galletto 1384 del 5 gennaio

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Euro 1.20 GIORNALE LOCALE n. 1384 del 5 Gennaio 2019 - galletto@newnet.it - ISSN 2037-4380 - Sped. ABB. POST. 45% Art. 2 comma 20/B - Legge 662/96 - Firenze Aut. Trib. FIRENZE del 11/04/1988 n. 3694 - Dir. Resp. C. Fusaro - REDAZIONE: Via F. Niccolai, 16 - Borgo San Lorenzo (FI) - Concessionaria Pubblicità e Casa Editrice STUDIO AD.ES di Elissa Spidalieri - www.ilgalletto.net - Telefono 055 8456391 - Fax 055 8495010

OPINIONI A CONFRONTO Borgo: meglio il verde che i parcheggi

FORTETO Arriva il Commissario nel segno della discontinuità

GUIDO PARIGI A PAG. 6

P.M. A PAG. 3

Editoriale La Forza del Forteto

Come scrive l’On. Mugnai nel suo intervento a pagina 3, già nel 2013 la commissione regionale che scoperchiò gli orrori della setta, aveva chiesto il commissariamento della Cooperativa del Forteto. Da allora gli appelli per allontanare la vecchia dirigenza, colpevole di abusi e connivenze, dalla gestione dell’impresa agroalimentare si sono succeduti. Solo oggi, dopo oltre un lustro, dopo un processo penale che ha portato alla luce l’inimmaginabile, dopo il ravvedimento di tanti che avevano osannato il Forteto, quella richiesta è stata accolta. E l’impresa cooperativa può finalmente avere un rilancio dopo le ombre della vicenda penale che ne avevano oscurato la presa e la credibilità che i suoi prodotti hanno sui consumatori. Ma questo lungo lasso di tempo dimostra, a mio avviso, la forza e il potere accumulati in trent’anni di bugie dai “profeti” del Forteto. Connessioni e connivenze con i sindacati della filiera agro alimentare, con le associazioni delle cooperative, con amministratori locali, con personaggi della magistratura e della politica, hanno protetto e difeso la setta e di riflesso anche le attività della cooperativa a oltranza. Probabilmente solo il cambiamento effettivo e radicale di questi mesi della classe dirigente di questo paese ha permesso di mettere davvero un punto e basta e ricominciare da capo. E’ un segnale che ci stiamo liberando di una classe politica che pur sotto etichette e con ruoli diversi, ha incrostato il sistema di governo della Stato, rendendolo permeabile ai privilegi e ai favori e impermeabile alle novità. Forse a sostituirla abbiamo ora una squadra di dilettanti. L’importante è però che non apprendano da chi li ha preceduti. Pietro Mercatali

MUGELLO Popolazione sempre più anziana

BARBERINO TEATRO Al Corsini Fiona May e Luisa Cattaneo in “Maratona di NY” A pag. 4

A PAG. 7

Borgo san Lorenzo

Ex ospedale di Luco: Il comune contro la Regione Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità (gruppi Pd, Borgo Migliore, liste civiche “Dal cuore di Borgo” e “Cambiamo insieme”, Rifondazione e Forza Italia; assente Gozzi della Lega) il documento presentato dal capogruppo

della lista civica “Cambiamo insieme” Luca Margheri sulla cessione dell’ex-ospedale di Luco di Mugello alla Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino da parte della Regione Toscana. Il sindaco, pochi giorni fa, ave-

va inviato alla Regione un preavviso di azione amministrativa per chiedere l’abrogazione (ovvero l’annullamento di validità) dell’articolo di legge regionale che trasferisce il bene dalla Regione al Maggio. Con questo documento, mol-

to duro nei confronti della Regione, ora la giunta comunale esprime il suo totale appoggio al primo cittadino, affinché l’immobile, da tempo in precarie condizioni non sia ceduto all’associazione fiorentina, non ritenuta in grado di salva-

guardare il prezioso bene mugellano. “Considerato che la cessione -si legge nel documento stilato da Margheri - ha mere ragioni di ricapitalizzazione della Fondazione e non è motivata... Segue a pag.2

Vicchio

Si dimettono l’assessore Bolognesi e la Consigliera Bonanni

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Le primarie per scegliere il candidato PD a Sindaco per le elezioni della prossima primavera partono con le dimissioni dell’Assessore Simone Bolognesi e della Consigliera Teresa Bonanni Il Sindaco Izzo ha annunciato le dimissioni con uno scarno comunicato e ha ringraziato Bolognesi per il suo impegno nei quasi 10 anni da assessore, spiegando che le sue deleghe verranno ridistribuite tra i membri rimasti nell’attuale Giunta per gli ultimi tre mesi di mandato Su questa dimissioni interviene il candidato alle primarie del PD per il Sindaco Filippo Carlà.”Non voglio dilungarmi sulla scelta del consigliere Teresa Bonanni e dell’assessore Simone Bolognesi – dice Carlà - di lasciare a cinque mesi dalla fine della scadenza naturale della legislatura. Certo è che il disagio e l’affievolirsi di un progetto politico comune di governo deve essere tanto per uscire di scena così, sopratutto in persone che hanno dato fin qui un contributo importante alla nostra comunita’. Queste due voci vanno, a mio avviso, rispettate e al contempo non devono essere ne’strumentalizzate né minimizzate. Queste due voci direttamente e non, reclamano tuttavia l’esigenza di una... Segue a pag. 2


2 Attualità

Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto

Segue dalla prima - Vicchio

Si dimettono l’assessore Bolognesi e la Consigliera Bonanni ... discontinuità politica. Una discontinuità vera e puntuale sia nell’ azione di governo che nell’allargamento del Progetto amministrativo per le elezioni di maggio, dove sarà importante parlare a tutte quelle forze, anche fuori dal Pd, che insieme ridiano una speranza e una nuova rinascita al nostro paese. Rompere gli steccati dell’autosufficienza ,agendo con azioni e politiche condivise, rinnovate, trasparenti, che mettano al centro tutti gli 8184 cittadini di Vicchio. E’scoccata l’ora della discontinuità, del cambiamento e del resto con questi presupposti è nata la mia candidatura a Sindaco. Su questi valori – conclude Carlà - mi batterò per allargare la cosiddetta frontiera del centrosinistra locale in vista dell’appuntamento di maggio. Il 20/1 sarà una prima tappa”.

Vicchio

Tai e Carlà in corsa per le primarie PD

Si inaugura il 5 gennaio alle 17 il Comitato per Carlotta Tai candidata alle Primarie del PD di Vicchio, proprio alla sede del partito in via 1° Maggio 11. Sarà l’occasione per la candidata di illustrare la sua idea di Programma per il paese. “Si tratta – spiega Tai – di un Programma aperto, inevitabilmente aperto direi: io e il mio gruppo di lavoro abbiamo le idee chiare e stiamo stabilendo quelle che per noi dovrebbero essere le priorità per Vicchio, ma sto ascoltando tutti e prendendo spunti per accogliere le idee più convincenti. Chiunque insomma può dare il suo contributo, e dirò di più: ho notato con piacere una grande passione per il nostro paese e per il nostro territorio; in tanti mi hanno consigliato, dato idee, indicato criticità da affrontare. Questa è la prima vittoria delle Primarie: portare i cittadini e tutti gli elettori del centrosinistra a una coesione su idee concrete, nella costruzione del nostro futuro”. Intanto il giro delle frazioni inizianto il 20 dicembre da Vespignano. Proseguito a Gattaia e Villore chiuderà il 7 gennaio al Cistio.”Ora – afferma Tai – tocca a Vicchio. Vorrei dare a tutti il tempo necessario a instaurare un dialogo proficuo. Purtroppo siamo stati costretti a operare in questo periodo ristretto e durante le festività. Ma riuscirò a dare tutta l’attenzione che meritano ai cittadini del capoluogo e alle associazioni. E con tutti quelli che me lo chiederanno sarò disponibile al confronto, all’ascolto. Il voto alle Primarie è necessario – continua Carlotta Tai – e tanto più si rende necessario oggi che il nostro partito vive un periodo di sofferenza a livello nazionale. Le Primarie sono una risorsa e un presidio di democrazia cui oggi più che mai non avremmo potuto rinunciare. Cosa avrebbe potuto significare non chiamare i nostri iscritti e simpatizzanti a scegliere il proprio candidato a sindaco? Forse è il caso che ognuno si faccia questa domanda. E non diamo nulla per scontato: se dal dopoguerra a oggi il candidato della sinistra o del centrosinistra a Vicchio aveva il destino segnato e assicurato, oggi ho i miei dubbi che sarà così: dopo, ci sarà da combattere e da farsi trovare pronti. Il mondo è cambiato, e i nostri cittadini se ne devono rendere conto.Anche Filippo Carlà l’altro candidato alle primarie PD continua i suoi incontri. Mercoledì scorso ha parlato con i commercianti di Vicchio. “Vorrei dare fin da subito, ha detto Carlà Campa, un segnale diverso, di speranza, di piena collaborazione e sostegno per chi ogni giorno con coraggio e dedizione decide di aprire il proprio negozio tra le mille difficoltà quotidiane. Per dare nuova dignità e nuove opportunità al nostro paese, bisogna ripartire da chi ci lavora e ci investe”.

Vicchio - Elezioni Liberi e Uguali verso una propria lista Contro le primarie del PD di Vicchio si è schierato il Comitato di Liberi e Uguali del Mugello che “esprime rammarico e valuta questa scelta una occasione persa per proseguire nel tentativo di presentarsi alle prossime elezioni amministrative con persone e un programma condivisi. Durante gli incontri dei mesi scorsi dove sembrava possibile l’avviarsi di un percorso comune, - prosegue LeU - questa decisione presa unilateralmente e contraria ad una nostra esplicita richiesta, ha interrotto tale possibilità di collaborazione. Liberi e Uguali del Mugello quindi continuerà, come già iniziato nei mesi scorsi, a lavorare – conclude LeU - per creare le condizioni per un progetto alternativo, autenticamente di sinistra ed una squadra di qualità, con i quali gli elettori di Vicchio potranno ritrovare i valori di equità sociale, rispetto dei diritti umani e buona amministrazione.

Segue dalla prima - Borgo san Lorenzo

Ex ospedale di Luco: Il comune contro la Regione ... da alcuna volontà di salvaguardia del bene; che esistono un esposto alla Procura della Repubblica ed un esposto alla Corte dei Conti presentati dal consigliere Luca Margheri con oltre mille firme di corredo, finalizzati a obbligare la proprietà ad effettuare i necessari interventi di manutenzione a un bene culturale vincolato e tutelato; che esiste un ingiunzione della Sovrintendenza affinché siano effettuati gli interventi di manutenzione straordinaria

dell’immobile stesso, il Consiglio comunale di Borgo San Lorenzo esprime la propria protesta per la decisione unilaterale della Regione Toscana, assolutamente non concordata con l’amministrazione comunale”. Il Consiglio borghigiano avanza anche precise richieste alla Regione stessa: “Anzitutto di riconsiderare la decisione di cedere l’immobile ad un ente che versa in gravi condizioni economiche/finanziarie e che nulla potrebbe per far sì

che questo importante bene culturale venga preservato, come è obbligo di legge”. E poi: “di perseguire ogni possibile soluzione mirata alla valorizzazione e alla salvaguardia dell’ex-ospedale di Luco di Mugello”, aprendo “un tavolo di valutazione –composto da Regione e Comune-, nel quale esaminare anche soluzioni e destinazioni alternative, come quella di un utilizzo a fini residenziali”. Nel documento si ricorda infine “la necessità di un coin-

volgimento attivo anche di altri soggetti pubblici, quali la Città Metropolitana di Firenze –che peraltro ha inserito il recupero dell’exospedale nel suo Piano Strategico “Rinascimento Metropolitano”, e l’Unione dei Comuni del Mugello”. “E’ un pronunciamento chiarissimo, che la Regione ora deve ascoltare e muoversi di conseguenza -dice Margheri-. Finora ha avuto un atteggiamento omissivo e rinunciatario, portan-

do questo importantissimo bene culturale mugellano alle soglie del crollo. Credo che a questo punto sia necessario che anche il Consiglio regionale esprima una posizione, e che la giunta regionale, per compensare i danni fatti con il proprio disinteresse, si prenda finalmente a cuore la questione per trovare, insieme al Comune, soluzioni concrete che impediscano di mandare in rovina l’ex-monastero, e che valorizzino la strut-

tura. Devo anche esprimere soddisfazione per il fatto che questo documento, una volta tanto ha messo d’accordo tutto il consiglio, e rafforza la protesta espressa dal sindaco verso la Regione. Quello che ho cercato di fare da tempo, con l’esposto qualche esito lo ha avuto, e lo si è riconosciuto anche in Consiglio: dopo l’esposto la Regione prima si è mossa con un intervento straordinario, e di conseguenza anche la soprintendenza”.

San Godenzo

Un Autovelox da 200 mila euro

Ecco come si esprime il portavoce di “Difendi San Godenzo” Cristian Petronici sui fondi derivanti dalle multe fatte dall’autovelox lungo la strada del Muraglione. “Ormai ad un anno dalla fondazione ci stiamo rendendo conto che il nostro Comitato si sta sempre più in una nuova realtà formata da giovani, che vogliono migliorare il proprio comune, in maniera propositiva e al tempo stesso si sta rivelando una valida alternativa politica che al

di sopra e al di fuori di qualsiasi sovrastruttura partitica. Abbiamo seguito attentamente la diatriba pubblica - prosegue Petronici - fra maggioranza e opposizione, inerente la variazione di bilancio su cui il nostro Comune si è ritrovato 200 mila euro di fondi pubblici provenienti dal famigerato au-

tovelox e vincolati alla sicurezza stradale e al rifacimento di strade. Stiamo parlando dello stesso autovelox, per il quale il nostro comitato quest’estate avanzò dubbi e quesiti circa l’aumento esponenziale di multe, anche e soprattutto nei confronti degli abitanti di San Godenzo, che ne conoscevano benissimo

l’ubicazione. Quindi chiediamo senza polemiche alla giunta comunale, e alla maggioranza che la sostiene, di intervenire nelle frazioni a partire da Petrognano, Corella, Casale e Castagno d’Andrea, inoltre sarebbe bene intervenissero immediatamente con il rifacimento del marciapiede della statale 67 che porta

verso il centro del nostro bellissimo comune. Invitiamo il Sindaco - conclude petronici - a spendere bene questi soldi, in maniera tale che nessuna frazione possa sentirsi abbandonata. Sappiamo bene che ci vuole tempo ma, come dice il detto “Roma non è stata fatta in un giorno” e anche la ri-

valutazione del nostro territorio ha bisogno di passi importanti e cadenzati, ma questo intanto sarebbe un inizio per invertire una tendenza fatalista alla quale il nostro Comitato non vuole adeguarsi. È il momento di rimboccarci le maniche per far rinascere il nostro territorio”.

