padre Bellodi Walter (il 9 settembre 2009) Boi Giovanni Stefano Piras Mariantonia Cugusi Antonio Francesco Spina Michela Puligheddu Giacobbe Carboni Pietrina Ricci Renata Mureddu Anna Rita Manca Giovanna Pinna Bianca Maria Sanna Michele Curreli Enrico Pulloni Carmina Palimodde Basilio Salvatore Nastro Alfonso Corbeddu Sebastiana Congiu Giuseppe Piga Maria Salis Antonio Fadda Sebastian Congiu Giovanni Puligheddu Michele Cabboi Pietro Sanna Giuseppe Bardeglinu Francesca Boi Palmira Catte Francesca Raimonda Moro Francesco Maisola Sebastiana Nonne Salvatore Puligheddu Antonianna Mulas Michela Farina Luigi Ruggero Murgia Emilia Boier Giuseppe Sanna Francesca Palimodde Giovanni Angelo Loi Gian Paolo Benedetto Secchi Francesca Serra Sebastiana Bardeglinu Antonio Francesco Romano Pietro Giobbe Maria Salis Sebastiana Serra Giovanna

mostra di quadri per finanziare il proseguo dei lavori nella Chiesa di S. Anna e le varie iniziative per la Quaresima. - Il 9 gennaio inizia il Corso di preparazione al matrimonio. - Il 10 gennaio si svolge la questua per il Santuario di N.S. di Monserrata. - Il 13 gennaio viene a Oliena il Comitato per le celebrazioni ignaziane guidato da P. Enrico Deidda, con incontri in Parrocchia e in Comune. - Il 14 gennaio si riunisce il Comitato N.S. di Monserrata per esaminare il programma delle attività per il nuovo anno. - La Commissione regionale per il Progetto Kirova viene a Oliena per il collaudo della Chiesa di S. Francesco, della Chiesa di S. Giovanni e della Pietà. - Il 17 gennaio tiene l’incontro per la preparazione al matrimonio Don Giampiero Piras. - Il 28 gennaio si svolge la riunione di tutte le prioresse dei vari oratori. - Il 31 gennaio si svolge a Orgosolo la tradizionale “Giornata della pace” da parte dell’ACR con la partecipazione congiunta del gruppo di Oliena. - Il 5 febbraio si svolge presso i locali della Pinacoteca parrocchiale l’incontro con il gruppo vincenziano di Nuoro e la relazione di P. Franco Rana.

Campanile della chiesa di S. Maria

al 21 febbraio, il Parroco Don Giuseppe Mattana è ad Ars, in Francia, per guidare gli Esercizi spirituali degli alunni del Seminario Vescovile.

- Il 26 febbraio si svolge la Via Crucis da Via Nuoro per proseguire in Via Norgheri, Via Buggerru e Via Caprera.

- Il 19 febbraio si svolge la Via Crucis nella zona di P.zza S. Giorgio e dell’antico centro storico.

- Il 28 febbraio si svolge la questua da parte del Comitato di S. Giovanni. - Il 3 marzo si riunisce il Comitato N.S. di Monserrata.

- Il 26 febbraio si svolge a Fonni l’incontro tra i sacerdoti della Forania “N.S. dei Martiri”.

- Il 5 marzo la Via Crucis si svolge nella Via Lanusei, Via Nuoro e Via Ozieri.

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento per la

PASQUA degli UOMINI Sabato 27 Marzo

- Il 16 febbraio si svolge nel Palazzo Comunale l’incontro per esaminare il progetto inerente il cortile della Chiesa di S. Maria.

dalle ore 18.30 - Confessioni • ore 20.30 - Santa Messa

- Dal 17 febbraio, dopo la celebrazione delle Ceneri, fino

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ATTUALITA’

1559-2009: Quattrocentocinquanta anni dei Gesuiti in Sardegna Oliena è stata in questa pluri centennale esperienza una delle tappe più feconde e significative

1559 – 2009 Quattrocentocinquanta anni della presenza dei gesuiti in Sardegna, una storia travolgente e ricca di frutti. E una delle tappe più gloriose e feconde è stata la città di Oliena! Qui infatti l’incontro tra le attività apostoliche della Compagnia di Gesù (predicazione del Vangelo, promozione della cultura specialmente attraverso le scuole, incremento delle caratteristiche locali…) e la popolazione è stato particolarmente profondo, incisivo e affettivamente ricco. Il senso di un avvenimento della memoria ha sempre come risvolto centrale un rinvigorimento della fiducia nel futuro. Ricordare per sperare; è questo il messaggio che anche Mosé, a nome di Dio, dava al popolo di Israele, soprattutto nei momenti di difficoltà, attraverso tre parole ripetute con profetica insistenza:

ricorda – riconosci – custodisci nel cuore. Infatti, Dio è fedele e non lascia mai di accompagnare chi si affida a Lui. E noi vorremmo custodire e ravvivare più che mai nel cuore i segni tipici della spiritualità e del passaggio della Compagnia di Gesù: la centralità di Gesù Cristo e la dedizione ai fratelli, la forza dell’interiorità e della cultura, l’impegno a riconoscere le impronte di Dio nella vita quotidiana, l’esperienza degli esercizi spirituali e il ricorso alla Madonna. Che il missionario martire, gloria di Oliena, P.Juan Antonio Solinas, interceda per la “sua” città e per tutti noi e ci accompagni.

P.Enrico Deidda s.j.

