Architecture Portfolio

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Portfolio

guido cossa laurea magistrale in Architettura

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2009-2013 1



Indice //////////////////////// Un KIT per l’abitare Sociale 4 Social Housing, Milano

Monumento-documento 12 Riqualificazione del porticato seicentesco UniversitĂ Statale, Milano

Le Radici del vino e della cooperazione Riqualificazione rotatoria stradale, Rauscedo

16

Flex Distribution Housing 22 Social Housing, Milano

Attraverso la dorsale 28 Centro del paesaggio, Milano

Sulla soglia di un possibile incontro Scuola della Musica, Milano

36

Green Evolution 42 Intervento di riqualificazione sostenibile quartiere Lorenteggio, Milano

AbitareECOstruire 46 Edilizia libera sostenibile, Tricase

3


4

Un KIT per l’abitare Sociale //// Milano (MI) Intervento Social Housing viale Appennini - 2013

collaborazione

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Andrea Bianchi// temi

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Reversibilità// X-lam// Life Cycle Assessment//

Le attuali problematiche abitative e le correlate dinamiche sociali, le esigenze di adattamento ai continui mutamenti in atto, le necessità produttive volte a una progressiva ottimizzazione e innovazione del prodotto edilizio, hanno portato i progettisti a interpretare il concetto di Sostenibilità in maniera differente rispetto alla comune prassi formale costituita da Ambiente, Economica e Società. L’intenzione del lavoro di tesi è stata quella di esaminare le differenti possibilità offerte da un sistema costruttivo considerato da molti innovativo, l’Xlam, sia da un punto di vista costruttivo che ambientale, ma che offre in ambito progettuale un ventaglio di opportunità più singolari e adeguate a temi come prefabbricazione e flessibilità abitativa. Si è cercato di evidenziare potenzialità e criticità offerte da due edifici tipologicamente molto diversi (torre e linea), adattabili al contesto e alle sue mutevoli esigenze. Gli edifici, pur nella loro intrinseca differenza spaziale-geometrica, sono strettamente legati dal fatto di possedere lo stesso numero di alloggi, un numero affine di pannelli Xlam costituenti la struttura portante e una serie di altri elementi comuni. A questo si aggiunge la dotazione di spazi sociali differenti, adeguati al trattamento tipologico specifico per ogni singolo edificio; le qualità sociali e costruttive sono quindi state sviluppate con un riferimento continuo al trinomio prefabbricazione-flessibilità-contesto, nell’ottica di valutarne i pregi e i difetti economici, ambientali e di tempistiche di costruzione. Il lavoro di tesi si è quindi concluso con una serie di analisi specifiche volte alla definizione di peculiari aspetti in grado di valutare il progetto. Attraverso queste valutazioni vengono determinati rispettivamente il livello economico ed ambientale di entrambe le soluzioni, tramite valutazioni che riguardassero il costo di costruzione, i tempi del cantiere, l’energia incorporata e la CO2 rilasciata in fase di produzione. Infine sono stati valutati i fabbisogni energetici di entrambe le tipologie edilizie proposte, ipotizzandone possibili soluzioni per il soddisfacimento e il rispetto dei requisiti richiesti dalla direttiva Europea 20-20-20.


AGGREGAZIONE

MODULI ABITATIVI

BLOCCO SERVIZI

VARIAZIONE

STRUTTURA PORTANTE

IMPIANTISTICA

SPAZI NEUTRI

COMPOSIZIONE

PLURALITA’ ALLOGGI

TIPOLOGIA EDILIZIA 1

TIPOLOGIA EDILIZIA 2

Edificio in linea

Edificio a torre

percorso concettuale di definizione dell’idea di progetto, nella definizione di un KIT sia per la tipologia in linea che per la tipologia a torre LIVELLI DIFFERENTI DELLE SUPERFICI DI PROGETTO

