Su Patiu n 33

Page 1

Notiziario della Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola - Oliena

N. 33 - Aprile 2017

Il Risorto è la gioia più grande

Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore

“L

a gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia” (EG, 1).L’annuale ricorrenza della Pasqua ci fa rivivere questa consolante realtà. Certo, anche oggi, volgendo lo sguardo sulla realtà che ci circonda, sembra che la tristezza e l’angoscia abbiamo il sopravvento sul messaggio di gioia e di pace. Le beatitudini del Vangelo sembrano lontane, quasi una illusione. Sono davanti a noi le immagini di gente disperata che fugge dalla guerra e dalla fame, bambini che non hanno conosciuto un giorno di serenità, cristiani perseguitati a motivo della loro fede, anziani che nella solitudine sentono venir meno le forze, giovani che a motivo della crisi economica e della mancanza di lavoro disperano del futuro. Anche nelle nostre comunità la gioia pasquale sembra offuscata dalle tante situazioni di disagio che si vivono a motivo delle calamità naturali, ma soprattutto dalla mancanza di risposte al grido di aiuto che proviene dalle campagne, dal mondo del lavoro, dalle varie emergenze educative. A tutti il Risorto rivolge parole di speranza: “ecco, io faccio nuove tutte le cose …A colui che ha sete darò gratuitamente acqua dalla fonte della vita” (Ap 21,5-6). “Anche noi, come pag. 1

@ChiesaOliena

Pietro e le donne, non possiamo trovare la vita restando tristi e senza speranza e rimanendo imprigionati in noi stessi. Ma apriamo al Signore i nostri sepolcri sigillati - ognuno di noi li conosce -, perché Gesù entri e dia vita; portiamo a Lui le pietre dei rancori e i macigni del passato, i pesanti massi delle debolezze e delle cadute. Egli desidera venire e prenderci per mano, per trarci fuori dall’angoscia… Che il Signore ci liberi da questa terribile trappola, dall’essere cristiani senza speranza, che vivono come se il Signore non fosse risorto e il centro della vita fossero i nostri problemi. Vediamo e vedremo continuamente dei problemi vicino a noi e dentro di noi. Ci saranno sempre, ma occorre illuminare tali problemi con la luce del Risorto, in certo senso «evangelizzarli». Evangelizzare i problemi. Le oscurità e le paure non devono attirare lo sguardo dell’anima e prendere possesso del cuore, ma ascoltiamo la parola dell’Angelo: il Signore «non è qui, è risorto!» (v. 6); Egli è la nostra gioia più grande, è sempre al nostro fianco e non ci deluderà mai” (Francesco, Omelia 26 marzo 2016). È l’augurio di buona Pasqua, di una autentica gioia pasquale che anche a nome di Don Luca e Don Puddu rivolgo a tutta la comunità. Don Giuseppe Mattana Ceramica Gianfranco Silecchia (2016)

www. parrocchiaoliena.it

Su Patiu@Chiesa_Oliena - Aprile 2017 - n. 33


Cronaca di vita parrocchiale

Cronaca di vita parrocchiale Avvenimenti vissuti nella nostra comunità dal mese di dicembre 2016 al mese di marzo 2017

Il 9 dicembre Don Luigi Delogu, Docente di Catechetica alla Pontificia Facoltà Teologica di Cagliari, tiene l’incontro per i genitori e i catechisti. L’undici dicembre si svolgono le votazioni per l’elezione del nuovo Consiglio parrocchiale di Azione Cattolica. Risultano eletti: per il settore adulti: Maria Antonietta Boi (resp.) Maria Masala, Anna Carrus, Pasquina Congiu, Laura Cucca. Settore Giovani: Ilaria Porcu (resp.) Francesca Palimodde, Giuseppina Solinas. ACR: Maria Bonaria Columbu (resp.), Immacolata Piga, Giovanna Puddu, Luisa Fancello. Il 16 dicembre, nella Chiesa di S. Maria, ha inizio la novena di Natale. Il 16 dicembre viene benedetta INDIRIZZI e NUMERI TELEFONICI Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola Piazza Collegio, 7 - 08025 OLIENA (Nu) Tel. e Fax 0784.285655 mail: p.santignazio@tiscali.it web: www.parrocchiaoliena.it Don Mattana tel. 0784.285655 - 340.7661593 Don Luca tel. 349.5484738 Don Puddu tel. 0784.288707 Per le vostre eventuali offerte: Conto Corrente Postale n. 13151071 intestato a: Parrocchia S. Ignazio di Loyola - Oliena

e inaugurata la strada di Circonvallazione di Viale Sardegna. Il 16 dicembre si riunisce il nuovo Consiglio Parrocchiale di Azione Cattolica che elegge come Presidente parrocchiale Antonio Massaiu. Il 18 dicembre l’ADI parrocchiale fa il tradizionale “Natale” con gli anziani e i malati. Il 18 dicembre si celebra nella Chiesa di S. Maria, il “Natale” degli uomini. Il 31 dicembre viene celebrato

NOTIZIARIO della Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola - OLIENA

