IL CORRIERE DELLA“SCUOLA NOVANTA”
I.C.57° “San Giovanni Bosco” Via A. C. De Meis,19 80147 Napoli
ANNO 1 NUMERO 1 Marzo 2011
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Editoriale
Il corriere della scuola è alla sua prima edizione ed intende proporre notizie ed articoli su esperienze fatte dagli alunni insieme alle loro insegnanti nell’arco dell’anno scolastico 2011. La stampa di questo giornale nasce dalla voglia e necessità di avere uno strumento rappresentativo che possa far conoscere noi che facciamo questa scuola. Buona Lettura! • L’insegnante Responsabile : Maria Rosaria Corrao
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• Coordinatori : alunni delle classi III D e IV D(Laboratorio di Informatica ) • Redattori : tutti gli alunni della scuola Sommario NOTIZIE DI RILIEVO
Buon Compleanno,Italia
Pag.
ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO
4-5-6-7-8
Educazione alimentare I A
pag. 23
9 “Galà di Beneficenza” del 26/03
24 Ricerche storiche IV D
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Difficoltà ortografiche I C/II D
25-26-27
I LABORATORI….
Storia del computer
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RACCONTATI DAGLI ALUNNI
Le macchine da calcolo
Foto
Città della scienza
IV D
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Fiabe al rovescio
Arte
IV D
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Le attività della montagna III D
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Musica
IV D
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La lettera D
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Judo
IV D
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II D
III
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CARNEVALE IL Carnevale di Roma
III D
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Poesia
IB
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Foto
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È PRIMAVERA… Poesie Cardarelli/Carducci/Rodari/Rodar i
18-1920-21-22
Ecco il brevissimo documento che segna l’atto di nascita del Regno d’ Italia
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Laboratorio di Informatica A.S.2010/2011 III D-IV D
COME ERA PRIMA L'ITALIA L'Italia, fino al XIX secolo, era divisa in Stati. Attraverso una serie di cartine storiche abbiamo osservato le trasformazioni politiche avvenute nella penisola Italiana dal I millennio A.C alla nascita dello Stato unitario ed in particolare: i primi popoli che hanno abitato l'Italia 5
dal Neolitico all'età del ferro nel V secolo a.C; i diversi Stati che si sono formati nel Medioevo;
i vari governatori, anche stranieri, che hanno occupato la penisola dopo il Congresso di Vienna 1815;
il cammino verso l'indipendenza tra il 1860 e il 1870. Attraverso il lavoro da noi svolto, abbiamo appreso che... Nel 1861, dopo tante insurrezioni e alcune guerre, l'Unità d'Italia si considera compiuta. Il Veneto e Roma saranno annesse in un secondo momento. L'Italia, sotto il regno di Vittorio Emanuele II, è quindi una nazione unita dal punto di vista geografico e politico. Mancano però ancora: UNITA' DI LEGGI Nel1861 si "cucirono" insieme i vari Stati, ma ognuno di quei "pezzi" era stato governato, fino a quel momento, in modo differente e aveva ordinamenti propri.
UNITA' ECONOMICA Ogni Stato aveva unità di misure proprie, proprie ferrovie; alcuni Stati avevano industrie e una
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buona agricoltura altri no.
La lingua italiana era parlata da pochissime persone istruite, la maggior parte parlava vari dialetti; non vi erano usi e comportamenti comuni a tutta la nazione.
La situazione era molto disomogenea, molto rimaneva ancora da fare.....