ITINERARIO IGNAZIANO

2’ TAPPA: Nuoro e Oliena (24-25 aprile 2010) Programma previsto per il 24/04/2010: ore 7,00 Ritrovo dei partecipanti in Piazza Yenne e Partenza in autobus per Nuoro ore 9,00 Breve sosta a Busachi e visita del Complesso Cullegiu (ex convento dei Gesuiti). ore 9,30 Proseguimento per Nuoro ore 10,30 Visita di Nuoro: visita guidata Chiesa di Ns. Signora delle Grazie nel rione Seuna e, a seguire, itinerario nel centro storico (Museo Deleddiano, Museo Etnografico ecc.) ore 13, 30 Pranzo a Nuoro ore 15,30 Seminario di approfondimento dal tema “La Missionarietà nella Compagnia di Gesù” presso l’Auditorium del Museo Etnografico. - Apertura dei lavori: saluti del Direttore dell’I.S.R.E. Paolo Piquereddu e del Sindaco di Nuoro e breve presentazione introduttiva con richiamo all’occasione (Padre Enrico Deidda); - Intervento sulla presenza dei Gesuiti in Sardegna e nel territorio oggetto di visita; - Proiezione di contributi fumati con interviste ad alcuni gesuiti sardi in missione nel mondo. - intervento di Padre Raimondo Turtas dal titolo “Gesuiti sardi in terra di missione tra ‘600 e ‘700”. La sala attigua all’Auditorium ospiterà la Mostra “450 anni dei Gesuiti in Sardegna” ore 18,30 Messa nella Chiesa di Ns. Signora delle Grazie animata con musiche barocche del compositore gesuita Padre Domenico Zipoli ore 20,00 Cena a Nuoro ore 21,00 Proiezione del film “Mission” presso Auditorium del Museo Etnografico, a seguire pernottamento a Nuoro. pag. 4

Programma previsto per il 25/04/2010: ore 8.00 — 8.30 Colazione e Partenza per Oliena ore 9.00 Visita guidata della Chiesa parrocchiale di Sant’Ignazio e dell’ex Collegio Gesuiti ore 10.00 Visita del Museo del Fazzoletto e del Costume ore 11.00 Messa nella Chiesa di Sant’Ignazio ore 12.00 Visita alla Cantina sociale di Oliena con aperitivo ore 13.30 Pranzo ore 16.00 Visita della Casa natale di Padre Solinas e della Mostra “450 anni dei Gesuiti in Sardegna” - intervento sull’opera missionaria di Padre Juan Antonio Solinas SJ. ore 17,30 Seminario di approfondimento dal tema “Valorizzazione del territorio e delle risorse naturali nella Compagnia di Gesù” presso la sede della Biblioteca Comunale - Apertura dei lavori: saluti del Sindaco e breve presentazione introduttiva con richiamo all’occasione; - intervento sull’opera dei Gesuiti ad Oliena del Prof. Marco Vargiu; - proiezione di video con contenuti etnografici al fine di mettere in risalto ed illustrare le attività introdotte sul territorio dai Gesuiti: allevamento dei bachi da seta, concerie, olivicoltura ecc. ore 20,00 Partenza per Cagliari

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VITA PARROCCHIALE l giorno 11 del Mese di Marzo si è legalmente costituita l’Associazione culturale “Centro Studi, Ricerche e Documentazione Padre G. A. Solinas” , essa nasce per volontà di alcune persone di mettersi al servizio della comunità con il proposito di incrementare, sostenere e valorizzare le conoscenze e la salvaguardia del nostro patrimonio culturale. Il “Centro Studi Padre Solinas” si propone quale punto di riferimento, assistenza e guida a tutte quelle persone che vogliono impegnarsi nella ricerca, nello studio e nell’approfondimento dei diversi ambiti di interesse specifico e di interesse comune valorizzando le ricerche anche mediante la “Rivista del Centro Studi Padre Solinas”.

I

NASCE IL “CENTRO STUDI PADRE G. A. SOLINAS” con il proposito di incrementare, sostenere e valorizzare il nostro patrimonio culturale Il Centro Studi si propone di collaborare con tutte le asso-

ciazioni presenti nella nostra comunità con la volontà di

costruire occasioni di scambio e di comune interesse. La dedica del “Centro Studi” a Padre G. A. Solinas nasce dalla volontà di ricordare un nostro illustre concittadino che, molto tempo fa, spinto dal desiderio di mettersi al servizio degli altri, ricco della sua fede, affrontò con onore l’estremo sacrificio. E’ desiderio dell’Associazione percorrere la nuova strada con l’aiuto di tutti e con la segreta speranza di dare un apporto positivo alla nostra collettività.

Relazione Annuale sulle attività della Caritas Parrocchiale nell’anno 2009 La caritas parrocchiale nasce circa 13 anni or sono, su suggerimento del sottoscritto e con l’approvazione dell’allora parroco don Salvatore Fancello, del suo vice don G.M.Chessa e con l’approvazione unanime del consiglio pastorale di allora, affidando al sottoscritto l’onore e l’onere di organizzarla e successivamente dirigerla. Da ciò si evince molto chiaramente come “anche la caritas è parrocchia”ma il parroco che è il capo della parrocchia, chiama un laico a dirigerla e lo investe di tutte le responsabilità che gravitano su di essa. Il direttore deve rispondere al parroco delle sue azioni nella conduzione della Caritas, di conseguenza il direttore è tenuto all’osservanza di tutte le regole interne ed anche quelle che gli vengono imposte dagli organismi istituzionali fornitori di generi alimentari. L’osservanza di queste regole, per il sottoscritto, non si discutono nemmeno;esse ci sono e vanno osservate ,in primis dallo stesso direttore, fino all’ultima persona che a vario titolo interagisce nella struttura. Approfitto dell’ospitalità del periodico “”Su Patiu”” per inviare un cordiale ed affettuosissimo saluto a tutte quelle persone che in questi 13 anni hanno avuto modo di avere contatti con la nostra struttura e con le persone in essa impegnate, assicurando di aver nutrito nei confronti di tutti un forte senso di solidarietà e di affetto che continuerò a nutrire,fino a quando il buon Dio mi donerà il respiro. Siate sempre sereni e sicuri che la Caritas parrocchiale di Oliena, sarà sempre al vostro fianco. Nell’anno appena trascorso la Caritas parrocchiale ha distribuito: 184 quintali di generi alimentari,provenienti nella sua quasi totalità dalla fornitura accordataci dal Banco Alimentare nazionale e dalla agenzia europea A.G.E.A con i quali ogni anno,abbiamo stipulato una apposita convenzione. Inoltre circa 10 quintali di generi alimentari provenienti dal Su Patiu - Marzo 2010 - n. 17

