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Euro 1.20 GIORNALE LOCALE n. 1446 del 4 Aprile 2020 - galletto@newnet.it - ISSN 2037-4380 - Sped. ABB. POST. 45% Art. 2 comma 20/B - Legge 662/96 - Firenze Aut. Trib. FIRENZE del 11/04/1988 n. 3694 - Dir. Resp. C. Fusaro - REDAZIONE: Via F. Niccolai, 16 - Borgo San Lorenzo (FI) - Concessionaria Pubblicità e Casa Editrice STUDIO AD.ES di Elissa Spidalieri - www.ilgallettosteriaegiornale.it - Telefono 055 8456391 - Fax 055 8495010
REGIONE TOSCANA Arriva l’ordinanza. Tamponi a tutti nelle RSA con casi positivi
MUGELLO Si accendono i tricolori nelle piazze grazie a Power Rent
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MASSIMILIANO MINIATI A PAG. 6
Editoriale Mugello Figlio di un Covid minore
Sta succedendo un po’ in tutta Italia e anche qui da noi; scarseggiano le attrezzature minime necessarie per far fronte al Coronavirus. E’ necessario dirlo e protestare, specie per quel che successo per i tamponi. E’ arrivata la direttiva di cercare di farli a tappeto a chi avverte un sintomo qualsiasi, a chi vive in ambienti a rischio, di farli anche a domicilio. Eppure a Firenze si sta facendo, in Mugello e in altre zone della provincia non ancora. Eppure non siamo figli di un Covid minore. Anche di mascherine, di quelle a norma, nei nostri comuni, nelle nostre farmacie, all’Ospedale se n’è viste ben poche. Ci sarebbe da far polemica su questa totale assenza di supporti dallo Stato e dalle altre istituzioni, che continua a essere debole, lento e sepolto dalla burocrazia. Per fortuna da noi non è stato così. I mugellani si sono rimboccati le maniche e hanno fatto da soli. Tante aziende locali dell’abbigliamento e della pelletteria si son date da fare, hanno riconvertito in fretta la loro produzione e si son messe a regalar mascherine ai Comuni, ai volontari, ai negozianti. Non saranno il top, ma siamo riusciti a proteggerci da soli. Di sicuro sono il top della solidarietà da chi sta lavorando, tra mille incertezze, e non pensa ai soldi, ma alla sicurezza degli altri. Si potesse fare anche per tamponi, sono sicuro che si farebbe. Purtroppo si tratta di presidi medico-chirurgici producibili solo da aziende specializzate e certificate. Ma un modo lo troveremo. Tutti insieme ne usciamo! Pietro Mercatali
CORONAVIRUS Tamponi a domicilio: A Firenze SI, in Mugello NO
MUGELLO Modello per richiedere il buono spesa al tuo comune pag. 2
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Borgo San Lorenzo
Il Sindaco Omoboni invita a tenere duro e rimanere in casa
Il Sindaco di Borgo San Lorenzo ha condiviso sulla sua pagina Facebook una riflessione, che anche noi del Galletto vogliamo ricondividere con i nostri lettori “Passano i giorni, da quando anche in Mugello si è manifestata l’emergenza covid. E’ dura, ci sono strutture sanitarie in emergenza, imprese e attività economiche in difficoltà, - scrive Omoboni - è un momento pesante. Per tutti. Ma i dati parlano chiaro: non è finita, non dobbiamo abbassare la guardia. Come amministra-
zione abbiamo rinviato i termini per i pagamenti dei tributi comunali al 30 giugno, attivato con la rete del volontariato, cui abbiamo distribuito apposite mascherine di protezione, progetti di spesa a domicilio, concesso un contributo all’istituto comprensivo per l’acquisto di attrezzatura informatica per consentire a tutti i bambini di seguire la didattica a distanza. Proseguono i lavori di sanificazione di pensiline, cestini e arredi urbani su tutto il territorio comunale ed i controlli giornalieri sugli sposta-
La Foto della Settimana
Mugello GRAZIE per il gran lavoro dei volontari 24h su 24h
Un gruppo di volontari del CRS di Borgo San Lorenzo
Invia le tue foto a galletto@newnet.it
menti con la Polizia Municipale e la collaborazione della Compagnia locale dei Carabinieri. Stiamo supportando due raccolte fondi importanti, una di “Infermieri e Ostetriche in Teatro” e Live Art, l’altra di Core Mugello Onlus, che serviranno per acquistare attrezzature per il nostro ospedale. Ed è giusto dare anche segnali positivi, pensando anche al dopo, lo abbiamo fatto grazie all’idea di Laura, con una pagina FB dedicata alla... Segue a pag. 3
Polcanto
La storia del simbolo “inquietante” sulla strada per le Salaiole
Claudio Gherardini L’aria del Mugello sembra possieda un balsamo speciale che risveglia la nostra indole artistica. Sarà Giotto o qualche altro fenomeno ma di certo di anime artistiche non ne mancano. Sulla strada di Salaiole potete incontrare qualche opera nata, una quindicina di anni orsono, improvvisamente, senza avvisare, nell’animo di Roberto alle quali si sono aggiunte quelle di Michele.Roberto appare anche nel libro degli “Artisti del Mugello” a pagina 78. Ma tutti potete vedere le sue opere imboccando la via per Salaiole ... Segue a pag. 7
2 Attualità - Coronavirus
Sabato 4 Aprile 2020 Il Galletto
Coronavirus
San Godenzo
17 positivi nella RSA Villa Rio
I casi fino al primo aprile in Mugello
Abbiamo cercato di riassumere i casi di coronavirus riscontrati in Mugello fino al primo aprile. Speriamo di aver fatto bene i conti; abbiamo seguito i bollettini giornalieri della Asl ai quali però si sono sovrapposti i comunicati dei Sindaci dei Comuni. Quando è stato possibile, abbiamo suddiviso i casi in due fasce d’età, 21-59 anni e 69-98 anni. I casi in totale sono stati 66 e purtroppo ci sono stati 3 decessi. detto il sindaco Piani - con La fascia d’età che va dai 60 anni ai 98 è stata la più colpita. J. Piancastelli un messaggio di incoraggiamento e di vicinanza a Casi Età (21- Età (60- Decessi tutte quelle persone che Paese 59 anni) 98 anni) stanno lavorando in ambito sanitario, in partico- Barberino 5 4 1 lare ai dipendenti di Villa di Mugello Rio ed al dottor Vieri Col- Borgo San 5 2 3 lacchioni, i quali con mol- Lorenzo to coraggio e senso del do39 10 36 1 vere stanno affrontando Dicomano il loro duro lavoro com- Firenzuola 2 2 battendo per tutti noi. Spe- Marradi 1 ro che ognuno di noi faccia Scarperia 5 2 3 sentire loro vicinanza, rispetto ed ammirazione. Io non lo e San Piero dimenticherò mai. Auguro a Vaglia 4 1 3 1 tutti loro, a tutti i loro cari e a 5 5 1 tutti voi una buona salute. Le Vicchio regole da seguire le conosce- Totale 66 19 47 3 te tutti. Andrà tutto bene". Mugello
Eseguiti i tamponi a tutto il personale La notizia è arrivata domenica 29 marzo. Il 31 marzo sono stati eseguiti i tamponi a tutti i dipendenti. Il sindaco di San Godenzo, Emanuele Piani, ha informato da subito riguardo la situazione nella Rsa: “Come sapete nella residenza sanitaria Villa Rio sono stati effettuati i tamponi a tutti i degenti e i risultati vedono salire a 17 i casi positivi su 24 tamponi. Aver monitorato fino dall’inizio questo caso ha consentito alla struttura di prendere misure precauzionali importanti e a tutti noi di essere costantemente aggiornati sui relativi sviluppi. La situazione è seria, c’è bisogno di ri-
spettare le regole, rimanere uniti e muoversi nel rispetto reciproco”. Martedì 31 marzo, il sindaco Piani, ha prontamente dato aggiornamenti: "Oggi finalmente sono stati eseguiti i tamponi a tutti i dipendenti della struttura, attendiamo gli esiti augurando a tutti loro e alle loro famiglie di avere il miglior stato di salute possibile. A tal fine vogliamo ricordare che dall'inizio di questa vicenda tutti i lavoratori stanno osservando l'isolamento casa-lavoro, alcuni già in abitazioni diverse da quelle abituali. Questo si è reso possibile anticipando i tempi dell'ordinanza del-
la Regione Toscana grazie al buon senso ed alla professionalità della struttura e di tutto il personale. È una emergenza che ci sta mettendo a dura prova tutti, cittadini, lavoratori, forze dell'ordine e volontari. Stiamo lavorando incessantemente per cercare nei limiti delle nostre possibilità di uscire da questo difficile momento. Stiamo lavorando a testa bassa , ce la stiamo mettendo tutta, l'amministrazione è unita in questa lotta, maggioranza e minoranza, tutti insieme per cercare di sostenere lo sforzo necessario". "Voglio concludere - ha
Vaglia
Un centro quarantena per migranti nell’hotel Giotto di Bivigliano La protesta del sindaco e dei cittadini
E’ quanto ha deciso il Sindaco di Firenze e di Metrocittà Dario Nardella. Il Sindaco di Vaglia Borchi si è dichiarato contrario, facendosi sentire dal sindaco fiorentino. Si sono uniti alla protesta gli esponenti di Forza Italia, la Misericordia di Bivigliano e la casa di riposo Villa Belisario. L’ex Cas di Bivigliano nel Comune di Vaglia, Hotel Giotto, ospiterà le persone e i nuclei familiari provenienti dalle strutture di accoglienza, che sono in carico ai Servizi sociali del Comune di Firenze e della Città metropolitana e che sono o posti in isolamento volontario in via precauzionale e cautelativa o sono stati posti in regime di quarantena dall’Asl competente. La struttura, dotata di 17 camere con bagno, è uscita dal circuito delle accoglienze per migranti gestite dalla prefettura ed è stata destinata a questa nuova funzione. La Direzione dei Servizi sociali del Comune di Firenze coordinerà la struttura. Sui social si sono scatenate le proteste di tutti i cittadini di Vaglia, che si aggiungono a quelle delle opposizioni e del Sindaco. Borchi ha scritto al Sindaco di Firenze Nardella una lettera contro una decisione che poteva essere presa meglio insieme a chi cono-
sce il territorio e la comunità. Ma così non è stato e Borchi è puntuale nel denunciarlo. “E' chiaro a questo punto, che a seguito delle dichiarazioni di estraneità della USL e del Prefetto come sia il Comune di Firenze a portarlo avanti'. – scrive il Sindaco di Vaglia Permettimi di esprimerti ancora una volta tutta la mia contrarietà all'iniziativa, mia personale e di tutta la comunità”. “Mi rammarico – continua Borchi - che in situazione d’emergenza come questa, quando tu stesso fai appello alla solidarietà, non solo non hai sentito la necessità di condividere con me il progetto, ma non mi hai nemmeno messo a conoscenza. Correttezza istituzionale e rispetto personale avrebbero voluto che ne fossi fatto partecipe. Esprimo la mia contrarietà anche nel merito della scelta. Quell’edificio, non è certo idoneo a diventare una struttura di quarantena, posto al centro del paese, e si rammarica per non essere stato consultato quando, spiega, ci sarebbero state soluzioni più idonee anche all'interno del comune di Vaglia, e non, come in questo caso, poste a solo 60 metri da una Rsa e a 10 metri dalle poche botteghe di alimentari, ora unica meta dei resi-
denti a Bivigliano.” . Anche i partiti d’opposizione si schierano con il Sindaco e i vagliesi contro la decisione di aprire un centro di quarantena per migranti a Bivigliano. Giannelli, esponente mugellano di Forza Italia e Resia e Dominici Azzurri di Vaglia si esprimono chiaramente. “Una decisione inconcepibile, soprattutto nei modi – ha detto Claudia Dominici - in totale spregio delle comunità locali, e senza tenere in alcuna considerazione le opinioni di chi vive e rappresenta la realtà locale; senza considerare, inoltre, che la struttura individuata, per la sua collocazione nel centro di Bivigliano, è totalmente inadatta allo scopo previsto”. “E' l'ennesima dimostrazione - precisa Giannelli - che il Comune di Firenze, e il Sindaco Nardella, prendono le decisioni senza tener conto nè delle realtà locali, ne delle opinioni di chi amministra il territorio, visto che non c'è stata alcuna forma di consultazione o contraddittorio”. Anche la Misericordia di Bivigliano e la Casa di riposo Villa Belisario hanno protestato contro questa decisione, inviando al sindaco fiorentino una lettera domenica 29 marzo: “Data la
nostra profonda conoscenza del territorio e il vitale servizio che le nostre due realtà svolgono a livello locale, ci permettiamo di segnalare che la struttura si trova proprio al centro del piccolo paese di Bivigliano, di fronte agli unici tre esercizi commerciali rimasti aperti, dove le persone stazionano – al di sotto delle finestre dello stabile in questione in attesa di entrare all’interno dei negozi. Il paese è ormai abitato prevalentemente da una popolazione anziana e, nelle immediate vicinanze dei locali individuati per l’accoglienza di persone in quarantena, si trovano anche la RSA Bivigliano Clinic e MD Clinic (Villa Belisario) e la sede della locale Misericordia che ospita, al proprio interno, gli studi medici”. “Vogliamo inoltre segnalare – continua la lettera - i rischi a cui si sottoporrebbero le persone che dovessero recarsi presso gli unici ambulatori del paese, proprio di fronte alla struttura che dovrebbe ospitare le persone in quarantena. E quali rischi per gli operatori della Misericordia che sono gli unici a svolgere i servizi sia in campo sociale che sanitario? Davvero vogliamo far correre questo rischio enorme alla popolazione di Bivigliano?”. (J.B.)
