galletto 1376 del 3 novembre

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DICOMANO S. GODENZO Ultime polemiche prima del voto per la fusione

MOVIMENTO 5 STELLE Incontri e programmi nel Mugello

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Editoriale La chimera dell’acqua pubblica

“Oggi è una giornata epocale Tutti i sindaci di quest’area hanno scelto di andare verso la gestione in house del servizio idrico. Questo significa che al termine della concessione di Publiacqua (il 31 dicembre 2021) l’azienda che gestirà acquedotti, fognature e depurazione sarà interamente toscana”. Aveva affermato il 26 luglio scorso, sotto il solleone, l’assessore al bilancio del Comune di Firenze Lorenzo Perra. E altri amministratori, compresi alcuni mugellani, gli avevano fatto eco, usando gli stessi toni.

Anche sul Galletto avevamo scritto “Finalmente ci liberiamo di Publiacqua”. E’ bastato il cambio di stagione perché arrivasse il contrordine. L’assemblea dell’Autorità idrica della Toscana nell’ultima riunione di ottobre ha annunciato la proroga della concessione a Publiacqua fino al 2024.

Solo dopo arriverà la publicizzazione, Oppure un’altra proroga, dicono i maligni. Ci sta perché la strada sembra che sarà quella di rendere a totale partecipazione pubblica Publiacqua che gestirà la rete idrica di tutta la Toscana e non più solo quella di Firenze, Prato e Pistoia. Per far questo dovranno essere ricomprate le quote attualmente possedute dai soci privati.

E non è detto che al 2024 si siano trovati tutti i soldi necessari. E nonostante il fallimento del così detto “Modello toscano” sarà comunque Publiacqua, pur con un diverso assetto societario, a continuare a gestire la risorsa idrica.

Insomma il “Carrozzone” resta, anzi s’ingrossa.

P. Mercatali

PROVINCIA DI FIRENZE Chiuse per lupi 470 e ovili

FORTETO Lettera delle donne mugellane “riconosciamo gli sbagli”

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San Piero

La Regione: “L’impianto di Massorondinaio deve smettere di fumare”

L’ordinanza di revoca delle autorizzazioni all’asfaltificio di Massorondinaio è una vittoria del Comitato dei cittadini. L’impianto dovrà chiudere. Il Sindaco di Scarperia farà rispettare l’ordinanza regionale “L’ordinanza della Regione è pubblicata sul sito –

dice il Sindaco Ignesti – anche se per il momento non è stata notificata né all’azienda, né al Comune. Non appena ci sarà la notifica l’azienda dovrà chiudere l’impianto e il Comune sicuramente svolgerà tutti i controlli del caso”

La Regione ha motivato la revoca dell’autorizzazione con la mancata ottemperanza a quanto prescritto nella diffida regionale di fine maggio, nella quale si chiedevano provvedimenti ai fini del...

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La Foto della Settimana

Borgo San Lorenzo

Alberi a terra dopo la “tromba d’aria” di Lunedì scorso

Nella foto un albero spazzato via in Viale Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo

Invia le tue foto a galletto@newnet.it

Il PD verso la ricandidatura a sindaco di Omoboni Dopo l’assemblea di martedì scorso del circolo PD borghigiano il segretario Bagni è disteso e ottimista. “Siamo stati tutti d’accordo – dice Bagni– e questo è un buon segno dopo le divisioni degli scorsi anni. La candidatura di Omoboni a Sindaco per un secondo mandato non ha trovato opposizioni e non sono emersi altri nomi che giustifichino eventuali primarie. Certo martedì non abbiamo ufficializzato alcunché. Abbiamo previsto un percorso in cui coinvolgere iscritti e simpatizzanti per analizzare ciò che è stato fatto e cosa è rimasto indietro da parte dell’attuale amministrazione. Ci confronteremo anche con altre forze politiche e sociali. A fine novembre saranno poi il sindaco e la Giunta a promuovere un’iniziativa pubblica in cui presenteranno il lavoro svolto in questi anni e daranno delle indicazioni programmatiche per la prossima consiliatura. Sono soddisfatto di come con l’assemblea di martedì – conclude Bagni – è iniziato il confronto che ci porterà al voto l’anno prossimo. Anzi ho visto in molti iscritti entusiasmo e determinazione che dopo i risultati delle politiche del marzo scorso sembravano essersi persi”.

P. Mercatali

Una banca con i piedi per terra, la tua.

w w w. b a n c o fi o r e n t i n o. i t

2 Politica

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

Fusione Dicomano San Godenzo

Ultime polemiche prima del voto per il referendum Le forze politiche e i loro militanti sono impegnati nel rush finale della campagna per il voto di domenica 11 e lunedì 12 novembre che vedrà gli abitanti di Dicomano e San Godenzo esprimersi a favore o contro la fusione tra i due comuni.

Il voto è consultivo, ma è chiaro che avrà un forte peso politico.Il Sindaco di Dicomano Passiatore, schierato per il sì, aveva lanciato la sfida di un dibattito pubblico con il Comitato “Difendi San Godenzo” sostenitore del no. Il Portavoce del Comitato, Petronici non ha raccolto l’invito. “A scanso di equivoci e per prevenire incomprensioni e inutili polemiche – spiega Pe-

tronici - desideriamo chiarire la posizione del comitato “Difendi San Godenzo” sul confronto tra il Sì e il NO previsto a Dicomano per lunedì 29 ottobre. Nessun rappresentante del comitato si è presentato al dibattito al dibattito per tre motivi.

In primo luogo perché abbiamo ripetuto più volte che questa non è una campagna elettorale, bensì una campagna referendaria, dove la scelta non è tra i candidati, ma sui programmi e sulle idee e reputiamo che un dibattito alla fine otterrebbe l’effetto opposto a quello voluto, cioè confonderebbe ancor di più le idee dei votanti. Siamo, invece, dispo-

nibili a “interviste doppie” in stile Le Iene, in radio, tv o carta stampata, in modo da rispondere separatamente a tutte le domande e mostrare le posizioni di entrambi gli schieramenti. In secondo luogo non parteciperemo perché riteniamo corretto che a un evento organizzato a Dicomano vengano dibattute le ragioni del SI’ e del NO dei dicomanesi alla fusione. Sicuramente ben diverse d a quelle dei sangodenzini che il nostro comitato rappresenta.

In terzo, ed ultimo luogo, ricordiamo che giovedì scorso si è già svolta la nostra presentazione, dove abbiamo avuto modo di confrontarci con la

cittadinanza di San Godenzo.

Presentazione –prosegue Petronici – che ha visto il “tutto esaurito”e durante la quale abbiamo di nuovo smascherato le promesse illusorie e illogiche delle amministrazioni comunali Nel frattempo il Sindaco di Dicomano Passiatore ha aperto su facebook un filo diretto con i cittadini per spiegare le modalità e i vantaggi della fusione. Notizie tecniche sullo svolgimento del voto arrivano dalle amministrazioni comunali che informano che “I prossimi 11 e 12 novembre si terrà il referendum consultivo per la fusione dei Comuni di Dicomano e San Godenzo e l’istituzione del Comu-

ne di Dicomano e San Godenzo.

I cittadini potranno esprimersi domenica 11 novembre dalle ore 8.00 alle ore 22.00 e lunedì 12 novembre dalle 8.00 alle 15.00. Per votare è necessario recarsi ai seggi elettorali muniti di documento di riconoscimento e tessera elettorale. Chi avesse smarrito la tessera può richiederla all’Ufficio Elettorale del Comune di residenza.

Per maggiori informazioni è possibile consultare i siti internet istituzionali www.comune. dicomano.fi.it e www.comune. san-godenzo.fi.it o rivolgersi all’Ufficio Relazioni al Pubblico del Comune. In questi giorni, intorno alle ore 19, nelle

case dei cittadini di Dicomano e San Godenzo squillerà il telefono. E’ stato infatti attivato un servizio informativo relativamente alle utenze telefoniche fisse nei due comuni, con un messaggio registrato che ricorda ai cittadini l’appuntamento del referendum consultivo dando indicazioni su come ricevere informazioni per l’esercizio del voto. ùPer i sindaci di Dicomano e San Godenzo la consultazione popolare dell’11 e 12 novembre è un importante momento di democrazia diretta ed invitano per questo i cittadini ad un’ampia partecipazione e a esprimere la propria volontà.

Movimento 5 stelle

Incontri e programmi per il Mugello Nel fine settimana scorso la parlamentare pentastellata Yana Chiara Ehm ha visitato Borgo San Lorenzo e Dicomano, dove è in corso la campagna per il voto al referendum sulla fusione tra Dicomano e San Godenzo. L’On. Yana Ehm è di origini mugellane. Infatti, pur essendo nata in Germania, è nipote del Prof. Federico Sicuteri, luminare della medicina, nato a Razzuolo e che molti in Mugello (specie i più anziani) ricordano bene per aver esercitato la professione medica a Borgo alla Casa di Cura San Lorenzo.

Il gruppo Cinquestelle del Mugello con il portavoce regionale Gabriele Bianchi e con la parlamentare mugellana hanno effettuato un’ispezione alla nuova palestra di ginnastica artistica dietro il campo sportivo Romanelli che ha susci-

tato tante lamentele da parte dei cittadini residenti in quella zona. Il gruppo locale del M5S ha da subito offerto il proprio sostegno, rilevando un comportamento inadeguato da parte dell’Amministrazione che ha imposto la propria decisione, senza coinvolgere i cittadini interessati. I Cinquestelle mugellani si sono espressi anche su altri argomenti di stringente attualità sul territorio borghigiano. Ecco le loro valutazioni e proposte riguardano: 1. Il tema della sicurezza presso la Scuola Media “ Giovanni della Casa”: la dirigente ha addirittura sospeso la ricreazione, suscitando allarme fra i genitori che hanno presentato un esposto alle autorità competenti per fare chiarezza sulla reale situazione di pericolo nell’istituto. In questo caso la politica ha il dovere di ascol-

tare tutte le parti in causa per trovare un equilibrio tra sicurezza e offerta formativa.

2. Il previsto aumento della TARI del 15% con la nuova modalità di raccolta rifiuti denominata “porta a porta”: riteniamo questo aumento – dicono i 5S - uno schiaffo a tutti i cittadini e imprese che tengono al nostro ambiente e che sono interessati a voler fare una vera raccolta differenziata. Un attivista del nostro Meetup si è confrontato con alcuni sindaci 5 stelle sul tema durante la manifestazione nazionale “Italia 5 Stelle” tenutasi presso il Circo Massimo. In quella occasione è stato spiegato che nei piccoli comuni sotto i 90’000 abitanti è possibile evitare gli aumenti delle tariffe con un impegno forte dei singoli comuni insieme alla partecipata dei rifiuti, finalizzato alla riduzione degli sprechi e della mas-

sima semplificazione per cittadini e imprese, con una campagna informativa capillare che coinvolga tutti i cittadini (compresi gli anziani), associazioni, scuole, imprese. L’amministrazione di Borgo San Lorenzo si vanta di aver fatto una campagna informativa con molti incontri pubblici, che però non risultano così efficaci nei confronti degli anziani.

3. La scarsa manutenzione delle strade: Il dissesto del manto stradale e le relative buche richiedono interventi molto costosi non più rinviabili. Particolare attenzione merita la zona del Ponte Rosso, dove in passato la ditta committente responsabile del lavoro non ha ultimato quanto previsto e adesso non esiste più in quanto è fallita. Un eventuale intervento di ripristino definitivo del sottofondo stradale di viale Giovanni XXIII,

risulterebbe molto costoso per le casse dell’Amministrazione Comunale o l’Unione dei Comuni.

Per ridurre l’impatto di questo investimento, proponiamo di attingere dai proventi derivanti dalle sanzioni del codice della strada come descrive l’articolo 208 del Dlgs 285 /1992, modificato dalla legge 120/2010.

Un’ultima riflessione, di carattere politico, riguarda il cosiddetti “cambi di casacca” che si sono verificati un po’ troppo frequentemente, anche a livello locale e regionale all’interno di maggioranze e opposizioni. E’ noto il caso del consigliere comunale Gozzi, eletto tra le fila del M5S e passato di recente alla Lega. Dispiace che un eletto con i voti del Movimento non abbia avvertito l’esigenza morale di lasciare lo “scranno” di consigliere, prima di passare ad un’altra formazione politi-

ca. non resta che augurarci che la scelta del Gozzi possa giovare alla comunità borghigiana.

Tuttavia, per ovviare a certe forme di “transumanza” il gruppo pentastellato di Borgo si impegnerà a creare una lista, per le prossime elezioni amministrative, in cui i candidati sottoscrivano il medesimo codice etico adottato a Roma: saranno comminate multe a chi cambia schieramento politico o non rispetta gli impegni presi.

Teniamo a ribadire che il M5S non fa alleanze preelettorali, ma collabora sui temi nell’interesse dei cittadini. Per quanto riguarda il programma, formulato in dieci punti, si invitano tutti i cittadini a fare proposte, a fornire suggerimenti, a partecipare attivamente in vista di un cambiamento che potrebbe realizzarsi a breve anche in Mugello.

Segue dalla prima

La Regione: “L’impianto di Massorondinaio deve smettere di fumare”

... “mantenimento delle condizioni previste dal provvedimento di autorizzazione e eliminare l’emissione diffusa generata dal prodotto finito”.

Secondo la Regione la ditta “non ha adeguatamente rappresentato le caratteristiche tecniche del [sistema di mitigazione], sicché non è comunque possibile procedere alla valutazione, per gli aspetti che ineriscono alla tutela ambientale, di quanto proposto, non indica la tempistica con la quale ha intenzione di attuare tale progetto, e non prevede alcuna soluzione, per l’eliminazione delle emis-

sioni diffuse non autorizzate, da attuare nelle more della realizzazione del suddetto progetto e quindi non dà alcuna evidenza dell’immediato ripristino delle condizioni autorizzative”.

Nel testo dell’ordinanza regionale si fa riferimento anche a una recente nota dell’Arpat, a proposito delle “emissioni odorigene”, che contiene elementi di palese preoccupazione per la salute pubblica. Conviene leggere quanto messo nero su bianco da Arpat.

“Relativamente a quanto sostenuto per le emissioni diffuse ‘di vapore acqueo’ ed alle relative

emissioni odorigene (assimilate dalla parte alle emissioni odorigene derivanti dal trasporto di pizze), si evidenzia che:la letteratura bibliografica di settore definisce il bitume una miscela di idrocarburi e derivati che risulta di difficile identificazione in quanto la composizione qualiquantitativa è complessa e variabile perché derivata dal petrolio.

Da tali ricerche risulta assodato comunque che il bitume, in seguito a processi di riscaldamento, subisce processi di cracking termico delle complesse molecole organiche costituenti, generando così fumi ed aerosol con presen-

za di idrocarburi aromatici, tra i quali spiccano gli Ipa in quantità notevolmente superiori a quelli originariamente presenti. Gli studi di monitoraggio dell’esposizione effettuati in varie regioni italiane chiariscono la presenza di Ipa, considerati cancerogeni o sospetti tali, sia nei materiali che nei fumi emessi, pur con alcune differenze nei livelli espositivi, oltre all’emissione di idrogeno solfuro, gas di elevata tossicità acuta;l’esame delle schede di sicurezza dei bitumi delle società Eni, Bitem e Iplom, fornite dalla stessa società Bindi durante i sopralluoghi effettuati, conferma-

no l’emissione di fumi derivanti dal riscaldamento del prodotto e – tra i possibili effetti per l’uomo – la presenza di idrocarburi policiclici aromatici e solfuro di idrogeno”. Il sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti esprime soddisfazione: “Finalmente la Regione Toscana si è espressa sull’argomento: più volte avevamo sollecitato un intervento, anche perché la tutela della salute pubblica richiede che si faccia chiarezza sui problemi e si prendano decisioni tempestive. Ora da parte nostra verificheremo con attenzione che l’impian-

to ottemperi quanto disposto dalla Regione, ovvero cessi le attività di produzione del conglomerato. Si poteva far prima? Se si legge l’atto regionale si capisce che quella di Massorondinaio non era certo una situazione semplice, con un ingorgo giuridico, e complesse valutazioni tecniche. La gente, giustamente preoccupata, richiede risposte immediate, ma atti del genere devono seguire un iter particolarmente attento, anche per non incorrere in ricorsi che alla fine possono provocare effetti contrari.”.

