Enrico, Nildo e Marco Del Prete modelli e stampi per l’industria da tre generazioni
Edizioni “Idee per comunicare” www.francoandreatini.it
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ranco Andreatini F Corrado Belli SAT srl industrie grafiche Franco Andreatini “Idee per comunicare”
La foto di copertina è dello Studio Amati Bacciardi. Il materiale fotografico di questo libro è stato fornito dagli stessi protagonisti delle storie, o dai loro eredi, che ne hanno autorizzato l’utilizzo. L’editore si scusa per eventuali immagini di cui non è stato identificato l’autore e si dichiara fin da ora disponibile a riconoscerne i diritti.
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A nonno Enrico e papà Nildo
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n omaggio a chi mi ha preceduto e indicato la strada da seguire. Questo è il motivo che mi ha spinto a dar vita a questa pubblicazione. La storia della mia famiglia, impegnata da tre generazioni nella costruzione di modelli e stampi per l’industria, è sempre stata permeata da una ferrea volontà di continua innovazione, protesa alla ricerca di nuovi mercati, nei più svariati campi d’applicazione. Tutto nasce da quel bancone da falegname costruito da nonno Enrico, che ho voluto conservare come simbolo delle radici dell’azienda. Molto tempo è trascorso da quei periodi pionieristici ma nel passaggio generazionale è rimasta intatta la caparbietà nell’affrontare nuove sfide e impegni. Abbiamo lavorato per grandi aziende e per personaggi importanti, rimanendo come giusto discretamente nell’ombra. Con questo libro facciamo uno strappo alla regola, ma c’è sembrato opportuno comunicare chi siamo e cosa facciamo, proprio in questi momenti difficili per l’economia, dove chi riesce ad attingere alla voglia di riprendersi può farcela, così come coloro che ci hanno preceduto quando, nell’immediato dopoguerra, hanno dovuto affrontare momenti ben più drammatici. Marco Del Prete
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a storia dei Del Prete è una storia emblematica e caratteristica che, rispetto a tante altre, ci aiuta a far vivere momenti unici di successo per i contenuti innovativi e particolarissimi dove l’abilità manuale, la vera autentica cultura del fare aiuta a creare modelli che non sempre le capacità di calcolo dei computer riescono a realizzare. Sono grato a Marco Del Prete che superando, mi sia consentito, una certa retorica del vivere nell’ombra, ci restituisce uno spaccato di storia imprenditoriale di grande spessore. È una storia di fatica, di sofferenza, ma è anche una storia di soddisfazione. Poche sono le imprese che per ben tre generazioni sanno ritagliarsi un ruolo da protagonista in una produzione di nicchia quale è quella di modelli e stampi. Ai Del Prete va tutta la nostra riconoscenza per aver saputo credere con grande passione nel loro sapere ed avere concorso al successo di manufatti unici e straordinari e attività che hanno reso celebre il nostro Made in Italy nel mondo. Mi sia consentito infine esprimere un certo ottimismo in un momento non facile per l’economia globale; la presentazione di questi bellissimi casi di successo rappresenta il ritorno alle radici autentiche di saper costruire. Emerge con forza la nostra capacità riuscire a dare al mercato le cose più desiderabili e belle. Questa nostra capacità espressa da uomini come i Del Prete rappresenta la garanzia per il nostro futuro di produttori. Salvatore Giordano Direttore Generale Confindustria Pesaro Urbino
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i piace pensare alla famiglia Del Prete come ad un cespuglio di rovi, inestricabilmente legati gli uni agli altri: non esiste l’individuo nella sua singolarità e se muovi un componente muovi il tutto. Il cespuglio di rovi come l’immagine di una famiglia italiana vincente, che ha un profondo ed indissolubile legame tra le componenti interne ed uno straordinario attaccamento al territorio nel quale vive ed opera. Valori che hanno una naturale declinazione sul percorso imprenditoriale, dove i successi e la crescita aziendale sono una naturale conseguenza: oggi, infatti, Ennegi@, leader nelle attrezzature per fonderie, modelli, stampi, lavorazioni meccaniche, non è solo un brand riconosciuto in ambito internazionale ma è la storia di un nucleo ben aggregato ed orgoglioso, ancora legato al piacere dell’artigianalità e al tempo stesso sorretto dalle più moderne tecnologie. Questa è l’italianità della nostra provincia e, con essa, della famiglia Del Prete. Del resto è proprio tale modello che continuerà ad essere il cuore pulsante dell’azienda, impegnata strenuamente a far fronte con successo e determinazione ai fenomeni della globalizzazione: dalla stretta relazione con il meglio del passato si gioca la competizione sul futuro, alla quale i Del Prete continueranno a partecipare facendo leva sulla sopravvivenza dell’ambiente, di quegli usi, modi e tradizioni che innervano la loro famiglia e la loro azienda, rendendole speciali. Essere Presidente di una Confindustria che annovera queste storie di eccellenza imprenditoriale è un vero orgoglio.
Andrea Ugolini Presidente Confindustria Pesaro Urbino
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Le origini della famiglia
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la storia di una piccola azienda, con alle spalle una solida tradizione familiare nella realizzazione di stampi e modelli per l’industria. Tutto nasce da un bancone da falegname, usato per costruire botti, porte e infissi, fino ai primi modelli in legno per fonderia. Dalla fonderia al computer, tre generazioni a confronto: dai tubi per gli acquedotti alla nautica, dagli elicotteri alle supercar. La famiglia Del Prete, originaria della zona di San Germano, nel 1932 si trasferisce a Pesaro, nel quartiere di Soria, dove Lazzaro Del Prete nella buona stagione fa l’ortolano, d’inverno il bottaio e altri lavori della cantina. Sono anni di grandi trasformazioni urbanistiche, la città è cresciuta: dai 33.000 abitanti di inizio secolo è passata ad oltre 42.000. Le ferite procurate dal terremoto del 1930 vedranno proprio a metà di quel decennio la demolizione dell’antica residenza comunale lesionata dal sisma, il risanamento dell’area ex ghetto e la costruzione della Camera di Commercio. Il podestà è Giuseppe Benelli, titolare, insieme ai fratelli, di quella fabbrica che, insieme alla Montecatini, rappresenta la massima espressione dell’industria locale.
Sopra: Pesaro, giugno 1932. Il Palazzo Comunale in demolizione a seguito delle lesioni provocate dal terremoto di due anni prima. Sotto: la sede della Camera di Commercio in Corso XI Settembre costruita nel 1937, in una foto dell’epoca. (Archivio Della Chiara) 10
Il carretto di un ortolano a Piazza delle Erbe negli anni Trenta. (Archivio Luigi Barbadoro) A destra: le botti. (Foto Adriano Rastelletti) 11
Enrico Del Prete (1906 -1991).
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Lina Gabucci Del Prete (1915).
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Foto di gruppo di alcuni operai. Enrico Del Prete è l’ultimo a destra.
Il bancone da falegname costruito da Enrico Del Prete: un cimelio ancora in azienda. (Foto Amati Bacciardi) 14
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nrico Del Prete intanto imparava il mestiere di falegname presso la ditta Cardinali, dove si costruivano porte e infissi. Siamo negli anni che precedono lo scoppio della seconda guerra mondiale, la fabbrica della Montecatini cercava personale per costruire bombe per gli aerei ed Enrico trova lavoro in fonderia, dove impara il lavoro di modellista. La guerra ha iniziato il suo triste cammino e anche a Pesaro arriva l’ordine di sfollamento per le imminenti incursioni degli alleati che colpiranno anche la Montecatini.
