Ilaria Bartolini Francesca Brusori
Cappuccetto Rosso e il lupo Pasqualino
" cappuccetto rosso e il lupo pasqualino " nasce dalla storia dei fratelli Grimm e quella del lupo Pasqualino (realmente esistito) e poi rielaborata in chiave ecologica durante il laboratorio di Fiabe Riciclate durante la manifestazione "Autunno da sfogliare" Ottobre 2012 - presso il CSN - Centro di Scienza Naturali di Galceti, Prato.
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foto di Francesca Brusori www.francescabrusori.com
C'era una volta... un lupo! Ma non un lupo qualsiasi.. il lupo Pasqualino. Viveva nel bosco e lì dentro c'era tutto quello che gli serviva: papere, maialini, cerbiatti e altre golosità. Molti dicono che il lupo sia un animale cattivo, ma la sua non è malvagità. E' nella sua natura mangiare gli altri animali.
Una mattina il lupo si alzò come sempre con una gran fame. "Mmh, chissà cosa troverò da mettere sotto i denti oggi?", disse, mentre si avviava nel bosco in cerca di cibo. Quel giorno però ebbe una brutta sorpresa! Il bosco era molto sporco, pieno di rifiuti abbandonati: fazzoletti, bottigliette, carta.. e di animali nemmeno l'ombra. Il lupo Pasqualino cominciò allora a camminare alla ricerca di cibo. Cercava dietro i cespugli, sotto le foglie, sopra gli alberi, ma trovava solo rifiuti. La fame era ormai talmente tanta, che non si era accorto di essersi allontanato molto.
Ad un certo punto sentì un rumore nuovo ai suoi orecchi, si girò e vide qualcosa di strano venirgli incontro. Il lupo Pasqualino credette subito che fosse un animale, anche se aveva occhi accecanti e zampe rotonde che giravano.. era molto strano! Il suo stomaco però brontolò ancora una volta e così il lupo pensò che doveva catturare quello strano animale e placare la sua fame. Si preparò così sulle zampe per saltargli addosso. L'animale avanzava e avanzava, fino a che non fu vicino al lupo, ma talmente vicino che ad un certo punto si sentì un gran rumore: "boom!"
Ciò che voleva catturare, non era un animale, ma una macchina! Il lupo Pasqualino non ne aveva mai vista una, abituato a stare solo nel bosco, e gli era saltato addosso. Scese dalla macchina Cappuccetto Rosso tutta impaurita e dispiaciuta. All'improvviso era sbucato in mezzo alla strada il lupo e non era riuscita a frenare in tempo. L'aveva investito! Cappuccetto si avvicinò all'animale e si accorse che era ferito e così pensò che doveva assolutamente aiutarlo. Lo caricò in macchina e partì verso la casa della Nonna, dove era diretta prima dell'incidente.
Cappuccetto Rosso attraversò il bosco e arrivò finalmente a casa della Nonna, che, appena sentì arrivare la macchina, uscì fuori. Quando però la vide scendere con il lupo, si prese un gran spavento: "bambina mia, ma cosa è successo? Un lupo? devi stare attenta, perché è pericoloso!" Cappuccetto rassicurò la Nonna, raccontandole cosa era successo e insieme curarono il lupo. Gli disinfettarono la ferita, lo bendarono, gli diedere da mangiare e da bere. Fino a che il lupo Pasqualino non si riprese e fu in grado di alzarsi sulle sue zampe.
Il lupo Pasqualino si sentiva di nuovo bene e potè raccontare a Cappuccetto Rosso e alla Nonna cosa era successo. Parlò loro del bosco pieno di rifiuti, di come non era riuscito a trovare del cibo per sfamarsi e infine che si era spinto così lontano dalla tana da ritrovarsi sulla strada. Qui il terribile incontro con quello che credeva fosse un animale e poi quel gran colpo al petto. Cappuccetto e la Nonna ascoltarono molto attentamente e si dispiacquero per la disavventura del lupo, tanto che la bambina decise di riportare Pasqualino nel bosco e si offrì di aiutarlo a ripulirlo dai rifiuti.
Il lupo Pasqualino e Cappuccetto Rosso ritornaro cosÏ nel bosco e raccolsero tutti i rifiuti, che le persone di passaggio avevano abbandonato lÏ. Pasqualino era cosÏ contento che finalmente il bosco fosse tornato pulito come un tempo e anche Cappuccetto era felice di essere stata utile, dopo aver investito il lupo. Anche il bosco ricominciò a respirare senza tutto quello sporco intorno, tanto che cominciarono a spuntare nuovamente piante, fiori e altre bellezze della natura.
Ad un certo punto sentirono un rumore di passi e da un cespuglio in lontananza videro spuntare il Cacciatore. Appena egli vide che Cappuccetto Rosso era insieme al lupo, pensò che fosse in pericolo e cominciò a urlare: "Cappuccetto, scappa! Ti salvo io dal lupo!" La bambina però cercò di rassicurare il Cacciatore e gli spiegò, che il lupo era suo amico e che non l'avrebbe mangiata. Così gli raccontò tutta la storia e poi esclamò: "Signor Cacciatore, invece di andare a inseguire il lupo Pasqualino, dovrebbe controllare che le persone, che passeggiano nel bosco, non gettino per terra i loro rifiuti, ma che li buttino nei cestini!" Il Cacciatore capì e seguì il consiglio della bambina.
Il Cacciatore se ne tornò di nuovo al lavoro e Cappuccetto salutò il lupo Pasqualino, raccomandandosi di stare attento alla strada e alle macchine, e ripartì verso casa. Qui l'aspettava la Mamma, preoccupata, perchè non vedeva ritornare la sua bambina. Quando Cappuccetto arrivò, spiegò alla Mamma il motivo del suo ritardo e disse: "Mamma, da qui in avanti dobbiamo stare molto attenti a quello che facciamo, perchè anche lasciare per terra un fazzoletto può essere pericoloso per qualcuno!" Fu così che tutti vissero felici e contenti!
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