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margherita di Pisa a pag

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F.C e m.T a pag

F.C e m.T a pag

Segue dalla prima - Siccità Mugello Le angosce degli agricoltori

.... costi di costruzione, manutenzione e allacci, per cui comunque occorrerebbe rivolgersi a una ditta terza, abbiamo calcolato che occorrerebbero almeno cinque anni e svariate decine di migliaia di euro solo per ottenere i permessi necessari per accedere ai bandi di concorso. Cinquanta o sessant’anni fa si incentivava molto di più la realizzazione di invasi artificiali, tanto è vero che molte aziende che li hanno costruiti in quegli anni ne dispongono ancora, ma hanno dovuto spendere almeno venti o trentamila euro negli anni per adeguarli alle nuove normative. L’investimento per un lago è molto elevato per un’azienda privata: occorrerebbero consorzi di aziende per realizzare laghi che possano servire più terreni contemporaneamente, ma in Mugello non abbiamo nulla del genere. Se la situazione idrica continua così” conclude Fredducci “non vedo altre soluzioni: molte aziende chiuderanno”.

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margherita Di Pisa

Festa dell’Unità-Borgo I cittadini a confronto con la Giunta

Era una buona occasione per capirne di più. C’è chi, dopo aver cenato nell’area feste di Borgo San Lorenzo (in via Sacco e Vanzetti), si è fermato ad ascoltare. C’è chi è passato per gustarsi i primi bomboloni caldi sfornati dai volontari. Ed è rimasto. Adulti e giovani, seduti di fronte alla Giunta borghigiana che ha aperto una serie di dibattiti per la nuova Festa dell’Unità, con il Pd riunito per incontrare i cittadini. La segretaria Giorgia Baluganti ha aperto la serata (mercoledì scorso), con emozione. Sono stati toccati diversi temi partendo dal POC, i danni del Covid sotto il lato umano, sociale, il decoro urbano (tra manutenzione del verde e i cestini pieni in centro), il piano antenne che dovrebbe portare il segnale anche in mezzo al bosco. Dal sindaco Omoboni, alla vicesindaca Becchi, passando per gli assessori Tai, Galeotti, Baggiani e Frandi. Ecco, a proposito di Frandi, ha posto la firma alla tessera del Pd. Prosegue infatti il tesseramento al Partito Democratico.

F.C.

San Godenzo Fratelli d’Italia in convegno per programmare il futuro

La priorità è portare soluzioni ai problemi delle aree interne e dei piccoli comuni, in Mugello e Valdisieve. Un compito che non si esaurisce in poco tempo ed è auspicabile che le forze messe in campo da Fratelli d’Italia siano sempre più unite e convergenti verso i cittadini. È quanto emerso dal convegno di San Godenzo, un “Sabato Tricolore” che ha visto la partecipazione dell’onorevole Giovanni Donzelli e del senatore Achille Totaro. A fare gli onori di casa c’era il sindaco di San Godenzo, Emanuele Piani. C’erano per il consiglio regionale, il capogruppo Francesco Torselli, Alessandro Capecchi e la consigliera regionale di ‘Toscana Domani’, Elisa Tozzi. I consiglieri di Firenze Alessandro Draghi e Jacopo Cellai; quelli metropolitani Claudio Gemelli ed Alessandro Scipioni; per Rufina Chiara Mazzei e per Dicomano, Giampaolo Giannelli. Esponenti locali: Cristian Petronici, Fabio Gurioli, Carlo Bedeschi, Luca Ferruzzi. Gli impegni emersi dall’agenda di Fratelli d’Italia riguardano l’emergenza ungulati, i problemi dell’agricoltura e delle infrastrutture. Si è parlato anche della politica internazionale e sulle prospettive del centrodestra in vista delle elezioni politiche del 2023 e che FdI rivendica il rispetto di una regola: chi prende più voti è il candidato premier della coalizione.

F.C.