Borgo San Lorenzo

PD: soddisfazione per i futuri lavori alle piscine Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Borgo San Lorenzo esprime “grande soddisfazione” per l’atto di indirizzo varato nell’ultimo Consiglio Comunale per i lavori di manutenzione straordinaria delle piscine che da, in pratica, il via libera all’utilizzo dei fondi stanziati dall’Unione dei Comuni del Mugello, circa 500 mila euro per il Comune di Borgo, per significativi ed improrogabili interventi sulla struttura. La capogruppo Sonia Spacchini parla di “compimento di

un lavoro importante che in questo anno come consiglieri abbiamo portato avanti”, e continua: “Lo scorso anno, su proposta del gruppo consiliare del PD, il Consiglio Comunale aveva approvato all’unanimità una mozione con la quale si chiedeva alla Giunta Comunale di destinare le risorse stanziate dall’Unione dei Comuni del Mugello per gli impianti sportivi sovra comunali, per procedere sulla struttura delle Piscine del Mugello alle manutenzioni straordinarie che sono

ormai da tempo indifferibili. In quest’anno l’Amministrazione ha lavorato per poter individuare le migliori strade amministrative e tecniche per utilizzare le risorse come avevamo indicato, confrontandosi con il Socio privato (Uisp) arrivando ad ipotizzare come soluzione più efficace la trasformazione della ViviLoSport, società che gestisce la struttura. Con questo atto di indirizzo approvato dal Consiglio la Giunta approfondirà la possibilità che la società diven-

ti interamente a capitale pubblico”.

Tutti sappiamo che negli anni la ViviLoSport ha avuto una significativa trasformazione: inizialmente pensata come strumento utile a completare un’intera area a vocazione sportiva oltre che a gestire l’impianto delle Piscine del Mugello, adesso di fatto è semplicemente il gestore dell’impianto e, precisa la capogruppo PD, “Certamente non ha e non può avere la forza economica anche di effettuare in-

vestimenti a fronte del pareggio di bilancio che non sempre riesce ad ottenere”. Spacchini ringrazia allora Uisp, “che si è sempre resa disponibile e attenta ad accogliere e rispondere alle esigenze pubbliche dell’Amministrazione e che in questi anni è stata un Socio serio e affidabile con il quale il Comune ha gestito con oculatezza e attenzione un impianto pubblico di grande rilevanza e anche di grande complessità”. Ringraziamenti vanno anche alla Giunta comunale e al

Sindaco Omoboni “per aver accolto con sollecitudine la richiesta avanzata dal Gruppo del PD e condivisa dall’intero Consiglio Comunale, affinché tali e significative risorse pubbliche venissero destinate agli interventi prioritari di cui la struttura ha estremo bisogno come testimoniato anche in questi ultimi mesi. Continueremo a collaborare e confrontarci sugli interventi e i progetti che verranno realizzati, ma siamo convinti di aver compiuto oggi un passo importante.”

Attualità 3

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

Borgo San Lorenzo – Scuola media

Ingresso per “barche” Mi hanno incuriosito per diversi aspetti la foto e il commento (“Nell’atrio della scuola media borghigiana si poteva giocare con le barchette... Qualche tempo fu fatto un intervento alla copertura, ma deve essere servito a poco, visto il lago che si è creato...

L’acqua piovana, dal tetto, penetra all’interno in modo copioso. E anche stamani si è dovuto far passare gli studenti da un’entrata secondaria, perché l’ingresso era divenuto inagibile”) pubblicati su Facebook tramite Il Filo la mattina del 28 ottobre (il nubifragio vero sarebbe arrivato nel pomeriggio). La prima domanda che mi sono posto è stata questa: chi ha scattato la foto e l’ha spedita? Qualche genitore arrabbiato o il personale della scuola che, semmai, avrebbe dovuto prontamente intervenire per asciugare l’atrio e ridurre il rischio di scivolamento e caduta invece di fotografarlo? E poi: com’è possibile che ancora non sia stato risolto un problema che si ripete ogni volta piove a vento?

Due questioni collegate ma ben distinte, che hanno avuto bisogno di qualche indagine per trovare le risposte che cercavo.

Ho così scoperto che quel giorno il personale delle scuole non doveva fare la sorveglianza, dal momento che a causa di un’assemblea sindacale i ragazzi sarebbero entrati alle ore 10,20, e che quindi: chi ha fatto la foto e l’ha divulgata quasi certamente non è un esterno ma è un interno, e se così venisse confermato, invece di scattare foto e mandarle su facebook avrebbe potuto e dovuto prima segna-

Via i semafori e le isole spartitraffico Un incrocio complicato e caotico che necessitava di un intervento: Borgo San Lorenzo avrà la sua mini rotonda che semplificherà notevolmente il transito e darà ordine alla zona. Hanno preso il via così i lavori per la sistemazione definitiva della viabilità di questa aerea. Un intervento utile anche allo spostamento del mercato settimanale del martedì. Via i semafori, le isole spartitraffico, rifacimento della segnaletica orizzontale e degli attraversamenti pedonali. Il traffico sarà regolato grazie ad una mini-rotatoria che distribuirà le auto nelle diverse arterie che si incrociano nella Piazza. “Dopo Piazza Gramsci si procederà anche con l’intervento di sistemazione dello slargo all’intersezione tra Via Bandini e Via Giovanni della Casa, un’occasione spiega il Sindaco Omoboni - per ridare decoro e ordine al traffico di questa zona “ Con l’avvio dei lavori sono stati disattivati i semafori dell’area che verranno rimossi. Si richiede attenzione fino all’ultimazione delle opere. La nuova sistemazione di Piazza Gramsci è effettuata dal personale del Cantiere Comunale.

Borgo – Scarperia e san Piero Sostituzione dei contatori del gas

lare il fatto ai tecnici comunali, poi passare il cencio o comunque liberare l’atrio dall’acqua prima dell’arrivo degli studenti, visto che il tempo c’era, invece di farli passare da un’entrata secondaria.

Su questa mia perplessità ho sentito cosa ne pensasse il sindaco Omoboni che mi ha così commentato: “Le segnalazioni sono sempre ben accette, ma bisogna che chi le fa capisca che queste devono essere inoltrate agli organi competenti, in questo caso il Comune, e non sui social: facebook non è certo un canale ufficiale che i tecnici comunali presidiano 24 su 24!

Sempre che l’obiettivo di chi segnala sia voler risolvere la situazione e non fomentare polemiche. Ti faccio un esempio: tempo fa, qualcuno ha fotografato per tre giorni di fila e messo su facebook un sacchetto dell’immondizia lasciato lungo una strada comunale. Mi chiedo: se questo soggetto avesse avuto un minimo di senso civico, se non la prima volta, se

non la seconda, almeno la terza volta non avrebbe fatto meglio a raccogliere il sacchetto delle immondizie?”

E veniamo alla seconda questione: come e perché continua ad arrivare acqua piovana nell’atrio della scuola? Quali interventi sono già stati posti in essere? Perché non hanno funzionato?

Come si intende risolvere il problema?

Anche in questo caso mi è parso doveroso sentire il sindaco: “Abbiamo verificato e ripristinato l’integrità della guaina nella giunzione tra la porzione di atrio – risponde il Sindaco -con la lamiera grecata con quella invece di lastrico solare inguainato. Dopo di che abbiamo ripulito la gronda e il pluviale, la calata, dove abbiamo trovato anche una bottiglia incastrata. La problematica è oggi pressoché sicura: una scarsa pendenza della lamiera con una insufficiente struttura di smaltimento

dell’acqua che arriva nella gronda. In questo momento possiamo solo attuare un intervento drastico che consiste nel tagliare le gronde in maniera che l’acqua quando arriva abbondante col vento di scirocco, perché solo in queste condizioni l’atrio si allaga, possa essere scaricata lateralmente senza che la gronda la riporti all’interno della struttura, passando sotto la lamiera e quindi, una volta che va all’interno, siccome tutta la sottostruttura della lamiera non è inguainata, l’infiltrazione va a finire tutta nell’atrio”. Questo per gestire l’emergenza, ma come si intende operare per risolvere la questione una volta per tutte? Risponde Omoboni: “C’è un finanziamento di 1 milione di euro per l’adeguamento antisismico dell’ala destra della Don Minzoni e il rifacimento totale dell’atrio. Risolveremo quindi, presto, il problema alla radice”.

Scarperia San Piero

Donna sfrattata, il sostegno non è mancato SdS e Comune Scarperia e San Piero spiegano come

Nel numero scorso avevamo scritto della donna sfrattata da un appartamento a Scarperia e

Borgo san Lorenzo - Piazza Gramsci Al via i lavori per la mini-rotonda

andata a dormire in macchina nei pressi di Vicchio. Il Sindaco di Scarperia San Piero aveva spie-

gato l’aiuto proposto alla donna dal comune e sostanzialmente rifiutato. Ora con una nota con-

giunta, che pubblichiamo, Società della salute e Comune di Scarperia e San Piero forniscono ulteriori spiegazioni sul caso.

“La signora, residente nel comune di Scarperia e San Piero, ha subìto uno sfratto. Per questo motivo il Comune ha attivato tramite la SdS Mugello i Servizi sociali che hanno agito subito nei suoi confronti con i sostegni previsti nei casi di difficoltà sociale ed economica. Tra questi, come risposta immediata alla sua situazione di necessità le è stata proposta una soluzione abitativa temporanea, ossia un alloggio previsto dal Comune per situazioni di fragilità ed emergenze abitative, “Cas inComune”, che ha una durata di 6 mesi. La signora, tuttavia, ha rifiutato questa possibilità. Nonostante questo rifiuto, e la presenza comunque di un contesto familiare, nei confronti della signora si procederà a un nuovo tentativo di sostegno, con la soluzione alloggiativa emergenziale e la misura ReI - reddito di inclusione - che prevede un contributo economico e l’avvio di un percorso monitorato dai servizi sociali, che include anche il contatto con il Centro per l’Impiego per un’eventuale collocazione occupazionale. Misura che peraltro era già stata attivata”.

Toscana Energia distribuzione del gas, sta effettuando sostituendo i contatori del gas con nuovi misuratori elettronici dotati di tele lettura a Borgo e Scarperia San Piero. E’ un’attività che interessa tutto il territorio servito dalla società secondo una graduale pianificazione temporale. Toscana Energia sta avvisando i clienti tramite lettere. Si sottolinea che quest’attività non ha alcun costo per il cliente. Per procedere alla sostituzione del contatore, gli utenti dovranno essere presenti nelle loro abitazioni il giorno previsto per le operazioni, secondo l’appuntamento comunicato tramite lettera con congruo anticipo. L’intervento è imposto da obblighi di normativi e non si può quindi rifiutare la sostituzione. Gli operatori incaricati non sono autorizzati a chiedere somme di denaro o informazioni di tipo commerciale, sono muniti di tesserino di riconoscimento e si recano presso il luogo dell’intervento per il tempo strettamente necessario a sostituire il contatore e verificarne la funzionalità.Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http:// www.toscanaenergia.eu (sezione contatori elettronici).

Forteto Nuova condanna per Fiesoli e altri della setta

La settimana scorsa la Corte d’appello di Firenze ha pronunciato una nuova sentenza di condanna per il Fiesoli e altri imputati della setta del Forteto dopo che la Cassazione aveva chiesto di ridefinire la pena per un vizio formale nella precedente sentenza. Il Fiesoli è stato condannato14 anni e 10 mesi, Daniela Tardani 6 anni e 4 mesi. Gli imputati, che da questa estate erano a piede libero, dovranno ora tornare in carcere. Il procuratore generale Bocciolini aveva richiesto 17 anni e sei mesi per Fiesoli, sei anni e dieci mesi per Daniela Tardani e altre pene per altri imputati.

Dicomano Chiusura sportello lavoro

Per tutto il mese di novembre per motivi organizzativi Lo sportello lavoro presso il Comune di Dicomano resterà chiuso.

Borgo San Lorenzo Interventi sulle Piazze ridimensionati e a spese del Comune

Il progetto d’interventi sulle piazze del capoluogo ideato dall’amministrazione comunale non andrà in porto. Nessun privato è disposto a farsene carico in cambio dei proventi dai parcheggi a pagamento.

Dopo due gare andate deserte il comune ha deciso che farà da solo e farà di meno Si vuole sistemare anzitutto piazza Dante e piazza Vittorio Veneto: “Si prevede il rifacimento dei marciapiedi davanti al municipio e una riqualificazione dei giardini di piazza Dante, - dice il Sindaco Omoboni - l’intervento in piazza Vittorio Veneto, e una quota parte di asfaltatura dei tratti stradali comunali. Con qualche limitazione, per quanto riguarda piazza Dante. Perché non si farà l’intervento più controverso, la pedonalizzazione del tratto di strada davanti al Municipio. Omoboni aggiunge: “Oltre a questi due interventi saranno finanziati con risorse proprie gli stalli di sosta per il capolinea bus di Viale Pecori Giraldi e la sistemazione dell’incrocio di piazza Gramsci (lavori già iniziati vedi altro articolo), due interventi che permetteranno di raggiungere due obiettivi importanti: lo spostamento degli autobus da Piazza Vittorio Veneto e l’avvio della sperimentazione del nuovo mercato a inizio anno”.

Londa 2018. Tanti lavori sulle strade

Interessati il capoluogo e le frazioni di Rincine Vierle, Bucigna, Samucheta, Petroio e Fornace Il 2018 è stato un anno particolarmente intenso per le manutenzioni stradali nel territorio di Londa. Andando per ordine il primo intervento è stato quello relativo alla strada Vierle Sambucheta che è stato suddiviso in tre tranche una di 19.965 euro, una di 11.000 euro ed uno più corposo di 74.259 euro. Due interventi da 2.000 e 3400 euro serviti per piccole manutenzione della strada di Rincine e per l’istallazione dei guard rail sulla strada di accesso al lago. Un cospicuo intervento da 35.000 euro è in corso adesso e riguarda ancora le strade comunali di Rincine, di Petroio e della frazione di-Fornace e nel capoluogo via Giovanni XXIII, via del Moscia, via del Gorazzaio e il rifacimento del marciapiede di via Dante. Entro l’anno un altro investimento di 19.000 euro di lavori riguarderà il posizionamento di nuovo guard rail in via di Rincine, via del Moscia, e di una nuova pensilina in via di Casa Nuova e altri piccoli lavori di messa in sicurezza stradale nel capoluogo e nelle frazioni. “Siamo molto soddisfatti - affermano il Sindaco Aleandro Murras, il Vicesindaco Barbara Cagnacci e l’Assessore Daniele Palchetti - con questi lavori, in più tranche, durante il 2018, abbiamo realizzato circa di 3 km di nuova pavimentazione, ripresa a tappeto delle buche e posizionato oltre 500 metri di guard rail. Nostro obiettivo è risolvere gran parte dei problemi di sicurezza delle nostre strade, e per questo abbiamo investito una somma ragguardevole per il nostro comune:165.000 euro”.

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Economia e territorio

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

Nasce Impresa Mugello La nuiova Associazione vuole difendere l’Autodromo da quanti lo hanno messo “sotto accusa” per l’eccessivo rumore dei centauri per 260 giorni all’anno Un territorio da promuovere, sostenere e valorizzare, un Autodromo che ne è il principale volano economico e turistico. Impresa Mugello nasce lo scorso 24 settembre grazie ad una rete di privati e imprese per far fronte alla minaccia mossa da alcuni cittadini nei confronti di una delle principali attrattive del territorio: l’Autodromo Internazionale del Mugello. L’associazione ha quale primo obietti-

vo l’intento di valorizzare e salvaguardare l’indotto economico dell’intero territorio mugellano, informando i cittadini sui dati reali inerenti al turismo promosso per 10 mesi l’anno proprio dalle attività svolte nell’autodromo.

E’ fondamentale riuscire a dare continuità a un sistema che ha contribuito alla promozione del territorio dal 1974 fino ad oggi, sensibilizzando chi, senza una effettiva conoscenza del contesto

socio-economico, dello sport motoristico, delle statistiche inerenti il grande numero di persone occupate sul territorio grazie alle attività in autodromo, pensa di poter suggerire anche soluzioni per la gestione dell’impianto.

