IL CAFFÈ 23 marzo 2008
I PATTI CON GLI ELETTORI
“Le nostre promesse
nero su bianco se saremo eletti sindaci” I candidati alle prossime
elezioni comunali sottoscrivono un nuovo contratto d’impegni con i loro cittadini
Il sindaco uscente di Lugano guarda già al calendario del 2015, all’Expo di Milano e considera la grande opera del centro culturale dell’ex Palace “un tema già risolto”.
LUGANO – GIORGIO GIUDICI
Nel mirino di Giudici già inquadrato il 2105 a non credere. Giorgio Giudici guarda già al 2015, all’Expo di Milano. “Se Milano, come credo, avrà l’onore di organizzare l’esposizione universale, dobbiamo attivarci con qualche grande catena alberghiera per realizzare a Lugano un grosso complesso ricettivo …”. Il sindaco di Lugano, ha già individuato nell’aerea del Campo marzio Nord, l’ubicazione per questi insediamenti turistici. Già messo alle spalle il grande progetto del centro culturale dell’Ex Palace di circa 200 milioni di opere (“Per me è oramai un tema già risolto”), elenca nel contratto alcuni obiettivi strategici. Consolidare il ruolo di Lugano come città locomotiva del Ticino, rafforzare l’aggregazione, sostenere quella dei comuni li-
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mitrofi, sviluppare le relazioni internazionali con L’italia, con la Cina “ ma anche copn la Russia, che per noi Ticinesi è un mercato di grandi possibilità”. Poi un innovativo progetto di edilizia, “popolare” nel nome, ma non per i contenuti edificatori: “Vogliamo costruire appartamenti di grande qualità abitativa”, L’obiettivo è di 100 nuovi alloggi a pigione moderata. Poi ovviamente i problemi viari, in primis la costruzione dei grandi posteggi all’esterno della città, a Cornaredo, ma anche quelli della cultura e della ricerca. Lo sviluppo del campus universitario, sarà un obiettivo dei primi anni, assieme allo sviluppo del quartiere di Cornaredo: di lungo respiro lo sviluppo di un centro di ricerca del collegamento ferroviario fra Lugano e Malpensa.
Il record dei “compiti” da assolvere spetta al sindaco uscente di Locarno che, nei 28 punti stilati di suo pugno, mette al primo posto la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ordine sociale.
LOCARNO – CARLA SPEZIALI
Dopo il “rodaggio” Speziali punta in alto un elenco lunghissimo e dettagliato quello di Carla Speziali. Giovani, anziani, famigli: ben 28 obiettivi da realizzare in quattro anni. Il sindaco di Locarno, dopo la prima legislatura di “rodaggio”, rilancia alla grande, ma mette al primo punto del “contratto” la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ordine sociale. Nuovi agenti, ma anche nuove iniziative verso i giovani. Un grande ventaglio di svago, ma pure un’antenna, un operatore di strada, capace di ascoltare il disagio. E di prevenirlo. La tragedia della morte di Tamagni ha portato una maggior consapevolezza in tutta la città Poi ovviamente una serie di obiettivi, che riprendono il lavoro svolto nel quadriennio passato. In prima fila, ov-
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viamente l’inaugurazione del centro balneare, l’obiettivo che doveva essere pronto quest’anno, ma che è slittato, per tutta una serie di ricorsi, al 2010. Quindi la ripresa del dialogo con Ascona per il centro culturale. Poi ovviamente l’acquisto e il rilancio del Rivellino, il bastione del castello che viene fatto risalire a Leonardo da Vinci, i contatti con il cantone per l’istituzione del museo del territorio. Fra gli obiettivi più ambiziosi, da segnalare entro i due anni, il progetto di aggregazione. Questa volta Speziali si dimostra prudente: presenterà il suo progetto, ma lascia nel vago la decisione in merito. Più facile risanare il bilancio e ridurre il moltiplicatore, che portare il Locarnese ad un’aggregazione. Come darle torto?
