Opere Specchio di Healing Art

Page 1

Martina Mercuri

HEALING ART Healing Art Project della CittĂ della Luce MARTINA MERCURI

1


Healing Art Project

2


Martina Mercuri

HEALING ART Healing Art Project della CittĂ della Luce MARTINA MERCURI

3


Healing Art Project

HEALING ART Healing Art significa guarire se stessi attraverso l’Arte. Il progetto promuove la libera, consapevole ed intuitiva espressione del Sé e la sua manifestazione e creazione nella realtà quotidiana e materiale. In tutta la sua produzione vi è racchiusa la teoria dei 12 Archetipi e dei Chakra, tecniche di meditazione attiva e creativa, la cromoterapia e una profonda elaborazione ed espressione intuitiva. La particolarità di questo metodo è l’unione della psicologia dell’Arte Terapia con la dimensione Archetipica e Spirituale dell’Arte Sacra, permettendo un’espressione creativa, totale e libera, ricca di strumenti interpretativi ed elaborativi. Dunque l’Arte proposta è un’Arte Olistica, considera l’individuo nella sua totalità, unicità e completezza, un’Arte che si esprime dal livello fisico al livello emozionale, mentale e spirituale. Healing Art nasce dalle solide basi metodologiche della Città della Luce: dall’energia di Reiki, dall’esperienza fenomenologica e sistemica delle Costellazioni Familiari, dal profondo e costante lavoro di crescita personale con i 12 Archetipi e da un percorso di conoscenza ayurvedica del corpo. Traducendo tutto questo in Arte, nasce la nuova concezione di un’espressione creativa di autoguarigione, che esplora e porta alla luce blocchi e traumi: con l’aiuto degli strumenti artistici, unito alla sensibilità e al supporto della docente,

4

vengono visti, accettati, ammorbiditi, sciolti, integrati e lasciati andare. Corsi, Opere e Opere personalizzate sono gli strumenti con cui lavora il progetto. Healing Art, oltre al viaggio interiore creativo proposto nei corsi, offre la possibilità di creare l’Opera Specchio, un’Opera unica, ideata, creata e plasmata basandosi sulle caratteristiche individuali del committente. Attraverso un’analisi dal punto di vista astrologico e archetipico del Tema Natale della persona e un consulto esplorativo sui suoi temi centrali, si individuano i blocchi energetici e le potenzialità inespresse che emergono dagli aspetti planetari. Il risultato finale dell’indagine e della creazione è un concentrato di energie e vibrazioni che mirano all’autoguarigione del committente attraverso tecniche di cristalloterapia e cromoterapia, simboli e informazioni. L’Opera agirà come un potente talismano energetico, un canale di metamorfosi personale veicolata dalla forma e dalla materia. Come un grande specchio interiore, mostrerà un mondo celato nelle profondità di noi stessi. L’Opera Specchio è un vero e proprio viaggio nell’inconscio alchemico e trasformativo della persona, un percorso alla scoperta della propria immagine e forma energetica-simbolica, elaborato e accompagnato dall’operatore e counselor olistico Martina Mercuri.


Martina Mercuri

INDICE 6. 10. 14. 18. 24. 28.

Life Essence’s flow Arya Hathot Yam Alma

5


Healing Art Project

LIFE Tonda, sferica come la terra, come il seme, come il nucleo. È l’inizio della creazione, e come materia primordiale si manifesta e ritorna alle origini, all’essenza, all’appartenenza. Questa è la storia della Vita, emersa dalle profondità acquatiche, bianca, pura, splendente. Nata dall’acqua, modellata dalle correnti, colorata dalla Luna e dal Sole nei loro baci al limite del giorno. È la Vita che si presenta alla Terra, che scivola sul suo caldo e rugoso manto, e ancora bagnata si accovaccia nel suo grembo fangoso. Dolce come una poesia si culla tra le grandi braccia di Madre Terra e forte come un bagliore spicca e contrasta per la sua natura acquatica, lunare. Pregna di misticismo e autenticità si fa spazio in questo grande suolo scuro e allunga le sue radici, le sue braccia, per entrarci con tutta se stessa, con tutta la forza, con tutta la volontà di continuare il suo viaggio, la sua evoluzione. Si spinge verso l’alto, verso la superficie, il blu, l’aria, il cielo, l’Universo. Come è emersa dalle profondità oceaniche ora risale dalle profondità della Terra, allungandosi, sviluppandosi, trasformandosi. Ora è la sua energia che la guida al di là di lei come un filo di rame dritto e inamovibile.