Enrico Del Prete in divisa nel 1926. Nella pagina accanto: una colata alla fonderia Montecatini di Pesaro. (Archivio Del Prete)
Fonderia Montecatini, Pesaro 16
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Pesaro, Fonderia Montecatini. (Archivio Del Prete) 18
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Pesaro, Fonderia Montecatini. (Archivio Del Prete) 20
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urante il passaggio del fronte Enrico Del Prete è prelevato dai tedeschi per lavorare ma dopo sei mesi riesce a tornare a casa sano e salvo. La guerra è finita. Sono anni difficili, a Pesaro come altrove si cominciano a tracciare i primi bilanci di un’economia in ginocchio. Dei 380 operai impiegati alla Montecatini prima della guerra ne erano rimasti in servizio appena 50. Nel 1948 la Montecatini propone ad Enrico di rientrare in fabbrica, ma egli nel frattempo aveva ripreso il vecchio mestiere della costruzione degli infissi e decide di rimanere in proprio e dalla stessa Montecatini riceverà le prime commesse per realizzare modelli da fonderia come collaboratore esterno: dagli impianti chimici alla costruzione di tubi e saracinesche per gli acquedotti in generale e per quello pugliese in particolare.
Pesaro, Fonderia Montecatini. (Archivio Del Prete)
Pesaro, settembre 1944. Via Branca con le macerie vista da Piazza Vittorio Emanuele. (Archivio Rossi)
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Pesaro 1957. Enrico Del Prete alle prese con uno stampo. Nel riquadro: una foto di inizio anni Sessanta con Enrico Prete nella sua officina di Via Andreani nel quartiere di Sor
Pesaro, 1957. Enrico Del Prete, durante la preparazione di un modello in legno nel laboratorio di Via Andreani nel quartiere di Soria. Nel riquadro, Enrico in una foto di inizio anni Sessanta. .
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Gli anni Cinquanta nei ricordi di Nildo
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vevo 12 anni quando, nel 1950, iniziai ad aiutare mio padre nell’officina di Via Passeri vicino alla chiesa di San Giovanni. Nel dopoguerra si realizzava di tutto, dai distributori idraulici per trattori alle apparecchiature idrauliche per macchine movimento terra con i modelli fatti in legno. Con la carretta portavamo il lavoro in Montecatini e ho sempre in mente la fatica di quell’ultimo tratto in salita prima di sbucare sul Trebbio. Mio padre Enrico nel 1952 trasferisce l’attività nel quartiere di Soria in un terreno di nonno Lazzaro dove impianta il nuovo laboratorio. Ad aiutarci arriva anche mio fratello Giancarlo, poi seguiranno alcuni operai”. Pesaro, 1960. Matrimonio di Nildo e Laura con papà Enrico e nonno Lazzaro. A lato: Enrico e Nildo Del Prete. Sotto: Laura e Nildo con nonno Lazzaro (1881-1973). In basso a destra: Enrico e Lina Del Prete con il figlio Nildo.
Pesaro, Piazzale Lazzarini (il Trebbio) negli anni Cinquanta.
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La collaborazione con i Cantieri navali di Ancona. La crisi e la svolta aziendale
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rrivano importanti commesse dai Cantieri navali di Ancona per realizzare modelli per grandi motori ed è il momento di cercare altra mano d’opera specializzata. A Civitanova esisteva una scuola di modellisti e da qui arrivano alcuni collaboratori. Alla fine degli anni Sessanta la ditta si trasferisce in Via San Leo, nella nuova zona industriale della Tombaccia. Cambia la ragione sociale: da Del Prete Enrico e Figli a F.lli Del Prete, di Nildo e Giancarlo ma, proprio in quel periodo, comincia il “calvario”. Nel 1970 la crisi dei cantieri navali costringe l’azienda a rivolgersi presso altre fonderie per ottenere nuove commesse. Queste arrivano ma sono accompagnate anche da alcune “fregature” rappresentate da mancati pagamenti. Da qui matura la decisione di diversificare il lavoro per dedicarsi anche alla realizzazione degli stampi. Si acquista la prima fresa per il metallo che permette di passare da modellisti di fonderia a stampisti, e nasce l’esigenza di crearsi un nome in questo nuovo settore. Fondamentale, a questo proposito, si rivelerà il contatto con la ditta Strapazzini-Resine per gli stampi da realizzare per conto della Fiat Auto e altre case automobilistiche. Nel frattempo cresce ed entra in azienda la terza generazione rappresentata da Marco e Paolo, figli di Nildo e Giancarlo.
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La sede di Via San Leo nella zona industriale della Tombaccia.
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La costituzione di una nuova società e la collaborazione con Azzurra
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el 1982 a causa di vari problemi aziendali si costituisce la Ennegi srl, l’immobile rimane di proprietà dei fratelli Nildo e Giancarlo Del Prete che lo cedono in locazione alla nuova società. Agli inizi degli anni Ottanta nasce anche la collaborazione con Yacht Officine durante la costruzione di Azzurra, la prima barca italiana a partecipare alla prestigiosa America’s Cup, la regata più famosa del mondo. Per Azzurra la Ennegi costruisce il modello per il bulbo (parte sommersa dello scafo che funge da controspinta alla forza del vento esercitata sulla vela). La collaborazione tra la famiglia Del Prete e il cantiere pesarese fondato da Ubaldo Gennari ha radici lontane, risale alla fine degli anni ’40. Il cantiere era nato per eseguire la manutenzione delle navi della Compagnia di Navigazione Pesarese dei Gennari dove Torquato (Toto) Gennari subentrerà al padre, inaugurando nel 1975 la costruzione di barche in alluminio. Anche per il suo due alberi “Valeria”, Toto Gennari era ricorso a Nildo Del Prete quando il motore (un otto cilindri di fabbricazione inglese) aveva rotto la testata. L’armatore aveva chiesto a Nildo di realizzare il modello da mandare in fonderia e l’artigiano aveva eseguito il lavoro alla perfezione, tanto da meritarsi i complimenti poiché il nuovo motore riusciva a fare addirittura 300 giri in più.
La barca Azzurra durante la lavorazione. Nel riquadro Marco Del Prete accanto al modello del bulbo costruito dalla Ennegi srl.
