Su Patiu n. 24

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Dicembre 2013

n. 24

LA LUCE DEL NATALE FORZA PER RISORGERE

“Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia”

La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia” (EG 1). Con queste parole Papa Francesco inizia l’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium per invitare tutti i credenti a rinnovare la fede nel Signore Gesù, per sperimentare la gioia che solo Lui può donare. Il Papa è cosciente delle varie difficoltà in cui di dibatte attualmente la nostra società, il senso di smarrimento, la crisi per la mancanza di lavoro, i problemi legati alla famiglia, la sfiducia nelle istituzioni, le difficoltà all’interno della stessa Chiesa, eppure invita a rinnovare la fede e la speranza. Il Natale, ancora la forza e la dignità del nostro una volta, ci ricorda la vicinanza popolo, forgiato da tante prove di un Dio che si fa vicino a ogni lungo la sua storia, per reagire uomo, a ogni singola storia, che e riprendere a ricostruire e a lacondivide la nostra realtà umana. vorare, con o senza l’aiuto dello Un Natale, quello di questo anno, Stato, come ha dichiarato un anpervaso da un senso di mestizia ziano pastore. In questo contesto a motivo del terribile alluvione sono nate e stanno nascendo tante che ha devastato la nostra terra, iniziative per mettere in risalto la seminando morte, distruzione, forza e la carica di speranza che vanificando anni di lavoro e di proviene dal mistero del Natale. fatica, che ha messo in evidenza Al riguardo è significativa l’inila fragilità del territorio e delle ziativa dell’Assessorato Regionastrutture. La tragedia ha messo in le del Turismo, guidato da Luigi risalto il senso del limite, ma nello Crisponi, di destinare ai paesi più stesso tempo ha fatto scattare una colpiti dall’alluvione un presepio straordinaria gara di solidarietà per “lanciare un messaggio di per andare incontro alle zone e speranza e di solidarietà per la alle persone più colpite. È emersa nostra Sardegna, con l’augurio Su Patiu - Dicembre 2013 - n. 24

che tutti i territori si rimettano in piedi il prima possibile”. L’iniziativa, in origine, faceva parte di un progetto per organizzare una mostra sui presepi, poi le circostanze hanno fatto saltare questo piano, per realizzare una ideale catena di solidarietà illuminata dalla luce del bambino Gesù. Uno di questi presepi, opera pregevole del laboratorio orafo Etoile di Nuoro, è stato portato personalmente dall’Assessore Crisponi alla nostra Parrocchia di Oliena, essendo uno dei centri più colpiti. Siamo riconoscenti per questo gesto. È uno stimolo a intensificare la solidarietà e la collaborazione per ricostruire, a

ravvivare i vincoli di unità e di comunione. La rappresentazione della Natività, una famiglia che ha trovato posto in una stalla, perché “per loro non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,7), è il segno di vicinanza a ogni situazione di provvisorietà e di emergenza, la certezza di un Dio sempre vicino a ogni uomo che ama di un amore straordinario. Con queste considerazioni, interpretando anche i sentimenti di Don Andrea Biancu e di Don Tomaso Puddu, auguro a tutta la comunità un Buon Natale e un felice Anno Nuovo.

Don Giuseppe Mattana pag. 1


Cronaca di Vita Parrocchiale Avvenimenti vissuti nella nostra comunità dal mese di marzo al mese di dicembre 2013

Il 17 marzo si svolge a Galanoli il Ritiro spirituale dei Gruppi Coppie della parrocchia guidato da P. Piergavino Piras.

Sono Stati Battezzati in Cristo

Il 19 marzo viene celebrata la festa di S. Giuseppe con una preghiera particolare per l’inizio del ministero petrino del santo Padre Francesco. Il 23 marzo si svolge la tradizionale “Pasqua degli uomini”. Il 24 marzo, Domenica delle Palme, inizio della Settimana Santa con le celebrazioni liturgiche e i suggestivi Riti della pietà popolare. Il 30 Marzo, durante la Solenne Veglia Pasquale, riceve i sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Confermazione ed Eucaristia) Maria Carmela Stara. Ricevono il Battesimo Ludovica Cucca e Alessio Gabriel Muleddu. Il 31 marzo, Solennità della Pasqua, con il tradizionale rito de “S’Incontru”. Il 3 aprile ha inizio la benedizione pasquale delle famiglie. Il 23 aprile si svolge a Galanoli l’incontro dei catechisti. Il 1 maggio si svolge l’Incon-

NOTIZIARIO della Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola - OLIENA Direttore Responsabile: GIUSEPPE MATTANA Gruppo Redazione: ANTONELLO PULIGHEDDU PEPPINO NIEDDU FRANCO GARDU

Stampa: SERISTAMPA - OLIENA Dicembre 2013 - n. 24 Iscrizione Reg. G. e P. N. del Trib. di Nuoro n. 03/2004 del 20 Ottobre 2004

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tro annuale dei Ministranti a Galtellì. Il 5 maggio si svolge la seconda questua per il santuario di N.S. di Monserrata. Il 5 maggio l’ACR parrocchiale si reca, in ritiro, a Villagrande. Il 6 maggio si svolge la Benedizione pasquale nella Zona Industriale. Il 7 maggio si riunisce il Consiglio Parrocchiale di Azione Cattolica. Il 14 maggio la Comunità parrocchiale di Oliena si reca in pellegrinaggio a Orgosolo in occasione della Novena in preparazione alla festa della Beata Antonia Mesina. Il 15 maggio si svolge l’incontro con i genitori dei bambini che si preparano alla Prima Comunione. Il 15 maggio la Comunità Capi di Oliena si incontra con i responsabili di Zona dell’Agesci, presente l’Assistente di Zona Don Antonello Tuvone. Il 18 maggio si svolge nel Santuario di N.S. di Monserrata il Ritiro dei comunicandi. Il 18 maggio, nella Chiesa di S. Maria si svolge un Concerto a cura del Coro “Canepa” di Sassari.

Il 18 maggio, alle ore 21,00 si svolge nella Chiesa Parrocchiale la Veglia di Pentecoste. Il 2 giugno si celebrano in Parrocchia le Prime Comunioni. Alla sera la solenne Processione Eucaristica per le vie del paese. Il 15 giugno Mons. Mosè Marcia amministra il sacramento della Confermazione. Il 16 giugno ha inizio la Novena in preparazione alla Festa di S. Giovanni Battista. È Priore Angelo Carta. Il 17 giugno è presente alla Novena di S. Giovanni il Vescovo Mons. Mosè Marcia che presiede l’Eucaristia.

