In Viaggio verso Brema alla scoperta delle emozioni

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Scuola Primaria “E. Filiberto di Savoia� Di Torre di Mosto Anno scol. 2010/2011

I MUSICANTI DI BREMA fiaba dei fratelli Grimm ascoltata, letta, illustrata, cantata, drammatizzata e compresa dagli

alunni di classe seconda

QUADERNO DI ESPLORAZIONE

Insegnanti: Cenedese Silvia, Parcianello Michela, Perissutti Laura, Zarra Maria Anna


I Musicanti di Brema Le attività promosse attraverso l’analisi della fiaba dei fratelli Grimm, oltre a stimolare la creatività attraverso la musica e la drammatizzazione, nasce dalla convinzione e dalla consapevolezza che la conoscenza dell’alterità animale nonché il diretto rapporto tra ragazzi ed animali, possa essere un pretesto prezioso per sperimentare e indagare sentimenti ed emozioni umani. Per questi motivi va ad inserirsi nella prima parte del Progetto affettivo- relazionale –sessuale “Conoscerci per rispettarci”, che prende l’avvio durante l’anno scolastico in corso. La fiaba in questione è commentata attraverso brani musicali e teatrali di Roberto Piumini e Basevi che gli alunni utilizzeranno allo scopo con l’ausilio di strumenti di vario genere.

Metodologie utilizzate:         

 

Obiettivi generali:        

Stimolare il lavoro di gruppo ed educare la collaborazione Imparare a conoscere se stessi e gli altri Riscoprire il valore dell’amicizia Stimolare l’immaginazione e la creatività Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo e al territorio Imparare a problematizzare Educare al rispetto della natura e degli animali Imparare a conoscere i diversi cicli della vita e riscoprire il rapporto con l’anziano

Indagare l’importanza dell’alimentazione per gli animali e anche per l’uomo

Lettura e ascolto di diverse versioni della fiaba Visione di filmati relativi al racconto (materiale fornito dall’Edumediateca Fondazione Teatro La Fenice di Venezia) Canti Gioco Manipolazione Drammatizzazione Simulazione Laboratori attivi interdisciplinari e realizzazione di un libretto personale Visite guidate (partecipazione allo spettacolo “I Musicanti di Brema”, con musiche di Basevi e testi di Piumini, realizzato al Teatro Malibran di Venezia in collaborazione con il Teatro La Fenice. Lettura, analisi e compilazione di quaderni esplorativi. Analisi degli animali illustrati e presentati nel testo e “introduzione all’approccio” con essi ( tecniche di accudimento, pulizia, alimentazione, conduzione, osservazione dei loro comportamenti e di come comunicano con l’uomo ). Incontro con un artista finalizzato a comprendere come questo utilizzi la creatività per rappresentare i personaggi e i luoghi della fiaba attraverso il disegno.


INIZIO DELLA FIABA 1. Padrone e asino C’era una volta un asino che lavorava per un mugnaio dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina. Da anni il povero asino portava sacchi pieni di frumento al mulino e poi li riportava indietro carichi di farina. Un brutto giorno, però, vedendolo sfinito sotto quel peso, il padrone gli disse: “Sei diventato troppo vecchio per questo lavoro: sei lento, non hai più forze e non posso più caricarti a dovere. Non mi resta che portarti al macello”. “Bell’ingrato, bella riconoscenza, la tua. Con tutti i sacrifici che ho fatto per te in questi anni” pensò l’asino. E siccome non aveva alcuna voglia di vedersi ridotto a pelle di tamburo, non appena il padrone si allontanò per prendere accordi col macellaio, ne approfittò per fuggire più in fretta che poté, quanto gli consentivano le zampe doloranti. “Non sarò più capace di portare pesi e la schiena mi fa male, ma ho ancora un raglio potente. E ho imparato anche a suonare il liuto. Ho un’idea: andrò a Brema e mi farò assumere come musicista nella banda cittadina” pensò l’asino, ottimista. Armato di

belle speranze, si avviò di buon passo verso Brema. La strada era lunga e ci volevano almeno due giorni di cammino.


