SETTEMBRE 2018

Page 1

Direttore Responsabile: Fabio Mazzari

PATENTE IN SCADENZA?

RINNOVALA DA NOI

dal 1985... la voce di Rondinaria e dell'Oltregiogo

www.inchiostrofresco.it - redazione@inchiostrofresco.it - Tel. 0143/46.569

Distribuito gratuitamente

ANNO XXXIII / N. 7 - SETTEMBRE 2018

(visita medica in sede)

C.so Marenco, 47 15067 Novi Ligure (AL) 0143 743674 - 331 6760255 stasiservizi@gmail.com

Sped. in abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 D.C.B. / Alessandria / nr 570 anno 2005 / Taxe perçue / Tassa risc. ord. (inf. 500 pz)

Passo del Fajallo a 40 km/h

Dal 29 settembre al 7 ottobre a Rossiglione

Il Consorzio Agrario delle Province del Nord ovest presenta

Si rallenta: scende il limite di velocità

Predosa: la "filiera Harmony"

Expo Valle Stura: nozze d'argento

Gian Battista Cassulo - pag. 9

Matteo Serlenga- pag. 4

Una giornata dedicata al mondo delle ferrovie

Treni in mostra a Ronco Scrivia

Fabio Mazzari - pag. 15

Fabio Mazzari - pag. 26

Sin dalla sua nascita il Ponte Morandi fu oggetto di preoccupazione tra i residenti

Quel “mostro” sopra le case A

ll’epoca della sua nascita fu definito come un “capolavoro dell’architettura” ma solamente pochi anni dopo si diffuse sempre di più l’idea che esso era in realtà un “fallimento dell’architettura”. Il drammatico crollo del 14 agosto, con le sue quarantatre vittime, l’evacuazione di numerose abitazioni e danni economici e materiali ingenti per Genova ed il suo hinterland lo hanno fatto tragicamente ribattezzare come “il ponte della morte”. LA STORIA: Il Viadotto Polcevera E80 - comunemente noto come Ponte Morandi, dal nome dell’architetto progettista, Riccardo Morandi (1902-1989) – fu progettato nel lontano 1960 ed iniziato a costruire con una tecnica allora innovativa, il cemento armato pre-compresso a cavalletti bilanciati. Si trattava di un sistema fino all’epoca utilizzato esclusivamente per il Ponte Rafael Urduneta sul Lago di Maracaibo in Colombia, progettato anch’esso dallo stesso Riccardo Morandi tra il 1958 ed il 1962. Il viadotto fu realizzato in una città ed una società nettamente diversa da quella attuale, Genova allora era una città povera inserita in un Paese ancora prettamente agricolo e in via di sviluppo, ben lontano dal benessere attuale. Tuttavia la motorizzazione, iniziata a partire dagli anni Trenta, creava già problemi di traffico e viabilità. La costruzione di un’opera capace di risolvere un problema che, giustamente, all’epoca veniva visto come la principale questione urbanistica del futuro, generò inevitabilmente grande euforia sia nell’ambiente

politico che, soprattutto, nell’opinione pubblica dell’epoca. Sindaco di Genova durante la costruzione del Viadotto Polcevera fu Vittorio Pertusio, in carica dal 1951 al 1965, amministratore ancora considerato forse il miglior primo cittadino dal dopoguerra, che avviò una grande opera di modernizzazione di una città arretrata e marginale per l’economia italiana (a lui si deve la soppressione dell’obsoleta rete tramviaria e la creazione di un efficiente sistema di trasporto pubblico su gomma). Il prestigioso settimanale “La domenica del Corriere” del 3 marzo 1964 intitolò addirittura in prima pagina “Genova risolve il problema del traffico” con l’immagine del nuovissimo ponte “strallato” in costruzione. I lavori furono piuttosto lunghi, il ponte fu completato infatti solamente il 31 luglio 1967. L’inaugurazione ufficiale avvenne addirittura alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat. La rivista “Le Strade” pubblicazione del Touring Club Italiano spiegò che il ponte era lungo 1,102 km e largo complessivamente 18 metri, per la costruzione totale occorsero diciassettemila metri di pile di fondazione, 50 mila metri cubi di calcestruzzo e cinquemila tonnellate di acciaio. LE POLEMICHE: Già dai primi anni tuttavia iniziarono i dubbi su quell’opera così faraonica, per la verità diversi giornali nel 1967 denunciarono che i costi complessivi furono molto più alti rispetto a quelli inizialmente preventivati. Nel 1973, ad appena sei Continua alla pagina seguente

L’editoriale di Federico

Cabella

Profitto o sicurezza?

I

ha trovato la morte insieme alla moglie Ersilia Piccinino di quarantuno e il figlio Samuele di nove anni, la vittima più giovane in assoluto della tragedia. L’intero paese della Val Polcevera si è stretto intorno alla famiglia, molto conosciuta in zona ed il Sindaco, Paola Guidi, ha proclamato due giorni di lutto cittadino. Lutto anche in Valle Scrivia dove ha perso la vita la trentaquattrenne Elisa Bozzo di Sarissola (Busalla), molto attiva nell’associazionismo locale.

n situazioni simili è difficile riflettere senza farsi condizionare dall’onda emozionale degli eventi. Il senso di questo editoriale, tuttavia, è quello di aprire un interrogativo di fronte a stragi di questo tipo. Negli ultimi anni, purtroppo, ne sono occorse troppe, sia su asse stradale che ferroviario. Non sarebbe forse il caso di meditare un ritorno dello Stato nella gestione delle infrastrutture? Non ci riferiamo solamente a questioni di natura concettuale, ovvero che tali opere sono “beni pubblici” e in quanto tali vanno amministrati: troppo spesso abbiamo assistito a una massimizzazione dei profitti da parte di privati, a scapito della sicurezza. È vero, la burocrazia statale spesso è insopportabile, tuttavia lacci e lacciuoli a volte sono necessari a salvare delle vite e comunque, secondo la nostra opinione, un’azienda in perdita (ma davvero non possono essere gestite meglio? Purtroppo non siamo esperti in materia…) è meglio di una strage. Similmente si potrebbe parlare del sistema sanitario: sempre meno decentrato, sempre meno efficiente, sempre meno fruibile a tutti. Si spostano gli equilibri, crescono i radicalismi: un sistema veramente liberale dovrebbe sapersi mettere in discussione.

Federica Riccardi

Federico Cabella

L’Oltregiogo e le sue vittime

I

l territorio dell’Oltregiogo ha purtroppo pagato pesantemente il suo tributo di vittime nel crollo del Viadotto Polcevera. La strada, che rappresentava il collegamento naturale tra l’Oltregiogo e la città di Genova era percorsa ogni giorno da tantissimi pendolari che, per lavoro o per diletto, si recavano nel capoluogo. Alessandro Robotti, cinquant’anni, era conosciuto da tutti ad Arquata Scrivia. Figlio del medico del paese Robotti era il titolare della farmacia comunale, il Sindaco di Arquata,

Alberto Basso lo ricorda come un grandissimo appassionato di astronomia (faceva parte del Gruppo Astrofilo Arquatese) e ha promesso che saranno organizzate dal Comune di Arquata Scrivia iniziative in ricordo di Alessandro Robotti e della moglie, Giovanna Bottaro, La coniuge, quarantatre anni, era impiegata in una nota azienda vitivinicola di Gavi. I coniugi tornavano da alcuni giorni di vacanza passati al mare a Varigotti. Campomorone piange un’intera famiglia, quella di Roberto Robbiano, quarantun’anni che

CORSO DI EQUITAZIONE DI BASE

SCONTO

PER CHI SI PRESENTERÀ CON QUESTA PRIMA PAGINA Strada del Turchino, 9 - Novi Ligure (AL) - tel. 320 43 67 088

www.scuderialabellaria.it

www.facebook.com/ASD.Scuderia.La.Bellaria


2

l’inchiostro fresco Settembre 2018

POLITICA E TERRITORIO

Libero Pensiero di Massimo Chiocca

A partire part pa rtir irre da qquesto uest ue stoo nu st nume numero mero me ro iininini ziamo a pubblicare gli editoriali di Massimo Chiocca, avvocato cassazionista di Genova, con studio nella centralissima Via XX Settembre ed esperto di storia e cultura locale. Ecco qui di seguito il suo primo editoriale: La redazione

MURI E PONTI

I

l 4 ottobre 1974 veniva pubblicato il quinto album di John Lennon: Walls and Bridges, Muri e Ponti, proprio quando l’ex-Beatle, separato da Yoko, stava pensando di riunire i Fab-Four, che aveva prima fondato e poi diviso. La vita è una continua contraddizione: quella che ieri era un’idea carica d’avvenire, domani potrebbe essere un prodotto velenoso. I ponti e i muri sono strutture che servono per unire ciò che è diviso e separare ciò che è unito. Quest’estate sarà ricordata come la stagione dei ponti che crollano e dei muri che si innalzano. Il significato trascende la materialità dei fatti: sovrastrutture ideologiche di un’epoca opaca e confusa. Sicura di essere traversata da molti ponti, ma in realtà chiusa e racchiusa da solidissimi muri. L’atto seminale dell’Europa comunitaria, intesa come unione di popoli con interessi e scopi comuni, viene identificato con il crollo del muro di Berlino. Una staccionata, crollata all’improvviso, sotto la spinta di giovani entusiasti e di vittime di un regime che mortificava l’esistenza umana. Il crollo fu scelta deliberata. Assumendo l’aspetto dell’aspirazione a guardare oltre la siepe leopardiana. Oggi l’Europa comunitaria, in quasi trent’anni, è riuscita ad edificare muri ben più solidi ed invalicabili. I “migranti” non sono colpa del Ministro dell’Interno, il quale, incriminato dalla Magistratura, ha avuto il merito, al di là delle sue personali idee, di responsabilizzare le Istituzioni Europee a risolvere assieme un impellente e gravissimo problema umanitario. L’Europa sorda e muta invece. Non si dica che era il clima vacanziero. I fragili pilastri sono la Troika, il Fiscal Comptact, le Agenzie di Rating, la Burocrazia imperante e, non ultime, norme di Organismi Legislativi che cercano di uniformare ciò che è da sempre (e fortunatamente) diverso. Pilastri che rimandano agli stralli di un ponte costruito quasi per

non dura ddurare. urare re. Il Il “Ponte “P Pon ontte te di di GeGee nova” - crollato (anch’esso improvvisamente ma) per incuria umana - ha provocato morte e desolazione generale. Due sono le norme fondamentali che inchiodano Autostrade: l’art. 2051 cod. civ., che prevede che il custode sia responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che non provi il caso fortuito, e l’art. 3, I comma, lett. b) della concessione con lo Stato: il concessionario deve provvedere al “mantenimento della funzionalità delle infrastrutture” oggetto di concessione. “Funzionalità delle strutture”. Non scherziamo. Autostrade non deve provare di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno, ma che l’evento non poteva né prevedersi né evitarsi per un fatto eccezionale. Forse il concorso di colpa delle vittime. Sfollati e commercianti e aziende inclusi. Oggi il Ponte Morandi, dopo essere apparso come modello architettonico, non c’è più. Verrà ricordato? O scomparirà ingoiato dall’Eterno Presente Orwelliano? Genova è ancor più che isolata. E’ sola. Sappiamo però che i Genovesi sono e restano non-facili alle narcosi intellettive degli acrobati dell’arte dialettica. Non facciano tuttavia, i Genovesi, prevalere l’atteggiamento economico su quello etico. L’uomo morale è quello che risolve il conflitto emotivo nel verso che non gli giova. Abbiano il giusto risarcimento. Ma sia sempre la loro coscienza a giudicare. Ricordandosi in primis che i reati contro l’intelligenza non ammettono perdono. Massimo A. Chiocca

Se ne parla da troppo ma non è stato fatto ancora nulla

Gronda, ferma da 15 anni A lla luce della tragedia del Ponte Morandi si è tornato, dopo molto tempo, a parlare della “Gronda”, ovvero la nuova autostrada che, da anni, si sarebbe dovuta costruire per alleggerire il traffico intorno alla città di Genova. Quest’opera, pensata già dagli anni Ottanta, è stata più volte fermata dalla politica e dalla burocrazia. Non siamo ovviamente in grado (e non ci sentiamo certo nelle competenze di farlo) di dire se la Gronda avrebbe evitato la tragedia, ma sicuramente la sua mancata realizzazione ha impedito uno sviluppo del Porto di Genova, oggi le strade sono sempre più congestionate e le chiusure a seguito del crollo del viadotto lasciano prevedere un autunno terribile dal punto di vista del traffico.

LA BRETELLA: Della costruzione di una nuova autostrada per Genova se ne iniziò a parlare nell’ormai lontano 1986 quando il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti finanziò, con la somma di 665 miliardi di lire, la costruzione di una bretella che avrebbe collegato il quartiere di Voltri con quello di Rivarolo, l’opera fu definita indispensabile per far sviluppare il porto di Voltri, allora appena costruito. Tuttavia da subito nacque una forte opposizione da parte delle associazioni ambientaliste che ricorsero al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) contro la realizzazione dell’opera. Con una sentenza del febbraio 1990 il TAR diede ragione ai comitati e la costruzione della “Bretella” fu bloccata. Il controricorso da parte di ANAS-Società Autostrade vi fu subito, ed il Consiglio di Stato, con una sentenza del dicembre del 1991 annullò la decisione del TAR di Genova. Il progetto però, giudicato troppo invasivo e costoso dalla Società Autostrade stessa, fu accantonato nel 1993 e ripensato. Nel 2001 Società Autostrade, alla

luce di un traffico di mezzi pesanti sempre più insistente sulle autostrade cittadine, ritornò a parlare del progetto di una nuova autostrada. Nacquero così i progetti della “Gronda di Ponente” e della “Gronda di Levante”. Obiettivo era collegare la città di Genova con le quattro direttrici autostradali: Ventimiglia, Torino, Milan e Livorno. GRONDA DI PONENTE: Il progetto della Gronda di Ponente si dovrebbe snodare tra Vesima, ultimo lembo cittadino prima del Comune di Arenzano e Bolzaneto, area di innesto con le autostrade per Milano e Livorno. Il progetto sostenuto fu quello della cosiddetta “gronda bassa”, progetto approvato dall’ANAS e dalla Regione Liguria, sia con le giunte di Sandro Biasotti che di Claudio Burlando. L’opera incontrò subito una forte contrarietà da parte di molti residenti del Ponente e della Val Polcevera e nacquero diversi comitati NoGronda sul territorio cittadino. L’Amministrazione Comunale di Genova durante il mandato di Marta Vincenzi (2007-12) si trovò a dover fronteggiare un’opposizione interna, con le formazioni più a sinistra (Rifondazione Comunista e Verdi) che minacciarono più volte di far cadere la giunta se fosse stata costruita la Gronda di Ponente. La soluzione scelta dall’Amministrazione fu quella del dibattito

pubblico, sulla falsariga del “dèbat publique” francese, questa scelta però fu fallimentare: il dibattito andò avanti per quasi tre anni e la stragrande maggioranza dei dibattiti si chiudeva con urla e caos da parte dei membri dei comitati, che sostenevano l’opzione zero. GRONDA DI LEVANTE: Anche il progetto della Gronda di Levante, pensato per snellire il traffico, spesso insostenibile, sulla Riviera di Levante, venne approvato nel 2002 da ANAS e Regione Liguria. Il progetto prevedeva un bypass rispetto all’autostrada costiera ed avrebbe collegato il casello di Bolzaneto con quello di Chiavari passando lungo la tratta Sant’Olcese-Bargagli-MoconesiCicagna. In Val Fontanabuona nacquero da subito forti resistenze e si formarono comitati locali contro la costruzione della Gronda di Levante. Sempre in Val Fontanabuona era prevista la costruzione di un tunnel sulla Strada Statale (come opera compensativa) che avrebbe collegato Cicagna con Chiavari. Il tunnel, i cui lavori sarebbero dovuti partire nel 2010, sono ancora rimasti sulla carta. Fabio Mazzari Nella fotografia in alto il grafico del progetto del collegamento viario denominato "La Gronda" che dovrebbe bypassare Genova unendo Vesima con il Ponente

D.M. SERVIZI Noleggio minigru cingolate Officina Meccanica - Oleodinamica e Pneumatica Assistenza e vendita attrezzature t RACCORDATURA TUBI OLEODINAMICI per medie e alte pressioni t manutenzioni e riparazioni di MACCHINE OPERATRICI, MEZZI AGRICOLI e MACCHINARI PER VIGNETO t revisione e riparazione di CILINDRI IDRAULICI t costruzione CENTRALINE OLEODINAMICHE t forniture di accessori idraulici per gru ed escavatori, PINZE PER TRONCHI ed attrezzature di presa

SI ESEGUONO APPLICAZIONI IDRAULICHE, MECCANICHE O DI CARPENTERIA SU ATTREZZATURE E MACCHINARI Via della Cantina Sociale - Capriata d’Orba (AL) - Cell. 346/853.24.51 - Fax 0143/46.598 www.dmservizi.net - d.m.serviziminigru@gmail.com

Prosegue dalla pagina precedente: Quel mostro sopra le case anni dalla sua apertura al traffico sorsero le prime polemiche, si disse che il ponte, in pratica, nacque già usurato e, nell’estate di quell’anno furono fatti i primi lavori di manutenzione, con la parziale chiusura per due settimane al traffico della struttura. Un secondo importante intervento alla struttura venne fatto cinque anni dopo, nel 1978, quando il viadotto venne completamente riasfaltato (l’asfalto presente si era pesantemente logorato in seguito al traffico di automobili e mezzi pesanti). Lo stesso ingegner Morandi nel 1979 parlò apertamente dei numerosi problemi della struttura, il progettista spiegò che il tipo di ponte non era adatto ad una città con le caratteristiche di Genova ed in particolare alla sua periferia, la combinazione tra la presenza di salsedine e le sostanze inquinanti prodotte dalle fabbriche circostanti (in zona vi era uno dei più importanti stabilimenti italiani dell’Italsider) stavano portando ad un usura mai vista della struttura. Dal 1981 al 1994, in un’epoca in cui il traffico (e il benessere) era visibilmente aumentato il Viadotto Polcevera fu oggetto di numerosi lavori di manutenzione. In particolare nel 1985 vennero fatti lavori di estrema urgenza per il rinforzo dei piloni. I tredici anni di lavori di manutenzione costarono alle casse della Società Autostrade la bellezza di ventotto milioni di Euro attuali, più o meno la stessa cifra costata per la costruzione del ponte stesso! Bisognerà tuttavia attendere gli anni Novanta per i primi interventi drastici sul Viadotto Polcevera. Nel 1993, a seguito di indagini approfondite svolte dalla Società Autostrade, venne evidenziato il gravissimo stato di ossidazione dei cavi interni di precompressione del cemento armato. Fu deciso quindi di costruire nuovi tiranti esterni, tuttavia questo intervento venne fatto solamente negli strali più vicini alle costruzioni abitate, tralasciando tuttavia i piloni centrali (quelli che il 14 agosto hanno ceduto provocando il crollo della struttura). Ancora tra il 2000 e il 2001 la struttura subì svariati interventi di manutenzione ordinaria, il record di interventi tuttavia avvenne nel 2008. Da allora ben poco o nulla è stato fatto, complice anche la privatizzazione delle autostrade, passate dalla Società Autostrade Concessioni e Costruzioni di proprietà IRI (statale) ad Autostrade per l’Italia-Atlantia, società privata quotata alla Borsa di Milano e presieduta da Alessandro Benetton avvenuta in due fasi nel 2002 e 2007, fino alle tragiche conseguenze di oggi. Fabio Mazzari


Valle Stura e Val d’Orba Studenti: navette Atp gratuite

Rispettato l’appuntamento con l’antica festa campestre della Valle Pònzema

La cappella del Ramée

UN RICORDO PER LE VITTIME DEL “MORANDI” La giornata di sabato 19 ha visto l’interruzione degli eventi in programma, spostati appunto al lunedì successivo, per partecipare al lutto dei familiari delle vittime del crollo del Ponte Morandi di Genova. In memoria di queste persone è stato quindi recitato il rosario del sabato sera all’interno della cappella Regina Pacis, e l’intero ricavo della giornata è stato donato in favore degli sfollati che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni in seguito al tragico evento.

C

ampo Ligure 19 agosto 2018: si è appena conclusa la 7° edizione della “rinnovata festa campestre del Ramèe” che dal 2012 è tornata ad essere uno degli appuntamenti più attesi nel panorama degli eventi estivi della Vallestura.

LA FESTA RELIGIOSA La festa campestre di antica origine anche quest’anno è stata organizzata dalla Confraternita di N.S. Assunta per onorare la ricorrenza dedicata alla Madonna Regina Pacis con un programma che prevedeva la recita del Santo Rosario il sabato sera e la Santa Messa celebrata la domenica mattina alle 9.30 nella piccola ma suggestiva Cappella del Ramèe. LA SAGRA Per la parte profana i festeggiamenti si sono articolati su tre giornate, da venerdì 17 a lunedì 20 agosto, durante le quali chi non ha saputo resistere al richiamo della ormai nota sagra ha potuto gustare tipiche specialità non certo pretenziose ma sicuramente gustose e soddisfacenti anche all’esame dei palati più fini avvezzi a gusti particolari e ricercati. I tipici e paradisiaci baccalà in pastella, le focaccine fritte, le frittelle liguri e altre prelibatezze al contempo tanto frugali quanto delicate, tanto semplici quanto appetitose, che consumate nel contesto di questa ricorrenza rustica regalano, ogni volta come la prima, le stesse sensazioni dei tempi passati tramandate da chi ha saputo conservare le antiche tradizioni rurali della Valle Pònzema.

mozione del parchimetro. Con la nuova delibera la sosta a disco orario è stata fissata per i 17 stalli a sinistra del piano terra in Via Repubblica (orario 8-20) e conferma della sosta a pagamento per i 22 stalli coperti di destra, nel piano superiore il parcheggio è confermato a sosta libera (32 posti complessivi) mentre Via Trieste è a disco orario nei giorni lavorativi per la durata di un’ora e mezza (ore 8-13 e 15-19). “Auspichiamo che l’attuale modifica resti definitiva – ci spiega Irene Ottonello – fino al 31 dicembre verificheremo comunque l’effettivo efficentamento del servizio e la possibilità di ampliamento della sosta diversificata, sia quella breve e libera con disco orario che quella medio-lunga a pagamento”.

LA CAPPELLA DEL RAMÉE La cappella del Ramée, dedicata alla Madonna Regina della Pace, fu costruita nella prima metà del secolo scorso per sostituire il vecchio pilone votivo, eretto molto tempo prima, che, in conseguenza alla realizzazione della strada tracciata dai “prigionieri”, ancora oggi si trova nascosto ai passanti sul limitare esterno del sentiero sottostante che, sovrastandolo, segue il corso del torrente Ponzema. Si tratta di una piccola edicola sulla quale era dipinta con umile fede una Madonna con il Bambino. La chiesa campestre fu realizzata grazie alla collaborazione degli abitanti le numerose cascine della Valle Ponzema ed edificata su un terreno donato in parte dall’Oratorio di N.S. Assunta ed in parte da Giovanni Pastorino detto “Giuan” a quel tempo residente nella vicina cascina Fornaciazza, su un progetto dell’artista campese Giò Battista Crispi (1907 – 1981) che ne curò personalmente anche le modeste decorazioni interne.

f.m.