Alessio Gabriel Muleddu Ludovica Cucca Maria Caterina Stara Ilaria Solinas Alessandro Sini Ludovica Corrias Federica Sale Sofia Marini Gloria Puddughinu Federica Antonia Ticca Sebastiano Maricosu Giorgia Pesce Cinzia Mameli Alice Mameli Cristian Giobbe Anna Ciraolo Elisa Evangelista Gianni Antonio Maricosu Carlo Piras Maria Grazia Moro Francesca Maricosu Francesco Vargiu Antonella Chifari Cristian Puddu Gabriele Fronteddu Marica Carta Andrea Impala Alessandro Carrus Antonio Mureddu Arianna Corona Gloria Maggiori Gabriele Cadinu Greca Fele Paola Piras Martina Cappeddu Andrea Antonio Piras Lorenzo Congiu Francesco Maricosu Andrea Sole Riccardo Lostia

INDIRIZZI e NUMERI TELEFONICI

Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola Piazza Collegio, 7 - 08025 OLIENA (Nu) Tel. e Fax 0784.285655 Indirizzo e-mail: p.santignazio@tiscali.it

Don Mattana tel. 0784.285655 - 340.7661593 Don Puddu tel. 0784.288707 Don Andrea Biancu tel. 346.0212014 Per le vostre eventuali offerte: Conto Corrente Postale n. 13151071 intestato a: Parrocchia S. Ignazio di Loyola - Oliena

Avviso ai lettori: Ai sensi della legge D.Lgs 30.6.2003 n. 196 per la tutela dei dati personali, comunichiamo che gli indirizzi di quanti ricevono questo periodico fanno parte dell’archivio della Parrocchia S. Ignazio di Loyola in Oliena e sono utilizzati esclusivamente per l’invio del predetto periodico o di altre comunicazioni sulle nostre attività.

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Cronaca di Vita Parrocchiale Sono ritornati alla casa del Padre Gino Roscini Francesca Sanna Gonarino Lovicu Giovanna Maria Garippa Francesco Mulas Antonio Puligheddu Mario Mastroni Dorotea Tolu Rosalia Puggioni Maddalena Sanna Michele Puligheddu Maurizia Sanna Sebastiano Garippa Grazia Puggioni Giuseppe Porcu Teresa Secchi Mariantonia Massaiu Grazia Salis Ignazio Medde Giuseppe Mula Sebastiana Massaiu Giovanni Maisola Francesco Deiana Maria Antonietta Sanna Giulia Palimodde Antonio Maria Maccarrone Giovanna Puggioni Giovanna Costanza Maricosu Anna Maria Mussissu Stanislao Congiu Mariantonia Boi Thomas Bettarelli Giuseppa Rosa Ticca Paolo Palimodde Francesca Lucia Canu Maria Solinas Giuseppa Cossu Francesca Tanda Pietro Fronteddu Antonio Puligheddu Giacobbe Puligheddu Anna Maria Spina Giuseppe Corbeddu Maria Puligheddu Giovanna Mameli Antoniangelo Canudu Angelo Porcu Giovanni Mussissu Antonio Pietro Pulina Santedda Corrias Sebastiana Catte Basilio Boi Andreana Puddu Giovanni Puligheddu Giovanni Catzeddu Peppino Bassu Francesco Congiu Serafina (Giovanna) Malatesta Giuseppe Murgia Graziella Puddu Leonigia Cucca Anna Rosa Puligheddu Antonio Giovanni Bette

Il 20 – 21 e 22 giugno si svolge presso la Parrocchia delle Grazie a Nuoro il Convegno Diocesano di aggiornamento. Il 24 giugno si svolge la Festa di S. Giovanni, con la processione e la Benedizione delle sorgenti. Il 7 luglio la Forania e le Parrocchie di Fonni ricordano i 50 anni di Ordinazione Presbiterale di Don Antonio Falconi. Il 7 luglio ha inizio la Novena in onore della Beata Vergine del Monte Carmelo. Dal 21 al 26 luglio si svolge nella Casa Estiva del Seminario a Portu Ainu il campo scuola dell’ACR parrocchiale. Il 27 e il 28 luglio nel santuario N.S. di Montserrat si svolge la due giorni diocesana dei giovani, in concomitanza con la Giornata Mondiale dei Giovani a Rio de Janeiro. Il 30 luglio, in occasione della Festa di S. Ignazio di Loyola, Patrono della Comunità Parrocchiale, vengono collocate le ringhiere nei matronei della Chiesa parrocchiale. Il 15 agosto, Solennità della B.V. Assunta, al pomeriggio si svolge la tradizionale processione per le vie del paese. Il 17 agosto, nella Chiesa di S. Lussorio, vengono benedetti i rappresentanti di tutti i vicinati e i partecipanti al palio dei vicinati. Il 21 agosto, Festa di S. Lussorio, il Vescovo presiede l’Eucaristia e la Processione. Il 30 agosto ha inizio la Novena in preparazione alla Festa di N.S. di Montserrat. La predicazione è tenuta da Don Luca Mele, Vice parroco a Dorgali e Assistente Diocesano dell’ACR.

Il 5 settembre, nel santuario di Su Patiu - Dicembre 2013 - n. 24

N.S. di Montserrat, si svolge la Giornata dei Malati, con la presenza del Vescovo Mons. Marcia che presiede l’Eucaristia e l’amministrazione del sacramento dell’Unzione degli Infermi. Alla sera la tradizionale cena comunitaria. L’8 settembre si svolge, con straordinaria partecipazione di fedeli, la Festa di N.S. di

Montserrat. Tutta la novena ha visto una grande affluenza di fedeli. Il 15 settembre l’ASO ricorda il suo 23° anniversario, con la partecipazione delle Associazioni di Volontariato di 34 paesi. Alle 10,30 il parroco presiede l’Eucaristia nella Chiesa di S. Maria, al termine della quale, nella Piazza bene-

Si sono uniti in matrimonio Salvatore Fenu e Marilena Sitzia Luigi Serra e Federica Carrus Gian Lussorio Ruiu e Rosella Gardu Fabrizio Comida e Laura Loche Gian Mario fele e Maria Elena Puligheddu Gianfranco Pinna e Stefania Orrù Luca Lancioni e Immacolata Lovicu Cristian Murgia e Alessandra Fele Tonino Sanna e Caterina Catte Daniele Antonelli e Giovanna Fele Davide Acquas e Catia Palimodde Carlo Impagliazzo e Bastiana Arcadu Pierangelo Manca e Maria Giovanna Cacceddu Salvatore Tanda e Alessandra Mula Pietro Antonio Sanna e Pina Franca Mastroni Francesco Dezzola e Maria Paola Spina Giancarlo Floris e Manuela Marini Salvatore D’Antoni e Maria Grazia Boier Giuseppe Rocca e Giuseppina Marini Francesco Corrias e Bonarina Zichi Salvatore Boi e Pietrina Salis Filippo Boe e Sabina Boi pag. 3


Cronaca di vita Parrocchiale dice i Volontari e i mezzi di assistenza e pronto soccorso. È presente l’On Cappellacci, Presidente della Regione. Il 22 settembre il Santo Padre Francesco è in Visita Pastorale a Cagliari. È presente una folta rappresentanza della parrocchia di Oliena. Al Santo Padre vengono offerti i dolci tipici olianesi, realizzati da Anna Gardu, e il Presidente della Regione regale al Papa un paio di scarponi in pelle (le scarpe dei pastori) realizzati dall’artigiano di Oliena Franco Corrias. Il 23 settembre si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale per programmare l’inizio e le attività dell’Anno pastorale. Il 29 settembre si svolge a Oliena l’incontro Diocesano dell’ADI. Il 1 ottobre si svolge l’incontro con i volontari della Caritas parrocchiale per programmare le varie iniziative e per presentare le iniziative a livello diocesano. Il 12 ottobre si svolge nel santuario N.S. di Montserrat il Ritiro parrocchiale per l’inizio del Nuovo Anno Pastorale. Il 13 ottobre si svolge l’inaugurazione del Nuovo Anno catechistico. Il 16 ottobre si svolge l’incontro con i genitori degli alunni delle classi I-II e III delle elementari per presentare l’attività della catechesi. Il 17 si svolge l’incontro

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con gli alunni di IV, V elementare e di I media.

presidente. Al termine delle votazioni viene eletto Tonino Solinas.

