CarpFishingMagazine_31_Pusiano&WorldFishing

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Enti, club, associazioni, singoli lettori: queste pagine sono dedicate anche alle vostre notizie, manifestazioni, iniziative, esperienze e catture Carp Fishing Magazine c/o Acacia Edizioni srl Via Balduccio da Pisa, 7 20139 Milano

• Notizie • Appuntamenti • Catture • Considerazioni • Esperienze

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Pusiano: giornata di pulizia... e due!

Ripetuto il successo dello scorso anno: raccolti oltre 150 sacchi di spazzatura in mezza giornata di lavoro

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ueste iniziative hanno molteplici scopi: effettuare la raccolta di quanti più rifiuti possibile, stare insieme facendo del bene a un’acqua che adoriamo ma, soprattutto, dire a voce alta: noi ci siamo!». È raggiante Umberto Banchieri, responsabile della sede 166 di Cfi Gruppo Ambrosiano Carp Fishing e organizzatore della seconda edizione della giornata ecologica di raccolta rifiuti presso le sponde del lago di Pusiano. Domenica 1 marzo, oltre 40 carpisti iscritti a Cfi ANCHE CON LE BARCHE: per trasportare i sacchi i ragazzi hanno avuto bisogno di alcune imbarcazioni. Troppi rifiuti, le braccia non bastavano più!

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hanno piegato la schiena sulle sponde del lago per ridargli un po’ di ossigeno, raccogliendo un’enorme quantità di rifiuti. «Alla fine della giornata», ci rivela Banchieri, «eravamo talmente stanchi da non riuscire quasi a contare i sacchi riempiti di spazzatura. Arrivati a 150 ci siamo persi: erano molti di più!». Un risultato positivo, che va ad affiancare quello ottenuto poco meno di un anno fa, quando i partecipanti raccolsero quasi 200 sacchi.

Spini: «Sono contentissimo»

In questa seconda edizione il Gruppo Ambrosiano Carp Fishing è stato affiancato dalla sede 62 di Canonica d’Adda (Bg). È visibilmente soddisfatto anche Andrea Spini, responsabile di questo gruppo di ragazzi giovani e appassionati, che ha affiancato Banchieri nelle fasi di preparazione dell’evento: «Sono un gran pessimista nella pesca e nella vita ma devo dire che dopo l’atmosfera respirata in quel di Pusiano non posso che essere attraversato da grande ottimismo, entusiasmo e felicità. Per quanto ci riguarda, come organizzatori siamo

contentissimi per la buona riuscita della manifestazione, che è andata oltre le nostre aspettative, ma soprattutto gioisco per tutti coloro che hanno voluto prendervi parte, animati da uno spirito di concreto altruismo e grande sensibilità nei confronti dell’ambiente e delle problematiche inerenti la nostra disciplina».

Collaborazioni importanti

La voglia di fare di questi carpisti sta dando molti frutti nei rapporti con le istituzioni locali, tanto che quest’anno è arrivato l’appoggio di tutti i comuni rivieraschi, Merone, Eupilio, Bosisio Parini, Cesana Brianza, Pusiano e Rogeno, quest’ultimo aveva già appoggiato la sede 166 l’anno scorso. Stuzzicato sull’argomento, Umberto Banchieri si lascia andare a una dichiarazione entusiasta: «Ci tengo a ribadire il concetto: noi ci siamo. Amiamo questo lago e continueremo a impegnarci per la sua salvaguardia, non solo realizzando le future edizioni della giornata ecologica ma anche lavorando fianco a fianco con i comuni per allontanare un pericolo


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recente: le aggressioni a danni dei carpisti. Tutte le voci che in questi mesi si sono sentite riguardo all’argomento sono vere, proprio per questo collaboreremo con i comuni rivieraschi

per cercare una soluzione». Al vaglio delle ipotesi, la costituzione di alcune postazioni fisse: «Nei prossimi mesi», continua il responsabile della sede 166, «parteciperemo ad alcuni incontri con le istituzioni, valuteremo ogni ipotesi e lavoreremo affinché i carpisti possano pescare in santa pace in questo bel lago». E conclude con doverosi ringraziamenti: «Voglio ringraziare pubblicamente i miei ragazzi, Andrea Spini e tutta la sede di Canonica d’Adda che ci hanno dato una mano grandiosa e che hanno dimostrato come l’unione fra le sedi è la giusta strada da percorrere, il sindaco di Rogeno, Baruffini, e tutti coloro che sono venuti qui da ogni parte della Lombardia, in particolare Paolo Cominelli di Rudiano (Bs) e Francesco Angeli, che si è fatto più di 200 chilometri per arrivare al lago da Mantova». P.M.