Trasporti Baccelli in Mugello alla Festa dell’Unità

“Le opportunità arrivano raramente”. È una (mezza) frase celebre di Warren Buffett, un imprenditore ed economista statunitense così abile che può predire guadagni e perdite. Ad ogni modo, è tra i primi cinque uomini più ricchi del mondo. Ma cosa c’entra tutto questo con i trasporti regionali? Non si vuole utilizzare Buffett per insistere sul concetto di perdite. Già ci sono i pendolari ad esternare disappunti, denunce e polemiche per un trasporto che fatica a farci vivere meglio la giornata. Però, provocando l’immaginazione, la frase di Buffet potrebbe ispirare un guadagno. Un’opportunità rara. Chissà che non si sia palesata ieri (venerdì; il nostro giornale va in stampa il giovedì) alla Festa dell’Unità a Borgo San Lorenzo. Sarà presente l’assessore regionale ai trasporti, Stefano Baccelli. Il tema della serata è “Il nuovo Tpl in Toscana e lo Scudo Verde: quale mobilità nella Città Metropolitana?”. Un tema di strettissima attualità, che sui social riceve più critiche che attestati di fiducia. E se ci trasportassimo dai social sulla terra? Secondo le buone e vecchie maniere: uno di fronte l’altro, parlare, ascoltare, guardarsi negli occhi. Senza nascondersi dietro ad uno schermo e fortificarsi davanti ad una tastiera. Ne guadagnerebbe qualcuno? Chissà se il responsabile trasporti di Fratelli d’Italia in provincia di Firenze, Giampaolo Giannelli, non c’abbia pensato per un istante. Interrompere le polemiche e le difese, e scrivere una pagina di storia della comunicazione tra due esponenti distanti, non solo di ideologia politica. Da Firenze a Borgo. Da Dicomano a Borgo. Due treni regionali potrebbero incontrarsi nel capoluogo del Mugello, nella fermata virtuale di via Sacco e Vanzetti (sede della festa). Sempre che non si verifichino ritardi. Per confrontarsi di persona, pacificamente s’intende, e azzardare faticosi tentativi di mediazione. Baccelli e Giannelli a colloquio, l’esistenza della vita politica da cui dipende poi la nostra vita quotidiana. Il pubblico libero di ascoltare, interpretare e pure annoiarsi, ma tanto ci sono i bomboloni a tirar su il morale. Nel frattempo Giampaolo Giannelli rimarca la sua posizione in un comunicato che negli ultimi giorni si è fatta via via più netta. “La domenica (10 luglio) appena trascorsa è stata una domenica da incubo per coloro che dovevano viaggiare coi treni regionali. Infatti, a seguito dello sciopero del personale viaggiante indetto dalle segreterie regionali toscane dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl, Fast e Orsa, si sono verificate numerose cancellazioni dei treni regionali anche in Toscana. È il terzo sciopero in pochi mesi. Non è altro che la certificazione, se ce ne fosse ancora bisogno, di problemi strutturali del trasporto ferroviario regionale. Molte le criticità denunciate anche dai sindacati, che citiamo testualmente: ‘la decisione unilaterale da parte aziendale di chiudere il turno-macchina di zona per Borgo San Lorenzo non è altro che l’ennesimo atto di prevaricazione aziendale’, ‘la carenza cronica di personale’, ‘il mancato trasferimento di personale verso gli impianti periferici’, ‘il mancato sviluppo della professionalizzazione’, ‘la modifica di turni senza preavviso’ e via discorrendo. Una situazione gravissima, su cui è piombata l’ennesima beffa l’8 luglio quando si è tenuta la cabina di regia tra Regione Toscana, Rfi e Trenitalia per discutere delle criticità delle varie tratte. L’esito è stato fallimentare, come previsto e prevedibile. L’assessore Baccelli si è detto ‘costernato’ e ‘insoddisfatto’ dall’incontro. Parole che lasciano perplessi. No assessore Baccelli, siamo noi che siamo basiti di fronte alle sue dichiarazioni. Per un pendolare che tutti i giorni deve prendere il treno per andare a lavoro, la sua insoddisfazione è insufficiente. Questo fine settimana è stata la dimostrazione finale del fallimento della Regione Toscana in materia di trasporto su rotaie e della incapacità dell’assessore Baccelli di cambiare lo stato delle cose; il che dovrebbe portare all’assunzione di decisioni conseguenti.

Borgo San Lorenzo Al Foro Boario la Festa di Rifondazione Comunista

Giovedì 21 luglio. Inizia la Festa della Liberazione al Foro Boario di Borgo San Lorenzo. Fino 31 luglio. “Dopo due anni in cui la pandemia ha interrotto una larga parte delle nostre vite, sconvolgendo le nostre abitudini e limitando fortemente le occasioni di socialità, i circoli del Partito della Rifondazione Comunista del Mugello hanno deciso quest’anno di provare a ripartire, tornando a proporre quella festa che da tanti anni contribuiva ad animare le estati del nostro territorio. Uno spazio, come sempre, aperto a tutte e tutti, in cui trovare un luogo di incontro e di convivialità, con specialità mugellane al ristorante, ballo liscio e musica dal vivo. Ma soprattutto un luogo che tenta di tenere vivi idee e valori di cui oggi c'è più che mai bisogno, in un momento in cui la crisi della rappresentanza si approfondisce pericolosamente, con la maggior parte delle classi popolari del Paese che non votano più: un luogo dove ricostruire quella sinistra che da troppo tempo manca”. Ci saranno dei dibattiti. La guerra ucraina, il carovita che colpirà ancora di più i lavoratori, dalla ricostituzione di una forza politica di sinistra, il problema dell’accesso delle donne in politica, alla questione territoriale della sanità.