Impresa Mugello nasce per far fronte ad un problema reale dichiara il Segretario dell’associazione Gianluca Selvi il rischio di perdere di vista l’importanza rappresentata dalle attività svolte dall’ Au-

todromo del Mugello nell’arco dell’anno. Qui si tratta di capire un basilare principio di tutela dell’interesse pubblico, che dovrebbe essere oggetto di interessamento della amministrazione pubblica in primis. Non è pensabile che gli interessi privati ed egoistici, quindi subordinati per natura a quelli pubblici quali il mantenimento dell’occupazione, lo sviluppo della riconoscibilità del territorio mugellano a livello nazionale e inter-

nazionale, possano mettere a repentaglio la continuazione delle numerose aziende nate e cresciute grazie allo sviluppo continuo recato dall’Autodromo del Mugello dal 1974. Stiamo lavorando ad un incontro con il quale vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sul reale impatto economico generato dall’Autodromo del Mugello sul territorio e nel quale contesteremo - dati alla mano – le inesattezze sulle prove ri-

servate agli amatoriali, che - tra l’altro - costituiscono i due terzi dell’impatto economico di cui sopra. Certo è che stiamo raccogliendo numerosissime adesioni di privati cittadini, artigiani e imprenditori del territorio, segno evidente del radicato attaccamento, appassionati o meno, nei confronti dell’autodromo che in oltre 40 anni di attività ha portato benefici importanti a tante famiglie.

Provincia di Firenze

Chiuse per lupi 470 stalle e ovili Dal 2010 al 2017 chiuse il 48,2% di aziende di ovini e caprini

e il 15% di bovini-bufalini, per un totale di 470 addii a stalle e ovili Dati choc su cui la Regione non

Vaglia Lupo investito sulla Bolognese

Con tutta probabilità è un lupo l’animale investito da un’auto alcune notti fa sulla Bolognese tra Campolungo e Vaglia. La carcassa dell’animale è stata recuperata degli operai comunali e – come scrive il Sindaco di Vaglia Borchi – sono stati avviati gli accertamenti

riesce a incidere» Questi sono i dati sconcertanti forniti dalla giunta toscana in risposta a un’interrogazione. E stalle e ovili della provincia fiorentina si trovano per la maggior parte proprio in Mugello e Alto Mugello che sono le zone più estese e a più alta intensità agricola della Città metropolitana. del Capogruppo di Forza Italia in Regione Maurizio Marchetti.

“Nella provincia di Firenze l’attività di allevamento ha subito perdite drammatiche – ribadisce Marchetti - con 470 aziende che hanno chiuso stalle e ovili. In dettaglio, si è registrata una perdita del -48,2% per quanto riguarda ovini e caprini, con numero di allevamenti che in valore assoluto sono crollati da 818 a 424, e del 15%, da 508 a 432, nel comparto bovino-bufalino. Proprio per mucche & Co le aziende con oltre 5 capi andate perdute sono state 48, con un salto all’in-

dietro da 269 a 221 allevamenti pari al -18%. Dinanzi a tutto questo la Regione ha dimostrato e dimostra di non saper né agire né reagire»: a suonare l’allarme è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.

«Si tratta di numeri che per quanto riguarda Firenze e le sue aree provinciali, pianure e montagne, - prosegue Marchetti fanno impressione. Stiamo perdendo un patrimonio non solo produttivo, ma anche culturale che caratterizza i nostri territori. Per non parlare della perdita in termini di valore genetico per quanto riguarda la selezione di alcune delle nostre razze autoctone. Le predazioni sono tra i fattori che maggiormente indeboliscono il settore, ma invocare il Piano lupo come sta facendo la Regione non basta, e l’assessore non può non saperlo. Lui stesso conta in Toscana 600 lupi più al-

trettanti ibridi. Il Piano lupo consentirebbe prelievi massimi del 5% di esemplari, pari a 30 lupi.

Si può pensare che una simile misura di contrasto, oltretutto a carico di una specie protetta, sia risolutiva? Non credo davvero.

Agire sui 600 ibridi, invece, forse sì che lo sarebbe. Allora, piuttosto che giocare a scaricabarile, meglio sarebbe procedere con catture e sterilizzazioni di quegli esemplari non specie protetta. Basta avere un pallottoliere per capirlo. Asserire il contrario è una presa in giro”.

Per Forza Italia la proposta è una: “Ribaltare l’approccio strategico. La sinistra si affida a politiche di indennizzo dei danni che lasciano a carico dei pastori tutti gli oneri di spesa legati a prevenzione e burocrazia, e che risarciscono in tempi troppo dilatati per essere sostenibili per i piccoli allevatori. Noi vogliamo partire da prima del danno ed evita-

re che si verifichi: misure incentivanti rispetto agli strumenti di difesa passiva e contenimento degli esemplari ibridi sono azioni non più rinviabili».

«Questi dati dimostrano ciò che noi, ascoltando le ripetute richieste d’aiuto che giungono dagli operatori del settore e viste le misure messe in campo dalla Regione, sosteniamo da tempo, ovvero – incalza il Capogruppo regionale di Forza Italia – che finora la sinistra che governa la Toscana non è stata capace né di gestire la fauna selvatica, da un lato, né, dall’altro, di accompagnare e sostenere le nostre aziende zootecniche, i nostri allevatori e i nostri pastori alla cui opera noi non intendiamo rinunciare. Da parte della sinistra manca la volontà politica di affrontare la questione con serietà ed efficacia. Dal 2020, quando vinceremo le elezioni regionali, ci penseremo noi».

Firenze – Accademia dei Georgofili

I prodotti del Mugello tra le eccellenze toscane Un incontro tra gli amministratori, allevatori e agricoltori del Mugello, gli studiosi dei Georgofili e la grande distribuzione E’ stato dedicato al Mugello l’incontro di martedì scorso del fortunato ciclo “I territori della Toscana e i loro Prodotti”, all’Accademia dei Georgofili a Firenze, organizzato da Anci Toscana e Accademia dei Georgofili con il patrocinio di Unicoop Firenze. Una serie di eventi, che hanno come obiettivo quello di valorizzare le aziende e i produttori locali, creando anche un nuovo rapporto con la grande distribuzione: i prodotti locali offrono infatti notevoli opportunità di tradizione e freschezza.

“Questa iniziativa nasce – commenta Marina Lauri di Anci Toscana – dalla forte volontà dell’allora presidente dell’Accademia Giampiero Maracchi di incontrare i territori della Toscana attraverso i produttori, in particolare le piccole aziende con produzioni di nicchia che caratterizzano fortemente il nostro territorio, ma che a volte non hanno la forza o la capacità di farsi conoscere e di far comprendere quanto siano di alto valore le loro produzioni.

“Ci sono due fattori importanti – ha sottolineato Paolo Omoboni, presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello – che spiegano questa iniziativa di valorizzazione dei nostri prodotti: il territorio, che ha delle risorse incredibili e che per estensione rappresenta un quarto della superficie agricola dell’Area Metropolitana di Firenze, e la sinergia che esiste tra gli imprenditori e le amministrazioni pubbliche “Il Mugello è un entità unica – spiega Federico Ignesti, assessore all’Agricoltura dell’Unione dei Comuni del Mugello – che congiunge tramite la sua estensione i territori della città metropolitana di Bologna e di Firenze. Abbiamo tanti prodotti d’eccellenza, come il Marrone IGP, vera punta di diamante del settore della castanicoltura, il Tartufo, ma anche l’allevamento di ovini e soprattutto bovini da cui si ricava una carne di alta qualità e un latte inserito nella grande distribuzione tramite la Mukki.

Anche il grano e le patate sono di grandissima qualità, ma di quantità magari inferiore ad altri prodotti.

Tutti questa varietà enogastronomica è un tratto distintivo del nostro territo-

rio, ed un elemento fondamentale per la promozione turistica. La sfida ora sarà nei tipi di investimenti che verranno fatti nel prossimo futuro, che riguarderanno il distretto agricolo e la filiera Bio. “Siamo sempre stati orientati alla ricerca dell’eccellenza del prodotto – racconta Luca Musumarra, responsabile marketing della Mukki – Va da sé che il territorio del Mugello per motivi storici e di prossimità è un territorio estremamente importante per la nostra produzione, tanto aver creato una serie di prodotti proprio con il nome del Mugello. Ad oggi sono 28 le aziende medio piccole, alcune di queste a produzione biologica, spesso a conduzione familiare, che producono circa quattordici milioni di litri di latte all’anno, per un valore economico di 7 milioni di euro. Il consumatore è sempre più attento nello scegliere prodotti di qualità. E la via del Latte, unica in Italia, vuole coniugare sia gli aspetti produttivi che quelli enogastronomici e culturali di questo territorio”.

Sono intervenuti inoltre Elvio Bellini, presidente del Centro di Studio e Do-

cumentazione sul Castagno di Marradi, Alessio Serra, direttore Centro Carni Mugello, Giuseppe Pietracito, presidente Associazione Biologico Mugello, Federi-

co Galeotti, azienda Poggio del Farro, e Giacomo Tatti, presidente del Consorzio Granaio dei Medici.

Ha chiuso il convegno la presentazione e degusta-

zione, molto apprezzata, dei prodotti tipici, a cura di Piera Ballabio responsabile Ufficio Turismo Unione Montana dei Comuni del Mugello.

Società

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

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Scarperia e San Piero

Celebrazioni per i 100 anni dalla fine della Grande Guerra

Due giornate dedicate al ricorn do e alla memoria, con la coln laborazione dei Gruppi Alpini di Scarperia e San Piero, il 3 e il 4 di novembre si terranno le manifestazioni su tutto il tern ritorio di Scarperia e San Pien ro nell’ambito delle celebran

zioni dei 100 anni dalla fine della prima guerra mondian le, in occasione della Giornan ta dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Un ricco programma aperto a tutti i cittadini: Sabato 3 novembre 2018 alle

ore 18.00 si terrà il concern to della Fanfara della Val Can monica, presso il sagrato della Pieve di San Pietro a San Piero; alle ore 19.00 è prevista la den posizione della corona di alloro al Parco della Rimembranza a San Piero a Sieve con suono del

silenzio fuori ordinanza; alle ore 21.15 Concerto della Fanfan ra della Val Camonica presso la Chiesa di SS. Jacopo e Filippo a Scarperia.

Domenica 4 novembre 2018 alle ore 8,45 ci sarà l’alzabann diera presso il Parco della Rin

membranza a San Piero a Sien ve; alle ore 9.30 alzabandiera presso il Monumento ai Caduti in Viale Matteotti a Scarperia, a seguire deposizione della con rona di alloro e suono del sin lenzio fuori ordinanza. Alle ore 10.30 proseguono le cen

lebrazioni con la Santa Mesn sa a Scarperia e alle 11.30 ci sarà un breve concerto deln la Fanfara della Val Camonin ca nell’atrio del Palazzo dei Vicari. Alle 12.00 terminano le celebrazioni con il suono dello storico campanone.

Barberino – L’inaugurazione sabato 10 novembre

“Seconda stella a destra”: una stanza multisensoriale alle Scuole Sabato 10 Novembre alle ore 10:30, presso la Scuon la Media Lorenzo de’ Men dici a Barberino di Mugello (via mons. Giuliano Agresti 18), si terrà l’inaugurazione della stanza multisensoriale “Seconda Stella a destra” ren alizzata dal Comune di Barn berino con il contributo deln la Regione Toscana, di moln te associazioni e cittadini del territorio.

La stanza multisensoriale è uno spazio ludico-educativo, per bambini dai 3 ai 14 anni con gravi disabilità cognitin ve e motorie, allestito seconn do il metodo Snoezelen, ovn vero una metodologia che, attraverso stimoli sensoriali, promuove il contatto umano, il rilassamento e l’attivazion ne in base alle esigenze spen cifiche di chi frequenta l’amn

biente.

Il progetto, nato dall’idea di un gruppo di famiglie barben rinesi su indicazione e suggen

rimento della neuropsichiatra infantile Stefania Bargagna, è stato raccolto del Comune di Barberino che si è attivato

per la realizzazione di questa stanza, che oggi rappresenta il compimento di un primo importante passo in un pern corso più ampio di inclusion ne e integrazione delle disan bilità.

All’inaugurazione partecin peranno il Sindaco di Barn berino di Mugello Giampien ro Mongatti, la Consigliera regionale Fiammetta Capin rossi, il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Barberino Giuseppe Tito, un rappresentante della Son cietà della Salute del Mugeln lo, la dott.ssa Stefania Barn gagna, neuropsichiatra inn fantile dell’unità complesn sa Stella Maris, ed i rappren sentanti dell’associazione Delphino onlus insieme alle mamme promotrici di quen sto progetto.

Rufina Sesta edizione del premio “Nicoletta Tirinnanzi”

Per ricordare la studiosa rufinese scomparsa prematuran mente Si è svolta sabato scorso alla Villa Poggio Reale di Rufina la VI edizione del Premio Nicoletta Tirinnanzi.

Il premio è promosso dall’istituto Nazionale di Studi sul Rin nascimento, in collaborazione con l’Amministrazione Con munale di Rufina, per ricordare la professoressa Nicoletta Tirinnanzi, prematuramente scomparsa a 47 anni. La Tirinn nanzi è stata docente ordinario di Filosofia presso il diparn timento di Scienze Economiche Quantitative e Filosofiche della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Gan briele D’Annunzio di Chieti.

La serata ha visto il saluto del Sindaco di Rufina Mauro Pinn zani e gli interventi dell’Assessore alla Cultura del Comune di Rufina Daniela Galanti e di Michele Ciliberto, Presidenn te dell’Istituto Nazionale di studi sul Rinascimento. Succesn sivamente dopo l’illustrazione dei loro lavori da parte della giuria sono stati premiati i vincitori ex-aequo Giulio Gisonn di e Dario Gurashi.

Borgo San Lorenzo

Un Tempio per la pace. Incontri di meditazione e condivisione Domenica scorsa si è svolto il primo incontro del ciclo di “ Meditare per l’Armonia” , dedicato alla condivisione di letn ture e di un momento di silenzio in meditazione. Un evento che trae ispirazione dall’esperien za dell’associazione fiorentin na Un Tempio per la Pace, che è impegnata a realizzare ocn casioni di dialogo per la pace da quando, nel 1996, iniziò a coltivare il sogno di creare un luogo dove potessero inconn trarsi in pace i fedeli di relin gioni diverse - è dunque dal 1996 che l’associazione è attin va e non, come erroneamenn te scritto nell’articolo dedican to all’interno del numero del 27 ottobre scorso, dal 2015; ci scusiamo con i lettori - . Da aln lora, quel tempio non è divenn tato un edificio concreto, ma l’idea si realizza in quei luoghi dedicati al dialogo per la pace fra culture diverse; dunque ann

che in Mugello, dove dal 2015 si propone un’occasione ispirata all’esperienza fiorentina.

In esordio serata, il presidente dell’associazione, Marco Romon li, , ha presentato il programma del ciclo “Insieme per la pace” che ha già preso avvio presso la Biblioteca delle Oblate di Firenn ze e ricordato il premio “Firenn ze per le culture di pace” giunn to alla tredicesima edizione. Da poco, inoltre, è stato avviato un progetto innovativo che, sulla scorta di esperienze realizzate all’estero, verte sull’introduzion ne della meditazione in ambito scolastico.

Del resto, come ha rilevato Van lentina Dolara, formatrice per Foundation for Developing Compassion and Wisdom, la letteratura scientifica si sta pron gressivamente arricchendo di contributi che investigano il rapn porto fra la pratica meditativa e il benessere. Il benessere person

nale e la pace sono fra le finalin tà che hanno portato all’elaboran zione delle “16 Attitudini per una vita felice”, costrutti che tragn gono la loro origine dalla cultun ra buddhista, ma che hanno sun bito una rielaborazione grazie

alla quale possono essere accoln ti da culture religiose, spirituali, laiche, diverse. Le attitudini rin guardano 4 sfere di esperienza: come pensiamo, come agiamo, come ci relazioniamo con gli aln tri, come troviamo significato

nella vita.

Dopo il momento dedicato alla meditazione, i partecipanti hann no scambiato impressioni e conn siderazioni.