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INFATICABILI: i ragazzi della sede di Canonica d’Adda (sopra) sono stati co-organizzatori della giornata ecologica insieme al Gruppo Ambrosiano Carp Fishing. A sinistra, alcuni dei 150 sacchi raccolti, che si assommano ai 200 dell’edizione 2008.

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Sessione coi fiocchi a Gambulaga Dopo averci mostrato il suo record nel numero 3 di Carp Fishing Magazine, Michele Busellini ci racconta con emozione una sessione molto generosa insieme ai suoi amici più cari

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ari amici, voglio ancora condividere con voi le emozioni della nostra passione. Insieme i miei fidati compagni di pesca decidiamo di concederci un week end nel bel lago dell’amico Marco, in località Gambulaga. Il lunedi, per la gioia di mia moglie, rullo 14 chili di boilie al pesce, alle spezie e al fegato. Finalmente arriva il giovedì sera: ovviamente, come solo noi carpisti possiamo capire, la notte prima si dorme poco e niente, continuando a fantasticare sul risultato dell’imminente sessione. Le ore sembrano non passare mai, l’orologio forse è scarico, ma finalmente alle sei sono in macchina e parto alla volta di Cona e del Lago Azzurro, dove Marco mi consegna le chiavi del “mio” paradiso, perché saro solo fino a sabato mattina, quando finalmente arriveranno i miei amici ACQUA GENEROSA: il Lago Azzurro di Gambulaga ha regalato a Michele molti pesci. Tra questi, anche una regina (sopra) e un amur (sotto). Quest’ultimo è stato anche la prima cattura della generosa sessione.

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Sorpres... ina!

Sono emozionato come se fosse la prima volta: il lago è una tavola sotto i primi raggi di sole di una bella giornata autunnale, gli “schiaffi” sull’acqua delle baffone si sentono un po’ dappertutto, sono ipnotizzato. Entro in pesca dopo un’accurata pasturazione e così inizia l’attesa. Per ingannarla inizio a produrre terminali in quantità da negozio... Poi eccola, la prima partenza! Ferro, recupero, convinto di aver “lisciato” (slamato, ndr.) la carpa. Invece, appare dall’azzurro dell’acqua un

SODDISFAZIONE PER QUATTRO: Michele Busellini ha catturato questa specchi di 16,5 insieme ai suoi tre più fidati amici di pesca.

amur cosi piccolo che mi è capitato di prendere cavedani più grandi! Proseguo, prendo altre carpe piccole, massimo 3/4 chili, poi decido di mettere due palline per innesco. Le partenze si fanno attendere. È quasi l’imbrunire quando la canna con una doppia affondante al fegato mi fa sobbalzare. Ferro deciso... Alla fine della “nostra” battaglia vinco io e una splendida regina da 12 chili è pronta per il servizio fotografico. Ossigenazione accurata e via libera: «Grazie per avermi fatto divertire!».

Meritata ricompensa

La notte passa quasi totalmente in silenzio, a parte una bella specchi da 10 chili verso le 4 del mattino. Alle 7 una partenza decisa, forse troppo decisa. Infatti, dopo essermi fiondato fuori dalla tenda, ovviamente scalzo, vedo intorno al mio pod i miei “cari” amici con in mano le lenze! La mattina seguente la mia costanza

viene finalmente premiata. Sono le 8,30, mentre prepariamo la colazione a base di salsiccia ai ferri e lambrusco, la classica “colazione all’americana”, ecco una bella partenza: questa è grossa! Sento la mia voce parlare con gli amici come se fosse di un altro, perchè siamo solo io e lei. Lottiamo, le cedo filo per poi riprenderlo; poi si fa vedere, è una specchi maestosa! Mirko mi urla: sarà 15 chili, Mik! Ma io penso solo a lei, a non perderla, e quando finalmente è nel guadino... «Che bella!». Sana, dai colori vivissimi: la bilancia digitale segna 19,3 chili e io quasi svengo! Mirko mi risveglia e mi dice che il mio materassino pesa 2,8 chili: 16,5 chili di pura bellezza! Foto di rito e libertà meritata. Termina così la sessione: in totale, in quattro amici catturiamo una ventina di pesci, quasi tutti sopra i 10 chili! Fosse sempre cosi...

Michele Busellini


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Provinciali di Brescia Da aprile a settembre, 4 appuntamenti con il carp fishing agonistico AMICI PER LA PELLE: il vicentino Andrea Gonzato (sopra) ci mostra una comune catturata al Parco del Brenta (Pd), insieme all’amico Omar Panzarotto (sotto). Andrea ha chiuso la sessione con due catture (la più grossa pesava 13 chili) mentre Omar non ha avuto tregua con ben 7 carpe a guadino.