Giacomo Piombo

Campo Ligure: dialogo proficuo tra Comune e commercianti

Risolto il problema parcheggi

I

l Consiglio Comunale di Campo Ligure, con la deliberazione 59 del 19 luglio ha risolto il confronto che si era aperto sulla questione parcheggi. La delibera, ci spiega l’assessore Irene Ottonello, garantirà a tutti un’adeguata fruizione delle zone di sosta nei pressi del Centro Storico “è un esempio di come una situazione di attrito si sia risolta grazie al dibattito pubblico” spiega l’assessore. Come avevamo già parlato nel numero precedente de "l’inchiostro fresco" con l’intervista al Sindaco Andrea Pastorino, il sistema di parcheggi che hanno sostituito quelli che si trovavano precedentemente sulla copertura del torrente Ponzema, diviso a metà fra liberi (con disco orario) e a pagamento ha fatto si che i secondi siano stati spesso sottou-

Irene Ottonello

tilizzati. L’incontro pubblico tra Comune e commercianti ha risolto gli attriti nati dopo la raccolta firme, portata avanti da un gruppo di essi e sottoscritta da circa quattrocento cittadini, in cui si chiedeva la ri-

D

a un comunicato ufficiale dell’azienda Atp, in vista dell’inizio dell’anno scolastico, si apprende che sarà istituito un servizio gratuito di navette per gli studenti delle scuole superiori residenti in Valle Stura e in Val Polcevera. “Dopo il crollo del ponte Morandi del 14 agosto scorso, l’esigenza del trasporto scolastico è diventata di primaria importanza sia per i liceali che per gli studenti degli istituti superiori genovesi”, afferma Claudio Garbarino, consigliere delegato ai Trasporti per la Città Metropolitana. Questo servizio gratuito di trasporto prevede ogni giorno sei navette da Rossiglione, Ceranesi, Campomorone, Serra Riccò, Sant’Olcese e Mignanego. Le navette, per le quali si utilizzeranno mezzi Atp impiegati già nel normale servizio di trasporto pubblico, saranno dirette alle stazioni FS di Voltri, Pontedecimo e Bolzaneto; da qui gli studenti avranno la possibilità di proseguire in treno o a bordo di un mezzo Amt. “Il servizio sarà totalmente gratuito ed esclusivo per i soli studenti interessati. Per accedere al servizio sarà sufficiente il tesserino scolastico relativo alle scuole medie superiori” - aggiunge Andrea Geminiani, direttore operativo di Atp Esercizio. Sia pure nel dramma, una buona notizia questa che però non attenua disagi e difficoltà. Luca Serlenga


4

l’inchiostro fresco Settembre 2018

VALLE STURA Masone: Due giornate di studio al Museo Civico Andrea Tubino

Musica e fiabe per un cittadino illustre

Il ferro in Valle Stura

I

F

orse non tutti sanno che lo scrittore e poeta Carlo Pastorino è, a tutti gli effetti, il masonese più famoso fuori dalla Valle Stura, grazie alla sua vasta e variegata opera letteraria; attivo soprattutto nel periodo fra le due guerre, si distinse inoltre come soldato nella Prima Guerra Mondiale, guadagnando una medaglia d’argento per un’azione eroica. Nato da una famiglia contadina, non dimenticò mai le sue origini, continuando l’attività di frutticoltore nella sua tenuta a Masone. Al museo Andrea Tubino di Masone, si è svolta, venerdì 22 giugno, una serata dedicata all’opera di Carlo Pastorino riguardo la narrativa per i più piccoli, in particolare alle fiabe. Infatti l’autore durante la sua vita si è dedicato anche a questa tipologia di opere: in particolare, durante la serata, sono stati presentati due volumi dal titolo “La più bella fata del mondo” e “La cascina della montagna”, illustrati da Ivàn Jakushin. Ivàn, è un pittore e illustratore di fiabe moscovita che vive e lavora tra Mosca e Alessandria e che vanta numerose collaborazioni in tutto il mondo; vincitore di numerosi premi di pittura estemporanea, alcune delle sue opere, che si

adattano particolarmente al contesto delle fiabe di Pastorino, sono state aggiunte all’interno dei testi a scopo illustrativo. Durante la serata sono state lette le fiabe accompagnate da alcuni brani classici in sottofondo eseguiti dalla figlia di Ivàn, la pianista Lilia Jakushin. Le fiabe di Carlo Pastorino oltre a racchiudere una spiccata nota autobiografica e un collegamento evidente con i luoghi della sua infanzia come le colline i boschi ed i prati attorno a Masone, sono caratterizzate dallo stile di scrittura della Fiaba antica, risalente a Fedro, con messaggio morale: quello della poesia narrativa che è anche delle fiabe degli antichi greci. Molti termini risultano quindi arcaici e ricercati a volte di difficile comprensione ma nel complesso regalano al testo un’atmosfera magica e di poesia tipica di altri tempi. Ospiti della serata Piero Ottonello giornalista de Il Secolo XIX, Alessandro Torricelli pronipote di Carlo Pastorino, il poeta Giacomo Pastorino, lettore, e Gianni Ottonello, presidente dell’associazione “Amici del museo civico Andrea Tubino”, che ha condotto la presentazione. Luca Serlenga

l comune di Masone, in adesione all’iniziativa “Anno Europeo della Cultura”, ha organizzato due giornate di studio presso il Museo Civico Andrea Tubino con lo scopo di rappresentare al pubblico la storia del lavoro di Masone nel tempo ed in modo particolare la cultura del lavoro del ferro, che per secoli ha contraddistinto l’attività del paese. Per comprendere i motivi per cui questo paese della Valle Stura, abbia forgiato per lungo tempo la propria esistenza sulla lavorazione di questo minerale, bisogna fare un passo indietro al XIII Sec d.C. Nel 1284, anno della storica battaglia della Meloria tra Genova e Pisa, che lasciò campo libero a Genova sul controllo delle vie del Mar Tirreno, Masone era un feudo dei Marchesi Spinola e stava crescendo con difficoltà all’interno della comunità della valle. I genovesi, avviarono in accordo

con il Granducato di Toscana, lo sfruttamento del minerale ferroso dell’isola d’Elba (ematite) che veniva trasportato a Voltri con delle particolari imbarcazioni dette leudi o caracche. L’ematite poi giungeva alle numerose ferriere, presenti in tutto l’Oltregiogo, per essere trasformato in barre di ferro, chiodi per la cantieristica ed altri oggetti. In questo convegno si è ripercorsa la storia della lavorazione del ferro durante tutto il suo tragitto, dall’estrazione nelle miniere dell’isola d’Elba fino alla lavorazione nel nostro territorio. Alla manifestazione sono intervenuti numerosi relatori a seconda dei temi trattati. La prima giornata di studi, sabato 8 settembre, ha visto come ospiti: Aldo Caterino sulla storia del trasporto marittimo nel Mediterraneo; il giornalista Giovanni Pannella che ha illustrato come avveniva il trasporto del

Enrico Piccardo, sindaco di Masone e Marco Bucci, sindaco di Genova

minerale di ferro con i leudi. Del trasporto via terra fino alle ferriere hanno parlato invece Stefano Leale e Matteo Frulio. Infine il Prof. Tomaso Pirlo ha svelato i segreti delle fucine, e della produzione del carbone vegetale. Ospite speciale Marco Bucci, sindaco di Genova. Il seminario è proseguito sabato 15 settembre e sono intervenuti: Pastorino Fer-

Onorificenza a Giampiero Pastorino

Luca Serlenga

Passo del Faiallo, limite di velocità scende a 40 km/h

F

N

ei giorni 24 e 25 giugno a Bologna presso L’Hotel Cosmopolitas si è tenuto il XX Congresso Nazionale ANAM (Accademia Nazionale Acconciatori Misti) dove si è rinnovato il Consiglio Direttivo Nazionale, il Collegio dei Revisori dei Conti ed il Collegio dei Probiviri. Il masonese Giampiero Pastorino, candidato per la Regione Liguria nella lista dei Probiviri è stato eletto secondo su dodici rappresentanti regionali. Con questa nomina Pastorino ha ricoperto ad oggi tutte le cariche dell’Associazione. Nei giorni dall’otto all’undici settembre inoltre Pastorino è stato presente a Parigi in qualità di video maker al Campionato del Mondo di Acconciature. A nome della redazione faccia-

ruccio, sulle ex ferriere presenti a Masone ed in Valle Stura; il Prof. Paolo Bottero sulle vie di comunicazione dal mare all’Oltregiogo; il Prof. Enrico Giannichedda sui metodi di conservazione della memoria storica ed infine Davide Barretto che ha parlato di come suo nonno, Francesco Barretto, trasformò il lavoro artigianale in industriale, per cui da semplice chiodaiolo di inizio novecento riuscì a creare un impero industriale che oggi è motivo di orgoglio territoriale grazie alla realizzazione di lavorazioni di carpenterie di dimensioni eccezionali. In questi due giorni i vari artigiani locali hanno esposto le loro produzioni come coltelli ed accette: fra tutti Roberto Ottonello, artigiano masonese, ha presentato le sue lame damascate che lo hanno portato al prestigio internazionale.

mo i più sentiti complimenti al nostro concittadino che da anni porta avanti la sua attività portando lustro e onore a tutta la comunità artigiana dell’Oltregiogo. Luca Serlenga

aiallo, si rallenta: chi percorre la strada che collega Urbe con il Passo del Turchino, infatti, non dovrà superare i 40 chilometri orari. Lo si apprende da un comunicato della Città Metropolitana di Genova, nel quale si specifica che il limite di velocità sarà introdotto a partire da venerdì 14 settembre ed interesserà la strada provinciale per tutto il suo tracciato. La decisione, come è spiegato nel comunicato, è stata presa in seguito alla "non sempre buona" condizione del manto stradale, e resterà in vigore fino a quando non saranno compiuti adeguati lavori di risanamento. Sono state anche prese in considerazione alcune caratteristiche della strada stessa, come il numero di curve, la larghezza della

carreggiata e la conformazione, che, stando alla nota, la rendono assimilabile ad una strada con velocità di progetto pari a 40 km/h. Matteo Serlenga


l’inchiostro fresco Settembre 2018

VALLE STURA E ALTA VALLE DELL'ORBA

L

Un'estate all'ombra del Beigua

Maria Cristina Caprioglio succede a Maurizio Burlando

Sassello

Beigua, nuovo direttore

'estate 2018 ha lasciato il segno in quel di Sassello, non solo per l'abbondanza di funghi: il comune alle spalle del Monte Beigua, infatti, ha avuto una vivace presenza turistica (soprattutto per quanto riguarda gli stranieri) e ha visto numerose novità ed eventi sul territorio dedicati sia ai residenti che ai villeggianti. Tra queste, un'importante iniziativa è stata la creazione di un'aula studio per l'estate, all'interno del plesso scolastico: “alcuni studenti universitari ci hanno chiesto uno spazio per studiare”, ci spiega il sindaco Daniele Buschiazzo, “la biblioteca non è aperta tutti i giorni e perciò, grazie ad un accordo con l'Istituto Scolastico di Sassello, con il quale collaboriamo attivamente, abbiamo assegnato un'aula studio dotata di ogni confort (stampante, computer, ecc..) ai ragazzi che ne hanno fatto richiesta. È stato un bel successo”, conferma Buschiazzo, “perché sono stati molti i ragazzi che ne hanno fatto uso, sia locali che villeggianti. Adesso stiamo lavorando per poter mantenere questo utile servizio anche durante l'autunno e l'inverno”. L'autunno sarà anche la stagione all'insegna della difesa dell'ambiente e dell'ecologia, e vedrà una importante novità sul territorio: “installeremo due colonnine per le ricariche delle automobili elettriche”, ci racconta in anteprima il primo cittadino, “e verranno poste nei pressi del centro storico; questa operazione avviene all'interno del progetto Bandiere arancioni, del quale Sassello è stato il primo comune in Italia a farne parte”. Domenica 16 inoltre c'è stata la “festa dell'amaretto”, una delle manifestazioni più attese nel circondario, con la corsa podistica alla Deiva di mattina e gli stand legati ovviamente ai prodotti tipici locali, musica e intrattenimento con giochi di una volta, palestra di roccia del CAI e musei aperti. Una stagione estiva quindi da

ricordare e che continuerà in autunno, come ci spiega Buschiazzo: “è stata una buona estate per i funghi, sta piovendo e speriamo in qualche modo che prosegua anche per l'autunno: si tratta di un volano importante per prolungare la stagione estiva”, conclude il sindaco, “quando nascono tanti funghi è importante per il nostro comune. Ricordatevi di scaricare la app Per funghi a Sassello e di munirvi di tesserino laddove è necessario!” Matteo Serlenga

S

ono tre i nomi in corsa per il posto da direttore dell’Ente Parco Beigua. Nel mese di luglio, infatti, dopo ben diciannove anni svolti, Maurizio Burlando ha lasciato il posto in seguito alla promozione alla direzione del Parco Nazionale del Circeo. L’Ente Parco Beigua ha nominato quindi una Commissione Tecnica per individuare tre candidati da sottoporre a colloquio al Consiglio dell’Ente Parco. La Commissione è stata formata dall’ing. Patrizio Scapellini (direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre), dal dott. Michele Spirito (segretario comunale dell’Unione dei Comuni del Beigua) e dott. Valerio Vassallo (dirigente settore Politiche della Montagna e della Fauna Selvatica della Regione Liguria). La commissione, riunitasi presso la sede dell’Ente Parco ad Aren-

zano il 17 luglio scorso ha indicato tre nomi: Maria Cristina Caprioglio, Antonio Federici e Daniela Minetti. Il 27 agosto il Consiglio dell’Ente Parco, dopo i tre colloqui, ha individuato in Maria Cristina Caprioglio la persona maggiormente idonea a ricoprire la carica, grazie alla sua competenza e conoscenza delle aree naturali protette, in particolare le peculiarità dell’area del Beigua. Il nuovo direttore dell’Ente Parco è quindi Maria Cristina Caprioglio, genovese, classe 1964, architetto. Caprioglio ha una lunga esperienza nel mondo dei parchi e delle aree protette, dal 1994 infatti lavora per il “Settore Parchi e Biodiversità” della Regione Liguria dove si è occupata di collaborazione alla didattica, verifica e coordinamento degli strumenti di programmazione e rendicontazione delle aree protette, con i

L'autunno è di casa a Urbe

C

onclusasi questa calda estate, sta per arrivare la stagione più attesa per tutti gli amanti del foliage, delle castagne, dei funghi, delle calde atmosfere davanti al caminetto: Urbe e le sue cinque frazioni (San Pietro d'Olba, Martina, Acquabianca, Vara Inferiore e Superiore) anche quest'anno sono pronti ad ospitare tutti gli appassionati dell'autunno, grazie ad un programma di eventi variegato che non li lascerà delusi e grazie soprattutto al suo splendido territorio che durante questa stagione regala scorci fantastici e naturalmente un gran numero

diversi Piani dei Parchi tra il 2001 ed il 2017 e di supporto agli enti per la realizzazione di interventi regionali rilevanti come la Miniera di Gambatesa a Ne, l’Osservatorio Astronomico del Parco dell’Antola a Fascia, il Museo del Lupo a Rondanina, il Centro Visite del Beigua a Sassello ed altri ancora.

il 28 a Vara Superiore. Anche questo autunno si terranno, nei mesi di settembre e ottobre, le “serate gastronomiche”, dove, in diversi ristoranti del territorio, si potranno scoprire i profumi e i sapori dei prodotti tipici della valle di Urbe, ogni sabato, dall'8 settembre al 27 ottobre, previa prenotazione.

Dalla redazione de "l’inchiostro fresco" le più sentite congratulazioni alla nuova direttrice del Parco e l’augurio di un buon lavoro. Nel prossimo numero de "l’inchiostro fresco" vi sarà un’ampia intervista a Maria Cristina Caprioglio. Fabio Mazzari

Urbe e Tiglieto, sempre più lontani da Genova

D di funghi e castagne nei rigogliosi ed incontaminati boschi urbaschi. Quest'ultime saranno protagoniste indiscusse delle tradizionali castagnate che si svolgeranno nelle varie frazioni a partire dal 14 ottobre a San Pietro d'Olba (durante la quale, presso l'oratorio, si svolgerà la premiazione del concorso fotografico “Urbe bellezza comune”), il 21 a Vara Inferiore e infine

5

opo l'immane tragedia di Ponte Morandi, che ha sconvolto l'intera nazione, i comuni della Alta Valle dell'Orba, già penalizzati dalla lontananza, sono ancora più distanti dal capoluogo ligure: un grande disagio per i numerosi pendolari che lavorano in centro, tra cui, Fabrizio Antoci, sindaco di Urbe, che telefonicamente ci ha confermato la situazione: "Dopo la chiusura del tratto autostradale e della linea ferroviaria, le nostre comunità sono ancora più lontane dal cuore industriale e commerciale della regione", ci spiega il sindaco, "e i numerosi pendolari delle nostre valli sono messi a dura prova non solo dal viaggio di andata, ma anche dal ritorno per via degli orari di lavoro". Infatti,

senza ferrovia e ponte autostradale, i pendolari sono costretti a grandi sacrifici per raggiungere il posto di lavoro con i propri veicoli. Per fortuna, grazie agli accordi tra Città Metropolitana, i sindaci dei comuni e le aziende dei trasporti, non ci sono stati aggravi di spesa per i pendolari che usufruiscono degli autobus e delle corriere, in quanto, come riportato dal sito della Città Metropolitana, L’abbonamento ATP permetterà di viaggiare anche sui treni regionali dell’area metropolitana e sui bus urbani di AMT, senza alcuna spesa aggiuntiva, e ne beneficeranno anche i pendolari di Urbe (in provincia di Savona), poiché capolinea della linea ATP. Matteo Serlenga

Matteo Serlenga

Dal lontano 1950 una tradizione dolciaria che si tramanda da più generazioni

via Roma 19 Masone (GE) - tel 010.926088 - www.pasticceriavigo.com


6

l’inchiostro fresco Settembre 2018

PARCO DEL BEIGUA E SASSELLO

Masone: work in progress

Varazze: grande attesa per il "Lanzarottus Day"

Gemellaggio con la storia

F

reme l’attesa a Varazze per il “Lanzarottus Day”, l’evento che, il 22 settembre, ricorderà la storica impresa del grande navigatore varazzino Lanzerotto Malocello, scopritore, nel XIV secolo, delle Isole Canarie che vedrà sancire il gemellaggio ufficiale tra il Parco del Beigua Unesco Geopark ed il Geoparque Lanzarote y Archipelago Chinijo. Riguardo a questa importante ricorrenza abbiamo intervistato la dott.ssa Anna Maria Calcagno, assessore alla cultura del Comune di Varazze che ci ha narrato la storia del “Lanzarottus Day” e parlato dei numerosi appuntamenti culturali che animano la cittadina del ponente genovese. “Come molti sanno Lanzarotto Malocello partì per l’Oceano Atlantico alla ricerca dei fratelli Vivaldi, dispersi da tempo. Nel 1312 fu il primo navigatore a scoprire le Isole Canarie mettendo piede su quella che oggi si chiama Gran Canaria, fondando un forte a cui diede il suo nome, diventato oggi la città di Lanzarote, di cui rimangono ancora alcuni resti”. Ricostruire la vita di Lanzarotto Malocello non è stato tuttavia facile. “Sappiamo per certo che nac-

Anna Maria Calcagno

que nella zona dei Maxelli, chiamata così perché vi si trovavano le botteghe dei macellai – ci narra l’assessore Calcagno – oggi la strada si chiama Via Malocello ed abbiamo posto una targa in quello che riteniamo essere la sua casa natale. Anche il ritratto rimane un mistero – prosegue l’assessore del Comune di Varazze – è stata realizzata una medaglia con un ritratto giovanile sulla base dei diari di viaggio che è stata anche riprodotta in un piatto apposto nell’ufficio del Sindaco”. La figura del grande navigatore varazzino è stata purtroppo per

molto tempo ignorata, da alcuni anni tuttavia si sta finalmente riscoprendo e rivalorizzando, cominciando proprio dal suo paese natale. “Alcuni anni fa l’avvocato Alfonso Licata di Roma, grande appassionato di storia, in particolare delle navigazioni – spiega Maria Angela Calcagno – propose di stampare un libro dedicato a Lanzarotto Malocello tramite l’Istituto di Stato Maggiore. Nacquero così due comitati, uno in Italia e uno in Spagna”. Il Comune di Varazze nel 2012, con l’amministrazione precedente, in occasione del settecentesimo anniversario dalla scoperta delle Isole Canarie inviò una delegazione ufficiale a Madrid in rappresentanza del Comune e iniziò l’iter per le iniziative pubbliche per ricordare la figura di Malocello. “Lo scorso anno – prosegue Maria Angela Calcagno – si sono ufficializzati due gemellaggi tra il Club Nautico di Varazze ed il Club Nautico di Recife nelle Canarie e il gemellaggio tra il Distretto Lions LiguriaSardegna con l’omologo CanarieAndalusia”. “A Lanzarotto Malocello – ci spiega l’assessore Calcagno – sono intitolate una via a Genova nel

quartiere di Pegli, un parco a Roma nel quartiere Ostiense ed un parco a Savona nella zona del porto, nonché, ovviamente la via del centro storico di Varazze”. Per le celebrazioni del Lanzarottus Day e per gli eventi storici il Comune si avvale del preziosissimo lavoro dei volontari della sezione locale dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, presieduta dal Capitano di Lungo Corso Franco Moleti, per il 2018 l’A.N.M.I. è il rappresentante e coordinatore per l’associazionismo cittadino. Proprio l’associazione dei marinai ha istituito una borsa di studio per le scuole medie inferiori attinente al viaggio di Malocello. Sempre il Comune di Varazze tramite l’assessorato alla cultura ha istituito, a partire dal 2014, il Premio Vie del Mare, che viene assegnato ogni anno ad un cittadino di Varazze che si è distinto nell’arte della marineria. In particolare quest’anno, grazie alle figlie dell’Ammiraglio Cardano Delfino sarò inoltre destinata una borsa di studio per le scuole elementari per l’acquisto di materiale didattico. Fabio Mazzari

I

l Comune di Masone ha avviato numerosi lavori di pubblica utilità nel suo territorio comunale, anche in vista della stagione fredda, per mettere in sicurezza le strade e le sponde dei fiumi e torrenti procedendo all'assegnazione degli appalti per la manutenzione. Il Sindaco Enrico Piccardo ci ha comunicato che sono stati approvati i progetti dei lavori per la "difesa spondale" di alcuni tratti del torrente Stura in località Rian Freddo, punto particolarmente critico che già in passato aveva creato motivo di preoccupazione durante i periodi di piena autunnali, ed in località Isolazza, nel tratto di fronte all'ex vivaio forestale. Sono inoltre stati avviati numerosi controlli sui viadotti del tratto autostradale che interessa il territorio del comune di Masone per assicurare la necessaria manutenzione alle strutture ed evitarne il deperimento precoce, memori soprattutto della recente tragedia del ponte Morandi che ha colpito la città di Genova. Sono stati effettuati e portati a termine anche interventi di manutenzione straordinaria,

assieme al Comune di Mele, del tratto stradale delle Giutte. A seguito delle intense giornate di gelo dello scorso inverno infatti l'asfalto presentava numerose buche ed avvallamenti che rendevano il percorso quasi impraticabile. Per prevenire la caduta di rami spezzati dal gelo è stata inoltre effettuata la bonifica del tratto boschivo lungo le sponde della statale del Turchino. A breve cominceranno anche i lavori di ristrutturazione della scuola media, la costruzione del nuovo asilo infantile ed il ripristino del campetto del Ronco. Il centro storico di Masone, il cosiddetto paese vecchio, vedrà un ringiovanimento radicale grazie agli imminenti lavori per installare una nuova illuminazione, per il restauro dell'antico muro dove una volta sorgeva il castello e per il posizionamento di una statua, rappresentante un angelo della pace, realizzata tramite una fusione d'alluminio, dedicata ai caduti della resistenza dell'ultimo conflitto mondiale. Luca Serlenga


Ovada, ovadese e Rondinaria I migranti al lavoro coordinati da volontari, Caritas e Comune

I lavori alla Circonvallazione:

Un esempio di integrazione Un resoconto O I vada, la città che sa distinguersi anche nel sociale, ha portato a conclusione un importante progetto che ha avuto come protagonisti i migranti coordinati dalle cooperative Social Domus e Idee Solidali, dai volontari, dalla Caritas e dal Comune di Ovada. A conclusione del progetto tutti si sono ritrovati in Via Lung’Orba Mazzini per un grazie di quanto è stato fatto e anche per conoscere questi migranti di cui molto si parla. L’ambizioso progetto che tutti sperano abbia anche un futuro è la sistemazione di circa cinquanta panchine in legno della città situate principalmente in Via Lung’Orba Mazzini e in Viale Stazione Centrale. Ora tutte le panchine sono state riposizionate accanto ai vasi con l’impegno di intervenire anche nel verde attiguo in condizioni non del tutto felici a causa anche delle elevate temperature. Un lavoro che ha coinvolto a rotazione circa 75 migranti presenti in città e svolto non solo in silenzio, ma all’oscuro in quanto le panchine una volta smontate venivano raschiate e poi verniciate presso un locale messo a disposizione dalla Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri. Ma i migranti non si sono solo limitati a questo progetto, ma sono intervenuti nella Via del Fiume e in altre realtà della città con un impegno encomiabile. “Abbiamo creduto in questo progetto – ha detto Don Giorgio in rappresentanza della Parrocchia e Caritas – e ci siamo buttati un anno e mezzo fa con impegno creando anche occasione di integrazione. Inutile nascondere il grande spirito di collaborazione che ha caratterizzato il territorio. Questi ragazzi hanno dimostrato di avere potenzialità e

non sono stati ospiti, ma protagonisti per quanto hanno fatto per il bene comune”. Giuseppe Vignolo in rappresentanza del Consiglio Pastorale ha sottolineato l’educazione e la collaborazione dei migranti con l’obiettivo di andare oltre per un progetto completo. Per il Sindaco Paolo Lantero l’esempio di integrazione che parte da Ovada è veramente un valore da non disperdere, per l’Assessore ai Servizi Sociali, Simone Subrero, una dimostrazione di “mani tese” a cui sono state date risposte, mentre l’Assessore ai Lavori Pubblici, Sergio Capello, ha evidenziato altri lavori quali la pulizia delle cunette oltre a ricordare nella figura di Francesco Scuderi, deceduto in un tragico volo aereo e protagonista con altri volontari. La parola è poi passata ad alcuni migranti presenti che hanno voluto ringraziare per tutta la collaborazione e dimostrando come sia grande anche il loro cuore. “Siamo contenti – ha detto uno di loro – vogliamo fare una cosa ancora più bella”. Interessante poi scoprire che qualcuno già lavora e un pensiero a chi non è riuscito a raggiungere l’Italia. Emozioni a non finire concluse con una bicchierata presso la Gelateria come segno per rafforzare questa

integrazione. “Abbiamo apprezzato – ha detto un volontario – un aspetto di questi giovani che non conoscevamo e con i quali abbia-

mo condiviso un’esperienza costruttiva”. Luisa Russo

n seguito alla tragica vicenda del Ponte Morandi di Genova, si sono moltiplicate le richieste di chiarimenti circa la situazione del muro di sostegno di via Gramsci, oggetto di una parziale deviazione del traffico. In una sua relazione del 23/8, il Responsabile del Settore Tecnico del Comune di Ovada elenca le attività svolte dall'ufficio a partire dal 12/1/2018 (provvisoria deviazione del traffico per allontanare i carichi dalla zona interessata, divieto di transito ai mezzi superiori alle 44 t con decorrenza dal 2/5/2018, predisposizione di un semaforo per regolare il senso unico alternato,

Riqualificazione urbana

D

opo la realizzazione della rotonda di Piazza XX Settembre, un’altra notizia positiva è il completamento del percorso pedonale che comprende la cosiddetta “vasca”. Infatti il progetto presentato dal Comune di Ovada nell'ambito del bando “I percorsi urbani del commercio” è stato ammesso a contributo dalla Regione Piemonte per la cifra di 413.164 Euro, a fronte di un valore complessivo del progetto definitivo presentato di 420.000 Euro. Il contributo regionale a fondo perduto sarà quindi di 123.949 Euro, mentre la restante parte potrà essere oggetto di finanziamento agevolato oppure fronteggiata con le disponibilità finanziarie del Comune. Nel 2019 la parte di città a corona del centro storico

(inizio via Cairoli, piazza XX Settembre, via Torino e inizio di via San Paolo) assumerà un aspetto migliore, grazie a un intervento che ha avuto l'appoggio e la condivisione anche delle Associazioni di categoria del commercio. I tecnici dovranno ora procedere all'ultima fase progettuale, quella esecutiva, che riteniamo possa essere conclusa nell'arco di un mese circa. “È un altro tassello importante – sottolinea il Sindaco Paolo Lantero - per migliorare la città, per renderla più attraente, consapevoli che l'assetto e il decoro urbano si accompagnano a una vitalità e a una voglia di ravvivare la vita cittadina che anche quest'anno ha avuto una conferma con le serate dei venerdì di luglio, ma anche con svariate altre iniziative. Siamo par-

ticolarmente orgogliosi del risultato (che ci permette di anticipare di un anno l'intervento previsto per piazza XX Settembre e di aggiudicarci oltre 120.000 Euro di contributo a fondo perduto) che ha visto il progetto ovadese piazzarsi al secondo posto nella graduatoria regionale. Desideriamo quindi ringraziare l'Ufficio Tecnico e i progettisti per aver saputo confezionare, nelle poche settimane a disposizione, una proposta progettuale convincente e utile per il tessuto urbano e commerciale della città”.