cesto per la solidarietà e dalla colletta comunitaria,sono stati in parte consumati per i pasti quotidiani nella mensa e parte distribuiti nei pacchi viveri alle famiglie. Nella attività della mensa,sono stati preparati e serviti a tavola nell’anno circa 2500 pasti. Per qualcuno che non conosce bene l’organizzazione della caritas parrocchiale, faccio presente che,per quanto attiene alle forniture di viveri provenienti dalla convenzione con i predetti enti,la caritas parrocchiale ha istituito dei registri di carico e scarico dove vanno annotate tutte le bollette di accompagno forniteci dagli enti al momento della consegna dei viveri e bollette in uscita per i quantitativi di pacchi viveri distribuiti e firmati uno ad uno dalle famiglie assistite . Alla fine di ogni anno vengono chiusi i dati contabili sui registri,annotando tutte le rimanenze che vanno ad essere caricate sul registro dell’anno successivo. Tutte queste attività di carico e scarico, sono soggette a controlli da parte di ispettori sia del Banco Alimentare Nazionale che della agenzia Agea. Tutte le spese necessarie il ritiro dei generi alimentari dal deposito di Cagliari,quelle per mandare avanti la mensa,pagamento a famiglie povere di bollette della luce,acquisto bombole ecc. sono tutte a carico della parrocchia ,mentre il direttore si è volontariamente accollato per tutti i 13 anni, le spese inerenti il movimento della macchina personale e le spese telefoniche inerenti la propria attività nella Caritas, come sono sempre state a carico dei vari volontari le spese carburanti per la distribuzione dei pacchi a domicilio. Tutto ciò per la dovuta chiarezza ed in risposta alle insinuazioni circolanti in alcuni, sia pur limitatissimi, ambienti della comunità. Oliena 3 gennaio 2010 Camillo Cammillucci pag. 5


SPAZIO ASSOCIAZIONI

LA PROTEZIONE CIVILE DI OLIENA IN UDIENZA DAL PAPA L’incontro ha rappresentato il giusto riconoscimento per le attività svolte fin’ora Il giorno 06 marzo 2010 il Santo Padre Benedetto XVI ha convocato in udienza presso l’Aula Paolo VI in Vaticano, i volontari della Protezione Civile italiana che hanno operato in Abruzzo nelle zone colpite dal terremoto. L’incontro è stata l’occasione per fare un resoconto delle iniziative svolte dalla Protezione Civile nell’ultimo decennio; ne citiamo solo alcune per motivi di spazio: • l’organizzazione della Giornata Mondiale della Gioventù nell’anno del Grande Giubileo del 2000, quando circa 2 milioni e mezzo di giovani provenienti da tutto il mondo incontrarono l’indimenticabile Papa Giovanni Paolo II nella spianata di Tor Vergata; • gli interventi nei vari eventi calamitosi verificatisi a livello locale (vedi alluvione del 2004 di Galtellì e Villagrande), regionale (Alluvione di Capoterra), nazionale (Sisma Abruzzo 2009) ed internazionale (Terremoto Haiti). All’udienza ha partecipato anche una delegazione della Protezione Civile di Oliena (P.C.O.) accompagnata dalla responsabile provinciale della Protezione Civile la Signora Mirella Tatti. I volontari che hanno preso parte all’incontro con il Pontefice sono stati: Pisanu Giovanni, Massaiu Marco, Gessa Alessandro, Paba Cristiano, Fiori Franco, Pali-

modde Pietro e Pinna Giulia. Questo incontro ha rappresentato per noi volontari il giusto riconoscimento per tutte le attività che la nostra Associazione ha svolto in appena un anno e mezzo di vita: • campagna antincendi 2008; • alluvione Capoterra dell’Ottobre 2008; • contributo dato per la buona riuscita di varie manifestazioni sociali e religiose, tra cui ricordiamo l’appoggio logistico fornito all’associazione Asterix in occasione della manifestazione sportiva per ragazzi diversamente abili organizzata allo stadio Quadrivio di Nuoro; • la giornata del 2 giugno 2009, nella quale la P.C.O ha contribuito alla buona riuscita dei convegni dell’A.C.R. e dell’AUSER;

• partecipazione ad operazioni di ricerca persone disperse. Tra tutte le attività svolte spicca per importanza e durata l’emergenza del Sisma Abruzzo durante la quale la nostra associazione ha garantito la presenza dei suoi volontari nei campi di Aragno e Camarda (Frazioni di L’Aquila) da luglio ad ottobre (chiusura ten-

dopoli e rientro in Sardegna della Colonna Mobile Regionale) con turni di 3 volontari per volta della durata di 10 giorni ciascuno. Adesso siamo stati messi in pre-allarme per il Terremoto di Haiti ed, a livello locale, ci apprestiamo ad affrontare la campagna antincendi 2010. Le parole usate dal Santo Padre sono state le stesse che usò quando andò a visitare le tendopoli di L’Aquila: << Grazie per quello che avete fatto e soprattutto per l’amore con cui l’avete fatto >>. Per noi volontari della P.C.O. è stata una delle esperienze più emozionanti della nostra vita e vogliamo condivederla con l’intera comunità olianese.

I volontari della P.C.O.

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OLIENA Su Patiu - Marzo 2010 - n. 17


REGOLAMENTO: fai una fotocopia di questa pagina e spediscila in busta chiusa con i tuoi dati a: Redazione “Su Patiu” - Piazza Collegio 7 - 08025 Oliena Verranno premiati i primi 3 classificati ad estrazione.

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1° classificato: Massaiu Giancarlo 2° classificato: Sanna sebastiano 3° classificato: Ticca antonio

2 • Un parroco con sua sorella ed un dottore con sua moglie si comprano otto arance, di queste arance ne mangiano due ciascuno, ma ne restano due. Sai spiegare il motivo? ______________________________________

1• Non ha braccia né testa quindi è? ______________________________________

INDOVINELLI BELLI

Orizzontali 2. Né tuo né suo. – 3. Figura n. 1 – 5. Come poi – 7. Prima donna – 8. Figura n. 2 – 11. Ha la cruna – 12. L’unità di misura è il chilogrammo – 13. Ci tramonta il sole – 14. Lo è questo – 18. Figura n. 3 – 20. Insieme di note – 23. Elementare o media – 25. Il primo numero – 26. La prima metà dell’anno – 27. Il padre del padre – 28. Ha il cuore come simbolo – 29. Tessuto estivo – 30. Li hanno sia il dito che il topo – 31. Il doppio del 25 orizzontale – 32. Il 31 orizzontale più uno – 33. Neppure una volta – 34. Le barche a motore ne hanno una. Verticali 1. Figura n. 4 – 4. L’uomo del 7 orizzontale – 6. Come dopo – 9. Figura n. 5 – 10. All’opposto del 13 orizzontale – 11. Nel mare c’è tanta – 15. Movimento del mare – 16. Piace al cane – 17. Il primo giorno della settimana – 19. Scrivono i libri – 20. La più piccola è di un centesimo – 21. Donne che hanno fatto miracoli – 22. Quello d’Italia è di Mameli – 24. Si accende con l’interruttore.