Aprile 2017 - n. 332

Direttore Responsabile: GIUSEPPE MATTANA Gruppo Redazione: LUCA MELE, ANTONELLO PULIGHEDDU, PEPPINO NIEDDU, FRANCO GARDU, FRANCESCO PALIMODDE, FRANCA MASSAIU, MATTIA SANNA, GUGLIELMO PULIGHEDDU, BASTIANINA CANUDU Grafica: Antonello Puligheddu - Stampa: Arti Grafiche Su Craminu - Dorgali Iscrizione Reg. G. e P. N. del Trib. di Nuoro n. 03/2004 del 20 Ottobre 2004

Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33

il solenne TE DEUM di ringraziamento. L’undici gennaio sono in visita a Oliena Don Andrea Buttu e Suor Isabella Fernandez, Postulatrice della Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Padre Giovanni Antonio Solinas, che comunica la conclusione del Processo Diocesano nella Diocesi di Oran. Il 14 gennaio ha inizio il Corso di preparazione al matrimonio. Il 15 gennaio, nella Chiesa di S. Maria, al termine della Celebrazione Eucaristica, Suor Isabella Fernandez presenta a tutta la comunità i vari passaggi del Processo Canonico di Beatificazione del P. Giovanni Antonio Solinas e di come tutta la documentazione sia già arrivata a Roma presso la S. Congregazione dei Santi. Il 16 gennaio, nella Piazza S. Maria, viene benedetto il fuoco di S. Antonio Abate, organizzato dal pag. 2


Conaca di vita Parrocchiale Comitato di S. Lussorio. Il 16 e il 17 gennaio una abbondante e straordinaria nevicata copre tutto il paese e le varie zone della Barbagia, creando situazioni critiche nella circolazione e nelle campagne. Il 21 gennaio tutto il nostro territorio viene interessato da un violento temporale, con precipitazioni più intense dell’alluvione del 2013. Il 24 gennaio si svolge nella Pinacoteca Parrocchiale l’incontro con le Prioresse dei vari Oratori, delle varie chiese e dei vari altari. Il 27 gennaio si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale. Il 28 gennaio tiene l’incontro con i fidanzati il Dott. Alessandro Murgia; il 29 parla del dialogo all’interno della coppia Don Giampiero Piras e il 30 il Dott. Angelo Multinu. Il 3 febbraio la Dott.sa Dettori, della Soprintendenza di Sassari, insieme all’Arch. Angelo Ziranu, e a Don Sebastiano Corrias, Direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi, fanno il sopraluogo ai lavori di ristrutturazione della Chiesa Parrocchiale. Il 5 febbraio tiene l’incontro con i fidanzati l’Avv. Franca Paola Zedda. Il 2 febbraio si svolge la prima

pag. 3

questua per il Santuario di Monserrata. Il 15 febbraio P. Giuseppe Carta incontra nella Pinacoteca Parrocchiale la Fraternità Francescana della nostra Parrocchia, insieme alla Ministra Laura Schintu. Il 19 febbraio si svolge a Nuoro, presso la Parrocchia del S. Cuore, l’Assemblea Diocesana dell’Azione Cattolica Italiana. Il 1 marzo, Mercoledì delle Ceneri, ha inizio la S. Quaresima. Ogni martedì ci sarà la Catechesi, improntata sull’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium; ogni giovedì, alle 21,00, L’Adorazione Eucaristica e la Lectio Divina; ogni venerdì la Via Crucis nei vari rioni del paese. L’8 marzo si svolge la Celebrazione comunitaria della Riconciliazione. Il 12 marzo, nella Chiesa Cattedrale, viene rinnovato il mandato ai Ministri Straordinari della Comunione. Il 12 marzo si volge la questua da parte del Comitato di S. Giovanni. Il 13 marzo, nel corso della notte, vengono devastati gli Uffici del Comune. Un gesto inqualificabile e di straordinaria gravità contro il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, che offende e danneggia tutta la comunità.

SONO TORNATI ALLA CASA DEL PADRE: Pasqualina Porcu Antonangelo Fele Michele Puligheddu Paola Canudu Pietro Catte Nel 2017 Rita Mercuriu Pietro Corbeddu Antonietta Piette Pietrina Filomena BGosilo Giuseppa Luigia Catte Daniele Mastini Salvatore Casula Maria Lussoria Piga Antonio Giovanni Solinas Carmina Cattide Silvestra Campana Pietro Manca Pasqua Rosa Puddu Francesca Fenu Mariantonia Carai Antonio Francesco Maricosu Giovanni Luigi Biscu Maria Cecilia Gabbas Giovanni Puddighinu Antoniangelo Lai Leonigia Deiana Giovanna Maria Puddu Francesco Palimodde Giovanna Forzinetti Marina Sanna Giovanni Battista Canudu Giovanna Deiana Antonio Corbeddu Pasquale Giobbe SONO STATI BATTEZZATI IN CRISTO: Pasquale Puligheddu Leonardo Lapia Michela Piga Gioia Pittalis Nicola Selis Antonio Giuseppe Corrias Mario Pinna Francesco Mastroni Alessia Boi Gioia Fortunato

Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33


Spazio Associazioni

“Una cerimonia suggestiva per l’impegno preso dai nostri cuccioli”