Nel prossimo incontro, domen nica 11 novembre, si inizia ad

avvicinare una delle “attitudin ni”, ovvero l’”umiltà”. E’ questo lo spunto offerto alla riflessione della serata; chi desidera, potrà portare un brano di ispirazione su questo tema, da condividere con gli altri nel semplice ascolto.

6 Lettere e lettori Lettera aperta delle donne mugellane sul Forteto

Le violenze commesse su bambini, ragazzi e adulti disabili all’interno della comunità Il Forteto furono possibili perché una società attorno rimase inerte, se non collusa, innanzi a parziali verità o ad atti di grande evidenza (la condanna in via definitiva per maltrattamento e atti di libidine violenta del 1985, ad esempio), che furono ignorati.La comunità del Mugello, tanto quanto le vittime di tale sistema che fu ed è una setta, ha bisogno di chiarezza e di assunzione forte e coraggiosa di responsabilità per sancire la discontinuità con il passato. Ci sono stati i processi, ma anche tanti procedimenti abortiti alla nascita perché violenze, anche gravissime, sono andate in prescrizione. La verità, un percorso di riconoscimento di responsabilità personali, professionali e istituziona-

li, richiede che anche questi crimini non siano ignorati e che discontinuità ci sia anche rispetto a questi casi.

Chiediamo che ci sia una narrazione pubblica di cosa è e rischia di essere ancora, il sistema Forteto. Attendiamo persone che dicano : “È vero, allora non mi resi conto, fui complice, ma oggi ho capito e mi assumo le mie responsabilità per un cambiamento reale e affinché ciò non accada mai più”.

Chiediamo all’Unione dei Comuni e alla società della Salute di farsi intermediari presso la Cooperativa per una risposta diretta sulla questione della separazione della Cooperativa dalla setta, senza se e senza ma. È l’ora della verità : la esigono le vittime di un sistema nefasto, la esigono gli operatori, la esigono quelli che si danno da fare per recuperare le persone ad una vita perlomeno dignitosa, la esigono i cittadini di questo territorio.

Fino a che non ci sarà verità e giustizia, finché ci si ostina

LA VIGNETTA DI FABIO BUFFA

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto a nascondere ciò che è successo non si potrà fare un passo avanti e qualcuno ne porterà le conseguenze.BASTA parole, BASTA risposte articolate ad hoc, BASTA ai comuni reticenti, BASTA alla solidarietà di facciata, BASTA ai sindaci che non prendono posizione netta, BASTA alla SDS che fino dall’inizio delle indagini ha alzato gli scudi dicendo con disprezzo che non eravamo in grado di capire.

Assunzione di responsabilità significa anche creare relazioni e possibilità di ascolto per coloro che furono ignorati e non ascoltati. Per coloro che furono bambini collocati in

un orrore e lì dimenticati violando così anche leggi che impongono ai servizi funzioni di controllo e vigilanza.

E oggi, quante volte i sindaci del territorio o gli ordini professionali hanno incontrato le vittime o chi fa parte dell’associazione delle vittime de il Forteto?

Quante volte hanno chiesto ragione di tante sofferenze?

Non possiamo tornare indietro di anni quando i sindaci dovevamo cercarli in qualche corridoio per scambiare due parole o scappavano per non affrontare “il problema Forteto”.

Verità vuol dire guardare in faccia la realtà delle commistioni

Iuri

tra Setta e Cooperativa.

Occorre ricordare cosa è stato il lavoro in Cooperativa (evasione, lavoro minorile, sfruttamento delle donne, maternità violata, sfruttamento pluriennale del lavoro per moltissimi totalmente non retribuito, ferie mai vissute…). È questo l’equilibrio che si vuole mantenere? Tutto ciò è vergognoso e incomprensibile. E cosa dire sui licenziamenti solo di alcuni responsabili e l’assunzione come soci di “falsi testimoni” ?

E questa la chiamate discontinuità? Noi la chiamiamo nesso criminale difficile da sciogliere se non con un allontanamento totale di tutti i responsabili se-

guaci irriducibili che mai si sono pentiti, ne tantomeno hanno chiesto scusa o perdono. Tutti ma proprio tutti!!

Non abbiamo bisogno di risposte scritte e tanto meno di promesse, ma di fatti concreti.

Siamo certe che una “pulizia” favorirebbe la ripresa,che l‘attuale gestione contaminata da simili reati inibisce coloro cui ha svegliato la coscienza.

Firmato Donne informate di: Dicomano - Vicchio Borgo San Lorenzo Scarperia e San Piero La lettere è stata inviata a tutte le amministrazioni mugellane

Bernardo

Il 4 novembre Iuri festeggerà i suoi primi 50 anni! Dato sei ancora nel fior fiore dei tuoi anni ti auguriamo un felicissimo giorno pieno di allegria circondato da noi. Tanti auguri da Teresa, Giorgio e Caterina.

Un quarto di secolo fa sei arrivato… all’inizio sempre un po’ abbronciato e bizzoso, riuscivi addirittura a piangere senza lacrime. Adesso, però, con il tuo sorrisino, i tuoi occhi che brillano e la tua voce d’incanto riempi tutti con la tua grande gioia di vivere! Tanti, tanti auguri amore dalla mamma, babbo, Michele e Pepe.

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

Tra storia e cronaca

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Personaggi mugellani

Giovanni Malesci, tra Giotto e Fattori Fabrizio Scheggi Stavolta ho deciso di dedicare un articolo a un altro pittore mugellano, in omaggio alla ricchezza artistica di questa nostra terra. Parlerò di Giovanni Malesci, che nacque nel 1884 a Vespignano patria di Giotto; piccolo borgo di Vicchio, ma in realtà comune assai importante in antico e, evidentemente, circondato da un’aria ispiratrice e particolarmente affine all’arte pittorica. Si vede che Giotto una nebbiolina magica d’arte l’aveva lasciata sul colle in deposito permanente... Mugellani erano anche i suoi genitori, il padre Luigi e la madre, Adele Mangani. Come in molte altre famiglie del tempo, in casa

ri. Evidentemente, Giovannino si fece subito benvolere dal Maestro al punto tale che nel 1903 il Maestro lo accolse nel suo studio e nella sua casa senza chiedere niente in cambio. Fattori lo faceva spesso. Prima si circondava di allievi che appartenevano ai più diversi ceti sociali; poi, insegnava gratuitamente a quelli provenienti da famiglie povere, facendo pagare per tutti gli alunni privati mandati allo studio da famiglie facoltose, della borghesia o nobiltà fiorentina. Era un uomo che agiva d’impulso, con il cuore, e si legava soprattutto a quel tipo di studenti perché erano proprio quelli che sceglieva di persona. Li seguiva con particolare attenzione e con maggiore seve-

Fanny gli aveva chiesto prima di morire. Restò accanto a lui fino alla fine, avvenuta poche settimane dopo nell’agosto 1908. Furono solo poche settimane, che bastarono però a Fattori per consolidare definitivamente l’amicizia e la stima per l’allievo, fino a maturare una decisione imprevedibile; all’apertura del testamento, si scoprì che aveva nominato il giovane mugellano erede universale dei suoi beni.

Era un attestato dell’amicizia e fiducia riposta nell’allievo prediletto, ma anche un fatto che comportava per Malesci una grande responsabilità. Restò così vincolato alla figura di Fattori per tutta la vita nelle vesti di paladino e sostenitore della sua memoria e della sua

Giovanni Malesci autoritratto (particolare) le cose non andavano granché bene, e la fame bussava spesso alla porta. Fu così che ben presto Giovannino, com’era chiamato dai familiari per la sua stazza non certo maestosa, si trovò un piccolo impiego da artigiano e cominciò a sgobbare come un matto per sbarcare il lunario. Non disdegnava però, appena aveva un momento libero, di scarabocchiare i suoi disegni dove capitava, e i suoi schizzi piacevano, e parecchio, anche al pittore fiorentino Raffaello Sorbi il quale cercò di convincere la famiglia a far frequentare al ragazzo quindicenne gli studi artistici. Ma le condizioni familiari erano come detto ben misere, e non lo permisero. La svolta per la sua vita e per la sua arte avvenne ugualmente dopo aver conosciuto, grazie a dei benedetti cugini, il grande e talentuoso Giovanni Fatto-

rità degli altri; pretendeva molto da loro, voleva continui miglioramenti e non tollerava risultati inferiori alle potenzialità che intuiva in ciascuno. Tanto era esigente con Malesci, quanto era indulgente, per esempio, con la contessina Della Chiesa.

Fu così che, dipingi oggi dipingi domani, quel mugellano ostinato, orgoglioso, preciso, devoto e volenteroso, finì per essere apprezzato e stimato dal Maestro.

Con Fattori il giovane Malesci studiò circa sei anni. Furono anni faticosi, perché quando non dipingeva nello studio di Fattori, Giovannino andava a lavorare nella bottega di carta da parati gestita dai parenti fiorentini. Nel maggio del 1908, alla scomparsa della terza e ultima moglie di Fattori, Fanny Marinelli, Giovanni Malesci iniziò a prendersi cura del Maestro, come la stessa

arte. Si può dire che la vera consacrazione dell’esperienza pittorica di Giovanni Fattori si ebbe in gran parte grazie all’azione instancabile del ragazzo di Vespignano. E del Malesci pittore che possiamo dire? Si può dire che il mugellano fu uno dei principali eredi della macchia, di una pittura in cui il paesaggio, gli animali, il popolo sono al centro dell’interesse pittorico. Personaggio schivo e ingiustamente poco considerato, aveva una sensibilità artistica fuori dal comune. La pittura dal vero, l’osservazione della natura, la semplicità del quotidiano sono i principali temi d’ispirazione delle sue realizzazioni in cui è sempre prevalente l’uso sapiente del colore che sgorga dal pennello con naturalezza e freschezza, senza indugiare troppo sulle esigenze del figurativo. L’attività esposi-

tiva di Giovanni aveva avuto inizio presso la Società per le Belle Arti di Firenze tra il 1904 e il 1906; pur non essendo ancora qualificato, aveva ottenuto il permesso dal Regio Istituto di Belle Arti di Firenze grazie ai buoni uffici dello stesso Giovanni Fattori.

Nel 1913 organizzò una mostra dedicata al Maestro nella sala della Galleria L’Excelsior di Parigi, con l’intenzione di replicare in altre capitali europee.

L’imminente pericolo della guerra, spinse però Malesci a riportare a casa le sue opere. E fece bene! Intanto, Giovanni si era sposato nel 1915, e poco dopo divenne padre della prima figlia, Anna Maria. Fu però chiamato in guerra nel 1917, fortunatamente per lui senza essere impegnato al fronte, ma solo come automobilista in seconda linea. Fortuna volle che il suo comandante fosse il generale Enrico Caviglia, appassionato d’arte, il quale diede a Giovannino la possibilità di dipingere in servizio. Nacquero in questo strano modo alcune delle opere e disegni più significativi e appassionati del mugellano, rari bozzet-

ti realizzati su supporti di fortuna e in condizioni precarie che dimostrano la sua voglia e anche l’ovvia difficoltà di continuare a dipingere. Sapendo della sua vena artistica, fu incaricato di mettere al sicuro un bellissimo affresco del Tiepolo che arredava il soffitto della Villa Berti Soderini a Neversa, vicino a Treviso. E lui lo fece volentieri, a rischio della sua vita, giacché l’edificio era sottoposto al continuo fuoco nemico.

Al termine della guerra, fu congedato e fece ritorno nel suo Mugello che, però, in quello stesso anno fu colpito da un terribile terremoto (1919). Giovannino si prodigò anche in quest’occasione per amore dell’Arte. La Soprintendenza alle Gallerie di Firenze, lo incaricò infatti del salvataggio di beni artistici di cui il Mugello è sempre stato ricco, fin nelle sue chiese più piccole e sperdute. Finalmente, iniziò un periodo più tranquillo in cui poté dare sfogo alla sua ispirazione pittorica. Negli anni successivi partecipò alla Prima Biennale Romana del 1921, la Primaverile fiorentina del 1922 e ad alcune mostre-concorso sempre a

Firenze (1924). L’anno successivo si svolse la sua prima, vera, mostra personale alla Galleria Niccolini di Firenze; ottanta dipinti e una prova del fuoco, ovviamente superata con merito. Si trasferì poi a Milano, quindi a Genova e a Roma. Tornato infine nel capoluogo lombardo, effettuò altre personali, e le sue opere vennero elogiate da Carlo Carrà. Furono anni d’intensa attività, durante i quali Malesci, afflitto da nostalgia, tornò spesso in Mugello specie in estate. Viaggiò pure molto all’estero; s’innamorò del Belgio, dei Paesi Bassi e della Bretagna, che diventarono fonte d’ispirazione per paesaggi e vedute. Nel 1952 fu allestita una grande mostra a Bruxelles con diverse sue opere. Rimasto vedovo, si risposò in tarda età, nel 1957. Negli ultimi decenni di vita, Milano diventò la sua città, e lì si costruì una reputazione e una discreta fama artistica. Dopo un’ultima mostra nella città meneghina nel 1964 per festeggiare l’ottantesimo anno di età, ormai vecchio si ritirò in Liguria per poi tornare a Milano dove concluse la sua esistenza nel 1969.

8 Tra storia e cronaca

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

Filippo Pananti: “Il poeta di teatro”

“Romanzo poetico di Filippo Pananti da Mugello” (Milano per G. Silvestri 1817) Filippo Pananti nasce a Ronta nel 1766. I tumulti politici lo indussero a rifugiarsi in Francia, in Spagna, nei Paesi Bassi ed infine in Inghilterra dove “si procaccia fama e vistosi guadagni scrivendo poesie in un giornale italiano e dando lezioni di letteratura italiana a molti nobili personaggi, quali la Duchessa di York e alcuni principi della casa reale”. (“Storia antica e moderna del Mugello” scritta da P. Lino Chini. Firenze 1876, vol. IV pag. 111 e s. s.).

In Inghilterra venne nominato poeta di teatro e questo incarico lo ispirò a scrivere la sua opera più grande che prende il titolo dalla sua nomina. Cos’è il “poeta di teatro”? Non è facile la risposta e allora facciamocelo dire dallo stesso Signor Filippo.

I contenuti dell’opera sono molteplici ed eterogenei perché “le avventure d’un Poeta e particolarmente d’un poeta teatrale debbono essere aspre e dolorose come quelle ch’egli sovente espose e narrò nei tragici versi, strane e bizzarre come le persone con le quali ebbe a convivere e contrastare”. Ed ancora:” curiosi aneddoti, facezie, un misto di serio e di comico, di pate-

tico e di scherzoso, una varietà di cose e di stile e un gran numero poi di proverbi e d’espressioni vernacole che di note si corredarono per la comodità degli stranieri … per l’utilità del bel sermone d’Italia”.

In sintesi:” tutto è in azione ed il teatro è messo sopra il teatro”. Al di là della leggerezza dell’opera “il teatro sopra il teatro” rimanda ad un lampo pirandelliano, a futura memoria. Fare “teatro di teatro” non è che lo sdoppiamento dell’azione scenica, la realtà-teatro e viceversa.

Il “teatro di teatro” cela la vita onde realtà e finzione scenica si uniscono e si alternano in qualcosa di inestricabile.

L’opera “Il poeta di teatro” non è qualificata dall’autore né romanzo né poema né zibaldone.

E poi la satira: “se qualche volta ho riso a spese altrui, non volsi in ischerno che alcuni vili maligni istrioni ….

L’opera è scritta usando la lingua viva e popolare, ricca di modi di dire toscani, apprezzati da Giuseppe Giusti e proposti all’Accademia della Crusca da Giov. Batt. Niccolini.

Il “poeta di teatro” disegna

molti profili dei più svariati personaggi, racconta vicende autobiografiche e finisce con il dipingere la società che si rispecchia nelle azioni e nelle vicende di una compagnia di teatro ambulante.

Un episodio grottesco è quello del canto settimo del “poeta di teatro”: che si svolge a Tavarnelle, testualmente” piccolo paesetto di Toscana tra Firenze e Siena” (nota 1 canto settimo op. citata).