da attivarsi qualora le condizioni dovessero peggiorare). Inoltre “è stato ricavato un percorso pedonale (…) allontanando i pedoni dalla ringhiera per l’intera lunghezza dell’impalcato, stante le condizioni della stessa che non garantiscono la completa sicurezza”. Dalla relazione risulta che: “il cedimento della banchina stradale è dovuto all’erosione di una parte limitata di terreno sottostante che ha peraltro creato un fornello di area modesta ma che raggiunge la profondità di svariati metri” rilevando lo “sfaldamento della marna costituente il fronte roccioso verso il fiume solo parzialmente protetto da un setto murario posto in sommità dei setti trasversali del manufatto cementizio a sostegno del marciapiede e della stessa sede stradale”. Per valutare compiutamente l'esistenza di eventuali altre criticità, l'Ufficio ha fatto eseguire (di concerto con i competenti uffici regionali) una completa pulizia da arbusti e alberature copiosamente presenti, seguendo l'iter procedurale previsto dalla normativa vigente. “La vista del fronte in marna – prosegue la relazione – ora pulita dagli arbusti ed alberature presenti ha consentito di escludere, al momento, erosioni in corrispondenza del setto trasversale che possano creare il dissesto della pavimentazione di via Gramsci come nel caso predetto. Ha peraltro evidenziato, in alcuni punti dell’intero fronte, erosioni significative della marna con conseguente Continua alla pagina seguente

Luisa Russo

a l b e r g o

r i s t o r a n t e

Specialità pasta fatta in casa, tartufi, selvaggina, funghi pizzeria con forno a legna Ampio posteggio per autopullman, wi-fi free in tutta la struttura Via Isola Giugno, 109 - 16013 Campo Ligure (GE) tel. +39 010 921369 - mobile / cel. 3271782621 www.hotelturchino.com - info@hotelturchino.com BAGNA CAUD A DAY

2018

Via Valle Gargassa, 82 16010 Rossiglione (GE) Tel: 347 4854185 www.allevamentobeiro.com

23/24/25 nove mbre Menù e prezzi sul prossimo nume ro


8

l’inchiostro fresco Settembre 2018

OVADA

Alternanza scuola – lavoro e attività di svago hanno caratterizzato le due settimane del viaggio Prosegue dalla pagina precedente: I lavori alla circonvallazione, un resoconto

parziale scollamento dei contrafforti rispetto al piano delle marne”. Di conseguenza, al fine di valutare “quali interventi intraprendere e come inquadrare amministrativamente gli interventi che dovranno esser effettuati, in data 20/7/2018 è stato effettuato un sopralluogo congiunto con funzionari de Settore Regionale Opere Pubbliche di Alessandria ed in data 7/8/2018 anche con un funzionario regionale di Torino”. Ne è emersa la necessità di una approfondita analisi geologica, non solo dovuta ma indispensabile per la successiva fase di progettazione, per cui è stato conferito in data 22/8/2018 incarico professionale ad esperto geologo per definire correttamente gli aspetti del sottosuolo e delineare i possibili scenari di progettazione tecnica delle opere di consolidamento del fronte. La relazione si conclude ribadendo che: “allo stato attuale, anche in conseguenza delle limitazioni al traffico pesante adottate sulla via Gramsci, non sono emerse incipienti criticità che possano aggravare la situazione statica e pertanto, effettuando un monitoraggio della struttura, si ritiene, allo stato attuale, che non si rendono necessari interventi di estensione dei vigenti limiti al traffico veicolare. Solo a fronte delle indagini di cui sopra e delle valutazioni conseguenti potranno esser individuati costi e tempi per la realizzazione delle opere”. L’Amministrazione sta esplorando la possibilità di ottenere contributi e esprime piena fiducia nell’operato degli uffici, che in questi mesi ci hanno costantemente tenuto aggiornati sull’evolversi della situazione, ritenendo corretto condividere questi aggiornamenti con la cittadinanza. Enzo Prato

Barletti: un'esperienza fantastica! P otenziare la lingua inglese non è soltanto prerogativa del neonato corso Internazionale all’IIS Barletti di Ovada. Un gruppo di studenti, provenienti dai vari indirizzi dell’istituto (scientifico, scienze applicate e agrario), hanno scelto di svolgere durante l’estate un’attività di formazione focalizzata sull’industria dell’intrattenimento, sui diversi mezzi di comunicazione e il loro effetto sulla società, presso la California State University di Los Angeles. Il corso, della durata di due settimane e denominato Movie & Communication, è stato tenuto da docenti universitari e riconosciuto valido per un totale di trenta ore di Alternanza Scuola Lavoro. Il programma del soggiorno ha previsto, inoltre, un percorso di

scoperta degli stati americani del lontano west, attraverso la città di Las Vegas nel Nevada, il Parco Nazionale del Grand Canyon in Arizona per terminare con due città simbolo della California quali Los Angeles e San Diego. L’avventura californiana ha offerto ai ragazzi ovadesi una varietà di proposte culturali tali da sod-

disfare gli interessi più specifici. In ambito scientifico, per esempio, hanno assistito a un’entusiasmante lezione di astronomia, comodamente seduti sulle poltrone reclinate disposte a semicerchio nella cupola del Griffith Observatory sulla collina di Hollywood; lì un’attrice professionista ha commentato le immagini di un video

in 3D sull’origine dell’universo. Gli amanti dell’ingegneria aerospaziale hanno osservato da vicino lo Space Shuttle “Endeavour” che ha partecipato alla missione spaziale del 2012 e ora si trova al California Space Center. L’interesse artistico è stato soddisfatto durante la visita al Getty Center ricco di tesori di inestimabile valore, tra cui Bernini, Van Gogh, Manet, solo per citarne alcuni, e davanti allo scintillante complesso architettonico del Walt Disney Concert Hall. A livello naturalistico, gli alunni dell’indirizzo agrario hanno osservato l’adattamento di alcune varietà di piante al clima arido e desertico, nel Parco Nazionale del Grand Canyon. Non sono mancate attività di svago e un tuffo nell’oceano sulle spiagge più rinomate della Cali-

fornia, quali Santa Monica, Santa Barbara, Malibù e Venice, come pure una passeggiata per le vie dello shopping in Rodeo Drive a Beverly Hills o sulla Walk of Fame a Hollywood. “Vivere un’esperienza di contatto autentico con la realtà di cui si studia la lingua - sottolinea la Prof. ssa Enrica Secondino, responsabile del progetto Cambridge International - rappresenta un valore aggiunto nel percorso di crescita di un adolescente, ma soprattutto ne rafforza la motivazione perché gli consente di verificare in prima persona l’obiettivo principale dello studio delle lingue straniere, ossia comunicare con persone provenienti da ogni parte del mondo e conoscere culture diverse dalla propria”. Enzo Prato

È nata la t-shirt del Corso internazionale Cambridge

Fondazione Casa di Carità di Ovada

Scuole Medie Pertini

Nuova direttrice

S

ono Margherita Nervi e Valentina Pastorino appartenenti alla Scuola Media “Pertini” di Ovada le prime classificate del concorso “Una T-shirt per il Corso Internazionale Cambridge”. Al concorso ideato dall’Istituto Barletti in concomitanza con l’avvio del nuovo percorso hanno preso parte una quindicina di studenti in uscita dalle Scuole Medie durante l’Anno scolastico 2017/18. Al secondo posto si è classificata Egle Pesce della Scuola Media di Molare seguita da Viola Cerrato della Scuola Media di Ovada. Gli elaborati sono stati valutati da una commissione composta dai Docenti Daniela Arata, Giacomo Raffo, Enrica Secondino e sono stati esposti nelle rispettive classi all’inizio del nuovo anno

scolastico. L’elaborato grafico del primo classificato, formato da due alunne, utilizzato come logo, è stato stampato sulle T- shirt che sono state indossate nella prima settimana di scuola dai 36 alunni per promuovere il nuovo percorso di studio, oltre che dalle docenti con la

coordinatrice Enrica Secondino Il primo classificato rispondeva agli elementi che caratterizzavano il tema “Cambridge International School” con il nome dell’Istituto Barletti, il nome del corso Cambridge International School, la sigla IGCSE (International General Certificate of Secondary Education) e i colori della bandiera britannica. Lo scopo di questa proposta era di promuovere la partecipazione degli alunni iscritti alle classi prime del Liceo Scientifico per l’anno 2018/19 in attività finalizzate alla socializzazione, motivare lo spirito di appartenenza ad una realtà di respiro internazionale e garantire visibilità al nuovo percorso di studio oltre a valorizzare la creatività dei partecipanti. L.R.

L

’Anno formativo 2018/19 riparte con una nuova Direttrice presso la Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri di Ovada. Con il pensionamento di Marisa Mazzarello avvenuto il 1aprile scorso e il ruolo di Direttore affidato temporaneamente a Franco Bottale, proveniente dalla sede centrale di Torino, dal 1° settembre il ruolo direttivo viene ricoperto da Raffaella Pastorino. Si tratta di una dinamica e competente persona con esperienze maturate presso la società di formazione Xelon di Genova. Nativa di Masone, la Pastorino è già stata presentata al personale del Centro di Ovada nel giugno scorso e dal 1° settembre 2018 dopo un periodo di aggiornamento a Torino, è andata ad occupare il posto che è stato negli ultimi anni di Marisa Mazzarello, Fiorenzo Ozzano, Giampiero Pesce, Don Valorio, Don Severino De Faveri e Mons Fiorello Cavanna, il fondatore che lo diresse sino al 1974. Accanto a questo avvicendamento alla guida del Centro di Formazione Professionale, da registrare con la chiusura dell’anno formativo 2017/18 oltre al pensionamento di Marisa Mazzarello anche quello di Fiorenzo Ozzano. Intanto presso il Centro prendono il via i corsi triennali per ragazzi dai 14 ai 24 anni: Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza, servizi del turismo; Operatore meccanico costruzione su macchine utensili a controllo numerico. Poi vengono attivati i corsi per adulti del Mercato del Lavoro diurni e serali che si affiancano alla numerosa attività dei Servizi al Lavoro e ad altre news che il Centro di Ovada ci ha sempre proposto. L.R.


l’inchiostro fresco

9

Settembre 2018

OVADA E OVADESE

Tagliolo Monferrato: 1,2 milioni di euro di investimento

“Ovada due stelle” : Cristina Parodi si aggiudica il

Premio Ubaldo Arata Everton si rinnova D U opo Massimo Poggio, volto noto di molte fiction e Marta Gastini attrice in ascesa nel mondo del cinema e della televisione, la terza edizione del premio “Ubaldo Arata” curato dall’Associazione “Ovada Due Stelle” è stato assegnato a Cristina Parodi. La premiata trova le sue origini in un paese dell’Ovadese a Carpeneto dove ha vissuto per tutta la sua infanzia con la sorella Benedetta e il 1° ottobre 1995, sempre a Carpeneto, si è sposata con il Presidente della Casa di produzione televisiva Magnolia, Giorgio Gori, con il quale vive a Bergamo insieme ai tre figli. La motivazione del premio a Cristina Parodi è per l’importante risultato ottenuto nel mondo dello spettacolo e la sua attività professionale riconosce alla provincia di Alessandria il ruolo di fucina di importanti

Ii Comitato Ovada Due Stelle: da sinistra Gianni Viano, Angelo Garavagno e Loredana Puppo

talenti artistici. Il premio ideato da Gianni Viano nel 2015 di cui è tuttora responsabile organizzativo dell’Associazione, vuole ricordare Ubaldo Arata. il grande direttore della fotografia e operatore cinematografico italiano dal periodo del cinema muto fino all’inizio del neorealismo. ”Questo è il risultato – affermano Loredana Puppo e Angelo Garavagno

rispettivamente Presidente e Vice dell’Associazione – di mesi di tanto lavoro e come promesso, abbiamo organizzato un grande evento per Ovada. Ci siamo fermati per un anno per improrogabili impegni di lavoro della premiata, ma ne valeva la pena perché Cristina Parodi è un grande personaggio” (L.R.)

La “filiera Harmony”

Q

uando un ambiente è ecologicamente sano ce lo dicono le api, perché questi operosi insetti vivono e lavorano là dove non c’è inquinamento. Per creare un ambiente attento alla bio diversità, il Consorzio agrario delle Province del Nord ovest con sede a Predosa ha varato un progetto denominato “filiera Harmony” nell’ambito del quale i soci e non solo del consorOscar Marcello Stenghel e Massimo Ferrari zio si impegnano a destinare il 3% della superficie delle loro aziende ove seminare una particolare floricultura utile alla prolificazione delle api. “In cambio di questa loro disponibilità – ci dice Oscar Marcello Stenghel, uno dei responsabili del magazzino di Predosa - gli agricoltori potranno conferire al Consorzio il loro frumento godendo di particolari agevolazioni e, soprattutto, di vedere valorizzato il loro raccolto che verrà utilizzato per produrre, presso il mulino Nova di Felizzano, una particolare miscela di farina unica per le sue caratteristiche idonee al confezionamento dei famosi biscotti Oro Saiwa nello stabilimento di Capriata d’Orba”. Il Consorzio agrario delle Province del Nord Ovest sta diventando così non solo una sentinella per la bio diversità del territorio, ma anche il trait d’union tra industria e campagna, dove gli agricoltori della Valle dell’Orba è come se avessero un marchio D.O.C. sul loro frumento per il particolare uso che ne viene fatto. E così come la Cantina sociale di Mantovana che cerca di creare attorno a sé una comunità di vignaioli competitivi sul mercato, anche il Consorzio agrario praticamente concorre per quanto concerne il frumento a dare una nuova identità agli agricoltori della Valle. G.B.C.

na notizia positiva per l’economia ovadese è l’ampliamento dello stabilimento Everton S.p.A. di Tagliolo Monferrato, grazie al quale l’azienda si è dotata di un più efficiente e ampio magazzino a dimostrazione di come Everton sia un attore importante dell’economia del territorio, non solo per il Piemonte anche se la società è nata a Genova dove è tutt’ora situata la sede. Il magazzino ricopre oggi un’area di 3.050 mq: l’ampliamento del 30% di superficie ha corrisposto a un aumento dell’87% di posti pallet per lo stoccaggio di materie prime e di prodotto finito. Per rendere i processi più performanti, a vantaggio dei propri dipendenti e della qualità finale dei prodotti, Everton ha inoltre completato il rinnovamento tecnologico delle linee produttive in ottica Industria 4.0 e introdotto il sistema gestionale SAP-MES integrato con la produzione per un investimento complessivo di 1,2 milioni di euro. La scelta di dotarsi di un sistema ERP integrato viene dal fatto che nell’ultimo decennio l’azienda ha avviato un processo di internazionalizzazione e di integrazione di filiera. Il Gruppo, infatti, è oggi dislocato in tre Paesi: oltre all’Italia, dove si concentrano la produzione e il confezionamento di preparati solubili e zuccheri, è presente in India con Everton Tea

(da sin) Marco Dodero (presidente), Federico Dodero (ad), Filippo Dodero (ad) e Riccardo Donelli (vicepresidente)

India pvt ltd - con le coltivazioni dirette e i 6.000 mq stabilimento produttivo dedicato alla produzione e al confezionamento di tè - e in Croazia con Herbarium d.o.o., dove si concentra la produzione e confezionamento di erbe, tisane e infusi con circa 500 mq tra uffici e infrastrutture, 1.000 mq di produzione e 2.000 mq di magazzino. I dipendenti totali sono 200, per la maggior parte donne, per un’età media di 34 anni in Italia, di 25 in India e di 35 in Croazia. Il sistema SAP-MES copre tutta la filiera, dall’ingresso della materia prima fino al confezionamento, e permette una totale tracciabilità dei prodotti, verificabile in ogni momento dai dipendenti stessi, dotati di tablet di ultima generazione. “Il nuovo sistema gestionale permettere una maggiore integrazione tra la produzione e le altre aree aziendali, e consente di svolgere analisi di marginalità accurate,

Federico e Filippo Dodero con il Sindaco di Tagliolo Giorgio Marenco

facilitando il governo dei processi produttivi e aziendali in generale - dichiara il Direttore Generale, Federico Figini - Una scelta, questa come quella relativa all’ampliamento, fortemente voluta dalla famiglia Dodero/Donelli, frutto della forza imprenditoriale del gruppo e della vocazione a intuire e soddisfare i bisogni dei consumatori, traducendoli in leve di mercato. Un modus operandi che anche gli ultimi dati di bilancio confermano: in 5 anni il tasso di crescita media è stato del 15%. Risultati che ci rendono fieri di un percorso in continua evoluzione, che da ormai tre generazioni prosegue con grande dedizione e competenza per diffondere nel mondo la cultura del tè”. Dagli esordi nel 1947, l’impresa si è profondamente trasformata, crescendo fino a diventare uno dei punti di riferimento per il mercato del tè, tisane, infusi, solubili e zuccheri, sia a marchio proprio che a marca privata. Il fatturato consolidato nel 2017 si attesta a 23milioni € e gli investimenti dal 2011 al 2018 hanno sfiorato i 9 milioni di euro. Anche i numeri meritano una menzione: sono oltre 3.000 le tonnellate di solubili prodotti ogni anno nello stabilimento di Tagliolo Monferrato e oltre il miliardo le bustine di tè/infusi prodotte, pari a 150 milioni di litri, per un totale di 500 tonnellate tra tè ed erbe. Enzo Prato


10

l’inchiostro fresco Settembre 2018

Le "Penne nere" a Capriata

L

a consueta manifestazione annuale organizzata dal Gruppo Alpini di Capriata d’Orba quest’anno si svolgerà il 21 e il 22 settembre, nel giorno dedicato a San Maurizio, patrono degli Alpini. Due gli eventi che caratterizzeranno la festa capriatese. Venerdì 21 alle ore 20,30 nella Chiesa parrocchiale del paese si terrà il concerto del Coro Alpini Valtanaro, circa 30 coristi alpini intratterranno i presenti con canti che si rifanno anche ad episodi della vita militare delle “penne nere”. Nell’intervallo i professori Daniele di Franco e Adriano Antonioletti Boratto, cerimonieri dell’evento religioso, terranno una breve conferenza sul tema: “La ricorrenza votiva e la tradizione iconografica dei santi compagni”. La figura di Maurizio, centurione della Legione Tebea, ben rappresenta lo spirito che anima il Corpo degli Alpini, sia in armi, e successivamente in congedo, per coraggio, fedeltà, determinazione e spirito di sacrificio. Sabato 22 settembre, accompagnata dal suono della banda alpina “Fanfara Valle Bormida”, la consueta sfilata per le vie del paese, con la folta partecipazione di Gruppi Alpini provenienti da diverse località, e come è avvenuto negli anni passati è prevista la partecipazione di numerosi Sindaci dei paesi limitrofi e poi grande cena aperta a tutti. Roberto Gemme

VITALITÀ DEL TERRITORIO

Basaluzzo: una lettera giuntaci in redazione e che ha fatto molto piacere

Concerto a scopo benefico Q uesta estate, a fine agosto, a Basaluzzo, nell'area concerti dedicata a Fabrizio De Andrè, il gruppo musicale de "Le Quattro Chitarre" con ospite d'onore Bobby Posner, ha eseguito un applauditissimo e, nonostante il maltempo, riuscitissimo concerto dedicato al grande cantautore genovese, raccogliendo gli applausi dei “cultori” di questo appuntamento giunto ormai alla sua 11° edizione (più due precedenti performance a Capriata d'Orba). Il ricavato intero della manifestazione è andato alla associazione Di.A.Psi. di Novi Ligure (Difesa dell'Ammalato Psichico). Ed oggi questa associazione ci ha ringraziato per il sostegno promozionale e organizzativo che abbiamo dato al concerto con una bella e sentita lettera che noi abbiamo affisso in redazione,perché tra le finalità de “l’inchiostro fresco”, altre

alla promozione del territorio dove viene letto, vi è anche quello di aiutare il volontariato!!!! La Di.A.Psi. ha provveduto anche a fare un analogo ringraziamento agli sponsor della serata, ITEC Novi, Valditerra Vini, Le Generali pompe funebri di Novi Ligure, Distilleria Gualco di Silvano d'Orba e Gruppo ACOS,

senza i quali il concerto non si sarebbe potuto svolgere. La Di.A.Psi ha voluto inoltre estendere la sua riconoscenza alla Pro Loco basaluzzese per la disponibilità con la quale ha messo a disposizione dell'evento le sue strutture e l'Amministrazione comunale per il calore umano dimostrato nell'ac-

cogliere il numeroso pubblico in una cornice così suggestiva e adatta a questo concerto, ormai diventato un appuntamento fisso dell'estate basaluzzese e non.. Un ringraziamento questo, al quale anche noi de "l'inchiostro fresco" ci associamo!!!!

Genovese e capriatese in musica

A

Novi Ligure due dei “Venerdì di Luglio” sono stati dedicati alla musica folk. Nell’arena di Largo Valentina infatti si sono alternati “Quei de rsciugni” di Rossiglione e i “Cantò antra curte” di Capriata d’Orba, che hanno portato una ventata di allegria in piazza. I primi con canzoni le cui trame affondano nelle storia locale, rievocandone i momenti epici. I secondi con l’adattamento di scenette di vita paesana a colonne sonore prese in prestito da cantautori di grido, ma del tutto modificate e ritagliate su quel fenomeno sociale che è Capriata d’Orba, un paese sempre in bilico tra i chiari e gli scuri, ricco di poesia e di contrasti. Applausi a scena aperta per queste due formazioni musicali che ormai avranno un posto fisso nelle estati novesi. F.R.

Federica Riccardi

La Bacheca della politica ovadese

Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato, precisando che, in omaggio alla pluralità delle opinioni, siamo più che disponibili ad ospitare eventuali contro deduzioni o precisazioni da chi fosse interessato ad approfondire l’argomento.

Una riflessione su alcune criticità pubbliche

E

cco il seguito del comunicato a firma del Consiglio direttivo della Lega Ovada, la cui prima parte avevamo già pubblicato nello scorso numero di luglio 2018.

RACCOLTA RIFIUTI Premesso per onestà d’informazione che la raccolta porta a porta della spazzatura rientra tra gli obiettivi vincolanti che si è data la Regione Piemonte rimaniamo sconcertati sulle modalità e sulle tempistiche che si è data l’Amministrazione comunale di Ovada. Infatti nell’attuazione di questa importante innovazione è mancata completamente la programmazione di un servizio che sicuramente comporterà per i cittadini disagi ed un sensibile au-

mento dei costi. Mentre i comuni di Novi Ligure, Tortona e Acqui Terme che con Ovada fanno parte dello stesso Consorzio hanno rimandato al prossimo anno, gli amministratori della nostra città hanno pensato bene di iniziare il porta a porta nel corso del presente anno senza programmare adeguatamente le soluzioni alle tante criticità che questo tipo di servizio comporterà in particolar modo per le abitazioni del centro storico e dei condomini dove trattenere i rifiuti in casa, specie nel periodo estivo, sarà veramente fonte di gravi disagi. Rifiutiamo poi le promesse del sindaco Paolo Lantero quando assicura che non ci saranno aumenti del costo del servizio. Non è vero!! Questo servizio comporterà un

aumento di mezzi e di personale non compensati dal minor costo dello smaltimento della spazzatura indifferenziata perché il risparmio si ha solamente laddove il costo del conferimento in discarica è molto alto (vedi Astigiano) mentre il costo della discarica consortile di Novi Ligure dove confluisce la spazzatura di Ovada è tra i più bassi di tutto il Piemonte! CATTEDRALI NEL DESERTO Lo Story Park e l’Ostello del Geirino sono l’esempio dell’assoluta incapacità di gestione da parte del sindaco Lantero di milioni di euro di denaro pubblico. Da tempo queste due strutture, che come detto sono state realizzate con denari esclusivamente pub-

blici, sono chiuse ed inutilizzate. Mentre da un lato il Sindaco vanta le capacità turistiche di Ovada registriamo che in realtà la crescita turistica dell’ovadese è dovuta solamente alle strutture ricettive che sono sorte nei comuni limitrofi ad Ovada che hanno saputo utilizzare le grandi affluenze all’Outlet di Serravalle Scrivia per far conoscere il nostro splendido territorio, mentre ad Ovada a fronte delle già scarsissime presenze di hotel e B&B, addirittura l’Ostello è chiuso e non si sa neanche quando riaprirà. SAAMO S.P.A. Dopo la scelta di azzerare il vecchio Consiglio d’Amministrazione con la nomina di un Amministratore Unico che ha lasciato

perlomeno perplessi per avere messo la gestione della società di trasporto pubblico di proprietà dei 17 comuni dell’ovadese nella mani di un’unica persona, in un momento in cui la Società ha enormi difficoltà economiche con un deficit di gestione rilevante siamo venuti a conoscenza che l’Amministratore Unico della Società, che era stato indicato dal comune di Ovada quale azionista di maggioranza, ha fatto richiesta di uno stipendio di 36.000 euro l’anno! Cifra triplicata rispetto ai compensi dei precedenti amministratori. Fortunatamente gli altri Sindaci hanno bocciato tale richiesta! Il Consiglio Direttivo della Lega Ovada


l’inchiostro fresco Settembre 2018

RONDINARIA

Fresonara e Fai: Trattori e ricordi

Fresonara: il Teatro Comunale festeggia 40 anni

Buon compleanno!

L

’8 settembre il Teatro Comunale di Fresonara compie 15 anni. Abbandonato e trasformato in discarica abusiva per 40 anni, il nuovo centro dello spettacolo fu inaugurato nello stesso giorno del 2013 alla presenza di numerose autorità civili e religiose. Commovente il discorso del Sindaco, che aveva lottato contro tutto e tutti per trasformare l’antica sede della dimenticata S.M.S. nella casa di chi vuole fare teatro, sia recitando sul palco, sia stando seduto in platea. Perché il teatro si fa con due componenti imprescindibili: gli artisti e il pubblico. Accompagnata al pianoforte dal M° Marina Perfumo, la famosa cantante lirica di origini fresonaresi Irene Cerboncini inaugurò la felice stagione delle rappresentazioni, che ogni anno vedono

esibirsi in palcoscenico attori, cabarettisti, cantanti, musicisti, scrittori, poeti, conferenzieri e artisti delle più svariate discipline in spettacoli ed esibizioni di alto livello. Centottanta mesi durante i quali le porte del Comunale si sono aperte al pubblico 247 volte, alla

Agenzia delle entrate

«L’amministrazione comunale di Ovada, di intesa con i sindaci dell’Ovadese, in questi anni si è adoperata in ogni modo per consentire la permanenza in città di uno sportello dell’Agenzia delle Entrate – spiega l’on. Federico Fornaro – ed è quindi corretto chiedere che vi sia un analogo impegno dell’amministrazione finanziaria affinché sia erogato un servizio adeguato per l’utenza. Sollecito, quindi, il Ministro competente affinché siano ricercate con sollecitudine delle soluzioni al problema sollevato dall’utenza e dalle istituzioni locali dell’Ovadese».