Pesaro, 1950. Lo yacht Valeria di Torquato Gennari. (Archivio Sanchioni) 30
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Alcuni momenti della lavorazione di Azzurra presso il cantiere Yacht Officine di Pesaro. Sotto: i preparativi per il varo, la barca in acqua, l’equipaggio. Tra i componenti della squadra guidata da Cino Ricci, primo in piedi a sinistra è il pesarese Massimo Valentini. Nella pagina accanto: la dedica di Cino Ricci ai modellisti tra i quali la Ennegi srl che ha realizzato il modello del bulbo. (Archivio Del Prete)
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inanziata da un consorzio che schierava i più bei nomi dell’imprenditoria italiana con in testa Gianni Agnelli e la Fiat, nasce la barca “Azzurra”, la prima sfida italiana all’America’s Cup: la storica regata che vedeva il predominio degli americani da 132 anni. Per la costruzione dello scafo era stato scelto il cantiere pesarese Yacht Officine. Anche Ennegi partecipa alla realizzazione di Azzurra costruendo il modello per il “bulbo”. La collaborazione della Ennegi con Azzurra continuerà anche nella costruzione dei modelli successivi realizzati nei cantieri di Passignano sul Trasimeno, dove anche Raul Gardini aveva trasferito la lavorazione delle sue barche Il Moro di Venezia 1, 2, 3, dopo l’abbandono dei cantieri pesaresi a seguito di incomprensioni. E gli italiani si innamorarono di Azzurra Dopo il varo avvenuto il 19 luglio 1982, l’equipaggio scelto dallo skipper ravennate Cino Ricci inizia il suo allenamento su Azzurra. Un anno più tardi, nelle acque americane di Newport inizia la grande sfida. La regata che vedeva impegnata la nostra barca ebbe un successo insperato: giornali e tv commentavano le imprese di Azzurra che come una Cenerentola cominciava a prendersi delle soddisfazioni lottando alla pari con gli equipaggi più blasonati di Inghilterra, Francia, Canada, Australia e America. Non si era ancora sopito l’entusiasmo della vittoria al Mondiale di calcio in Spagna degli azzurri e gli italiani rispolverarono l’orgoglio nazionale facendo il tifo per lo scafo impegnato in America. Mentre si commentavano le regate, imparavamo la terminologia marinara e in poco tempo tutti diventammo dei commissari tecnici così come era avvenuto per il calcio. Entrammo in semifinale e fu un grande evento dopo due mesi di gare tiratissime. Non riuscimmo ad accedere alla finale ma conquistammo un posto di assoluto prestigio tra gli storici sfidanti della Coppa America. Vinse Australia II strappando il trofeo agli americani dopo 132 anni e dopo essere stato nelle ultime cinque edizioni, dal 1967 al 1983, il finalista che aveva conteso la coppa agli Stati Uniti. 32
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Pesaro, 19 luglio 1982. Grande evento per il varo di Azzurra. Nella pagina accanto da sinistra: l’arrivo dell’elicottero dell’avv. Agnelli, alcuni momenti della cerimonia e Luca Cordero di Montezemolo. Sopra: l’Aga Khan e la moglie Salimah. All’Aga Khan IV, considerato uno degli uomini più ricchi del mondo, si deve la costruzione della Costa Smeralda e la fondazione della compagnia aerea Meridiana. Appassionato di barche e cavalli, con l’avvocato Agnelli è stato uno dei più importanti sostenitori di Azzurra. A lato: la bottiglia della Cinzano prodotta in serie numerata per il varo. Per evitare danni all’imbarcazione la bottiglia era stata realizzata in sottilissimo vetro di Murano. Sotto: il momento del lancio della bottiglia. (Foto Archivio Angeletti)
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La collaborazione con Azzurra continua...
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o studio dei modelli per costruire i bulbi fusi in piombo necessitava di un modello di legno e la progettazione era stata fatta dalla Ennegi seguendo un programma “Top secret”. Alla piccola azienda si registra l’arrivo di personaggi importanti come l’imprenditore ravennate Raul Gardini e lo skipper Cino Ricci che tanta parte avrà nell’avventura di Azzurra all’America’s Cup. La collaborazione continua e vengono fatti i modelli dei bulbi delle tre versioni di Azzurra e anche per le barche di Raul Gardini: Il Moro di Venezia. Il sodalizio con Gardini prosegue anche quando questi trasferisce il lavoro da Pesaro ai cantieri SAI Ambrosini di Passignano sul Trasimeno per il completamento dello scafo. Seguiranno altri importanti lavori per i Cantieri Wally di Fano e per la barca di Giovanni Soldini, lo specialista di navigazione in solitario e la famosa barca da regata Gitana del barone Rothschild.
A sinistra: Cino Ricci studia il progetto con il giovane Marco Del Prete. A destra Marco con l’architetto Shomaken, progettista di Azzurra IV. Nella pagina accanto: alcuni momenti della lavorazione del modello in legno per il bulbo di Azzurra. (Archivio Del Prete)
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Passignano sul Trasimeno 1988. A lato: Cino Ricci e, a destra, il giovane Marco Del Prete. Sotto: Marco con l’architetto Shomaken.
Il Moro di Venezia di Raul Gardini fotografata a Pesaro prima del varo. (Archivio Ristorante Baita)
Pesaro, 1998. La barca di Giovanni Soldini. Da sinistra: Luca Falcioni, Giovanni Soldini e Marco Del Prete. 38
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Informatizzazione e nuove collaborazioni
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el marzo 1992 avviene la liquidazione societaria e rimane la Ennegi srl di Nildo e il figlio Marco che, nel tempo, rileverà anche le quote del padre. Si passa dal lavoro manuale a quello informatizzato e il cambiamento non sarà facile: buona parte del lavoro artigianale cede il posto agli ingegneri che devono interpretare i desideri e le indicazioni di chi aveva sempre lavorato manualmente. L’inevitabile contraccolpo psicologico crea qualche problema ma è superato con la forza di volontà e il desiderio di crescere per il bene dell’azienda. Nuove macchine utensili e a controllo numerico arrivano al laboratorio dei Del Prete e, con loro, anche tecnici specializzati. La Strapazzini Auto continua a fornire alla Ennegi grandi commesse che rappresentano oltre l’80% della produzione. È anche il momento di buoni riconoscimenti per la Ennegi, con importanti contatti con aziende come Biesse, Mep, Morbidelli, Scm. Arriva anche l’interessamento della Agusta, settore fonderia di Benevento. Per la costruzione degli elicotteri Agusta si tratta di realizzare fusioni in alluminio e magnesio per la campana dei rotori e vari particolari come modelli e stampi. La Ennegi, dopo essersi fatta notare a livello regionale, scala anche la classifica nazionale. Tra i tanti clienti figurano nomi eccellenti, produttori di oggetti di lusso, come Pininfarina che commissiona la realizzazione dei trofei (300 copie numerate) da regalare agli atleti partecipanti alle Olimpiadi invernali di Torino 2006, e si complimenterà poi con la Ennegi per il lavoro. Altre importanti commesse arrivano da case automobilistiche prestigiose alle quali forniscono gli impianti iniziali.
Pesaro, 8 maggio 1994. La presentazione ufficiale della moto 850cc. 8 cilindri a V realizzata da Giancarlo Morbidelli e disegnata da Pininfarina. Il costruttore e l’allora sindaco di Pesaro Oriano Giovanelli scoprono questo esemplare di raffinata meccanica al pubblico e alla stampa. La Ennegi ha partecipato fornendo gli stampi per alcune parti meccaniche. (Archivio Giancarlo Morbidelli)
A lato: l’uovo contenitore e i portapenna disegnati da Pininfarina. Sopra: il trofeo destinato agli atleti delle Olimpiadi Invernali Torino 2006 realizzati dalla ennegi @ per Pininfarina. 40
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Alcuni momenti della lavorazione con la macchina a controllo numerico per realizzare lo stampo della campana del rotore dell’elicottero Agusta AB 139. A destra: la parte semilavorata. Sotto: la lavorazione ultimata e la scomposizione dei vari pezzi.
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Lo stampo della campana del rotore realizzato dalla ennegi @ pronto per essere spedito alla fonderia Agusta di Benevento. A destra, il rotore completo e sotto, l’elicottero AB 139 Agusta in volo.