“Il teatro si fea di Tavarnelle e vicino era il tempo della fiera e di tutti i galanti e delle belle …” “Nuovissimo spettacol di maniera affatto nuova con tuoni e procelle voli e battaglie. Il giorno della fiera al pubblico darassi in Tavarnelle nel teatro magnifico del Gatto; e tutti dicon: benissimo fatto”. Una delegazione di Tavarnelle si è presentata al Poeta:” mi vengono a trovar. Si ha bisogno di lei, comandin pure in quel che posso. Come stiamo ad estro? Non mal … bisogna fare un’opera novella e quando la fa lei deve esser bella”.

Ma il Poeta è restio a concedere la sua Musa a fugge da Tavarnelle. La fuga pare si dovesse ad una attrice che tradì il Nostro ma, all’occhio

dei paesani, fu il Poeta che tradì Tavarnelle: Dopo varie vicende a schermaglie “ritornano” dice il Poeta “i miei versi a Tavarnelle e a Tavarnelle anch’io convien che torni …”

Ma il Pananti non scorda mai il Mugello e ricorda i successi e gli applausi ricevuti in patria: “mi han portato in trionfo a Buti e a Loro, con le torce perfin mi han ricevuto. M’avrieno al Borgo ricoperto d’oro e Marradi di me tanto s’infatua che mi voglion perfin fare una statua”.

Non è facile riassumere in poche righe un’opera letteraria che è molto più variegata e poliedrica di quanto a prima vista possa apparire per la sciolta semplicità della lingua popolaresca, dei modi di dire, del senso dell’umorismo che traspare in tantissime modulazioni e che richiama talvolta il “sense of humor” inglese: non a caso il Pananti soggiornò e lavorò in Inghilterra. E per finire un epigramma (edulcorato!) del Pananti che gira ancora nell’alto Mugello e che richiama l’incallita passione per la caccia del Pananti: “Sacre vergini di Luco gran tempaccio fa in Mugello … il resto a chi legge.

Fabio Toccafondi

Lunedì 12 Novembre 2018, ore 20 Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Piazzale Vittorio Gui, 1 - Firenze

Wolfgang Amadeus Mozart Requiem in re minore K 626 per soli, coro e orchestra

ORCHESTRA A FIATI LEOPOLDA Direttore ALESSIO STABILE

Concerto dedicato ai Caduti di Nassiriya nel 15° anniversario (12 novembre 2003 – 12 novembre 2018)

ENSEMBLE VOCALE CAPRICCIO ARMONICO Direttore GIANNI MINI

CORALE SANTA CECILIA Direttore ANDREA SARDI

SOLISTI:

SILVIA LOMBARDI FRANCOIS, soprano ISABELLA MESSINESE, contralto ARTEMY NAGY, tenore MILOSZ ADAM LIPOWIECKI, basso

Per il prezioso sostegno, si porge un sentito ringraziamento: al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino; al Comando Regionale Carabinieri Toscana; alla Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze; all’Associazione Firenze Lirica; all’Associazione Toscana Cultura; agli Artisti che hanno accettato di unirsi all’Orchestra a fiati Leopolda.

Per informazioni: filarmonicaleopolda@gmail.com

Tra storia e cronaca 9

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

Don Luigi Migliorini un prete tra scuola, cambiali e poesia....

Abitavo, da bambino, nel popolare quartiere dei “Macelli” dove, allora, i ragazzi uscivano nel pomeriggio - grazie a Dio non esisteva ancora il “totalitarismo scolastico” del tempo pieno - e, a volte, si formavano delle “bande” che si scontravano, con altre “bande” di ragazzi di altri quartieri (Zeti, Santa Lucia, Collina, il Poggio, il Mercato, Sieve...), con fitte sassaiole, in mezzo alle strade non ancora asfaltate. Com’eran belle quelle battaglie e quelle “sassaiole” : mi pareva di essere Leonida alle Termopili...poi mi sentivo afferrare per un braccio dalla zia, che mi portava a casa dove la sera, a cena c’era il Processo di Norimberga : “Non ti vergogni - diceva la mamma - a fare il “ragazzac-

mio cantuccio/ donde non sento / se non le reste brusir del grano...” *sognando la pesca, come ci aveva insegnato il Fredducci, delle lasche e delle anguille nelle “Cale” , a grotta, con una catinella bucherellata che imprigionava i pesci facendo scorrere via l’acqua, i ranocchi acchiappati con l’amo e la carta velina rossa e poi messi, ancor vivi, nella sfilza, la gare del tiro al passerotto con le fionde, le sassaiole per strada e, soprattutto, la mia amata “teppaglia”.

Me li ricordo ancora quegli interminabili pomeriggi e il grande noce davanti alla canonica e, mentre stavo sognando a occhi aperti, eccoti arrivare il priore che capiva subito : “Cosa fai, Puccino, costì, solo solo, vatti a

descrive, con maestria, in una sua bella poesia, in rime baciate: “Il Prete” di cui riporto un passaggio significativo *Quando t’incontro per la strada solo / **sereno, sorridente, eppure austero / **nel tuo vestito nero /**sento per te pietà,/ **Penso ai tuoi giorni lunghi, senza soste/ **all’odio che t’avvolge, al poco amore/**che più non trovi, e in cuore /** sento per te pietà. / Ecco sfreccia un motor. / L’adolescente che t’ha sfiorato/ con la sua ragazza/ ti guarda, ride, poi con l’occhio torvo / ti rutta in faccia corvo/ della malora va’ . E lei sghignazza. (...)* In chiesa stava “un po’ con Gesù”, poi si metteva a raschiar la cera che era colata nei Don Luigi Migliorini (ultimo a destra) in una foto ricordo alle scuole Lapi negli anni Cinquanta

La dedica del traduttore Jocelyn a Pucci Cipriani cio di strada” con tutta la teppaglia” (*”Gentile Signora -* aveva recentemente scritto in una nota sul quaderno la mia maestra, la signorina Ida Pini - * ho visto suo figlio fare il monello con altri monelli ieri pomeriggio in Collina”).* Poi c’era la sentenza : domani pomeriggio, dopo pranzo, tu vai a Cardetole con il babbo.

Ed era come una condanna alla Caienna.

E all’indomani, dopo la scuola e il pranzo via con la “Millecento” o la “Topolino” del babbo a Cardetole, dove, con la sua impresa edile, restaurava la chiesa e la canonica, percorrendo poi, da S. Piero a Sieve, quei pochi chilometri che portano alla parrocchia di don Migliorini, dove *”i polverosi biancospini”* fiancheggiano la bianca di polvere su cui: *”guizza la rondine / a indicarci il cammino, / poi con rapido scarto / si lancia nel cielo.”* E siccome anche il babbo si metteva, con tutti gli altri, e più degli altri, a lavorare io me ne stavo solo soletto tutto il pomeriggio, sotto un grande noce, per dirla pascolianamente nel : *”...

prendere un bel grappolo d’uva, poi mi aiuti in chiesa...”

Contento divoravo quell’uva nera tutta polverosa (“Uva Tintorina”) che cresceva dietro Sieve e lungo il fosso Cardetole che sgorga dal Buonsollazzo, un’uva che fa una sorta di vino asprognolo che - diceva Bargellini - “a beverlo bisogna essere in tre... quello che lo beve e gli altri due che, dopo, lo portano a casa”.

Don Luigi Migliorini l’ho sempre visto così, senza età, con quella sua veste nera, il saturno in capo ...ma in canonica e in chiesa portava la “berretta” o tricorno, gli occhiali con le lenti rotonde e con la montatura in simil oro, il breviario in mano...

E mi ricordo anche quando, negli anni Settanta, in tempi di contestazione “sessantottina” e di iconoclastia conciliare, con quella sua fedeltà alla “veste”, mentre la maggior parte dei preti e dei frati gettarono la tonaca alle ortiche e il Saturno in Arno o in Sieve, divenne un po’ il bersaglio dell’ironia e dei lazzi di alcuni, come lui stesso

candelieri, a smorzare, con un temperino, le candele , a cambiare l’acqua nei vasi dei fiori e quindi a suonare l’armonium. Quando faceva catechismo metteva due panche nel giardino circondato da una siepe di bosso odoroso; arrivavano quattro o cinque bambini che mi guardavano in cagnesco, come un intruso, e don Luigi Migliorini, in piedi faceva, passeggiando, catechismo e , in voli pindarici andava dalla Palestina a Roma, per arrivare, poi, a Borgo San Lorenzo e raccontava a quei ragazzi che non ridevano mai, delle imprese dei variopinti personaggi del Bar Centrale o del Mercato...

Me le bevevo le parole del priore che, ogni tanto, si estraniava dal mondo, apriva il breviario e “si avvantaggiava” (forse i preti d’oggi non sanno cosa sia il “Breviario”!) poi, quando don Migliorini si ritirava ne suo studio, io tornavo sotto il noce, nel mio cantuccio, in quei lunghi silenzi interrotti soltanto dal tic-tac della macchina per scrivere , proveniente dalla ca-

nonica, o dalle note di una canzone intonata da Pietro Ravagli che era a imbiancare su un’impalcatura : *”Mi sono messo il vestito più nuovo/ per incontrarti al primo appuntamento/ il primo bacio della giovinezza/ il primo bacio me l’hai dato tu!”.* Sì, don Migliorini sembrava uno di quei preti tormentati ed eroici usciti dalla penna di Bernanos e, ogni giorno, fin dal 1943, si recava, prima con la sua “Topolino” poi con la “Cinquecento”, a Borgo San Lorenzo dove insegnava francese alle Scuole di Avviamento Professionale (Le “Lapi”) fino a quando, la riforma scolastica unificò l’Avviamento con la Scuola Media e abolì il latino, livellando tutti gli studenti “dal basso”,e a don Luigi fu tolta la Cattedra di francese dell’Avviamento e gli fu data quella di Religione alla Scuola Media (unificata).

Era contento il professor Migliorini di recarsi ogni mattina da quei “suoi” ragazzi, ma da quando aveva lasciato l’insegnamento alle “Lapi” era molto cambiato...rimpiangeva quella scuola dove aveva insegnato per oltre venti anni aveva insegnato francese...e i ragazzi che lo ebbero per docente, ancor oggi, ormai vecchi, lo ricordano con affetto.

Lo chiamavano don Cambiale il priore e lui ci rideva,,,da quando aveva rifatto - tutto a sue spese - la chiesa e la canonica trascorse la sua esistenza a pagar cambiali e a farsele scontare ora a tizio ora a caio, ma sempre preciso “come un orologio svizzero”,come diceva il mio babbo, fino ad “onorare” quel suo debito enorme pagando all’ultimo centesimo..

Fu un saggista e un polemista di alto livello e scrisse su riviste prestigiose come “Vigilia Romana” o “Realtà Politica” (il giornale fondato da don Sturzo) difendendo la “Tradizione” della Chiesa, il celibato sacerdotale, e la Messa in rito romano antico; poco prima della sua morte, gli feci conoscere portandolo a Cardetole, con suo immenso piacere, lo scrittore Tito Casini - del quale conosceva a menadito tutte le sue opere - il non dimenticato autore de “La Tunica Stracciata”, il libro in difesa del latino e del canto gregoriano, con la prefazione del Cardinale Antonio Bacci - anche lui mugellano - che, tanto scalpore fece in tutto il mondo : nove ristampe e tradotto in dodici lingue.

Conosceva a menadito e amava immensamente la lingua francese il professor Migliorini e sua è la stupenda traduzione de “Il Mistero Pasquale” di Louis Boyer (Cfr. Louis Boyerr : “Il Mistero Pasquale” con traduzione di Luigi Migliorini - Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1955), ma l’opera sua più importante quella che, meglio di ogni altra, rivela il suo carattere e la sua grande sensibilità, è la traduzione di Jocelin di Alphonse de Lamartine (Cfr. Alphonse de Lamartine : “Joselin” con traduzione di Luigi Migliorini. Ed Istituto Editoriale del Mediterraneo - Roma 1969) .

Quel poema dal gusto romantico, scritto in versi alessandrini, viene tradotto dal Migliorini, per mantenerne la popolare freschezza, in versi martelliani: ne esce fuori un capolavoro che, di gran lunga, supera, in maestria, il Lamartine che non è proprio l’ultimo arrivato.

Ecco la trama del Poema : *”*A causa delle misere condizioni familiari il giovanissimo pastorello Jocelin lascia la casa, quindi entra in seminario: in quei tristi tempi la mamma e la sorella non sono in grado di nutrire il ragazzo se non del loro caldo affetto. Jocelin trova nel seminario la sua strada negli studi rigorosi e, soprattutto, nella preghiera. Durante il periodo del Terrore della Rivoluzione francese il giovinetto scampa al massacro fuggendo in abiti civili, mettendosi in salvo sulle montagne nel “Covo della Aquile” e lì conoscerà Lorenzo, un altro ragazzo fuggito dalle stragi rivoluzionarie e del quale diverrà l’amico del cuore e con il quale trascorrerà un lasso di tempo, a contatto con la natura, al riparo da incombenti pericoli.

Poi la scoperta drammatica: Lorenzo è in realtà una ragazza, una bellissima ragazza, Lorenza, che ,su consiglio del padre trucidato precedentemente, aveva adottato, per prudenza e sicurezza quel travestimento. E allora tra i due nasce un amore profondo e casto, ma prorompente, che presto si sarebbe trasformato in passione se “per vie segrete” Jocelin non fosse stato portato alla presenza del suo vescovo, che verrà decapitato subito dopo,e che, ora, giaceva in ceppi nelle segrete di un’orribile prigione.

Lì il vescovo chiede al ragazzo di ricordare quell’antica promessa e lo consacrerà “sacer-

dos in aeternum” perché possa assistere, con la confessione e gli altri sacramenti, i fratelli perseguitati in quel tragico periodo.

Dopo la sua ordinazione Lorenza, a poco a poco, diverrà un ricordo acuto, ma sempre più lontano, eppur sempre presente nel cuore buono del giovane prete. Ritroverà, alfine, nella sua parrocchia solitaria di Valneve, Lorenza, che non aveva mai accettato quella sua scelta; Lorenza è moribonda e Jocelin raccoglierà, in confessione, le sue ultime parole e quindi, assolvendola, Le donerà la chiave del Paradiso: *Le tue colpe, o Lorenza, sono il tuo amore infranto;* *son io che la tua vita gettai nella tormenta:* *le colpe tue son mie...t’ha il tuo dolor redenta:* *Pene, peccati, angosce, sono comuni tra noi:* *tutte su me le prendo per espiarle poi* *Ricevi dal dal mio cuore al tuo predestinato* *il più dolce perdono ch’abbia fin qui donato!* *Riuniti in su l’entrata, spento il rumor mondano,* *tutti i doni di Dio saran nella mia mano,* *Amalo per quei doni!

E credi ed ama e spera!* *Io ti assolvo nel nome di Quei che ovunque impera!* Luigi Baldacci, il grande critico letterario, il quale accettò di vergare la prefazione alla traduzione miglioriniana, pur essendo assai avaro in lodi, scrisse : “un libro di religiosità sofferta, agostiniana, moderna... tradotto da u parroco di campagna che ha saputo trovare l’accento e il sentimento della solitudine religiosa del libro di Lamartine”.

Don Gianni Guida, nel marzo del 1975, mi informò della morte del priore, che era nato nel 1902 a Firenze e ordinato sacerdote nel 1927 ed era parroco di Cardetole dal 1946 (prima era stato parroco a Grezzano). Il vescovo coadiutore di Firenze S.E. Mons. Giovanni Bianchi officiò il rito funebre “Tridentino” , con quel solenne e tremendo, a un tempo, “Dies irae”, con quel canto gregoriano che il priore tanto aveva amato.

Ebbi il privilegio di portarlo a spalla, insieme ai suoi parrocchiani, per quei cinquanta metri che separano la parrocchia dal cimitero, un fazzoletto di terra, sotto alla quale riposa, in attesa del Giudizio finale, il Professor don Luigi Migliorini.

Pucci Cipriani

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Cultura

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

Rufina

Il “Cielo” di Mario Poggiali nella sala consiliare Stefania Guerri Le opere d’arte di un artista non sono solamente realizzazioni di sue interpretazioni di quanto lo circonda e che colpisce la sua creatività tanto da volerla “riprodurre” in forma visibile per presentarla a tutti coloro che ne potranno vedere l’esecuzione.