Borgo San Lorenzo

Borgo anch’io: ottima partecipazione ai primi tre incontri

Si sono svolti i primi tre incontri del processo partecipato organizzato da “Borgo Anch’io”, un’occasione per i cittadini interessati di fare proposte, critiche, considerazioni, con lo scopo di portare un contributo per migliorare il nostro paese su varie tematiche. Il primo gruppo a riunirsi è stato quello dedicato a ambiente, decoro e senso civico, lo scorso 13 dicembre, coordinato da Giacomo Tagliaferri. Si è discusso di raccolta porta a porta, servizio

da poco avviato nel territorio comunale, con proposte e spunti per migliorarla. Lo sguardo sui rifiuti si è poi allargato, discutendo della strategia “Rifiuti zero” o della gestione dell’impianto di compostaggio di Faltona. Altre questioni sollevate hanno riguardato il decoro, soprattutto delle principali aree verdi. Il coordinatore si è detto soddisfatto di questo primo incontro, programmando un nuovo incontro a gennaio, ed ha immaginato anche una di-

visione dei compiti all’interno del gruppo per approfondire le varie tematiche. Il secondo incontro è stato quello riservato al mondo della scuola, avvenuto lunedì 17 dicembre e coordinato da Giacomo Villa. Dopo un’introduzione sui servizi che eroga il Comune e sugli interventi effettuati e previsti sull’edilizia scolastica, si è discusso della manutenzione nei plessi scolastici, di trasporti, della mensa e dell’orario scolasti-

co. Molti dunque i temi caldi, e per questo saranno necessari altri incontri, uno da fare nella prima metà di gennaio, in cui si parlerà anche dei servizi per la fascia 0-3 anni. Terzo incontro quello sulla pianificazione e strumenti urbanistici, svoltosi martedì 18 dicembre, alla presenza di professionisti del settore e cittadini, coordinato da Alessandro Romolini. Come per gli altri gruppi, anche qui ci si è riservati di fare ulterio-

ri incontri, con questo primo che è servito per far emergere le problematiche, come ad esempio l’area della Soterna, le Fornaci, la connessione tra il centro storico e l’area della Coop, la necessità del superamento del rischio idraulico. Il coordinatore ha distribuito le osservazioni fatte dall’ordine degli architetti al piano strutturale poi approvato dal Consiglio comunale come punto di partenza per la discussione. Un bilancio positivo dunque,

con quasi cinquanta partecipanti nei primi tre incontri, ma soprattutto con una partecipazione interessata e con la volontà per ogni gruppo di ritrovarsi di nuovo per approfondire meglio i temi sollevati. Ricordiamo che i prossimi incontri si svolgeranno a gennaio: lunedì 7 gennaio alle 21 si riunirà il tavolo del lavoro, il 9 gennaio, sempre alle 21, il tavolo che tratta di difficoltà ed emarginazione.


Attualità 3

Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto

Forteto

Arriva il Commissario nel segno della discontinuità Molte le reazioni alla sua nomina e gli incontri con gli amministratori locali e i protagonisti della tragedia del Forteto Il Governo ha finalmente commissariato la Cooperativa del Forteto. Il Commissario è l’avvocato romano Jacopo Marzetti. Marzetti, arrivato a dicembre, si è subito messo all’opera. Sta incontrando i soci e le vittime del Forteto, gli amministratori locali, le categorie economiche. Sta nominando dei tecnici della filiera alimentare che lo aiutino a rilanciare prodotti e attività della cooperativa. Molte le reazioni al suo insediamento “La Coop.Il Forteto ha sede nel comune di Vicchio mi sembrerebbe, quindi, normale che anche il nostro Sindaco e l’Amministrazione Comunale partecipassero attivamente e fossero coinvolti in un necessario confronto istituzionale con il nuovo Commissario della Cooperativa, l’avv.Jacopo Marzetti, nominato dal Governo”, Così Filippo Carla’ Campa, candidato Sindaco alle Primarie Pd Vicchio in programma il 20 gennaio 2019. “L’iniziativa dei sindaci di Borgo e Dicomano di chiedere un incontro al Ministro Di Maio, ha continuato Carlà Campa, va in questa direzione e la condivido. Sono due i temi principali su cui dovremo poggiare la nostra proposta istituzionale : 1-discontinuità con il passato; 2-salvaguardia dei livelli economici,produttivi e occupazionali che interessano oltre 200 persone nel territorio”. E infatti Sindaco e vicesindaco si sono incontrati con il Commissario “L’incontro, che confer-

ma l’interessamento della Amministrazione Comunale così come di tutte quelle del Mugello per la vicenda e per le sorti dell’azienda, dice il Sindaco Izzo - è stato molto proficuo. Da parte sua il Commissario ha affermato di essere concentrato sull’obiettivo di salvare e rilanciare la Cooperativa, realtà importante per il territorio di Vicchio e del Mugello, salvaguardandone i posti di lavoro. Ai Comuni, ed a quello di Vicchio in particolare, ha chiesto collaborazione e supporto in tal senso, trovando piena disponibilità da parte della nostra Amministrazione di Vicchio” Soddisfazione per la nomina del Commissario è stata espressa dall’On. Mugnai di Forza Italia, già presidente della Commissione regionale d’inchiesta sul Forteto “Quando nel gennaio 2013, contro la volontà della maggioranza di sinistra e con il biasimo del Presidente del Consiglio regionale, che ci redarguì, prima per lettera e poi in Aula, presentammo la relazione della prima commissione d’inchiesta, quella che per prima e contro tutti, raccontò cosa fosse per davvero la comunità del Forteto, chiedemmo subito il commissariamento della cooperativa perché era evidente come quella realtà economica fosse controllata dalla comunità/setta. E lo facemmo non solo per un senso di giustizia, ma anche per garantire un futuro ad una realtà aziendale che, seppur cresciuta e prosperata anche sul dolore e sulla sofferenza, oggi rappresenta una ricchezza per il territorio, a condizione però che sia definitivamente staccata dal controllo della setta guidata dal “Profeta” Rodolfo Fie-

soli, l’Orco del Forteto”. Ci sono voluti sei anni - conclude Mugnai -. Sei anni di battaglie, dapprima molto difficili e solitarie, poi quando divenne più facile prendere posizione contro il sistema Forteto, accompagnati da nuovi zelanti seppur tardivi compagni di viaggio, ma alla fine ci siamo arrivati. Era un dovere che avevamo con le tante, troppe vittime del Forteto. Occorre però chiarire un concetto: questo non dovrà essere un commissariamento finalizzato alla liquidazione dell’azienda, ma al suo rilancio. Sono convinto, che sulla vicenda Forteto, dal 2012 in poi, la politica abbia saputo scrivere una bella pagina. Una pagina di coraggio e di verità che permette, anche se solo in parte, di emendare 30 anni di collusioni e di colpevoli negligenze. Adesso il mio pensiero va alle vittime incontrate ed ascoltate in questi anni... beh, ce l’abbiamo fatta” L’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi ha voluto incontrare Jacopo Marzetti, commissario della cooperativa Il Forteto per affrontare i problemi produttivi dell’azienda in un momento critico per il settore lattiero-caseario. L’incontro tra Remaschi e Marzetti si inserisce nell’ambito delle consultazioni che l’assessorato sta portando avanti per fronteggiare la crisi del settore della lavorazione del latte ovino, particolarmente importante per la Toscana. Il Commissario ha ribadito la volontà di mantenere attive le produzioni agricole ed agroalimentari ad oggi praticate dalla cooperativa, di cui una parte consistente è rappresentata proprio dalla produzione di pecorino.

pazioni per la tenuta occupazionale e produttiva della cooperativa. La nomina a Commissario dell’avvocato Marzetti non ha mancato di sollevare critiche. C’è stato chi non ha condiviso che a gestire la cooperativa il Governo abbia mandato un avvocato esperto dei diritti dell’infanzia invece di un manager della filiera agro alimentare. A queste polemiche ha risposto il Comitato delle vittime del Forteto tramite il suo portavoce Sergio Pietracito. “E’ una polemica assurda - afferma Piatracito – il Commissario saprà circondarsi di tecnici in grado di gestire la cooperativa. E le competenze professionali di Marzetti sono necessarie per addentrarsi in un campo ancora minato, fatto di rapporti ancora in essere tra vittime e persone rimaste vicine ai responsabili dell’azienda. La questione del Forteto, purtroppo, - continua Pietracito - non può essere ancora ridotta alla sola preparazione dei formaggi. Sarebbe troppo bello se solo quelli fossero i problemi… Anzi il Comitato delle vittime chiede al commissario prima di tutto di sciogliere la setta che ha da sempre comandato la cooperativa, allontanando immediatamente chi è stato ritenuto responsabile degli orrendi e disumani maltrattamenti descritti nel capo di

imputazione del recente processo. Non solo chi è stato condannato penalmente ma anche chi si è salvato grazie alla prescrizione ed è stato comunque condannato a risarcire le vittime. Chiediamo che si leggano le motivazioni della sentenza del Tribunale di Firenze relativamente alle testimonianze rese dai sostenitori del Forteto e che si prendano gli opportuni provvedimenti. Chiediamo che, prima di salvaguardare i posti di lavoro, la cooperativa risarcisca le vittime senza indugio. Chiediamo che, nel preoccuparsi di salvaguardare gli attuali lavoratori, ci si preoccupi altrettanto di chi, oltre ad essere stato maltrattato ed abusato, ha lavorato nella cooperativa per decenni 365 giorni l’anno, senza mai un giorno di ferie e senza ricevere né salari né TFR. Di sanare le specifiche situazioni contributive. Chiediamo che, prima dei posti di lavoro, si intervenga immediatamente in ordine ai disabili affidati alle famiglie funzionali, che vivono al Forteto da decenni in balia della setta. Chiediamo che lo Stato intervenga per cercare quantomeno di rimediare alla colpevole ed ingiustificata incuria delle sue istituzioni.

L’Avvocato Jacopo Marzetti Commissario della Cooperativa Il Forteto Marzetti ha confermato la volontà di continuare a ritirare oltre tre milioni di litri di latte di pecora all’anno, provenienti da circa 70 allevamenti toscani, ed ha informando l’assessore che è attualmente in corso una trattativa per la definizione dei contratti e del prezzo di fornitura. “Prendiamo atto di questi importanti segnali – ha affermato Remaschi – che vanno nella direzione della salvaguardia di una delle produzioni di punta del nostro paniere di eccellenza, assai conosciuto ed apprezzato dai consumatori, anche all’estero”. L’assessore ha inoltre esposto le linee essenziali del pacchetto di misure che saranno messe in campo dalla Regione Toscana, per il sostegno complessivo all’intera filiera zootecnica, tra le quali rientrano anche le iniziative per la promozione dei formaggi pecorini toscani. Il prossimo martedì, 8 gennaio, l’assessore riceverà anche i laMugello voratori ed i soci della cooperativa, che nelle settimaAttenzione ai contatori dell’acqua ne scorse avevano fissato Considerato il repenun appuntamento per poter tino abbassamento parlare delle loro preoccudelle temperature, soprattutto notturne, previsto per i prossimi giorni, in particolar modo nelle zone collinari e appenniniche, Publiacqua ricorda e raccomanda di nuovo a tutti gli utenti di provvedere a proteggere con scrupolo il proprio contatore dell’acqua con materiali isolanti o con stracci di lana, per evitarne la rottura a causa del gelo; ciò provocherebbe infatti la cessazione dell’erogazione di acqua per il tempo necessario alla sostituzione del contatore da parte nostra. Sostituzione i cui berino di Mugello l’appunta- costi sarebbero tra l’altro a carico degli utenti stessi. mento con operatori di Alia Oltre a questo Publiacqua ricorda anche che un problema a parte è sarà ogni I° Sabato del mese, rappresentato dalle seconde case, inabitate nel periodo invernale, dove il ghiaccio può provocare la rottura di tubazioni e termosifoni. in orario 08.30–13.00 (prima data, sabato 05 genna- Anche in questo caso raccomandiamo agli utenti, oltre che proteggere io); per i residenti a Vaglia lo il contatore, di tenere sotto controllo le tubazioni del proprio impiansportello sarà attivo ogni IV° to interno adottando, al bisogno, qualche piccolo accorgimento come giovedì del mese, in orario quello di mantenere un minimo flusso da un rubinetto per evitare il congelamento delle tubazioni esposte. 08.30–13.00 (prima data, giovedì 24 gennaio); a Vicchio l’AliaPoint Barberino sarà aperto ogni 3° giovedì del mese, in orario 08.30–13.00 Viabilità a senso unico alternato (prima data, giovedì 17 gennaio). sulla Sp 8 tra Calenzano e Barberino

Mugello – raccolta porta a porta

Nuove basi logistiche per Alia

Dal 2 gennaio cambiano gli orari di apertura delle strutture di Borgo San Lorenzo e Torre Petrona e vengono attivati gli Aliapoint presso le sedi comunali L’anno nuovo porta novità in Mugello. Da gennaio cambiano gli orari di apertura al pubblico delle due basi logistiche di Alia attive sul territorio dove da dicembre è partito il nuovo sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti urbani. Nel dettaglio: dal 2 al 31 gennaio 2019, la struttura di Borgo San Lorenzo, ubicata in via Guido Rossa 5/B, sarà aperta al pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 19.30; martedì, giovedì e sabato dalle 08.30 alle 13.30. Per lo stesso periodo, la base logistica di Torre Petrona, ubicata al civico n. 18, nel Comune di Scarperia e San Piero, sarà aperta al pubblico il martedì pomeriggio (14.00-19.00) ed il sabato mattina (9.00-13.00). Nelle due strutture gli utenti potranno recarsi per ritirare il kit dei contenitori per effet-

tuare una corretta raccolta dei rifiuti, effettuare sostituzioni o integrazioni ai contenitori in loro possesso nonché ricevere tutte le informazioni sul nuovo servizio porta a porta ed i materiali informativi (guida alla raccolta differenziata e calendario). Alia, infatti, in accordo con le Amministrazioni comunali, nei 5 comuni del Mugello, ha attivato da Dicembre un servizio di raccolta rifiuti che coinvolge oltre 34.000 utenze, e prevede per gli utenti di Borgo San Lorenzo, Scarperia e San Piero un sistema “pay-it” mentre per Barberino di Mugello, Vaglia e Vicchio la raccolta porta a porta senza controllo del conferimento. Viste le diversità nei servizi attivati, Alia invita a recarsi presso la struttura di Borgo San Lorenzo (via Guido Rossa 5/B)

gli utenti dei Comuni di Borgo San Lorenzo e Scarperia e San Pier o, e ricorda che la base logistica di Torre Petrona è attiva per i cittadini di Barberino di Mugello, Vaglia e Vicchio. Da gennaio, inoltre, tutti gli utenti dell’area del Mugello potranno ricevere informazioni sul servizio anche presso gli AliaPoint, organizzati nelle rispettive sedi comunali, ed attivi in giorni ed orari ben precisi. A Borgo San Lorenzo, lo sportello presso il Palazzo Comunale sarà aperto al pubblico il II° giovedì del mese, in orario 14.00–18.30 (prima data: giovedì 10 gennaio), mentre per gli utenti di Scarperia e San Piero l’Aliapoint è previsto ogni IV° venerdì del mese, in orario 08.30–13.00 (prima data: 25 gennaio a San Piero). Per il comune diBar-

Proroga dell’ordinanza di restringimento carreggiata, senso unico alternato per 500 metri nel comune di Calenzano. L’Ufficio Viabilità della Città Metropolitana di Firenze ha stabilito la proroga del senso unico alternato sulla Sp 8 ‘Militare per Barberino di Mugello’, regolato da impianto semaforico, con orario 00.00/24.00 oltre alla limitazione di velocità a 30 km/h in prossimità del cantiere, per il restringimento della carreggiata, dal km 16+000 al km 16+500 circa, nel comune di Calenzano. Il provvedimento, in vigore fino al 18 gennaio 2019, si rende indispensabile per il prolungamento dei lavori di realizzazione del cordolo in cemento armato e la posa delle barriere di sicurezza.


