Lorenzo Giacomini è docente di Estetica presso la Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano. Alcune sue pubblicazioni sono segnalate nella bibliografia della presente intervista. Il programma del corso 2009-2010, “Paesaggio e architettura nelle nuove estetiche dell’ibrido”, si può leggere nelle seguenti pagine web (Lorenzo Giacomini is Professor of Aesthetics at the Faculty of Architecture and Society of the Politecnico of Milano. Some of his publications are reported in the bibliography of this interview. The course program 2009-2010, “Landscape and architecture in the new hybrid aesthetics”, you can read in the following web pages): http://urbanhybridization.wordpress.com/aesthetics/ http://urbanhybridization.wordpress.com/aesthetics-of-hybridization/ Lorenzo Giacomini, web index: http://urbanhybridization.wordpress.com/ http://www.urbanhybridization.net/indexsite.htm (full papers and videos of the International Web Conference “Urban Hybridization in Contemporary Territories” organized by Fabrizio Zanni at the Politecnico of Milano, 2010) http://www.studifilosofici.it/ http://www.studifilosofici.it/inspiegabile_montagna.htm Bibliografia dell’intervista (bibliography of this interview): “Entretiens complexitys : #10 Lorenzo Giacomini et la derive de l’hybride” o Avatar, directed by James Cameron, USA 2009 (M.Wilhelm - D.Mathison, James Cameron’s Avatar. An Activist Survival Guide: A Confidential Report on the Biological and Social History of Pandora, HarperCollins Publishers, London 2009). o Banham R., Scenes in America Deserta, Gibbs M.Smith Inc., Layton/Utah 1982 (Deserti americani, Einaudi, Torino 2006). o Benevolo L., Introduzione all’architettura, Laterza, Roma-Bari 2001. o Binnig G., Aus dem Nichts. Über die Kreativität von Natur und Mensch, Piper, München 1989 (Dal nulla. Sulla creatività dell’uomo e della natura, Garzanti, Milano 1991). o Bohm D., Wholeness and the Implicate Order, Routledge, London 1980 (Universo mente materia, Red, Como 1996). o Bohrer K.H. (hrsg.), Mythos und Moderne, Suhrkamp, Frankfurt a.M. 1983. o Crystal D., English as global language, Cambridge University Press, Cambridge 1997. o Crystal D., Language death, Cambridge University Press, Cambridge 2000. o Damian Nance R. - Worsley T.R. - Moody J.B., The Supercontinent Cycle, “Scientific American”, 259(1), 7-1988, 72-79 (Il ciclo del supercontinente, “Le Scienze”, 241, 9-1988, 66-73). o De Landa M., A Thousand Years of Nonlinear History, Zone Books, New York 1997 (Mille anni di storia nonlineare. Rocce, germi e parole, Instar Libri, Torino 2003). o Della Pergola G., Le città antiche cosmogoniche, Testo & Immagine, Torino 2000. o Eliade M., Le sacré et le profane, Gallimard, Paris 1965. o Ghitti J.-M., La parole et le lieu. Topique de l’inspiration, Les Éditions de Minuit, Paris 1998. o Giacomini L., Cosmo e Abisso. Pensiero mitico e filosofia del luogo, Guerini e Associati, Milano 2004 (http://www.guerini.it/schedaLibro.asp?id=1180). o Giacomini L., Filosofia della divinazione e nuova scienza. L’eredità epistemologica di una tradizione millenaria, “Magazzino di Filosofia”, a.III, n.7, 2002/A3:Saggi, Franco Angeli, Milano (http://www.francoangeli.it/riviste/Scheda_Riviste.asp?IDArticolo=19158). o Giacomini L., Nuove forme per una “vita senza forma”. Filosofia del paesaggio ed ermeneutica del moderno in Georg Simmel, in AA.VV., Vita, concettualizzazione, libertà. Studi in onore di Alfredo Marini, Mimesis, Milano-Udine 2008 (http://www.mimesisedizioni.it/archives/000939.html). o Goetz B., La Dislocation. Architecture et philosophie, Éditions de la Passion, Paris 2001.
