galletto 1449 del 25 aprile 2020

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DI E T ER RO F F O O LAV

euro1.20 euro1.20 GIORNALE LOCALE 1449 del 25 Aprile 2020--ISSN galletto@newnet.it - ISSN ABB. POST. Art. 2662/96 comma- 20/B - Legge 662/96 - Firenze SETTIMANALE n. 12n.del - galletto@newnet.it 2037-4380 - Sped. ABB.2037-4380 POST. 45%- Sped. Art. 2 comma 20/B45% - Legge Firenze Aut. Trib. FIRENZE del 11/04/1988 n. 3694 - Dir. Resp. C. Fusaro - REDAZIONE: Via F. Niccolai, 16 - Borgo San Lorenzo (FI) - Concessionaria Pubblicità e Casa www.ilgallettosteriaegiornale.it - Telefono 055 8456391 - Fax 055 8495010 Editrice STUDIO AD.ES di Elissa Spidalieri - www.ilgalletto.net - Telefono 055 8456391 - Fax 055 8495010 CORONAVIRUS Buone notizie. Tamponi negativi in molte Rsa del Mugello

BORGO SAN LORENZO Da martedì i tamponi “drive through sono arrivati anche in Mugello “

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SCARPERIA E SAN PIERO Una lettera sconvolgente il Calvario del Dr. Iannucci

MUGELLO Appello dei mussulmani “Vendete carne halal”

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Ospedale del Mugello

Covid19: rimasti una decina di ricoverati Come in molti altri ospedali in Italia anche il reparto Covid del nostro Ospedale si sta svuotando. Negli ultimi giorni non ci sono stati nuovi ricoveri e rimangono una decina di pazienti. Molti di loro sono in via di guarigione e potrebbero essere dimessi. Si tratta di anziani ospiti di RSA o di persone che hanno familiari negativi al tampone e che non possono quindi stare a casa o nelle loro residenze. Hanno bisogno di

trascorrere un periodo d’isolamento prima di poter tornare a contatto con altre persone. Il difficile è trovare una struttura che li ospiti. Mancano gli “alberghi sanitari” dove sistemarli. E’ un problema di tutta la Città metropolitana fiorentina che vede l’ASL impegnata a trovare una soluzione nei prossimi giorni. Grazie a Dio però i numeri si stanno facendo sempre più piccoli e i posti da trovare sempre meno. (P.M.)

Polemiche mugellane Orti sì orti no? Intanto riaprono gli orti sociali a S. Piero

E’ venuta fuori una gran polemica dopo che la Regione ha permesso di fare l’orto anche fuori dal Comune in cui si vive. I nostri lettori si son schierati tra favorevoli e contrari con tante lettere e commenti sulla nostra pagina facebook. Sono intervenute le forze politiche come la Lega (nettamente contraria) o la Lista civica Officina19 di Vicchio (più possibilista). Per approfondire tutte le posizioni rimandiamo al nostro sito www.ilgallettosteriaegiornale.it e a FB. I Sindaci del Mugello si sono dichiarati contrari all’iniziativa della Regione. Il Sindaco Ignesti da noi intervistato spiega perché.Abbiamo rivolto alcune domande al, Sindaco di Scarperia e San Piero, chiamato in causa dai nostri lettori. Sembra che il problema del momento sia se fare o non far l’orto? Non è certo la cosa più importante. Bisogna stare a casa se si vuole uscire da questa emergenza. E’ questo che quello che conta; tutto il resto viene dopo. Certo noi non possiamo andare a far la spesa nel comune accanto e ora c’è chi si può girare tutta la Toscana per andare a fare l’orto. E magari andare a stare nella seconda casa. C’è qualcosa che non torna. Ma un po’ d’attività fisica fa bene. Uno nell’orto ci sta... Segue a pag. 4

La Foto della Settimana Ricordando Paola Leoni

Giovedì 23 Aprile doveva essere il compleanno di Paola Leoni, noi la ricordiamo così e le auguriamo immensi auguri... ovunque sia!

Invia le tue foto a mercatali.galletto@timenet.it

Foreste Casentinesi

In cerca di prugnoli Multa e niente funghi

Sanzionate due persone nel parco nazionale delle Foreste casentinesi per spostamenti non giustificati. Hanno dichiarato di essere alla ricerca di funghi. La stazione Carabinieri del parco nazionale delle Foreste casentinesi “La Verna-Vallesanta” ha elevato ieri due sanzioni per spostamenti non autorizzati dalla normativa per il ... Segue a pag. 4


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Mugello e Coronavirus

Sabato 25 Aprile 2020 Il Galletto

Coronavirus

Buone notizie. Tamponi negativi in molte Rsa del Mugello

Sono stati eseguiti,in questi giorni, i tamponi a personale e ospiti nelle Rsa del Mugello, senza registare nessun nuovo caso positivo. L’ Rsa Giotto, l’Rsa Beato Angelico e l’Rsa San Giuseppe nel Comune di Borgo San Lorenzo non hanno registrato alcun caso positivo, né nel personale né negli ospiti. Il Sindaco Omoboni ha informato la cittadinanza in merito, felicitandosi per queste buone notizie. Da Firenzuola il Sindaco Buti dà notizia che sono stati eseguiti gli screening sierologici anche nelle altre due residenze per anziani presenti nel Comune, l’RSA S.S Annunziata di Firenzuola e RSA Villa Ortensie di Covigliaio; in en-

trambi i casi i test sono risultati tutti negativi. “La notizia – ha affermato il Sindaco Buti - ci rincuora e ci dà la misura della ottima qualità di tutela e di rispetto delle misure anticontagio adottate dalle gestioni. Per questo ringrazio la direzione, gli operatori e i medici che collaborano, di entrambe le strutture”. Da Marradi, il Sindaco Triberti ha comunicato che :”Sono arrivati i risultati dei tamponi fatti all’Rsa Villa Ersilia e sono tutti negativi, sia per gli ospiti che per il personale. E’ un sollievo per l’angoscia dei familiari, che da settimane non possono più vedere i loro cari, è un ringraziamento per tutti gli operatori che ogni giorno

affrontano questa emergenza con la massima professionalità”. Anche il Sindaco di Vaglia, Leonardo Borchi, è sollevato per i risultati tutti negativi nella

Rsa Belisario di Bivigliano: “Il risultato ci rallegra, alla luce degli esiti che invece ci sono stati in molte altre strutture simili, che non me lo nascondo, mi preoccupava”.

Dicomano

Segnalazione di Villa San Biagio in Procura a Firenze, per il un numero consistente di decessi in rapporto al totale degli ospiti presenti. Interviene sulla questione anche il Gruppo consiliare Dicomanocheverrà. L’ASL Toscana Centro ha istituito un‘apposita commissione di indagine sull’applicazione delle specifiche ordinanze regionali (n. 21,28, 34) relative agli interventi da adottare per il contrasto e la diffusione del virus Covid 19 nelle RSA, RSD o in altre strutture socio sanitarie. Tale commissione, presieduta dal dottor Roberto Biagini, è composta da

Rsa Villa San Biagio: inchiesta dell’Asl e atti in Procura

alcuni professionisti dell’azienda sanitaria, tra cui specialisti in igiene, in geriatria, in medicina del lavoro e nelle professioni infermieristiche. Ha il compito di valutare le modalità operative ed i provvedimenti adottati dalle singole strutture. 
Tra le prime azioni è stata inviata al Procuratore della Repubblica di Firenze la segnalazione relativa alla Rsa “Villa San Biagio” di Dicomano, a seguito di attente analisi ed approfondimenti specifici, già dalla conferma del primo caso positivo riscontrato tra gli ospiti presenti in struttura. In particolare

l’azienda sanitaria ha evidenziato un numero consistente di decessi in rapporto al totale degli ospiti presenti in struttura. Il Gruppo consiliare Dicomanocheverrà (Barlotti, Lanzini, Ticci) ha presentato un’interrogazione in merito alla situazione della Rsa: “L’Asl dopo i primi casi aveva garantito il proprio intervento presso Villa San Biagio, al fine di verificare con costanza le complessive condizioni ambientali della struttura, quelle cliniche dei pazienti, e per fornire dispositivi di protezione avanzati, presidi terapeu-

tici e assistenziali. Poi in data in data 15/04/2020 si apprende da un quotidiano nazionale uno scenario completamente diverso, una situazione altamente e drammaticamente critica presso la struttura, tale da compromettere in modo importante la salute e la dignità sia degli ospiti sia degli operatori, oltre che con un importante incremento dei decessi. Quindi chi doveva vigilare su tutto questo? Quali provvedimenti sono stati presi specie dopo il primo caso anche da parte del Comune e della Società della Salute al fine di garantire il corretto presidio della situazio-

Mugello Coronavirus

I sindaci dicono sì alla “Fase 2”, ma in sicurezza per i lavoratori

La Giunta dell’Unione dei Comuni aderisce all’appello pubblico Fiom-Cgil Firenze. “Fase 2” sì, ma garantendo in tutte le aziende condizioni di sicurezza a tutela dei lavoratori. Così si esprimono i sindaci del Mugello che hanno aderito all’appello pubblico lanciato dalla Fiom-Cgil Firenze. L’“Appello pubblico - Per la

salute e la sicurezza, Prima le persone” della Fiom-Cgil Firenze “propone di costruire a livello provinciale un protocollo contenente linee guida da introdurre nei luoghi di lavoro metalmeccanici per salvaguardare la salute dei lavoratori, la salute pubblica e il reddito”. Affermano i sindaci dell’Unione dei Comuni del Mugello:

“Sosteniamo lo scopo dell’appello pubblico della FiomCGIL Firenze, pur rimarcando che sarà compito della politica e delle istituzioni, avvalendosi del parere delle autorità sanitarie, di decidere sulla ‘Fase 2’, per costruire a livello territoriale - sottolineano - un protocollo che permetta di avere regole facilmente applicabili per

Firenzuola

riaprire al più presto e in sicurezza le attività produttive. Il nostro auspicio - proseguono i sindaci - è che questa sia una base che diventi condivisa da tutte le associazioni di categoria, perché in ogni settore, oltre a quello produttivo, ci sia quanto prima una ripartenza in totale sicurezza per i lavoratori”.

Il Sindaco: “Non è semplice, ma rispettiamo le regole”

Ancora appelli dai sindaci mugellani per rispettare le regole e segnalare alle autorità eventuali trasgressori. “Al di là delle varie posizioni, vedute e convinzioni , - scrive il Sindaco Buti - è vigente un ordinanza della Regione Toscana che di fatto consente di spostarsi , anche da comune a comune , all’interno del territorio regionale per praticare attività agricola amatoriale . Che durante questa emergenza ci siano una serie di

contraddizioni in termini, anche non di poco conto , oramai è noto a tutti e vengono emanati talmente tanti provvedimenti che onestamente, si fatica non poco a stargli dietro. Può darsi anche che nei prossimi giorni ne saranno adottati di nuovi che cambino completamente quelli attuali . Ciò non toglie che gradualmente bisognerà mettersi nell’ordine delle idee che dovremo riabituarci tutti a una parvenza di normalità e

imparare a convivere con tutto questo, lasciando che la paura lasci un po di spazio al raziocinio. Detto ciò, - conclude il Sindaco di Firenzuola - se intorno a voi vedete situazioni che vanno in contrasto con gli attuali provvedimenti in essere e di fatto violino le ordinanze e i decreti, siete invitati a farne segnalazione agli organi di polizia preposti al controllo. Grazie a tutti per la pazienza e la collaborazione”.

ne vista la situazione emergenziale ?”. “Per questo vogliamo - continua Barlotti - nel rispetto dei deceduti, e per la tutela dei pazienti e delle loro famiglie, oltre che dei dipendenti della struttura e di tutta la popolazione di Dicoma-

no che sia fatta chiarezza su cosa è stato e non è stato fatto e da parte di chi, e sui provvedimenti che si intendano adottare, oltre alla segnalazione già fatta da parte della Asl alla Procura della Repubblica, a fronte di quanto accaduto”.

Ospedale del Mugello Sono rimasti una decina i ricoverati per Covid19

Come in molti altri ospedali in Italia anche il reparto Covid del nostro Ospedale si sta svuotando. Negli ultimi giorni non ci sono stati nuovi ricoveri e rimangono una decina di pazienti. Molti di loro sono in via di guarigione e potrebbero essere dimessi. Si tratta di anziani ospiti di RSA o di persone che hanno familiari negativi al tampone e che non possono quindi tornare a casa o nelle loro residenze. Hanno bisogno di trascorrere un periodo d’isolamento prima di poter tornare a contatto con altre persone. Il difficile è trovare una struttura che li ospiti. Mancano gli “alberghi sanitari” dove sistemarli. E’ un problema di tutta la Città metropolitana fiorentina che vede l’ASL impegnata a trovare una soluzione nei prossimi giorni. Grazie a Dio però i numeri si stanno facendo sempre più piccoli e i posti da trovare sempre meno. (P.M.)

Londa Purtroppo un decesso per Covid. Un’anziana

Scrive il Sindaco di Londa Cuoretti: “Ci è stata appena comunicata la positività di una persona residente all’interno del territorio Comunale e purtroppo ci è stato segnalato anche il suo decesso. Le più sentite condoglianze alla famiglia Manzani da parte di tutta la Comunità di Londa per la scomparsa della loro cara Maria Donata deceduta all’età di 83 anni. Donata ha lavorato per anni come dipendente Comunale e tutti coloro con i quali ha attivamente collaborato ricordano il forte impegno a vantaggio dell’istituzione, la dedizione al lavoro, il senso di responsabilità nonchè l’assoluta precisione nel proprio lavoro. Un sentito ringraziamento e un omaggio- conclude il Sindaco - a chi tanto ha fatto per il nostro paese”.

Mugello Nelle ultime due settimane casi in netta riduzione

Fanno sperare i dati sui casi positivi al Covid nel nostro territorio, che sono dimezzati rispetto alla scorsa settimana. Sembra che una luce in fondo al tunnel ci sia, e adesso qualcosa si vede. L’impegno dei cittadini sta dando i suoi frutti e, se continuiamo a rispettare le regole, ne usciremo davvero. Da giovedì 16 aprile si sono registrati in Mugello 17 casi (3 a Scarperia e San Piero, 5 a Vaglia, 1 a Dicomano, 5 a Borgo San Lorenzo e 3 a Barberino), contro i 32 della settimana prima e i 66 di 20 giorni fa. Numeri dimezzati ogni settimana, sono la prova tangibile dei nostri sforzi, di chi sta in casa e di chi lavora in sicurezza. Purtroppo una nota negativa: il decesso di una persona ricoverata per Covid-19 a Dicomano; le nostre condoglianze alla famiglia.