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Attualità

Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto

Mugello

Popolazione sempre più anziana Ausl e SdS Mugello approvano programma e azioni per il 2019 Sotto la lente i bisogni nel territorio. Le malattie del sistema circolatorio e i tumori le due principali cause di ospedalizzazione e di mortalità Disco verde al Programma Operativo Annuale (POA) 2019 per la zona Mugello, con un investimento complessivo per i bisogni dei cittadini pari a 14.500.000 d’euro. Lo ha approvato in questi giorni l’Assemblea della Società della Salute. Il Poa è il “piano regolatore” delle attività sociosanitarie e socioassistenziali per il territorio del Mugello, cioè il documento di programmazione annuale nel quale sono dettagliati gli interventi che si intende realizzare, le modalità di gestione, i tempi di realizzazione e l’entità delle risorse. Se la macroarea sociosanitaria ammon-

ta a 8.246.000 euro, quella socioassistenziale risulta di 5.240.000 euro mentre alle cure primarie sono destinati 904.000 euro. Le scelte ed i progetti individuati derivano dalla lettura e analisi dei bisogni dei cittadini mugellani emersi dal “Profilo di Salute”, documento propedeutico alla programmazione annuale. Questo documento viene elaborato dalla SdS ogni anno e restituisce una fotografia dello stato di salute della popolazione del territorio, indagando aspetti come l’andamento demografico, ricoveri per malattie, cause di mortalità; oltre a “determinanti di salute” come il con-

testo socio-economico, ambientale e culturale, la qualità e l’appropriatezza dei percorsi assistenziali e i servizi territoriali sanitari e sociosanitari. Dal “Profilo di salute”, la decrescita demografica iniziata dal 2013 pare arrestarsi: anche per il 2017, come già nel 2016, si registra un sostanziale mantenimento del numero di residenti nei comuni mugellani. Rimane invariato rispetto al 2016 il tasso di natalità mentre continua ad aumentare l’indice di vecchiaia. Un Mugello comunque più giovane rispetto al dato regionale, soprattutto nei comuni di fondovalle e molto

più anziano nei tre comuni montani. Ancora, si rileva che la stima della percentuale degli anziani non autosufficienti è in linea con il dato regionale. Per il territorio mugellano si evidenzia un dato relativo agli anziani in Rsa e anziani seguiti dal servizio di assistenza domiciliare più elevato rispetto ai valori regionali a conferma di una adeguata risposta alla loro domanda assistenziale. In calo il tasso di ospedalizzazione rispetto al 2016 mentre risulta sostanzialmente stabile quello di mortalità. Sono le malattie del sistema circolatorio e i tumori le

due principali cause di ospedalizzazione e di mortalità. Dati positivi si evidenziano per quanto concerne la qualità e l’appropriatezza dei servizi territoriali sanitari e sociosanitari in risposta ai bisogni espressi dalla popolazione residente. In particolare, si rilevano buone performance riguardo ai tempi di attesa per visite specialistiche, estensione/adesione agli screening oncologici, assistenza residenziale e domiciliare, adesione a moduli di sanità d’iniziativa, appropriatezza diagnostica ed ospedalizzazione evitabile, mentre tra le performance da migliorare figura l’ospedalizzazio-

Borgo san Lorenzo

Nuovo laboratorio di Bioscienze Il nuovo centro di Bioscienze nel dicembre scorso è stato inaugurato in piazza Martin Luther King a Borgo San Lorenzo. La direttrice Fulvia Penni si è espressa così riguardo il futuro dell’azienda: “abbiamo aperto nel 2011 e da allora il lavoro e le richieste sono aumentate sempre di più. La nostra incapacità di soddisfare tutti ci ha portato quindi all’apertura di un nuovo centro che mi augu-

ro sarà in grado di far fronte alle esigenze delle persone. L’idea e il principio centrale alla base del nostro operato è sempre stata il rispetto della persona, motivo per cui cerchiamo anche di equipararci il più possibile alle altre strutture (comprese quelle pubbliche), dal punto di vista economico”. Continua poi Penni: “Ci occupiamo di già di una diagnostica a 360 gradi, dello sport e dell’infan-

zia. Nel nuovo centro in più abbiamo attivato un servizio di mammografia, un percorso assistito donna. Inoltre speriamo di attivare un servizio di risonanza magnetica entro la primavera del 2019. Un altro servizio già attivo è invece è il PRP (Plasma Ricco di Piastrine), tecnica che permette di stimolare una più rapida rigenerazione dei tessuti”. Conclude poi la direttrice: “Da gennaio, oltre a

tutte le offerte già dette, incrementeremo una serie di attività culturali, che avranno l’obiettivo di informare e sensibilizzare le persone sui vari problemi di salute”. Dalla fine del 2015 abbiamo pensato a una nuova sede e abbiamo scelto lo stabile della telecom perché rispettava quei criteri di accessibilità che una struttura di questo tipo dovrebbe sempre avere. La struttura è ad un solo pia-

no, con ampio parcheggio, che ben si prestano ad abbattere le barriere architettoniche, oltre ad una superfice di 480 mq. che permette l’incremento degli ambulatori e delle prestazioni diagnostiche.In piazza San Giovanni Bosco, nei vecchi locali, saranno attive “Bio Sport” e Fisiotechlab, che si occuperà di certificazioni medico sanitarie e riabilitazioni post trauma.

ne per BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva). “Con il Profilo di Salute, l’analisi dello stato di salute del territorio, la SdS - affermano il presidente ed il direttore, Roberto Izzo e Michele Mezzacappa - programma con precisione, anche in termini finanziari, le azioni e gli interventi sociali, sanitari e sociosanitari che meglio rispondono ai bisogni delle persone. Per il 2019 si agisce con un investimento di 14 milioni e mezzo di euro e le attività specifiche fissate nel Poa, un ulteriore passo avanti nella concreta sinergia fra attività sanitarie e attività sociali”.


Economia e lavoro 5

Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto

Mugello

Centrale latte: i nostri produttori non si toccano Dopo Palazzo Vecchio, interviene anche l’Unione dei Comuni I soci privati torinesi della Centrale del Latte Italia intendono disdettare i patti parasociali siglati nel 2016 con la centrale del latte Mukki, andando ad alterare gli equilibri della governance (ovvero l’insieme di regole, che disciplinano la gestione e la direzione di una società o di un ente, pubblico o privato). In quest’ultima infatti si decidono le strategie aziendali e le linee del piano industriale, oltre ai rapporti che riguardano la filiera dei produttori. Insomma si tema che i soci torinesi vogliano rivendicare maggior potere nella gestione dell’azienda. La questione è stata discussa dal Consiglio comunale di Firenze che, su iniziativa del consigliere comunale Tommaso Grassi, ha approvato un documento a tutela della Mukki. L’Amministrazione comunale gigliata, stando

a notizie di stampa, di conseguenza si è già mossa con una dura lettera ai soci torinesi. Il Mugello drizza le orecchie ed è pronto, se necessario, a dar battaglia in difesa dei produttori locali. “Il Comune di Firenze si è già mosso con atti ufficiali dell’Amministrazione e del Consiglio comunale - sottolinea il presidente dell’Unione dei Comuni Paolo Omoboni con l’assessore Federico Ignesti - e se è necessario faremo altrettanto come Unione dei Comuni e i Comuni del territorio”. Con i suoi allevamenti e produttori il territorio mugellano è il maggior fornitore di latte per la centrale fiorentina, di alta qualità e bio. Nel 2017 a Mukki sono arri-

vati 16 milioni di litri di latte, prodotti dagli allevatori mugellani, di cui 13 milioni di latte Mugello alta qualità e 3 biologici. “Sia chiaro: qualsiasi cambiamento in negativo per allevatori, produttori e conferitori mugellani, per questo comparto importante, ci troverà contrari - avvertono gli amministratori mugellani -. Chiediamo garanzie per i nostri produttori e tutta la filiera. Il latte del Mugello è un’eccellenza non solo per il nostro territorio ma per tutto quello fiorentino e toscano. E se è un’eccellenza è perché ci sono queste realtà con la loro attività quotidiana e gli investimenti, c’è cura del benessere degli animali, c’è un territorio come il nostro e c’è la Centrale del Latte”.

Unione dei comuni Mugello

Corsi Trio, si riparte il 10 gennaio Aula aperta il giovedì 10-13, 14,30-17,30

Qualche giorno di sospensione per i corsi di formazione gratuiti TRIO, che si tengono presso l’Aula multimediale dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello a Borgo San Lorenzo, in via Togliatti 4. TRIO è un sistema gratuito di elearning della Regione To-

scana. Attraverso il portale www.progettotrio.it è possibile “frequentare” un’ampia varietà di corsi in teleformazione. Alcuni di questi si possono seguire anche in aula con la presenza di un tutor. TRIO è un progetto di ampio respiro, una real-

tà complessa ed in continua evoluzione, insieme italiana ed internazionale, il cui obiettivo ultimo - identificabile con il concetto del “life long learning” (più o meno, “formazione permanente”) - è quello di dare possibilità a chiunque, dovunque ed in

qualsiasi momento, di ottenere l’istruzione desiderata. Questo è valido sia che si parli di istruzione professionale, sia che si parli di cultura generale. Le risorse per perseguire questo obiettivo sono i cardini stessi del progetto: Tecno-

Scarperia e San Piero

logie, Ricerca, Innovazione e Orientamento. In una parola, TRIO. Tra i corsi si possono seguire “Informatica di base”, “Inglese di base”, “foglio di calcolo” “videoscrittura” e molti altri Col nuovo anno cambia, in via sperimentale, l’orario dei corsi che si possono fre-

quentare a Borgo. L’aula dal 10 gennaio sarà aperta ogni giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi ai Centri per l’impiego di Firenze e provincia: http://www.regione.toscana.it/-/centri-per-l-impiego-di-arezzo-firenze-e-prato

Commessa milionaria per la ROSSS

Rosss Spa. Azienda che ha sede in Pianvallico, si è aggiudicata la commessa più importante per valore e dimensioni. L’importo, infatti, supera gli otto milioni di euro e riguarda la realizzazione di una scaffalatura autoportante in acciaio, localizzata nel comune di Valsamoggia (Bologna) per conto della Ilip, azienda italiana leader nel settore del packaging per le soluzioni di imballaggio per alimenti.

Una struttura che ospiterà circa 62.000 posti pallets (o bancali, le cui dimensioni standard sono 80x120 per un’altezza di 200 cm). Per dare una dimensione del progetto, caricando su camion tutti i pallets che potranno essere contenuti nella scaffalatura, si formerebbe una fila ininterrotta di autocarri lunga dal Mugello a Bologna. “Una commessa importante - commenta l’AD di Rosss Spa Silvano Simone Betti-

ni - non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche perché testimonia l’elevata capacità progettuale e di gestione di commesse ad elevata complessità raggiunto dalla nostra azienda. Gli investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo, il rapporto intessuto nel corso degli anni con alcuni dei più importanti atenei a livello nazionale, gli investimenti sui giovani, dimostrano che la strada intrapresa è quella giusta. L’esperienza ultra-

ventennale in campo antisismico applicata alle più innovative tecnologie progettuali e produttive nel settore delle scaffalature metalliche, ha permesso di raggiungere importanti traguardi e di porre la nostra azienda in grado di competere in settori destinati a giocare un ruolo importante nello sviluppo del nostro Paese”. Le dimensioni della struttura sono decisamente ragguardevoli: sarà alta più di

35 metri e si svilupperà su una base di 60 metri per 150. La cantierizzazione inizierà nella prossima primavera e la consegna sarà fra la fine del 2019 ed i primi mesi del 2020. “Realizzeremo - ha poi continuato Bettini - una struttura destinata a durare nel tempo, dotata dei più avanzati metodi costruttivi ed in totale sicurezza per Ilip, un’azienda emiliana che rappresenta a

livello internazionale l’eccellenza italiana nel mondo, quel sapiente mix tra tradizione e innovazione che ha permesso al made in Italy di rappresentare al meglio il nostro Paese. Si tratta del magazzino dimensionalmente più grande che viene realizzato in questo periodo in Italia e che permette a Rosss Spa di porsi in una posizione di leadership anche nel settore delle scaffalature autoportanti.


6 Ambiente e territorio

Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto

Opinioni a confronto

Borgo: meglio il verde che i parcheggi Guido Parigi La definizione di “luogo comune” è, secondo il dizionario De Mauro on-line, “un’affermazione comunemente accettata come vera”. Nel linguaggio corrente ha assunto il significato di affermazione banale, superficiale, scontata che viene usata dalla maggioranza delle persone. Sia che si prenda per buona la prima definizione oppure la seconda, sembra che il luogo comune sia ispirazione per ogni intervento di riprogettazione dell’assetto viario di Borgo San Lorenzo. Faccio alcuni esempi: “… a Borgo mancano i parcheggi” insieme a “… nel Mugello non mancherà mica il verde” sono i presupposti per l’eliminazione di ogni scampolo superstite di verde urbano e il pretesto per far posto a nuovi parcheggi. Questo è il caso di piazza Gramsci dove l’aiuola triangolare di fronte al supermercato Pam è stata asfaltata, con il risultato di aver congestionato ancor di più un’area già al collasso. Altri interventi pianificati, ma non ancora realizzati, sono l’eliminazione del piccolo giardino di fianco alla Monte dei Paschi e la decurtazione dello spazio pedonale (misto verde) di fronte al negozio di elettrodomestici Verdi. Come sopra! Altro esempio: “Se il verde urbano lo devono tenere così, tanto vale eliminarlo” a cui si potrebbe ribattere immediata-

mente che non c’è alcuna ragione per cui il verde urbano debba essere trascurato (dato l’esiguo sforzo per tagliare un fazzoletto di prato, potare poche siepi e concimarle di tanto in tanto) se non il subdolo motivo di volerlo rimpiazzare con una bella striscia di asfalto. E gli alberi che vengono tagliati ma non ripiantati? La questione meriterebbe una riflessione a parte… Ritorniamo al primo assunto, ovvero la mancanza presunta di parcheggi: chiaramente se tutti coloro che si spostano in auto hanno la pretesa di posteggiare nelle aree centrali del paese, i parcheggi non saranno mai abbastanza! Il comune sbaglia ad assecondare le richieste in questa direzione mentre, al contrario, dovrebbe disincentivare il più possibile l’utilizzo dell’auto per brevi spostamenti all’interno del tessuto storico del paese. In che modo? Ampliando le aree pedonali in modo concentrico rispetto al centro (piazza Cavour) a scapito di alcuni parcheggi (come quello di piazza Gramsci); impostando un sistema di sensi unici che permetterebbero di ridurre la carreggiata stradale e ampliare i marciapiedi; riqualificando i parcheggi esistenti, in particolar modo quello del “foro boario” dove due piazzali sono ancora in terra battuta e poco illuminati, oltre ai collegamenti pedonali con il centro che sono pressoché inesistenti. Un altro luogo comune: “… se

togli i parcheggi al centro storico lo finisci per ammazzare”. Le nostre città invece, ed è dimostrato, rifioriscono quando una loro porzione viene chiusa al traffico (considerate che pochissime città in Italia nascono dopo l’invenzione dell’automobile) e a questo proposito voglio citare un recente studio di Domus (numero 1029 di novembre 2018,

che potete trovare alla biblioteca di Borgo), dove illuminante è il contributo dell’urbanistica statunitense di Jeff Speck, di cui voglio riportare alcuni passi : “mentre i futurologi sono impegnati a immaginarsi scenari da fantascienza, le città che funzionano sono quelle che hanno mantenuto la loro forma tradizionale fatte di strade, isolati e

quartieri con un proprio centro e propri edifici civici”. E ancora: “… io credo che immaginarsi i cittadini come mover sia un atteggiamento perverso che tradisce lo stesso obbiettivo di un buon luogo, ovvero far si che le persone ci vogliano ritornare”. Le scelte urbanistiche per il centro cittadino di Borgo San Lorenzo dovrebbero essere ispirate da

un desiderio di ridare alla comunità “Luoghi comuni” con la elle maiuscola: piazze, larghi, luoghi di incontro e di scambio di idee dove le persone possano ritrovarsi e conversare senza il pericolo di cadere rovinosamente da un marciapiede sottodimensionato e sconnesso o peggio ancora di essere investite da un automobilista distratto.


Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto

Eventi e società

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Barberino

La consulta dei giovani, nuovo strumento di partecipazione Il Comune di Barberino di Mugello intende promuovere la costituzione di un nuovo organismo, la Consulta dei Giovani, mirata a favorire tra i ragazzi e le ragazze di Barberino una maggiore partecipazione alla vita sociale e politica; In particolare, gli obiettivi della Consulta dei Giovani sono i seguenti: - essere strumento di informazione e conoscenza delle realtà giovanili; - promuovere iniziative per l’aggregazione e l’inclusione sociale, attraverso incontri, dibattiti e altri eventi; -proporre e sviluppare attività per un miglior utilizzo del tempo libero;

- rapportarsi con le associazioni e i gruppi giovanili anche informali presenti sul territorio; - favorire il dialogo e i rapporti tra realtà giovanili e Amministrazione Comunale. Per avviare l’organismo sarà formata un’assemblea dei giovani interessati, assemblea che dovrà discutere e decidere in merito al funzionamento della Consulta, con proposte operative che poi costituiranno la base per la stesura di un regolamento, da approvare in Consiglio comunale. L’Assemblea sarà costituita da tutti i giovani, dai 13 ai 25 anni, residenti nel Comune di Barberino di Mugello, che avranno fatto domanda di parteciparvi. Per i minorenni è richiesta la firma di

un genitore, per presa visione. Lo schema di domanda di partecipazione potrà essere scaricato dal sito istituzionale del Comune, www.comunebarberino.it , dal Portale Giovani www.portalegiovanimugello.it , o ritirato in biblioteca comunale o all’Ufficio Relazioni con il Pubblico, dove la domanda potrà essere riconsegnata. Scansionata o fotografata, potrà essere inviata anche all’indirizzo: mugello.giovane2016@gmail. com. Il termine per la riconsegna è fissato a sabato 19 gennaio 2019. La prima riunione dell’Assemblea si terrà tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio 2019.