I

n occasione della Prima Domenica di Quaresima, noi del Branco Arcobaleno Oliena 1 ci siamo riuniti per un appuntamento davvero speciale: i nuovi “cuccioli” guidati dai “Vecchi Lupi”, sono stati i protagonisti della giornata dedicata alle Promesse. La sera del venerdi nella piazzetta della Chiesa di San Francesco, patrono di tutti i lupetti, i cuccioli che si preparavano a mettere il primo mattoncino del loro percorso scout, hanno vissuto un momento di preghiera, riflessione, gioia e divertimento durante la Veglia notturna. La domenica ci siamo ritrovati alla Santa Messa celebrata da Baloo (Don Luca Mele, nostro

Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33

Assistente Ecclesiastico) il quale ha sottolineato l’impegno che i nuovi cuccioli stavano prendendo, ricordando l’importanza della Legge del Branco e della Promessa. Per rendere più suggestivo questo momento, abbiamo scelto di salire insieme verso la Chiesa di Nostra Signora di Bonaria dove il panorama ha fatto da cornice durante la cerimonia. Subito dopo le Promesse con la solenne Benedizione dell’Assistente Baloo e il Grande Urlo abbiamo intonato il Canto della Promessa,che sempre ci ricorda di essere tutti fratellini e sorelline degli scout sparsi nel mondo! Rinnovare ogni volta il Motto “del Nostro Meglio” voluto

proprio dal fondatore Baden Pawell, dopo più di 100 anni dalla fondazione, riesce a far nascere qualcosa di speciale nei nostri cuori e soprattutto nei bambini che scelgono di percorrere con costanza e impegno il cammino Scout. La Promessa è una scelta che ci impegna a vivere con coerenza secondo i principi che ci portano ad essere i protagonisti di un mondo migliore, respirando a pieni polmoni il profumo della vita all’aria aperta, stando insieme in amicizia. E tu in questi giorni che ci accompagnano verso la Pasqua che impegno vuoi prenderti? I Vecchi Lupi

pag. 4


Spazio Associazioni

L’Associazione AVIS di OLIENA

L

Donare il sangue è un gesto semplice e nobile che rende speranza a tanti.

’associazione AVIS di Oliena si è costituita già dal novembre del 2008 grazie all’impegno di alcuni volenterosi che, già donatori, si posero l’obiettivo di creare l’Associazione con lo scopo di sensibilizzare il maggior numero di persone possibile verso la donazione del sangue. Vi è infatti un gran numero di persone che quotidianamente necessita di trasfusioni di sangue sia per interventi chirurgici e sia perché affette da malattie le cui cure richiedono periodiche trasfusioni… Donare il sangue è un gesto semplice e nobile che rende speranza a tanti. L’AVIS è un’Associazione aconfessionale, senza discriminazioni di razza, sesso, religione ed è costituita da persone che volontariamente, periodicamente e in maniera anonima fanno la donazione per venire incontro alla crescente domanda di sangue. Il 24 febbraio scorso ha provveduto a rinnovare le cariche sociali anche in vista delle elezioni dei dirigenti a livello provinciale, regionale e nazionale. Ad Oliena, grazie all’AVIS, la raccolta avviene ogni tre mesi per mezzo dell’Autoemoteca che di norma staziona in piazza Santa Maria: la prossima raccolta è già fissata per Venerdì 28 Aprile p.v. Invitiamo i donatori che periodicamente si recano a Nuoro di pag. 5

iscriversi all’AVIS di Oliena e fare le donazioni attraverso la nostra Associazione. Ricordiamo che si può contattare la locale Sezione ai seguenti numeri: 3405353585/ 33388075560. Allo stato attuale siamo senza sede

poiché a seguito di un corto circuito i locali sono del tutto inagibili. Aspettiamo di trovare una nuova sede con la cortese collaborazione del Comune per cui vi daremo ulteriori comunicazioni. Ringraziamo sin da ora chi vorrà dedicarci un po’ del proprio tempo iscrivendosi e facendo proselitismo fra i giovani e meno giovani in età per donare: è sempre un buon giorno per donare. La Presidente Giuliana Contu Bellodi

Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33


Approfondimenti

C’è più gioia nel dare che nel ricevere

P

La dimensione autentica del servizio

er capire la dimensione autentica del servizio, qualunque esso sia, dovunque lo si compia e chiunque ne siano i destinatari è necessario rinunciare alla legge del «dare per ricevere». La nostra identità di uomini e ancora di più di cristiani — se tali vogliamo essere — si caratterizza per un sovrappiù di amore, in forza del quale non si fa il bene per ricevere il contraccambio, ma lo si fa gratuitamente, in modo disinteressato, comunque e sempre, senza paura di «perdere», poiché il bene che si fa ritorna sempre anche a chi lo compie: non è mai contro di noi. Anzi proprio quando gli altri non ci ricambiano, sul piano spirituale guadagniamo di più, perché diventiamo più conformi, più somiglianti a Cristo. Qui sta la vera “gioia” nel servizio, l’essere consapevoli di realizzare un progetto di vita. Questo è il vero guadagno: la santità. Chi fa il bene ha già il suo premio, perché si realizza secondo il progetto di Dio. A poco a poco, nelle sue scelte si trova a non essere più schiavo di un criterio puramente umano e utilitaristico o, peggio, schiavo delle proprie passioni, ma si eleva a un concetto della vita più nobile e spirituale, e ad acquistare la capacità di avere rapporti autentici e sereni con tutti. Questo è tanto importante, soprattutto nel nostro tempo in cui, con lo sviluppo delle comunicazioni, e anche in Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33

