IGAV "Dipingere il presente"_cartella stampa

Page 1

DIPINGERE IL PRESENTE Capri – Certosa di San Giacomo 6 settembre - 11 ottobre 2015 Mostra collettiva di arte contemporanea Ideata dall’IGAV - Istituto Garuzzo per le Arti Visive in collaborazione con il Polo museale della Campania e realizzata con il CAEG – China Arts and Entertainement Group Main partner SisalPay A cura di Alessandro Demma e Fang Zhenning

INAUGURAZIONE SABATO 5 SETTEMBRE, ORE 19 Per il secondo anno consecutivo l’IGAV - Istituto Garuzzo per le Arti Visive torna a Capri alla Certosa di San Giacomo. Il 5 settembre si inaugura Dipingere il presente, una mostra collettiva dedicata alla pittura contemporanea che riunisce 13 artisti italiani e 13 artisti cinesi e prosegue nell’ormai consolidato impegno IGAV di confronto e scambio tra le culture artistiche dei due Paesi. La mostra è il risultato di una profonda ricerca sulle trasformazioni che la pittura sta assumendo come pratica concettuale, sperimentazione linguistica e punto di osservazione per indagare le dinamiche sociali e culturali della nostra epoca globalizzata. Il progetto, a cura di Alessandro Demma e Fang Zhenning, partendo dalla lunga tradizione visiva comune all’Italia e alla Cina, vuole analizzare i problemi e le domande della vita contemporanea e gli strumenti possibili per decodificarla dall’interno dello spazio pittorico. L’esposizione presenta un’immagine della pittura che si estende dalle tecniche tradizionali alle tecnologie attuali. Un percorso fisico e mentale tra opere che riflettono sugli aspetti critici e concettuali della mostra attraverso alcuni passaggi fondamentali: l’osservazione, l’interiorizzazione, la creazione ed infine la rappresentazione. La pittura si è a lungo identificata con la rappresentazione dello spazio, sia come luogo fisico che mentale. Questo rimane uno dei temi di ricerca più importanti e al contempo complessi dell’arte contemporanea. L’opera, che sia la costruzione di uno spazio, o la sua decostruzione, figurativo, astratto o concreto richiede di essere abitata come un luogo fisico, antropologico o metafisico. Le opere esposte entrano in dialogo con le stratificazioni storico-artistiche della Certosa collegando il passato alle domande del presente e alle possibilità future dell’arte per una narrazione dell’arte italiana e cinese contemporanee. La Certosa si conferma suggestivo e privilegiato luogo di incontro di diverse esperienze dell’arte, così come è stata fonte di conoscenza e di dibattito lo scorso anno con la mostra Visioni contemporanee, organizzata dall’IGAV. Dipingere il presente è ideata dall’IGAV - Istituto Garuzzo per le Arti Visive in collaborazione con il Polo museale della Campania e realizzata con il CAEG - China Arts and Entertainement Group, main partner SisalPay.


Artisti italiani in mostra: Andrea Aquilanti; Franko B; Fabrizio Cotognini; Alberto Di Fabio; Massimiliano Galliani; Paolo Gonzato; Corinna Gosmaro; Silvia Hell; Mariangela Levita; Marco Neri; Pierluigi Pusole; Alessandro Sarra; Giancarlo Scagnolari. Artisti cinesi in mostra: Cang Xin; Chen Haoyang; Chen Wenling; He Wenjue; Huang Ying; Li Di; Li Lei; Liu Jianfeng; Meng Luding; Tao Na & Cong Xiao; Zhang Yanzi; Zhang Zhaohui; Zhou Yangming. Main partner: SisalPay. Con il Patrocinio di: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale; Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese; Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia; Regione Campania; Città Metropolitana di Napoli; Città di Capri; Comune di Anacapri; GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani; Istituto Confucio - Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Partner: Flyren; Ristorante Paolino. Sponsor tecnici: Gelo Capri; Staiano Autotrasporti. Certosa di San Giacomo Via Certosa 1, 80073 - Capri Dal 6 settembre all’11 ottobre 2015 Orari: da martedì a domenica, ore 11-14 / 17-20; lunedì chiuso Ingresso € 4,00 (mostra e Certosa) Inaugurazione sabato 5 settembre, ore 19. Sabato 10 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa dall’AMACI, ingresso gratuito alla mostra.

Per informazioni: Certosa di San Giacomo Tel. +39 081.8376218 www.polomusealenapoli.beniculturali.it IGAV – Istituto Garuzzo per le Arti visive Tel. +39 011.8124456 info@igav-art.org www.igav-art.org

Ufficio stampa Polo museale della Campania Simona Golia, Tel. +39 081.2294478; pm-cam.uffstampa@beniculturali.it IGAV, Elettra Pr Elettra Zadra, Tel. +39 335 5929854; elettra.zadra@elettrapr.it Mauro Perego, Tel. +39 393 8188596; mauro.perego@elettrapr.it


PAINTING THE PRESENT Capri – Certosa di San Giacomo 6 September - 11 October 2015 Group exhibition of contemporary art Conceived by IGAV – Istituto Garuzzo per le Arti Visive in partnership with the Polo museale della Campania and staged in collaboration with CAEG – the China Arts and Entertainment Group Main partner: SisalPay Curated by Alessandro Demma and Fang Zhenning

INAUGURATION ON SATURDAY 5 SEPTEMBER AT 7.00 PM For the second year running, IGAV – Istituto Garuzzo per le Arti Visive is returning to the Certosa di San Giacomo on the Italian island of Capri. 5 September will see the inauguration of Painting the Present, a group show dedicated to contemporary painting, which brings together 13 Italian artists and 13 Chinese artists and is the continuation of IGAV’s consolidated commitment to organising art-based cultural exchanges between the two countries in question. The exhibition is the result of in-depth research into the transformations being experienced by painting as a conceptual practice, a form of linguistic experimentation and an observation point from which to investigate the social and cultural dynamics of our globalised epoch. The project, curated by Alessandro Demma and Fang Zhenning, takes as its starting point the long visual tradition shared by Italy and China and is geared towards analysing the problems and demands of modern life and the possible tools available to decodify it from within the pictorial space. The exhibition presents an image of painting that extends from traditional techniques to current technologies, offering a physical and mental pathway through works that reflect upon the critical and conceptual aspects of art via a number of fundamental stages: observation, interiorisation, creation and, last but not least, representation. Painting has long been identified with the representation of space, as both a physical and a mental locus. This remains one of the most important – and at the same time, complex – themes of contemporary art. The work, whether it is concerned with the construction of a figurative, abstract or real space, or with the deconstruction of that space, has to be inhabited as a physical, anthropological or metaphysical place. The works on show enter into a dialogue with the historical/artistic stratifications of the Certosa, connecting the past to the demands of the present and to the future possibilities of art, in order to provide a narrative of contemporary art in Italy and China. The Certosa is a special, highly evocative meeting place for such diverse experiences of art; similarly, it served as a backdrop for encounter and debate last year when it played host to the IGAV-organised exhibition entitle Contemporary Visions.


Painting the Present was conceived by IGAV – the Garuzzo Institute for the Visual Arts, in partnership with the Polo museale della Campania (Campania Region Museum Hub), and is being staged in collaboration with CAEG – the China Arts and Entertainment Group. Main partner: SisalPay. Italian artists in the show: Andrea Aquilanti; Franko B; Fabrizio Cotognini; Alberto Di Fabio; Massimiliano Galliani; Paolo Gonzato; Corinna Gosmaro; Silvia Hell; Mariangela Levita; Marco Neri; Pierluigi Pusole; Alessandro Sarra; Giancarlo Scagnolari. Chinese artists in the show: Cang Xin; Chen Haoyang; Chen Wenling; He Wenjue; Huang Ying; Li Di; Li Lei; Liu Jianfeng; Meng Luding; Tao Na & Cong Xiao; Zhang Yanzi; Zhang Zhaohui; Zhou Yangming. Main partner: SisalPay. With the patronage of: the Italian Ministry of Culture and Tourism; the Italian Ministry of Foreign Affairs and International Co-operation; the Ministry of Culture of the People’s Republic of China; the Embassy of the People’s Republic of China in Italy; Regione Campania (Campania Region); Città Metropolitana di Napoli (the Metropolitan City of Naples); Città di Capri (the City of Capri); Comune di Anacapri (the Municipality of Anacapri); GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani (Association for the Circuit of Young Italian Artists); Istituto Confucio - Università degli studi di Napoli “L’Orientale” (Confucius Institute – University of Naples “L’Orientale”). Partner: Flyren; Ristorante Paolino. Technical sponsors: Gelo Capri; Staiano Autotrasporti. Certosa di San Giacomo Via Certosa 1, 80073 – Capri, Italy From 6 September to 11 October 2015 Opening times: from Tuesday to Sunday, 11am – 2pm / 5pm – 8pm; closed Mondays Entry fee € 4.00 (exhibition + the Certosa) Inauguration Saturday 5 September, 7pm. Free entry to the exhibition on Saturday 10 October to mark the AMACI’s “Giornata del Contemporaneo”. For more information: Certosa di San Giacomo Tel. +39 081 8376218 www.polomusealenapoli.beniculturali.it IGAV – Istituto Garuzzo per le Arti Visive Tel. +39 011 8124456 info@igav-art.org www.igav-art.org Press Office Polo museale della Campania Simona Golia, Tel. +39 081 2294478; pm-cam.uffstampa@beniculturali.it IGAV, Elettra PR Elettra Zadra, Tel. +39 335 5929854; elettra.zadra@elettrapr.it Mauro Perego, Tel. +39 393 8188596; mauro.perego@elettrapr.it


DIPINGERE IL PRESENTE 13 Artisti Italiani 13 Artisti Cinesi

цg䊑 Ńšáœżŕ˝—ŕĄ™㢪áľ&#x;ᇌ ŃšŃ?ഭ㢪áľ&#x;ᇌ

PAINTING THE PRESENT

LO SPAZIO DELL’OPERA Charles Baudelaire nel 1863 lanciava una sďŹ da ai pittori del suo tempo, invitandoli a lasciare da parte i soggetti tradizionali per dedicarsi con attenzione al mondo circostante, in rapido mutamento, creando dei dipinti capaci di catturare il “transitorioâ€?, il “fuggitivoâ€?, il “contingenteâ€?. Percepire, agire e rappresentare lo spazio dell’opera, interrogarlo per sviluppare riessioni e mettere in questione i concetti di fare arte oggi, sono questi i passaggi che caratterizzano la mostra Dipingere il presente; un viaggio strutturato che prende forma dalla sequenza di alcuni passaggi fondamentali: l’osservazione, l’interiorizzazione, la creazione ed inďŹ ne la rappresentazione. La mostra presenta le forme in divenire di un linguaggio che costituisce un mezzo per riettere sul modo di creare e leggere le immagini, inteso come attivitĂ essenziale della vita contemporanea in Cina e in Italia. Le opere esposte offrono, cosĂŹ, lo spunto per una riessione sulla nuova identitĂ e la nuova “manieraâ€? di rappresentare l’esistenza attuale e per una ricerca sulle trasformazioni che la pittura sta assumendo, come pratica concettuale e di sperimentazioni linguistiche, e soprattutto come punto di osservazione per indagare le dinamiche sociali e culturali della nostra epoca globalizzata. La pittura, il linguaggio piĂš tradizionale dell’arte, da sempre rappresenta un elemento essenziale per descrivere lo “spiritoâ€? del proprio tempo, lo spazio d’indagine dell’essenza della societĂ , delle strutture culturali, politiche, fenomenologiche e antropologiche dell’uomo. L’obiettivo del progetto è quello di aprire un dibattito tra due culture, entrambe caratterizzate da una forte tradizione pittorica, analizzando questa tecnica come strumento ed espressione per decodiďŹ care la vita contemporanea. Dipingere il presente vuole indagare e analizzare i concetti legati alla rappresentazione dello spazio, inteso come luogo ďŹ sico e mentale dell’esistenza, per confrontarsi su uno dei temi di ricerca piĂš importanti e al contempo complessi dell’arte attuale. Che sia la costruzione di uno spazio o la sua decostruzione, la sua raffigurazione reale o illusoria, lo spazio dell’opera deve essere sempre abitato, in senso antropologico e metaďŹ sico, dall’artista.

13 Italian Artists 13 Chinese Artists ÖŒ૱ă‚Şä°¤ á’¤Ëˆŕźżá‰„gâŒ’á—§ă§Ąá‰„ă”‰á–ƒᰌⲴ㢪áľ&#x;á‡ŚÔœНҜáĄˆŇ–Ëˆăžąâ‰˛Ô†Ôœă?ĄâżŤŐ?ă”?ă”ˆâ­ŤŃŤäťˆă˜źäłśŃ?㋎্࣋â€ŤâŒ˜ŢŁâ€Źŕ´¤ă”…ŕľ˜ ԆԜ䓛䗊ᘛä™?ŕ¨ˆŕĽ†ⲴŃ†â­źËˆŕĄ‹ÖŒÖŒ૱ᒌᤕᴚጅἚÄ€âˇœä°¤Ä Çƒ Ä€ä–œâˇœণä™?Ä ŕŞźÄ€â€Ťâ?ŚÚŚâ€ŹÄ Ⲵăœ­ŕŁ‹Ç„á??â¸•Çƒăş˜⧠ᒌኅ⽪ ÖŒ૱ă‚Şä°¤ËˆÔ„ă“śâš„ă‚ŚÇƒ৽á™?á’Śá¨€ŕ ŞáˆŠá–ƒН㢪áľ&#x;ŕĄ‹ÖŒឲá˜Ľâ˛´ä?˜⯠䘉Ň?ឲá¤œŇśÇ‰Ń†g䊑NJኅ৲ኅ㢪áľ&#x;ᇌ㢪áľ&#x;ो ÖŒä—ˇă€ťâ˛´â˘Šá–ąÇ„ä˜‰áą&#x;Đ°Ńšă”ƒáś´ŕĽ†Ⲵ᯾ă€ťËˆÖŒ૱Ⲵᖒ᥀᜕ⓀҞаÓ‹สáľœŕĄ‹ÖŒ乌⇼˖㿲áˆ?ÇƒŢľâ´ąÇƒŕĄ‹ÖŒËˆᴰਞáą&#x;ăş˜ ⧠Ç„

ANDREA AQUILANTI FRANKO B CANG XIN CHEN HAOYANG CHEN WENLING FABRIZIO COTOGNINI

䘉⅑ኅ㿸ኅ⧠Ҝа⿽ŕĄ‹ÖŒá’Śä°ľäˆŤŕ´Žâ€Ťâ˛´Űżâ€ŹáŻ â€ŤŢ¤â€Źäˆ?ä€°á–’á”żËˆä˜‰ŕľ˜Ń?ഭટáœżŕ˝—ŕĄ™äœ­ăť›â´ťÖŒáą&#x;á–ƒÔ“㢪áľ&#x;Ⲵэ㞹ŕŁ˜ŕŁ‹Ç„ ↔⅑৲ኅ֌૱á¨€â€Ť×‹â€ŹŇśĐ°ŃšáˆŠáŻ ä“›ԭ৺á–ƒÔ“ᯠâ€ŤŢ¤â€Źăş˜⧠ᯊᔿⲴá™?ă˜łá’Łŕ¨ ËˆਟᰌŇ?á•…ਠҜáˆŠĐ°âż˝ä–œŕ¨ˆⲴâš„ă‚ŚË–ă”ˆâ­Ť áą&#x;а⿽ឲá˜Ľá‡Žä?ĽŕŞźäˆ?ä€°á‡Žĺ‚źËˆ⢊ŕĄ›ŕľ˜â€ŤŕĽ†⨳Ţ˜â€Źă›źá˛&#x;Đťăş˜⧠⽎ŐŠટᎡ༆Ⲵâ?ŤŕŁ‹ᯊäś’ŕŚ?ጞҜᴚख़ྠսDŽ ă”ˆâ­Ťáą&#x;á´°Ő?ă”?Ⲵ㢪áľ&#x;äˆ?ä€°Ëˆá™Ťăť›ä‡”ŃŞáą&#x;Ô“ăş˜Ä€á°ŚÔ“ă‹ŽâžŽÄ â˛´â€ŤŢŁâ€Źä­žâ€ŤÝłâ€Źă??Ëˆăť›á–ƒÖŒáą&#x;⚄れ⽎Պ৺ӪăŠŤáŽˇŕĽ†Çƒá­Żâ‹ŤÇƒ ⧠䊑ᆖ৺ӪăŠŤá†–ă”ƒ᜴Ⲵオ䰤DŽ↔⅑ኅ㿸Ⲵâ´žⲴብáą&#x;ŕľ˜Ń”Ńšá¤•á´šâ?Ąŕ§Šă”ˆâ­Ťá“…㎤ⲴᎡŕĽ†Ńťä°¤áŠ…á”°Đ°ŕľŞä‡˜ä‡ŞËˆŕ ś áˇ€ä˜‰Ńšä€“⸹á–ƒÔ“â­?â?Ťâ˛´ăş˜⧠á?•ާટᯊᔿDŽ ljцg‍ۿ‏NJᔰŕŠ&#x;Ҝаྪᴚâ€ŤŢŁâ€Źă‚Şä°¤ăş˜⧠࣋Ⲵä‡˜ä‡ŞËˆä˜‰ăť›á–ƒÖŒáą&#x;⢙ä?˜ટ ㋎➎кⲴá†ˆŕľ˜ä–˜ä˜ŠËˆਟᰌŇ?áą&#x;á–ƒÔ“㢪áľ&#x;Ń?ᴰѪ༽ᵲ৺ᴹáœżŃšâ˛´âš„ă‚ŚŃŤäťˆÇ„ н㇑áą&#x;オ䰤ᔪä™?䘈áą&#x;ä€“áś´ËˆĐ˝ă‡‘áą&#x;âľ?ᇎ䘈áą&#x;㲊ᒍ ÖŒ૱オ䰤ᗾ亍áą&#x;á†ˆŕľ˜ⲴËˆŕľ˜ă˜łŕ¨”á†–ટᣭ䊑ቲ䜒⭥㢪áľ&#x;á‡Śá˘ƒ ä™?Ç„

ALBERTO DI FABIO MASSIMILIANO GALLIANI PAOLO GONZATO CORINNA GOSMARO HE WENJUE SILVIA HELL HUANG YING MARIANGELA LEVITA LI DI LI LEI LIU JIANFENG MENG LUDING MARCO NERI PIERLUIGI PUSOLE ALESSANDRO SARRA GIANCARLO SCAGNOLARI TAO NA & CONG XIAO ZHANG YANZI ZHANG ZHAOHUI ZHOU YANGMING