TRATTAMENTO LIVELLO DEL VERDE

CARATTERE SOCIALE DEL LIVELLO VERDE

TRATTAMENTO LIVELLO DELLO SPAZIO SOCIALE

+

=

+

=

+ +

= = = =

+

=

+

=

+ +

+

=

schemi descrittivi del masterplan progettato 5


FRUIZIONE DEL VERDE

ORTI URBANI COPERTURA VERDE

PAVIMENTAZIONE PUBBLICA

VERDE PUBBLICO

MOVIMENTI TERRA PARCO URBANO

PERCORSI E SPAZI

FRUIZIONE DEL VERDE

SPAZI COMMERCIALI

SPAZI SOCIALI

ORTI URBANI

ABITAZIONI

SPAZI DI SOSTA

COPERTURA VERDE

SPAZI SOCIALI PAVIMENTAZIONE PUBBLICA

VERDE PUBBLICO PERCORSI CICLO-PEDONALI

ACCESSI CARRABILI MOVIMENTI TERRA PARCO URBANO

PERCORSI E SPAZI

FRUIZIONE DEL VERDE

RELAZIONE PUBBLICO E PRIVATO SPAZI DI RISALITA PRIVATI SPAZI PUBBLICI

SPAZI COMMERCIALI

SPAZI COMMERCIALI PUBBLICI

ORTI URBANI SPAZI SOCIALI COPERTURA VERDE

SPAZI DI SOSTA

SPAZI PRIVATI

ABITAZIONI SPAZI SEMIPUBBLICI

SPAZI SOCIALI PAVIMENTAZIONE PUBBLICA

VERDE PUBBLICO PARCHEGGIO INTERRATO PRIVATO

MOVIMENTI TERRA

ACCESSI CARRABILI

PERCORSI CICLO-PEDONALI

PARCO URBANO

PERCORSI E SPAZI

RELAZIONE PUBBLICO E PRIVATO

planivolumetrico, schemi descrittivi dei diversi livelli che costituiscono il masterplan

SPAZI DI RISALITA PRIVATI

SPAZI COMMERCIALI

6

SPAZI PUBBLICI SPAZI SOCIALI SPAZI DI SOSTA

ABITAZIONI

SPAZI COMMERCIALI PUBBLICI

m 10 20

50


+4,40 +0,00

+1,00

+4,00 +0,40

+0,10

+2,00

+0,10

+0,10

+0,10 +0,10

+0,40 +0,40

+3,20

m

3

6

15

sezione longitudinale 7


STUDIO DEL MODULO ABITATIVO

STRATEGIA IMPIANTISTICA

5m

STRATEGIA IMPIANTISTICA

2,5 m 5m

POSSIBILITA’ AGGREGATIVE DEGLI ALLOGGI PER 1-2 UTENTI 5m

5m

5m 5m

5m

2,5 m 5m

5m

5m

POSSIBILITA’ AGGREGATIVE DEGLI ALLOGGI PER 3-5 UTENTI 5m

5m

5m

LIVELLO 6 ALLOGGI Bilocale 2=1 Quadrilocale=1

PERCORSI DISTRIBUTIVI

PERCORSI DISTRIBUTIVI

LIVELLO 1 ALLOGGI Monolocale=2 Bilocale 1=1 Bilocale 2=2 Trilocale=3

2,5 m

5m

LIVELLO 3 ALLOGGI Monolocale=1 Bilocale 1=1 Bilocale 2=1

LIVELLO 2 ALLOGGI Monolocale=1 Bilocale 2=3 Quadrilocale=3

SPAZI NEUTRI

LIVELLO 2 ALLOGGI Monolocale=1 Bilocale 2=1 Trilocale=1

LIVELLO 5 ALLOGGI Monolocale=1 Bilocale 1=1 Bilocale 2=1

LIVELLO 1 ALLOGGI Bilocale 2=1 Quadrilocale=1

LIVELLO 4 ALLOGGI Monolocale=1 Bilocale 2=1 Trilocale=1

SPAZI NEUTRI

5m

5m

5m

5m

LIVELLO 0 ALLOGGI Monolocale=1 Bilocale 1=1 Bilocale 2=1 Trilocale=1 Quadrilocale=1

5m

ALLOGGI

ORTI SOCIALI mq 100

ALLOGGI

SPAZI SOCIALI mq 150

TIPOLOGIE DI ALLOGGIO Alloggio: Monolocale Superficie: 37,50 mq Utenza: Single, Giovane coppia Locali:

Alloggio: Bilocale 1 Superficie: 50 mq Utenza: Coppia, Genitore con figlio Locali:

Alloggio: Bilocale 2 Superficie: 62,50 mq Utenza: Genitore con figlio, Disabili Locali:

Alloggio: Quadrilocale Superficie: 100 mq Utenza: Famiglia numerosa Locali:

Alloggio: Trilocale Superficie: 75 mq Utenza: Tre persone Locali:

1-Soggiorno

1-Soggiorno

1-Soggiorno

1-Soggiorno

2-Bagno

2-Bagno

2-Bagno

2-Bagno

1-Soggiorno 2-Bagno

3-Camera matrimoniale

3-Camera matrimoniale

3-Camera matrimoniale

3-Camera matrimoniale

4-Cucina

4-Cucina

5-Camera singola

5-Camera singola 6-Camera doppia 7-Ripostiglio

PIANTA PIANO TIPO LINEA

PIANTA PIANO TIPO TORRE 4000

490

250

605

145

490

1835 490

42

500

105

145

740

355

250

250

480

500

333

Tipologia in linea: 3

520

Tipologia a torre: 3

Alloggi

Alloggi

1. Edificio da 3 piani abitati e 2 blocchi scala -Monolocale 4 -Bilocale 1 2 -Bilocale 2 6 -Trilocale 2 -Quadrilocale 2

310

1830 2-Bagno 4,5 mq

1-Soggiorno 33 mq

6-Camera doppia 14 mq

3-Camera matrimoniale 14 mq 1-Soggiorno 25 mq

500

Spazio ad uso sociale 20 mq

Spazio ad uso sociale 20 mq

2-Bagno 4,5 mq

2-Bagno 4,5 mq

7-Ripostiglio 2,2 mq 2-Bagno 4,5 mq

2-Bagno 4,5 mq 3-Camera matrimoniale 15 mq

500 3-Camera matrimoniale 14 mq

2-Bagno 4,5 mq

1-Soggiorno 25 mq

4-Cucina 6 mq

5-Camera singola 12 mq

5-Camera singola 12 mq

4-Cucina 6 mq

1- Soggiorno 25 mq

1- Soggiorno 25 mq

3-Camera matrimoniale 14 mq

2. Edificio da 3 piani abitati e 3 blocchi scala -Monolocale 7 -Bilocale 1 5 -Bilocale 2 6 -Trilocale 4 -Quadrilocale 2 3. Edificio da 3 piani abitati e 3 blocchi scala -Monolocale 7 -Bilocale 1 5 -Bilocale 2 6 -Trilocale 4 -Quadrilocale 2 Numero complessivo alloggi tipologia: -Monolocale 18 -Bilocale 1 12 -Bilocale 2 12 -Trilocale 10 -Quadrilocale 6

187 6-Camera doppia 14 mq 2- Bagno 4,5 mq

310 4-Cucina 6 mq

1830 230

1-Soggiorno 25 mq

2-Bagno 4,5 mq

500

3-Camera matrimoniale 14 mq

1-Soggiorno 33 mq

2-Bagno 4,5 mq

3-Camera matrimoniale 15 mq 250

Balcone 10 mq

schemi compositivi e distributivi dello studio del modulo base e degli alloggi che compongono le due differenti tipologie edilizie 8

5-Camera singola 12 mq

1. Edificio da 6 piani abitati -Monolocale -Bilocale 1 -Bilocale 2 -Trilocale -Quadrilocale

4 2 6 2 2

2. Edificio da 9 piani abitati -Monolocale -Bilocale 1 -Bilocale 2 -Trilocale -Quadrilocale

7 5 6 4 2

3. Edificio da 9 piani abitati -Monolocale -Bilocale 1 -Bilocale 2 -Trilocale -Quadrilocale

7 5 6 4 2

Numero complessivo alloggi tipologia: -Monolocale 18 -Bilocale 1 12 -Bilocale 2 12 -Trilocale 10 -Quadrilocale 6


+20.40

EDIFICIO LINEA

EDIFICIO TORRE

+10.80

+20.40

+7.60

+17.20

+4.40

+14.00

Solai

Solai

pannelli (2,5x10m)

pannelli (2,5x10m)

48

48

Copertura

Copertura pannelli (2,5x10m)

pannelli (2,5x10m)

16

8

+17.20

Pareti

Pareti

pannelli (1,25x3m)

pannelli (1,25x3m)

326

366

Pareti

Pareti

pannelli (0,625x3m)

pannelli (0,625x3m)

16

24

Partizioni

Partizioni pannelli (3,5x3m)

pannelli (3,5x3m)

24

28

+14.00

Partizioni

Partizioni

pannelli (1,25x3m)

pannelli (1,25x3m)

18

10

Partizioni

Partizioni

24

24

pannelli (1x3m)

pannelli (1x3m)

schemi sulla tecnologia costruttiva impiegata (XLAM) nelle due declinazioni tipologiche, piante ai vari livelli EDIFICIO TORRE

+11.40

+10.80

+20.40

+11.90

+10.70

+10.70

+7.40

+7.40

+3.20

+3.20

+0.50

+0.50

+0.00

+0.00

Solai

pannelli (2,5x10m)

48

Copertura pannelli (2,5x10m)

8

Pareti

pannelli (1,25x3m)

366

+17.20

+7.60

Pareti

pannelli (0,625x3m)

24

Partizioni pannelli (3,5x3m)

24

Partizioni pannelli (1,25x3m)

10

+4.40

+14.00

Partizioni pannelli (1x3m)

24

(1)

(2)

estratto, prospetto e sezione trasversale dell’edificio in LINEA nelle due soluzioni materiche di rivestimento LEGNO (1) e GRES (2)

m 0,2

1

2

9


dettaglio tecnico della soluzione materica di rivestimento in LEGNO, schema costruttivo 10

m 0,2

1

2


dettaglio tecnico della soluzione materica di rivestimento in GRES, schema costruttivo

m 0,2

1

2

11


12

Monumento-documento //// Milano (MI) Riqualificazione del porticato seicentesco in via Festa del Perdono - 2012

collaborazione

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Davide Bernasconi// Andrea Bianchi// Danilo Monzani// Daniele Panni// Dorota Sikorska// temi