Il 19 e il 20 ottobre si tiene a Vallermosa il Ritiro dei gruppi coppie della parrocchia.

Il 23 novembre a Nuoro, nella Chiesa Cattedrale, con una veglia di Preghiera e con la celebrazione dell’Eucaristia, il Vescovo chiude l’Anno della Fede.

Il 4 novembre si celebra la S. Messa in suffragio dei Caduti in Guerra, presenti il Sindaco con l’Amministrazione Comunale, le autorità civili, scolastiche e militari. Dal 10 al 15 novembre il Parroco è agli Esercizi Spirituali nella “Casa Divin Maestro” ad Ariccia. Il 17 novembre, presso il Santuario N.S. di Montserrat, il gruppo Scout di Oliena inizia il nuovo Anno di attività. In Parrocchia e per le vie del paese, l’ACR parrocchiale vive la Festa del Ciao. Il 18 novembre un devastante alluvione si abbatte sulla Sardegna provocando ingenti danni nel nostro territorio.

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Il 22 novembre si riunisce il Comitato di N.S. di Montserrat per salutare i componenti che hanno concluso il loro mandato e per procedere all’elezione del nuovo

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Il 24 novembre viene chiuso l’Anno della Fede in Parrocchia, con la Celebrazione presieduta dal Parroco. Il 1 dicembre il Vescovo Mons. Mosè Marcia presenta alla Comunità parrocchiale Don Andrea Biancu come nuovo Vice parroco, con grande entusiasmo e rinascenza da parte di tutti. Il 12 dicembre si è riunito il Comitato N.S. di Monserrata, nei locali del santuario per l’accoglienza delle nuove coppie: Tonino Corbeddu e Anna Puligheddu, Andrea Ticca e Antonella Ghisu, Franco Bastiano Manconi e Antonella Carai, Domenico Garippa e Sara Picca. Il 15 dicembre si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio Parrocchiale dell’ Azione Cattolica e per l’elezione del presidente. È risultata eletta Immacolata Piga.

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Vita Parrocchiale Il 30 novembre 2013 il Vescovo Mons. Mosè Marcia ha accompagnato e presentato alla Comunità Parrocchiale di Oliena Don Andrea Biancu come nuovo Vice parroco, tra l’entusiasmo e la soddisfazione di tutti, dopo alcuni anni di attesa. Don Andrea Biancu è della Parrocchia N.S. di Fatima della Caletta (Siniscola), è nato a Nuoro il 12 maggio 1986, ha frequentato il Pre- Seminario e il Seminario minore a Nuoro, conseguendo la maturità nel Liceo Linguistico “Maria Immacolata”. È stato alunno del Pontificio Seminario Regionale della Sardegna e della Pontificia facoltà Teologica a Cagliari. È stato ordinato presbitero da Mons. Pietro Meloni il 30 aprile 2011 a La Caletta e nominato subito dopo Vice parroco a Bitti, dove, in seguito a problemi di salute del Parroco Don Francesco Mariani, ha dovuto reggere la Parrocchia quasi da solo. Ora viene nella nostra comunità pieno di entusiasmo, accolto con affetto e gratitudine. Al termine della Celebrazione ha rivolto alla comunità il saluto che viene riportato.

Saluto di Don Andrea Biancu alla Parrocchia Sant’Ignazio di Oliena

O

All’inizio del servizio come Vicario Parrocchiale

liena, Chiesa parrocchiale, 30 novembre 2013 Al termine di questa Celebrazione Eucaristica è doveroso che rivolga una parola di saluto a tutti voi, in primis al parroco don Giuseppe Mattana, che mi accoglie come suo collaboratore, a don Tommaso Puddu, ai membri del Consiglio pastorale, ai vari gruppi parrocchiali qui presenti e a tutti gli abitanti della Parrocchia di Sant’Ignazio. Dopo l’esperienza dei primi due anni di sacerdozio trascorsi nella Parrocchia di San Giorgio a Bitti, della quale conserverò sempre il ricordo per l’affetto e l’accoglienza che lì mi è stata riservata, ho accettato l’invito del nostro Vescovo a venire quia Oliena per collaborare con i sacerdoti e portare, come ci ha ricordato pochi giorni fa Papa Francesco, la “gioia del Vangelo”, che «riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù» (Esortazione apostolica Evangelii Gaudium. 1). Immagino che per voi questa sia una sorpresa: solitamente in questo periodo non avvengono trasferimenti, soprattutto quando l’anno pastorale ha già avuto inizio. Tuttavia, come sappiamo, con la prima domenica di Avvento comincia un nuovo anno liturgico, all’interno del quale possiamo collocare questo inizio di servizio pastorale, nella consapevolezza che non siamo noi i protagonisti ma lo è sempre Cristo, centro della storia e della Chiesa. Se per la maggior parte di voi sono una “sorpresa”, quasi un regalo di Natale scartato in anticipo, ritengo di non esserlo per il nostro parroco don Mattana, che mi conosce fin dalla tenera età di 11 anni, quando ho iniziato il cammino del pre-Seminario e soprattutto nei 5 anni trascorsi nel Seminario a Nuoro, durante i quali è stato Padre Spirituale di noi seminaristi. Una volta ci aveva predetto che in futuro qualcuno di noi alunni sarebbe stato suo vice-parroco, come è avvenuto prima con don Luciano Monni e ora si ripete con me. Fin da ora lo ringrazio per il suo sostegno e per la sua guida sapiente, che non è mancata quando ero seminarista e non

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mancherà neanche adesso come suo collaboratore. Ringrazio il nostro Vescovo Mosè per questa nomina: forse i progetti su di me erano altri, ma nonostante tutto non è mancata la sua fiducia nei miei confronti, manifestata in questa celebrazione nella quale ha voluto presentarmi personalmente a voi. Non posso dimenticare di ringraziare i miei genitori, qui presenti insieme a mio fratello Roberto, che si prepara a diventare anche lui sacerdote, e con loro mia zia e mia nonna, rimaste a casa: sono stati sempre un punto di riferimento e, per un prete, la famiglia è non solo la culla del suo Sacerdozio, ma è sempre una “bussola” che gli permette di andare avanti sicuro. Grazie anche ai seminaristi della nostra Diocesi: ai chierici del Seminario Regionale presenti a questa celebrazione e in modo speciale ai due ragazzi di Oliena che vivono la loro esperienza di discernimento nel no-

stro Seminario di Nuoro, Gabriele e Giovanni: sappiano che il fine settimana, quando rientrano a casa, noi sacerdoti li vogliamo sempre accanto per vivere appieno la vita parrocchiale. Ringrazio, infine, voi parrocchiani, in modo particolare i bambini, i ragazzi, gli ammalati e gli anziani: sono certo che mi accoglierete con cuore grande, come avete sempre fatto con i sacerdoti che si sono susseguiti alla guida di questa comunità parrocchiale. Nell’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco, consegnata domenica scorsa alla Chiesa al termine dell’Anno della Fede, ho trovato le parole che in questi ultimi giorni mi hanno fatto riflettere sulla mia missione di sacerdote, ma che sono rivolte a tutti i cristiani: «La missione al cuore del popolo non è una parte della mia vita, o un ornamento che mi posso togliere, non è un’appendice, o un momento tra i tanti dell’esistenza. È qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distruggermi. Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere sé stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare» (n. 273). Questi verbi fanno parte dell’azione del sacerdote e lo identificano pienamente. Il Papa così ci richiama alla gioia dell’evangelizzazione, sull’esempio degli apostoli, i primi evangelizzatori insieme a Maria. Proprio oggi (e non penso sia solo una coincidenza) si celebra la festa dell’apostolo Sant’Andrea, che la liturgia della Chiesa bizantina chiama Protóklitos, che significa “primo chiamato”, perché fu lui che con prontezza seguì Gesù, portando con sé suo fratello Pietro e i suoi primi compagni. Sotto la sua protezione voglio porre, come sempre fin dalla nascita, la mia missione di sacerdote, invocando anche l’intercessione di Maria Santissima, che ci prepariamo a festeggiare come“Immacolata”e che voi venerate particolarmente con il titolo di Madonna di Monserrat, assieme al nostro patrono Sant’Ignazio e al santo martire Lussorio. Grazie a tutti! pag. 5