Ex Cava di Paterno Ecco la firma della Convenzione e 189 mila euro

Mercoledì 6 luglio è stata una giornata importante per l’ex Cava di Paterno nel comune di Vaglia. C’è la firma della “Convenzione per la caratterizzazione dei rifiuti e redazione della analisi di rischio” tra il comune e la Regione Toscana. Una convenzione che stabilisce il cronoprogramma dei lavori e quantifica le risorse finanziarie erogate per l’identificazione dei rifiuti presenti nel sito della ex cava di Paterno e il loro conseguente smaltimento secondo le normative di legge. IMPALLOMENI: “La firma della Convenzione rappresenta un grandissimo passo in avanti. Dimostra infatti con quanta cura e velocità stiamo lavorando per il raggiungimento del nostro grande obiettivo, come Amministrazione; ovvero la bonifica dei sei ettari della ex cava di Paterno. Inoltre la Convenzione assicura al comune 189 mila euro a fondo perduto messi a disposizione alla Regione Toscana dal Ministero dell’Ambiente che, a differenza dei 200mila previsti per la messa in sicurezza iniziata a metà giungo, non dovranno essere restituiti dai cittadini vagliesi”. Lo ha detto il vicesindaco ed assessore all’ambiente Riccardo Impallomeni. “Durante questa fase si procede con l’individuazione della tipologia del rifiuto assegnando un codice identificativo, il CER, in base al quale si decide per lo smaltimento dello stesso nel modo più appropriato. È chiaro che se viene recuperato un rifiuto, e viene classificato come radioattivo, la procedura di smaltimento di questo avrà un percorso, molto più lungo e costoso, rispetto a quello che potranno seguire i fanghi di scavo dell’Alta Velocità”. La Convenzione stabilisce quindi un cronoprogramma ben definito, che consiste nella progettazione, caratterizzazione dei rifiuti, e successiva analisi di rischio, per terminare con il collaudo. Il termine previsto dei lavori secondo la Convenzione è fissato per il 31 dicembre 2023, ma l’auspicio del vicesindaco Impallomeni è di riuscire ad accorciare i tempi: “La prossima tappa consiste nella gara di affidamento del progetto, e successivamente dei lavori, che ci auguriamo di riuscire ad indire entro l’estate, ed entro l’anno vorremmo portare a termine la caratterizzazione dei rifiuti, se non si presenteranno problematiche particolari”.

Filippo Ciampolillo

Vicchio “La vegetazione mette in pericolo i cittadini”

Il gruppo consiliare a Vicchio torna ad affrontare il tema della vegetazione. Officina Vicchio 19 riprende un articolo apparso sulla stampa locale che analizza le condizioni del tratto di ciclabile fra Ponte a Vicchio e Sagginale “la cui manutenzione ricordiamo essere a carico della nostra amministrazione” precisa Officina Vicchio 19 che prosegue: “Oltre ai vari articoli, numerosi sono stati i post di segnalazione dello stato di abbandono in cui questa versa ormai da diverso tempo. Ad oggi, come segnalato nell’ultimo articolo, oltre allo sfalcio di più di un mese fa, non ne sono stati fatti altri. La vegetazione copre le curve e le rende pericolose: non solo perché l’ingombro del passaggio risulta molto ridotto, ma anche perché in alcuni punti la visibilità è al minimo. In altri punti, invece, le fronde degli alberi si riversano sulla pista impedendone il passaggio. Insomma un disastro. In tutto questo si nota il netto distacco per quanto riguarda la cura degli ambienti-fra quello che è nell’immediata visione dell’amministrazione, e cioè Piazza Giotto (tra l’altro arredata di tutto punto con piante appositamente acquistate) e il restante territorio comunale. Si fa notare che qualche settimana fa l’amministrazione si è vantata della nuova segnalazione posta all’imbocco della pista ecoturistica ma non si riesce a comprendere come non si siano resi conto in quell’occasione lo stato in cui versa. È davvero un peccato vedere che quello che poteva esser un vanto diventi in realtà obiettivo di scherno e di critiche da parte della cittadinanza. Intanto fra qualche giorno assisteremo al taglio di nastro del nuovo tratto di pista ciclabile che collega il paese con quella che inizia a Ponte a Vicchio. Bene! Ma…prima di farne nuove cerchiamo di mantenere in condizioni decenti quelle che già ci sono magari preordinando un piano d’intervento con date stabilite”.