conseguenza delle migrazioni dei popoli, chi si dedica agli altri viene spesso a trovarsi a contatto con molte persone di altra nazionalità e anche di diversa religione. È una bella testimonianza di gratuità aprirsi a tutti: ogni uomo merita di essere onorato, amato, servito, a qualunque cultura o popolo appartenga e qualunque sia la sua fede. Quando questi incontri avvengono in uno spirito di autentica accoglienza e umanità, favoriscono decisamente il formarsi di relazioni fraterne e pacifiche, perché il bene donato suscita altro bene. In un mondo dominato dalla violenza, si tesse così silenziosamente una rete di amicizia, che dice con i fatti che tutti gli uomini sono davvero fratelli, figli di un unico Dio, tutti incamminati verso un’unica meta. Tutti siamo poveri e deboli,

ma se ci aiutiamo le fatiche del cammino si possono affrontare con maggiore fiducia: là dove uno cade, un altro è pronto a rialzarlo; quando ad uno viene meno il coraggio, chi gli è accanto diventa per lui un raggio di speranza. Anche questo è un servizio che siamo chiamati a renderci reciprocamente. E bisogna farlo con gioiosa disponibilità, sapendo che abbiamo sempre accanto a noi un compagno di viaggio speciale. Per servire gli altri bisogna veramente farsi piccoli, umili, fino a sapersi inginocchiare davanti a loro. È certamente molto difficile, perché il nostro io è duro a morire; ma in questo sacrificio non c’è tristezza, anzi proprio da esso scaturisce la vera gioia. Gesù stesso ha detto: «C’è più gioia nel dare che nel ricevere».

Antonello Puligheddu pag. 6


L’ANGOLO dei PIU’ PICCOLI

Dicembre 2016

a cura di Don Luca Mele

Le Beatitudini (Matteo 5, 1-12)

“Beati i poveri in spirito, perchE’ di essi E’ il Regno dei cieli.” Sono felici coloro che si riconoscono bisognosi di Dio e che accettano la Sua volontà; sono felici coloro che sanno che tutto ciò che possiedono è dono dell’amore di Dio e mettono le proprie buone qualità al servizio degli altri.

pag. 7

Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33


“Beati gli aFFLitti, perchE’ saranno consolati.” Sono felici coloro che soffrono e condividono il dolore degli altri.

“Beati i miti, perchE’ erediteranno la terra.” Sono felici coloro che rinunciano alla violenza, rispettano le persone e superano le divisioni e l’odio; sono felici coloro che scelgono di non rispondere con la violenza alla violenza che viene loro fatta, ma di rispondere sempre con amore.

“Beati i misericordiosi, perchE’ troveranno misericordia.” Sono felici coloro che si sforzano di comprendere gli altri e sanno perdonare; sono felici coloro che abitualmente fanno del bene e aiutano gli altri. Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33

pag. 8


“Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, perchE’ saranno saziati.” Sono felici coloro che cercano di eliminare le ingiustizie, si impegnano a rendere più umana la vita degli altri e hanno a cuore il bene altrui.

“Beati i puri di cuore, perchE’ vedranno Dio.” Sono felici coloro che sono sinceri e leali verso tutti, che sanno gioire delle cose semplici. Puro di cuore significa che quello che abbiamo nel cuore ce l’abbiamo anche nella testa e sulle labbra.

“Beati gli operatori di pace, perchE’ saranno chiamati FIgli di Dio.” Sono felici i costruttori di pace: coloro che non ingannano, non usano la violenza, ma si impegnano a mantenere la pace.

pag. 9

Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33


“Beati i perseguitati per causa della giustizia, perchE’ di essi E’ il Regno dei cieli.” Sono felici coloro che lottano per la giustizia anche se ciò causa loro molte sofferenza. Il mondo ti potrà insultare e perseguitare, ma Dio si prenderà sempre cura di te.

CruciPuzzle: Le Beatitudini Scopo del gioco è trovare le parole nascoste, scritte in qualsiasi senso (orizzontale, verticale, obliquo, da destra, da sinistra, dal basso, dall’alto…). Una volta terminato, con le uniche lettere rimaste, individuerai la frase magica! beati, beatitudini, cristiano, cuore, dio, discepoli, esultate, fame, felicita (à), giustizia, male, misericordiosi, miti, monte, pace, poveri, progetto, regno, salvezza, saziati, spirito, sete, terra, volonta (à). Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33

pag. 10


Catechesi

B

«In lui c’è stato il sì»

eati voi, giovani, che volendo scoprire il progetto di Dio disegnato per voi, nonostante le difficoltà e le distrazioni del mondo, guardate al futuro con speranza; beati perché, coltivando il desiderio di coronare i vostri sogni, dallo studio al lavoro, realizzerete la vostra vocazione con l’amore di Dio, l’affetto dei familiari e la vicinanza dei vostri amici.