THE SPACE OF THE WORK In 1863, Charles Baudelaire laid down the gauntlet for the painters of his time, inviting them to leave traditional subjects to one side and to concentrate on the rapidly changing world round about them, creating paintings with the capacity to capture the “transitoryâ€?, the â€œďŹ‚eetingâ€?, the “contingentâ€?. Perceiving, acting and representing the space of the work, investigating it in order to reect upon it and questioning the concepts of making art today – these are the stages that characterize the process that gives form to the works of art created by the artists involved in Painting the Present. It is a structured journey that derives its form from the sequence of certain fundamental stages: observation, interiorisation, creation and, last of all, representation. The exhibition presents the emerging forms of a language that constitutes a means for reecting on the way of creating and reading images, which is considered an essential activity within contemporary life both in China and Italy. The works on show provide the launch pad for a meditation on the new identity and the new “mannerâ€? of representing modern-day existence, and for conducting research into the transformations that painting is undergoing, as a conceptual practice and linguistic experiments, and especially as a vantage point for observe the social and cultural dynamics of our globalised era. Painting, the most traditional of all artistic languages, has always been a crucial element in the representation of the “zeitgeistâ€?, and has served as the space for investigating the essence of society and of mankind’s cultural, political, phenomenological and anthropological structures. The objective of the project is to initiate a debate between the two cultures, both of which can boast a strong pictorial tradition, analysing this technique as a tool and mode of expression for decoding contemporary life. Painting the Present starts a debate on the representation of space, interpreted as the physical and mental locus of existence, is one of the most signiďŹ cant and complex themes being explored by contemporary art. Whether it is the construction of a space or its deconstruction, its real or illusory depiction, the space of the work must always be inhabited, in the anthropological and metaphysical sense, by the artist. Alessandro Demma


DIPINGERE IL PRESENTE 13 Artisti Italiani 13 Artisti Cinesi

цg䊑 њ᜿བྷ࡙㢪ᵟᇦ њѝഭ㢪ᵟᇦ

PAINTING THE PRESENT

UN NUOVO CAPITOLO PER CAPRI Se consideriamo un palcoscenico lo spazio espositivo su cui ogni artista, come in uno spettacolo, si esibisce, allora la Certosa di San Giacomo di Capri, in cui viene presentata la mostra Dipingere il presente, con la sua architettura medievale è, sotto ogni aspetto, un palcoscenico magico e evocatore di sogni. L’inaugurazione di Dipingere il presente aggiungerà un nuovo capitolo alla storia leggendaria di questa magica isola? Nelle interazioni tra l’arte cinese e l’arte internazionale, quella contemporanea è il terreno più fertile. L’arte contemporanea cinese, con la sua vitalità e dinamicità, è nota alla scena internazionale; sono però ancora sconosciuti in Italia gli artisti che presentiamo in occasione della mostra a Capri, e questo accresce l’importanza e il significato di tale scambio. Le opere dei tredici artisti cinesi si caratterizzano per uno stile che può apparire inconsueto e non ortodosso: per la loro forma vanno controcorrente rispetto alla globalizzazione, e rivelano invece l’unica e autentica essenza dell’arte: la tribalizzazione. Quando invece l’opera di un artista è una sorta di sottoprodotto della globalizzazione non può scaturire da un pensiero creativo. Ho quindi selezionato le opera partendo da questo principio. Individuare tredici artisti cinesi e scegliere per l’esposizione un’unica opera significativa per ciascuno di essi non è stato un compito facile. Queste opere in un certo senso possono essere considerate come una versione aggiornata dell’arte contemporanea cinese, perché si sono liberate del realismo e delle sue distorsioni che hanno caratterizzato la scena artistica cinese per oltre mezzo secolo e vanno invece in una direzione che supera le forme tradizionali e include aspetti dell’astrattismo, del surrealismo, del minimalismo, del disegno meccanico, della optical art e altri stili ancora.

13 Italian Artists 13 Chinese Artists ঑Პ䟼ዋⲴᯠՐཷ ྲ᷌ᡁԜᢺ㢪ᵟኅ㿸Ⲵオ䰤ˈⴻ‫ڊ‬ᱟањ䇙㢪ᵟᇦ㺘⧠Ⲵ㡎ਠDŽ䛓Ѹˈ䘉⅑൘঑Პ䟼ዋк൓䳵਴՟‫؞‬䚃䲒䟼 ኅࠪⲴljцg䊑 ü ѝ᜿㢪ᵟᇦ㚄ኅNJˈԕ䘉њѝц㓚ՏབྷⲴᔪㆁѝѪ㛼ᲟⲴ൪ᡰቡᱟањণ⾎ཷ৸ശỖⲴ 㡎ਠDŽኅ㿸൘䘉䟼ᔰᒅˈᱟнᱟ㔉䘉њ⾎ཷⲴዋ໎␫ҶᯠⲴՐཷ˛

ANDREA AQUILANTI FRANKO B CANG XIN CHEN HAOYANG CHEN WENLING

൘ѝഭоഭ䱵㢪ᵟӔᖰѝˈᖃԓ㢪ᵟᱟᴰѪ⍫䏳Ⲵ亶ฏDŽ㲭❦ˈഭ䱵㢪ᵟ⭼ⴻࡠѝഭᖃԓ㢪ᵟ䘉њ▾⑳⎚▞ ⲴᲟ䊑ˈնᱟˈⴞࡽᡁԜ੸⧠Ⲵ䘉Ӌѝഭᖃԓ㢪ᵟሩ᜿བྷ࡙㿲Շᶕ䈤ˈӽ❦ᱟ䱼⭏Ⲵˈ䘉ቡケᱮࠪӔ⍱Ⲵ䟽 㾱ԧ٬DŽ Ӿѝഭᶕࡠ䘉䟼Ⲵॱйս㢪ᵟᇦⲴ֌૱ˈ੸⧠ࠪ䱼⭏⭊㠣ᱟᔲ㊫Ⲵ仾ṬDŽ䘉Ӌ֌૱Ⲵᖒᘱ઼‫▞⎚Ⲵॆ⨳ޘ‬䘶 㹼ˈӾ㘼᨝⽪Ҷ㢪ᵟ⤜⢩Ⲵᵜ䍘ˈቡᱟ㢪ᵟⲴ䜘㩭ॆDŽྲ᷌㢪ᵟᇦⲴ֌૱ᱟ‫࢟Ⲵॆ⨳ޘ‬ӗ૱ˈ䛓Ѹᆳቡнਟ 㜭੟䘚Ӫ㊫Ⲵࡋ䙐ᙗᙍ㔤ˈ䘉ҏᱟᡁ䘹ᤙҶ䘉Ӌ֌૱Ⲵࠪਁ⛩DŽ ᥁䘹ॱйսѝഭ㢪ᵟᇦ৲ኅˈ⇿Ӫਚ᥁䘹аᑵԓ㺘֌ˈᱟаԦнᇩ᱃ⲴһᛵDŽ䘉Ӌ֌૱ӾḀњ‫ח‬䶒ਟԕ䈤ᱟ ѝഭᖃԓ㢪ᵟⲴॷ㓗⡸ˈഐѪᆳ᩶㝡Ҷ䮯䗮ॺњཊц㓚ѝഭ㢪උкⲴ߉ᇎѫѹԕ৺ਈᖒ߉ᇎ⭫仾ˈӾ㘼䘋‫ޕ‬ 䎵䎺㠚❦ѫѹᖒᘱⲴᣭ䊑ǃ䎵⧠ᇎǃ‫ݹ‬᭸ǃᵪỠ㔈⭫ǃᶱㆰѫѹㅹཊ‫⭫Ⲵݳ‬仾DŽ

FABRIZIO COTOGNINI ALBERTO DI FABIO MASSIMILIANO GALLIANI PAOLO GONZATO CORINNA GOSMARO HE WENJUE

A NEW CHAPTER FOR CAPRI

SILVIA HELL HUANG YING MARIANGELA LEVITA LI DI LI LEI LIU JIANFENG MENG LUDING MARCO NERI PIERLUIGI PUSOLE ALESSANDRO SARRA GIANCARLO SCAGNOLARI TAO NA & CONG XIAO ZHANG YANZI

If we take the exhibition space as a stage on which artists perform, then the mediaeval architecture of the Certosa di San Giacomo, on the island of Capri – which is playing host to “Painting the Present” – provides in every sense a backdrop that is both magical and dreamlike. Does the opening of “Painting the Present” add a new chapter to the legendary history of this magical island? In the interaction between Chinese and international art, contemporary art is the most fertile terrain. Although the international art world is aware that the contemporary art scene in China is dynamic and vibrant, the artists whose work is being exhibited on Capri are as yet unknown to the Italian public – a factor that increases the importance and significance of this cultural exchange. The artworks of the thirteen Chinese artists are characterised by a style that appears unfamiliar and unorthodox. In terms of their form, they go against the grain of globalisation, revealing instead the unique and authentic essence of art: tribalisation. When an artist’s output is a by-product of globalisation, the work cannot inspire creative thinking. It was on this principle that I selected the works for the exhibition. Selecting thirteen Chinese artists and choosing just one work to represent each artist was no easy task. These works can, in a certain sense, be considered an updated version of Chinese contemporary art, because they have broken away from the distorted forms of realism that dominated the Chinese art scene for the past fifty years. They move in a direction that goes beyond traditional forms and encompasses aspects of abstract art, surrealism, minimalism, machine drawing and optical art, amongst many other styles.

ZHANG ZHAOHUI ZHOU YANGMING

ᯩᥟᆱ | Fang Zhenning


Andrea Aquilanti Uccellini uccellacci | 哫䳰ǃ咠, 2007 Disegno su carta telata e videoproiezione | 哫ᐳ㓨⭫৺ᣅᖡ Drawing on linen paper and video projection cm 82,5x110 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

Nei suoi lavori Andrea Aquilanti si muove sul limite che separa la realtà e la rappresentazione, su un limen inafferrabile in cui si intrecciano frammenti di immagini e brani di realtà. In Uccellini uccellacci la presenza e la stratificazione dei linguaggi utilizzati, la matita su carta telata, la stampa e la videoproiezione creano un cortocircuito visivo e visionario, una frattura spazio-temporale tra memoria passata, presente e futura. Così, lo spazio urbanistico e architettonico della vista di San Pietro a Tuscania, immagine tratta dal film di Pasolini, si fonde con lo spazio della videoproiezione di uccelli ed eventi atmosferici, un confronto tra segno statico e movimento che crea un “teatro pluripercettivo”, iconografico e simbolico, in grado di stabilire una corrispondenza tra l’universo oggettivo e le sensazioni soggettive. ൘ԆⲴ֌૱ѝˈᆹᗧࡇg䱯ਹ‫ޠ‬ᨀ㚊❖Ҿ࠶㻲⧠ᇎ઼മ‫Ⲵۿ‬䗩㕈ˈ㚊❖Ҿമ‫⧠઼ۿ‬ ᇎⲴ⺾⡷ᡰ≷䳶㘼ᡀⲴ༽ᵲц⭼DŽ൘֌૱lj哫䳰ǃ咠NJѝˈ⧠ᇎо㢪ᵟ䈝䀰Ⲵ࠶ቲ 哫ᐳ㓨кⲴ䫵ㅄㅄ䀖ǃᢃঠ઼㿶仁ᣅᖡ ࡋ䙐Ҷ㿶㿹઼ᒫ㿹Ⲵ⸝䐟ˈᰦ䰤઼オ䰤Ⲵ 㻲㕍⁚䐘Ҿ䗷৫Ⲵഎᗶǃ⧠൘઼ሶᶕѻ䰤DŽሶമᯟ঑ቬ䳵൓ᖬᗇབྷᮉาᲟ㿲Ⲵ෾ ᐲоᔪㆁオ䰤ˈӾᑅ㍒䟼ቬⲴ㜦⡷മ‫ˈۿ‬оᣅᖡⲴ呏㊫઼≄‫ى‬һԦ␧ਸ൘а䎧DŽ䘉 ᱟањ䶉ᘱоࣘᘱㅖਧ䰤Ⲵሩ∄ˈᩝᔪҶᇒ㿲ц⭼઼ѫ㿲ᝏਇѻ䰤Ⲵẕằˈࡋ֌ࠪ 䊑ᖱᙗоമ‫Ⲵॆۿ‬Āཊ㔤⸕㿹ࢗ൪āDŽ

In his works, Andrea Aquilanti operates on the edge that separates reality and representation, on the elusive limen in which fragments of images and shreds of reality come together. In Uccellini uccellacci [The Sparrows and the Hawks], the presence and stratification of the languages used –pencil on linen paper, print and video projection – create a visual and visionary short-circuit, a space-time fracture between past memory, present and future. And so, the urban and architectural space of the view of Saint Peter’s in Tuscania, image from Pasolini’s film, merges with the space of the video projection of the birds and of the weather – a comparison between static sign and movement that creates a “multi-perceptive theatre”, iconographic and symbolic, with the capacity to establish a correspondence between the objective universe and subjective sensations.


Franko B ART education | 㢪ᵟᮉ㛢, 2015 Lana e cotone cuciti su carta | 㖺∋৺ỹ㣡㓨䶒㕍ࡦ | Wool and cotton sewn onto paper cm 86x64 cad. | ⇿ | each

Fuck your democracy | ≁ѫ┊㳻, 2015 Lana e cotone cuciti su carta | 㖺∋৺ỹ㣡㓨䶒㕍ࡦ | Wool and cotton sewn onto paper cm 86x64 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᵜӪᡰᴹ | Courtesy of the artist

Dramma, sconcerto, violenza, crudeltà, inquietudine, e ancora rabbia, denuncia, sono i temi che Franko B attraversa nel suo eterogeneo percorso artistico; un viaggio per esplorare i concetti di esistenza e per riflettere sulle questioni politiche, sociali, culturali e antropologiche del presente. Art Education è un progetto dedicato al sistema dell’arte contemporaneo. Con un “gioco” ironico, fatto di fili di lana e cotone colorati cuciti su carta, l’artista mette a nudo alcuni paradossi dell’arte attuale e degli artisti più conosciuti (come Marina Abramovic, Damien Hirst, etc.) attraverso la scrittura. A sottolineare il complesso aspetto dell’arte attuale il lavoro Fuck your democracy, anche in questo caso una frase essenziale e cruda che denuncia la condizione “oscura” e “critica” del nostro tempo. ᠿࢗǃഠᜁǃ᳤࣋ǃ↻ᗽǃ ᜗ǃ᝔ᙂǃ䉤䍓̢䘉Ӌᱟᕇ‫、ޠ‬g%䙊䗷ަᒯ⌋Ⲵ㢪ᵟ䘋 㹼亶ฏ᧒䇘о⹄ウⲴѫ仈DŽԆⲴ㢪ᵟ㚊❖Ҿ᧒㍒ᆈ൘Ⲵᾲᘥˈ৽᱐ᖃӺⲴ᭯⋫ǃ⽮ Պǃ᮷ॆ઼Ӫ㊫ᆖ䰞仈DŽ lj㢪ᵟᮉ㛢NJ‫Ⲵ⌘ޣ‬ᱟᖃԓ㢪ᵟ㌫㔏˖䙊䗷ሶᖙ㢢㖺∋㓯઼ ỹ㣡㕍ࡦҾ㓨кˈ㢪ᵟᇦ䇭ࡪᙗൠ᧒䇘ҶаӋ‫ޣ‬Ҿ⧠ԓ㢪ᵟԕ৺ᴰ⸕਽㢪ᵟᇦ˄ྲ ⧋ѭ၌g䱯ᐳ᣹㧛㔤ཷˈ䗮㊣ᚙg䎛ᯟ⢩ㅹ˅Ⲵᛆ䇪DŽ lj≁ѫ┊㳻NJᕪ䈳Ҷᖃԓ㢪ᵟⲴ ༽ᵲᵜ䍘 ਼ṧˈ䘉䟼֯⭘Ҷᰐ⽬Ⲵǃ䎔㼨㼨Ⲵ䈝䀰ᶕࠨᱮᡁԜᡰ༴ᰦԓⲴĀ᳇ᰐཙ ᰕāоĀডᙕᖒᔿāDŽ Drama, bewilderment, violence, cruelty, apprehension, rage, condemnation – these are the themes that Franko B explores through his wide-ranging art. His is a journey targeted at exploring the concepts of existence, reflecting on the political, social, cultural and anthropological issues of the present. Art Education is a project devoted to the contemporary art system: using coloured threads of wool and cotton sewn onto paper, the artist casts the spotlight on some of the paradoxes of modern-day art and of the most well-known artists (such as Marina Abramovic, Damien Hirst, etc.) by means of ironic statements. Underlining the complex nature of today’s art is the work entitled Fuck your democracy – here, too, an offensive, stripped-down phrase is used to flag up the “murky” and “critical” condition of our time.


Cang Xin 㣽䪛 Latent Structure series1-004 | ▌㔃ᶴ㌫ࡇ , 2014 Acrilico su tela | ᐳ䶒щ✟ | Acrylic on canvas cm 400x50; cm 180x50 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

Le moderne teorie di Fisica sostengono che in uno “spazio negativo” sia presente la “struttura latente” e che tale entità costituisca la parte principale dell’universo. Sulla base di queste teorie Cang Xin ritiene che l’esistenza della coscienza e dello spirito siano onnipresenti nel “vuoto dell’universo” e che il corpo energetico, di cui spirito e coscienza sono costituiti, non sia visibile all’occhio umano. L’artista cerca di rappresentare questo fenomeno organico di energia vitale come “struttura latente”: Latent Structure series1-004.

⧠൘⨶䇪⢙⨶ᆖᇦ䇔Ѫˈ Ā▌㔃ᶴāᆈ൘ҾĀ䍏オ䰤āˈ㘼䘉њĀ▌㔃ᶴāᶴᡀҶᆷᇉ Ⲵѫ㾱㓴ᡀ䜘࠶ˈ䛓Ѹˈᡁ䇔Ѫ᜿䇶઼㋮⾎൘ᆷᇉ㲊オѝᰐᡰн൘ˈ≨ᚂнਈˈ㘼ᶴ ᡀ䘉⿽㋮⾎ᡆ᜿䇶Ⲵ㜭䟿փⲴᆈ൘ᖒᔿᱟӪ⵬ᰐ⌅䗘䇔ⲴDŽᡰԕᡁ〠ѻѪĀ▌㔃 ᶴāDŽ㘼䘉⿽Ā▌㔃ᶴāᱟᗞ㿲ѝⲴ㜭䟿փˈ㘼ᆳⲴ㓴ᡀ䜘࠶ᱟᗞ㿲ⲴǃᴹᵪⲴ⭏ભ 㜭䟿㓴ᡀⲴDŽ

Modern theoretical physicists believe that the “latent structure” exists in a “negative space”, and that the latent structure constitutes the main part of the universe. If that is the case, then I think the existence of consciousness and the spirit is ubiquitous in the void of the universe. And the body of energy, which constitutes spirit and consciousness, cannot be identified by the human eye, so I call this phenomenon the “latent structure”. I believe this latent structure is the energy body at the microcosmic level and that it is a part of the organic life energy.