F.C.

Dicomano “Superbonus per le case popolari? C’è chi dice ‘no’”

“Riqualificare le case popolari di Dicomano”. Il gruppo consiliare Dicomanocheverrà, a firma della Barlotti, Certini e la Ticci, tratta un argomento di attualità. Nell’ultimo consiglio comunale ha presentato un’interrogazione chiedendo di utilizzare le agevolazioni del Superbonus per migliorare, anche in ottica energetica, le case popolari. Ma l’amministrazione non è d’accordo. È questa la domanda che con un’interrogazione il gruppo consiliare Dicomanocheverrà (Laura Barlotti, Marcello Certini, Cristina Ticci) ha posto nel corso dell’ultimo consiglio al Sindaco e alla Giunta di Dicomano. “Premesso che l’Edilizia Residenziale Pubblica è uno strumento di intervento pubblico fondamentale per garantire l’accesso all’abitazione a chi una casa non ce l’ha e premesso che devono essere fatti gli opportuni controlli” commenta la capogruppo Laura Barlotti “ciò premesso, gli alloggi popolari devono essere mantenuti in condizioni adeguate e dignitose affinché siano non solo opportunamente integrati all’interno del contesto sociale e urbano ma rappresentino per chi vi abita non solo un “tetto” ma un vero e proprio luogo di vita”. In Italia il patrimonio di abitazioni ERP (Edilizia Pubblica Residenziale) pur rappresentando un bene comune si caratterizza invece per una scarsa manutenzione, rappresentando sovente un patrimonio obsoleto e innescando anche altri fenomeni di tipo sociale. “Per questo” continua il comunicato di DicomanoCheVerrà “sarebbe stato importante per il Comune di Dicomano cogliere l’opportunità dei bonus fiscali per riqualificare anche in un’ottica di miglior efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico le abitazioni di Via Ciro Fabbroni che risalgono agli anni 1985/1987”. “Casa Spa la società che si occupa della gestione del patrimonio Erp aveva infatti presentato al comune di Dicomano una proposta di intervento per quelle abitazioni per un ammontare complessivo di circa 480 mila euro, di cui 60 mila euro ca. a carico del comune. Sinceramente ci sembrava un intervento da mandare avanti (…)” Il resto del contenuto del comunicato di Dicomanocheverrà potrete leggerlo sul nostro sito ilgallettomugello.com.

Borgo San Lorenzo È nata la Consulta delle Associazioni

“Ci sembra doveroso fornire uno strumento snello e diretto affinché possano contribuire all’azione amministrativa. Perché l’associazionismo è una ricchezza che vogliamo valorizzare, perché grazie al nostro associazionismo Borgo San Lorenzo è cresciuto, ha saputo rispondere alle sfide e alle esigenze che questi anni ci hanno messo davanti”. Lo ha detto l’assessore alla Partecipazione, Alessandro Galeotti. È nata la Consulta delle Associazioni, uno strumento per essere rappresentati e partecipare all’azione amministrativa, un organismo con funzioni consultive e di proposta sull’andamento dei servizi e delle attività del Comune. “Le Associazioni attualmente iscritte all’Albo del Comune sono oltre 120. La Consulta è un modo per rendere quel mondo ancora più protagonista e un mezzo per noi amministratori, per avere un filo diretto con le esigenze e le proposte delle Associazioni. Ringrazio il Sindaco e gli Uffici comunali per aver contribuito in modo sostanziale alla stesura del regolamento”. La Consulta delle Associazioni avrà un’Assemblea composta da un membro per ogni Associazione iscritta all’Albo e un Comitato formato da un Presidente e quattro rappresentanti, uno per ogni sezione tematica (socioassistenziale, cultura, ambiente, sport). A settembre sarà convocato un incontro con tutti i rappresentanti delle Associazioni iscritte all’Albo.