Scarperia e San Piero

Contributi straordinari all’associazionismo locale; assegnati 41mila euro per sostenere l’attività di volontariato L’Amministrazione Comunale di Scarperia e San Piero chiude l’anno 2018 con l’assegnazione di contributi straordinari a sostegno dell’attività svolta dalle varie associazioni che collaborano per il miglioramento sociale, sportivo e culturale del territorio. Trentasei le associazioni che hanno presentato regolare domanda di contributo in risposta all’apposito avviso pubblico che il Comune ha emanato nel mese di novembre scorso e alle quali va la somma complessiva di € 41 mila e 300 così ripartita: Il segno di Fido € 700 Sauro e Gianni sommeliers € 200 Compagnia delle Formiche € 2.150 Associazione AVIS comunale € 600 Arzach € 1.300 Comitato per il Millennio della Pieve di San Piero € 850 Gotica Toscana onlus € 1.300 Gruppo Alpini di Scarperia € 800 MU.S.A. € 1.200 Caritas € 1.000

Nuovo Centro Commerciale Naturale “Corte dei Vicari” € 2.500 Comitato 2012 € 1.000 Gruppo Alpini di San Piero a Sieve € 400 Ancescao € 2.000 Badenyà-Shalom € 500 Associazione Fratres Scarperia € 600 Giravoltapagina € 700 Misericordia di Scarperia € 700 Misericordia di San Piero € 700 S.M.S. Campomigliaio € 1.500 Circolo MCL di San Piero € 2.000 Circolo Polivalente di Sant’Agata € 1.200 Ferri Taglienti € 1.400,00 ASD Maratona Mugello € 400,00 ASD Pattinaggio Mugello 2002 € 1.200,00 Circolo Popolare di Marcoiano € 500,00 USD Sant’Agata € 1.500,00 ASD PAllavolo Scarperia € 1.200,00 ASD TC Mugello € 1.000,00 Il Lupo Fight Club €

2.000,00 ASD Polisportiva San Piero a Sieve € 1.200,00 ASD Mugello Nuoto € 1.500,00 Ciclo Tour Mugello € 500,00 ASD GS Scarperia 1920 € 2.000,00 ASD Boxe Mugello € 1.800,00 ASD Scuola Pallamano Scarperia € 1.200,00 Soddisfatto il Sindaco Federico Ignesti che dichiara: “anche quest’anno il buon andamento del nostro Bilancio ci ha consentito di destinare una cifra importante alle associazioni locali. E’ un modo per riconoscere, apprezzare e sostenere l’attività delle associazioni che operano quotidianamente, grazie anche all’impegno di tanti volontari, per l’aggregazione, la cultura e la promozione territoriale oltre che per lo sviluppo del senso civico dei nostri concittadini e perché nessuno si senta escluso dalla comunità”. L’assegnazione dei contributi non è un’iniziativa una tantum di quest’anno ma un im-

Domenica 13 gennaio alle 21.00, l’associazione Un Tempio per la Pace organizza il nuovo appuntamento di “Meditare per l’Armonia”, appartenente ad un ciclo di incontri di meditazione interreligiosa. Il tema della serata è “La Gentilezza” e per partecipare basta portare un brano che ci è stato di ispirazione da leggere insieme, anche riguardante il tema della serata. Questa è un’occasione per condividere ispirazioni spirituali nel rispetto delle diversità. Completata la serata si terrà un breve momento riservato al silenzio, che ognuno può accogliere secondo la personale pratica meditativa, preghiera o semplicemente per stare in ascolto. La riunione si tiene presso il Centro d’Incontro in piazza Dante 33, Borgo San Lorenzo. Ingresso libero.

ramente colpito dalla violenza del maltempo lo scorso mese di ottobre. Lo scorso anno il Comune, sempre tramite il Club “i Borghi più belli d’Italia”, era intervenuto a sostegno della ricostruzione di Amatrice dal terremoto. Ed ancora 4 mila euro sono stati trasferiti alla Società della Salute Mugello per incrementare il fondo destinato all’aiuto delle famiglie bisognose “a conferma - sostiene il Vice Sindaco Francesco Bacci - della particolare attenzione dell’amministrazione comunale verso le tematiche sociali e per effettuare, insieme alle associazioni che regolarmente aiutano le persone in difficoltà economica del nostro territorio, interventi mirati su particolari situazioni segnalate dalle assistenti sociali”. Questi contributi si vanno ad aggiungere alle varie risorse concesse ogni anno alle associazioni che gestiscono, come da apposito contratto, impianti e strutture comunali: € 9.500,00 all’associazione culturale Arzach per la gestione

Marradi

Borgo San Lorenzo Meditare per l’armonia

pegno ricorrente che l’Amministrazione Comunale realizza a fine anno dopo aver verificato la disponibilità finanziaria residua e l’equilibrio del bilancio annuale. Prosegue la sua dichiarazione il Sindaco affermando che “il sostegno all’associazionismo locale è una vera e propria scelta politica fatta da tutta la Giunta con la convinzione che la sicurezza del territorio, l’inclusione sociale ed anche lo sviluppo economico e civile della comunità possano essere raggiunti solo attraverso l’impegno e la partecipazione di tutti i cittadini”. Altri 12 mila euro sono stati assegnati complessivamente alle Pro Loco di Scarperia e di San Piero per specifici servizi ed eventi che le associazioni hanno realizzato nel corso dell’anno 2018. Inoltre è stato deciso di aderire, anche quest’anno, alla campagna di solidarietà promossa dal club “I Borghi più belli d’Italia” versando 1000 euro al Comune di Rocca Pietore (Belluno) che è stato du-

del Cinema Garibaldi di Scarperia, € 57.710,00 alla Pro Loco di Scarperia per la gestione del Palazzo dei Vicari e del Museo dei Ferri Taglienti, € 2.000,00 all’associazione MU.SA. per la gestione dei Musei di Sant’Agata, € 17.500,00 al Circolo Centro Polivalente Sant’Agata, € 15.000,00 alla Polisportiva San Piero a Sieve ed € 16.500,00 all’associazione GS Scarperia 1920 per la gestione degli impianti sportivi. Ed infine al Nuovo Centro Commerciale Corte dei Vicari sono andati € 19.000,00 di finanziamenti pubblici ottenuti con un progetto presentato a seguito di bando regionale per acquisto di arredi e complementi urbani. A conclusione il Sindaco Federico Ignesti osserva che “sommando tutti gli importi erogati, che rendiamo pubblici anche per motivi di trasparenza, si arriva alla ragguardevole cifra di 180.000 mila euro nell’anno 2018 e mi sembra di poter dire che il Comune “fa la sua parte” per sostenere la società civile”.

Forza Italia denuncia: “Decoro perduto” “Fu oggetto di commenti ironici e negativi – scrive il coordinatore marradese degli Azzurri - l’opera realizzata dall’Amministrazione Comunale di Marradi di fronte all’ex Lazzaretto nell’area antistante l’accesso alla piscina comunale, il primo “monumento del regime renziano di Triberti” Marradi cambia verso. Noi di Forza Italia, che non avevamo rappresentanti in Consiglio Comunale, lo segnalammo come esempio di architettura molto discutibile e soprattutto come spreco di risorse pubbliche. l’Amministrazione si giustificò dicendo che erano assolutamente necessari dei lucernai; quindi noi replicammo che si potevano realizzare

a filo pavimento calpestabili per evitare l’impatto e l’ingombro del piazzale con queste quattro pietre tombali fra l’altro realizzate in maniera approssimativa con materiali che si sarebbero deteriorati facilmente. A distanza di pochi anni alcuni cittadini ci fanno notare come da tempo il degrado dei quattro manufatti ed il “decoro urbano” perduto, la fanno ormai da padroni nella piazzetta senza che nessun intervento sia stato effettuato dall’Amministrazione. Oggi attraverso le foto riproponiamo - conclude Forza Italia - lo stato dei lucernai-loculi prima di proporre una interrogazione in Consiglio Comunale.


8 Tra storia e cronaca

Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto

Storie della Resistenza

I partigiani del Mugello alla liberazione di Firenze Grazie alle memorie di Bruno Piancastelli pubblicate in «Giustizia e Libertà nel Mugello: la 2a Brigata Carlo Rosselli. Trecentosessantacinque giorni alla macchia, si può ricostruire la partecipazione dei partigiani del Mugello alla liberazione di Firenze. Le formazioni della brigata Pietro Caiani, comunista e quelle della brigata carlo Rosselli di Giustizia e libertà il 1 agosto 1944 scesero da Montegiovi verso Fiesole e poi a Compiobbi e a San Salvi scontrandosi a più riprese con i tedeschi e i repubblichini. Ma lasciamo alle parole di Piancastelli il racconto di quei giorni. Verso la fine di Luglio venne l’ordine di prepararsi per

tenendo conto che eravamo quasi tutti del Mugello e poco pratici della zona a sud di Monte Giovi. Mi rispose che ci avrebbero pensato quelli della Caiani che avevano già effettuato delle ricognizioni. Per noi sarebbe stato di vitale importanza non perdere il contatto con coloro che ci precedevano. Per noi e, ovviamente, per chi ci seguiva. Così il giorno stabilito ci incamminammo dal Monte Calvana verso Monte Rotondo. Ci fermammo a metà strada per aspettare l’arrivo della Caiani, ci inserimmo a metà colonna come previsto e partimmo. Durante l’attesa del nostro turno, ebbi modo di salutare Angiolino Salvadori che ri-

scendere a Firenze. Allora abbandonammo l’Abetina di Monte Rotondo, dove ci eravamo da poco trasferiti in capanne di frasche in seguito all’attacco tedesco alla vicina Casa Messeri. Ci portammo sul Monte Calvana che domina la via Faentina, all’incirca in una posizione sovrastante Cercingoli e il Feriolo. Vittorio pensava infatti di poter scendere in Città iniziando la marcia nei pressi della Vetta Le Croci e proseguendo sulla dorsale Montereggi-Il Pratone-Monte Fanna-Poggio alle Tortore-Settignano. Qui giunti si sarebbe visto il da farsi. Intanto l’ordine di partenza che dovevamo ricevere da Firenze non arrivava, così Vittorio si accordò con il Comando della Caiani - non so esattamente con chi - decidendo di partire tutti insieme. Noi ora eravamo circa ottanta, compresi gli ex prigionieri alleati che si erano uniti a noi, ma possedevamo solo armi individuali cioè bombe a mano, pistole, fucili e mitra. Per la sicurezza di tutti venne quindi stabilito un ordine di marcia:  circa la metà della Caiani armata anche di bipiedi (quelli ricevuti dal recente lancio);  la 2a Rosselli;  il resto della Caiani con altri bipiedi. Avremmo camminato di notte e ci saremmo riposati di giorno, al fine di filtrare inosservati attraverso lo schieramento tedesco, cosa affatto facile. Io, sempre pignolo, chiesi a Vittorio chi ci avrebbe guidati nella notte

maneva sul monte con due medici, (il dottor Baronti detto «il Rosso» e lo studente in medicina Giorgio della Nave) in un baraccamento chiamato Ospedale ove erano ricoverati dei feriti e degli ammalati che non potevano muoversi e dove sarebbe rimasto anche un gruppetto di partigiani sprovvisti di armamento. Stabilito che lo scontro dei Tre Pini sopra Settignano, avvenne nella notte fra il 4 e il 5 Agosto, contando a ritroso credo che la nostra partenza da Monte Rotondo sia avvenuta il 31 Luglio o il 1° Agosto, alle ore 20 circa. Incolonnati quindi con i reparti della Caiani, cominciammo a scendere a valle. L’ordine era di arrivare a Firenze passando fra le linee tedesche senza destare allarme e senza impegnare combattimenti. Passammo vicino al Santuario della Madonna del Sasso, ci inoltrammo sulla dorsale fra la via faentina ed il paese di Monteloro e ci trovammo sul Poggio delle Tortore in una magnifica mattina di sole. Scendemmo poi mezza costa piegando a sinistra verso il Borro delle Falle e cominciò a piovere. Eravamo su un pendio molto ripido e per non scivolare a valle stavamo sdraiati - si fa per dire - con i piedi puntati contro i quercioli oppure a cavalcioni di un tronco. Più in basso doveva esserci una strada perché si sentiva il ronzio di motori di autocarri. Eravamo fradici zuppi. Le coperte tese sulle nostre te-

ste fra qualche ramo e qualche baionetta innestata sul fucile, non servivano più. I tondoni di Silvano erano finiti, non c’era da bere che l’acqua del cielo. Dopo un giorno risalimmo, scollinammo e ci trovammo in una valletta coperta di abeti, dominata dalla mole di Castel di Poggio. Con il permesso di Vittorio, Jim si era recato a Fiesole in cerca di aiuti e ci raggiunse qui, in questa valletta, insieme ad un compagno del P.d’A., Ugo, che faceva il pasticcere, e ad una ragazza, ma il fatto più importante era che avevano portato alcune ceste di cibarie; panini, brioches, paste dolci, un po’ di carne, insufficienti per i nostri gagliardi appetiti ma che servirono, almeno per il momento, a far tacere i morsi della fame e a farci riprendere un po’ di fiato. Tutt’intorno a noi - non si vedevano ma sapevamo che c’erano - i compagni della Caiani; e i tedeschi. Infine dopo che Vittorio e Didon ebbero conferito con Brunetto (il Comandante della Caiani), ci incolonnammo di nuovo nell’ordine previsto e, a buio, partimmo per entrare finalmente in città. Dunque verso le due del mattino del 5 Agosto, arrivati ai Tre Pini, fra Montebeni e Settignano, si doveva passare pian piano, in fila indiana, davanti alla casa di un contadino. Passò, o stava per finir di passare, la prima frazione della Caiani e quando stavamo sopraggiungendo noi, si accese una luce sotto la loggia e sentimmo parlare in tedesco. Ci acquattammo disponendoci a ventaglio; in attesa. Poi qualcuno sparò e cominciarono i fuochi d’artificio. È un ricordo indimenticabile. Io mi ritrovai accanto a Vittorio e a Didon, bocconi in un fossetto, vicino ad un arginello in cima al quale si intravedeva una pianta di fico. Eravamo forse a una quarantina di metri, proprio di fronte alla porta d’ingresso della casa; porta che si apriva sotto la classica loggia toscana. Come ho già detto saranno state le due del mattino, ma il cielo era stellato e le fiamme degli spari e delle bombe a mano, ogni tanto illuminavano la scena. Ricordo anche molto bene che dopo le prime fucilate e le prime sventagliate di mitra, fui rincuorato dal crepitare di un bipiede, proprio alle mie spalle. Erano i compagni della Caiani, forse quelli del secondo segmento, che ci avevano raggiunti e che stavano combattendo al nostro fianco. Ci fu un momento di stasi e nella casa si accese una luce, si aprì la porta e nel vano illuminato apparve la siluette di un uomo che chiamò due o tre volte con voce gutturale. Mi sembrò proprio che scandisse: Paolo! Paolo! Non ho mai capito a che cosa mirasse questa strana sortita. Dalle nostre file parti una raffica; l’uomo allargò le braccia come un Cristo in croce; la luce si spense e dalla casa piomba-

