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IL SEGNALE DIGITALE TERRESTRE

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IL SEGNALE DIGITALE La TV digitale terrestre, in sigla DTT, è una evoluzione tecnologica. Il principale vantaggio della televisione digitale è la possibilità di moltiplicare il numero dei canali che possono essere trasmessi attraverso le stesse frequenze già oggi utilizzate, quelle analogiche. Grazie al segnale digitale è possibile trasmettere audio e video insieme, attraverso una codifica/decodifica numerica delle informazioni. Le informazioni, ridotte a dati numerici, possono essere compresse, cioè essere trattate secondo un procedimento informatico (alla cui invenzione Ha contribuito il ricercatore italiano Leonardo Chiariglione), denominato MPEG-2 (Movie Picture Expert Group), che permette di moltiplicare il numero di canali trasmessi contemporaneamente da un'unica frequenza. Questo significa che con gli stessi televisori e le stesse antenne di adesso, più un decoder digitale, diventa possibile vedere una quantità decisamente superiore di canali.


IL SEGNALE DIGITALE Ulteriore vantaggio del segnale digitale è la qualità sia dell’immagine che dell’audio. Gli svantaggi del segnale digitale terrestre sono ostanzialmente legati alla ricezione degli stassi, infatti a differenza del segnale analogico che ha una degradazione graduale (vale a dire, c'è una transizione continua tra la ricezione perfetta e l'impossibilità di vedere una qualunque immagine), il segnale digitale è un sistema quasi "on-off". Questo significa che sopra una certa soglia di rapporto segnale/rumore (disturbi) il segnale viene visualizzato perfettamente, con il software del decoder che riesce a ricostruirlo grazie alla ridondanza dei dati inviati via etere. Al ridursi del rapporto segnale/rumore il numero di errori di decodifica (detto BER) cresce fino al punto in cui la correzione dell'errore diviene impossibile, con un passaggio repentino all’impossibilità di visualizzare correttamente l’immagine. 4


IL SEGNALE DIGITALE In questa situazione, appaiono spesso disturbi tipici della codifica MPEG, quali "quadrettoni colorati" in luogo dell'immagine video e fischi e altri rumori anomali in luogo del normale audio.

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I DECODER DTT Esistono due tipi di decoder: il decoder digitale terrestre interattivo permette la visione sia dei programmi in chiaro sia quelli trasmessi in forma criptata ovvero a pagamento (come per esempio gli eventi sportivi importanti di grande interesse, film appena usciti al Cinema e programmi per soli adulti). Il decoder digitale terrestre interattivo può essere collegato alla linea telefonica per usifruire di alcuni servizi aggiuntivi quali per esempio la ricarica delle smart card prepagate dei canali trasmessi in forma criptata, oppure per effettuare acquisti di beni di consumo sui canali di shopping on-line, oppure per partecipare al dei giochi a quiz trasmessi anche in chiaro.

decoder digitale terrestre non interattivo quest'ultimo chiamato comunemente Zapper. consente la visione esclusiva dei canali non criptati, ovvero trasmessi in chiaro. 6


I DECODER DTT

Decoder interattivo MHP

Decoder zapper

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L’IMPIANTO DIPOLO (elemento attivo)

L’ANTENNA L'Antenna è un elemento in grado di sottrarre energia ( Onde elettromagnetiche ) dall'etere ( Mezzo di propagazione ). L'antenna e composta da un dipolo ( elemento attivo) e da diversi elementi aggiuntivi ( elementi passivi ). più elementi sono associati all'antenna più il guadagno di ricezione aumenta

ELEMENTI PASSIVI

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L’IMPIANTO Un impianto di ricezione TV (impianto televisivo) è un insieme di apparecchi che hanno la funzione di captare dei segnali, emessi da apparecchi trasmettitori, e trasferirli in appositi decodificatori che li trasformano in immagini e suoni. I segnali vengono irradiati con una lunghezza d'onda portante di un certo valore ed occupano uno spazio determinato (banda di frequenza). L'intervallo di lunghezza d'onda, nel quale si inseriscono le trasmissioni televisive, varia da 47 a 862 MHz, suddividendosi in VHF, UHF. Secondo gli standard internazionali, le onde portanti che trasmettono informazioni devono essere emesse in gamme di frequenza comprese tra: •47 47 e 68 MHz, per la banda I (canali A e B); •81 81 e 88 MHz, per il canale C; •174 174 e 230 MHz, per la banda III (canali da D a H1).