SdS Mugello Borse di studio per orfani di crimini domestici

Uno strumento di civiltà che la Società della Salute del Mugello sostiene in maniera convinta e decisa. Così sul proprio sito si informa delle borse di studio per orfani di crimini domestici e reati di genere. Quegli orfani che la psicologa Anna Costanza Baldry li aveva definiti “orfani speciali”. “Hanno perso la mamma e il papà, e hanno perso la loro capacità di sognare una vita normale e felice” spiegava la Baldry, una ‘guerriera con il sorriso’ scomparsa nel 2019, dopo essersi battuta per i diritti delle donne e dei più deboli. Così la SdS Mugello spiega: “Il Commissario per le vittime di reati di tipo mafioso e intenzionali violenti ha diramato l’Avviso per Borse di studio in favore degli orfani per crimini domestici e degli orfani di madre a seguito del delitto ex artt. 575 e 576, primo comma n. 5.1 del c.p., ovvero per omicidio a seguito dei delitti di cui agli articoli 609 bis e 609 octies del c. p. Dal 30 maggio 2022 al 28 febbraio 2023, è possibile presentare istanza alla Prefettura della provincia di residenza, per ottenere l’erogazione della borsa di studio per l’anno scolastico 2022/2023”.

Filippo Ciampolillo

Firenzuola

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Lunedì-Sabato 4.30 - 20.00 Domenica 5.00-13.00

Viale Giovanni XXIII 2 - Borgo San Lorenzo - Tel. 0558459016

Forza Italia vuole sbloccare la Circonvallazione

Forza Italia-Centrodestra per il Cambiamento presenta una mozione per sbloccare la vicenda della Circonvallazione di Firenzuola. Il consigliere metropolitano, Paolo Gandola, attraverso un comunicato, vuole informare i cittadini mugellani che “l’opera è stata completata nel 2011. Da sette anni però si attende che la Città Metropolitana firmi la convenzione per la gestione”. “La strada è stata completata nel 2011 ed ancora oggi è chiusa al transito. Un fatto davvero inaccettabile e non più tollerabile. Chiediamo di attivare un tavolo di lavoro tra la Metrocittà, il comune di Firenzuola e gli altri Enti interessati, per consentire l’approvazione della convenzione. E, nel più breve tempo possibile, l’apertura del tratto di strada in oggetto. Nell’inverno scorso mi sono recato a Firenzuola per avere cognizione diretta della questione ed ho effettuato un sopralluogo presso la strada completata nel 2011 e mai aperta al transito veicolare. In questi mesi ho poi ricostruito tutta la vicenda anche con gli uffici metropolitani. La circonvallazione del capoluogo, lunga circa 3 km con la galleria “Frena” di 430 metri, è stata realizzata da Autostrade per l’Italia come un’opera connessa alla linea dell’alta velocità Firenze-Bologna. Per la messa in esercizio della suddetta circonvallazione è necessario, però, procedere alla stipula di una convenzione per regolare i reciproci rapporti e responsabilità in ordine alla gestione e manutenzione della strada (…) La bozza di convenzione è stata approvata dal Comune di Firenzuola con la delibera di giunta n.81 del 7 settembre 2015 e, al contrario, non è mai stata approvata dalla Città Metropolitana di Firenze e dunque non è mai stata sottoscritta. Certo a distanza da così tanti anni dall’ideazione e progettazione, oggi, forse, il traffico pesante che avrebbe dovuto passare dalla nuova circonvallazione non c’è più, ma questo non può consentire la non apertura della strada quando la stessa è stata realizzata e completata a regolare d’arte. Con la mozione, dunque, chiediamo al sindaco metropolitano di occuparsi direttamente della vicenda per consentirne uno sbocco positivo”.

F.C.

Dicomano Nuovo marciapiede lungo la SP41 Cambia la viabilità

Un nuovo marciapiedi. Lungo. Da via Fabbroni a piazza Trieste, sulla SP41 a Dicomano. Qualche giorno fa è iniziato l’intervento oggetto dell’accordo siglato tra il comune e la Città Metropolitana di Firenze che garantirà in quell’area il miglioramento della sicurezza sia dei pedoni che della viabilità. I lavori avranno un costo stimato di circa 120mila euro. “Mettiamo in sicurezza – affermano il sindaco Stefano Passiatore e l’Assessore ai Lavori Pubblici Alessio Poggiali – un pezzo importante di viabilità perché collega il centro agli impianti sportivi e l’assenza di camminamenti adeguati non era più sostenibile. Ringraziamo la Città Metropolitana di Firenze che ha con noi convenuto di investire in quel tratto di viabilità per ricucire i camminamenti già presenti prima e dopo la parte di Via interessata dai lavori”. TRE FASI DI LAVORI: interventi scaglionati per limitare i disagi alla circolazione. La viabilità subirà comunque variazioni si prega di fare attenzione: la prima interessa Via Fabbroni nel tratto compreso tra il bivio per il parcheggio del campo Foresto Pasquini e l’accesso pedonale da Via Fabbroni agli Impianti Sportivi Comunali in prossimità dell’incrocio con Viale Gramsci (Verrà installato un impianto semaforico provvisorio per il doppio senso alternato). la seconda riguarderà Via Fabbroni nel tratto dell’incrocio con Viale Gramsci (Verrà istituito provvisoriamente il senso unico con direzione consentita solo verso la S.P. 551, dall’accesso pedonale da Via Fabbroni agli Impianti Sportivi Comunali in prossimità dell’incrocio con Viale Gramsci e l’incrocio di Piazza Trieste con la S.P. 551). la terza interesserà sia Via Fabbroni che Piazza Trieste (chiusura totale, ad eccezione dei residenti/proprietari di Via Fabbroni n. 5,7,9 e Piazza Trieste 25,27,32, con accessi carrabili, di Via Fabbroni e Piazza Trieste nel tratto compreso tra l’incrocio, escluso, con Viale Gramsci e l’incrocio con la S.P. 551).