ta nel buio ricominciò una violenta sparatoria. Dopo altri scontri a fuoco, intervallati da lunghe pause, sopravvennero i primi chiarori dell’alba e l’ordine di ripiegare. Non so chi impartisse quell’ordine. Comunque la luce del sole ormai prossimo a sorgere, ci avrebbe ridotti a facile bersaglio per i tedeschi asserragliati nella casa e per quelli che certamente sarebbero arrivati di rinforzo. Ed il nostro compito era quello di arrivare a Firenze per prendere parte all’insurrezione. Vittorio ci chiamò, ma ci ritrovammo in pochi vicini a lui, in cima alla collina dei Tre Pini, ai piedi di due enormi tralicci di una linea elettrica. Forse una quindicina. Eravamo stati preceduti da altri che non c’erano più ma che purtroppo, presi dal panico, avevano abbandonato armi ed equipaggiamento. Della Caiani nessuna traccia. Avevamo perduto i contatti con loro e con tutti i nostri, così dopo un breve consiglio, a giorno ormai fatto, Vittorio decise che ci saremmo nascosti nei pressi, nelle basse macchie e cespugli disseminati qua e la sul versante del Sambre e ci saremmo riuniti la sera, alla prima oscurità. Io mi ritrovai solo e mi infilai in un fossetto asciutto che più a monte presentava uno slargo con un letto di sabbia finissima, il tutto coperto da una volta di radi pruni. Strisciando sul dorso e scostando i rovi uno alla volta, riuscii ad arrivare allo slargo dove rimasi disteso all’asciutto, sfinito. Mi accomodai ancora un po’ di rovi a mo’ di tetto, in modo da potermi girare senza pungermi e nascosi sotto di me tutto quanto poteva rifrangere i raggi del sole. La copertura di rovi era misera e rada e dovevo stare fermo il più possibile per non rischiare di essere visto. Passarono infatti a due o tre metri di distanza, quattro soldati tedeschi. Io non vidi che i loro stivali e due mitragliatori panzerfaust che essi portavano a bilanciarm. Udii le loro voci ma non mi mossi; immobile come un sasso, trattenendo il respiro, le mani avvinghiate alla machin- pistolen, pronto ad andare di là in compagnia se quelli mi avessero visto. Ma per fortuna non mi videro. Le ore non passavano mai. Saranno state le sette del mattino, quando cominciai a sentir ronfare in lontananza il motore di un camion che si avvicinava sempre di più. Quando si fermò, alcuni tedeschi cominciarono a parlare a voce alta non molto lontano da me. Poi nel cielo di Agosto apparve una «cicogna» e i tedeschi che prima parlavano cominciarono a sparargli addosso con una antiaerea da 20 mm. Vedevo nell’azzurro, fiorire improvvise attorno al piccolo aereo, le nere corolle dei proiettili esplosivi. Evidentemente eravamo capitati vicino ad una batteria antiaerea mobile. Poi il ricognitore, dopo aver svolazzato

avanti e indietro a suo piacimento, se ne andò e cominciarono ad arrivare su di noi le cannonate alleate. Sentivo i proiettili frusciare, come il battito di grandi ali, rapidamente, sulla mia testa, seguiti poco dopo dal ronzio delle corone di forzamento che intanto si erano sfilate. Alcuni colpi esplosero vicinissimi, altri lontani. Io ero incassato nel mio profondo fossetto e quindi abbastanza al sicuro ma non nascondo di aver provato paura. Qualche zolla di terra sollevata dalle esplosioni più vicine, ricadde, sfondando il mio povero tetto di rovi. Poi la musica finì. Continuava però, più qua e più là, il crepitare della fucileria. Ormai allenato, distinguevo le raffiche dei nostri mitra e dei nostri moschetti da quelle delle armi tedesche. Evidentemente gruppi di compagni sbandati cercavano (come sapemmo dopo) di tornare sul Monte Giovi aprendosi la strada con le armi in pugno. Molti ce la fecero; alcuni altri no. Poi, come succede a volte d’estate, di colpo il cielo si coprì di nubi e cominciò a piovere. Il mio rifugio riprese la sua naturale funzione ed in breve mi ritrovai a molle. Le ore continuavano ad essere interminabili e lo sembravano ancora di più per la fame, la sete e la fifa, ma passavano. Dopo una eternità venne finalmente il buio, sentii andar via i tedeschi con il loro camion, e noi tutti, cautamente, come uccelli notturni, uscimmo allo scoperto e ci ritrovammo intorno a Vittorio. Vittorio e Tom durante il giorno non erano rimasti nascosti. Insieme, disarmati, si erano avventurati giù per la collina, verso Compiobbi, fino alla casa di un contadino. Erano stati accolti e rifocillati. Si erano lavati e fatta la barba. Mentre si ripulivano, le donne di casa avevano loro rassettato un poco gli abiti ed ora, quasi tirati a lucido, erano tornati con un paio di fettine di pane per ciascuno di noi. Peccato non ricordarsi il nome di quella famiglia. Mangiammo, anzi divorammo quelle poche briciole senza bere perché acqua non ce n’era, ascoltando il piano che Vittorio era andato studiando durante la giornata. Saremmo scesi giù fino al fosso del Sambre, poi lungo la riva destra avremmo raggiunto la Stazione Ferroviaria di Compiobbi e, lungo la ferrovia, l’Ospedale Psichiatrico di S. Salvi dove erano dei compagni guidati dal Prof. Zalla, che ci avrebbero aiutati. Ad evitare sor-

prese Vittorio e Tom avrebbero camminato avanti, disarmati, a distanza tale da mantenere il collegamento a vista (praticamente 10-15 metri) con un altro caposquadra che seguiva; poi ad uguale distanza tutti gli altri. Nel caso i primi due fossero stati sorpresi dai tedeschi:  Vittorio avrebbe dichiarato di essere un modenese (a causa del suo accento emiliano), commerciante di bestiame in cerca di concludere affari;  Tom avrebbe dichiarato di essere uno sfollato che cercava di rientrare in città per ricongiungersi con la propria famiglia;  non si conoscevano; si erano incontrati per caso ed avevano deciso di proseguire insieme la strada fino a Firenze;  il secondo caposquadra si sarebbe arrestato immediatamente per fermare gli altri che seguivano;  questi non avrebbero dovuto assolutamente far niente ma solo cercare di entrare in Firenze per proprio conto, abbandonando i due compagni alla loro sorte. Infatti ogni tentativo di reazione avrebbe causato la morte immediata dei due prigionieri. Dopo animata discussione, specialmente sull’ultimo punto poiché ai più non sorrideva l’idea di lasciare eventuali prigionieri in mano ai tedeschi senza tentare alcuna reazione; non avendo altra scelta o sembrando non ci fosse altra scelta, approvammo il progetto controvoglia e ci incamminammo. Giunti a Compiobbi salimmo sul terrapieno della ferrovia e Vittorio - che aveva molta fiducia nel suo piano, specialmente sull’ultimo punto in quanto i due se ne andavano avanti disarmati e decentemente vestiti - dopo averci nuovamente fatto promettere che avremmo rispettato alla lettera le sue istruzioni, strinse la mano a ciascuno di noi e si avviò con Tom. Lo seguimmo nell’ordine stabilito e proseguimmo cautamente e senza intoppi fin quasi alle porte di Firenze. Ma giunti sul cavalcavia del Girone - dove c’è un semaforo stradale - Vittorio e Tom vennero catturati da una pattuglia tedesca. Da questo momento nessuno di noi fu testimone di quanto accadde ai due prigionieri. La fine di Vittorio venne ricostruita approssimativamente sulle scarse informazioni fornite dal Parroco di Pagnolle e da alcuni contadini della zona. Si sa che venne fucilato la sera del 7 Agosto 1944 nei pressi della casa «La Paretaia», vicino... Segue a pag. 9


Tra storia e cronaca 9

Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto ... alla Chiesa di S. Clemente. Eravamo dunque rimasti sconcertati e senza Capo. Dopo la prima violenta emozione dovuta alla cattura dei nostri due compagni, facendo voti perché si avverassero le previsioni di Vittorio e cioè che trovandoli privi di armi e con documenti in regola i tedeschi li inviassero semplicemente al lavoro sulla linea Gotica, tenemmo un breve consiglio. Decidemmo di tornare indietro di poche decine di metri e così facemmo. Dopo aver .scalato il muro di un orto penetrammo nella deserta canonica di S. Piero a Quintole per riprendere fiato e per riorganizzare le idee. Aspettammo il giorno ed alla luce vedemmo uno spettacolo penoso. Fossero stati i tedeschi o chissà chi, sembravano passati gli Unni. Quel che il prete non aveva portato via sfollando, era stato ridotto in briciole. Restammo in canonica per quattro-cinque giorni dormendo sul nudo pavimento, mangiando qualche

stava sulla collina di là d’Arno, proprio di fronte a noi. Si affacciò una donna che cominciò ad urlare qualcosa che non si capiva e che si mise a sventolare un cencio bianco. Osservammo a lungo la strada e la collina intorno ma di tedeschi nessuna traccia. Allora Ronzone ed un altro, non ricordo chi, partirono per una ricognizione al di là del Fiume. Finalmente, a metà pomeriggio, dopo una attesa che ci sembrava eterna, rientrarono raggianti. Avevano trovato gli Inglesi ed a riprova di ciò ci mostrarono qualche fetta di pane bianco che, scrupolosamente diviso in parti uguali, sparì immediatamente nei nostri stomaci, ed un pacchetto di sigarette la cui strana marca non dimenticherò mai più: tre tre, ovvero 333. Ci abbracciammo felici in silenzio e qualche occhio si inumidì, poi decidemmo di aspettare il buio e di guadare l’Arno; ma era tanta la frenesia che alle cinque del pomeriggio, col sole ancora alto nel cielo di

oliva sotto ranno che avevamo trovato in cantina in un piccolo orcio semivuoto, quattro o cinque patate fra tutti, appena riscaldate sotto la cenere, alcune pere da inverno dure come il legno che non si ammorbidivano nemmeno sbattendole contro il muro, e qualche pugno di grano bollito; scondito e senza sale. Era schifoso anche con la fame che avevamo. Ma non c’era altro. In compenso cominciarono a piovere cannonate alleate. Ci rifugiammo in cantina e ben facemmo perché una centrò il tetto della Chiesa ed un’altra la parete esterna della cucina aprendovi una larga breccia. L’ultimo giorno che eravamo lì in canonica, inaspettatamente arrivò il prete. Poveraccio! Quando vide la sua Chiesa e la sua casa ridotte in quello stato, pensò che fossimo stati noi e, preso da un attacco isterico, si mise ad urlare come un ossesso accusandoci addirittura di sacrilegio. Noi lo lasciammo dire per un po’ cercando di spiegare la nostra estraneità a quello scempio ma visto che non si calmava e che aumentava le sue grida, Poker alto e robusto, ancorché avesse un fratello cappellano militare, lo prese per il davanti della tonaca sbatacchiandolo alquanto. Poi tenendolo sollevato da terra, ribadì duramente la nostra innocenza. Bianco come un cencio, il malcapitato finalmente tacque, ascoltò in silenzio e se ne andò tremante. La notte stessa, di là d’Arno, sulla via di Rosano, cominciò un gran traffico di automezzi e di carriaggi e durò fino all’alba. La mattina appena giorno io e Poker salimmo sul campanile, come si faceva spesso per osservare la situazione intorno col binocolo di Sam e vedemmo aprirsi una finestra di una casa che

Agosto, i primi due della fila si immersero nell’acqua sino all’inguine. Poi due a due, per darsi scambievole aiuto se fosse stato necessario, una decina di metri fra coppia e coppia, ci trovammo tutti nel Fiume. Io ero stato l’ultimo ad immergermi perché, armato ora non più di sola pistola ma anche di una machin-pistole dovevo, insieme al mio compagno di coppia armato di mitra, coprire le spalle a quelli che ci precedevano. Non so come si sentisse il mio compagno, Fosco Giovannini detto «Mitra», un metro o due avanti a me. Per quanto mi guarda, le mie spalle erano coperte solo dal mio piccolo e striminzito zainetto. Così, guardando un po’ in avanti per vedere attraverso l’acqua chiara dove mettere i piedi e un po’ indietro per prevenire eventuali sorprese, con la pelle della schiena che si raggrinziva per la strana sensazione di sentirsela bucare da una pallottola da un momento all’altro, arrivai anche io dall’altra parte. Costeggiammo un po’ l’alto muro di contenimento della riva sinistra dell’Arno senza poter salire sulla strada finché, trovato un varco, ci inerpicammo sulla via di Rosano e poi su per la collina avvicinandoci a qualche casa colonica mendicando un boccone di pane. Ma anche i contadini erano stati costretti a stare tappati in casa e così non potevano offrirci che delle bellissime pesche, qualche bicchiere di vino e tanti abbracci. Ma noi avevamo fame; si badi bene: fame, non appetito. Decidemmo allora di evitare le case anche perché le calorose accoglienze ci facevano solo perdere del tempo prezioso. Seguendo Ronzone e l’altro su per una viottola bordata di cipressi alcuni

dei quali stroncati dalle cannonate, e dopo aver scansato un mulo morto e tante buche prodotte dallo scoppio di grossi proiettili, arrivammo in cima a un poggio presso una casetta abbandonata dove trovammo una pattuglia inglese in osservazione. Contenti e felici ci precipitammo verso quei soldati in pantaloncini corti e con la loro buffa catinella in testa ma quelli a malapena ci degnarono di uno sguardo spengendo così i nostri entusiasmi. Non ci consideravano proprio. Alle insistenze di alcuni di noi, ci offrirono delle sigarette, quelle col marinaio e la ruota del timone, ed una ciotola del loro tè con il latte. Poi, avendo evidentemente terminato il loro turno di servizio, senza degnarci di ulteriori attenzioni, saltarono su due buffe auto scoperte mai viste prima, due jeep, e se ne andarono giù per la mulattiera. Non c’è dubbio che il nostro primo incontro con gli alleati, che noi avevamo da sempre sognato dovesse avvenire con calorose accoglienze e fraterni abbracci, non era stato dei più eclatanti. Li seguimmo un po’ finché non li perdemmo di vista ed allora, deviando sulla destra e passando vicini alla Villa La Tana piena di sfollati, approdammo a buio sull’aia di un contadino, in quel di Rimaggio. Chiedemmo qualcosa da mangiare ma anche loro poterono offrirci solo qualche misero tozzo di pane secco e tanto vino. Ne bevvi due bicchieri, anzi per la verità il secondo non arrivai a finirlo perché mi trovai disteso, semisvenuto, sul selciato dell’aia. Il digiuno e la stanchezza mi avevano vinto. Gli altri non stavano meglio di me. Decidemmo quindi di passare la notte in quella casa e ci fecero salire al piano superiore di un fienile. Purtroppo per noi, non c’erano però né fieno né paglia ma solo un gran mucchio di lenticchie. Chi non l’ha provato non può immaginare quanto sia duro un materasso di lenticchie. Riuscimmo comunque ad addormentarci, per lo meno con la sensazione di essere ormai al sicuro dai tedeschi e senza bisogno di montare turni di guardia. Ci svegliammo al mattino col sole già alto ed appena in piedi ci trasformammo tutti in cascate di lenticchie. Lenticchie che uscivano dalle maniche, lenticchie che si erano infilate nella camicia e che ora, non più trattenute dalla cinghia dei pantaloni venivano a cascata giù per le gambe facendoci il solletico, lenticchie che ci avevano riempito le scarpe e che ci fecero di nuovo crollare a sedere, lenticchie da tutte le parti, anche le più segrete. Non appena liberatici delle importune lenticchie, ringraziammo i nostri ospiti e riprendemmo la marcia verso Firenze. Poco pratici della zona ci ritrovammo a Candeli. Qui incontrammo una squadra di paracadutisti italiani. Facevano parte dello «F. Recce Squadron», aggregati ad un Reggimento Inglese. Erano della «Folgore» e molti di loro già conoscevano Firenze avendo prestato servizio nella caserma di Rovezzano. Ci salutarono calorosamente e ci invitarono presso i loro accantonamenti di Ponte a Ema esortandoci anche ad arruolarci con loro. Ricam-

biammo i saluti con eguale calore ma ci rifiutammo cortesemente al loro invito. Noi dovevamo arrivare a Firenze per partecipare alla sua liberazione ma dovevamo arrivarci da partigiani. Trovammo anche un reparto della Divisione «Arno», comandato da Foffo. Ci invitò a Villa La Massa dove era in posizione e appena arrivati offrì a ciascuno di noi (finalmente!) un paio di scodelle di una brodaglia verdastra, moderatamente commestibile, che poi scoprimmo essere farinata di piselli. Inglese naturalmente. In verità non era molto buona ma ci servì per - come si dice a Firenze – «levarsi il corpo di grinze». Mentre stavamo lì a mangiare in una stanza della villa, con tutte le finestre chiuse perché in pratica eravamo il reparto più avanzato del fronte, di là dal Fiume partì una raffica di mitra ed un proiettile forò la persiana schiacciandosi sulla parete di fronte. Ci precipitammo nel giardino prospiciente l’Arno e, scorta sulla via Aretina una pattuglia tedesca, la innaffiammo con nutrite scariche di mitra e di fucilate. Poco dopo iniziò un fitto cannoneggiamento tedesco e noi, ringraziato Foffo per il «pranzo» fraternamente offertoci, ripartimmo in direzione di Bagno a Ripoli dove arrivammo indenni. Da Bagno a Ripoli, a Badia, al Bandino, fu una marcia trionfale. A quei tempi la via di Ripoli non era fiancheggiata dagli alti palazzoni che ci sono ora ma da villini alti al massimo due piani e quasi tut-

ti con un piccolo giardinetto davanti. Al nostro passaggio la gente si affacciava alle finestre, si assiepava sui cancelletti dei giardini e sui marciapiedi applaudendo e salutando. Noi marciavamo in silenzio, seri e compresi, tuttora oppressi dal dolore e dal dubbio sulla sorte toccata al nostro Comandante ed ai compagni che in quei momenti non erano con noi ma quelle accoglienze ci riempivano di orgoglio. Ad un tratto non sentimmo più neanche la fame. Giovanotti e belle «bambine» ci aspettavano al varco con fiaschi di vino e cesti di deliziose pesche di Rosano. Tante pesche e a un certo momento ce ne trovammo pieni; nelle tasche, nella camicia, negli zaini, in bocca e nelle mani; sommersi e impiastricciati dalle pesche che si schiacciavano. E mille voci ci giungevano all’orecchio; fieri elogi di uomini anziani; commiserazioni di mamme che non vedevano di noi se non gli stracci, le barbe lunghe, i capelli incolti e gli occhi infossati; complimenti gentili che scendevano dalle finestre alle quali erano affacciate fanciulle che ci apparivano tutte meravigliose dopo mesi di vita da