2. Padrone e cane Dopo non molto, l’asino si imbatté in un cane da caccia, sdraiato sul ciglio della strada. Il poverino sembrava sul punto di tirare le cuoia: ansimava e sbuffava come un mantice. “Ehilà, amico, che ti succede? Perché sbuffi in quel modo?” gli chiese l’asino, fermandosi davanti a lui. “Sapessi … sono appena scampato a una triste fine: Il mio padrone voleva sbarazzarsi di me. E pensare che sono sempre stato il suo cane più fedele. Dovevi vedermi da giovane: non c’era fagiano, lepre o pernice che mi sfuggisse, ed ero il prediletto del mio padrone. Ma adesso sono diventato vecchio e non ho più l’agilità e le energie di un tempo. Le ultime le ho spese tutte per sfuggire alla morte. Ed eccomi qui, vecchio, debole e inutile. Come farò a vivere, ora?” “su, su, non ti abbattere, devi reagire. Guarda me: anch’io stavo per fare la tua fine e sono scappato. Ora vado a Brema a suonare nella banda. Unisciti a me, io suonerò il liuto e tu, vediamo … tu potresti suonare la grancassa”, propose l’asino. Il vecchio cane da caccia si sollevò a fatica sulle zampe e disse:”Perché no? E vada per la grancassa:

tutto sommato, ho solo da guadagnarci. Meglio battere la grancassa che essere abbattuto.” “Così mi piaci! Vedrai, ci prenderanno subito: con te alla grancassa e me al liuto, la banda farà un affare.”


3. Padrone e gatto Così i due compari ripresero insieme il cammino, ragliando e latrando che era un piacere. Dopo un po’ incontrarono un gatto acciambellato su un muretto. I poverino aveva un aspetto malandato e l’aria più infelice del mondo. “Beh, e a te che cosa è successo? Cos’è quell’aria mogia? Raccontalo a noi che siamo esperti” scherzò l’asino. “Sono il felino più sventurato del mondo” miagolò triste il gatto. “Fino a poco tempo fa ero il re della casa. Spadroneggiavo, e tutti mi volevano bene. Ero considerato il più grande cacciatore di topi. Ma ora la mia vista non è più quella di una volta, i denti mi fanno male e ai topi preferisco un sonnellino vicino alla stufa. Così la mia padrona si è stancata di me, mi ha acchiappato e stava per affogarmi dentro la fontana. Ma sono riuscito a scappare per un pelo, proprio per un pelo. Ed eccomi qui, senza un tetto, senza un fuoco, senza niente da mangiare.” “Sta’ allegro, ci siamo qui noi!” esclamò l’asino. “Alzati e seguici. Stiamo andando a Brema a suonare nella banda musicale. Ho il sospetto che tu te ne intenda di serenate: perciò smettila di lagnarti,

riserva i tuoi miagolii per Brema e vedrai che anche il tuo stomaco ne trarrà vantaggio.” Il gatto non si fece pregare. La prospettiva di riempire la pancia gli diede nuove forze, così si unì ai due compari.


4. Padrone e gallo Insieme i tre ripresero il cammino e arrivarono nel cortile di una fattoria. Sulla porta della casa c’era un gallo che cantava con tutta la forza che aveva in corpo, ma i suoi sembravano più chicchirichì di disperazione che di gioia. “Ma sei ammattito?” disse l’asino. “Ci stai rompendo i timpani, e non è più l’alba, è pomeriggio inoltrato.” “Sto annunciando il bel tempo. Domani è giorno di gran festa e la mia padrona ha deciso di tirarmi il collo e mettermi in pentola. Così canto e mi sfogo prima di finire nel piatto.” “Non essere sciocco: visto che hai una bella voce, unisciti a noi. Stiamo andando a Brema a cantare e suonare nella banda cittadina” disse l’asino. Il gallo accettò di buon grado: meglio tentare la ventura che finire rosolato con carote e cipolle. E così tutti e quattro si misero in cammino.


Conosciamo meglio i personaggi principali della fiaba lavorando in gruppi di quattro bambini L’ASINO

IL CANE

Com’era l’asino da giovane?...........................................

Com’era il cane da giovane?...........................................

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Come è da vecchio? ........................................................

Come è da vecchio? ........................................................