F.C.

Villore-Corella Il fronte del “no” all’Eolico contro Giani: “Arrogante”

C’è sempre aria di tempesta sul Crinale Appenninico a VilloreCorella. Il Parco Eolico torna a far parlare di sé, Piera Ballabio del fronte del “no” alle pale eoliche attacca il presidente della Regione Toscana: “Arrogante”. Questo il testo del comunicato parziale, la versione completa potrete leggerla sul nostro sito ilgallettomugello.com: “L’arroganza del presidente della Regione Giani è ormai da tempo un dato consolidato. Così come il cumulo di inesattezze e sciocchezze presenti nelle sue dichiarazioni. Ci domandiamo cosa intenda per comunità locali a favore della installazione delle pale eoliche sul nostro crinale. Forse sta semplicemente parlando della sua giunta e di quella dei comuni di Vicchio e Dicomano. Perché è stato palese che gran parte del Mugello - e non solo - è contrario ad un intervento così impattante e con una ricaduta energetica assolutamente dubbia (ricordiamo a tutti che i dati della ventosità sono stati secretati proprio dalla regione). L’inchiesta pubblica - la cui gestione non è stata proprio un modello di imparzialità - ha messo sullo stesso piano gli interventi contrari di chi dimostrava di conoscere il sito e il progetto e di chi interveniva genericamente sulle questioni ambientali e su “quanto è bella l’energia eolica”. Oltre 10 sono state le associazioni che hanno aderito alle tante iniziative messe in campo, ma soprattutto tantissimi sono coloro hanno i firmato gli appelli e che hanno contribuito alla raccolta fondi per la presentazione del ricorso (già effettuata il 19 aprile 2022). Ancor più grave appare il disprezzo con cui Giani tratta la Soprintendenza Fiorentina che ha espresso parere negativo in particolare a seguito di un sopralluogo eseguito con i carabinieri forestali nei luoghi in cui l’impianto dovrebbe essere realizzato. Ormai il presidente si è dimenticato di far parte di una regione che conserva monumenti e paesaggi che andrebbero assolutamente protetti anche per l’incedibile ricaduta economica che gli stessi procurano. L’ultima sua trovata è stato l’attacco frontale alla legge urbanistica vigente (legge Marson): persino il Governo ha intenzione di ricorrere alla Corte Costituzionale contro la nuova legge considerandola illegittima (…)”.

Dicomano Lavori sulla rete idrica

Nuovi interventi in settimana sulla rete idrica nel comune di Dicomano. Così Publiacqua ha informato i cittadini con una nota inviata agli organi di stampa locale: “Causa lavori di collegamento sulla rete idrica, dalle ore 9 di giovedì 14 luglio, sarà sospesa l’erogazione dell’acqua in viale Vittorio Veneto (lato destro direzione Vicchio da civico 8 ad incrocio con via Checchi). La situazione tornerà a normalizzarsi tra la tarda mattinata ed il primissimo pomeriggio. Publiacqua si scusa con i cittadini per il disagio che questi lavori creeranno loro”.F.C.

F.C.

