Illustrazione Ticinese n. 1 - 2019 by Tredicom SA

illustrazione illustrazione.ch

N.1

- 1 FEBBRAIO 2019

RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA

TICINESE

IN FAMIGLIA

Un fine settimana ideale

A TAVOLA

Un assistente perfetto

IN NATURA

L’animale dell’anno

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4 Spunti

Il mondo nelle mie braccia

5 Archivio

ritratto

Fotogrammi d’America

6 Sai che

Domande curiose e risposte sfiziose

7 Appunti

Editore Illustrazione Ticinese SA 6908 Lugano

Spunti, idee e consigli in vetrina

8 Lavoretti

Distribuzione Direct Mail Company SA Amministrazione e produzione Marco Werder Editore Matthias Werder Grafica Illustrazione Ticinese SA Gabriele Campeggio Inserzioni Ticino e Italia: Illustrazione Ticinese SA Tel. 091 972 26 20 Fax 091 972 45 65 info@illustrazione.ch Edimen S.a.g.l. Tel. 091 970 24 36 edimen@edimen.ch

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La rosa del Piccolo Principe 10

9 Curiosità

In copertina: Murat Pelit Foto: Gabriele Campeggio

10 Ritratto

Un sorriso sulle piste

18 In natura

in fo rm a

Animale dell’anno: la lucciola

i trasformatori

di ossigeno I polmoni, lo sappiamo tutti, sono gli organi che ci permettono di respirare. Accolgono l’ossigeno che arriva loro dalle vie respiratorie e lo trasformano in energia. Come? Cerchiamo di capirlo meglio… testo Rachele Pozzi

polmoni sono essenziali per la respirazione. La loro funzione principale è quella di trasportare l’ossigeno presente nell’atmosfera ai fluidi corporei e, nel contempo, di espellere l’anidride carbonica. Uno scambio di gas quindi tra essere umano e atmosfera, che avviene in modo automatico. Non solo, fungono anche da soffice protezione del cuore, una sorta di airbag. Il nome di questi organi ha origine greca, e deriva da pneuma, che significa spirito, aria.

Nome: polmoni Definizione: organi Dimensioni: due, alti ca. 26 cm x 16 cm di diametro, il polmone destro è più grande del sinistro Funzione: trasportare l’ossigeno atmosferico nei fluidi corporei ed espellere anidride carbonica Grado di importanza: fondamentale Sostituibile: sì Indispensabile: sì, ma si può vivere con un solo polmone

20 A tavola

In cucina con un super assistente

24 In famiglia

Un fine settimana per tutti i gusti

27 In forma

COME FUNZIONANO? L’energia prodotta dalla respirazione cellulare si ottiene consumando ossigeno e producendo anidride carbonica. Il sistema respiratorio coglie l’ossigeno dall’atmosfera e lo diffonde nel corpo, da dove viene distribuito rapidamente in tutto l’apparato circolatorio. I polmoni dei mammiferi sono composti da una fitta rete di alveoli, i quali forniscono un’enorme area di superficie per lo scambio di gas. L’immissione e l’espulsione dell’aria è guidato da un largo muscolo, il diaframma, che guida la ventilazione alternando periodicamente la pressione e il volume del torace. Durante la normale respirazione, l’espirazione è

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I trasformatori di ossigeno 27

29 Oroscopo

Le previsioni di Cloris per febbraio 2019

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sp unt i

il nelle mondo mie braccia Riflessioni in punta di piedi per prendersi in mano… testo Andrea Fazioli

vecchi film hanno pazienza. Restano in agguato per anni, nascosti nelle pieghe del tempo, si consumano nell’immaginario fino a diventare un nome, il riflesso del volto di un attore, magari solo una battuta o due strappate all’oblio. Nel frattempo si guarda la televisione, si leggono le recensioni, si parla dei nuovi film che fanno discutere. I vecchi film invece non suscitano più dibattiti. Ormai quello che si doveva dire è già stato detto. Magari si organizza una retrospettiva o si proiettano nelle scuole. Più spesso si lasciano in un angolo della mente, come un pro memoria buttato giù su un foglietto e poi dimenticato. Ma i vecchi film non hanno fretta. Sanno che prima o poi arrivano le sere d’inverno. Allora da qualche scaffale polveroso può saltar fuori una videocassetta con una scritta sul dorso: «FILM VECCHIO». Non sappiamo come la cassetta sia finita a casa nostra, né chi abbia registrato il film alla tivù, senza ritenere necessaria altra descrizione se non quella dicitura lapidaria scritta in stampatello, a matita. Fuori è buio e sul divano si sta bene con una coperta. Abbiamo forse scelta? Per fortuna il videoregistratore funziona ancora. Qualche minuto dopo stiamo guardando “Il mondo nelle mie braccia” (“The World in His

