Heos.it n. 608 venerdì 15 Maggio 2015

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Anno

XIV

n. 608 Venerdì 15 Maggio 2015 Settimanale in pdf www.heos.it

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CITTÀ SOTTOTERRA ILLUMINATE DALLA LUCE “SOLARE”

SPAZZOLINO

E FILO INTERDENTALE: SCUDI CONTRO L’INFARTO

“WATERBAG”

AL POSTO DI NAVI CISTERNA PER TRASPORTO ACQUA DOLCE


Sommario PRIMO PIANO

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AL LAVORO VIA TABLET NUGOLI DI ROBOT GUIDATI DALLA LUCE ATTUALITÀ

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“EFFETTO GREGGE”: ESISTE E SI PUÒ MANIPOLARE IL GIOCO D’AZZARDO DILAGA TRA GLI OVER 65 AMBIENTE

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VEICOLI ELETTRICI A LUNGO RAGGIO: SEMPRE PIÙ CONVENIENTI “WATERBAG” AL POSTO DI NAVI CISTERNA PER TRASPORTARE ACQUA DOLCE TECNOLOGIA

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CITTÀ SOTTOTERRA ILLUMINATE DALLA LUCE “SOLARE” SUPERCONDUTTORI A BASSO COSTO PER APPLICAZIONI ENERGETICHE SCIENZIATI EUROPEI E GIAPPONESI IN “FELIX” PER DARE FORMA ALL’INTERNET DEL FUTURO SCIENZE

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CMS E LHCB OSSERVANO NUOVI LIMITI ALLA SUPERSIMMETRIA BLINK1: PROTEINA SINTETICA CHE SVELERÀ I MISTERI DEI NEURONI SALUTE

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SPAZZOLINO E FILO INTERDENTALE: SCUDI CONTRO L’INFARTO “NANOFARMACI” UNIMORE TRA LE INNOVAZIONI TECNO PIÙ PROMETTENTI AL MONDO SPAZIO

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IL LATO MOLTO OSCURO DEGLI AMMASSI STELLARI UN GIGANTE TECNOLOGICO STUDIERÀ LE STELLE E AIUTERÀ LA MEDICINA FOCUS

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QUANDO IL NILO ERA VERDE CULTURA

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BRIXIA. ROMA E LE GENTI DEL PO UN INCONTRO DI CULTURE III - I SEC. A.C.

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Newsletter settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Redazione Heos.it Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39 345 9295137 E-mail heos@heos.it www.heos.it

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PRIMO PIANO

Regaliamoci un libro

AL LAVORO VIA TABLET

IL MINIATURISTA di Jessie Burton

NUGOLI DI ROBOT GUIDATI DALLA LUCE

Bompiani 2015 pp 448 € 18.00

I

n un giorno d’autunno del 1686, la diciottenne Petronella Oortman - Nella-frale-nuvole è il soprannome datole da sua mamma - bussa alla porta di una casa nel quartiere più benestante di Amsterdam. È arrivata dalla campagna con il suo pappagallo Peebo, per iniziare una nuova vita come moglie dell’illustre mercante Johannes Brandt. Ma l’accoglienza è tutt’altra da quella che Nella si attendeva. Invece del consorte trova la sua indisponente sorella, Marin Brandt. Nella camera di Marin, Nella scopre appassionati messaggi nascosti tra le pagine di libri esotici; e anche quando Johannes torna da uno dei suoi viaggi, evita accuratamente di dormire con Nella, e anche solo di sfiorarla. Anzi, quando Nella gli si avvicina, seduttiva, memore dell’insegnamento della mamma (“Il tuo corpo è la chiave, tesoro mio”), lui la respinge. L’unica attenzione che Johannes riserva a Nella è uno strano dono, la miniatura della loro casa e l’invito ad arredarla. Sembra una beffa. Eppure Nella, che si sente ospite in casa propria, non si perde d’animo e si rivolge all’unico miniaturista che trova ad Amsterdam.