Dicomano
Nella Rsa Villa San Biagio 41 casi di coronavirus
Scattate tutte le misure sanitarie ed eseguiti i tamponi a tutti i dipendenti. Asl, Società della salute e Comune monitorano la situazione. Sono stati riscontrati 41 casi positivi al Covid-19 tra gli anziani ospiti della Rsa Villa San Biagio nel comune di Dicomano, e 3 di questi sono attualmente ricoverati presso l'ospedale del Mugello. Sono immediatamente scattate le misure previste dai protocolli sanitari e dalle disposizioni della Regione assunte per circostanze come questa, relativamente agli anziani risultati positivi, gli altri ospiti presenti e il per-
sonale operante nella struttura. Queste le parole del sindaco di Dicomano, Stefano Passiatore: “Da questa settimana stiamo monitorando con l’ASL e la Società della Salute la situazione dell’Rsa Villa San Biagio. Alcuni giorni fa si è registrato il primo contagio. Fin da subito alla struttura è stato chiesto di mettere in atto tutte le procedure previste per questi casi. Oggi abbiamo avuto l’esito dei tamponi fatti su tutti gli ospiti e il dato è preoccupante. Sono 41 gli ospiti positivi al Covid-19. A ciascuno di loro va il nostro pensiero e il
nostro augurio di pronta guarigione”. “Tutti gli ospiti – continua il sindaco - che sono ancora in struttura, alcuni sono ospedalizzati, sono stati posti in isolamento e la loro condizione di salute verrà monitorata continuamente. Anche per gli operatori che ci lavorano, e che ringrazio di cuore per il prezioso ruolo che svolgono, verrà notificato un provvedimento di isolamento. Chi potrà svolgerà la quarantena a casa, chi non potrà perché non se la sente per la presenza di altre persone fragili nel proprio nucleo familiare, potrà usufruire delle nuove
strutture alberghiere messe a disposizione dell’azienda sanitaria”. “E’ un provvedimento eccezionale – conclude Passiatore - , come eccezionale è la situazione che si è verificata. Dobbiamo fare il massimo per accudire gli ospiti che sono dentro la struttura. Sono i nostri nonni, i nostri genitori, la nostra memoria; così come dovremo garantire agli operatori di lavorare in sicurezza. Il Comune di Dicomano, l’ASL e la Società della Salute sono disponibili a fare qualsiasi cosa per raggiungere questi due obiettivi. La salute delle persone è il nostro unico pensiero”.
Coronavirus Tamponi a domicilio: A Firenze SI’. In Mugello NO
E’ la denuncia dei consiglieri metropolitani della Lega Scipioni e La Grassa. "Noi siamo sempre stati sostenitori del fatto che gli abitanti dei piccoli centri debbano avere le stesse possibilità, gli stessi servizi e la stessa attenzione da parte delle istituzioni – dicono i consiglieri - di quelli delle città più grandi. Non possiamo pensare che importanti zone della provincia di Firenze, non rientrino nel piano di attuazione di gran numero di test sierologici. I mugellani debbono essere assolutamente tutelati, ed i test vanno effettuati anche nei loro comuni. Anche e soprattutto perché si sono verificati numerosi casi in queste zone e non devono poter diventare focolaio contagio, perché si è sottovalutata la loro importanza".
Vaglia Ospitati in quarantena al Country Hotel Demidoff.
Borchi: “Vaglia c’è per le cose fatte bene” 49 membri dell’equipaggio di una nave da crociera sono ospitati nel Country Hotel Demidoff in isolamento, poiché a rischio contagio. Il sindaco Borchi:“Ho appena dato la mia autorizzazione al Dipartimento della Protezione Civile nazionale. Vaglia c’è e fa la sua parte”. L’Hotel Demidoff si trova in posizione isolata a un paio di chilometri dall’abitato di Pratolino e non in centro paese a pochi metri dalle botteghe aperte, come l’Hotel Giotto di Bivigliano, in cui il Sindaco di Firenze Nardella vuole fare un centro per migranti in quarantena. “Ho appena dato la mia autorizzazione - scrive il Sindaco di Vaglia Borchi - a che siano ospitati in quarantena, nel Country Hotel Demidoff, con cui sono sempre stato in contatto in questi giorni, 49 membri dell'equipaggio di una nave da crociera, credo la Costa Diadema, in porto a Civitavecchia. L’albergo ha già un accordo con l'ospedale Meyer per accogliere 10/12 bambini oncologici con i loro accompagnatori. Vaglia c'è e fa la sua parte”. “Il Country Hotel Demidoff – prosegue il Sindaco - è momentaneamente un albergo sanitario. E' una di quelle strutture che si vanno ad aggiungere a quelle già individuate dall'ASL. Questa amministrazione ha previsto il reperimento di 2.650 posti letto sulla zona della Toscana centrale, da adibire a: quarantena fiduciaria, per persone che sono state a rischio contagio; per asintomatici o paucisintomatici positivi; per infettati che sono usciti dall'ospedale". "In questo momento - conclude Borchi - ci sono nella nostra zona circa 5.000 persone in quarantena, quasi tutti a casa. Il personale in opera al Demidoff si divide in 3 categorie: personale dipendente dell'albergo,8/10, persone, tra cui alcune che non avranno nessun contatto con gli ospiti, né frequenteranno i loro locali, anche solo i corridoi (personale di cucina); personale sanitario, 2 infermieri ed 1 dottore alle dipendenze dirette di Costa Crociere e quindi personale della Protezione Civile che dovrà sovrintendere e controllare la gestione. Il problema del rientro dei positivi guariti è e sarà un tema molto importante per la seconda fase della lotta al virus".
Coronavirus Due donne di Barberino dimesse dall'Ospedale
La scorsa settimana è stata dimessa dall’ospedale una donna di 66 anni di Barberino positiva al Covid-19, mentre un’altra donna di 35 anni è stata dimessa ed è in via di guarigione. Il Sindaco di Barberino Mongatti, riguardo alla donna di 66 anni, ha detto: "Proseguirà il decorso in isolamento presso il proprio domicilio. Ci fa piacere che le sue condizioni siano migliorate e le facciamo nuovamente gli auguri di buona guarigione". Cresce così il numero delle persone dimesse dagli ospedali, in via di guarigione. Ha poi dato la lieta notizia della donna di 35 anni: “L’Asl mi ha comunicato – scrive Mongatti - che è stata dimessa dall’ospedale una donna di 35 anni di Barberino positiva al Covid-19; adesso si trova in una delle strutture individuate dalla Regione per le persone in via di guarigione che devono concludere il periodo di isolamento. Facciamo a lei nuovamente gli auguri di buona guarigione. Al momento, dei 5 casi positivi finora registrati nel nostro comune,- aggiunge Mongatti - nessuno risulta ricoverato in ospedale, anche se la situazione è in continua evoluzione”.
Attualità - Coronavirus
Sabato 4 Aprile 2020 Il Galletto
Mugello
Assegnati ai Comuni gli aiuti per chi non ha soldi per la spesa
Un’ordinanza della Protezione civile del 29 marzo, ha distribuito tra i comuni italiani i 400 milioni di euro stanziati dal Governo a favore di chi è in difficoltà per l’acquisto di generi alimentari. Non si sa quando questi soldi saranno disponibili per i Comuni. Sembra però che possano essere distribuiti al più presto. Infatti i Comuni possono consegnare dei buoni spesa alle persone in difficoltà con i quali anda-
re a comprare i prodotti alimentari. Non sembra quindi necessario aspettare di avere i soldi in cassa, ora che si sa quanto ha avuto ciascun Comune. Saranno i Comuni stessi a individuare le persone che necessitano dell’aiuto. Inoltre i singoli enti potranno aggiungere al fondo statale donazioni ricevute, per lo stesso scopo, da privati, associazioni, aziende e si potranno servire delle associazioni di volontariato per la
distribuzione dei buoni o dei pacchi alimentari. Ricordiamo che, ad esempio, la COOP, come altre catene di supermercati, ha già deciso di aggiungere un ulteriore sconto a chi andrà a fare la spesa con i buoni. L’ANCI toscana ha comunicato l’elenco dei fondi assegnati a ciascun comune. In Mugello e Valdisieve sono stati distribuiti secondo l’elenco riportato qui sotto, in base al numero degli abitanti e, in piccola parte,
anche in base al reddito medio degli abitanti. (P.M.) Contributo spettante a ciascun comune per misure urgenti di solidarietà alimentari Borgo 99.280 / Barberino 57.983 / Dicomano 34.013 / Firenzuola 28.671 / Londa 11.564 / Marradi 17.695 / Palazzuolo 5.993 / Rufina 38.075 / Pontassieve 109.684 / Pelago 41.347 / San Godenzo 7.382 / Scarperia e S Piero 74.785 / Vaglia 27.414 / Vicchio 47.798
Segue dalla prima - Borgo San Lorenzo
Omoboni invita a tenere duro e rimanere in casa ... raccolta di creazioni e lavori fatti durante questo periodo d’ isolamento, in attesa di poterle mostrare in piazza. Non sappiamo quando queste limitazioni finiranno: ci affideremo come sempre agli esperti, all’Istituto Superiore di Sanità, al Governo e alla Protezione Civile, non agli stregoni o ai no-vax 2.0. Ma non possiamo mollare, non possiamo arrenderci. Ora più che mai è il momento in cui ognuno di noi può fare la differenza. E allora vi chiedo una cosa: prima di domandarsi se possiamo o meno fare una passeggiata, domandatevi sé è davvero necessario, visto che il rischio è quello di contagiare se stessi e gli altri. Ma davvero abbiamo bisogno dello Stato o del Sinda-
co che ci dicono cosa si può fare o non fare? Davvero non siamo in grado di prenderci delle responsabilità, di autoregolamentarci? E guardate sono consapevole di come vivono 3 figli chiusi in casa dalla mattina alla sera. Ma le giratine si faranno quando sarà possibile. E sarà possibile tanto prima quanto più in fretta saremo capaci di eliminare il contagio. Vi sfugge forse che in Mugello ci sono oltre 50 positivi (dato di mercoledì primo aprile, ndr) e, solo a Borgo San Lorenzo, quasi cinquanta persone in quarantena obbligatoria? Che il nostro ospedale ha istituito un reparto Covid per i ricoveri e che se aumentassero in maniera importan-
te i casi andrebbe in sofferenza? Che ci sono persone che lavorano e rischiano per noi, per non far precipitare la situazione? Che c’è chi ha perso il posto di lavoro o lo sta mettendo a repentaglio? Se vi sfugge è un problema; se non vi sfugge, non vi ver-
rà in mente di domandarmi se potere prendere una boccata d’aria perché in casa ci si annoia”. Allegata a queste parole la bella rappresentazione di Pasquale D’Arienzo, che onora i veri eroi di questa pandemia: il personale sanitario.
In tanti comuni consegnate le mascherine, iniziando con gli over 65 zo.fi.it, o mi può contattare con un messaggio privato alla pagina Facebook "Paolo Omoboni Sindaco", in modo da dare le informazioni sui fornitori che potrebbero produrle e consegnarle. Grazie di cuore". Il Comune di Barberino sta lavorando al reperimento di mascherine da distribuire ai cittadini, partendo dalle Associazioni di Volontariato direttamente coinvolte nell’emergenza sanitaria ed ai medici di famiglia, per poi rivolgersi alle persone più fragili. In questi giorni stanno arrivando le prime acquistate dal Comune, oltre ad alcune donate dall’azienda FibePlast e inizierà quindi la distribuzione. "Si tratta - ha commentato il sindaco Mongatti - di una prima importante fornitura alla quale ne faranno seguito altre, sulle quali aggiorneremo i cittadini". Anche il sindaco Mongatti ha lanciato un appello, nel caso ci fossero cittadini disponibili a donarne alcune: “Un grazie a Fibeplast, che ha messo in campo le proprie risorse per aiutarci a gestire questa emergenza. Grazie a loro ed a chi, da oggi, si dimostrerà disponibile per un gesto importante che ci permetterà di raggiungere più persone possibile. Il mio appello va anche alle aziende che producono mascherine: chi volesse darci una mano mi può contattare tramite mail a sindaco@comune.barberino-di-
Dal nostro sito stampa il modello per richiedere il buono spesa al tuo Comune
Lo ha elaborato l’Associazione dei Comuni toscani (ANCI). Lo mette a disposizione delle famiglie che intendano richiedere il sostegno alimentare, viste le difficoltà economiche create dall’emergenza coronavirus. Ogni Comune potrà decidere se assegnare i fondi assegnati tramite buoni spesa o tramite pacchi alimentari Nella richiesta bisogna indicare il codice fiscale di tutti i membri della famiglia, dichiarare di non percepire “ alcun altro sussidio di provenienza statale, regionale o comunale o alternativamente indicare se si ha qualche sussidio”. Inoltre bisogna specificare le motivazioni del proprio disagio economico (che saranno valutate dall’amministrazione comunale ai fini dell’erogazione del sussidio) e anche la propria condizione patrimoniale.Potranno beneficiare del sussidio coloro che sono già seguiti dai servizi sociali che non usufruiscono di prestazioni assistenziali (o che hanno prestazioni non significative dal punto di vista del reddito), soggetti che hanno perso il lavoro, che hanno sospeso o chiuso l’attività e non hanno liquidità per il proprio sostentamento, persone con lavori intermittenti o che non riescono ad acquistare beni di prima necessità alimentare.
Coronavirus Messaggio di solidarietà dal Comitato difendi San Godenzo
Mugello
Arrivano le mascherine in molti comuni mugellani, fornite dalle amministrazioni e da generose donazioni di aziende e privati. Nel corso di questa settimana sono state consegnate, grazie al lavoro di alcune associazioni del territorio, le mascherine, partendo dagli over 65 e dalle persone più fragili e più a rischio, a Borgo San Lorenzo, Rufina, Londa, Barberino di Mugello, Dicomano, San Godenzo. Il sindaco Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, dopo aver fatto il punto sulla situazione mascherine nel comune, lancia un appello: "Stiamo lavorando per reperire mascherine da distribuire ai cittadini, partendo dalle persone più fragili che ne faranno richiesta. A breve vi daremo i dettagli del progetto. Una donazione importante mascherine chirurgiche arriverà tra qualche giorno. Altre le stiamo acquistando come Comune. Faccio però un appello - scrive Omoboni - a chi voglia donare qualche mascherina, acquistandole e donandole al Comune; sarebbe importante, per poterle distribuire a quanti più cittadini possibile. Se poi ci sono aziende locali che già le producono e che avessero intenzione di donarle, ne saremmo ben contenti". "Chi è disponibile a darci una mano - conclude il sindaco - mi può mandare una mail a sindaco@comune.borgo-san-loren-
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mugello.fi.it". Il sindaco di Rufina, Vito Maida, ha scritto: “Qualche giorno fa vi ho informato che molte aziende del nostro territorio, che non finirò mai di ringraziare, si sono offerte per realizzare gratuitamente le mascherine monouso. In queste settimane nel Comune di Rufina ne abbiamo distribuito circa 2000. Abbiamo dato priorità ai soggetti maggiormente esposti al rischio contagio. Sono circa 2300 le persone a cui vorremmo consegnarle a casa. Consapevoli che non sarà facile, stiamo organizzando la distribuzione con l'aiuto e il supporto del parroco Don Luca e dei ragazzi dell'oratorio di Rufina, la disponibilità dei Circoli Arci di Pomino e Contea per la distribuzione nelle frazioni, che ringrazio anticipatamente”. A Dicomano la consegna è stata curata dai volontari caritas. Le mascherine, in 'tessuto non tessuto' medicale, sono state autoprodotte grazie all'acquisto del materiale da parte del Comitato del Carnevale di Dicomano e dalla ditta Bigalli Libero e al lavoro di alcune pelletterie della zona, Ennepi e Anna Pelletterie. “Chi non fosse stato raggiunto – ha informato il sindaco Passiatore - può contattare il Comune di Dicomano e scrivere a info@comune.dicomano.fi.it, indicando nome e
cognome e motivo della richiesta”. Nel comune di Londa le mascherine sono state consegnate ad ogni residente. “La distribuzione – ha commentato il sindaco Cuoretti - è avvenuta grazie a volontari che le hanno portate a mano o messe nelle cassette della posta. I ringraziamenti non devono essere fatti a noi ma a tutte quelle meravigliose persone che hanno reso possibile un piccolo gesto che speriamo possa servire a limitare il contagio. Queste persone, volontariamente e senza chiedere un euro, hanno fornito materiali, messo a disposizione attrezzature, competenze, lavoro e tempo rendendo possibile tutto ciò: Leonardo Nardoni, Maurizio Mani, Pelletteria EnnePi, Pelletteria DaDa di Riccardo Ferri, Pelletterie Mantini snc, Pelletteria Almi, Pelletteria L.B. Srl”. L'amministrazione di San Godenzo, dopo aver ringraziato il Comune di Londa, ha informato i cittadini in merito alla consegna delle mascherine: "Grazie alla solidarietà del Comune di Londa, che ringraziamo insieme ai cittadini che le hanno cucite, stiamo distribuendo le mascherine a tutta la cittadinanza. La priorità verrà data agli anziani e ai commercianti/lavoratori. Ringraziamo CRI, Misericordia e Circolo Arci per la distribuzione". (J.B.)
