Anno
XIV
n. 594 Venerdì 6 Febbraio 2015 Settimanale in pdf www.heos.it
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PISTE CIRCOLARI NEL FUTURO DEGLI AEROPORTI
GRAN BRETAGNA GLI EMBRIONI CON 3 DNA
LAVA LUNARE: IL MISTERO DELLA VITA SULLA TERRA
Sommario PRIMO PIANO
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GLI EMBRIONI CON 3 DNA ATTUALITÀ
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PISTE CIRCOLARI NEL FUTURO DEGLI AEROPORTI LA GIRAVOLTA DEL FASCIO DI ELETTRONI COME IL “BOATO SONICO” AMBIENTE
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APPRAISAL, PIÙ SEVERITÀ E MIGLIORI TECNICHE PER RIDURRE L’ INQUINAMENTO DELL’ARIA PIATTAFORMA ONLINE PER GESTIRE IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE NEL “MED” TECNOLOGIA
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DIADEMS, DAI DIAMANTI MODIFICATI ALLA CURA DELL’ALZHEIMER TELECAMERE OPEN SOURCE PER LA CINEMATOGRAFIA INDIPENDENTE LA STRATIGRAFIA AGGIORNA LE CRONACHE DELL’ANTICO EGITTO SCIENZE
11 12
COME L’UOMO, I PULCINI ORDINANO LE NUMEROSITÀ CRESCENTI DA SINISTRA A DESTRA BIOMATERIALI PER IL FUTURO MONDO DELLA FOTONICA SALUTE
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“NEGLI OSPEDALI PEDIATRICI SOLO CIBI FRESCHI, STAGIONALI E A KM 0”
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I CONCETTI DI “UGUALE” E “DIVERSO” NEI BIMBI DA 14 A 24 MESI NUOVI RILEVATORI IN TOSSICOLOGIA SPAZIO
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SCOPERTE NUOVE STELLE NELLA NEBULOSA TRIFIDA NELLA LAVA LUNARE SI NASCONDE IL MISTERO DELLA VITA SULLA TERRA FOCUS
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NADINE, I COLLEGAMENTI ONLINE RIVELANO LE TENDENZE DELL’INTERAZIONE WEEKEND
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VIGEVANO, UNA “SINFONIA MUSICALE” CULTURA
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VENEZIA. GRISHA BRUSKIN: “ALEFBET”, ALFABETO DELLA MEMORIA
In copertina, immagine artistica di un aeroporto con pista circolare (foto www.endlessrunway-project.eu/)
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PRIMO PIANO
Regaliamoci un libro
STORIA
GLI EMBRIONI CON 3 DNA
DELLA BAMBINA PERDUTA
L'amica geniale di Elena Ferrante Editore E/O 2014 pp 451 € 19,50
“
Storia della bambina perduta” è il quarto e ultimo volume dell’ “Amica geniale”. Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con alle spalle delle vite piene di avvenimenti, scoperte, cadute e rinascite. Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata una sorprendente carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo affascinante e carismatico ruolo di leader nascosta ma reale del rione (cosa che la porterà tra l'altro allo scontro con i potenti fratelli Solara). Il romanzo è soprattutto la storia di un rapporto di amicizia, dove le due donne, veri e propri poli opposti di una stessa forza, si scontrano e s'incontrano, s'influenzano a vicenda. Attraverso nuove prove che la vita pone loro davanti, scoprono in se stesse e nell'altra sempre nuovi aspetti delle loro personalità e del loro legame d'amicizia.