Direttori onorari: Rino Vaccaro e Luisa Russo • Direttore responsabile: Fabio Mazzari • Trattamento dati: Gian Battista Cassulo Presidente: Ass. Club F.lli Rosselli • Comitato di redazione: Luisa Russo (Ovada, Ovadese) Matteo e Luca Serlenga (Valle Stura, Val Leira) Marta Calcagno (Rondinaria, Novi) Fabio Mazzari (Valle Scrivia, Oltreappennino) Marisa Pessino (Nuova Libarna) Samantha Brussolo (Val Borbera, Valle Spinti)

moderno impianto audio e una professionale consolle per comandare il piazzato luci degno di un teatro superiore. Dal camerino si raggiunge direttamente il palco sia da destra, sia da sinistra passando dietro al fondale. Creato soprattutto per le Compagnie dilettantistiche, la regia è posta lateralmente al palcoscenico, cosicché i tecnici sono a stretto contatto con gli attori. Cento posti a sedere, numerati, per favorire la prevendita. La piazza antistante è isola pedonale, il parcheggio a 20 metri. Nello stesso edificio bar-ristorante e di fronte la pizzeria per chi completa la serata con una cenetta tra amici. Probabilmente il Sindaco aveva ragione…

I

l 2 settembre: una giornata con il FAI a Fresonara, per conoscere il mondo agricolo di una volta. Il Fondo Ambiente Italiano ha offerto infatti a curiosi e visitatori la 3°giornata contadina, ospitata dal piccolo borgo dell’alessandrino. La manifestazione è stata patrocinata dall’Amministrazione comunale di Fresonara in collaborazione con Dolci Terre di Novi. La giornata contadina è iniziata con un gazebo FAI, in piazza Don Orione, che ha rappresentato il punto di partenza per una passeggiata “culturale”: i volontari FAI hanno fatto scoprire i ricordi del paese e dell’antica vita contadina, tra orti prati, gelsi e vecchi

negozi. Un tuffo nella memoria nella giornata quotidiana di un paese agricolo. Al ritorno, un pranzo presso il caffè Teatro. Nel pomeriggio, la sgranatura e la sfilata dei trattori. Gran finale, con l’aratura in campo all’ingresso del paese. Questo in breve il riassunto di una giornata arricchita dai racconti di storie ed aneddoti su “come era una volta”. Matteo Clerici

Dom&Nico BISio

A Castelletto a settembre è già presepe: un messaggio d’amore e di accoglienza

La Betlemme di Borgo Torniella

L

’On. Federico Fornaro, capogruppo alla Camera dei Deputati di “Liberi e Uguali” ha presentato un’interrogazione, sull’Agenzia delle Entrate di Ovada, che qui riportiamo:

media, quindi di una manifestazione ogni tre settimane. Sede fissa delle Compagnie Teatrali Il Carro di Tespi, Gruppo Teatro Scuola e A. Bottazzi, la bomboniera vanta un palco con due sipari, quinte armate girevoli, un fondale fisso ed uno scorrevole, tiri per i cieli,

11

L

a tradizionale manifestazione Castellettese “A settembre è già presepe” svoltasi il 1° e il 2 settembre promossa dal Comune di Castelletto d’Orba, dalla Biblioteca Civica e dal “Salotto - Circolo ricreativo”, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, anche quest’anno ha coinvolto l’intero borgo della Torniella, con l’esposizione di opere pittoriche e scultoree della natività a grandezza naturale create da illustri artisti, tra cui Emanuele Luzzati, Giovanni Dolcino, Sergio Picasso, Paolo Cattoni. Quest’anno la manifestazione castellettese che anticipa di ben quattro mesi il Natale si è arricchita di un significato nuovo: gli artisti hanno voluto farsi interpreti di un messaggio umanitario che deve toccare i cuori. Quello

• Rubriche: Chiara Frisone (Passeggiando con Chiara) Ester Matis (Esternando) Fabiana Rovegno (Dalla vostra parte) • Sport: Enzo Prato • Grafica e impaginazione in proprio: grafica2@inchiostrofresco.it “l’inchiostro fresco” è registrato presso: Reg. Stampa AL n. 322 del 31/01/1985 R.O.C. n. 11700 del 12/02/1998 Iscr. online: n. 36 del 11/01/2016

Pubblicità raccolta in proprio: geom. Umberto Cecchetto (328-60.87.969) Associazione “Club Fratelli Rosselli” editrice de “l’inchiostro fresco” • Presidente e Legale rappresentante • Collegio dei Probi Viri: Gian Battista Cassulo Domenico Bisio, Federico Cabella, Davide Ferreri (soci fondatori de “l’inchiostro • Consiglio Direttivo: fresco”, voce di Rondinaria - 2005) Marta Calcagno, Massimo Calissano, Arnaldo Liguori, Fabio Mazzari Club Fratelli Rosselli Iscritto alla C.C.I.A.A. di Alessandria • Collegio dei revisori dei Conti: Umberto Cecchetto, Alfonso Gatti, Renato Milano al n° 226160 il 4/10/2005 (soci storici e fondatori dell’Associazione nel 1985) P. IVA e C.F. 02096520065

www.inchiostrofresco.it - Tel. 0143/46.569

dell’accoglienza, dell’amore verso il prossimo, verso chi soffre e ha bisogno di aiuto. Non si possono chiudere le porte a chi bussa, non si può non tendere la mano a chi ce la chiede. Il campanilismo e la difesa dell’identità personale, la paura del diverso non devono prevalere. E così l’immagine lignea di un bambino di colore che tende la mano e chiede di aprirgli la porta di fronte ad un mondo chiuso, estraneo, lontano, non doveva passare inosservata. Per questo scultura è stata posta nei pressi dell’antica porta d’ingresso del riccetto affinché tutti potessero trovare un’occasione di riflessione. I Castellettesi da sempre credono nel valore della solidarietà e in questi tempi di profonda crisi sociale vogliono farsi più che mai

portatori di valori umani. La manifestazione inoltre si è svolta all’insegna della poesia con la presentazione raccolta inedita di poesie: “Ancora fremo e intanto volo” di Alberto Motta maestro di scuola elementare che vive sulle

colline di Silvano d’Orba, pubblicata da Edizioni Epoké-La Torretta. Il concerto dei Jazz Trio plus Sax, la “Mostra degli Incisori” Gagliardo, Resecco, Ottria, Cattoni, Dolcino e Casarino, l’esposizione delle “Biciclette d’epoca” a cura di

Mario Guizzardi e il “Museo delle Serrature e delle Chiavi” hanno attratto molto pubblico e hanno animato pe due giorni le antiche vie della Torniella. Un ritorno al passato con il mercatino degli Artigiani e delle loro creazioni manuali: fabbri, restauratori del legno, impagliatori, tornitori si sono esibiti per realizzare oggetti di rara bellezza. Le degustazioni dei vini doc e docg del territorio, della birra artigianale, l’assaggio dei prodotti tipici locali per le vie del borgo hanno permesso di tornare indietro con il tempo e vivere di nuovo l’atmosfera di una Castelletto medievale, un luogo votato al mantenimento delle antiche tradizioni e ai sentimenti altruismo e accoglienza. Marta Calcagno


12

l’inchiostro fresco Settembre 2018

Cinema Ovada: "I Tartassati"

A

poco tempo dalla nascita del progetto della città di Ovada “I Tartassati...nulla è cambiato” presso l’AgriMovie di Casaleggio Boiro è stata proiettata la pellicola originale firmata nel ‘59 da Totò e Fabrizi. È stato un suggestivo momento di incontro tra la troupe e gli amanti del cinema. Anche in questa occasione si è potuto registrare un notevole interesse per il nuovo progetto de www.itartassati. it. Durante l’incontro l’attore Maurizio Silvestri dell’Associazione. Sopra il Palco ha avuto modo di condividere importanti aggiornamenti sullo stato dei lavori: “Attualmente dal punto di vista promozionale il progetto è attivo al 100%. Grazie alla collaborazione con la CDMovie, azienda di produzioni CineTelevisive impegnata nelle componenti tecniche, abbiamo potuto attivare in brevissimo tempo un’importante rete di comunicazione tra le realtà del territorio. Ad oggi gli attori non professionisti che hanno manifestato la propria disponibilità sono circa 200, ognuno di diversa età e professione. Sono già stati realizzati diversi sopralluoghi designando alcune delle possibili location, un ringraziamento ai commercianti ovadesi che hanno accolto con entusiasmo i nostri tecnici. Inoltre continuano le attività di contatto con le varie figure territoriali: aziende, comuni e associazioni stanno manifestando il loro interessamento e la loro disponibilità. Ora continua la ricerca fondi tramite una campagna di crowfounding. Grazie al volontariato e la disponibilità degli attori non professionisti abbatteremo il costo più grande, ma purtroppo tante spese dovranno essere assorbite dalla generosità di sponsor locali. Aiutateci a sostenere questo progetto, aiutateci a far conoscere il nostro territorio in tutto il mondo.” L.R.

RONDINARIA

Mornese: La rete in concessione per 20 anni, resterà pubblica

Banda ultra larga

U

n investimento pubblico-privato di quasi 160 mila euro per realizzare una rete interamente in fibra ottica in modalità FTTH (Fiber To The Home) di 5 km e cablare circa 640 unità immobiliari: sono questi i numeri del piano di Open Fiber a Mornese, dove sono stati inaugurati i lavori per realizzare, nel comune dell’ovadese, una nuova infrastruttura che consentirà di navigare ad una velocità di connessione fino a 1 Gigabit per secondo, assicurando così il massimo delle performance. Questo progetto si è reso possibile grazie alla convenzione firmata tra il Ministero per lo Sviluppo Economico, la Regione Piemonte, il Comune e Infratel Italia, società “in house” del Ministero. La convenzione ha permesso l’emissione da parte di Infratel del primo e del secondo bando di gara per la co-

struzione e la gestione di una rete a banda ultra larga nelle cosiddette “aree bianche” o “a fallimento di mercato”, vinti da Open Fiber, la società attiva in tutto il territorio nazionale per costruire e gestire un’infrastruttura in fibra ottica. La rete sarà data in concessione per 20 anni a Open Fiber, che ne curerà anche la manutenzione, e rimarrà di proprietà pubblica. “Il nostro piano prosegue in provincia di Alessandria – sottolinea il Regional Manager di Open Fiber per il Piemonte (Cluster C&D), Marco Luttati – dove la nostra infrastruttura diventa cruciale per il rilancio di alcuni comuni più isolati a livello geografico. A Mornese, a ridosso delle Alpi Liguri, la banda ultra larga di Open Fiber sarà fondamentale per stimolare la competitività delle attività produttive locali e per abilitare tanti servizi innovativi per tutti i citta-

Una giornata all’insegna dello sport

“Porte aperte”

Stretta di mano del Sindaco Simone Pestarino e il responsabile Marco Luttati

dini, che potranno beneficiare dei vantaggi della fibra ultraveloce”. I lavori dureranno tra i quattro e i sei mesi e grazie al supporto dell’Amministrazione Comunale si potrà utilizzare l’infrastruttura esistente e minimizzare i disagi per i cittadini. L.R.

P

resso gli impianti sportivi di Silvano d'Orba, sabato 15 settembre 2018, promossa dall’Assessorato allo Sport del Comune in collaborazione con l’Unione Sportiva Silvanese. si è svolta la 4° edizione della manifestazione “Porte aperte allo Sport”. Il centro sportivo dedicato a

Una mostra di grande interesse per divulgare l’attività didattica

La Scuola “dell’infanzia” di Molare

L

e insegnanti della Scuola dell'Infanzia di Molare hanno pensato di raccogliere tutto il materiale prodotto dai bambini durante l'anno con l'intenzione di esporlo. Dopo un'accurata selezione della grande quantità di disegni, cartelloni, elaborati di vario genere hanno allestito una mostra nella palestra del plesso scolastico: inutile affermare che essa ha suscitato l'interesse e la curiosità di molti visitatori. Il motivo conduttore è quello che ha guidato tutte le attività didattico-educative dell’anno scolastico 2017/2018 attraverso la programmazione focalizzata sulla sana alimentazione. In particolare frutta e verdura sono stati gli alimenti presi in esame dopo l'osservazione dei bambini che a tavola prediligono cibi meno salutari. Alcuni di

loro non assaggiano neppure la verdura che viene loro proposta a mensa e i più refrattari neanche la frutta. Con l'obiettivo di far almeno assaggiare, le insegnanti hanno incentrato tutte le attività con l'intento di presentare i vegetali in modo interessante, incuriosendo i bambini che, periodi-

camente, si vedevano recapitare a scuola zucche, melagrane, frutta secca, arance, crucifere, sedano, carote, ecc. da un personaggio misterioso che si è rivelato uno gnomo contadino e cuoco un po' magico. In questo modo, a poco a poco, i bambini hanno imparato a conoscere ciò che mangiano

e l'importanza dei vegetali per la salute. Con questa bella scenografia hanno anche rappresentato la recita di fine anno scolastico che, guarda caso, faceva riferimento a frutta e verdura. Le insegnanti della scuola dell'Infanzia di Molare

“Stefano Rapetti” è stato aperto dalle 14.30 fino alle 18.30, dove il numeroso pubblico ha potuto assistere a dimostrazioni ed esibizioni, e provare in prima persona molti degli sport promossi sul territorio partecipando alla "Maratona dello Sport". L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di concorrere ad accrescere la cultura sportiva, soprattutto tra i più giovani, offrendo una giornata all’aria aperta e conoscere nuovi sport. Novità di quest'anno è stata l'Equitazione, l'Arrampicata e il Nordic Walking. È stato questo un appuntamento importante per il nostro territorio perché ha coinvolto grandi e piccoli avvicinandoli a numerose discipline sportive. L’Amministrazione comunale ha rivolto un ringraziamento particolare agli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa: CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale - Delegazione di Alessandria) - ditta Sportika (gadget e medaglie ricordo) - Centrale del Latte di Alessandria (brik per merenda con latte fresco) - Ristorante Pizzeria "Ai prati" (merenda con focaccia) - BASKO (merenda con pizza e crostata) - Tipografia Pesce. Marta Calcagno


l’inchiostro fresco Settembre 2018

RONDINARIA

Casaleggio Boiro: ad “Attraverso Festival”, la corte del castello diventa arena di un grande evento

Alesandro Barbero: in scena la storia C ontinua a Casaleggio Boiro la terza edizione di “Attraverso Festival”, il percorso artistico e culturale di musica, letteratura, performance ed enogastronomia che collega tre province piemontesi Cuneo Asti e Alessandria e ventun paesi in un solo grande festival. È un’iniziativa che coniuga sapientemente paesaggio e spettacolo. Martedì 4 settembre nella splendida corte del castello di Casaleggio Boiro, proprietà dei Conti Guiglia, ospite d'onore è stato Alessandro Barbero che ha intrattenuto il numeroso pubblico dissertando sul tema “Il Medioevo qui da noi”. Paola Farinetti ha presentato Alessandro Barbero, che tuttavia non ha bisogno di presentazioni tanto è estesa la sua fama di storico, scrittore e docente

La storia non ha segreti per Alessandro Barbero, specializzato in storia militare e storia del Me d i o e vo, ma anche autore di testi su argomenti dall’antichità greca e romana, assiduo ospite di programmi televisivi di Rai Storia e diverse testate giornalistiche, autore di numerosi saggi e libri di narrativa. Nel 1996 ha vinto il premio Strega con “Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo”. “Si può raccontare la storia in forma lieve senza essere troppo

da sempre un'epoca buia in cui hanno regnato l’oscurantismo e la superstizione, le guerre e la carestia, ed Alessandro Barbero sfata abilmente il luogo comune e racconta come il Monferrato fu invece il fulcro di imprese e avventure di grande respiro. Un tuffo nel passato, quello del

È mancata Marina Garaventa

U

marchesato e della borghesia, delle crociate in terra Santa e della nascita dei Comuni, una serie di grandi eventi raccontati con grande semplicità e chiarezza espositiva, nel rispetto ossequioso della verità storica.

n grave lutto ha colpito il mondo della cultura locale, il 14 settembre è mancata a Savignone a 58 anni, Marina Garaventa. Figlia del tenore Ottavio, Marina Garaventa lottava da quasi vent’anni contro una malattia rarissima che l’aveva portata alla paralisi e all’utilizzo di un respiratore artificiale. La malattia non ha impedito però a Marina Garaventa di pubblicare molti libri fino al più recente “Una vita da tenore”, dedicato al padre. Marina Garaventa curava anche un blog “la principessa sul pisello” dove si teneva in contatto con il resto del mondo Alla famiglia le più sentite condoglianze dalla redazione de "l’inchiostro fresco".

Marta Calcagno

f.m.

Alessandro Barbero e il castello di Casaleggio Boiro

ponderosi. rispettando le fonti e la verità storica. Essere rigorosi ed essere divertenti non è conflittuale” Proprio questo è il grande merito di Barbero, saper raccontare la storia con grande vivacità catturando l’attenzione e l’interesse di masse di pubblico. Il Medioevo è stato considerato

13

In ricordo del prof. Giorgio Sola

Un professore vicino ai suoi studenti Il 4 settembre 2007 si spegneva in una clinica di Milano il Prof. Giorgio Sola, sociologo e scienziato della politica, sin dagli inizi protagonista della vita accademica della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Genova. Noto negli ambienti accademici per i suoi studi sulla teoria delle élites e per una approfondita ricerca su Gaetano Mosca, è stato anche un civil servant della città, apprezzato opinionista sui principali fatti politici e amministrativi genovesi. Direttore del Dipartimento di Scienze politiche, i sui ultimi libri “I paradigmi della scienza politica” e “Incontro con la scienza politica” entrambi editi da “Il Miliono” escono nel 2005. Un professore molto amato dai suoi studenti, come ci dimostra questo ricordo tratteggiato da una sua studentessa, Alessia Cotta Ra-

musino e del quale,tutti noi, che siamo stati suoi allievi e collaboratori, sia pure ancora a distanza di tempo ne sentiamo la mancanza. Gian Battista Cassulo

E

ra un uomo di corporatura media, non molto alto, i capelli rossicci, leggermente increspati, ondulati con un dito di lunghezza in più che ricadeva rigidamente sul collo. Il volto un po’ fanciullesco, le gote rigonfie e l’incarnato bianco e lentigginoso tipico delle genti dai capelli rossi. Gli occhiali da vista, piuttosto ingombranti sul naso minuto, nascondevano gli occhi azzurri vividi ed intelligenti. Quando entrava in aula attraversava velocemente il corridoio tra la folla di studenti salutando come un cantante rock,

stringendo mani e scambiando sorrisi, un sorriso aperto e franco. I denti leggermente ingialliti rivelavano il consumo di sigarette e così pure le sue mani affusolate con le tipiche macchie giallo ocra che segnano le unghie, finanche la prima falange dell’indice e del medio, le dita deputate a stringere avidamente il piacere rovinoso dell’accanito fumatore. Ma la cosa che mi colpì di più, e che chiudendo gli occhi riesco ancora a sentire, fu la sua voce. Una voce calda, piena, morbida, con una timbrica profonda e particolare; l’unicità posso descriverla solo paragonandola a quella di Nando Gazzolo, quella di un attore di prosa. Docente e titolare di cattedra di Sociologia, di Scienza della Politica due materie obbligatorie nei programmi di studi della facoltà di Scienze Politiche,

aveva quel modo di spiegare che è un vero e proprio talento naturale di cui Giorgio Sola era indubbiamente dotato. Presi a frequentare regolarmente le sue lezioni e fu grazie a questo fortunato incontro che cominciai a studiare e ad amare lo studio. Feci rientrare nel mio programma di studi anche il terzo corso tenuto dal prof. Sola, ovvero Scienza delle Finanze, da tutti evitata perché materia alquanto ostica. E questo corso divenne un vero e proprio laboratorio di vita. Eravamo in pochi ad averlo scelto, tutti dello stesso anno e tutti con la stessa venerazione per il “maestro”. Si creava una sorta di magia ogni volta che si faceva lezione che, dato l’esiguo numero di partecipanti, il professore aveva spostato in Istituto, nel suo studio. La lezione si svolgeva intorno ad un lungo e lucido ta-

volo ovale, di quelli che si trovano nelle biblioteche che incutono già di per sé rispetto, a dispetto tuttavia del confortevole agio creato dal professore nell’affrontare gli argomenti e nel farci partecipare con osservazioni, domande, commenti ogni volta che qualcuno ne sentisse l’esigenza. Prendemmo spunto dal meraviglioso film “L’attimo fuggente” dove gli studenti ‘eletti’ trovarono come nome al gruppo di lettura: “la setta dei poeti estinti” e noi la trasformammo in “la setta degli scienziati politici estinti”. Sì il prof ci aveva fatto sentire così, ci aveva fatto vivere le materie e non solo le sue ma in generale l’intero nostro corso di laurea, dandoci una visione d’insieme, un metodo di lavoro e di studio che ci portò ad affrontare l’università in modo differente. In università in

fondo si impara uno stile di vita. Mi sento molto fortunata ad aver incontrato il professore Giorgio Sola, e di aver affrontato lo studio con serietà, impegno e profondità di contenuti. Ogni cosa per quanto possa sembrare semplice se la fai con l’intenzione corretta e con profonda convinzione diventa un’esperienza di vita importante. Ma la cosa più importante che ho imparato è che l’unicità è data dall’essere semplicemente sé stessi. Grazie prof. Alessia Cotta Ramusino


14

l’inchiostro fresco Settembre 2018

I vini della cantina sono disponibili anche in bag in box. Vieni a trovarci spesso, la nostra produzione segue il territorio e per questo varia tutti gli anni

I vini del nostro territorio PASSIONE PER TRADIZIONE

La Cantina Sociale di Mantovana, ha avuto la sua origine il tre di Marzo del 1955 grazie alla volontà e alla tenacia di 192 soci. Da allora la sua storia continua mantenendo inalterata l’autenticità e la cultura dell’Alto Monferrato, un territorio che da secoli ospita i vitigni che rendono il Piemonte famoso nel mondo. Anni di infaticabile e appassionato lavoro hanno formato la nostra esperienza e consolidato le nostre tradizioni per permetterci, con i nostri vini, di esprimere al meglio la natura che ci circonda.

La Cerretta

Saparien

Il Piaggio

La Rovannina

BARBERA DEL MONFERRATO

BARBERA DEL MONFERRATO FRIZZANTE

DOLCETTO DI OVADA

BONARDA PIEMONTE

Profumo che ricorda la ciliegia, la frutta matura e l’essenza della viola. Sapore asciutto e armonico. Servire a 18/19°C

Rosso secco e amabilte, talvolta vivace, caratterizzato da ampi profumi e note speziate. Servire a 16/18°C

DOC/ROSSO

Profumo intenso e armonico con note erbacee. Sapore asciutto, caldo e persistente. Servire a 18/19°C

DOC/ROSSO

Unisce la tradizione e le nuove tecniche di vinificazione. Asciutto o abboccato, vivace. Servire a 15/17°C

S’an Biagio MONFERRATO FREISA

MONFERRATO NOVELLO

Amabile talvolta frizzante, aroma muschiato molto delicato. Sapore dolce e morbido. 12% vol Servire a 10°C

Da una selezione e macerazione carbonica di uve Barbera, Dolcetto e Freisa. Servire a 18/19°C

DOC/ROSSO

DOC/ROSSO

DOC/ROSSO

DOC/ROSSO

Sguardo

Giocoso

GAV I

MOSTO PARZIALMENTE FERMENTATO

DOCG/BIANCO

Da una selezione di uve Cortese. Profumo leggero, sapore asciutto, fresco, mandorlato. Servire a 10/12°C

BIANCO DOLCE

Da uve Moscato. Note floreali, di agrumi e miele, gradevolmente dolce. Servire a 10°C

Fior di Rosa

S’an Lorenzo

Rugiada

Il Bandiasso

MONFERRATO CHIARETTO

MONFERRATO BIANCO

PIEMONTE CHARDONNAY

Da uve Dolcetto. Delicato, con note di agrumi e fiori di rosa. Sapore asciutto. Servire a 10/12°C

Vino ottenuto con uve Pinot Bianco. Delicato, con note floreali. Armonico con note di mandorla. Servire a 8/10°C

Ottenuto in purezza da uve Chardonnay. Leggermente frizzante con note floreali. Servire a 8/10°C

CORTESE ALTO MONFERRATO

DOC/ROSATO

DOC

DOC/BIANCO

DOC/BIANCO

Esclusivamente da uve Cortese. Con note di frutta esotica, e agrumi. Mosso. Servire a 8/10°C

Via Martiri della Resistenza, 48 - Fraz. Mantovana - Predosa (AL) Tel. e fax 0131 710131 - www.cantinamantovana.com


l’inchiostro fresco

EXPO Valle Stura Dal 29 settembre al 7 ottobre a Rossiglione l’edizione del venticinquennale

Nozze d’argento L

’Expo Valle Stura taglia quest’anno il prestigioso traguardo delle venticinque edizioni. Il luogo sarà come sempre l’area dell’ex Ferriera di Rossiglione, a due passi dalla stazione ferroviaria. Per la realizzazione dell’evento fondamentale come sempre l’enorme sforzo organizzativo della Pro Loco di Rossiglione, con il suo presidente Franco Parodi e le volontarie Anna Ponte e Benedetta Parodi in prima fila oltre ovviamente a tutti gli altri volontari Pro Loco e di altre associazioni locali. LE “QUATTRO GIORNATE” DI ROSSIGLIONE Il programma delle quattro giornate del venticinquennale (sabato 29 e domenica 30 settembre e sabato 6 e domenica 7 ottobre) si preannuncia molto ricco. Importante novità di quest’anno sarà, domenica 30 settembre, la presenza degli stand di degustazioni a cura dell’O.N.A.F. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi), dell’A.I.S. (Associazione Italiana Sommelier), dell’A.N.A.G. (Associazione Nazionale Assaggiatori di Grappe) e dell’O.N.A.S. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi) che faranno conoscere al pubblico le eccellenze dell’enogastronomia dell’alta Liguria e del basso Piemonte. IL “RUBATTABALLE” Tra i vari eventi della quattro giorni espositiva, nella serata di sabato 29 settembre ci sarà la seconda edizione di “RubattaBalle”, il palio delle balle di fieno con squadre di quattro giocatori ciascuna che si svolgerà lungo il percorso “San

Sebastiano - Via Mazzini - Piazza 2 e 3 Gennaio - Piazza Viotti” con termine della gara nell’area Expo con intrattenimento e musica.

dedicata all’esposizione zootecnica, affiancata dal terzo raduno dei trattori d’epoca che sfileranno lungo le vie del paese. Nel corso del pomeriggio invece si terrà la trebbiatura del grano con i giochi di una volta.