Chen Haoyang 乸âŽ™âŒť The Orchid Pavilion | â€ŤŢ â€ŹÓ?á’ż, 2011 Tecnica mista e stampa su carta | 㔏ਸᜀᯉ ᇓ㓨㝾㟥 | Mixed media and print on paper cm 256x80 Courtesy dell’artista | ⥸ᾳá–‚㢪áľ&#x;ᇌᥰᴚ | Courtesy of the artist

Il processo di produzione della serie in carbone The Orchid Pavilion è estremamente lungo, e ha inizio dal 2010. Secondo Chen Haoyang il progresso è esplorazione del particolare, del segno, un’incognita da decifrare. L’artista ritrova se stesso: vita e lavoro viaggiano su binari paralleli. CosĂŹ, le opere sono espressione della sua vita e del suo stato d’animo quieto, fatto di ritmi lenti, che cercano di percepire ogni singola esperienza.

ä˜‰ÔŚÓž á’¤âľ°áĄťá”°ŕżťâ˛´áľ˜â›?ăŒŤŕĄ‡ÖŒ૱ⲴࡦÖŒä—ˇă€ťáśąá“–â•›䎯ˈौÖŒⲴ䗡〝ብ‍᧒ۿ‏ ä˛™Ëˆâ‡żŃšă“śă˘˛ŕŞźâ§&#x;㢲äœ­â€Ťâ”‘Ýľâ€Źáľšâ¸•ËˆŇ?䜎ᑨ㢠䳎ˈਞáś•ਠ⧠ᥠⲴâ­?â?ŤŕŞźÖŒ૱ަᇎáą&#x;á’Ł 㚟ⲴˈᥠⲴÖŒ૱Ň?䇙ᥠ৽á™?â­?â?ŤËˆá†łä‡™ᥠŕľ˜áĄ€䎯Ń?৽á™?ǃᥠⲴá—łá˜ąŕŞźă˘˛ŕ˝żäœ­áž’Đťáś•Ëˆ ŕ¨ˆá—‡á’Łäś‰ă˜źäˆ¸á‡ŠËˆä˜‹â€ŤŢ•â€Źá??⸕ટá—ž㿲ⲴÖƒĺ‚źŃ?ËˆŢŚá‡Žá˜°âŻ ટŕŠ–á‡ŠáˆŠĐ°ŃšŕĄ‹ÖŒă˜ľáś•äˆ¤Ëˆ á‰Ąâ€ŤŰżâ€ŹĐ°äś’äŽŒá†€Ç„

The production process for this series of charcoal works was extremely lengthy, having been initiated in 2010. Progress was based on exploration, every detail and link revealing itself to be full of unknown, challenging elements; then I discovered that my life and my work are running in parallel, my works enable me to take an audit of my life, as I grow, my mood and rhythm slowing down, becoming calm and unhurried, entering the realms of perception and micro-experience.


Chen Wenling 䱸᮷Ԕ Solidified Desire | ࠍപⲴⅢᵋ, 2008 Fotografia | ᩴᖡ | Photograph ø | ⴤᖴ cm 140 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

L’opera tenta di trasmettere il conflitto e il dilemma tra desiderio e realtà. La scena principale riproduce un uomo che cavalca come un guerriero vincitore un maiale, ma il gelo lo sovrasta. Solidified Desire esprime una collisione tra caldo e freddo, l’eccitazione e la tranquillità. Chi la guarda sente che c’è un forte contrasto tra il lato visivo e quello psicologico, ed è portato a riflettere sull’eccessivo desiderio umano. Il desiderio umano è l’impulso primario per lo sviluppo sociale, ma allo stesso tempo è anche la radice del dolore psicosomatico.

䘉аᩴᖡ֌૱䈅മՐ䙂Ḁ⿽Ⅲᵋо⧠ᇎⲴߢケ઼ഠຳDŽᖡ‫Ⲵۿ‬ѫփᱟӪ僁⥚㛼ˈ 㤡ࣷ伉䘋Ⲵᡈᯇ൪Ჟˈ㘼㫉࣐ަкⲴࡉᱟቲቲѕሂⲴߠ䵌ˈ֯ѻӗ⭏Ḁ⿽✝䟿оߠ ߧǃӒཻо␵䶉Ⲵ⴨㝆઼ሩᣇDŽ൘㿲㘵Ⲵ㿶㿹઼ᗳ⨶кՊӗ⭏Ḁ⿽৽ᐞⲴᕪ⛸ᕐ ࣋ˈӾ㘼◰ਁӪԜሩӪᙗѝ⿽⿽䗷࢙ⅢᵋⲴ䟽ᯠᇑ㿶઼৽ᙍDŽӪѻⅢᵋᱟ᧘䘋⽮Պ Ⲵ䟽㾱ࣘ࣋ˈҏᱟᗳ䓛㤖ⰋⲴṩⓀDŽ

The work attempts to convey both the conflict and the dilemma that exist between desire and reality. The main scene of the work depicts a man who is endeavouring to ride on a pig, but his attempt is compromised by frost. The piece, then, encapsulates a collision between heat and cold, excitement and quiet – contrasts that affect the viewer both visually and psychologically, stimulating us to reflect upon our excess of desire. Human desire is the primary impetus for social development, but at the same time it also lies at the root of psychosomatic pain.


Fabrizio Cotognini Danza macabra |  ᙆ㡎䑸, 2015 Tecnica mista e installazione sonora | 㔬ਸჂփ৺丣૽ | Mixed media and sound installation cm 25x90x320 Courtesy della Prometeo Gallery di Ida Pisani, Milano-Lucca ⡸ᵳᖂ㊣‫ ޠ‬঒঑⧰㖾⢩⅗⭫ᓺᡰᴹ Courtesy of the Prometeo Gallery, Milan-Lucca

L’universo di Fabrizio Cotognini è abitato da immagini, trame, segni, parole, elementi che stabiliscono i confini delle sue opere e che creano un costante cortocircuito semantico tra possibilità visive e concettuali. La sua ricerca si muove su due componenti fondamentali, il tempo e la storia, intesi come momenti, simboli e metafore del passato, del presente e delle possibilità future. In Danza Macabra matita, inchiostro, biacca, cera d’api, acquerello, legno ferro sono gli elementi che l’artista utilizza per questo suo libro, uno “spazio critico” che ricodifica i delicati temi della vanitas, del rapporto tra vita e morte, un viaggio nei territori della cultura passata che s’intreccia con la cultura visiva contemporanea, la tessitura di una trama temporale tra l’arcaico e l’attuale.

⌅ᐳ㾯⅗g、ᢈสቬⲴц⭼⭡മ‫ۿ‬ǃമ㺘ǃㅖਧǃ䈝䀰ᶴᡀⲴˈ䘉Ӌ‫ݳ‬㍐ᶴᡀԆ֌૱ Ⲵ㤳തˈࡦ䙐ࠪ㿶㿹઼ᾲᘥਟ㜭ᙗѻ䰤ᤱ㔝Ⲵ䈝ѹ⸝䐟DŽԆⲴ֌૱ѫ㾱⭡єњ䜘࠶ ᶴᡀ ᰦ䰤઼শਢˈਟ⨶䀓Ѫሩ䗷৫ǃ⧠൘оᵚᶕ਴⿽ਟ㜭ᙗⲴⷜ䰤ǃ䊑ᖱо䳀௫DŽ ൘lj ᙆ㡎䑸NJѝˈ䫵ㅄǃ䫵ⲭǃ㴲㵑ǃ≤ᖙǃ䫱ᵘ䜭ᱟ㓴ᡀ䘉ᵜҖⲴ‫ݳ‬㍐ ањĀ‫ޣ‬ 䭞āⲴオ䰤ˈሩ㲊ᰐо⭏↫‫ޣ‬㌫Ⲵ᭿ᝏѫ仈䘋㹼䟽ᯠ㕆⸱˗ਟԕ᭩߉㲊ᒫ⭫⍮਴⿽ 㓶ᗞѫ仈Ⲵˈਟԕ᧿䘠⭏о↫ѻ䰤‫ޣ‬㌫Ⲵᢩࡔᙗオ䰤DŽ䘉ᱟањ䘋‫ޕ‬䗷ᖰ᮷ॆ亶ฏ Ⲵ᯵〻ˈоᖃԓ㿶㿹᮷ॆ⴨ӂӔ㓷ˈ䗷ᖰ઼ᖃлѻ䰤ᴹа㕅Ӕ㕐Ⲵ㓯DŽ

The universe of Fabrizio Cotognini is inhabited by images, plots, signs, words, elements that establish the borders of his works and that create a constant semantic short-circuit between visual and conceptual possibilities. His work utilises two main components – time and history, interpreted as moments, symbols and metaphors of the past, present and future possibilities. In Danza Macabra (Macabre Dance), pencil, ink, white lead, beeswax, watercolour and ironwood are the elements that the artist uses for this book of his – a “critical space” that recodifies the delicate themes of vanitas, of the relationship between life and death, a trip into the territories of the culture of the past, which is intertwined with contemporary visual culture, the weaving of a temporal thread between the archaic and the present day.


Alberto Di Fabio Elevazione permutazione | ᨀॷо᭩ਈ, 2011 Acrilico e lacche su tela | ᐳ䶒щ✟ǃᐳ䶒␵┶ | Acrylic and varnish on canvas cm 200x350 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

Natura e scienza sono gli ambienti che Alberto Di Fabio frequenta, indaga, costruisce e decostruisce, per riflettere sui principi essenziali dell’esistenza umana. Un percorso in cui il colore e il segno si intrecciano, in una tessitura teorica e fisica, per dare “vita” ad una “iconografia cosmografica”. Elevazione permutazione è la messa in scena di questa dualità tra essenza del cosmo e le forme strutturali della genetica e delle sinapsi cerebrali. Un cortocircuito sinestetico in cu l’artista lavorando sull’astrazione del colore e del segno analizza i concetti di memoria, di spazio, di tempo, un processo creativo in cui l’immagine diventa rappresentazione dell’esistenza e luogo della metamorfosi dell’universo per creare una fenomenologia di permutazione ed elevazione.

㠚❦઼、ᆖᱟ䱯ቄ՟ᢈg䘚g⌅∄⅗ѪҶᙍ㘳Ӫ㊫ᆈ൘Ⲵสᵜ৏ࡉ㘼ᰦᑨ⎹䏣ǃ⹄ ウǃᔪᶴ઼䀓ᶴⲴ⧟ຳDŽ䘉ᱟаᶑ㢢ᖙ઼ㅖਧӔ㓷Ⲵሿᖴˈ⨶䇪઼⧠ᇎ⴨䖵⴨ᡀˈ 䍻ҸĀᆷᇉ⭫‫ۿ‬ā ԕĀ⭏ભāDŽ֌૱ljᨀॷо᭩ਈNJᱟᆷᇉᵜ䍘઼สഐо㝁ケ䀖㔃ᶴ ᖒᘱѻ䰤Ҽ‫ݳ‬ᙗⲴа⿽੸⧠ ̢​̢ ᱟ㢪ᵟᇦ⹄ウ㢢ᖙоㅖਧⲴᣭ䊑ॆˈ࠶᷀䇠ᗶǃ オ䰤઼ᰦ䰤ᾲᘥⲴ䙊ᝏ⸝䐟˗ᱟа⿽ࡋ䙐ᙗ䗷〻ˈަѝമ‫ۿ‬ᡀѪᆈ൘Ⲵԓ㺘оᆷᇉ 㵅ਈⲴ䖘䘩ˈࡋ䙐ࠪа⿽ᨀॷ઼᭩ਈⲴ⧠䊑ᆖDŽ

Nature and science are the environments that Alberto Di Fabio frequents, investigates, constructs and deconstructs, in order to contemplate the essential principles of human existence. It is a path along which colour and sign are interlaced, in a theoretical and physical intertwining, giving “life” to a “cosmic iconography”. Elevazione permutazione (Elevation Permutation) is the mise-en-scène of this duality between the essence of the cosmos and the structural forms of genetics and the cerebral synapses – a synesthetic short-circuit in which the artist, working on the abstraction of colour and sign, analyses the concepts of memory, space, time; a creative process in which the image becomes the representation of existence and the locus of the metamorphosis of the universe, creating a phenomenology of permutation and elevation.


Massimiliano Galliani Le strade del tempo #3 | ᰦ䰤ѻ䐟 , 2014 Acrilico e carta su tela | ᐳ䶒щ✟ǃ㓨ᵜщ✟ | Acrylic and paper on canvas cm 120x210 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

Il lavoro di Massimiliano Galliani si sviluppa attraverso un complesso processo di “scavo” costituito da molteplici fasi di ricerca. A un primo momento di suggestione e fascinazione rispetto a elementi che possono provenire da fonti diverse, segue un procedimento di elaborazione, in cui l’artista mette accuratamente a fuoco il progetto per dargli infine forma, struttura, senso. Le strade del tempo #3 nasce dall’analisi della Gioconda di Leonardo Da Vinci ed in modo particolare sul segno del tempo della materia pittorica di questo capolavoro. A partire dalle screpolature della materia pittorica della Monnalisa, Galliani a ricostruito un universo di segni, ricodificando la stratificazione della memoria in uno “spazio altro”, in una mappa fisica e concettuale della storia dell’arte.

࣐࡙ӊቬⲴᐕ֌оањ⭡ཊњ⹄ウ䱦⇥ᶴᡀⲴ༽ᵲĀਁᧈā䗷〻ᴹ‫ޣ‬DŽሩн਼ᶕⓀ Ⲵ‫ݳ‬㍐䘧ᙻо䟽⧠Ⲵࡍ࿻ⷜ䰤ˈ䲿ѻ㘼ᶕⲴᱟ㢪ᵟᇦԄ㓶ൠ㚊❖֌૱ᒦሶᖒᔿǃ㔃 ᶴо᜿䇶♼䗃ަѝⲴਁኅ䗷〻DŽ ljᰦ䰤ѻ䐟 NJӾ㧡ᰲ㓣ཊg䗮g㣜ཷⲴᶠ֌lj㫉၌ ѭ㦾NJѝ㧧ਆ㓯㍒ˈ⢩࡛ᱟᰦ䰤⍱䙍ሩ⭫֌仌ᯉᖡ૽Ⲵ࠶᷀DŽӾ⭫֌Ⲵ㻲㓩ѝˈ࣐ ࡙ӊቬ䟽ᔪҶㅖਧⲴц⭼ˈ൘㢪ᵟਢᇎփоᾲᘥᙗ᱐ሴѝ䟽ᯠ㕆⸱Āਖањオ䰤ā Ⲵ䇠ᗶ࠶ቲDŽ

Massimiliano Galliani’s work involves a complex process of “excavation” constituted by multiple research phases. The initial moment of fascination and evocation with respect to elements that may come from different sources is followed by a process of development, in which the artist carefully focuses on the project to imbue it at last with form, structure and sense. Le strade del tempo #3 (The Roads of Time #3) takes its cue from an analysis of Leonardo Da Vinci’s Mona Lisa and in particular from the signs of the effect that time has had on the paint used in this masterpiece. Starting from the cracks in the paint, Galliani has reconstructed a universe of signs, recodifying the stratification of memory in “another space”, in a physical and conceptual mapping of the history of art.


Paolo Gonzato ACHTUNG! Frisch geschtrichen | ሿᗳʽ⋩┶ʽ, 2015 Tecnica mista | ␧ਸᶀ䍘 | Mixed media Dimensioni ambientali | ቪረ㿶ኅࠪ⧟ຳ㘼ᇊ | Environmental dimensions Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

Le opere di Paolo Gonzato si muovono su sentieri incerti, instabili, su superfici precarie dove scorre il tempo, la realtà, l’indecisione dell’esistenza. Le riflessioni attuate dall’artista viaggiano su frequenze intermittenti, mettendo in scena un cortocircuito visivo e di senso che disorienta, spiazza lo spettatore. ACHTUNG! Frisch geschtrichen (Attenzione! Vernice fresca) è il titolo, volutamente in tedesco, perché possiede una sonorità più severa e marziale, che racconta lo stato di precarietà, la situazione di sospensione, d’instabilità della società attuale. Il colore arancione, campionato dai materiali di manutenzione straordinaria dei cantieri stradali, diventa il simbolo di questo stato di “lavori in corso” dell’esistenza attuale, e accompagna l’installazione composta da alcuni oggetti come un consunto cavalletto dei lavori stradali, metalli arrugginiti, una collezione di vasi…

‫؍‬㖇g䍑᡾ᢈⲴ֌૱⋯⵰ࣘ㦑ᰐᑨⲴ䚃䐟ˈ⎞кᰦ䰤䲿⧠ᇎоᆈ൘Ⲵн⺞ᇊᙗ⍱ࣘ Ⲵড䲙ᒣ䶒DŽ㢪ᵟᇦ䰤ⅷᔿⲴߕᜣ䙐ᡀ㿶㿹оᝏᇈⲴ⸝䐟ˈ֯㿲Շ䘧ᜁн䀓ˈԃⲷ ཡ᧚DŽ ljሿᗳʽ⋩┶ʽNJᴹ᜿ԕᗧ䈝Ѫḷ仈ˈԕ㺘⧠ሩড䲙оᛜ඲⣦ᘱⲴሱ䬱ԕ৺⽮ Պнっᇊ⧠䊑Ⲵѕ㚳ᙗоߋһᙗDŽ₉㢢ˈ֌Ѫḷᘇ䚃䐟ᯭᐕⲴѫ㾱ᯩᔿˈᡀѪ᧿䘠 ⧠ԓᆈ൘о㻵㖞䱴኎ⲴĀᐕ֌䘋㹼ᰦāⲴḷᘇˈ⭡਴⿽⹤ᰗⲴᯭᐕḷᘇǃ䬸䫱઼㣡 ⬦ㅹ⢙փ㓴ᡀDŽ

The works of Paolo Gonzato move along uncertain, unstable paths, on precarious surfaces where time flows alongside reality and the indecision of existence. The artist’s meditations travel along intermittent frequencies, implementing a short-circuit of vision and of sense, which disorients and wrong-foots the viewer. ACHTUNG! Frisch geschtrichen (Careful! Wet Paint!) is the title – which deliberately uses German, because it sounds more severe and martial – that encapsulates the state of precariousness, the situation of suspense and instability, of today’s society. The colour orange, the favoured way to highlight the presence of roadworks, becomes the symbol of this status of “works in progress” that characterises modern-day existence, and accompanies the installation, composed of a number of objects such as a battered roadworks-sign tripod, rusted metal, a collection of vases…