C’ERANO ANCHE LORO, insieme a Gonzato e Panzarotto: Moreno Danese, detto “l’Uomo Caffè” e il promettente Andrea. Il primo (foto a sinistra) mostra con soddisfazione una regina di 10,5 chili ma Andrea (foto a destra) non è da meno, con un amur di 10 chili. BIG PISANA: questa bella carpa di 19,5 chili è stato il giusto premio per Ugo Rossi, che ha “marcato stretto” uno dei bacini più difficili della Toscana, la famosa “Cava Otto”. Pubblichiamo con piacere la foto e invitiamo tutti i lettori toscani a inviarci le foto delle loro big: della regione di Dante si parla poco, eppure i pesci

grossi ci sono. La carpa di Ugo Rossi ne è la prova!

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cco date e spot delle quattro prove del “Campionato provinciale di carp fishing a coppie”, organizzato dalla Fipsas in collaborazione con il Team Carpfishing Rudiano 55. Si comincia il 4 e il 5 aprile nel Canale Navigabile di Spinadesco (Cr) e si prosegue il 9 e il 10 maggio nel Canal Bianco presso Santa Teresa in Valle (Pr). Poi, i garisti si ritroveranno l’11 e il 12 luglio nel Lago di Sant’Eufemia (Bs). Fine delle ostilità il 5 e il 6 settembre nel Canale Fissero Tartaro, in località Sustinente (Mn). Per informazioni: segreteria@fipsasbrescia.it, oppure inforudiano@tiscali.it.


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Fishing Show 2009 La pesca protagonista a BolognaFiere: 5 per cento di pubblico in più rispetto al 2008. Si replica l’anno prossimo, dal 12 al 15 febbraio

S C’ERAVAMO ANCHE NOI: lo stand Acacia Edizioni non è passato inosservato agli occhi attenti e curiosi di parecchi appassionati.

A SCUOLA COI CAMPIONI: all’interno del padiglione principale è stata allestita una piscina dove gli esperti di spinning hanno mostrato i rudimenti della tecnica e le novità in tema di artificiali.

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i è svolta dal 27 febbraio al 2 marzo la terza edizione del Fishing Show, il salone nazionale della pesca sportiva. In un’area di quasi 15 mila metri quadrati nei padiglioni di BolognaFiere, oltre 100 espositori hanno mostrato al pubblico i nuovi prodotti per la stagione 2009. Sulla manifestazione erano concentrate molte attenzioni già prima dell’inizio: in un periodo in cui la congiuntura economica mondiale offre scenari tutt’altro che rosei, come avrebbe reagito un settore di nicchia, ma comunque importante, come la pesca sportiva? La risposta è arrivata forte e chiara: la pesca vuole uscire dalla crisi. Testimonianza ne sono state le numerose novità tecniche e l’affluenza di pubblico, incrementata del 5 per cento: la fiera traboccava di visitatori soprattutto nelle giornate di sabato e domenica, segno che l’interesse per la pesca sportiva è ancora molto forte.

Offerta ricca

Comunque, il Fishing Show non è stato soltanto aziende e attrezzature ma una kermesse a tutto tondo dove il pubblico ha potuto confrontarsi con i

migliori esperti delle tecniche di pesca in acqua dolce e in mare. Oltre a una vasca dove si potevano testare tutti i nuovi artificiali, erano previsti gli “Angoli del...”, spazi dove i grandi campioni si sono messi a disposizione dei pescatori per rispondere a domande oppure per illustrare particolari “chicche” tecniche. Infine, molto interesse hanno suscitato gli acquari con un piccolo percorso didattico per guidare i più piccoli alla scoperta del mondo ittico, e l’esposizione del Museo della Pesca a Mosca, a cura dell’omonimo museo di Valdisandro.

operatori sia necessaria e indispensabile per superare la crisi. Incontenibile, invece, la gioia del presidente della Fipsas, Ugo Claudio Matteoli, che ha dato un annuncio in anteprima: nel 2011 le Olimpiadi della Pesca si terranno nuovamente in Italia, come già accaduto nel 2000. Tra Emilia, Toscana e una regione ancora da stabilire, pescatori provenienti da tutto il globo si sfideranno per oltre 25 titoli mondiali. Una bella notizia, a dimostrazione di come l’Italia sia ancora una vera forza, sportiva e culturale, nel campo della pesca.

Entusiasmo anticrisi

Il successo del Fishing Show non ha fermato gli organizzatori, già al lavoro per la prossima edizione, la quarta: si terrà, per la terza volta consecutiva a BolognaFiere, dal 12 al 15 febbraio 2010. Con una sorpresa: il salone della pesca sarà molto probabilmente arricchito dalla presenza di un altro grande settore affine alla pesca, la subacquea. L’anno prossimo i padiglioni saranno ben 3, per una superficie totale di 30 mila metri quadrati, il doppio rispetto a quelli di questo Fishing Show 2009.