APERADUNO E MASTRODOLCETTO Sempre nella giornata di sabato 29 settembre al pomeriggio spazio anche ai più giovani con il grande Aperaduno a cura di alcuni ragazzi appassionati del paese oltre che ai più piccoli con “Mastrodolcetto” laboratorio di cucina gratuito per i bambini a cura dello chef Massimo Migliaro.

cura del Club Fiat Seicento di Albenga, i camion e le corriere d’epoca dei collezionisti privati mentre al mattino alle ore 11:00 circa, se le condizioni della circolazione ferroviaria a seguito del crollo del ponte Morandi lo consentiranno, arriverà il celebre treno storico proveniente direttamente dal Museo Nazionale delle Ferrovie dello Stato.

MEDIEVALEXPO Sabato 6 ottobre sarà dedicato interamente al MedievalExpo, antipasto dell’evento sarà l’esposizione di uccelli rapaci unita alla didattica sulla biologia e le tecniche di caccia dei rapaci a cura di Majestic Falconry di Cuneo. Il MedievalExpo vedrà l’accampamento medioevale, i giochi di abilità a tema storico per grandi e piccini e lo spettacolo di tiro con l’arco a cura dei Fratelli d’Arme, i tamburi e gli sbandieratori dell’Associazione Aleramica di Alessandria e lo spettacolo di danza aerea di Daniela Bagliano. Alla serata un affascinante dimostrazione di giocoleria infuocata con a seguire il concerto degli Audio 80.

LA PRESENZA DEL CLUB FOTOGRAFANDO Durante tutti i quattro giorni della manifestazione il Club Fotografando proporrà la tradizionale mostra fotografica, il Museo della Carta di Mele-Acquasanta darà vita a laboratori per grandi e piccini mentre il Museo PassaTempo di Rossiglione proporrà la mostra “Genova tra noi” con curiosità e ricordi della Genova di una volta.

LA CASTAGNATA E I “BOSCAIOLI DI TIGLIETO” Chiuderà la quattro giorni la celebre “Sagra della Castagna” giunta alla sua 41°edizione e quest’anno inserita negli eventi dell’Anno della Cultura dei Parchi a cura del Parco del Beigua-Unesco Global Geopark con le castagne cotte nelle tradizionali padelle giganti d’epoca. Sempre nel pomeriggio i boscaioli di Tiglieto daranno il via al “Triathlon del Boscaiolo” una prova di abilità che vedrà gareggiare i migliori tagliatori di legna della zona. Chiusura finale con il ballo liscio, i balli caraibici e l’animazione a cura di PazzAnimazione.

AUTO STORICHE IN MOSTRA E TRENO STORICO Domenica 7 ottobre al mattino l’esposizione dei mezzi d’epoca a

ZOOTECNIA E TRATTORI D’EPOCA La giornata di domenica 30 sarà

Matteo Serlenga

Settembre 2018

15

Un suggerimento culturale: scopriamo

La Valle Stura L e giornate dell’Expo di Rossiglione diventano anche l’occasione per una visita alle tante ricchezze culturali e ambientali della Valle Stura. Cominciando proprio dal comune che ospita la manifestazione è d’obbligo una tappa al vicinissimo Museo PassaTempo, un esempio di successo di museo privato che contiene una ricchissima raccolta di tutti gli oggetti che hanno caratterizzato la vita degli italiani (e non solo) dai primi del Novecento fino agli anni Settanta-Ottanta, dagli elettrodomestici agli strumenti da lavoro, dalla scuola fino alle botteghe. Sempre nel territorio di Rossiglione, per gli amanti della natura, ecco la Val Gargassa, chiamata l’Arizona di Genova, per la sua presenza di spettacolari canyon facilmente ammirabili lungo la strada che da Rossiglione superiore percorre il corso del torrente omonimo. Spostandosi poi a Tiglieto non si può non visitare la splendida Abbazia di Santa Maria alla Croce, meglio nota come la Badia, edificio religioso del XII secolo (venne fondata nel 1120), unico esempio di monastero dell’ordine Cistercense al di fuori della Francia, circondata dal suggestivo panorama della Val d’Orba, rappresenta uno dei più significativi e meglio conservati esempi di architettura medioe-

vale nel territorio. Scendendo a Campo Ligure, dopo aver visitato il centro storico del paese, inserito nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia, la visita è d’obbligo al Museo Pietro Carlo Bosio dedicato interamente all’arte della filigrana (di cui Campo Ligure è capitale nazionale), con i gioielli realizzati in questo materiale provenienti da ogni angolo del mondo. Spostandoci poi a Masone, nel centro storico ecco il Museo Andrea Tubino, recentemente ristrutturato ed ampliato, dedicato al ferro e alla sua lavorazione, attività che per secoli ha caratterizzato l’economia locale. Oltre al ferro il museo presenta una ricca raccolta di statue del presepe napoletano, oggetti di una volta e, al piano inferiore, la ricostruzione delle antiche fucine. Il viaggio si conclude a Mele dove, nella frazione di Acquasanta (una visita al Santuario è d’obbligo), ecco il Museo della Carta, allestito nei locali di una delle più antiche ed importanti cartiere della zona, ricostruisce l’intera storia di questa attività che per secoli ha reso il nome di Mele famoso in tutta Italia, accompagnati dal mastro cartaio si potranno scoprire gli antichi segreti di lavorazione della carta artigianale. F.M.

Ultima ora

Cambio di guardia nelle al Parrocchie della Valle

C

ambio di guardia nelle parrocchie della Valle Stura: don Aldo Badano, ex parroco di Nizza Monferrato, infatti, si è insediato questo mese nelle parrocchie di Rossiglione, Campo Ligure e Masone, alla presenza del vescovo di Acqui Monsignor Luigi Testore. Don Alfredo Vignolo, ex parroco di Rossiglione, presterà servizio presso l’economato della diocesi, mentre don Maurizio Benzi seguirà la parrocchia di Ovada. M.S.


16

l’inchiostro fresco Settembre 2018

La situazione a Ponente

La psicologia, in una società complessa come la nostra, è materia indispensabile

La rubrica per conoscerci meglio dott.ssa

Alberta Ponte

GLI ATTACCHI DI PANICO

Una riflessione sullo Studio

O

ggi vedremo insieme cosa sono gli attacchi di panico, come si struttura la loro sintomatologia e come possono portare a profondo malessere psicologico chi ne soffre. Innanzi tutto, l'attacco di panico è un attacco di ansia acuta ossia un episodio di ansia che avviene all'improvviso e che di solito dura tra 20 e 30 minuti. L'attacco di panico è un problema molto diffuso: circa 3 persone su venti soffrono di questo disturbo. Lo stress e la paura sono alla base dell’ansia e del panico, agiscono in profondità sia sul piano fisiologico, che psicologico. Problemi irrisolti, situazioni traumatiche, paure, ansie e stress prolungato, causano una tensione che si cronicizza sia a livello muscolare, che a livello del sistema nervoso centrale. COME SI RICONOSCE L'ATTACCO DI PANICO? L'attacco di panico è, in ogni caso, accompagnato da una serie di sintomi fisici che destano grande preoccupazione, a tal punto che spesso portano a visite di pronto soccorso. Alcune persone avvertono una mancanza di respiro o una difficoltà a respirare. Altre sentono il cuore battere violentemente con sensazioni di tachicardia, palpitazioni, vertigini, nausea. L’effetto rapido e quasi istantaneo di tali sintomi, può portare a credere che stia per sopravvenire un infarto. Tra i sintomi fisici più comuni, troviamo: sensazione di soffocamento, senso di oppressione o persino dolore al torace, palpitazioni, sudorazione, tremori, vertigini, nausea o vomito. I sintomi somatici sono accompagnati anche da sintomi psichici altrettanto violenti: paura molto diffusa, sensazione di perdita di controllo, estrema agitazione o sensazione di essere paralizzati. Le sensazioni psichiche e fisiche combinate rafforzano l'ansia del momento, che aumenta instaurando un vero circolo vizioso. LA TERAPIA L’approccio strategico è la terapia di elezione degli attacchi di panico e funziona nel 95% dei casi dei disturbi d’ansia perché va ad agire in maniera focale su quei tentativi fallimentari che la persona mette in pratica senza successo focalizza l’attenzione su come il problema funziona e si mantiene nel presente e su quali strategie disfunzionali (le c.d. “tentate soluzioni”) vengono messe in atto per affrontarlo. La persona viene guidata mediante esperienze guidate dal terapeuta a costruire quelle abilità e capacità individuali che permettono di gestire il problema per superarlo efficacemente e definitivamente. Dr.ssa Alberta Ponte

Psicologa Clinica, Consulente in neuropsicologia Ordine degli Psicologi della Regione Piemonte N° 7740/sez. A cell. 3470390020 - Genova - Masone (GE) - Tagliolo Monferrato (AL)

la

sicurezza

per noi

è...

L

’area del Ponente genovese conta complessivamente centodiecimila residenti (dati del Censimento 2011) così ripartiti: 62 mila nei tre quartieri cittadini, 13 mila nei cinque comuni della Valle Stura-Orba-Leira e 35 mila nei tre comuni costieri. Quest’area presenta un’offerta sanitaria relativamente migliore a quella del resto del territorio della ASL 3 Genovese. Si contano infatti due “Case della Salute” ubicate nei quartieri di Pegli (nella struttura dell’ex ospedale Martinez) e di Voltri (Villa De Mari). A queste si unisce l’importante presenza dell’Ospedale Evangelico Internazionale, trasferito nel 2011 dal quartiere genovese di Castelletto (dove si trovano ancora ambulatori e la Casa della Salute per l’area di Castelletto-Oregina) a Voltri, nell’ospedale San Carlo. Si tratta del sesto ospedale in quanto a numero di ricoveri e di interventi di tutto il territorio dell’ex Provincia preceduto da San Martino, Galliera, Chiavari, Sestri Levante e Villa Scassi di Sampierdarena. L’Ospedale Evangelico ha anche un pronto soccorso attivo sulle ventiquattro ore. L’offerta sanitaria del Ponente viene completata dalla presenza del moderno ospedale “Colletta” di Arenzano e dalle strutture ambulatoriali di Campo Ligure (nei locali dell’ex ospedale San Michele Arcangelo) e di Rossiglione. Proprio la struttura della Colletta di Arenzano è interessante da analizzare a causa della sua storia lunga e tormentata. La costruzione del polo ospedaliero

avvenne nei primi anni Ottanta, sotto la giunta di Nazario Gambino, per sostituire la struttura del “Maria Teresa”, situato a pochi metri dalla stazione ferroviaria e diventato ormai troppo piccolo ed obsoleto , essendo un edificio ottocentesco donato alla popolazione arenzanese dai marchesi Negrotto-Cambiaso. L’idea iniziale era quella di un grande polo ospedaliero, destinato a servire la popolazione del Ponente genovese, della Valle Stura e del Levante savonese. Tuttavia furono molti, da subito, i problemi burocratici e la struttura, nonostante una forte pressione della popolazione sia di Arenzano che dei comuni limitrofi (con tanto di proteste), la struttura rimase chiusa per anni. Finalmente alla fine degli anni Novanta l’ospedale venne aperto, diventando una struttura specializzata nella riabilitazione, nel day hospital e nella diagnostica biomeccanica. Una struttura di eccellenza quindi, soprattutto per il recupero post-ospedaliero. Tuttavia nasce spontanea una domanda? Come mai al momento dello spostamento dell’Ospedale Evangelico Internazionale venne scelta la struttura del San Carlo di Voltri, situata in una posizione scomoda, distante sia dall’autostrada che dalla ferrovia piuttosto che la Colletta di Arenzano, struttura più moderna, a due passi dall’autostrada e vicina anche alla stazione ferroviaria? Una scelta, quella fatta all’epoca dalla ASL, che ci appare ancora oggi abbastanza incomprensibile. Fabio Mazzari

Ospedali in Piem S i chiama “Studio Ires sulla riorganizzazione degli ospedali in provincia”. È lo studio, da poco presentato alla Regione Piemonte, sul quale la Regione dovrebbe basarsi per rendere auspicabilmente più efficiente (e meno costosa) la sanità del territorio. L’Azienda Ospedaliera di Alessandria è già da tempo considerata, almeno sulla carta, un “HUB”: ovvero una sorta di “stazione centale” della rete sanitaria regionale, destinato ai casi più complessi, per specializzazione o tempo di ricovero richiesto. La struttura di Alessandria sarebbe, poi, integrata da un sistema di ospedali di periferia, con il compito di gestire gli

L’associazione

C

onta oltre settanta volontari che si danno da fare per sostenere la ricerca contro una malattia terribile, il neuroblastoma, una forma di tumore che colpisce esclusivamente i bambini.Stiamo parlando dell’associazione TuttiperAtta, nata nell'aprile 2016 per sostenere l'evento sportivo che si svolge ad Arenzano il terzo sabato di settembre dal 2015. Sono i volontari dell'associazione a raccontarci la storia: “nel settembre del 2015 abbiamo organizzato il primo AttaTrail, una camminata per famiglie sui monti di Arenzano per ricordare la piccola Agata, che a tre anni è volata in cielo a causa di un neuroblastoma. Atta ci ha trasmesso la sua gioia di vivere, e il suo sorriso contagioso è stato il seme che ha dato vita a questa festa che ogni anno conta sempre più amici che si uniscono a noi”. Dopo il primo trail le manifestazioni di solidarietà da parte di tante asso-

ciazioni arenzanesi e non, da parte delle istituzioni quali il Comune di Arenzano e Regione Liguria, ma anche da parte dei privati “ci hanno dato la conferma che ci stiamo muovendo nel- la giusta direzione”, spiegano i volontari. Alessandra, Maurizio e Giuliano, mamma, papà e fratello di Atta, con la loro forza e il loro amore trascinano volontari e partecipanti in un evento ricco di emozioni ma anche di concretezza:“Quello che raccogliamo nei vari eventi viene donato per la ricerca e per il sollievo dei piccoli pazienti: il primo anno l'incasso di Attatrail è stato devoluto all’Associazione per la Lotta al Neuroblastoma. Dal 2016 doniamo il ricavato della manifestazione all’Associazione Maruzza: il dottor Manfredini, ematologo dell'Ospedale Gaslini di Genova, collabora per dare assistenza domiciliare


l’inchiostro fresco Settembre 2018

17

Valle Scrivia, il buco nero

L

o Ires, tra aspetti positivi e limiti da affrontare

monte: riorganizzazione?

sta con musica, canti, balli; il Comune che ci patrocina dalla prima edizione e ci fornisce supporto logistico e tecnico, tutte le associazioni, i commercianti e i privati che ci sostengono, Regione Liguria che ci da il patrocinio.” Gli eventi a sostegno dell'associazione sono sempre molto sentiti dai residenti di Arenzano e non solo: “appena dopo Ferragosto quest’anno il Comune di Arenzano ha organizzato il primo Concerto per Atta con “I Nuovi Solidi”, tribute band a Lucio Battisti, che ha visto tantissima partecipazione di pubblico; questa volta ci ha dato il suo contributo prezioso il Comitato Manifestazioni di Arenzano con le sue immancabili focaccette. Il 15 settembre AttaTrail ha colorato di fucsia Arenzano per la quarta volta, e ha visto la novità del dog trekking con iscrizione e premiazione dei cani che hanno partecipato”.

interventi di Pronto Soccorso, le prestazioni ambulatoriali e le degenze brevi. Inoltre, la nuova rete prevederebbe la riorganizzazione di alcuni ospedali e, sopratutto, la chiusura di altri: Novi Ligure, Tortona, Ovada e Acqui Terme. Da qui, la necessità di una riflessione sullo Studio Ires. Prima obiezione possibile, la scelta degli ospedali da chiudere. Perché proprio Tortona e Novi Ligure che servono un bacino di utenza superiore a quello di altre strutture provinciali? Un’ulteriore critica nei confronti della possibile chiusura delle strutture citate, può essere ispirata da un motto del settore medico: “È la sanità che va portata sul territorio; non il territorio alla sanità!”. Sicuramente, un’opera di riorganizzazione e anche di maggior centralizzazione, che riduca gli sprechi di personale e di risorse umane, è meritoria così come migliorare l’ospedale di Alessandria, che ad oggi, come tante altre strutture, è un po' penalizzato dal mai completamente risolto problema della mancanza di personale. Ciò detto, i tagli devono essere fatti con razionalità e raffinatezza politica, specie in un settore (la sanità pubblica) da tempo vittima di carenza del personale e mancanza di turnover. In ultimo ancora una precisazione: lo studio Ires, per quanto riguarda le chiusure, parla solo di Novi, Tortona ed Acqui e non di Ovada che, assieme a Casale, sarebbe interessata solo da una non meglio precisata riorganizzazione. Ma la struttura di Ovada, data la prossimità con lo snodo autostradale, non sarebbe forse da tutelare e potenziare nel suo ruolo di Pronto Soccorso?

Fabio Mazzari

Matteo Clerici

e TuttiperAtta ai bambini inguaribili e terminali”. La Fondazione Maruzza, con sede a Roma e presente sul territorio nazionale attraverso associazioni di livello regionale, si occupa delle cure palliative pediatriche e, grazie a infermieri specializzati, dà aiuto alle famiglie anche livello organizzativo e sociale. Grazie al Comune di Arenzano l’Associazione TuttiperAtta ha adesso anche una sede ufficiale in Villa Maddalena insieme ad altre realtà associazionistiche locali. Sono tantissime le associazioni e i privati che collaborano con Attatrail, in particolare TuttiperAtta ricorda con grande riconoscenza “la Croce Rossa di Arenzano e la Protezione Civile, che assistono i partecipanti durante tutta la manifestazione, il Gruppo Alpini di Arenzano, che prepara le focaccette, e Radio fra Le Note che dall'anno scorso anima la fe-

a Valle Scrivia, che pure conta circa venticinquemila residenti, è l’area del territorio dell’ex Provincia che presenta la situazione più critica in materia di sanità. I problemi nascono intorno al 2008-2009, quando l’allora assessore alla sanità regionale, Claudio Montaldo, decise di iniziare un piano di razionalizzazione dell’offerta ospedaliera, volta alla chiusura degli ospedali più piccoli e meno specializzati. Tra questi vi fu il “Frugone” di Busalla che, già da anni, aveva visto un continuo depotenziamento dell’offerta, con il progressivo taglio di reparti. All’epoca vi fu una forte opposizione dell’allora sindaco, Mauro Valerio Pastorino, già medico nello stesso ospedale. Nonostante la contrarietà dell’amministrazione e della popolazione della Valle Scrivia, che scese in piazza a protestare, alla fine del 2010 venne chiuso anche il Pronto Soccorso, che funzionava per i codici bianchi e verdi. Il risultato fu che tutti gli interventi di urgenza ed i ricoveri della Valle Scrivia andarono a finire nel “Gallino” di Pontedecimo (che tuttavia ha un Pronto Soccorso funzionante solo su dodici ore ed ha reparti solo di medicina generale e di ortopedia), nell’ospedale di Novi Ligure e, per la grande maggioranza dei casi nel “Villa Scassi” di Sampierdarena, ospedale noto per i lunghi tempi di attesa nel pronto soccorso. Tra il 2011 ed il 2014 la struttura del “Frugone” venne adibita ad ospitare temporaneamente i profughi, fino alla chiusura per ristrutturazione. Il cambio di amministrazione regionale non ha cambiato la situazione sanitaria in Valle Scrivia, nonostante le richieste delle amministrazioni e delle pubbliche assistenze locali alla fine è avvenuto quello che molti in valle temevano: la trasformazione dell’ex ospedale in una RSA, ovvero una nuova casa di riposo per anziani che va ad aggiungersi alle numerose già esistenti in zona. L’inaugurazione è avvenuta ad

RISONANZA MAGNETICA DELLA PROSTATA: LA DIAGNOSI A “COLPO SICURO”

L

’incidenza del cancro della prostata in Italia è in costante incremento: diagnosticabile anche grazie al test del PSA, costituisce attualmente il 20% di tutti i tumori nei maschi sopra i 50 anni. La maggior parte dei tumori risulta poco aggressivo con sopravvivenza, dopo terapia, del 91% a 5 anni. La diagnosi di certezza è legata alla biopsia con ecografia transrettale (almeno 12 prelievi); l’ecografia però non riesce a visualizzare perfettamente il tumore e una biopsia “alla cieca” può escludere le lesioni più aggressive. La Risonanza Magnetica è una metodica in grado di delineare l’anatomia della prostata, dei tessuti circostanti e di identificare con precisione le eventuali lesioni neoplastiche; è quindi possibile “abbattere” il numero di biopsie inutili “mappando” la prostata per eseguire un prelievo molto mirato su una lesione o su una zona identificata dall’esame come sospetta per essere patologica, ottenendo campioni bioptici che corrispondano al reale quadro di malattia. In questo modo si identificano con grande affidabilità pazienti che, affetti da tumori con bassa aggressività possono rimanere in attesa di un trattamento radicale da quelli che al contrario necessitano di intervento immediato. La tecnica prevede, a paziente supino, l’acquisizione di immagini mirate alla regione pelvica, sede della ghiandola prostatica e l’iniezione endovena di mezzo di contrasto: l’utilizzo di sonda endorettale (bobina) dipende dalla intensità del campo magnetico della macchina a Risonanza Magnetica utilizzata. Enzo De Cicco medico chirurgo specializzato in diagnostica per immagini - Policlinico San Martino e Prof. a.c. Università di Genova

Per informazioni: prostatabiopsia@gmail.com Prof. C.E. Neumaier, Dott.ssa Virginia Picasso, Dott. Luca Basso Ospedale Policlinico San Martino – Scuola di Specializzazione in Diagnostica per Immagini, Università di Genova. aprile di quest’anno alla presenza dell’assessore alla sanità Sonia Viale, con le contestazioni delle pubbliche assistenze, Croce Verde Busallese in testa. Ad oggi l’unica offerta sanitaria

presente da Busalla ad Isola del Cantone fino a Montoggio è la piccola Casa della Salute presente a Borgo Fornari. Fabio Mazzari

2017


18

l’inchiostro fresco Settembre 2018


Scrivia e Polcevera

Da Novi Ligure attaverso gli Appennini, ad oltre i Giovi In ricordo di Valter Delfini

Intesa raggiunta tra Governo, Arcelor-Mittal e Rappresentanze Sindacali

L’Ilva passa ad Arcelor-Mittal

L

’incontro del 5 settembre tenutosi al Ministero per lo Sviluppo Economico tra Arcelor-Mittal e i Sindacati, ha segnato un punto di svolta per il futuro di una delle acciaierie più grandi d’Europa. L’accordo siglato ed approvato dai lavoratori nel referendum interno della scorsa settimana, oltre ad un adeguato piano di risanamento ambientale, include ottimi risultati sul piano occupazionale: nessun esubero o perdita salariale con la conferma di 10.700 assunzioni immediate a tempo indeterminato dei lavoratori ad oggi in attivo. Il resto dei lavoratori in cassa integrazione potrà avvalersi di eventuali fuoriuscite incentivate su base volontaria.

le, votando all’unanimità l’ordine del giorno redatto in accordo tra i Gruppi Consiliari del Pd e del Movimento 5 Stelle. Il documento, inviato il giorno seguente al Ministero, esprimeva preoccupazione per il futuro produttivo dello stabilimento della Città e dei 775 lavoratori Novesi più l’indotto, auspicando una rapida risoluzione della trattativa che garantisse la sostenibilità degli attuali livelli occupazionali, nel rispetto dell’ambiente e della salute. IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 3 SETTEMBRE A NOVI Pochi giorni prima dell’incontro al Ministero - lunedì 3 settembrel’Amministrazione Comunale di Novi Ligure ha discusso dell’argomento in Consiglio Comuna-

LE DICHIARAZIONI DELLE RAPPRESENTANZE LOCALI A SEGUITO DELL’ACCORDO Il Sindaco Rocchino Muliere ha espresso grande soddisfazione per l’accordo, sia per il piano ambientale presentato, sia per l’a-

spetto occupazionale. “Per il nostro Paese – ha sottolineato Muliere – sarebbe stata una sciagura uscire dalla produzione dell’acciaio. Ora l’Ilva deve tornare a produrre a pieno regime”. “Una giornata storica” per la Fim e la Cisl di Alessandria - Asti, che in primis hanno ringraziato Rsu e lavoratori locali per la fiducia riposta -“Dopo anni di incertezze e mobilitazioni no-stop oggi si chiude la vertenza più complessa dell’ultimo ventennio in Italia” - ha dichiarato Salvatore Pafundi , segretario generale della Fim territoriale. IL FUTURO DELLO STABILIMENTO DI NOVI LIGURE Nonostante i risultati ottenuti, il Sindaco ha ribadito la necessità

una eventuale precisazione riguardo gli investimenti previsti dal punto di vista industriale ed ambientale. La priorità ora per lo stabilimento di Novi rimane l’indotto, in particolare l’autotrasporto - “Bisogna capire bene quali saranno i tempi per regolare i pagamenti ancora in sospeso. ha ribadito Muliere - Questo è un aspetto importante, da cui dipende la sopravvivenza stessa di diverse aziende.” Fondamentale anche un maggior coinvolgimento degli enti locali, attraverso la convocazione di un nuovo “Tavolo locale” nel quale discutere le varie tematiche in base alle peculiarità di ciascun impianto produttivo.

È

IL NUOVO SISTEMA DI RACCOLTA “PORTA A PORTA” E L’INTRODUZIONE DELLA “TARIFFA PUNTUALE” La tassa non cambierà l’attuale configurazione fino al 2021,

Il Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, e le rappresentanze di Gestione Ambiente durante all'inaugurazione del nuovo sportello tari.

quando verrà introdotta la “tariffa puntuale” a seguito del nuovo sistema di raccolta domiciliare “Porta a porta”. Previsto a Novi Ligure nel 2019, in altri 19 comuni limitrofi, tra cui Basaluzzo e Pozzolo Formigaro partirà ad

ottobre. I cassonetti stradali saranno eliminati ed ogni famiglia sarà munita di contenitori più piccoli con all’interno un dispositivo in grado di rilevare la quantità di rifiuti prodotti

L’APERTURA DEL NUOVO “SPORTELLO TARI” AL PUBBLICO Per migliorare la comunicazione con i cittadini, Gestione Ambiente ha aperto uno sportello al pubblico presso il piano terra del Municipio di Via Giacometti. In funzione da lunedì a venerdì, dalle 8.15 alle 13.00, lo sportello è un infopoint per le attività di variazioni, subentri, cessioni e modifiche dei dati. IL NUOVO “SISTEMA DI SPAZZAMENTO” E DECORO URBANO Al via questo mese anche il nuovo servizio di spazzamento urbano accordato tra Comune e Gestione Ambiente. Il sistema prevede servizi di pulizia con due spazzatrici

stato ricordato il 15 settembre a Novi Ligure, a Palazzo Dellepiane, Valter Delfini, detto "Delfo", purtroppo mancato il 18 gennaio 2017 all'età di 73 anni Era la memoria storica del P.C.I. novese degli anni Sessanta ed aveva animato le proteste operaie di quegli anni. Uscito dal partito in termini critici per gettarsi nella lotta della sinistra alternativa, fondatore del Circolo 26 Luglio, scrisse una sua memoria titolata: "Breve storia del dissenso di sinistra nel novese: io, il P.C.I., il circolo 26 Luglio e l'avventura del Manifesto”. Tutti lo ricordano ancora come se fosse qui tra noi. Gian Battista Cassulo

Federica Riccardi

Novità per la tassa sui rifiuti e pulizia della città Gestione Ambiente questo anno a gestire ed emettere la tassa sui rifiuti (Tari) per conto del Comune a Novi Ligure. A cambiare nei quattordicimila avvisi di pagamento partiti a fine del mese di agosto però è soltanto l’intestazione: le tre scadenze (30 settembre, 31 ottobre, 16 dicembre), le tariffe e le modalità di pagamento (effettuabili grazie ai modelli F24 precompilati presso sportelli bancari e postali) rimangono invariate.