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Ibridazioni. Nuovi territori della scienza e della tecnica, dell’arte, della mente, a cura di E.Fiorani J.Ceresoli, Perdisa, Bologna 2003. Ibrido. Genetica delle forme d’arte. Catalogo della mostra (Milano, 13-31 marzo 2010), a cura di G.Di Pietrantonio - F.Garutti, Silvana Editoriale, Milano 2010. James Turrell. Geometrie di luce: Roden Crater Project, a cura di A. De Rosa, Electa, Milano 2007. Jencks C., The Architecture of the Jumping Universe. A Polemic: How Complexity Science is Changing Architecture and Culture, Academy Editions, London 1997. Jencks C., The Garden of Cosmic Speculation, Frances Lincoln, London 2003. Kahn L.I., Capital Complex, Dacca (Dhaka), Bangladesh, 1962-1974 (C.Norberg-Schulz - J.G.Digerud, Louis I. Kahn: idea e immagine, Officina, Roma 1980, pp.103 sgg.). Kisho Kurokawa Architects and Associates: The Philosophy of Symbiosis from the Age of the Machine to the Age of Life, Edizioni Press, New York 2001 (http://www.kisho.co.jp/). Larson K., Louis I. Kahn. Unbuilt Masterworks, The Monacelli Press, New York 2000. Laszlo E., Evoluzione (Evolution, 1985), Feltrinelli, Milano 1986. Lyotard J.-F., La condition postmoderne. Rapport sur le savoir, Les Éditions de Minuit, Paris 1979. Masiero R., Estetica dell’architettura, il Mulino, Bologna 1999. My Architect: A Son’s Journey, directed by Nathaniel Kahn, USA 2003. Nettle D. - Romaine S., Vanishing Voices. The Extinction of the Worlds Languages, Oxford University Press, Oxford 2000 (Voci del silenzio. Sulle tracce delle lingue in via d’estinzione, Carocci, Roma 2001). Payot D., Le philosophe et l’architecte. Sur quelques déterminations philosophiques de l’idée d’architecture, Aubier Montaigne, Paris 1982. Pozzi C., Ibridazioni architettura/natura, Meltemi, Roma 2003. Ruhlen M., The Origin of Language, Wiley, New York 1994 (L’origine delle lingue, Adelphi, Milano 2001). Scarrocchia S., Albert Speer e Marcello Piacentini. L’architettura del totalitarismo negli anni Trenta, Skira, Milano 1999. Simmel G., Der Konflikt der modernen Kultur. Ein Vortrag, Duncker & Humblot, München-Leipzig 1918 (Il conflitto della civiltà moderna, a cura di G.Rensi, SE, Milano 1999). Sketches of Frank Gehry, directed by Sydney Pollack, USA 2005. Snodgrass A., Architecture, Time and Eternity: Studies in the Stellar and Temporal Symbolism of Traditional Buildings, Aditya Prakashan, New Delhi 1990 (Architettura, Tempo, Eternità. Il simbolismo degli astri e del tempo nell’architettura della Tradizione, Bruno Mondadori, Milano 2004). Soleri P., Itinerario di architettura. Antologia dagli scritti, Jaca Book, Milano 2003. Vitruvio Pollione, Architettura (dai libri I-VII), a cura di S.Maggi e S.Ferri, Rizzoli, Milano 2002. Wurman R.S., What Will Be Has Always Been. The Words of Louis I. Kahn, Access Press - Rizzoli International Publications, New York 1986.
Alcuni riferimenti dell’intervista (Some references of this interview): Vitruvius Pollio, De architectura I,I,1-5 (Architettura [dai libri I-VII], a cura di S.Maggi e S.Ferri, Rizzoli, Milano 2002, pp.87-91): “La scienza dell’architetto si adorna di molte discipline e di svariata erudizione: egli deve essere in grado di giudicare tutte quelle opere che le singole arti costruiscono. Nasce da due attività: la materiale o costruzione, la intellettuale o esposizione teorica. (...) E occorre conosca la scrittura, sia esperto di disegno e di geometria, sappia di storia e mitologia, s’intenda di filosofia, conosca la musica, non sia ignaro della medicina, abbia cognizione della giurisprudenza, nonché dell’astrologia e dei computi celesti. Ed ecco perché. L’architetto deve avere un’istruzione letteraria per poter rafforzare la propria memoria con libri ed appunti. (...) Deve poi conoscere molte storie, perché gli architetti raffigurano spesso negli edifici molti ornamenti di cui debbono saper spiegare la ragione simbolica, se qualcuno chieda perché li abbian fatti (...).”