Vita Parrocchiale

B

Lettera al Santo Padre

Il parroco scrive al Santo Padre per esternargli i sentimenti di stima e affetto della Comunita di Oliena

eatissimo Padre, la comunità parrocchiale S. Ignazio di Loyola in Oliena (Diocesi di Nuoro), fin dal momento della sua elezione si è particolarmente sentita in sintonia con la Sua persona e il suo magistero ed espressamente mi chiedeva di far pervenire alla Santità Vostra tutta la stima, l’affetto e la venerazione che nutriva. Il motivo, oltre al fondamentale vincolo di fede con il Successore di Pietro, è il forte legame che unisce la Comunità di Oliena alla Compagnia di Gesù che per oltre un secolo ha profondamente segnato la storia civile e religiosa del paese, con la costituzione di un Collegio per la formazione delle giovani generazioni. Il Collegio e la Chiesa gesuitica di Oliena vennero edificati soprattutto grazie alla volontà del Rettore Giovanni Angelo Salis, che a tal fine, fece una cospicua donazione alla Compagnia di Gesù. Il primo marzo 1652 Mons. De la Cabra, Arcivescovo di Cagliari, a cui la chiesa di Oliena apparteneva, diede l’autorizzazione a fondare il complesso architettonico (costituito dal Collegio e dalla chiesa annessa). La presenza dei

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Padri gesuiti ad Oliena per più di un secolo fu un fatto che segnò una svolta decisiva non solo nella vita religiosa, ma anche nella dimensione culturale e sociale del paese. I Gesuiti, oltre ad attivare le varie scuole d’insegnamento, e dedicarsi particolarmente all’azione evangelizzatrice, diedero anche un forte impulso all’agricoltura, curando particolarmente l’innesto dell’ulivo e la piantagione delle viti attraverso metodologie, per quei tempi, assolutamente moderne.

Frutto significativo di questa presenza è stata la vocazione e l’eroica testimonianza di P. Giovanni Antonio Solinas. Da Arcivescovo di Buenos Aires senz’altro avrà avuto modo di conoscerne la storia. L’elezione di un Papa proveniente dalla Compagnia di Gesù ha perciò suscitato un entusiasmo straordinario, unito a una profonda comunione nella preghiera e a un legame spirituale con la figura di S. Ignazio di Loyola.

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Vita Parrocchiale Accolga, Santo Padre, le umili espressioni di sincero affetto da parte di tutta la comunità e il ringraziamento per la Sua Visita Pastorale a Cagliari. Nel rinnovare l’assicurazione e il costante ricordo nella preghiera, l’attenzione e la disponibilità al Suo magistero, umilmente imploro la Benedizione Apostolica su tutta la comunità civile ed ecclesiale di Oliena. Oliena 15 ottobre 2013

Dev.mo nel Signore Sac. Giuseppe Mattana Parroco

Foto: Gloria Salis

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Spec Alluvion

Oliena - 18

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ciale ne 2013

8 novembre

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Foto: pierapinna Š pictures e Peppino Nieddu


Spazio Associazioni

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L’Attività della Pro-Loco di Oliena A Novembre presentato ai soci il bilancio di previsione per l’anno 2014

l 29 Novembre 2013 la Pro Loco di Oliena ha presentato ai Soci, e contestualmente approvato, il Bilancio di Previsione per l’anno 2014. Come sempre è un documento importante, anche per il suo significato indicativo di voler proseguire le attività. Nella previsione sono contemplate le seguenti attività/manifestazioni principali: 1. Primi di Marzo: CARNEVALE, RASSEGNA MASCHERE; 2. Fine Marzo: FOGLIE D’ARGENTO, PRESENTAZIONE LIBRO SULL’OLIO; 3. 20 Aprile: PASQUA; 4. Maggio (gdd): IDENTIDADE, LABORATORIO BALLO; 5. Luglio (gdd): RICAMO (IN PUNTA DE AHU); 6. 15 Settembre: CORTES APERTAS; Forti di queste intenzioni, compatibilmente con le nostre forze umane e finanziarie, cercheremo inoltre di garantire comunque la presenza della Pro Loco in occasione di avvenimenti e manifestazioni che interessano la nostra comunità. D’altronde, l’impegno profuso dall’inizio dell’anno 2013 ad oggi, è testimoniato dalla organizzazione e conduzione con successo di due (fra le altre numerose) manifestazioni di rilievo: Progetti “Natura e archeologia” e “Identidade”.

Visita a Biriai

Progetto “Natura e archeologia”: La manifestazione, oltre a itinerari studiati ad hoc, coronati con escursioni a Biriai e Carros, a Tiscali e sul Monte Corrasi effettuati con la collaborazione di esperti come Tetta Furru e Angelino Congiu, ha inoltre offerto la possibilità di visitare la mostra dell’artista Angela Demontis “il popolo di Bronzo”. La mostra è nata come sviluppo della pubblicazione di Angela Demontis “Il Popolo di Bronzo” (Condaghes, 2005). Ha proposto una possibile ricostruzione di armi, abiti, accessori e utensili nuragici, realizzati con materiali e antiche tecniche di lavorazione, basata sulla rigorosa osservazione dei bronzetti. Esordita ad aprile 2010 nelle sale del Museo Archeologico di Cagliari, è itinerante ininterrottamente con tappe richie-

Inaugurazione Mostra: “Il Popolo di bronzo”

ste anche all’estero (Scozia e Svezia). La mostra è stata ospite ad Oliena dai giorni di Cortes Apertas fino a tutto ottobre 2013, presso il Palazzo dei Gesuiti. Progetto “Identidade”: Nato dalla necessità di aprire un nuovo capitolo nel Progetto che porta il nome di “Identidade”, come previsto ed iniziato lo scorso anno, verrà realizzato raccogliendo e vagliando i pareri della gente, le esperienze ed i ricordi più antichi, e questo è quanto andremo a perseguire nel 2014. Nel 2013 siamo stati impegnati nell’organizzare una manifestazione culminata in una serata di studio (il 16 marzo), sul nostro costume tradizionale, con l’ausilio di documentazione fotografica, filmati e interviste, nell’ottica di una ricostruzione storica e cronologica dell’evoluzione e trasformazione dei singoli capi nel tempo. E’ stato realizzato ed è tuttora disponibile (presso le edicole e le librerie olianesi e presso il CdA) il CD “Identidade”, oltre ad una nutrita mostra fotografica riproponibile all’occorrenza. Quasi ad estensione e completamento di tale attività, la metà di luglio ha visto realizzarsi la manifestazione “In punta de ahu”, basata sul ricamo. Con essa, l’Associazione Turistica Pro Loco di Oliena, coadiuvata dall’ Assessorato del Turismo Artigianato e Commercio Regionale e dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura dell’Amministrazione Comunale, ha inteso offrire una dimostrazione pratica dell’arte del ricamo, facendo assaporare il momento della creazione di veri capolavori, punto dopo punto. Accanto alle

Visita del Presidente Regionale Cappellacci e dell’Assessore Crisponi al Museo del Fazzoletto

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Spazio Associazioni ricamatrici di Oliena sono stati artefici di tanta maestria i rappresentanti di diversi Comuni della Sardegna, che conservano tradizioni legate non solo al ricamo, ma anche ai materiali necessari alla sua esecuzione. I Comuni che hanno aderito all’iniziativa erano i seguenti: OLIENA, ATZARA, BOSA, BUSACHI, NULE, ORGOSOLO, OSILO, SARULE, TEULADA.