Concorso a Premi

Su Patiu - Marzo 2010 - n. 17 INSERTO A “SU PATIU” PARROCCHIALE a cura di don Peppe e don Luzianu

Marzo 2010

N. 4

SU PATIUragazzi

: per tutti !!! a i u l e l l a , vere s u n i m o D Surrexit (latino)

Happy Easter (Inglese) Joyeuse Pasques (Francese) Frohe Ostern (Tedesco) Felices Pascuas (Spagnolo) Fouai Hwo Gie Quai le (Cinese) Eeid -Foss’h Mubarak (Arabo) Sretun Uskrs (Croato) Gezuar Pashken (Albanese) Paste Fericit (Rumeno) Vesele Velikonoce (Ceco) Sreken Veligden (Macedone) Souk San Van Easter (Laotiano) Veselá velká noc ( Slovacca) Boa Pascoa (Portoghese) Kalo Paska(Greco) Zalig Paasfeest (Olandese) Schastilvoi Paschi (Russo) Giad Pàsk (Svedese) Srecan Uskrs (Serbo) Vrolijke pasen (Neerlandese) God pasque (Danese) Bon fiesse-d’joyeuse pôque (Vallone) Felician Paskon en Kristo Resurektinta ( Esperanto) Shnorhavor surb zatik (Armeno) A fraylekhn Pesah (Yiddish) Gofúkkatsu Omédetoo ( Giapponese) Ieasika Elihle (Zulù)


GIORNATA D’INCONTRI E AMICIZIA

ro di Monse al Santuari a giornata ’A.C.R. mo fatto un st’anno all di 2009, abbia he hanno aderito que par titi a pie 5 novembre opo siamo mbini c a d b e i Domenica 1 delle 9.30 scere tutti a o s n s e m la e rata per co o ascoltato ario. e aveva com tto abbiam per il Santu l tesoro, ch a ia Prima di tu in una cacc . impegnati tte ondivisione c tu sono stati , amicizia e solo dopo aver finito o i ragazzi a conoscenza Dopo pranz so colore e : incontro, ndividere fr r a o e c m iv a d te d i , d i) re tt d e lc isi per squa DIO, inconir tuale (do no stati div soro che è un tesoro v te I ragazzi so i arrivava a vare il vero lla caccia, s ngere a tro hiesa. le tappe de tori, per giu lla caccia dentro la c ini e educa a fine de tutti, bamb trandolo all

GENNAIO MESE DELLA PACE

VITA da PRETE

Se il prete ha un volto giovanile, è un ingenuo; se è pensoso, è un eterno insoddisfatto. se è bello: “Perché non si è sposato?” se è brutto: “Nessuno l’ ha voluto!” Se va al bar, è un beone; se sta in casa, è un asociale. Se veste in borghese, è un uomo di mondo; se veste con la tonaca è un conservatore. Se parla con i ricchi, è un capitalista; se sta con i poveri, è un comunista. Se è grasso, non si lascia mancare niente; se è magro, è un avaro. Se cita il concilio, è un prete moderno; se parla di catechismo, è un tridentino. Se il prete predica a lungo, è noioso; se alla predica alza la voce, grida; se parla normale non si capisce niente. Se possiede una bella macchina, è mondano; se non ne possiede, non è al passo con i tempi. Se visita i parrocchiani, ficca il naso nelle loro cose; se sta in sagrestia, non va mai a visitare i suoi parrocchiani. Se chiede delle offerte, è avido di denaro; se non organizza delle feste, la parrocchia è morta. Se trattiene i penitenti a lungo in confessionale, dà scandalo o è noioso; se nel confessionale è svelto, non ascolta i penitenti. Se incomincia puntuale la Messa, il suo orologio è avanti; se incomincia più tardi, fa perdere il tempo a tutti. Se fa restaurare la chiesa, fa spreco di denaro. Se è giovane, è senza esperienza; se è vecchio, è ora che se ne vada in pensione. E…. se va altrove, in missione o se muore:Chi lo potrà sostituire ? Tante volte è facile criticare, parlare male dei sacerdoti

Ma quanti preghiamo almeno qualche volta per loro?

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ANNO SACERDOTALE: riflettiamo insieme!!!

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Quale occasione migliore per fare Pace con i nostri vicini di Orgosolo? Il 31/01/2010, abbiamo accettato con gioia l’invito di ospitarci a casa loro, per festeggiare il mese della pace. Oltre agli Orgolesi, ad accoglierci abbiamo trovato anche la neve. Per noi la festa e’ iniziata a Oliena, perché, partire con 107 ragazzi {elementari) è sicuramente una festa. La giornata riprendeva il tema dell’anno A.C.R. “Siamo in onda”. Abbiamo colorato le strade di Orgosolo già dalla mattina, andando in processione alla Parrocchia (San Pietro Apostolo), dove ad accoglierci c’erano i carissimi Don Michele e Don Antonello, è stato emozionante vedere una chiesa stracolma di bambini. All’uscita dalla messa sono stati consegnati dei messaggi di Pace, preparati in precedenza dai ragazzi. Visti i grossi numeri di Bambini, ci siamo dovuti dividere per archi 6-8 / 9 -11 / 12 - 14; così divisi abbiamo pranzato e proseguito il pomeriggio con giochi e canti ispirati allo slogan datoci dal papa Benedetto XVI “SE VUOI COSTRUIRE LA PACE CUSTODISCI IL CREATO”. All’imbrunire abbiamo fatto una fiaccolata per le vie di Orgosolo cantando e urlando a gran voce VIVA LA PACE. Quasi buio è infreddoliti siamo rientrati a casa. A tutti gli organizzatori di Orgosolo vada il nostro grazie augurandoci a “medas annos”. Dopo queste poche righe vada il nostro immenso grazie all’instancabile don Luciano. Le Educatrici