6

Si ramifica nell’avvolgente materia fino ad affacciarsi, un po’ timida e un po’ audace, alla superficie, nell’altro mondo, esposto, vasto, asciutto, all’aperto. L’incontro con l’Aria la secca e la irrobustisce, la struttura per proseguire la sua ascesa, e da sottile filo si trasforma in un forte tronco, un canale di linfa, di contatto tra le oscure profondità e le luminose superfici. Il fusto che la eleva in alto, sospesa a mezz’aria nell’etere, è una solida pietra, la Pietra del Sole. Questa è la rivelazione del suo Io, della sua anima, prima celata all’interno della candida sfera lunare e ora fuori, manifesta e grande, radiosa e solare. Si erge verso il cielo senza nessuna paura, senza nessuna forza di gravità. Limpida si estende maestosa nelle spazio arioso e fresco illuminandosi d’energia vitale. E Nutrita e piena di luce, al massimo della sua potenza, schizza e zampilla nell’arcata celeste, esplode in mille rami e raggi che toccano le gote del sacro Universo. Là, dove nessuno ancora c’era mai stato. Si rotola, lassù, in alto, dove non esistono limiti, in infiniti mondi paralleli, in infinite dimensioni, senza spazio, senza tempo. Li, ora, sta vivendo.. questa Vita.


Martina Mercuri

LIFE FROM THE ROOTS

7


Healing Art Project

8


Martina Mercuri

9


Healing Art Project

10


Martina Mercuri

ESSENCE’S FLOW L’opera è la descrizione materica del movimento d’espansione e contrazione che parte dal nucleo, dall’Io, dall’anima. Come il cuore che respira la linfa vitale, contraendosi ed espandendosi. Così i polmoni, le pupille, le maree, le onde del mare. Così, come un ritmo, il ritmo dell’universo. L’opera è in materia questo ritmo, che canalizza il respiro divino, cosmico, che dà e riceve seguendo le curve del cerchio e della spirale. Il Cerchio rappresenta la perfezione, la compiutezza, l’unione, la totalità. È ciò che non ha inizio né fine, è un moto costante. Il Cerchio rappresenta lo stato della sostanza primordiale, impalpabile e trasparente, uniforme ed indifferenziata. La circonferenza determina anche un limite separatore tra la superficie interna definita e quella esterna infinita. Il simbolismo del Cerchio è strettamente legato a quello del centro, che è il luogo sacro dove si concentrano tutte le energie materiali e spirituali. Presso i popoli primitivi, e ancora oggi nell’astrologia, la circonferenza con il punto centrale è la raffigurazione del Sole, il cui calore è associato all’amore e la sua luce alla bellezza e alla verità. Mentre il simbolo della spirale rappresenta un percorso. È il cammino che parte dalla consapevolezza di noi stessi, della nostra realtà fisica, del nostro microcosmo, fino al percorso che compie l’anima nella sua infinita evoluzione, all’illuminazione, alla consapevolezza cosmica, al macrocosmo. Questo movimento tra il mondo spirituale e quello materiale è come un’onda, che si ritira rotolando dentro di se per poi riuscire ed espandersi, frantumandosi infinitamente nello spazio. Dentro e fuori, fuori e dentro, dentro e

fuori. Questo è ciò che ci suggerisce la composizione attirandoci verso il centro e spingendoci poi fuori. Un perpetuo moto di integrazione. L’Amante e il Cercatore sono gli archetipi che compiono in noi questo dinamico spostamento tra l’amore per noi stessi e la ricerca esterna. L’identificazione dell’Amante si realizza quando “io sono ciò che amo, e amo ciò che sono”. L’Amante ci insegna a portare insieme la luce e l’ombra, a superare la separazione che nasce dal giudizio e dalla polarità fra il Maschile e il Femminile, fra la Materia e lo Spirito, fra conscio e inconscio. È il quarto Chakra, l’amore incondizionato, l’unione. È il tema centrale dell’opera, fuso all’interno del suo intimo e delicato nucleo perlaceo. Il Cercatore, invece, è lo spirito della ricerca, dell’iniziativa. L’istinto della ricerca nasce da un’ardente aspirazione: la Sete di Assoluto. È lo Spirito che ci chiama a ricercare un significato. Il Cercatore Interiore non si arresta di fronte a nulla pur di trovare la verità sul cosmo e il senso della vita umana. E questa ricerca ci permette di apprendere che tutto ciò che stiamo cercando è dentro di noi. Quando scopriamo questa verità il compito è di tornare portando i doni del Graal dentro di noi così da poter diventare una coppa, un mezzo di rigenerazione per ogni creatura vivente. Il Cercatore è la parte di noi pronta a cercare non solo per noi stessi ma per tutta l’umanità. L’opera canalizza proprio questa coppa,