L’Italia oggi
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Laboratorio di Informatica A.S.2010/2011 III D-IV D
Teatro Pierrot ...perchè sei un essere speciale 26 marzo 2011 I.C.57° “San Giovanni Bosco” Ponticelli-Napoli ore 20,30 e noi avremo cura di te,sempre! 8
Plesso 90’
Gli alunni delle classi a tempo pieno IIC/ IID/ IIID/ IVD parteciperanno al “Galà di Beneficenza” con l’Associazione Onlus Deo-Partenope per sostenere la ricerca
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Città Della Scienza Città Della Scienza si trova a Napoli. All’ingresso della struttura c’è una torre molto alta,c’è un animale ed una piramide con molti cuscini rossi. Fino ad ora,noi alunni della classe IV D ci siamo recati due volte presso Città della Scienza:la prima volta abbiamo studiato i vulcani , poi la seconda volta l’acqua. Nel secondo laboratorio l’esperta ci ha mostrato un tubo lungo 30 metri e,quando ella ha premuto il pulsante,l’acqua è salita fino alla fine del tubo,ma,quando ha premuto di nuovo il pulsante, l’acqua è scesa. Nei laboratori di Città Della Scienza ci sono molte macchine elettroniche inventate da diversi scienziati.
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Laboratorio di arte Il laboratorio di arte,è un’attività in cui si crea e si disegna. Quando si disegna o si crea,dobbiamo essere concentrati e stare in silenzio. La nostra insegnante,Mena,ci insegna tante cose per essere più ispirati al disegno ed acquisire nuove tecniche,per esempio “Il naso che scappa”, un tipo di fumetto che stiamo facendo. Prima di lasciare il laboratorio,riponiamo con ordine e,soprattutto,in silenzio,l’occorrente per lasciar posto alle altre classi.
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Laboratorio di musica Nel laboratorio di musica impariamo a leggere le note e a suonarle. Il nostro maestro si chiama Marco, ed è abbastanza severo, infatti vorremo che diventasse un po’ più gentile. Il laboratorio di musica ci piace molto perché impariamo a riconoscere i suoni e a simularli. Una volta il maestro con uno strumento ci ha fatto esprimere il suono del mare ed è stata un’ esperienza molto interessante. Talvolta suoniamo anche la chitarra.
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Judo Da quest’ anno,tutti gli alunni delle classi a tempo pieno praticano la disciplina dello judo con il maestro Nicola per un’ ora a settimana. Questa attività sportiva è molto severa ed insegna a difendersi e a cadere. Esistono tantissime tecniche di difesa,ad esempio lo shirokemy,oltre di combattimento come la grande 14
falciata esterna e interna. Il saluto di inizio si chiama Rey e,dopo un pò di ginnastica e di movimento,si inizia l’ attività vera e propria.Pratichiamo questa disciplina solo da qualche mese,ma possiamo già dire di aver imparato molte cose.
Il Carnevale dI roma
Il Carnevale di Roma,si festeggio a Roma nel periodo dell’anno che precede la Quaresima :fortemente ispirato ai Saturnalia degli antichi Romani.Il Carnevale fu uno dei principali festeggiamenti della Roma papalina. 15
Le origini del Carnevale romano risalgono ai Saturnali ,festività religiose dell’antica Roma caratterizzate da divertimenti pubblici,sacrifici,balli e dalla presenza di maschere. A partire dal X secolo si svolsero festeggiamenti carnascialeschi sul monte Testaccio,con l’intento di richiamare l’antica festività romana dalla metà del XV secolo i giochi,per volontà di papa Paolo II,si svolsero in via Lata(attuale via del Corso). La principale maschera del Carnevale romano era Rugantino,ma erano presenti anche i vari Norcini,Aquilani,Facchini e Pulcinella 2 nonché Meo Patacca ,il Generale Mannaggia La Rocca, Cassandrino,Don Pasquale de’bisognosi. I Saturnali sono un ciclo di festività della religione romana,dedicate all’insediamento nel tempio del dio Saturno e alla mitica età dell’oro;si svolgevano dal 17 al 23 dicembre (periodo fissato in epoca imperiale da Domiziano).