Mugello e Coronavirus

Sabato 25 Aprile 2020 Il Galletto

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Coronavirus

Mascherine per tutti. E’ iniziata la distribuzione nei comuni mugellani

I Comuni di Borgo San Lorenzo, Dicomano, Barberino di Mugello, Scarperia e San Piero, Vicchio, San Godenzo, Marradi e Rufina hanno comunicato l’inizio, presso le farmacie comunali e i supermercati, della distribuzione delle mascherine inviate dalla Regione Toscana. A Borgo hanno aderito, per adesso, al servizio di distribuzione gratuita delle mascherine i punti vendita Unicoop e Conad del capoluogo, Farmacia Monti, Farmacia Roselli, Farmacia Comunale Farmapiana. A Barberino è possibile ritirare le mascherine presso tutte le farmacie del Comune e il punto vendita Coop del capoluogo. Mentre Dicomano hanno aderito il punto vendita Unicoop (dalle ore 9 alle ore 16) e la Farmacia La Fenice. Per quando riguarda Scarperia e San Piero , per adesso, hanno aderito al servizio di distri-

buzione gratuita delle mascherine le Farmacie presenti negli abitati di Scarperia, di San Piero a Sieve e di Sant’Agata. “Stiamo approntando - scrive il sindaco Ignesti - altre forme di distribuzione che possano direttamente coinvolgere i Comuni, come già accaduto per la consegna a domicilio delle mascherine da parte dei volontari delle associazioni sotto coordinamento della Protezione Civile”. Anche l’amministrazione di Vicchio ha comunicato l’avvio del servizio: “E’ iniziata la distribuzione gratuita di cinque mascherine per ogni cittadino. Ci è stata comunicata, per adesso, l’adesione al servizio di distribuzione gratuita da parte delle due farmacie. Basterà presentarsi con la tessera sanitaria. Nel comune di San Godenzo la distribuzione, al momen-

to, avviene presso la Farmacia San Godenzo della Dott. ssa Maria Romana Rovere. “Ci sarà un rifornimento giornaliero – ricorda il Comune - di mascherine, per cui non c’è fretta. Invitiamo per questo la popolazione a non creare inutili code davanti alla Farmacia e ad agire con calma e responsabilità. La Farmacia sarà supportata dalla Croce Rossa di San Godenzo e dalla Misericordia di Castagno, chi avesse infatti necessità particolari e non potesse recarsi di persona a ritirare le mascherine, potrà contattare i numeri della Croce Rossa di San Godenzo o della Misericordia di Castagno D’Andrea. Per quando riguarda Rufina, è stata comunicata l’adesione al servizio di distribuzione gratuita delle mascherine da parte di tutte le farmacie del Capoluogo e frazioni

(contea) e del punto vendita Coop. “Per quanto – specifica il sindaco Maida- riguarda Coop, la consegna verrà effettuata dalla Misericordia di Rufina che su richiesta del coordinamento provinciale delle Misericordie di Protezione Civile,ha dato la disponibilità, che ringraziamo”. A Marradi la consegna è iniziata da martedì e le mascherine si possono ritirare alla Farmacia Ciottoli. Ecco le modalità operative previste dalla Regione: nelle farmacie, bisognerà presentarsi muniti della tessera sanitaria. Ad aprile, ogni cittadino potrà ritirare una busta da 5 mascherine. A maggio, ogni cittadino potrà ritirare massimo 30 mascherine in un mese. Ci uniamo all’appello di tutti i sindaci mugellani nel non creare assembramenti, poiché le mascherine saranno disponibili

Mascherine gratis? Introvabili in Mugello

“Quella della Regione era una buona idea; distribuire gratuitamente a ogni cittadino, 5 mascherine dal 20 aprile fino a fine mese, e 30 mascherine a maggio, divise in 6 lotti. Peccato che la buona idea ha avuto una pessima realizzazione - scrive Giampaolo Giannelli, esponente mugellano di Forza Italia. - Quali sono i problemi? Anzitutto ricordiamo che molti Sindaci, paventando il “rischio assembramenti”, avevano chiesto alla Regione Toscana di poter distribuire a domicilio le mascherine, come fatto per quelle distribuite gratuitamente nei Comuni nel-

le scorse settimane, con l’ausilio dei volontari delle associazioni. La Regione ha detto no (primo errore, in quanto il sistema aveva funzionato). Il secondo errore è clamoroso; mentre nelle Farmacie, correttamente, si chiede la tessera sanitaria per spuntare il nominativo, in modo da dare 1 pacchetto per ogni persona, nei supermercati non avviene. Si tratta - prosegue l’esponente Azzurro - di una falla clamorosa, che permette alle persone (scorrette) di accaparrarsi di più lotti, mentre molte persone ne sono ancora sguarnite. Anche ieri tanti in Mugello ci

Mugello – Valdisieve Buoni spesa Aiuti concreti dalle Amministrazioni

Continua sul territorio del Mugello e della Valdisieve la distribuzione dei buoni spesa. Molti comuni hanno riaperto le domande per richiederli. Il punto della situazione in alcuni Comuni A Barberino di Mugello la distribuzione è iniziata giovedì scorso, 16 aprile, e i beneficiari vengono contattati direttamente dagli Uffici Comunali per le modalità del ritiro. Sono quattordici gli esercizi commerciali che hanno accolto l'invito del Comune di Barberino e la lista, che potrà essere integrata, è consultabile sul sito del Comune.Nel Comune di Londa è stata assegnata la seconda tranche di buoni spesa, mentre il Comune di Rufina è impegnato in questi giorni nella distribuzione della terza quota; tutte le informazioni sono consultabili dai siti dei Comuni. Da Londa, il Sindaco ricorda che sono state attivate anche altre forme di sostegno, come il banco alimentare indipendente dal buono spesa, per il quale basta contattare la Misericordia. A Borgo San Lorenzo la consegna dei buoni spesa è stata affidata ai volontari VAB Mugello ed ANPAS; inoltre il Comune ha attivato un conto corrente per le donazioni dedicato all’acquisto di generi di prima necessità, l'Iban del conto dedicato “Comune di Borgo San Lorenzo – Donazioni emergenza Covid-19” (Banca Intesa Sanpaolo) è il seguente: IT51 N030 6937 7511 0000 0300 018. “Grazie – ha scritto il Sindaco Omoboni - al grande lavoro degli Uffici Comunali in pochi giorni, sono state raccolte oltre trecento domande, esaminate tutte, stilata la prima graduatoria e distribuiti i buoni, con il prezioso aiuto dei volontari della Protezione Civile. 277 famiglie hanno beneficiato dei buoni, per un importo medio di 250 euro a famiglia. La prossima settimana saranno riaperti i termini per la presentazione delle domande, per chi ovviamente non li ha già ottenuti”. Anche a Dicomano hanno riaperto le domande per i buoni spesa per chi non ne ha usufruito. Sarà agevolato chi ha richiesto la sospensione del mutuo prima casa ma non l'ha ottenuta o ancora non è stata autorizzata. "Il fondo è stato incrementato di oltre 6.000 euro e questo è stato possibile grazie alle oltre 100 donazioni ricevute tramite la raccolta solidale on line. Un ringraziamento sincero va a tutti i cittadini, a tutti coloro che con generosità hanno contribuito e ci permettono così di poter raggiungere più persone e famiglie che in questo momento si trovano in difficoltà", sottolinea il sindaco Stefano Passiatore.

hanno segnalato l’impossibilità di reperire le mascherine tanto nei supermercati quanto nelle Farmacie; io stesso ho fatto, a Dicomano, due tentativi a vuoto. Non entro nel merito della qualità delle stesse, non avendole, appunto, per ora viste e provate. Molti si sono lamentati della scarsa qualità del prodotto continua Giannelli - e anche se qualcuno può dire “a caval donato non si guarda in bocca”, pero che il prodotto sia perfetto; con la salute non si scherza. Auspico quindi - conclude l’esponente di Forza Italia - che la Regione Toscana

risolva celermente le carenze, perché strombazzare con clamore un’iniziativa come questa, portandola poi avanti con difficoltà, non depone certo a favore della stessa. Tanto più che dal 18 aprile è in vigore ovunque, per gli spostamenti esterni, giustamente, l’obbligo delle mascherine, unico presidio al momento, assieme al distanziamento sociale, che evita il propagarsi del Coronavirus. Concordo su tutto questo; ma occorre allora – conclude Ginnelli -mettere i cittadini nelle condizioni di proteggere se stessi e gli altri. Non solo di fare proclami”.

Mugello e Valdisieve Al via le domande per il contributo affitto

Nei Comuni di Dicomano, Vicchio, Londa, Pelago, Pontassieve, Rufina e San Godenzo sono state aperte le domande per usufruire del contributo affitto. Possono far domanda quei nuclei familiari, lavoratori dipendenti o autonomi, che per la crisi da emergenza Covid hanno subito una riduzione di reddito di almeno il 30%. Per altri comuni daremo notizie sul nostro sito www.ilgallettosteriaegiornale.it Nel Comune di Dicomano, dal 22 aprile, via al contributo straordinario, stanziato dalla Regione Toscana, per il pagamento dell'affitto, rivolto a famiglie in difficoltà. In mancanza di certificazione ISEE, si può indicare sulla domanda il numero di protocollo della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica, che sicompila e presenta direttamente sul portale INPS o tramite CAAF) Avviso e ulteriori informazioni sul sito istituzionale del Comune. Il Comune di Vicchio ha approvato nei giorni scorsi i criteri per assegnare il contributo per pagare l’affitto e predisposto l’avviso pubblico e il modulo per fare la domanda, che si trovano sul sito del Comune, dove ci sono anche tutte le istruzioni per come presentarla. Le domande possono essere presentate dal prossimo lunedì 20 aprile e fino al 15 maggio. Anche nei Comuni di Londa, Pelago, Pontassieve, Rufina e San Godenzo si è aperto il bando per il contributo straordinario all’affitto previsto dalla Regione Toscana. Le domande potranno essere inviate da giovedì 23 aprile fino al 13 maggio. Le informazioni e i moduli sono reperibili online sulle reti civiche delle singole amministrazioni. Per presentare domanda è necessario essere residenti sul territorio comunale, avere un valore Isee del nucleo familiare non superiore a 28.684,36 euro ed essere titolari di un regolare contratto di locazione a uso abitativo per l’alloggio in cui è posta la residenza. Non potranno fare richiesta i nuclei familiari già assegnatari degli alloggi Erp.

anche nei prossimi giorni e per smaltirle in modo corretto nei cestini e non per terra.

Mugello Continuano i controlli della Polizia municipale

L’unione dei Comuni del Mugello fa sapere che la polizia municipale continua a essere impegnata su tutto il nostro territorio nei controlli sull’osservanza dei divieti e restrizioni previsti dalle disposizioni governative contro il Covid-19. I controlli sono condotti in parallelo con quelli delle forze dell’ordine.

Borgo San Lorenzo Da martedì i tamponi “drive through sono arrivati anche in Mugello “

Grazie alla collaborazione tra Usl Toscana Centro e la Rete degli ambulatori delle Misericordie, anche a Borgo San Lorenzo, di fronte agli ambulatori in Piazza Dante 63, dal pomeriggio del 21 aprile, sarà possibile effettuare tamponi Covid 19 con la metodologia “drive through”. Una iniziativa, che vede coinvolte Fondazione Estote Misericordes, lo Studio infermieri Auxilium e Misericordia di Borgo San Lorenzo, con personale infermieristico e volontari che saranno a disposizione per effettuare i tamponi alle persone che verranno indirizzate giornalmente da USL Toscana Centro.I tamponi vengono effettuati in tutta sicurezza all’interno delle proprie auto semplicemente abbassando il finestrino alla richiesta specifica dell’operatore sanitario. I soggetti interessati, contattati preventivamente per informare su orari e metodologia di prelievo, verranno identificati mostrando, a finestrini chiusi, il proprio documento di identità agli operatori. I tamponi sono assolutamente gratuiti, ed i risultati verranno successivamente comunicati agli interessati direttamente da Usl Toscana Centro. Si precisa, a scanso di equivoci, che i tamponi saranno eseguibili soltanto ai soggetti indirizzati da USL Toscana Centro.

Mugello Riaprono alcuni Uffici Postali del territorio

Hanno riaperto in questi giorni, seppur con orari limitati, gli Uffici Postali di Pomino, Pratolino e Bivigliano, Scarperia e Sant’Agata, Luco, Ronta e Panicaglia, Galliano. Il Sindaco di Rufina, Vito Maida, ha comunicato la riapertura dell’Ufficio di Pomino: “Finalmente una buona notizia per i residenti della frazione di Pomino. Poste Italiane fa sapere che a partire dal 20 aprile saranno riaperti 38 uffici postali della provincia di Firenze. Nell’elenco che Poste Italiane ha comunicato c’è l’ufficio postale di Pomino . La riapertura degli uffici postali della provincia di Firenze è stata possibile anche grazie all’adozione di idonee misure di sicurezza. Finalmente si conclude il disservizio per i nostri concittadini residenti nella frazione”. Anche il sindaco di Vaglia, Leonardo Borchi, ha comunicato ai cittadini che da lunedì 20 aprile, al mattino sono aperti l’Ufficio postale di Pratolino (il lunedì, mercoledì e venerdì) e l’Ufficio postale di Bivigliano (il martedì, mercoledì e giovedì). Nel Comune di Borgo hanno riaperto gli uffici postali di Ronta, Luco e Panicaglia. Nel Comune di Barberino l’Ufficio di Galliano è stato il primo a riaprire già da lunedì scorso. Infine, da martedì 21 aprile hanno riaperto gli Uffici Postali di Scarperia e di Sant’Agata. Avranno aperture solo in alcuni giorni della settimana, al mattino: Scarperia (Martedì, Mercoledì e Giovedì), Sant’Agata solo il Martedi. (P.J.)


4 Mugello e Coronavirus

Sabato 25 Aprile 2020 Il Galletto

Barberino di Mugello

Il nido comunale Pollicino e la didattica a distanza gratuita per le famiglie

Il servizio gratuito, attivo da lunedì 20 aprile, è stato messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Barberino per tutte le famiglie dei bambini e delle bambine che frequentano l’asilo nido comunale Pollicino Nido d’Infanzia. Il personale educativo della “Cooperativa Con Voi”, attuale gestore della struttura, ha proposto infatti un’iniziativa che cerca di mantenere un legame tra il progetto pedagogico ed educativo del Nido da una parte, e i bambini e le fami-

glie dall’altra, offrendo spunti, consigli e suggestioni per vivere l’ambiente casalingo come un luogo di benessere e condivisione tra grandi e piccini. La proposta, rivolta a tutte le famiglie è dunque quella di creare uno spazio sicuro, a distanza, facendosi aiutare dalle tecnologie. In particolare verranno utilizzate le funzioni aggiuntive di Google, che potranno essere fruite con facilità, ma anche la piattaforma Zoom, o il semplice contatto telefonico e il sistema di messaggeria istantanea Whatsapp,

oltre ai canali social della cooperativa. Non sarà necessario per le famiglie collegarsi in momenti specifici, che magari poco si adattano con la routine quotidiana, ma che invece potranno accedervi a piacimento. Ecco quindi canzoni e filastrocche, attività varie come letture animate e narrazioni, attività motorie, attività espressive, suggestioni per stare bene in casa, senza dimenticare l’importanza del pranzo educativo. “Un tentativo, il nostro, - commenta l’Assessore alle poli-

tiche educative e scolastiche del Comune di Barberino Antonella Martinucci -, di essere “vicini anche da lontano”, in questo tempo così nuovo e difficile per tutti. Ci è sembrato particolarmente importante includere nei progetti di ‘Didattica a distanza’ anche la fascia 0-6 e per questo mi preme ringraziare la disponibilità della Cooperativa Con Voi e delle educatrici, che ci hanno sottoposto un progetto articolato, consapevole e soprattutto attivabile in tempi ristretti”.