Al primo posto nei desiderata di Martignoni la tutela del patrimonio ambientale della capitale. Un centro storico completamente pedonlizzato e una Casa dei popoli per progetti multiculturali.
BELLINZONA – BRENNO MARTIGNONI
Moltiplicatore al 90% il sogno di Martignoni l moltiplicatore va ridotto al 90%”. Nuova promessa elettorale di Brenno Martignoni, sindaco uscente? “Macchè, lo sostengo da anni, solo che i sindaci dovrebbero avere più potere decisionale”. Cerca un nuovo contatto con la popolazione ripresentandosi in una lista civica, quella del noce Estremamente chiari i suoi obiettivi. Qualificare la città innanzitutto: “Al primo posto va messa la tutela del patrimonio ambientale di Bellinzona – dice -; in particolare dobbiamo pensare ad un nuovo arredo urbano per il centro storico totalmente pedonalizzato”. Poi aggiunge: “All’interno di questo progetto dobbiamo guardare a nuovi concetti di trasporti pubblici urbani e ad un collegamento veloce con i castelli, capace di “portarli” all’interno del centro storico:
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una rivoluzione urbanistica”. Un minimetrò, appunto, che per Martignoni sarebbe anche una promozione turistica eccezionale. Poi ovviamente l’aggregazione con i comuni limitrofi. “Un progetto già bell e pronto- potevamo portarlo in votazione, ma la politica vuole tagliar fuori Martignoni”. Nel cuore del prossimo quadriennio, per il sindaco che corre con la lista del Noce, ci devono essere anche due obiettivi: una casa dei popoli per sviluppare un discorso multiculturale d’integrazione e un centro per i giovani: “La questione giovanile e della multiculturalità deve essere il cuore della nostra politica”. Poi ovviamente consolidare la vocazione biomedica e amministrativa della città (edificazione di uffici pubblici) e mantenere i livelli occupazionali alle Officine Fss.
La municipale uscente del Ppd vuole ridare credibilità a Bellinzona puntando sulla carta della cultura. Prioritaria anche la copertura della Piazza del Sole realizzabile, volendo, in due anni.
BELLINZONA – FLAVIA MARONE
Marone vuole ridare credibilità a Bellinzona rimo ridare credibilità, autorevolezza alla città, alla capitale. “Dovrà essere una costante per tutti i quattro anni, perchè gli ottimi progetti della passata legislatura sono passati in secondo piano rispetto alle polemiche”, spiega Flavia Marone, municipale uscente del Ppd, che si presta volentieri all’iniziativa del Caffè, mettendo nero su bianco gli obiettivi previsti per il periodo 2008-2011. Oltre a quello della credibilità, il nuovo Municipio deve giocare la carta della cultura: “Dobbiamo diventare promotori di manifestazioni culturali, utilizzando i castelli, il museo, il territorio intero. Soltanto in questo modo potremmo far beneficare la città di una ricaduta positiva a livello sociale, turistico ed econo-
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mico”. E per dare sostanza a tutto quanto preventivato occorre realizzare in tempi brevi la copertura di Piazza del Sole; un obiettivo ragionevole nell’arco di due anni. Ma l’impegno prioritario, aggiunge Flavia Marone, resta il progetto del Centro giovanile, da affinare nel primo anno, da realizzare nel secondo. “Entro il secondo anno ritengo sarà possibile votare sull’aggregazione ed elaborare un progetto sovracomunale dei trasporti”, conferma, consapevole comunque che si tratta di temi su cui è necessario avere il massimo consenso. “Ma Bellinzona deve essere la trascinatrice”. Infine, ma nell’ultimo anno, occorre pensare ad un progetto di collegamento veloce con i castelli. Un mini metrò?
Addirittura dieci gli obiettivi sottoscritti dal candidato di punta del Plrt, inclusa la riqualificazione urbana di Chiasso. Senza dimenticare aggregazione condivisa e un fisco più leggero.