Torna a parlare Cristian Petronici, portavoce del Comitato difendi San Godenzo. Lo fa per ringraziare e incoraggiare tutti coloro che nel piccolo Comune stanno lottnando contro il coronavirus. “Difendi San Godenzo è voluta restare nel suo silenzio – scrive Petronici -su questo drastico problema sanitario del Corona Virus. Purtroppo la situazione è peggiorata dopo la rilevazione di tanti positivi alla casa di riposo Villa Rio. Per prima cosa esprimiamo solidarietà alle famiglie coinvolte. E poi noi vogliamo che non si crei un clima di allarmismo; il paese deve restare com’è ora. Le associazioni stanno facendo un ottimo lavoro per tutto il comune con i loro volontari e un plauso va anche all'amministrazione comunale e all'opposizione .Infine vogliamo dire a tutti di continuare a seguire le indicazioni, uscire solo per bisogni primari e affidarsi ai servizi presenti in tutto il territorio.L'invito a tutti è di restare a casa”.
Scarperia e San Piero I consiglieri del Centrosinistra lanciano l'appello: Dona ora, Dona in sicurezza
La settimana scorsa, quattro membri del gruppo consiliare “Centrosinistra” di Scarperia e San Piero si sono recati al Centro Sangue dell’ospedale del Mugello di Borgo San Lorenzo per donare il sangue. Il capogruppo Fabio Gucci e i consiglieri Simone Magnolfi, Chiara Naldi ed Isabella Tiengo invitano tutti i donatori a prenotare la donazione ricordando che gli spostamenti dei donatori sono inclusi nelle motivazioni di “assoluta urgenza” e che i percorsi all’interno dell’ospedale sono realizzati in totale sicurezza. Un gesto nobile e quantomai importante specie in questo periodo di emergenza sanitaria perché “nessun regalo è troppo piccolo da donare, e nemmeno troppo semplice da ricevere, se è scelto con giudizio e dato con amore”.
Società della salute Carlà Campa: “Le regole sugli spostamenti non cambiano”
“La circolare del ministero dell'Interno del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale”, scrive il Presidente della Società della Salute Mugello. “Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano – scrive Carlà -. Si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute”. “In particolare, è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione di spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute. Per quanto riguarda l'attività motoria è stato chiarito che, fermo restando le limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all'aperto e che continua ad essere vietato l'accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. La medesima circolare ha ricordato infine che in ogni caso tutti gli spostamenti sono soggetti a un divieto generale di assembramento e quindi all'obbligo di rispettare la distanza minima di sicurezza. Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, - conclude il Presidente SDS - dunque, rimangono le stesse".
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Attualità - Coronavirus
Sabato 4 Aprile 2020 Il Galletto
Regione Toscana
Arriva l’ordinanza. Tamponi a tutti nelle RSA con casi positivi Il 30 marzo la Città metropolitana ha diffuso l’ordinanza con cui il Presidente della Regione Toscana rende obbligatori i tamponi/test a tutti coloro che frequentano le Case di riposo. Ecco alcuni estratti dell’ordinanza: “Casi di Coronavirus si sono già registrati nelle Rsa, dove vive una popolazione anziana, particolarmente fragile ed esposta al contagio. Per questo il presidente Enrico Rossi ha firmato, domenica pomeriggio 29 marzo, una nuova ordinanza, che prevede "Misure straordinarie per il contrasto e il contenimento sul territorio regionale del virus Covid-19 nell'ambito delle Rsa (Residenze sanitarie assistite), e Rsd (Residenze sanitarie disabili) e in altre strutture socio-sanitarie". Pubblichiamo alcuni estratti dell’ordinanza. “Nell'ipotesi in cui si riscontri un caso positivo di Covid-19 all'interno di una Rsa, Rsd o altra
struttura socio-sanitaria, l'ospite rilevato positivo, se sintomatico e la cui condizione clinica appare instabile, sarà preso in carico dal Servizio sanitario, secondo i diversi livelli di appropriatezza dell'intervento, da rimettere alla valutazione del clinico, come definiti dalle ordinanze e e disposizioni regionali vigenti. Se paucisintomatico (caso lieve), l'ospite positivo al Covid-19 potrà essere mantenuto in isolamento all'interno della stessa struttura, se possibile. Se le condizioni strutturali non lo consentono, dovrà essere collocato in una struttura socio-sanitaria appositamente dedicata, con livelli di assistenza infermieristica H24, supporto giornaliero di personale medico e garanzia di supporto di ossigeno, se necessario. L'intera struttura, nel caso in cui non ci sia un'organizzazione in moduli, separabile per aree e percorsi Covid e non Covid, sarà sottoposta
a quarantena, con attivazione di idonea sorveglianza sanitaria in stretta collaborazione con la Asl territorialmente competente. Il personale che lavora nella struttura, a seguito di contatto stretto, continuerà a svolgere l'attività lavorativa, fermo restando la sospensione dell'attività stessa, nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per Covid-19. Qualora non insorga sintomatoloiga respiratoria o esito positivo per Covid-19, a conclusione della propria attività lavorativa giornaliera, il personale di cui sopra potrà scegliere una delle seguenti opzioni: rientro al proprio domicilio, evitando contatti con altre persone; pernottamento nella stessa struttura di lavoro, qualora possibile; alloggio nelle strutture alberghiere appositamente allestite dalle Asl. I test diagnostici per la verifica della positività a Sars-CoV-2
(tampone orofaringeo) devono essere effettuati su tutti gli operatori e/o ospiti, quando si verifichi nella struttura un caso confermato di Covid-19 a carico di un operatore e/o ospite. Eventuali nuovi ingressi in Rsa, Rsd o altra struttura socio-sanitaria sono subordinati al fatto che le strutture prevedano l’allestimento di un modulo di accoglienza dedicato ai nuovi ospiti, o l’adozione di misure, in ogni caso, idonee a garantire adeguato distanziamento sociale fra gli ospiti, allo scopo di garantire un ulteriore filtraggio contro la diffusione del virus in una possibile fase di incubazione. Agli ospiti di nuovo ingresso, oltre alla normale verifica da effettuarsi a cura degli operatori della struttura, per rilevare lo stato di salute e l’eventuale sussistenza di un rischio espositivo, verrà comunque effettuato il tampone”.
Mugello
SdS, spesa e farmaci a domicilio Già serviti 70 anziani
Undici le associazioni di volontariato che hanno aderito finora. E' partito in Mugello lo scorso 16 marzo il servizio di consegna a domicilio di spesa e farmaci ad anziani soli e soggetti fragili (over 65 e persone con particolari patologie e non autonome). E martedì scorso erano 70 quelli che lo stanno ricevendo. L'iniziativa è stata messa in campo dalla Società della Salute Mugello grazie anche alle risorse stanziate dalla Regione Toscana per l'emergenza Covid-19. Finora hanno aderito 11 associazioni di volontariato, ma si continuano a raccogliere le adesioni (l'avviso è pubblicato sul sito sdsmugello.it)."Il sorriso di un anziano ripaga di tanti sforzi", afferma il presidente della SdS Mugello Filippo Carlà Campa. Che aggiunge: "Il servizio si sta estendendo, per essere vicini agli anziani
soli, alle persone più fragili, che non possono muoversi. Con una telefonata possono prenotare e quindi ricevere spesa e farmaci, senza preoccupazioni. È un momento duro per tutti, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione. Il nostro impegno è essere al loro fianco. Per questo ringrazio le associazioni di volontariato che hanno già aderito e che stanno aderendo, oltre al personale della SdS". Il servizio di consegna a domicilio beni di prima necessità (alimenti, igiene personale e della casa, farmaci) è rivolto ad anziani con più di 65 anni, conosciuti o meno dai servizi territoriali, in situazione di solitudine, fragilità e per problematiche sanitarie e la cui condizione è aggravata dalle misure restrittive previste dai decreti governativi. Ne possono usufruire anche persone affette da pa-
Marradi Lavoro a distanza. Riattivata la fibra ottica
Il Sindaco Triberti informa di aver scritto alle Regione Toscana per chiedere la riattivazione, almeno in questo momento di emergenza, in sui si consiglia a tutti di lavorare da casa. In gran parte del Comune di Marradi la TIM ha realizzato l’infrastruttura in fibra. Purtroppo però, come succede troppo spesso in Italia, non ha mai funzionato. Il contenzioso nato in seguito a una gara regionale lo aveva bloccato. Ora grazie al coronavirus la rete in fibra è ripartita. O meglio il Sindaco Triberti informa di aver scritto alle Regione Toscana per chiedere la riattivazione, almeno in questo momento di emergenza, in sui si consiglia a tutti di lavorare da casa. “Ieri mattina sono stato contattato – scrive il Sindaco - dall'Assessore Regionale Bugli, che ringrazio di cuore, perché si è impegnato a trovare una soluzione, sbloccando gli "armadi" già pronti con i collegamenti di rete”. “Così grazie al "Cura Italia" e all'impegno dell'Assessore Bugli, da oggi e' attiva la fibra di TIM sulla maggior parte del territorio comunale, anche se qualche zona verra' attivata a breve. Un aiuto importante – conclude Triberti - per chi deve lavorare da casa o per gli uffici in remoto. L'importante è: stare a casa!” Per chi fosse interessato può contattare direttamente l'operatore.
tologie croniche o particolari difficoltà, così come quelle oggettivamente impossibilitate ad approvvigionarsi, autonomamente o tramite le risorse familiari, dei generi di prima necessità. Il numero SdS Mugello a cui rivolgersi è il 366 8227556, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Nei giorni e agli orari indicati, un incaricato raccoglie e gestisce le richieste. Queste sono poi inoltrate alle associazioni di volontaria-
to del territorio che prendono i contatti con la persona per compilare la lista della spesa. Successivamente i volontari, muniti di dispositivi di protezione individuale, si presentano al domicilio per consegnare quanto richiesto. Per maggiori informazioni: www.sdsmugello.it. Altri servizi di spesa a domicilio sono attivi nei comuni mugellani tramite le associazioni di volontariato, con una risposta diffusa.
Mugello La CHIMA si rivolge al Governo: “sospendete tasse e contributi”
Questo appello è emblamatico dell’emergenza che stanno affrontando molte aziende in Mugello; sia che continuino a lavorare, sia che siano ferme. La Chi-Ma, storica lavanderia industriale, alla Torre, tra Borgo e Scarperia, sta lavorando perché igiene e sanificazione in questo momento sono essenziali. Ma per chi lavora? Alberghi vuoti, ristoranti chiusi, navi da crociera in quarantena. Ci vuole subito il supporto delle istituzioni, non tra qualche settimana, seguendo le incertezze della politica e i tempi e gli iter della burocrazia. “Siamo una Lavanderia Industriale – scrivono i responsabili della Chi-Ma - ad oggi uno dei pochi servizi essenziali in questa #emergenzacovid19 , ma effettivamente siamo fermi poiché il nostro core business è legato al #turismo per il 95%. Le #LavanderieIndustriali sono strettamente collegate con il turismo, rappresentano la vera industria italiana dal momento che non può essere delocalizzata e offre lavoro a migliaia di lavoratori e famiglie sul territorio, rappresentando in alcune provincie dei veri e propri ammortizzatori sociali e diventando dei punti di riferimento per l’economia locale. La nostra azienda è una grande famiglia e da sempre si è prodigata per il benessere dei propri dipendenti, ad oggi chiediamo di essere ascoltati dalle forze di #governo ed opposizione – scongiurano dalla Chi-Ma - per inserire il nostro settore nella #filieradelturismo per avere un minimo di respiro attraverso la sospensione del pagamento dei contributi degli F24. Le nostre aziende sono imprese storiche che rappresentano un’antica #tradizioneitaliana che si è consolidata e sviluppata, arrivando oggi a garantire alti standard di qualità igienica certificata da specifiche norme UNI”.
Coop
I punti vendita resteranno chiusi la domenica fino al 12 aprile
A causa dell'emergenza Coronavirus i punti vendita della Coop domenica 5 e 12 aprile restano chiusi , per limitare gli spostamenti dei cittadini e favorire il riposo dei dipendenti. Seguirà una nuova valutazione della situazione. I consumatori sono invitati a razionalizzare le uscite per la spesa. “Crediamo che sia importante te-
nere chiusi i punti vendita fino a metà aprile – scrive la direzione UNICOOP Firenze -per limitare la concentrazione degli acquisti la domenica. Inoltre, con questo provvedimento veniamo incontro alle necessità dei colleghi che operano nei punti vendita e che tanto stanno facendo per garantire un servizio essenziale alle persone. In questa situazione di
emergenza ci impegniamo quotidianamente per offrire la normalità a chi fa la spesa e continueremo a assicurare gli approvvigionamenti e a prendere tutte le misure di sicurezza necessarie per garantire i nostri clienti e i nostri lavoratori”. La COOP invita anche a seguire le indicazioni del Governo, ad an-
dare a fare la spesa da soli, muniti di lista per essere sicuri di acquistare tutto quello che serve, e razionalizzando le uscite per recarsi nei punti di vendita. Infine la COOP ricorda che nei punti vendita fino al 31 maggio i prezzi di tutti i prodotti in assortimento sono bloccati, per proteggere la spesa di soci e consumatori.
