Heavent “NEWS ottobre 2014”
Heavent, il biglietto d’andata per gli USA.
“Heavent offre servizi
di promozione (e presto importazione e distribuzione) negli USA: così le aziende produttrici di vino trovano un partner ideale per far decollare l’export”.
Headquarters: 339 San Anselmo Avenue - San Anselmo CA 94960 - Tel (415) 651 4017 - Fax (415) 449 3553- gustoacademy@usabound.com Italy: Via IV Novembre, 14/A - 37126 - Verona - Tel +39 045 8303002 - www.heavent.it Direzione commerciale: Alessandro Framba - mob. 348 8820966 - alessandro.heavent@gmail.com
HEAVENT
S
i chiama Heavent ed è un marchio esclusivo – pensato per il mercato italiano – di Gusto Academy, società specializzata nella pianificazione e realizzazione di eventi negli USA, con sede da 30 anni in Marin County (nell’area metropolitana di San Francisco). L’obiettivo? Quello di offrire alle aziende italiane la possibilità di esportare il proprio business nel mercato a stelle e strisce, bacino commerciale dai numeri molto interessanti. Grazie al proprio personale di madre lingua italiana e alla stretta collaborazione con consulenti e professionisti locali, Heavent è in grado di soddisfare le esigenze delle aziende italiane interessate ad esportare in uno dei mercati più importanti al mondo o ad ampliare il proprio volume d’affari. La sede – a San Anselmo - è dotata di un ristorante di altissimo livello, location ideale per ospitare presentazioni, corsi di aggiornamento o wine-tasting mirati. Nel prossimo futuro la società diventerà anche importatore e distributore diretto di vino nella West Coast: questo permetterà di abbattere diversi costi dando modo anche alle piccole e medie realtà di aderire al progetto. Il mercato americano dà grandi opportunità, soprattutto là dove c’è qualità, ma è necessario vedere con i propri occhi, visitare e toccare con mano questa realtà, intrecciare relazioni, per poi decidere che strategia usare e capire se il prodotto può avere caratteristiche vincenti. Ecco perché ogni evento firmato Heavent è tailor made, ovvero studiato su misura, in base al prodotto, al budget, al target di riferimento, al periodo dell’anno.
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E perchè proprio la California? Perché è qui che nascono i nuovi trend: la California del nord, non a caso, viene considerata la capitale americana del buongusto. Questo rende Heavent strategica anche da un punto logistico: a metà strada fra la città di San Francisco e i territori del vino di Napa e di Sonoma Valley, a circa un’ora d’auto dall’Università di California Davis (dove esistono istituti per lo studio dell’agricoltura e dell’enologia), e molto vicina a Silicon Valley. In questa ottica, Heavent propone ai produttori di vino del Bel Paese strategie personalizzate , incontri B2B, eventi di degustazione, presenza sui social media, contatti con stampa specializzata e opinion leader locali, i quali sapranno divulgare al mercato californiano la qualità dei prodotti offerti dalle aziende italiane.
Evento B2B San Francisco e Santa Monica 2014.
spot video https://vimeo.com/107676760
HEAVENT presenta la prima The dream comes true il vino italiano e il mercato americano
per aderire all’evento contattare: Direttore commerciale:
Alessandro Framba mob. 348 8820966 alessandro.heavent@gmail.com
Italy:
Via IV Novembre, 14/A 37126 - Verona Tel +39 045 8303002 Fax +39 045 6383119
Headquarters:
339 San Anselmo Avenue San Anselmo CA 94960 Tel (415) 651 4017 Fax (415) 449 3553 www.heavent.it
si ringra
edizione di:
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Grezzana (VR) giovedì 20.11.2014
Media partner dell’evento.
aziano per la collaborazione:
Prima edizione per questo evento dedicato al vino nostrano e al mercato americano, riservato ai soli produttori: l’appuntamento è nel pomeriggio presso la sede di Redoro Frantoi Veneti, a Grezzana. Sarà l’occasione per fare il punto sul mercato degli Usa e californiano nello specifico, con dati e cifre alla mano, sui trend del momento, sui canali nuovi e tradizionali, sul sistema commerciale e distributivo, sulle strategie di promozione. La giornata avrà un piglio pratico e operativo, con interventi di professionisti come lo chef italiano Duilio Valenti che in collegamento live da San Anselmo farà importanti considerazioni sui gusti dei suoi clienti. I Grandi Vini è Media partner dell’evento: sarà il primo passo di una collaborazione duratura che porterà la rivista ad essere periodicamente distribuita anche nella West Coast, confermando così l’impegno su scala internazionale. Durante la giornata Heavent metterà in palio un premio, ovvero 5 notti al San Anselmo Inn – (www.sananselmoinn.com) più 6 giorni noleggio auto per poter visitare i luoghi descritti nel corso del workshop. Seguirà un buffet per i partecipanti.