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Il Santo Curato d’Ars

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Vita di Giovanni-Maria Vianney ossia il Santo Curato d’Ars. Nato l’8 maggio 1786 a Dardilly, vicino a Lyon, (Francia)in una famiglia di agricoltori, Giovanni-Maria Vianney ebbe un’infanzia segnata dal fervore e dall’amore dei suoi genitori. La Rivoluzione francese influenzerà ben presto, tuttavia, la sua fanciullezza e adolescenza : farà la prima confessione ai piedi del grande orologio, nella sala comune della sua casa natale e non nella chiesa del villaggio, e ad impartire l’assoluzione sarà un prete « clandestino ». Due anni più tardi arriverà il momento della prima comunione, questa volta in un granaio, durante una Messa clandestina, celebrata da un prete « refrattario » (che non aveva giurato fedeltà alla Rivoluzione). A 17 anni Giovanni-Maria decide di rispondere alla chiamata di Dio: « Vorrei guadagnare delle anime al Buon Dio », confiderà alla madre, Maria Béluze. Ma per due anni suo padre si oppone a questo progetto : c’è bisogno di braccia per mandare avanti il lavoro dei campi. Così è a 20 anni che Giovanni-Maria comincia a prepararsi al sacerdozio, presso l’abbé Balley, parroco d’Écully. le difficoltà che incontra contribuiscono a farlo crescere: passa dallo scoraggiamento alla speranza, si reca in pellegrinaggio a la Louvesc, sulla tomba di san Francesco Régis. È anche obbligato a disertare quando gli giunge la chiamata alle armi, per combattere nella guerra di Spagna. E tuttavia l’abbé Balley non manca costantemente di sostenerlo in tutti quegli anni di prove. Ordinato prete nel 1815, viene inviato come vicario ad Écully. Nel 1818 viene mandato ad Ars. Là risveglia la fede dei parrocchiani con la sua predicazione, ma soprattutto attraverso la preghiera e il suo stile di vita. Si sente povero di fronte alla missione da compiere, ma si lascia afferrare dalla misericordia di Dio. Restaura ed abbellisce la chiesa, fonda un orfanotrofio (“La Provvidenza”) e si prende cura dei più poveri. Molto presto la sua fama di confessore attira da lui numerosi pellegrini che cercano il perdono di Dio e la pace del cuore. Assalito da molte prove e combattimenti spirituali, conserva il suo cuore ben radicato nell’amore di Dio e dei fratelli. La sua unica preoccupazione è la salvezza delle anime. Le sue lezioni di catechismo e le sue omelie parlano soprattutto della bontà e della misericordia di Dio. Sacerdote che si consuma d’amore davanti al Santissimo Sacramento, si dona interamente a Dio, ai suoi parrocchiani e ai pellegrini. Muore il 4 agosto 1859, dopo essersi votato fino in fondo all’Amore. La sua povertà era sincera e reale. Sapeva che un giorno sarebbe morto come “prigioniero del confessionale”. Per tre volte aveva tentato di fuggire dalla sua parrocchia, ritenendosi indegno della missione di parroco e pensando di essere più un impedimento alla Bontà di Dio che uno strumento del suo Amore. L’ultima volta fu meno di sei anni prima della morte. Fu ripreso nel mezzo della notte dai suoi parrocchiani che avevano fatto suonare le campane a martello. Ritornò allora alla sua chiesa e riprese a confessare, fin dall’una del mattino. Dirà il giorno dopo: “sono stato un bambino”. Alle sue esequie c’erano più di mille persone e tra esse il vescovo e tutti i preti della diocesi, venuti ad onorare colui che consideravano già il loro modello. Beatificato l’8 gennaio 1905, nello stesso anno viene dichiarato “patrono dei preti francesi”. canonizzato nel 1925 da Pio XI (lo stesso anno di Santa Teresina del Bambino Gesù), nel 1929 sarà proclamato “patrono di tutti i parroci del mondo”. Il papa Giovanni Paolo II è venuto ad Ars nel 1986. Oggi Ars accoglie ogni anno 450.000 pellegrini e il Santuario propone diverse attività. Nel 1986 è stato aperto un seminario, che forma i futuri preti alla scuola di Giovanni-Maria Vianney. Perché là dove passano i santi, Dio passa assieme a loro!

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Il 31 gennaio l’A.C.R. di Oliena ha festeggiato la giornata della pace, facendo un gemellaggio con Orgosolo. Tutti insieme siamo partiti con i pullman, quando siamo arrivati i ragazzi di Orgosolo ci hanno accolto molto bene; poi ci hanno fatto appoggiare gli zaini e siamo andati alla messa e il prete ci ha parlato del muro di Berlino che divideva in due parti la Germania e questo muro era ed è ancora un po’ presente fra i due paesi e anche fra di noi. Alla fine della messa siamo andati a mangiare, dopodichè ci hanno divisi in gruppi a seconda dell’età; abbiamo fatto svariati giochi come quello del giornale e insieme ci siamo divertiti molto!!! Abbiamo anche ballato e cantato con il Karaoke e alla fine abbiamo camminato per le vie del paese facendo una fiaccolata in onore della pace. Per salutarci gli orgolesi ci hanno offerto dei dolci, dopodichè ci siamo salutati e siamo andati via felici di aver vissuto la giornata della pace in allegria. Questa giornata ci è servita per fare nuove amicizie e per capire al meglio il significato e l’importanza della pace. Elisa e Michela

OLIENA INSIEME A ORGOSOLO

Il 31 gennaio 2010, l’A.C.R. di Oliena decide di trascorrere la giornata della pace con un altro gruppo A.C.R. di un altro paese…Orgosolo! Che giornata ragazzi! Possiamo dire da sballo? Se non fosse per la pioggia che ci ha impedito di fare le nostre attività all’aperto. Ovviamente noi siamo in ACR e non ci arrendiamo per due gocce d’acqua…la festa continua! Ci dividiamo per archi di età 6/8, 9/11, 12/14. I bambini erano tanti, sia quelli di Oliena che quelli di Orgosolo, perciò ci siamo divisi in gruppi e ci siamo sistemati in vari saloni. Il tema dell’anno “siamo in onda” ci ha permesso di fare diversi giochi legati alla comunicazione, al sintonizzarsi con gli altri, cercando di capire con il gioco i problemi e i motivi che creano ostacolo al comunicare e al comprendere l’altro. A fine giornata prima di partire abbiamo fatto la marcia della pace per le vie del paese. Una lunga catena di bambini e ragazzi percorreva le strade vuote del paese con canzoni e preghiere di pace. Erano loro i veri protagonisti della giornata chiamando e diffondendo la pace! Dopo aver salutato il gruppo ACR di Orgosolo, che ci ha accolto calorosamente nel loro paese, in tarda serata siamo rientrati a Oliena. Una Educatrice

Ancora PACE...