LA VIGNETTA DI FABIO BUFFA

forzati e casti eremiti; insistenti richieste di giovani che volevano unirsi a noi. Qualcuno ambiva dimostrarsi utile indicandoci i punti battuti dai franchi tiratori. Giunti al Bandino fummo fermati quasi di forza; non avremmo dovuto andare oltre rischiando inutilmente la vita; il Viale Giannotti, era battuto dai franchi tiratori che avevano già fatto varie vittime. Così dirottammo a sinistra per via del Paradiso, sfiorammo S. Margherita a Montici, passammo davanti alla casa di Galileo e ci buttammo in discesa per via del Pian dei Giullari. Giunti nei pressi di Arcetri trovammo, in una Villa che dovrebbe essere stata Villa Capponi, un Comando di Artiglieria Inglese e ci fermammo per riferire su ciò che avevamo potuto vedere

durante l’attraversamento delle linee tedesche. Ci trattennero molto e così facemmo quasi buio. Non sapendo cosa avremmo trovato più in basso, il nostro compagno Roberto ci condusse in una villa di suoi amici il cui cancellone di ingresso era, come lo è tutt’ora, fra il Viale Magalotti ed il Viale del Poggio Imperiale. Mancava la corrente, il campanello non funzionava, non riuscimmo a farci sentire e così, scavalcata la ringhiera a rischio di infilzarci sulle sue lance, ci inoltrammo nel parco verso la Villa risultata poi deserta. In un fabbricatino accanto trovammo, spaventatissimi, i due anziani custodi, marito e moglie. Roberto li chiamò per nome; lo riconobbero e dopo saluti e abbracci ci fecero entrare in uno stanzone dove, di regola, venivano riposti i prodotti dell’orto. C’erano soltanto un paio di cannicci con pochi pomodori. Li ripulimmo alla meglio e ne mangiammo, così com’erano. Poi qualcuno cominciò... e finì a pomodorate. Ne fui contento, evidentemente la tensione si stava allentando. Era la sera dell’11 Agosto 1944 ma ancora a noi nessuno aveva

detto che, al mattino, Firenze era insorta al suono della Martinella. Dormimmo sul nudo pavimento e a giorno, rotti e indolenziti, scendemmo giù per il Viale del Poggio Imperiale e quasi in Piazza di Porta Romana ci fermammo presso un piccolo laboratorio di non ricordo che cosa. C’erano varie persone di cui ricordo bene due nomi: Orlandi e Furno. Ci dissero essere della Delegazione Oltrarno del C.T.L.N. Ci ragguagliarono sulla situazione in città e dettero a ciascuno di noi un paio di bianchi, soffici, enormi panini. Non c’era companatico ma li divorammo ugualmente in un batter d’occhio. Chiedemmo ordini ma nessuno sapeva cosa dirci. Gli Alleati avevano proibito ai partigiani l’attraversamento del Fiume e solo il giorno avanti avevano permesso a reparti della Divisione «Arno» di entrare in Città. Decidemmo allora di tentare anche noi e per via dei Serragli e Borgo S. Frediano sbucammo in Piazza di Castello. Accovacciati dietro le spallette del «nostro» Fiume, vi erano due o tre soldati americani armati di piccole carabine (mai viste prima d’ora; sembravano quasi giocattoli) imbracciate e puntate verso la riva opposta. Sulla pescaia di Santa Rosa un viavai di gente che attraversava nei due sensi. Il contrasto fra i soldati prudentemente al riparo e la gente che camminava liberamente sulla pescaia, ci fece sorridere. Ignorando gli americani scendemmo anche noi sul greto dell’Arno e ci accodammo a quelli che andavano verso il Centro. Non ricordo in base a quali indicazioni ma, fra esclamazioni ed abbracci (che in quei giorni si sprecavano), arrivammo in via Roma al n. 4, negli Uffici di Foffi Borgianni, dove era installato il Comando della 3a Zona e il «Comando di Città» delle forze «G.L». . Ci facemmo riconoscere, grazie anche alla presenza di due nostre compagne - le sorelle Noemi e Nada Torrini - e dopo le prime frettolose accoglienze ed il racconto da parte nostra della cattura di Vittorio e delle altre vicissitudini, ci fu elargita una fetta di pane (perché in Città non erano ancora arrivati gli Alleati e regnava una fame nera) e fummo immediatamente spediti in giro alla caccia dei franchi tiratori. Era il tardo mattino del 12 Agosto 1944.


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Cultura

Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto

Mugello

Nuovi Occhi sul Mugello: c’è ancora tempo per iscriversi Quella in scadenza il 28 febbraio 2019 è la sesta edizione del Premio Internazionale Letterario e d’Arte “Nuovi Occhi Sul Mugello”, il concorso dedicato alla poesia, alla prosa, all’arte figurativa e alla produzione video, indetto dall’Associazione culturale “Nuovi Occhi Sul Mugello”, “Deliri Progressivi” e Avis Borgo San Lorenzo, Scarperia-San Piero, Vicchio. Parte del ricavato andrà a favore del “Progetto Indaco: teatro con l’altro” di Vicchio che gestisce attività e lavori contro l’emarginazione e la disabilità. Il bando di concorso scade il 28 febbraio 2019. Il Premio letterario è articolato nelle seguenti sezioni: P O E S I A Sezione A – Poesia a tema MUGELLO in lingua italiana Sezione B (under 18- gratuito) – Poesia a tema MUGELLO in lingua italiana Sezione C – Poesia a tema libero in lingua italiana o dialetto Sezione D (gratuito per l’estero)– in altra lingua con testo a fronte R A C C O N T O Sezione E – Racconto a tema MUGELLO in lingua italiana Sezione F(under 18 – gratuito) – Racconto a tema MUGELLO in lingua italiana Sezione G – Racconto a tema libero in lingua italiana o dialetto Sezione H (gratuito per l’estero) – in altra lingua con testo a fronte ARTE FIGURATIVA (PITTURA, FOTOGRAFIA, GRAFICA) Sezione I – Arti figurative (fotografia, pittura, grafica) a tema MUGELLO Sezione L (under 18 – gratuito) Arti figurative (fotografia, pittura, grafica) a tema MUGELLO Sezione M – Arti figurative (fotografia, pittura, grafica) a tema libero V I D E O Sez N – Premio Video Mugello: cortometraggio riguardante il territorio Mugello.

Premio alla Carriera (fuori concorso): al Personaggio che ha contribuito a portare il nome del Mugello nel Mondo. - Le opere letterarie devono essere INEDITE (Per poesia inedita si intende un testo poetico che, alla data di scadenza del Premio, non sia stato pubblicato (in formato cartaceo o e-book) da editore in volume, anche collettivo, dotato di ISBN o in rivista dotata di ISSN. Si considerano inediti quei testi comparsi su siti Internet o quelli che abbiano semplicemente partecipato, senza essere premiati, a uno o più concorsi. Per la parte figurativa opere mai premiate, a uno o più concorsi). Le opere presentate di ogni sezione non dovranno aver ricevuto un 1°, 2°, 3° premio in un precedente concorso letterario pena la squalifica. La partecipazione al Premio implica l’accettazione incondizionata di tutte le norme contenute nel bando che ne regolamentano l’organizzazione e lo - Gratuito per tutti coloro che non abbiano compiuto alla data di scadenza il diciottesimo anno di età e per i non residenti in - Per le sezioni Poesia (A, B, C,D) si potrà partecipare inviando un unico testo poetico (in word- times roman 12) munito di titolo, che non dovrà superare i 35 versi di lunghezza (senza conteggiare le spaziature tra strofe). Se in lingua straniera o vernacolo, dovrà esserci il testo a - Per la sezione Racconto (E, F, G,H) si potrà partecipare inviando un unico testo narrativo (in word, times roman 12) munito di titolo che non dovrà superare le 4 cartelle editoriali (battute spazi inclusi max 7200). Se in lingua straniera o vernacolo, dovrà esserci il testo a fronte. - Arte Figurativa (I, L, M): Fotografia, pittura o Si potrà par-

tecipare con 1 sola opera. L’immagine sarà da inviare in formato immagine (es. jpg, tif) in alta qualità dimensione di almeno 1772×2362 pixel (15×20 cm a 300 dpi). Consigliato l’uso via wetransfer (www.wetransfer.com). NOTA: I quadri risultati vincitori, meritevoli o selezionati dovranno essere presenti il giorno della cerimonia, pena squalifica. - Per la Sezione N l’autore dovrà inviare via mail o su un supporto digitale (penna USB) un video attinente al tema Mugello e la scheda di partecipazione debitamente compilata in ogni sua parte. Il video di minimo 30 sec. e max 1 minuto deve essere compatibile con la piattaforma di I video saranno inseriti nel sito e nel canale YouTube della Associazione Nuovi Occhi sul Mugello. - Per i residenti in Italia, italiani o stranieri, quale tassa di partecipazione è richiesto il pagamento di: Gratuito per under 18 e i non residenti in 5€ soci associati nell’anno 2018-2019 10 € per partecipare ad un’unica sezione 15 € per partecipare a due sezioni 20 € per partecipare a tre sezioni 25 € per partecipare a tutte le sezioni Il pagamento dovrà avvenire secondo una delle modalità descritte al punto 10 del presente bando. - Il partecipante dovrà inviare il testo che propone al concorso rigorosamente anonime, assieme alla ricevuta del pagamento e la scheda contenente i propri dati personali per via email in formato word entro e non oltre la scadenza del 28 febbraio 2019 all’indirizzo mail premio@nuoviocchisulmugello.it. Parte dei proventi sarà destinata in beneficenza per sostenere situazioni in difficoltà sul territorio (come da

statuto). In questa edizione il nostro sostegno andrà a favore del “Progetto Indaco: teatro con l’altro” di Vicchio (FI) che gestisce attività e lavori contro l’emarginazione e la disabilità. - Il pagamento potrà avvenire con una delle seguenti modalità: Bonifico bancario: IBAN IT84K07601028 00001023773912 – Intestato a: NUOVI OCCHI SUL MUGELLO Causale – Concorso VI Premio Internazionale Letterario e d’Arte “NuoviOcchiSulMugello” Bollettino Postale cc n° 1023773912 Intestato a: NUOVI OCCHI SUL MUGELLO Causale– Concorso VI Premio Internazionale Letterario e d’Arte “NuoviOcchiSulMugello” Paypal info@nuoviocchisulmugello.it Alla ricezione dei materiali verrà inviata una mail di conferma. Non saranno accettate opere che presentino elementi razzisti, denigratori, pornografici, blasfemi o d’incitamento all’odio, alla violenza e alla discriminazione di ciascun La Commissione di giuria è composta dal Presidente dell’Associazione e del Premio Annamaria Pecoraro, dal Presidente di Giuria Gianni Calamassi e da esponenti del panorama culturale, letterario regionale e nazionale. La commissione generale dei giurati sarà resa pubblica a chiusura delle valutazioni e prima della Cerimonia di premiazione. Il giudizio della Giuria è definitivo e insindacabile ed i partecipanti, presentando la richiesta di iscrizione, lo accettano Verranno proclamati un vincitore, un secondo e terzo classificato per ciascuna sezione. I premi saranno così stabiliti: Sez.(tema Mugello) A, E, I: 1°premio: targa, diploma con motivazione della giuria, 1 copia gratuita dell’antologia e 100€; 2°premio: targa, diploma con motivazione della giuria, 1 copia gratuita dell’antologia e 50€, 3°premio: targa, diploma con motivazione della giuria, 1 copia gratuita dell’antologia e libri. Sez. (Tema libero) C, G, M 1°premio: targa, diploma con motivazione della giuria, 1 copia gratuita dell’antologia e proposta di pubblicazione con Ed. N.O.S.M. con 30 copie omaggio, pranzo/cena per due persone o prodotti tipici locali; 2°premio: targa, diploma con motivazione della giuria, 1 copia gratuita dell’antologia, prodotti tipici locali o libri. 3°premio: targa, diploma con motivazione della giuria, 1 copia gratuita dell’antologia, prodotti tipici locali o libri. Under 18 (Tema Mugello) B, F, L: medaglia, diploma con motivazione della Giuria, 1 copia gratuita dell’antologia. Estero D e H: medaglia, diploma con motivazione della Giuria, 1 copia gratuita dell’antologia. Sez. N Premio Video Mugello: targa o coppa e diploma con

motivazione della giuria, 1 copia gratuita dell’antologia. Premio alla Carriera (fuori concorso): targa al Personaggio che ha contribuito a portare il nome del Mugello nel Mondo. La Giuria potrà inoltre conferire menzioni, segnalazioni e premi I vincitori (primi tre premi) di ogni sezione dovranno necessariamente presenziare all’evento o delegare. Si precisa che i premi saranno assegnati SOLTANTO se gli aventi diritto saranno presenti alla cerimonia di L’eventuale invio al proprio domicilio, a carico del destinatario, va concordato preventivamente, pena perdita privilegio. I premi in denaro non verranno consegnati e saranno incamerati dall’Associazione per future edizioni del Premio, e quelli costituiti dai “prodotti tipici” saranno donati. A tutti i partecipanti che ne faranno richiesta, sarà inviato l’attestato di partecipazione via mail in pdf. I premiati saranno contattati a mezzo mail o per telefono in base ai riferimenti che gli stessi avranno fornito al momento della partecipazione nella relativa scheda con i dati La cerimonia di premiazione si terrà sabato 11 maggio 2019 dalle ore 15:30 c/o il Palasport di Dicomano (FI). Tutti i testi dei vincitori, meritevoli e selezionati, saranno pubblicati nel volume antologico che sarà dotato di regolare codice ISBN e che sarà presentato nel corso della manifestazione

L’Associazione “Nuovi Occhi Sul Mugello” destinerà parte dei proventi derivanti dalle partecipazioni al concorso in opere per combattere il disagio sociale e la povertà, cercando di dare una risposta ai bisogni essenziali delle persone e delle famiglie, funzionali allo sviluppo dell’attività istituzionale di solidarietà sociale, nei limiti consentiti dal Lgs. 4 dicembre 1997, n. 460 e successive modificazioni ed integrazioni. (come da Statuto). In questa edizione il nostro sostegno andrà a favore del “Progetto Indaco: teatro con l’altro”di Vicchio (FI) che gestisce attività e lavori contro l’emarginazione e la disabilità. La partecipazione al concorso implica l’accettazione di tutti gli articoli che compongono il Gli autori, per il fatto stesso di partecipare al presente concorso, autorizzano a pubblicare le proprie opere sull’antologia, rinunciando, già dal momento in cui partecipano al concorso, a qualsiasi pretesa economica o di natura giuridica in ordine ai diritti d’autore ma conservano la paternità delle proprie opere. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento. Si garantisce che le opere saranno utilizzate esclusivamente ai fini del concorso e nell’ambito delle iniziative promosse dalla Ass. Artistico Culturale “Nuovi Occhi Sul Mugello” per la legge 675 del 31/12/96 e D.L. 196/03. Tutte le info e il bando sono consultabili nei maggiori siti istituzionali e on line: www. nuoviocchisulmugello.it

Borgo San Lorenzo Infermieri e ostetriche a teatro per beneficienza

Infermieri e ostetriche salgono sul palcoscenico per beneficenza. Succede a Borgo San Lorenzo dove il Teatro Don Bosco ha ospitato un singolare spettacolo animato dalla musica e dalle parole di Goffredo Rontini e Marco Paoli in “Una storia fragile” da un testo di Tebaldo Lorini che racconta la vita del cantautore genovese Fabrizio De Andrè. Sul palco Elisabetta Cinquegrana, Patrizia Bellandi, Orietta Grossi e Manuele Cafaggi.