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Come si sente? ...............................................................

Come si sente? ...............................................................

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Cosa vorrebbe fare? .......................................................

Cosa vorrebbe fare? .......................................................

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IL GALLO

IL GATTO

Com’era il gallo da giovane?...........................................

Com’era il gatto da giovane?...........................................

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Come è da vecchio? ........................................................

Come è da vecchio? ........................................................

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Come si sente? ...............................................................

Come si sente? ...............................................................

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Cosa vorrebbe fare? .......................................................

Cosa vorrebbe fare? .......................................................

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IL TEMPO DELLA PARTE INIZIALE DELLA FIABA Quando avvengono i fatti? Una volta, tanto tempo fa

DA QUALI LUOGHI PROVENIVANO I QUATTRO PROTAGONISTI? Collega ogni animale al proprio ambiente con una freccia

Ieri Una settimana fa

ASINO

ABITAZIONE DI UN CACCIATORE

PAROLE DEL TEMPO CHE ABBIAMO INCONTRATO ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………..

CANE

MULINO

GATTO

FATTORIA

GALLO

CASA


QUALI STRUMENTI MUSICALI VOLEVANO SUONARE L’ASINO E IL CANE NELLA BANDA CITTADINA DI BREMA?

……………………………………………………………. voleva suonare il LIUTO. Il liuto è uno strumento musicale a corde composto da un manico sul quale il musicista preme con le dita le corde nelle posizioni opportune, e da una cassa armonica

……………………………………… voleva suonare la GRANCASSA. La grancassa è il tamburo più grande di un'un’orchestra sinfonica, di una banda musicale o di una batteria.


Secondo te, perché i padroni dei quattro protagonisti non vogliono più tenere i loro animali?

Parole difficili che abbiamo spiegato a voce

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SVILUPPO DELLA FIABA 5. Incontro e viaggio Ma ormai la giornata era alla fine, e di lì a poco scese la sera. “Cari amici, ci converrà trovare un riparo per la notte” propose l’asino. “Laggiù c’è un boschetto. E quella grossa quercia sembra faccia al caso nostro.” L’asino e il cane si sistemarono sotto l’albero, il gatto si acciambellò sui rami più bassi. Il gallo invece volò in cima per mettersi al sicuro e, prima di nascondere il capo sotto l’ala, diede un’ultima occhiata intorno. 6. Avvistamento della casa “Ehi, laggiù vedo una luce” gridò ai compagni. “E se c’è una luce, deve esserci anche una casa.” “E allora cosa aspettiamo ad andarci? Quattro mura sono meglio dell’aria aperta, e si evita l’umidità della notte” disse l’asino. “Un pezzo di carne sotto ai denti non sarebbe niente male. E se c’è un posto in cui possiamo trovarlo, è

una casa” aggiunse il cane. Si avviarono verso la luce e presto la videro brillare nitida e vicina. Veniva da un casolare: era illuminato a festa ed era abitato da briganti.



7. Briganti e ricchezze I quattro compari si avvicinarono con passo felpato e l’asino, che era il più alto di tutti, sbirciò alla finestra. “Che cosa vedi?” chiese il gallo a bassa voce. “Vedo.. vedo i briganti che stanno facendo festa. Sono tutti intorno a una tavola imbandita e bevono vino a garganella.” “Un bel banchetto farebbe proprio al caso nostro. Eh, sì!” commentò il gallo. “Certo non sarebbe niente male se potessimo entrare”, aggiunse l’asino, con l’acquolina in bocca. 8. Piano di attacco ai briganti I quattro amici si riunirono e discussero sul da farsi. Come cacciare i briganti e impossessarsi della casa? Non sembrava un’impresa facile, ma alla fine ebbero una brillante idea. L’asino si appoggiò alla finestra con le zampe davanti, il cane gli saltò in groppa, il gatto si arrampicò sul cane, e infine il gallo si alzò in volo e si accoccolò sulla testa del gatto. Così sistemati, a un segnale convenuto, cominciarono tutti insieme un chiassoso concerto: l’asino ragliò, il cane abbaiò, il gatto miagolò con tutto il fiato che aveva in gola e il gallo emise un sonoro chicchirichì. Con un grande frastuono, tra ragli, ringhi e acuti miagolii, i quattro irruppero dalla finestra, facendo tintinnare i vetri.


