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Sotto tensione

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Volare alla cieca

Volare alla cieca

Leader politici e proprietari immobiliari chiedono l’immediato potenziamento dell’energia solare nelle città. Una richiesta che esercita pressioni sull’urbanistica e la pianificazione del territorio. Il rapporto di un workshop.

Testo: Rahel Marti, Infografici: Barbara Schrag, Hochparterre

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Robert Scherzinger è il responsabile dell’Ufficio delle costruzioni e della pianificazione del territorio di Frauenfeld. In questi mesi gli capita di essere bersaglio di commenti pungenti. L’amministrazione cittadina, affermano i proprietari immobiliari, è antiquata e ostacola le proposte costruttive: un impianto solare subito ! S cherzinger non si scompone troppo, ma la sua è una situazione scomoda. La vicenda del solare si colloca in una situazione di partenza di per sé positiva. Frauenfeld è tra le poche città svizzere a disporre di una strategia specifica sul solare. L’azienda elettrica Thurplus ha svolto i suoi compiti: nel quadro del suo mandato – contribuire a promuovere la transizione energetica – ha calcolato il potenziale dei tetti di Frauenfeld in base alla ‹ Strategia fotovoltaica 2022 – 2027 › concepita in termini quantitativi. A fine 2020 nella capitale del Canton Turgovia erano in funzione 332 impianti fotovoltaici in grado di fornire ben 11 gigawattora ( GWh ) di elettricità all’anno – il 7,7 % del consumo totale di elettricità di Frauenfeld, pari a 150 GWh. Stando a Thurplus, il potenziale teorico di produzione totale dei tetti di Frauenfeld sarebbe invece di 100 GWh all’anno. Per questo obiettivo Thurplus investirà 9,35 milioni di franchi entro il 2027. L’azienda offre elettricità solare e la possibilità, attraverso ‹ SolarInvest ›, di cofinanziare un impianto fotovoltaico lontano dal proprio tetto, che Thurplus poi realizza e rimunera con garanzie di origine e interessi.

Difficile dire di no

Una piantina cittadina nella strategia espone il « potenziale fotovoltaico teorico »: in pratica, tutto il paesaggio di tetti è tinto di verde. « Co ordinare la fattibilità con gli organi competenti ( Ufficio delle costruzioni e della pianificazione del territorio della città di Frauenfeld ) » è la nota sintetica che segue gli obiettivi quantitativi. Questo il compito di Robert Scherzinger e del suo team. Di concerto con Thurplus verificano se sia realizzabile il potenziale calcolato teoricamente sulla base delle licenze di costruzione rilasciate. Il tetto rientra nella protezione degli insediamenti ? Qual è la sup erficie dei tetti disponibile e utilizzabile all’atto pratico ? La statica riesce a supportare un impianto fotovoltaico ? Lo smaltimento delle acque è ancora garantito se una parte del substrato del tetto sarà rimosso per far spazio all’impianto ? Sono le domande concrete a cui dare una risposta. « Ovviamente monitoriamo le collocazioni anche per quanto concerne la cultura del­ la costruzione », spiega l’urbanista Scherzinger. Di recente, qualcuno voleva rivestire la propria abitazione di moduli fotovoltaici neri. L’edificio faceva parte di un piano di quartiere. Che cosa significa ciò dal punto di vista architettonico per la casa e a livello urbanistico per il paesaggio stradale e la relativa area ? Vogliamo dei quartieri colorati di nero ? Tra breve aumenteranno anche gli impianti fotovoltaici Plug & Play sui balconi o sui muri dei giardini. Quale sarà l’impatto sul paesaggio stradale se il fotovoltaico si sposta sempre di più dai tetti verso le facciate ? In quali quartieri e aree il fenomeno costituisce la norma e in che modo incide sull’atmosfera delle strade ? E soprattutto: quali sono gli effetti della spinta verso il solare sul tessuto urbano di Frauenfeld ? Come si presenterà la città nel 2030, 2040 e 2050 ? E cosa distingue la futura città di Frauenfeld dalle città solari di Basilea, Friburgo o Coira ? Tutte domande pertinenti secondo Robert Scherzinger, che aggiunge pensieroso: « Una ‹ big picture › non l’abbiamo però ancora studiata. » Al suo team manca il tempo materiale. Tra poco, la città rivedrà il piano direttore comunale per inserirvi il fotovoltaico e, a quel punto, avrà premura di dare possibilmente maggior risalto al tema della configurazione urbana. La politica deve comunque chiarire se gli obiettivi energetici debbano d’un tratto avere la meglio sugli altri progetti cittadini. « È giunto il momento di potenziare l’energia solare, ma non voglio commettere errori di pianificazione urbana di cui potremmo pentirci. » In linea di principio, tutti dovrebbero poterlo fare, ma non a loro piacimento. « Talvolta capita di dire no a un progetto », spiega Robert Scherzinger, ed è sempre un no difficile. A ogni modo, Frauenfeld appoggia lo sviluppo dell’energia solare e si impegna a promuoverlo al meglio. Scherzinger e il suo team sono i garanti sia della conformità degli impianti solari alla legge edilizia sia del loro inserimento negli obiettivi di urbanistica, quali la densificazione edilizia o le misure contro le ondate di calore in città. L’obiettivo di Thurplus è per contro chiaro e semplice: implementare la strategia fotovoltaica con impianti redditizi.