Le reazioni degli organizzatori sono state entusiaste, a partire da Marisa Corso, direttore della divisione commerciale di Bologna Fiere, che ha auspicato una più stretta collaborazione tra i soggetti organizzatori del Fishing Show già a partire dai prossimi appuntamenti. Dello stesso parere Carlo D’Olivo (presidente uscente della FIPO, sostituito recentemente da Ciro Esposito) che ha sottolineato come un’attenta e stretta sinergia tra tutti gli

Sguardo al futuro


Belle carpe, James! R

icordate il misterioso francese Julien Knobloch? Ma sì, quello della super-koi rossa in copertina nel numero 27 di cui sappiamo poco o nulla, se non che è francese e che passa tantissimo tempo in pesca sulle sponde dei più bei laghi europei. Bene, pare che questo angler abbia un emulo italiano: nelle foto che vedete in questa pagina è ritratto James

... ecco perché ne vale la pena...

Garullo. Di lui sappiamo solo che è di Prato e che... cattura carpe stratosferiche. Nel compact disc che ci ha inviato in redazione c’erano solo queste belle foto, accompagnate dalle didascalie che potete leggere sotto ogni immagine. Carpe bellissime, eccezionali, ma ci si conceda lo spazio per un appello a James: complimenti per le catture, ma raccontaci qualcosa di te!

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È di Prato e cattura carpe eccezionali ma di lui non sappiamo altro ... lo spot: la chiave del successo...

... il risultato di una notte....

... uno dei miei giorni indimenticabili...

... da una pasturazione di condizionamento di un mese...

... cattura del 2 gennaio 2009...

... cinque volte sei venuta a trovarmi...

... sedici anni di passione pura....

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carpa TANTE NOVITà: Com.Es (prima foto a sinistra) con le linee Pelzer e Mantikor. Fishcon (al centro), ha puntato sulle nuove Sportex da cat fishing. BestOne (a destra) ha presentato la linea “Match” di Dymanite Baits: farine ed esche per le competizioni.

World Fishing: evento riuscito

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a pesca sportiva sbarca di nuovo di nuovo nella capitale grazie a una grande fiera: si chiama World Fishing e ha aperto i battenti dal 27 febbraio al 2 marzo presso i padiglioni della Nuova Fiera di Roma, all’interno del Big Blu, il Salone della nautica, dell’ambiente, della subacquea e della pesca sportiva. Un grande evento, il Big Blu, con più sottoeventi uniti da due denominatori comune: l’acqua e la natura. All’interno di 14 padiglioni, per un totale di 130 mila metri quadrati, oltre al World Fishing hanno infatti aperto i battenti il BoatShow, il GommoShow e il Professional

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Roma, la pesca ritorna protagonista all’interno della più ampia cornice del Big Blu. È solo l’inizio? Ci si conceda una considerazione: occhio a questo evento, farà parlare!

Boat Building, tre manifestazioni dedicate alle imbarcazioni, l’EudiShow, il salone della subacquea giunto ormai alla sua diciassettesima edizione, e il Parklife 2009, una fiera sulla natura che ospitava, tra gli altri, gli enti turistici delle più belle regioni italiane.

Pesca, subacquea e natura

Il World Fishing condivideva il padiglione numero 3 con Parklife 2009 e al XVII Eudi Show. Qui, gli appassionati di pesca hanno potuto trovare... un menu completo in un solo piatto. Infatti, oltre alle aziende produttrici e ai distributori, si

potevano trovare molti stand di negozi, dove si poteva acquistare attrezzatura da pesca a prezzi ribassati. L’incontro tra aziende e consumatori attraverso i dealer, i negozi, è stato un punto di forza della manifestazione: gli appassionati potevano toccare con mano e provare i prodotti delle aziende allo stand, poi comprarli immediatamente in fiera, magari con un piccolo sconto.

Numeri record

E la crisi? Guardando ai numeri del Big Blu pare proprio che la gente non riesca a fare a meno delle sue passioni. Gli organizzatori hanno calcolato che gli


FIERA COMPLETA: oltre alla pesca (nella foto qui a destra, uno dei negozi specializzati), al Big Blu sono state protagoniste le barche (a sinistra). Gli oltre 130 mila spettatori (ultima a destra) hanno apprezzato.

spettatori sono stati il 4 per cento in più rispetto all’edizione 2008, per un totale di 130 mila paganti. Ovviamente, a fare da traino è stata la presenza di più discipline e interessi all’interno di una sola fiera, ed è così che aziende e negozi del settore pesca hanno potuto sfruttare il grosso flusso di spettatori e di visitatori dell’intero Big Blu, contribuendo a incrementare il numero di spettatori totali: gli spettatori-pescatori erano veramente tanti. Altri, invece, hanno riscoperto la passione per la pesca proprio camminando tra gli stand delle aziende del settore. Quando si dice “la magia della pesca!”