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Restauro// Conservazione// Riuso//

Intervenire sul costruito, a maggior ragione su un monumento come la Ca’ Granda, necessita di una presa di coscenza delle problematiche e delle dinamiche storico-sociali da parte del progettista differenti rispetto ad un intervento di nuova costruzione. Emerge una sintesi delle scelte effettuate al fine di perseguire coerentemente i seguenti obiettivi: • Conservare la materia come documento primario per la conoscenza del manufatto; • Tramandare i valori riconosciuti dal procedimento critico. La definizione degli obiettivi che hanno guidato il progetto di recupero, costituisce la base teorico-pratica di un procedimento critico di analisi e riconoscimento dei valori del manufatto architettonico. Per l’esterno è stato progettato uno spazio di sosta antistante al portico, che potesse permettere una riqualificazione dello spazio pubblico e la definizione di nuove relazioni. E’ necessario puntualizzare come questo tipo di progetto non si riferisca solo alle tre campate in esame, ma abbia l’intenzione di affrontare in maniera approfondita il problema di relazioni tra monumento e intorno, ripensando a tutto lo spazio di fronte alla facciata esterna. A tal fine si è pensato di creare diverse sedute che ponessero in relazione l’edificio e l’osservatore, con l’eliminazione dell’accesso ai ciclomotori, spostandone il parcheggio verso Largo Richini e permettendo la sosta antistante al prospetto solo alle biciclette. Il portico interno è stato pensato come spazio essenzialmente di passaggio, come è attualmente, senza andare a modificarne le sue caratteristiche di fruibilità e uso. Per questo motivo si è progettato un elemento di valorizzazione dello spazio così come è oggi, un elemento contemporaneo, che però non vada ad intaccare l’integrità dell’esistente storico, tramite l’utilizzo di materiali compatibili e reversibili. Questo intervento deriva da necessità di utilizzo dello spazio in questione, una rampa a norma per il passaggio anche di disabili (a differenza di quella presente oggi), che possa essere l’elemento capace di organizzare lo spazio stesso, senza alterare i valori caratteristici attuali del portico; l’intenzione è quella di rendere il progetto di una semplice rampa un momento per offrire all’utenza più servizi. Alla rampa infatti è accostata una panchina per l’eventuale sosta di persone, con lo scopo di limitare la seduta sul piano orizzontale del basamento del colonnato in pietra d’Angera, riscontrato come problema piuttosto frequente e che genera sicuramente buona parte dei degradi ivi rilevati. La panchina non ha intenzione di modificare la vocazione dello spazio di passaggio, ma soltanto di dare un’opportunità in più all’utenza, infatti si tratta di un elemento unico e puntuale.


Spazio di relazione

Percorso pedonale

Seduta 1

Seduta 2

schema organizzativo dell’area di riqualificazione esterna

m

2,5

5

12,5

13


prospetto del paramento murario interno

viste schematiche della rampa 14

pianta del porticato interno

m

0,5

1

2,5


15


16

Le Radici del vino e della cooperazione //// Rauscedo (PN) Riqualificazione rotatoria stradale - Stage presso Studio LOGH Srl - 2012

collaborazione

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Francesco Tosi// temi

La valorizzazione della rotatoria stradale viene perseguita attraverso l’uso di elementi naturali stratificati che, alla loro immediata connotazione estetica e visiva, sommano un evidente richiamo allegorico:

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Tradizione// Vino// Comunità//

1-il manto erboso della rotatoria viene preservato, mentre un asse centrale accoglie e custodisce una distesa di madredi che, come un solco che riaffiora, sembrano riportare alla superficie il terreno tipico della zona, dove viene integrata anche la pietra preesistente di origine napoleonica. 2-la distesa di pali bianchi, è un evidente metafora che, fisicamente allude ai filari di viti, mentre simbolicamente rimanda al lavoro e all’ingengo dell’uomo. Quell’ingegno che ha consentito al paese di qualificarsi nel mondo come massimo produttore di barbatelle. 3-gli elementi di tessuto rosso simulano, per dimensioni e posizione, i tradizionali shelter che proteggono le piante durante la delicata fase iniziale dello sviluppo. 4-la luce al neon, che disegnano liberamente rivoluzioni spazziali, rappresentano il risultato finale a cui i precedentei elementi conducono: la vigna.