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Marco Del Prete, la terza generazione
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arco Del Prete, classe 1961, entra in azienda nel 1977 come apprendista ed è tenuto in regola come tutti gli altri dipendenti. La gavetta era una prassi cui nessuno poteva sottrarsi e Marco ricorda, con un sorriso, il tempo trascorso a carteggiare i modelli di legno e i primi disegni da realizzare al tornio per prendere confidenza con le attrezzature; con il nonno Enrico che si incavolava per i troppi scarti e incitava il nipote a urli. Marco finisce l’apprendistato e diventa operaio lavorando sempre per modelli da fonderia fino alla metà degli anni Ottanta. Poi arriva una nuova fresa: una Zayer di fabbricazione spagnola per realizzare modelli in metallo e, con l’arrivo dei primi disegni al computer, era ormai giunto il momento di allestire un ufficio tecnico. Marco dopo la trafila della gavetta diventa indipendente e continua a lavorare per l’azienda paterna in autonomia. Ad incrementare la Ennegi ha un ruolo fondamentale la collaborazione con l’imprenditore pesarese Strapazzini, produttore di gommapiuma e poliuretano, con importanti commesse dal settore auto del gruppo Fiat per la fornitura di plance e pannellature. La spinta impressa dalla ditta procura nuovi clienti e si decide per l’acquisto di una nuova fresa che rappresenta un impegno notevole sia per il costo sia per la gestione. Inizia dunque così dal 1992 per la piccola azienda, che contava una mezza dozzina di addetti, la possibilità di conoscere nuovi sistemi di lavorazione funzionali alla crescita professionale. Si provvede allo sviluppo dell’ufficio tecnico individuando un personaggio già esperto nella gestione delle macchine a controllo numerico e ci si prepara al futuro. Marco nel 2000 assume la responsabilità dell’azienda rilevando le quote del padre, il quale continua ad assisterlo in officina.
2002. Grazia e Marco con le figlie Giulia e Anna.
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La passione per i motori
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a passione per i motori così come l’amore per il mare sono per Marco qualcosa di ereditario. Nonno e papà prima di lui ne sono rimasti affascinati. Nei ricordi di Marco una data rimane impressa nella mente, quella del 9 settembre 1979 quando con l’amico Franco Fraternali riesce ad andare al Gran Premio d’Italia di F.1 a Monza per vedere il suo mito, Gilles Villeneuve, correre con la Ferrari ed essere fotografato vicino al pilota ai box prima della gara.
Monza, 9 settembre 1979. Nella pagina acanto Gilles Villeneuve ai box, con la figlia Melanie. Alle sue spalle un giovanissimo Marco Del Prete. Sopra: la Ferrari 312T4 di Gilles assistita dai meccanici della casa di Maranello. Sarà l’anno della vittoria al mondiale conquistato da Jody Scheckter con la Ferrari 312T3.
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La collaborazione con Horacio Pagani PAGANI AUTOMOBILI
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a passione per i motori sfocia in una grande occasione quando Marco Del Prete incontra Horacio Pagani, creatore di macchine fantastiche costruite in pochi esemplari l’anno a Modena, dove ogni paragone automobilistico è azzardato in quanto patria di Ferrari, Lamborghini e Maserati. Nonostante lo storico concentramento di aziende prestigiose, Horacio Pagani riesce a ricavarsi una nicchia di mercato nella classifica delle supercar più esclusive del mondo. Marco Del Prete si offre di eseguire un modello per Pagani come esame di ammissione e il costruttore accetta fornendogli il disegno per realizzare un particolare per una presa d’aria. L’esame ha buon esito e nasce una collaborazione importante per la fornitura di modelli per cofani, paraurti e altre parti in alternativa ai modellisti modenesi.
PAGANI AUTOMOBILI
Horacio Pagani. Nella foto sotto è con il suo mentore Juan Manuel Fangio negli anni Ottanta.
Horacio Pagani è nato a Casilda (Argentina). A vent’anni debutta con le auto da corsa in Formula 3 con il team Renault. Incontra il grande campione argentino di origine abruzzese Juan Manuel Fangio, cinque volte campione del mondo di F.1 e la sua vita cambia. Grazie all’amicizia di Fangio l’intraprendente ragazzo è introdotto a Modena e collabora con la Lamborghini ma le sue intenzioni sono di creare una supercar tutta sua e nel 1988 realizza il suo progetto. Il nome per la vettura doveva essere Fangio F1 ma, dopo la scomparsa del campione, Pagani, per rispetto, ha ribattezzato l’auto con il nome Zonda, il vento che soffia sulle Ande. La Mercedes Benz Amg fornisce il propulsore per queste supercar costruite in pochi esemplari all’anno con cura assolutamente maniacale. Per ognuna delle auto si pubblica un libro che ripercorre tutte le fasi della lavorazione.
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Nella foto sopra: la Pagani Zonda R. Sotto a sinistra: il rendering e lo stampo del cofano della vettura realizzato dalla ennegi @ . A destra: Horacio Pagani con Front Cowling la felpa regalatagli da Marco.
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La Zonda R equipaggiata con propulsore Mercedes Benz AMG di 5987 cc. in grado di superare i 350 Km/h.
La Pagani Zonda R. Da sinistra: Marco Del Prete, Horacio Pagani e Marco Ciselli, progettista della ennegi@ . 50
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La presentazione ufficiale della Pagani Zonda R
Monza, Villa Borromeo, 4 febbraio 2009. Presentazione uffciale della Pagani Zonda R. 52
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L’amore per il mare
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a famiglia di Marco Del Prete, oltre a tramandarsi il mestiere di modellisti e stampisti, come si dice dalle nostre parti, non “sdrazza” in niente ed è accomunata anche nella passione per il mare. Il nonno materno Umberto Gabbini detto “Berto el cmachies” (la famiglia era originaria delle Valli di Comacchio), comandante marittimo, aveva sposato la pesarese Chiara Valeri, figlia di un comandante marittimo di trabaccoli. Dall’unione era nata Laura e quando la ragazza si fidanza con Nildo Del Prete questi è appena ventenne e il suocero Umberto Gabbini, che nel frattempo era andato in pensione, trasmette a Nildo l’amore per il mare. Durante la seconda guerra mondiale Umberto era imbarcato su un cacciatorpediniere. Alla fine del conflitto presta servizio come secondo ufficiale sulla navetta Audax della Compagnia di Navigazione Pesarese della famiglia Gennari. Raggiunta l’età pensionabile Umberto continua ad andare per mare con l’Orsa, una barca da diporto a due alberi dell’industriale pesarese Alberto Berloni. Nel riquadro: Umberto Gabbini, nonno materno di Marco Del Prete in una foto del 1942 durante la seconda Guerra Mondiale. A lato: la navetta Audax della Compagnia di Navigazione Pesarese della famiglia Gennari in una foto degli anni Cinquanta. (Archivio Morini)
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Sopra: l’uscita di una barca dal porto di Pesaro in una foto degli anni Trenta scattata dal prof. Luigi Barbadoro. Sotto, a sinistra: l’Audax all’ancora al porto di Pesaro (Archivio Pentucci). Nelle foto piccole, sopra: il due alberi Orsa e Umberto Gabbini (Archivio Del Prete).