Palazzuolo Sul Senio Tratto abusivo nel bosco Denunciato

I Carabinieri della Forestale di Palazzuolo sul Senio hanno eseguito dei controlli. In particolare in località Budriolo, all’interno di un’area boscata. Questa area è oggetto di interventi di taglio boschivo e realizzazione di opere connesse. E fin qui tutto normale, perché questi interventi sono autorizzati dall’Unione dei Comuni del Mugello. Però, durante i controlli, la Forestale si sofferma su un tratto di pista forestale di esbosco. Cos’è? Il trasporto del legname lungo vie attrezzate dal luogo di abbattimento/letto di caduta o di concentramento degli alberi, fino al punto in cui il materiale viene caricato su mezzi che effettuano il trasporto. Un tratto di “larghezza considerevole; e con sbancamenti a monte anche consistenti, con caratteristiche difformi da quanto prescritto”. In pratica, tutto era stato eseguito su un tracciato che si discostava verso monte da quello autorizzato. Realizzato con mezzo meccanico mediante movimenti di terra, consistenti in sbancamento della scarpata a monte con rottura della roccia e riporto di terra a valle. Il responsabile è stato denunciato. Ha realizzato o fatto realizzare interventi che hanno modificato in modo permanente lo stato dei luoghi; ed alterato il regime idrogeologico del territorio, in assenza della necessaria autorizzazione paesaggistica ambientale, prevista dal Codice del Paesaggio. Le stesse opere hanno comportato un’evidente trasformazione urbanistica ed edilizia di suolo inedificato. L’area boschiva interessata dagli interventi è poi Zona Speciale di Conservazione (ZSC) denominata Giogo – Colla di Casaglia. “Le opere hanno comportato un mutamento dell’utilizzazione dei terreni, con destinazione diversa da quella agricola, incidendo sulla morfologia del territorio, sugli equilibri ecologici ed idraulici e sulle finalità istitutive dell’area protetta stessa”.

Filippo Ciampolillo

Incendi I Vigili del Fuoco “Adottare comportamenti virtuosi”

Ancora incendi. I Vigili del fuoco del comando di Firenze mercoledì pomeriggio erano a lavoro per diversi incendi sul territorio della città metropolitana. La squadra del distaccamento di Borgo San Lorenzo è intervenuta nel comune di Londa in via di Vierle per un incendio di oliveta e di sterpaglie con l’interessamento di una catasta di legno di circa 150 metri, nel quale hanno operato l’elicottero VF del reparto volo di Arezzo e l’elicottero AIB della Regione Toscana ed il personale volontario. “I Vigili del Fuoco raccomandano a tutti i cittadini di porre grande attenzione al rispetto delle normative vigenti e di mettere in atto comportamenti virtuosi di prevenzione, in modo da contribuire ad abbassare il rischio di incendi di vegetazione e di bosco”.

F.C.

Dicomano “Scudo Verde? No grazie”

L’idea del sindaco Dario Nardella è nata per essere in linea con la transizione ecologica. Quella innescata dalla decisione del Parlamento Europeo di vietare la produzione di auto diesel o a benzina dal 2035. Quindi servirà acquistare un’auto ibrida o elettrica. Laura Barlotti, Marcello Certini e Cristina Ticci sono gli esponenti di Dicomanocheverrà. Attraverso un comunicato, dicono chiaro e tondo: “Scudo Verde? No grazie”. Non approvano il progetto del sindaco di Firenze che prevede l’introduzione nella città di Firenze di una zona ad accesso limitato tesa ad interdire il passaggio ai veicoli più inquinanti. “L’intenzione può anche essere giusta e comprensibile ma tutto questo non può concretizzarsi in un provvedimento discriminatorio nei confronti di chi non vive nella città di Firenze e in particolare verso le categorie meno abbienti, considerato che Nardella ha anche manifestato l’intenzione di limitare l’accesso alla città ai cittadini non residenti, introducendo una mini tassa-pedaggio (si parla di 1,50 euro) per coloro che non possiedono veicoli elettrici o non inquinanti. Insomma, in una città che conta su di un traffico giornaliero di oltre 250 mila mezzi, il Comune di Firenze avrebbe a regime un guadagno di circa 15 milioni di euro all’anno, da reinvestire, pare, del tutto nel trasporto pubblico. Coloro che risiedono fuori Firenze e possiedono auto vecchie e definite inquinanti (ovvero non elettriche). E questo spesso a causa di ragioni socio economiche. Non potranno quindi entrare in città se non pagando un pedaggio o essendo soggetti a sanzione considerato che dovrebbero essere installate 81 telecamere a controllare i varchi. Una misura del genere rischia di affrontare il grave problema dell’inquinamento atmosferico in maniera semplicistica e discriminatoria per la cittadinanza. Una soluzione ingiusta verso i cittadini della provincia di Firenze con particolare riferimento alle categorie meno abbienti che si troveranno costrette ad accollarsi spese ulteriori o ad utilizzare servizi pubblici spesso non funzionanti. E poi a ricaricare un’auto elettrica quanto si consuma? Siamo sicuri che si tratti della scelta migliore? La mobilità è un diritto non di pochi ma di tutti, che deve essere salvaguardato e tutelato. Quindi o si interviene seriamente in tal senso con investimenti forti e seri sul trasporto pubblico o altrimenti certe misure sembrano solo pensate per creare un importante effetto mediatico e raccogliere consensi all’interno di certi “bacini” piuttosto che per ridurre l’inquinamento. E poi perché il Sindaco di Firenze, Sindaco anche della Città Metropolitana non ha pensato di equiparare ai residenti nella città di Firenze anche gli abitanti di tutti i comuni della Città Metropolitana? Del resto tutti i cittadini che ogni giorno dalla provincia si recano a Firenze per motivi di lavoro, salute, studio, svago lasciano anche soldi sul territorio fiorentino…. e poi l’invaso di Bilancino, di cui usufruisce anche Firenze città, non si trova nel Mugello? Auspichiamo che ci sia un serio confronto di tutti i comuni dell’area metropolitana con il comune di Firenze per valutare i possibili effetti di una misura del genere”. Con queste motivazioni il Gruppo DicomanocheVerrà ha presentato una mozione sia in comune che all’Unione dei Comuni del Mugello (in questo caso insieme al gruppo Mugello in Comune).

