Comunicato sicurezza sociale

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Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale di statistica UST

Comunicato stampa Embargo:

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13.05.2008, 9:15

Sicurezza sociale

N. 0352-0804-10

Risultati nazionali della statistica dell’aiuto sociale 2006

Stabile la quota di aiuto sociale Neuchâtel, 13.05.2008 (UST) – Nel 2006, il numero di persone sostenute mediante prestazioni di aiuto sociale è aumentato solo leggermente fino a raggiungere 245’156 persone, il che corrisponde a una quota di aiuto sociale del 3,3 per cento. Come negli anni precedenti, le analisi dell’Ufficio federale di statistica (UST) mostrano che a fare maggiormente ricorso all’aiuto sociale sono i bambini e i giovani adulti nonché le famiglie monoparentali. La classe di età dai 56 ai 64 anni resta sottorappresentata nell’aiuto sociale, ma nel 2006 la sua quota di beneficiari è progredita nettamente, accrescendo il rischio di dipendere dall’aiuto sociale. La statistica dell’aiuto sociale è stata introdotta dall’UST progressivamente in tutti i Cantoni. Dal 2004 sono disponibili dati annuali rilevati in modo unitario in tutta la Svizzera. Vi è così la possibilità di eseguire analisi sui gruppi a rischio nonché confronti intercantonali e regionali. Effetto ritardato della crescita economica Nel 2006, in Svizzera sono state sostenute mediante prestazioni dell’aiuto sociale 245’156 persone. Rispetto all’anno precedente (2005: 3,2%), la quota di aiuto sociale è aumentata solo leggermente per attestarsi al 3,3 per cento. Ancora nel 2005 la quota di aiuto sociale era progredita nettamente rispetto al 2004, passando dal 2,8 al 3,2 per cento. La crescita economica sostenuta dal 2004 e il miglioramento della situazione sul mercato del lavoro si ripercuotono quindi favorevolmente, benché con un certo ritardo, sull’evoluzione dell’aiuto sociale. Come nel 2005, i Cantoni di Basilea Città, Neuchâtel, Ginevra, Vaud, Berna e Zurigo presentano quote d'aiuto sociale superiori alla media nazionale, mentre in molti Cantoni tale quota ristagna o è addirittura leggermente in calo. In leggero aumento il rischio di dipendenza nella classe di età dai 56 ai 64 anni Come negli anni precedenti, le quote di aiuto sociale più elevate sono registrate tra i bambini e gli adolescenti. A costituire il gruppo maggiormente a rischio di dipendenza sono i minori di 18 anni, con una quota del 4,9 per cento. In generale, con l’avanzare dell’età la quota diminuisce. È leggermente superiore solo nella classe di età dai 36 ai 45 anni: in questa fase della vita, infatti, spesso il rischio di Espace de l'Europe 10 CH-2010 Neuchâtel www.statistica.admin.ch