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assano gli anni ed è il turno di Nildo ad insegnare i primi rudimenti della vela al figlio Marco. Il giovane si fidanza con Grazia Cascini e sarà lei a presentargli Edoardo Ziccarelli, l’allora skipper della barca Calamity. Dall’incontro nascerà un sodalizio sportivo che proprio quest’anno festeggia vent’anni, conditi da regate d’ogni tipo, compresa l’irripetibile avventura legata alle celebrazioni delle “Colombiadi” nel 1992, quando tanti equipaggi partirono dall’Europa per ripetere la prima traversata di Cristoforo Colombo festeggiando così i 500 anni dall’impresa che ha cambiato per sempre il vecchio e nuovo mondo. La barca era il Chica Boba dell’imprenditore Rinaldo Gasparini e, nella traversata di ritorno, da Boston a Liverpool lo skipper era Ziccarelli, Del Prete uno dei membri dell’equipaggio. In quella straordinaria occasione un vento favorevole aiutò il team del Chica Boba che si qualificò 3° di classe. Da alcuni anni Del Prete e Ziccarelli sono sul Moon Shine II, la barca di proprietà dello skipper pesarese con la quale anche quest’anno parteciperanno a varie regate, a cominciare dalla classica Pesaro-Rovigno e la Barcolana, un appuntamento che onorano da vent’anni. 2003, “Roma per tutti”, una regata d’altura sulla distanza RomaCapri-Eolie vinta dal Moonshine II al comando nella foto sotto.
In questa pagina, due belle immagini scattate durante la regata Brindisi Corfù del giugno 2006 vinta dal Moonshine II dell’armatore Edo Ziccarelli.
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A destra, foto piccola. La barca Moonshine II dello skipper Edoardo Ziccarelli fotografata dall’elicottero. Marco Del Prete è l’addetto alla randa. Sotto: la barca pesarese durante una regata. Nel riquadro: in primo piano Patrick Pellipon (con all’attivo due giri del mondo), autore della dedica a Marco, in tenuta bianca.
Il Pesaro Sailing Team della barca Moonshine II. In alto da sinistra: Marco Del Prete, Daniele Passerella, Euge- Nel riquadro: l’imprenditore Marco Del Prete, nio Malipiero, Patrick Pellipon, Fabio Missiroli, Romano Del Romano, Costantino Zingaretti, Edo Ziccarelli, titolare della Ennegi @, uno degli sponsor della Claudio Bigiarini, Massimo Artusi, Mauro Antonelli, Francesco Tempesta. barca Moonshine II. 58
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Dall’album di famiglia
Nildo Del Prete al timone e durante alcuni momenti di tempo libero.
Marco con la moglie Grazia e le figlie Giulia e Anna. Sotto: con il grande amico Renato Golino durante una vacanza.
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Pesaro, 22 maggio 2008
premiazione di “apifarfalle�
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Nella pagina accanto: Sala Adele Bei della Provincia di Pesaro e Urbino, 22 maggio 2008. In occasione della consegna del premio “una provincia di apifarfalle”, Nildo e Marco Del Prete hanno ritirato insieme il riconoscimento che testimonia l’attaccamento e la dedizione al lavoro intrapreso da nonno Enrico. Sopra: Marco Del Prete durante un’intervista.
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Pesaro, 19 ottobre 2008
Sopra: Grazia Cascini Del Prete ritira il premio assegnato alle aziende con oltre 50 anni di attivitĂ . (Archivio Camera di Commercio di Pesaro) Sotto: autoritĂ civili e militari ospiti della sala convegni del Quartiere Fieristico di Campanara. (Archivio Andreatini)
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L’azienda oggi. Sotto ogni profilo. All’insegna dell’affidabilità.
Ennegi@ s.r.l. rappresenta, nel mercato della modellistica e fabbricazione degli stampi, la continuità delle trasformazioni affrontate da oltre cinquant’anni. Da modelleria tradizionale, ha preceduto nel tempo le tendenze del mercato, analizzandole con spirito critico ed adeguandole alle effettive esigenze della propria realtà; sviluppando al suo interno un reparto di R&D per il continuo miglioramento del processo costruttivo, mirato alla crescente richiesta di qualità nei manufatti prodotti. Oggi la struttura è composta da un organico di 16 persone - suddivise nei vari reparti di progettazione, produzione, amministrazione e direzione – che privilegia l’aspetto progettuale, punta di diamante dell’Azienda. Vengono utilizzati i migliori e più complessi sistemi CAD, per la progettazione tridimensionale sia solido-parametrica che superficiale, quali Catia V4.2.4, Catia V5R15, ProE, SolidWorks, AutoCAD, etc. e, analogamente, i principali sistemi CAM (WorkNC 17, NCMill, etc.) per la programmazione delle macchine a controllo numerico. Anche queste ultime sono quanto di più aggiornato il mercato delle macchine utensili è in grado di offrire; con centri di lavoro ad asportazione intensiva ed alta velocità, lavorazione a 5 assi continui per un’area di lavoro che consente di lavorare blocchi fino a 2800x2200x1000 prevalentemente in lega leggera (AL2219, AL5083, AL7075, etc.).
La mission aziendale.
Un modello di tecnologia avanzata. Le attività svolte dall’azienda si articolano dallo sviluppo del componente in co-design su idea del cliente all’adeguamento di componenti già esistenti, alle tecnologie proprie dell’azienda; nonché si esplicano nella pura progettazione meccanica affiancata da sistemi di analisi strutturale FEM. Progettazione e realizzazione d’attrezzature per fonderia, modelli e conchiglie, stampi per materiali poliuretanici rigidi, flessibili e integrali. E’ infine propria dell’azienda, l’esperienza nelle tecnologie di produzione di attrezzature per termoformatura sottovuoto, maturata da anni di supporto ad aziende del settore della refrigerazione.
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Specializzazione dei prodotti. Ennegi@ today. Under any point of view. Reliability is our strategy.
Ennegi@ s.r.l. now, is the result of the continuos improvements realized by this structure that has been operating in the modelling and moulds manufacturing market for over 50 years. Started as traditional models producer, during all these years it has always anticipated the market trends, analysing them by critical mind and adapting them to the actual needs of its own reality; last but not least by creating its own R&D department for the continuos improvement of the production process in order to meet the urgent demand of quality of its products. Today the company boasts a staff of 16 people subdivided between the different departments: engineering, production, administration and management, with special priority to the engineering section that is the “diamond tip” of this company. For the 3-D engineering, either solid parametrical or surfacial, are used the major CAD systems such as Catia V4.2.4, Catia V5R15, ProE, SolidWorks, AutoCAD etc, together with the principal CAM systems (WorkNC 17, NCMill, etc.) for the numerical control machinery programming. These last too are the most modern machines tools available on the market, with working stations at intensive stripping and high speedness, manufacturing at 5 continual axis over an area that enables to manufacture pieces (mainly in light alloy such as AL2219, AL5083, AL7075 etc) up to 2800x2200x1000.
Attrezzature di formatura e conchiglie.