11


Healing Art Project

il Graal, gremito dei doni dell’amore, dell’essenza, della purezza dell’Essere, e così, strabordante e abbondante, elargisce il suo nettare. Un fluido divino che proviene direttamente dalla fonte, dal cuore, dal centro più prezioso ed intimo, dal nostro universo interiore. È l’Acqua sacra con cui il nostro Dio Interiore ci disseta, sono le virtù e i talenti, che sgorgano preziosi, per l’umanità. Esse stesse si fanno doni a loro volta. Direttamente dal nostro Olimpo Interiore alla Terra. Le tonalità marine della composizione richiamano le profondità acquatiche, le profondità dell’inconscio. Ed è a questa profondità che queste energie si manifestano, in cui l’opera va ad agire. Nella fluidità dell’acqua, nella totale mancanza di gravità, nell’emotività, a bagno nel proprio liquido amniotico, nel brodo primordiale. La Perla di fiume utilizzata nell’opera d’Arte come goccia d’essenza, è un simbolo lunare legato all’acqua e alla donna. Essa è l’emblema della femminilità creatrice. Il simbolismo sessuale della conchiglia, a cui la forma dell’opera fa riferimento, porta la perla ad identificarsi con il feto. La conchiglia è vista in primo luogo come involucro protettivo dell’essere vivente e poi associata al concepimento per via dell’analogia conchiglia-perla. Nella preistoria, prima che nascessero forme codificate di religione, le conchiglie avevano grande importanza come amuleti, simboli propiziatori legati alla fecondità e alla vita. Questa combinazione dona all’opera il tema della ciclicità, della morte e della rinascita. Il concepimento di noi stessi da noi stessi.

12

La perla inoltre ha la proprietà di stabilizzare l’umore, infonde la forza di guarirsi da soli e, essendo collegata alla luna, favorisce la liberazione del blocco emozionale. Dona agli uomini le qualità femminili della tenerezza, della sensibilità e dell’intuizione. Sul piano spirituale favorisce il lavoro su di sé allo scopo di rinforzare la lealtà e l’autenticità. L’altra pietra utilizzata all’interno della composizione è la Muscovite, comunemente chiamata Mica. E’ una pietra mistica, in grado di stimolare la consapevolezza per il proprio sé superiore. Stimola il Chakra del cuore e facilita l’apertura alla visione psichica e intuitiva. Essa ha la capacità di permettere una ricognizione dei difetti dell’umanità e al tempo stesso di stimolare l’amore incondizionato. Essendo una pietra riflettente, rimanda la nostra immagine permettendoci di riconoscere le proiezioni di quei lati di noi che non riusciamo a scoprire. Aiuta a capire che ciò che non amiamo nell’altro sono esattamente quegli aspetti che non accettiamo di noi stessi, aiutandoci nell’integrazione e la trasformazione di queste caratteristiche. La Muscovite aiuta inoltre l’eliminazione della rabbia e dello stress nervoso inducendo a una maggiore flessibilità a qualunque livello.

Aiuta a guardare con gioia al futuro e al passato per apprezzare tutte le azioni impartite, permettendo all’individuo di vedersi così come lo vedono gli altri, aiutandoci quindi a cambiare l’immagine di sé che ciascuno offre al mondo esterno.


Martina Mercuri

13


Healing Art Project

ARYA

Gira su se stesso l’Universo interiore, fatto di geometrie, grovigli, stoffe, fili, pietre e luce. E’ uno spazio di movimenti calibrati e impulsivi, di tensioni e distensioni. L’esagono è colui che raccoglie e accoglie questa sottile armonia, questo delicato convivere e condividere di forze opposte. Tutto in accordo ed equilibrio con lo spazio interno e quello esterno. L’esagono è un’emanazione di armonia e creazione universale, che interconnette il microcosmo con il macrocosmo. E dentro di lui il cerchio, i pianeti, il sistema solare. In un movimento di integrazione ed unione, il Sole e la Luna si manifestano sospesi in questa leggiadria mininale, essenziale. Come due spiriti, due essenze profonde e arcaiche, due apparizioni grafiche in una realtà d’immaginazione. Immaginare, “In Me Mago Agere”, lascio agire il mago che c’è in me. E’ opera del nostro Mago interiore questa visione, un delicato gioco alchemico ed esoterico di materia impalpabile e di emozioni materiche in una magica stasi. L’unione di Sole e Luna, energia paterna e materna, depongono il nucleo centrale, l’Io più profondo, l’Uovo Cosmico. La sfera rappresenta il punto più puro e misterioso dell’anima, il segreto dell’armonia, la formula matematica dell’equilibrio della composizione. Al suo interno il Quarzo Citrino sprigiona la sua vibrazione di autoguarigione e intuizione. È un cristallo energizzante, sviluppa la calma interiore e la sicurezza dissipando sentimenti negativi. Promuove il successo personale e l’autostima, dona un senso di protezione, calore e conforto. La sua azione è concentrata sul nostro plesso solare, terzo