Comunicato stampa UST

dipendere dall’aiuto sociale è accresciuto a causa di costi dei figli, sospensione dell’attività lavorativa, riduzione del grado di occupazione o divorzio. Rispetto al 2005, la quota di beneficiari dell’aiuto sociale in età compresa tra 56 e 64 anni è aumentata: con un incremento del 12 per cento, nel giro di un anno tale quota, e quindi il rischio di dipendenza, è aumentata a un tasso superiore alla media. In questa classe di età gli uomini sono in maggioranza (60%). Durata di assistenza variabile a seconda del tipo di economia domestica Gli obiettivi principali dell’aiuto sociale sono il riacquisto dell’indipendenza economica e l’integrazione sociale. Le probabilità di successo dipendono tra l’altro dalla durata di percezione delle prestazioni. I dati attuali mostrano che oltre il 51 per cento di tutti i casi di aiuto sociale beneficia di prestazioni da più di un anno. Con più del 57 per cento, la quota è superiore alla media soprattutto tra le famiglie monoparentali. Le coppie senza figli e le persone sole registrano invece durate di assistenza inferiori. Vie di uscita dall’aiuto sociale Solo il 20 per cento dei beneficiari nella classe di età da 56 ai 64 anni interrompe il ricorso alle prestazioni in seguito a un miglioramento della situazione lavorativa. In genere, la dipendenza dall’aiuto sociale è interrotta perché il sostegno è assicurato mediante prestazioni delle assicurazioni sociali o altre prestazioni legate al bisogno, come le prestazioni complementari o gli aiuti versati ai disoccupati (51%). Nelle classi di età inferiori, le principali vie di uscita dall’aiuto sociale sono il miglioramento della situazione lavorativa e l’integrazione nel mondo del lavoro. In queste classi di età è tuttavia superiore anche la mobilità geografica: quasi un quinto delle persone non beneficia più di un sostegno avendo lasciato il territorio di competenza del servizio sociale in seguito a un cambiamento di domicilio. Formazione e situazione lavorativa: due fattori importanti La condizione professionale e la formazione forniscono importanti informazioni sulla situazione dei beneficiari dell’aiuto sociale. In Svizzera, il 29 per cento delle persone assistite è occupato – il 42 per cento circa a tempo pieno e il 58 per cento a tempo parziale. Circa un terzo dei beneficiari è inoccupato (36%). Determinante per le opportunità sul mercato del lavoro è la formazione professionale: il 54 per cento dei beneficiari dell’aiuto sociale non ha alcun tipo di formazione, contro solo il 26 per cento dell’insieme della popolazione. Le persone con un diploma universitario fanno invece nettamente meno ricorso alle prestazioni dell’aiuto sociale (4,7%). Il 44 per cento circa dei beneficiari dell’aiuto sociale è di nazionalità straniera, contro il 21 per cento della popolazione. I motivi di questo rischio sopra la media sono da ricercare nella più scarsa qualificazione professionale, nelle minori opportunità sul mercato del lavoro e nella struttura familiare. Spesso, i beneficiari dell’aiuto sociale stranieri non hanno alcuna formazione professionale o hanno soltanto una formazione insufficiente, oppure la loro formazione non è riconosciuta in Svizzera. Inoltre, esercitano più spesso professioni a basso reddito (ad esempio in alberghi e ristoranti). Particolarmente minacciate le famiglie monoparentali Nel 2006 ha fatto ricorso all’aiuto sociale il 4 per cento circa delle economie domestiche del territorio nazionale. Presentano un rischio di dipendenza particolarmente elevato le famiglie monoparentali (quota di aiuto sociale: 17,6%). I motivi sono il forte carico finanziario dovuto ai figli associato a spese supplementari in seguito a una separazione o a un divorzio. Inoltre, spesso il genitore cui sono affidati i figli può lavorare solo a tempo parziale, dovendo egli provvedere alla loro educazione.

UFFICIO FEDERALE DI STATISTICA Servizio stampa

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Comunicato stampa UST

La statistica svizzera dell’aiuto sociale Lo scopo della statistica svizzera dell’aiuto sociale dell’Ufficio federale di statistica (UST) è di fornire informazioni sull’aiuto sociale in Svizzera paragonabili a livello cantonale e regionale. La statistica è stata introdotta progressivamente sulla base di una stretta collaborazione tra Confederazione, Cantoni e Comuni. Le pratiche d’aiuto sociale sono registrate attraverso un questionario standard. L’UST gestisce la raccolta dei dati, assicura la loro trasmissione e li analizza. Un’importante cifra chiave della statistica dell’aiuto sociale è la quota di aiuto sociale, che misura la percentuale di persone assistite rispetto alla popolazione residente. La quota di aiuto sociale rappresenta quindi un indicatore del rischio di dipendere dalle prestazioni dell’aiuto sociale e di essere colpiti dalla povertà. La grandezza di riferimento è la popolazione residente permanente (ESPOP). La quota di assistenza corrisponde alla percentuale di casi/unità assistite rispetto alle economie domestiche (domicilio civile), definite in base al censimento federale della popolazione del 2000. La statistica svizzera dell’aiuto sociale permette di osservare i gruppi a rischio, il contesto sociodemografico, la situazione familiare delle persone assistite, l’ammontare dell’aiuto fornito e la durata dell’assistenza. I problemi e l’evoluzione dell’aiuto sociale possono essere monitorati su una base oggettiva e sicura. La statistica dell’aiuto sociale è quindi uno strumento fondamentale per la politica sociale dei Cantoni.

Informazioni: Thomas Priester, UST, Sezione Analisi sociali, tel.: +41 32 71 36475 Jan Boruvka, UST, Sezione Aiuto sociale, tel.: +41 32 71 36602

Nuova pubblicazione (solo in tedesco e francese): BFS Aktuell « Die Schweizerische Sozialhilfestatistik 2006. Nationale Resultate »,n. di ordinazione: 766-0800. Prezzo: gratuito. Actualités OFS « La statistique de l’aide sociale 2006. Résultats nationaux », n. di ordinazione: 767-0800. Prezzo: gratuito. Opuscolo « La statistica dell’aiuto sociale – risultati per il 2006 », n. di ordinazione: 759-0800. Prezzo: gratuito.