Borgo San Lorenzo

Pronto Biblioteca Al via il servizio di prestito libri a domicilio

Leggere un libro per far passare le ore, per nutrire la mente, per viaggiare o per stimolare i bambini, per dare valore al tempo. Il Comune di Borgo San Lorenzo, grazie alla collaborazione dell’Associazione Amici delle Biblioteche, ha deciso di attivare il progetto “Pronto Biblioteca”: prestito di libri con

consegna a domicilio. Obiettivo dell’iniziativa: rimanere uniti tramite la cultura, valorizzare la propria Biblioteca comunale (chiusa da oltre un mese, anche se comunque attiva e accessibile h24 tramite medialibrary e la consultazione on line del patrimonio) e prepararsi al dopo cercando

Borgo San Lorenzo Non solo sangue. I donatori Fratres hanno regalato mascherine al Centro Trasfusionale

I donatori di sangue Fratres e giovani Fratres di Borgo S Lorenzo, insieme all’Erboristeria Zefiro della Galleria del Centro Commerciale Mugello/Coop, hanno donato delle mascherine al Centro Trasfusionale Sangue dell’Ospedale di Borgo San Lorenzo, con referente il Dott. Franco Vocioni. Le mascherine donate, conformi alla Circolare Ministeriale, sono in tessuto lavabile e riutilizzabile.

Borgo S. Lorenzo Dal Sindacato degli Agenti di Assicurazione SNA 1.000 mascherine per i cittadini

Giovedì 16 aprile, è stato accolto dal Sindaco Paolo Omoboni, Massimo Bonanni consigliere provinciale Sna, Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione, la storica e più rappresentativa associazione di categoria degli agenti di Assicurazione professionisti italiani che spiega così l’iniziativa: “Date le circostanze e visto l’accorato appello del Sindaco abbiamo pensato alle mascherine: sono 1.000 per Borgo San Lorenzo e 1.000 per un altro Comune del Valdarno. È un modo per stare vicini alla cittadinanza in un momento così complicato”.

Scarperia

Consegnati dalla Misericordia 118 pacchi alle famiglie in difficoltà

E il lavoro dei volontari continua. Attiva una seconda postazione. Continua la distribuzione di alimenti a chi è in temporanea difficoltà da parte dei volontari di Misericordia e Parrocchia di Scarperia, anche grazie al contributo di ulteriori donazioni . Nelle prime due settimane sono stati consegnati 118 pacchi. Da sabato 25 aprile sarà attiva ogni sabato un’ulteriore distribuzione a S.Agata sul piazzale d’ingresso alla Pieve, dalle ore 10 alle 12.

in qualche modo di ritrovare delle piccole forme di normalità. Il servizio è riservato agli iscritti residenti nel comune di Borgo San Lorenzo. Il catalogo può essere consultabile alla pagina https://easy. uc-mugello.fi.it/ e le preno-

tazioni si possono effettuare tramite la App della Biblioteca, SDIMM-App, scaricabile da Apple store o play store. Per chi non avesse le credenziali o avesse bisogno di un supporto per utilizzare la App può richiedere tutte le

informazioni necessarie tramite mail a biblioteca@comune.borgo-san- o al numero 055.8457197 il lunedì ed il mercoledì dalle 9 alle 12. Si potrà richiedere al massimo 5 libri in prestito. La consegna sarà effettuata, una volta

a settimana, in tutta sicurezza, dai volontari dell’Associazione Amici delle Biblioteche, i libri saranno lasciati fuori casa in una busta chiusa. Per chi avesse volumi da restituire può farlo contestualmente alla consegna.

Rufina

Il servizio di sanificazione continua, il sindaco: “Ringrazio A.E.R per la disponibilità”

Il sindaco di Rufina Vito Maida: “Il Servizio di sanificazione e disinfettazione continua su tutto il territorio comunale. Nonostante la situazione sull’emergenza Coronavirus sembri in miglioramento, per noi è importante effettuare servizi di sanificazione di strade, marciapiedi, arredi urbani, giardini pubblici ecc. A Rufina il servizio continuerà finché l’emergenza non è finita. A tal proposito ricordo che il servizio viene effettuato senza l’obbligo di spostare le auto. Il servizio di spazzamento meccanizzato è sospeso fino a nuo-

ve disposizioni. Ringrazio Aer per la disponibilità e la professionalità dei propri dipendenti, sempre in prima linea a servizio della nostra comunità. Un ringraziamento particolare a Alessandro Rucci per le splendide fotografie”.

Segue dalla prima - Polemiche mugellane Orti sì orti no? Intanto riaprono gli orti sociali a S. Piero

... da solo. Il distanziamento sociale è assicurato e ci si rilassa. Perché non si può fare? Certo che sarebbe una bella cosa. Ma come sempre dai un dito e ti prendono un braccio. L’altro giorno i carabinieri hanno fermato un famiglia che da Scandicci andava a fare l’orto a Casaglia. A San Piero hanno fatto la spesa e poi sono andati dal Lisi a prendere i sacchi di concime e qualche seme. Per me quelli sono ancora a Casaglia. E vigili e carabinieri di episodi del genere ce ne hanno segnalati diversi. Mettono tutti in difficoltà, come se non ce ne fossero già abbastanza. E allora come si fa? Ho scritto al Prefetto per poter fare un’ordinanza più restrittiva. L’orto lo fa chi ce l’ha nel proprio comune o al massimo nel comune accanto. Basta girate e fine settimana a spasso per la Toscana. Per ora il Prefetto non mi ha risposto. Spero lo faccia presto. E’ venuta fuori anche la questione degli orti sociali che sono rimasti chiusi E’ un’altra stranezza. Chi ha l’orto suo può andarci, chi coltiva quello del Comune no. Per gli orti di San Piero ho potuto risolvere il problema. Da lunedì saranno riaperti, ovviamente con tutte le misure di distanziamento: una persona e non due per ciascun orto, turni tra orti vicini; Su 80 orti in un giorno potranno esserci non più di 20 persone. Come altri Sindaci, con il provvedimento, ho ribadito il divieto ad andare nelle seconde case, che si deve rientrare in giornata e che a fare l’orto ci va una persona sola e non la famiglia.”

Segue dalla prima

In cerca di prugnoli Multa e niente funghi

...contenimento della diffusione del Covid 19. Le due persone sanzionate, di Anghiari, erano in macchina verso la Beccia (sotto il Santuario) e hanno dichiarato di essere in giro per vedere se usciva una specie di funghi tipicamente primaverile, i prugnoli. L’ ente ricorda che nel Parco è pienamente vigente la normativa nazionale sull’emergenza sanitaria e che la ricerca di funghi, sia nel territorio protetto sia fuori, non è ritenuta ragione giustificata di spostamento. Anche nei prossimi giorni, fatte salve modifiche di legge, la situazione non cambierà, per cui la sorveglianza Parco e, in generale, i Carabinieri Forestali, così come le altre forze dell’ordine e di polizia locale, saranno costretti a contestare le sanzioni a coloro che si spostassero alla ricerca di funghi. Si ricorda l’iniziativa #iorestoacasa, promossa dall’ente, e si richiama al sito www.parcoforestecasentinesi.it, anche per approfondire la conoscenza di questa straordinaria area protetta, in attesa di poterla tornare finalmente a visitare.


Sabato 25 Aprile 2020 Il Galletto

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Attualità

Sabato 25 Aprile 2020 Il Galletto

Firenzuola

Questa estate torna il sudicio al Pago

La discarica di montagna de Il Pago si riattiva in estate. In apertura il quinto lotto.

A essere precisi Firenzuola non sarebbe nemmeno in Toscana ma il medioevo creò bizzarre risultanze di conflitti e armistizi e così, per chi come me, è ignorante in materia, si deve sapere che Firenzuola è più in Romagna che in Toscana. Vede più l’Adriatico che il Tirreno. Io non ci sono mai stato ma deve essere un posto bellissimo e spero di andarci presto. Intanto la PROLOCO ci spiega come ci sia una “piccola Firenze” oltre l’Appennino. “Firenzuola: Terra nuova della Repubblica Fiorentina. Voluta dal Consiglio della Repubblica nel 1306, la città di Firenzuola sarà fondata nel 1332 e compiuta com’è oggi nel 1502 da Antonio da San Gallo il Vecchio… Gli Ubaldini, consorteria feudale che dominava il Mugello e le “Alpes Ulbadinorum”, di origine longobarda, sono arrivati ad avere nell’ambito del Comune di Fi-

renzuola 32 castelli, dei quali ne è accertata la presenza da inconfondibili tracce, celate su romiti crinali e nei boschi del territorio. Questa forte presenza feudale e conservatrice, determinò il conflitto con l’espansione mercatile di Firenze. Iniziato nel 1200 e terminato ufficialmente nel 1373, che aveva portato nel 1306 alla decisione di fondare due terre nuove: Scarperia e Firenzuola.” Dagli Etruschi alla Linea Gotica le terre sono piene di storia e di sangue disperso per monti e valli, anche dalle parti di Firenzuola. La Storia magari la conoscete, anche se ricordare le radici fa sempre bene, ma la storia (con la minuscola) per la quale, dopo che negli anni 80 era nata la discarica comunale, negli anni 90, a qualcuno venne in mente che faceva comodo avere una discarica di rifiuti solidi urbani per la Toscana centrale, a quasi 600 metri di al-

Innovazione Un Mugellano imprenditore digitale

In questo momento di blocco generale finalmente arriva una buona notizia proprio dal Mugello. Il barberinese Paolo Brogi, ha deciso di fondare Go home.online, il nuovo portale immobiliare che opera nella rivalutazione dei beni immobili. La logica innovativa della piattaforma è garantita dalla qualità dei servizi ottenibili e questo è stato possibile ponendo al centro dei vari processi delle compravendite gli agenti immobiliari. A causa delle ultime crisi di mercato stiamo assistendo ad una svalutazione immobiliare. Proprio per questo Go home.online è riuscita a realizzare un metodo che garantisca il massimo risultato possibile, sfruttando nuove tecniche di vendita e mettendole a disposizione dei professionisti. Tramite la piattaforma vengono semplificati tutti i passaggi che compongo una compravendita iniziando dalla ricerca di un professionista, il reperimento e la redazione della documentazione è capillare e rapido grazie alla partnership con Value-Re, la gestione delle pubblicità e l’ottimizzazione delle visioni sono state pensate per ridurre le perdite di tempo. Senza alcun dubbio uno dei punti di forza può essere identificato nel metodo di contrattazione sicuro e dinamico, tramite il quale è possibile presentare offerte da più luoghi e realizzare il massimo prezzo di vendita, stiamo parlando delle Aste Online. Paolo ha dichiarato che non si aspettava di riscontrare subito un forte interesse dal settore immobiliare, E invece il blog WeAgentz, premiato come miglior blog immobiliare nel 2017, ha deciso di realizzare un’intervista esclusiva al Founder di Go home.online, svelando qualche curiosità. Il lancio ufficiale della piattaforma web è previsto per il 4 maggio 2020, ma è possibile fin da subito ottenere l’accesso prioritario e grandi benefici compilando la landing page.

Dicomano Il Comune cerca due giovani per il Servizio civile

Il Comune di Dicomano cerca due giovani per seguire il progetto Botteghe della salute di Anci Toscana. Se hai tra i 18 e i 29 anni e vorresti fare un anno di servizio civile, presenta la tua candidatura on-line, ma affrettati; hai tempo fino alle ore 14,00 di lunedì 20 aprile, praticamente domani l’altro. Ai giovani in servizio civile spetta un assegno mensile pari a 433,80 euro.

Marradi Rinnovo della rete idrica e rifacimento di marciapiedi, riapre il cantiere Hera

Dopo un mese di stop, in attesa che si esaurisca il periodo di “lockdown” e prenda avvio una sicura “Fase 2”, a Marradi, Hera riapre il cantiere per il rinnovo della rete idrica. Un intervento che si ricollega all’azione di riqualificazione del centro storico che persegue l’Amministrazione comunale, in quanto è previsto il rifacimento di ulteriori tratti di marciapiedi con abbattimento delle barriere architettoniche. Il cantiere di Hera, avviato a metà febbraio, in accordo con il Comune per il rinnovo delle reti idriche nel centro storico di Marradi, era infatti stato sospeso il 17 marzo a causa dell’emergenza Coronavirus. A partire da lunedì 20 aprile i lavori riprenderanno. È previsto, in due fasi, il rinnovo di 350 metri di rete dell’acquedotto importo complessivo di circa 150.000 euro -: in questa prima, il cantiere coinvolge tutto il perimetro di Piazza Scalelle, per poi spostarsi sul lato est di via Fabbroni (quello non interessato dai lavori dello scorso anno); Questo primo intervento terminerà entro il mese di maggio. A seguire, nel mese di giugno, si proseguirà nella località Biforco per il rinnovo della rete dell’acquedotto in via Guadagni. È compreso anche il rifacimento dei relativi allacciamenti degli utenti. Le nuove tubazioni saranno sostituite alle precedenti e posate al di sotto dei marciapiedi, che verranno contestualmente rinnovati in pietra come nei lavori precedenti del centro storico. Come da richiesta dell’Amministrazione comunale verranno realizzate tre nuove rampe per l’accesso disabili all’area pedonale. Il tratto che verrà sostituito è ormai vetusto e per prevenire possibili future interruzioni del servizio causate da rotture, e quindi disagi ai residenti, Hera ha deciso di sostituirlo interamente.

tezza e a oltre 2 ore (per un camion) da Firenze, è più complessa. Sta di fatto che la discarica de IL PAGO ha funzionato fino a riempire 4 lotti di terreno argilloso (necessario per ridurre il danno di una ferita comunque indelebile in una terra preziosa) e recentemente dalla Regione Toscana si è dato il consenso anche a realizzare un quinto lotto. Presto torneranno le file di autotreni su per i monti... a meno che il TAR... Infatti, salvo imprevisti, e salvo TAR, il LOTTO 5 dovrebbe essere pronto prima dell’autunno e questo è stato confermato anche nel vertice tenutosi lo scorso 24 febbraio in Regione a Firenze, presenti Assessore all’Ambiente Federica Fratoni, Hera Ambiente Spa, ATO TOSCANA CENTRO, ALIA SPA e Comune di Firenzuola, rappresentato dal Sindaco Buti e dal Vice Sindaco Guidarelli. Presenti anche esponenti del “Comitato Firenzuola no discarica Il Pago”.Nel comunicato

del succitato comitato si legge fra l’altro: “L’Assessore Fratoni ha dichiarato, a nome della Giunta Regionale, la volontà politica alla non attivazione del VI lotto della Discarica, dopo aver proceduto, come ben noto, all’autorizzazione del V lotto, attualmente oggetto dei lavori preparatori al conferimento dei rifiuti, e su cui è ancora pendente il ricorso al TAR del Comitato, che sarà a breve discusso. Tutti gli attori presenti, quindi anche Hera, ATO TOSCANA CENTRO e ALIA Spa hanno espresso il loro favore alla non attivazione del VI lotto, convenendo di mettere a verbale tale unanime posizione. Il Comitato ha poi ottenuto l’impegno che Verbale venga recepito con Delibera dalla Giunta Regionale.” Pertanto sembrerebbe sventata almeno l’ipotesi di realizzare anche il SESTO lotto della discarica. Il comitato promette di vigilare ma intanto la tragedia causata dal COVID-19 ha rinviato le ele-

zioni regionali e vedremo in futuro cosa accadrà. L’attuale giunta regionale ha deciso di cancellare la realizzazione dell’Inceneritore con Recupero di Energia di Case Passerini e la Toscana e i suoi cittadini spendono un capitale per inviare i rifiuti della ATO CENTRO a discariche più o meno lontane per raggiungere le quali viaggiano circa 10mila camion all’anno per molte migliaia di chilometri. Ogni giorno da Firenze Case Passerini parte una fila di camion che, se allineata, sarebbe lunga circa 4 chilometri. Quanto costi anche in termini di traffico e inquinamento, oltre al costo da pagare a chi riceve i rifiuti, per esempio Peccioli, ma anche il termovalorizzatore di Bologna Granarolo, non è noto ma lo trovate infilato nella bolletta TARI. La plastica è riciclabile al cinquanta per cento, tanto per fare un esempio, e i rifiuti, ora probabilmente diminuiti per il blocco

delle attività, non diminuiranno, anzi, auguriamoci che aumentino almeno come segnale che l’economia riprenda a girare. Poi ci dedicheremo alla riduzione. Ora siamo leader del riciclo ma solo di una parte. I modi per chiudere il ciclo dei rifiuti, la cosiddetta “economia circolare”, sono solo DUE: DISCARICA O INCENERITORE (magari ultratecnolgico).Pertanto la Regione Toscana ha scelto le discariche. Uniche eccezioni sono gli inceneritori di Livorno e Poggibonsi che lavorano tranquilli per fortuna anche perché il sindaco grillino che aveva annunciato la chiusura a Livorno per il 2021 è finito fuori dalla scena. Sulla ipotesi di portare tutti i rifiuti ATO Centro a Livorno non ci pronunciamo almeno fino a quando non sarà inventato il teletrasporto, ma forse allora la plastica non si userà più. Lo sapranno i nostri pronipoti nell’anno 2100 o giù di lì.” Claudio Gherardini