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L’IMPIANTO Fino al limite di 300 MHz le onde vengono denominate VHF. Da 300 a 3000 MHz vengono identificate dalla sigla UHF e comprendono le seguenti frequenze TV: •da da 470 a 606 MHz, per la banda IV (canali da 21 a 37); •da da 606 a 862 MHz, per la banda V (canali da 39 a 69).

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L’IMPIANTO • Scelta Dell'Antenna L'antenna deve essere scelta in base soprattutto alla DISTANZA tra voi e l'emittente TV (ripetitore). Più si e distanti dall'Emittente più l'antenna deve avere elementi, quindi più guadagno in ricezione. Antenna VHF

Antenna logaritmica VHF-UHF

Antenne UHF

Antenna mista VHF & UHF

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L’IMPIANTO QUAL’E’ IL RIPETITORE PIU’ VICINO Da internet è possibile risalire a quale è il ripetitore o i ripetitori che “coprono” la mia zona I siti che offrono tale possibilità d’identificazione sono: www.raiway.rai.it www.dgtvi.it/copertura



L’IMPIANTO Terminale di testa Il terminale di testa è quell'insieme di apparecchiature interposto tra l'antenna e la rete di distribuzione dei segnali. La sua funzione è di adattare i segnali entranti e distribuirli alle varie prese d'utenza e può essere costituito, a seconda dello specifico impianto, da miscelatori e preamplificatori d'antenna. Miscelatore / Accoppiatore Il miscelatore è una apparecchiatura che ha la funzione di combinare e trasmettere, attraverso un unico cavo, un determinato numero di segnali anche di canali diversi.

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L’IMPIANTO Amplificatore d'antenna Sono apparecchiature elettroniche che amplificano il segnale in arrivo, se l'entità di questo segnale risulta insufficiente per assicurare una buona qualità delle immagini riprodotte dall'apparecchio televisivo. Le caratteristiche di questa apparecchiatura e’ il guadagno (è il valore di amplificazione del segnale ed è misurato in decibel). La sua installazione può essere fatta, sul palo o nel sottotetto. Risulta evidente che, in presenza di segnali deboli anche dopo l'installazione di un amplificatore, si deve ricorrere ad un diverso posizionamento dell'antenna, in modo da determinare un diverso rapporto di ricezione.

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L’IMPIANTO Dopo l'antenna e le apparecchiature che compongono il terminale di testa, gli elementi costituenti un impianto di ricezione TV sono: I partitori, utilizzati per dividere il segnale TV in piÚ vie.

Le prese d'utenza, utilizzate per connettere l'apparecchio televisivo alla linea di ricezione.

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L’IMPIANTO Cavo coassiale Per collegare i vari elementi di un impianto di ricezione TV viene utilizzato un cavo denominato coassiale. Il cavo coassiale è formato da due parti: -un'anima interna di filo di rame -una calza, concentrica rispetto al conduttore interno. I due conduttori sono isolati tra loro mediante una guaina di polietilene (espanso o compatto).

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L’IMPIANTO Nella realizzazione di un impianto d’antenna la funzione del cavo e’ fondamentale, e’ pertanto utile utilizzare un cavo di buona qualità’ e Tenere presente seguenti punti:

Numero metri necessari per la realizzazione del nostro impianto. Consideriamo che il segnale lungo il cavo trova resistenza pertanto la sua potenza si attenua per ogni metro di cavo utilizzato.

Posizionamento del cavo. Il posizionamento del cavo vicino a cavi elettrici o cavi per la distribuzione di segnali audio può creare delle interferenze che anch’esse creano delle perdite di segnale e quindi diminuiscono la potenza del nostro segnale.