Filippo Ciampolillo

Villore-Corella “La mia passeggiata sul Crinale Un bosco fantastico”

Lo scrittore Bruno Confortini ha inviato una ‘lettera aperta ai media locali’. “Qualche giorno fa, di buon’ora, con due amici sono andato per la prima volta nei luoghi dove insiste il progetto di Pale Eoliche (Villore-Corella). Un bosco fantastico, da rimanere a bocca aperta. Un altro mondo. Avete presente i boschi del Signore degli Anelli? Tipo. Una passeggiata che consiglio a tutti, davvero (sconsigliato il tacco 12, ovviamente). Pensare cosa diventerà quel luogo se il progetto Pale Eoliche andrà in porto, mi ha messo... in imbarazzo mentale. Ma davvero, mi chiedevo camminandoci dentro a quel bosco, qualcuno può pensare di entrare qui dentro e devastare a destra e a manca? Senza polemiche, senza offese, senza nulla di nulla, solo questo: se succederà, sarà un grave, gravissimo sbaglio. Probabilmente digeriremo anche questo, certo. Avere “stomaco”, sembra ormai l’unica cosa che possiamo fare. E chi lo “stomaco” non ce l’ha, se lo faccia. È meglio”.

F.C.

mugello Sanità: nella “casa comune” via il dolore

Ciascuno di noi, ripercorrendo la storia della propria famiglia, converrà che le priorità a cui far fronte mutano a seconda delle circostanze. In qualche momento sarà il lavoro l’esigenza a cui far fronte, in altre la scuola per i figli, in altre ancora l’acquisto della casa etc. Credo però che il coinvolgimento massimo di tutti i familiari si manifesta quando qualcuno fa esperienza della malattia e del dolore che porta con sé. Nella “casa comune”, qual è la comunità civile nella quale viviamo, deve essere lo stesso. Il tempo presente c’interpella con forza riguardo alla gestione della sanità. Crescono i disservizi e le disparità di accesso alle cure. L’espandersi della burocrazia a scapito degli interventi sanitari veri e propri, le lunghe liste di attesa e l’evaporare della presenza sul territorio, spingono le persone che se lo possono permettere verso la sanità privata. (A volte sembra che sia proprio questo l’obiettivo politico dei responsabili della sanità). Tutti possiamo constatare come il disagio economico di larghe fasce della popolazione sia in forte crescita, e come non sia alle viste alcuna inversione di tendenza. Ciò significa che tanti nostri concittadini non potranno avere in tempi utili accesso ai servizi sanitari. A questo proposito occorre ricordare cosa recita, tra l’altro, l’art. 32 della Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Inoltre, nella “casa comune” si stanno determinando forti crepe fra coloro che possono avere accesso alle cure e coloro che non possono permetterselo. Sempre la nostra Costituzione all’art. 3 afferma: È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona. È questo quindi l’obiettivo primario che deve essere concretizzato con determinazione da coloro che sono stati chiamati ad amministrare la cosa pubblica. Non farlo significherebbe scivolare sul crinale dell’ingiustizia e della barbarie. Anche la popolazione dovrà esercitare la propria pressione in questa direzione, altrimenti sarebbe da considerare corresponsabile delle omissioni degli amministratori. Se si camminerà con decisione verso questa realizzazione, si potranno poi tagliare nastri, inaugurare aiuole e panchine e divertirsi coi social. Ma, s’intende, come ricreazione, dopo aver svolto il proprio dovere.

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