Spesso sono trasposizioni di quanto vive dentro di sé e che viene “proiettato” all’esterno per poterlo manifestare, attivato spesso da un elemento esterno che fa da stimolo.

Gli spazi di cielo che Mario Poggiali ci presenta li definirei “proiezioni” in quanto sono parte di sè che l’artista ha necessità di far uscire dal proprio mondo interiore perché il contenerli significherebbe un eccessivo carico di energia.

E il portarli allo sguardo attento altrui diventa terapia.

Non è facile pensare che la semplice osservazione di un lembo di cielo, alterato nella colorazione dalle varie fasi di luce del giorno, possa rendere un artista capace di riprodurlo su tela, come Mario Poggiali ha riprodotto questi “cieli” se non venissero”anche” dalla sua sublime interiorità.

Ed ogni suo “cielo” ci proietta nell’Universo, in quello spazio immenso che è.

E vorremmo poter vibrare nell’aria ad ali aperte come i tanti esseri alati che vi volteggiano.

Anche perché gli spazi di cielo di Mario Poggiali sono presentati su tela senza cornice (con qualche eccezione).

E non potrebbe essere altrimenti a significare che sono una parziale visione di uno spazio infinito.

I colori applicati sono d e i pastelli, diluiti al massimo in alcuni punti per avvicinarli all’atmosfera che è incolore ai nostri occhi quando non risente dell’influenza del sole, causando quegli effetti ottici che cambiano durante le fasi del giorno.

E di conseguenza a momenti il pittore diluisce i colori, a momenti li carica, specialmente all’alba o al tramonto.

“...quella di Mario Poggiali è una pittura eseguita con una particolare tecnica che possiamo definire “una pittura senza l’uso del pennello”...”

La natura a volte ci presenta l’alba che si avvicina al tramonto per l’intensità della colorazione e viceversa.

L’artista si è di recente espresso anche con visioni notturne caricando al massimo alcune tele di blu intensi, di notevole impatto emotivo, a sottolineare il misterioso fascino di quella che possiamo definire “la notte del cielo”.

Ci piace sottolineare che quella di Mario Poggiali è una pittura eseguita con una particolare tecnica che possiamo definire “una pittura senza l’uso del pennello”.

E questi spazi di cielo entrano dentro di noi.

Osservandoli con attenzione ce ne appropriamo e non riusciamo a dimenticarli.

Diventano “nostri” per quel filo conduttore con il quale l‘arte ha la magia di far sentire che ogni essere umano è parte di un tutto.

Di un tutto che ci unisce alla Natura con i suoi regni vegetale, animale, minerale.

Esseri umani abitanti su questa terra quali “ospiti temporanei”.

“Esseri alati “ un giorno…. a volteggiare nell’Universo liberati dalla materia che ha trattenuto la libertà della nostra anima.

Una mostra che fa riflettere

“Le donne e i bambini della cava di Pissy” di Francesco Noferini arriva a Prato

Donne e bambini che lavorano all’interno di una cava di granito. Sembrano immagini del passato eppure sono attuali. Terribilmente attuali. Ed è per raccontare di questi luoghi, dove la vita e la dignità di una persona non hanno valore, che è nata la mostra fotografica di Francesco Noferini: “Burkina Faso. Le donne e i bambini della cava di Pissy”. Un racconto per immagini che nasce da un’amicizia forte, quella di Francesco con Don

Pasquale Poggiali sacerdote orionino per molti anni a Borgo San Lorenzo e da tanto tempo missionario in Africa dove è riuscito a creare dal nulla scuole, ambulatori, chiese grazie alla generosità e all’aiuto di tanti mugellani che si sono riuniti nell’Associazione Solidarietà Missionaria. Partita dall’Istituto

degli Innocenti e approdata in varie località, la mostra di Francesco Noferini è ora allestita nel Palazzo della Provincia di Prato. Un’iniziativa voluta dall’Associazione “Shalom Onlus” con il Patrocinio della Provincia e del Comune di Prato; la mostra fotografica rimarrà aperta fino al 4 novembre.

Cultura

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

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Vicchio – Il nuovo libro di Bruno Confortini

Lo scudetto dei giovani: Fiorentina 1968-69: come nasce, come vince Serena Pinzani Un giornalista chiese alla teologa tedesca Dorothee Stolle: “Come spiegherebbe a un bambino cos’è la felicità?”

“Non la spiegherei ­ rispose­ gli darei un pallone per farlo giocare”.

Citazione migliore non poteva trovare Bruno Confortini per la copertina del suo ultimo libro. Dopo “L’angelo biondo di Vicchio. Guido Boni, una storia degli anni 50”, 2015, “Mugello e Val di Sieve in rosa”, 2017 (storia e personaggi del Giro d’Italia in Mugello e Val di Sieve), l’autore vicchiese torna a scrivere di sport con “Lo Scudetto dei giovani: Fiorentina 1968-69: come nasce, come vince”.

Dai racconti al ciclismo passando per la Fiorentina... Perché proprio la Fiorentina?

Per me lo sport è passione, emozione e anche qualcosa che ti lega per sempre alla gioventù, quando fare il tifo per una squadra di calcio o per un ciclista è gioco, felicità e un’esperienza molto coinvolgente, che ti rimane dentro. Lo sport come lo intendo io è qualcosa che ti dà gioia, e calcio e ciclismo sono gli sport che più ho seguito e che ancora seguo. Perché proprio la Fiorentina? Sono passati 50 anni dalla vittoria del se-

condo scudetto e mi sembrava giusto festeggiare la ricorrenza. Nel libro sono assenti ricordi biografici, è un libro scritto per i lettori, non per me. Ma non posso non ricordare che con mio padre abbiamo assistito a molte partite di quel campionato, e lui sarebbe stato sicuramente felice di questo libro. Infine il caso ha voluto che proprio a Vicchio abitino due dei protagonisti di quello scudetto, Claudio Merlo e Luciano Chiarugi che hanno contribuito in maniera importantissima a questo lavoro. Non potevo farmi scappare quest’occasione.

Di libri sulla squadra viola ce ne sono tanti... in cosa questo si differenzia dagli altri?

E’ vero, di libri sulla Fiorentina ce ne sono molti e nel mio libro riporto una vasta bibliografia. Però specifici sullo scudetto del 1958/69 mi pare non ce ne siano, nessuno che racconti diffusamente come nasce quella squadra e come vince quel campionato, partita dopo partita. Anche se naturalmente alcune pagine le troviamo nelle storie complessive sulla società viola.

Il fatto è che quella vittoria mi sembra sia passata in secondo piano rispetto a quella del campionato 1955/56.

Spero che questo libro aiuti

a rivalutarla, a mettere nel giusto risalto i suoi protagonisti. Che in quegli anni frizzanti di cambiamento, misero in atto una piccola rivoluzione sportiva, rompendo l’egemonia del Nord, del binomio Torino - Milano. Una cosa che oggi appare quasi impossibile. Fu una grande impresa sportiva.

Chi è il vero protagonista di questo libro?

I protagonisti di questo libro sono tutti gli artefici di quel trionfo, che fu bello, meritato, quanto insperato. Dai magazzinieri ai giocatori, a tutto lo staff. Ma protagonista è anche la stampa sportiva e non, con le sue grandi firme cittadine e nazionali, e lo sono i tifosi e la città. Il racconto si basa su testimonianze dirette, foto anche inedite e sulla lettura dei quotidiani cittadini e sportivi del tempo. Due protagonisti speciali della storia sono Luciano Chiarugi e Claudio Merlo - che ringrazio per l’assoluta disponibilità dimostrata - con i quali ho passato un inverno a ricordare quegli anni in viola. Le loro storie, dai primi calci di ragazzi nei campi polverosi degli anni cinquanta allo scudetto, fanno da filo conduttore al racconto, che è comunque un racconto collettivo.

Anche per questa vicinanza

ai protagonisti la prima presentazione del libro la facciamo a Vicchio, dove realmente è nato, ai tavolini della Bottega di Sghio, in Piazza Giotto. Altre presentazioni sono già in programma a Firenze, la culla di quella vittoria, ma la prima era giusto farla qui.

A chi ne consiglieresti la lettura?

Ne consiglio la lettura a chi si appassiona allo sport e alle sue storie. In particolare, è ovvio, ai tifosi della Fiorentina e agli amanti del calcio. Chi ha vissuto quel trionfo ci ritroverà, spero, i suoi ricordi e le gioie provate; mentre i più giovani potranno scoprire una storia nuova, bella. E forse anche un calcio diverso, più genuino, meno show businnes, e anni molto diversi da oggi. Io mi sono divertito molto a scrivere questa storia. Spero sia così anche per chi avrà la curiosità di leggerla.

Sicuramente una storia da leggere, che porta in prefazione la firma di di Claudio Merlo e Luciano Chiarugi e che coinvolgere un intero paese.

Nei giorni precedenti la presentazione, prevista per il 10 novembre al teatro Giotto di Vicchio, i commercianti allestiranno delle “vetrine viola”.

Durante la presentazione saranno presenti anche i ragazzi

della società giovanile intitolata a Sandro Vignini che potranno conoscere direttamente questi grandi campioni del passato. Il giorno dopo Bruno

sarà tra i protagonisti dell’Ingorgo letterario. La presentazione del suo nuovo libro è prevista per domenica 11 novembre alle ore 17.00.

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Musica e teatro

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

Barberino - Successo per prime due date italiane dello spettacolo creato in Romania

“Hotel Miramare”, la lingua universale di Riccardo Rombi

Massimiliano Miniati Successo per le due serate di anteprima di “Hotel

Miramare” il nuovo spettacolo di Riccardo Rombi che ha inaugurato la stagione 2018-19 del teatro

Corsini di Barberino .

Nato dalla collaborazione della compagnia Catalyst che ha la direzione del Teatro Comunale di Barberino di Mugello ed il Teatro Andrei Moresanu, Hotel Miramare parla del Teatro che non c’è più o che sta scomparendo, di quella forma di arte comunicativa fra umani che rischia di diventare alla stregua delle nostre città d’arte. Luoghi nei quali si fanno foto, si ciabatta molto, si deglutiscono orrendi panini ma non ci si commuove mai davanti alla bellezza.

Quattro i personaggi in scena, due attori italiani Francesco Franzosi e Rosario Campisi e due attrici rumene Alexandrina Costea e Elena Popa che in un duello linguistico guidano lo spettatore in un teatro vuoto dove la guida turistica conduce i tre turisti armati di coupon e ans ios i di appre ndere cosa sia in realtà il te atro.

Lo spettacolo è bello, pe rfe ttam e nte com pre ns ibile nonos tante l’utiliz z o de ll’italiano e de l rum e no, dive rte nte e com movente nel puro stile dei lavori di Rombi che, questa volta è riuscito ad

utilizzare un linguaggio unive rs ale , un l i n gu a ggio semplice ma carico de ll’e m oz ione tra smess a da quattro a ttori veramente notevoli nel loro difficilissimo compito di guidare chi guarda verso la luce o verso il buio e lasciando agli spettatori la facoltà di scegliere la propria direzione.

Al termine dello spettacolo la direzione del teatro Corsini ha voluto dedicare un tributo all’amica Paola Leoni.

Venerdì 9 novembre al Corsini di Barberino la nuova produzione di Arca Azzurra Teatro

Il donchisci@tte di Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi

Massimiliano Miniati Ispirata al classico Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes la nuovissima produzione di Arca Azzurra Teatro si avvale di due protagonisti eccezionali, Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi per questa scrittura originale che prende ispirazione dallo spirito dell’opera scagliando una volta di più la simbologia di questo ‘mito’ contro la nostra contemporaneità.

L’eccezionale Alessandro Benvenuti che abbiamo applaudito in Mugello nelle ultime stagio-

ni in “Chi è di scena” ed uno straordinario “Malato immaginario” (sempre con Arca Azzurra) sarà affiancato da Stefano Fresi l’attore-musicista che abbiamo apprezzato nel film “Riprendimi” “Viva L’Italia” Smetto quando voglio” “Ogni maledetto Natale”, in” Noi e la Giulia” di Edoardo Leo e in “La prima volta (di mia figlia)” di Riccardo Rossi, per il quale ha vinto il premio di miglior attore alla XX edizione di Roseto Opera Prima.

Li abbiamo inoltre visti insieme protagonisti degli ultimi due capitoli

della serie di film tratti dalle opera di Marco Malvaldi “I delitti del BarLume” rispettivamente nei ruoli del Macellaio che si è unito alla banda di vecchietti (Benvenuti) e del cugino del Viviani (Fresi).

Potremo divertirci con loro Venerdi 9 novembre al Teatro Comunale Corsini di Barberino in questo loro nuovo grande spettacolo da non perdere assolutamente e per il quale io raccomanderei di prenotare.

Teatro Corsini ufficiostampa@catalyst.it mob 328 6506698

Teatro e musica

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

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Piccolo Teatro di Rufina - Protagonista il celebre Alessandro Calonaci

Il 3 e 4 novembre uno spettacolo su Don Milani

Saverio Nepi La Rassegna Rufinateatro 2018 è ormai giunta al suo terzo appuntamento.

Sabato 3 novembre alle ore 21.15 e domenica 4 alle ore 16.30 sarà il turno del celebre Alessandro

Calonaci, che porterà in scena uno spettacolo inedito dedicato a Don Milani, intitolato “Lorenzo Milani: Gli anni del privilegio”. Uno spettacolo tratto dal libro inchiesta di Fabrizio Borghini, diventato un caso editoriale, che ri-

percorre un tratto di storia poco conosciuto del priore di Barbiana: gli anni della gioventù vissuti nel privilegio. Anni talmente decisivi che porteranno Lorenzo Milani a fare quelle scelte di vita che hanno mutato il corso della storia. Si trat-

ta di un gradito ritorno per Calonaci al Piccolo Teatro, dopo l’ottimo successo riscosso nella scorsa stagione in “La dodicesima notte” di William Shakespeare. E’ assolutamente un altro evento da non perdere, che si differenzia dalle tra-

dizionali commedie in vernacolo fiorentino, in programma durante la stagione teatrale rufinese. Questa rappresentazione precede la nuova produzione del Gruppo del Teatro di Rufina, il quale presenterà “Il letto ovale”,

una commedia brillante in due atti di Ray Cooney e John Chapman, nelle seguenti date: 17, 24, 25 novembre e 1 dicembre. Per le prenotazioni dei biglietti per i singoli spettacoli, telefonare al numero 055/8396177.

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Eventi

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

Sms Campomigliaio evento speciale per ringraziare i volontari

Festa del Banconiere, 50° anniversario

Massimiliano Miniati Una festa speciale quella

di domenica 28 ottobre per ringraziare i banconieri. per i loro 50 anni di onorato ser-

vizio volontario, di caffè e di chiacchiere da bar, di infinite partite a carte, di gelati e di gottini.

50 anni di passione e dedizione per “’Sms Campomigliaio” uno dei pochissimi circoli in Italia che è riuscito a mantenere il servizio senza dover dare in gestione ad esterni l’attività di somministrazione.

Un traguardo importante per questa società, che da così tanti anni garantisce la gestione del bar grazie al servizio volontario dei soci, che con impegno, passione e dedizione si avvicendano per far sì che il bar non ri-

manga chiuso neppure un giorno.

Ai soci che ancora sono in servizio per la gestione del bar e a quelli che lo sono stati negli anni, la Società SMS ha riservato un riconoscimento e una bella festa.

Durante la festa si è svolto il 2°concorso del Dolce Casereccio Vinto con grande maestria da Tiziana Bray con la Buonissima “Crostata al cioccolato e gelatina di arance” La torta più bella è risultata “Torta Briaca” di Franca Lombardi, e quella votata come più originale “Torta Mostruosa” di Giulia Paladini e la piccola Carlotta

La serata molto partecipata e in un clima di grande convivialità, si è conclusa con un gran buffet organizzato dai bravissimi amici dall’ ASSOMISS ONLUS Associa-

zione Progetto Accoglienza Nei locali della festa era stata allestita una Mostra con le immagini più significative dei Banconieri in questi 50 anni.

Borgo San Lorenzo

Calici in alto, si brinda a BorgoDiVino Ci siamo. Sabato 3 novembre apre i battenti Borgo DiVino, un festival tematico che saprà convogliare a Borgo San Lorenzo tutti gli enoappasionati del territorio e non solo.