Corinna Gosmaro Scape | 仾Ჟ, 2015 Pittura olio e spray su filtro di poliestere | 㚊䞟㓔㔤⋩⭫઼௧┶ Oil and spray paint on polyester filter cm 200x150

TAKE CARE (of the TOP) | ሿᗳ˄亦ㄟ , 2013 Pittura olio e spray su filtro di poliestere | 㚊䞟㓔㔤⋩⭫઼௧┶ Oil and spray paint on polyester filter cm 55x50 cad. | ⇿ | each Courtesy dell’artista e della Galleria Thomas Brambilla, Bergamo ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦ৺䍍࣐㧛ᢈ傜ᯟgᐳ㧡∄ӊ⭫ᓺᡰᴹ Courtesy of the artist and of the Thomas Brambilla Gallery, Bergamo

Il colore è il movente essenziale nelle opere di Corinna Gosmaro, la superficie progettuale e processuale di un pensiero che si fa forma e sostanza. Riflessione teorica e creazione visiva s’intrecciano in uno spazio che non è rappresentazione della realtà, non si separa dalla vita ma è esso stesso realtà, spazio totale di riflessioni e di tracce dell’esistenza, un “universo policromatico” da esplorare. In Scape e Take Care l’artista lavora sul significato fondamentale della stratificazione della materia e della memoria, sulla sovrapposizione del tempo e dello spazio nella “produzione” dell’opera. I filtri di poliestere diventano supporto e al contempo materia essenziale dell’opera, superfici che si accumulano per “costruire” la storia dell’opera. 仌㢢ᱟ、⩣၌gṬᯟ⧋䈪֌૱ࡋ֌Ⲵ৏ࣘ࣋ˈᱟสҾ亩ⴞо䗷〻ᒦާᴹᖒᔿоᇎ䍘 Ⲵᙍᜣቲ䶒DŽ⨶䇪ᙍ㘳઼㿶㿹ࡋ֌൘オ䰤ѝ⴨ӂӔ㓷ˈ䘉オ䰤ᰒнԓ㺘⧠ᇎˈҏн о⭏⍫࠶⿫ˈ㘼ᱟ⧠ᇎᵜ䓛ˈᱟањᙍ㘳オ䰤઼ᆈ൘Ⰵ䘩Ⲵ䳶ਸփˈањᖵԕ᧒㍒ ⲴĀཊᖙц⭼āDŽ൘lj仾ᲟNJ઼ljሿᗳ˄亦ㄟ˅NJ䘉єԦ֌૱ѝˈ㢪ᵟᇦ㚊❖Ҿ⢙䍘઼ 䇠ᗶ࠶ቲⲴṩᵜ᜿ѹˈࡋ֌䗷〻ѝᰦ䰤઼オ䰤Ⲵ⴨ӂਐ࣐DŽ㚊䞟㓔㔤└㣟ᰒᱟ֌૱ Ⲵ㛼Ჟҏᱟަᗵ㾱ᶀᯉˈ䙊䗷㺘䶒Ⲵ〟㚊Āᶴ䙐ā֌૱ⲴশਢDŽ Colour is the essential driving force in the work of Corinna Gosmaro; it is the project- and process-based surface of thoughts that take on form and substance. Theoretical meditation and visual creation are interwoven in a space that is not a representation of reality, is not separate from life, but is itself reality, a total space of reflections and traces of existence, a “polychromatic universe” to be explored. In Scape and Take Care, the artist concentrates on the fundamental significance of the stratification of matter and memory, on the superimposition of time and space in the “production” of the work. The polyester filters become both the work’s backdrop and its essential material, surfaces that accumulate to “construct” the history of the work.


He Wenjue օ⊦⧖ Water | ≤, 2015 Pittura ad olio, acciaio | ⋩⭫ǃн䬸䫒 | Oil painting, steel cm 200x250 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

L’arte è come un essere umano: non è nata per compiacere gli occhi di chi la osserva, ma per creare nuove realtà e suggestioni. Si esprime senza alcun travestimento, trova la sua ragion d’essere nel mondo caotico e considera la tela come una “vetrina” per mostrarsi. L’atto pittorico per He Wenjue è una lotta continua tra il suo “sè” e ciò che vuole comunicare, che è l’interazione tra la casualità del soggetto e l’immagine che prende forma dagli impulsi soggettivi dell’artista. Utilizza la tecnologia e i mezzi esistenti per esplorare la realtà immediatamente palpabile.

㢪ᵟࡋ֌о‫ڊ‬ӪаṧˈнਆᛖҾӪԜⲴ⵬ⶋˈᓄ൘֌૱ѝࡋ䙐ањᯠⲴ⧠ᇎˈ൘␧ ⊼ц⭼ѝ᢮ࡠ㠚ᐡᆈ൘Ⲵ⨶⭡ˈሶ⭫ᐳ֌Ѫኅ⽪Ḁ⿽ᇎփ⍫ࣘⲴ㡎ਠDŽ൘ᡁ⭫Ⲵ䗷 〻ѝˈ࿻㓸փણ⵰оᡁᰘ൘᳇⽪Ⲵь㾯ѻ䰤Ⲵа൪ᯇҹˈ䘉ᱟѫ仈Ⲵ䲿ᵪᙗо㢪ᵟ ࠝѫ㿲ߢࣘᡰᖒᡀⲴᖒ䊑ѻ䰤Ⲵ⴨ӂ֌⭘DŽᡁ⭘ᐢᴹⲴᢰᵟ઼᡻⇥ሩণ࡫ᝏ㿹ࡠ Ⲵ⧠ᇎ䘋㹼᧒㍒DŽ

Art is like a human being: it is not created to please the eyes, but to generate a new reality. Art expresses itself without any disguise, finding its raison d’être in the chaos of the world and using the canvas as a showcase. In the process of painting, the artist always feels a sense of tension between himself and what he wants to say, which is the interaction between the randomness of the theme and the image formed through the subjective impulses of art. He uses existing technology and the means available to explore the immediately palpable reality.


Silvia Hell 2013 Day Portraits_2 horizontal | ᰕᵏ䙏㔈B ㄆᧂ㔈⭫ (AG, AS, CTB, DAM, DG, ED, FT, GC, GM, GV, LG, LM, LP, LV, ML, MS, OH, RAH, SMM, TG)

2014-2015 Acrilico e C-print | щ✟ᴹ㢢ঠࡧ | C-print under Acrylic cm 136x92 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

Silvia Hell indaga le qualità fisiche e concettuali dell’opera attraverso un lavoro di ricerca che diventa strumento necessario a decostruire e ricostruire la struttura e la percezione dell’immagine. La sua è una processualità lavorativa tesa a stravolgere costantemente la lettura della realtà e la normale logica di senso. 2013 Day Portraits_2 horizontal è un progetto che nasce dallo studio sul ritratto. Attraverso due scatti fotografici del volto realizzati su uno sfondo costituito da cartoncini i cui colori sono scelti dal soggetto e dall’artista, Silvia Hell, fonde in un “codice digitale” le cromie dei ritratti realizzati. Così, sfumando le caratteristiche somatiche del soggetto, e sintetizzando il ritratto stesso con il colore e la texture dei cartoncini, costruisce una “griglia cromatica” essenziale dell’esistenza umana.

㾯ቄ㔤ဵg䎛ቄ䙊䗷㔃ᶴо䟽ᶴമ‫ۿ‬ᝏ⸕о㔃ᶴⲴ⹄ウˈᶕ᧒ウ֌૱Ⲵ⢙⨶ᙗоᾲ ᘥᙗDŽྩⲴᯩ⌅ᰘ൘нᯝൠ仐㾶ሩ⧠ᇎо↓ᑨ䙫䗁᜿ѹⲴ䈐䟺DŽ lj ᰕᵏ䙏㔈B ≤ᒣ㓯NJᱟྩ㛆‫ۿ‬㔈ࡦ⌅Ⲵ⹄ウᡀ᷌DŽ䙊䗷ԕ㓨ᶯѪ㛼ᲟⲴཤ䜘⢩߉ˈ仌㢢⭡㢪ᵟ ᇦ઼ѫ仈‫਼ޡ‬䘹ᇊˈ䎛ቄሶ㛆‫ۿ‬仌㢢㶽≷ҾањĀᮠᆇᇶ⸱āDŽ䙊䗷䘉⿽ᯩᔿˈ᨝䵢 ѫ仈Ⲵᖒփ⢩ᖱˈᒦሶ㛆‫ۿ‬о㓨ᶯⲴ仌㢢઼㓩⨶㶽ਸ൘а䎧ˈྩᶴᔪ䎧ањӪ㊫⭏ ᆈⲴѫ㾱Ā㢢ᖙ㖁ṬāDŽ

Silvia Hell investigates the physical and conceptual qualities of the work by conducting research that becomes a tool used to deconstruct and reconstruct the structure and perception of the image. Her approach is geared towards constantly overturning the interpretation of reality and the normal logic of sense. 2013 Day Portraits_2 horizontal is a project that came out of her studies of portraiture. By means of two head shots taken against a cardboard backdrop, the colours of which were selected by the subject and the artist, Hell fuses the colours of the portraits into a “digital code”. In this way, revealing the somatic features of the subject and synthesising the portrait with the colour and texture of the cardboard, she constructs an essential “chromatic grid” of human existence.


Huang Ying 哴㧪 Opus One | ֌૱аਧ, 2015 Digital Painting | ᮠ⸱⋩⭫ cm 132x180 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

Negli ultimi anni, il lavoro di Huang Ying l’ha portata a viaggiare molto, ad evadere temporaneamente dall’ambiente quotidiano e a godere di paesaggi incontaminati che le han fatto vedere il mondo esterno ed interiore da una prospettiva diversa. La differenza che esiste tra le fotografie e la memoria stessa di un viaggio hanno ispirato Opus One: un paesaggio virtuale creato dalle immagini mentali dei ricordi e dalle fotografie dell’artista. Grazie ad un programma di codificazione e decodificazione informatica, Huang Ying ha estratto ogni pixel dell’immagine fotografica con l’intento di realizzare una “linea temporale infinita”.

䘁ࠐᒤˈᡁⲴࡋ֌࿻Ҿ᯵㹼ˈ᯵㹼֯ᡁᲲᰦᙗⲴ䘳⿫⇿ཙᡰ༴Ⲵ⧟ຳˈબ੨ᯠ勌Ⲵ オ≄ˈᦒа⿽ⴻᖵц⭼⭊㠣㠚ᐡ޵ᗳⲴ䀂ᓖDŽ᯵㹼᣽ᩴⲴമ‫ۿ‬о䇠ᗶⲴᐞᔲˈ◰ਁ ᡁṩᦞ㠚ᐡ㝁⎧ѝ䇠ᗶⲴᖒ䊑ˈ㔃ਸ⧠ᇎⲴ➗⡷ˈ᤬䍤ࠪᗳѝⲴ‫ޡޜ‬Ჟ䊑DŽ䙊䗷⭥ 㝁〻ᒿ䘋㹼䟽ᯠⲴ䀓⸱઼㕆⸱ˈ䈅⵰৫ᣭਆ⇿аࡇⲴঅ⤜‫ۿ‬㍐ˈሶᆳԜ൘ᰦ䰤䖤к ᰐ䲀ᔦըDŽ

Over recent years, my work has led me to travel a great deal and to escape, albeit temporarily, the day-to-day environment, enjoy the fresh air, and see the outer world and my inner world from another perspective. The difference between travel photos and one’s memory of travel inspired me to make a virtual panorama, encompassing both mental images of something remembered and actual photos. By decoding and encoding the panorama with a computer program, I attempted to extract images just one pixel wide, making those pixels temporally infinite.


Mariangela Levita ESSENTIAL MIX | สᵜ㓴ਸ, 2013 Stampa su carta e acrilico su tela 㓨кঠࡧ઼ᐳ䶒щ✟ | Print on paper and acrylic on canvas cm 200x325 cad. | ⇿ | each Courtesy dell’artista e di Masha Facchini ⡸ᵳѪ⸱㦾g⌅⊐ቬ৺㢪ᵟᇦᵜӪ Courtesy of the artist and of Masha Facchini

Architettura, spazio, superficie, forma, linea, colore sono questi gli ambienti in cui si struttura e si immerge il lavoro di Mariangela Levita. L’artista abita gli spazi, li caratterizza e ne condiziona la vivibilità e la visibilità con un linguaggio complesso e misurato, con una sapienza euclidea che definisce nuove possibili realtà. Essential Mix è l’analisi di questa visione proteiforme basata sullo studio della cromia e della struttura dello spazio, per mettere in discussione l’essenza, appunto, della pittura. La Levita utilizza il modello di colore “CMYK”, acronimo di Cyan, Magenta, Yellow, Key (black), dei colori intesi come matrici del presente, della realtà digitale attuale, per riflettere sui segni e i sintomi primari della pittura.

ᔪㆁǃオ䰤ǃ㺘䶒ǃᖒᔿǃ㓯ᶑǃ㢢ᖙ̢൘䘉Ӌ⧟ຳѝ⧋ѭᆹਹ᣹gࡇ㔤ຄᶴ䙐ᒦ⎨ ⏖⵰ྩⲴ֌૱DŽ㢪ᵟᇦትտҾオ䰤ѻѝˈ䙊䗷༽ᵲǃ㋮⺞Ⲵ䈝䀰ԕ৺ᇊѹᯠⲴ⧠ᇎ ਟ㜭ᙗⲴ⅗ࠐ䟼ᗇᇊᖻˈ䍻Ҹަ⢩⛩ᒦ䘲ᓄަᇌትᙗ઼ਟ㿱ᙗDŽ ljสᵜ㓴ਸNJᱟሩ 㿶㿹ཊṧᙗⲴ࠶᷀ˈสҾሩ仌㢢઼オ䰤㔃ᶴⲴ⹄ウˈᴰ㓸ᕅੁሩ㔈⭫ᵜ䍘Ⲵ᧒ウDŽ ࡇ㔤ຄ֯⭘ԓ㺘䶂㢢ˈ⌻㓒㢢ˈ哴㢢ˈ唁㢢ⲴĀ&0<.ā⁑ර̢​̢ᶕ䀓䟺ᖃлⲴ⢩䍘৺ ᮠᆇ⧠ᇎˈԕ৽᱐ࡍ࿻ㅖਧ઼㔈⭫⢩ᖱDŽ

Architecture, space, surface, form, line, colour – these are the environments within which Mariangela Levita structures and immerses her work. The artist inhabits the spaces, endows them with character and conditions their liveability and visibility, with a complex, measured language and with a Euclidean understanding that defines new possible realities. Essential Mix is the analysis of this protean vision, based on the study of colour and the structure of space, conducted with a view to questioning the very essence of painting. Levita uses the “CMYK” model – which stands for Cyan, Magenta, Yellow, Key (black) – of the colours, which are interpreted as matrixes of the present, of the current digital reality, to reflect on the primary signs and symptoms of painting.


Li Di ᵾ䘚 Beijing rain lines | ेӜ䴘㓯, 2015 Acrilico su tela | ᐳ䶒щ✟ | Acrylic on canvas cm 180x200 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

L’idea di Li Di è di rappresentare, principalmente attraverso la pittura, le esperienze e gli stimoli illusori dell’ambiente che lo circonda e degli spazi urbani della sua Pechino, traducendo il suo subconscio in segni simbolici. L’artista preferisce scavare a fondo e analizzare in maniera introspettiva la vita e riprodurla in disegni piuttosto che prestare attenzione all’atto materiale dell’esecuzione, ricercando il metodo e il linguaggio interpretativo tra i due poli dell’Espressionismo e dell’Astrattismo.

䘉њ㌫ࡇѫ㾱ᱟ䙊䗷㔈⭫ᶕ㺘⧠ᡁⲴ⭏ᆈ⧟ຳˈ⭏ᆈオ䰤ˈ⭏ᆈⲴ෾ᐲ൘ᡁⲴ▌᜿ 䇶䟼оᗳ⨶ᝏᓄкӗ⭏Ⲵ㓿傼઼ᒫ㿹ࡪ◰ˈᢺ䘉Ӌᰕᑨㅖਧ䖜ॆᡀ㔈⭫ㅖਧˈо ަ䈤ᡁ‫⌘ޣ‬䘉Ӌ㔈⭫Ⲵ㔃᷌ˈнྲ䈤ᡁሩ㔈⭫Ր䗮ࠪᶕⲴ޽䙐ⲴेӜ⭏⍫ѫ㿲Ⲵ ৫ᝏਇˈ㚊❖઼࠶᷀ˈ൘㺘⧠оᣭ䊑Ⲵєᶱѻ䰤ራ≲㠚ᐡⲴ⨶䀓઼ѝ઼Ⲵᯩᔿ઼䈝 䀰DŽ

Li Di’s approach is to represent – mainly through drawings – experiences and illusory stimuli created within the surrounding environment, and the urban spaces of his Beijing, turning his subconscious into drawing symbols. Instead of paying a great deal of attention to the material act of executing the drawing, the artist prefers to analyse life introspectively and to express it in his drawings, searching out his method and interpretative language somewhere between the two poles of Expressionism and Abstraction.


Li Lei ᵾ⻺ Untitled | ᰐ仈, 2007 Acrilico su tela | ᐳ䶒щ✟ | Acrylic on canvas cm 100x80 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

Il “cavaliere solitario” Li Lei è uno dei maggiori esponenti dell’arte astratta contemporanea cinese per la sua poetica qualità espressiva. L’esperienza giovanile a contatto con la misteriosa cultura primitiva del nord-ovest della Cina ha influenzato fortemente tutta la sua produzione artistica che è espressione di un’infanzia complessa e di antiche leggende popolari. È riconosciuta la perseveranza di Li Lei nel fare innovazioni e scoperte. L’artista, inoltre, cerca di esplorare l’equilibrio tra la laicità e la divinità dell’arte, il rapporto sottile tra il valore estetico popolare e quello personale, al fine di comprovare la vita reale e contesti culturali più ampi e profondi.