È

stradali settimanalmente (in alcune vie del centro storico anche più volte a settimana), e la presenza giornaliera di un “operatore di quartiere” per ognuna delle sette zone in cui è stata suddivisa la città. Questo operatore si occuperà dello spazzamento e la raccolta manuale, ma soprattutto sarà un punto di riferimento per i cittadini, anche in vista dell’ avvio del sistema “porta a porta”. “Questo nuovo sistema ci permetterà di migliorare il decoro e la pulizia della città. – ha affermato il Sindaco – Per farlo conoscere attiveremo apposite campagne pubblicitarie per sensibilizzare maggiormente il cittadino a collaborare per mantenere pulita la città”.

Il Distretto del Novese al Salone del Camper 2018

I

l “Distretto del Novese”, da sabato 8 a domenica 16 settembre, ha partecipato al “Salone del Camper 2018” di Parma, la più importante manifestazione italiana del caravanning e del turismo en plein air e seconda a livello europeo, per promuovere i 40 comuni del Basso Piemonte tra Novese, Alto Monferrato e Val Borbera. (f.r.)

Federica Riccardi


20

l’inchiostro fresco Settembre 2018

Denice: Liguria e Piemonte si saldano

A

Denice, località situata tra il territorio dell’acquese e la provincia di Asti, all’interno di una vasta area che congiunge l’alto Monferrato e le Langhe sino al mare, intrisa storicamente da radicate relazioni culturali tra Liguria e Basso Piemonte, si guarda al mondo dell’arte. Luogo suggestivo, sede da tempo di numerosi eventi stagionali che spaziano dall’arti visive, alla letteratura e alla musica, è l’oratorio sconsacrato si San Sebastiano, centro di aggregazione socio-culturale al quale numerosi esponenti artistici della Riviera Ligure hanno rivolto la loro attenzione. Tra questi il pittore ceramista albisolese Ettore Gambaretto al timone della sua neo associazione “L’Atelier d’Arte Gambaretto”. Un ritorno auspica to per il territorio alessandrino di un artista che vanta, tra le altre, collaborazioni con esperti referenziati d’arte come Vittorio Sgarbi, Andrea Dipré e da ultimo, non per importanza, Philippe Daverio. Samantha Brussolo

NOVI LIGURE Intervista con Marco Bagnasco, esperto di questioni territoriali

Bando Periferie: vitale per i comuni I l blocco del “Bando Periferie” è un argomento che ha causato la rivolta della stragrande maggioranza degli amministratori locali, i quali, sotto le bandiere dell’ANCI, hanno manifestato martedì 11 settembre a Roma. In merito abbiamo intervistato Marco Bagnasco, funzionario della Regione Liguria con una lunga carriera amministrativa alle spalle, esperto del settore. Il “Bando Periferie”, riprendendo un’idea nata nel 1987 (Governo Goria) quando fu istituito il Ministero per i problemi delle Aree Urbane, nasce con il Governo Renzi ed è confermato dal Governo Gentiloni. “Si è rioccupata dopo vent’anni l’idea di andare a riprendere questa politica pubblica, con interventi per il recupero e il miglioramento delle periferie. Il bando – spiega Marco Bagnasco – era aperto a tutte le Città Metropolitane e alle Provincie e prevedeva che i comuni, una volta firmato l’accordo, potessero realizzare i lavori previsti”. L’8 agosto viene presentato un emendamento al “Bando Periferie” con il quale viene stabilito che gli enti usufruitori dovranno presentare la documentazione di rito entro e non oltre il 15 settembre. “Siamo davanti al fatto che un Ministero non parla con l’altro – ci dice il nostro intervistato – è ciò ha innescato una battaglia condivisa da sindaci di tutte le estrazioni partitiche, compresi quelli del Movimento 5 Stelle, come Filippo Nogarin di Livorno e Chiara Appendino di Torino”.

no per la parte editoriale, Paola Tosino come volontaria per i rapporti con l'Associazione Cucchi. È un lavoro di gruppo, perché come gruppo tutti noi abbiamo raccolto il materiale in questi anni. Volete contribuire? Sottoscrivete con una piccola donazione. Vi citeremo nel libro tra i contributori. Ogni ricavato vendite del libro, sarà devoluto a sostegno alla Associazione Cure Palliative Enrico Cucchi Onlus - Tortona. http:// www.associazionecucchi.it/ Grazie.

I fondi previsti del “Bando Periferie” sono già stati utilizzati da alcuni comuni per interventi di urgenza. Ad esempio in Valle Scrivia il comune di Ronco li ha impiegati per la messa in sicurezza dell’alveo dello torrente Scrivia mentre Busalla per la ristrutturazione dell’ex scuola media per consentire al Liceo “Primo Levi” di avere una sede adeguata. “Nel caso dei comuni della Valle Scrivia, della Valle Stura e della Val Polcevera sono interventi piccoli ma fondamentali – spiega Marco Bagnasco – ma ci sono anche interventi come quello di Imperia, con la costruzione della Ciclopedonale che è importantissima a livello turistico. Se il Bando Periferia si ferma perderemmo due anni di interventi. Non stiamo parlando di fondi che non ci sono ma che possono essere individuati con una semplice intesa”. Il taglio, ci fa presente Marco Bagnasco, è stato previsto per dare corpo al cosiddetto Patto Verticale per permettere ai comuni di sbloccare i fondi del Patto di Stabilità. “Questo però – conclude Bagnaso - è paradossale: lo sblocco del Patto di Stabilità favorisce i comuni virtuosi e penalizza i comuni in dissesto, che sono in stragrande maggioranza i grandi centri del centro-sud, proprio quelli dove il Movimento 5 Stelle ha preso più voti, fatico a comprendere questa strategia”.

Luciano Ferrario

Fabio Mazzari

Marco Bagnasco. Alle sue spalle una panoramica della Valle Scrivia

Nel Consiglio Metropolitano di Genova del 14 agosto è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno che chiede al Governo un ripensamento e di mettere a disposizione le risorse necessarie, portando in una Conferenza Unificata l’accordo fatto con le Regioni. “Sul ritiro del Bando Periferie – fa presente Marco Bagnasco – c’è stata, da un lato, la difesa d’ufficio del Governo e, dall’altro, un pesante attacco da parte degli amministratori locali. Se noi vogliamo velocizzare la spesa e, soprattutto, se un comune ha un accordo aperto con ditte private per la realizzazione di progetti non può interromperli in attesa delle lungaggini burocratico- legali”. Il voto di fiducia del Parlamento del 12 settembre ha sospeso provvisoriamente questi fondi, ma il giorno precedente è avvenuto un incontro tra numerosi sindaci, guidati dal presidente nazionale ANCI, Antonio Decaro (Sindaco di Bari), in cui si chiede un’intesa

unificata Stato-Regioni per sanare questo problema “Siccome su questi soldi il Governo sta mettendo la fiducia – fa presente il nostro interlocutore – i comuni hanno

fatto presente allo stesso Governo che non esistono pregiudizi ai tagli e che non stanno perdendo tempo, ma chiedono che chi ha rispettato i tempi ottenga i fondi”.

"Edicolata" Da Tortona: riceviamo e pubblichiamo.

S

tiamo realizzando un libro che illustri le Edicole Sacre del Tortonese. Ci sono le foto che i partecipanti al gruppo hanno fatto negli accoglienti borghi che abbiamo visitato durante ogni nostra Edicolata, passeggiando nelle bellissime valli e i dolcissimi colli alla scoperta dei percorsi nel Sacro e della Bellezza del Territorio Tortonese Il nostro capitano Giacomo Seghesio (vice presidente del CAI di Tortona) è già all'opera, Luciana Taverna e Paola Tuis collabora-

e r u g i L i v o N a o i c Il commer Lisste nozzze - Peensiionee - Comun nion ne - Paccch hettti tu uristtici Croccierre - Big gliettteria - Co ofan nettii reegallo Buo oni viag ggio o peerso onallizzati e moltto alltrro an ncorra... www.monileviaggi.it - info@monileviaggi.it Via Mazzini, 139 - Novi Ligure (AL) - Tel. 0143.746099


l’inchiostro fresco Settembre 2018

SPECIALE VENDEMMIA Grande partecipazione con la guest star Antonino Cannavacciuolo

Di Gavi in Gavi, un grande successo U na sesta edizione da record, quella che si è tenuta sabato 25 e domenica 26 agosto con “Di Gavi in Gavi”, il grande evento enogastronomico organizzato dal Consorzio di Tutela del Gavi DOCG nella bella cittadina della Val Lemme che funge da spartiacque tra Genova ed il basso Piemonte. Grande merito va sicuramente agli organizzatori, con il giovane e attivissimo presidente del Consorzio, Roberto Ghio (intervistato nel numero di giugno de "l’inchiostro fresco", ndr), viticoltore a Bosio da sette generazioni che ha portato in quel di Gavi due star del mondo della cucina, lo chef stellato Franco Aliberti e, soprattutto, Antonino Cannavacciuolo, lo chef più famoso del piccolo schermo che, con la sua simpatia ha coinvolto il numeroso pubblico presente. Cannavacciuolo e Aliberti hanno giudicato il miglior abbinamento tra undici ricette tutte accompagnate dal vino Gavi DOCG. Ma “Di Gavi in Gavi” è stata anche un’occasione per unire il mondo dell’enogastronomia a quello della cultura e della scoperta delle bellezze del territorio. In occasione della festa, infatti, si sono tenute visite guidate all’antico borgo, alla scoperta di chiese, vicoli e piccoli tesori d’arte uniti alla visita delle corti e delle cantine, dove sono state offerte degustazioni del celebre vino e dei prodotti tipici locali. All’interno di alcune cantine storiche è stata inoltre allestita

la mostra “Gavi – duemila anni tra storia e leggenda” dedicata alla storia di questo antichissimo vino. I produttori del Gavi DOCG, in

testa il presidente del Consorzio Ghio, hanno sposato per l’occasione il tema, sempre più sentito della sostenibilità sia in agricoltura che in cucina, con l’utilizzo

di ingredienti a chilometri zero, coltivazioni sempre meno intensive e più ecosostenibili e la lotta agli sprechi in cucina per tutelare al meglio l’ambiente.

Anche lo sport e la natura hanno trovato spazio, complice anche la bella giornata di sole si è tenuta la “Gavilonga”, un trekking non competitivo tra le colline e i vigneti di Gavi e dei paesi limitrofi. Due gli “ospiti” d’onore di questa sesta edizione: i vini Dolcetto di Ovada e il Nibio, un vitigno autoctono antichissimo, dello stesso ceppo del Dolcetto, che è stato recentemente riscoperto. Il giudizio finale dello chef Antonino Cannavacciuolo ha premiato un abbinamento che più locale di così non si può: i corzetti polceveraschi al pesto proposti dalla Pro Loco di Pasturana. Fabio Mazzari

La vendemmia 2018? Sembra ottima!

L

a vendemmia del 2018 si preannuncia ottima, come conferma Confagricoltura, che ha raccolto le testimonianze dei viticoltori associati. Primavera fresca e piovosa ed estate senza l’incubo siccità sono state un toccasana per l’agricoltura ed in particolare per la coltivazione delle viti e anche il contenimento della temuta peronospora ha dato ottimi risultati. L’Acquese vedrà ottimi riscontri per il Moscato ed il Passito, la cui vendemmia si concluderà alla fine di ottobre, nonché per il Pinot Nero, il Chardonnay e l’Alta Langa. A partire dalla metà

di settembre è iniziata anche la vendemmia del Brachetto, fortunatamente non danneggiata dai forti temporali d’agosto.

Spostandoci nel Novese, dati molto incoraggianti per quanto riguarda il Cortese, che non ha subito gli effetti delle gelate invernali, il Gavi favorito dalla primavera piovosa e dall’estate soleggiata. Iniziata a settembre la vendemmia del Dolcetto che sarà seguita ad ottobre da quella del Nebbiolo. Nell’Ovadese si prevedono vini di ottima qualità e a gradazione elevata per quanto riguarda Pinot e Chardonnay, con quest’ultimo a fare la parte del leone. Si prevede un’annata

ottima anche per quanto riguarda il Dolcetto. Il presidente di Confagricoltura, Luca Brondelli di Brondello ha dichiarato “Per la qualità delle uve sarà importante l’ultimo periodo prima della vendemmia se si avranno temperature notturne basse, unite a tempo asciutto e ventilato, i vini avranno il giusto equilibrio. Annate come questa, caratterizzate da un’estate molto piovosa, premieranno i produttori che hanno saputo gestire bene il vigneto durante tutto il corso della stagione”.

ORARIO: LUN-VEN 8.00 – 13.00 / 15.00 – 19.30 SABATO 8.30 –12.30 / 15.30 – 19.30 tel/fax 0143/21.66 - info@farmaciadenegrinovi.it Al)) Via Papa Giovanni XXIII, 3/5 – 15067 Novi Ligure (Al)

Ottime offerte dedicate a te!

Un vigneto in alta montagna

U

no dei vigneti più alti d’Italia (e forse d’Europa) si trova a Bosio, precisamente alle Capanne di Marcarolo. Ideatore è Roberto Ghio, il vulcanico presidente del Consorzio del Gavi Docg. A oltre ottocento metri di altitudine Ghio ha piantato ben diecimila piantine di Pinot Nero in un terreno da tempo incolto “Abbiamo piantato il Pinot Nero in un vero e proprio paradiso – ha spiegato Roberto Ghio – come le Capanne di Marcarolo. Non è stata cosa semplice e per questo siamo seguiti dai tecnici del Parco con i quali abbiamo lavorato con un impatto ambientale vicino allo zero, valorizzando un territorio incontaminato”. Il luogo scelto è Cascina Menta, piccola frazione nelle Capanne Superiori con edifici risalenti al XVII secolo che furono di proprietà della nobile famiglia genovese dei Centurione. Il territorio del comune di Bosio è inserito all’interno dell’Alta Langa, uno dei vigneti più vicini al mare. Sempre nel territorio di Bosio, Roberto Ghio ha recuperato nei suoi terreni il Caricalasino, un vitigno che era ormai scomparso da tempo. f.m.

Fabio Mazzari

e r u g i L i v o N a o i c Il commer

• Preparazioni galeniche • Ampia gamma di prodotti senza glutine • Esame delle intolleranze • Analisi del capello • Misurazione pressione gratuita • Consegna a domicilio gratuita • Autoanalisi del sangue e delle urine accurato completo e co comp mpple leto to

21


22

l’inchiostro fresco Settembre 2018

PERSONAGGI E CULTURA

Castelnuovo Scrivia: “Giornata Franca Cassola-Pasquali”

I gioielli nascosti di Novi Ligure

Ospite Marco Masini Chiesa di S. Andrea S L i è svolta venerdì 7 settembre a Castelnuovo Scrivia la ventesima edizione della “Giornata Franca Cassola Pasquali”, evento per raccogliere fondi in favore dell’unità di senologia dell’Ospedale di Tortona, diretta dalla dott.ssa Maria Grazia Pacquola, vero e proprio punto di riferimento nazionale in questo campo. L’edizione di quest’anno, presentata da Alessandra Dellacà e patrocinata dal Ministero della Salute, dalla Regione e dal Comune, ha visto come ospite d’onore Marco Masini, il cantautore fiorentino vincitore del Festival di Sanremo nel 2004 con la canzone “L’uomo volante”, che si è esibito nei suoi cavalli di battaglia davanti ad un pubblico molto numeroso. L’edizione dello scorso anno vide invece come ospite d’onore Orietta Berti. Franca Cassola Pasquali, scomparsa oltre vent’anni fa, era una donna molto attiva, dal carattere forte e ottimista anche quando dovette affrontare la terribile malattia, i suoi concittadini ricordano bene la sua drogheria di Via Garibaldi, con il profumo di tante qualità di thè e caffè differenti e il piccolo regalo che donava ad ogni bambino che entrava in negozio. La “Giornata Franca Cassola Pasquali” è nata su iniziativa del marito Giannino e del figlio, Helenio Pasquali. f.m.

Dall’Ing. Andrea Scotto, cultore di storia locale, riceviamo e pubblichiamo

’altare che noi attualmente vediamo all’interno della chiesa di S. Andrea fu acquistato nel 1799 da don Boccardi, allora parroco di S.Andrea, grazie ai soldi dell’eredità lasciata dal suo predecessore, don Parodi, il quale, a sua volta, nel 1784 aveva iniziato un programma di rinnovamento stilistico della chiesa,

Ricordo di una brava persona

A

Busalla ho molti amici e molti ricordi. Alcuni belli, alcuni meno.Tra iricordi più belli c’è quello di un impiegato comunale: Carlo Tavella. Lo avevo conosciuto nel 1987 quando, giovane ricercatore per la Facoltà di Scienze Politiche di Genova, su incarico ricevuto dal prof. Danilo Veneruso, partecipai a un’indagine conoscitiva sulla classe politica genovese in carica tra il 1946 e il 1958, coordinata dalla dott.ssa Elisabetta Tonizzi. Si trattava di vedere, dopo il periodo autoritario e in seguito agli eventi precipitati dopo l’8 settembre 1943, il riposizionamento della classe politico/amministrativa locale. Tra i comuni da indagare a me assegnati c’era anche quello di Busalla, ma a quei tempi gli ar-

chivi non erano ancora così ordinati come lo sono (o dovrebbero essere) ora. E così scartabellando i faldoni di quei vecchi consigli comunali, tra polvere e quant’altro, chiesi aiuto a Carlo Tavella che sapeva “vita, morte e miracoli” di tutta Busalla

e dintorni. E così grazie a Carlo feci una delle mie più belle ricerche e scoprii cose che solo Carlo conosceva, anche su certi “voli di valzer” dei politici di quei tempi!!! Carlo poi lo vidi anche in seguito quando entrai a Il Secolo XIX e poi più recentemente per “l’inchiostro fresco”. Dovendo in questi mesi riprendere in mano i risultati di quella ricerca, tornando a Busalla per ulteriori verifiche, avrei voluto nuovamente salutarlo, ma ho avuto la cattiva notizia della sua scomparsa. Io lo ricorderò sempre come un uomo aperto, senza peli sulla lingua… Ciao Carlo!!!!!! Gian Battista Cassulo

VENDITA E ASSISTENZA TECNICA PC - STAMPANTI - MULTIFUNZIONE MATERIALI DI CONSUMO SERVIZIO FOTOCOPIE - FAX - MAIL Via Libarna, 109 Arquata Scrivia (AL) Tel/fax 0143 636379 info@onoffarquata.com

affidando gli affreschi a Giovanni e Antonio Muratori (padre e figlio, pittori originari di Voghera) le statue di stucco dell’altare maggiore all’ovadese Luigi Fasce, uno degli ultimi epigoni della grande stagione artistica del barocco genovese, che aveva già dato ottima prova di sé nell’altare del SS. Crocifisso della chiesa di S. Pietro. L’altare arrivò da Genova smontato, e purtroppo senza i capitelli e le basi delle colonne del baldacchino che sovrasta il tabernacolo, molto probabilmente perché recuperato da un edificio religioso demolito o convertito ad uso profano durante l’occupazione francese. La scelta di don Boccardi di far costruire in legno i pezzi mancanti ha fatto sì che ora, dopo due secoli, questi componenti si siano deteriorati al punto di rendere necessario puntellare l’altare con le impalcature che oggi vediamo. Questo altare ne sostituì uno più antico, che nel 1620 don

Nicolò Ghezzi, allora parroco di S. Andrea, descrive così: “di legno dorato con quattro angioli diversi indorati, nelle pareti quattro statue S.Andrea, Annunciata, S. Giovanni Battista, S. Nicolò”. A riprova del fatto che questo altare fosse prezioso, possiamo citare un documento del 1592, scoperto e pubblicato da C. Bianchi, F. Miotti e C. Prosperi: il contratto con il quale l’allora parroco di S.Andrea, don Pongiglione, commissionò un altare, del tutto corrispondente alla descrizione di don Ghezzi, al maestro fiammingo Lamberto Enatten, uno dei protagonisti, assieme a Stefano Vil, anch’egli fiammingo, della scultura sacra rinascimentale nel territorio delle diocesi di Alessandria e Tortona, entrambi cresciuti facendo esperienza nel cantiere di S. Croce a Boscomarengo. Andrea Scotto


l’inchiostro fresco Settembre 2018

PERSONAGGI E CULTURA L’impotenza contro gli agguati tesi dalla vita

23

Vecchi angoli del Centro storico novese trasformati in

Un set teatrale Un dramma interiore U C na nuova opera editoriale emozionante e coinvolgente, data alle stampe in questi mesi, dedicata ad un pubblico che ama l’introspezione e i romanzi d’amore. È il nuovo libro di Giancarlo Repetto: “Diario del disincanto di J.J.Panama”. I CONTENUTI Si tratta di una storia a tripla prospettiva: se da una parte il lettore si trova immerso nell’amore intenso e tormentato di un uomo che annota su un diario i suoi pensieri più segreti e intimi, parallelamente vive anche la visione straniata di chi trova il diario e cerca di cogliere il dramma umano della vita da un’altra angolazione, vuole scrutarne i misteri, scoprire l’essenza, capirne il senso. La volontà di pubblicare il diario dà inizio a quel meraviglioso viaggio interiore fatto di parole, ma soprattutto di anima, che l’autore Gian Carlo Repetto, profondamente legato alla sfera spirituale, ci vuole regalare e far vivere. IL DOLORE INTERIORE NELLE PAGINE DEL DIARIO Una storia che si dipana dunque su più livelli narrativi, ma trova il suo ricongiungimento in un finale in cui è ancora il protagonista, Panama, a raccontare. È un uomo che soffre profondamente per la malattia della moglie, giunta improvvisamente, e inizia a condurre un’esistenza minata dal dolore interiore, profondo, a volte lancinante, annichilente, a volte lenito dal forte desiderio di vivere. Scrivere il diario è l’unico modo che conosce per

stile asciutto e concreto ed una precisa e minuziosa scelta lessicale, c’è una grande spontaneità nell’esprimere sentimenti e passioni. Allo stesso modo la scelta della forma diaristica consente al lettore di sentirsi fortemente in comunione con la voce narrante. Diario del disincanto di J.J.Panama è il giusto titolo per un libro che sprona a comunicare con chi si ha di fronte, esorta a parlare, a confidarsi, ad ascoltarsi.

Giancarlo Repetto

Marta Calcagno esorcizzare il male interiore. La sua spiritualità, sublimata da una mente acutamente capace di scrutare se stesso, è in fondo una disposizione geniale dell’autore, profondamente critico e capace di percepire le più sottili vibrazioni dell’animo umano. LE SPERANZE, LE ATTESE, LE FRUSTRAZIONI L’esistenza di Panama è come “incantata” da speranze, attese, desideri mescolati a frustrazioni, disillusioni, crucci, si nutre di domande e risposte, sul senso e sul significato stesso del vivere, domande che ognuno di noi prima o poi è chiamato a porsi, e per le quali cerca inevitabilmente una risposta, un possibile disincanto. L’autore, Giancarlo Repetto, ha voluto scrivere una storia nella quale ciascuno può riconoscersi ed emozionarsi, un libro in cui il vero protagonista, la vita, si manifesta nelle sue più varie declinazioni. LO STILE È scritto con semplicità, con uno

Novinterzapagina consuntivo di metà anno

E

cco l’attività ad oggi di Novinterzapagina nel mese di Luglio. Raduno di moto BMW organizzato da Fabio Bottaro e Roberto Motta e conclusosi alla tenuta "La Rombetta” dell'Azienda Vitivinicola Valditerra. Tre mostre fotografiche a cura di Fausto Mogni allestite presso la Galleria PagettoArte (scatti di Fausto Mogni e Dino Ferretti, di Stefano Mandoletti, del gruppo fotografico Val Borbera guidato da Adriano Giraudo). Concorso Noviincentro: opere di recupero urbano presentate nei locali di Largo Valentina, organizzato da Marco Colombo. Un grazie ai tre sponsor Bianchi Costruzioni, Valditerra Vini e Bovone Sicurezza, a Marcello Parodi, Anna Gozzo, Luisa Lombardi e G.B. Cassulo. A.Marruchi

orti e giardini del centro storico, raccolti tra le mura di antiche case, poche sedie illuminate da qualche luce aggrovigliata tra i rami di un gelsomino, uno spazio scenico, seppur ridotto di dimensioni, sufficiente per accogliere grandi artisti. Un'atmosfera misteriosa, magica, che ha trasportato idealmente il pubblico in uno spazio senza tempo, in attesa che accada qualcosa di unico e irripetibile. È stato così: Hortus Conclusus è stato qualcosa di unico. La rassegna culturale novese giunta alla IV edizione, ideata e diretta da Andrea Lanza, promossa e sostenuta da Silvana Maumary in collaborazione con Muy Tango ASD, Radio Gold, la Delegazione Fai di Novi Ligure, il Dorian Gray Bistrot, la Bottega Equazione e tanti altri importanti collaboratori, ha riscosso un grande successo. Dopo più di un mese di straordinarie performances è terminata il 9 settembre, registrando complessivamente più di mille presenze di pubblico, un numero davvero esorbitante per un evento culturale che nasce nel segno della riservatezza, della puntualità, di un nuovo modo di fare cultura. Ce lo spiega Andrea Lanza, noto regista novese, che ha alle spalle una lunga carriera teatrale e numerosi successi. "Il valore di Hortus Conclusus sta proprio in questo: offrire qualcosa di speciale, forse inusuale, apprezzato da un pubblico che si coinvolge e vuole vivere soprattutto emozioni. Sono state davvero tante le emozioni, regalate con ritmo incalzante da oltre 30 artisti straordinari, che si sono esibiti nei quattro piccoli

Andrea Lanza

giardini sparsi in città, diventati improvvisamente teatri all'aperto, in cui l'arte e la vita hanno regnato sovrane". I CONTENUTI Chiediamo a Lanza: Per una volta la tecnologia e la pervasività del mercato dell'immagine non hanno potuto entrare. Hortus è stato il regno della parola e della mente? “Si – ci risponde Andrea Lanza - l'arte è movimento, animazione, senso, immaginazione, improvvisazione e armonia, parola. Tutto questo è impermeabile alla tecnologia.La narrazione è esplorazione dell'immaginario, come un campo magnetico che produce vibrazioni e risonanze condivise dal pubblico, che non può essere smagnetizzato dalla trappola della multimedialità, le esperienze sensoriali dissacrate dalla meccanica dell'immagine”. LA STORIA A settembre di quattro anni fa, quasi per scherzo Andrea Lanza esaudisce il desiderio degli amici Silva-

Il principio attivo dello star bene Via Paolo Giacometti, 42 - Novi Ligure (AL) Tel. +39 0143.70.636 - Erbaflor - www.erbaflor.com - info@erbaflor.com

na e Giorgio che vogliono allestire il loro piccolo prezioso cortile per creare due eventi speciali: invitare qualche amico a parlare. Sono nate due serate, dedicate a Emily Dickinson e Leopardi, vita opere opinioni e suggestioni. All'epoca nessuno ci avrebbe creduto che da quel sodalizio privato potesse nascere la potenza di Hortus. Oggi dopo quattro anni di gestazione Hortus è diventato un evento unico e apprezzato da molti. L’EDIZIONE 2018 L'edizione 2018 è nata all'insegna del rinnovamento rispetto al passato, teatro, cinema, musica, danza, workshop, un amalgama di proposte di alto livello culturale, mai banali. Grazie ad Andrea Lanza, Andrea de Rose, Silvana Maumary, Carla Pochettino, Oscar Paoletto, Fiammetta Bollero, Lauraelena Pellegrini e ai suoi tantissimi collaboratori che hanno contribuito con coraggio e dedizione alla riuscita dell'iniziativa, Hortus Conclusus è diventato una piccola grande ricchezza per la città di Novi. Marta Calcagno

CHI È ANDREA LANZA È il creatore di Hortus Conclusus, la rassegna culturale novese. Ha preso parte a oltre 200 spettacoli in Italia e all'estero, le sue opere sono state rappresentare in Italia, Francia, Giappone, Stati Uniti e in Svizzera. Attualmente lavora con varie compagnie teatrali italiane e svolge attività didattica per attori, registi e drammaturghi.