PERCHE’ I QUATTRO VECCHI ANIMALI DECIDONO DI STARE ASSIEME E DI ANDARE A BREMA?

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ARRIVATA LA SERA L’ASINO, IL CANE, IL GATTO E IL GALLO SI SISTEMANO IN MODI DIVERSI PER RIPOSARE; SAI DIRE QUALI SONO? L’ASINO SI SISTEMA ……………………………………………………………………….. IL CANE VA ……………………………………………………………………………………….. IL GATTO ………………………………………………………………………………………….. IL GALLO ……………………………………………………………………………………………

ALL’IMPROVVISO I QUATTRO ANIMALI SCORGONO UNA CASA IN LONTANANZA. QUAL E’ L’ELEMENTO CHE LA FA NOTARE , VISTO CHE E’ BUIO?

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UNA VOLTA AVVICINATI ALLA CASA, COSA NOTANO AL SUO INTERNO?

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A QUESTO PUNTO LA STORIA PRESENTA ALTRI PERSONAGGI.

COSA STANNO FACENDO NELLA STORIA?

CHI SONO?

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CHI SONO, SECONDO TE, I BRIGANTI?

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I QUATTRO AMICI PREVEDONO UN PIANO D’ AZIONE, UNO STRATAGEMMA PER POTER RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA FAME. QUALI “ARMI” USANO? ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


9. Fuga dei briganti I briganti a quell’orrendo trambusto, balzarono in piedi, sgomenti. Erano uomini grandi e grossi, erano feroci banditi, eppure, sentendo quello schiamazzo e vedendo quell’orrenda sagoma informe comparire all’improvviso, si spaventarono a morte. Rovesciando sedie e panche e gridando di paura, spalancarono la porta e fuggirono a gambe levate nel buio della notte, allontanandosi il piÚ possibile dalla casa stregata.


Ricerco con i miei compagni il significato di alcune parole ed espressioni di cui ancora non conosco bene il significato Passo felpato

I quattro animali mettono in fuga i briganti con un’orrenda sagoma, ma anche con i loro versi. Collega ogni animale al proprio verso e alla relativa onomatopea

………………………………………………………………………………. miaoo

………………………………………………………………………………. Bere a garganella

raglia

………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………. Segnale convenuto

abbaia

io.io.io

………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………. Spaventarsi a morte

miagola

chicchirichì

………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………. Bau, bau

Fuggire a gambe levate ……………………………………………………………………………….

canta Disegni tratti da www.midisegni.it

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Imparo a riconoscere alcuni versi di altri animali.

CHI È CHE ..?

CHI È CHE ..? BOMBISCE

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GRIDA

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MUGGHIA

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GRACIDA

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BELA

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STARNAZZA

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FRINISCE

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RUGGISCE

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ZIGA

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GRUGNISCE

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TUBA

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RONZA

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BARRISCE

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NITRISCE

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CHIOCCIA

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PARLA

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ULULA

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GARRISCE

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BRAMISCE

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SIBILA

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GUAIOLA

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PIGOLA

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STRIDISCE

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CHIOCCOLA

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GLOGLOTTA ……………………………………………………………

PAUPULA

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SQUITTISCE ……………………………………………………………

ZIRLA

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10. Cena nella casa E così i quattro amici entrarono da padroni nella casa ormai vuota. I briganti, nella loro fuga precipitosa, avevano lasciato la tavola apparecchiata, con moltissimi avanzi golosi. “Guardate, guardate che meraviglia! Non ho mai visto tante squisitezze tutte per me” esclamò il cane, gettandosi su una gigantesca braciola di maiale. “E che pesce profumato e delizioso!” miagolò il gatto, addentando una trota lessa. Il gallo si gettò a becchettare un paiolo di polenta, mentre l’asino infilò il muso in una cesta e fece man bassa di mele e verdure fresche. “Amici, questa è vita!” disse il gatto alla fine. “Con lo spavento che si sono presi, i briganti per questa notte non si faranno rivedere.”