Si eseguono modelli, casse-anima e conchiglie in alluminio e resina, alluminio da fusione e da lastra. L’introduzione delle macchine a fresatura intensiva, unita alla progettazione tridimensionale, offre nuove prospettive alla realizzazione di queste attrezzature. Ferme restando l’esperienza e la manualità del modellista, lo sviluppo crescente delle tecnologie -integrate dall’azienda per le sue effettive esigenze - ha portato al raggiungimento di precisioni estreme, unite alla ripetibilità delle forme. Le attrezzature di formatura più complesse, prevalentemente impiegate nel settore aeronautico, sono accompagnate da simulacri di ramolaggio e relativi calibri di controllo della corretta sequenza di posizionamento delle anime, nonché da costanza di spessore nelle pareti delle cartelle. Le conchiglie per la colata in gravità sono realizzate interamente in acciaio e - quando richiesto - complete di casse-anima in acciaio o in ghisa. Le attrezzature di formatura per la ghisa sono eseguite, a richiesta, interamente in alluminio, complete di casse-anima e alimentazioni.
The company mission.
An example of advanced technology. Component development in co-design with customer requirements, adjustment of existing components to own technologies or the sole mechanical engineering supported by FEM structural analysis systems. Engineering and production of foundry equipments, models and shells, moulding tools for PU materials both rigid, flexible and integral. Thanks to many years support to companies of the refrigeration sector Ennegi@ has developped an important know-how in vacuum thermoforming production technologies.
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Stampi adeguati ad ogni esigenza. In modo speciale nel settore automobilistico.
L’esperienza ennegi@ è particolarmente significativa nella costruzione degli stampi in alluminio per materiali poliuretanici in genere (rigidi, flessibili e integrali) specificamente per l’impiego nel settore automotive. Ventennale è poi la competenza nella costruzione di attrezzature per lo stampaggio di poliuretani glicolici con rivestimento in stampo. Gli “interni autoâ€? delle maggiori case automobilistiche (MASERATI, PORSCHE, VOLKSWAGEN, VOLVO, LANCIA, ALFA ROMEO, etc.) come plance, corpi pannello, mobiletti, cappelliere e finizioni in genere, sono oggi la massima espressione d’impiego di tale tecnologia. Analogamente è di notevole attualitĂ , grazie ai nuovi formulati amminici, l’impiego per componenti da “esterno vetturaâ€? quali paraurti, modanature porta, modanature sottoporta e finiture estetiche in generale. Per i poliuretani strutturali della famiglia dei BaydurŠ ennegi@ costruisce attrezzature in alluminio per lo stampaggio con tecnologia RIM (Reaction Injection Molding) complete di sistema di estrazione ed movimentazioni meccanico-idrauliche, sia per i particolari verniciati a posteriori sia per i IMC (In Mould Coating) ovvero particolari colorati in massa e verniciati in stampo. I poliuretani integrali autopellanti sono anch’essi stampati con attrezzature realizzate in alluminio, sempre con tecnologia IMC; i “flessibiliâ€?, schiume generalmente a bassa densitĂ poi sellate a posteriori, sono stampati con attrezzature in cui è prevalente l’impiego di alluminio da fusione.
Products specialization.
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We realize models, core boxes and shells in aluminium and resin, casting and sheet aluminium. The introduction of intensive milling machinery, together with 3D engineering, offer new prospects to the realization of these equipments. Being understood that the experience and the manuality of the designer have great importance, the continuos development of technologies carried out by the company, have permitted the achievement of extreme precisions and the repeatability of equipments shape. For more complexe moulding equipments, as those employed for the aeronautical division, the equipments come with mould assembling simulacra and relative control calibres of the exact core positioning sequence as well as a constant thickness of the finished product. The shells for gravity casting are entirely realized in steel and on demand steel or cast iron core boxes. The moulding equipments for cast iron can be fully realized in aluminium and can include core boxes and feeding systems.
Moulding equipments, shells.
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a.d. Acanto
Moulds for any requirement. Specially for the automotive division.
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The experience achieved in manufacturing aluminium moulds for PU materials (rigid, flexible and integral) mostly used in the automotive field is very important.The company boasts over 20 years experience in the production of equipments for IMC (In Mould Coating) glycolic PU moulding. This technology is nowadays used from the major car manufacturers (MASERATI, PORSCHE, VOLKSWAGEN, VOLVO, LANCIA, ALFA ROMEO, ETC.) for the production of inside cars components such as: dashboards , door panels, small furnitures, glove boxes etc. Thanks to the new amminic formulates the exterior car components too can be produced with this technology: bumpers, door trims, door cills and so on. For the structural PU belonging to BaydurŠ family we manufacture aluminium equipments for moulding according to RIM (Reaction Injection Moulding) technology including extraction system and mechanical-hydraulic handling, both for post-painted components and for IMC (In Mould Coating) such as mass coloured and mould painted components. Even the integral self-skin PU are moulded using equipments realized in aluminium always according to IMC technology, while the flexible ones, generally low density post-coated foams, are moulded by using aluminium (mostly for casting use) equipments.
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Lo stampo in alluminio della plancia della Maserati durante la lavorazione e la versione prima e dopo l’assemblaggio.
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A lato: la copertina della rivista specializzata Stampi che ha dedicato il servizio alla ennegi @ nell’aprile del 2005
Porsche – CAYENNE & Volkswagen TOUAREG
Porsche – CAYENNE & Volkswagen TOUAREG
Door Pannel
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La copertina della rivista specializzata alumotive, del settembre 2005 che ospitava l’articolo di queste pagine.
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Maserati - QUATTROPORTE
Center Console
Door Pannel Maserati - QUATTROPORTE Ennegi@ srl
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Maserati - QUATTROPORTE – Dashboard Mould
Sopra: l’abitacolo della Maserati Quattroporte e i particolari della plancia e dei pannelli. Sotto, gli stampi realizzati dalla Ennegi @ di Pesaro.
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Rear Bumper variant
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Volkswagen - PASSAT R36
Volkswagen - PASSAT R36
Volkswagen - PASSAT R36
Volkswagen - PASSAT R36
Rear Bumper limo
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Alfa Romeo – 8C
Fiat – PANDA 100 Hp
Alfa Romeo – 8C
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Front Bumper
Front Bumper
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Rear Bumper
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Tonin - CASA
AGUSTA AB-139
Tonin - CASA
AGUSTA AB-139
Gearbox Support Table
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Lo stand ennegi @ alla fiera di Mosca del 2008.