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Arms”, USA 1952, con Gregory Peck e Ann Blythe; regia di Raoul Walsh). I momenti d’azione si susseguono in una maniera che potrebbe sembrare ingenua ma che è segno di una felicità narrativa, di una piena fiducia nella storia (tratta dal romanzo ononimo di Rex Beach). Il tono generale è romantico, con una vicenda d’amore raccontata con delicatezza. Il «FILM VECCHIO» regala uno slancio, una purezza d’immaginazione che ricorda i sogni avventurosi dell’adolescenza. È forse di questo che parla il critico spagnolo José Maria Latorre in un saggio sull’argomento. “Una situazione definisce con precisione il film. Venendo a sapere che un amico sta per essere impiccato, il protagonista Jonathan dice: “Peccato, era un gran bevitore, rimaniamo in pochi!”. In seguito, durante una passeggiata notturna in dolce compagnia, trova il modo di liberare l’amico e prendere con lui, senza neanche una parola, un appuntamento fuori dal tempo in un posto dove leggi e patiboli non esistono. Chi non si accorge di questo muto appuntamento non è in grado di apprezzare l’immarcescibile fascino di un’avventura come quella raccontata da “Il mondo nelle mie braccia””. Prendiamolo, questo appuntamento. È proprio a questo che servono i vecchi film. v

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fotogrammi

d’america Un festival del film americano in Ticino e più precisamente a Lugano. Si srotolava l’anno 1948, e una rassegna proponeva i nuovissimi film provenienti da Hollywood, per sognare, per alleggerire un poco la vita… a cura Marco Ortelli - marco.o@illustrazione.ch

“I

consensi raccolti dal Festival del film americano svoltosi nel novembre dello scorso anno al Supercinema di Lugano hanno indotto la direzione di questa sala di proiezione a ripetere quest’anno la manifestazione. La rassegna di novità uscita dagli stabilimenti di Hollvwood s’inizierà martedì 21 settembre e durerà fino a giovedì 30: nel corso di questi giorni sullo schermo del Supercinema passeranno undici film nuovi per il Ticino, due dei quali reduci dalla IX Esposizione d’arte cinematografica di Venezia: «Il muro invisibile» (Gentleman’s Agreement) e «Il tempo si è fermato» (The big Clock). Quattro sono le case americane rappresentate a questa sfilata di primizie: la 2oth Century Fox con sei film, la Paramount con tre, la Metro Goldwyn Mayer e l’Universal ciascuna con uno”. v

SCARICAMI L’articolo completo del 18 settembre 1948.

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s ai che

leggiamo

SAI CHI

ha vinto

IL CONCORSO TRAVELHOUSE? Tra gli oltre 1600 partecipanti al concorso, Gaby Malacrida, portavoce per il Ticino di Hotelplan Suisse e Italia, ha proceduto al sorteggio tra mail e cartoline postali; la dea bendata ha… visto la mail di Stefano Pola di Camorino, che si aggiudica così il magnifico premio consistente in un circuito di 8 giorni offerto da Travelhouse alla scoperta della Norvegia del Nord. Buon viaggio!

Rien ne va plus, di Antonio Manzini

2. Flash, di Tito Tettamanti 3. Serotonina, di Michel Houellebecq SAI PERCHÉ

ascoltiamo

si dice

BIGLIETTO? Termine che oggi utilizziamo comunemente per indicare un piccolo pezzo di carta su cui sono riportate annotazioni o informazioni, così come il lasciapassare che attesta il pagamento avvenuto per assistere a eventi o per usufruire di mezzi pubblici, ha origine dal nome che veniva inizialmente dato alle banconote, chiamate nel 1700 biglietti di banca, dal francese billet de banque. L’estensione del termine all’uso attuale iniziò nell’Ottocento e fu inizialmente, e vanamente, molto osteggiata.