Protagonista il mare A farla da padrone sono state le tecniche di mare e il carp fishing. Gli spettatori parevano molto interessati alla pesca in acqua salata, così come ad

avvisatori, tende e rod pod. Il dato è stato confermato anche da alcuni negozianti che, interpellati sull’esito della manifestazione, ci hanno confessato di aver venduto quasi esclusivamente prodotti per la pesca in mare: sarà stata la posizione della fiera, molto vicina al Tirreno, oppure alla passione dei pescatori sportivi del sud Italia che si sono mossi in massa per partecipare all’evento, ma tant’è: al World Fishing si è parlato soprattutto di pesca tra le onde e di lunghe attese in tenda.

Carp fishing e curiosità

Una bella fetta di World Fishing era comunque dedicata al carp fishing, come ricorda il logo della fiera (con una bella carpa in primo piano, ndr.). Bambini curiosi chiedevano a papà e a mamma

cosa fossero quelle strambe attrezzature piazzate nei vari stand e loro, non sapendo rispondere, si rivolgevano ai numerosi esperti che con un sorriso svelavano i rudimenti della tecnica. Davanti alle sale conferenza o davanti ai video che proiettavano avventure di pesca mozzafiato si formavano grandi capannelli di curiosi: le sessioni ai siluri giganti sul Po e le più belle carpe dei laghi e dei fiumi italiani hanno suscitato forti esclamazioni di sorpresa. A bocca aperta molti si chiedevano come sia possibile che nelle nostre acque nuotino pesci tanto mastodontici. Altri, addrittura, chiedevano se fossero pericolosi: ce la vedete voi una carpa ad azzannare un subacqueo?

Sotto con la tecnica! QUANDO LA PESCA CHIAMA... ... Acacia Edizioni risponde! Il nostro stand è stato visitato da molti appassionati.

Nel World Fishing hanno trovato spazio anche momenti di assoluto valore, a partire dagli incontri tecnici che si svolgevano in un ampio spazio attrezzato con proiettore. Ad

MOMENTI IMPORTANTI: il World Fishing era attrezzato con una sala conferenze dotata di proiettore. Si è parlato di boilie, di terminali e di etica. Ecco l’intervento di Velko Ventucci nel tardo pomeriggio di domenica.

PADIGLIONI AVVENIRISTICI: la moderna struttura della Nuova Fiera di Roma è stato lo spazio ideale per questa grande fiera.

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carpa ECCOCI! A sinistra, i ragazzi di tre club: Roma Carp Team, Big Carp Team e Big Carp Team Priverno. Al centro, lo stand della Fipsas. A destra, lo “zoccolo duro” del forum Passione Carpfishing.

QUASI 130 MILA SPETTATORI: l’afflusso al Big Blu è stato altissimo, mentre il padiglione del World Fishing è stato uno dei più visitati.

SORRISI E SODDISFAZIONE: i responsabili del World Fishing, Filippo Camilli (a sinistra) e Alessandro Di Loreto (al centro), confessano la loro soddisfazione al nostro direttore Riccardo Zago (a destra).

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aprire le danze è stato Riccardo Fanucchi, che nella giornata di venerdì (replicando poi sabato, ndr.) ha prima cercato di far appassionare i profani raccontando la bellezza del carp fishing, poi ha dedicato le sue attenzioni ai più esperti, parlando di pesca alla carpa agonistca. Sabato è stata la volta di Federico Mazzacuva, con una conferenza in tema di esche e di quel “tocco magico” che rende alcune più speciali di altri, mentre ha chiuso gli incontri Velko Ventucci, con due incontri, uno sabato l’atro domenica: il bravo carpista ha parlato della scelta dei terminali in relazione al tipo di fondale dove si cala la lenza.

Momento di riflessione

Oltre agli incontri tecnici, il padiglione numero 3 è stato teatro di tre importanti conferenze. La prima si è tenuta sabato 28, con il titolo di “Nuove tecniche di pesca e vecchie leggi:

la pesca sportiva nel 2009 tra armonizzazione normativa, incremento dei praticanti e tutela dell’ambiente”: un momento importante, dove i pescatori si sono incontrati per prendere coscienza dei problemi della pesca in relazione alle leggi italiane. La seconda conferenza (domenica 1 marzo) era dedicata agli appassionati della pesca in mare e aveva un titolo inequivocabile: “Aree marine protette: riserve o ‘acquari’? Pesca sportiva e professionale a confronto”. Infine, Simone Milillo, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G.Caporale” di Teramo, ha parlato del siluro, dei suoi comportamenti e delle abitudini, facendo chiarezza su alcuni luoghi comuni riguardo al predatore dei predatori d’acqua dolce.