L
a tecnica che permette di ottenere embrioni da 3 diversi Dna e approvata di recente in Gran Bretagna, è stata messa a punto nel 2010 all'università di Newcastle (Regno Unito). Gli scienziati in questo caso utilizzano gli ovociti di due donne. Il primo passaggio consiste nel prelevare il nucleo dall'ovocita di una donna non portatrice di malattie mitocondriali, e viene lasciato al suo interno solo il Dna mitocondriale non a rischio. Successivamente, dall'ovocita della donna portatrice di malattie mitocondriali si preleva il nucleo, all'interno del quale c'è l'ormai nota molecola a doppia elica del Dna. Quindi si preleva il Dna dallo spermatozoo. A questo punto i due Dna nucleari (quello della donna portatrice di malattie mitocondriali e quello dell'uomo) vengono trasportati nell'ovocita con il Dna mitocondriale sano e in questo ambiente senza rischi ha inizio il processo di fecondazione, con la fusione dei patrimoni genetici dei due genitori. Per gli scienziati, anche se i Dna sono tre, i genitori restano comunque due perché il Dna mitocondriale, con appena 37 geni, costituisce una frazione piccolissima del patrimonio genetico, rispetto ai circa 23.000 geni contenuti nel Dna del nucleo. L'obiettivo di questa tecnica è quello di evitare la trasmissione di malattie genetiche per via materna. Il mondo scientifico considera questa tecnica la chiave per evitare la trasmissione delle malattie mitocondriali, la più comune causa di malattie genetiche. (Red)
La quadrilogia dell’Amica geniale è un romanzo che non somiglia a nessun altro. È un libro che si può scrivere solo alla fine di una vita, di una “certa” vita, con il distacco necessario. Un romanzo che ha in sé una forza ondivaga, ma anche un potente sostrato metaforico che lo inserisce all’interno della grande letteratura, proprio come hanno affermato a più riprese le grandi testate giornalistiche statunitensi, New York Times, Wall Street Journal, New Yorker che si sono espresse in maniera encomiastica nei confronti della nostra Elena Ferrante. Elena Ferrante è lo pseudonimo di una scrittrice o scrittore di cui si ignora la vera identità. Si sa solo che sarebbe nata/o a Napoli, città abbandonato presto per vivere all’estero.
ROSTOV IMMAGINI DELL'ANTICA RUSSIA foto, il monastero di San Giacomo a Rostov. Fu fondato nel 14 ° secoN ella lo da San Iakov di Rostov (Foto: Grigory Gusev / Flickr/sptimes.ru)
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CRONACHE
scenari di scarsa ventosità dove è possibile utilizzare qualsiasi parte del cerchio in qualsiasi direzione. Il secondo, d’altro canto, contemplava uno scenario a elevata ventosità, simile a un aeroporto con due piste parallele. Infine, il terzo modello ha considerato venti mutevoli, considerando una sequenza aerea che gradualmente “si muove” nella direzione del vento.
A lato, illustrazione artistica di una pista circolare per l’atterraggio degli aerei
PISTE CIRCOLARI NEL FUTURO DEGLI AEROPORTI
I
mmaginare una pista circolare per gli aeroporti potrebbe contribuire a rivoluzionare il trasporto aereo, riducendo i tempi di volo, risparmiando sui costi del carburante e promuovendo una più elevata efficienza aeroportuale. La progettazione di piste aeroportuali non ha subito sostanziali variazioni da quando gli aerei sono stati creati. Il progetto ENDLESS RUNWAY (“The endless runway”), finanziato dall’UE, ha concepito una pista rivoluzionaria, basata su un percorso circolare intorno all’aeroporto. Tale pista potrebbe consentire il decollo e l’atterraggio degli aerei in qualsiasi direzione, accorciando le traiettorie, evitando incroci di