Playlist, di Salmo

2. Atlantico, di Marco Mengoni 3. Platinum Collection, di Queen

SAI

dov’è CORIPPO

guardiamo

Bohemian Rhapsody, di Bryan Singer

Ralph spacca internet, di Phil Johnston e Rich Moore

3. Aquaman, di James Wan

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Distretto: Locarno, Valle Verzasca Altitudine: 563 m s.l.m. Abitanti: 12 Corippo detiene il primato di comune più piccolo della Svizzera e tutto il suo nucleo storico è protetto. Il comune raggiunse la piena indipendenza nel 1822, ma le sue origini sono molto antecedenti (in un testamento del 1224 viene chiamato Culipo e nel 1374 Quorippo). Anticamente, gli abitanti di Corippo furono per secoli agricoltori e pastori, che praticarono sin dal XIV sec. la transumanza, svernando con il bestiame sul piano di Magadino. La strada carrozzabile per accedere al nucleo venne costruita nel 1883. La sua popolazione, che nel 1669 contava 41 fuochi, 269 nel 1795, 294 nel 1850; dal 1900 è costantemente calata, fino ad arrivare agli attuali 12 abitanti. Ma il 2019 sarà un anno molto importante per questo splendido gioiellino incastonato sul pendio destro della valle che sovrasta il bacino di accumulazione. Tutto il villaggio diverrà un hotel diffuso, dove la piazzetta fungerà da salotto, l’osteria da ricezione e le viuzze da cor corridoi tra le stanze, ricavate dal restauro delle casine in pietra abbandonate dagli Anni 60.

a ppunti IL “DIZIONARIO” ESILARANTE Vola bass 4: fan ‘na pell!, Christian Demarta, e-dizioni Cosa significano le espres espressioni del dieletto ticinese e soprattutto, come tradurle, e spiegarle, ai nostri compatrioti e ai turisti? Questo esi esilarante volumetto, il quarto di quella che ormai si può definire collana, spiega, traduce e illustra con ironia quei modi di dire tipici ticinesi ai quali a volte non sappiamo dare un’origine. E si scopre che, per esempio, un “rüga ball” oltre Gottardo diventa un “Eierfummler” e che se anche si sposta e va oltreoceano, se non si dà una regolata diventa un “ball-buster”…

LA MASCHERA DA PARETE

LA CREMA PER PELLI MATURE Zoé Gold, Migros Una linea per la cura del viso pensata per le pelli mature, a partire dai 65 anni. Con l’avanzare dell’età la pelle diventa sempre più delicata, perde elasticità e tonicità, diventa più sottile e secca, il colorito più pallido. Ecco perché diventa necessario idratarla con prodotti ricchi di calcio. Questa linea, contiene anche l’innovativo principio attivo DermaGenist TM che stimola le proteine migliorando la consistenza della pelle. Non unge ma idrata e dona un incarnato più roseo e fresco.

Mood Mask, Hay, Interio Mood Per chi, mentre nel cantone impazza il carnevale, Per la festa più chiassosa che c’è, desidera por la portarne un po’ anche in casa, nell’essenziale e tarne raffinato stile nordico però. Il marchio daneraffinato dane se Hay propone tre maschere dal colore e dal decoro diversi. Belle come decorazione appese a una parete, ma anche appoggiate su un mobile o dentro una libreria.

LA MAGLIETTA RILASSANTE

www.stadtlandkind.ch, www.kinderschutz.ch In Svizzera, un bambino su tre è confrontato con pratiche educative violente. Senza andare agli eccessi, può però capitare a tutti di perdere la pazienza e di reagi reagire in modo avventato a picco piccole banalità per poi pentircene. La campagna di sensibilizzazione di Protezione dell’infanzia svizzera è proprio volta a sensibilizzare i genitori e aiutarli a diventare più forti nel gestire le tensioni, crescendo di conseguenza bambini più sereni e forti a loro volta. Questa maglietta, un monito simpatico ma importante, esiste anche nella variante “Dai papà, vai un attimo fuori”.