Un bel luogo d’incontro

World Fishing ha dato molto spazio anche alle associazioni dei pescatori. Oltre alla Fipsas, si sono visti gli stand dell’LBF Italia, l’associazione nazionale dei pescatori a legering, e di Carp Fishing Italia, la “casa” dei carpisti. Restando in tema di carpe, grande curiosità hanno suscitato negli spettatori i ragazzi del Big Carp Team Roma, del Big Carp Team Priverno, del Roma Carp Team e dell’A.S.D. Valle del Salto Carp Team: ognuno di loro ha cercato a suo modo di incuriosire gli spettatori e di diffondere l’etica e i principi della pesca alla carpa con boilie e hair rig. Infine, un

piccolo stand anche per l’Associazione Amici del Tevere e per un forum di affiatati carpisti: Passionecarpfishing.it. Quindi negozi, aziende, ma non solo: il World Fishing è stato anche uno spazio di ritrovo importante per parecchi pescatori.

Sorrisi e progetti

Antonio Bruzzone, direttore commerciale della Nuova Fiera di Roma, visibilmente soddisfatto ha commentato il risultato della fiera, sottolineando il lavoro di tutto lo staff e auspicando un’ulteriore crescita futura dell’evento: «Una prima edizione che ha sposato in pieno il contesto nautico, in un connubio dalla potenzialità di crescita. Sono soddisfatto per il grande lavoro svolto e per l’impegno nel riavere a Roma un evento che incentiva la pesca sportiva». Altrettanto raggianti Filippo Camilli e Alessandro Di Loreto, gli organizzatori responsabili del World Fishing. Interrogati sull’esito della manifestazione, hanno espresso la loro soddisfazione accennando già di essere al lavoro per l’edizione 2010. Non ci sono ancora date ufficiali ma pare proprio che la fiera sarà ancora parte del Big Blu: per la prossima edizione si cercherà di evitare la concomitanza con il Fishing Show che, c’è da ammetterlo, ha privato il World Fishing di parte dei visitatori provenienti dal nord Italia. Staremo a vedere cosa succederà il prossimo anno. Nel frattempo, non possiamo che dedicare un saluto alla nostra amata pesca: bentornata a Roma!


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“Pescare? Per beneficenza” All’Idroscalo di Milano va in scena la seconda edizione. è stato un successo: 5000 euro in beneficenza e tantissime catture

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al 19 al 21 settembre 2008, per il secondo anno consecutivo, la sede Cfi 69 di Brescia e il Team Carp Adventure, con l’aiuto di Menny B., hanno organizzato la competizione“Pescare? Per beneficenza” presso il bacino dell’Idroscalo di Milano. 80 pescatori provenienti da molte regioni hanno dato vita a un duello appassionante basato sulla rivalità e sul rispetto, senza dimenticare il fine principale, cioè fare del bene. Le catture non sono mancate (grazie a una temperatura ottimale), ma a differenza della passata edizione si è deciso di

premiare i primi tre di entrambi i settori in cui è stato diviso l’Idroscalo per rendere la pescata ancora più emozionante. Alla fine dei tre giorni, sfiniti e contenti, tutti i carpisti si sono ritrovati per la premiazione nella “sala della torre”, dove hanno ricevuto i premi messi gentilmente in palio da alcune aziende del settore. Patron dell’evento è stato il sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini, che ha donato gli assegni della beneficenza, in totale ben 5.000 euro, alle dottoresse dell’Ospedale San Raffaele di Milano e all’associazione “Aiutiamo i bambini”

di Bergamo. Si ringraziano Leo Cosimo, che ha reso possibile il dialogo con gli enti, e Luciano Fagioli, per aver contattato gli sponsor. Poi, tutte le aziende che hanno creduto ancora una volta nell’evento, la gentilissima Luisa Sordi, responsabile dell’Ufficio Caccia e Pesca e, infine, la Pvs di Segrate che ha omaggiato tutti i partecipanti con un kit di pronto soccorso. Un abbondante buffet offerto dal Comune di Segrate ha suggellato questi meravigliosi giorni di pesca e beneficenza. Per informazioni sull’edizione 2009 mennybaits@tiscali.it.

La classifica Pos. Settore A 1° 2° 3° è STATO GENEROSO: l’Idroscalo ha regalato parecchie catture ai partecipanti dell’enduro.