14

Chakra, Manipura, aiutandoci a rafforzare il nostro coraggio di vivere. Il Citrino è il nostro miglior “complice” nel processo di manifestazione, è connesso con il nostro Sè superiore e agisce da potente equilibratore spirituale. Un altro elemento dell’Opera che contribuisce nell’azione cristalloterapica è l’Ossidiana Azzurra. Incastonata tra la materia, anche essa ha un ruolo di purificazione e assorbimento di negatività, sia degli ambienti sia di noi stessi. E’ una pietra di iniziazione, perché ci spinge a scendere nel buio, affinché si possa emergere nella Luce trasformati, più consapevoli e più forti. Dona tranquillità e distensione, aiuta ad avere una visione limpida e centrata. Per la totale integrazione delle due energie, quella maschile e femminile, l’Opera, oltre a manifestarsi nella diurna luce del Sole, si mostra anche nel buio notturno, rendendo completa la sua esposizione e rivelazione. Dunque, aria, luce e spazio dominano l’intera Opera, bilanciandosi in un perfetto gioco di ruoli. Proprio l’equilibrio, l’armonia, la sintonia sono i cardini della composizione. La sinergia delle forze rappresentate, connesse ad uno spazio sacro e meditativo, hanno il potere di far sbocciare e fiorire nuove consapevolezze e profumate emozioni. Perciò, lasciamoci andare tra le forme e la loro mobilità.. Tra un dondolio e l’altro.. Ipnotizzandoci come stregati dal magico essere e divenire di un armonico Universo.


Martina Mercuri

ARYA

15


Healing Art Project

16


Martina Mercuri

13

17


Healing Art Project

HATHOR

18


Martina Mercuri

HATHOR Sono la coppa, sono il ventre da cui nasce la vita, il germoglio della mia forza, la potenza del mio essere. Sono la creatrice e la distruttrice, da me, in me, nascono i mille riflessi, i diversi volti, i vari mondi. Sono concava e sono convessa, sono l’inizio e la fine di questo ciclo. Io do alla luce, e porto al buio. Nel mio grembo sono l’alchimista della vita. Trasformo la materia, la trasformo con la profondità delle mie arti, con la grandezza del mio utero, con la magia delle mie mani. Sono il giaciglio incurvato dello spirito, sono la sua morbida culla su cui si drizza e allunga. Da me si protende l’essenza, con tutto il suo vigore, la volontà, la determinazione. Quell’essenza che vuole toccare il cielo, che si rende manifesta e imperturbabile, connessa alla divina volta e ai movimenti planetari. Io materia, lei anima, ci incontriamo nel mio ventre. Ci incontriamo nell’equilibrio di questa tensione, tra i due poli, tra le due direzioni. Ci incontriamo al centro, nel cerchio. La congiunzione dei nostri mondi. Il nostro baricentro, tra l’interno e l’esterno.

Nel cerchio, nell’occhio, io vedo oltre, un portale di altre dimensioni, di altre visioni. Il cerchio è l’atomo, è la cellula, è l’ovulo, è il centro dell’universo, della mia vita. Da li ha origine la mia forza di essere un tutto con il sopra e con il sotto, da li nasce il mio potere personale. Il cerchio è il prodotto del nostro incontro, è la mia ghiandola pineale, è il mio terzo occhio, aperto, vigile, comprensivo, onniveggente. In lui risiedono la magia del mio Mago, la maestà del mio Sovrano, la profondità del mio Saggio, la follia del mio Folle. In quella sospensione e tensione sono insieme al Tutto, il principio primo. Gioco con me, gioco tra gli specchi, brillo e mi oscuro, salgo e scendo, lineare e affusolata. Mi vedi? Ti vedi? E io che narro, io che ti parlo e mi racconto. Chi sono io? Io sono la Madre, io sono la Moglie, io sono l’Imperatrice, io sono la Sacerdotessa. Io sono la Luna. Io rifletto, io proietto la mia stessa luce di Sole. E voglio mostrarmi così, mistica e misteriosa, materna e governante, divina e terrena, splendida e guerriera. Io sono i molti e sono l’Uno. E come Uno, il mio nome è Hathor.