Ospiti olianesi in quei giorni sono stati inoltre una delegazione del comune spagnolo di Oliana, situato nella comunità autonoma della Catalogna, che ha messo in mostra il costume tipico locale, offrendo così lo spunto per un interessante confronto fra le tradizioni delle due culture.

Laboratorio di ballo: Nel 2014, per il secondo capitolo di “Identidade”, ci avvarremo della consulenza di esperti riconosciuti nel campo, ma anche e soprattutto della memoria storica dei nostri compaesani e compaesane, e ovviamente degli anziani, relativamente al ballo sardo olianese. La Dichiarazione di Intenti recita: <Il laboratorio di ballo sardo è finalizzato al recupero dei passi, dei modi, delle posture che caratterizzavano la vera tradizione del ballo olianese. Alla pratica si intende affiancare la ricerca e lo studio, coinvolgendo i testimoni privilegiati comunemente riconosciuti come custodi del “saper ballare”>. Le attività del Laboratorio sono iniziate il 13 novembre e proseguiranno ogni mercoledì e venerdì. La raccolta delle testimonianze e della documentazione fornirà materiale per una ulteriore pubblicazione dedicata all’”Identidade”, che si unirà alla prima realizzata sul RICAMO, continuando a porre l’accento sui capisaldi della nostra cultura.

Sarà quindi motivo d’orgoglio (ritenia- mo anche per i successivi componenti del CdA) completare il lavoro sull’”Identidade” che, complessivamente, dovrebbe comprendere temi quali : • Il costume tradizionale • il ballo, • il canto a tenore, • i dolci, • le usanze e i rituali che accompagnano le più importanti fasi della vita . Compatibilmente con le forze individuali, ci rivolgiamo ai soci ed a quelli di buona volontà per affiancarci in queste opere di volontariato, certi che lo spirito che ci accomuna tutti - inteso nella volontà di preservare la cultura, le tradizioni e le nostre ricchezze produttive - ci vedrà ancora più decisi, anche alla luce degli ultimi avvenimenti di fine novembre, che hanno visto molto del nostro territorio soffrire pesantemente assieme ai nostri produttori, agricoltori ed allevatori, sotto le offese dell’alluvione. Per il Direttivo della Pro Loco di Oliena (LLF). Oliena, dicembre 2013

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Ammentos

di Peppino Nieddu

Pietruccia Cassini la nostra bambina

E

La triste storia velata di mistero di una bambina scomparsa prematuramente

ra una notte gelida, quella del 12 gennaio 1901 un insolito e frenetico andirvieni di donne e l’arrivo trafelato de “Sa mastra ‘e partu” aveva fatto intuire che in quella casa posta nel rione di “Sa Madalena” una nuova vita stava per arrivare, <Signora Ade!. coraggio … ancora uno sforzo.. va tutto bene… un altro piccolo sforzo e abbiamo finito> Verosimilmente in questo modo, la levatrice comunale con voce suadente e sommessa, (dopo tutto si trattava di una signora del continente) incoraggiava la partoriente. Nella cucina adiacente, l’uomo in abiti signorili passeggiava nervosamente, voleva sapere, ma le donne, indaffarate com’erano, lo ignoravano. Il pianto improvviso ed acuto del neonato lo scosse, facendogli correre un brivido, le gambe gli tremarono; dovette sedersi. Solo in quell’istante Luigi Cassini, o meglio “s’ingenieri” come veniva chiamato nel villaggio, ebbe la consapevolezza di essere diventato papà. Padre di una bellissima bambina. Ma chi era l’ingegnere Luigi Cassini? Di lui, malgrado l’impegno profuso, (dopo oltre un secolo) abbiamo potuto acquisire solo poche scarne notizie ma sufficienti a tracciarne un profilo professionale e umano. Sappiamo che era arrivato, con la sua sposa Adele Cozza, in questo villaggio, proveniente da Porto Maurizio oggi Imperia, agli albori del 1900, chiamato, pensiamo, a collaborare alla redazione di progetti di pubblico interesse; molti indizi e fondate ragioni lo confermano. Erano anni difficili e tormentati, quelli, corruzione e malaffare erano le armi dei potenti a scapito dei più deboli, non c’era

più dignità neanche nella morte ..in compenso.. avevamo due cimiteri. Il camposanto di “Thedde vane”(quello attuale) che poteva essere utilizzato fin dal 1892, era stato edificato senza la strada di accesso. In una deliberazione del Comune dell’8 Maggio 1892 si legge che all’ing. Mura(1) erano state concesse ben 1.500 lire (2) per la direzione dei lavori del Cimitero con

l’obbligo di preparare il tracciato per la citata strada, lunga circa 200 metri. Quel progetto non fu mai redatto. Per queste motivazioni si era continuato a seppellire nel cimitero di Santa Maria fino al 1901, laddove per far posto ai morti recenti, si esumavano i cadaveri ancora in stato di putrefazione. Da uno stralcio della relazione del Regio Commissario G. Doro, in quegli anni mandato a Oliena per inda-

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Ammentos

gare su gravissimi abusi Amministrativi, perpetrati a danno del Comune, in merito alla situazione del cimitero, si legge, “per porre fine a quell’orribile sconcio … fu mia cura .. fare compilare da persona tecnica di fiducia il tracciato….” Presumibilmente è qui che si inserisce la figura dell’Ing. Luigi Cassini, il quale, uomo di fiducia del Regio Commissario, mette mano alla progettazione della famosa strada, nonché a qualche ritocco estetico del nuovo cimitero. Ma.. torniamo alle vicende umane di questa storia. Per il battesimo della neonata celebrato l’11 febbraio 1901 dal Teologo G. Fele; da quel di Cesena e Verona vennero in Oliena, Giulia Cozza, sorella della sig. ra Adele, madrina della bambina ed in rappresentanza del padrino assente, tale Artemio Fredani o Zedani, la mamma della sig,ra Adele, Carolina Pavesani. Alla bambina fu imposto il nome di Pietruccia Anna Carolina. A quei tempi la Chiesa, data l’alta mortalità infantile, prevedeva tempi stretti per il battesimo. Normalmente il battezzando veniva presentato in chiesa dalla Madrina in quanto la mamma il più delle volte era ancora costretta a letto dopo il parto. Nel nostro caso il battesimo venne celebrato un mese esatto dopo la nascita, vuoi per permettere l’arrivo dal continente dei parenti prossimi, vuoi anche per dare tempo alla madre di ristabilirsi e presenziare di persona al sacro rito, Questo la dice lunga sul rispetto e considerazione che si erano conquistati i coniugi Cassini. Riteniamo fondatamente che la famosa stradina di accesso al cimitero, sia stata edificata in tempi stretti, posto che il 9 Aprile del 1901 avvenne il decesso di Malatesta Nicolò, cantoniere, dipendente comunale, nativo di Bagnone, maritato a Puddu Monserrata, il quale, ancorchè destinato al cimitero di Santa Maria, forse per intercessione del Cassini, il giorno dopo, venne inumato (il primo) nel nuovo cimitero; lo avrebbero seguito di lì a poco altre 12 persone: Mulas Maria Francesca- Mastroni Pasqua- Picca Mariantonia- Muleddu Giovanni- Boi Anna- Loche Giovanna- Fele Pietro Antonio- Puggioni Giuseppa- Ticca Giuseppa- Silai Mariantonia- Fele Mariangela .. e quasi alla fine della fila….. Pietruccia Anna Carolina Cassini. Su Patiu - Dicembre 2013 - n. 24