Molte pressioni e uno scarso sviluppo urbanistico

Il timore di Robert Scherzinger di compiere degli errori nella pratica urbanistica è condiviso da colleghe e colleghi negli uffici di pianificazione del territorio. Cresce la pressione sul loro lavoro: aumentano le procedure di notifica degli impianti fotovoltaici, i consigli →

Produzione di elettricità nel 2021 ( in TWh )

Energia nucleare

Energia idroelettrica

E nergia fotovoltaica

Altre energie rinnovabili

Altre energie non rinnovabili

Fonte: Ufficio federale dell’energia

La Strategia energetica 2050 ha dato il via alla transizione energetica, ma stando ai numeri sulla produzione di elettricità nel 2021 va ancora troppo a rilento. Rispetto all’idroelettrico, che per tradizione è il pilastro fondante, il contributo degli impianti fotovoltaici ed eolici è ancora trascurabile. Le importazioni e le esportazioni di elettricità si compensano in un gioco a somma zero. Fa parte del pacchetto anche il graduale abbandono dell’energia nucleare. Oltre alla promozione delle rinnovabili, anche la riduzione del consumo di elettricità agevola la transizione energetica, visto che il consumo è ancora troppo alto proprio nelle economie domestiche, ossia nel settore abitativo.

Produzione di elettricità nel 2035 ( in TWh )

Energia nucleare

Energia idroelettrica

Energia fotovoltaica ed altre energie rinnovabili

Dall’autunno 2022 il Parlamento federale sta lavorando alla revisione della Legge sull’energia. Il grafico illustra gli obiettivi del cosiddetto atto mantello, al momento ancora in fase di discussione politica. È necessario aumentare drasticamente la produzione di elettricità da fonti rinnovabili, ma non è ancora chiaro dove e in quali centrali sia opportuno realizzare gli impianti. Secondo l’Ufficio federale dell’energia, per una produzione fotovoltaica annuale di 35 T Wh occorrono una superficie di 172 chilometri quadrati sui tetti o 115 chilometri quadrati di impianti solari alpini. Grazie alla maggiore intensità delle radiazioni solari e alla minore frequenza della nebbia, gli impianti solari alpini producono in genere il 50 % di elettricità in più per metro quadrato rispetto agli impianti nelle aree di insediamento.