P

er comandare a distanza nugoli di robot ordinando di entrare in azione sui luoghi dei disastri, nelle fabbriche o nei campi, basterà toccare lo schermo del nostro tablet Non solo. Si potrà controllare i loro spostamenti illuminando il suolo in corrispondenza dei punti verso cui si dirigono. Nello stesso tempo i robot comunicano tra di loro, si dividono in squadre e scelgono da soli il percorso ottimale per raggiungere gli obiettivi. Tutto questo è stato reso possibile da un nuovo algoritmo, sviluppato d un gruppo di ricercatori del Georgia Institute of Technology (Usa). Grazie a questo algoritmo l'operatore controlla direttamente l'area che deve essere esplorata mentre i robot lavorano in squadra. Ogni robot monitora continuamente la luce in modo che ciascuno abbia la stessa quantità di luce nella propria area. Secondo i ricercatori questo sistema operativo potrà essere molto utile nelle operazioni di soccorso sui luoghi dei disastri come nelle situazioni più normali. Infatti si prevede che in futuro gli agricoltori potranno mandare le macchine nei campi per ispezionare il raccolto mentre gli operai nelle fabbriche potranno guidare robot per i più diversi incarichi. (Red) http://www.gatech.edu/ In alto nella foto, i mini robot comandati con il tablet (foto gatech.edu/ )

Nella rimane affascinata da questa enigmatica figura che sembra sfuggirle continuamente, anche se tra loro si mantiene un dialogo sempre più fitto, senza parole, ma attraverso piccoli, straordinari manufatti che raccontano i misteri di casa Brandt. Amore e tradimento, rancori e ossessioni, sesso e sete di ricchezza s’incontrano tra i canali di Amsterdam e in questo folgorante romanzo d’esordio di Jessie Burton, in testa alle classifiche di vendita inglesi e in corso di traduzione in oltre 35 paesi. L'autrice. Jessie Burton ha studiato all'Università di Oxford e alla Central School of Speech and Drama, dove ha interpretato ruoli in classici del teatro come Othello e Macbeth.

INDONESIA, IL VULCANO BROMO l Bromo è un vulcano attivo dell'Indonesia, nell'isola di Giava di 2.392 metri IL'ultima s.l.m.. Il vulcano si trova nel Parco nazionale “Bromo Tengger Semeru”. eruzione risale al 26 novembre 2011. Il suo nome deriva dalla pronuncia giavanese di Brahma, il dio creatore dell'induismo.

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CRONACHE

“EFFETTO GREGGE”: ESISTE E SI PUÒ MANIPOLARE In situazioni di confusione, i gruppi umani si comportano esattamente come le greggi: tendono a seguire le persone davanti a loro, in particolare se sembrano sapere dove andare.

U

n comportamento che, secondo un nuovo studio italo-tedesco cui ha partecipato l’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Iac-Cnr) di Roma, può essere sfruttato per orientare i movimenti di una folla in situazioni di emergenza, magari mescolando ad essa soggetti che sappiano precisamente come comportarsi. Una ricerca che potrebbe tornare utile, per esempio, per gestire al meglio i flussi di pellegrini del prossimo Giubileo. «Abbiamo voluto testare sul campo la correttezza delle previsioni dei modelli matematici per il controllo delle folle che sfruttano il cosiddetto effetto gregge», spiega Emiliano Cristiani dell’Iac-Cnr. «Si tratta di un comportamento che si manifesta in animali sociali, come oche, scarafaggi e, naturalmente, pecore, che porta a muoversi

seguendo i compagni vicini, indipendentemente dalla loro destinazione. In matematica, un gregge è un esempio di sistema auto-organizzante, un gruppo composto da un numero elevato di agenti che seguono regole semplici e in cui le dinamiche individuali sono influenzate da quelle degli agenti più prossimi. Nonostante si tratti di atteggiamenti solitamente associati ad animali, studi del genere sono utili per indirizzare al meglio anche grandi folle di esseri umani in situazioni delicate come nei piani strategici di evacuazione». L’esperimento apparso su arXiv si è svolto di recente nel Dipartimento di matematica della Sapienza Università di Roma. A due gruppi di circa 40 persone ognuno è stato chiesto di raggiungere, a partire da un’aula, un determinato luogo, sconosciuto a tutti tranne che a una persona nel primo gruppo e a cinque nel secondo che non si sono svelate fino alla fine dell'esperimento. «Uscendo dalla classe - prosegue il ricercatore - i soggetti hanno mostrato una lieve tendenza ad andare a destra, verso la parte del Dipartimento a loro più familiare, presto superata dal desiderio di raggiungere e se-