Ospedale del Mugello

Le valutazioni di un tecnico sui prossimi lavori L’ingegner Fausto Giovannardi c’invia questa nota a proposito degli interventi antisismici programmati per il nostro Ospedale. Ho letto con interesse l’articolo di Sandra Cerbai, che non conosco, sull’Ospedale del Mugello e vorrei dare un contributo al dibattito, in quanto persona informata sui fatti, essendo stato dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Borgo San Lorenzo, che non aveva comunque competenza sull’appalto, negli anni in cui l’ospedale fu ultimato, nonché ingegnere specialista in costruzioni antisismiche. A quei tempi esisteva già una normativa antisismica ed un buon livello di progettazione tecnica, oltre a un controllo dei materiali impiegati, cosa che ho potuto verificare direttamente nella ex Pretura, coeva all’ospedale e su cui abbiamo eseguito un intervento innovativo con controventi dissipativi, con un costo modesto, in un momento in cui tutti preferivano demolire e ricostruire. L’analisi della vulnerabilità sismica delle strutture dell’ospeda-

le, obbligatoria dal 2005, che sarà stata sicuramente eseguita al fine di poter prendere una decisione, deve aver confermato quanto sopra, se si è giunti alla decisione di adeguarlo e l’aver predisposto un appalto per la progettazione di un intervento di retrofitting con l’isolamento alla base, non può che scaturire da una verifica preliminare che ne abbia accertata la fattibilità. Premesso questo è opportuno dire che praticamente tutti i nuovi ospedali vengono progettati con l’isolamento alla base, cioè con dispositivi che disaccoppiano il movimento del terreno, generato dal sisma, da quello dell’edificio, che quindi rimane “fermo” durante il terremoto. A questo deve aggiungersi un dato oggettivo: il costo di un adeguamento è nettamente inferiore alla costruzione di un nuovo edificio, oltre al fatto di essere realizzabile mantenendo l’operatività dell’Ospedale, riducendo quindi i tempi di messa in sicurezza, che nel caso di una nuova costruzione (nella realtà italiana) sarebbe-

ro ovviamente molto più lunghi. Oramai nel mondo, ma anche in Italia e pure in Toscana, interventi di questo tipo sono diffusi e vi sono imprese ben preparate per farlo, disponendo dei macchinari, delle tecniche e dell’esperienza per tagliare i pilastri al piano interrato e posizionarvi gli isolatori sismici. Leggo inoltre dell’assegnazione dell’appalto per la progettazione, di cui vi era già stata un’anticipazione da parte del sindaco Omoboni, ma nell’articolo viene indicato anche il ribasso del 42,30% con cui è

stato assegnato e questo, se è vero, non può passare sotto silenzio, e non può destare che preoccupazione. In Italia si continua a procedere negli appalti pubblici con le gare al massimo ribasso, per poi assistere a lavori che non finiscono mai, salvo per poi ricorrere quando un lavoro deve essere fatto (vedi ponte di Genova), ad un commissario che può operare al di fuori di ogni regola. Non si può continuare così credendo di fare l’interesse pubblico, perché invece si sta distruggendo il lavoro, su cui si basa la nostra costituzione. Fausto Giovannardi

Vicchio - Dicomano

Si farà l’inchiesta pubblica sull’impianto eolico

La Regione accoglie la richiesta d’inchiesta pubblica del Gruppo “Dicomanocheverra’” Soddisfazione da parte del gruppo consiliare Dicomanocheverrà (Barlotti, Lanzini, Ticci), perché la Giunta Regionale lo scorso 14 Aprile accolto la richiesta d’inchiesta pubblica come prevede la legge regionale e una proroga dei termini con riferimento al progetto di Impianto Eolico Monte Giogo di Villore. “Mi sembra una decisione di buon senso - commenta Laura Barlotti - come si poteva pensare visto l’impatto devastante sul territorio di questo progetto che non fosse garantito che tutte le posizioni in merito, fa-

vorevoli e contrarie, potessero essere adeguatamente ascoltate e valutate? A questo servirà l’inchiesta pubblica per la quale sarà fatta un’apposita commissione. Siamo infatti davanti a un progetto di natura puramente speculativa presentato da una società privata di Verona ai sindaci dei comuni di Vicchio e Dicomano che ci sono sembrati fin dall’inizio chiaramente favorevoli a questo intervento. Quindi non potevamo che attivarci in tal senso. Si tratta infatti di un progetto chiaramente incompatibile con il nostro territorio e tutto questo deve emergere in modo chiaro”.

“Non solo - continua la Capogruppo di Diciomanocheverrà - si tratta anche di un progetto oramai superato che non è affatto chiaro a chi porterà dei benefici. Di sicuro i benefici non saranno né per l’ambiente né per la popolazione”. Al contempo, con riferimento anche alla fase di consultazione come aveva sempre richiesto Dicomanocheverrà, vista l’eccezionalità del momento in corso che causa Covid 19, non consente di potersi riunire, informare, partecipare a incontri etc., la Regione ha stabilito che i 90 giorni dell’inchiesta pubblica decorrano dal 16 maggio e che eventualmente potranno essere ag-

giornati a fronte di altri provvedimenti di livello nazionale relativi all’emergenza sanitaria in corso”. “Tutto questo - continua Barlotti - consentirà anche di poter discutere in modo un po’ piu’ adeguato visto anche che il progetto non interesserà solo i comuni di Dicomano e Vicchio, ma molti altri comuni, specie per la viabilità ma non solo, quali Barberino, Scarperia e San Piero, Rufina, San Godenzo. Cose di questo tipo devono essere affrontate con i tempi dovuti e non calate dall’alto con tanto di propaganda, ma informando in modo adeguato e trasparente e avendo a cuore il territorio”.


Lettori e società

Sabato 25 Aprile 2020 Il Galletto

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Coronavirus

Una lettera sconvolgente Il Calvario del Dottor Iannucci

Repubblica ha pubblicato, martedì 21 aprile, nella rubrica di Concita De Gregorio, la lettera di Lucia Barbieri, moglie del Dottor Iannucci, medico a Scarperia e San Piero ucciso dal Coronavirus. La cronaca della malattia e della morte del dottore è scioccante e non deve passare sotto silenzio. Per questo la riproponiamo ai nostri lettori, che, qui in Mugello, hanno conosciuto il dottor Iannucci e sanno come si è prodigato prima di morire. “Sono la moglie del dottor Giandomenico Iannucci, primo medico dell’area fiorentina a perdere la vita per il Coronavirus. Mio marito ha accusato i primi sintomi a febbraio, forse si è contagiato quasi subito, è stato mandato allo sbaraglio senza i presidi di protezio-

ne necessari, pur portando lui la mascherina chirurgica, ma come è ormai noto a tutti non protegge chi la indossa”.“Il decreto di epidemia è del 31 gennaio ora so che andava subito detto di non fare visite a domicilio. I medici andavano dotati subito di presidi protettivi, mascherine, camici, occhiali, ma questi sono arrivati molto dopo. All’inizio di marzo mio marito ha contattato il collega dell’ufficio di igiene al quale ha descritto i sintomi, il collega ha detto che se non era stato in contatto con ‘positivi’ era superfluo il tampone, con questa decisione si sono persi giorni che avrebbero potuto fare la differenza”. “Il 16 è peggiorato, è stato ricoverato, il 17 mi ha mandato un messaggio: fatto tampone è Co-

vid. E’ andato in terapia intensiva ed è morto il 2 aprile. Io sono stata contagiata? Il 18 marzo avevo chiamato l’ufficio di igiene per avere il tampone, dialogo kafkiano: ‘Dica al suo medico che faccia la richiesta. ‘Il mio medico è ricoverato’. ‘Eh sì questo è un bel problema’. Un collega di mio marito me lo ha fatto fare, dopo 4 giorni, il 23 marzo la comunicazione arriva alla mail di mio marito, ma io che ero positiva l’ho saputo solo il 30 dopo aver chiamato di nuovo l’Ufficio di igiene”. “Meno male che i colleghi di mio marito mi avevano comunque avviato la cura. Io penso che dovessero cercarmi anche con i carabinieri per avvertirmi, no? Dopo ripetute richieste il 10 aprile sono venuti a fare il tampone di

controllo, ma il risultato dove andrà? Al medico di base, mio marito, che è morto, o forse alla sostituta, che però non l’ha ricevuta. Non basta”. “Casa mia andrà sanificata, ma a spese mie. E la Asl di Scarperia, proprietaria dello studio di mio marito, so che mi chiederà l’affitto, mentre la Misericordia di San Piero a Sieve, secondo studio, mi ha già mandato la fattura. Il sindaco di Sesto Fiorentino, dove abito, mi ha detto che cercherà una soluzione. Io mi chiedo: ma quello di mio marito non è un infortunio sul lavoro? La verità è che si muore di Coronavirus e di burocrazia’. Lucia Barbieri Iannucci, Sesto Fiorentino, moglie del dottor Giandomenico Iannucci

Borgo San lorenzo

280 euro di multa. Andava a fare la spesa per lei e altri anziani

Stamattina mia madre di 72 anni ha preso la multa perché ha transitato per il parco della Misericordia di Borgo San Lorenzo. Giusto, è vietato passare dal parco. Dei vigili urbani hanno adempiuto alla legge in modo ligio e pedissequo, ineccepibile. Solo che mia madre vive da sola e stamattina con il car-

rello trolley della spesa era andata a fare la spesa (fatta una volta a settimana) per sé e per altri due anziani che vivono nello stesso condominio. Mia madre non guida, quindi fa tutto a piedi. Per accorciare la strada ha transitato per il parco che è chiuso da una transenna, con la mascherina e il trolley pieno. Ha visto altre persone in

bicicletta che hanno tagliato per il parco. Si è sentita chiamare e degli zelanti vigili non l’hanno redarguita dicendole di non accorciare più la strada di casa dal parco, ma le hanno fatto il verbale di 280€ (equivalente a 1/6 della sua pensione). Possiamo fare tutte le considerazioni del caso, che la

fortuna è cieca ma che la sfortuna ci vede bene, che il potere è forte sempre con i più deboli… Cito invece la considerazione di mia figlia “peccato nonna non sai andare in bici, se fossi stata in bici non te l’avrebbero fatta perché gli fa fatica correre”. Grazie per l’attenzione Lettera firmata

Borgo San Lorenzo

Come ripartire. Politica, economia e sanità dopo il coronavirus secondo il PD La segreteria del Circolo P.D. di Borgo San Lorenzo ha condiviso una riflessione stimolata dalla situazione drammatica ed eccezionale che stiamo vivendo in questi mesi. Una prima elaborazione di pensiero per un modello da offrire alla comunità e al partito come spunto di ri-partenza per cercare su nuove basi una risposta politica nella soluzione dei tanti problemi che ci stanno aggredendo. “Lo inviamo – si legge nel documento firmato PD Borgo San Lorenzo – con la richiesta di divulgare e come contributo al dibattito aperto, con l’obiettivo di approfondire e toccare in concreto anche i vari ambiti della realtà locale. Siamo chiamati a percorrere questo tempo ostile. Recentemente abbiamo provato a proporre una breve riflessione sulla ripartenza, una ripartenza rispetto alla quale la politica deve provare a recuperare un ruolo centrale ed assumere di nuovo e con forza la responsabilità di guidare la società in vista del un bene comune. Stiamo sperimentando un tempo davvero eccezionale ed è proprio in queste fasi storiche che dobbiamo cogliere l’occasione per un cambio di paradigma. Dovremo avere la forza e la lucidità, una volta superata la fase di emergenza, di operare per una transizione verso nuovi assetti economici e sociali. Dovremo mettere in campo azioni e scelte capaci di tutelare i beni comuni globali, proprio a cominciare dalla salute. Servirà un altro sguardo per ricominciare, per riprendere in mano la

situazione. Vivere la speranza come una necessità per la politica costretta ad un nuovo apprendistato, significherà archiviare alcune prassi oggi non più sostenibili. La pandemia ha rimescolato tutte le categorie e i vecchi punti di riferimento, costringendoci a ridefinire le nostre esistenze a partire da spazi e tempi che, improvvisamente, non sono più a misura o comunque non sono più di quella misura che credevamo immutabile. Questa esperienza ci sta cambiando, come ogni storica esperienza umana. Il virus ha evidenziato in maniera eclatante una crisi di sistema, un sistema che credevamo immutabile e addirittura ineluttabile. Invece la liquidità, specie a sinistra, non è stata letta come elemento di debolezza da modificare e redimere ed oggi la sfida in questo senso risulta non più rinviabile. Dobbiamo cambiare sguardo ed ammettere in primo luogo lo smarrimento che stiamo sperimentando. Uno smarrimento che dovrà però trasformarsi in reazione e ricostruzione. L’emergenza che stiamo vivendo riporta in primo piano la centralità della politica, della sua funzione primaria di autorevole agente che si prende cura della società, di dimensione che non può delegare il proprio ruolo ad altre istanze sociali e che deve utilizzare ed esercitare il potere in modo positivo. La politica dovrà rivalutare decisamente la concezione condivisa del lavoro, ridare senso a questa dimensione non solo come primario diritto costituzionale, ma anche come

domanda di senso che parta dal sostegno al reddito sino ad una ricostruzione di dignità a tutto tondo. Bisognerà ripensare il rapporto pubblico/privato, depurato da una opprimente e ingessante burocrazia, in modo da rimuovere quanto più possibile gli ostacoli che bloccano la realizzazione di ogni persona. La politica dovrà tornare a farsi carico senza incertezze dei problemi e dei bisogni della comunità, a cominciare dalla salute e da un sistema sanitario all’altezza di questa tutela, dalla formazione quindi dalla scuola e dalla sostenibilità ambientale. I sistemi finanziari dovranno sganciarsi da una logica prevalentemente speculativa e disporsi come strumento di politica pubblica al servizio del bene comune.Sanità allora, un sistema nazionale più coeso, sganciato dagli egoismi e da alcune inefficienze regionali, per tornare ad essere quel Servizio Sanitario Nazionale omogeneo e presente sul territorio a presidio della salute di tutti, senza distinzioni e distorsioni, all’altezza dei sistemi complessi che stiamo sperimentando. Lavoro come luogo di gratificazione e di autodeterminazione. Non più alla mercè dello sfruttamento votato al profitto speculativo, ma pilastro di un sistema pubblico/privato che si integra e si regola in modo equilibrato e fa della dignità, della giustizia sociale e della parità di genere requisiti fondanti. Cultura, formazione e istruzione come fondamenta per la rinascita di un paese moderno,

capace di offrire opportunità universali e fiducia nel futuro. Ambiente come occasione concreta di una nuova economia e di un nuovo sviluppo meno rapace, più equilibrato e rispettoso del pianeta, capace comunque di fornire occasioni di ricchezza relativa senza depredare e produrre guasti irreversibili che verrebbero pagati cari dalle future generazioni. L’occasione formidabile di ripensare una società sostenibile che superi la globalizzazione neoliberista per dispiegare un modello che utilizzi le nuove tecnologie, la digitalizzazione e l’efficienza dei sistemi piuttosto che il “consumo”. Europa come costruzione di un progetto solidale, competitivo su scala globale, ma autentico spazio di occasioni e responsabilità condivise, sia nei confronti dei propri cittadini, sia rispetto al fenomeno delle migrazioni, rimosso ancor più dall’orizzonte in questa drammatica fase. La sinistra riformista dovrà avere queste forti ambizioni, dovrà proporsi come guida nella costruzione di una nuova visione, di un nuovo paradigma senza farsi scippare l’iniziativa politica da truci sovranismi e ottusi egoismi. Le crisi sociali ed esistenziali sono spesso terreno fertile per ripiegamenti distruttivi e chiusure asfittiche. Noi dovremo fare di tutto, senza titubanze e balbettii perché ciò non avvenga. Ricominciare, riaprendo una storia quando proprio questa sembra volersi ripiegare su se stessa. Si tratta di una grande occasione, ma come tutte le occasioni deve essere colta”.