Servizio stampa UST, tel.: +41 32 71 36013; fax: +41 32 71 36346, e-mail: info@bfs.admin.ch Per ordinazioni: tel.: +41 32 71 36060, fax: +41 32 71 36061, e-mail: order@bfs.admin.ch Per ulteriori informazioni e pubblicazioni in forma elettronica si rimanda al sito Internet dell’UST all’indirizzo: http://www.statistica.admin.ch > Temi > Sicurezza sociale I comunicati stampa si possono ottenere in abbonamento per e-mail in formato pdf. Richieste all’indirizzo: http://www.news-stat.admin.ch

Questo comunicato è conforme ai principi del Codice delle statistiche europee. Esso definisce le basi che assicurano l’indipendenza, l’integrità e la responsabilità dei servizi statistici nazionali e comunitari. Gli accessi privilegiati sono controllati e sottoposti a embargo. Non è stato concesso alcun accesso privilegiato al presente comunicato stampa. 3/7


Comunicato stampa UST

G1

Quota di aiuto sociale secondo la classe di età

4

2

0 Total

0-17anni

18-25 anni

26-35 anni

36-45 anni

46-55 anni

56-64 anni

© Ufficio federale di statistica

G2

65-79 anni

80 + anni

Fonte: UST, Statistica dell'aiuto sociale 2006

Quota di aiuto sociale secondo la nazionalità e il sesso

Totale

Svizzeri

Svizzere

Stranieri

Straniere

0

0,5

© Ufficio federale di statistica

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

4,5

5

5,5

6

6,5

7

Fonte: UST, Statistica dell'aiuto sociale 2006

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Comunicato stampa UST

G3

Quota di assistenza delle economie domestiche secondo la struttura dell’unità assistita

Totale economie domestiche

Economie domestiche unipersonali

Famiglie monoparentali

Coppie con figli

Coppie senza figli

0

2

4

6

8

10

© Ufficio federale di statistica

G4

12

14

16

18

Fonte: UST, Statistica dell'aiuto sociale 2006

Durata di percezione delle prestazioni di aiuto sociale delle economie domestiche secondo la struttura dell’unità assistita

Totaleeconomie economie Totale domestiche domestiche Economie domestiche unipersonali Famiglie monoparentali

Coppie con figli

Coppie senza figli

Altri 0%

10%

20% meno di un anno

30%

40% 1–2 anni

50%

60%

2–4 anni

70%

80%

90%

100%

4+ anni

Osservazione: - Sono considerati i casi aperti e chiusi.

© Ufficio federale di statistica

Fonte: UST, Statistica dell'aiuto sociale 2006

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Comunicato stampa UST

G5

Motivo principale dell'interruzione per classi di età

Miglioramento della situazione lavorativa

Minimo esistenziale proveniente da altre prestazioni sociali

Cambiamento del domicilio

Interruzione dei contatti

Altri motivi

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

56-64 anni

40%

45%

50%

55%

26-55 anni

© Ufficio federale di statistica

G6

35%

Fonte: UST, Statistica dell'aiuto sociale 2006

Condizione professionale e grado di occupazione dei beneficiari dell’aiuto sociale a partire dai 15 anni

35,5

28,6

35,9

Statistica dell'aiuto sociale 41,6

58,4

2,6

62,7

34,7

Popolazione residente 27,3

0%

10%

72,7

20%

30%

40%

Occupati

Tempo parziale © Ufficio federale di statistica

50%

Inoccupati

Tempo pieno

60%

70%

80%

90%

100%

Non attivi

Osservazione - Occupati: tutte le persone, apprendisti inclusi, che esercitano un'attività lavorativa remunerata di almeno 1 ora la settimana Fonte: UST, Statistica dell'aiuto sociale 2006

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Comunicato stampa UST

Quote di aiuto sociale per Cantone, 2006 Quote di aiuto sociale ≥ 4,5 3,0 – 4,4 2,0 – 2,9 1,5 – 1,9 ≤ 1,4

SH BS

TG BL

JU

Svizzera: 3,3

AG

ZH AR

SO

AI SG ZG LU

SZ

NE

GL NW

BE OW

UR

FR

GR VD

TI

GE

VS

0

© UST, ThemaKart, Neuchâtel 2008

25

50 km

Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2006

A partire dal 2006, nei risultati del Cantone di Ginevra sono inclusi anche i beneficiari del RMCAS (revenu minimum cantonal d'aide sociale).

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