guire i compagni che si trovavano di fronte a loro. Questo comportamento ha permesso alle persone informate di trascinare gli altri, portandoli a destinazione lungo il percorso più veloce». Si tratta del primo esperimento di questo genere effettuato con pedoni in un ambito di ricerca. Gli studiosi hanno verificato che le persone non sembrano a loro agio con istruzioni calate dall'alto, ma diventano docili quando viene fatto loro credere di scegliere in autonomia. «Nuovi modelli matematici e metodi di ottimizzazione sono stati usati in combinazione per trovare la strategia dei leader nascosti e portare tutti a destinazione evitando attese e congestioni. La migliore consiste nello spezzare la folla per indirizzarla verso tutte le uscite disponibili, anche le più lontane e meno conosciute. Nel caso di una sola uscita, invece per garantire un deflusso ottimale è paradossalmente preferibile ingannare alcune persone conducendole lontano da essa, per poi riportarle successivamente nella giusta direzione». Le tecniche di controllo di grandi folle studiate in questa ricerca trovano una naturale applicazione nei casi in cui la situazione di pericolo sia prevedibile, ma la comunicazione tra autorità e folla è difficoltosa, come per esempio durante una manifestazione violenta. In questi casi agenti in borghese nascosti nella folla potrebbero correre in direzioni concordate per attivare l’effetto gregge. Allo studio hanno collaborato scienziati della Technische Universität di Monaco di Baviera. (Red) Vedi www.cnr.it

RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA Corriere.it 15 Maggio

Corriere.it 14 Maggio

ilfattoquotidiano.it 14 Maggio

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Italiaoggi.it 15 Maggio


IL GIOCO D’AZZARDO

DILAGA TRA GLI OVER 65 Chi e quanti sono i giocatori anziani, quali sono i giochi preferiti, dove li praticano? Il primo studio su questa fascia anagrafica è stato svolto dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr su incarico della Asl di Bergamo. Il 44% ha giocato, soprattutto gratta e vinci acquistati in tabaccheria. A rischio di comportamenti problematici soprattutto anziani soli e che si ritengono in cattiva salute.

A

nziani a rischio di gioco d’azzardo, anche problematico. Tra gratta e vinci, lotterie istantanee e superenalotto, si giocano la pensione con la speranza, quasi sempre disattesa, di una vincita che consenta loro di migliorare le condizioni di vita. Nella provincia di Bergamo sono circa 77mila, pari al 42% della popolazione provinciale coetanea, ad averlo fatto nel corso dell’ultimo anno. I dati emergono da uno studio su “Gioco d’azzardo e stili di vita nella popolazione di 65-84 anni della provincia di Bergamo”, condotto dalla Sezione di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr), su incarico della Asl - Dipartimento dipendenze e osservatorio dipendenze della città lombarda. «La ricerca, la prima in Italia rivolta a

questa specifica fascia di popolazione, è stata progettata per conoscere l’entità della diffusione e le caratteristiche del comportamento di gioco in una fascia di popolazione particolarmente fragile», spiega Sabrina Molinaro dell’Ifc-Cnr. Si tratta infatti di persone che hanno perso il ruolo sociale tradizionale con il conseguente rischio di solitudine, hanno maggiore disponibilità di tempo e di risparmi, ma sono anche più esposte a non potersi più riscattare dalla condizione di povertà, non essendo inseriti nel mondo del lavoro, e quindi tornano a giocare nel tentativo di rivincere -recuperare i soldi persi: il tipico comportamento di rincorsa, di chasing. «Il nostro obiettivo è disporre di basi scientifiche per definire azioni mirate alla protezione o riduzione dei rischi associati a questo comportamento» sottolinea Molinaro. «Lo studio, condotto nel luglio-dicembre 2014, ha coinvolto un campione di 2.100 persone residenti delle quali ha aderito il 51%, un risultato positivo dovuto anche alla campagna di sensibilizzazione attuata in tutta la provincia». In provincia di Bergamo sono circa 77.000 i 65-84enni che hanno giocato d’azzardo nel corso dell’ultimo anno, pari a circa il 42% dei coetanei della provincia, un valore percentuale che diminuisce con l’avanza-