Heavent presenta:
“I VINI DI VE
Beverly
20 - 27 giugn
Si terrà a Rodeo Drive, cuore di Beverly Hills, un
intenti anche benefici. I proventi raccolti infatti andranno alla fondazione www.thecaterinas per studenti di enologia presso l’University of California. Protagonisti saranno i vini Vene Veneti) verranno messe ai banchi d’assaggio15 aziende rappresentative, con la partecipa Giugno del prossimo anno infatti un numero selezionato di boutique di 2Rodeo esporrann informativo delle cantine partecipanti per fare qualche nome: Tiffany & Co, Jimmy Choo, V vedì 25 giugno 2015 sono previsti i due appuntamenti clu dell’evento: nel pomeriggio, le tori, distributori, ristoratori e media. Dalle 18:30 alle 24.00 si terrà invece l’evento di gala, sarà chiusa al pubblico per l’allestimento di 15 postazioni di degustazione dei vini delle c preparazione di piatti freddi e caldi. I piatti serviti accompagneranno ovviamente i vini e rap veneta ed italiana. L’evento è organizzato in collaborazione con Pilota Green.
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ENEZIA”
Hills
no 2015
n evento/degustazione dai tratti esclusivi e sclub.org e sarà istituita una borsa di studio eti: infatti attraverso U.Vi.Ve. (Unione Vini azione di importanti partner locali. Dal 20 no nelle proprie vetrine bottiglie e materiale Versace, Lanvin, Porsche Design). Per giodegustazioni private ad invito per importa, in occasione del quale l’intera via 2Rodeo cantine partecipanti e di una cucina per la ppresenteranno il meglio della gastronomia
Cosa preferiscono i “wine lover” nel mondo?
U
n report di Wine Intelligence che analizza i gusti sul vino in otto Paesi del mondo ha confermato l’esistenza di un nuovo trend: 85 milioni di persone preferiscono gradazioni meno alcoliche. In testa ci sono Francia e Stati Uniti, ma anche la Germania si allinea sulla tendenza. Mentre Regno Unito e Canada continuano a preferire un tasso alcolico più elevato. Per ora l’Italia resta fuori dall’analisi.
I gusti globali dei wine lover si stanno spostando ver-
so gradazioni alcoliche più basse? Se ne è parlato molte volte negli ultimi anni e molte volte si è archiviata la questione dicendo che ogni disciplinare detta delle precise direttive da seguire, quindi ci si attiene a quelle. E che non se ne parli più. Ma adesso a rimettere la pulce nell'orecchio e riaprire la questione, arriva un report di Wine Intelligence, secondo cui negli otto Paesi analizzati ci sarebbero 85 milioni di persone sensibili al nuovo trend. Tra questi, in testa, ci sono Francia e Stati Uniti: quattro su dieci americani, ovvero 38 milioni di persone, consumatori abituali, preferiscono i vini con gradazione alcolica sotto 10,5% vol. In Francia sono circa 12 milioni i consumatori a manifestare la stessa preferenza, +8% rispetto al 2012, ma non è da meno neppure la Germania dove la fascia di vendita in crescita è quella compresa tra i 9 e 10,5 gradi alcolici. Praticamente quella che corrisponde alla produzione interna. “Una tendenza destinata a crescere in tutti i mercati” secondo Richard Halstead, chief operating officer di Wine Intelligence “Ma che ancora subisce il pregiudizio di chi associa la bassa gradazione alcolica ad una scarsa qualità. Una convinzione difficile da superare”. Cosa che emerge particolarmente in mercati come il Regno Unito e il Canada dove, nonostante la presenza sugli scaffali di vini meno alcolici, i consumi restano legati al titolo alcolometrico tradizionale. E in Italia? Il Belpaese non figura tra i mercati analizzati, ma la tradizione mediterranea – sole, zucchero, alcol – ci suggerisce che ne dovrà passare ancora tanto di tempo per fare attecchire le mode nordiche. A meno che il mercato non lo “imponga”.
fonte: http://www.gamberorosso.it - 29 Settembre 2014
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Vino negli Usa: come funziona il mercato negli Stati Uniti. Stati Uniti d'America, quella gran-
de frontiera del vino. Ma è proprio così? Il Gambero Rosso ha analizzato l'American wine system ritrovando tanti retaggi del Proibizionismo: dal divieto di farsi spedire le bottiglie a casa a quello di comprarle di domenica. E anche gli importatori non hanno vita facile... Stati Uniti d'America, anno 2014: sembra un paradosso, ma gli effetti del Proibizionismo che dal 1920 al 1933 comportarono il divieto di produrre, di distribuire e di vendere gli alcolici, vino compreso, resistono tuttora. La cultura e la mentalità proibizionista presente in ampi strati della società americana, non sono mai cessate completamente. E così se in alcuni Stati l’accesso agli alcolici è più friendly, in molti altri, esistono leggi, eredità di quel passato, che ancora oggi limitano il consumo e l’acquisto di vino e di alcolici in genere. Un paradosso visto che il contesto sociale, economico e culturale, rispetto agli anni Venti e Trenta dello scorso secolo, è radicalmente cambiato. Non solo: qualsiasi Paese esportatore di vino del mondo, vede il mercato statunitense come un punto di riferimento obbligato per capacità e dimensione della spesa oltre che per qualità della domanda.