IL ROMANZO STORICO

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Il giardino dei semplici, Gerardo Bramati, Watson Inghilterra, anno del Signore 1498. Alan di Whitby non è un semplice monaco. La stazza possente, l’animo severo e il carattere schivo portano addosso il peso di un martello da fabbro e le ombre di ricordi lontani. Mentre nello Yorkshire risuonano ancora gli echi di una guerra mai dimenticata, un relitto di cavaliere si presenta all’abbazia per chiedergli aiuto nel nome di un’antica amicizia, e la quiete è infranta. Un uomo è morto, un assassino si muove nell’ombra e padre Alan, fabbro, priore e soldato di Dio, deve scegliere…

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la del rosa piccolo principe "È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".” (Antoine De Saint-Exupery)

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Cosa ti occorre: una bottiglia di PET bianca da 1,5l, taglierino, forbici dalla punta arrotondata, pennarello, cartoncino rosso e bianco (grigio o beige), un bastoncino di legno, colla bianca o a caldo.

1. Con il pennarello traccia una linea lungo la circonferenza della bottiglia, proprio prima del punto in cui si restringe. Facendoti aiutare da un adulto, con il taglierino fora la bottiglia sulla riga, poi seguila con la forbice. Conserva la parte con il collo. 2. Dal cartoncino rosso taglia un quadrato di 10 cm per lato e disegnaci una spirale come quella della vignetta. Ritagliala fermandoti al centro. 3. Partendo dall’esterno della spirale, arrotolala su se stessa stringendo bene. Appoggiala sul tavolo, si srotolerà, ma manterrà la forma della rosa. Fissa il fondo della spirale con un punto di colla bianca o a caldo. 4. Appoggia la bottiglia sul cartoncino bianco e tracciane in contorno. Segui il contorno disegnato tracciando un cerchio più grande di ca. 1 cm. Ritaglialo. Taglia il bastoncino a ca. 4 cm. Con la colla bianca o a caldo fissa la rosa a un’estremità del bastoncino quindi fissa la rosa al centro del cerchio di cartone. Proteggi la tua rosa con la cupola di PET.

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r i t r at t o

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un sorriso

sulle piste Alle porte della Coppa del Mondo di sci, abbiamo incontrato Murat Pelit, sciatore ticinese di Stabio, che ci ha raccontato della sua malattia, dei suoi progetti e di come un atleta si prepara per affrontare un grande appuntamento sportivo. testo Antonella Broggi - antonellai@illustrazione.ch foto Gabriele Campeggio

el 2002 gli viene diagnosticato un tumore all’osso sacro, quindi per quattro anni viene sottoposto a ripetuti interventi chirurgici per tentare di ridurre la massa tumorale. A fronte dell’ennesima ricaduta, i medici decidono di rimuovere l’osso sacro, intervento che porta Murat alla paraplegia incompleta e all’insorgegenza di una setticemia che lo costringe a rimanere in ospedale per un anno. È solo nel 2010 che Murat si ristabilisce e può riprendere in mano le redini della sua vita. Il decorso della malattia lo ha portato a sottoporsi ad oltre 80 interventi e ogni anno viene più volte ricoverato a causa di infezioni. Un percorso durissimo, difficile anche solo da immaginare. Eppure Murat è energia e positività allo stato puro. Un esempio per tutti noi. Lo abbiamo incontrato a Stabio, suo comune di origine, proprio prima della sua partenza per i Mondiali di Kraniska Gora.

Come stai Murat? “Molto bene! Lo sci sta andando bene, l’allenamento anche, per cui posso ritenermi in forma, fisicamente e mentalmente”. Hai voglia di raccontare qualcosa della tua malattia? “Certo. Tutto è iniziato a fine 2002 a militare. All’epoca stavo seguendo i corsi per intraprendere la carriera militare nelle truppe di salvataggio. Dopo la marcia di 50 km ho accusato mal di schiena e altri disturbi che dopo diversi controlli si sono rivelati essere una massa tumorale alla base della spina dorsale. La paraplegia incompleta è stata causata dall’asportazione dell’osso sacro”. Chi è oggi Murat Pelit? “Lo stesso di allora. Semplicemente una persona che ha voglia di divertirsi, di fare del

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bene, e di stare in montagna tanto, il più possibile”. Sei sempre stato uno sportivo? “Sì, già durante l’apprendistato di selvicoltore mi piaceva andare in montagna. Facevo sci, snowboard, mountainbike. Sono sempre stato sportivamente molto attivo, ma non a livello competitivo”.