Borgo San Lorenzo La verità in tempo di virus

Luca Margheri, capogruppo di Cambiamo Insieme nel Consiglio di Borgo San Lorenzo, c’invia questa riflessione. Che cos’è la verità? Chiede Ponzio Pilato parlando con il Messia. Oggi dov’è la verità? Si parla e si scrive troppo, ma si agisce tardi e poco. È caduto l’uomo che vuole diventare Dio , che si sente onnipotente, che vuole il potere anche nel piccolo, il politico che tutto evoca a se’ , che si autoreferenzia , che si specchia nei social, (novello Narciso), nelle foto, senza alcuna serietà ed altruismo. Tale sentimento è stato soppiantato dall’ egocentrismo , ma adesso dall’altra parte c’è quella piccola entità biologica con caratteristiche da parassita che necessita di un “ altro”, non può far da solo il Virus, ha bisogno della cellula per replicarsi , ed ecco che questo ci fa riflettere su quanto poco noi contiamo nell’universo e che siamo polvere ed in polvere ritorneremo. Dunque ho letto, con rammarico, un articolo sul Galletto che evidenzia il ruolo fondamentale dei comuni nell’emergenza, a firma Pd e gruppo civico, che annoverano nelle proprie file persone credenti ed anche praticanti. Mi stupisce che non si sia fatta menzione del ruolo che la Chiesa in quanto comunità e la Parrocchia in particolare abbia avuto in questo periodo. Dove sono state approntate le mascherine tanto pontificare, nell’articolo e da chi ??? Chi sta aiutando concretamente le famiglie in difficoltà, allargando ulteriormente gli aiuti che normalmente vengono svolti? Mi verrà eccepito che questo la Chiesa lo deve fare, ma chi eccepisce è lo stesso che critica continuamente l’operato dei sacerdoti, che evoca scandali, che si indigna se viene richiamato il valore della vita dal principio al suo naturale compimento, che mai come in questo momento assurge a bene prezioso e dono di Dio. Ma allora dico che i comuni stanno facendo ciò che devono, i nostri amministratori sono stati chiamati ed eletti a ricoprire il loro ruolo ed a svolgerlo, nel miglior modo possibile, soprattutto in questi momenti di emergenza, anche se con contraccambi economici e morali; i sacerdoti, i cristiani, i volontari NO! Vorrei rimarcarlo e, mi dispiace, che nell’articolo sul Il Galletto ci si faccia risucchiare dalla propaganda politica e si tacciano alcune verità. L’amore verso il prossimo comunque è più forte di tutto anche delle omissioni più consapevoli.

Un appello dai lettori mussulmani “Vendete la carne halal anche in Mugello”

Alcuni nostri lettori di religione mussulmana ci hanno fatto notare la difficoltà di trovare nel proprio comune la carne halal moslmano, cioè la carne macellata secondo i dettami dell’Islam. Durante quest’emergenza la sua mancanza è particolarmente sentita dai mussulmani osservanti che, finora, se la procuravano a Firenze. Ora però fare la spesa a Firenze è quasi impossibile. E allora questi nostri lettori si chiedono: “Perché, almeno i supermercati del Mugello (la COOP ce l’ha in alcuni punti vendita in altre zone), non distribuiscono queste carni, anche solo su ordinazione?” La macellazione islamica La macellazione della carne halal ha un suo rituale e segue regole nel rispetto delle norme igieniche italiane “Il macello deve avere l’autorizzazione della Asl e l’operatore essere un musulmano praticante, con la presenza di un correligionario a titolo di garanzia” dice Alberto Di Martino, AD e ispettore dell’ente certificatore per la carne halal Icb Quality. “L’animale, non stordito e rivolto verso la Mecca, viene ucciso con una coltello a lama lunga e affilata. Un taglio unico, che recide giugulare, carotide, esofago e trachea. Prima il macellatore pronuncia due formule di rito dedicate ad Hallah. Secondo i musulmani questa pratica, che porta a un completo dissanguamento dell’animale, non gli provoca sofferenza perché il centro cerebrale del dolore cessa subito di funzionare.” In Italia molti Imam hanno dichiarato compatibile con il rito mussulmano lo stordimento prima della macellazione ed è quello che normalmente si fa. (da https://www.salepepe.it/news/consigli-pratici/) (a cura di P. Mercatali)

Riflessioni Un miraggio al supermercato

Piccola cronaca del nostro Claudio Gherardini nei tempi del virus. Esco solo per fare la spesa ma mi vesto impeccabile in giacca e cravatta... una botta di vita, l’unica rimasta. Uscito in maschera e guanti arrivo al super arrivando in macchina vedendo prima di tutto la lunga e larga fila di avventori imbavagliati.Entrando si viene avvertiti da annunci di indossare maschera e guanti. Tutti si schivano e affrettano il passo. Poi il MIRAGGIO, sento il MARE! ... Mi pare anche di vederlo!! Il Mare proibito non si era mai visto. Anche se non ci andavi sapevi che era sempre lì e potevi andarci quanto volevi.Il Mare non ha paragoni possibili, lo senti dentro, una volta che lo hai visto non ti distacchi più. Il Mare, che migliaia di bambini non hanno mai visto, perché vivono in miseria anche se solo a qualche centinaio di chilometri dalla spiaggia più vicina. I bambini russi, quelli anche solo all’entroterra balcanico, gli africani poi, che arrivano disperati in fuga dalla fame e affrontano il mare senza sapere cosa sia esattamente. E spesso ci affogano. Ma io ho fatto un percorso che non faccio mai, nel supermercato, sono passato da lì ... e ho sentito un profumo di mare bellissimo e c’erano anche i pesci... beh non proprio vivi...Sono trasalito e per un attimo l’ho anche visto il mare, poi ho chiesto alla signora al banco se poteva imbottigliarmi il profumo e lei mi ha sorriso. Sono restato davanti al banco per qualche minuto a occhi chiusi e l’ho anche sentito il MARE! Che meraviglia! Claudio Gherardini


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Lettere e lettori

Sabato 25 Aprile 2020 Il Galletto

Dai lettori

Firenzuola. Il (corona)virus attacca anche la rete

L’amico Ing. Fausto Giovanardi c’invia queste righe dopo aver tentato di proseguire nel suo lavoro in modalità “Very Smart Working” “In tempo di coronavirus che si fa? Smart working, ovvio! E allora lo faccio anch’io, meglio che niente. Preparo la piattaforma, sistemo il PC e mi metto a lavorare. Dopo dieci minuti qualcosa non funziona ... sono fermo. Guardo il modem e ... una lucina rossa non preannuncia niente di buono. Vado a farmi un caffè, in attesa che ritorni verde. Infatti torna verde e riprendo a “lavorare”. Per poco; riecco la lucina rossa. C@##§ (parolaccia). Vado a farmi una spremuta ... torno e la luce è verde. Esco, chiamo il mio vicino di casa e gli chiedo se lui ha il segnale: si tutto OK.

Rientro e controllo se c’è una telecamera che mi riprende per avvisare un hacker e farmi i dispetti: NIENTE, tutto pulito. Niente hacker. Rilavoro fino alle 11:30, poi riecco la luce rossa, che rimane accesa fino alle 15:00. Rilavoro fino alle 16:30, poi di nuovo il rosso, che va e viene fino all’ora di cena, per poi riprendere alle 21:00 rovinandomi la SmartTV. Al mattino chiamo il 187. Dopo la lunga zolfa iniziale, pigio 1, poi scelgo 2, poi dopo un’altra zolfa devo scegliere tra 1 e 2, pigio 1 e la solita vocina gentile mi dice: la sua scelta non è corretta e la linea cade..... C@##§ (parolaccia). Riprovo ... chiamo 187, pigio 1, scelgo 2 e via di seguito, alla fine tra 1 e 2 scelgo 2 e la solita vocina gentile mi dice: la sua scelta

non è corretta e la linea cade..... C@##$+M§£#@(parolacce). Meno male sono solo in casa... Dallo Smartphone, vado su MyTIM, metto username e password ed entro nella segnalazione disfunzioni ASDL. Metto il numero e il motivo della segnalazione di un guasto, ed invio. La risposta, per email, è immediata: “abbiamo preso in carico la sua segnalazione,..., ci lavoriamo da subito ed entro 24 ore il problema sarà risolto. Può controllare l’andamento della procedure andando su assistenza.tim” (o qualcosa di simile). Bene, aspetto, lavorando a secondo del colore della luce ... tanto è Smartworking. Passano 24 ore precise e preciso mi arriva un msm dalla TIM: “gentile cliente, in riferimento alla sua segnalazione n ..... ci

scusiamo del protrarsi del disservizio causato da problematiche di particolare complessità e ti confermiamo il nostro impegno per la risoluzione nel più breve tempo possibile. Puoi verificare lo stato della tua segnalazione sul sito TIM: at.tim.it ...” Ci vado in un momento in cui la spia è verde, entro nella mia segnalazione, noto che c’è scritto: nessun sollecito. Clicco sulla casella SOLLECITO, scrivo alcune cose ed invio. Compare la scritta: “Il sistema è momentaneamente indisponibile. Si prega di riprovare più tardi”. Questa è la situazione al tempo del coronavirus, com’era bella la SIP. Pigio 1, poi scelgo 2, poi provo il 3, ...” Fausto Giovannardi

LA VIGNETTA DI FABIO BUFFA

Vaglia

Il Sindaco Borchi ricorda Piero Sarti Fantoni

Questo anno non l’ho incontrato. Ci vedevano inderogabilmen-

te il Lunedì dell’Angelo a Cerreto Maggio per la celebrazione dell’eccidio di Morlione. A causa del Coronavirus l’appuntamento questo anno non si potuto tenere. Lui, Piero Sarti Fantoni, in quella strage ebbe il padre e lo zio trucidati dai tedeschi. Aveva allora 7 anni e fu adottato dalla famiglia Fantoni, il cui cognome aggiunse a quello paterno dei Sarti. Sono venuto solo ora a conoscenza della sua morte avvenuta da poco. Di lui si dice che fos-

se un emerito scienziato, accademico dell’Ateneo fiorentino, esperto in chimica. Io l’ho avvicinato per il suo impegno per sostenere la memoria storica di quelle giornate tragiche, che insanguinarono la comunità di Vaglia. Lui è stato un appassionato protagonista di vari incontri che abbiamo organizzato insieme con la popolazione. Fu tra i promotori del processo agli ufficiali tedeschi che avevano ordinato l’eccidio: fu presente al processo che si tenne a Ve-

rona nel 2011. Piero si è profuso anche per ottenere il riconoscimento di Giusto fra le Nazioni per il padre adottivo Renato, che durante la guerra assicurò protezione a famiglie di ebrei e a prigionieri alleati in fuga. Renato Fantoni fu anche assessore al Comune di Firenze nella giunta col sindaco Gaetano Pieraccini. Un ultimo saluto a Piero, a un altro Giusto. Il Sindaco Leonardo Borchi

Il giorno che ho conosciuto Sepulveda

Tebaldo Lorini ci ha raccontato del giorno in cui ha conosciuto Luis Sepulveda. Il grande scrittore purtroppo ci ha lasciato recentemente, proprio a causa del coronavirus. Non ricordo bene se eravamo alla fine degli anni novanta del secolo scorso o nei primissimi anni del ventunesimo secolo. Mi trovavo a Roma per lavoro insieme ad un collega, Paolo Salvadori, ed avevamo appuntamento con il nostro agente per visitare dei clienti. Verso le 4 del pomeriggio avevamo già finito gli appuntamenti programmati e ci domandammo che cosa si poteva fare visto che era troppo tardi per andare a pranzo. Dovevamo aspettare la sera perchè era fissato un altro appuntamento per il giorno dopo. Il nostro agente, un ex attore che negli anni novanta aveva vinto il “Telegatto”,ci disse che potevamo andare a vedere la registrazione del programma ” Maurizio Costanzo show” visto che conosceva il falegname -scenografo che ci avrebbe fatto entrare gratis. Prendemmo dunque quella decisione anche se a me la cosa non interessava granchè. Alle 5 e mezzo andammo al teatro senza sapere niente della trasmissione e neppure chi

erano gli ospiti. Poi, quando iniziò la trasmissione, mi trovai davanti, insieme a Maurizio Costanzo , Michail Gorbaciov, Luis Sepulveda e Gianni Minà, la cosa quindi mi cominciò ad interessare. Gorbaciov era stato estromesso dal potere e girava il mondo a fare conferenze ed interviste sfruttando la grande popolarità di cui godeva nel mondo occidentale. L’Unione Sovietica non esisteva più, si era sfasciata nelle diverse repubbliche e in Russia lo Stato era collassato, la miseria dominava e la scienza, che era stata l’orgoglio di quel popolo era allo sfascio. I sovietici che avevano conquistato lo spazio erano in cerca di lavoro o riciclati, per poche lire, in occidente. Il popolo che aveva sconfitto le armate tedesche era ridotto in miseria, senza più orgoglio, come accattoni. Costanzo interrogò Gorbaciov chiedendogli della sua vita privata con Raissa, che era morta da poco, perchè questa coppia aveva catturato l’attenzione del pubblico e interessato il mondo occidentale. Gorbaciov disse di avere conosciuto Raissa in una sala da ballo di Mosca quando entrambi frequentavano l’università e si era innamorato di lei ballando una canzone napoletana che era di gran

moda a Mosca in quel periodo. Maurizio Costanzo insistette per sapere che canzone era e Gorbaciov lo ricordò con tanta nostalgia e si commosse al punto di far commuovere anche il pubblico. Ma il racconto che mi interessò di più e mi commosse molto fu la storia della vita di Sepulveda, della morte di Allende, della repressione dopo il colpo di stato e della sua fuga dal Cile. Sepulveda si rifugiò in Europa, passò alcuni anni a Mosca, capitale dell’Unione Sovietica, vivendo in un palazzone tipico di quel regime. In questo grande palazzo aveva conosciuto un’anziana signora che durante la seconda guerra mondiale aveva fatto parte della squadriglia di aerei da caccia che avevano martellato e sconfitto i tedeschi a Leningrado. Per queste eroiche gesta aveva ricevuto riconoscimenti e medaglie. Disgregata l’Unione Sovietica, gli abitanti di Mosca erano caduti nella miseria più nera . Sepulveda intanto si era trasferito a Parigi ed era diventato uno scrittore famoso. Alcuni anni dopo, durante una sua visita a Mosca, volle tornare a vedere il condominio dove aveva abitato anche per salutare l’anziana signora eroina di guerra che ricorda-

va con ammirazione, ma non era in casa e domandando dove la poteva trovare gli fu risposto che si trovava nella piazza davanti al fabbricato. Sceso nella piazza, lo scrittore cileno trovò la vecchia signora che aveva steso in terra e messo in vendita le proprie medaglie di guerra. Una persona che aveva lottato e vinto contro il nazismo era costretta a vendere le sue onorate medaglie di guerra per non morire di fame. Questo ricordo di Sepulveda, dopo il racconto di Gorbaciov, finì per commuovere tutta la sala. Io mi sentii coinvolto come tutti in quella commozione generale e ricordo, anche dopo tanti anni , i brividi lungo la schiena nello stringere la mano ai due ospiti che ebbi la fortuna di incontrare dietro le quinte. Tebaldo Lorini

Antonella e Maurizio

Quando si dice matrimonio bagnato, matrimonio fortunato.... Giovedì 23 Aprile hanno festeggiamo il Venticinquesimo Anniversario di matrimonio Antonella e Maurizio: il 23 aprile 1995 nella bellissima Pieve di Sant'Agata hanno celebrarono le loro nozze. Anche se in pieno tempo di coronavirus sarà difficile fare il giusto festeggiamento dell'evento, si augura loro che siano felici come 25 anni fa, e che il loro amore possa crescere sempre di più così che le nozze d'argento si trasformino in oro. Buon Anniversario Con affetto Alessandro, Francesco, Grazia, Francesco e Fabio.