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re dell’età: tra i giocatori si passa dal 48% rilevato tra i 65-69enni al 10% degli over 80, senza particolari differenze di genere. Il 49% dell’intera popolazione ha giocato a soldi almeno una volta nella vita, mentre il 18% nell’ultimo mese. I giochi praticati sono quelli passivi e a bassa soglia di accesso: gratta & vinci (69,8% dei giocatori) che, oltre ad essere facilmente accessibili-acquistabili in luoghi ed esercizi pubblici, rispondono con la loro ampia gamma di prezzi alle diverse disponibilità economiche delle persone; il tradizionale gioco del lotto-superenalotto (44%), cui fanno seguito i diversi tipi di lotterie istantanee (19%) e il bingo (11%); l’8% circa scommette giocando a carte. L’indagine ha evidenziato che per quasi il 41% della popolazione 6580enne della provincia di Bergamo il gioco d’azzardo praticato è di tipo sociale, cioè esente da comportamento a rischio o problematico valutato in base al test Canadian Problem Gambling Index (Cpgi), comportamento quest’ultimo che coinvolge l’8% della popolazione studiata (circa 16.000 persone), cioè il 17,7% dei giocatori. Sono i bar-tabacchi i luoghi maggiormente frequentati per giocare d’azzardo (77% dei giocatori), seguiti da abitazioni private proprie o di amici (11%) e circoli ricreativi (8%). Tra gli over 80 e tra le donne sono questi ultimi, subito dopo le ricevitorie, i luoghi più frequentati. Tra i più anziani, a differenza dei giocatori di età inferiore, sono invece pochi a frequentare le sale scommesse o Bingo. «Non si riscontrano però rilevanti differenze di genere e di età, mentre incidono stato civile e percezione del proprio stato di salute», conclude Molinaro. «L’essere celibinubili, vedovi o separati comporta una maggiore probabilità di diventare giocatori a rischio o problematici, così come soffrire di depressione, ansia o disturbi di natura nervosa. I giocatori coniugati, in buona salute, in una condizione di vitalità, benessere e positività, hanno minori probabilità di cadere nel gambling patologico». (Red)

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Creata all’Università Statale di Milano la proteina sintetica che potrà essere usata per inibire l’attività neuronale. È stata così aperta la via a studi di altissima precisione su funzioni cerebrali complesse, quali la memoria e l’apprendimento, e su molte patologie neurologiche.

BLINK1: PROTEINA SINTETICA CHE SVELERÀ I MISTERI DEI NEURONI

I

neuroscienziati si confrontano da sempre con la complessità del cervello e con l’esigenza di approcci sperimentali che ne semplifichino lo studio. A questo scopo è stata recentemente messa a punto l’optogenetica, una tecnica che utilizza le opsine, proteine naturali regolate dalla luce, per attivare i neuroni a distanza e in modo non invasivo utilizzando brevi flash di luce. Rimaneva però da risolvere il problema di come inibire velocemente e senza effetti collaterali l’attività neuronale, in quanto le opsine non sono altrettanto adatte a questo scopo. La soluzione a questo problema è venuta dalla ingegneria proteica: una specie di “Lego” molecolare in cui i ricercatori collegano componenti biologici naturali, generando prodotti che abbiano proprietà nuove e funzionali a diverse esigenze. È il lavoro di un team internazionale guidato da Anna Moroni all’Università Statale di Milano, che ha usato questo approccio per realizzare una proteina sintetica che consentirà applicazioni per lo studio di circuiti neuronali a riposo. Il lavoro con l’importante risultato è

stato pubblicato su Science. Nel laboratorio della professoressa Moroni, al Dipartimento di Bioscienze della Statale di Milano è stata creata la proteina denominata BLINK1, un canale ionico per il potassio che inibisce l’attività elettrica delle cellule eccitabili in risposta alla luce blu. BLINK1 è stata costruita fondendo due domini proteici che fungono rispettivamente da sensore della luce e da effettore (terminazione nervosa che trasmette impulsi). Il sensore della luce è stato prelevato da una proteina delle piante, il recettore per la luce blu LOV2, mentre l’effettore è un poro di un canale ionico, Kcv, identificato nei virus e da molti anni oggetto di studio nel laboratorio di Milano. Il lavoro è stato svolto in collaborazione con

vari laboratori esteri, fra cui quello del professor Gerhard Thiel all’Università di Darmstadt in Germania, che da anni collabora con il laboratorio della Statale. BLINK1, sperimentata con successo dal gruppo di Monica Beltrame (Dip. Bioscienze) su un modello animale (il pesce zebra Danio rerio), potrà consentire applicazioni che richiedano l’inibizione temporalmente precisa e reversibile dei neuroni. Si tratta di una tecnica che apre la via a studi di altissimo livello di precisione su funzioni cerebrali complesse, quali la memoria e l’apprendimento, e su molte patologie neurologiche. (Red) www.unimi.it http://www.sciencemag.org/ content/348/6235/707.short

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