SCHEDA

biografica

Nome: Murat Cognome: Pelit Nato il: 15 marzo 1982 a Mendrisio Stato civile: celibe Professione: sciatore Un piatto: sono un amante della carne Un libro: mi piacciono molto i fumetti giapponesi Un film: Die Hard è quello che guardo e riguardo Un motto: sorridere sempre, essere felici

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Perché lo sci, e non un altro sport? “Perché mi è sempre piaciuto sciare, insieme ai miei amici. Poi, quando ero in ospedale a Nottwil, vedevo le montagne bianche e dentro di me avvertivo l’impellente desiderio di poter ritornare in qualche modo a sciare, sulle montagne dove adoro stare”. Lo sport agonistico presuppone meticolosa preparazione, talento, duro lavoro, forza di carattere e fortuna. In che ordine? “Non riesco a metterle in ordine. Cerco di fare un mix di tutte queste componenti, forse anche per paura di dover dare di più in una in particolare, quindi cerco di portare tutti questi fattori allo stesso livello. Naturalmente la parte che mi fa faticare di più e quella fisica. Devo allenarmi tantissimo, d’estate soprattutto, per cui le altre componenti per me rimangono un po’ in secondo piano”. Cosa fa uno sciatore durante l’estate? “Devo proprio ammetterlo, non sono un aman-

Murat sulle piste di St. Moritz a dicembre, in occasione di una gara del World Para Alpine Skiing.

te della palestra, per cui sopperisco praticando sport completi come mountainbike, wakeboard o escursioni in montagna con la carrozzina. Faccio esercizi a corpo libero all’aperto, non riesco ad allenarmi all’interno di una palestra. Mi sento un po’ come un leone in gabbia”. C’è qualcuno che si occupa della tua preparazione atletica? “Quando sono qui mi alleno da solo o con gli amici, con i quali vado spessissimo in bici o, in estate, al lago a fare wakeboard, disciplina che mi aiuta tantissimo perché la tecnica è quasi uguale a quella dello sci. Poi passo molti giorni con la nazionale, dove abbiamo un allenatore, e dove sono obbligato a passare un’ora in palestra (ride, ndr)”.

«Avvertivo

l’impellente bisogno di tornare a sciare»

Come ci si prepara a una gara mondiale? “Al di là della preparazione sportiva, è impor importante soprattutto l’aspetto mentale. Io cerco di

arrivarci rilassato, tranquillo. Cerco di non pensare alla pressione fino a quando mi trovo al cancelletto, per poi esplodere alla partenza. Non è evidente ma è una cosa che ho imparato negli anni. Le Paralimpiadi mi hanno insegnato tanto. Allora l’emozione aveva giocato un ruolo molto importante, oltre al fatto che venivo da un infor infortunio. Adesso sono più tranquillo anche perché fisicamente sono ok”. Quella dello sciatore non è una professione remunerativa. Come fai ad affrontare i costi che questo sport sicuramente comporta? “No, non è remunerativa, soprattutto nel mondo paralimpico. Anzi costa. Gli atleti non percepiscono uno stipendio e sono obbligati a pagarsi da soli tutti i costi che la pratica dello sport richiede. È solo grazie agli sponsor che questo diventa possibile. Grazie a VF International e agli altri sponsor che mi sostengono, riesco infatti a coprire i costi della stagione”. Cosa fai quando non pratichi sport? “Ho da poco fondato la Ti-Rex Sport. Una associazione senza scopo di lucro, che ha lo scopo di organizzare e gestire momenti sportivi all’a-

Murat nella piazza di Stabio, suo Comune di origine.