Sofia Pieri

Mercoledì 22 aprile, ti sei laureata on line in psicologia presso l’ Università di Firenze. Congratulazioni a Sofia che ha ottenuto 110 e lode. Il suo incarico post lauream presso l’ Università di Psicologia di Oslo a causa dell’ emergenza sanitaria è stato riprogrammato per la primavera 2021.


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Sabato 25 Aprile 2020 Il Galletto

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Scrittori mugellani

Sabato 25 Aprile 2020 Il Galletto

I giorni del Covid19

Dal Diario della Letizia

Vi proponiamo un estratto dal Diario dell’ultima settimana. Le altre “puntate” puoi leggerle sul nostro sito www.ilgallettosteriaegiornale.it o sulla nostra pagina facebook “Dicomano, giorno trentasei” “Dicomano, giorno trentotto”.

Sono in ritardo anche stasera, lo so. Ma creare suspense inizia a divertirmi. Questo impegnativo giovedì è iniziato presto, alle sei ero già in piedi a lucidare le mie macchine: un fantastico personaggio dicomanese mi attendeva intrepido. Fino a un mese fa la stazione di Dicomano alle 6.35 era affollata di studenti e pendolari che cominciavano la giornata col quotidiano viaggio in treno verso la grande città. Da quasi un mese invece, le persone che partono tutti i giorni col primo treno si contano sulle dita di una mano. Mentre fotografavo il mio soggetto del giorno pensavo che molti con la mascherina e gli occhiali diventano irriconoscibili. Ma non lei. Lei è fantastica, stilosa e impeccabile anche in epoche di pandemie mondiali devastanti. Sorridente e felice come pochi, pronta ad andare a lavoro. L’Elena Ancarani lavora all’ufficio postale di Firenze, che non ha mai chiuso. Mentre il mondo era sbarrato in casa lei, come mille altri dipendenti di poste italiane, hanno sfidato virus, treni e autocertificazioni e hanno continuato a lavorare. Possiamo dire un grande GRAZIE collettivo a queste fantastiche persone che non si son fermate mai? Non è una cosa scontata. Insieme a tante altre categorie hanno fatto si che l’Italia non si paralizzasse, ma continuasse, anche se molto lentamente, a muoversi. Non so a chi credere: molti dicono che presto il mondo tornerà iperglobalizzato, velocissimo e stronzo come tre mesi fa, molti dicono di no. Io non lo so ancora cosa farà il mondo, ma son sicura che io ne uscirò cambiata. Tornando a casa canticchiavo. M’è tornato in mente una canzone che non ricordavo neanche più che esistesse… “Puoi cambiare camicia se ne hai voglia E se hai fiducia puoi cambiare scarpe… Se hai scarpe nuove puoi cambiare strada E cambiando strada puoi cambiare idee E con le idee puoi cambiare il mondo… Ma il mondo non cambia spesso Allora la tua vera Rivoluzione sarà cambiare te stesso Eccoti sulla tua barchetta di giornale che sfidi le onde della radiotelevisione Eccoti lungo la statale… che dai un bel pugno a uno sfruttatore Eccoti nel tuo monolocale… che scrivi una canzone Eccoti in guerra nel deserto che stai per disertare E ora… eccoti sul letto che non ti vuoi più alzare… E ti lamenti dei Governi e della crisi generale… Posso dirti una cosa da bambino??? Esci di casa! Sorridi!! Respira forte!!! Sei vivo!!!…cretino…” La Letizia

Da un paio di giorni in casa gira un libro. Passa dalla sala, alla cucina, al tavolo d’ingresso, l’ho adocchiato diverse volte ma ero sempre di corsa e forse non gli avevo dato la giusta importanza. Dev’esser tornato fuori con il gran turbinio di ordine che in questo periodo aleggia in casa. Oggi l’ho preso e l’ho sfogliato, attirata dal titolo “Dicomano, un secolo di immagini 1890-1990”. Ho scoperto un volume incredibile… bellissimo.. da brividi, che mi ha insegnato solo con foto e didascalie, un sacco di cose sul nostro paese che non sapevo. Ma un’immagine in particolare mi ha fatto venire i brividi: è una foto del paese scattata due giorni dopo il bombardamento aereo avvenuto nel pomeriggio del 27 maggio 1944. Una primavera come questa, di 76 anni fa. Una parte di Dicomano era stata completamente rasa al suolo da quelle bombe. Case intere scomparse da un giorno all’altro. E mi son messa a pensare ai nostri antenati, ai nostri nonni, a come avranno vissuto quel periodo: con quale umore avranno reagito? Chissà cosa si prova a perdere tutto da un giorno all’altro. Chissà se si sono uniti di più anche loro in quel periodo, i nostri vecchi dicomanesi… se in quel brutto periodo son nate nuove amicizie, nuovi amori. Chissà dove hanno ritrovato poi la forza di ricostruire tutto. Ogni tanto ci dimentichiamo che siamo nipoti, oppure figli di persone incredibilmente forti che hanno passato guerre, terremoti e carestie. Son sopravvissuti, e poi son ripartiti. E hanno ricominciato tutto da capo. Senza dimenticarsi di ricominciare anche a far feste…e carnevali, e rificolone, e feste delle noccioline,e fiere di maggio e di ottobre.. fino ad arrivare ai mojiti party de’ no attri. Che paese ragazzi! Siamo pronipoti di gente fantastica, dove solo cento anni fa le timide signore volteggiavano in abiti eleganti in una Piazza della Repubblica senza tempo, e i signori in doppio petto si inchinavano a salutarle. Questo libro è stato il regalo di oggi e spero che ognuno di voi possa un giorno sfogliarlo con calma. Aver guardato quelle foto mi ha reso ancor più fiera di essere dicomanese. E in questi tempi moderni il nostro spirito si rinnova poiché come ben sapete siamo quasi a quaranta e nessuno molla: ognuno di noi continua a fare quel che sa fare meglio.Guardate per esempio Sauro, l’è un mese e mezzo che tutti i giorni monta e smonta la sua consolle in terrazza e saltella un ora intera solo per farci sorridere un pò… ma ditemi: capite ora di che pasta son fatti i dicomanesi? La Letizia

“Dicomano, giorno trentanove”

“Dicomano, giorno quaranta”

Queste foto son pronte da un paio di giorni, ma volevo aspettare un dì di festa: volevo che in tutti i sensi fosse domenica. Volevo far vedere a tutti come era la loro vita in quel periodo: divisa a metà, sospesa. Ho un gruppo di vecchi e nuovi amici che negli ultimi giorni inneggiano ancor più a questo nuovo ipotetico libro dicomanese e non vi nego che mi sto pian piano lasciando attrarre dalle loro idee, e io oggi, in un momento di non lucida euforia, mi son lasciata andare e ho iniziato a fantasticarci su… Ho immaginato un mio nipotino con in mano quello sciocco diario fotografico in vernacolo stampato vent’ anni prima che mi diceva “Nonna chi sono queste ragazze, e perchè hanno la faccia divisa a metá?”. E io, con la mia treccia lunga di capelli bianchi e gli occhiali sul naso, con il petto gonfio d’orgoglio gli dirò “vedi Gino, (il mio primo nipote si chiamerà Gino, nella mia smisurata e contorta fantasia sul futuro) ..vedi Gino, queste donne sono mie vecchie amiche, e le loro facce sono stampate su questo libro perché vent’anni fa, durante quei mesi dove tutto il mondo doveva stare chiuso in casa a causa di quel brutto virus, che se lo prendevi potevi anche morire, le ho volute fotografare. Metà foto la feci io, con grande fatica, restando a distanza, e con tutte le precauzioni. Metá foto la fecero loro in corsia. Volevo far vedere a tutti come era la loro vita in quel periodo: divisa a metà, sospesa. Tutti i giorni salutavano i loro bambini, i loro mariti, i loro genitori e uscivano dalle loro case sicure, per andare in ospedale. Per evitare di essere contagiate dovevano vestirsi da astronaute per curare le persone malate. Ognuno aveva un compito, chi faceva radiografie, chi puliva tutto, chi distribuiva medicine, chi teneva la mano a qualche anziano che stava per morire solo. Il loro lavoro in quei giorni fu finalmente apprezzato, e improvvisamente tutto il mondo capì che un’infermiera valeva più di un attrice e un medico più di un calciatore. Eran diventate talmente famose che le bambine le copiavano: non volevano piu la giacca come la Ferragni, ma come la Giulia, il tatuaggio della Gemma, il ciuffo della Monica, i riccioli della Lisa. Quando riaprirono i parrucchieri i bambini non chiedevano più il taglio di capelli di Ronaldo, ma come il Massai. Furono giorni duri per loro, vivevano a contatto con la morte, rischiando quotidianamente di ammalarsi e di portare il virus a casa dai loro cari… per paura di contagiare in famiglia le mamme infermiere smisero di abbracciare i loro bambini, e per una mamma, Gino, non c’è cosa più dura. Ma per fortuna quel brutto periodo finì e finalmente tutti capirono l’importanza di queste donne, ripeto, amiche mie. E poi, dopo che tutto era finito, in quella meravigliosa festa in piazza davanti al comune, l’eran tutte un po’ brille quelle infermiere , e leggenda narra che la Lisa e l’Eleonora furono avvistate a ballare sui tavoli… ma questa è un altra storia”. “Che mito nonna… raccontami un altra storia” E allora io inizierò a raccontargli di quel giorno dove la nonna Letizia finì al Tg3 con quell’orecchio rosso, e contemporaneamente un paese intero era davanti alla tv con uno spritz in mano. Poero Gino. Quante ne dovrá sentire. La Letizia

#adicomanoandratuttobenepercheunsimolleramai

#faseduedetox #uncicredenessuno #lungosievelaprovacostumeunvale

Come ben sapete questi post dovevano essere solo quindici, ma si sa, nella vita non c’è mai niente di certo:mai come adesso è vero. Facciamo programmi che automaticamente vengono scombussolati, e infatti siamo a 40 post, e finirò a 53. Mancano solo tredici giorni all’inizio della fase 2, che dovrebbe accompagnarci ad un graduale rientro alla normalità. I contagi sembrano già diminuire, oggi in tv alcuni medici ballavano in gruppo per festeggiare il calo dei ricoveri e dei contagi… Che spettacolo! Un pò come si farà noi a quella cena. Tutti a ballare la Macarena. L’Elena, I’Frikke, i’ Piani, la Catia, i’Ciri. Tutti la Macarena. Mi basta solo immaginarla quella cena per far andar via tutti i brutti pensieri. Comunque dai, ci stiamo preparando, è nell’aria un nuovo cambiamento..io lo sento! Fase due, ti vogliamo già bene. La fase uno si è caratterizzata per contraddizioni enormi, file, galere, carboidrati e alcolici e siamo degnamente sopravvissuti: peggio non può andare. Sento che questa nuova era sarà più salutare. L’unica costante sarà lo Spritz. Quello non ce lo possan levare ragazzi. Leggenda narra che l’Aperol ha avuto un incremento di fatturato negli ultimi due mesi solo in Toscana del 30%. Chi vu pensate sia stato? Dicomano, sai. Io lo so. La cosa che invece nessuno si aspettava è che la canzone di Pavarotti che fa “nessun dorma” si è avverata, perché io non so voi, ma nonostante valeriana, camomilla e fiori di Bach, alle quattro so sempre con gli occhi sbarrati… una notte sogno Conte che mi brontola perché faccio troppe foto, una notte sogno il sindaco che invece che l’idropulitrice ha fatto installare proprio una cascata di Spritz dalla terrazza del comune e un laghetto di raccolta vero e proprio sotto…cioè una cosa meravigliosa.. una notte invece avevo finito il toner nella stampante e mi toccava viaggiare senza autocertificazione e mi son svegliata con un ansia… non si può andare avanti così. Poi m’addormento e Gianluca mi sveglia per chiedermi “che dormivi?”..A.I.U.T.O… Non lo so più nemmeno io se dormivo. Il giorno invece ci pare di sognare vedendo tutte quelle spiagge incubettate col plexiglass: sono sicura che il pensiero collettivo è stato “meglio lungo Sieve”. Siamo tutti consapevoli che la psiche ai tempi del coronavirus è davvero molto provata. Ma il mio guru indiano dice che nei momenti difficili l’unica maniera per star calmi è meditare, digiunare e bere solo spremuta d’arancia per essere più forti e concentrati… mmmmmh, oooook. Da domani ormai via. Oggi ormai c’ho il Caldetino in consegna… comunque da qui un pò d’arancione mi sembra di intravederlo, chissà se vale come spremuta. La Letizia


Tra storia e cronaca

Sabato 25 Aprile 2020 Il Galletto

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Testimonianze

Gli scrittori mugellani Casini e Forzano ricordano il Carducci

Un tempo a scuola le principali composizioni poetiche si mandavano - per intero o in parte - a memoria...e chi non ricorda la bella poesia di Giosuè Carducci : "Davan-

malattia, dovuta a una paralisi. Nel 1970 nel "salotto estivo", ovvero sulla terrazza dell'attico di via Castelfidardo, dello scrittore firenzuolino