Introduzione Introduzione Dal 1946 operiamo
nel settore della costruzione stampi e modelli. Dal 1946 operiamo nel settore della Siamo specializzati progettazione e costruzione stampi e nella modelli. realizzazione stampi per materiali Siamo specializzati nella progettazione e poliuretanici rigidi, flessibili e integrali; realizzazione stampi per materiali attrezzature per flessibili fonderia, modelli e poliuretanici rigidi, e integrali; conchiglie; oltre a ciò abbiamo acquisito attrezzature per fonderia, modelli e delle competenze specifiche nelle tecnologie conchiglie; oltre a ciò abbiamo acquisito di produzione di attrezzature per delle competenze specifiche nelle tecnologie . termoformatura di produzione sottovuoto di attrezzature per termoformatura sottovuoto. Ennegi@ srl
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I nostri numeri Ennegi@ srl
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Nr. Macchine CNC: 5 Tipo macchine: fresatrici a CNC con capacità lavorative massime mm 4.000x3.500x1.500 a 5 assi
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I nostri clienti
I nostri servizi
Product Designing Mould Designing Rapid prototyping Co-design Concept Design refinement Progetto tecnico definitivo Disegno tecnico definitivo Assistenza produzione e prototipazione
Gli strumenti Via_San_Leo_6
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L’ufficio tecnico utilizza i seguenti programmi per interfacciarsi con i nostri clienti:
Catia V4.2.4 Pro-E Catia V5R18 CAM WorkNC18
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particolari estetici per esterno:
Utilizzando il nostro know how vi diamo un supporto nelle seguenti aree: Sviluppo nuovi prodotti Assistenza produzione Restyling prodotto modificando il processo produttivo
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Automotive
particolari estetici per interno:
Paraurti Minigonne Alettoni Modanature porte
Corpo plancia Consolle centrale anteriore Pannelli porta Cappelliera Montanti
parti motore:
Basamenti Carter
I nostri clienti Elettromedicale riuniti per studi dentistici; apparecchiature varie per laboratori Wellness and fitness: componentistica varia carter, Maniglioni Tappeti sedili Arredamento: sedute, Schiumati imbottiti, Ennegi@ srl
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Perché scegliere Ennegi@
I nostri clienti Refrigerazione vasche, controporte, cassetti, Coperchi
Aeronautica: Attrezzatura di fonderia (campana, carter, ingressi motore, coppe olio) Calibri di controllo Vetri esterni per elicotteri Illuminazione: Portalampade Basi
I nostri punti di forza Ennegi@ srl
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La qualità di un prodotto stampato è generata dall’attrezzatura. Investire in attrezzature tecnologicamente avanzate genera un risparmio tangibile in termini produttivi, di costi della non qualità e migliora l’immagine aziendale. La puntualità di realizzazione delle attrezzature vi permette un’efficiente programmazione produttiva, un’efficiente sviluppo prodotto e la possibilità di presentare nuovi prodotti prima dei concorrenti .
Fasi salienti di un progetto Ennegi@ srl
Innovazione Flessibilità Teamwork Problem solving Servizi
Ennegi@ srl
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Briefing (definizione brief progettuale, prima bozza) Concept (sviluppo di concetti multipli in embrione per capitalizzare ogni possibilità di innovazione) Scelta concept Definizione specifiche Design refinement Progetto tecnico esecutivo Disegno tecnico definitivo Prototipazione Assistenza produzione
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I nostri clienti Adler Evo Srl Adler Plastic Srl Agusta Spa Autotest Srl Castellini Spa Gamma Poliuretani Srl Indel B Spa Industrialesud Spa Iterby Spa Lear Corporation Spa Mep Spa Mepladue Srl Modula Srl Pagani Automobili Spa Ri.Ba. Composites Srl Scm Group Spa Selmat Spa Str Automotive Srl Teucoguzzini Vitrifrigo Srl
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Sopra: il modello dell’auto disegnata da Leonardo Pagani per la sua tesi di laurea. La realizzazione è della ennegi @ che da anni collabora con la Pagani Automobili, l’azienda di San Cesario sul Panaro in provincia di Modena dove si costruiscono le supercar progettate da Horacio Pagani. Sotto: un modello realizzato da Marco Del Prete per provare una nuova macchina fresatrice. L’ispirazione nasce dal colpo di fulmine provocato dalla presentazione della Dodge Viper, prodotta dal gruppo Daimler-Chrysler.
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Bitta a Scomparsa acciaio inox La Seasmart srl è una giovane azienda nata dalla passione per il mare dei suoi fondatori: Marco Del Prete e Mirko Antonelli (foto a lato). Il primo, imprenditore nel settore degli stampi, ha realizzato numerosi stampi e modelli per il settore nautico, Antonelli, ingegnere meccanico ed industrial designer, con grande esperienza nella progettazione di macchine utensili ed automazione, ha progettato numerose attrezzature di coperta per imbarcazioni da regata. I due giovani imprenditori iniziano l’ideazione di prodotti custom per la nautica, nel 2005 realizzano i primi prototipi delle ormai note bitte a scomparsa. Nel 2006 nasce il progetto del sistema Hook per drizze di imbarcazioni a vela, tanto semplice quanto rivoluzionario, subito brevettato e immediatamente utilizzato su imbarcazioni come il 52’ Moonshine, il 60’ Esimit (terzo assoluto alla Barcolana 2007), il Wally 80’ “Dangerous” but Fun (unico maxi yacht alla Maxi Rolex cup 2007 dotato di Code 0 con Hook), il 60’ Group Bel (giro del mondo in solitario), l’imbarcazione d’epoca Orion of the Seas. Dopo il progetto Hook si concretizza il progetto bitte a scomparsa ed altri prodotti nautici; per iniziarne la produzione, nasce, nella metà del 2007, la Seasmart srl. Il salone di Genova 2007 è la prima uscita ufficiale di Seasmart, i prodotti presentati hanno avuto un ottimo successo ed hanno cominciato a diffondersi su molte note imbarcazioni. Al salone di Dusseldorf 2007 vince il premio “Barca dell’anno 2008” l’imbarcazione SLY equipaggiato con le bitte a scomparsa SEASMART, che hanno spinto il cantiere a equipaggiare tutte le loro imbarcazioni con i suoi prodotti. Company profile The Seasmart srl is a young factory that is born of passion for the sea of its founders: Marco Del Prete and Mirko Antonelli. The first entrepreneur in the field of molds, he created numerous models for the boat industry, Antonelli, mechanical engineer and industrial designer, with great experience in the design of machine tools and automation, has designed several deck hardware for boat racing. The two young entrepreneurs begin the design of custom products for boating, in 2005 make the first prototypes of known folding cleats. In 2006 was born the project of Hook halyard of sailing boats, as simple as revolutionary, now patented and immediately used on boat as the 52’ “Moonshine”, 60’ “Esimit”, the Wally 80’ “Dangerous but Fun” (only maxi yacht at Maxi Rolex cup 2007 with Code 0 with Hook), 60 “Group Bel” (round the world race), the vintage boat “Orion of the Seas”. After the Hook project is implemented the project folding cleats and other nautical products; to start production, was born in the middle of 2007, the Seasmart srl. The nautical show of Genova 2007 is the first official presentation of Seasmart, its products which have had a great success and have begun to spread in several boats. In 2007 exhibition in Dusseldorf wins the “European Boat’s 2008” SLY 42’ equipped with folding cleats SEASMART, which prompted the yard to equip all their boats with its products.
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Bitta a scomparsa Bismart-acciaio inox. Design moderno ed elegante, funzionale a bitta aperta e perfettamente pulito a bitta chiusa. Bitta costruita in acciaio inox AISI 316L, lucidata a mano; pistoncini in acciaio Nitronic lavorati CNC da barra e lucidati. Movimento di apertura/chiusura scorrevole su pistoni con o-ring a perfetta tenuta stagna. Montaggio semplicissimo anche su barche senza predisposizione, non necessita di drenaggi, fissaggio tramite n° 3 viti svasate (non comprese). Folding cleat Bismart-stainless steel. Design: Clean and elegant, guaranteeing optimal “hold” to the mooring and keeping the deck free of unnecessary obstacles, when shut. Building material: stainless steel AISI 316L, hand polished; structural elements in Nitronic 50 machined from bar and polished. Movement of opening / closing: sliding on the pistons with O-ring that en sures a perfect watertight. Mounting: simple to assemble, even on boats with no preparation, no need drainage, securing through n° 3 flared screws (not included).