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Teatro

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Borgo San Lorenzo - Giovedi 10 Gennaio al Teatro Giotto

Ambra Angiolini e Matteo Cremon in “La guerra dei Roses” Massimiliano Miniati Spettacolo evento, quello di giovedì 10 gennaio per il teatro Giotto di Borgo san Lorenzo che, come primo appuntamento del 2019 presenterà Ambra Angiolini e Matteo Cremon in LA GUERRA DEI ROSES di Warren Adler nella traduzione di Antonia Brancati e Enrico Luttmann regia Filippo Dini Il testo, seppur riscritto e reinterpretato, è ovviamente ispirato al romanzo di Warren Adler, divenuto noto grazie alla fama dell’omonima pellicola con Michael Douglas e Kathleen Turner. Ed è la storia della len-

ta e terribile separazione tra i coniugi Roses. Una storia dalla trama semplice, ma logorante come il rapporto tra i due coniugi e come la loro personalità che si spegne lite dopo lite. Lui ricco e ambizioso uomo d’affari, tronfio della sua fortunata carriera, lei una moglie obbediente, ma mai dimessa, che lo ha accompagnato nella sua brillante ascesa, con amore, stima profonda e un pizzico di fascinazione per le piccole e grandi comodità conquistate. Una commedia straordinaria, raffinata e caotica al tempo stesso, comica e crudele, ridicola e folle, che tro-

va in teatro il suo terreno d’elezione, per la sua potenza espressiva e la sua dimensione onirica, capace di svelare i nostri intimi fallimenti nel comprendere l’ “altro”, l’opposto, all’interno di noi stessi. Sul palcoscenico i diabolici Ambra Angiolini e Matteo Cremon, diretti da un ispirato Filippo Dini. Matteo Cremon che ricordiamo nel film “Soldato semplice” affianca in questo spettacolo uno dei personaggi più conosciuti del panorama artistico italiano: presentarice, cantante e attrice, Ambra che con la sua prima vera (volendo dimenticare “Favola”) espe-

rienza di attrice in “Saturno contro”, diretta da Ferzan Özpetek vinse i maggiori premi cinematografici italiani del 2007: il David di Donatello e il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista e il Globo d’oro e il Ciak d’oro come rivelazione dell’anno. Da quel momento è stata interprete delle migliori pellicole italiane, tra le quali spicca la sua straordinaria interpretazione in “7 minuti” accanto ad Ottavia Piccolo e Fiorella Mannoia. Uno spettacolo che sta riscuotendo consensi ovunque da non perdere assolutamente.

Vaglia - Al centro polivalente del Comune con La nuova compagnia

“Destinazione teatro” 9 spettacoli per la seconda rassegna

Massimiliano Miniati Anche quest’ anno l’associazione La nuova compagnia organizza in collaborazione con il Comune di Vaglia la rassegna teatrale “Destinazione teatro” alla sua seconda edizione che si svolgerà dal 12 Gennaio al 13 aprile presso il Centro Giovani del Comune di Vaglia in via Fiorentina 1259. Spiegano con entusiasmo gli organizzatori: “Dopo il successo di pubblico della scorsa edizione e la disponibilità del Comune abbiamo pensato di continuare questa nostra attività incrementando come varietà e numero di spettacoli, avremo infatti nove appuntamenti che vedranno spettacoli di cabaret, commedia, spettacoli per bambini, letture, uno spettacolo di commemorazione. Ospiteremo gruppi da Firenze, Grassina, Campi, Lastra a Signa e due gruppi mugellani “La caldana” che presenterà uno spettacolo per bambini ed un gruppo di scrittori di Bivigliano “l ‘accademia degli impaginati” che chiuderanno la rassegna insieme al nostro gruppo La nuova compagnia con una sorpresa finale. Segnaliamo anche lo spettacolo che

si terrà in occasione della giornata della memoria domenica 27 Gennaio alle ore 16.30 che fa parte di un progetto molto importante che vede la collaborazione di attori di due diverse compagnie teatrali, La nuova compagnia e Gli stranitipi e una band musicale I Solopaca. Lo spettacolo ‘il viaggio verso la libertà sarà un racconto attraverso letture, parti recitate, tanta musica, video e documentari anche storici, della ricerca della libertà. Partiremo dalla persecuzione degli ebrei, la resistenza, passando dalla emigrazione degli italia-

ni fino ai giorni nostri con la immigrazione nel nostro paese. È uno spettacolo molto emozionante e speriamo di poterlo portare più possibile in giro per i contenuti importanti e quanto mai attuali nel momento storico che stiamo vivendo. Siete tutti invitati alla inaugurazione della rassegna sabato 12 Gennaio alle ore 21. Sara una serata di presentazione ma soprattutto di cabaret e divertimento con attori dei diversi gruppi che parteciperanno alla rassegna. Crediamo al teatro come momento di socialità, il teatro per stare insieme agli altri ma

non solo, il teatro deve regalare un’emozione, che sia una risata, un ricordo, un pensiero o una lacrima non importa è importante è avere qualcosa da riportare a casaIl programma completo: sabato 12 gennaio La nuova compagnia in “Noi speriamo che ce la caviamo” domenica 27 gennaio La nuova compagnia & co. “Il viaggio verso la libertà” domenica 3 febbraio. La nuova compagnia & co. “Spettacolo per i bambini (che eravamo)” domenica 24 febbraio La caldana “Un grillo per la testa” domenica 10 marzo Gli strani tipi

“Il gatto nel forno” sabato 23 marzo la compagnia teatrale Cesare Ignesti “Vinsanto” domenica 31 marzo Il

vaso di pandora in “Gallina vecchia” sabato 13 aprile La nuova compagnia in “Storie di questo mondo”.


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Barberino - Il 5 gennaio al Corsini il primo spettacolo del 2019

“Maratona di New York” con Fiona May e Luisa Cattaneo Massimiliano Miniati Sarà “Maratona di New York”, coproduzione del Teatrodante Carlo Monni e Todi Festival ad inaugurare il 2019 al Corsini di Barberino il 5 gennaio alle ore 21,00. tratto dal testo di Edoardo Erba, e la regia di Andrea Bruno Savelli, con l’ex campionessa mondiale di salto in lungo Fiona May al debutto in teatro e Luisa Cattaneo Fiona May e Luisa Cattaneo corrono davvero per tutto lo spettacolo, in un percorso immaginario tra ostacoli, fatica, sudore, celebrando una storia di amicizia sincera. lo spettacolo “Maratona di New York” rappresenta già di per sé una grande sfida recitativa ed in questo nuovo allestimento, la sfida si rinnova, affidando il ruolo di interpreti, originariamente due uomini, a due donne. che attraverso lo sforzo fisico donano alle loro parole dinamicità e un coinvolgimento di emozioni. Da una parte c’è la leader,

nella corsa così come nella vita, donna determinata, sicura e invincibile (interpretata da Fiona May); dall’altra la sua amica, più insicura, impaurita, fortemente legata ad un passato dal quale non riesce a separarsi (Luisa Cattaneo). Per tutta la durata dello spettacolo, le due donne sviluppano una vera e propria rincorsa verbale che

cresce insieme all’aumentare dei battiti del loro cuore, accompagnando il percorso narrativo col battere delle loro suole. Un’affannata corsa fisica ed emotiva nei meandri delle loro esistenze. Fiona May dopo aver abbandonato la carriera sportiva è entrata nel mondo dello spettacolo partecipando tra il 2006 e il 2007 alla

terza edizione della trasmissione, in onda su Rai 1, Ballando con le stelle condotta da Milly Carlucci, in coppia con Raimondo Todaro e uscendone vincitrice. La May è anche protagonista della fiction “Butta la luna” tratta da un best seller di Maria Venturi, e ha anche preso parte a una serie di spot per il marchio Kinder

Straordinario successo al Corsini di Barberino, per il San Silvestro con Sandro Querci

Il barbiere di Siviglia incanta gli ultimi spettatori del 2018 Successo straordinario dell’evento fuori abbonamento proposto dal Teatro Corsini per iniziare il 2019 all’insegna della commedia e della canzone con “Il barbiere di Siviglia “ la Commedia Musicale Pop da Beaumarchais nell’ adattamento e regia Sandro Querci che ha totalizzato un bellissimo tutto esaurito. Sulla scena un grande Sandro Querci nei panni del Conte Almaviva , con Gea Andreotti nel ruolo di Rosina, con loro Rosario Campisi nel ruolo di Bartolo, Andrea Bacci in quello di Figaro, Silvia Querci (Vincitrice di una delle stagioni dei “Raccomandati” ed apprezzatissima interprete dei musical “Notre dame de Paris” e “Chicago” nelle vesti di Marcellina. Donna Basilia aveva il volto di Elena Talenti e Susanna quello di Elena Mancuso. I 400 intervenuti alla serata si sono goduti le oltre due ore di grande musica per questo spettacolo divertente nuovo e spumeggiante per festeggiare in musica l’arrivo del nuovo anno con mascherate, equivoci, lazzi ubriacanti che hanno raccontano l’amore senza tempo di Rosina e del Conte di Almaviva, in versione romantica e comica. E tutti a cantare insieme “Quelli come noi” il bellissimo brano degli anni 90 dei New trolls a conclusione di uno spettacolo che ha colpito tutti prima di essere sommersi da una valanga di panettone e spumante. Sandro Querci , che tornava

della Ferrero. Luisa Cattaneo, attrice fiorentina, ha interpretato ruoli di protagonista in altri apprezzati spettacoli realizzati negli ultimi anni da Stefano Massini. E’ stata allieva di Sandro Lombardi e assistente alla regia di Barbara Nativi, ed ha all’attivo partecipazioni a mediometraggi e produzioni televisive. Inoltre ha affiancato più volte Ottavia Piccolo, Lucila Barberino dopo il successo de “Il cappello di paglia di firenze, ha regalato una versione inedita e pop dell’Opera di Beaumarchias, accompagnata dai brani più belli della tradizione latina e sudamericana e impreziosita da luci e scenografie di grande effetto per una serata dai ritmi travolgenti. Al termine dello spettacolo il pubblico è stato accolto nel foyer da panettone e spumante, prima di correre in piazza, giusto il tempo di farsi mettere il braccialetto e correre a brindare al nuovo anno con il pubblico che all’aperto si era gustato il concerto degli AbbA dreams e che ha proseguito le danze con il Dj Set di Antonio Statti e Mella Vocalist. Massimiliano Miniati

“Ma icchè gli farò alle donne” con I rallentati

Auditorium delle Scuole Medie di Scarperia Sabato 5 alle ore 21 e domenica 6 alle ore 16. Appuntamento da non perdere quello di sabato 5 gennaio alle ore 21,00 e domenica 6 gennaio alle ore 16 00 presso l’auditorium dell scuola media di Scarperia con una commedia divertentissima. La compagnia teatrale de I rallentati in Ma icchè gli farò alle donne”libera interpretazione della commedia brillante in tre atti di Mario Marotta. Come nello stile consolidato di Marotta anche questa commedia è ricca di comicità ed ha come protagonista una famiglia fiorentina che, per i casuali salvataggi compiuti da Ettore il capofamiglia, si ritrova al centro dell’attenzione della città. Ettore, da uomo qualunque soggiogato da una moglie dispotica, diventa oggetto di desiderio di donne vogliose. Fanno da cornice a tutta la situazione, alcuni personaggi caratteristici, come l’amico “briaco”, una coppia di condomini “del sud”, una zitella con le “fregole” e addirittura un pazzo fuggito da San Salvi. Appuntamento sabato 5 e domenica 6 gennaio a Scarperia. In scena Adriano Fuligni Giuliana Pezzatini, Valentina Gensini, Giorgio Capecchi, Anna Danti, Fabio Rosellini, Maria Teresa Zini, Lorenzo Margheri, Oliviero Paladini, Claudio Zantonetti. Il ricavato sarà devoluto alla psiconcologia dell’ospedale del mugello di Borgo San Lorenzo. Massimiliano Miniati

la Morlacchi, Franca Valeri, Gigi Proietti. Così come accadde per “la leggenda del pallavolista volante” nel quale Andrea Zorzi si confrontava con l’attrice Beatrice Visibelli, il binomio sport&recitazione potrebbe risultare straordinario, il consiglio è quindi di non perdersi assolutamente questa pièce scelta da Catalyst come primo spettacolo del nuovo anno.


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Eventi

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Scarperia e San Piero – Domenica 6 gennaio alla Stazione di San Piero

Dal 2005 la Befana arriva… in treno

Dal 2005 la Befana arriva alla stazione di San Piero a Sieve a bordo di un antico treno a vapore! Il trenino parte la mattina presto dalla Stazione di Santa Maria Novella e percorrendo la Valdisieve arriva nel Mugello. I passeggeri che arrivano a San Piero a Sieve anche questo 6 gennaio saranno accolti da una gustosa merenda in tarda mattinata e a tutti i bambini verrà offerta una calza piena zeppa di dolciumi. Dopo

aver passeggiato per le vie di San Piero, i visitatori riprenderanno il treno intorno alle 13:00 e rientrano a Firenze. Nel pomeriggio è di tradizione la tombola paesana con premi offerti dai commercianti di San Piero, un’occasione per salutare insieme la fine delle festività natalizie. L’evento è organizzato con la collaborazione delle Ferrovie dello Stato, Associazione Toscana dei Treni Storici Italvapore e delle Associazioni del paese.

Borgo San Lorenzo – Organizzata dal Comitato per il restauro dell’Organo Stefanini

Torna la Cavalcata dei Magi

Sabato 12 gennaio si svolgerà a Borgo San Lorenzo la 9^ edizione de “La Cavalcata dei Magi”, organizzata dal Comitato per il re-

stauro Organo Stefanini col patrocinio del Comune di Borgo San Lorenzo. La rievocazione inizierà nel parco di Villa Pecori Giral-

di alle 14.30 con una performance di “Teatro Idea” ed alcune danze. Dalla Villa partirà il corteo che si snoderà per le vie del centro storico

con varie esibizioni dei gruppi partecipanti:“Cavalieri e Amazzoni del Mulino a Vento”, da Pontassieve, gli “Sbandieratori e Musici della Signoria”,da Firenze, il “Gruppo Rinascimentale Scuola Media G.DellaCasa”, da Borgo San Lorenzo, “Il Lauro danze rinascimentali”, da Borgo Santo Sepolcro, il “Gruppo danze storiche ‘La riverenza’”, da Massa, il “Gruppo di ballo storico L’aura di Castellina”, da Pistoia, “Porta Aretina”, contrada storica di Figline Valdarno, “Teatro Idea”, il “Gruppo Storico di Marliana”, da Pistoia, la “Contrada Alfiere” di Bagno a Ripoli ed infine la “Sartoria di Porta San Bene-

detto” da Gualdo Tadino, Perugia. Il corto si concluderà alle 17.30 nella pieve di San

Lorenzo con la dimostrazione del gruppo rinascimentale della scuola media.