Giosuè Carducci ti San Guido", i bei cipressi, "giganti giovinetti" del Carducci che, durante un suo viaggio in treno, sulla "vaporiera", passando dai luoghi della sua infanzia -oggi è famosa la località di Castagneto Carducci - immagina gli balzassero "innanzi" invitandolo a rimanere lì, in quei luoghi felici della fanciullezza, e a non andare dietro agli affanni della vita. E allora leggiamo un appassionato dialogo tra il poeta e i suoi "cipressetti" a cui non sarà estranea la visione di "nonna Lucia". "Rimani :- dicono i cipressi al Carducci - e noi, dimani a mezzo il giorno, / che delle grandi querce a l'ombra stan/ ammusando i cavalli e intorno intorno/ tutto è silenzio ne l'ardente pian, / ti canteremo noi cipressi i cori/ che vanno eterni tra la terra e il cielo..." E il poeta - il non dimenticato anticlericale autore de l'"Inno a Satana" in cui invoca il demonio con questi versi : "Salute o Satana, o ribellione, o forza vindice della ragione" - risponde però ai suoi "cipressetti" con accenti delicati, non senza prima aver ribadito la sua "fede pagana" rammentando le ninfe "coi lor bianchi veli" e il dio Pan, ricordando la sua bambina, Libertà Carducci (omen nomen) ovvero la Tittì... "Ed io - Lontano, oltre Appennin, m'aspetta / la Tittì - rispondea - lasciatem'ire. / E' la Tittì come una passeretta/ ma non ha penne per il suo vestire./ E mangia altro che bacche di cipresso..." Ecco il ricordo del "focolare" e della cara figlia,Libertà (1872 - 1964), che amorevolmente chiamava "Tittì" e che gli sarà accanto sino alla fine, anche durante la lunga

Tito Casini (1897 - 1987) il discorso cadde proprio sulla "fede politica" e sulla "religiosità" del Carducci e, dietro richiesta di Giacomo Devoto - che poco dopo parteciperà a una conferenza, in difesa della Messa in latino, al Circolo Borghese e della Stampa, organizzata dal Conte Neri Capponi ed alla quale parteciparono, come oratori, anche Dino Pieraccioni, Padre Tito S.Centi e il sottoscritto - Casini ci raccontò della "conversione" del Carducci che ricordo ancora, e che tento di riassumere, per sommi capi,: "Negli anni Cinquanta ci recammo, io e Linetta (la moglie dello scrittore Tito Casini n.p.c) più volte a Bologna in visita a Libertà Carducci, la Tittì...era una donna molto esile, molto umile,religiosissima, che ci raccontava, con i lucciconi agli occhi, della lunga malattia del padre, della sua grande devozione alla Madonna (Veda .- dottor Casini - anche ai tempi dell'Inno a Satana...se non una devozione, aveva già una grande ammirazione per la Madonna e soleva dire : "Non sono credente ma ho rispetto per un così gran dolore di una Madre...penso che la Madonna non mi voglia male perché di Lei mai io dissi male...) E del resto papà con versi riverenti invoca la Madonna ne "La chiesa dei Polenta" che è una vera gemma nella sua produzione : Ave Maria! Quando su l'aere corre l'umil saluto, i piccioli mortali scovrono il capo, curvano la fronte, Dante ed Aroldo. Poi la Tittì raccontò che a maggio il padre voleva "fare" la Novena alla Madonna, di cui volle la "Medaglia mira-

colosa", ma, nonostante la lirica "mariana", - ci raccontava ancora la Tittì - mio padre riapparve - anzi "fu fatto riapparire" - come il vecchio incredulo, sotto le pressioni della Massoneria della quale era adepto, interessata a non lasciarsi scappare la gran preda. poi - raccontava ancora - come conferma un amico personale del babbo, Alfredo Castellini di Loiano (Cfr."L'Eco dei Barnabiti" nov.1940 e Don Cojazzi in un articolo : "Il Carducci morì con i Sacramenti" in "La Rivista dei giovani" del 15 . IX -1941) mia madre Elvira chiamò il francescano p. Paolino dall'Olio che entrò nella stanza e gli astanti quasi tutti massoni - ne uscirono. Il padre francescano si trattenne con mio padre per circa un'ora. Per tre volte, a distanza di tempo, il padre dall'Olio tornò a trovare mio padre, paralizzato, la seconda volta lo confessò, la terza - il giorno della morte - gli somministrò l'Olio Santo.... altri dopo si impossesseranno della salma...nonostante le mie rimostranze" Vedo su internet una serie di articoli e testimonianze sulla conversione del Carducci che confermano il racconto di Tito Casini. ************************** ************************ Poi c'è un'altra testimonianza su Giosuè Carducci, ed è quella dello scrittore borghigiano Giovacchino Forzano (1883 - 1970) da cui traspare l'ammirazione per il "leonino" poeta: si parla del perché il drammaturgo borghigiano non ebbe l'autografo del grande poeta e di una fotografia...senza la testa...e balzano alla luce anche personaggi e fatti del nostro Borgo. Ma lasciamo raccontare allo stesso Forzano: "Il nostro bidello (del Liceo Michelangelo di Firenze n.p.c.) era un parente di Giosuè Carducci: Erano tempi in cui un parente, anche lontano, di Giosuè Carducci poteva essere bidello in un liceo ginnasio. Poiché costui conosceva la mia passione per la letteratura italiana e l'entusiasmo che avevo per le prose e le poesie di Giosuè Carducci e sapeva che ne avevo imparate tante a memoria, una mattina mi disse: - "O so' Forzano, la sa che i' mi parente Giosuè egli è a Firenze?" - "No?..." - Sì. Gli è venuto a farsi visitare da un professore di Firenze perhé gli sta male, ma tutte le mattine alle undici va alla Fortezza da Basso, col dottore, a fare due passi." Dissi al bidello, parente del Carducci,di non dire a nessun professore che ero scappato perché avrei portato la giustificazione che, quel giorno , non ero andato a lezione per un disturbo fisico, il bidello si mise a ridere, mi assicurò che non avrebbe detto niente a nessuno io,con sotterfugi da delinquentello, riuscii a nascondermi qua e là per scendere di nascosto le scale del Liceo; feci dei salti mortali per non incontrare professori o

altri bidelli e per una porticina che era proibito agli allievi di usare e che il parente di Carducci, che mi aveva aiutato in questa evasione, mi aprì, mi fu possibile uscire. Compiuta questa piccola bricconatella volai al convitto e anche lì, di nascosto, potei entrare nella mia cameretta; presi la macchina fotografica e corsi alla Fortezza da Basso che era vicina all'Istituto dove io abitavo. Mi misi ad aspettare e guardavo ansiosamente tutti i viali d'entrata. Vedere sia pure da lontano Giosuè Carducci, potergli fare una fotografia!.. I suoi versi di cui ero appassionato studioso mi venivano tutti in mente e le sue prose , il suo discorso in morte di Giuseppe Garibaldi (...) vidi al principio di un vialetto che portava alla Fortezza da Basso fermarsi una carrozzella pubblica; ne discese rapidamente un signore che andò rapidamente dall'altra parte della carrozzella per aiutare a discendere un signore anziano con una mezza tuba grigia e con un bastone, e che scese con molta difficoltà. Era Giosuè Carducci. Mi alzai dalla panchina e guardai il grande poeta appoggiato al braccio di un signore che lo accompagnava, seppi dopo che era un dottore, veniva nel viale della Fortezza da Baso, dove io ero. Camminava lentamente. Io provavo una grande emozione: posso azzardarmi a fare una fotografia a Giosuè Carducci? Mi feci coraggio, presi la macchina fotografica, la puntai verso i due che venivano e quando furon vicini all'obbiettivo sì che nell'obbiettivo vedevo solo Giosuè Carducci, scattai e presi l'istantanea. I due si erano soffermati. Quando Giosuè Carducci vide che avevo scattato e rimettevo la macchina sulla panchina continuò a camminare e quando mi fu vicino, forse vedendo la mia emozione fu così buono da dirmi: "Ragazzo, se è venuta bene, mandamene una copia a Bologna". Io non avevo il coraggio di rispondere, non sapevo come chiamare

Giosuè Carducci. Egli certamente comprese che l'emozione mi impediva di parlare e mi disse: - "Perché non mi rispondi?". Come mi rivolgo a Giosuè Carducci? Come chiamo Giosuè Carducci? Parlando con lui non posso chiamarlo grande poeta...e allora... come? - "Chiamami professore; io sono il prof. Carducci." e sorridendo si mise a sedere sulla pamchina sulla quale avevo messo la macchina fotografica. Anche il dottore sorrideva. - "E come hai saputo che la mattina io venivo a prendere un po' d'aria buona qui?". - "Professore ...io studio la prima liceo al Liceo Ginnasio Michelangelo." - "Ah!...allora ho capito come lo hai saputo ; e non avevi lezione..." -"Professore avevo lezione ma le confesso che per vedere Giosuè Carducci ho lasciato la lezione di filosofia e sono venuto qui e ho avuto l'onore di fare una fotografia a Giosuè Carducci e non sapevo che fosse così buono da concedermi l'onore di parlare con lui..." - "Onore, onore". disse Giosuè Carducci, "ma tu che cosa ne sai di Giosuè Carducci?" - "Io? Ma io studio tanto i suoi meravigliosi scritti e ne so tanti a memoria..." - "Sai a memoria qualche mio verso? Per esempio... dimmene qualcuno di quelli che ti piacciono di più". - "Per esempio...se lei me lo permette "Alle fonti del Clitunno". - Sentiamo". "Ancor dal monte che di foschi... frassini al vento mormoranti e lunge..." ............................................ ..................... E continuai a declamare fino

a che mi ricordai dei versi. - "Bravo ragazzo", mi disse il poeta, "li hai detti proprio bene e senza cantarli come tante volte fanno i declamatori e tu da grande cosa vorresti fare?..." - "Professore", gli risposi, "la mia passione sarebbe quella di fare il medico". - "Come Sono io", mi disse il signore che accompagnava il poeta. - "Vuoi fare il medico?.." - "Sì Professore, il mio babbo è Segretario Comunale a Borgo San Lorenzo e potessi un giorno diventare medico condotto a Borgo San Lorenzo starei sempre insieme col babbo e con la mamma." - "Bravo, ti faccio tanti auguri per il tuo avvenire e speriamo che sia bello bello." Feci per baciargli la mano ma egli la ritirò. - "Niente niente, ricordati di mandarmi la fotografia a Bologna perché parto domani." -"Professore, se lei permette gliene manderei due: una me la rimanderebbe firmata?" - "Sta bene, te la manderò. Tanti auguri ragazzo." ............................................ ............................................ (Ma) l'emozione mia, come fotografo di Giosuè Carducci, era stata tale che evidentemente nel sorreggere la macchina le mie mani dovevano aver tremato e nella fotografia non si vedeva che la tuba grigia del poeta e un pezzetto di fronte. Confesso che ci piansi sopra. Ecco perché nella mia raccolta di autografi che posseggo, non ho quello di Giosuè Carducci e cioè la sua firma sopra la fotografia." (Cfr. Giovacchino Forzano : "Come li ho conosciuti" Ed. Radio Italiana - 1957, Torino) Insomma, si direbbe oggi, uno foto...senza testa. Pucci Cipriani


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Teatro

Sabato 25 Aprile 2020 Il Galletto

L’eccezionale attore milanese ha compiuto 100 anni il 20 aprile

Gianrico Tedeschi, Le ultime lune e quella magica pianta di basilico Massimiliano Miniati Era il 25 marzo 2009 quando a Barberino, in un Teatro Corsini completamente esaurito entrò in scena Gianrico Tedeschi ed i fortunati che erano riusciti a trovare i biglietti ebbero l’occasione di ammirare tutta la bravura e la genialità di uno degli attori più straordinari che il teatro italiano abbia mai potuto vantare. Aveva già 89 anni e con la sua piantina di basilico in mano, riuscì a commuovere l’intera platea che alla fine esplose in un applauso assordante. Il protagonista dello spettacolo aveva scelto la piantina di basilico perché è stagionale, e lui voleva qualcosa del quale non avrebbe dovuto prendersi cura per più di una stagione, non essendo sicuro che sarebbe arrivato a quella successiva. In molti interpretarono la cosa come una specie di “Canto del cigno” come del resto lo era stato per Marcello Mastroianni che aveva interpretato “Le ultime lune” prima di lui, ed invece da quella serata magnifica sono passati altri 11 anni regalando a Gianrico Tedeschi un compleanno veramente speciale. 100 anni compiuti questa settimana (il 20 aprile), un secolo intero del quale oltre settanta’anni passati in palcoscenico a donare

al pubblico che l’ha sempre seguito emozioni intense. Diplomato nel 1947 all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica di Roma, debuttò diretto da Giorgio Strehler proseguendo con le commedie musicali “Enrico 61” e “My fair lady”seguiti da “La dodicesima notte “ con la regia di Orazio Costa. In tv affiancò Bice Valori e Lina Volonghi nel varietà “Eva ed io” e nel cult tv “Bambole non c’è una lira” accanto a Loredana Bertè e Isabella Biagini, le operette “L’acqua cheta” e “No no Nanette” e gli sceneggiati “Delitto e castigo””Il gabbiano” e “Demetrio Pianelli” L’attore milanese è stato anche uno dei volti più conosciuti di “Carosello” come interprete degli spot dei cofanetti di caramelle Sperlari (quelli che non si incartavano mai) ed il nonno della serie di spot Philadelfia (quelli con Kaori). Interprete al cinema di quasi 50 film lo ricordiamo tra gli altri in “Bravissimo” accanto ad Alberto Sordi, “Susanna tutta panna” e “Femmine tre volte” di Steno, “Brancaleone alle crociate” di Monicelli, “Il merlo maschio” “L’uccello migratore” “Mimì Bluette …Fiore del mio giardino” “La presidentessa” “Dottor Jekyll e gentile signora” “Temporale Rosy” “Prestazione straordinaria” e “Viva la libertà” Vincitore del premio

UBU nel 2011 come migliore attore per il ruolo di Oldfield in “La compagnia degli uomini” di Edward Bond prodotto dal Piccolo Teatro di Milano con la regia di Luca Ronconi. Una serie di grandi produzioni del Teatro Franco Parenti di Milano tra le quali spicca “I promessi sposi alla prova” insieme a Carlina Torta che ho chiamato per farmi raccontare qualcosa di quella tournèe delle stagioni 1994-95 che riscosse un successo straordinario. Racconta Carlina “Veramente un grande, lavorare con lui è stata un’esperienza formativa, mi ha insegnato, sorprendeva la sua completa semplicità, proprio un uomo normale, anche quando prendeva gli applausi, Molto generoso. Abbiamo lavorato tanto perche facevano “I promessi sposi alla prova”ed io li interpretavo la perpetua quindi avevo molti momenti proprio con lui. Cosa devo dire di più, è stato anche qua in Mugello, grande mangiatore, una persona che apprezzava il cibo, dopo gli spettacoli in tournèe andare al ristorante con lui era divertente, avevamo creato un rapporto quasi familiare anzi per un certo periodo era quasi intenzionato a stabilirsi in toscana, poi trovò il posto sul lago D’orta e andò a vivere li. Una persona intelligente, ci raccontava …non era uno che parlava moltissimo, dovevi chiedere, non era di quelli attori tronfi che non fanno altro che parlare di se, lui era uno riservato che però ogni tanto si lasciava andare, ci raccontò dell’inizio della storia con Marianella Laszlo, del loro grande amore, poi ci raccontò del periodo della resistenza per l’appunto, lui era partigiano. Lo ricordo con tanta tenerezza” Martina Pirani e Riccardo Rombi ricordano come fosse ieri quando sul finale dello spettacolo, avvicinando verso il proscenio con il passo incerto dovuto all’età, allora aveva già quasi novant’anni, inciampò trascinandosi nelle ciabatte che utilizzava come costume di scena. “Lo vedemmo vacillare sul limite della buca dell’orchestra che ai tempi non era ancora stata tappata.