Nel pomeriggio del 25 Giugno del 1901, i tristi rintocchi de “S’ispiru” ne annunziarono l’immatura scomparsa; la ferale notizia si era sparsa nel villaggio, e subito si dette iniziò al mesto pellegrinaggio delle donne, coperte a lutto, che a gruppetti andavano a portare cordoglio e conforto al cocente ma composto strazio dei genitori. Poiché il papà e la mamma, affranti dal dolore non si erano voluti distaccare dal corpicino della loro figliola nemmeno per un istante, toccò a due donne del vicinato, Loche Maria di anni 40 e Puddu Sebastiana di anni 50, comunicare al Sindaco Puggioni, l’avvenuto decesso della piccola. Alle esequie partecipò muto e commosso quasi tutto il paese. Sul sepolcro della bimba i genitori fecero adagiare una lastra, sopra vi fu posta una stele a imperituro ricordo. Sul freddo marmo fecero incidere “Pietruccia Cassini - la nostra bambina” e la data. Negli anni a venire quella tomba, col suo alone di mistero avrebbe fatto parlare intere generazioni. ”La bambina” si diceva, era stata imbalsamata. Altri asserivano che era stata sepolta seduta su una piccola seggiola con la faccia rivolta al sole morente. Leggenda o verità,non ha rilevanza. Sappiamo però che per i coniugi Cassini, ai giorni del dolore era subentrata con il divenire del tempo, la rassegnazione, poi… inesorabile era venuto anche il momento del distacco. Do-

vevano abbandonare Oliena, ma nel loro cuore sapevano di partire sereni poiché contavano di lasciare la loro bambina, di questo ne erano certi, in terra amica. Quella terra gli aveva dato i natali, di quella terra aveva respirato il soffio vitale dell’aspra e selvaggia primavera e solo un destino avverso l’aveva falciata, come erba di campo agli inizi della sua prima estate. Intuendo che il destino non li avrebbe mai più fatti tornare, avrebbero, in affidamento perenne, donato la loro bimba a quella moltitudine di semplici di quel villaggio che li aveva accettati, amati e capiti . E così avvenne che tante madri a molte delle quali il fato aveva strappato un figlio e, che non avevano altro luogo su cui piangere, alternandosi nel tempo per oltre cento anni, con il cuore colmo di umana pietà avrebbero adottato quel loculo, posandoci un fiore, un lumino o recitando una segreta preghiera. Ed ancora oggi malgrado l’oblio del tempo, vogliamo credere e sperare, che la loro bambina, era e rimanga “la nostra bambina”. Peppino Nieddu (1) Luigi Mura risultava essere ingegnere al Comune di Nuoro (2) Il valore di 1.500 lire di allora, corrispondeva ad un anno di stipendio del Segretario Comunale- Il medico condotto ne percepiva 1.200- La guardia civica Pisu Pasquale percepiva 360 lire annue –L’uscere Piga 47 anni di servizio 12 figli a carico percepiva 200 lire annue.

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Acquas Aurora, Bassu Matteo, Becciu Francesca, Bettarelli Maria, Boi Sara, Boi Sara, Cambedda Elisa, Capeddu Marilena, Cappeddu Manuel, Casula Nicola, Cattide Giuseppe, Congiu Elena, Corbeddu Gabriele, Corbeddu Ilenia, Corbeddu Martina, Cucca Alessandro Domenico, Deiana Giovanni. Del Rio Alex, Evangelista Francesca, Falchi Giannandrea, Fenu Sebastiano, Floris Antonio, Fois Maria Laura, Gabbas Paola, Gardu Ilaria Paola, Garippa Elena, Giobbe Daniele, Malune Patrizia, Manca Chiara, Manca Pietro, Mannu Roberta, Murru Augusto, Orru’ Martina, Palimodde Antonio, Patteri Miriam, Pinna Giada, Piras Caterina, Piras Samuel, Pischedda Federico, Prontu Virginia. Puddu Elena, Puddu Rachele, Puggioni Gianfranco, Puligheddu Gianmarco, Puligheddu Manuela, Puligheddu Martina, Pulloni Laura, Salis Alessia, Salis Giovanni, Salis Ludovico, Sanna Giuseppe, Sanna Matteo, Sanna Natalia, Secchi Giovanna, Ticca Simone, Tilocca Paola, Tuffu Sara.

COMUNIONI - 2 Giugno 2012

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CRESIME - 15 Giugno 2012

Bettarelli Laura, Biscu Alessio, Capeddu Alessio, Cappeddu Aurora, Carrone Elias, Carrus Maria Antonietta, Chessa Francesca, Congiu Antonio, Congiu Giuseppe, Congiu Laura, Corbeddu Gianfranca, Corrias Marco, Fancello Filippo, Fele Lorenzo, Fenu Sara, Fiori Gabriele, Fiori Matteo, Gessa Riccardo, Giobbe Caterina, Lai Lisa, Lostia Alessia, Manca Paolo, Manconi Paolo, Maricosu Fabio, Medde Mariantonietta, Mereu Antonella, Murgia Matteo, Nieddu Sara, Palimodde Benedetta, Patteri Gabriele, Pau Alessia, Piras Andrea, Piras Manuel, Piredda Alessandro, Piredda Gabriele, Pische Manuelisa, Pische Simone, Puddighinu Maria, Puddu Lara, Puligheddu Antonio, Puligheddu Maria, Salis Daniele, Sanna Alberto, Sanna Greta, Sini Lorenzo, Sole Giovanni Antonio, Spano Giacomo, Tilocca Luisa, Tuffu Marta, Uras Ilaria.