Eventi

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Scarperia e San Piero – All’Oratorio della Compagnia

Epifania sanpierina in Musica Ecco tutti i protagonisti del concerto sanpierino: Valentina Leoni al flauto dolce soprano e tenore; Francesca Curotto e Roberta Guidi al flauto traverso; Alessandro Millo, ottavino e flauto traverso; Marco Lascialfari, Anselmo Abbassi, Pasquale Marra, Massimiliano Fadda, Elisa Romoli, Girolamo Signoroni, Francesca Baldi ai clarinetti; Daniele Millo al clarinetto basso; Paolo Tonini, Leonardo Stasi,

Michela Romoli e Donatella Mormile ai sax alti; Agostino De Vincenti al sax tenore; Leonardo Farolfi al sax baritono; Francesco Craparotta, Gabriele Zappoli, Ilaria Pecorini, Leonardo Petri alle trombe; Domenica Landi al corno francese; Leonardo Mannucci e Roberta Malavolti Landi ai tromboni; Gregorio Mazzarese alla tuba; Yulien Ciobano alla batteria. Ingresso libero.

Rufina Al Piccolo Teatro arriva la Befana

Sabato 5 gennaio 2019, alle ore 21.00, presso l’Oratorio della Compagnia, in Via Provinciale, a San Piero a Sieve (FI), difronte alla Pieve dei SS. Pietro e Paolo, in occasione dell’Epifania 2019, si esibirà la ‘Francesco Landini’ Wind Band, diretta dal M.o borghigiano Sa-

brina Malavolti Landi. La serata è inserita nel calendario di eventi ‘Natale 2018’ organizzati dalla Pro Loco di San Piero a Sieve. Ventisette strumenti a fiato e percussione presenteranno al pubblico mugellano un ampio repertorio di musiche origina-

li per orchestra di fiati, trascrizioni di colonne sonore, musiche folk e celebri pagine della canzone d’autore italiana. Un viaggio musicale che toccherà ben quattro continenti, dall’America del Nord a quella del Sud, dall’Europa all’Asia. Potremo gustare i temi più ce-

lebri delle pellicole cinematografiche ‘Balla coi lupi’, ‘Titanic’, ‘L’ultimo dei mohicani’, per poi trovarci immersi nelle più trascinanti tradizioni musicali popolari, da quelle armeno-ebraiche fino a quelle italiane, da ‘Gam Gam’ a ‘Azzurro’, fino a ‘O sole mio’.

Sarà la Befana a concludere le iniziative organizzate dal Comune di Rufina bato nell’ambito di “Emozioni di Natale”. Domenica 6 gennaio al Piccolo Teatro di Rufina alle 10,45 arriverà la Befana che consegnerà la calze ai bimbi e presenterà uno spettacolo di burattini.


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Settegiorni

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Cinema I

moschiettieri del re Cinema Giotto Borgo san lorenzo Ven. 4, Sab. 5, Dom. 6 Gennaio ore 21.30

La befana vien di notte Cinema Giotto Borgo San Lorenzo Ven. 4 e Sab. 5 gennaio ore 16.00 Dom. 6 gennaio ore 15.30 - 17.30

Ralph spacca internet

Cinema Don Bosco Borgo San Lorenzo Da mart. 1 a dom. 6 Gennaio ore 16.00

Bumblebee

Cinema Don Bosco Borgo San Lorenzo Da mart. 1 a dom. 6 Gennaio ore 21.30

I moschettieri del re Cinema Corsini Barberino di Mugello domenica 6 gennaio ore 21.15

Ben is back

Cinema Garibaldi Scarperia Sabato 5 e domenica 6 gennaio ore 21.30

Il ritorno di mary poppins Cinema Garibaldi Scarperia Sabato 5 e domenica 6 ore 16 e 18

Ralph

spacca internet Cinema DOP Firenzuola venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 gennaio 2019, con inizio alle ore 17.00

Moschettieri del re

la penultima missione ” Cinema DOP Firenzuola Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 gennaio 2019, ore 21.15

Si balla con... Spazio 3

Borgo San Lorenzo Via Salvador Allende n. 31 Tel. 055 8455137

Gennaio Sab. 5 Federico verreschi Dom. 6 romantic Fisa Sab. 12 Aladin Dom. 13 Luca lux Sab. 19 Michele clementucci Dom. 20 Carla & i bravo club Sab. 26 Fabio ceccarini Dom. 27 Stefano band Non stop

Eventi Natale a borgo san lorenzo con pista di pattinaggio Borgo San Lorenzo Fino al 6 gennaio Pista di pattinaggio su ghiaccio in piazza del Popolo,giostra per i più piccoli in piazza Garibaldi. La casetta di Babbo Natale dove Santa Claus e gli elfetti raccoglieranno le letterine. Animazioni ed incontri letterari nel centro storico. Luci e addobbi a sorpresa.Info: www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it

Una vita tra i colori i colori della vita mostra di marcella donati Palazzo Comunale Piazza della repubblica 3 Dicomano Fino a Martedì, 05 Febbraio 2019 Artista internazionale, prolifica, curiosa ed estremamente creativa, ha esposto le sue opere in diversi paesi del mondo. Sperimentatrice nata, punta sul potenziamento multidisciplinare, lavorando anche con la ceramica raku all’interno della dinamica dei quattro elementi, in linea con l’equilibrio del pianeta terra. E’ una singolare poetessa del visivo, che utilizza la pittura come parola plastica, senza rinunciare all’evidenza, ma esprimendo l’aldilà del mistero, ovvero la parte magica dell’esistenza che ci collega con le diverse dimensioni. Info: www.comune.dicomano.fi.it

Volammo davvero in direzione ostinata e contraria Un viaggio pittorico nell’universo poetico di Fabrizio De Andrè Mostra d’arte di Elisa Marianini Fino all’11 gennaio 2019 Allestita nell’atelier dell’artista Loc. La Torre Via Provinciale 14/h Scarperia San piero 50038 (FI) La mostra “Volammo davvero in direzione ostinata e contraria” aprirà i battenti domenica 16 settembre 2018 ore 17,00 e terminerà il giorno 11 gennaio 2019, a venti anni dalla

scomparsa del cantautore. Ogni sabato alle ore 17,00 sono previste visite guidate con ingresso gratuito alla mostra dedicata a Fabrizio De André, affrontando in dettaglio ogni volta tematiche diverse, legate alla donna, ai “diversi” della società, all’amore, alla morte, alla guerra

Il treno della befana è in arrivo!! #Christmas

Domenica, 06 Gennaio 2019 Il 6 Gennaio 2019 arriva alla stazione di San Piero a Sieve, alle ore 11, la famosa Befana

Eventi e manifestazioni di queste pagine sono curate e selezionate dalla Redazione. La redazione non risponde di eventuali modifiche ai programmi pubblicati. Inviate i vostri eventi a: galletto@newnet.it


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Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto

Settegiorni

con lo storico “Treno a Vapore”; si ricorda che a tutti i bambini partecipanti saranno distribuiti calze e caramelle. La Pro Loco accoglierà tutti i partecipanti nella Piazzetta dell’Oratorio della Compagnia, con rinfresco e fettunta per tutti, fino alla ripartenza del treno alle ore 13,30. In tale occasione ricordiamo che “Mercanzie in Piazza” si trasferirà sulla Via Provinciale e sostituirà quello della seconda domenica del mese che non verrà effettuato.Nel pomeriggio dalle ore 14,30 storica Tombolata presso il salone Mediceo della Parrocchia in collaborazione con il Circolo Insieme I biglietti sono acquistabili qui:http://www.prolocosanpieroasieve.it/component/content/article/10news/73-acquisto-biglietti-treno-della-befana6-gennaio-2018.html

Incipit senza titolo

Mercati settimanali nel Mugello e dintorni Lunedì

Firenzuola

Vicchio Fino a Lunedì, 18 Febbraio 2019 Collettiva dedicata agli amici artisti scomparsi

Marradi Palazzuolo sul Senio

100 Presepi per

mattina

Pelago

mattina

Pontassieve

mattina

Reggello

mattina

Rufina

pomeriggio mattina

San Piero a Sieve

pomeriggio

Scarperia Vaglia (loc. Bivigliano)

palazzuolo #christmas Palazzuolo sul Senio Fino a Domenica, 06 Gennaio 2019 Perdetevi per le vie del borgo, tra le tante rappresentazioni della natività

Conferenze del gruppo archeologico dicomanese Dicomano 9/02 Conferenze organizzate dal Gruppo Archeologico Dicomanese ad ingresso libero

Dalla soffitta alla cantina Borgo San Lorenzo - Piazza Dante Ogni quarta domenica del mese Mercato scambio, baratto, di antiquariato, artigianato, prodotti recuperati in soffitte e centine, ogni quarta domenica del mese nei giardini di Piazza Dante.

Mugello gp run @mugellocircuit

Donne creature

Teatro Giotto Borgo San Lorenzo (FI) 17 gennaio 2019 Ore 21,00 Programma della serata: A venti anni dalla morte del cantautore Fabrizio De André è stata pensata una serata di arte, cultura e musica al teatro Giotto di Borgo San Lorenzo per celebrare il cantautore attraverso un viaggio pittorico e musicale nel suo universo poetico che prende avvio dalla mostra in corso di Elisa Marianini. La mostra Volammo davvero in direzione ostinata e contraria - patrocinata dell’Unione dei Comuni del Mugello - è stata inaugurata il 16 settembre 2018 presso l’atelier dell’artista in Loc. La Torre, Via Provinciale 14/h Scarperia e San Piero 50038 (FI) e verrà per l’occasione prorogata fino al 20 gennaio 2019, anziché terminare il giorno 11 gennaio 2019 come previsto, ventennale della morte del cantautore.

pomeriggio

mattina

Presepe meccanico a

Un viaggio pittorico e musicale nell’universo poetico di Faber

Domenica

mattina

mostra di g.Vangi Scarperia e San Piero Dal15/12 al 6/01/2019 Papa Francesco nei disegni di Giuliano Vangi

borgo san lorenzo #christmas Borgo San Lorenzo Fino a Domenica, 13 Gennaio 2019 Grande presepe meccanico all’interno dell’Oratorio del SS. Crocifisso a Borgo San Lorenzo

Sabato

tutto il giorno

Domenica, 20 Gennaio 2019 Mugello Gp Run è la 7° edizione di gara podistica competitiva (Km 10,490) e non competitiva (Km 5,245), internazionale, individuale maschile e femminile, misurata e autorizzata UISP. Tre sono le opportunità per partecipare a questa grande festa: competitiva di 10490 Mt. (2 giri del Circuito) non competitiva di 5245 Mt Info: www.mugellogprun.it

Bergoglio: 80 anni in 40 tavole

Venerdì

mattina

Emozioni di Natale

Collettiva di fine anno

mattina

Londa

Vicchio di Mugello

Centro d’Incontro in piazza Dante 33, Borgo San Lorenzo Domenica 13 gennaio alle 21.00 L’associazione Un Tempio per la Pace organizza il nuovo appuntamento di “Meditare per l’Armonia”, ciclo di incontri di meditazione interreligiosa. Per partecipare, é possibile portare un brano che ci é stato di ispirazione, da leggere insieme; può riguardare il tema della serata: la Gentilezza. E’ un’occasione per condividere ispirazioni spirituali nel rispetto delle diversità. Completa la serata un breve momento riservato al silenzio, che ognuno può accogliere secondo la personale pratica meditativa, preghiera o semplicemente per stare nell’ascolto. Ingresso libero.

Giovedì

Dicomano

San Godenzo

Meditare per l’Armonia

Mercoledì

mattina

Borgo San Lorenzo

Prima personale di Gino Sabatini Odoardi Mostra allestita nelle sale storiche di Villa Pecori Giraldi Borgo San Lorenzo Fino al 23 Febbraio

Rufina domenica 6 gennaio al Piccolo Teatro di Rufina alle 10,45 arriverà la Befana che consegnerà la calze ai bimbi e presenterà uno spettacolo di burattini.

Martedì

Barberino di Mugello

dai mille volti Biblioteca comunale Borgo San Lorenzo Sabato, 19 Gennaio 2019 Gli scrittori toscani Vilma Venturi e Marco Cibecchini parlano del meraviglioso mondo delle donne. Conduce Marco Boni. Info: 055 8457197 - biblioteca@comune.borgosan-lorenzo.fi.it

Mercatino del piccolo antiquariato Dicomano centro Ogni terza domenica del mese per le vie del centro storico di Dicomano si tiene il Mercatino del piccolo antiquariato e opere del proprio ingegno. Info: http://www.comune.dicomano.fi.it/

Museo di vita artigiana e contadina S.Agata Personaggi in movimento di Leprino Tutte le domeniche e i giorni festivi 15.18 per info 0558406850

Molino faini

Grezzano - Borgo S. Lorenzo Le domeniche e festivi 14,30 visita guidata al mulino risalente al 1400 con la macina in funzione e modelli interattivi. Per i gruppi consigliata prenotazione. Info: 055 8492580-331 2111598

Corsi e Seminari

mattina mattina mattina

Gruppo amichevole “Ferri e uncinetto”

Borgo San Lorenzo - Saletta Soci Coop Ogni lunedì dalle 15 alle 18 Uncinetto e ferri tra amiche con scambio di consigli e idee. Info 329/7661530 Zannoni Giovanna

Palestra funakoshi

Scarperia Sono aperte le iscrizioni a tutte le attività: karate, tai chi chuan, yoga, Feldenkrais, fitness, stretching, hip hop, ed altre attività. Info: 055/846371 333/3200546

Corso di danza orientale

Borgo San Lorenzo La danza orientale, o danza del ventre, è indicata per donne di tutte le età, aiuta a mantenerti in forma, favorisce lo scioglimento delle tensioni, aumenta la consapevolezza del proprio corpo. Tutto questo divertendoti! 333 7121560

Corsi scuola di musica

Sono aperte le iscrizioni ai corsi di strumento e canto per bambini ragazzi ed adulti dell SMC, la scuola intercomunale di musica dei Comuni di Pontassieve, Dicomano, Londa, Pelago, Rufina. Trentacinque docenti specializzati ed una offerta formativa composta da oltre 40 corsi.Info 0558331000 info@scuolacomunaledimusica.it Associazione Sound www.sound-musiche.it


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Sport

Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto

Sport Mugello - Pallavolo con i nonni

I piccoli della Mugello Volley alla RSA S. Francesco La Mugello Volley si è preparata a salutare il nuovo anno trascorrendo un pomeriggio insieme agli ospiti della RSA S. Francesco. E’ stato un pomeriggio pieno di emozione e felicità in cui i giovani atleti si sono divertiti giocando, ovviamente a pallavolo, con i nonni ospiti della struttura. Difficile descrivere l’emozione e la gioia che si è respirato durante queste ore, onestamente non sapremmo dire se i più felici erano i bambini o i nonni che si sono dati tanto da fare per “vincere” contro i più giovani atleti della Mugello Volley. Un’altra bella esperienza che la Dirigenza Mugello Volley ha realizzato per i suoi atleti, mettendogli a disposizione uno spicchio di vita che sicuramente li ar-

ricchirà, li aiuterà a riflettere sulla bellezza della diversità e

gli renderà ancora più chiaro che lo sport è bello se condi-

viso! La Mugello Volley coglie l’oc-

casione di augurare a tutti un nuovo anno pieno di gioa, sa-

lute, allegria ed ovviamente tanto VOLLEY!


Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto

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Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto

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Sabato 5 Gennaio 2019 Il Galletto


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