pista e agevolando gli atterraggi in qualsiasi condizione meteorologica. Più in particolare, il team di progetto ha proposto una pista circolare con un raggio compreso tra 1,5 e 2,5 km, che consente di apportare più facilmente modifiche agli aeroporti esistenti. Tale pista sarebbe inoltre larga 400 m, trovando un equilibrio tra le forze centrifughe limitanti e le considerazioni inerenti la sicurezza. È interessante notare che diversi aerei sono in grado di utilizzare una simile pista di 10 km contemporaneamente. Per realizzare i suoi obiettivi, il progetto ha valutato i tre modelli operativi. Il primo è stato progettato per
Sulla base di questi scenari, il team di progetto ha scoperto inoltre che si potrebbe abbreviare lo spazio di decollo e di atterraggio complessivamente del 10 % rispetto alle piste diritte. Il modello promuove operazioni più sostenibili che non sempre si basano sul vento, con un utilizzo del terreno minore di quello degli aeroporti tradizionali. Sebbene i costi di costruzione saranno più alti del 10-60 %, il concetto offre benefici in termini di traiettorie brevi, tempo minore per i taxi e la capacità continua, ideale per aumentare la capacità aerea in tutto il mondo. Il progetto ENDLESS RUNWAY ha dimostrato con successo la fattibilità del progetto della pista circolare, mettendone in evidenza i benefici, i requisiti e le prospettive future. Se gli aeroporti europei passano a un tale modello, dovrebbero ottenere anche un notevole risparmio di carburante e snellimento del traffico aereo. (Red) Vedi http://www.endlessrunwayproject.eu/
RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA Corriere.it 6 Febbraio
Corriere.it 5 Febbraio
Ilfattoquoditiano.it 5 Febbraio
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Italiaoggi.it 6 Febbraio
A lato illustrazione artistica della giravolta del fascio di elettroni
RICERCATORI DELL'ISTITUTO NANOSCIENZE DEL CNR, IN COLLABORAZIONE CON UNIVERSITÀ DI OTTAWA E DI MODENA E REGGIO EMILIA
LA GIRAVOLTA
DEL FASCIO DI ELETTRONI COME IL “BOATO SONICO” Ricercatori Cnr generano un fascio di elettroni ad alto momento angolare orbitale potenzialmente adatto per studiare a scala atomica il magnetismo dei materiali
A
i fisici è noto che fasci di luce che hanno fronte d'onda a forma di cavatappi, possiedono anche un momento angolare orbitale, e che di recente si è dimostrato un effetto simile anche in fasci di elettroni. Ora un team di ricercatori dell'Istituto nanoscienze del Cnr, in collaborazione con Università di Ottawa e di Modena e Reggio Emilia, ha realizzato intensi fasci di elettroni con momento angolare centinaia di volte maggiore dello spin dell'elettrone. Fasci di elettroni che potranno essere utilizzati sia per studi fondamentali sia per sondare le proprietà dei materiali magnetici. Il risultato è pubblicato sulla rivista Physical Review Letters. Un fascio di luce ordinario come quello di un puntatore laser, si propaga con fronti d'onda che sono piani
paralleli. Ma in un cosiddetto fascio a vortice il fronte d'onda forma una superficie definita “a cavatappi”, e il fascio possiede un momento angolare orbitale, ossia un momento rotazionale attorno all'asse dell'elica. Più piccolo è il passo d'elica, maggior è il momento. Per anni i fisici hanno usato il momento angolare della luce per generare movimento, ad esempio per imprimere una rotazione alle nanoparticelle. Di recente, sfruttando gli elettroni, che hanno proprietà simili a quelle della luce, sono stati prodotti fasci di elettroni con momento angolare orbitale. Ma fino a ora è stato difficile ottenere con gli elettroni alti valori del momento angolare. Adesso è stato fatto un ulteriore passo in avanti grazie al lavoro di Vincenzo Grillo, Gian Carlo Gazzadi e Stefano Frabboni di CnrNano e Università di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con Ebrahim Karimi e Robert Boyd dell'Università di Ottawa. I ricercatori infatti hanno creato intensi fasci di elettroni “elicoidali” con elevato momento angolare.