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Attacco Rapido Smartlock
Design moderno ed elegante, permette di attaccare in maniera rapida parabordi, tendalini, passerelle ecc. Disponibile in acciaio inox AISI 316, acciaio alta resistenza 17-4 PH, alluminio o titanio, tutti lavorati CNC da barra. Sistema di aggancio/sgancio a sfere con pistoncino di chiusura della base a perfetta tenuta stagna e pulsante protetto da sganci accidentali. Fissaggio tramite ghiera filettata compresa. Rapid lock Smartlock. Design clean and elegant, useful for a quick attack of fenders, spryhood, gangways, etc. Available in stainless steel AISI 316L, high resistance steel 17-4 PH, Alluminum or Titanium all worked CNC machinery. Attack / release system with ball-expansion; plunger closing of the base a perfect watertight; button protected from accidental release fixing through threaded nut included.
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Hook Automatic Hooksmart Hooksmart è un dispositivo (brevettato) che consente l’aggancio di una vela sull’albero in maniera automatica. Con questo dispositivo si elimina l’allungamento della drizza sotto carico e si riduce il carico di compressione sull’albero. Questo ha un grandissimo vantaggio quando si utilizzano vele non inferite, come i code 0. Con Hooksmart è possibile, a parità di carico sull’albero, raddoppiare i carichi sull’inferitura ed eliminare gli allungamenti della drizza, ottenendo un bordo di entrata perfetto, come quella di una vela inferita. L’utilizzo di Hooksmart è semplicissimo, l’issata si effettua con una normalissima drizza, quando la vela è completamente issata è sufficiente dare un tiro secco e la vela risulta bloccata; a questo punto la drizza rimane completamente libera. Per ammainare la vela è altrettanto semplice; si tira la drizza e contemporaneamente si tira verso il basso la vela, lo sgancio avviene immediatamente. Il dispositivo che determina il bloccaggio e lo sbloccaggio automatici risiede nella parte mobile e non in testa d’albero, ciò che permette di contenere il peso in testa d’albero e di avere un controllo visivo costante sulla parte meccanica del dispositivo. Hooksmart è disponibile in varie grandezze a seconda del carico di lavoro ed in due versioni: con la sola ghiera di bloccaggio, per coloro che vogliono preoccuparsi da sé del suo fissaggio all’albero (tramite laminazione di un supporto in carbonio o fissaggio di una squadretta di alluminio). Con il supporto esterno completo di puleggia di rinvio della drizza, per chi volesse il dispositivo completo semplicemente da fissare con uno stroppo all’albero. Hooksmart is a device (patented) which allows the hook onto a sail in automatically. With this device eliminates the halyard elongation under load and reduces the load on the mast compression. This has a great advantage when using sails as the code 0, with Hooksmart is possible, to equal mast load, twice the loads into the luff line and eliminate the stretch of the halyard, obtaining a perfect luff. Using Hooksmart is simple, the hoisted is made with a normal halyard, when the sail is hoisted it is enought to give a dry shot and the sail is locked, at this point the halyard remains completely free. To drop down the sail is equally simple, you pull the halyard while you pull down the sail, the release takes place immediately. The device that determines the locking and unlocking resides in the mobile and not at the top of the mast, which can contain the weight of the rig in the head and have a constant visual inspection on the mechanics of the device. Hooksmart is available in various sizes depending on workload and in two versions. With the locking ring, for those who want to bother itself of its attachment of the mast (by rolling in support of a carbon or attachment of an aluminium plate). With the full support of external pulley to postpone the halyard, for those who want the equipment to be fixed simply with a loop.
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Gambetto Parancato Shaklesmart
Custom
Seasmart progetta e produce cerniere custom per ogni esigenza cinematica. Seasmart designs and manifactures custom hinges for every need kinematic.
Design moderno ed elegante, permette di issare la randa con facilitĂ grazie al paranco 2:1 con puleggia dotata di cuscinetto in peek. Materiale di costruzione alluminio anticorodal anodizzato hardcote, perni in acciaio inox 17-4 PH, tutto lavorato CNC da barra. Sistema di aggancio/sgancio a vite con sistema imperdibile. 2/1
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Garanzia. Tutti i prodotti Seasmart sono garantiti nel tempo, inoltre per ogni esigenza Seasmart fornisce pezzi di ricambio, assistenza e consulenza tecnica. Assurance. All Seasmart products are garanteed in time, for every need Seasmart provide for spare parts, technical assistance and technical advice.
Halyard Shackle Shaklesmart.
Attualmente i prodotti SEASMART sono utilizzati da: Wally-Gruppo Fipa-Se.Ri.Gi.-Vismara Marine-Baltic yachts-Hanse yachts-Goldfish boats-ISY Italian Sailing Yacht-Cookson boats-SLY yachts-Dominator-TOY marine.
Modern design and elegant, can hoist the mainsail with ease thanks to tackle with 2:1 pulley with a bearing in peek. Building material, aluminum hardcote, 17-4 PH stainless steel pins, all CNC machined. Attack / release system with captive pin threaded.
Currently the SEASMART products are used by: Wally-Fipa Group-Se.Ri.Gi.-Vismara Marine-Baltic yachts-Hanse yachts-Goldfish boats-ISY Italian Sailing Yacht-Cookson boats-SLY yachts-Dominator-TOY marine.
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Postfazione
Con piacere scrivo queste poche righe. Mi spingono diversi motivi, oltre alla simpatia personale che provo per la famiglia Del Prete ed ennegi@. La costituzione dice che l’Italia è una nazione fondata sul lavoro ma... cos’è il lavoro? Per i Del Prete e per tanti altri artigiani che hanno fatto grande l’Italia è una forma d’arte espressa attraverso il lavoro delle mani, è una forma di passione e rispetto verso la storia fondata sul sacrificio, sull’etica e sulla morale senza le quali non è possibile andare avanti per tre generazioni. È una forma di intellettualità che dà voce alla mente creativa ed ingegnosa, fondamentale in questo mestiere per sopravvivere in una nazione così straordinaria, fantasiosa ma allo stesso tempo complicata ed instabile. La Modelleria ennegi@ ha collaborato al progetto della Pagani Zonda R, una vettura complessa che rappresenta lo stato dell’arte in quanto a tecnologia e a performance. Affrontare con Marco e i suoi tecnici le problematiche dei modelli è sempre un fatto creativo e stimolante, ma devo dire che quello che mi regala più felicità è vedere il Signor Nildo che, con la sua naturale simpatia e umiltà, arriva alla Pagani a consegnare i modelli in silenzio, con la semplicità tipica delle persone per bene, vero segno di “grandezza spirituale”, come se il suo lavoro fosse quasi una missione di vita.
Horacio Pagani
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Bibliografia Stampi-dicembre 2004, aprile 2005-rivista specializzata Fonderia-luglio 2005-rivista specializzata Alumotive-settembre 2005-rivista specializzata Ritratti in bianco e nero, storie di una Pesaro d’altri tempi di Franco Andreatini-2003-volume I Azzurra l’avventura più antica dell’uomo di Piero Ottone e Paolo Bertoldi, Gruppo Editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas S.p.A. Milano. Prima edizione 1983 Pagani Automobili-Brochure Company Profile ennegi@ (da pag. 66 a pag. 73)-Acanto Seasmart-Estratto della Brochure-Studio Diametro
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