17


m

2,5

5

12,5

sezione trasversale 18

m

1,5

3

7,5


1 - sassi magredi

2 - pali di supporto

3 - tessuti

4 - neon

schemi concettuali descrittivi 19


vista d’insieme 20


21


22

Flex Distribution Housing //// Milano (MI) Intervento Social Housing in via del Ricordo - 2012

collaborazione

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Andrea Bianchi// Danilo Monzani// temi

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Flessibilità// Smontabilità// Prefabbricazione//

Il progetto prende spunto dal concorso “Abitare Milano, 2”, indetto al fine di realizzare nuovi insediamenti di edilizia residenziale sociale. L’idea nasce con una forte accezione: permettere all’utenza di poter usufruire di spazi residenziali in maniera differente durante il ciclo di vita dell’edificio e permetterne un uso il più flessibile possibile. Nello sviluppo di queste istanze si è pensato, sin da principio, che la flessibilità potesse aiutarci a raggiungere i requisiti di sostenibilità richiesti e ritenuti fondanti in un progetto architettonico. Per fare ciò ci siamo basati su una marcata modularità, che caratterizza il progetto e ci permette di ottenere la flessibilità da noi ricercata; partendo infatti da un modulo “base” 4x4 metri, si è ipotizzato la possibilità di modificare tipologicamente gli spazi con sistemi di “aggiunta” o “rimozione” di mezzo modulo. Questo ha permesso di avere una importante interscambiabilità nella tipologia di locali, da simplex a duplex, variando il mezzo modulo sopra citato. Elementi caratterizzanti del progetto sono gli aggetti chiusi composti da mezzo modulo, questi sono costituiti da una struttura prefabbricata e montabile o smontabile in periodi differenti dall’edificio, un’applicazione quindi che permette una certa reversibilità e richiede tale condizione proprio a livello costruttivo. La scelta della reversibilità a livello costruttivo è stata raggiunta tramite l’utilizzo di soluzioni tecniche a secco, adottate sia per le murature che per quanto possibile i solai. Si può dire quindi che la variazione degli spazi sia dovuta principalmente in primo luogo a un sistema costruttivo generico leggero il più possibile a secco anche per quanto riguarda la soluzione massiva, e in secondo luogo a una variazione del mezzo modulo di aggiunta che è collocato esternamente rispetto al filo facciata esterno. Questa scelta progettuale caratterizza il linguaggio sviluppato sui prospetti, a sud il sistema di aggetti, di aggiunta agli spazi interni, crea un’articolazione tra “estrusioni” piene (aggetti scatolari abitabili) ed “estrusioni vuote” (balconi) che costruttivamente funzionano in maniera analoga agli aggetti pieni, ma in negativo da un punto di vista abitativo. I sistemi di facciata sono differenti, quello del cemento armato, è caratterizzato da un sistema di blocchi in calcestruzzo autoclavato a cui affiancare le finiture interne e il rivestimento esterno in intonaco; questa scelta è stata effettutata al fine di dare un carattere più “tradizionale” ad un sistema basato su questa struttura. La soluzione dell’acciaio è invece definita da un sistema di pareti leggere e facciata ventilata esterna. Le due soluzioni (l’acciaio e il cemento armato) si presentano simili da un punto di vista di costruttivo tecnologico proprio, per tentare di sviluppare il tema della flessibilità abitativa, ritenuto essere interessante perché elemento approfondito superficialmente rispetto a un contesto socio-culturale dove il profilo tecnico ambientale viene preferito.


1 3 2

accessi e relazioni tra area di progetto e contesto

m

10 20

50

schema costruttivo dell’aggetto (scatola) che costituisce il tema progettuale

percorso concettuale di definizione dell’idea di progetto 23


m

pianta piano tipo edificio 1

1,5

3

6

(1) estratto, pianta tecnica delle due soluzioni costruttive con struttura portante in ACCIAIO (1) e CEMENTO ARMATO (2) 24

(2) m

1

2

4


studio del ruolo di aggetti nel Social Housing contemporaneo: Zon-e Arquitectos, Dosmasuno Arquitectos, Coll-Leclerc Arquitectos, MVRDV, Cino Zucchi

prospetto sud dell’edificio principale

m

1,5

3

6

25


(1) estratto, prospetto sud delle due soluzioni costruttive con struttura portante in ACCIAIO (1) e CEMENTO ARMATO (2) 26

(2) m

1

2,5

5


estratto, dettaglio degli aggetti nella soluzione costruttiva con struttura portante in CEMENTO ARMATO

m

0,5

1

2

27


28

Attraverso la dorsale //// Milano (MI) Centro del paesaggio in via Novara - 2011

collaborazione

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Andrea Bianchi// Danilo Monzani// temi

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Attraversamento// Dorsale// Infrastruttura//