B

eati voi, fidanzati, che tenendovi per mano camminate insieme per raggiungere il traguardo della felicità; beati perché, se come precari o disoccupati non potete permettervi un mutuo o temete che – dopo tanti sacrifici – quella casa venga pure tassata, Dio sa che non vedete l’ora di sposarvi e vuole accompagnarvi verso l’altare per dire con lui il vostro «sì».

B

eati voi, sposi novelli, che testimoniate la vera immagine di Dio che dà la vita per il suo popolo e che dall’Amore ricevuto nel giorno più bello della vostra storia trovate la forza di continuare il cammino già iniziato con gioia e perseveranza; beati perché, ogni volta che pregate insieme, che vi fate

pag. 11

coraggio e che create occasioni di carità, Dio rinsalda la vostra unione davanti ai pericoli e mantiene viva la luce dello Spirito accesa nel giorno del Matrimonio per illuminarvi nei momenti più bui.

B

eati voi, neo genitori, che incontrate Gesù Bambino ogni volta che abbracciate i vostri figli, che vi sacrificate per loro affinché non manchi nulla e crescano felici e sereni, che piangete di nascosto per non spaventare quelle creature innocenti donate dal Signore; beati perché, affrontando giorno dopo giorno il difficile compito educativo, con la protezione di Maria e Giuseppe, il Signore vi regala sollievo dalle paure e dalle incertezze attraverso il sorriso dei figli stessi.

B

eati voi, separati, che avete preso la Croce e ancora la portate sulle spalle con la dignità di chi ama e con la speranza di chi vuol rimediare timori e incomprensioni; beati perché, anche se avete sbagliato nelle scelte più importanti della vita, avete la compassione del Medico venuto per non per i sani, ma per chi vuole ritrovare la felicità, trasformando il disonore nella gioia di chi risorge amando ancora.

B

eati voi, conviventi, che potete contare su un Padre che vi capisce, vi aspetta e non cessa comunque di chiamarvi; beati perché l’intera comunità conosce la meta da voi tanto attesa e sa che voi avete bisogno del Signore, il quale vi darà la forza davanti a chi vi ha rubato la speranza con la grazia del sacramento del Matrimonio, della Riconciliazione e dell’Eucaristia.

B

eati voi, risposati, che non avete deciso di provocare volutamente un torto a Dio, ma che semplicemente volete ricominciare; beati perché la Chiesa, prendendo dolorosamente atto delle vostre scelte, vi accoglie comunque aprendovi le porte della preghiera, dell’ascolto della Scrittura, della condivisione, della carità per gli altri.

B

eati, vedovi o vedove, e beati voi, papà e mamme che avete visto morire i vostri figli: ora sentite un vuoto nel cuore e attendete un nuovo sole dopo le tenebre del lutto; ma siete beati perché, avendo perso una parte di voi, sapete di poterla amare ancora in colui che non si può perdere.

(Luca Mele, dicembre 2013)

Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33


Approfondimenti

Le Beatitudini, strada maestra per la gioia

Gesù ama farsi scoprire nella solidarietà fra gli uomini

L

a Pasqua ci porta a pensare alla gioia ed è questa la cifra del cristiano come sostiene anche papa Francesco nella Evangelii Gaudium. I cristiani se si mostrano tristi e scoraggiati come possono attrarre al Vangelo gli altri? Le persone senza entusiasmo non fanno nascere il desiderio di seguirli. Gesù ci indica in cosa consiste la felicità, il senso della vita, la piena realizzazione di sé stessi, non seguendo le strade battute dagli uomini. Prende atto del nostro bisogno di gioia, ma cambia la direzione del percorso, ribalta la mentalità del mondo, propone una autentica rivoluzione interiore riassunta nella pagina di Matteo sulle beatitudini. Certo la sua via ci spiazza. Nelle situazioni difficili dell’esistenza l’uomo ritrova Dio. Lo sanno molto bene i credenti che sono stati perseguitati per la loro fede. Questi spesso hanno dichiarato che, anche quando sembra che tutto sia al di fuori di ogni controllo, Dio era lì in quei giorni senza luce e rinasceva con loro. Egli può dare coraggio, pace e persino gioia per resistere alle tempeste. È proprio allora che scopriamo l’amore di Dio in modo nuovo e potente. Essere cristiano non è mai stato semplice. Alle comunità cristiane, in molte parti del mondo hanno tolto ogni cosa, la casa, le chiese e persino la vita pur di far tacere la loro voce, far tacere il Vangelo. Ma noi cosa possiamo fare quando gli altri sono perseguitati? Come credenti, siamo chiamati a stare dalla loro parte e pregare, perché non siamo due entità separate, ma siamo un solo corpo. La Chiesa perseguitata ha bisogno della Chiesa libera e viceversa. Noi impariamo da loro che hanno saputo rimanere forti di fronte alla sopraffazione. Tutti noi, pertanto, siamo chiamati a vivere una vita di discepolato e di gioia. La fede, quindi, non è solo un

Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33

fatto privato, deve incidere nella vita sociale e pubblica. Iniziamo a trasmettere questa gioia a partire dai nostri ragazzi che spesso sono travolti dalla banalità dell’apparenza e cercano felicità illusorie. Insegniamo con la vita vissuta e non con sterili discorsi a stare con chi è solo e sofferente, ad assumerci le nostre responsabilità, ad essere cristiani che hanno il coraggio di portare fino in fondo le proprie scelte e pagare anche per i nostri errori, ad essere noi stessi e non rinunciare alla specificità della nostra identità. Facciamo sentire il sapore della quotidianità pervasa di tenerezza, di calore umano, di delicatezza, in cui le relazioni umane siano capaci di testimoniare che l’incontro tra culture, il dialogo tra generazioni, l’accoglienza della diversità sono possibili, sgretolando la

“globalizzazione dell’indifferenza”. È attraverso questa intensità di relazione umana che Dio opera meraviglie. Egli si lascia trovare anche nell’ambito domestico, nella storia di una famiglia segnata dal dolore, dalla malattia, dalla morte, dalla povertà, dall’insicurezza, ama farsi scoprire nella solidarietà degli amici. Occorre recuperare il valore e il significato della persona. Salviamoci e salviamo i nostri ragazzi così dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento che portano a comportamenti volti a distruggere e a distruggersi. Guardiamo alle Beatitudini, alla loro logica che cambia il cuore, perché possiamo prenderci cura di noi stessi e del bene del mondo. Bastianina Canudu

pag. 12


Approfondimenti

Una quaresima senza Pasqua

V

Lo stile di tanti cristiani? Dolciastro e triste.

iviamo tempi grami, dove orientarsi è difficile. Il quadro economico sociale, culturale e politico che abbiamo davanti non aiuta certo a essere ottimisti. Spesso anche la nostra condizione individuale indulge al pessimismo e alla tristezza.. Alla parola di Dio che ci interpella e ci chiede di tornare in noi stessi, di scavare nelle profondità della nostra interiorità, preferiamo il nostro ruolo di commedianti: ora giullari, ora buffoni, per assaporare le piccole gioie quotidiane e vivere l’effimero che ci circonda. Il rifiuto di ogni prospettiva che porti a mettere in discussione le nostre certezze acquisite è visto con sospetto. Meglio veleggiare su superfici piane, senza increspature. L’idolatria del piacere, ricercato ed ostentato, del divertimento a tutti i

costi, frammentano il nostro esistere in un susseguirsi di atti che tolgono autenticità al nostro vivere. Eppure è naturale cercare la gioia che dà il divertimento, cercare la felicità che al divertimento è strettamente legata o la felicità in quanto tale. Forse anche per questo l’editoria, tra manuali e libri, nel corso del 2016 ha sfornato quasi trecento titoli che, a vario modo, parlano della felicità. Ed è paradossale che proprio la ricerca della felicità sia fonte di ansietà e dunque di infelicità. La felicità umana per sua natura è fugace, soggetta spesso al caso, fortuita. Conoscerla meglio, aiuta il discernimento. Il teologo Vito Mancuso parla della felicità come armonia di tre elementi costitutivi. Essi sono: “Il piacere, che attiene al corpo, la felicità, in quanto fenomeno psichico, la gioia,

che attiene allo spirito.” Accordare il proprio desiderio di felicità con la felicità degli altri è entrare in una dimensione spirituale, è la gioia che nasce dal lavorio su se stessi, declassando il proprio Io, debordante e narcisistico. Più scritti in questo numero del giornale parlano della gioia come cifra unificante delle beatitudini. Vivere nel concreto le beatitudini dà serenità, pace, letizia. Le beatitudini sono per il priore di Bose: “Un invito alla felicità, alla pienezza di vita, alla consapevolezza di una gioia che niente e nessuno può rapire ne spegnere”. E appunto serenità, pace, letizia sono gli indicatori della nostra gioia intima. Quella gioia che ci fa sorridere senza apparire sguaiati, che ci invita all’autoironia, e ci rende cristiani “amabili,” come dice San Paolo. Quella stessa gioia di cui parla papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, che è stata al centro delle riflessioni quaresimali guidate dai nostri sacerdoti. Un testo che è un invito a vivere nella gioia, un inno alla gioia, un sorprendente richiamo ai testi biblici, una sottolineatura del valore della gioia cristiana. Perché come evidenzia il predicatore degli esercizi spirituali quaresimali del pontefice, padre Ermes Ronchi: “Dio è gioia, libertà, pienezza. Restituiamo a Dio il suo volto solare, perché Dio, altrimenti, può morire di noia delle nostre chiese. Rendiamo Dio desiderabile e sarà come bere alle sorgenti della luce, agli orli dell’infinito.” Allora, come dice papa Francesco, lo stile di tanti cristiani non sarà più dolciastro e triste, non sarà più una quaresima senza Pasqua.