Covid-19 Attivo anche per il Mugello il servizio di supporto psicologico
Il servizio, promosso da Ordine psicologi Toscana, è rivolto a cittadini e operatori sanitari. E' attivo un servizio informazioni e supporto psicologico anche per cittadini e operatori sanitari del Mugello. Lo ha promosso l'Ordine degli psicologi della Toscana in collaborazione con il Consiglio regionale e con il patrocinio, tra gli altri, dell'Unione dei Comuni del Mugello. Sono due le linee telefoniche a disposizione, una informativa sul Covid-19 e l'altra di supporto psicologico. Linea telefonica informativa Covid-19 per ricevere indicazioni su questioni psicologiche: 3316826935, tutti i giorni dalle 9 alle 19, rivolta a psicologici, operatori sanitari e cittadini. Linea di supporto psicologico Covid-19: 055 3282200, con psicologi professionisti che dal lunedi al venerdi, dalle 9 alle 16,30, forniscono supporto psicologico a cittadini e operatori sanitari.
Mugello solidale Da Marradi aiuti alla protezione civile dalle suore “assediate”
Molte altre le donazioni non solo in denaro, ma anche mascherine, pacchi alimentari e, non ultimo, sangue Anche le suore del Convento della SS: Annunziata di Marradi, anziane e “sottosfratto” dal Vaticano, hanno voluto dare il loro contributo alla Protezione civile di Marradi impegnata a fronteggiare il Covid 19. “Le suore di clausura di Marradi: Suor Maria Domenica, Suor Maria Rosaria, Suor Maria Margherita, Maria Francesca e Caterina – scrive Ridolfi da Marradi - assicurano il loro aiuto non solo attraverso la preghiera costante con la quale chiedono protezione per tutti noi, ma hanno disposto un bonifico di € 500 in favore dell' Associazione Protezione Civile di Marradi. Stefano Benedettini, a nome dell'Associazione di Protezione Civile Volontari Marradi scrive : "In questo periodo di grossa difficoltà, non rimaniamo indifferenti, ma commossi dalla generosità delle nostre Monache che, come cittadine di Marradi hanno voluto contribuire in un momento così difficile. La loro vicinanza ci aiuterà ad affrontare al meglio tutte le situazioni”. Ma la donazione delle suore di Marradi, anche se colpisce perché sono al centro di una vicenda di “stalking” raccontata anche dai media nazionali, non è isolata. La solidarietà in Mugello verso chi è vittima del coronavirus e verso chi si sta sacrificando per combatterlo è commovente. Per l’Ospedale del Mugello la settimana scorsa erano già stati raccolti 40.000 euro. Donazioni non solo in denaro, ma anche di mascherine, di pacchi alimentari e, non ultimo, di sangue. Diamo conto di alcune di queste donazioni, altre le abbiamo segnalate sul sito www.osteriaegiornale,di molte altre non si conoscono i donatori. L’ASSOCIAZIONE “NON SOLO GIOVANI”, operante da oltre 40 anni a Borgo San Lorenzo nel settore culturale-turistico, partecipa con un contributo alla RACCOLTA FONDI PER l’OSPEDALE DEL MUGELLO. Cantini Marino srl e Figlinese Inerti srl, due aziende collegate che hanno sede a Vicchio, a supporto dell'emergenza Covid19, hanno donato 10.000€ a Core Onlus Mugello. Anche il Gruppo Fratres - donatori di sangue di Firenzuola, come tante associazioni del territorio mugellano, ha deciso di contribuire alla raccolta fondi per l’Ospedale del Mugello. "Ci è sembrato un gesto doveroso nei confronti di tutti gli operatori sanitari che sono in prima linea contro il Covid-19, ogni giorno, in questa tragica emergenza mondiale". Il Comune di Borgo ha donato un contributo all’Istituto scolastico per l’acquisto di materiale digitale per la didattica a distanza da devolvere alle famiglie che non i mezzi per collegarsi alla rete E a proposito delle donazioni ha Scritto Carà Campa Presidente della SDS Mugello. “È nei momenti di grandi difficoltà che emergono attività capaci di trasformare il dolore in speranza. Anche in occasione della pandemia Covid-19, il territorio del Mugello sta manifestando grandi doti di solidarietà.È straordinario il contributo di associazioni, enti, semplici cittadini, che fin dai primi giorni dell’emergenza Covid-19 ha visto esaltato il senso di comunità, anche se in una società civile dovrebbe essere lo Stato ad essere protagonista a tutto tondo. Adesso si tratta di convogliare i mille rivoli della solidarietà nei confronti dell’Ospedale del Mugello e degli operatori sanitari e sociali del Mugello che hanno più bisogno in questo momento di grande difficoltà.”. “In occasione della grave crisi pandemica CORE ONLUS intende proseguire la sua attività ed il suo impegno promuovendo nella intera zona del Mugello una campagna di solidarietà a sostegno delle necessità concrete che via via interverranno nella gestione dell'emergenza sanitaria. L’attenzione verrà rivolta a tutto il contesto socio sanitario ed in sinergia con qualunque altra virtuosa iniziativa. Le manifestazioni di solidarietà che singoli cittadini e mondo economico e produttivo vorranno dare, quindi, saranno convogliate in base ai bisogni che le Istituzioni Sanitarie faranno emergere e nella più totale trasparenza. A garanzia il patrocinio che la Società della Salute e l’Unione dei comuni hanno voluto dare. Un grazie anticipato a tutto il Mugello”. Fabrizio Bandini, presidente di CORE onlus, Direttore dei Servizi di Cardiologia Ospedali Borgo San Lorenzo e Serristori. DONAZIONI A BANCO FIORENTINO MUGELLO IMPRUNETA SIGNA CODICE IBAN IT51 S083 2505 4730 0000 0063 615 CAUSALE DONAZIONE EMERGENZA PANDEMIA
Attualità
Sabato 4 Aprile 2020 Il Galletto
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Autodromo
Il Comitato “Suono del Mugello” contro il sindaco Ignesti. Lettera aperta all'ACI Il Comitato il Suono del Mugello ha scritto una lettera aperta al mensile dell'ACI, che ha pubblicato un articolo in cui il sindaco di Scarperia e San Piero, che afferma : “Non è frequente trovare un territorio dove la passione per i motori abbraccia un’intera comunità”. Nella lettera del Comitato si legge: "Gentili Signori, nel celebrare l’ACI per i suoi 120 anni di vita, ci teniamo a chiarire alcuni punti in ordine ad un articolo scritto dal Sindaco del Comune di Scarperia e San Piero Signor Ignesti nel mensile dell’Aci dell’ Aprile 2020. Il Signor Sindaco purtroppo, e questo ci imbarazza profondamente, nel suo articolo che riportiamo per correttezza afferma : “Non è frequente trovare
un territorio dove la passione per i motori abbraccia un’intera comunità”Certamente tutti sono più o meno appassionati di motori, ma si dimentica che proprio all’interno di questa Comunità, quella che Lui stesso rappresenta essendone Sindaco, esista un Comitato, che oramai da alcuni anni si batte contro l’inquinamento acustico provocato dal Circuito del Mugello (basta guardare la pagina facebook de Il suono del Mugello per capire le problematiche reali che questa struttura arreca, d’altra parte ben evidenziate in maniera ampia ed esaustiva su vari articoli di giornale). Dispiace soprattutto quando lo stesso Sindaco, NON è mai andato a rendersi conto del rumore presso i cittadini impattati, e NON ab-
bia detto una parola riguardo al fatto, certamente non secondario, che la legge Regionale voluta dalla Regione, e di cui il Comune si è fatto promotore, sia adesso al vaglio della corte Costituzionale perché presenta molteplici elementi di incostituzionalità . Nell’articolo targato Ignesti si legge anche: “Fu proprio l’allora presidente … a realizzare nel 1914 il Primo Circuito Automobilistico toscano del Mugello …” ; precisiamo che il Circuito del Mugello, quello stabile fu costruito dall’ACI nel 1972 , e fu operativo dal 1974 , e sino a quando la proprietà fu di ACI, l’autodromo NON costituì alcun problema di tollerabilità e di inquinamento per i cittadini e l’ambiente circostante . Il Circuito Automobilistico Toscano del Mugel-
Ospedale del Mugello
lo, di cui parla probabilmente il primo cittadino, era una gara che veniva fatta una volta all’anno (nel mese di luglio) per tutte le strade dei comuni di Barberino, Scarperia e San Piero A Sieve , ma niente a che vedere con la struttura stabile dell’autodromo, che, ripetiamo, dal 1974 non ha disturbato nessuno fino al 2001, quando iniziò, grazie a un decreto, un uso sproporzionato, creando un ambiente invivibile per coloro che hanno le abitazioni intorno alla struttura stessa, perché ha permesso rumore per 280, 300 giorni l’anno … un inferno ! Sempre in questa occasione anche il Sindaco di Firenze Signor Nardella celebra la provincia, e quindi l’attuale autodromo , omettendo anche lui la problematica dell’elevato in-
Affidati i lavori per rinnovare e mettere in sicurezza la struttura
Sono stati affidati i lavori per rinnovare l'Ospedale del Mugello, compreso un ampliamento e l'adeguamento sismico. La ditta, scelta fra 11 concorrenti, è di Aosta, il Consorzio Mytos, avrà sei mesi di tempo, a partire da giugno, per stilare il progetto ed in seguito saranno affida-
ti i lavori. Una buona notizia, in questo periodo difficile, come ha commentato il sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni: "Una notizia positiva, che fa bene: è stato affidato l’incarico per il progetto esecutivo di adeguamento sismico e riqualificazione del nostro ospedale del
Mugello. Ora abbiamo un interlocutore che curerà la progettazione definitiva ed esecutiva, il passo che precede la gara d'appalto per i lavori. Continueremo a condividere con la Regione, la Direzione Asl e il personale dell'ospedale le proposte progettuali. I soldi ci sono, come di-
ciamo da mesi, e dobbiamo solo lavorare perche i tempi siano i più rapidi possibili". Il sindaco Omoboni ha concluso: "Grazie di cuore al personale del nostro ospedale: in questo momento "teniamo botta" grazie alla vostra dedizione e professionalità".
Centrale latte
L’Unione Comuni Mugello chiede un incontro per analizzare l'operazione di mercato
Preoccupazione tra gli amministratori e gli allevatori mugellani, per la manovra finanziaria annunciata dal gruppo Newlat Group. Una nota del gruppo Newlat Group, del 19 marzo, recita: “ha sottoscritto una lettera d’intenti con Finanziaria Centrale del Latte di Torino S.p.A., socio di riferimento di Centrale del Latte d’Italia (“CLI” o il “Target”), al fine di negoziare in esclusiva l’acquisizione di un pacchetto di maggioranza del Target per dare vita al progetto di aggregazione di aziende del Food come previsto nei piani di sviluppo dell’IPO”. Della Centrale del Latte d'Italia i soci torinesi detengono le quote di maggioranza, mentre il resto delle quote è posseduto dai soci toscani: Comune di Firenze, Fidi
Toscana, Comune di Pistoia e Camera di Commercio di Firenze. Così, gli amministratori e gli allevatori mugellani si interrogano in questo momento su cosa potrebbe succedere se questa operazione di mercato si concretizzerà. Del resto, le aziende mugellane rappresentano i maggiori produttori e conferitori di latte - latte bio e alta qualità - della Mukki. In proposito, sottolinea l'Unione dei Comuni del Mugello: “La nostra posizione sull’operazione è di attesa, ma crediamo necessario un confronto con Regione e Comune di Firenze e il presidente di Mukki. Ci preoccupa la mancanza di notizie da parte del gruppo Centrale del Latte d’Italia così come la scarsa informazione fornita dall’acquirente circa le prospettive di sviluppo e di integrazione
fra Mukki e gli altri marchi della Newlat. Mukki è sempre stata un'azienda orientata alla qualità e all'eccellenza del prodotto e che opera in forte legame con il territorio, con comportamenti etici e patti di filiera. Questa operazione, qualora portata a termine, può avere sul territorio e i nostri allevatori rilevanti ricadute”. Prosegue l'Unione dei Comuni: “Occorre tenere alta l'attenzione sulla salvaguardia di chi produce quotidianamente un latte come quello del Mugello la cui alta qualità è ben riconoscibile e apprezzata dai consumatori. Questo è un settore strategico, e una importante fonte economica per il nostro territorio, che potrebbe offrire anche una prospettiva alla trasformazione del prodotto. Siamo impegnati nel creare
il distretto rurale ed il distretto biologico insieme ai nostri allevatori al fine di migliorare ulteriormente la nostra qualità, consci che sul mercato è la qualità che fa la differenza. Abbiamo quindi richiesto alla istituzioni fiorentine e toscane di essere coinvolti, per valutare e affrontare le prospettive che risultano da questa operazione”.
L’Asl cerca locale in affitto per i corsi di preparazione alla nascita to dei corsi di accompagnamento alla nascita. L’immobile che l’Azienda sta cercando o anche una porzione di immobile, deve essere situato in una zona dotata di buona viabilità e raggiungibilità che consenta un
adeguato accesso al pubblico e deve essere collocato preferibilmente al piano terra, o a piani superiori a condizione che ne sia garantita la completa accessibilità. I proprietari di immobili che intendano partecipare alla
oggi non è più accettabile essere obbligati a subire rumore per tutto l’anno come dal 2001 viene fatto al Mugello, e ciò certo non può rappresentare un motivo di vanto ! Come Comitato continuiamo ad auspicare di vedere le autorità civili, e gli Enti come il Vostro, capendo la realtà, promuovano confronti ed incontri, che purtroppo fino ad oggi non ci sono stati o comunque non ci hanno mai visti inclusi per trovare soluzioni per le aree impattate dal rumore. Solo dall’attenzione alle problematiche e con la presa in carico della realtà si può pensare di fare qualcosa che funzioni per il presente e il futuro. Aspettiamo un invito ! Ringraziamo ACI per l’attenzione e per tutto quello che vorrà fare in questo senso”
Borgo San Lorenzo Nuova graduatoria ERP: scadenza domande prorogata al 5 giugno
Vista l'attuale situazione, la scadenza per la presentazione delle domande per la formazione della nuova graduatoria di assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica è stata prorogata al prossimo 5 giugno. Ricordiamo che la nuova graduatoria andrà a sostituire quella delle liste di attesa in vigore a oggi e riguardante gli alloggi del comune di Borgo San Lorenzo. Per informazioni è possibile rivolgersi:All'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Borgo San Lorenzo aperto da lunedì a sabato con orario 8.30-12.30, giovedì anche dalle 14.00 alle 18.30; Telefono 055 84966235; fax 055 8465782; mail: urp@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it. Al Responsabile U.O Politiche Sociali che riceve il martedì dalle 8.30 alle 12.30 e il giovedì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.30; Telefono 055 84966227; fax 055 8456782; mail a.pini@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it. La documentazione è reperibile sulla pagina web del Comune o presso il Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) previo contatto telefonico: 055/368573; mail: sunia@suniafirenze.it.