L’evento, organizzato dalla Periscopio Comunicazione e dalla Proloco di Borgo San Lorenzo in collaborazione con importanti realtà come la Fisar Firenze, è patrocinato dalla Regione Toscana, dalla Città Metropolitana di Firenze, dal Comune di Borgo San Lorenzo e dall’Unione Montana dei Comuni del Mugello.

Un festival che darà la possibilità ai tanti produttori

che hanno aderito di “mettersi in mostra” e di partecipare ad un progetto innovativo, che cercherà di raccogliere le migliori proposte enologiche provenienti un po’ da tutto lo stivale, ma che avrà anche un occhio di riguardo per le aziende del Mugello e della Valdisieve, veri e propri fiori all’occhiello del territorio, sempre in crescita nel livello qualitativo delle produzioni. Un’occasione quindi per conoscere e approfondire da vicino le eccellenti produzioni vinicole del territorio, da quelle più “classiche” ai vini biologici e biodinamici.

Ad ospitare Borgo DiVino sarà una location d’eccezione: Villa Pecori Giraldi, grazie alla disponibilità della direzione del Museo Chini, sarà allestita come un percorso multisensoriale attraverso sapori, tradizioni e territori.

Durante la due giorni sarà possibile sostare in Villa per un ristoro e comprare i vini precedentemente degustati direttamente al wineshop che raccoglierà tutte le etichette in mostra.

Villa Pecori Giraldi diventerà così per due giorni il centro dell’enologia del territorio ed oltre, con numerose proposte in grado di soddi-

sfare tutti i gusti, anche i più esigenti, con degustazioni guidate, momenti didattici, presentazioni di libri tematici ed una cena di gala tutta da scoprire. Cantine, aziende agricole, operatori del settore, associazioni ed Enti che fanno parte di uno dei settori trainanti dell’economia e dell’export italiano, saranno i veri protagonisti di questa 2 giorni.

Una buona occasione anche per gli operatori del settore, ristoratori ed albergatori di tutta l’area che saranno invitati a partecipare attivamente, in modo da poter ampliare e variare la propria cantina.

Borgo San Lorenzo

Torna la Mostra Mercato del Tartufo Sabato 17 e domenica 18 novembre nel centro storico di Borgo San Lorenzo si svolgerà la 23° edizione della Mostra del Mercato del Tartufo Bianco e Nero del Mugello organizzata dall’Associazione Tartufai del Mugello con la collaborazione del Centro Commerciale Naturale “Nel Borgo” e il patrocinio del Comune di Borgo San Lorenzo.

Due giorni dedicati al tartufo con spazi espositivi con vendita di tartufo fresco e confezionato, proveniente da tutta la regione e oltre insieme ad altri prodotti enogastromici in particola-

re quelli delle aziende agricole mugellane che proporranno i frutti dell’autunno.

In Piazza Garibaldi spazio all’Associazione locale dei Tartufai con il tartufo bianco del Mugello E poi ancora escursione didattica all’interno dei giardini del paese e dimostrazioni con cani da tartufo, laboratori per bambini, musica con Francesco “Baba” Fuligni e Iacopo “Iuzzo”Landi, la presenza degli esperti dell’Orto Botanico di Firenze che presenteranno le piante spontanee alimentari e quelle velenose, antichi mestieri.

Eventi

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

15

Borgo San Lorenzo - Grandi autori e scrittori mugellani per la due giorni di Villa Pecori

Ingorgo letterario, una grande festa del libro con gli autori Conto alla rovescia per l’Ingorgo letterario, il primo festival mugellano del libro e degli autori nato da un’idea dell’Assessorato alla cultura del Comune di Borgo San Lorenzo che lo organizza a Villa Pecori in sinergia con la Pro Loco borghigiana. Programma definito con già alcune cifre importanti: quasi 60 gli autori presenti, oltre 15 le case editrici coinvolte a partire dalle mugellane per arrivare a Firenze, Roma, Milano. Per due giorni, 10 e 11 novembre, Villa Pecori si trasformerà in una enorme libreria aperta liberamente al pubblico con presentazioni, letture, corsi di scrittura creativa e momenti di spettacolo. Una vetrina per autori locali, per scrittori emergenti o già affermati anche a livello nazionale come Saverio Tommasi ed il gio-

vanissimo David Fabbri, Silena Santoni e il giallista Gigi Paoli per Giunti editore, lo strepitoso Massimo Roscia con il suo “Peste e corna” e, notizia dell’ultimo momento, anche Teresa Ciabatti per Solferino e Irene Cao, autrice della famosa triologia erotica.

Spazio dunque ai libri, agli autori, alla lettura e alla scrittura tra le sale del caffè letterario, nella libreria, nel salotto letterario o nelle sale con più ampia platea che ospiteranno presentazioni, incontri con l’autore, firmacopie, con una particolare attenzione agli autori locali e al panorama editoriale del Mugello che culminerà domenica 11 con la consegna di alcuni premi alla carriera di scrittori mugellani. E a proposito di scrittori mugellani l’Ingorgo Letterario sarà an-

che palcoscenico per due opere inedite: “Frammenti”, la raccolta di racconti di Matteo Lucii e “Omaggio a Don Milani” di Massimo Biagioni che ripropone, fuori dalle ricorrenze ufficiali, un lavoro di qualche anno fa con una serie di testimonianze su don Milani che rischiavano di andare perdute.

Fondamentale la collaborazione con le associazioni del volontariato culturale, da “Lo Scrittoio” che propone presentazioni di libri e letture, agli autori di Nuovi Occhi sul Mugello e al Bookclub LettInsieme che inviterà il pubblico a votare il libro del cuore su di una classifica di dieci libri appositamente scelta per l’evento. Tra i partner dell’evento anche Copernicum, il primo portale sul mondo del libro antico ed usato che proporrà al pubblico un’interessante esposizione di manoscritti e libri antichi.

Tante le proposte anche per i piccoli lettori con una serie di appuntamenti a loro dedicati. In particolare al Piccolo Museo dei Bambini domenica 11 novembre ore 16,00-18,00 si terrà un fantastico laboratorio per piccoli scrittori e lettori: “LIBRO MATERICO - NARRARE CON LA MATERIA” Per bambini 4-11 anni Con un operatore esperto i bambini realizzeranno libri con mini storie da portare a casa. Per un approccio creativo alla lettura

della materia, riflessioni su tematiche legate all’ambiente e alla sostenibilità quali il riuso e riciclo creativo. ll “libro oggetto” è libero nella forma, nell’aspetto, nella consistenza; è un libro il cui contenuto non è rappresentato da un saggio o da una favola ma è immediatamente godibile nella sua essenza estetica. Non è necessaria la presenza del genitore. Laboratorio gratuito, prenotazione obbligatoria inviando una mail a ingorgoletterario@ gmail.com specificando nome ed età del bambino Ultime disponibilità anche per i corsi di scrittura creativa: “Scrivere: un’esigenza, un sapere, un mestiere” è il titolo del corso per aspiranti scrittori o scrittori in cerca di autore organizzato con la collaborazione dei consulenti editoriali di Eclettica Edizioni.

Sabato 10 Novembre ore 11.0012.30 e 14.15.30 e in replica Domenica 11 Novembre ore 9-12.

(Costo 20 Euro compreso pranzo al Caffe letterario (primo, secondo, contorno, acqua e caffe).

Sempre domenica la giovane scrittrice Giulia Finocchi conduce “Penne gialle”, breve lezione di scrittura creativa alla scoperta della scrittura veloce e ricca di suspence. (Euro 15 compreso pranzo al Caffe Letterario). Prenotazione obbligatoria Ingorgoletterario@gmail.com. Ancora aperte le prenotazioni per la cena con l’autore di sabato 10

in collaborazione con Muvein e Buffet e Paty, un ricco buffet da godersi in compagnia di alcuni autori che rimarranno a disposizione del pubblico. Nel dopo cena “Una storia fragile” spettacolo con Marco Paoli e Gof-

fredo Rontini chitarra e voce, da un racconto di Tebaldo Lorini.

L’ingresso all’Ingorgo letterario e agli eventi è gratuito. All’interno funzionerà un servizio caffetteria e ristoro a cura di Muvein e Buffet e Party.

Borgo San Lorenzo All’Ingorgo Letterario anche il Galletto edizioni Studio Ad.Es

Anche Studio Ad.Es editore de Il galletto sarà tra i protagonisti dell’Ingorgo Letterario. Continuando nel proficuo rapporto di collaborazione con la Pro Loco borghigiana, non solo la testata è media partner dell’evento, ma la casa editrice sarà presente con uno spazio dedicato alle pubblicazioni e con alcune presentazioni. In particolare, per l’Ingorgo Junior, sabato 10 novembre alle ore 11 nel salotto letterario Louise Moschilli presenta “La tosatura delle pecore”.

Sarà presente la filatrice. La stessa autrice domenica 11 alle ore 17, sempre nel salotto letterario, presenta “Il gran giorno di Toby”. Entrambi i volumi sono arricchiti dalle splendide illustrazioni di Sara Gianassi.

San Piero a Sieve – Un evento ed un ricordo

Un angolo di giardino in ricordo di Roberto d’Antonio Sabato 3 novembre vi invitiamo a partecipare alla realizzazione di un angolo di giardino pubblico in ricordo di Roberto D’Antonio, Bobo per gli amici.

All’interno dei giardini Brigata Fanfulla a San Piero, zona Cardetole, intorno alla scacchiera gi-

gante, a partire dalle ore 10 verranno messi a disposizione 800 bulbi da piantare, in ricordo dei vostri cari ma se qualcuno vuole portare un proprio fiore a cui è particolarmente affezionato...fatevi avanti, c’è posto per tutti.

Alle 11 ascolteremo la coinvolgente musica di Ivo e Sofia e, dopo l’inaugurazione, potremo restare ancora in compagnia in un buffet generale condividendo le nostre fantasie culinarie sui tavoli messi a disposizione, in modo da passare una piacevole

mattinata in compagnia.

Questo nuovo angolo di giardino pubblico, grazie alla sua progettazione, rimarrà fiorito tutto l’anno e creerà una zona ombrosa di fronte al nuovo spazio giochi del giardino.

Sarà intitolato a Bobo, giovane sampierese rima-

sto vittima di un tamponamento stradale tre anni fa ma l’intento è quello di

Nelle biblioteche comunali del Mugello e della Valdisieve

Scrittori dal mondo, incontro con Anilda Ibrahimi

E’ incentrato sul tema dell’intercultura “Scritti e scrittori dal mondo”. Così si chiama il progetto promosso dallo Sdimm, la rete delle biblioteche comunali di Mugello e Valdisieve, con il finanziamento della Regione Toscana e la coprogettazione dell’Ufficio Politiche Culturali e Biblioteca del Comune di Pontassieve, che coinvolge anche le scuole dell’infanzia e primarie.

“Scritti e scrittori dal mondo” si fa in tre, con: “Il carrello magico”, un carrellino di legno colorato con tanti libri provenienti da varie parti del mondo, da prendere in prestito (ogni plesso scolastico ne avrà uno e sarà presentato da animatori e mediatori linguistici); “La biblioteca multiculturale”, con la crea-

zione o il potenziamento in ogni biblioteca di una sezione con libri nelle principali lingue straniere presenti sul territorio e per l’apprendimento dell’italiano; e “Incontri in Città”, un ciclo di incontri e presentazioni di libri di autori di origine albanese, rumena e magrebina.

Il ciclo “Incontri in Città” si è aperto lo scorso 31 ottobre, con la scrittrice Anilda Ibrahimi alla biblioteca comunale di Dicomano. Anilda Ibrahimi: scrittrice albanese che vive in Italia da oltre venti anni. Il suo primo romanzo Rosso come una sposa, pubblicato con Einaudi nel 2008, che ha vinto diversi premi, narra le storie di tre generazioni al femminile nell’Albania di ieri e quella di oggi.

Per Einaudi ha pubblicato

anche L’amore e gli stracci del tempo (2009), in cui racconta la guerra nei Balcani, quella squarciata dai nazionalismi, fra Kosovo e Serbia.

Protagonisti due giovani innamorati, lui serbo lei kosovara, divisi dalla guerra. Con il suo ultimo libro, pubblicato nel 2017, Il tuo nome e una promessa, rievoca le vicende tormentate di una famiglia di ebrei in fuga dalla Berlino nazista all’Albania di re Zog. Scrive in italiano, ambienta i suoi romanzi in Albania, o al più lontano in Kosovo, e pur vivendo da oltre vent’anni in Italia non si sente una voce della diaspora. Nei suoi romanzi ripercorre l’identita della donna balcanica nel Novecento, da una cultura patriarcale e “islamizzata” fino al comunismo. Lei stes-

sa ritiene di riuscire a fare questo perché la ricostruzione dei suoi ricordi e delle sue impressioni e avvenuta altrove, in un luogo neutro, forte di una distanza molto netta, sia geografica che linguistica.

“Io sono e rimarro sempre albanese, ma come scrittrice non lo sono mai stata. E’ vero pero che non sono nemmeno una scrittrice italiana, perché comunque sono approdata alla letteratura italiana che ero gia adulta. Forse la cosa piu corretta da dire e che sono una scrittrice italofona”.

I prossimi incontri: Lunedì 5 novembre ore 17.30 Biblioteca Comunale di Reggello Incontro con Takoua Ben Mohamed, martedì 6 novembre ore 17.00 Biblioteca Comunale di Scarperia Incontro Takoua Ben Mohamed

lasciare un’impronta gioiosa e colorata alla cittadinanza.

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Settegiorni

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

Cinema Lo

schiaccianoci e i quattro regni Cinema Don Bosco Borgo San Lorenzo Da sab. 2 a Lun. 5 Novembre ore 21.30

Ti

presento S ofia Teatro Giotto Borgo San Lorenzo Da Ven. 2 a Lun.5 Novembre ore 21.30 Dom. 4 Novembre ore 17.30 - 21.30

L’ uomo

che uccise don chisciotte Cinema DOP - Firenzuola Venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 novembre 2018, con inizio alle ore 21.15,

E

u f o r i a Cinema DOP - Firenzuola Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 novembre 2018, con inizio alle ore 21.15,

I l M aggio M etropolitano si ferma a B. S. L orenzo

Borgo San Lorenzo 05, 16/10 e 16/11 Sarà un evento per i bambini quello che aprirà il cartellone dei 3 appuntamenti del Maggio Metropolitano a Borgo San Lorenzo.

Si balla con...

S pazio 3

Borgo San Lorenzo Via Salvador Allende n. 31 Tel. 055 8455137 NOVEMBRE Sab. 3 Fuso orario Dom. 4 Perla & Marina Sab. 10 Willy Cottini Dom. 11 Alessandra Blu Sab. 17 Stefano Domenichini Dom. 18 Mugello Liscio Sab. 24 Elena Emozioni italiane Dom. 25 Stefano Band Non stop

Eventi

Z anna

bianca Cinema-Teatro Garibaldi Scarperia Giovedì 1 e Domenica 4 novembre ore 16 - 17.30

Le

ereditiere Cinema-Teatro Garibaldi Scarperia Venerdì 2, Sabato 3, Domenica 4 ore 21.30

Teatro L orenzo M ilani

Gli anni del privilegio Piccolo teatro Rufina Sabato 3 Novembre ore 21.15 Domenica 4 Novembre ore 16.30 La Compagnia Mald’Estro Presenta: Alessandro Calonaci in una inter pretazione di grande successo dedicata a un Don Milani sconosciuto, quello degli “anni del privilegio”. Li definisce così il giornalista Fabrizio Borghini nel titolo del libro-in chiesta dedicato a una delle figure più conosciute nel campo di quell’impegno religioso e sociale, da cui è tratto il monologo di Calonaci. Si tratta di uno spettacolo denso di pathos che ricostruisce la vita, diciamo così, della presa di coscienza di un Lorenzo Milano che, da bambino e poi da ragazzo, ha vissuto in un contesto agiato e borghese. Si consiglia la prenotazione al n. 055 8396177

D on Q uisci @ tte

Con Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi Venerdì 09 ottobre ore 21 ArcaAzzurra Teatro

V ittorio

veneto e la fine della grande guerra Borgo San Lorenzo Sabato, 03 Novembre 2018 - Domenica, 04 Novembre 2018 1918, testimonianze e documenti della fine della prima guerra mondiale.Il devoluto andrà

A lla

scoperta della via degli dei Firenzuola Sabato, 03 Novembre 2018 10:00 am Trekking sull’antica Flaminia Militare con prenzo all’Oasi di Covigliaio

M ostra

di pittura di marta morolli Borgo San Lorenzo Dal 10 al 17/11 Personale di Marta Morolli

V ino e bardiccio .