pag. 13

Francesco Palimodde

Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33


Cronaca

Chi fa da sè: il mondo delle campagne tenta di risalire la china I

segni dell’alluvione sono ancora visibili. Il mese di gennaio ha portato con sé la neve, il gelo e poi un potente nubifragio. Calamità ed episodi naturali di questo tipo si presentano ormai con una inaudita ed eccezionale puntualità, spaventando e preoccupando soprattutto chi dalla campagna trae sostentamento. Difficilmente si riesce a prevedere con esattezza la portata dell’evento e fare dei pronostici esatti diventa spesso molto difficile. Non resta che affidarsi alla Provvidenza, sperando che stavolta i danni siano ridotti al minimo. Muovendo dal ponte de su Annavagliu, questa località viene ricordata con il nome di “Olle”, il paesaggio circostante mostra chiari i segni di una violenza inaudita. In zona Suttamonte, come in moltre altre realtà dell’agro, il triste spettacolo è sempre lo stesso: il peso della coltre bianca ha spezzato via rami e indebolito le chiome. A risentirne soprattutto vigneti, oliveti dei vari appezzamenti hanno dovuto e erbai. L’impeto delle piogge ha investire risorse proprie, mettendo trasportato sassi, ghiaia e terriccio, mano al portafoglio e finanziando cancellando i camminamenti e inondando i passaggi. Attorno alla strada si scorge un torrente ricco, qualche mese fa il livello dell’acqua aveva inghiottito l’attraversamento, impedendo per un paio di giorni il passaggio. Non potendo aspettare i tempi della burocrazia, gli allevatori si sono arrangiati da sé, schierando ruspe e mezzi pesanti e dando una sistemata almeno provvisoria. “Non potevamo certo lasciare il bestiame sprovvisto delle cure necessarie”-racconta Franco Mula, titolare di un’azienda situata nelle vicinanze, pastore sin da giovanissimo. “Per questo motivo, abbiamo dato prima una sistemata alla buona, che ci consentisse di arrivare negli ovili, poi quando il fondo si era asciugato, abbiamo completato l’opera”-prosegue l’allevatore. Nel corso degli anni, più volte i proprietari

Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33

spontaneamente piccoli e grandi interventi. “Nel 2013”-racconta Franco Mula-”anche il comune fece la propria parte, realizzando le necessarie manutenzioni. Bisognerebbe trovare, però, risorse sufficienti, così da portare a termine finalmente una risoluzione definitiva del problema: il potenziamento degli argini con l’installazione di gabbioni in pietra o un guado moderno, ad esempio”. In altre località della campagna olianese, d’altra parte, non va affatto meglio. Oltre il ponte di Oloè, infatti, messo sotto sequestro a febbraio scorso, a seguito della richiesta della Procura di Nuoro, sono tanti i “cuiles” tagliati fuori dai collegamenti usuali. Situazione quest’ultima non dissimile da chi normalmente transitava sul ponte romano di Pappalope. Percorsi diversi, chilometri che si moltiplicano, disagi e difficoltà, che mettono in ginocchio il mondo delle campagne. La ricostruzione non può davvero attendere. Mattia Sanna pag. 14


Ammentos

Novantanni fa nasceva in Oliena il primo nucleo dell’Azione Cattolica femminile Su desiderio di due pontefici romani, fortemente voluta dal vescovo mons. Maurilio Fossati e dal can. Pietro Bisi

C

orreva l’anno 1918 quando Benedetto XV prende una decisione storica, incarica formalmente la Sig.na Armida Barelli, (che l’anno prima, aveva fondato a Milano il primo nucleo della Gioventù femminile di A.C.,) di estendere l’associazione a tutta l’Italia. Però malgrado l’impegno profuso moltissime parrocchie, soprattutto nel mezzogiorno, non erano state raggiunte dalla novella e pertanto alcuni anni dopo, PIO XI (1924-1939) rinnova la richiesta di impegno ai Vescovi delle lontane Diocesi del Regno, inviando i propri “ambasciatori “ Armida Barelli, il Padre Caresana ed altre efficienti zelatrici per illustrare ai Parroci il suo progetto. E fu così che il 18 Ottobre 1926 alle 14 circa, un insolito rintocco di campane fece accorrere il popolo che si riversò in massa nella Chiesa per ascoltare la voce sempre gradita del Vescovo, e degli ospiti inviati da Roma, il Padre Caresana e la Sig.na Luisa Galfetti, giunti poco prima ad Oliena; Il popolo ascoltò in religioso silenzio il messaggio del Santo Padre; La meraviglia più immensa fu sentire che una donna tenesse una conferenza in Chiesa e che parlasse così bene del desidero del Papa di istituire anche in questa Comunità il Circolo delle donne Cattoliche; Il popolo ne fu talmente conquistato che se gli illustri ospiti non fossero partiti per altra sede, seduta stante si sarebbe formato subito il primo nucleo di persone atte a dirigere la nuova Associazione. La Sig.na Galfetti, in particolare, all’atto del commiato fu fatta segno di numerosi doni ed omaggi floreali, anche, la loro autovettura fu fatta segno con lancio di petali di fiori. Il seme, presto sarebbe germogliato: Infatti, nel tardo pomeriggio di Sabato, 4 dicembre 1926, il postale proveniente da Nuoro, “inseguito” sin dalle porte del paese, da una turba di ragazzini vocianti, dopo aver imboccato ansimando ed a passo d’uomo, l’ultima salita de su “cucureddu” finalmente si era arrestato con rumore di ferraglia nella piazza di San Lussorio per far scendere i suoi occupanti. “Su Popore” come veniva chiamato pag. 15