ᵾ⻺ᱟк⎧ᣭ䊑㢪ᵟⲴ䟽㾱⭫ᇦѻаˈԆⲴ⭫փ⧠൘Ԇᡰᔪ・Ⲵ䛓⿽‫┑ݵ‬䈇᜿Ⲵǃ ⑙᮷ቄ䳵ⲴњӪᣭ䊑䈝䀰ˈ⭡ҾԆᰙᒤⲴ⭏⍫൘བྷ㾯ेˈᡰԕԆⲴ⭫ѝᴹ儈৏к䛓 ㋇⣧ǃਔᵤ㘼৸‫〈⾎┑ݵ‬㢢ᖙⲴ৏࿻᮷ॆˈԕ৺ਔ㘱Ր䈤൘ԆᗳཤᖒᡀⲴㄕᒤᛵ㔃ˈ 䘉Ӌ⢩ᖱ↓ᱟᴹ࡛ҾަԆк⎧㢪ᵟᇦⲴൠᯩˈԆᱟаսᆼ‫ޘ‬њӪॆⲴᣭ䊑㢪ᵟⲴĀ ⤜㹼‫א‬āDŽᵾ⻺൘ᣭ䊑㔈⭫ᯩ䶒ᆌᆌнٖⲴᇎ傼઼ケ⹤ˈԔӪ䎎䍿ˈ㘼ᴤԔӪᮜ֙Ⲵ ᱟԆ൘㢪ᵟѻࠪцо‫ޕ‬цѻ䰤ᡰ‫Ⲵڊ‬ቍ䈅઼ࣚ࣋˗ᒣ㺑⵰‫Ⲵޡޜ‬ᇑ㖾䇔਼о㠚ᡁ‫؞‬ 㹼䰤ᗞ࿉Ⲵ‫ޣ‬㌫ˈԕ৺Ӿѫ㿲㠚ᡁⲴᶱㄟ䘰ࠪˈ৫඀ᇎҾањᴤѪঊབྷᒭ␡ⲴӪ᮷ 䈝ຳ઼⧠ᇎ⭏⍫DŽ

One of Shanghai’s major abstractionists, Li Lei uses a gentle, poetic, abstract language. His early experience in northwestern China imbued his work with a bold and mysterious primitive culture, and he draws on a wealth of ancient legends to which he was exposed as a child. These features mark him out as a “Lone Ranger”, who specialises in highly personal abstract art. Li Lei’s perseverance in making innovations and breakthroughs in abstract paintings is highly acclaimed. Moreover, he endeavors to explore the equilibrium between the secularity and divinity of art, the subtle relationship between the popular aesthetical recognition and the individual’s self-enhancement in order to substantiate broader and more profound cultural contexts and real life.


Liu Jianfeng ࡈㆰᷛ Nostalgia | ґᜱ, 2015 Carta e graffette | 㓨ǃᴢ࡛䪸 | Paper and clips cm 180x180 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

In Cina, tra il 1980 e il 1990, era pratica molto comune tra le famiglie usare calendari obsoleti per fabbricare tende. Un “sipario” realizzato attraverso pagine di calendari tagliate in lunghi triangoli isosceli e avvolti su graffette curve a forma di “s” le cui estremità sono collegate tra loro ed assemblate. Liu Jianfeng, oggi, ripropone questa tradizione attraverso la sua installazione.

൘ѝഭ⭘ᰗᤲশࡦ֌䰘ᑈˈᱟкц㓚‫ޛ‬ǃҍॱᒤԓⲴ෾ᐲ䟼䶎ᑨᲞ䙽Ⲵᇦᓝѝᇎ⭘ 㻵侠૱DŽࡦ֌䘉њ䰘ᑈ䴰㾱‫ݸ‬ሶᰗᤲশ᣶ᔰˈ㻱࢚ᡀ㓶䮯Ⲵㅹ㞠й䀂ᖒˈ㍗㍗ൠধ ൘᣹ⴤⲴഎᖒ䪸кধᡀањ㓪䭔ᖒ⣦ˈ޽ᢺഎᖒ䪸Ⲵєㄟ⭘ቆ౤䫣ᕟᡀ൷रⲴ6ᖒ ሶഎᖒ䪸᭦ቮ⴨䘎Ѣᡀаᶑ⨐䬮DŽᡁ䟷䳶Ҷ䇨ཊ䘉ṧⲴ䰘ᑈˈᒦሩ䘉Ӌ㻵侠⢙‫ڊ‬ᯠ Ⲵ㓴ਸDŽ

In China, during the 1980s and 1990s, it was very common for families to use out-of-date calendars to make beaded door curtains. To do so, they would tear the calendar into its separate pages, cut those pages into long isosceles triangles, then wind them round the unbent paper clips, the ends of which are curved into an “S” shape to allow them to link together. The artist has collected many of these decorative beaded door curtains, and has put them together in an installation.


Meng Luding ᆏ⾴б Yuan Rate | ‫ݳ‬䙏ᐳ, 2011 Acrilico su tela | ᐳ䶒щ✟ | Acrylic on canvas cm 145x145 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

Lo scopo principale è di evitare che la forma e il colore siano influenzati dai sentimenti umani o limitati dagli strumenti tradizionali della pittura. Mediante la forza generata da una macchina in rapida rotazione ogni goccia di colore è presentata in modo casuale nel suo stato naturale. L’insieme delle gocce di colore stabilisce un nuovo tipo di linguaggio visivo. La forma quadrata e la forma circolare sono simboli con cui i cinesi identificano il mondo e lo spazio, come fossero due poli attratti al centro, al fine di raggiungere l’equilibrio. Il layout dipinto utilizza infatti un asse centrale come centro, un motivo ricorrente nell’arte visiva cinese che riflette la visione del mondo e l’immaginario psicologico del popolo cinese.

֯⭘ᵪಘ˖᜿൘ᧂ䲔ᖒ㢢ਇӪⲴᝏ㿹Ⲵ᧗ࡦ઼Ր㔏㔈⭫ᐕާⲴ䲀ࡦˈ⭘ᵪಘ儈䙏᯻ 䖜Ⲵ࣋䟿ˈ֯㢢┤‫Ⲵਁڦ‬ᖒᡀ㠚❦⣦ᘱˈᔪᶴа⿽ᯠⲴ㿶㿹䈝䀰DŽ ശᖒമᔿ˖ᯩശᱟѝഭӪ‫ޣ‬Ҿц⭼઼オ䰤Ⲵ㺘䗮ㅖਧˈѝᗳ੨㓣єᶱˈ≲ᗇᒣ㺑ᡆ ശ⏖ˈᱟѝഭӪⲴᙍ㔤઼㹼Ѫ䖘䘩ˈԕѝ䖤ѪṨᗳⲴѝ↓Ṭተ㔃ᶴˈփ⧠ҶѝഭӪⲴ ц⭼㿲઼ᗳ⨶オ䰤DŽ

The main purpose is to avoid shape and colour being influenced by human feelings or restrained by traditional tools of drawing and painting. By using the power generated by a rapidly spinning machine, each droplet of colour is presented in its randomly occurring natural state. Together, the colour droplets establish a new type of visual language. The square and the circle are symbols that the Chinese use to identify the world and space, as if they were two poles attracted by the centre, hoping to achieve equilibrium. This is similar to the Chinese way of thinking and approach to life.


Marco Neri Visto d’ingresso | ‍ޕ‏ຳㆎ䇹, 2010 Tempera, acrilico e collage su carta ŕś–ชᣚÇƒă“¨áľœŃ‰âœ&#x;ટă“¨áľœᤏä?¤ | Tempera, acrylic and collage on paper cm 300x210 Courtesy della Galleria Alfonso Artiaco, Napoli ⥸ᾳᖂ䛓нंáŻ&#x;乯ቄ֋áť?g乯ᨀӊŕ¨&#x;⭍ᓺᥰᴚ Courtesy of the Alfonso Artiaco Gallery, Naples

Lo spazio pittorico di Marco Neri è essenziale, minimale, puro. A partire dalle architetture, dagli ediďŹ ci, e dalla presenza umana l’artista costruisce un universo geometrico sobrio e lineare in cui l’immagine rappresentata, il segno, e ricodiďŹ cata dalla presenza del linguaggio essenziale del titolo. CosĂŹ, Visto d’ingresso, dove una piccola ďŹ gura umana vista di spalle, una sagoma nera, guarda un grande ediďŹ cio rappresentato nella sua forma scarniďŹ cata, diventa metafora, ďŹ sica e concettuale, di uno dei temi fondamentali del dibattito ďŹ losoďŹ co e sociale contemporaneo, il rapporto tra il sĂŠ e l’altro da sĂŠ, dello straniero, dell’estraneo, di colui che ha bisogno del “visto d’ingressoâ€? per entrare in relazione con la realtĂ dell’altro.

ĺ‚œŕ¨&#x;gŢľä&#x;źâ˛´ă”ˆâ­Ťă‚Şä°¤áą&#x;ă šâ?Śâ˛´Çƒáśąă†°â˛´Çƒă“&#x;ă‹Šâ˛´Ç„Ô•á”Şă† Çƒត᥯ટӪăŠŤâ˛´á†ˆŕľ˜ÖŒŃŞ ŕĄ‹ÖŒäŽ§â›Š 㢪áľ&#x;ᇌ᜴ä™?ҜаŃšă†°ŕŚ…ⲴÇƒă“Żá™—Ⲵŕ ?օц⭟ ŕľ˜ä˜‰ä&#x;źä™Šä—ˇáˆŠá¸ˇäťˆáśąă†°äˆ?䀰 Ⲵä&#x;˝áŻ 㕆⸹áś•ăş˜⧠എ‍ટۿ‏ㅖਧDŽ䘉ᚧ Ç‰â€ŤŢ•â€Źŕşłă†Žä‡ąÇŠä˜‰ŃšÖŒ૱ Ӟਞäś’ⴝॠаŃšÓŞá—ž ă… Ⲵä“›á–’Çƒŕ˘šá–ĄËˆâ†“ŕľ˜ŕ ?ăżśâľ°Đ°á“—âˆ›á°?ăťľäž â˛´ĺ„ˆតËˆáĄ€ŃŞá–’á”żŕŞźáž˛á˜ĽĐşâ˛´âˆ„் ‍ޣ‏Ҟ á–ƒÔ“ଢᆖટ⽎ՊᆖŃ?ᴰส⚰Ⲵä‡˜ä‡Şäˆ?äťˆѝа ă šᥠટÔ†ÓŞÇƒટŕ˝†ŕ´­ÓŞÇƒટ也â­?ÓŞÇƒટ ä´°ăžąÄ€â€ŤŢ•â€Źŕşłă†Žä‡ąÄ ĐžÔ†ÓŞÓ”â?ąâ˛´ÓŞŃťä°¤â˛´â€ŤŢŁâ€ŹăŒŤÇ„

Marco Neri’s pictorial space is essential, minimal, pure. Taking architecture, buildings and the human presence as his starting points, the artist constructs a simple, linear, geometric universe in which the represented image, the sign, is recodiďŹ ed by the presence of the pared-back language of the title. In this way, Visto d’ingresso (Entry Visa) – in which a small human ďŹ gure seen from behind, a silhouette, looks at a large building represented in bare-bones form – becomes a metaphor, both physical and conceptual, for one of the fundamental themes of the contemporary philosophical and social debate: the relationship between the self and the other, the foreigner, the stranger, the person who needs an “entry visaâ€? to engage with the reality of the other.


Pierluigi Pusole SP/15, 2015 Tecnica mista su carta | 㓨䍘㔬ਸᶀᯉ | Mixed media on paper Dimensioni ambientali | ቪረ㿶ኅࠪ⧟ຳ㘼ᇊ | Environmental dimensions Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

Essenza ed esistenza, reale e immaginario, visibile e invisibile. La pittura di Pierluigi Pusole confonde tutte le nostre categorie della conoscenza, dispiegando il suo universo onirico di essenze naturali, di rassomiglianze efficaci, di significazioni mute, che ci narrano una storia possibile. In SP/15 la superficie della carta diventa un teatro nel quale la materia e il colore, la forza e la rapidità dei gesti, scandiscono i battiti della pittura, animandola. Un procedimento che viaggia tra gli ambienti concettuali e pittorici per definire le sue immagini “antinaturali”, per rappresentare una realtà che non viene subita dall’artista ma posseduta per essere ricreata. SP/15 è, così, un’allucinazione metamorfica della realtà, la creazione di un “oltre” fuori dal tempo e dallo spazio.

ᣭ䊑оᆈ൘ǃⵏᇎоᜣ䊑ǃᴹᖒоᰐᖒˈⳞቄ㔤สgᲞ㍒ቄⲴ㔈⭫␧⏶ҶᡁԜᡰᴹⲴ ⸕䇶㊫࡛ˈ䙊䗷⭡㠚❦㋮⾎ǃ儈ᓖ⴨լԕ৺ᰐ༠ㅖਧ㓴ᡀⲴỖᒫц⭼ᶕ᧿䘠ਟ㜭Ⲵ শਢDŽ൘lj63 NJ䘉њ֌૱ѝˈ㓨䶒ਈᡀҶࢗ൪ˈަѝⲴ⢙䍘઼仌㢢ǃ࣋䟿઼䗵䙏ਈ ॆⲴ᡻࣯᧿㔈ࠪ㔈⭫Ⲵ㢲᣽ˈ⌘‫⭏ޕ‬ભⲴ≄᚟DŽ䘉ᱟањ൘ᾲᘥॆ઼മ‫⧟ॆۿ‬ຳѝ クờⲴ䗷〻ˈԕᇊѹĀ৽㠚❦āⲴമ‫ˈۿ‬ᒦ㺘⧠оަ䈤ᱟ㢪ᵟᇦᡰᗽਇⲴˈнྲ䈤ᱟ 㢪ᵟᇦѪҶࡋ䙐ᡰᤕᴹⲴ⧠ᇎDŽഐ↔ˈ lj63 NJᱟሩ⧠ᇎⲴᣭ䊑ᒫ㿹ˈᱟ䎵㝡Ҿᰦ 䰤઼オ䰤ⲴĀ䚕䘌ц⭼āDŽ

Essence and existence, real and imaginary, visible and invisible. The painting of Pierluigi Pusole confounds all of our categories of knowledge, deploying his oneiric universe of natural spirits, effective resemblances and mute meanings that recount a possible history. In SP/15, the surface of the paper becomes a theatre in which matter and colour, the force and rapidity of the gestures, mark out the beats of the painting, breathing life into it. It is a process that travels between the conceptual and pictorial environments with a view to defining his “anti-natural” images, to represent a reality that is not endured by the artist but, rather, possessed, in order to be recreated. SP/15 is, then, a metamorphic hallucination of reality, the creation of a “beyond” outside of time and space.


Alessandro Sarra Senza titolo #03s | ᰐ仈 V, 2013 Olio su tela | ᐳ䶒⋩⭫ | Oil on canvas cm 180x140 Courtesy della Collezione Raffaella e Stefano Sciarretta | Nomas Foundation, Roma ⡸ᵳᖂ㯿ᇦ૸⌅ቄ᣹ ਢᗧ⌅䈪gᐼӊ޵ຄ৺㖇傜䈪⧋ᯟส䠁Պᡰᴹ Courtesy of the Raffaella & Stefano Sciarretta Collection | Nomas Foundation, Rome

Fare pittura significa per Alessandro Sarra lavorare col segno, scandirne i processi, verificarne le possibilità del colore e della luce, misurare e definire lo spazio. Senza titolo #03s condensa il concetto di pittura come spazio labirintico del segno e purezza del valore cromatico. La superficie della tela diventa un teatro nel quale la materia, il colore, il gesto, scandiscono i battiti della pittura, il tempo fisico e il tempo mentale che codifica e decodifica l’alfabeto segnico costruito dall’artista. Quella proposta da Sarra è un’esperienza della pittura come esercizio del colore e della percezione, della visione, come intreccio sapiente del sensibile e del mentale, come tessitura e trama dei segni che vivono lo spazio “sospeso” dell’opera.

ሩҾ䱯䟼ẁᗧ㖇g㦾᣹ᶕ䈤ˈ㔈⭫ቡ᜿ણ⵰֯⭘਴⿽ㅖਧˈ㺘䗮ަ䗷〻ˈ᰾⺞൘仌 㢢઼‫ݹ‬㓯кⲴਟ㜭ᙗˈ⍻䟿ᒦ䲀ᇊަオ䰤DŽ ljᰐ仈 VNJሶ㔈⭫Ⲵᾲᘥ⎃㕙Ѫ䭉㔬 ༽ᵲⲴㅖਧオ䰤઼㢢٬Ⲵ㓟ᓖDŽ⭫ᐳ㺘䶒ᡀѪањࢗ൪ˈ⢙փǃ仌㢢઼ုᘱ൘ަѝ ḷ䇠⵰㔈⭫Ⲵ㢲ཿˈ⢙䍘઼㋮⾎кⲴᰦ䰤⭘ᶕᔪᶴ઼䀓ᶴ㢪ᵟᇦ⭘ᆇ⇽ᔪᶴⲴц ⭼DŽ㦾᣹ᡰᨀࠪⲴᱟሶ㔈⭫֌ѪሩҾ仌㢢ǃᝏ⸕ǃ㿶㿹Ⲵ㓳Ґˈ֌Ѫᝏᇈ઼㋮⾎փ傼 ⲴᲪ㜭㔃ਸˈ֌Ѫփ傼֌૱Āᛜᤲāオ䰤ㅖਧⲴ㓿㓜㓯DŽ

For Alessandro Sarra, making paintings means working with the sign, articulating its processes, verifying the possibilities open to it in terms of colour and light, measuring and defining its space. Senza titolo #03s (Untitled #03s) condenses the concept of painting as the labyrinthian space of the sign and the purity of the chromatic value. The surface of the canvas becomes a theatre in which matter, colour, gesture mark the rhythm of the painting, the physical and mental time that codifies and decodifies the signic alphabet constructed by the artist. What is put forward by Sarra is an experience of painting as an exercise in colour, perception, vision, as an intelligent binding together of the perceptible and the mental, as warp and weft of the signs that experience the “suspended” space of the work.


Giancarlo Scagnolari Key Hole | 䫕ॉᆄˈ2015 Tecnica mista | ␧ਸᶀ䍘 | Mixed media cm 300x400 Courtesy dello Spazioborgogno, Milano ⡸ᵳᖂ㊣‫ޠ‬ᯟᑅ҄⌒Ṭቬྕ⭫ᓺᡰᴹ Courtesy of the Spazioborgogno, Milan

Segni e strutture essenziali, minimali, rigorose, le opere di Giancarlo Scagnolari, seguono queste dinamiche che misurano lo spazio dell’opera e quello delle superfici con cui l’artista si confronta. In Key Hole forme armoniche di estrema sintesi disegnano un “universo parallelo” in cui i pieni del segno e i vuoti dello spazio danno vita ad un flusso di energia e potenza, di materia e forma che scardina i limiti tra superficie e profondità. Una tensione che spinge l’artista a forzare la “densità” della materia (ferro) e la “magia” del segno e della forma alla ricerca di una sorta di spazio altro che consente di mettere in comunicazione i due domini, appunto superficie e profondità.