Il fotovoltaico oggi e domani –cinque Comuni *

Produzione attuale di fotovoltaico

Obiettivo di produzione entro il 2030

Totale potenziale di produttività del fotovoltaico

Consumo totale di elettricità ( = 10 0 % )

1000 edifici

1000 abitanti

* In mancanza di dati uniformi, i numeri relativi alle città sono comparabili soltanto in misura limitata. Per leggere i grafici: I dati delle città di Losanna, Lucerna e Lugano si basano sulle stime sommarie dell’Ufficio federale dell’energia. Le città di Zurigo e Frauenfeld hanno specificato i propri dati in strategie fotovoltaiche separate.

I potenziali di produttività di Zurigo e Losanna si riferiscono solamente ai tetti, quelli di Frauenfeld, Lucerna e Losanna sia ai tetti che alle facciate.

** Obiettivo di produzione di Si-Ren senza impianti privati Fonte: Strategie comunali delle città chiedono uno sviluppo ad ampio raggio, nelle stanze dei Municipi cittadini l’istinto di sopravvivenza politico fa puntare i riflettori sull’urgenza della questione solare. Le leggi sull’energia di quasi tutti i Cantoni hanno creato le basi per l’obbligo del solare nelle nuove costruzioni e nei risanamenti, anche se non sempre con la medesima determinazione. Molte città fissano obiettivi energetici e climatici ambiziosi. Nel 2022 l’Unione delle Città Svizzere ha più volte ribadito l’impellenza di potenziare il solare nelle città. « Negli ultimi mesi, l’Unione ha per lo più lavorato per garantire l’approvvigionamento energetico », conferma Véronique Bittner, vicedirettrice dell’Unione e responsabile del dossier energia. « In una prospettiva sul lungo periodo, il confronto sarà in particolare sui sistemi di incentivazione e di sostegno del solare. » Nell’Unione, tuttavia, il dibattito su come orientare l’offensiva solare in termini urbanistici non ha ancora avuto luogo.

Il sole splende dunque sull’energia solare, mentre l’urbanistica sta ancora all’ombra. Perché se aumenta la pressione politica diventa più difficile richiedere e attuare un buon progetto urbanistico. Dalla richiesta di potenziamento alla bocciatura di qualsiasi concetto di controllo qualitativo, il passo è breve. « Basta con le restrizioni, dobbiamo andare avanti ! »

Visioni mancanti l’intenzione pare essere già quella di modificare di nuovo la strategia: « A seguito del forte impulso nel settore foto voltaico, un aggiornamento della strategia è previsto nel 2023 », comunica Banfi. I 13 principi del do cumento ufficiale definiscono la necessità d’intervento nel settore dell’energia solare, dai requisiti quantitativi a quelli qualitativi. I tetti di Zurigo potrebbero avere una resa annua di ben 500 GWh, mentre al momento la produzione fotovoltaica è di soli 39 GWh all’anno. Entro il 2030 la città vuole portarla a 120 GWh. Nel potenziale sono stati considerati solo i tetti idonei. « In molte are e urbane, l’ombreggiamento riduce l’efficienza produttiva delle facciate e, quindi, dobbiamo utilizzare principalmente i tetti », spiega convinta Silvia Banfi. Dal 2030 la città intende ricavare 20 GWh all’anno dai propri edifici. Troppo poco, benché cinque volte superiore a quello attuale: la sola amministrazione comunale consuma ogni anno circa 170 GWh.

Dal Consiglio Comunale cittadino arrivano periodicamente interventi e mozioni sul potenziamento del solare.

Il Cantone ha fatto passi da gigante. Da gennaio, per installare gli impianti, non solo sui tetti ma anche sulle facciate, al posto della licenza edilizia basta una notifica, ad eccezione dei nuclei. Il Cantone ha quindi inaugurato una nuova fase. Se di solito i criteri di qualità urbanistica vengono testati in base a progetti pilota e buoni esempi per poi ancorarli alla legge, qui il processo è inverso.

Il 2020 ha visto la pubblicazione del ‹ Piano di riduzione del calore › cittadino, corredato da proposte per il verde urbano di ogni tipo, mappe sulle ondate di calore e progetti per spazi stradali più verdi. La strategia fotovoltaica, invece, non contiene una sola immagine, e nemmeno una mappa della città. Manca una visione futura dell’offensiva solare e non solo a Frauenfeld e Zurigo.