Partendo dall’analisi di via Novara e dallo spessore che assume, si è delineata un’idea di architettura incentrata s particolaritò, criticità, caratteristiche, modi di attraversamento e permeazione, definendo i capisaldi per la stesura del masterplan in rispondenza alle diverse forze in gioco. Via Novara è stata infatti considerata, sin dal principio, come una fascia con uno spessore variabile e non come un elemento lineare che recide in maniera decisa l’area, rendendo possibile una lettura in chiave di ricucitura e attraversamento le aree in questione. Questa idea di fondo ha trovato compomento nella progettazione di una forma da dare all’architettura intesa come complemento di via Novara ed elemento facente parte di un sistema che lavora a una scala non solo locale ma anche urbana. In questo senso ci si è sofferamti sulla progettazione di un organiscmo architettonico integrato con la città diffusa e lo spazio aperto circostante, e che sapesse al contempo dialogare in maniera aperta con via Novara: una volontà esplicità di ridare valore a uno spazio altrimenti pericoloso e inutilizzato, oltrechè privo di caratteristiche sociali ed ambientali rilevanti. La declinazione pratica di questi concetti avviene tramite lo studio delle sezioni stradali e delle qualità spaziali intorno all’infrastruttura, affermando un’architettura permeabile che consenta l’attraversamento e riesca a legare condizioni spaziali differenti. Una architettura composta da movimenti di terreno che trova compimento in edifici e spazi sociali in stretto dialogo con la sede stradale. Nelle intenzioni gli edifici creano realmente un sistema interconnesso, che si struttura tramite un passaggio sotterraneo, che unisce i diversi ambiti e assume un carattere socio-culturale con un percorso espositivo. L’edificio a nord infatti prelude all’attraversamento interrato ma non manca di esprimere la sua vocazione funzionale mista con piano uffici, residenze ma anche una grande terrazza aperta all’ultimo piano. L’edificio a sud-ovest, contenente la torre del paesaggio, interagisce con lo spazio aperto più interessante insieme all’edificio adiacente. Gli edifici da un punto di vista spaziale interno descrivono condisioni di volumi differenti e alternano doppie o triple altezze, con una conseguente articolazione delle bucature in facciata. Da un punto di vista funzionale l’orientamento dominante è l’altezza, eccezion fatta per il percorso espositivo, ovvero: si passa da funzioni più pubbliche nei piani più bassi, mentre funzioni più private nei piani superiori. L’involucro esterno si presenta in forma di blocco monolitico per farsi carico della complessità della relazione tra strada e spazio aperto a forte carattere rurale. Il progetto si compie quindi nelle intenzioni di divenire il centro di difficili relazioni di convivenza forzata.


m

20

40

100

29


+7 RESIDENZIALE UFFICI/DIREZIONALE +6

SPAZI RISTORO DIDATTICA SPAZIO COMMERCIALE ESPOSITIVO

+3

+5

AUDITORIUM BIBLIOTECA

+2 +4 +1

0

+3

+2

+1 +2

+1 0

-1

schema funzionale del progetto 30

0

m 5 10

25


31


sezione longitudinale del percorso interrato che attraversa via Novara e connette i tre edifici della centro del paesaggio 32


m

2,5

5

12,5

33


34


35


36

Sulla soglia di un possibile incontro //// Milano (MI) Scuola della Musica quartiere San Cristoforo - 2010

collaborazione

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Davide Bernasoni// Andrea Bianchi// Danilo Monzani// temi

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Complessità// Soglia// Relazioni//

Il progetto nasce con l’intenzione di essere un punto di incontro tra esigenze e condizioni di margine differenti che costituiscono la periferia milanese. L’area, costituita da un “brano” urbano stretto e lungo, si sviluppa tra la ferrovia a nord e il naviglio Grande a sud, va dalla stazione di S. Cristoforo al comune di Corsico. L’area ha quindi esprime quindi una condizione di estrema pluralità, di soglie, di complessità, di esigenze urbano-sociali che rendono la sua comprensione aperta a plurali interpretazioni. Inoltre all’interno dell’area è presente un edificio incompiuto, progettato da Aldo Rossi, come il terminal autocuccette che doveva servire i vicini binari ferroviari. A questo si aggiunge la presenza di un ponte imponente che connette il quartiere del Lorenteggio con il comune di Corsico, che attraversa l’intera area trasversalmente. La soglia interpreta, nelle intenzioni progettuali, le aree spaziali differenti, rivelando gli strati di preesistenza, discernendo la concorrenza tra sistemi locali e globali. L’incontro quindi tra queste condizioni e sistemi può essere fornita dall’architettura che viene sviluppata andando a valorizzare proprio quelle che sono le condizioni di criticità come il ponte e l’edificio “Aldo Rossi”; la scuola della musica viene collocata quindi nei pressi del ponte e sotto lo stesso, andando a recuperare i piloni strutturali della stessa struttura, mentre il terminal autocuccette viene rivisitato, impiegandolo come “contenitore sociale” di attività. La scuola permette una connessione fisica e visiva tramite un percorso centrale che, partendo dal terminal giunge sino agli alloggi degli studenti, collocati in prossimità della stazione, connessi ad essa tramite un sottopassaggio. Lo sviluppo dello spazio aperto è incentrato sulla volontà di realizzare un parco lineare che segua e supporti le forma architettonica e urbana voluta, fornendo “momenti” differenti nel corso dello sviluppo dell’area. Infatti nella parte a ovest sono presenti orti urbani, spazi di socialità all’aperto e, procedendo verso est, vi è un cambiamento passando prima da un parco urbano vero e proprio che dialoga con la ferrovia, fino ad arrivare a dialogare con il naviglio, cercando di conformarsi formalmente in maniera differente.