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L’IMPIANTO Il tutti questi casi la soluzione per poter portare un segnale di potenza e qualità sufficiente al nostro terminale è l’utilizzo di un AMPLIFICATORE. L’amplificatore può essere singolo o multiplo ovvero può permettere di amplificare una sola discesa d’antenna o amplificare e moltiplicare un segnale per poter collegare più terminali Ogni amplificatore è dotato di un regolatore di guadagno, questo serve per tarare la quantità di guadagno e far arrivare il segnale con la migliore intensità al nostro terminale.

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L’IMPIANTO Il completamento del nostro impianto d’antenna avverrà collegando la presa d’antenna direttamente collegata all’antenna (sia che si parli di un impianto singolo che di uno centralizzato) con il nostro terminale. Collegamento al Decoder avverrà tramite un cavetto TV (presa d’antenna-decoder) e quindi cavetto scart o HDMI tra Decoder e TV Collegamento direttamente al TV tramite un cavetto d’antenna. Dobbiamo sempre tenere presente che anche se la distanza tra la presa d’antenna e il nostro terminate (decoder o TV ) è ridotta possono intervenire interferenze causate da cavi elettrici o da altre apparecchiature audiovisive posizionate lungo il percorso del cavo, in questo caso è sempre consigliato un cavo con un grado di schermatura alto e dotato di filtri antidisturbo.


SATELLITE 21


LA RICEZIONE DI SEGNALI DIGITALI

SAT Decoder Oggi in commercio esistono 3 tipologie di decoder idonei alla ricezione di segnali satellutari: FREE TO AIR Questa tipologia di decoder permette di visualizzare i canali trasmenssi gratuitamente COMMON INTERFACE Questa tipologia di decoder oltre a poter visualizzare i canali gratuiti, essendo dotato di alloggiamento “slot” per l’inserimento di una CAM può consentire la visione di canali criptati (a pagamento) Tivusat Questo decoder dotato di cam e tessera dedicata, permette oltre alla ricezione di tutti canali FREE la ricezione dei canali residenti sulla piattaforma tivusat (posizionata su hotbird) nella quale vengono trasmessi gli stessi canali gratuiti che vengono trasmessi sul digitale terrestre (RAI & MEDIASET) 22


Chi richiede un Decoder FTA • chi vuole vedere i programmi del suo paese. • Chi per questioni morfologiche ha problemi a ricevere segnali analogici e/o segnali digitali terrestri.

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TIPOLOGIE DI IMPIANTI • Impianto MONOMONO-FEED: in questa tipologia d’impianto sul braccio della parabola viene istallato un LNB singolo che permette la visione dei programmi trasmessi da un solo satellite

• Impianto DUALDUAL-FEED: in questa tipologia d’impianto sul braccio della parabola viene istallato un LNB monoblocco composto da 2 “occhi” la cui inclinazione permette la visione dei programmi trasmessi da 2 satelliti ( es. Hotbird e Astra, Hotbird e Eutelsat)

• Impianto motorizzato PLURIPLURI-FEED: in questa tipologia d’impianto viene utilizzata una parabola + LNB equivalente all’impianto MONO-FEED montata però su un motore che collegato al decoder fa ruotare la parabola fino al ricevimento del segnale corrispondente al canale desiderato. Per tutti questi impianti l’alimentazione del LNB e del motore viene fornita direttamente dal decoder utilizzando lo stesso cavo in cui passa il segnale


Impianto SAT fai da te • Per istallare il proprio impianto SAT bisogna innanzitutto: • Valutare la posizione giusta (orientamento a SUD) • Fissaggio “braccio” per la parabola, verificare che sia in bolla e stabile, il vento può inclinarlo spostando la parabola con conseguente perdita di segnale • Fissaggio/orientamento parabola, una volta assemblata la parabola e posizionato l’LNB sul braccio, utilizzando la scala graduata posta sulla staffa di fissaggio al palo posizionarla su 39°, • questa è l’inclinatura idonea per il nord Italia.

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Impianto SAT fai da te Procedere quindi con lo spostamento laterale, che grazie allo strumento di misura Sat-Finder o all’indicatore interno nel decoder alla voce menù “parametri antemma” vi permetterà di puntare l’antenna sul satellite di gradimento, quindi non resterà che il puntamento di precisione. Identificato che il satellite “catturato” sia quello desiderato procedere a stringere i bulloni di fissaggio in maniera bilanciata, a volte è possibile che un piccolo spostamento causato dal “tiraggio” dei bulloni faccia perdere il segnale.