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Spazio Associazioni

Alma Remembering

Il ricordo dell’anima - Pensieri per non dimenticare

Amici, persone care, giovani donne, madri, mariti e figli, che nel corso di questi ultimi anni ci hanno lasciato creando un vuoto nella nostra comunità dove aleggia quasi un senso di paura, di incertezza”. Si apre così, con queste parole di Don Giuseppe Mattana, la manifestazione “Alma Remembering” (il ricordo dell’anima), che Il Centro Studi Padre Giov. Antonio Solinas ha organizzato all’interno dell’edizione 2013 di “Cortes Apertas”. L’evento, voluto dall’Associazione, si è tenuto il 15 di settembre nella chiesetta di N.S. di Itria. “Per non dimenticare” questo è il pensiero che l’Associazione P. Solinas ha dedicato a tutte le persone che non sono più tra noi, per quelli che vivono il distacco e la solitudine, ma che non hanno perso la fede, non hanno abbandonato la speranza e vivono in profonda comunione. Nell’ambiente suggestivo dell’antico Santuario Mariano, si è dato vita a momenti particolarmente emozionanti e di profonda riflessione, grazie alle citazioni da parte del parroco, di brani come: “ La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come se fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora” di S. Agostino. La lettera sulla Morte: “Se mi ami non piangere! Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo; se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento in questi orizzonti senza

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OLIENA

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Nues nigheddas inghirian sa idda mia, Tronos e lampos preparan sa tempesta Non de abba, de grandine o de nie, Ma de vidas innantis accabadas Suno mammas, isposas, fizzos e maridos! Ma sas animas a uve sun’andadas?.. fine e in questa luce che tutto vede e penetra, tu non piangeresti se mi ami”. E ancora: “Pane e speranza” dal Libro delle Lamentazioni. Le emozioni non finiscono, salgono ancora di tono, quando sulla scena entra l’attore-regista nuorese, Giovanni Carroni, che tocca dolcemente l’animo e il cuore dei presenti, con la sua commovente abilità interpretativa di poesie e brani che vanno da Foscolo, Pavese fino a Giampaolo Mele. Le musiche curate ed eseguite con bravura dai due chitarristi: Paqujto Farina e Antonello Sanna, creano il giusto accompagnamen-

to al bravo attore, suscitando emozioni contrastanti, immerse in una profonda atmosfera. “per non dimenticare che c’è qualcosa, dentro di te, che nessuno ti può toccare né togliere, se tu non vuoi. La speranza. La speranza è una cosa buona, forse la migliore delle cose, e le cose buone non muoiono mai”.

Il Centro Studi Padre Solinas

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Spazio Associazioni

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Non c’è gioco senza te Celebrata ad Ottobre la festa del “Ciao”

usica, sorrisi e tanta allegria dei nostri bambini hanno travolto il 17 Ottobre, le strade e la piazzetta, antistanti la Parrocchia,per l’annuale appuntamento della “Festa del Ciao”. “Ciao” perché come acr ci ritroviamo dopo la pausa estiva a riprendere il nuovo percorso associativo e anche perché accogliamo a braccia aperte i nuovi iscritti che hanno scelto di percorrere un pezzo di strada insieme a noi. Dopo esserci caricati con la Santa Messa, un fiume di bambini, e non solo acierrini, animatori, giovani e giovanissimi dell’A.C. di Oliena e anche di Mamoiada, che quest’anno hanno voluto condividere questa gioia con noi, armati di chitarre, palloncini, pergamene e tanto entusiasmo, ci siamo mossi per raggiungere nelle loro case le iscritte più anziane, per sancire quel forte legame tra generazioni che il tempo di certo non riesce a logorare. Passato e futuro, esperienza ed intraprendenza si sono incontrati in uno scambio di messaggi, canti e lacrime di

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commozione! Particolarmente toccante è stato quando abbiamo fatto una piccola sosta davanti al portone di cia Bustiana Catte, per trasmetterle tutto il nostro affetto, certi che da lassù abbia sorriso nel vederci e anche lei si sia commossa con noi. Quest’anno lo slogan che accompagnerà il nostro cammino è: “Non c’è gioco senza Te”… un invito a metterci in gioco per Qualcuno di veramente importante e a condividere questa grande felicità con gli altri, aldilà delle generazioni o delle appartenenze, perché ciascuno è amato e invitato da Gesù a prendere parte alla sua immensa gioia. L’acr sancisce il suo impegno con il tesseramento, in un altro momento di festa condiviso con tutta la comunità, proprio l’otto dicembre, solennità dell’Immacolata, perché vogliamo partire prendendo per mano Maria, come una mamma che ci guida e ci sostiene nei momenti di scoraggiamento. Buon gioco e buon cammino a tutti!!!

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Manifestazioni

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Cortes Apertas 2013

Il paese mette in vetrina le sue specialità, i frutti di un lavoro duro e paziente

liena anche quest’anno ha rivissuto la magia di Cortes Apertas. Edizione 2013 all’insegna del vino, quella che si è inaugurata nel centro della Barbagia, sorto alle pendici dell’imponente Monte Corrasi. “Il monte più bello che Dio abbia mai creato”. Una sorta di ritorno alle origini nell’edizione 2013. All’essenzialità dei prodotti della natura. Alla semplicità delle creazioni della terra. Il paese, famoso per il corposo vino Nepente, mette in vetrina le sue specialità. I frutti di un lavoro duro e paziente. La celebre manifestazione, nacque, infatti, sulle ceneri di una sagra, che aveva come intento quello di valorizzare le produzioni enologiche autoctone. In realtà, con il passare dei lustri e dei decenni, il nome Cortes Apertas è diventato il simbolo e la caratterizzazione di qualcosa, che va molto oltre un semplice evento. È un’immersione in un passato quasi mitologico, fatto di racconti e leggende, di storie e personaggi, che paiono descrivere una suggestiva età dell’oro lontana. Porzioni di quel passato rivivono nei muri colorati delle cucine e de “sas bicoccas”, nelle pietre e nei lastroni consumati dei cortili, nei legni screpolati di maestosi, antichi portali. Tutto è com’era una volta. Nelle strade affollate, animate da folle gioiose di curiosi e visitatori, ospiti sacri di una kermesse costruita attorno a loro, si sentono fragranze di cibi e pietanze appena sfornate. Il profumo del pane caldo, cotto nel forno a legna. Le ceste ricolme d’uva, pronta per essere macinata nel torchio. Il mosto che ribolle, inebriando i passanti del suo odore acre e pungente. La delicata essenza del soffice pandispagna de “sos pistoccos”, innevato dall’albume

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della cappa. E rimane allora impresso nella mente di ciascuno la fotografia di un istante di questo o quell’altro aroma. Alle percezioni olfattive si aggiungono i sapori genuini, racchiusi nella ritualità di secolari tradizioni. Nelle cantine, attingendo da grosse damigiane, il padrone di casa fa assaggiare il suo vino nelle caratteristiche quartine. Rossi, rosati, bianchi. Ce n’è per tutti i palati. Assaggi e degustazioni da accostare ad uno dei tanti dolci di mandorle o pasta zuccherata, o ad un intenso formaggio pecorino. E intanto mani di sapienti artigiani confezionano e compongono vere e proprie opere d’arte. L’intarsio del legno, i ricami d’oro dei variopinti scialli, la lavorazione delle pelli. Saperi di un trascorso

nobile e illustre. La musica risuona in sas carrelas. Si odono le voci dei canti a tenore e le melodie dei coreografici balli. La rassegna ha visto il patrocinio del Comune di Oliena, Assessorato al turismo e alla cultura, della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato al turismo, artigianato e commercio, dell’A.S.P.E.N. Camera di Commercio di Nuoro e di Olienaturismo.com. Mentre la segreteria e le informazioni sono state curate da una organizzazione ormai consolidata. Il presidio turistico Su Sole, gestito dalla società, tutta al femminile, “Galaveras”. È stata una festa davvero in grande ad Oliena. Il 13/14/15 settembre è tornata Cortes Apertas. Mattia Sanna Su Patiu - Dicembre 2013 - n. 24


Spazio Associazioni

Anniversario dell’A.S.O.