CHIASSO – MORENO COLOMBO
L’obiettivo di Colombo è il dialogo coi chiassesi oreno Colombo, candidato al di punta del Plrt, ha un obiettivo prioritario: un nuovo positivo rapporto fra il comune ed i chiassesi. “Dialogo e disponibilità - dice -, la contrapposizione non porta a niente”. L’approccio ai temi critici, come la viabilità interna, saranno impostati all'insegna della condivisione e dell’efficienza. La svolta soprattutto nel primo anno, dove Colombo, con l’entusiasmo del neofita ha inserito - vedasi il contratto - una decina di obiettivi. Anche la riqualificazione urbanistica di Chiasso. “Fra i primi dossier certamente la controversia sui lavori di riqualificazione di Corso San Gottardo. I cittadini devono sapere con chiarezza di chi sono le re-
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sponsabilità e come intendiamo uscirne, eventualmente con la messa a disposizione della perizia tecnica sui lavori”. E poi collaborazione con i comuni del Basso Mendrisiotto - sia per la gestione di servizi comuni, sia per un aggregazione condivisa - e con il polo di Mendrisio. Anche una riduzione del moltiplicatore? “Tra i miei obiettivi non dimentico la necessità di un fisco più leggero; ovviamente il gettito fiscale legato alle persone giuridiche, giocherà un ruolo fondamentale”. Quindi i progetti: dalla riqualificazione dei quartieri di via Soldini e di via Odescalchi, alla salvaguardia dei parchi giochi e delle aree verdi, alla copertura della piscina al sostegno allo sport per tutti.
Il vicesindaco uscente vede una Chiasso come città pilota, all’avanguardia nell’uso delle energie rinnovabili. Ma al primo posto mette un clima costruttivo da riannodare coi cittadini.
CHIASSO – LUIGI RIGAMONTI
Una linea di continuità la scelta di Rigamonti uigi Rigamonti, vicesindaco di Chiasso, si pone su una linea di continuità rispetto all’amministrazione uscente: “Riconosco a Claudio Moro la capacità di aver individuato con chiarezza i problemi e gli obiettivi da raggiungere”. In Municipio dal 2002, vicesindaco nell’ultima legislatura, ha un obiettivo primario: “Credere nelle potenzialità della nostra città”. Il primo punto di un ipotetico contratto con la città: riannodare i rapporti con i cittadini creando un clima costruttivo. “Proprio l’opposto di quello che ha fatto la Lega – afferma – che si è caratterizzata come opposizione distruttiva a tutto quanto il municipio e il consiglio comunale proponevano” Sì, perché i tanti progetti messi in cantiere, è la sua elementare os-
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servazione, anche quelli che hanno suscitato l’opposizione, sono stati decisi dal Municipio uscente. “Ma Moro, che è un ottimo oratore, non è ahimé un altrettanto bravo comunicatore. L’opposizione ha avuto gioco facile a prenderlo di mira come capro espiatorio. Più facile colpire una persona piuttosto che l'intero esecutivo e il legislativo”. Per Rigamonti gli obiettivi elencati nel contratto 2008-2012 sono certamente realizzabili. “L’aggregazione merita invece un altro discorso - dice -: prima dobbiamo riallacciare i rapporti con tutti i comuni del distretto per identificare e risolvere problemi, come quelli legati all'ambiente e al territorio”. Infine lancia un nuovo obiettivo: “Fare del nostro comune una città pilota per l’uso delle energie rinnovabili: siamo già a buon punto”.
LUGANO – GIOVANNA MASONI
Foglio in bianco per Masoni e Diego Erba
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iego Erba, municipale plrt uscente, non ha firmato il “contratto” con il Caffè “per evitare inutili contrapposizioni”. presso posizioni critiche. Giovanna Masoni, invece, non ha voluto caratterizzarsi come antagonista di Giudici. “Conosce ed è benvisto dalla città: è lui il sindaco - dice – Al limite posso firmare il contratto come candidato municipale. Altrimenti rischio di fare la peggior votazione della carriera”. E già sarà una guerra con Erasmo Pelli, che quattro anni fa l’aveva superata di 800 voti.
LOCARNO – DIEGO ERBA