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perto tra persone con qualsiasi disabilità, che siano di qui o che vengano in Ticino in vacanza. Promuove inoltre momenti di sport tra disabili e

normodotati e offre una scuola di wakeboard per disabili sul lago di Lugano”. Prossimo obiettivo? “Ho delle buone possibilità di portare a casa la Coppa Europa in velocità, e per quanto riguarda la Coppa del mondo, vorrei piazzarmi almeno tra i primi dieci, meglio tra i primi cinque!”. Un sogno nel cassetto? “Vincere un Mondiale!”. Concludiamo l’intervista e lasciamo Murat, in partenza per Kranjska Gora. Gareggerà quando questa intervista sarà già in stampa, e quando riceverete IT nelle vostre case, si sapranno già i risultati. Noi non possiamo quindi rifervi come è andata, ma possiamo dirvi che abbiamo tifato per Murat. Per lo sportivo e per l’uomo che è. Solare, sorridente e positivo. v SCARICAMI Per vedere i Paralympic Games digitare: www.youtube.com/user/ParalympicSportTV

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i n nat ur a

animale dell’anno

la lucciola La distruzione degli habitat e l’aumento dell’inquinamento luminoso rendono la vita difficile a questo affascinante insetto. testo Martina Spinelli, Pro Natura Ticino foto Biosphoto/S. Vitzthum, Shutterstock/Txanbelin, Andrea Persico

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INSIEME A FAVORE

degli insetti

La lucciola è stata scelta per attirare l’attenzione sul fantastico mondo degli insetti. La nostra fauna è dominata da questo grande gruppo. Delle circa 36’000 specie di animali conosciute in Svizzera, ben 30’000 sono insetti. Purtroppo, il loro mondo si sta degradando a una velocità spaventosa a causa della distruzione degli habitat, dell’uso eccessivo di pesticidi, dell’inquinamento luminoso e di altri fattori. Le conseguenze per la natura e gli esseri umani sono pesanti. Quest’anno Pro Natura lancia una campagna in favore degli insetti per denunciare la loro scomparsa. www.pronatura-ti.ch

T Nella pagina precedente: femmina di Lampyris noctiluca in cerca di un compagno.

utti conoscono lo spettacolo e la magia che le lucciole ci regalano nelle notti di inizio estate, pochi però sanno quale sia il loro aspetto alla luce del giorno o di cosa si cibino. Queste creature all’apparenza fatate sono in realtà dei coleotteri della famiglia dei Lampiridi e sono dei voraci predatori. La lucciola illumina di magia le notti solo alla fine della sua vita. Prima di raggiungere l’età adulta, trascorre due anni allo stadio larvale, durante i quali si nutre di ogni sorta di lumaca: grandi e piccole, con o senza guscio. Gli adulti non sono invece in grado di assumere cibo e hanno solo due settimane per compiere la riproduzione. Per questa ragione la femmina cerca subito un luogo idoneo in cui attirare un maschio con il suo segnale luminoso. A SUD DELLE ALPI In Svizzera, vivono quattro specie di lucciole. La

Larva di lucciola mentre attacca una lumaca.

Lampyris noctiluca, specie scelta come animale dell’anno, è quella che oltralpe viene osservata più frequentemente. In Ticino bisogna però prestare più attenzione per identificarla, perché a sud del Gottardo sono presenti tutte le quattro specie e lo spettacolo della Luciola italica, più sgargiante e lampeggiante, spesso ruba il palcoscenico all’animale dell’anno. Poco importa di quale tipo di lucciola si parli, i presupposti per continuare a percepire la magica atmosfera che ci regalano sono gli stessi. AMBIENTI STRUTTURATI, LUMACHE… E BUIO! Le lucciole hanno bisogno di ambienti gestiti senza ricorrere ai pesticidi, dove ci sia una buona presenza di lumache e un ricco mosaico di piccoli habitat; come aree aperte, posticini ombreggiati e nascondigli umidi. Infine, la lucciola ha bisogno di qualcosa che appare ovvia di primo acchito: l’oscurità. Ma nella nostra società attiva 24 ore su 24 non è per nulla garantito che le notti siano buie, anzi. Strade perennemente illuminate, insegne luminose, faretti da giardino, costituiscono un problema di non poco conto per l’animale dell’anno. Questo fenomeno ha un nome ben preciso: inquinamento luminoso. Dove la notte è rischiarata a giorno, il maschio non riesce più ad avvistare la luce della femmina. È quindi importante che la notte resti buia, non solo per le lucciole, anche per i pipistrelli, le farfalle notturne e noi esseri umani! v