le orIgInI greChe del Carnevale
Per quanto riguarda le origini greche una delle principali teorie sostiene che si tratti di una festa popolare collettiva trasmessa attraverso i secoli come eredità delle feste pagane dell’antica Grecia,che si svolgeva il 17 dicembre (Saturnali,in onore del dio Saturno)e il 15 febbraio (Luperciali,in onore del dio Luperco). Secondo una seconda tesi,il Carnevale affonda le sue radici in alcune feste primitive di carattere orgiastico,che si tenevano per festeggiare l’arrivo della primavera,durante le quali le persone si lasciavano trasportare dalla danza e dall’ubriachezza,come le feste dionisiache che si svolgevano nell’antica Grecia. Classe III D
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Sono una maschera assai carina e mi chiamo Colombina. Mi diverto a scherzare e mi piace assai fischiare. Io da scheletro mi vesto, sulla schiena ho quattro ossa. Da Arlecchino mi vestirò e per strada sfilerò. Siamo le allegre mascherine tanto vispe e birichine.
Classe I B
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Sul fiume a primavera Il fiume di sera è immobile e liscio; i colori di maggio si aprono tutti; un’ onda improvviso si porta via la luna; e l’ acqua di marea arriva col suo carico di stelle: la città vive un giorno d’ umore campestri. Ebbra la primavera corre nel sangue. (V. Cardarelli)
Maggiolata Maggio risveglia i nidi, 19
maggio risveglia i cuori; porta le ortiche e i fiori, i serpi e l’usignol. Schiamazzano i fanciulli In terra, e in ciel gli augelli; le donne han nei capelli rose,ne gli occhi il sol. Tra colli,prati e monti, di fior tutto è una trama: canta,germoglia ed ama l’ acqua,la terra,il ciel. (G.Carducci)
Io sono la primavera. appende un po’ di verde ai fili dei tram, ai lampioni, Lucciole belle,venite da me;
sparge dei fiori 20
son principessa ,son figlia di re.
davanti ai portoni
Ho trecce d’ oro filato fino.
(e dopo un momentino
Conosco una cittĂ
se li riprende il netturbino)
dove la primavera
Altro da fare
arriva e se ne va
non le rimane,
senza trovare un albero
per settimane e settimane,
da rinverdire,
che dirigere il traffico
un ramo da far fiorire
delle rondini,in alto,
di rosa o di lilla:
dove la gente
Per quelle strade murate
non la vede non la sente.
come prigioni
Di verde in quella cittĂ
la poveretta s’ aggira
(e dirvi il suo nome non posso)
con le migliori intenzioni :
ci sono soltanto i semafori quando non segnano rosso. G.Rodari
Filastrocca di primavera Filastrocca di primavera 21
più lungo è il giorno, più dolce la sera. Domani forse tra l’erbetta spunterà qualche violetta: oh prima viola fresca e nuova beato il primo che ti trova, il tuo profumo gli dirà, la primavera è giunta, è qua. Gli altri signori non lo sanno e ancora in inverno si crederanno, magari persone di riguardo, ma il loro calendario va in ritardo (Rodari) 22
Pi첫 frutta pi첫 verdura pi첫 salute. Frutta e verdura contengono vitamine, sali minerali, fibre che aiutano a proteggere il nostro organismo dalle malattie.
Classe I A 23
La Religione degli Egizi Gli Egizi erano Politeisti poiché credevano in molte divinità. Le divinità principali personificavano i fenomeni e gli elementi della natura che assicuravano benessere al paese. Il dio più popolare era Osiride insieme alla sua sposa Iside. A lui veniva attribuito tutto ciò che aveva reso l’Egitto una nazione ricca e felice. Era stato Osiride, infatti, che aveva insegnato agli uomini a costruire gli attrezzi per l’agricoltura, a coltivare la vite e il grano, a fare il vino e il pane ; aveva istruito gli uomini e le donne nelle arti della tessitura e della musica, aveva insegnato a costruire case,palazzi e templi. Horus era il figlio di Iside e Osiride ed era il dio nazionale d’Egitto,che chiamavano“Horus Vivente”. Gli Egizi avevano una speciale venerazione anche verso gli animali: -ilcoccodrillo,perché scendendo verso il delta segnalava l’approssimarsi delle piene; -l’ibis, perchè eliminava nel limo del fiume i serpenti; -lo sparviero e il gatto,perché uccidevano i topi e altri piccoli roditori. La profonda devozione verso questi dei deriva dal timore della loro vendetta: se non fossero stati rispettati avessero potuto provocare inondazioni,siccità,tempeste,o causare malattie e morte. Per procurarsi il loro favore, i fedeli recavano ai templi offerte di ogni genere.