ᵜ䍘ǃᶱㆰǃѕ䉘Ⲵḷᘇоᶴ䙐üü䂩঑⍋gᯟ঑ቬྕ᣹䟼Ⲵ֌૱䘀⭘ࣘᘱⲴ㻵㖞 㺑䟿オ䰤оӔ㶽Ⲵᒣ䶒DŽ֌૱ѝˈᶱㄟ㓴ਸⲴ઼䉀ᖒᔿᶴᡀĀᒣ㹼ᆷᇉāˈḷᘇⲴᇎ փоオ䰤Ⲵ㲊オ൘ަѝᖒᡀ㜭䟿о⢙䍘ᖒᔿⲴ⍱ࣘˈ⎸ᕝҶᒣ䶒о㓥␡Ⲵ䲀ࡦDŽ䘉 ⿽ᕐ࣋‫֯׳‬㢪ᵟᇦ᫽㓥ᶀᯉ˄䫱˅ⲴĀᇶᓖāоḷᘇ઼ᖒᔿⲴĀ冄࣋āˈ䘭ራĀਖཆā Ⲵオ䰤ˈ֯ᗇᒣ䶒о㓥␡єњ㔤ᓖᗇԕ⴨ӂ᧕䀖DŽ

Essential, minimal, rigorous signs and structures – the works of Giancarlo Scagnolari deploy these dynamics, which measure the space of the work and that of the surfaces with which the artist engages. In Key Hole, harmonic forms of extreme synthesis mark out a “parallel universe” in which the solids of the sign and the voids of the space give rise to a flow of energy and power, of matter and form, that dismantles the limits between surface and depth. It is a tension the drives the artist to force the “density” of the material (iron) and the “magic” of the sign and of the form in search of a sort of other space that makes it possible to put the two domains – surface and depth – into contact with each other.


Tao Na & Cong Xiao 䲦၌ ыᲃ Great Diamonds | བྷ䫫⸣, 2015 Laser, specchi | ◰‫⚟ݹ‬ǃ䮌ᆀ | Laser, mirrors Dimensioni ambientali | ቪረ㠚⭡ | Environmental dimensions Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

Great Diamonds utilizza la teoria della rifrazione speculare e fasci di laser per generare forme. Un calcolo sapiente di specchi e luci capace di generare immagini di grandi dimensioni che al buio sanno regalarci un colpo d’occhio d’effetto. L’obiettivo di Tao Na e Cong Xiao è di creare un’entità tangibile con materiali multimediali immateriali che esplorano il confine tra il reale e l’irreale. Un’installazione che tenta di far riflettere, inoltre, sul concetto del perenne movimento e del continuo “divenire”.

䘉ᱟ䘀⭘䮌䶒ᣈሴ৏⨶ˈሶ◰‫ݹݹ‬ᶏ᧗ࡦᡀപᇊമᖒDŽ䙊䗷㋮⺞Ⲵ䐟ᖴ䇑㇇ˈਟԕ ⭘ࠐ䶒䮌ᆀ઼ࠐ⳿◰‫ˈ⚟ݹ‬൘オ䰤ѝࡦ䙐ࠪᐘབྷⲴമᖒˈᆳԜሶ൘ཌオѝ䰚䰚ਁ‫ˈݹ‬ ᑖ㔉བྷᇦỖᒫⲴᝏਇDŽᡁᜣ⭘᪨нࡠⲴჂᶀ੸⧠ᴹᖒⲴփ䟿ˈ䘭䰞ⵏᇎо㲊ᒫⲴ 䗩⭼ˈҏᜣቍ䈅⭘ᶱሿփ䟿Ⲵᶀᯉ㩕䙐ࠪቭ䟿བྷփ〟Ⲵ֌૱DŽᡁᙫ൘֌૱ѝራ᢮ӂ ࣘǃਈॆⲴਟ㜭ᙗDŽ

Great Diamonds uses the theory of specular refraction, with laser beams deployed to create shapes. By accurately calculating the path taken by the beams and using specially positioned mirrors, the lasers generate large-scale images that illuminate the night sky to stunning effect. The artists aim to create tangible entities using intangible multimedia materials, through which to explore the boundary between the real and the unreal. The changes inherent in the work give rise to myriad opportunities for interaction.


Zhang Yanzi ㄐ⠅㍛ The Remedy – The Galaxy | →Ⰻᑆüüᱏ⋣, 2011 Inchiostro su cerotti | ≤໘઼→Ⰻ㞿 | Ink brush on adhesive bandage cm 560x26 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

The Remedy è una pittura ad inchiostro su cerotti analsegici. Una pittura non convenzionale, che oltre ad esser visiva riproduce l’odore del balsamo antidolorifico. È un’opera legata ai materiali, al corpo e alla percezione sensoriale. Le persone, più che le cose, soffrono e hanno incessantemente bisogno di essere sollevate dal dolore. A volte, abbiamo bisogno di una nuova sofferenza per dimenticare le vecchie. Ci sono dei cerotti che ci possono curare?

ᱏ⋣ᱟ⭫൘→Ⰻ䍤䘉⿽䶎Ր㔏㔈⭫ᶀᯉкⲴ⭫ˈ䲔Ҷᱟ㿶㿹Ⲵ⭫䘈㔉֐ᑖᶕ௵㿹к Ⲵ䇠ᗶDŽ㘼ᱏ⋣ᱟ઼ᶀᯉ઼䓛փᝏ㿹ਁ⭏‫ޣ‬㌫Ⲵ㔈⭫DŽӪˈѻᡰԕᱟӪˈᱟഐѪᡁԜ ⸕䚃ⰋˈᡁԜнᯝ䴰㾱ᯠⲴហ㯹ˈ৫→Ⰻˈ৫ᆹហDŽᴹᰦˈᡁԜ䴰㾱ᯠⲴⰋ৫ᘈতᰗ ⲴⰋˈⵏⲴᴹ→Ⰻ䍤ੇ˛䲔䶎ˈᡁԜ䲿⵰ᱏ⋣ᚂѵ⍱䖜ˈⵏⲴᡀҶᆷᇉѝⲴа㋂⋉DŽ

The Remedy is a work painted on an adhesive bandage, which is certainly an unconventional painting material – as well as the visual stimulus, the viewer’s sense of smell is also engaged. The Galaxy is a painting that takes in materials, the body and the perception of sense. People feel pain, and we are constantly in need of pain relief and of comfort; sometimes we even need fresh pain to forget the old pain – are there really any plasters that can heal us?


Zhang Zhaohui ᕐᵍᲆ Light Infinite | ‫ݹ‬ᰐ䲀, 2015 Inchiostro su carta di riso | ᇓ㓨≤໘ | Ink on Rice paper cm 123x171 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

Pura scrittura a mano libera, vocabolario tradizionale cinese e inchiostro. Questi gli elementi che Zhang Zhaohui utilizza per cercare di esplorare il sistema visivo, intellettuale e spirituale della luce. Un metodo per avvicinare l’arte della pittura ad inchiostro su carta ai più internazionali concetti dell’Astrattismo e dell’Optical Art. Light Infinite [Luce infinita] è un tentativo di aggiornare la qualità poetica degli antichi media nel contesto globale dell’arte visiva conservando la sensibilità classica tradizionale e al tempo stesso cercando di catturare la percezione universale della rivoluzione digitale contemporanea.

ᡁ䈅മ⭘㓟㋩Ⲵ≤໘Җ߉ᙗ䈝䀰ᶕ᧒㍒‫Ⲵݹ‬㿶㿹փ㌫ˈ䇔䇶փ㌫о㋮⾎㜹㔌ˈሶഭ 䱵ᖃԓ㢪ᵟⲴ㿲ᘥ˄ᣭ䊑㢪ᵟǃᶱㆰѫѹǃᾲᘥ㢪ᵟǃ‫ݹ‬᭸ᓄ㢪ᵟ˅о≤໘Ⲵ৏ࡍ኎ ᙗ઼⢙䍘⢩ᖱ䘋㹼㶽ਸˈࣚ࣋ሶ≤໘Ⲵᵤᇎ㘼ᇼᴹ⚥ᙗⲴᶀᯉ૱䍘䖜ॆѪᖃԓ䈝ຳ лⲴ㿶㿹㢪ᵟDŽӾ㘼䈅മሶьᯩᇑ㖾㓿ިᙗоᖃԓᮠᆇॆᢰᵟоؑ᚟ᰦԓⲴᲞ䙽 ᙗ㿶㿹оᗳ⨶ᝏਇՐ䗮ࠪᶕDŽ

By utilizing pure, traditional ink free-hand writing, the artist attempts to explore the visual, intellectual and spiritual system of light, in order to integrate international contemporary art concepts – such as abstraction, minimalism, and Op Art – with the nature and materiality of ink art. This endeavour is geared towards updating the poetic quality of ancient media, bringing them into a global visual art context, while not only maintaining the traditional classic sensibility but also capturing the universal perception of the ongoing digital revolution.


Zhou Yangming ઘ⌻᰾ 20150523, 2015 Acrilico su legno | ᷦк㔈⭫ | Acrylic on wood cm 130x162 Courtesy dell’artista | ⡸ᵳᖂ㢪ᵟᇦᡰᴹ | Courtesy of the artist

La pittura di Zhou Yangming si caratterizza da ormai dieci anni da punti e linee a forma di tessere intersecati tra loro. Orbite, latitudini e longitudini, vere o fittizie, ricoprono le sue tele. I colori cangianti delle pennellate ricordano all’artista le quattro stagioni dell’anno e lo proiettano in una realtà parallela, un’oasi di pace immaginaria in cui vivere e pensare al cambiamento. Il senso del tempo che passa è percepito in ogni inspiro ed espiro; la consapevolezza d’animo e della vita è risvegliata dalla trama di punti e linee, dall’intreccio di realtà e fantasia.

䘉ᱟᡁᤱ㔝ॱࠐᒤᶕˈ⭘⛩㓯Ӕ㓷Ⲵᯩᔿ֌⭫Ⲵ⡷⇥˗ᆳᱟᡁᶴ䙐Ⲵ䖘䚃ˈ⣩ྲൠ ⨳кⲴ㓿㓜㓯ˈ㲊ᒫ㘼৸ᱟ⧠ᇎˈᆳⲴਈᒫⲴ㢢ᖙ⣩ྲᡁԜትտⲴᱏ⨳Ⲵഋᆓ˗н ਈⲴ⛩㓯Ӕ㓷䇙ᡁ㿹Ⲵྲ↔Ⲵ䐿ᇎˈ൘⛩о㓯ѻ䰤ˈᡁӛਇ⵰બ੨оᙍ㘳ˈ࠶࠶䫏 ⲴਈॆӔ㓷ᡀ⭏ભⲴ㖁㔌DŽ൘аબа੨䰤փՊ⵰ᰦ䰤Ⲵ⍱䙍ˈ൘а⛩а㓯䰤ራ᢮㠚 ᡁⲴ⚥兲DŽ

I have used dots and lines to weave my painting for decades. These fragments of my paintings are intersections of dots and lines. They are orbits that I created; they are latitudes and longitudes covering the canvas; they are true and false. The changing colours of the fragments seem like the four seasons of the planet. The constant dots and lines invite me into a comfort zone where I enjoy breathing and thinking, and the moment of changing. The sense of time passing is perceived between each inhalation and exhalation; the soul is awakened between the dots and lines; the awareness of life is perceptible between the interwoven fantasy and reality.


Certosa di San Giacomo a Capri La Certosa di San Giacomo viene fondata tra il 1371 ed il 1374 dal conte Giacomo Arcucci, Gran Camerario della regina Giovanna I d’Angiò, come testimonia l’affresco che decora il portale di accesso alla chiesa, databile al 1371 circa ed eseguito dal pittore fiorentino Niccolò di Tommaso, attivo a Napoli in quegli anni. Nell’affresco, interessante per l’eleganza del disegno e l’armonia del colore, sono raffigurati la Vergine in trono con Bambino con il conte Giacomo Arcucci e la regina Giovanna I e i santi Giacomo e Giovanni Battista. La Certosa presenta una pianta molto simile a quella della Certosa di san Martino, così come risulta nei documenti antecedenti le trasformazioni tardocinquecentesche. L’impianto del monastero infatti risponde a precise regole canoniche: “casa alta” o convento di clausura(chiesa, refettorio, chiostro, sala del capitolo, appartamento del priore) e “casa bassa” con i locali di servizio(foresteria, botteghe per lavori artigianali e per la lavorazione dei prodotti agricoli). La chiesa, il refettorio, la galleria, la sala del Capitolo, il passaggio al Chiostro Grande e gli ambienti contigui, costituiscono il primitivo blocco trecentesco. Un pronao dà accesso alla chiesa per chi arriva dall'esterno e i monaci certosini vi giungevano attraverso la galleria provenendo dalle celle della clausura del Chiostro Grande. L'interno, a navata unica, é ritmato da mezzi pilastri e centine ad arco cordonato in tre campate concluse da volte a crociera. Le volte e le pareti presentano resti di affreschi del tardo Seicento risalenti all'epoca dei sepolcri marmorei degli Arcucci, oggi nella ex Cattedrale di Santo Stefano a Capri come molti degli arredi originari della Chiesa certosina. Oggi la Certosa presenta una stratificazione d’interventi che spesso si sono sovrapposti, trasformando anche il preesistente. Nonostante ciò resta caratterizzata da un inconfondibile stile architettonico, lo stesso che si ritrova in larga parte dell’isola e della costiera amalfitana. Nel 1373 la costruzione della Certosa doveva essere a buon punto se, in quello stesso anno, Giacomo Arcucci chiedeva alla regina Giovanna I, già protettrice dei certosini di San Martino, d’inviare sull’isola i Padri che avrebbero dovuto abitare la Certosa. Sebbene coinvolti nei disordini seguiti allo scisma d’Occidente e nelle alterne fortune delle casate che si avvicendarono al governo del Regno di Napoli, i monaci certosini di Capri riuscirono sempre a godere di privilegi e indulgenze. A seguito delle incursioni piratesche, prima del corsaro Kair-ed-ddin, detto il Barbarossa, e poi di Mustafà Bassà e di Dragut, la Certosa subì gravi danni e, a partire dal 1563, fu oggetto di rilevanti lavori di restauro, come testimonia la galilea tardo-rinascimentale del chiostro grande. Nel XVII secolo vennero edificati il Quarto del Priore e la Spezieria. L'ordine di San Bruno governa con continuità la Certosa di San Giacomo, dal 1371 fino al 1808, anno in cui l'occupazione francese ne determina la soppressione e la confisca dei beni. Nel 1815 fu destinata a caserma, poi divenne ospizio per invalidi e dopo il 1860 fino al 1898 fu sede della V Compagnia di disciplina, costituita da anarchici e militari di cattiva condotta. L’ultimo atto, che molto influì sul futuro degrado del complesso risale all’Unità d’Italia, quando i beni e le rendite dei monaci certosini di Capri furono ceduti alla chiesa di Ischia. Un progetto organico di restauro si ebbe a partire dal 1927, con il Soprintendente Gino Chierici, che riportò alla luce, per quanto possibile, le originarie strutture trecentesche. Nel 1936 la Certosa venne destinata ai Canonici regolari Lateranensi, ospitando un istituto ginnasio ed una biblioteca, ma durante la seconda guerra mondiale la situazione andò progressivamente peggiorando, fino al definitivo abbandono della Certosa da parte dei Canonici. Nel 1974 l'allora Soprintendente Raffaello Causa vi istituì il Museo dedicato al pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach, morto sull'isola nel 1913. Diefenbach lasciò a Capri un atelier con circa 300 opere, di cui solo una parte é rimasta sull'isola. Gli eredi doneranno allo Stato italiano 31 tele, 5 sculture in gesso, e il ritratto del pittore eseguito da Ximenes. Nel 2006 con decreto ministeriale la Certosa è stata assegnata alla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli ed attualmente é tra i musei la cui gestione é affidata al Polo Museale della Campania. Orari di apertura: 9,00-14,00 (ultimo ingresso ore 13,30) Chiusura il Lunedì Biglietto d’ingresso: 4 euro – 2 euro ridotto Il Direttore della Certosa Anna Maria Romano


48 mostre in 39 diversi musei o location in 12 nazioni: Argentina, Armenia, Cile, Cina, Corea, Croazia, Giordania, Inghilterra, Italia, Russia, Slovacchia e Uruguay 877 opere esposte di 236 artisti di cui 169 italiani e 63 cinesi 5 premi internazionali assegnati a 17 artisti e oggi

DIPINGERE IL PRESENTE L’IGAV ringrazia L’IGAV - Istituto Garuzzo per le Arti Visive, nacque nel 2005 per un’idea estemporanea di Giorgio e Rosalba Garuzzo, mentr’erano in giro per il mondo. “Ma perché - si chiesero tanti artisti italiani delle nuove generazioni, così bravi, così impegnati, così creativi, fanno fatica a farsi conoscere ed emergere sulla scena internazionale, e tirano una vita grama?” Ed ancora: “Se pochi ci pensano, perché non diamo una mano anche noi?” E, immodestamente: “Lasciamo altri a lamentarsi, proviamo a fare noi qualcosa…”. Dopo dieci anni, dopo molto impegno dedicato, molti eventi organizzati e molte risorse investite, si può tirare qualche somma:

IGAV ࣐励ր㿶㿹㢪ᵟѝᗳᡀ・Ҿ2005 ᒤˈަᡀ・ส⹰ᶕⓀҾ҄ਹྕ઼㖇㩘ቄ ᐤg࣐励ր൘⧟⑨ц⭼ᰦӗ⭏Ⲵањᜣ ⌅DŽ ĀնᱟѪӰѸˈāԆԜ䰞㠚ᐡˈ Ā䘉Ѹཊ ᴹཙ䍻ǃࣚ࣋৸ᇼҾࡋ䙐ᙗⲴᯠ‫ޤ‬᜿བྷ࡙ 㢪ᵟᇦˈ䴰㾱䍩ᖸབྷ࣋≄൘ഭ䱵к㧧ᗇ༠ 䂹ˈᒦф⭏⍫ᗇྲ↔㢠䳮˛āєӪሩ㠚ᐡ 䈤˖ Āྲ࡛᷌Ӫн৫ᢦἽԆԜˈᡁԜѪӰѸ нࣙԆԜа㟲ѻ࣋˛䇙࡛Ӫ→↕нࡽ੗ˈ ᡁԜ㾱‫ڊ‬Ӌᇎ䱵ⲴһᛵDŽāDŽॱᒤѻਾˈ൘ 㣡䍩Ҷབྷ䟿ᰦ䰤㋮࣋ǃҶᰐᮠኅ㿸઼⍫ ࣘǃᣅ‫ޕ‬Ҷབྷ䟿䍴Ⓚѻਾˈ㢪ᵟѝᗳਆᗇ Ҷྲлᡀቡ˖