1 terminal cuccette “aldo rossi� 2 music hall 3 museo della musica 4 biblioteca 5 scuola della musica 6 residenze studenti 7 orti urbani 8 spazi di intrattenimento 9 sottopassaggio stazione FS S. Cristoforo

9 6

5 4

3 2 7

1 8

m 10

50

100

37


prospetto sud

planimetria generale

sezione trasversale AA 38

1 auditorium//2 negozi//3 bar//4 sala espositiva//5 laboratori//6 amministrazione//7 spazio espositivo esterno

m

5

10

25


prospetto sud

planimetria generale

sezione trasversale BB

1 sala proiezione//2 studio di registrazione//3 sala prova//4 aule//5 auditorium//6 ristorante//7 sala di lettura biblioteca//8 sala consultazione audiovisiva//9 archivio biblioteca//10 amministrazione

m

5

10

25

39


estratto, dettaglio della copertura della biblioteca con l’intradosso del ponte carrabile presente 40

m 0,1

0,5

1


41


42

Green Evolution //// Milano (MI) Intervento di riqualificazione sostenibile del quartiere Lorenteggio - 2010

collaborazione

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Davide Bernasoni// Andrea Bianchi// temi

Il progetto ha l’obiettivo di delineare una riqualificazione di un quartiere socialmente e fisicamente degradato come è il Lorenteggio, nella periferia sud-ovest milanese. Il progetto urbanistico è costituito dai seguenti obiettivi:

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Socialità// Degrado// Periferia//

1-Il verde è stato considerato come elemento fondante nella pianificazione delle strategie di intervento dell’area. La volontà è quella di creare una connessione con il naviglio attraverso un “anello” verde che si sviluppi nel quartiere tramite dei “corridoi” verdi che, arrivando alle torri, si definiscano in spazi aperti verdi fluidi con qualità sociale differente. 2-L’altro aspetto principale del progetto, dopo il verde è stato quello sociale, ossia voler dare al quartiere un’identità sociale che permetta a questo di essere un punto di attrazione, dall’esterno verso l’interno, favorendo una ricucitura socio-culturale con l’intorno. Questo aspetto viene ovviato da servizi a vasta scala ma anche di quartiere, ai quali si aggiunge il ruolo sociale del verde di progetto, che favorisce ulteriormente l’integrazione tra le “parti” del tessuto urbano. 3-L’interazione tra le differenti parti del tessuto urbano viene affidata a un sistema di piste ciclabili, che si connettono tra loro nella stazione di bikesharing che è stata pensata in prossimità del Metro. Un sistema ciclopedonale, favorito dalla presenza di zone 30, che vuole oltrepassare il sedime ferroviario per ricucire il tessuto urbano. 4-Gli spazi aperti verdi intorno alle torri hanno l’obiettivo di essere un elemento di riqualificazione socio-ambientale dell’area. La connessione tra questi spazi destinati a funzioni differenti, che hanno il compito di rendere vivibile l’area, viene infatti affidata a percorsi completamente pedonali che grazie alla salvaguardia della scala umana creano spazi ad alta socialità.


m 10

50

100

43


SCHEMA dell’EDIFICATO

SCHEMA della VIABILITA’

SCHEMA dei SERVIZI ATTRAZIONE

PARCHEGGI A RASO PARCHEGGI A RASO NUOVO EDIFICATO

SERVIZI SOCIALI MACRO SCALA

LUOGHI DI AGGREGAZIONE SOCIALE

ZONA 30 MM4 LORENTEGGIO ZONA 30

CENTRO

ESISTENTE RIQUALIFICATO

SERVIZI COMMERCIALI DI QUARTIERE ACCESSO INTERRATO ZONA 30

FACILE ACCESSIBILITA’

FS S. CRISTOFORO

ATTRAZIONE

schemi e diagrammi descrittivi delle scelte correlate alla riqualificazione del quartiere, tramite il progetto di intervento ipotizzato 44