GIORNATA del PENSIERO

Ogni anno c’è la Giornata del Pensiero dove tutti i gruppi scout della zona in una determinata località della provincia di Nuoro. Noi scout attendiamo questo avvenimento per poter conoscere altra gente o incontrare nuovamente persone che già conosciamo. Questo anno la giornata del pensiero si è svolta a Nuoro, dove abbiamo parlato di un grande problema che è presente in tutto il mondo, soprattutto in Africa. È il problema dello sfruttamento del terzo mondo da parte delle Multinazionali, sul quale abbiamo fatto un gioco che ci ha fatto capire come si sentono e cosa provano coloro che sono le vittime di questo problema. Mi sono divertita molto e ho imparato molte cose a cui non avevo fatto caso. Inoltre la giornata era dedicata ai 100 anni di vita delle Guide (le migliori), un motivo in più per festeggiare. Sara

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Ciao a tutti, siamo tre Guide del reparto “Andromeda” del gruppo scout Oliena 1. Domenica 28 febbraio il reparto, assieme al branco e al noviziatoclan si è recato a Nuoro per la giornata del pensiero. durante questa giornata abbiamo fatto un gioco che riguardava il commercio Equo e Solidale. Siamo stati divisi in pattuglie e ogni pattuglia rappresentava una famiglia del Sudamerica. Queste dovevano coltivare i loro prodotti (banane, cacao, caffé, canna da zucchero, cotone), con olio di gomito e fatica. Dopodichè abbiamo venduto i prodotti ricavati agli “strozzini”, dai quali abbiamo avuto pochissimo. Questo ci ha fatto capire quanto sia veramente triste lavorare tanto e guadagnare poco. Questa esperienza inoltre, è stata un modo per confrontarci con altri gruppi della provincia di Nuoro. Elisa, Francesca e Marta

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Domenica 28 febbraio siamo andati con gli scout a Nuoro per ricordare “la giornata del pensiero”. C’eravamo noi, scout di Oliena, gli scout di Nuoro e quelli di Siniscola e Ulassai; mi sono divertito molto e ho conosciuto molti bambini, con i quali ho trascorso una giornata allegra. Confrontarsi con altri scout di paesi diversi è sempre un’esperienza interessante. Mi è piaciuto molto il gioco sui mercati equo-solidali, che abbiamo fatto divisi in gruppi: io ero nel gruppo del caffè giallo. Di pomeriggio il nostro vescovo ha celebrato la messa nella Cattedrale: dopo siamo tornati a Oliena. È stata davvero una giornata emozionante!!! Alessio

Il 28 febbraio a Nuoro si è tenuta la giornata del pensiero: il tema di quest’anno era il commercio equo e solidale. Eravamo divisi in tante famiglie e ogni famiglia coltivava un frutto diverso io facevo parte della famiglia Cortés e coltivavamo l’ananas giallo. Il gioco che a mio parere era molto divertente serviva a farci capire come, per i contadini del terzo mondo sia difficile vendere il proprio prodotto a buon prezzo; infatti i poveri agricoltori vengono pagati solo pochi centesimi, mentre le grandi multinazionali lo rivendono a prezzi 10 volte superiori. Per fortuna esiste il commercio equo e solidale che permette ai produttori di vendere i loro prodotti al giusto prezzo. Al pomeriggio, prima della messa abbiamo visto un video e abbiamo ascoltato le parole di don Pietro, un sacerdote del Congo che ci ha spiegato che quello che noi avevamo fatto per gioco è una realtà che esiste veramente nel mondo. È stata una bellissima esperienza, mi sono divertita molto e ho capito che nel mondo molta gente viene sfruttata ma che noi la possiamo aiutare col commercio equo e solidale che paga il lavoro di queste persone nel modo che meritano per permettergli una vita migliore!!! Annarita

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NOTE STORICHE

QUESTIONARIO CORONGIU - terza parte Continua la pubblicazione di un vecchio documento in lingua spagnola, datato 1777 noto come “questionario Corongiu” dal nome del Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Cagliari che a suo tempo aveva formulato un questionario sulla consistenza delle parrocchie e chiese dei villaggi e delle risposte scritte dal Vicario perpetuo Salvatore Lovico riguardante la villa (villaggio) di Oliena. Libera traduzione dallo spagnolo del Prof. Stefano Deledda 1)-Non ci sono oratori privati, ma ve ne sono due pubblici. Il primo è la confraternita dei Disciplinanti, detto comunemente di Santa Croce, perché ha la sede in tale chiesa. Fu fondata, questa confraternita il 16 giugno 1580 (1), con licenza dell’illustrissimo e reverendissimo Don Francesco de Val, su petizione del reverendissimo canonico Antonio Sanna, vicario di questo vescovado, che riscattò il Santo Cristo,(2) che è di una meravigliosa perfezione e che si conserva in detto oratorio del valore oltre cento ducati. Il secondo è quello della Vergine d’Itria, in precedenza chiamata chiesa di San Bernardino, dove, per esserci la cappella della stessa Vergine d’Itria, l’oratorio è così chiamato. Questa confraternita fu fondata il 28 maggio 1613, con licenza e approvazione del reverendissimo canonico Antonio Sanna, vicario di questo vescovado, come delegato dell’illustrissimo e reverendissimo Francesco Esquival, arcivescovo di Cagliari, su istanza e petizione di Antonio Tolo Pirella di Oliena. I confratelli di entrambi gli oratori fanno le loro riunioni e funzioni nelle sacrestie degli stessi. 2)-L’oratorio di Santa Croce ha di censo 49 scudi, un possedimento in sa Vadde dessa Figu, un lascito donato da un certo Pietro Antonio Carrus, per la cera del Miserere nei mercoledì di Quaresima e un cortile accanto alla chiesa, che ogni Alcune note storiche a cura di P.Nieddu 1)-Una relazione redatta dal Teol. Giuseppe Fele in occasione della visita Pastorale nella Parrocchia di Oliena del 1904, recita: A proposito della fondazione della confraternita di S.Croce, si legge che nella Sacrestia si trova una tavola (oggi scomparsa) con su critto:Catalugu de sos frades de sa Confradia de Santa Rughe de Oliana, primu fundatore su Rev.mu Canonicu Antoni Sanna vicariu de Cartelli e Commissariu de su Santu Offiziu cum lissenzia de su Ill. mu e Rev.mu Signore Don Franciscu de Vaill