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Per produrre fronti d'onda elicoidali, i ricercatori hanno usato complicati reticoli di diffrazione. «A differenza dei reticoli di diffrazione standard abbiamo usato reticoli che presentano fessure leggermente spostate nel piano tra una regione e la vicina», spiega Vincenzo Grillo. E subito dopo aggiunge: «Questi piccoli spostamenti influenzano la sincronizzazione della luce uscente dalle diverse regioni. Ogni regione isolata produrrebbe fronti d'onda piani, ma la loro combinazione dà luogo a un fascio con momento angolare orbitale». "Per ottenere però un alto momento angolare orbitale senza ridurre l'intensità del fascio, abbiamo poi costruito un reticolo ancora più elaborato, in cui le sezioni trasversali delle fenditure hanno un profilo sinusoidale». Le misurazioni del fascio diffratto ossia frantumato confermano che gli elettroni hanno momenti angolari pari al doppio del massimo valore mai raggiunto finora, e un fascio 30 volte più intenso del precedente. Adesso i ricercatori vorrebbero utilizzare questi fasci e il campo magnetico che possiedono per studiare il magnetismo su scala atomica in materiali come quelli usati nei dischi rigidi. Infatti poiché il fascio è carico elettricamente, il momento angolare orbitale genera un campo magnetico parallelo alla direzione di propagazione. Al riguardo Stefano Frabboni conclude: «Un microscopio elettronico che utilizzasse tali fasci potrebbe mappare la magnetizzazione alla nanoscala dei materiali e quando un fascio con elevato momento magnetico transita in un materiale si potrebbe potenzialmente rilevare l'equivalente ottico del “boato sonico” che si ottiene quando si supera la barriera del suono». (red)
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Vedi www.cnr.it
S
i lavora allo sviluppo di biomateriali innovativi che in un prossimo futuro eserciteranno un effetto molto importante sulle applicazioni elettroniche biodegradabili. Con il progetto BIOMOLEC (“Functionalized biopolymers for application in molecular electronics and in photonics”), finanziato dall'UE, gli scienziati dei laboratori più prestigiosi d'Europa stanno eseguendo la funzionalizzazione e il doping di biopolimeri ben conosciuti come il DNA con cromofori (atomi capaci di conferire colorazione ad una sostanza) fotoattivi, con l'obiettivo di sviluppare materiali con mobilità di carica controllabile e forti proprietà ottiche non lineari. Gli enti componenti il progetto hanno già sintetizzati cinque cromofori push-pull in una scala dell'ordine dei grammi per il doping dei biopolimeri. Dopo l'incorporazione in due diverse matrici di polimeri in film sottile (PMMA e DNA-CTMA), la valutazione ha riguardato le proprietà di luminescenza, in cui il DNA-CTMA ha mostrato la maggiore resa quantistica. Il team ha preparato e sintetizzato tramite elettropolimerizzazione numerosi altri tipi di composti polimeroDNA. Il DNA-CTMA è risultato più elettroattivo, con un livello capacitativo del doppio strato tre volte maggiore di quello di un polimero puro. Le proprietà di conduzione del DNA con mobilità controllata della carica rendono questi materiali polimerici estremamente utili per le applicazioni
BIOMATERIALI PER IL FUTURO MONDO DELLA FOTONICA riduzione (perdita e guadagno di elettroni) che si verificano nel rivestimento. Poiché esercitano un impatto consistente sulle proprietà fotorifrattive dei sistemi organici coniugati, i nano-oggetti possono modificare le proprietà ottiche non lineari dei sistemi. Questi dati sono importanti per il rafforzamento dei materiali a matrice inorganica e per la creazione di un nuovo metodo senza contatto per l'orientamento verticale delle molecole di cristalli liquidi nei dispositivi di visualizzazione. di elettronica molecolare, in particolare per i transistor ad effetto di campo. Per creare nanorod e nanofili, gli scienziati hanno utilizzato il metodo idrotermico, che fornisce strutture altamente cristalline. I nanorod sono stati depositati sui substrati mediante una tecnica di rivestimento a rotazione, che ha permesso di ottenere una copertura relativamente omogenea della superficie senza ricorrere alla segregazione. In tal modo, è stato possibile osservare i processi di ossidazione e
Le informazioni raccolte dal progetto sono importanti per settori estremamente diversi tra loro, dall'elaborazione dei segnali ottici, all'elettronica molecolare, fino alla conversione dell'energia solare. Lo sviluppo di nuovi materiali e della conoscenza dei materiali biodegradabili e rinnovabili è destinato a diventare sempre più importante, tanto che il 21mo secolo è considerato da molti il secolo della fotonica. (Red) http://cordis.europa.eu/
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