dagli olianesi era una novità, inaugurata appena alcuni mesi prima, esattamente il 1° Settembre, lento e sgraziato di forma, riusciva, comunque a trasportare una trentina di persone. Come sempre al suo arrivo una piccola folla di curiosi e perditempo era ad attenderne la sosta e quale non fu la loro sorpresa, quando, tra gli altri, videro scendere anche il Vescovo Mons. Maurilio Fossati. Il Presule, amava talmente questo borgo di Oliena, che non disdegnava scendere da Nuoro, a piedi, accompagnato a volte dai suoi chierici, amava i suoi abitanti ospitali, schietti, allegri e rumorosi; amava il loro Parroco; amava quella chiesa semi buia dove ad ogni sua visita si fermava a pregare e confessare: amava ed era amato da tutti, poiché la gente lo considerava persona di casa; anche quel giorno accompagnandolo fino alla Chiesa dialogavano con Lui con semplicità e rispetto, rispondendo ai saluti confidava <il vostro Vescovo oggi è venuto per portare a compimento un progetto espressamente voluto dal Santo Padre> intanto, il Parroco, can. P. Bisi, appresa la notizia, era uscito per attenderlo trepidante sul portone della Chiesa; Dopo un breve e toccante incontro e la sosta innanzi al S.mo il via per una veloce rin-

frescata in Sagrestia, successivamente poi insieme, al clero locale rimase a confessare fino a tarda sera. Nel pomeriggio della Domenica successiva, il 5, predicò l’ora di adorazione e subito dopo nella chiesa gremita fino all’inverosimile, solennemente costituì il Circolo della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, le quali componenti da allora, presero il nome di “Circoline”- L’elezione che ne seguì vide elette: Presidente l’ins. Monni Antonina in Catte; Segretaria la gentile scrittrice, Catte Maria e Cassiera l’ins. Sanna Grazia.- Il lunedì mattina,il Vescovo,salutato il popolo in chiesa e pago della missione compiuta, senza clamori, riprese la strada per Nuoro. Peppino Nieddu 1) Monni Antonina, moglie di ciu Badore Catte, madre di Maurizio, Peppina Nino e Bastiana Catte 2) Catte Maria sorella di Badoreddu Catte e cognata dell’Ins. Maria Paola Catte 3) Sanna Grazia, sorella della madre di Prof. Michelleddu Salis

Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33


Speciale Web

INTERNET: Come difendersi dall’assalto delle “bufale”

Le bufale non sono altro che le “false notizie” che riempiono sempre più frequentemente le bacheche su Facebook e Whatsapp.

T

im Berners-Lee, uno dei padri del Web, ha dichiarato, in una recente intervista, che uno dei principali mali che affliggono la rete oggi è la diffusione delle fake-news, le bufale. Le bufale non sono altro che le “false notizie” che riempiono sempre più frequentemente le bacheche su Facebook e Whatsapp. Solitamente ci mostrano dei titoli sorprendenti, con fotografie accattivanti se non scioccanti, stimolando delle forti sensazioni che inducono a cliccarci sopra e alla condivisione (Su Whatsapp sono solitamente dei testi con richiesta di condivisione finale). Una volta fatto clic ci si aprirà davanti una pagina zeppa di banner pubblicitari spesso invasivi e difficili da chiudere. In alcuni casi si tratta addirittura di contenuti 3 regole per difendersi dalle bufale 1) Verificare la notizia su veri siti anti-bufala che nella stragrande maggioranza dei casi daranno una indicazione chiara sulla natura della notizia: - www.butac.it - www.bufale.net - www.bufaleedintorni.it

Su Patiu - Aprile 2017 - n. 33

nocivi, pericolosi per computer e smartphone. Quasi sempre la notizia è falsa o comunque sapien-

pericolose. Le bufale “a scopo politico”, create ad arte per cercare di orientare, e quindi manipolare, l’opinione pubblica riguardo un argomento “sensibile”. Il problema è serio in tutto il mondo. In Italia alcuni parlamentari, con in testa la presidente Boldrini, hanno accennato i giorni scorsi alla creazione di un organismo di controllo anti-bufala. Ma chi assicurerebbe che questo meccanismo non diventi col tempo una sorta di Autority per il controllo dell’informazione? Un meccanismo che parta dalle segnalazioni degli utenti sarebbe certamente una soluzione più auspicabile. Ma per poterci arrivare occorre che ognuno di noi sia in grado di identificare una bufala e “disinnescarla”. Per cotemente manipola- minciare basta mettere in pratica ti, per attrarre quanti più visitatori le 3 semplici regole a lato. possibili che si traducono in clic su quei banner e dunque in mone- Guglielmo Puligheddu ta per chi ha creato la bufala. Ultimamente è in forte sviluppo un altro tipo di bufale, ancora più 2) Fidarsi solo di siti attendibili come le testate più conosciute (corriere, repubblica, la stampa, ecc.). Diffidare di siti con nomi strani o palesemente copiati: ilgiomale non è ilgiornale, rebupplica non è repubblica. Evitare siti amatoriali o con estensioni inconsuete.

3) Riflettere prima di condividere. Non fermarsi alle apparenze ma leggere tutta la notizia. Non agire di pancia: proprio su questo fanno leva le bufale per raggiungere la massima diffusione possibile.

pag. 16


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.