24

l’inchiostro fresco Settembre 2018

VALLE SCRIVIA

Ronco Scrivia: si è parlato di mafie

Convegno

I

l Movimento delle Agende Rosse di Genova, la cui sede ufficiale, situata nel centro di Campomorone, è stata inaugurata a maggio di quest’anno, presieduto dal prof. Giuseppe Carbone, insegnante dell’I.T.S. “CiampiniBoccardo” di Novi Ligure e l’amministrazione comunale di Ronco Scrivia hanno organizzato sabato 8 settembre un incontro-dibattito tematico sulla presenza e l’infiltrazione delle mafie nel territorio genovese. Relatori dell’incontro, moderato dal prof. Carbone, sono stati lo scrittore Paolo Belotti ed il giornalista Maurizio Intrurri, importanti esperti della materia. Belotti, sardo, oltre che scrittore è anche Funzionario giuridicopedagogico del Ministero di Grazia e Giustizia ed è stato educatore e coordinatore minorile del Ministero di Giustizia. Ha anche ricoperto la carica di consigliere comunale nel proprio paese dove si è distinto per aver promosso un’iniziativa contro la presenza della ‘ndrangheta sul territorio che ha portato a numerosi arresti ed ha avuto risonanza nazionale. Intrurri, siciliano, laureato in scienze della comunicazione è collaboratore giornalistico e blogger indipendente, da diverso

Ricordo del Luogotenente dei Carabinieri Stefano Denegri

Una breve ma intensa vita

Due anni fa, a seguito di un drammatico quanto assurdo incidente domestico perse la vita il Luogotenente dei Carabinieri Stefano Denegri, Comandante del Nucleo Comando della Compagnia Carabinieri di Novi Ligure. Il suo ricordo è ancora vivo tra tutti i Suoi colleghi che lo hanno conosciuto ed hanno avuto la fortuna di lavorare con lui.

Giuseppe Carbone

tempo si occupa di inchieste riguardanti la presenza della mafia e della criminalità organizzata nel territorio di Siracusa. Ha scritto articoli denuncia che hanno portato allo scoperchiamento del “clan di Avola”. A causa della sua attività ha ricevuto molteplici minacce ed è costretto a vivere sotto scorta. L’incontro ha visto una grande partecipazione e l’interesse del numeroso pubblico presente, che ha posto domande e questioni agli ospiti, segno di un sempre maggiore interesse per le tematiche collegate

alla legalità anche nei nostri territori. Sempre il Movimento delle Agende Rosse sarà protagonista nell’entroterra di Genova: nella mattinata del 12 ottobre difatti a Rossiglione verranno intitolati i giardini pubblici a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e agli agenti delle scorte uccisi nelle stragi di mafia del 1992, per l’occasione sarà presente il presidente del Movimento, Salvatore Borsellino, che incontrerà la cittadinanza e gli studenti. Fabio Mazzari

I

l Luogotenente Denegri era un uomo di elevata cultura ed era un militare impeccabile: ha vissuto la propria vita con forte dedizione all’Arma dei Carabinieri, corpo cui era orgoglioso di appartenere. Si era arruolato nel settembre del 1986 e aveva seguito il Corso per Allievi Sottufficiali presso la Scuola di Velletri; nel Corso della sua lunga carriera nell’Arma (31 anni di servizio effettivo), ha ricevuto la stima dai Suoi colleghi ed elevati apprezzamenti dai Suoi superiori. Il Suo primo ruolo importante risale al 1988: Sottufficiale presso una Stazione dei Carabinieri di Torino, nei 10 anni successivi ha avuto numerosi incarichi in diversi Comandi territoriali, tra cui l’Aliquota Operativa

presso la Compagnia di Novi Ligure. Nel 1998 ha assunto il Comando del Nucleo Comando della Compagnia di Novi. Diversi sono state le onorificenze ricevute durante la sua illustre carriera militare tra cui quella attribuitagli dal Ministero degli Affari Esteri nel novembre del 1998 a seguito della quale è stato insignito del titolo di “Cavaliere della Repubblica”; inoltre una Benemerenza conferitagli dalla Croce Rossa nello stesso anno in segno di apprezzamento per l’opera prestata in qualità di Volontario di Soccorso a favore della Sezione della Valle Scrivia. Appassionato di storia, il Luogotenente Denegri in collaborazione con il dott. Sergio Pedemonte

pubblicò nel 2015, in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia “Sta sempre alegro così il tempo pasera più presto”: il libro è una sapiente è certosina ricerca di notizie e dati realizzata utilizzando un archivio familiare di circa 200 lettere appartenenti allo zio Giuseppe, Caporal Maggiore dell’Esercito Italiano. Nel libro è riportata la fitta corrispondenza che legava il soldato al fronte al suo paese durante la guerra. Un testo commovente che parla di povertà, di speranza, d’amore, di dedizione al servizio e di alte qualità morali, che il Luogotenente Denegri Stefano ha fatto proprie e che sono state il manifesto della sua breve ma intensa vita uomo e di Carabiniere. La pubblicazione ha ricevuto apprezzamenti dalla Presidenza della Repubblica, oltre quelli dei Comandanti di Stato Maggiore della Difesa e dell’Esercito e anche del Ministro della Difesa. Nel mese di marzo del 2017 è stato presentato un libro postumo, anche in questo caso scritto insieme a Sergio Pedemonte dedicato alla Sua amata Isola del Cantone. Enzo De Cicco


l’inchiostro fresco Settembre 2018

OLTREAPPENNINO Torriglia: la Cooperativa Apicoltori chiude l’estate

33° Sagra del Miele E siamo a quota trentatrè, quasi un terzo di secolo per la “Sagra del Miele” che si è svolta sabato 1 e domenica 2 settembre a Torriglia. Ad organizzare l’evento, come ogni anno, la Cooperativa Apicoltori Alta Val Trebbia e la Pro Loco di Torriglia. Complice il tempo mite e gradevole sono stati numerosi i visitatori della festa che segna un po’ la fine dell’estate nel “capoluogo” della Val Trebbia, con persone arrivate già dal mattino, dalle nove e mezza in poi, per acquistare il miele e i suoi derivati. La manifestazione è nata nell’ormai lontano 1986, grazie ad un’iniziativa vincente dell’allora farmacista del paese, Vincenzo Falqui. La Sagra del Miele di Torriglia ha avuto, nel corso degli anni, risalto anche sui mass media, con numerosi articoli apparsi su giornali e riviste. Memorabile in paese rimarrà sempre l’edizione del 1994,

quando, anche per omaggiare l’anniversario del volo di Sophie Blanchard in Val Trebbia, una gigantesca mongolfiera prese il volo dai prati torrigliesi. Vero e proprio “must” della Sagra sono state ovviamente le tradizionali “bugie al miele”, distribuite gratuitamente dai volontari della Pro Loco e della Cooperativa Apicoltori, che attirano sempre un gran numero di golosi.

La scorsa edizione fu caratterizzata dal problema della scarsa quantità di miele, a seguito della primavera siccitosa e dell’estate molto calda, l’edizione 2018, per fortuna, è di segno completamente opposto: le piogge significativamente superiori alla media hanno portato ad una fioritura eccezionale e l’estate non particolarmente calda ha anch’essa aiutato, con una produzione di miele per quest’anno tra le più alte mai registrate. La qualità invece non è cambiata, restando sempre di altissimo livello. Non solo miele e derivate, come ogni anno la sagra ha visto un ricco programma collaterale, con l’esibizione della scuola di danza classica e moderna della Polisportiva Torriglia a cura della maestra Elisa Vitale e il pomeriggio danzante in musica con l’orchestra di Armando & C. Fabio Mazzari

Novità nell'Alta Val Borbera

Brevi dal territorio

foto Ferretti

IL BANDO DEL GAL GIAROLO LEADER PER LA CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE NON AGRICOLE Tra i progetti in gara un’attività di noleggio di e-bike, un’area attrezzata per pic-nic e un laboratorio artigianale di pasticceria. Si è concluso a luglio il bando istituito dal “Gal Giarolo Leader”

per la creazione di nuove piccole imprese nei settori dei servizi al turista. Da dicembre dello scorso anno, sono stati 7 i partecipanti, residenti sul territorio del Gal, a presentare i loro progetti d’impresa. Per i primi cinque in graduatoria è già stata avviata la procedura per accedere al 50% del premio, che ammonta 35.000 euro caduno. I nuovi imprenditori – operativi nei comuni di Borghetto di Borbera,

AcquaZoea e la rinascita del centro ittico

Progetto ecosostenibile a Fontanigorda

D

ue giovani laureati del DISTAV (Dipartimento Scienze della Terra, Ambiente e Vita) dell’Università di Genova, Guido Bonello e Marco Scarsi di AcquaZoea hanno lanciato un progetto innovativo per la rinascita del centro ittico di Fontanigorda, una seconda vita per una struttura abbandonata da anni che rinascerà all’insegna dell'eco-sostenibilità e dell’economia circolare. Il progetto, stato presentato ufficialmente al pubblico gli scorsi 21 e 22 luglio, è stato ideato dall’Università di Genova tramite il prof. Luigi Pane, il Comune di Fontanigorda, in testa il sindaco Margherita Asquasciati, ha accolto da subito con entusiasmo la proposta mettendo a disposizione la struttura. “Si tratta di un centro nato negli anni Settanta e che è abbandona-

Via Vittorio Veneto, 65

16012 Busalla (GE) Tel. 010 964 32 40 Mattino 8,30 - 12,30 Pomeriggio 16,00 - 19,30 Chiuso il lunedì

to ufficialmente dal 2001, salvo qualche sporadica gara di pesca – ci spiegano Guido Bonello e Marco Scarsi – dopo oltre quindici anni di abbandono abbiamo iniziato a recuperarlo con tecniche altamente innovative”. Il progetto di Acquazoea prevede non solo la riparazione ed il rinnovamento della struttura ma la sua trasformazione all’insegna della riduzione degli sprechi al minimo, della sostenibilità ambientale e dell’ecologia coniugate con l’economia. “Il Comune di Fontanigorda e il Sindaco Asquasciati hanno dato da subito la disponibilità dell’impianto al Distav, che dopo uno studio sul da farsi – proseguono Bonello e Scarsi – si è deciso di non tornare alla classica acquacoltura ma un’idea più innovativa, cercando di riutilizzare al massimo le risorse. Il progetto di

recupero riguarderà le otto vasche e l’incubatoio”. Bonello e Scarsi di AcquaZoea hanno iniziato i lavori di ripristino e pulizia delle vasche nel mese di marzo. Purtroppo la burocrazia italiana non velocizza i tempi, con le certificazioni che

e n i r t e v Le a l l a s u B di

25

sono state dovute presentare due volte, sia alla Regione Liguria che al Comune di Fontanigorda. “L’acqua utilizzata – ci spiegano i responsabili di AcquaZoea – verrà scaricata in un affluente del Trebbia, dando così un bassissimo impatto ambientale. Le vasche

saranno ripopolate con la Trota Fario di ceppo mediterraneo, una specie autoctona delle nostre zone. Insieme all’allevamento delle specie ittiche vi sarà la coltura acquaponica con l’acqua delle vasche che verrà utilizzata per coltivare specie vegetali. Il progetto di AcquaZoea, una volta completato, utilizzerà per questo un decimo dell’acqua che viene impiegata solitamente!”. Infine, ci spiegano, Guido Bonello e Marco Scarsi, vi sarà l’allevamento, ai fini di ripopolamento, dei gamberi di fiume, una specie che è stata inserita nella lista rossa, ovvero delle specie protette, che può essere pescata esclusivamente per fini scientifici. Il lavoro di AcquaZoea sarà inoltre rivolto alle scuole ed ai gruppi, con laboratori e attività didattiche. Fabio Mazzari

Costa Vescovato, Vignole Borbera, Gavi, Stazzano ed Arquata Scrivia -presentano 7 differenti tipologie di progetti aziendali, tra cui la gestione di un portale turistico, un laboratorio artigianale di restauro di restyling e piccola falegnameria e un’attività e-commerce dei prodotti tipici. SERGIO CHIAMPARINO A CARREGA LIGURE PER IL CONVENGO "QUANDO NASCE UN PARCO" Il Presidente della Regione Sergio Chiamparino in visita a Carrega Ligure ad inizio mese in occasione del convegno “Quando nasce un parco”. Tema centrale del convegno il “Parco dell’alta Val Borbera”, il quale si spera sarà istituito entro la fine dell’anno. Ad accoglierlo anche il Sindaco Marco Guerrini e gli amministratori comunali, con indosso le magliette con il logo del futuro parco. LA PROCESSIONE VERSO IL SANTUARIO DI MONTEMANNO Una foto di quest’anno della tradizionale processione nei campi di Montemanno, piccola frazione di Mongiardino Ligure nell’alta Val Sisola, che si tiene il 15 agosto. La processione si conclude con la Santa Messa celebrata presso il Santuario. (f.r.)

Fanny Tamagno Cartoleria Edicola Tabaccheria a Profumeria Via Navone, ne e,, 9 e 16012 Busalla (GE) Tel.010/96.43.715


26

l’inchiostro fresco Settembre 2018

ESCURSIONISMO

alla scoperta del nostro territorio In ricordo di Andrea Chaves

L

’8 settembre di un anno fa un tragico incidente sul Monte Bianco, proprio in quelle montagne che amava tanto, portò via, a soli ventun’anni, Andrea Chaves. Nella sua purtroppo brevissima vita Andrea Chaves è stato definito “un uomo che si visse fino in fondo”. Alpinista di grande talento proprio come il padre Yonny, Andrea era conosciuto soprattutto per la sua straordinaria passione per la figura di Dante Alighieri e la Divina Commedia. Questa passione lo portò a recitare i versi di Dante in vari luoghi d’Italia, in particolare a Ravenna, città che per lui era diventata ormai una sorta di seconda patria dopo Novi Ligure. Studente all’Università di Bologna sognava di laurearsi proprio con una tesi sulla Divina Commedia. A chi, molto spesso, gli domandava cosa portasse un ragazzo di vent’anni a dedicare così tanto tempo a questo studio rispondeva che voleva consegnare ai suoi coetanei la bellezza dei versi di Dante e lui stesso nello splendore e nella maestosità delle montagne trovava la bellezza. Andrea Chaves di cui ricorre un anno dalla sua tragica e prematura morte è stato un esempio per le nuove generazioni e sarà ricordato tra i “grandi” di Novi Ligure. f.m.

CLUB ALPINO ITALIANO sede di Novi Ligure, via Verdi, 37 Per iscrizioni ed informazioni: mercoledì dalle 18.00 alle 19.00 e il venerdì dalle 21.00 alle 23.00 In orario di apertura della sede contattare: 324 9898748 Negli altri orari: 348 2605707

Panorama incantanto in Val d'Ayas

U

na bella escursione del gruppo escursionistico coordinato da Alberto Ponassi tutti in cima ai 3010 m della Becca di Nana detta anche Falconetta ad ammirare il panorama incantato sull'alta Val d'Ayas.

PROSSIME ESCURSIONI: 30 settembre: Anello di Machaby – Col de la Clou – Bard Valle D'Aosta. 7 ottobre: 42° polentata sociale al bellissimo Bivacco Rivarossa in Val Borbera. 28 ottobre: traversata Levanto-Vernazza – Parco delle Cinque Terre. 11 novembre: Via dei Tubi Parco di Portofino – San Rocco di Camogli, San Fruttuoso. Partecipare alle nostre uscite è possibile anche se non si è soci pagando una quota assicurativa (€8) entro il venerdì precedente all'uscita.

Treni in mostra a Ronco Scrivia

U

na giornata dedicata interamente al mondo dei treni, quella di sabato 6 ottobre a Ronco Scrivia. L’associazione culturale “Mastodonte dei Giovi” presieduta da dicembre dell’anno scorso dall’avv. Michele Cassano, appassionato fin da bambino di modellismo, con la collaborazione dei Comuni di Ronco Scrivia, Mignanego, Serra Riccò e della Fondazione FS Italiane organizzano una serie di eventi dedicati al mondo su strada ferrata. Durante tutta la giornata, presso la sede dell’associazione, nell’ex sottostazione ferroviaria di Ron-

co Scrivia si svolgerà la Borsa Scambio dei Giovi, il grande mercato di modellismo e materiale di collezionismo ferroviario che vede sempre numerosissimi partecipanti (compresi non pochi visitatori esteri) e che nel corso degli anni è diventato uno dei più importanti del nord Italia. Contemporaneamente, presso l’atrio del Cinema Columbia si svolgerà la mostra “Piccoli… ma belli”, un’esposizione di modellismo statisco organizzata dall’associazione Nonsolomorego di Genova. Evento clou della giornata sarà però l’arrivo del treno storico, proveniente direttamente

Il lupo

Becca di Nana

dal Museo delle Ferrovie dello Stato, che partirà dalla stazione di Genova Principe alle ore 9:00 e raggiungerà la stazione di Ronco

Scrivia alle ore 11:00. Il treno storico effetuerà una fermata straordinaria a Piano Orizzontale dei Giovi (stazione suddivisa tra Mignanego e Serra Riccò) per commemorare il disastro ferroviario del 1898. Nella sala polivalente Mons.Mazzoni, nel piazzale davanti alla stazione ferroviaria nel pomeriggio di venerdì 5 verrà inaugurata la mostra tematica “Un biglietto per… Piano Orizzontale dei Giovi” che sarà visitabile sabato e domenica tutto il giorno con ingresso libero. Fabio Mazzari

I

l CAI di Novi Ligure partecipa al controllo della presenza del lupo sul territorio insieme all’ Ente di gestione delle Aree Protette Appennino Piemontese, alla Provincia di Alessandria Ufficio tecnico faunistico, al Comando Regione Carabinieri Forestale, ATC AL3. Il Network lupo Piemonte, Ente capofila Regione Piemonte, coinvolge tutto il territorio regionale e il Parco di Mercantour in Francia, coordinatrice scientifica del gruppo è la dott.sa Francesca Marucco responsabile del Progetto LIFEWOLFALPS presso il Centro Grandi Carnivori della regione. Il nostro territorio è sottoposto ad un capillare monitoraggio che permetterà di raccogliere dati per un approfondito studio sulla presenza e vita del lupo. La nostra zona riveste un particolare interesse perchè è la più montuosa della provincia e perchè rappresenta un “corridoio naturale” per la migrazione dei lupi dall'appennino Abruzzese verso le Alpi fino alla Francia attraverso il Colle di Cadibona, importante valico in provincia di Savona che fa da spartiacque fra le Alpi e l'Appennino. Il monitoraggio iniziato a maggio si svolgerà fino ad aprile del prossimo anno (l'anno biologico di riproduzione del lupo, in quanto i cuccioli na-

scono tra maggio e giugno, dopo una gestazione di due mesi), la zona di studio è divisa in transetti, piccole porzioni di territorio, gli operatori li percorrono tutti almeno due volte al mese raccogliendo i dati utili allo studio quali: le fatte (escrementi), peli, campioni di saliva in caso di carcasse di animali predati, lupi morti, e tracce soprattutto nel periodo invernale grazie alla presenza della neve. Il ritorno naturale del lupo sulle Alpi e sul nostro Appennino, è un evento di grande interesse e significato ecologico, sociale e culturale, se da un lato attesta la riqualificazione ecologica dell'ambiente ristabilendo i corretti equilibri naturali, dall'altro comporta implicazioni di carattere sociale ed economico specialmente in relazione ai conflitti con le attività agro-silvo-pastorali. La sezione del CAI di Novi con i soci facenti parti del gruppo Grandi Carnivori: Maria Grazia Cavazza, Antonio Repetto, Gianni Brocca sono disponibili ad organizzare serate di divulgazione e conoscenza del lupo. Conoscere il lupo aiuta a sfatare credenze e dicerie ed a gestire ed occuparsi del territorio in modo consapevole. Mela Cocozza Gianni Brocca


l’inchiostro l’i i nchiostrr o fresco

ď‚– Le rubriche de ASSEGNO DIVORZILE Il nuovo orientamento giurisprudenziale Dalla vostra parte Avv. Fabiana Rovegno

L

e Sezioni Sezioni i i Unite Unitite della dellaa Corte Corrte di Cassazione con Co una recentissima sentenza hanno sconfessato l'ultimo orientamento che era stato espresso nel maggio 2017 e che avevo giĂ avuto modo di illustrare. Vediamo di capire quando sarebbe dovuto l'assegno divorzile alla luce dell'ultima sentenza.

I PRECEDENTI ORIENTAMENTI: - IL CRITERIO DEL TENORE DI VITA - A partire dal 1990 fino all'anno scorso il criterio impiegato per stabilire se uno dei coniugi avesse dopo il divorzio diritto ad un assegno era basato sul raffronto tra le condizioni economiche dei coniugi: da tale comparazione si valutava se uno dei coniugi versasse in una situazione patrimoniale inferiore rispetto all'altro, tale da non consentire di godere dello stesso tenore di vita di cui aveva beneficiato durante la vita matrimoniale. In tal caso veniva attribuito un assegno divorzile, posto a carico del coniuge economicamente piÚ forte. - IL CRITERIO DELLA MANCANZA DI AUTOSUFFICIENZA ECONOMICA - A rovesciare questo consolidato orientamento intervenne la Cassazione nel maggio del 2017, secondo cui il presupposto per l'attribuzione dell'assegno divorzile era il difetto di autosufficienza economica. Per tale sentenza dopo lo scioglimento del vincolo coniugale si aveva diritto all'assegno soltanto se il coniuge fosse privo di redditi propri idonei a consentire di mantenersi e purchè risultasse impossibile procurarseli per ragioni oggettive e non per semplice inerzia. L'ULTIMO ORIENTAMENTO Con la sentenza dell'11 luglio 2018 le Sezioni Unite hanno dato importanza ad un altro aspetto: per stabilire se sia dovuto l'assegno divorzile occorre non solo porre a confronto le rispettive condizioni economiche dei coniugi, dovendo altresÏ tenersi conto del contributo fornito dal coniuge economicamente piÚ debole alla formazione sia del patrimonio comune

sia del profilo economico dell'altro coniuge. Vengono quindi in rilievo quelle situazioni in cui a seguito del divorzio uno dei coniugi si trovi in una condizione di inferioritĂ economica avendo in passato rinunciato, per scelta condivisa con l'altro coniuge, alle proprie aspettative professionali per assolvere agli impegni familiari. Tali situazioni, specie se il divorzio interviene tra coniugi non piĂš in giovane etĂ , può comportare secondo la Cassazione un'ingiusta disparitĂ tra i medesimi. Pertanto le Sezioni Unite hanno chiarito che il riconoscimento dell'assegno di divorzio richiede non solo l'accertamento di una disparitĂ economica, ma anche la prova che tale divario sia frutto della condivisa suddivisione di ruoli all'interno della famiglia. Il coniuge che richiede l'assegno dovrĂ quindi dimostrare di avere fornito un contributo personale prevalente all'assolvimento dei compiti di cura della famiglia e dei figli e di avere agevolato la formazione del patrimonio comune e del profilo economico patrimoniale dell'altro coniuge. Pertanto il coniuge che per tali ragioni non disponga di propri mezzi o ne disponga in misura inferiore rispetto all'altro coniuge avrĂ diritto all'assegno, in quanto la rinuncia ad una carriera professionale e l'etĂ avanzata sono elementi che per le Sezioni Unite incidono negativamente sul suo futuro economico. ASSEGNO DI MANTENIMENTO IN SEPARAZIONE: Ăˆ SEMPRE OPERANTE IL CRITERIO DEL TENORE DI VITA Ăˆ invece rimasto invariato il criterio adottato dai giudici in tema di assegno di mantenimento a seguito di separazione, che viene riconosciuto laddove il coniuge economicamente piĂš debole non sia in grado con i propri redditi di mantenere un tenore di vita analogo a quello di cui aveva goduto durante la vita coniugale, purchè le condizioni economiche dell'altro consentano tale continuitĂ .