Scarperia e San Piero Stanziati quasi 20 mila euro per il Centro Commerciale Naturale
Grazie allo stanziamento di ulteriori fondi, verrà finanziato anche il progetto presentato dal Comune di Scarperia e San Piero per il suo Centro Commerciale Naturale, al quale adesso andrà un contributo di 19.927 euro. Con l’ approvazione di un decreto, ulteriori 360 mila euro vanno ad aggiungersi alla dotazione finanziaria iniziale, 424 mila euro, riservata agli investimenti e gli interventi dei Centri Commerciali Naturali, per i Comuni nelle aree interne della Toscana e con una popolazione fino a 20 mila abitanti. In questo modo, potrà avvenire il finanziamento delle 19 domande ammesse ma escluse per insufficienza di fondi. Fra queste c'era anche il progetto presentato Comune di Scarperia e San Piero per il suo Centro Commerciale Naturale, al quale adesso andrà un contributo di 19.927 euro. “Con le risorse stanziate nel 2019 – spiega l'assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo – finanziammo solo 23 domande, di cui una solo in parte per esaurimento fondi. Ma, vista la numerosità dei progetti presentati e la loro qualità, decidemmo subito di adottare un ulteriore atto per prenotare nel 2020 le risorse necessarie, 360 mila euro, per scorrere completamente la graduatoria. Un’opportunità per i piccoli Comuni di riqualificare zone molto vissute, dove tanti commercianti si aggregano dando vita a Centri commerciali naturali. Ritengo sia giusto dar loro supporto anche perché tutti i bandi di questo tipo proposti in questi anni, divisi per popolazione, hanno avuto un riscontro molto favorevole da parte dei Comuni interessati”.
Marradi
Borgo San Lorenzo
E’ pubblicato sul sito dell’Azienda l’Avviso d’interesse per la ricerca di un immobile da parte dell’Asl Toscana centro nel Comune di Borgo San Lorenzo da condurre in locazione passiva e da destinare allo svolgimen-
quinamento acustico che caratterizza tutta l’area portando gli abitanti anche a fare un video che mostra la realtà di un paese e di una campagna, che proprio per la sua storica bellezza artistica e paesaggistica, dovrebbe essere protetto dall’elevatissimo inquinamento acustico che il Circuito giornalmente produce, senza contare l’impatto sulla salute dei cittadini esposti. Auspichiamo che, come ACI, vogliate prendere in considerazione questi fatti perché, essendo oggi nel 2020, la tecnologia ha fatto molti passi avanti, e se all’inizio dello scorso secolo, si poteva essere incantati per il rombo dei motori, visto che erano veramente pochissimi, ed era certamente una enorme novità per tutti e ha rappresentato un enorme motivo di sviluppo e progresso,
procedura possono trovare le ulteriori caratteristiche dell’immobile, le modalità di presentazione della proposta e tutta la modulistica allegata sul sito uslcentro.toscana. it. L’Avviso ha scadenza il 30 aprile 2020.
Arrestato dai carabinieri per riciclaggio e tentata rapina
Nella mattinata di domenica, 29 marzo, i Carabinieri della Stazione di Marradi hanno arrestato R.D., di cinquantasette anni, nato a Imola (BO), ma di fatto domiciliato in Mugello, ospite di una comunità che ha sede nel marradese. Il provvedimento è stato eseguito su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, per i reati di riciclaggio e tentata rapina commessi tra il 2007 e il 2015, nel Comune di Imola. L’arrestato deve ora scontare la pena in carcere di sei mesi. R.D., terminate le formalità di rito, è stato condotto presso l’Istituto di detenzione di Forlì.
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Eventi e società
Sabato 4 Aprile 2020 Il Galletto
Marradi
Eventi
Una violinista mugellana nel concerto diretto da Zubin Mehta
E’ Roberta Malevolti Landi della scuola di musica di Borgo San Lorenzo In concomitanza con le bandiere a mezz’asta e il minuto di silenzio osservato dai sindaci di tutti i comuni italiani in segno di lutto e solidarietà, per ricordare le vittime del coronavirus e onorare l’impegno e il sacrificio degli operatori sanitari, martedì 31 marzo alle 12 Rai Cultura ha trasmesso sul suo canale Rai 5 la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Il capolavoro sinfonico-corale è stato registrato nel 2011 nel Duomo di Orvieto,
ed è interpretato dal grande direttore d’orchestra indiano Zubin Mehta, alla testa dei complessi del Maggio Musicale Fiorentino, dei quali è attualmente direttore onorario a vita. Con lui un quartetto di voci soliste come il soprano Kristin Lewis, il mezzosoprano Elena Maximova, il tenore Massimiliano Pisapia e il basso Roberto Scandiuzzi. Il Coro nel 2011 era diretto da Piero Monti. Nell'organico orchestrale del Maggio Musicale Fiorentino, sotto la bacchetta di Zubin Mehta, anche la docente di violino della
Scuola Comunale di Musica di Borgo San Lorenzo, Prof.
ssa Roberta Malavolti Landi.
Mugello
Si accendono i tricolori nelle piazze grazie a Power Rent
Mirna Gentilini : “Leggiamo i Canti Orifici di Dino Campana e mettiamoci alla prova”
La presidente del Centro Studi Campaniani di Marradi, Mirna Gentilini: “Restiamo a casa, leggiamo i Canti Orfici e mettiamoci alla prova elaborando un progetto teatrale con copione o una pagina di prosa poetica”. Il Centro Studi Campaniani di Marradi, per ‘riempire’ di significato e cultura questo periodo che ci obbliga in casa, ha bandito due concorsi: il primo dal titolo “Metti in scena Dino Campana” , con scadenza 20 luglio 2020, è rivolto a giovani maggiorenni dai 18 ai 35 anni e mette a disposizione del gruppo vincitore la somma di Euro 500 per realizzare uno spettacolo che sarà rappresentato a Marradi il 12 settembre 2020; il secondo alla sua quarta edizione nazionale con il titolo “ La partenza o il ritorno” è organizzato in collaborazione con l’Accademia il Fauno di Firenze : scadenza 31 agosto 2020, premiazione a Marradi il 10 ottobre 2020. Il bando e il modulo di partecipazione dei rispettivi concorsi possono essere scaricati dalla pagina facebook del Centro Studi Campaniani, dal sito www.dinocampana.it o richiesti al seguente indirizzo mail centrocampana@tiscali.it. Per quello di prosa lirica si può inoltre consultare il sito dell’Accademia Il Fauno www.accademiailfauno.org o la pagina dei Concorsi letterari del Club degli Autori al n. 9879. Entrambi i concorsi, che hanno la finalità primaria di promuovere la conoscenza della vita e dell’opera dell’autore dei Canti Orfici, vogliono quest’anno celebrare anche il 110° anniversario del viaggio di Campana alla “fortezza dello spirito” da lui raccontato in prosa lirica in La Verna (Diario). A questo pellegrinaggio,compiuto interamente a piedi, Dino è spinto non da una vera e propria fede cristiana ma dal desiderio di cogliere le virtù incarnate da Francesco che rientra in quella famiglia di «mistici», ovvero «primitivi» e «barbari», nella quale Campana riunisce Dante e Michelangelo, Leonardo e Wagner, Nietzsche e Segantini, insomma quanti seppero cogliere il profondo segreto della natura,dispensatrice unica di serenità e armonia.
Mugello Martedì a mezzogiorno bandiere a mezz’asta sui Municipi
E' stato uno dei momenti più entusiasmanti di queste giornate che scorrono tutte uguali, quando martedì 31 marzo la biblioteca di Borgo San Lorenzo, per circa un'ora, si è trasformata in un'enorme tricolore luminoso.L'idea, nata alla "Power Rent service audio luci" con il benestare dei comuni, ha trasformato Piazza Garibaldi in un grandioso spettacolo a cielo aperto regalando
ai pochissimi che erano fuori, un momento veramente emozionante.Quello di Borgo San Lorenzo era il secondo appuntamento con questa idea nata spontaneamente e soprattutto gratuitamente in uno dei service più conosciuti del centro Italia, che, in attesa della ripresa di concerti e spettacoli internazionali per i quali fornisce il materiale, (tra gli altri il New gene-
ration festival, Motomondiale, La compagnia delle formiche, Ingorgo sonoro, Cristicchi, Bugo, , Ginevra di Marco ecc,) hanno avuto un'idea per far vivere ai cittadini asserragliati in casa un momento diverso con il simbolo di una nazione che non si è mai sentita unita come in questo momento. Vista la risposta positiva dei sindaci mugellani, la performance, dopo Dicoma-
no e Borgo San Lorenzo potrebbe essere studiata anche per tutti gli altri comuni. Voi comunque verso le 19,30 affacciatevi un attimo alla finestra e chissà che vicino a casa vostra non si sia magicamente materializzato un bellissimo ed emozionante spettacolo. A nome mio , ma credo di potermi spingere a farlo a nome di tutti...Grazie! Massimiliano Miniati
Al tempo del coronavirus
Il Mugello. Uno spettacolo anche deserto Le vie di Borgo mostrano tante bandiere tricolori e tanti striscioni con l'augurio "Andrà tutto bene" e si immaginano famiglie e bambini, dietro quelle finestre e quei balconi, che si arrangiano in qualche modo una vita a parte, un mondo diverso e certamente non sempre allegro. Avere dei bambini oggi dona energia ai genitori ma è certamente più difficile del "solito" spiegare cosa accade mentre accade che si deve stare in casa chiusi e le scuole sono sbarrate. Le scuole... all'inizio i ragazzini avranno reagito come per una vacanza inattesa ma ora dopo tanti giorni senza i compagni di classe e persino senza le maestre probabilmente la gioia per la "forca"
sarà esaurita. Edifici pubblici e anche negozi e bar, sbarrati questi ultimi, in qualche caso espongono il tricolore e anche la bandiera europea e tutto andrà riconsiderato mentre infuriano già le polemiche su chi ci aiuti e chi no. L'ultima volta che ho percorso una bella strada per campagne e panorami bellissimi senza incrociare alcuno è stato nei primi anni 90 guidando sulla leggendaria strada costiera della Dalmazia, durante la guerra balcanica. Sulla costa le zone di guerra erano poche ma dove non si combatteva si restava chiusi in casa, sbarrati. Eppure la Faentina è bellissima e sembra ingiusto non potersela godere e, magari, concludere, poi con una passeggiata sul
greto del fiume così bello e curato. A piedi in paese non si vede nessuno o quasi. Le uniche persone fanno la fila larga ai supermercati, alle farmacie e alle poste. Come una guerra. Infuria la polemica anche sulla scelta di chiamare questo incubo "GUERRA". Io non decido su questo. La guerra può avere tante versioni e comunque sempre tanti morti, come sta accadendo. Un aspetto diverso da una guerra guerreggiata con un nemico visibile però esiste, in questa guerra al COVID19: i morti muoiono senza i loro cari e senza un funerale e questo aspetto è veramente terribile. Presto riprenderemo a passeggiare nella bella valle fortuna-
La mattina di martedì 31 marzo il Presidente dell’Unione dei comuni del Mugello, Moschetti, ha annunciato che alle 12 su tutti i municipi del Mugello, come su quelli di tutta Italia, la bandiera tricolore sventolerà a mezz’asta e tutti osserveremo un minuto di silenzio. E’ stato un momento intenso per ricordare le vittime ed il dolore e per meditare su come far si che non siano morti invano e per onorare tutti colori che si stanno sacrificando.
Pensiamo positivo L'Associazione Sound è alla ricerca di collaboratori. Ecco i contatti
L'Associazione Sound, è costantemente alla ricerca di personale serio ed affidabile e fortemente motivato da inserire nel proprio organico e disponibile a collaborare con l'associazione per innumerevoli attività, come musicisti, insegnanti di strumenti e canto, operatori musicali per scuole di ogni ordine e grado, segreteria, organizzazione eventi, comunicazione, pubblicità. Se appartieni ad una di queste categorie e sei interessato a collaborare con l'associazione invia il tuo curriculum vitae aggiornato , indirizzato all'attenzione della Direzione, all'indirizzo soundmusiche@gmail.com .
Svarvolati del Mugello Sospesi gli eventi del 2020
ta e avremmo di certo voglia di prendere un caffè con tutti e persino con qualche conoscente che non vediamo da anni. (Claudio Gherardini).
“Annunciamo con grandissimo dispiacere, - scrivono gli appassionati di auto storiche - che, vista la situazione attuale e i decreti del governo inerenti al COVID-19, abbiamo messo in stand-by la programmazione degli eventi per l’anno 2020. In caso di aggiornamento ve ne daremo ampia comunicazione. Con l’augurio di rivedersi presto in una situazione migliore, ci aspettiamo la vostra completa comprensione per le decisioni prese. Un abbraccio virtuale”.
Lettere e lettori
Sabato 4 Aprile 2020 Il Galletto
Segue dalla prima - Polcanto
La storia del simbolo “inquietante”
...poco dopo Polcanto venendo da Borgo. Poi un giorno, ci racconta Roberto, ne è apparsa una nuova nello spiazzo a fianco della strada e abbiamo scoperto che era di un certo Michele del quale forse qualcuno di voi ha notizia visto che sembra cospargere Borgo di sue cose che lascia nei luoghi pubblici gratis per il gusto di farle godere a tutti. Roberto è un esperto di quello che si chiama”marketing diretto”, posta promozionale, il
marketing prima di internet, ma nella sua tenuta di Salaiole un giorno ha avuto l’ispirazione e ha iniziato a produrre prima dei dipinti per poi passare alla costruzione di creazioni in metallo e legno con le quali ha popolato il suo giardino e anche la strada di Salaiole. Roberto e sua moglie fanno parte della Associazione “Dalle Terre di Giotto e dell’Angelico” e da anni hanno contribuito al fertile mondo degli artisti mugellani.