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anno si dà in affitto.. Si celebra messa ogni giorno di festa e si officia la Vergine. L’oratorio è guidato da un sacerdote con quattro collaboratori, quattro sacrestani della stessa confraternita e una prioressa con quattro sacrestane. Queste ogni settimana fanno le pulizie della chiesa e chiedono nel paese l’elemosina per l’oratorio. 3)-L’oratorio della Vergine d’Itria incassa ogni anno, due libbre da un censo di 10 scudi che donò una certa Giovanna Rosa Solinas, l’offerta, per i defunti quando i confratelli li portano nel cimitero, così come per le sacrestane. Questo oratorio è retto da un sacerdote col titolo di priore, da un amministratore, un sindaco, da collaboratori, da sacrestani, da una amministratrice delle sacrestane. Ogni giorno di festa si celebra la Messa e si officia la Vergine e si chiede l’elemosina per le case del paese. 4)-Ciò che incassano le suddette confraternite si spende per l’acquisto di ceri, parte per addobbare archiep.V.Calaritanu et Uniones, in sos XVI de su mese de juniu de s’annu MDLXXX (1580) 2)-Quando chi scrive, negli anni 50, faceva parte della Confraternita di S.Rughe, in qualità di “coffariu” gli anziani ammirando con rispetto e timore il maestoso Cristo ligneo nella croce, raccontavano di un certo ciu Effas, depositario dell’Oratorio e per mestiere impagliatore di sedie,il quale , si era messo in testa di ravvivare, in occasione dell’imminente Pasqua, le ferite del Cristo e che per dare inizio a tale” opera”, in una splendida giornata di sole, si era chiuso nella chiesa, quando un fragoroso tuono, lo aveva depositato nella

gli altari e parte, se necessario, per la manutenzione delle chiese. Inoltre ognuna di queste due chiese paga ogni anno due libbre d’oro e otto soldi per donativo alla Parrocchia(3). Amministrano questi beni i suddetti governatori e danno il resoconto al reverendo Vicario foraneo, alla fine del mandato e spesso quando il suddetto Vicario fa la visita.

piazzetta con pennelli e vernice a dare spiegazioni ai numerosi vicini accorsi al frastuono. Dopo tali fatti il Cristo in questione era conosciuto come “il cristo che tuona” e non veniva nemmeno spolverato se non con l’ausilio di panni issati su dei bastoni e con esplicita autorizzazione del Parroco. Di tali fatti, testimonia ancora oggi la Sig.ra Giovanna Palimodde( meglio conosciuta come Juvanna Vreagliu) residente nelle adiacenze della chiesa medesima. 3)-per Parrocchia deve intendersi quella di Santa Maria.

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MANIFESTAZIONI

Intitolata a “Mario Ciusa Romagna” la nuova biblioteca comunale Uomo di notevole spessore culturale che ha donato 3500 volumi al Comune di Oliena. Negli ultimi mesi del 2009 ad Oliena abbiamo assistito a una forte ripresa di attività culturali che sono culminate con l’inaugurazione della nuova biblioteca comunale intitolata a Mario Ciusa Romagna. Grazie all’impegno del Sindaco e dell’assessore Pier Paolo Mazzella il nostro paese potrà contare finalmente su un centro culturale di prim’ordine che comprende anche un auditorium. Più che doverosa l’intitolazione a Mario Ciusa Romagna, un atto di gratitudine nei confronti di un uomo di notevole spessore culturale che ha donato 3500 volumi al Comune di Oliena. I volumi, già interamente catalogati, comprendono opere di vario genere, tra cui vere e proprie rarità, come le prime edizioni di alcune opere di Grazia Deledda e di Sebastiano Satta. Occupano uno spazio a parte, arredato grazie alla consulenza della figlia Maria Elvira, architetto che vive a Roma. Con Oliena, il paese di sua madre Veronica Romagna, donna di raffinata bellezza e rara intelligenza, ha sempre mostrato di avere un rapporto molto speciale. La madre rimarrà per Mario un punto di riferimento affettivo e umano molto profondo, che lo porterà ad aggiungere al cognome paterno quello di Romagna. Da ragazzo era solito trascorrere le vacanze a Oliena: un periodo per lui indimenticabile e che sarà al centro di molti dei suoi racconti. ”Nella sua narrativa – ha scritto la figlia Maria Elvira nella parte introduttiva della monografia a lui dedicata – il paesaggio delle vallate di Oliena e le

storie degli uomini che le avevano abitate, affioreranno sempre come linfa vitale inesauribile”. Il convegno di inaugurazione è stato aperto con il taglio del nastro da parte delle autorità e dell’Assessore Regionale alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Maria Lucia Baire. Tra le testimonianze più significative, oltre a quella, commossa, della figlia, di particolare interesse e ricca di gustosi aneddoti, è stata quella di Monsignor Ottorino Alberti, ex Arcivescovo di Cagliari, che ha voluto rendere omaggio al suo vecchio professore di Lettere del Liceo Asproni di Nuoro. Ha aperto i lavori Romano Cannas, direttore della Sede Rai della Sardegna e autore dell’ultima, bellissima intervista all’intellettuale nuorese: Mario Ciusa Romagna testimone di tre secoli. Il filmato dell’intervista, proiettato nel corso della serata, è stato accolto da un lungo applauso da parte del numeroso pubblico presente, che ha potuto conoscere più da vicino e apprezzare le notevoli doti umane e affabulatorie del grande uomo di cultura scomparso nel 2006 all’età di 97 anni. Il video è stato donato alla Biblioteca comunale di Oliena, insieme con le centinaia di ore di radio e tv dell’Archivio Rai. La parte più strettamente “scientifica” del convegno è stata affidata a Maria Luisa Frongia, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Cagliari che ha anche curato un’antologia di scritti di Ciusa Romagna pubblicata da Èthos Edizioni dal titolo “Mario Ciusa Romagna Arte e cultura con gli occhi di un intellettuale interprete della Sardegna”. Assemblati cronologicamente