Roberto Masiero, Estetica dell’architettura, il Mulino, Bologna 1999, pp.13-14 (“Arché”): “La parola architettura deriva dal greco architektonía. È composta da archi-, particella prepositiva che serve a denotare superiorità, preminenza, eccellenza, e tektonía che significa costruzione. Arché indica ciò che è in principio: è ciò che sta nelle profondità mitologiche e araldiche dell’origine, ma è anche ciò che si impone per principio, perché è evidente, logico, elementare. Rinvia a un primato di grado (potenza, regno, carica) e di tempo (inizio, principio). (...) L’architettura è, seguendo questo gioco sulle etimologie, un’arte, una tecnica del costruire cose eccellenti, cose prime. (...) L’architetto è arche-tékton, ha cioè il potere mitologico e logico, arché appunto, sulla tecnica. Ne ha la responsabilità. A lui va il compito di sapere come si fa la costruzione e il suo significato. Deve dominare la tecnica indicando ai costruttori come si deve fare l’opera”. Steven Holl Architects, Linked Hybrid, Beijing, China 2009 / Henri Matisse, Danse, 1910: http://europaconcorsi.com/projects/86415-Linked-Hybrid http://europaconcorsi.com/projects/86415-Linked-Hybrid/images/1164398/slideshow (Holl/Matisse) http://www.youtube.com/watch?v=7pn-ZANUXj4 http://www.youtube.com/watch?v=k6JtRol_eLo&feature=related http://urbanhybridization.wordpress.com/aesthetics-of-hybridization/ Leonardo Benevolo, Introduzione all’architettura, Laterza, Roma-Bari 2001, pp.VII-VIII, 6-9: “Gli studi più recenti - non solo in architettura, ma anche in biologia, antropologia, linguistica mettono sempre più in evidenza l’unità sostanziale del patrimonio umano, e nel nostro campo suggeriscono la possibilità di una storia unitaria delle ‘modifiche e alterazioni introdotte sulla superficie terrestre in vista delle necessità umane’ (...). Le distinzioni verticali fra i settori dell’esperienza umana - ‘arte’, ‘tecnica’, ‘scienza’ e così via - possono esser pensate come maniere diverse di verificare una realtà sostanzialmente unitaria, anziché ripartizioni originarie fra realtà eterogenee; in ogni caso, non sono in grado di giustificare nell’odierna società una divisione dei compiti che ricalchi rigidamente quei confini settoriali. (...) Venendo a contatto con l’architettura nel modo indicato dai libri di storia dell’arte, ognuno si persuade subito che le divisioni verticali fra arte, scienza, tecnica e così via sono preliminari a qualsiasi discorso, corrispondendo alla divisione per ‘materie’ del programma scolastico, e porta questa persuasione per tutta la vita, come talvolta conserva il libro del liceo nella biblioteca del salotto”. Gerd Binnig, Dal nulla. Sulla creatività dell’uomo e della natura, Garzanti, Milano 1991, p.144: “Le evoluzioni si basano l’una sull’altra e sono inscatolate fra loro. (...) Ogni evoluzione ha un suo big bang. E ogni big bang si basa sull’esistenza di un big bang più elementare. (...) Le evoluzioni hanno una struttura spazialmente e temporalmente quantizzata e frattale. (...) Le diverse scienze, che sembravano divergere da un’origine comune, potrebbero di nuovo incontrarsi in una teoria generalizzata dell’evoluzione”. Manuel De Landa, Mille anni di storia nonlineare. Rocce, germi e parole, Instar Libri, Torino 2003, p.54: “Se queste intuizioni generali sono corrette, allora la cultura e la società umane (considerate come sistemi dinamici) non differiscono dai processi autorganizzati presenti nell’atmosfera e nell’idrosfera (alisei, uragani) o, per rimanere in tema, non sono diversi dalle lave e dai magmi che, sotto forma di nastri trasportatori autoconcatenati, spostano le placche continentali, e nel corso di milioni di anni hanno disegnato la geologia che ha influenzato la storia dell’uomo. Dal punto di vista dei flussi energetici e catalitici, le società umane manifestano profonde analogie con i flussi di lava, e le strutture prodotte dall’uomo (città e istituzioni mineralizzate) hanno molto
in comune con rocce e montagne: accumulazioni di materiali induriti e plasmati da processi storici (...). Nel frattempo l’interpretazione ‘geologica’ della storia dell’uomo ci riserverà ancora delle sorprese (...)”. Louis I. Kahn, The Invisible City - International Design Conference at Aspen (“I love beginnings”), Aspen, Colorado, 19 June 1972 (R.S.Wurman, What Will Be Has Always Been. The Words of Louis I. Kahn, Access Press - Rizzoli International Publications, New York 1986, p.157): “I want to make my last remark in reverence for the work that has been done by architects of the past. What was has always been. What is has always been. What will be has always been. Such is the nature of beginning. The power of accepting the qualities of commonality, of human agreement. It is to be trusted beyond any kind of operational system, to be trusted far beyond the discoveries or the statistical analysis of things as they are. Because things as they are have nothing to do with desire. Desire is the real motivating force for living and expression”.
Immagini (Captions):
1) Stonehenge, England (“Arché”).
2) Steven Holl Architects, Linked Hybrid, Beijing, China 2009. Henri Matisse, Danse, 1910.
3) Sketches of Frank Gehry, directed by Sydney Pollack, USA 2005.
4) Avatar, directed by James Cameron, USA 2009.
5) The Supercontinent Cycle.
6) My Architect: A Son’s Journey, directed by Nathaniel Kahn, USA 2003.
7) James Turrell, Roden Crater Project, Arizona.