Scendendo verso la casa, a destra delle opere istallate sulla via asfaltata di Salaiole si trovano i 2 “guardiani” riportati anche nel libro “Artisti del Mugello” di Mauro Baroncini e Lucia Raveggi, sistemati all’entrata dell’aia. Nel panorama impareggiabile del Mugello visto da sud-est. Ecco spiegate quelle figure che si incontrano sulla via, la “Signora in rosso”, La “Dama”, il “cuore infranto”, e accanto, è
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LE VIGNETTE DI FABIO BUFFA
apparsa, a febbraio, una specie di strana radiolona con tanto di antenne, opera del misterioso Michele, la cui apparizione stupì Roberto e sua moglie che poi, in paese, capirono chi fosse il bizzarro signore che spargeva le sue creazioni al godimento di tutti. L’arte e l’animo hanno strade improvvise e impervie proprio come le strade del Mugello. Sarà per questo che capita proprio da queste parti il veder esposta la creazione intima di qualcuno.
Vicchio
Bentornata Adriana!
Ha avuto una felice conclusione la storia di Adriana Poli, universitaria di Vicchio, che si trovava in Spagna per il Progetto Erasmus. Lo scorso giovedì è riuscita a tornare a casa. “A Granada sono arrivata il 22 gennaio, racconta e sarei dovuta restare fino a metà giugno. Poi con la crisi Covid-19 tutti i piani sono cambiati, ma non è stato facile progettare il ritorno. Prima di riuscire a tornare mi hanno cancellato due voli Ryanair per i primi di aprile. Poi con l’ambasciata abbiamo atteso una settimana dai primi voli organizzati. I
primi voli sono stati organizzati e comunicati mercoledì 18 per i giorni successivi (19,20,21) di cui da Malaga ne partiva solo uno il 19. Gli altri da Madrid, per noi non raggiungibile”. Alla fine Adriana ce l’ha fatta ed è atterrata a Fiumicino il 26 marzo, arrivando a Vicchio in tarda serata con grande sollievo da parte della famiglia. “Grazie al sindaco Carla' Campa - ha detto la mamma Eliana a nome della famiglia -, grazie all'assessore Sandra Pieri che con la sua presenza ci ha fatto sentire meglio in questi momenti, con la vo-
stra, con la Sua vicinanza, avete rappresentato per noi quella luce in fondo al tunnel alla quale aggrapparsi in un mare di onde agitate piene di alte e bassi, incertezze e speranze. Ora Adriana è stanca, ma felice di essere tornata. Il vostro supporto non era scontato e dovuto, Grazie mille Sandra per la tua disponibilità, è stato importante averti come riferimento in questi momenti" "Mi mancano solo due esami - dice Adriana - che comunque sto preparando. Spero di potermi laureare a ottobre-novembre, ma dipende dall'Università e dai tempi
di riconoscimento degli esami Erasmus" Si tratta dalla Laurea Magistrale in dirigenza scolastica e pedagogia clinica. Adriana ha scelto pedagogia clinica.
Fare i tamponi a tutti. Indispensabili nelle case di riposo Una nostra lettrice, Cinzia Collacchioni di Borgo, c’invia questo accorato appello, quantomai attuale in questo momento anche qui in Mugello In primo luogo un GRAZIE sentito e di cuore a tutto il personale ospedaliero, medici, infermieri e a tutti gli addetti in generale che sono in prima linea e che stanno combattendo per noi, per salvare vite e per aiutare chi ne ha bisogno. Mi preme porre l’attenzione sul problema dei Tamponi. Ogni giorno siamo bombardati da numeri… numero dei contagiati, numero dei guariti, numero dei decessi (purtroppo) ; questi “numeri” sono persone, persone che magari hanno atteso invano il tampone, persone che si sono infettate per aiutare altri, persone che sono arrivate alla morte senza neanche sapere di essere positive al Covid-19. I numeri che ci vengono comunicati non rispecchiano la vera realtà, sono calcoli matematici, dipendenti dal numero dei tamponi eseguiti ogni giorno… la realtà è ben diversa e sicuramente i numeri reali sono altri, non lo dico io, lo dicono i medici e gli scienziati. Immaginiamo tutto il personale che lavora nelle Residenze Sanitarie Assistite (le nostre Case di Riposo o di Cura per anziani) a cui di norma non vengono fatti i tamponi. Queste persone spesso lavorano all’interno di veri e propri focolai di infezione (vediamo che le nostre Case di Riposo purtroppo sono focolai e i decessi si susseguono vertiginosamente), con spiccato senso del dovere continuano ad andare a lavorare senza sapere se positivi al Covid-19 perché la normativa non prevede Tamponi per loro ma solo per gli ospiti delle
strutture (e non sempre). Ovviamente questi lavoratori hanno le loro famiglie, devono andare a fare la spesa….sia chiaro ( loro non hanno nessuna colpa, ci mancherebbe, semmai sono vittime di una mancata attenzione); spesso sono visti come “untori”, guardati con sospetto, e nella gente impaurita e in preda al panico si scatena quasi una “caccia all’uomo”. A tutti questi lavoratori il nostro rispetto e la nostra solidarietà. L’osservazione riguarda il sistema sanitario , come si può pensare di tenere sotto controllo l’infezione se non si fanno tamponi? E’ il punto fondamentale per monitorare la situazione di salute di tutti. Quanti sono i positivi che non avendo eseguito il tampone sono tranquillamente a casa, vanno a lavorare, a fare la spesa??? Quante sono le persone con sintomi che hanno chiesto il Tampone e che ancora da giorni aspettano che gli venga fatto? Quanti sono quelli che potrebbero essere guariti ma sono costretti a casa in attesa del Tampone negativo?? Io credo che il Sistema Sanita-
rio dovrebbe provvedere con la massima urgenza. I tamponi nelle RSA non solo agli ospiti ma anche agli operatori, sono indispensabili come per il personale ospedaliero… E’ necessario fare Tamponi per avere i numeri reali…. E farli subito non quando siamo alla porta della terapia intensiva… Io credo anche che in futuro, quando saremo usciti da questa pandemia… perché ne usciremo tutti insieme, il nostro Sistema Sanitario dovrà essere guidato con coscienza, senza tagli, senza improvvisazione, senza tagli al personale ai presidi ospedalieri. I nostri governanti dovranno mettere al primo posto la nostra SALUTE, con correttezza evitando gli sprechi e spese esagerate per la remunerazione delle classi dirigenti che finora ci hanno lucrato forse anche troppo. Tutta la nostra vicinanza e affetto a chi si trova a combattere in prima linea…. Rendiamoci conto che noi che spesso ci sentiamo segregati in casa e privati della nostra libertà, in un certo senso siamo privilegiati….. TUTTI INSIEME CE LA FAREMO.
Dai lettori
Da Galliano un grande #ANDRA'TUTTOBENE
Ci è arrivato da Galliano un altro bel disegno, una nota positiva in questi giorni difficili, ed anche noi vogliamo dire, anzi urlare, che si, andrà tutto bene! Con l'impegno di tutti, restando ancora a casa, aiutando i vicini e tutte le persone che ne hanno bisogno, usciremo da questa brutta pandemia anche migliorati. questo è il nostro augurio.
Dai lettori A Ronta non si vede Mediaset da quasi 2 mesi
Ce lo segnala un nostro lettore. In gran parte della frazione di Borgo San Lorenzo, da diverse settimane non si riesce a prendere le reti Mediaset. In questo momento in cui tutti siamo a casa non ricevere tutti i canali non è un disagio da poco. Immaginiamoci poi per chi è fermo a letto e ora non ha nemmeno la possibilità di affacciarsi in terrazza o di farsi portare fuori a prendere un po' d'aria. Il nostro lettore di Ronta ha già contattato dei tecnici e anche le autorità. Nessuno però è intervenuto e i canali di Mediaset restano oscurati. Rilanciamo il suo appello, sperando che qualcuno lo prenda a cuore. (P.M.)
Mugello Club Auto e Moto storiche in ricordo di Giancarlo Stefani
Il Club ha fatto due donazioni in memoria di Giancarlo Stefani. Il Club Auto Moto Club Storico Mugello ha fatto una donazione all'ospedale di Borgo San lorenzo per il covid 19 e una donazione alla FISM (Federazione italiana sclerosi multipla) per la memoria di Giancarlo Stefani.
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Lettere e lettori
Sabato 4 Aprile 2020 Il Galletto
L'amore in quarantena
(ovvero l'amore ai tempi del Coronavirus)
In questi giorni di Quarantena (sì, la scrivo con la maiuscola, perché è solenne, autoritaria, seria e severa e bisogna portarle rispetto) ho come una strana voglia compulsiva di lettura. Una lettura indisciplinata, incoerente: una sorta di bulimia, una voracità che si manifesta a ondate, da soddisfare in modo disordinato, a morsi veloci, fra vecchi libri che sfoglio in cerca delle sottolineature fatte chissà quante primavere fa, articoli su internet, post degli amici sui social e libri nuovi che inizio. Gli occhi sono avidi di parole, di segni, di comunicazione, così come lo è il cuore, solitario, in attesa di ritrovare quel battito tranquillo, in armonia, quasi all'unisono, con quello delle
persone care intorno. E così la comunicazione, la lingua, la voce, il suono di chi parla lasciano lo spazio e il tempo alla parola scritta, alla riflessione, al pensiero, alla mancanza, al vuoto. Chissà se le coppie in questo momento parlano di più, chiuse in quella manciata di metri quadri dei loro appartamenti, o se invece la convivenza forzata segna uno smarrimento, apre una presa di coscienza sulle differenze, sulle aspettative deluse? Scrive David Grossman in questi giorni sulla pandemia: "Ci sarà chi, per la prima volta si interrogherà sulle scelte fatte, sulle rinunce, sui compromessi. Sugli amori che non ha osato amare. Sulla vita che non ha
osato vivere. Uomini e donne si chiederanno perché sprecano l'esistenza in relazioni che provocano loro amarezza". E scrive Fabio Genovesi su Lettura del Corriere, domenica scorsa: "Quando questa situazione finirà dobbiamo ricordarci di chi e cosa ci è mancato davvero e impegnarci a vedere queste persone e fare queste cose fino a consumarci". E quindi la compulsività di lettura, la ricerca di parole e pensieri, come ogni bulimia che si rispetti, non sono altro che il tentativo di colmare un vuoto grande: la mancanza, la nostalgia, la voglia di vedere, sentire e toccare chi non si può in questo momento. "L'appartenersi è uno stato mentale, non fisico" così recita questa massima trovata in una storia insta di una mia amica. Sì, ci si attacca alle massime, ma non ci si crede fino in fondo. L'amore è amore vissuto, vero, se praticato. E a me l'amore manca, al diavolo questa scemenza dello stato mentale. Manca quella persona fisica, hic et nunc. Manca la voce, manca la sicurezza e l'insicurezza quotidiana di averla accanto.
Per tutte le coppie che in questa Quarantena non hanno la fortuna di litigarsi il divano, di fare a gara a chi esce a portare il vetro fino alla campana (che lusso di scampagnata!!), che non possono vedersi, che sull'autocertificazione scriverebbero: "esco perché mi manca il mio amore e vado da lui!", a loro, va questo mio piccolo "delirio poetico": E' un tempo difficile il nostro non siamo due per gli altri non abbiamo casa non è scritto che siamo amore. Se la terra trema, se una malattia avanza, non siamo Noi per gli altri Siamo soli siamo l'essere noi per noi Tu ed Io apolidi siamo oltre la geografia. la legge, la società
Alfa Francini vedova Paoli
Siamo l'essere ora, senza promesse scritte da non mantenere Siamo la verità incontrata per caso. Scelta. Libera.
LUTTI
C. M.
Gli adorati nipoti e familiari tutti annunciano la partenza per il cielo di Alfa Francini vedova Paoli il 30 marzo scorso. A coloro che l’hanno conosciuta chiedono una preghiera per accompagnarla nel suo ultimo viaggio.
Amare un medico ai tempi del Covid
Spett.le Redazione, ho letto l'interessante riflessione sull'amore in quarantena (leggi qui) che avete recentemente postato sul vostro portale online, attraverso la condivisione su Facebook di alcuni miei contatti. A sua volta tutto ciò ha suscitato delle mie riflessioni, anche un po' personali, che vi allego a seguire e che, se vogliate prenderle in considerazione, vi autorizzo a pubblicarle:Amare un medico ai tempi del covid. Nel dramma e sconforto generale di questa pandemia mondiale che ci ha obbli-
gato a rivedere le nostre abitudini, a riscrivere la nostra routine e le nostre priorità, anche l'amore, dimensione irrazionale per antonomasia, non appare assolutamente esente da questo incredibile naufragio epocale. Sì perché da un lato la quarantena forzata, minacciata finanche dell'imperativo categorico della legge, costringe numerose coppie a vivere insieme e condividere piccoli bilocali - quando va bene - riscoprendosi teneri amanti, nel migliore dei casi, o tremendi antagonisti, nel peg-
giore, facendo gongolare nemmeno poco gli avvocati matrimonialisti di tutto il Paese. Dall'altro lato ci sono le coppie quarantenate che non possono vedersi perché vivono in comuni diversi, destinati per natura a vivere distanti, l'hanno scelto e hanno sfidato le logiche ma che oggi si vedono confinati nella cornice di un telefono e nell'eco di una conversazione Skype. E poi ci sono quelli che hanno deciso di amare un medico, un bellissimo, affascinante medico nel suo camice, con il suo luccicante stetoscopio appeso al collo, con il passo felpato dello zoccolo sanitario che però di questi tempi è un amore sospeso tra un sospiro di sollievo e un altro. Amare nel 2020 un medico significa fare i conti con degli orari di lavoro fuori dal comune. Niente sono in confronto i fine settimana in reparto, le notti e le festività di reperibilità, alle cene a mezzanotte e ai pranzi alle quattro del pomeriggio, anzi quasi li rimpiangi e ti ricordi quando aspettavi da solo davanti a una tavola apparecchiata per due. Amare oggi un medico significa vederlo uscire di casa il 5 di marzo e non vederlo ancora ritornare perché il rischio contagio è così alto che se ti ama non ti porta a domicilio il virus e se lo tiene tutto per sé. Amare oggi un medico significa
Bologna
Riccardo Sargenti primo laureato a distanza dal Mugello E’ Riccardo Sargenti il primo ragazzo di Borgo ad aver ottenuto una laurea “digitale”. Il 27 marzo, alle ore 16.30, la Facoltà di Economics di Bologna il Rettore e la Commissione hanno proclamato dottore Riccardo dopo una discussione sulla Tesi in “Tackling
Climate Change: Lobbying and media Capture perspective” con un bel 108. Grande la felicità del babbo Gabriele, “anima” del GS Marciatori e molto conosciuto in Mugello. “Sono veramente felice per mio figlio e grato per gli sforzi che ha pro-
fuso in questi anni. Bravo e Complimenti.” Scrive Gabriele su facebook e dedica la laurea a Franco, il nonno di Riccardo, altro indimenticato personaggio borghigiano. Il nostro giornale si unisce ai complimenti a Riccardo assieme a quelli di Elissa, Pietro, Michele e Bernardo.