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a t avol a

incon cucina un assistente A cena a Lopagno a casa di Nunzia e Ramon Galli. testo Lorenza Storni - lorenza@illustrazione.ch foto Rémy Steinegger

ucinare e creare ricette, una passione nata nell’infanzia e, con il tempo, sempre più orientata ad una cucina sana e naturale, mirata ad imparare cose nuove e anche ad “auto produrre” cibi. Tutto questo con l’aiuto di un robot di cui Nunzia Galli è così convinta che, recentemente, insieme alla sua socia Giada Rossi, fonda il Cook Atelier di Odogno (Capriasca). “Qui, insegniamo alle persone a utilizzare nel quotidiano in modo sensato il termo-robot che rappresento. Nei nostri incontri settimanali le clienti imparano sì ad usare la macchina, ma soprattutto a non diventarne schiave seguendo alla lettera ciò che il manuale e il ricettario ordinano di fare. Per Perché il robot deve diventare ed essere un super assistente bravo a far quello che gli diciamo noi”. Secondo Nunzia, la tecnologia ha sicuramente modificato notevolmente il nostro modo di cucinare, ma ha anche portato fuori rotta molte persone, trasformando tante cucine in una sorta di uffici!”. E così si è perso di vista il buon senso, non ci si affida più ai cinque sensi che dovrebbero essere gli unici giudici in cucina, ma si ripone una fiducia cieca nel web e nei manuali, eseguendo le ricette postate in rete senza spirito critico, senza creatività, senza ricerca.

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UN ROBOT E DUE PADELLE Nunzia, invece, ama creare e ricercare ingredienti, anche dimenticati o di nicchia e ama pietanze semplici, contadine, legata alla tradizione. E il paradosso? Cucina solo con il robot! Non ci sono padelle nella cucina di Nunzia, tranne una per la pasta e una in ghisa. “Eppure io faccio il lievito madre e lo rinfresco, faccio il pane e la pasta fatta in casa come li faceva la mia bisnonna. Amo dedicar dedicarmi alla cucina lenta, che per me è quasi curativa, e grazie al tempo che il mio super assistente mi fa risparmiare, posso coltivare le mie passioni”.

«Amo dedicarmi a una cucina lenta»

RISPARMIO DI TEMPO La nostra casalinga è convinta che oggi sia “stupido” perdere tempo, ad esempio, rimestando un risotto “quando il robot lo fa meglio di me. Io realizzo ancora oggi una ricetta che eseguivano la mia bisnonna, la mia nonna e la mia mamma. Il progresso però mi permette di cuocere il sugo per due ore e mezzo anche senza la mia sorveglianza, ma grazie al buon senso il mio sugo ha

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a t avol a La padrona di casa sceglie, pulisce e taglia le verdure per la vellutata. Il resto lo farà il suo “assistente”.

TA G L I A N D O

lo stesso sapore antico e genuino della mia bisnonna e mentre cuoce io posso permettermi di fare una lunghissima passeggiata e al mio rientro impastare a mano una pasta fresca con grani antichi che mi riavvicina ancora di più alla mia progenie”. È convinta Nunzia, e sicura di sé e del suo robot. Lo conosce bene, ma soprattutto conosce bene le materie prime e gli ingredienti che usa. Mentre chiacchieriamo taglia la zucca, il topinambur e il cipollotto, aggiunge acqua e sale e via con il programma vellutata. Ora può dedicarsi alla pasta fatta in casa, per l’occasione i fusilli al ferret-

A TAVOLA… CON VOI Voi ci invitate da… voi quando a casa c’è tutta la famiglia. Una nostra redattrice e un fotografo verranno a casa vostra per scattarvi qualche fotografia e per chiacchierare di ricette, cibo, ricordi e alimentazione. Vi chiederanno la ricetta di una pietanza, magari quella della vostra “specialità”, nel limite del possibile, sarebbe bello poter fotografare anche il piatto pronto.

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to che gusteremo con polpette di ricotta in sugo al pomodoro. Una ricetta calabrese tramandata di mamma in figlia. QUEL BUONISSIMO GRANO ANTICO Per la preparazione della pasta Nunzia usa la semola di grano duro del Senator Capelli. La conosce da sempre perché in famiglia veniva usata solo quella per fare pasta, pane, ecc. In realtà, oggi, con la riscoperta di molti grani antichi, la Senator Capelli è considerata una semola pregiata.