11. Riposo Dopo la gran mangiata, ai quattro amici venne sonno. “Mangiare, abbiamo mangiato; ora ci meritiamo un buon riposo. La giornata è stata lunga e piena di emozioni: troviamo un posto comodo e facciamoci una bella dormita. Domattina proseguiremo il nostro cammino per Brema”, propose l’asino. Spensero la luce e ognuno si sistemò a modo suo. Il gatto si acciambellò nel camino tra la cenere tiepida. Il cane si accucciò sul tappeto davanti alla porta sul retro. L’asino andò nel cortile e si sdraiò sul letamaio. Il gallo svolazzò sopra la trave maestra. Erano così stanchi per le avventure della giornata che cinque minuti dopo dormivano della grossa. Ma intanto che fine avevano fatto i briganti?


12. La reazione dei briganti Dopo essere fuggiti, i manigoldi si erano ritrovati nel bosco e da lì osservavano il casolare, per vedere che cosa succedeva. “Guardate, ora è tutto buio e pare tranquillo” disse il capo dei briganti. “Siamo stati degli sciocchi a fuggire in quel modo. Passi per la cena, ma ora chiunque può entrare e impossessarsi del nostro bottino. Uno di noi deve tornare là dentro in perlustrazione.” Si tirò a sorte, e il caso scelse un giovane brigante che in verità non era molto coraggioso. “Devo proprio andare? Non posso aspettare domattina?” propose quello, timidamente. “Non fare il codardo. Vedi anche tu che la casa è al buio e non si sente alcun rumore. Vai, è un ordine!” disse il capo dei briganti con un tono che non ammetteva repliche.


Come si sentono i briganti fuggiti dalla casa?

Com’era il giovane brigante?

(Segna con una crocetta la risposta corretta)

(Segna con una crocetta la risposta corretta)

Coraggiosi

Coraggioso

Veloci

Codardo

Sciocchi

Timido

Impaurito


13. Perlustrazione del giovane brigante Il giovane brigante lasciò la combriccola e si avviò, guardandosi alle spalle decine di volte. Sussultava per ogni ramo spezzato o richiamo d’uccello. Era passata la mezzanotte e tutto sembrava molto tranquillo. Si avvicinò alla casa con fare circospetto e guardò dalla finestra: era troppo buio e non si vedeva nulla. Fece il giro, si avvicinò all’entrata e accostò l’orecchio alla porta: dall’interno non veniva alcun rumore. “Bene bene, la casa sembra vuota: quel mostro, o qualsiasi cosa fosse, non c’è più. Ha ragione il capo: siamo stati proprio degli sciocchi. Probabilmente a spaventarci è stato solo un gufo, o qualche altra bestia entrata in casa” pensò il ragazzo, posando la mano sulla maniglia.


14.Il gatto graffia

15.Il cane morde

Il brigante entrò nella stanza, cercando di non fare alcun rumore. Gli parve che tutto fosse in ordine. “Accidenti, non si vede a un palmo dal naso con questo buio. Come faccio a trovare il bottino? E’ meglio accendere un lume” pensò il giovane. Si diresse a tentoni verso la cucina, prese un lume che si trovava sopra il tavolo e poi camminò deciso verso il camino, dove scorse delle braci che ardevano ancora. Mal gliene incolse: quelle non erano braci, erano gli occhi sbarrati del gatto, rossi e ardenti come carboni infuocati. L’uomo si chinò e vi accostò il lume per accenderlo. Ma il gatto non gradì affatto di essere disturbato e balzò su come una molla, soffiando e graffiando il malcapitato sul viso e sulle braccia.

“Ohi, ahi, cos’è? Cos’è che succede?” gridò il brigante, balzando all’indietro, agghiacciato. Indietreggiò senza sapere dove metteva i piedi e, procedendo a tentoni, cercò di raggiungere l’uscita sul retro, ma senza accorgersene inciampò nel cane disteso davanti alla porta. Quello, risvegliato in modo brusco, addentò il polpaccio del giovane, lasciandogli i segni dei suoi canini. “Aiuto, la casa è stregata!” urlò il poveretto, terrorizzato e dolorante. Con la forza della disperazione, brancolando nel buio, l’uomo riuscì ad afferrare la maniglia e ad aprire la porta. Poi, liberandosi con uno strappo dalla morsa che gli attanagliava la gamba, corse fuori nel cortile, finalmente all’aria aperta.