Celebrati a settembre i ventitrè anni dell’associazione

Ventitré anni e non sentirli...” Con questo slogan l’A.S.O. ha celebrato il 15 settembre scorso un anniversario qualsiasi. La ricorrenza, infatti, potrebbe apparire ai più come una data non degna di nota. In genere si è abituati a festeggiare, più comunemente, i lustri o i decenni, come fossero le sole tappe apprezzabili del faticoso cammino associativo. Eppure, rompendo gli schemi consolidati, stavolta, l’organizzazione ha scelto di onorare un compleanno qualunque. Una tappa che pareva avere poco significato e poco valore. Ma che, invece, assumeva la sua importanza nelle valutazioni di chi, come i volontari, ne conoscevano da vicino la portata. I ventitré anni rappresentano per la celebre associazione olianese una svolta, segnata da quella “nuova generazione”, che è stata investita del compito di guidare una realtà così complessa e impegnativa. Un modo per guardarsi indietro e dire: “abbiamo percorso questa strada”. Poco o molto che sia, comunque, rappresenta un successo. E quel successo deve essere valorizzato. Anzitutto, assieme ai tanti amici,

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sparsi per l’isola. Ben trenta associazioni, dislocate in diverse aree della Sardegna, hanno fatto tappa nel centro, appartenente all’entroterra barbaricino, dimostrando i propri sentimenti di stima e affezione nei confronti del sodalizio di Oliena. Senza dimenticare, in secondo luogo, le tante altre realtà, che operano nel paese, giunte con i propri rappresentanti per brindare in onore di questo apprezzabile anniversario. Anche il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, inoltre, non è voluto mancare all’appuntamento, accogliendo con piacere l’invito rivoltogli. La kermesse si apre, nella prima mattinata, con il ritrovo e l’accoglienza presso la sede di via Nuoro, imessa a nuovo per l’occasione. Una tazza di caffè e un dolce danno il benvenuto ai volontari e ai presenti. A seguire i saluti di rito. È il presidente Bastianina Puddu, alla quale fanno seguito le autorità, ad inaugurare la brevissima parentesi ufficiale. Ci si sposta, poi, nella chiesa consacrata a Santa Maria, dove, attorno alle 10.30, il parroco Don Giuseppe Mattana presiede la santa messa. Il bravissimo coro dei giovani della

parrocchia anima con le sue voci una eucarestia molto sentita. Sul finale, il rito della benedizione dei mezzi e dei fedeli chiude la parentesi religiosa. Qualche attimo più tardi, una immensa processione laica delle autoambulanze, lungo le vie dell’abitato, partecipa all’intera comunità la solennità di un momento di gioia. Una grande parata. Numerose divise arancioni in un imponente corteo, mentre a fare da sottofondo è il suono incessante delle sirene. Una parata dai mille simboli, dietro i quali si racchiudono le storie e i volti più diversi. All’una in punto, il pranzo sociale è servito. Tutti possono accomodarsi a tavola. Il programma, però, non è esaurito. Il pomeriggio prevede ancora un giro per le cortes e la sfilata delle maschere tradizionali di Mamoiada. Mamuthones e Issohadores si esibiscono in un evento, che ha dell’eccezionale. Animazioni e intrattenimento, infine. Musiche, balli e canzoni concludono, in tarda serata, la straordinaria manifestazione. Non resta che augurarsi che, di qui a cento anni, ci siano molte altre ricorrenze analoghe. Ad maiora!

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Presentato il libro di Luciano Piras La celebre penna del quotidiano “La Nuova Sardegna” ha presentato, venerdì 29 novembre, il suo ultimo libro

I terroristi sono miei fratelli”. La celebre penna del quotidiano “La Nuova Sardegna”, Luciano Piras ha presentato, venerdì 29 novembre, il suo ultimo libro nella biblioteca comunale di Oliena, intitolata a Mario Ciusa Romagna. L’appuntamento, celebratosi in serata presso lo stabile di corso Vittorio Emanuele ha visto la partecipazione dell’autore, accompagnato da una serie di relatori d’eccezione. A cominciare dal vescovo della diocesi di Tempio-Ampurias Mons. Sebastiano Sanguinetti, passando per il presidente dell’Istituto etnografico Bruno Murgia e arrivando, infine, al garante dei detenuti del comune di Nuoro Gianfranco Oppo. Con loro l’ex preside del Liceo Classico “Giorgio Asproni”, Delio Caporale, chiamato a coordinare gli interventi. Attraverso gli importanti contributi dei presenti è stato possibile ricostruire minuziosamente, pezzo dopo pezzo, ed analizzare un avvenimento, che a suo tempo fece particolare scalpore, accendendo i riflettori su una città quasi anonima, resa famosa soltanto dal premio nobel per la letteratura Grazia Deledda. E’ un Natale di un anno lontano. Bisogna tornare indietro al 1983. Giovanni Paolo II incontra nel carcere di Rebibbia il suo attentatore. Il turco Ali Agca. Mentre il mondo segue con attenzione l’evolversi della vicenda, seguita all’attentato al Santo Padre, nel capoluogo barbaricino un testardo sacerdote di provincia prende la difficile decisione di autosospendersi dal suo mandato di guida spirituale del complesso penitenziario. Un gesto clamoroso e forte, quello che ha visto protagonista don Bussu. Un gesto sofferto e meditato, resosi necessario per portare all’attenzione dell’opinione pubblica un problema grave. Particolarmente sentito. I terroristi rinchiusi nella struttura di massima sicurezza hanno iniziato da giorni lo sciopero della fame. Protestano contro le norme eccessivamente restrittive, applicate sulla base di una legge del 1975, nata per fronteggiare l’avanzata del terrorismo e dell’eversione. Disposizioni che fanno prevalere le esigenze di sicurezza ai più sacrosanti diritti della persona e all’esigenza rieducativa della pena, richiamata anche nella carta costituzionale. Tant’è che don Salvatore ebbe a dire: “se da una parte c’è stato un terrorismo delle Brigate Rosse, dall’altra c’è purtroppo un terrorismo di stato”. A distanza di trent’anni, dunque, sono riemersi tappe e momenti di un episodio, che ha segnato profondamente la

storia dell’ordinamento italiano. Letture e prospettive, che riflettono la formazione e l’impostazione culturale di ciascuno. Una disamina ed un’analisi davvero interessante, che si muove avulsa da qualsiasi preconcetto e superficialità, per scavare nel profondo alla ricerca del significato nobile e alto dell’opera. “Sono un essere umano, non ritengo nulla di ciò che è umano estraneo a me”-sosteneva Terenzio. E questo è un po’ il cuore dell’intero racconto. Nulla può cancellare la dignità dell’essere umano. Nemmeno di coloro che si sono resi colpevoli delle azioni più meschine ed atroci. Nemmeno di coloro che si sono resi colpevoli delle azioni più scandalose e riprovevoli. Don Bussu ha tentato di insegnare questa lezione scomoda, difficile, impegnativa. In molti non l’hanno compreso. Buona lettura!

Anche quest’anno ti rinnoviamo l’invito per la manifestazione

OVUNQUE un PRESEPE Case, Strade, Piazze, Cortes, rievocano la nascita di Gesù Aiutaci a tenere viva questa bellissima tradizione!!! pag. 20

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