Coppia

Postazione

Stefanoni - Bonelli (postazione 11) Frizzarin - Amar (postazione 1) Salmaso - Spinelli (postazione 3)

Totale (chili) 33,100 16,980 16,800

Settore B 1° Bignotti - Piovanelli (postazione 15) 166,500 2° Taranto - Brivio (postazione 26) 14,800 3° Lepri - Dellira (postazione 17) 6,500

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Nuova sede a Imola È la numero 180

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al 2009 anche Imola ha una sua sede Cfi: l’Extreme Carp Team, la numero 180. Thomas Santandrea, responsabile di questa sede nuova di zecca, confessa: «Per il nostro club è un grande traguardo e contribuiremo con impegno a far crescere il movimento. Il club è nato circa 3 anni fa e nel giro di poco siamo cresciuti sia come numero di soci sia nelle iniziative. Il nostro scopo è quello di cercare di promuovere il carp fishing nell’Imolese. Il primo anno abbiamo organizzato una pescata in collaborazione con la provincia di Bologna, nel fiume Santerno. In questa occasione, ci è stato concesso di pescare con 3 canne, in una zona in cui vige l’obbligo di utilizzarne solo una: abbiamo così raggruppato diversi carpisti della zona e alla fine della pescata abbiamo fatto anche una pulizia delle sponde. Per quanto riguarda le iniziative dell’anno corrente, oltre alle pescate di gruppo, speriamo di ottenere un grosso traguardo per il fiume Santerno, per il quale stiamo lavorando da diversi anni».

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Wild Anglers Fermo Un carpista sventa le malefatte dei bracconieri: Cfi invitata dalla Polizia Provinciale a un tavolo per risolvere il problema

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a notte, si sa, porta consiglio. A volte, però, può portare qualche pericolo, soprattutto quando si è soli a dormire in una tenda. È quello che è successo a un carpista iscritto alla sede Cfi 184 Wild Anglers di Fermo che, durante una sessione di pesca, ha notato strani movimenti sulle rive di una cava. Alcuni bracconieri stavano tentando di stendere un tramaglio, una rete usata di solito per la pesca professionale in mare. «Spaventato», riporta Pietro Cicchetti, vicepresidente di Cfi, «il carpista ha prontamente chiamato i carabinieri e altri soci della sede. I malfattori sono

scappati prima dell’arrivo dei militari che hanno confermato come quegli individui non fossero nuovi ad atti del genere: su di loro già pendeva una denuncia per aver steso una rete di 100 metri». In seguito a questo fatto, domenica 1 marzo la Polizia Provinciale di Ascoli ha invitato a un tavolo una delegazione di Cfi per progettare un piano d’azione e così contrastare il bracconaggio, tutelando la sicurezza dei pescatori. Le autorità hanno fornito i numeri di telefono di pronto intervento, che verranno poi annotati sulle tessere di tutti gli affiliati a Cfi della Regione Marche. «In questo modo», dice Cicchetti, «le auto-

CONTRO I BRACCONIERI: carpisti e Polizia Provinciale di Ascoli insieme contro una delle piaghe più terribili delle nostre acque.

rità potranno cogliere sul fatto gli autori di azioni illecite ai danni del patrimonio ittico e i nostri ragazzi non avranno alcun contatto diretto con questi personaggi che potrebbero essere pericolosi».

Cfi e il “problema Ferrara” Zurma fa il punto della situazione dopo le polemiche sullo svuotamento del canale Galvano

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el mese di gennaio 2009 ha suscitato polemiche una vicenda relativa a un recupero di pesce sul canale Galvano, in località

Pontemaodino (Fe), a seguito dello svuotamento imprevisto del canale, determinato dalla rottura di un manufatto idrico durante le operazioni di ma-

nutenzione da parte del competente Consorzio di Bonifica. Sin qui non vi sarebbe nulla di particolare in quanto tutto era dovuto al fenomeno degli svasi,


tipico del territorio ferrarese, dove migliaia di chilometri di canali sono soggetti a questi periodici svuotamenti, durante i quali la fauna ittica viene sottoposta ad operazioni di recupero. Ma la documentazione fotografica, apparsa su alcuni forum di settore sensibili alle problematiche ambientali e alla gestione delle nostre acque, mostrava carpe e amur accatastati su un cassone di un camion letteralmente prive della benché minima componente a loro vitale, l’acqua: ciò ha scatenato indignazione e preoccupazione nell’intero mondo della pesca e di alcune associazioni di pescatori, tra cui Cfi. Il clamore ha indotto i rappresentanti della provincia di Ferrara, nella persona del vicepresidente Davide Nardini, a inviare ai presidenti di Carpfishing Italia e del Gruppo Siluro Italia un promemoria informativo nel quale si trasmettevano indicazioni relative a quanto successo. Nella nota trasmessa si evidenziava l’imprevedibilità dell’accaduto, come esposto anticipatamente, e le iniziative da decenni messe in atto dalla provincia stessa per intervenire in presenza dei suddetti fenomeni negli svasi. Inoltre, vi si evidenziavano i dati relativi ai quantitativi di pesce prelevato (ben 1.427 chili in due giorni) e la successiva destinazione. La ripartizione tra le specie presenti indicava che le carpe (550 chili, specie acclimatata da tempo) e le scardole (3 chili specie autoctona, la sola) sono state immesse nel canale di Goro, mentre le restanti specie alloctone, tra cui 350 chili di carpe erbivore e 370 chili di siluri, sono stati trasportati in bacini di stoccaggio in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa regionale. Le quantità di specie alloctone sarebbero poi vendute dopo un’asta. Questa spiegazione non è servita sicuramente a chiarire le cose, anzi ha determinato ulteriori interrogativi: non ultimo perché le specie alloctone, che