dormire da soli, come quando avete litigato; ma non avete litigato.Non sentire l'altra persona per 12-14 ore, come quando avete litigato; ma non avete litigato nemmeno questa volta. Vederla in una foto scatta-
ta a fine turno nei suoi occhi stanchi, nei capelli arruffati dalla cuffietta che non gli rende giustizia suscitandoti la nostalgia perfino dell'odore di lattice dei guanti nelle mani a fine turno per cui prima trattenevi un po' il fia-
to quando le baciavi quelle mani da supereroe. Oggi amare un medico è come amare un supereroe, lo devi condividere orgogliosamente con il resto del mondo per il bene di tutti. Luigi
Tra storia e cronaca
Sabato 4 Aprile 2020 Il Galletto
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Come eravamo
Suoni e canzoni da piazze e balconi nel vecchio Borgo
La finestra del mio studio domina non solo il paese, il mio “natìo Borgo selvaggio”, ma anche la vallata del Mugello. Non così in questi giorni di pestilenza (il Coronavirus) e di forzata “quarantena”…il panorama non è certo cambiato, ma è come un paesaggio surreale, come certi, pur bellissimi quadri di De Chirico, ma che mettono angoscia : insomma paesaggi perfetti con colonnati classici e palazzi di precisa architettura, ma vuoti, senz’anima…insomma senza la presenza dell’uomo. E cosi’, affacciandomi in questi giorni, rivedo le vie e le piazze del mio Borgo, il Corso, i Giardini, il Campanile longobardo e la Pieve romanica, l’Oratorio del SS. Crocifisso e quello della Misericordia, il viale lunghissimo della Stazione, il “Pratino” e il Bar della Corallina, il Palazzo Comunale e la vecchia casa del Fascio, poi “del Popolo” e ora, finalmente,
sede della Legione dei CC… Ma che tristezza, che malinconia…senza persone , un paesaggio silenzioso, astrale,senza voci, senza suoni, senza grida e canzoni, senza le acute voci argentine dei fanciulli, e senza colori… e allora io torno indietro nel tempo e fo rivivere questo mio Borgo silente e ridò vita e anima, ma anche voce, ai personaggi del mio paese. Per rianimare il paesaggio mi vengono alla menti i canti, la musica…già, una volta la gente cantava, e cantava durante le festività e le cerimonie religiose, durante le cerimonie e le festività civili, i ragazzi cantavano a scuola, nell’agone politico, si cantavano, dai balconi e dalle finestre, inni all’amore e alla vitra e, allora, cantavano, fischiettando, anche gli uomini la mattina davanti allo specchio, quando si facevano la barba o quando, prima del lavoro, scendevano le scale…. Ecco, stamane io rivedevo quella bella fanciulla del mio rione popolare, “I Macelli”, che al balcone, cantava con la voce da soprano, quella triste canzone dell’ormai anziano notaio che riviveva i giorni belli dell’Università e gli amori giovanili: Signorinella pallida Dolce dirimpettaia del terzo piano, Non v’è una notte ch’io non sogni Napoli E son vent’anni che ne sto lontano… Al mio paese nevica il campanile della chiesa è bianco, tutta la legna è diventata cenere, io ho sempre freddo e sono triste e stanco…. Al mattino nel mio paese iniziava la vita e i ragazzi, con grembiuli-
no nero e cartella a tracolla, se ne andavano a scuola – allora non c’erano i pulmini e i “piedini” – da soli e, tra le materie, ce n’era una particolarmente amata, ovvero il “canto”; ricordo che la mia maestra faceva, nella stessa ora, sia religione che canto, e veniva a insegnarci le belle laudi mariane la signorina Anna Cipriani per cui, quando andavamo, la domenica, a Messa dai salesiani, sapevamo cantare più dei “grandi” dell’oratorio: Mira il tuo popolo o bella Signora che pien di giubilo oggi ti onora Anch’io, festevole, corro ai tuoi piè Oh! Stanta Vergine prega per me La stessa laude che all’asilo ci avevano fatto cantare le “suorine” e che cantavamo, in processione, insieme ad altre e ad una che non ho più riascoltato da quando ero bambino e avevo sei anni…ho saputo che era una delle tante musicate dal Maestro Bartolucci, con le parole di Mons. Bonardi: Nel bel cielo d’Italia a trionfare vieni o Regina Vieni a viver, con noi vieni dolcissima, Madre e Regina. Per te la via s’infiora di te i bimbi sentono la carezza Deh siam tutti redenti dal peccato per la tua tenerezza… Poi c’era la novena di maggio, in pieve, a sera, – avevamo il permesso di uscire…fino alle 10,30e, prima di andare a giocare a nascondino nei giardini di piazza Dante, si cantava, dopo la Benedizione Eucaristica, quella bella laude che ti faceva pregustare il Paradiso e la visione della Ver-
gine: Andrò a vederla un dì in Cielo, patria mia , andrò a veder Maria mia gioia e mio amor. Al cielo al cielo al ciel andrò a vederla un dì. Dopo quattro anni la maestra se ne andò in pensione e avemmo un maestro, a noi assai caro, che pur facendo lo stesso lezione di religione, non l’abbinava al canto, infatti ci faceva cantar canzoni “marziali” e patriottiche che ci infiammavano il cuore, da l’Inno nazionale al “Il Piave mormorava” e financo quella graziosa canzone patriottico – amorosa che si trova nell’operetta di Nando Vitali : “Il Gatto in Cantina” Quando la bella m’ha salutato, piangendo m’ha donato il tricolore il bianco, ha detto, è il pianto che ho versato il rosso è tutto il fuoco del mio amore, E il verde è la speranza che un dì ritornerai, e allor mi sposerai, s’io morta non sarò! Ma non tornar se per la patria bella di libertà una stella… Lassù nel cielo non brillerà. Già erano gli anni Cinquanta e allora eravamo tutti “risorgimentalisti”, poi, venne la contestazione e il “vilipendio alla Bandiera”, infine, una “sano revisionismo” che pur non mettendo in discussione l’Unità d’Italia andava a vedere anche le “ragioni dei vinti”. Anche nei comizi politici gli inni erano importanti: negli anni Cinquanta, in piazza dell’Orologio, su un palchetto, davanti al posteggio della Giorgina, parlava il PCI e quando l’entusiasmante Siro Cocchi o l’Onorevole Palaz-
zeschi stavano per salire sul palco, con la giacca sulle spalle, allora nella folla correva come una vampata bollente di entusiasmo, i cuori si scaldavano e le voci della Comizio di Enrico Berlinguer a Borgo (1947) folla sopraffacevano la musica dell’altoparlante, – che fino a pochi minuti prima aveva fatto ascoltare il canto malinconico di “Fischia il vento / urla la bufera/ scarper rotte eppur bisogna andar/ a conquistare la nostra primavera/ dove spunta il sol dell’avvenir… – ed era un coro unico di: Avanti, o popolo alla riscossa, bandiera rossa, bandiera rossa, Bandiera rossa la trionferà, bandiera rossa la trionferà bandiera rossa la trionferà evviva il Comunismo e la libertà.. Vogliam le fabbriche, vogliam la terra ma senza guerra, ma senza guerra, bandiera rossa la trionferà etc La Democrazia cristiana non parlava in piazza dell’Orologio ma, al pari dei socialdemoctaici, dei liberali, dei repubblicani, dei missini e dei monarchici, in via Pananti, davanti all’edicola del Mattioli, dove veniva montato il palco e l’impianto altoparlanti e la corrente doveva dartela il Mattioli (che, per la verità, la faceva prendere a tutti, indipendentemente dalle idee)…l’Onorevole Vedovato, morto recentemente quasi centenario, l’Onorevole Adone Zoli e, poi, gli Onorevoli Caiazza e Nannini, il Senatore Ivo Butini…ma quello che più attraeva era Giorgio La Pira, il “Sindaco Santo” che, infatti, venne negli anni Cinquanta a parlare a Borgo
San Lorenzo. Ed io ho negli occhi e negli orecchi quel comizio che mai vidi (avevo sei anni) ma che mi ha sempre raccontato, con dovizia di particolari, il mio defunto amico Beppe Paladini…e come ridevamo di cuore a quel ricordo… Prima che La Pira prendesse le parole l’altoparlante fece dunque ascoltare le note di ” Bianco fiore” che non è come potrebbe sembrare una canzoncina per “Battelli senza vapori” ma un inno piuttosto marziale, allorché si parla di “Udimmo una voce: corremmo all’appello nel segno di croce ciascun sia fratello! nel segno struggente di mille bandiere vittoria alle schiere di fiamme e d’ardor Oh bianco fiore simbolo d’amore, con te la gloria della vittoria. con te la pace che sospira il cor. Insomma – mi raccontava Beppe – la folla faceva corona intorno a Giorgio La Pira che, amabilissimo, stringeva mani e dava pacche sulle spalle e ad ascoltarlo c’erano anche due noti dirigenti del PCI locale che, pur non essendo certo gli anni Cinquanta, periodo di “dialogo”, facevano eccezione per il “Sindaco Santo”…che almeno, dicevano molti esponenti della Sinisstra, non andava in giro a dire che “i comunisti mangiano i bambini”. Comunque quel comizio era stato annunziato come una manifestazione in difesa della Patria, della famiglia, e della proprietà privata, allora, per la DC, messa in discussione dal programma del partito comunista. Pucci Cipriani Continua sul prossimo numero in uscita sabato 11 Aprile
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Leggi e colora
Sabato 4 Aprile 2020 Il Galletto
Il sogno dell’orsacchiottina Zizzi
Tratto da "Favole moderne" di Massimiliano Miniati Illustrazioni Mattia Francesco Laviosa disponibile in libreria e su Amazon, IBS, La Feltrinelli, Unilibro e tutte le altre piattaforme di vendita on-line Zizzi era nata nel bosco che ricopriva, come un meravi glioso tappeto verde, un’in tera regione del centro di una terra bellissima. Mamma orsa l’aveva manda ta a scuola, e come tutti gli or sacchiotti della sua età, Zizzi sapeva leggere, scrivere, fare le somme e le sottrazioni, ed i suoi voti erano stati sempre buoni. La maestra si era accorta di una particolarità di Zizzi che, a differenza degli orsacchiotti della sua età, invece di passa re il tempo libero a rotolarsi ed a cercare miele, passava il suo ad osservare gli altri. Zizzi non si limitava ad os servare, ma dopo aver guar dato ed assimilato la cosa, si poneva un sacco di domande alle quali, a volte, non riusciva a trovare una risposta.44 Per esempio, si era fissata con uno degli orsacchiotti con la pellic cia gialla, che viveva non lon tano dalla sua tana. Gli orsacchiotti con la pelliccia gialla erano abbastanza rari, e Zizzi non capiva perché gli al tri orsi, invece di festeggiare la nascita di un orsacchiotto cosi particolare, ne erano delusi, qualcuno addirittura si vergo gnava. Zizzi passava ore a guardare l’orsacchiotto giallo, lei non vedeva niente di strano in quel simpaticissimo pellicciotto co lor dell’oro che ricopriva il suo giovane vicino. Un giorno, stanca di stare a guardare, si diresse da sua madre e disse «Mamma! Per ché il cucciolo dei nostri vicini è giallo ed io invece sono mar rone scuro?». La domanda di Zizzi colse di sorpresa la madre, che cer cò di rispondere in modo che l’orsacchiottina potesse capire «È un cucciolo speciale» disse «mentre tu crescerai seguen do l’ordine naturale del diven tare grande, lui farà più fatica e con molta probabilità conti nuerà a comportarsi come un cucciolo per tutta la vita». Poi, non sapendo come approfon dire il discorso, mamma orsa si mise a cercare nella dispen sa gli ultimi barattoli di miele che il padre di Zizzi era riusci to a riempire. Quella notte Zizzi sognò e nel sogno si vide contornata da tanti orsacchiotti gialli che cantavano e ballavano. La mattina seguente, l’orsac chiottina fece una cosa che non aveva mai fatto. Si vestì, prese la cartella dove la mam ma aveva messo le ghiande glassate al miele per la cola zione e dopo aver salutato si incamminò in direzione del
la scuola. Quando fu certa che dalla tana nessuno potesse ve derla, cambiò direzione ed en trò nel bosco. Era curiosa, voleva vedere se li vicino ci fossero altri orsac chiotti gialli. Camminò per tutto il giorno e ne vide altri tre. La mattina seguente fece la stessa cosa, saltò la scuola e prese la direzione del bosco opposta a quella del giorno prima. Anche quel giorno ne vide al tri due. Quella notte Zizzi sognò nuo vamente gli orsacchiotti gialli che cantavano e ballavano. La mattina seguente Zizzi andò a scuola, e non perché ne avesse voglia, ci andò solo perché aveva una domanda da fare alla maestra. Aspettò educatamente che la maestra terminasse la lezione, poi le chiese «Signora Mae stra, perché nella nostra scuo la non ci sono orsacchiotti gialli?». La maestra aveva capito da tempo che Zizzi era speciale, e sapeva che non si sarebbe accontentata di una risposta evasiva: quell’orsacchiottina aveva il cervello più attivo dei cuccioli della sua età. «Perché hanno dei problemi ad imparare» rispose dolce mente «ed il consiglio degli orsi ha deciso che noi maestre non possiamo perdere tempo, gli orsacchiotti gialli rallente rebbero quelli marroni come noi». Zizzi la guardò curiosa «non stiamo mica facendo una gara!» Disse con la faccia che solo i cuccioli possono avere. «Hai ragione» rispose tene ramente la maestra,«ma pur troppo non faccio io le leggi». Quel pomeriggio Zizzi tor nò a casa e per la prima vol ta da quando era nata, pre se una ghianda caramellata e raggiunse l’orsacchiotto giallo che stava giocando da solo da vanti alla sua tana. «Ciao, io sono Zizzi!» disse tutto d’un fiato per paura che l’imbarazzo le impedisse di terminare la frase. «Ciao» rispose lui con un’espressione un po’ infanti le per la sua età. Zizzi gli por se la ghianda caramellata, e dopo cinque minuti, l’orsetto giallo aveva trovato la sua pri ma amica. Era felice la mamma dell’or setto giallo, quando lo vide per la prima volta giocare con qualcun altro che non fossero i suoi genitori. Nei giorni seguenti Zizzi andò a scuola, e quando tornava a casa, raccontava al suo nuo vo amico quello che avevano studiato e a modo suo cercava di trasformarsi in una piccola maestra. Le mamme degli altri orsac chiotti cominciarono a guar darla in modo strano, si domandavano perché quella cucciola volesse passare tutto quel tempo con l’orsacchiotto giallo. Loro non sapevano che Zizzi aveva fatto un sogno. Una sera, suo padre, al qua le qualcuno del branco aveva raccontato delle attività del la cucciola, la chiamò e se la mise sulle ginocchia. «Mi hanno detto che sei sem pre insieme al cucciolo giallo! È vero?» le disse deciso. «Si» rispose sinceramente Zizzi. «Perché non giochi invece con quelli uguali a te?» La interro gò il padre. «Perché i miei compagni san