D egustando la tradizione Rufina Museo della Vite e del Vino Sabato 10 novembre ore 15,30: spiegazione del procedimento della creazione delle botti per il vino e dell’impagliatura dei fiaschi e assaggio del vino Chianti Rufina e del bardiccio.

S aperi

con gusto Scarperia e San Piero 10 e 25/11 3 incontri volti ad illustrare il “genio artigiano” degli antichi mestieri insieme alla gastronomia locale tipica

I ngorgo

Per i bambini S econda S tella

a destra Sabato 10 Novembre Barberino di Mugello.

Un progetto importante destinato ai bambini dai 3 ai 14 anni con disabilità motorie e cognitive, che sorgerà presso le Scuole Medie di Barberino.

letterario Borgo San Lorenzo Villa Pecori 10-11 Novembre Primo festival mugellano di libri e autori

B allottata con A lessadnro M asti Borgo San Lorenzo Osteria del galletto

11 Novembre Per info e 0558402262

prenotazioni

V olammo

Tel.

davvero in direzione ostinata e contraria Scarperia e San Piero Fino al 11/01 Personale di Elisa Marianini, tributo a Fabrizio De André, 35 opere, ingresso gratuito

Eventi e manifestazioni di queste pagine sono curate e selezionate dalla Redazione.

La redazione non risponde di eventuali modifiche ai programmi pubblicati. Inviate i vostri eventi a: galletto@newnet.it

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Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

Settegiorni

B orgo

divino Borgo San Lorenzo Sabato, 03 Novembre 2018 - Domenica, 04 Novembre 2018 Festival del vino, degustazione, eventi, workshop B2B e cena di gala

Aperiarte:

visite guidate con aperitivo finale Scarperia e San Piero Sabato, 03 Novembre 2018 Visite guidate gratuite con aperitivo finale: 3/11 Palazzo dei Vicari e la sua Piazza; 10/11 Pieve di Sant’Agata

Scarperia e San Piero Domenica, 04 Novembre 2018 Gara motociclistica all’autodromo del Mugello

d ’ arte autunnali Casa di Giotto Vicchio Orari e giornate prestabilite, riguardano la pittura e il disegno, la scultura e la scrittura creativa, l’arazzo e l’intaglio artistico. Per info: 32992930443489172065-3285990920o contattare via mail l’associazione all’indirizzo info@casadigiotto.it

Vittorio

Palestra

C ena della C orale S anta C ecilia 200miglia del mugello Sabato 3 e 10 novembre endurance@mugellocircuit Borgo San Lorenzo Foro Boario ore 20.00 Cena di raccolta fondi per sostenere l’attività musicale e culturale nel Mugello con i famosi tortelli di Grezzano.

Prenotazione obbligatoria Tel. 333/4973733

L a C orale di S anta C ecilia in W olfgang A madeus M ozart

Requiem in re minore K 626 per soli, coro e orchestra Lunedì 12 Novembre ore 20 Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Piazzale Vittorio Gucci, 1 - Firenze Per info: filarmonicaleopolda@gmail. com

I l “ cielo ” di mario poggiali Sala consiliare di rufina Rufina Dal 10 al 18 novembre 2018

B ilancino L abor D ay Lago di Bilancino Sabato Sabato 3

Saperi con gusto

Scarperia e San Piero 25/11 3 incontri volti ad illustrare il “genio artigiano” degli antichi mestieri insieme alla gastronomia locale tipica

Celebrazioni

per i 100 anni dalla fine della Prima Guerra mondiale Scarperia e San Piero 3 e 4 novembre Due giornate dedicate al ricordo e alla memoria, con la collaborazione dei Gruppi Alpini di Scarperia e San Piero. Per info www. scarperiaesanpiero.fi.it

22°Premio internazionale “le velo – l’europa per lo sport”

Scarperia e San Piero Sabato, 17 Novembre 2018 Mostra dei campioni nella memoria. Info: www.levelo.it

Incontro con Elide Ceragioli

Sabato 17 Novembre ore 17 Bibliotrca comunale Borgo San Lorenzo

Conferenze del gruppo archeologico dicomanese Dicomano 17/11,12/01 e 9/02 Conferenze organizzate dal Gruppo Archeologico Dicomanese ad ingresso libero mostra fotografica su luigi calamai Scarperia e San Piero Sabato, 17 Novembre 2018 - Domenica, 18 Novembre 2018 Mostra fotografica itinerante in memoria di Luigi Calamai

Mostra

ed eventi contro la violenza sulle donne Borgo San Lorenzo Dal 17 al 25/11 Iniziative nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza alle donne

Dicomano 17/11, 12/01 e 9/02 Conferenze organizzate dal Gruppo Archeologico Dicomanese ad ingresso libero

veneto e la fine della grande guerra Borgo San Lorenzo Sabato, 03 Novembre 2018 - Domenica, 04 Novembre 2018 1918, testimonianze e documenti della fine della prima guerra mondiale.Il devoluto andrà

Mostra di pittura di maria galano Fino al 11/11 Sala di Palazzo Pretorio Barberino di Mugello Dalla soffitta alla cantina Borgo San Lorenzo - Piazza Dante Ogni quarta domenica del mese Mercato scambio, baratto, di antiquariato, artigianato, prodotti recuperati in soffitte e centine, ogni quarta domenica del mese nei giardini di Piazza Dante.

Fiera di galliano

Barberino di Mugello - Galliano Mercoledì, 14 Novembre 2018 Tradizionale Fiera di Galliano

Museo casa d’Erci

Luco di Mugello Museo civiltà contadina aperto nel pomeriggio di tutti i festivi - www.casaderci.it info@casaderci.it

Mercatino del piccolo antiquariato Dicomano, centro Ogni terza domenica del mese per le vie del centro storico di Dicomano si tiene il Mercatino del piccolo antiquariato e opere del proprio ingegno. Info: http://www.comune. dicomano.fi.it/

Visita

guidata La chiesa, il convento e il museo di San Bonaventura al Bosco ai Frati (durata della visita 1h e 30m, circa) Ogni Sabato del mese Percorso tematico. La prenotazione per le visite guidate, sempre ad ingresso libero, potrà essere effettuata contattando la biblioteche comunali (telefono): Biblioteca comunale di S Piero a Sieve: 0558486791 Biblioteca comunale di Scarperia: 0558431630 - 603

M useo

di vita artigiana e contadina S.Agata Personaggi in movimento di Leprino Tutte le domeniche e i giorni festivi 15.18 per info 0558406850

M olino

faini Grezzano - Borgo S. Lorenzo Le domeniche e festivi 14,30 visita guidata al mulino risalente al 1400 con la macina in funzione e modelli interattivi. Per i gruppi consigliata prenotazione. Info: 055 8492580-331 2111598

Corsi e Seminari C onferenze

del gruppo archeologico dicomanese

C orsi

funakoshi Scarperia Sono aperte le iscrizioni a tutte le attività: karate, tai chi chuan, yoga, Feldenkrais, fitness, stretching, hip hop, ed altre attività. Info: 055/846371 333/3200546

Corso

di danza orientale Borgo San Lorenzo La danza orientale, o danza del ventre, è indicata per donne di tutte le età, aiuta a mantenerti in forma, favorisce lo scioglimento delle tensioni, aumenta la consapevolezza del proprio corpo. Tutto questo divertendoti! 333 7121560

Corsi

sc u o l a d i m u s i c a Sono aperte le iscrizioni ai corsi di strumento e canto per bambini ragazzi ed adulti dell SMC, la scuola intercomunale di musica dei Comuni di Pontassieve, Dicomano, Londa, Pelago, Rufina. Trentacinque docenti specializzati ed una offerta formativa composta da oltre 40 corsi.Info 0558331000 info@scuolacomunaledimusica.it Associazione Sound www. sound-musiche.it

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Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

Sport La Pallacanestro per tutti

Il Mugello va a canestro col Baskin, basket inclusivo Un canestro per abbattere le barriere. Anche il Mugello gioca il “Baskin”, il basket inclusivo.

Con ‘Baskin’ - termine che deriva dall’unione delle parole ‘basket’ e ‘integrazione’ - si intende infatti lo sport ispirato alla pallacanestro che ha una caratteristica particolare: è uno sport di squadra giocato da normodotati e disabili insieme.

Squadre formate da ragazzi e ragazze con o senza disabilità si sfidano a canestro, in questa disciplina sportiva mista nata a Cremona.

In Mugello è stato giocato e fatto conoscere per la prima volta alla kermesse “Vivilosport” a Borgo San Lorenzo e da quell’evento sportivo, e dall’input di un gruppo di persone, sono seguiti incontri e riunioni tra l’Unione dei Comuni, Comuni, scuole e associazioni sportive per promuovere e far crescere nel territorio mugellano questa nuova disciplina inclusiva. “Lo avevamo visto durante l’ultima edizione di Vivilosport ed oggi quell’emozione vissuta è un progetto concreto per il Mugello”, afferma il presiden-

te dell’Unione dei Comuni del Mugello Paolo Omoboni: “Nel Baskin tutti devono sentirsi importanti e decisivi per il gioco, indipendentemente dalla propria abilità, questo è lo spirito di fondo. Non è la persona che deve adattarsi ad uno sport, ma è lo sport che deve essere costruito in modo da essere adatto alla diversità delle persone.

Questa è vera inclusione”.

In pochi mesi una volontà si è tradotta in un progetto, che sta per diventare realtà.

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro di presentazione e per fare il punto, con la presenza delle società STM Pallacanestro e Polisportiva Mugello 88, famiglie, insegnanti e amministratori locali. E a metà novembre, cioè tra poco, inizieranno i primi allenamenti. Lo annuncia l’assessore allo Sport Stefano Passiatore: “Siamo felici come amministratori locali di poter fare la nostra piccola parte in questo percorso. Le nostre società hanno bisogno di includere

e non a parole, ma con i fatti. E lo sport, come la scuola, è uno degli ambienti privilegiati per sperimentare nuove forme di inclusione”.

A breve, dunque, anche in Mugello si giocherà il ba-

skin: “E questo - sottolineano il presidente e l’assessore allo Sport Paolo Omoboni e Stefano Passiatore - grazie all’impegno e la passione di tante persone, in primis Caterina e Giulia, al coinvolgi-

mento delle scuole e alla piena disponibilità delle società sportive, la STM e la Mugello 88, oltre che la Polisportiva di Dicomano, la Mugello Volley di Vicchio e il Consorzio Mugello Sport che ge-

stiscono gli impianti sportivi. Lo sport è inclusivo, lo sport supera le differenze.

E il Mugello - concludono può dirsi orgoglioso di fare la sua parte con un progetto costruito insieme”.

Sport

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

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Rugby

Seconda vittora consecutiva per Rugby Mugello Domenica 28 i ragazzi di Vannini hanno strappato una grande vittoria per 40-0 sul campo della Colligiana. Presentatisi sul campo di gioco in orario, nonstante il cambio dell’ora e la partita in trasfera... due condizioni che l’esperienza ci ha insegnato non essere il punto forte della formazione mugellana.

La partita si presentava di difficile giocabilità a causa delle incessanti pioggie. Per fortuna poco prima del fischio di inizio il cielo si è rischiarato e i ragazzi hanno potuto giocare una partita più fluida, favorendo la superiorità tecnica degli ospiti. La squadra del Rugby Mugello ha espresso sin da subito l’ottimo lavoro eseguito in allenamento durante la settimana. La prima meta arriva infatti dopo pochi minuti ed è siglata da Fabbri (prima meta con la seniores). Il primo tempo si svolge quasi tutto nella metà

campo avversaria e infatti non tarda ad arrivare anche la seconda di Lottini.Al minuto ’26 Franci non si fida delle proprie capacità e decide di passare la palla a meta ormai fatta, ma vista la sua nota capacità in questa particolare tecnica, Bartoloni non può far niente per riceverla e la palla torna in mano agli avversari.

La terza meta è l’espressione perfetta di quanto detto prima, che ha portato Bartoloni a schiacciare facilmente, grazie ad un perfetto gioco di attacco multifase, che ha disorientato e sfiancato la squadra avversaria. La colligiana da parte sua, anche se carente sui fondamentali, ha espresso un buon rugby e una buona capacità di rischieramento. Il secondo tempo si svolge sulla scia del primo, nonostante i cambi e alcuni spostamenti di ruolo. Signorini per Di Domenico; Trifu per Vannini; Maestrini per Van-

Rugby under 16 Brutta giornata per l’Under 16 el Rugby Mugello

Pesante sconfitta per l’under 16, che esce con un passivo di 61 a 21 dal difficile campo del Florenta Rugby. I giovani cinghiali/leoni si sono battuti con onore, ma i fiorentini erano decisamente più forti.

In pratica il match è stato equilibrato soltanto i primi 20 minuti, poi la squadra di casa ha preso il sopravvento, forte di una maggior prestanza fisica. Soltnto nei minuti fianli il Mugello/Sieci ha avuto una reazione di orgoglio limitando il passivo. Adesso gli allenatori hanno due settimane di sosta per preparare al meglio la sfida con i Ghibellini Rugby Arezzo domenica 18 novembre alle Sieci.

Mugellani alla Maratona di New York City Domenica 4 novembre si corre la tradizionale maratona per le strade di New York. Come in altre edizioni parteciperà anche un nutrito gruppo di runners mugellani. Con Matteo Lucii, Simona Zaffino e altri veterani che hanno corso più volte ci sarà anche Lara del gruppo runners di Barberino, neofita della classica newyorkese “A cinquant’anni è la mia prima volta e sono emozionata come se andassi a un primo appuntamento. Meno male che con me ci sono mio marito (farà solo il turista) e Simona che si è allenata con me e che sono sicura, si farà onore. Comunque vada sarà un’esperienza magnifica. Ci aspettano un città affascinante e un tempo magnifico: cielo sereno e temperature fra i 5 ei 12 gradi, quasi primaverili per la Grande mela” Un “In bocca al lupo” ai nostri maratoneti!

nini; Vigiani per Franci; Mattera per Lottini; Franci per Corti.

La quarta meta siglata da Corti (anche per lui la prima con la seniores), arriva dopo un ottimo carretto; tecnica per la quale la squadra ospita si è sempre distinta.

Nella fase finale la miglior preparazione atletica si è fatta sentire e ha portato alle ultime due mete, entrambe di Signorini.

Coach Vannini, in una domenica a suo avviso quasi perfetta, recrimina solo la poca attittudine al riciclo del pallone, che avrebbe potuto portare ad un passivo ancora più ampio. Si congratula inoltre dell’atteggiamento concentrato e della dedizione da parte di tutti, che sta permettendo alla squadra di crescere settimana dopo settimana. Nomina inoltre man of the match un altro

mostro a due teste, Fabbri e Corti, che oltre alle mete siglate non hanno mai commesso un errore ne in difesa ne in attacco.

Degna di nota una spettacolare torta preparata dai padroni di casa per il terzo tempo a metà con i colori sociali di entrambe le società. La sorpresa è stata tale che capitan Belli, barbetta per gli amici, è diventato di color paonazzo. Il gesto rimane la dimostrazione e la conferma che il rugby non si limita al campo di gioco, ma va ben oltre.

Cosi i ragazzi in campo: 1. Corti 2. Petrelli 3. Franci 4.

Mazzone 5. Bartoloni 6. Sini 7.

Carpini (vice capitano) 8. Di Domenico 9. Mercatali 10. Vannini L. 11. Vannini D. 12. Lottini 13.Fabbri 14. Berni 15. Belli (cap) A disposizione: 16. Vigiani 17. Trifu 19. Mattera

20. Signorini 21. Maestrini Accompagnatore: Lottini

Michele Mercatali

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Annunci Economici

Sabato 3 Novembre 2018 Il Galletto

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