19


Healing Art Project

20


Martina Mercuri

SIMBOLOGIE Hathor è una divinità antichissima della mitologia egizia, multiforme e collegata all’archetipo delle Grandi Madri protostoriche, il cui nome significa “casa di Horus”. (HAT = luogo; HOR = Horus) Era la Dea dell’Amore, della gioia, madre universale che generava il Dio Sole e che allattava Horus e il suo rappresentante, il faraone. Pur essendo Dea della Vita era anche patrona dei morti e spesso aiuta Osiride nell’accoglienza dei defunti nell’Oltretomba. Si considera protettrice delle sorgenti del Nilo e della potenza creatrice delle inondazioni, oltreché protettrice delle arti, della musica e del canto. È la dea che al tramonto inghiotte il sole Atum per restituirlo dodici ore dopo come Khepri.

La dea Hathor rappresenta una delle incarnazioni più complete del principio femminile per quanto riguarda il pàntheon egizio ed anche una delle più antiche e preistoriche divinità femminili. Hathor è legata sia al Sole che alla Luna e non è solo la Signora del Cielo, è anche la mucca alata che diede vita al creato. Il geroglifico del suo nome mostra Hathor come una donna, la cui testa è ornata da un paio di corna bovine tra cui brilla il disco solare. Veniva rappresentata come una donna con la testa di vacca, o, a volte, solo con le orecchie bovine. Nei Veda, l’Alba della Creazione è rappresentata come una Vacca, questa Alba è Hathor. La Vacca Sacra rappresenta il cielo sotto cui il Sole (Ra), e le stelle illuminano la Terra (Geb) e poggia sulle 4 gambe che rappresentano i 4 punti cardinali. L’antica Dea Madre era la Dea Vacca, oggi paragonare la donna a una vacca è un insulto, eppure è un’animale dolcissimo e

donativo, molto materno e socievole. Le sue corna rappresentano la libertà, più la Dea era cornuta più era grande il suo potere. In Egitto Hathor, la Dea cornuta, regnò per oltre tremila anni nella sua veste di Sole e Luna, era la Signora della vegetazione, del cielo e degli inferi, Leonessa per la forza e Vacca per la donazione di latte. La più antica Hathor è la “sacerdotessa delle sette vacche mistiche” e viene rappresentata proprio con le corna bovine, che simboleggiano l’abbondanza (o Natura, Terra). L’outa era l’occhio simbolico di Horus, il destro era il sole, e il sinistro la luna. L’occhio “destro” di Horus era chiamato “la vacca di Hator”, ed era usato come un potente amuleto. La simbologia del Toro e della Vacca in particolare, accompagna spesso le Dee di ogni cultura del mondo antico in quan-

21


Healing Art Project

to simbolo della potenza della natura. La forma della testa del toro è anatomicamente identica a quella dell’utero e delle tube di Falloppio della donna. Le corna bovine, oltre a denotare le qualità nutritive della Dea Madre, indicavano anche i corni della Luna, infatti la Vacca è anche un animale lunare e talora aveva come contrassegno la falce di Luna crescente. Viene successivamente trasformato nel diavolo con corna e zoccoli dall’iconografia cristiana, che altera questo antico simbolo di saggezza oracolare nel simbolo del male satanico. Hathor era conosciuta anche come l’Occhio, simbolo di veggenza mistica e saggezza, conoscenza e sapienza. Un altro elemento importante nell’Opera è il colore argento. L’argento, metallo nobile ma alterabile è anch’esso paragonato alla luna e alla ciclicità degli aspetti femminili. Le importanti figure triangolari che dominano la parte superiore della composizione sono una proiezione ed un’elevazione della forza maschile attiva, marziana, che si protende verso l’alto, come spirito, come Fuoco. Nella rappresentazione dei Quattro Elementi, il Triangolo Equilatero raffigura la Terra, l’ele-