16. L’ asino scalcia I guai del povero brigante non erano ancora finiti. Quando ormai pensava di essere al sicuro, passò davanti al letamaio. L’asino, risvegliato dal trambusto, si era già preparato all’attacco, con le zampe pronte a scattare. Così, non appena il poverino passò davanti a lui, uscì dall’ombra e gli sferrò un potente calcione con le zampe di dietro. “Altro che carne da macello! Se mi vedesse il mio padrone, si stupirebbe” pensò l’asino, soddisfatto di sé.

17. Il gallo urla A quel punto anche il gallo, risvegliato dal gran baccano, cominciò a strillare con quanto fiato aveva in gola:”Chicchirichì, chicchirichì!” “Aiuto! Qualcuno mi aiuti, venitemi in soccorso!” urlava intanto il poveretto, fuggendo zoppicante verso il bosco


18. Racconto del brigante fuggito “Quella casa è infestata dai demoni. Me ne sono capitate di tutti i colori!” raccontò il giovane quando riuscì a raggiungere gli amici briganti. “Non appena vi ho messo piede e ho fatto per accendere un lume, una strega mi è saltata addosso e mi ha graffiato con le sue unghiacce. Poi, quando sono riuscito a guadagnare la porta, un uomo mi ha ferito alla gamba col suo coltello, e quando ho raggiunto il cortile, una specie di mostro mi si è avventato contro e mi ha preso a bastonate. E per finire, dal tetto un giudice ha gridato: “Portatemi qui il furfante!”. A questo punto è un solo miracolo se sono ancora vivo. E consiglio anche a voi di non mettere più piede in quella casa, se non volete fare una brutta fine.”


CONCLUSIONE 19. Ritirata dei briganti Così i briganti decisero di fuggire lontano da quel posto e rinunciare al loro bottino. E da allora non si fecero più rivedere 20. Fierezza della vittoria E i nostri quattro amici? L’asino, il cane, il gatto e il gallo se la ridevano come matti. “Avete visto come è scappato? Sembrava che avesse di fronte il diavolo in persona” disse il gallo. Ma dovevate vedere la faccia che ha fatto quando gli ho soffiato addosso e l’ho graffiato” aggiunse il gatto 21. La banda di amici dimentica Brema “Sì, ma adesso che cosa facciamo?” chiese il cane. Beh, visto che qui si sta così bene, e probabilmente non rivedremo più i briganti … restiamo qui” propose l’asino. E così i quattro compari abbandonarono l’idea di andare a Brema, per far parte delle banda e rimasero nella casa del bosco. Ci stavano così bene che non vollero lasciarla mai più. Il testo è tratto da “I musicanti di Brema”, una fiaba dei fratelli Grimm illustrata da Roberta Ingaramo “Le fiabe da ascoltare”, Fabbri Editori, Milano 2006 (con CD allegato).


Perché il giovane brigante si avvicina al focolare? -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Chi erano in realtà “la strega e i demoni” che avevano infestato la casa? -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Cosa succede in seguito? (riordina i fatti numerandoli in sequenza)

 Il gatto graffiò il viso e le braccia del brigante  Il gallo cominciò a strillare con tutto il fiato che aveva in gola  Il cane gli addentò il polpaccio  Il brigante spaventato scappò e raggiunse i suoi compari  L’asino gli sferrò un potente calcio

Come si conclude la fiaba? -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


Tra i quattro animali della storia, quale ti piace di più?

Quale dei quattro musicanti ti piacerebbe essere?

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Perché?

Perché?

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OSSERVA E COLORA LE VIGNETTE. SCRIVI I DIALOGHI NEI FUMETTI E LE DIDASCALIE. (Questa attività è tratta da www.latecadidattica.it – e da www.midisegni.it) )

Osservo le vignette


Come i musicanti di Brema anche noi bambini siamo tutti diversi, ma se ci mettiamo insieme e impariamo a conoscerci e a rispettarci, possiamo formare una grande forza: quella dell’amicizia e della solidarietà.