Fu un attimo. Ricordo il terrore che ci prese nel buio del fondo sala, da dove gli operatori assistono allo spettacolo. Un attimo, il tempo di ingoiare il respiro e vederlo poi continuare come nulla fosse, verso la scena successiva, verso l’ennesimo applauso commosso che lo salutò a fine spettacolo.” Dopo aver chiuso la telefonata con Carlina torta mi viene da sorridere ripensando a quando andammo a cena dopo lo spettacolo di Barberino con Riccardo Rombi, Emilia Paternostro e Martina Pirani, e Tedeschi si mangiò una pizza e mezzo con la salsiccia a mezzanotte, forse già sapeva che quella piantina di basilico invece di seccarsi

a fine stagione avrebbe durato molto di più, ed è con un sincero orgoglio per essere riuscito ad assistere ad almeno uno dei suoi spettacoli che ho scritto queste righe per augurare a Gianrico

Tedeschi uno specialissimo ed importantissimo compleanno. Cento anni di grande recitazione, intelligenza e simpatia e magari qualche altra piantina di basilico.

Teatro Corsini Barberino

A Teatro dal Teatro

Sabato 25 aprile ore 18 in occasione del 75° anniversario della Liberazione

Catalyst “torna in scena”, riproponendo Aldo dice 26x1, la storia di un gruppo di partigiani scritta e interpretata da Riccardo Rombi. Lo spettacolo in diretta dal TEATRO CORSINI Barberino di Mugello si potrà seguire sulle Pagine Facebook di Teatro Corsini | Catalyst | Comune di Barberino di Mugello. www.facebook. com/teatro.corsini Uno spettacolo nato nella nostra “casa” del Teatro Corsini una decina di anni fa e che Sabato 25 Aprile alle 18 Riccardo Rombi ripropone per dare voce agli uomini e alle donne prota-

gonisti dei giorni della Liberazione, tessendo un racconto in cui la Storia si intreccia con le storie, le paure, il coraggio, i sentimenti di un intero popolo che parla per bocca dei suoi giovani protagonisti. L’evento sarà realizzato in diretta dal Teatro Corsini di Barberino di Mugello per raggiungere il pubblico, non in sala naturalmente, ma sulle pagine Facebook di Catalyst, del Teatro Corsini e del Comune di Barberino di Mugello che partecipa all’evento a fianco dell’ANPI di Barberino. Una data fortemente simbolica per tornare a far risuonare una voce sul palco del Corsini. Dal 2005, anno in cui è iniziata la Residenza Artistica della Compagnia nel Teatro Comunale, Catalyst ha sempre celebrato il giorno della Liberazione con spettacoli, concerti,

proiezioni realizzate in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e le realtà del territorio. Da qui la volontà di mantenere questo impegno, come un imperativo a ritrovarci in piazze oggi virtuali per stringerci intorno ai valori fondanti della nostra Repubblica, libertà, uguaglianza, dignità, giustizia, perché tornino a essere le basi su cui ricostruire una società che abbia come orizzonte la solidarietà sociale. ALDO DICE 26 x 1 vuole dunque essere la fotografia di un ideale chiamato Resistenza al grido del quale è stata fatta l’Italia ma anche un invito a ritrovarsi per intraprendere insieme un nuovo cammino verso un futuro che dovremo ricostruire partendo da quegli ideali di democrazia, libertà e uguaglianza che sono il fondamento della nostra Costituzione:


Scuola di uncinetto

Sabato 25 Aprile 2020 Il Galletto

Scuola di uncinetto

Con questo numero parte il corso per imparare a fare l’uncinetto.E’ un’attività che fa bene a tutti per passare il tempo; uomini e donne. Ad esempio l’uncinetto è molto diffuso tra i carcerati. Il corso proseguirà nei prossimi numeri. Non perdetevelo Il Punto Catenella è la base di ogni lavoro. Su di essa si lavora in righe di andata e ritorno, sempre da destra verso sinistra. Qualche volta è chiamata anche “maglia volante”, perchè serve per costruire dei raccordi tra i punti, ma è indipendente da essi. COME SI TENGONO IL FILO E L’UNCINETTO La posizione del filo tra le dita è importante perchè serve a dare la giusta tensione al lavoro: tenetelo con la mano sinistra tra il pollice e l’indice, passatelo sotto il medio, sopra l’anulare e il mignolo; L’uncinetto va tenuto con la mano destra, tra il pollice e l’indice e si può tenere in due diversi modi: scegliere la posizione che vi è più comoda e vi consente migliori risultati dal momento che ciò non comporta alcuna differenza nella lavorazione. 1) Impugnatura a “matita”: la posizione dell’uncinetto è nella mano destra tra il pollice e l’indice 2) Impugnatura a “ferro da calza”: in questo caso l’uncinetto è trattenuto nel pugno della mano destra. LA CATENELLA SEMPLICE La catenella è la base per iniziare qualsiasi lavoro all’uncinetto e deve essere realizzata con mano il più possibile regolare in quanto determina il margine del lavoro: importante che non sia lavorata troppo stretta, in modo che quest’ultimo rimanga morbido ed elastico anche quando si procede nella lavorazione. 1) Formate con il filo un cappio e tenetelo con l’indice e il pollice della mano sinistra. Inseritevi la punta dell’uncinetto dal davanti verso il dietro. 2) A questo punto gettate il filo sull’uncinetto. 3) Estraete una maglia attraverso il cappio: si è formata così la prima catenella. Gettate nuovamente il filo sull’uncinetto, ed estraete una nuova maglia attraverso quella appena formata: avete ottenuto

la seconda catenella. 4) Ripetete quest’ultimo movimento fino a ottenere il numero di maglie richieste. Scuola di uncinetto lezione 2 Il Punto Catenella è la base di ogni lavoro. Su di essa si lavora in righe di andata e ritorno, sempre da destra verso sinistra. Qualche volta è chiamata anche “maglia volante”, perchè serve per costruire dei raccordi tra i punti, ma è indipendente da essi. LA CATENELLA DOPPIA E’ costituita da una doppia fila di maglie lavorate insieme e può essere usata in sostituzione della catenella semplice quando si vuole dare più consistenza al margine del lavoro. Si usa però solo se richiesto nella spiegazione del capo. Per la sua consistenza è utilizzata anche come spighetta di rifinitura. 1) Iniziate come spiegato per la catenella semplice e lavorate 2 catenelle. 2) Puntate l’uncinetto nella prima catenella lavorata ed estraete 1 maglia. 3) Gettate il filo sull’uncinetto e chiudete le 2 maglie che si trovano sull’uncinetto. Si è così formata la prima catenella doppia. Ripetete questo movimento puntando l’uncinetto sempre nella penultima maglia lavorata. LA CATENELLA IN TONDO

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I PUNTI BASE La maglia bassa

E’ il punto più conosciuto. Facile e veloce da eseguire è particolarmente indicato a capi modellati come giacche e gonne, nella lavorazione a jacquard e per rifinire margini di cucitura con effetto decorativo. 1) Eseguite una base di catenelle, puntate l’uncinetto nella 2° catenella (la prima sostituisce la 1° maglia bassa della riga successiva) gettate il filo sull’uncinetto ed estraete una maglia. Gettate nuovamente il filo sull’uncinetto. 2) Fate passare il filo attraverso le due maglie che si trovano sull’uncinetto: si è così formata la prima maglia bassa. 3) Puntate l’uncinetto e ripetete i movimenti precedenti fino a terminare la riga. 4) Girate il lavoro, lavorate una catenella, quindi con l’uncinetto entrate nel 2° spazio e cioè sotto la 2° maglia e lavorate una maglia bassa. Proseguite puntando l’uncinetto in ogni spazio successivo fra le due maglie. Per l’ultima maglia bassa della riga, puntate nella catenella eseguita con il primo passaggio della riga precedente. La maglia bassissima

E’ costituita da una semplice catenella, chiusa ad anello ed è usata quando si lavora “in tondo” o a “moduli”. 1) Iniziate come spiegato per la catenella semplice e lavorate tante maglie a seconda della circonferenza che desiderate ottenere. 2) Chiudete poi la catenella di base in tondo unendo, con una maglia bassissima, l’ultima catenella alla prima. Scuola di uncinetto lezione 3

Chiamata anche mezza maglia bassa perchè si ottiene eseguendo la metà dei passaggi necessari per ottenere la maglia bassa, è usata per passare da un giro all’altro nel lavoro in tondo o per unire due parti di un lavoro. 1) Eseguite una base di catenelle, puntate l’uncinetto nella 2° maglia dall’uncinetto e gettate il filo. 2) Fate passare il filo attraverso le due asole che si trovano sull’uncinetto: si è formata così la prima maglia bassissima.

L’oroscopo dei tarocchi (dal 25/o4 al 1/05)

(Suggerisco a chi lo conosce di leggere anche il segno relativo al proprio Ascendente) Amici Lettori bentrovati! Come ho annunciato nel numero precedente del giornale, questa settimana la Lettura sarà su ciò, che ogni segno avrà appreso, o apprenderà, da questo terribile momento chetutti stiamo vivendo. Buona lettura e Buona Vita a Tutti…

ARIETE: ‘Di difficoltà, virtù…’ diceva un vecchio adagio. E voi farete proprio questo, ovvero: imparerete a trasformare ogni momento di difficoltà, in una nuova possibilità. Avete appreso una grande abilità: come mutare il bicchiere mezzo vuoto in uno mezzo pieno…ma vediamo di non esagerare… TORO: Per voi, da ora in poi, sarà più facile volgere il pensiero al positivo, anche dopo un’apprensione o una situazione difficile. Riuscirete a risollevarvi d’animo più velocemente e vi verrà spontaneo avere un pensiero più felice nonostante tutto. Avrete guadagnato una grande virtù: quella di vedere il sole anche dove non c’è. GEMELLI:Voi imparerete a lasciarvi alle spalle, una volta per tutte, quello che vi ha ferito, in passato. Inquietudini e momenti di depressione, saranno finalmente solo un ricordo. Avete capito che la Vita è troppo bella e il futuro troppo importante, per legarli ancora ai fatti del passato. Vi siete fatti un bellissimo regalo! CANCRO: Avete scoperto, dentro di voi, la forza della speranza e la fede in qualcosa. Siete riusciti a rompere il muro che separa il passato dal presente, e ora vedete le cose più chiaramente. Agirete in modo più fluido e vi sentirete più compassionevoli verso gli altri. Tutto ciò vi porterà benessere, anche economico, perché avete appreso la generosità.

LEONE: Chi ha detto che la solitudine è spiacevole? Voi avete scoperto un mondo inatteso, dentro di voi! Avete capito che, ogni tanto, fa bene, anzi è vitale, ritirarsi dal mondo per stare un po’ con sé stessi. E la ricchezza che avete trovato dentro, riuscirete a manifestarla anche fuori, perché ora avete a disposizione nuovi, bellissimi strumenti. VERGINE: Da quella persona pratica che siete, avete imparato a dominare sentimenti ed emozioni e avete dato forza a tutta la famiglia. Non vi farete più coinvolgere dal pensiero altrui, ormai la forza maggiore, che avete guadagnato, è germogliata dentro di voi e continuerà a crescere nella vostra autostima. BILANCIA: Il destino è nelle vostre mani. Ora lo sapete, lo avete capito in questi giorni difficili. Adesso avete appreso che, qualunque decisione prenderete, dipenderà da quanto sarà forte il vostro desiderio e la vostra volontà; questa sarà la vostra bacchetta magica. Se davvero lo vorrete, qualsiasi strada vi sarà aperta… SCORPIONE: La vostra forza innata vi dà la capacità di sopportare situazioni al limite, con una certa tranquillità e molto autocontrollo, ma stavolta vi siete superati. E non immaginate nemmeno, quante situazioni si sistemeranno, una volta che sarete nuovamente liberi, grazie all’arricchimento di cui vi siete nutriti, in questo lungo e difficile periodo.

SAGITTARIO: Quest’esperienza ha dato uno scossone ad alcune cose che per voi erano punti fermi e assolutamente irremovibili. Avete, finalmente, capito quanto è bello fluire con la Vita e, ogni tanto, lasciarsi andare a piccole, seducenti distrazioni che nulla tolgono, ma anzi regalano momenti di gioia. I vostri punti fermi sono ancora lì e li potrete riprendere quando vorrete, ma con molta più leggerezza. CAPRICORNO: ‘Lo stesso treno non passa due volte’…lo sapevate già, ma ora lo avete anche interiorizzato. Adesso avete appreso che, non sempre la lenta riflessione paga, nel prendere decisioni e, le prossime occasioni che vi si presenteranno, le coglierete al volo. Nessuno sarà più rapido di voi, da ora in avanti, ad afferrare…la Vita! ACQUARIO: Tanta saggezza non è sempre necessaria. L’isolamento per voi non è un’esperienza nuova, perché avete abbastanza spesso necessità di ritirarvi dal mondo e, a volte, lo fate anche quando siete in compagnia. Ora avete capito che qualche piccola deviazione, dai vostri abituali percorsi, non è un malanno ma una benedizione! Fatene uso. PESCI: Se c’è bisogno di adattarsi, voi lo sapete fare molto bene. E così, il mondo che non potevate raggiungere fuori, lo avete cercato dentro di voi…e lo avete trovato. Tutto ciò vi ha dato la forza per andare avanti, nel modo migliore possibile. D’ora in poi vi affiderete, sempre di più, al vostro intuito e alle nuove chiavi di lettura della Vita, che avete scoperto.

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il Galletto

di Radio Mugello

DIRETTORE RESPONSABILE Carlo Fusaro REGISTRAZIONE Trib.FI del 11.4.88 N. 3694 galletto@newnet.it STAMPA su carta riciclata Litosud - Pessano con Bornago (MI) DISTRIBUZIONE Ag. Giorgio Giorgi DIRETTORE Pietro Mercatali (Caporedattore) galletto@newnet.it REDAZIONE Serena Pinzani galletto@newnet.it IMPAGINAZIONE E GRAFICA

Martina Tonini (Coordinamento) tonini.galletto@timenet.it AMMINISTRAZIONE Francesca Borghetti borghetti.galletto@timenet.it COLLABORAZIONI FOTOGRAFICHE Alessandro Cassigoli, Antonio Barletti, Mario Calzolai, Duccio Berzi, Corrado Perrone, Archivio “Il galletto”, Archivio Comunità Montana Mugello, Archivio Oste Ghibellina, Studio Fotografico Paolo Menchetti (Barberino M.llo) Massimo Certini Guida Mugello Edizioni Parigi & Oltre, Studio Fotografico Francesco Noferini (B.S.Lorenzo), Studio Fotografico Buccoliero (B.S.Lorenzo), www.sanpiero50037.it, B. Gamberi, R. Mazzoni.

EDITORE Studio AD.ES di Elissa Spidalieri, Via Niccolai, 16 Borgo San Lorenzo (FI) Tel.055 8456391/8494274 Fax 055 8495010 UFFICIO VENDITA PUBBLICITA’ Elissa Spidalieri (Responsabile) spidalieri.galletto@timenet.it TIRATURA MEDIA: 4990 Questo numero è stato chiuso in redazione alle ore 14.30 di Giovedì 23 Aprile 2020


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