Al pari di Frauenfeld, anche la città di Zurigo ha sviluppato una strategia fotovoltaica specifica. Mentre quella del 2017 è passata in sordina, la successiva del 2021 è più efficace. Dietro c’è un gruppo di lavoro nel quale sono rappresentati otto Servizi comunali, sotto la guida della responsabile per l’energia Silvia Banfi e di Heike Eichler, nonché di Sven Allemann, dell’azienda elettrica EWZ. Ma →

Tre città con ancora pochi requisiti pianificatori

I tre esempi lo evidenziano: le città non hanno ancora affrontato il tema delle qualità urbanistiche e architettoniche idonee allo sviluppo del fotovoltaico.

Losanna

Il ‹ Plan climat › richiede entro il 2030 il saldo netto pari a zero delle emissioni di gas serra per la mobilità e al più tardi nel 2050 il saldo pari a zero di tutte le emissioni dirette. La città intende raggiungere gli obiettivi con 170 misure, ad esempio facilitando l’installazione degli impianti fotovoltaici, tenendo conto sia della protezione del patrimonio storico e degli insediamenti, sia delle questioni di ordine estetico. L’azienda energetica cittadina Si-Ren prevede di installare su edifici pubblici e privati una capacità fotovoltaica di 30 megawatt entro il 2030 o di 100 megawatt entro il 2050. A tal fine servono incentivi per i committenti privati, che la città di Losanna intende concretizzare nel piano direttore comunale e nel piano regolatore.

Lugano

Il Piano energetico comunale non è ancora stato approvato ufficialmente. L’amministrazione cittadina e le Aziende industriali di Lugano ( AIL ) hanno compiuto degli studi per sondare il potenziale produttivo. Alle AIL il compito di munire gli edifici pubblici di impianti fotovoltaici e di realizzarli anche su infrastrutture senza consumo proprio, ad esempio le protezioni foniche. Nel piano regolatore si punta all’obbligo di installazione di impianti fotovoltaici sui tetti e, localmente, sulle facciate, a facilitazioni per gli impianti nel centro storico, nonché a prestiti agevolati e incentivi ai privati. « Alcune misure avranno un impatto architettonico e urbanistico », spiega Jody Trinkler, caposezione ambiente ed energia presso la Città di Lugano. « Siamo convinti che la strategia di sviluppo e realizzazione del fotovoltaico trasformerà in maniera ancora più marcata il paesaggio urbano di Lugano. »

Lucerna

La città ha formulato delle misure apposite. La strategia energetica e climatica stabilisce una capacità fotovoltaica di 180 MWp entro il 2050, ossia l’equivalente di 162 GWh all’anno e, quindi, ben un quarto del consumo di elettricità previsto nel 2050 per la Città di Lucerna. Oggi l’elettricità solare copre poco meno del 3 % del consumo. La revisione del catasto s olare consentirà di integrare le facciate. Prossimamente i regolamenti edilizi e di zona inseriranno l’« obbligo di utilizzo energetico per i tetti piani e inclinati nuovi o oggetto di modifiche sostanziali ». Gli incentivi per i privati comprendono anche la garanzia della qualità. Si prevede, tra l’altro, un programma di incentivi finanziari per la c ombinazione del fotovoltaico con i tetti verdi, per l’installazione di impianti integrati sui tetti e per « ulteriori requisiti di natura pianificatoria ». Lucerna sta quindi cercando di coniugare i suoi importanti obiettivi di potenziamento con le esigenze specifiche della città.

Katrin Gügler

Conclusi gli studi al Politecnico di Zurigo, l’architetta Katrin Gügler ha diretto uno studio a Zurigo e Basilea insieme a Regula Stahl. Dopo quasi dieci anni presso l’Ufficio di urbanistica di Winterthur, dal 2017 è direttrice dell’Ufficio per lo sviluppo urbano della città di Zurigo.

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