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Impianto SAT fai da te Scelta del Satellite Normalmente il puntamento della parabola viene fatto su EUTELSAT13°E (Hot Bird) in quanto su questo satellite risiedono la maggior parte dei canali in lingua italiana (RAI, Mediaset, SKY e TIVUSAT). Per chi invece volesse orientarsi su più satelliti (dual feed) è utile acquistare un kit che contenga appunto un LNB monoblocco, e quindi procedere con il puntamento della parabola su Eutelsat 13°E e automaticamente, grazie all’orientamento del LNB l’antenna permetterà la ricezione dell’altro satellite.( vedi disposizione satelliti) 27


Cosa necessita per completare il proprio impianto • Una parabola completa di LNB • Una staffa per il fissaggio della parabola ( a muro, sul tetto, alla ringhiera del balcone, a palo) • 1 strumento SAT FINDER per l’orientamento della parabola • Un decoder • La giusta metratura di cavo per collegare la parabola al decoder • 2 Spine “F” • 1 cavo scart o HDMI per collegare il decoder alla TV 28


COLLEGAMENTI AUDIO VIDEO

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COLLEGAMENTI AUDIO VIDEO Collegamento Video -RCA Il connettore RCA è mono, viene cablato su cavo coassiale e può trasportare un solo canale -Scart La presa SCART è un connettore utilizzato nei televisori e negli apparecchi audiovisivi che ad esso devono essere collegati, come videoregistratori, decoder, lettori DVD e DVD recorder. La presa è dotata di 20 piedini (detti anche poli o "pin"), ognuno dei quali veicola un segnale elettrico analogico, che può uscire o entrare nella presa SCART realizzando così globalmente un collegamento parallelo di tipo analogico. Il bordo metallico della presa e del cavo che ad essa si connette funge da ventunesimo contatto, e veicola la massa della schermatura.

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COLLEGAMENTI AUDIO VIDEO -HDMI HDMI è la prima interfaccia non compressa completamente digitale a Trasportare contemporaneamente segnali audio e video. Anche HDMI può essere utilizzata tra differenti dispositivi audio/video ed è una soluzione adatta al trasporto del segnale di apparecchi digitali come i Decoder, lettori DVD e ricevitori satellitari verso schermi anch'essi digitali come LCD, PLASMA o videoproiettori. Come la SCAR il connettore HDMI possiede 19 PIN (i 2 mancanti rispetto alla SCART non permettono il passaggio di corrente, 12V, quelli che nella SCART permettono la commutazione sulla porta A/V). L’interfaccia HDMI e in continuo sviluppo, l’evoluzione è finalizzata all’aumento della velocità di trasferimento dei dati. Dal punto di vista dei componenti hardware non cambia nulla, infatti il cavo e il connettore sono invariati, ma è cambiata la gestione del software del protocollo di trasmissione. La serie di aggiornamenti è arrivata alla versione 1.4.. Dalla versione 1.1 a quella 1.4 la velocità di trasmissione è passata da un massimo di 4,9 Gb/s a 10,2 Gb/s. 31


COLLEGAMENTI AUDIO -TOSLINK “FIBRA OTTICA” Il sistema TOSLINK è uno standard di connessione in fibra ottica. Il suo uso più comune è su apparecchiature audio di classe domestica, dove trasporta un flusso audio digitale tra componenti come minidisc, lettori cd e registratori DAT. Il TOSLINK può utilizzare cavi in fibra ottica di plastica di 1mm, cavi in plastica multistrato o perfino in vetro al quarzo. -RCA Il connettore RCA è mono, viene cablato su cavo coassiale e può trasportare un solo canale, nelle connesioni audio stereofoniche ne vengono utilizzati 2 utilizzando i colori Rosso e Bianco o Rosso e Nero.

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COLLEGAMENTI AUDIO

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COLLEGAMENTI AUDIO VIDEO DECODER DIGITALE TERRESTRE

APPARATO AUDIO

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