ď‚–

Settembre Se ettem mbree 201 m 20 2018 018

Il Mondo visto da i, i K l e d a l o s i n e p a L o c i t s i m e n o p p a i un viaggio nel G

Q

uesto mese vogliamo parlarvi del Giappone, non quello della tecnologia e dei manga di Tokyo, ma quello piĂš mistico ed autentico, nella penisola di Kii si trova un altopiano avvolto da fitte foreste, in questo meraviglioso scenario si erge il monte Koya. E’ qui presente uno dei piĂš antichi monasteri buddisti, circondato da una fitta foresta di cedri maestosi, un’area chiamata Okuno-in. Il modo migliore per respirare l’atmosfera di questo posto è camminare lungo i circa due chilometri di sentiero che si snodano fra le tombe e i grandi cedri per arrivare al mausoleo di Kobo Daishi (fondatore di questa comunitĂ religiosa). Il momento migliore per farlo è di sera, si cammina fra le lanterne accompagnati da un grande senso di serenitĂ , fino a quando non si arriva al mausoleo illuminato all’esterno da centinaia di lanterne. Con un senso di pace si può andare a dormire e anche questa è un’esperienza, qui non ci sono hotel, si dorme solo nei templi, si mangia cibo vegetariano con i monaci, e ci si alza all’alba per assistere alle preghiere. Benvenuti in un Giappone piĂš spirituale al quale forse non siamo abituati ma che sicuramente fa bene all’anima. Roberto

! o n a m i d a t a t r o p a Il mondo Via Roma, 111 - 15067 Novi Ligure (AL) Tel. 0143 51.02.06 - Fax 0143 32.36.65

www.cosmolandia.net • agenzia@cosmolandia.net

Avv. Fabiana Rovegno

PROFESSIONISTI QUALIFICATI PHGLFL LQIHUPLHUL ĀVLRWHUDSLVWL DVVLVWHQWL IDPLOLDUL

CASE DI RIPOSO

2277

ASSISTENZA AL DOMICILIO

POSSIBILITĂ DI CONVENZIONI CON ENTI PUBBLICI


l’inchiostro l’inchios ios oss troo ffresc fresco resco

 Le rubriche de

28 2 8

Settembre Se ett ttembr tem embbree 2018 188

L

l'Orto di Marisa

Beaucarnea: la pianta che non teme il fumo

Pomodori Farciti al Forno

Ingredienti (per 4 persone): 4 pomodori maturi, ri alcune foglie di basilico, basilico alcuni rametti di prezprez zemolo, 200 grammi di pangrattato integrale,100 gr. di pecorino, sale, peperoncino rosso in polvere, 6 cucchiai di olio extravergine d’oliva.

e foglie delle piante sono molto sensibili all'aria che le circonda: irconda: devono respirare! Per i fumatori è un problema: le piante non amano la nicotina e spesso deperiscono proprio per questo motivo. La Beaucarnea, conosciuta come "pianta mangiafumo", angiafumo", riesce ad assorbire gas e fumi nocivi, senza conseguenze. La sua manutenzione utenzione è facile: va tenuta in appartamento e necessita di molta luce tutto l'anno. Innaffiatura costante in primavera ed estate (a terreno ben asciutto), mentre, in inverno è meglio non innaffiare, perché la pianta si nutre delle risorse accumulate nel rigonfiamento che ha alla base. Di crescita molto lenta, non necessita di concimazioni particolari; il rinvaso in primavera solo se il vaso è diventato troppo piccolo. E' una pianta che nelle nostre zone fiorisce raramente, ma le sue caratteristiche foglie ritorte e le sue qualità ti faranno innamorare!

Preparazione: Dopo aver lavato i pomodori, asciugarli, tagliarli a metà in senso orizzontale, eli-

minare i semi e l’acqua di vegetazione. Lavare il basilico e il prezzemolo, mondateli, tritateli e versate il triro in una ciotola, unitevi il pangrattato e il pecorino grattugiato, salate, insaporite con un pizzico di peperoncino rosso in polvere,bagnate con un paio di cucchiai d’olio e mescolate il tutto accuratamente. Con la farcia riempite i pomodori, trasferiteli in una teglia da forno, aggiungete l’olio rimanente e infornate a circa 170° C per mezzora circa. Potrete servire i pomodori sia caldi che freddi.

Buon Appetito!

Simona

Ester… nando…!!!

Riflessioni a ruota libera di Ester Matis

Il porta a porta e la bilancia della “rumenta”

C

i è stato detto che sta arrivando. In alcuni paesi dalla mentalità un po’ più evoluta della nostra è attiva da parecchio tempo, la raccolta rifiuti porta a porta. In Svizzera e anche in Veneto è da una vita che la spazzatura viene conferita e poi pesata nell’apposito sacchetto distribuito dal comune. Secondo voi nei nostri paesi siamo maturi per questa cosa? Voglio dire, per farla seriamente? E poi, qualcuno ci ha chiesto il parere? Figuriamoci. I gestori, i consorzi decidono e gli utenti pagano e stanno zitti. Sì, qualcuno brontola un po’ all’inizio, ma poi si adegua. Perché l’italiano medio e il piemontese in particolare, è così. Si lamenta al bar e poi se la fa sotto, paga e tace. Più che altro, almeno non ci vengano a raccontare la storia del lupo. La scusa della differenziata fatta male non basta. Si mettano piuttosto delle telecamere davanti ai bidoni e si faccia la multa allo sporcaccione che “sbaglia”. Una bella multa salata a chi butta nel bidone della carta calcinacci o tubi di rame sarebbe stata cosa sacrosanta.

Quando iniziò l’era della raccolta differenziata ci dissero meraviglie. Sui benefici all’ambiente e sul risparmio. Addirittura, dissero, ci avremmo guadagnato qualcosa, perché riciclare, oltre che essere “bello”, avrebbe voluto dire averne un ritorno economico dovuto al fatto che certe tipologie di rifiuto “valgono”. Risultato: la tassa sui rifiuti lievitò di uno sproposito. Scusa ufficiale: non corretto conferimento. E figurati se non è sempre tutta colpa dell’utente. Tic tac, fait. Ora, per punizione, saremo chiamati a dimostrare di essere virtuosi e corretti. Tutta la spazzatura sarà davanti all’uscio di casa a testimonianza dei nostri consumi e della capacità di differenziare (vorrei vederli dal buco della serratura i “controllori” che si accertano bidone per bidone del corretto conferimento: “alt, signora, lei ha lasciato il filo attaccato alla bustina del tè! Mille euro di multa! E, tiè, faccina rossa adesiva come pubblico marchio infamante del trasgressore!”). Comunque, qualcosa mi dice che già qualche furbacchione sta pensando

a come fare per evitare di essere “schedato” in base alla rumenta prodotta. E di furbi ce ne sono sempre, come quelli che imperterriti, nonostante i contenitori appositi, continuano a bruciare in giardino il verde, e già che ci sono ci ficcano dentro anche altro. Bravi cittadini, rispettosi del vicinato e dell’aria. Pensiamo un po’ cosa succederà con la nuova tipologia di raccolta. Già mi

vedo Tizio che tenterà di fregare Caio notte tempo cercando di violargli il bidone per inserirvi del suo; Sempronio che farà il falò settimanale in cortile, in genere la domenica mattina, per bruciare il verde piuttosto che metterlo nei costosi bidoni. Pincopallino che per vendicarsi delle scelte “eco” caricherà in auto i sacchi di rifiuti e andrà a buttarli nel primo fosso fuori

mano o li regalerà al comune limitrofo dove non è attivo il “porta a porta”. Del resto, come oggi esiste chi porta la spazzatura di casa nei bidoni del cimitero, poi ci sarà sicuramente chi sceglierà un metodo di smaltimento a propria immagine e somiglianza. Tutto questo è quasi certo. Di non certo ci sono i costi. Al di là della propaganda, di costi non

si parla, né di sistema di calcolo del tributo. Sarà solo un tanto al chilo? Varrà ancora la regola dei metri quadri di abitazione e numero dei componenti famigliari? In ogni caso penseremo mica di risparmiare? Noi sicuramente non risparmieremo, ma è garantito che qualcuno ci guadagnerà moltissimo. Ester


Corsi di difesa personale

L

a stagione della Polisportiva Castellettese sezione Ju Jutsu inizia carico di novità. Da martedì 4 settembre infatti le lezioni hanno ripreso il via nella bella struttura del Palazzetto Castelvero a Castelletto d’Orba e non più nella palestra comunale delle scuole elementari come negli anni precedenti. Anche gli orari hanno subito delle variazioni, mentre per quanto riguarda i giorni non vi sono stati cambiamenti. Le lezioni infatti avranno sempre luogo il martedì e il giovedì ma avranno i seguenti orari: Primo turno 4-7 anni: dalle 17 alle 18, secondo turno 8-12 anni: dalla 18 alle 19.15, terzo turno dai 13 anni in su: dalle 19.30 alle 21. Ma la novità più attesa è relativa all’inserimento di un giorno in più, il lunedì dalle 20 alle 21.30, interamente dedicato agli adulti che desiderano approfondire il ju jutsu in tutte le sue sfumature. L’idea della giornata in più è nata per dare un seguito al corso “sicura di te” dell’anno scorso e dare un orario più consono agli adulti che vogliono studiare un’arte marziale. Nella giornata di lunedì 17 dalle 20 alle 21.30 c'è stata una lezione aperta in cui Alessandro e Romina hanno fornito tutti i dettagli del corso. Marta Calcagno Per ulterior informazioni potete contattare Alessandro 348/545.49.53 e Romina 339/547.36.92

Venerdì 21 settembre è stata intitolata a Novi Ligure la sezione AIA a Stefano Farina

Per ricordare la giacchetta nera

S

i è svolta presso il Polisportivo Geirino di Ovada la prima edizione del memorial intitolato a Stefano Farina il fischietto ovadese scomparso il 23 maggio dello scorso anno all’età di 54 anni. Un atto doveroso verso Stefano che ad Ovada è cresciuto ed abitato a lungo iniziando negli anni 70 a giocare nel settore giovanile dell’Ovada Calcio per poi iscriversi alla fine del 1979 al corso per arbitri della sezione AIA di Novi Ligure e intraprendere quella splendida carriera fino a diventare una figura di spicco a livello internazionale. Farina non si è però mai dimenticato di Ovada dove veniva, prima di tutto a trovare i suoi genitori, e a sostenere alcune sessioni di allenamento e lezioni tecniche per gli arbitri della sezione di Novi Ligure nella pista del Geirino. La sua scomparsa a dir la verità ha colto un po' tutti di sorpresa, lasciando un vuoto anche nel territorio ovadese. In attesa di un ricordo più tangibile che potrebbe essere una targa commemorativa da apporre al polisportivo Geirino, evento già sottoposto all’Amministrazione Comunale di Ovada, sono scesi in campo i rappresentanti della sezione AIA di Novi Ligure e gli “Amici di Stefano”. L’incontro diretto dalla terna composta dall’arbitro Manuela Sciutto e dagli assistenti Simone Zuccotti e Amedeo Marenzana, si è concluso con la vittoria degli “Amici di Stefano” per 4-1, ma al di là del risultato rimane da sottolineare la commozione vissuta, per la verità dai pochi presenti sugli spalti, nonché dagli invitati e dai giocatori. Sono intervenuti per l’Amministrazione Comuna-

le il Sindaco, Paolo Lantero e il consigliere delegato allo Sport, Fabio Poggio, per la famiglia la sorella Barbara con il figlio e il figlio di Stefano Lello giunto direttamente da Roma, per la sezione AIA di Novi Ligure il Presidente Onorario Marietto Pastorello, l’attuale Presidente Massimiliano Fortunato e Camillo Acri mentre tra le giacchette nere ancora in attività l’assistente arbitrale in serie A Giorgio Schenone e l’arbitro di serie B Davide Ghersini entrambi della sezione di Genova. Tutti, grazie alla conduzione dello speaker Enrico Santama-

Lo speaker Enrico Santamaria, la sorella di Farina Roberta, il consigliere delegato allo sport Fabio Poggio e Marietto Pastorello

ria della "Cool Made" di Ovada, hanno ricordato Stefano nei suoi anni di vita, con commozione,

Consulenti Finanziari e Previdenziali

Enzo Prato

18° Memorial “Stefano Rapetti”

L

’Ovadese Silvanese si aggiudica la 18° edizione del Memorial “Stefano Rapetti” con l’organizzazione dell’Unione Sportiva Silvanese e il Comune di Silvano d’Orba a ricordo di quel valoroso giovane deceduto il 7 agosto del 2001 mentre cercava di salvare una vita umana. Dopo che le prime dieci edizioni avevano visto al via formazioni Primavera di società professionistiche, da alcuni anni il comitato organizzatore ha invitato formazioni locali. Così per l’edizione 2018 hanno preso parte l’Ovadese Silvanese al via nel campionato di 1° categoria, la Capriatese impegnata nella 2° categoria piemontese e la Rossiglionese appartenente alla 2° categoria Ligure. Nella prima partita vittoria per 2-0 della Capriatese sulla Rossiglionese con reti di Rovella e

Dionello; nella seconda gara affermazione dell’Ovadese Silvanese sulla Rossiglionese per 1-0 con gol di Chillè ed infine nella partita clou l’Ovadese Silvanese aveva la meglio sulla Capriatese per 1-0 con di Chillè su calcio di rigore. A seguire le premiazioni alla pre-

Piazzetta Stura, 5 - Ovada Via Marengo, 16 - Alessandria Tel/Fax 0143.80149

Gianpaolo Piana Laura Garbero

mentre veniva diffusa la sua voce che riecheggiava nel Polisportivo che tanto ha amato Al

termine dell’incontro premiati la squadra vincitrice, Marietto Pastorello, Camillo Acri mentre è stato consegnato il defibrillatore con il contributo importante degli Amici del Borgo al rappresentante della Servizi Sportivi Maurizio Alverino. Infine l’arrivederci al prossimo anno perché Farina è stato uno di noi che abbiamo sempre seguito ed incoraggiato. Intanto venerdì 21 settembre alle ore 21 a Novi Ligure in Piazza Dellepiane, è stata intitolata la sezione a Stefano Farina.

gianpaolo.piana@finanzaefuturo.it 333 6712602 laura.garbero@finanzaefuturo.it 347 1172567

senza della mamma di Stefano Rapetti, del fratello Fausto oltre all’Amministrazione Comunale rappresentata dal Vice Sindaco Massimiliano Campora, il comitato organizzatore e l’On. Federico Fornaro che ha ricordato nel suo intervento la figura di Stefa-

Un momento della premiazione

no come calciatore e quel gesto eroico che gli è costato la vita e il riconoscimento con la medaglia d’oro al valor civile. Oltre alle premiazioni delle prime tre squadre classificate, riconoscimenti sono stati assegnati al miglior portiere Francesco Bruzzone della Rossiglionese, al capocannoniere Andrea Chillè dell’Ovadese Silvanese, al miglior giocatore Matteo Mossetti dell’Ovadese Silvanese e al miglior difensore Robert Massone della Capriatese e una confezione di vino ai tecnici Maurizio Vennarucci, Ajjor Samir e Pastorino. Soddisfatto il comitato organizzatore per la buona affluenza di pubblico sugli spalti dello “Stefano Rapetti” con la possibilità di destinare una parte dell’incasso in beneficenza. Enzo Prato


30

l’inchiostro fresco Settembre 2018

SPORT Domenica 23 settembre la “12 ore” di tamburello ad Ovada

CAVALLI E DINTORNI

Cavallo vapore

I

l cavallo ha rappresentato per molti secoli il principale, anche se non unico, ausilio animale alla locomozione umana. Elementi in suo favore sono: la conformazione, le dimensioni, la domesticabilità e addestrabilità, ma soprattutto la sua relativa leggerezza e velocità, in particolare se la si confronta ad esempio con un bue la cui utilità è (era) molto più apprezzata per il lavoro nei campi. Ma venne la scienza, la tecnica, la rivoluzione industriale e con essa (anzi, suo motore fondamentale) la macchina a vapore, legata indissolubilmente al nome di James Watt. Naturalmente la macchina a vapore non “nasce” con Watt, e se ne possono trovare vari esempi precorritori: insomma, l'idea di trasformare l'energia termica in energia meccanica sfruttando il vapore non è certo idea di Watt (e per lo meno il nome di Papin merita di essere ricordato). Ma sono stati i miglioramenti essenziali da lui apportati che ne hanno decretato lo straordinario successo, tanto da rappresentare, come già menzionato, uno dei principali fattori scatenanti la rivoluzione industriale. Bene, fin qui abbiamo parlato, sia pur brevemente, di cavalli e di vapore. Ma... il cavallo vapore? Beh, tutti hanno sentito usare questo termine (magari nella versione inglese horse power, abbreviato in HP). Anche perché questa misura di potenza era tradizionalmente usata in ambito automobilistico, anche se in via di lento superamento perché le norme (D.P.R. 802/1982 ) stabiliscono che si debba usare l'unità di misura del Sistema Internazionale, ovvero, guarda caso, il Watt. Come nasce il “cavallo vapore”? Per via di un'abile mossa di marketing di... sempre lui, Watt! Come viene piacevolmente raccontato in un video prodotto dalla BBC (è in inglese): https://www.youtube.com/watch?v=Xym2XNezZ-w L'idea “pubblicitaria” è molto semplice: come faccio a far comprendere a “tutti” quale è la potenza erogata dal mio motore a vapore? Semplice, la confronto con la potenza che è in grado di erogare un cavallo! Watt la misurò e la pose, molto semplicemente, come unità di misura per valutare la potenza erogabile dalle sue macchine a vapore. Così il confronto era facile: mi conviene comprare questa macchina la cui potenza è 10 HP o 10 cavalli? E la macchina di Watt e il “cavallo vapore” hanno accompagnato, tenendosi sottobraccio, il prorompente avanzare della rivoluzione industriale. Ironia della sorte, a rimpiazzare l'uso della sua unità di misura è un'altra unità di misura che porta il suo nome! Fioravante Patrone

Sport & solidarietà in campo R itorna per il 9° anno consecutivo, la 12 ore di Tamburello di Ovada, manifestazione sportiva a sfondo benefico ideata e portata avanti da Vanda Vignolo e Marco Barisione in nome del compianto Roberto Vignolo, atleta prematuramente scomparso per un male incurabile. Anche quest’anno i proventi della manifestazione andranno all’associazione Vela della dott.ssa Paola Varese, organizzazione che fornisce assistenza e supporto ai malati durante le loro cure. È stata così individuata la data di domenica 23 settembre 2018 dalle ore 9.30 alle ore 21.30 presso lo Sferisterio Comunale di Ovada in Via Lung’Orba Mazzini. La macchina organizzativa si è messa al lavoro con tempestività per rendere accogliente l’impianto che ospita la manifestazione, per organizzare la parte sportiva contattando i campioni del tam-

burello e tutti coloro che praticano questa antica disciplina e per raccogliere le offerte di tutti gli appassionati ma soprattutto i benefattori che da sempre hanno sposato questo evento basti pensare che in tutti questi anni si è raggiunta la cifra di

50.000 Euro. Sarà presente il punto ristorazione per il pranzo e la cena, un servizio bar e l’esposizione di cartelloni che illustrano la solidarietà di tutti questi anni. Sul campo e sugli spalti sarà invece un ottimo punto di incontro e ritrovo tra chi

ama lo sport e la solidarietà perché ancora una volta dallo Sferisterio di Via Lung’Orba Mazzini partirà un grande messaggio destinato a risvegliare tutti i nostri cuori. Luisa Russo

Un concorso ippico da fare invidia a “Piazza di Siena”

Bellaria: in sella per il Trofeo Sambor

S

abato 15 settembre a Novi Ligure, alla Scuderia "La Bellaria", si è svolta la terza ed ultima tappa del primo trofeo de “l'inchiostro fresco”: grande successo di partecipazione, con le gare che hanno occupato l'intero pomeriggio, fino all'imbrunire. I concorrenti hanno gareggiato in tre categorie di salto ostacoli: 70, 90 e 115 cm di altezza, da affrontare secondo varie modalità, incluso un cosiddetto “up and down”: in tutto, una cinquantina di percorsi affrontati dai binomi partecipanti. Una bella giornata di sport per i concorrenti, e di svago per i numerosi accompagnatori e supporter. Una menzione speciale per i concorrenti giovanissimi, per chi ha affrontato per la prima volta una gara di salto, per chi si è rimesso

in gioco dopo mesi di lontananza dall'agonismo, ma soprattutto per la diversamente giovane Marina che ha rischiato di... vincere la gara più impegnativa, se non fosse stato per una distrazione riguardo alla sequenza degli ostacoli da affrontare! Complimenti vivissimi a chi si è aggiudicato le coppe di categoria del trofeo: Giada Genovese (ne ha conquistato ben due!) e Cate-

rina Corazza. Ed è a Caterina, a, su Sandy, che va la coppa Sambor, mbor, offerta in ntico cavallo di memoria dell'antico GB Cassulo, chee ha premiato il ente a livello glomiglior concorrente aperitivo offerto bale. E, dopo l'aperitivo dallo sponsor Laa Mesma… arriimo anno per la vederci al prossimo ne del trofeo. seconda edizione tteo Clericii Matteo

Bottega del Pane di Maurizio Salmaso

crescente naturale kamut farro

Via Mazzini, 101-105 - Novi Ligure (AL) - 366.209.57.95


l’inchiostro fresco Settembre 2018

“5000 a coppie”

O

ttima riuscita per l’Atletica Novese che sulla pista del “Costante Girardengo” di Novi Ligure (Al) ha radunato, l’11 settembre, 120 atleti, per l’edizione 2018 della “5000 a coppie”. Il miglior tempo è stato ottenuto dal team di ATA Acqui, composto da Luca Pari ed Alessio Padula. Al femminile successo di Maria Luisa Marchese e Irene Guerra (Atl.Novese). Il Memorial Tiziana Illari, che premiava la società con il maggior numero di atleti al via, è andato ai Maratoneti Genovesi (12 iscritti).

previsto per sabato 22 e domenica 23 settembre 2018 l’appuntamento con la prova ligure 6a del campionato italiano di motocross d’epoca riservata alle moto appartenenti alle categorie GR5 e GR4. Nell’incantevole scenario dello Appennino Ligure nello spartiacque in cui si trova il Comune di Sassello, a pochi chilometri di distanza sia dalla vicina riviera di ponente, sia dal confine con il Piemonte, si disputerà nei giorni 22 e 23 settembre la sesta prova del campionato Italiano di motocross d’epoca, organizzata dal locale M.C. Sassello nella famosa pista Giardinetti di Monte Gippon. L’appuntamento di Sassello è stato scelto quale contesto per l’assegnazione della 1° Trofeo in memoria di Paolo Torta scomparso prematuramente ed

improvvisamente lo scorso febbraio. Ricordiamo che Paolo Torta era il Responsabile Motocross del Comitato Moto d’Epoca e dal 2009 anche Esaminatore del Registro Storico FMI ed era altresì,

oltre che un profondo appassionato del motocross vintage e attivo pilota del campionato italiano epoca, una delle massime espressioni del collezionismo del mitico marchio Maico di cui vantava una collezione di oltre

Castagnata a Bavantorino

S

abato 1° settembre, presso il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, si è tenuto un incontro dedicato alla “Maglia Nera” Luigi Malabrocca, raccontato dal giornalista della “Gazzetta dello Sport” Claudio Gregori. Inoltre, all’interno del Museo, per l’intero week-end, è stata esposta la bici Nilux del 1949 di Malabrocca ed alcune foto inedite della collezione privata della famiglia. L’incontro è stato ideato dalla “Asd Bike Comedy Club”, in collaborazione con il Comune di Novi Ligure e il Distretto del Novese.

100 motociclette. "L'inchiostro fresco" sarà presente alla manifestazione sportiva per redigere un dettagliato reportage.

Federica Riccardi

Giacomo Piombo

Curarsi con la natura

La bava di lumaca

D

omenica 16 Settembre a Bavantorino (Al) si è svolta la Festa Patronale della Madonna della Mercede, con Santa Messa e solenne processione, seguite da intrattenimento musicale e degustazione di panini imbottiti, dolci tipici e ottimi vini locali offerti dalla Pro Loco locale. Bavantorino è una piccola frazione di Sardigliano che si raggiunge facilmente da Cassano Spinola, da cui dista 8 km, percorrendo una bella valle molto panoramica. Le origine del culto della Madonna della Mercede risalgono probabilmente al 1660, quando i superstiti della peste eressero un Oratorio, poi distrutto, del quale fu rinvenuto un “coppo” recante questa data. L’attuale oratorio risale agli anni 1854-1872, datazione testimoniata da un documento vescovile. Ma gli appuntamenti a Bavantorino non finiscono qui.

“Maglia Nera”

23 settembre 2018: Campionato italiano gr5 motocross e gr4

Sassello: Trofeo “Paolo Torta” È

31

L Domenica 14 ottobre vi sarà il tradizionale appuntamento con la 47° “Sagra delle Castagne: caldarroste, crepes e…. puciacrine” organizzata dalla Pro Loco, in attivo ormai dal 1971. Una giornata all’insegna del divertimento, con caldarroste a

volontà e buon vino, accompagnati da musica e balli nel Centro Sportivo del paese con la “Patty Baroni Band”. Federica Riccardi

a bava di lumaca è ricavata durante la preparazione di Helix aspersa (chiocciola) per usi commestibili. La secrezione è raccolta e filtrata in due stadi, il primo di sgrossatura ed il secondo di brillantatura, che dà il prodotto finito. La bava di lumaca è ricca in mucopolisaccaridi, che le conferiscono la caratteristica viscosità, ad azione protettiva, filmogena ed idratante. Contiene acido glicolico, che nella concentrazione presente nella bava agisce da idratante, ed allantoina ad azione restitutiva e protettiva. Trova quindi indicazioni in prodotti anti-age, restitutivi e con effetto filmogeno efficace nel combattere le rughe di espressione. Si estrae usando il metodo della stimolazione manuale.

Il primo passo è la raccolta delle chiocciole bordate, con più di un anno di età; segue il lavaggio con abbondante acqua c o n l'aggiunta di amuchina. Quando le chiocciole sono pulite si procede a muoverle delicatamente con le dita dentro una tinozza per qualche minuto: questo movimento provoca la sbavatura perché è una difesa naturale delle lumache. Ottenuta la bava si ritirano velocemente dalla tinozza, si lavano accuratamente con acqua e si riportano nell’allevamento dove continueranno la loro vita nor-

CAPODANNO A NEW YORK

! o n a m i d a t a t r o Il mondo a p

Via Roma, 111 - 15067 Novi Ligure (AL) • Tel. 0143 51.02.06 - Fax 0143 32.36.65

www.cosmolandia.net • agenzia@cosmolandia.net

male. La bava verrà filtrata e poi microfiltrata per eliminare qualsiasi tipo di impurità. Le chiocciole sono allevate con metodi di agricoltura organica. La crema alla bava di lumaca è arricchita di acido jaluronico, vitamina A, urea, filtro solare e aloe. Farmacia Borgo Fornari

Dott.ssa Clelia Rolih Borgo Fornari (Ge) Tel. 010/964.09.66

dal 29/12 al 03/01

VOLO + HOTEL + TRANSFER

ona a perso use asse inclu ta


32

l’inchiostro fresco Settembre 2018

EVENTI


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.