secondo tagli tematici individuati negli ambiti dei percorsi d’arte, della critica storico-letteraria e del racconto sono un’antologia dei suoi scritti più significativi pubblicati soprattutto sulle pagine culturali de “L’Unione Sarda”. “Gli interventi raccolti – ha scritto la prof. ssa Frongia nell’introduzione al volume – costituiscono una fonte imprescindibile per chiunque si occupi di cultura in Sardegna: a percorrerne le pagine si ha la sensazione di essere accompagnati dallo stesso autore in avventurose ricognizioni che sollecitano a inserire avvenimenti e protagonisti nel contesto storico e sociale dove essi sono stati prodotti, rivelando inattese relazioni con la storia del costume e delle idee. Offrono, inoltre, stimolanti contatti con artisti che hanno segnato un’epoca, invitando, al tempo stesso, ad approfondire argomenti dell’arte alcuni che ancora pulsano di vitalità, altri nascosti nelle pieghe della memoria o, persino, dimenticati.”

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SPAZIO GIOVANI - Associazioni

AVVENTO di CARITA’ Testimonianza del Noviziato Clan del Gruppo Scout Oliena 1

l Natale è passato da poco,spente le luminarie. Le vetrine dei negozi in centro già da un po’ hanno cambiato scenario,via i presepi,ecco le maschere,le compagnie dei giovani in paese si animano per preparare la sfilata dei carri allegorici,tutti indaffarati a costruire il carro più originale e divertente. In tutta questa frenesia,noi ragazzi del noviziato/Clan vorremmo soffermarci un attimo a raccontarvi le attività vissute durante il periodo dell’Avvento,esperienze che ci hanno dato modo di crescere e confrontarci con situazioni che normalmente non viviamo,nella speranza di riuscire a trasmettervi le emozioni presenti nel nostro cuore. All’inizio dell’Avvento i nostri capi ci hanno proposto un’uscita di Servizio ad Iglesias, nella comunità di recupero “Emmaus”. Quando siamo arrivati avevamo una certa ansia perché non sapevamo cosa ci aspettasse, non sapevamo l’atmosfera che si sarebbe creata e come avrebbero reagito i ragazzi ospiti della comunità alla nostra presenza. “Cosa siete venuti a fare qui?”, è stata la domanda che ci ha rivolto Fabrizio, uno degli educatori responsabili della struttura, dopo l’accoglienza. Abbiamo vissuto questa esperienza cercando una risposta a quella domanda, mentre nella nostra mente si affacciava il pensiero che nessuno di noi in realtà si era mai accorto di quanto potesse essere difficile l’esistenza per alcune persone. Il sabato sera abbiamo pregato as-

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sieme nella Santa Messa celebrata nella cappella della comunità; la domenica ci è stata data la possibilità di affiancare i ragazzi nelle attività di cui si occupano quotidianamente, come la cura degli animali, delle serre, la pulizia dei locali, la mensa. Mentre erano assorti nello svolgere con estrema cura i loro compiti, raccontavano con naturalezza la storia della loro vita, i loro fallimenti,la loro rabbia, i loro tentativi di risalire dal fondo , cercando di costruire un futuro sereno e dignitoso, sforzandosi, con grande fatica, di non commettere gli errori commessi in passato. Siamo rientrati a Oliena con la nuova consapevolezza di quanto la nostra esistenza sia fortunata e allo stesso tempo di quanto sia facile perdersi. Questi pensieri sono stati confermati quando, pochi giorni prima di Natale, ci siamo uniti a tutte le persone che abitualmente frequentano la mensa della Caritas del nostro paese per una cena comunitaria . Persone di cui solitamente ignoriamo ogni cosa, ma che quella sera abbiamo conosciuto da una diversa prospettiva: abbiamo cucinato per loro, giocato,cantato,ascoltato i loro racconti e le loro poesie. Senza fermarci alle apparenze, ci siamo resi conto di quanto si possa soffrire quotidianamente senza però perdere la voglia di vivere né la speranza di una vita migliore. Un grazie speciale ai nostri sacerdoti,al sig. Camillo, alle suore, a Mario e Tore per la grossissima mano d’aiuto ai fornelli!!! Con la route di Dicembre,svoltasi a Mon-

tes , abbiamo chiuso il 2009. Il tema proposto dai capi era strettamente legato al periodo liturgico: “In cammino con i re Magi”….e veramente è stato un cammino duro e faticoso, tra freddo, interminabili salite e con il peso degli zaini sulle spalle. Meta ultima della route era il paese di Orgosolo, meglio, la chiesa parrocchiale,meglio ancora,il Bambinello avvolto in fasce. Anche noi, come i re Magi, abbiamo portato i nostri umili doni a Gesù Bambino,il poco che abbiamo: la nostra disponibilità, la spensieratezza, i sogni, i timori,le incertezze, i ricordi legati alle persone incontrate lungo il nostro vagare nelle strade del mondo, quest’anno, in particolare,i giovanissimi ragazzi conosciuti nella comunità “Emmaus”, i loro sentimenti di sfiducia e delusione. A loro auguriamo “BUONA STRADA”. nella speranza possano vincere la loro battaglia . Concedeteci infine un GRAZIE DI CUORE a tutte quelle persone che ad Orgosolo ci hanno fatto dono del loro sorriso e della loro ospitalità, don Luciano, splendido padrone di casa, i suoi numerosissimi compari, in particolare Clelia, Nicola e tutta la loro famiglia: Dio vi ricompensi con ogni bene!

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