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UNI NEWS
PROCEDE IL LAVORO SULLA REVISIONE DELLA NORMA UNI 10637, INIZIATO NEI PRIMI MESI DEL 2021
Il lavoro è lungo, perché i membri del gruppo sono numerosi e le discussioni che si creano devono essere necessariamente gestite fino ad ottenere un risultato comune e condiviso. Il tempo però purtroppo stringe, poiché si avvicina la scadenza del termine per l’ultimazione dei lavori. Molto probabilmente sarà necessario richiedere la proroga di sei mesi, l’unica consentita, per poter ultimare la scrittura. Nonostante le difficoltà di una discussione importante come questa, il clima all’interno del gruppo è buono ed improntato alla massima collaborazione. Ogni membro del gruppo partecipa con un approccio propositivo e, almeno fino ad ora, non sono emerse contrapposizioni.
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QUALCOSA DI CERTO CAMBIERÀ
L’augurio di buona parte del settore è quello di riuscire ad adattare la norma alle situazioni nuove che si sono presentate in questi anni. Ricordiamo che la prima versione della UNI 10637 così come la conosciamo risale al 2006 ed ha subito modifiche poco significative nella revisione intermedia del 2016. È quindi giunto il tempo di una revisione profonda, tenendo però in considerazione il fatto che stravolgerne completamente l’ossatura potrebbe rallentare la conoscenza e l’applicazione della nuova versione della norma. Un aiuto nella decisione di cosa e come cambiare è arrivato dalla necessità di adeguare la norma alla classificazione europea della UNI EN 15288, che divide le piscine in Tipo1 (corrispondente alle nostre A1), Tipo 2 (le nostre A2 e B) e Tipo 3 (piscine di tipo particolare). Sparisce quindi la separazione tra le piscine A2 e le condominiali, il che aiuterà sicuramente a definire situazioni dubbie come quella relativa agli appartamenti affittati a fini turistici, anche se sarà indubbiamente difficile abbandonare una abitudine di classificazione introdotta dall’Accordo Stato Regioni nel 2003 e dalla norma UNI 10637 nel 2006.
La modifica della classificazione porterà con sé tutta una serie di piccoli e grandi modifiche: ad esempio, la necessità di passare da una piscina a skimmers a una a sfioro verrà uniformata per tutto il gruppo delle Tipo 2 a 100 mq, senza più la separazione tra i 100 mq delle A2 ed i 150 mq delle condominiali.
E QUALCOSA DOVRÀ CAMBIARE
Resta però da sciogliere il nodo cruciale delle piscine poco frequentate, che ad oggi devono essere equipaggiate con impianti di trattamento dell’acqua identici a quelle inserite in contesti dove i bagnanti sono molti di più. Pensiamo ai B&B che, appartenendo alla categoria A2, devono essere dotati di impianti di trattamento uguali a quelli di piscine con le stesse dimensioni collocate, ad esempio, in campeggi con migliaia di posti letto. Su questo aspetto, che riguarda tempi di ricircolo ed equipaggiamenti, sarà necessario un confronto costruttivo al fine di raggiungere una soluzione che consenta di ammodernare gli impianti, senza però costringere ad investimenti ingiustificati.
L’auspicio è quindi quello di riuscire a trovare una formula che metta in relazione non tanto la categoria di appartenenza della piscina, la dimensione o la profondità, quanto piuttosto il numero di utenti che può accogliere. Il numero di utenti di una piscina ad uso pubblico, infatti, è direttamente correlato alla capacità di investimento del gestore/ proprietario.
ANCHE L’ACCORDO STATOREGIONI È IN REVISIONE
Insieme alla revisione della UNI 10637 procede il tentativo (per ora si tratta solo di questo) di revisione dell’Accordo Stato-Regioni da parte delle Regioni, del Ministero della Salute e dell’istituto Superiore di Sanità. In proposito si hanno solo indiscrezioni, poiché le istituzioni hanno deciso di procedere autonomamente senza un confronto con le associazioni che, assicurano, ci sarà al termine dei lavori, sperando che non sia troppo tardi. Sarebbe stato certamente auspicabile che le due revisioni procedessero insieme, ma le decisioni che sono state prese sono andate in senso contrario. Ancora una volta, si è persa un’occasione per fare qualcosa di fatto bene, condiviso e utile al settore. Pazienza, anche stavolta sarà per la prossima volta.