IGAV - Istituto Garuzzo per le Arti Visive (the Garuzzo Institute for Visual Arts), was established in 2005 on the basis of a concept that Giorgio and Rosalba Garuzzo came up with while travelling round the world. “But why,” they asked themselves, “are so many emerging Italian artists – who are so talented, so committed, so creative – struggling to make a name for themselves on the international scene, and having such trouble making a living?” The Garuzzos said to themselves: “If nobody else is giving them the time of day, why don’t we try to give them a hand? Let’s leave it to others to wring their hands – we’re actually going to try to do something…”. After ten years, after a great deal of time and effort invested, numerous events organised and many resources invested, the Institute has succeeded in achieving the following:

gli Enti, le Istituzioni e gli Sponsor che in questi 10 anni hanno contribuito per circa il 20% del fabbisogno finanziario (il restante 80% è venuto dai Soci) le tante persone che hanno dato il loro aiuto nell’ambito della loro responsabilità in musei ed enti pubblici o privati, o anche soltanto voluto porgere disinteressatamente una mano un benvenuto ai Visitatori e, a nome di tutti, un ringraziamento agli Artisti ed ai Curatori

48 ⅑ኅ㿸 ⅑ኅ㿸 ൘39њн਼㖾ᵟ侶 㖾ᵟ侶઼ኅ㿸൪ൠ ኅ㿸൪ൠ ൘ 12 њഭᇦ њഭᇦ˖ 䱯ṩᔧǃӊ㖾ቬӊǃᲪ࡙ǃѝഭǃ‫ݻ‬㖇ൠӊǃ᜿བྷ࡙ǃ㓖ᰖǃ 丙ഭǃ‫״‬㖇ᯟǃᯟ⍋Հ‫ݻ‬ǃ㤡ഭ઼Ѽ᣹൝ 236ս㢪ᵟᇦ ս㢪ᵟᇦ‫ޡ‬䇑877⅑ኅࠪ ⅑ኅࠪˈަѝ169սᱟ᜿བྷ࡙Ӫ սᱟ᜿བྷ࡙Ӫˈ63սᱟѝഭӪ սᱟѝഭӪ 5亩ഭ䱵྆ 亩ഭ䱵྆亩亱ਁ㔉Ҷ17ս㢪ᵟᇦ ս㢪ᵟᇦ ԕ৺⧠൘Ⲵ

цg䊑 䊑 IGAV ൘↔ᝏ䉒 䗷৫ॱᒤᶕѪᡁԜᨀ‫׋‬Ҷ㓖 㓿䍩Ⲵ㓴㓷ǃ ഒփ৺䎎ࣙ㘵˄։л80%ᶕ㠚ᡁԜⲴਸՉӪ˅ ᰐᮠѪᡁԜᨀ‫׋‬ᑞࣙⲴӪˈवᤜ㖾ᵟ侶ǃ ‫ޡޜ‬৺⿱ӪᵪᶴⲴઈᐕˈԕ৺✝ᗳըࠪᨤ᡻ⲴњӪ

48 exhibitions staged at 39 different museums and venues in 12 countries: Argentina, Armenia, Cile, China, Croatia, Italy, Jordan, Korea, Russia, Slovakia, the UK and Uruguay 877 exhibited works by 236 artists, of whom 169 are Italian and 63 are chinese 5 international prizes awarded to 17 artists and now

PAINTING THE PRESENT IGAV would like to thank the Organisations, Associations and Sponsors who over these past 10 years have met around 20% of our financial requirements (the remainder 80% has come from our partners) the numerous people who have provided their help as employees of museums or public and private bodies, or simply as individuals wanting to lend a hand we extend a warm welcome to all visitors and, on behalf of everyone, a heartfelt thanks to the Artists and Curators


I PROGETTI REALIZZATI DAL 2006 2006 | 2007 rassegna di arte contemporanea italiana “Natura e Metamorfosi” (Shanghai e Pechino, in occasione dell’Anno dell’Italia in Cina; Spoleto); 2008 | 2009 rassegna di arte contemporanea italiana “Energie sottili della materia” (Shanghai, Pechino, Shenzhen, Saluzzo); 2010 “Contemporary Energy. Italian Attitudes. Terna Prize 02 and Utopia IGAV in Shanghai with 28 artists” (Shanghai); “2x010. Artisti italiani e cinesi a confronto” (Shanghai – Expo, Padiglione Italia); 2011 mostra di design “China New Design” (Torino e Milano); 2011 istituzione del “Premio Shanghai”, programma annuale di residenze artistiche per giovani artisti italiani e cinesi emergenti, in partnership con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai;

L’IGAV E LA CINA La mission fondamentale dell’IGAV, sostenere e far conoscere i giovani artisti, non potrebbe dirsi completa senza l’interscambio con i paesi stranieri, non solo per presentare opere e mostre, ma ancor più per confrontare idee ed esperienze.

2012 | 2013 | 2014 “One minutes video” nell’ambito del Festival Internazionale della Televisione di Shanghai (vincitori del premio per il miglior video straniero); 2013 | 2014 “TO_SH Torino Shanghai. Dialoghi d’arte” (Torino e Shanghai); 2014 | 2015 “Visioni contemporanee” (Capri, Milano, Shanghai).

Con la Cina c’è stato il primo scambio. E la Cina è stata il primo partner dell’IGAV. Un rapporto iniziato già nel 2006 e che ha portato a numerose iniziative congiunte a Pechino, Shanghai, Shenzhen, Milano e Torino. In dieci anni il rapporto si è sviluppato e consolidato fino a creare una solida rete di stima e di amicizia con le autorità, i musei, le università, le associazioni, i curatori e, soprattutto, con gli artisti.

IGAVоѝഭ оѝഭ IGAVⲴṩᵜ֯ભüü᭟ᤱᒦᨀ儈ᒤ䖫㢪ᵟᇦⲴ ༠ᵋüü਼ṧवᤜоަԆഭᇦⲴ᮷ॆӔ⍱˗IGAV Ⲵ䘉䜘࠶֯ભнӵӵᰘ൘ኅ⧠֌૱઼ㆩࡂኅ㿸ˈ 䘈⵰࣋Ҿ⨶ᘥ઼փ傼Ⲵሩ∄∄䖳DŽ ㅜа⅑᮷ॆӔ⍱ণᱟ䶒ሩѝഭˈѝഭᱟIGAVⲴㅜ ањਸ֌ՉդDŽIGAV਼ѝഭⲴਸ֌‫ޣ‬㌫࿻Ҿ2006 ᒤˈ㠚↔ѻਾˈ൘ेӜǃк⎧ǃ␡ൣǃ㊣‫઼ޠ‬䜭⚥ ㅹൠ䘋㹼Ҷᰐᮠ⅑ਸ֌DŽ 䗷৫ॱᒤ䟼ˈIGAV਼ѝഭⲴ‫ޣ‬㌫нᯝਁኅˈᔪ・ 䎧Ҷᕪབྷ㘼⢒പǃӂᮜӂࣙⲴਸ֌㖁㔌ˈ䘉њ㖁 㔌нӵवᤜ᭯ᓌ઼⴨‫ޣ‬ᵪᶴˈ䘈वᤜՇཊⲴ儈 ṑǃ㖾ᵟ侶ǃॿՊ㓴㓷ǃㆆኅӪԕ৺㠣‫ޣ‬䟽㾱Ⲵ 㢪ᵟᇦDŽ

2006ᒤԕᶕㆩࡂⲴ亩ⴞ ᒤԕᶕㆩࡂⲴ亩ⴞ

2006 | 2007 к⎧઼ेӜєൠˈ䘲䙒ѝഭⲴ᜿བྷ࡙᮷ॆᒤ ᯟ⌒㧡ᢈ˅ ᜿བྷ࡙ᖃԓ 㢪ᵟኅĀ㠚❦оਈᖒ 㠚❦оਈᖒā˗

2008 | 2009 ൘к⎧ǃेӜǃ␡ൣˈ㩘঒ր˅᜿བྷ࡙ᖃԓ㢪ᵟኅĀ⢙䍘Ⲵᗞ࿉ ⢙䍘Ⲵᗞ࿉ 㜭䟿 㜭䟿ā˗

2010 к⎧˅ Āᖃԓ㜭䟿 ᜿བྷ࡙仾ု ㅜ ᖃԓ㜭䟿 ᜿བྷ࡙仾ု ㅜ2ቺ⢩ቄ㓣྆о࣐励ր ቺ⢩ቄ㓣྆о࣐励ր 㿶㿹㢪ᵟॿՊѼᢈ䛖ѫ仈ኅᩪ 㿶㿹㢪ᵟॿՊѼᢈ䛖ѫ仈ኅᩪ28ս㢪ᵟᇦҾ ս㢪ᵟᇦҾк⎧ā к⎧ к⎧цঊ Պ᜿བྷ࡙侶˅ Ā2x010᜿ѝ㢪ᵟᇦሩ䈍 ᜿ѝ㢪ᵟᇦሩ䈍ā˗

2011 ㊣‫઼ޠ‬䜭⚥˅ Āѝഭᯠ䇮䇑 ѝഭᯠ䇮䇑ā

2011 ᔰ࿻Ѯ࣎Āк⎧བྷ྆䎋 к⎧བྷ྆䎋āˈ䘉ᱟањ䪸ሩ᜿བྷ઼࡙ѝഭⲴᒤ 䖫ᯠ‫ޤ‬㢪ᵟᇦⲴᒤᓖ㢪ᵟᇦ傫⮉亩ⴞˈਸ֌ᯩᴹ᜿བྷ࡙᮷ॆ઼᯵ ⑨䜘ǃ᜿བྷ࡙ཆӔ઼ഭ䱵ਸ֌䜘ԕ৺᜿བྷ࡙傫к⎧བྷ֯侶᮷ॆ༴

2012 | 2013 | 2014 IGAVԓ㺘᜿བྷ࡙৲࣐Ҷ⭡к⎧⭥㿶㢲ѫ࣎ⲴĀа࠶䫏ᖡ‫ۿ‬ а࠶䫏ᖡ‫ۿ‬ā བྷ䎋 ,*$9䎒Ҷᴰ֣ཆ䈝ᖡ⡷Ⲵ྆

2013 | 2014 䜭⚥઼к⎧˅ ĀTO_SH 䜭⚥ к⎧ 㢪ᵟሩ䈍ኅā

2014 | 2015 ൘঑Პ䟼ǃ㊣‫઼ޠ‬к⎧ Āᖃԓ㿶䟾 ᖃԓ㿶䟾āDŽ

THE PROJECTS STAGED SINCE 2006

IGAV AND CHINA

2006 | 2007 the review of Italian contemporary art “Nature and Metamorphosis” (Shanghai and Beijing, as part of the Year of Italy in China; Spoleto);

IGAV’s basic mission – supporting and raising the profile of young artists – also encompasses cultural exchanges with foreign countries; this aspect of IGAV’s mission is geared not only towards presenting works and staging exhibitions, but also towards comparing and contrasting ideas and experiences.

2008 | 2009 the review of Italian contemporary art “Subtle Energies of Matter” (Shanghai, Beijing, Shenzhen, Saluzzo);

The first exchange was with China, and China was IGAV’s first partner. It was a relationship that began back in 2006, and that has led to numerous joint initiatives in Beijing, Shanghai, Shenzhen, Milan and Turin.

2011 the design exhibition “China New Design” (Turin and Milan);

Over the past ten years, the relationship has developed and been consolidated to such an extent that a solid network of respect and friendship is now in place not only with the authorities but also with a plethora of museums, universities, associations, curators and, above all, artists.

2010 “Contemporary Energy. Italian Attitudes. Terna Prize 02 and Utopia IGAV in Shanghai with 28 artists” (Shanghai); “2x010. Italian and Chinese Artists Come Face-to-Face” (Shanghai – Expo, Italian Pavilion); 2011 creation of the “Shanghai Prize”, an annual programme of art residences for young, emerging Italian and Chinese artists, in partnership with the Italian Ministry of Culture and Tourism, the Italian Ministry of Foreign Affairs and International Co-operation, and the Italian Institute of Culture in Shanghai; 2012 | 2013 | 2014 “One minutes video” slot at the International Television Festival in Shanghai (winners of the award for best foreign video); 2013 | 2014 “TO_SH Turin Shanghai. Art Dialogues” exhibition (Turin and Shanghai); 2014 | 2015 “Contemporary Visions” exhibition (Capri, Milan, Shanghai).


Il Gruppo Sisal

L’origine

Sisal è l’azienda italiana che, per prima nel nostro Paese, ha dato vita al mercato moderno dei giochi a pronostico con il lancio nel 1946 della “schedina Sisal”, poi divenuta Totocalcio. Da oltre 65 anni gestisce i giochi pubblici affidati in concessione dallo Stato, secondo le linee guida di ADM – Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Sisal oggi

Sisal è oggi un grande Gruppo italiano che opera nei settori del Gioco e dei Pagamenti e Servizi. Sisal è presente sul territorio nazionale con una rete di circa 45.000 punti vendita, costituita dalle ricevitorie, da corner sportivi e dalle agenzie e negozi di Sisal Matchpoint. Da settembre 2010, ha inaugurato la propria catena di spazi di intrattenimento Sisal Wincity, un concept retail innovativo presente a Milano, Roma, Torino, Brescia, Pescara, Firenze, Catania e Bologna, in espansione sul territorio italiano. L’ampia offerta di gioco è disponibile online attraverso il canale digitale www.sisal.it. Il Gruppo Sisal è una realtà composta da diverse società e occupa circa 2.000 dipendenti.

La capo-Gruppo

Sisal Group S.p.A. esercita attività di direzione e coordinamento delle Società del Gruppo Sisal e inoltre svolge attività d’incasso di servizi di pagamento per soggetti terzi, sia pubblici che privati, essendo autorizzata da Banca d’Italia ad operare come Istituto di Pagamento. Sisal Group S.p.A. si avvale della rete dei punti vendita di Sisal S.p.A.

Per informazioni: Sisal Comunicazione | Tel. 02 8868.971 | sisalcomunicazione@sisal.it | www.sisal.com


Le altre società operative Sisal S.p.A.

Sisal S.p.A., gestisce numerosi giochi, tra cui quelli a totalizzatore nazionale come SuperEnalotto, SiVinceTutto SuperEnalotto, Vinci per la Vita - Win for Life, VinciCasa ed Eurojackpot. La capillarità della rete delle ricevitorie, la capacità tecnologica, i canali di comunicazione rappresentano inoltre un asset che Sisal mette a disposizione di aziende e Pubblica Amministrazione che vogliono entrare in contatto con consumatori e cittadini in modo veloce, semplice e sicuro. Sisal S.p.A. - capillarmente presente su tutto il territorio nazionale con il brand SisalPay – anche per il tramite di Sisal Group S.p.A., offre ai consumatori un'ampia gamma di servizi. Grazie ad accordi con circa 100 partner, l’offerta spazia dalle ricariche cellulari all’avvaloramento delle carte prepagate, dall'incasso di bollette delle principali utilities e delle società di telecomunicazione al pagamento del canone Rai, di multe ed altri tributi.

Sisal Entertainment S.p.A.

Sisal Entertainment S.p.A. garantisce il collegamento alla rete telematica statale di circa 40.000 apparecchi da intrattenimento. Da settembre 2010, sono aperti al pubblico i nuovi spazi di Sisal Wincity basati sul concept “Eat, Drink & Play”, dove al gioco si accompagnano servizi di ristorazione e intrattenimento come eventi e spettacoli, all’interno di un ambiente piacevole e sicuro. Opera, inoltre, nel settore delle scommesse sportive gestendo una rete di oltre 4.000 punti di vendita, di cui 200 tra agenzie e negozi direttamente gestiti, 1.000 corner per la raccolta delle scommesse sportive e 3.100 corner per la raccolta delle scommesse ippiche. A Sisal Entertainment S.p.A. fanno capo anche la scommessa Tris, i concorsi a pronostico Totocalcio, Totogol e Big Match e le Virtual Race. Attraverso i canali internet e mobile, offre, infine, giochi on-line come Poker, Bingo, Skill Games e Casinò.

La Responsabilità sociale

L’agire responsabile è parte del DNA di Sisal fin dalle sue origini, quando nel 1946 ha contribuito con i proventi della "schedina Sisal" alla ricostruzione degli stadi di calcio distrutti dalla guerra, ridando agli italiani la voglia di sognare. Facendo leva sulla sensibilità storica dell’azienda, nel 2009 Sisal ha avviato una strategia di Responsabilità Sociale, sviluppando un articolato programma di Gioco Responsabile e un piano organico di iniziative rivolte alla comunità.

Per informazioni: Sisal Comunicazione | Tel. 02 8868.971 | sisalcomunicazione@sisal.it | www.sisal.com


SisalPay: il brand per i pagamento del Gruppo Sisal

servizi

di


Grazie al costante ascolto di clienti e rivenditori, il Gruppo Sisal ha saputo cogliere la sfida del cambiamento sviluppando un nuovo modo di pagare - comodo, semplice e sicuro - che oggi, con il brand SisalPay, si configura come best case nel panorama nazionale e rappresenta per i consumatori una vera e propria corsia preferenziale nell’ambito dei servizi di pagamento. L’offerta, fruibile sia nei punti fisici di prossimità (bar, tabacchi, edicole) sia online – www.sisalpay.it – rappresenta un valore aggiunto per tutti i consumatori che oggi, con SisalPay, possono pagare utenze e tributi, ricaricare il cellulare o carte prepagate, comodamente da casa o sotto casa. SisalPay, guidata da Maurizio Santacroce, Direttore Payments&Services Sisal Group, offre un servizio che si caratterizza per la sua completezza e facilità di accesso, i cui elementi distintivi sono:  Sicurezza e affidabilità: Sisal è un Istituto di Pagamento, autorizzato da Banca d’Italia. SisalPay garantisce i massimi standard di sicurezza e trasparenza di erogazione del servizio attraverso una rete certificata in grado di gestire oltre 200 milioni di transazioni all’anno.  Prossimità: oltre 40.000 punti vendita su tutto il territorio nazionale che rispondono alle molteplici esigenze di oltre 12 milioni di consumatori.  Offerta: oltre 500 servizi di pagamento ed accordi con circa 100 partner, fra i quali figurano le più grandi aziende italiane e internazionali, i principali player del mondo bancario e dei circuiti di pagamento.  Innovazione e Tecnologia al servizio del consumatore: 

SisalPay Cashless Payments: SisalPay ha investito sulla creazione di una delle più ampie reti di accettazione di moneta elettronica, già abilitata ai pagamenti contactless/NFC. Tutti i POS sono certificati e rispondenti agli standard PCI DSS e bancari.

Progetto Stand Alone: una rete di 5.000 punti vendita esclusivamente dedicati ai Pagamenti e Sevizi (che raggiungerà, entro il 2018, 10.000 punti attivati), dotati di un terminale innovativo e di ridotto ingombro. Un’innovazione, sviluppata internamente dal team SisalPay – una squadra di età media inferiore ai 35 anni e caratterizzata da una forte presenza femminile – e affidata per ingegnerizzazione e produzione ad un’azienda italiana leader nel settore dei terminali per il retail.