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L’America è un grande mercato Attualmente più del 16% del consumo mondiale di vino è appannaggio degli Stati Uniti rispetto ai 15 % della Francia, al 13,6% dell’Italia, all'11,95% della Germania. Il 72% del vino consumato dagli americani proviene dal Paese. D’altra parte gli Usa, dopo Italia, Francia e Spagna, sono il quarto paese produttore del mondo (90% in California) e il più grande fuori della UE. I primi ad essere penalizzati da queste limitazioni sono gli stessi consumatori americani i quali a secondo dello Stato in cui vivono, sono sottoposti a delle rigide prescrizioni che vanno dal divieto di farsi spedire il vino a casa all’impossibilità di acquistarlo nei negozi di alimentari o non di domenica e così via. Già perché ogni Stato ha una propria autonoma legislazione in materia e ciò vuol dire 50 modi diversi quanti sono gli Stati dell’Unione - di affrontare il problema.
Tre passaggi obbligati:
Questi paletti alle vendite e al commercio naturalmente influiscono sulle importazioni. Infatti prima che una bottiglia di vino (italiano, francese, spagnolo, ecc.) riesca ad arrivare dalla cantina produttrice al consumatore finale, è costretta ad almeno tre passaggi obbligati: l’importatore, il distributore ed infine il retailer. Naturalmente i passaggi ogni volta fanno lievitare i costi (tasse, trasporti, magazzinaggio, ecc.) in modo tale - si tratta di 3,5 o 4 volte il prezzo di partenza – da comprimere i consumi. Consumi che nel caso di un euro forte rispetto al dollaro, vengono ulteriormente rallentati. La strozzatura più evidente del sistema americano sta proprio nella distribuzione che negli ultimi anni ha subito una concentrazione, dando vita a dei veri e propri colossi del settore. Secondo le stime di Leonardo Lo Cascio, presidente e fondatore della Winebow Inc, società specializzata nell’importazione e distribuzione sia di vini italiani che di tutto il mondo, negli anni Novanta i grossisti erano circa 7 mila a fronte di 400 mila retailers di vario tipo (ristoratori, ecc.). Nel 2010 i grossisti erano rimasti appena in 700 a fronte di 550 mila retailers. Da soli, i Top 5 di questi 700 rappresentano il 48% del volume di affari mentre gli altri 695 si dividono il 52%. Nel caso di queste grandi imprese c’è da dire che l’attenzione è più che altro rivolta ai liquori e molto meno al vino.
fonte articolo: http://www.gamberorosso.it
un imbuto.
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Come funziona il sistema
Generalmente il vino si può consumare al ristorante oppure si può acquistare in enoteca o nelle cantine, mentre i ristoratori e gli enotecari possono comprarlo solo da distributori domiciliati nello Stato. L’importatore, a sua volta, non può vendere direttamente né ai consumatori né ai ristoratori né agli enotecari, ma solo ai distributori. Le vendite di vino via Internet sono un campo in evoluzione - riguarda soprattutto le enoteche di alcuni Stati dove vengono tollerate - ma in ogni caso sono inibite sia agli importatori sia ai distributori. Il sito Wine-Searcher, per esempio, ha in lista quasi 950 New York Wine Stores dove si possono trovare e ordinare i vini. Da qualche tempo poi i produttori di vino di New York State, possono vendere le proprie bottiglie anche sulle strade vicine alla propria azienda e ai propri vigneti e lo stesso si apprestano a fare anche i loro colleghi di Long Island.
Considerando l’allargamento del mercato al vino di paesi quali la Nuova Zelanda, Australia, Sud Africa, Argentina, di cui è necessario avere conoscenza, spesso la professionalità degli addetti è assai carente. In base alle attuali leggi in vigore, 18 Stati hanno il monopolio sui superalcolici, cinque il monopolio sul vino mentre 26 si affidano al franchising. In questo ultimo caso, non si può cambiare distributore senza ottenerne prima l’assenso dallo stesso. Sempre in conseguenza di queste leggi, Stati come New York, New Jersey e Massachussets, non permettono licenze multiple o vendite nei supermercati. Inoltre i termini di pagamento sono assai rigidi non solo per garantire chi vende ma anche per limitare i consumi. Insomma una filiera lunga e onerosa, assai diversa da quella europea. Le catene dei supermercati hanno selezioni limitate di vino, con buyer poco portati alle novità, con preferenze spiccate per i brand più noti e per i varietali. I buyers inoltre sono sottoposti a rapidi turn over per evitare tentazioni di indebiti accordi con i fornitori. Nella prossima puntata la situazione stato per Stato secondo lo studio effettuato dall’American Wine Consumer Coalition (AWCC) la nascente lobby che difende i diritti dei consumatori.
Italy:
Via IV Novembre, 14/A 37126 - Verona Tel +39 045 8303002 Fax +39 045 6383119 www.heavent.it
Headquarters:
Gusto Academy 339 San Anselmo Avenue San Anselmo CA 94960 Tel (415) 651 4017 Fax (415) 449 3553
Direzione commerciale:
Alessandro Framba mob. +39 348 8820966 alessandro.heavent@gmail.com
Direzione operativa:
Davide Campedelli mob. +39 3382912610 direzione_italia@usabound.com
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