SCHEMA del VERDE

SCHEMA del SISTEMA CICLO-PEDONALE

SCHEMA delle SCELTE ENERGETICHE

SISTEMA CICLABILE ESISTENTE

CENTRALE ELETTRICA

VERDE TEMATICO DI QUARTIERE

PERCORSO VERDE

CENTRO

BIKE SHARING

FOTOVOLTAICO COGENERAZIONE DI QUARTIERE CENTRO

PERCORSO VERDE

PARCO LINEARE

TERMICO PERCORSO CICLABILE DI PROGETTO

FS S. CRISTOFORO FS S. CRISTOFORO

45


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AbitareECOstruire //// Tricase (LE) Edilizia libera sostenibile - Stage presso Studio Ghigos - 2009

collaborazione

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Davide Crippa// Barbara Di Prete// Francesco Tosi// temi

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Sostenibilità// Riqualificazione// Sviluppo//

L’attenzione alla sostenibilità si esplica nel progetto a differenti scale: si parla di sostenibilità ambientale, energetica, ma anche economica e sociale; a tutti questi livelli la natura svolge il ruolo più importante, perché rappresenta la fonte più significativa a cui attingere, con consapevolezza e coscienza, per migliorare la qualità ambientale rispettando le risorse che abbiamo a disposizione. In realtà questa attenzione (importantissima e necessaria) alla componente tecnica o tecnologica non può essere un pretesto per dimenticare il nostro compito di progettare spazi che abbiano anche una forte qualità ambientale, ambienti portatori di qualità visiva, estetica, percettiva, che rendano la vita quotidiana più lieve e i rapporti di vicinato più soddisfacenti. Nel progetto, dunque, la natura è intesa come fonte di risorse energetiche (il vento, la luce, l’irraggiamento, l’acqua), ma queste risorse sono tradotte anche in occasioni progettuali per perseguire un codice estetico. In sintesi, è anche la “dimensione estetica” della natura che si vuole qui perseguire, affinché il progetto risponda sia alle esigenze tecnicoeconomiche della comunità che alle esigenze percettive e fruitive dei singoli. La ricerca energetica si declina nell’uso della geotermia come sistema di riscaldamento e raffreddamento, di muri di Trombe per assicurare la migliore inerzia termica delle pareti perimetrali, ed infine di fori appositamente studiati sulle facciate per incanalare il vento nelle abitazioni, creando delle piacevoli correnti e un ricambio d’aria naturale. Nel progetto risulta così che ogni singola unità abitativa è autosufficiente sia per la produzione di acqua calda che per la produzione di energia elettrica, ma è anche calibrata per garantire il refrigerio estivo. La struttura perimetrale è realizzata con pareti ad elevata massa superficiale per garantire accumulo di calore e abbassamento delle dispersioni d’invernoe il riparo dal caldo afoso estivo. Ogni residenza usufruisce di una serra ad essa adiacente, a cui si ha accesso diretto dall’abitazione; d’inverno le serre sono chiuse e aumentano ulteriormente l’efficienza termica delle case. D’estate, invece, i vetri sono impacchettabili e la parete interna e’ sempre ombreggiata in ogni ora del giorno. E’ presente un sistema di protezione dal sole a veneziane che sono particolarmente indicate come sistema di oscuramento anche perché permettono il passaggio del vento, che riesce ad entrare fino negli ambienti interni, attraversandoli. Nelle residenze, dislocati sulla parete opposta a quella della serra, sono infatti previsti numerosi fori grazie ai quali il vento trova un immediato sfogo; tali feritoie, da un lato, regalano alle abitazioni una migliore qualità di vita interna e, dall’altro, un prospetto esterno più mosso e accattivante, determinando un’estetica forte.


47


m

48

5

10

25

livelli del masterplan


Edifici Commerciali Direzionali

Edifici Residenziali

Edifici Culturali

Edifici Residenziali

Edifici Commerciali Direzionali

Edifici Culturali

Parcheggi

Installazione urbana

Percorsi

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Parcheggi

Installazione urbana

Percorsi

Spazio Pubblico

Verde Pubblico

Verde Privato

Locali Tecnici

Locale Rifiuti

Pannelli Solari

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Edifici Commerciali Direzionali

Edifici Residenziali

diagrammi descrittivi del masterplan Parcheggi Installazione urbana

ia esiasiai a oies apoes epsia sia poes iaoe spo poeesiaia ep popo poes esia essiaiaiapo popoe poesiapo poes

Edifici Culturali

Percorsi

Spazio Pubblico

Verde Pubblico

Verde Privato

Locali Tecnici

Locale Rifiuti

Pannelli Solari

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A A

A' A'

80mq 80mq

95mq 95mq

pianta, sezione, prospetti nord/sud e schema solare dell’alloggio tipo 50

m

1

2

5


51


guido cossa //////////////////////////////////////////////////////

via bixio 9, Muggiò (MB), 20835 gui.cossa@gmail.com +39 3343846563


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