22


Martina Mercuri

mento più solido ma è anche la rappresentazione della Divinità, dell’Armonia e della Proporzione. Mentre il triangolo Scaleno con il vertice rivolto verso il basso, raffigura l’elemento Aria, collegato alla Luna nel segno dei Gemelli. La forma geometrica dei 3 triangoli richiama anche il noto simbolo massonico della squadra e del compasso. (il richiamo fa riferimento esclusivamente al simbolismo archetipico degli strumenti) La squadra rappresenta la materia, ed il compasso lo spirito o la mente. La squadra può rappresentare dunque il mondo del concreto, o la misura della realtà oggettiva, mentre il compasso l’astrazione, o giudizio soggettivo. Nell’insieme possono anche simboleggiare l’opera creativa di Dio. Inoltre il triangolo è una demarcazione del numero 3, sottolineato anche dai tre triangoli rappresentati nell’Opera. Il numero 3 nella simbologia dei Tarocchi corrisponde all’Imperatrice. Questo Arcano Maggiore simboleggia la forza creativa della natura. È una donna forte, calda, consapevole del suo potere, capace di portare energia e guarigione. Come madre, lei dona la vita e la protegge. Come Dea dell’Amore, è un’amante calda e appassionata. Ogni tipo di progetto creativo verrà stimolato e protetto dalla sua energia. La sfera centrale dell’Opera che ingloba Corniola, Gesso, Pietra di Luna ed Ematite, agisce vibrazionalmente sul Sesto Chakra Ajna, Terzo Occhio, Centro del Controllo, simbolicamente rappresenta anche il seme plutoniano, il seme che nasce dall’incontro dello spirito e della materia, dalla mente e dal corpo, dal maschile e dal femminile. La forma a goccia dell’intera composizione richiama l’elemento Acqua, legato alla Luna, alle profondità dell’inconscio e delle emozioni e alla mutevolezza di questo elemento. Cadendo, la goccia scava la pietra, non

per la sua forza, ma per la sua costanza. E come dice Khalil Gibran ”In una goccia d’acqua si trovano tutti i segreti degli oceani.” Questa forma contiene l’informazione della sorgente e delle vastità marine allo stesso tempo, ci mostra nella sua semplicità il viaggio della vita, Ii viaggio dell’Io verso Dio. E citando Roberto Gervaso “L’anima è una goccia di quell’oceano infinito che è Dio.”

23


Healing Art Project

YAM

Volontà di unione, di entrare uno nell’altro, di specchiarsi e perdersi, di identificarsi e donare tutto quello che si è. Dal Centro, dal Cuore, dal Quarto Chakra parte questo movimento, un’onda che scivola di cerchio in cerchio come un brivido. L’Opera inizia così, da una goccia, da un suono, e si effonde e dilata nello spazio sottile e soffice come un respiro, con la fluidità dell’acqua e l’impalpabilità dell’aria. “Yam” è il bija mantra del Quarto Chakra, il suono di Anahata, generato dalla Potenza del Desiderio e della Volontà e si espande su tutti e quattro i livelli di esistenza rappresentati dai centri concentrici nell’Opera. Il primo, centrale, che racchiude in sé un sacro cuore è il livello fisico, incorporato da quello successivo, l’emozionale, a seguire il mentale e lo spirituale. All’interno della composizione, come una sacra pietra di venerazione, sospeso al centro in una stasi ritrattiva ed espansiva, lo Smeraldo. Minerale dell’Amore, del Benessere e della Prosperità, l’energia del suo colore verde vibra in simbiosi con il Chakra del Cuore stimolando l’Amore incondizionato. Le sue frequenze riattivano le nostre capacità di auto guarigione agevolando l’equilibrio, la chiarezza e l’armonia. Rappresenta ed incorpora le vibrazioni della Terra, di Gaia, e ne sprigiona tutta la forza della Natura. Questo aiuta la connessione con lo spirito e la nostra divinità interiore, incoraggiando la scoperta di noi stessi, l’ottimismo e la gioia di vivere. Lo Smeraldo può placare inoltre energie ed emozioni negative e crearne di positi-

24

ve superando gli ostacoli psicologici che contrastano i nostri potenziali. Questa pietra è ottima per la coppia, perché ne stimola il senso di collaborazione, amore ed amicizia, facilita la reciproca comprensione trasmettendoci più sicurezza nella relazione. Il senso di apertura infuso dalle forme dell’Opera è contrapposto e supportato da quello di protezione dato dalla Stella di David. I due triangoli esprimono l’unione del cielo e della terra, del mondo spirituale con il mondo materiale, degli istinti con la ragione, del maschile con il femminile. Il triangolo con il vertice basso rappresenta il femminile e i due elementi pesanti, acqua e terra, mentre il triangolo con il vertice in alto rappresenta il maschile e i due elementi leggeri e spirituali, aria e fuoco. L’incrocio dei due triangoli in un abbraccio armonioso simboleggia la posizione dell’uomo tra la terra e il cielo, l’equilibrio tra Uomo e Dio, l’integrazione di tutti gli Elementi. Quest’unione mistica del maschile e del femminile che si compenetrano con uguale forza rappresenta la Creazione. Ogni coppia di opposti trova in questo luogo, che è proprio il nostro Quarto Chakra, la sua rappacificazione, la misura perfetta. L’energia del Chakra e dell’Archetipo