SisalPay.it: l’innovativa piattaforma digitale per la gestione dei pagamenti 7 giorni su 7, 24 ore su 24, con servizi a valore aggiunto, quali ad esempio, la pianificazione delle scadenze e l’archivio elettronico delle ricevute.

Per informazioni: Sisal Comunicazione | Tel. 02 8868.971 | sisalcomunicazione@sisal.it | www.sisal.com


Servizi di Pagamento SisalPay – Dieci anni di crescita e investimenti per il Sistema Paese In un mondo sempre più dinamico, i consumatori richiedono due elementi chiave: semplicità e capillarità. Il successo della strategia SisalPay si basa proprio sull’ascolto e l’anticipazione dei bisogni: una strategia che ha portato il Gruppo a investire complessivamente negli ultimi 6 anni 100Mln di Euro sulla rete dei Servizi, un contributo significativo allo sviluppo del Paese e alla realizzazione dell’Agenda Digitale. Nello specifico, negli ultimi quattro anni, SisalPay ha effettuato importanti scelte strategiche volte all’innovazione tecnologica della rete, investendo oltre 10Mln di Euro nei progetti Cashless e Stand-Alone. Investimenti finalizzati a intercettare i desiderata dei consumatori - semplicità e capillarità – offrendo così ai clienti l’opportunità di gestire i pagamenti in continuità, rispetto ai molteplici impegni quotidiani. 

Semplicità: POS NFC di produzione Ingenico per l’abilitazione ai pagamenti cashless, presso tutti i 40.000 punti vendita, e attivazione dell’offerta online con SisalPay.it Un’infrastruttura tecnologica a supporto della digitalizzazione del Paese.

Capillarità: sviluppo della rete Stand-Alone. Grazie ad un’ingegnerizzazione in-house è stato realizzato un terminale innovativo e funzionale, destinato a punti vendita (principalmente edicole e bar) dedicati ai Pagamenti e Servizi. Un progetto che ha già affiancato alla vasta rete di 40.000 punti vendita ulteriori 5.000 punti. (con un piano per l’attivazione di 10.000 terminali entro i prossimi 3 anni).

Le partnership strategiche, al servizio dei consumatori SisalPay ha sviluppato una strategia mirata a servire il consumatore, affiancando gli altri operatori attivi nel settore, grazie ad accordi e partnership, fra le quali figurano le più grandi aziende italiane e internazionali. Un’offerta ampia e completa – oltre 500 servizi di circa 100 partner - che consente la gestione di molteplici categorie di pagamenti quotidiani, che possono essere classificati in 3 principali categorie: o o o

Pagamenti (utenze, multe, tributi, ...) Ricariche telefoniche Monetica (ricarica di carte prepagate)

Per informazioni: Sisal Comunicazione | Tel. 02 8868.971 | sisalcomunicazione@sisal.it | www.sisal.com


Il CAEG - China Arts and Entertainment Group è nato nel 2004, dalla fusione della CPAA - China Performing Arts Agency con la CIEA - China International Exhibition Agency. Il CAEG è la piĂš grande organizzazione del suo genere in Cina nel campo dello spettacolo e delle arti. Si compone di diciannove aziende, tra imprese partecipate e societĂ per azioni, con la CPAA - China Performing Arts Agency e la CIEA - China International Exhibition Agency come associate principali. Con una storia di piĂš di cinquant’anni, CPAA e CIEA sono i principali fornitori di servizi in Cina, organizzatori di spettacoli e mostre cinesi a livello mondiale e gli unici enti preposti ad operare in Cina nel campo dell’intrattenimento e dell’arte. In piĂš di mezzo secolo, CPAA e CIEA hanno acquisito una notevole esperienza e si sono guadagnati una reputazione realizzando migliaia di progetti governativi di scambio culturale, spettacoli teatrali e esposizioni d’arte. Ń?ŕ´­áˆŠŕ˝†Ꭱ༆䳜ഒ˄&$(*Ë…áĄ€ăƒťŇž á’¤ ᴸˈ áą&#x;ŕľ˜ŕ§?ᎡŕĽ†äœ˜â´¤áŠŽŇťŃŠŕŚ…Ő˝Ń?ŕ´­áˆŠŕ˝†â•„ŕ Şâ€ŤŢœâ€Źŕ¨¨ Ë„&3$$Ë…ટŃ?ŕ´­áˆŠŕ˝†㢪áľ&#x;ኅ㿸Ń?ᗳ˄&,($Ë…Ⲵส âš°ĐşËˆă“żŃ?༞Ӫ≠‍ટޥ‏ഭഭ࣑䲒ᢊߜä‡Žăƒťâ˛´ă…œ Đ°á‡Śŕ˝—ŕśťŕ´­á´šáˆŠŕ˝†Ꭱ༆Թъ䳜ഒDŽ äłśŕ´’â€ŤŢœâ€Źŕ¨¨á¤•á´š á‡Śâ€ŤŢ˜â€Źä?´ŕşłŢľŕ˝†ÔąŃŠÔ•৺ཊᇌ á§—ă›‘Çƒ৲ă›‘ÔąŃŠËˆá°‡НᚨᗳԹъŃ?ŕ´­áˆŠŕ˝†â•„ŕ Şâ€ŤŢœâ€Ź ਨË„Ń?â•„â€ŤŢœâ€Źŕ¨¨Ë…ટŃ?ŕ´­áˆŠŕ˝†㢪áľ&#x;ኅ㿸Ń?ᗳ˄Ń?ኅŃ? á—łË…Ëˆŕ śŕĄ›áĄ€ăƒťŇž ᒤટ ᒤˈá?˘á´šŕĽşŃšŕ˝ŠŃ† ă“šⲴশਢˈⴞॽáą&#x;â€Ťâ¨łŢ˜â€Źá´°ŕ˝—ⲴŃ?ŕ´­â•„ŕ ŞŕŞźă˘Şáľ&#x;ኅ 㿸‍׋‏ᓄଡ଼ટä˜€ăŠ•ŕ­śËˆŇ?áą&#x;ä—´ÓşŃ?ŕ´­ŕ­&#x;Đ°á¤•á´šâ€ŤŢ˜â€Ź ⨳â•„ŕ ŞŃŠŕŁ‘ટ㢪áľ&#x;ኅ㿸ъ࣑ⲴԹŃŠäłśŕ´’Ç„ ༺ŃšŃ†ă“šÔ•áś•ËˆŃ?â•„â€ŤŢœâ€Źŕ¨¨ŕŞźŃ?áŠ…â€ŤŢœâ€Źŕ¨¨ŕľ˜ä˜€ăŠ•᢯࣎ ᎠÔ•༳䇑Ⲵഭ乾Ꭱ༆Ӕâ?ąäşŠâ´žÇƒຳ޾ŕ˝†ŕ­śŃŠâ•„ŕ Ş О㢪áľ&#x;ኅ㿸亊ⴞ䗡〝Ń? ă€&#x;ă?&#x;ŇśŃ á‡źă“żĺ‚źËˆäŽ’á—‡ Ňśá’ŻâŒ‹äŽŽä‚šÇ„ China Arts and Entertainment Group (CAEG) was founded in 2004 based on the merger of the China Performing Arts Agency (CPAA) and the China International Exhibition Agency (CIEA). CAEG is the largest company of its kind in China in the ďŹ eld of entertainment and arts exhibition. It consists of nineteen wholly owned enterprises, share-holding enterprises and Stock Company, with China Performing Arts Agency (CPAA) and China International Exhibition Agency (CIEA) as its core member companies. With a history of more than 50 years, both CPAA and CIEA are China’s largest suppliers as well as operators of Chinese performing arts and art exhibitions globally. Moreover, they are the sole agencies in China operating global business in stage entertainment and art exhibitions. For more than half a century, CPAA and CIEA have gained rich experiences and won acclaimed reputation by undertaking thousands of governmental cultural exchange projects and commercial stage performances and arts exhibitions.

Il CAEG ha organizzato e curato con grande successo, in Cina e all’estero, importanti manifestazioni come, ad esempio, il Padiglione Cinese alla Biennale di Venezia, il Festival delle Arti di Pechino, il Festival delle Arti Asiatico. Su incarico del Ministero della Cultura ha curato una serie di signiďŹ cativi eventi culturali tra cui l’Anno Culturale Cina-Francia e gli Anni tematici Cina – Russia. Presenta migliaia di spettacoli, mostre e altre attivitĂ culturali in centinaia di cittĂ , in decine di paesi e regioni che attraggono un pubblico di oltre 10 milioni di persone all’anno. Agendo come un ponte tra la Cina e gli altri paesi, il CAEG ha stabilito e mantiene una ampia e solida collaborazione con istituzioni culturali di fama mondiale, gallerie, musei, nonchĂŠ compagnie di arte performativa e singoli artisti. La partnership con l’IGAV – Istituto Garuzzo per le Arti Visive è stata sancita da un accordo ďŹ rmato a maggio 2015 alla Biennale di Venezia. Il CAEG e la sua partecipata CPAA - China Performing Arts Agency hanno lavorato con partner nazionali e internazionali e investito nella produzione di spettacoli che, come l’opera “Turandotâ€?, nel tempio ancestrale imperiale della CittĂ Proibita, hanno ricevuto elogi da parte del pubblico sia nazionale che internazionale.

Ń?ŕ´­áˆŠŕ˝†ᎡŕĽ†äłśŕ´’â€ŤŢœâ€Źŕ¨¨ä˛”ŕľ˜ຳ޾ཆ᥀ŕŁ?ŃŽŕŁŽâ´¨ă“–ŕĽ‡Óœăš„â…’â?ŤŕŁ˜Çƒ ŕĽ‡Óœăš„â…’â?ŤŕŁ˜ÇƒÓŠâ?˘ă˘Şáľ&#x; 㢲Çƒá€ąá‰ŹáŻ&#x;য়ᒤኅŃ?ഭഭᇌ䞜ટތԆä&#x;˝ŕ˝—â•„ŕ ŞáŠ…㿸â?ŤŕŁ˜ŕ˝†Ëˆ ္቏áŻ&#x;য়ᒤኅŃ?ഭഭᇌ䞜 á´¤ÖŒѪэ㞹᢯ ŕŁŽă˜ľŃťĐ°ŕ¨‡Ń?ഭᎡŕĽ†äœ˜á€„á˘ˆ᢯࣎ҜŃ?⌅Ꭱ༆ᒤ Ń?⌅ᎡŕĽ†á’¤ÇƒŃ?‍״‏ӂ࣎ഭᇌᒤ Ń?‍״‏ӂ࣎ഭᇌᒤŃ?ⲴаăŒŤ ेä&#x;˝ŕ˝—â•„ŕ ŞáŠ…㿸亊â´žÇ„äłśŕ´’â€ŤŢœâ€Źŕ¨¨â‡żá’¤ä˜ˆŕľ˜ŕşłŕ˝†Ꭰ༹Ńšŕ´­á‡ŚŕŞźŕľ ŕĽŞËˆᎠⲎá“— ࡞á?˛ŃŽŕŁŽ਴ăŠŤâ•„ŕ ŞÇƒáŠ…㿸ટ㔏ਸᎡ༆â?ŤŕŁ˜Ó„༳ཊྪÇƒâ€Ťâ¨łŢ˜â€Źá’¤á“–㿲Շᙍä&#x;żäŽľ ä—ˇ СӪâ…‘Ç„ Ń?ŕ´­áˆŠŕ˝†ᎡŕĽ†äłśŕ´’â€ŤŢœâ€Źŕ¨¨ÖŒŃŞŃ?ŕ´­áˆŠŕ˝†Ꭱ༆Ӕâ?ąâ˛´ŃŤâ‘?äšƒÇƒŃŤáş•áşąËˆŕ˝Šá’¤áś•Đž ц⭟਴ഭ㪇਽Ꭱ༆ᾪ᜴Çƒă–žáľ&#x;äžśÇƒŕŚŠâ˘™䞜ટ㪇਽ᎡŕĽ†ÔąŃŠÇƒ㢪áľ&#x;ä˛’ŕ´’ÇƒăŞ‡਽ 㢪áľ&#x;á‡Śá”ŞăƒťŇśŕŞźâ€ŤŘ?â€Źá¤ąâľ°á’ŻâŒ‹ăš„ăŒŤĐžá‡śŕ ˇŕ¨¸ÖŒÇ„ĐžŕŁ?ŕŚ’Ö€㿜㿚㢪áľ&#x;Ń?ᗳⲴਸ ÖŒâ€ŤŢŁâ€ŹăŒŤáą&#x;ᚊጞ á’¤ á´¸ŕľ˜á€ąá‰ŹáŻ&#x;য়ᒤኅㆎ䇒Ⲵ༿䇞⺞ᇊⲴÇ„ ÖŒѪᎡ༆䳜᥀ଡ଼ОौÖŒŕ­śËˆŃ?ŕ´­áˆŠŕ˝†ᎡŕĽ†äłśŕ´’â€ŤŢœâ€Źŕ¨¨ŕ§şŢŚĐťáŠŽŃ?â•„â€ŤŢœâ€Źŕ¨¨ŕĄ‹áœż ᣅä?´ËˆĐžŃ?ഭຳ޾ཆਸÖŒă˜ľâ€ŤŕĄ‹ਟޥâ€ŹáœżáŁ…ä?´Ňśŕ˝ŠŃšâ•„ŕ ŞÓ—૱ˈྲă?›➹࡞ཚᓉᇎ á˛&#x;â…źŕ˘—Ç‰ŕ´Žâ€ŤŢ â€Źŕ˝Š ŕ´Žâ€ŤŢ â€Źŕ˝ŠÇŠËˆŕľ˜Ń?ഭ޾ཆਆᗇҜă˘&#x;ྭⲴá?˛ŕľŞŕŞźŕŤąâĄźá­¸âłşÇ„

With great success, CAEG has organized at home and aboard such major festivals as, for example, Venice Biennale-China Pavilion, Meet in Beijing Arts Festival, Asian Arts Festival. Entrusted by the Ministry of Culture, CAEG, as one of the main organizers, has held a series of signiďŹ cant cultural events such as China-France Culture Year and China-Russia National Theme Year etc. Each year, thousands of shows, exhibitions and other cultural activities are presented in hundreds of cities, in dozens of countries and regions attracting audiences of over 10 million annually. Serving as a bridge of cultural exchanges between China and other countries, CAEG has established and maintained a wide and solid cooperation with world-renowned cultural institutions, galleries, museums as well as famed cultural companies, performing arts troupes and individual artists. The partnership with the IGAV – Istituto Garuzzo per le Arti Visive was sanctioned by an agreement signed in May 2015 at the Venice Biennale. CAEG and its subsidiary CPAA (China Performing Arts Agency) has worked with domestic and international partners to create and invest in productions that, like opera “Turandotâ€?, in the imperial ancestral temple of the Forbidden City, have all received high praise from both domestic and international audiences.


È necessario cambiare modello energetico: la dipendenza dalle fonti tradizionali, petrolio, carbone e gas naturali, non è più sostenibile, come reso evidente dai cambiamenti climatici e dai disastri ambientali che il pianeta sta subendo.

L'obiettivo di Flyren Energy Group è contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti tramite la produzione di energia pulita e rinnovabile, aderendo all'iniziativa del Parlamento Europeo nota come 20/20/20: riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, aumento dell'efficienza energetica del 20% e raggiungimento della quota del 20% di energia da fonti rinnovabili entro il 2020. Migliorare la qualità della vita delle nostre città e dei nostri territori, con l’obiettivo di perseguire e comunicare una cultura dell’energia pulita: con questa filosofia Flyren opera dal 2007 in prima linea nella produzione di elettricità da fonte rinnovabile, tanto nel ruolo di developer quanto in quello di EPC contractor quanto come IPP, Independent Power Producer, ed O&M contractor. Flyren ha sviluppato ed autorizzato oltre 200MWp in Italia, con progetti compresi tra 200kWp e 40MWp, in maggior parte ceduti a terzi ed ora in produzione.

Flyren oggi, con i suoi 8 impianti fotovoltaici per circa 8MWp di potenza installata, è leader nella produzione di elettricità da fonte solare e rivolge crescente attenzione ad altre tecnologie rinnovabili quali idroelettrico, biogas e biomasse. Le attività si sono diversificate anche su vari mercati esteri, principalmente Turchia per il settore fotovoltaico attraverso Flyren Turkiye ed in Serbia non la sua partecipata e-Ren doo, nazioni entrambe in forte crescita e con elevata richiesta di energia cui i governi hanno fatto corrispondere importanti politiche energetiche.

Per maggiori informazioni: www.flyren.eu


Ristorante tipico Caprese dove poter gustare i piatti della tradizione isolana, in un profumato giardino di Limoni

Ristorante Paolino www.paolinocapri.com E-mail info@paolinocapri.com Tel. +39 081 8376102

Â


Verso la metà del 900, a Capri, la famiglia Pollio con a capo il signor Luigi decidono di mettere su una piccola azienda che potesse soddisfare le esigenze degli esercenti alimentari, offrendo un servizio di pronta consegna che 1981 divenne la realizzazione dell’ambizioso progetto di una vita: fondere le energie e le personalità dei loro 5 figli attorno ad un'ideale comune: la Gelo Capri, un’azienda fatta di persone, passione per il lavoro e sacrifici. I figli prima e i nipoti poi, hanno scelto di continuare questo cammino, proseguendo sulle orme di un uomo che si è silenziosamente costruito il proprio destino. Con gli anni hanno ampliato e rinnovato l’Azienda, per poter affrontare, con rinnovata passione, la sfida che qualsiasi attività commerciale oggi riserva. La Gelo Capri oggi è un’azienda che distribuisce e commercializza un’ampia gamma di generi alimentari e tra i marchi di principale importanza ci sono la Nestlè spa, Parmalat, acqua San Benedetto, Peroni spa, Ferrarelle, F.lli De Cecco spa, Amadori conserve Annalisa e molti altri che distribuisce nelle strutture turistiche e non di tutta l’isola.


DIPINGERE IL PRESENTE Capri – Certosa di San Giacomo 6 settembre - 11 ottobre 2015

IN COLLABORAZIONE CON

REALIZZATA CON

MAIN SPONSOR

CON IL PATROCINIO DI

Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese

CITTÀ DI CAPRI

SPONSOR

COMUNE DI ANACAPRI

SPONSOR TECNICI

L’IGAV ringrazia sentitamente coloro che hanno permesso la realizzazione di questa mostra.


PAINTING THE PRESENT Capri – Certosa di San Giacomo 6 September - 11 October 2015

IN PARTNERSHIP WITH

STAGED IN COLLABORATION WITH

MAIN SPONSOR

UNDER THE PATRONAGE OF

Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese

CITTÀ DI CAPRI

SPONSOR

COMUNE DI ANACAPRI

TECHNICAL SPONSOR

IGAV wishes to thank all those who have enable the achievement of this exhibition.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.