Noi bambini abbiamo letto, cantato,.. “I Musicanti di Brema”

disegnato,

Attraverso questa fiaba dei fratelli Grimm siamo riusciti a capire che “l’unione fa la forza” anche quando i singoli personaggi sono deboli. Infatti, l’asino, il cane, il gatto e il gallo, animali così diversi, anche se vecchi e deboli sono molto bravi nel prevalere insieme contro chi vuol far loro del male. Insieme riescono a sconfiggere la preoccupazione e la tristezza. Con astuzia e coraggio superano molte difficoltà riuscendo a risolvere i loro problemi.

La forza dell’amicizia è molto importante nella nostra vita; ci dà gioia, ci aiuta a star bene anche nei momenti difficili; ci dà pure coraggio e forza per raggiungere uno scopo. Questa fiaba ci ha fatto capire inoltre che le persone anziane sono importanti e vanno rispettate.


EMOZIONIAMOCI A TEATRO! “I MUSICANTI DI BREMA” AL MALIBRAN DI VENEZIA

Era la storia di quattro animali che erano fuggiti dalle loro case per non essere ammazzati dai loro padroni. Andavano a cercar fortuna nella città di Brema. La scena che mi è piaciuta di più è stata quella in cui si vedevano il bosco intricato con i rami, fantasmi e fumo. Mi è piaciuta perché i

Ieri è stata una giornata particolare perché invece di andare a scuola come al solito, siamo andati a Venezia.

quattro musicanti urlavano per la paura di stare al buio. Terminato lo spettacolo non siamo andati subito in stazione

Tutto è cominciato alle 7:23 quando noi di seconda siamo partiti

perché c’era una manifestazione di protesta. Ci siamo andati dopo

dalla stazione del treno di San Stino di Livenza assieme ai nostri

aver mangiato un panino e abbiamo finito il nostro pranzo al

compagni di prima e alle nostre maestre.

calduccio in treno, in un vagone tutto nostro!

Faceva tanto freddo, ma noi eravamo ben coperti.

E’ stata proprio una bella esperienza ascoltare suonare tanta bella

Una volta arrivati a Venezia abbiamo camminato a lungo per raggiungere il Teatro Malibran; siamo entrati al caldo e dopo un

po’

è

iniziato

lo

spettacolo

“I

musicanti

di

Brema”

musica, sentire le voci dei bambini cantanti, vedere le scenografie ricche di colori chiari e scuri e cantare assieme al coro! E’ stata proprio una bella giornata ricca di emozioni

Sara

organizzato dalla Fondazione Teatro alla Fenice. Il libretto dell’opera era di Roberto Piumini, mentre la musica era del Maestro Andrea Basevi che abbiamo conosciuto di persona prima di entrare a teatro. Prima dell’inizio dello spettacolo, abbiamo fatto le prove di canto assieme ai bambini del coro. Poi le luci della sala si sono spente: solo il palco era illuminato. La storia è stata raccontata attraverso la musica e le canzoni.

Roberto Piumini e Andrea Basevi


Locandina dello spettacolo in programma il giorno14 dicembre 2010 presso il Teatro Malibran di Venezia


A Teatro ognuno di noi ha ricevuto un libretto o meglio un quaderno di esplorazione della fiaba

ricco di

illustrazioni, informazioni, proposte da cantare e interpretare.


L’ incontro con un artista

L’asino

L’artista Antonio Boatto è venuto nella nostra scuola per mostrarci come ha utilizzato la creatività per realizzare i personaggi e i luoghi della fiaba attraverso il

Il cane

disegno. Ci ha donato le illustrazioni che noi abbiamo anche utilizzato nei nostri quaderni. Eccoli: Il gatto

Il gallo


La casa dei briganti

I musicanti si attivano per spaventare i briganti


La fuga dei briganti

I briganti si consultano


INCONTRO CON L’ARTISTA : ANTONIO BOATTO CI INSEGNA COME POTER REALIZZARE UN PAESAGGIO E..


.. ALCUNE EMOZIONI SU VOLTI UMANI

5 “QUESTA POTREBBE ESSERE LA CASETTA DEI MUSICANTI DI BREMA”


CIAO E GRAZIE!


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