Martina Mercuri

YAM 25


Healing Art Project

dell’Amante che risiede in lui, garantiscono questo equilibrio che attira i contrari e li mantiene uniti stabilmente ed equamente tramite l’Amore. Questa proprietà di equilibratura la troviamo anche nel colore verde, che si pone perfettamente al centro tra colori freddi e colori caldi ed è l’unione del blu, natura celeste, e del giallo, natura terrestre. Le tonalità e le forme della composizione ci portano nello spazio dopo l’inspirazione e prima dell’espirazione, quell’attimo sospeso e surreale di incontro, nel silenzio e nella meditazione di quei centesimi di secondo. Ascoltiamo il battito del cuore, in accordo con il respiro. La respirazione mette in comunicazione l’Ossigeno, il Sole esterno, con il cuore, il Sole interno. La luce che illumina l’intimità dell’Opera è la luce del nostro interno, del Sole del no-

26

stro Essere, dell’Io. È l’incarnazione della divinità interiore, pura vita e calore che rende ogni cosa manifesta, una luce che ci riempie e si proietta fuori dal nostro Quarto Chakra, con questi stessi raggi tocchiamo il cuore delle altre persone e riscaldiamo le nostre relazioni. Questa luce sostiene anche le punte del Principio Maschile, il triangolo dorato, facendolo brillare di luce propria, come il Sole. Mentre nella penombra, luccica il Principio Femminile, il triangolo argentato, che brilla di luce riflessa come la Luna. La pietra riflettente utilizzata è Muscovite, comunemente chiamata Mica. È una pietra mistica, in grado di stimolare la consapevolezza per il proprio Sé Superiore. Stimola il Chakra del cuore e facilita l’apertura alla visione psichica e intuitiva. Essendo una pietra riflettente,

rimanda la nostra immagine permettendoci di riconoscere le proiezioni di quei lati di noi che non riusciamo a scoprire. Ci aiuta a capire che ciò che non amiamo nell’altro sono esattamente quegli aspetti che non accettiamo di noi stessi, aiutandoci nell’integrazione e la trasformazione di queste caratteristiche. Ora, che vediamo la composizione nella sua totalità, respiriamo in tutte le informazioni che abbiamo ascoltato e che ci sta porgendo l’Opera, in questo istante. Facciamola entrare. Immaginiamo che il nostro Quarto Chakra stia proiettando dal nostro petto la sua immagine sul muro, e noi possiamo vederla, davanti a noi, come uno specchio di un’intima forma, di una profonda essenza. È un’apparizione dai toni eterei ma dalle basi terrene, materiche, pratiche, è un suono incarnato in forme. È il suono “Yam”, che vibra, dentro, e come una morbida onda sonora si espande e ci espande nello spazio.


Martina Mercuri

27


Healing Art Project

ALMA 28


Martina Mercuri

ALMA È l’Alba. Le prime luci battono sulla terra, forti come le sue pietre, taglienti come i suoi colori. È l’alba su questo suolo vulcanico, su questo cratere, su questa piccola parte dell’Universo. La dura materia ritorna a brillare, tinta d’Oro, come una corazza macchiata nelle battaglie, graffiata dagli antichi colpi, offuscata dal tempo ed ora lavata dalla luce del Sole. Il guerriero che vegliava su questa terra è mutato. Non ha più ira nei capelli, competizione negli occhi, violenza nelle mani, rancore nel cuore. Le luci dell’Alba lo hanno trasformato. Come un germoglio ha squarciato il duro guscio del seme, ha rotto le strutture, le rigide imbragature, le vecchie armi per portare fuori, al cielo, all’aria il suo vero volto. Occhi di Luna, pelle di Perla, capelli di Rame. Le luci dell’Alba lo illuminano. Si manifesta. Nella sua delicata, intima, preziosa bellezza di Donna. Come un’apparizione rivelatrice, emerge dall’oscurità, con tutta la sua luce, con tutta la sua forza, con tutta la sua grandezza. Spacca la crosta, rompe gli specchi, le proiezioni, i condizionamenti, i giudizi. Non ha nulla da perdere, nulla a cui tenere, se non sé stessa. La sua Vita. La sua Verità. Miliardi di anni in pochi millesimi di secondo. Questa è la metamorfosi alchemica del centro, dell’Io, dell’Anima. Un processo chimico di trasformazione, che porta alla luce l’Essenza. E così tutto muta, i duri massi si trasformano in Corniola e Quarzo Citrino, i metalli ritornano a brillare e a vibrare.