no solo rotolarsi per il bo sco e cercare miele, lui inve ce è simpatico, è buono ed è solo!». Il padre che era uno stimato membro del branco, famoso per aver combattuto contro i più temibili avversari, insom ma…un duro, alle parole di Zizzi sentì il cuore sciogliersi e mentre cercava di inghiottire disse «tu sei la mia cucciolina speciale» poi aggiunse «avrai sicuramente un sacco di delu sioni e in molti cercheranno di cambiarti» poi carezzandole la pelliccia «ma tu non permet terlo, hai un cuore più grande di un orso adulto e tu dai ret ta solo a lui» e facendole il sol letico, mentre l’orsacchiottina scoppiava a ridere terminò « e a me, naturalmente». Il mattino seguente Zizzi aspettò che il padre uscisse dalla tana; lui era un membro conosciuto e stimato, e cono sceva anche gli orsi degli al tri branchi, era proprio l’orso che faceva al caso suo. «Ciao babbo» esplose Zizzi con l’espressione sorridente che sfoderava quando aveva bisogno che il padre le faces se un piacere «Potresti… per favore… fare un giro negli al tri branchi e chiedere ai ge nitori degli orsacchiotti gial li se hanno voglia di fare un pic-nic qua nel nostro bosco? Avrei un’idea speciale per loro!». Era talmente entusiasta che il padre non ebbe il coraggio di rifiutarsi di aiutarla e quel giorno fece il giro dei branchi più vicini al loro, per invitare le famiglie che avevano un cucciolo giallo al pic-nic. Tre giorni dopo, Zizzi aveva steso le coperte fatte di foglie di eucalipto ed aveva dispo sto su ognuna una bella mon tagnetta di ghiande e tralci di vite pieni di grappoli di uva matura. Per la prima volta in vita sua l’amico di Zizzi vide altri cuc cioli gialli e con un po’ di fati ca fece amicizia con tutti. Nes suno di loro aveva molti ami ci, ed il ritrovarsi tutti insie me era un evento inaspettato. Zizzi li guardava, erano bel lissimi, tutti insieme a giocare nel prato. Fu suo padre che sorprese tut ti. Prese l’orsacchiottina in braccio ed andò verso i geni tori ai quali annunciò «Mia fi glia avrebbe un’idea da pro porvi» disse mettendo in chia ro con l’espressione che tutti avrebbero dovuto ascoltare. Zizzi si vergognava un po’ e quando il padre capì l’imba razzo della figlia a parlare da vanti ad un pubblico, sussur rò «se inizi così, non andrai da nessuna parte» la baciò tra le orecchie « devi fare in modo che il tuo sogno diventi anche il loro». Alle parole del padre, l’or sacchiottina si sentì come se una forza misteriosa si fos se impadronita di lei e spiegò ai genitori che per gli orsac chiotti gialli sarebbe stato un bene avere degli amici con i quali giocare, imparare, anche litigare se fosse stato necessa rio e perché no, anche inna morarsi! Lei aveva l’idea giusta, metter li insieme a fare qualcosa che li facesse sentire speciali, che li aiutasse a capire che cosa veramente generasse in loro la felicità. Alcune mamme la guardarono pensando che forse quella pic cola orsa fosse un po’ presun tuosa. In fondo chi era lei, una cucciola che pensava di dare
lezioni a loro su come educa re o far socializzare i loro pic coli? Ma Zizzi era talmente appas sionata nei suoi progetti che tutti accettarono di fare alme no una prova. Dopo un paio di mesi i cuccioli gialli aveva no formato un gruppo bellissi mo. Erano amici, si volevano bene, si aiutavano tra loro ed anche se a volte si ringhiavano un po’, poco dopo erano a ro tolarsi insieme nel prato. Il suo amico era cambiato, non stava più a giocare da solo; adesso, quando non era in sieme al gruppo, imparava le canzoni o provava i passi del la semplice danza che avreb be dovuto fare. Cominciaro no con le canzoni, poi a balla re, poi a recitare e, nonostante qualcuno del branco pensasse che Zizzi stava solo perdendo tempo, l’orsacchiottina era al massimo della felicità. Era andata dal direttore della scuola per chiedere se gli or sacchiotti gialli potevano fare il loro spettacolo nella gran de tana che funzionava come spazio per la ricreazione, ma il direttore aveva detto di no. Aveva chiesto al proprietario di una tana dove si riunivano i capi orso per discutere, ma anche quello aveva detto di no. Zizzi era triste, aveva fatto in modo che gli orsetti gialli si appassionassero alla cosa e adesso erano gli altri che vo levano che rinunciasse al suo sogno. Quando la sentì piangere, fu sua madre a raggiungerla «Perché piangi amore mio?» Disse dolcemente. «Perché nessuno crede nel lo spettacolo che vogliamo fare» rispose tirando su col naso Zizzi. «Ma tu ci credi?» chiese se ria la mamma. «Certo che ci credo» rispo se Zizzi «e poi lo spettacolo è bellissimo». «Allora ci penso io» dis se dolcemente la madre, e baciandola in fronte le dis se «adesso chiudi gli occhi e dormi». Zizzi si sentì al sicuro, pro tetta dalla promessa della mamma, chiuse gli occhi e si addormentò. Il giorno dopo, quando tor nò da scuola, Zizzi rimase di stucco. La madre ed alcune delle al tre madri del branco aveva no portato al centro del pra to tronchi e rami e li avevano allineati a formare un qua
drato rialzato rispetto al pra to. «Gli orsi si siederanno qua» disse la madre quando la vide «tu e gli orsetti gialli vi esibirete qua sopra» termi nò indicando i tronchi che form avano una grande piat taforma rialzata. Alcune orse stavano intrec ciando foglie per costruire una specie di tenda da met tere alla fine di quel palco improvvisato, altre stavano andando a caccia di luccio le da mettere nei barattoli per illuminare la scena, al tre avevano giudicato troppo stupida la cosa e se ne stava no nelle loro tane a fare la stessa vita di tutti i giorni. Zizzi era rimasta sorpre sa di veder lavorare per lei orse che non si sarebbe mai immaginat a, ed ancora più sorpresa di non veder ci altre sulle quali avrebbe scommesso senza pensarc i, ma non importava. Il fatto che si fossero fatte coinvol gere alcune orse del branco era già un gran successo. Due giorni dopo lo spetta colo sarebbe andato in sce na. La maestra di Zizzi aveva scritto gli inviti su foglie di quercia e li aveva distribuiti a tutte le tane del bosco. Tut to era pronto, i barattoli con le lucciole erano coperti in attesa di illuminare il palco e gli orsetti gialli erano emo zionati. Zizzi guardò da dietro la ten da di foglie, tutto il bosco
aveva accettato l’invito ed anche se sapeva che la metà di loro erano li solo per po ter criticare, non importava. Zizzi capiva che quando se ne sarebbero andati la loro visione di quel mondo sareb be stata diversa. Babbo orso corse dietro la tenda «È ora di cominciare» disse grattando la testa di Zizzi «fate vedere di cosa sie te capaci!» Zizzi scoprì i barattoli e le lucciole illuminarono il palco come se il sole fosse spuntato di nuovo. Suo padre imbracciò la chi tarra e cominciò a suona re. Da quel momento fu tut to magico, le canzoni, le fila strocche, le poesie le danze. Gli orsacchiotti gialli si di vertivano e riuscivano a tra smettere il loro divertimen to anche a quelli che erano lì solo per criticare. Alla fine dello spettacolo, gli orsi erano tutti in piedi ad applaudire, e quando Zizzi salì sul palco per ringraziare tutti, gli orsetti gialli si mise ro a fare il girotondo attorno a lei. Sapeva benissimo che conti nuare sarebbe stata dura, ma il ghiaccio era stato rotto. Zizzi era felice perché tutti gli orsi applaudivano com mossi. Aveva realizzato il suo sogno, ma la cosa più bella era che aveva realizzato il sogno di tutti quelli orsetti gialli. A Tiziana Lorini, la mia Zizzi preferita!
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L’oroscopo dei tarocchi
‘Questo oroscopo è un po’ diverso da quello che siete abituati a leggere, perché viene elaborato, attraverso l’interpretazione delle carte dei Tarocchi. Suggerisco, a chi lo conosce, di leggere anche il segno relativo al proprio ascendere. Buona lettura...Informazione per i lettori: Questa edizione dell’Oroscopo dei Tarocchi è un po’ speciale perché sarà dedicata al modo in cui, ogni segno zodiacale, affronterà il ‘dopoCoronavirus’ Buona lettura e Buona Vita a Tutti Noi
ARIETE: Questa lunga segregazione vi ha stressato più di un mese di lavoro intenso e non vedrete l’ora di darvi alla pazza gioia. La riacquistata libertà vi farà sentire leggeri e frivoli.Ci saranno buone nuove. Suggerimento: non festeggiate da soli, tenetevi accanto un amico fidato che saprà contenere i vostri eccessi di allegria. TORO: Non riuscirete ancora a vivere appieno la bellezza dei vostri spazi ritrovati, perché sarete molto preoccupatinell’osservare quelle che considerereteuna specie di ‘rovine post-belliche’. Vi sembrerà difficile, se non impossibile recuperare sul lavoro. Suggerimento: state sereni, le buone notizie arriveranno prima se allenterete un po’ la tensione. GEMELLI:Ormai avrete acquisito una qualità che, di solito, non appartiene al vostro segno: la pazienza, e sarà questo che vi porterà ad ottenere ottimi risultati per le cose a venire. Suggerimento: ricordatevi, però, di farne uso anche quando si presenteranno le prossime difficoltà. CANCRO: Affronterete la situazione con molta calma e ragionevolezza, probabilmente affiancati da una persona positiva della vostra famiglia. Vi siete fatti dei buoni propositi per il futuro, questa brutta avventura vi ha insegnato qualcosa. Suggerimento: mettete a frutto quest’esperienza, anche nella vostra situazione economica e avrete buoni risultati.
LEONE: Qualcosa non vi tornerà, di tutta la situazione appena trascorsa e ci rimuginerete su. Vi sentirete defraudati di qualcosa e vorrete maggiore chiarezza, specialmente per quanto riguarda gli ‘aiuti’ che non vi sembreranno equi. Suggerimento: la Vita non è mai ‘giusta’, si sa. Cercate di prendere tutto con maggiore serenità e una fetta di bontà toccherà anche a voi. VERGINE:Il pericolo, appena passato, vi aveva spaventati non poco. Ma questo ha fatto sì che vivrete un momento di solitudine e introspezione, per capire qualcosa di più e ritrovare il vostro equilibrio. Ne uscirete rinnovati, pronti per un nuovo progetto. Suggerimento: Rivalutate i vostri affetti più cari. Quelli sono il vero tesoro, su cui contare. BILANCIA: L’equilibrio, che vi contraddistingue, vi sosterrà anche in questo frangente e, specialmente, attraverso i progetti e i desideri che andrete a realizzare. Suggerimento: mantenete tutto ciò anche dopo la crisi, perché la routine quotidiana si ripresenterà, come prima, con le solite insidie. SCORPIONE: Il fatto di essere nuovamente liberi vi darà una sensazione di spensieratezza, che non riuscivate più ad avere, preoccupati come eravate di non avere abbastanza scorte per affrontare lo stato di emergenza. Suggerimento: quello che è accaduto, ha acuito molto i vostri sensi. Siete sempre stati molto percettivi ma ora, cercate di non vedere pericoli dappertutto. Il peggio è passato.
SAGITTARIO: Com’è tipico del vostro segno, cercherete di vedere il bicchiere mezzo pieno, anziché il contrario e questa vostra positività vi porterà delle ottime prospettive e l’appagamento di un desiderio. Suggerimento: L’ottimismo è un’ottima medicina, ma ricordate che saremo tutti un po’ ‘convalescenti’ e quindi: non eccedete. CAPRICORNO: Una leggera vena di pessimismo vi accompagnerà, ancora per qualche giorno ma poi, grazie alla vostra abilità di sentirvi impegnati sempre in qualcosa, ritroverete tutto l’interesse per le vostre attività quotidiane. Suggerimento: Continuate, con la costanza che vi è propria, e a breve si presenterà l’appagante soluzione di un problema. ACQUARIO: Avrete l’atteggiamento di una persona che è uscita, indenne, da una pesante situazione e questo vi farà sentire forti e innalzerà l’asticella della vostra autostima. Non esiterete ad imbarcarvi in qualche piccola ‘avventura’, giusto per provare ancora quel piccolo brivido da scampato pericolo! Suggerimento: Non sprecate le energie, perché le dovrete impiegare per affrontare qualche difficoltà che sarà già in agguato. PESCI: Quest’esperienza vi ha dato molto. Ne avete approfittato per crescere, per conoscervi meglio. Avete esplorato una vasta gamma di emozioni e adesso conoscete meglio alcuni aspetti profondi della vostra personalità. Ne trarrete un grande vantaggio nei giorni a venire. Suggerimento: potrete sfruttare al meglio queste nuove abilità, anche nella vita quotidiana.
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DIRETTORE RESPONSABILE Carlo Fusaro REGISTRAZIONE Trib.FI del 11.4.88 N. 3694 galletto@newnet.it STAMPA su carta riciclata Litosud - Pessano con Bornago (MI) DISTRIBUZIONE Ag. Giorgio Giorgi DIRETTORE Pietro Mercatali (Caporedattore) galletto@newnet.it REDAZIONE Serena Pinzani galletto@newnet.it IMPAGINAZIONE E GRAFICA Martina Tonini (Coordinamento) tonini.galletto@timenet.it AMMINISTRAZIONE Francesca Borghetti borghetti.galletto@timenet.it COLLABORAZIONI FOTOGRAFICHE Alessandro Cassigoli, Antonio Barletti, Mario Calzolai, Duccio Berzi, Corrado Perrone, Archivio “Il galletto”, Archivio Comunità Montana Mugello,
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Sabato 4 Aprile 2020 Il Galletto