Classe IV D
La famiglia acqua 24
Il subacqueo nuota a fondo, l’acquolina viene in bocca, l’acquazzone bagna il mondo, l’acquaragia non si tocca. Nell’acquario nuota il pesce, e l’acquasanta è in chiesa, l’acquitrino un po’ marcisce l’acquerugiola è leggera. I C
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Accento sĂŹ,accento no
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C’era una volta un bambino sbadato, un po’ distratto,un poco annoiato che nella penna lasciava gli accenti, perciò gli capitavan strani eventi. Un dì,scrivendo la parola però dimenticò l’accento e si trovò a scriver appollaiato sopra un pero in posizione scomoda davvero. Scese dall’albero e se ne andò subito a letto dove russò ma anche in sogno gli accenti sbagliava e non capiva perché in russo parlava.
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II D
Le macchine da calcolo Contare era un esigenza fondamentale per gli antichi .Le mani sono state il primo strumento usato per contare.A volte ,l’intero corpo serviva come strumento da calcolo. Furono i Romani ad introdurre un modo di contare che poi,nel tempo,avrebbe portato ai cosidetti numeri Romani. Essi ,individuarono il numero 1 con il simbolo l ,simile ad un dito ,il 5 con V che somiglia al palmo di una mano .Il 10 era rappresentato con la X cioè due volte 5 .I giapponesi acquisirono un metodo per contare sulle dita ,usato ancora oggi ,che permetteva loro di contare con una mano fino a 31.
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Fiabe al rovescio
“Il terribile Cappuccetto Rosso” C’era una volta un povero lupacchiotto che porta alla nonna la cena in un fagotto. In mezzo al bosco, dove è più fosco, incappò nel terribile Cappuccetto Rosso, 29
armato di trombone come il brigante Gasparone…. Quel che successe poi, indovinatelo voi…. Qualche volta le fiabe succedono all’incontrario e allora è un disastro: Biancaneve bastona sulla testa i nani della foresta, la Bella Addormentata non si addormenta, il Principe sposa una brutta sorellastra, e la povera Cenerentola resta zitella e fa la guardia alla pentola.
Le attività dell’uomo in montagna:
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Classe III D
lettera alla persona a me pI첫 Cara
Cara nonna, seI la persona pI첫 pazIente Che esIsta sulla terra. 31
quando mamma sI arrabbIa Con me ,tu saI sempre dIfendermI, fInChè a mamma non le passa. tu mI staI sempre vICIno e mI ConsolI neI momentI molto trIstI, ma Certe volte mI daI suI nervI, ma questo non ha Importanza, perChé tu,per me, seI la persona pIù Cara al mondo. nonna, seI la mIglIore! ChIara
Lettera alla persona a me più cara
Cara maestra Anna, 32
noi ti vogliamo molto bene, perchĂŠ ci dai molto affetto e molta istruzione. Ci fai capire i compiti facilmente, e ci fai fare dei cartelloni senza farci scocciare. Dandoci pochi compiti a casa ci divertiamo moltissimo , perchĂŠ sono facili . Tu sei la maestra piĂš brava che abbiamo mai conosciuto In vita nostra ,sei anche molto bella . Dai tuoi adorabili alunni Kevin ,Lorenzo e Leonardo.
Classe IV D
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