L’Oro, morbido, lucente, giallo, malleabile, duttile. L’oro è l’immagine del sole, la sua luce trascende la materia e incarna il divino. Gli egiziani lo associavano al Dio del sole Ra. In India, l’oro rappresentava la verità, in Cina l’Illuminazione. Nell’Alchimia corrisponde anche al Fuoco Sacro, che allude all’Io-Volontà, il Fuoco che brucia, trasforma e purifica. E il Rame, grandissimo conduttore d’Energia, stimola l’attività onirica e il mondo dell’immaginario inconscio, facilita la libera espressione delle emozioni e favorisce la crescita culturale dell’individuo. In Alchimia il suo simbolo corrisponde a quello del pianeta Venere e viene utilizzato in quanto mediatore di luce e di calore delle forze connesse a questo. Nel corpo umano le più alte concentrazioni di rame si trovano nel fegato, nel cervello e nel cuore. L’opera, come questi due metalli, unisce il maschile e il femminile in una compenetrazione di opposti. Tra Sole e Luna, tra Marte e Venere, emerge l’unità, la compiutezza, l’interezza. Si mostra il Tutto, nelle sue complementarità. Il nucleo centrale, l’Essenza, diventa una completezza autosufficiente, una totalità fatta di mille volti, di mille specchi diversi che si congiungono e uniscono al centro. Non esiste più genere, né specie, ne tipologia. Esisto io, ora, davanti a quest’Alba, senza veli, corazze, resistenze, rigidità. Mi tuffo, mi specchio, nel centro di questa arcaica verità. Mi perdo nel suo riflesso che brilla al mio interno. Morbido. Sacro. Divino.

29


Healing Art Project

30


Martina Mercuri

METALLOTERAPIA Con Rudolf Steiner e la nascita dell’antroposofia si mettono le basi per la metalloterapia: i metalli vengono valorizzati non solo per le loro caratteristiche di conducibilità elettrica e di calore ma anche per il loro potere catalitico e per la capacità di irradiare specifiche forze di ordine superiore (denominate “forze eteriche”) connesse con il sistema planetario e che sono alla base di tutte le manifestazioni del vivente. In particolare viene utilizzato il rame in quanto mediatore di luce e di calore e delle forze connesse con il pianeta Venere. Nel sistema corporeo la filosofia antroposofica riconosce a questo metallo particolari affinità con l’equilibrio del sistema renale e di quello circolatorio. Ha funzione di equilibratore del calore corporeo e di neutralizzatore delle cariche elettriche e elettrostatiche, lenisce i dolori artritici ed artosici. Steiner sostiene inoltre che il rame favorisce l’autoaccettazione e l’equilibrio delle emozioni.

31


Healing Art Project

Martina Mercuri

Artista, Maestra di Reiki metodo Usui, Operatrice Olistica Trainer e membro della Comunità, Scuola Olistica e Associazione Culturale “La Città della Luce” dove si è formata come Counselor Olistico a mediazione Artistica. Anni di ricerca di stili di vita alternativi al modello sociale ed economico attuale, di sistemi di guarigione in linea con la natura di ogni essere vivente, di nuove forme di espressione interconnessa e totale hanno portato Martina nel 2012 a incontrare La Città della Luce e ad aderire completamente a questo progetto che propone un nuovo modello di famiglia, società ed economia fondata sull’Amore e la Consapevolezza. Nel 2014 dopo un intenso lavoro su di sé attraverso Reiki, le Costellazioni Familiari, l’approccio archetipico e l’aiuto, il supporto e la guida di Umberto Carmignani, prende forma e germoglia il progetto HEALING ART. Healing Art nasce dalla trasformazione del vissuto artistico personale di Martina. L’espressione artistica ha caratterizzato la sua vita fin da piccola, nel corso del tempo e delle esperienze la sua Arte si è affinata trovando, infine, nella Città della Luce il canale con cui portare l’importante messaggio di guarigione dell’Arte nel mondo.

32


Martina Mercuri

33


Healing Art Project

34


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.