ormai coprivano ben il 61,2 per cento sul totale dei pesci, dovessero essere continuamente estirpate definitivamente dal loro ambiente naturale. Inoltre, i metodi superficiali con i quali era avvenuto il prelevamento continuavano a lasciare non pochi dubbi. Ma il documento inviato conteneva anche un aspetto importante rivolto alle associazioni. Cito testualmente: «Dichiariamo la piena disponibilità alla condivisione di strategie di collaborazione reciproca anche alla programmazione della politica del settore pesca». L’evidente volontà da parte della Provincia di Ferrara a dare la propria disponibilità, trasparenza e collaborazione. In accordo con i presidenti delle altre associazioni si è ritenuto opportuno organizzare un incontro con le autorità preposte e l’Osservatorio Nazionale della Pesca (ONP). Questo nuovo organismo nell’ambito del panorama della pesca ha il compito di fare da collegamento tra la Fipsas, le associazioni di pesca, tra cui Cfi e Gsi, e le istituzioni, per determinare regole comuni di risoluzione, individuazione e analisi riferite a problematiche di carattere generale ma con particolare risalto a temi quali ambiente, fauna acquatica, gestione e normative. Mi sono ritrovato quindi, a neanche un mese di distanza dall’accaduto, in provincia di Ferrara, a fare parte di questa tavola rotonda con Antonio Gigli, Gianluca Milillo, Michele Valeriani, il vicepresidente della provincia Nardini, nonché i rappresentanti della componente scientifica della provincia stessa e della vigilanza. Durante il confronto si è potuta apprezzare la volontà comune di collaborare e di trovare soluzioni riferite alla tutela ambientale e alla possibilità di garantire rispetto e sicurezza della totalità della fauna ittica, comprese le specie alloctone. È emersa la necessità di impostare una gestione della risorsa ittica nella sua totalità, così come previsto dalle

norme italiane ed europee sul benessere animale, in quanto, anche se definito alloctono, un pesce vivo merita il rispetto dovuto al mondo animale, indipendentemente dalla sua natura. L’incontro è servito almeno a far comparire delle proposte condivise e reali tra le quali individuare siti chiusi, ritenuti idonei dalla partecipante componente scientifica, dove immettere le specie alloctone prelevate; questi luoghi saranno destinati poi a divenire ambienti turistico sportivi. Il secondo punto propone il volontariato delle associazioni, con alcuni soci preparati con corsi di vigilanza in funzione di osservatori: il loro compito sarà controllare la reale destinazione dei pesci recuperati negli svasi, garantendone la successiva destinazione nelle acque preposte. Terza proposta, interessare le associazioni per le revisioni delle carte ittiche. Credo che se queste linee d’intervento dovessero trovare concretezza, e lo spero vivamente, sarebbero un ottimo trampolino di lancio verso una gestione delle acque rivolta in particolar modo alla tutela di tutte le specie, un esempio da allargare a tutte le provincie. E sarebbe anche una soddisfazione enorme per Cfi, a dimostrazione che la strada della collaborazione non può che portare a risultati importanti.

CHIAREZZA, SUBITO! Nell’intervento qui a fianco, Agostino Zurma spiega le mosse di Cfi riguardo alle presunte irregolarità nello svuotamento di un canale ferrarese.

Cfi al World Fishing C

arp Fishing Italia era presente al World Fishing, presso la fiera Big Blu di Roma. Lo stand, condiviso con i simpatici ragazzi del forum Passione Carpfishing.it (http:// ilmercatinosenzaregole. forumup.it) è stato allestito come una vera postazione di pesca, con rod pod, sedie, canne e addirittura uno shelter. Durante i giorni della manifestazione sono intervenuti due consiglieri nazionali di Cfi freschi di nomina, Pietro Cicchetti (che è anche vicepresidente dell’associazione) e Thomas Salvi, che hanno aiutato gli altri volontari per rispondere alle numerose domande sul mondo del carp fishing.

Agostino Zurma, presidente nazionale di Cfi 55


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