Desideriamo invitarvi a casa nostra per raccontarvi cosa significa per noi il cibo, per svelarvi una ricetta di famiglia e per farvi assaggiare il nostro piatto preferito. Famiglia (nome e cognome): ___________________________________________________________ Via: ______________________________________________ Località: __________________________________ Tel.: _____________________________________________________________________________________________ _______________________________________________ Tra tutti i tagliandi pervenuti in redazione ne estrarremo uno per edizione. È quindi possibile che la vostra candidatura venga conservata per un’altra edizione e che veniate contattati in un secondo tempo.

Modernità e tradizione, due parole che si declinano bene nella cucina di Nunzia.

Sì, perché da grano ampiamente coltivato e dif diffuso in Italia fino agli Anni 60, è poi stato soppiantato da grani più moderni e importati e ha quasi rischiato di scomparire. Nel 1996 ne venivano prodotti solo 10 mila kg all’anno, nel 2017 si sono sfiorati i 2,5 milioni di kg. Le regioni in cui viene maggiormente coltivato sono la Puglia e la Basilicata, ma è un grano che si adatta bene anche nel centro Italia. Questo prodotto straor straordinario è stato “inventato” a inizio Novecento dal geniale agronomo Nazareno Strampelli incrociando quella e altre varietà per unirne i tratti migliori. Il risultato è un grano con proprietà e valori nutrizionali migliori, sempre biologico, ar artigianale e più buono. E su questo non si discute. Basta assaggiare una volta la pasta realizzata con questa semola per capire che non ha paragoni! INGREDIENTI PECULIARI È a questo punto che mi rendo conto che Nunzia ha scelto un menù che la rappresenta bene perché prevede tutti gli ingredienti che fanno parte della sua filosofia in cucina: la tradizione di famiglia con la ricetta della pasta fatta in casa condita con un ottimo sugo; la modernità

declinata nella vellutata realizzata con il robot, l’attenzione a un’alimentazione salutare con una particolare simpatia per il macrobiotico, che si traduce nel pane proteico, ricerca e creatività nella realizzazione di un budino di castagne. Il tutto intriso di tanta passione e amore per la cucina. E il risultato? Da leccarsi i baffi e richiedere il bis! v

SCARICAMI Online potete scaricare le ricette di Nunzia e Ramon Galli.

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in famiglia

un fine settimana

per tutti i gusti State cercando un programma che accontenti i gusti di tutti i membri della famiglia? Difficile, ma non impossibile! Noi vi proponiamo un weekend a Rapperswil, e vi spieghiamo perchĂŠ. testo Antonella Broggi - antonella@illustrazione.ch

Lo zoo e la pista si trovano sulla riva del lago di Zurigo, sebbene Rapperswil si trovi nel Canton San Gallo.

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Il padiglione delle giraffe e a fianco la pista del SC Rapperswil-Jona Lakers.

a regione di Zurigo ha moltissimo da offrire, ma noi vi proponiamo una combinazione che potrebbe davvero accontentare tutti, grandi e piccoli! In una valigia mettete dell’abbigliamento comodo, costumi da bagno, e un giaccone caldo per papà. Partite dal Ticino in mattinata e andate a Zurigo, dove potrete visitare la città e, per la

DOVE

dormire

In una fabbrica di cotone www.bleiche.ch Un tempo è stata una importante industria di tessili, oggi un quartiere riqualificato molto creativo, vivace e interessante, dove la struttura originaria è stata trasformata in un hotel di design, in un ristorante, in una spa con piscina di acqua calda e in diversi laboratori creativi, ma senza dimenticare il glorioso passato.

gioia delle mamme e dei figli più grandi, fare un po’ di shopping. In pomeriggio vi sposterete a Wald, nell’ex quartiere industriale dove nel 1853 ha avuto inizio la storia della ditta “Bleiche Wald”. Una fabbrica di tessili che ha avuto molto successo e che è arrivata ad espandersi fino a Bergamo. Nel 1988 purtroppo, per ragioni economiche la produzione è stata interrotta e la

DOVE

mangiare

Himmapan Lodge www.himmapan.ch Inserito nello zoo, dal quale vi si può accedere direttamente, ma accessibile anche a chi non lo ha visitato, questo locale è una magnifica oasi esotica dove ci si sente subito in vacanza. Cenare sulla terrazza con vista sulle montagne svizzere e sui cammelli non è uno spettacolo comune. Ricordatevi però di riservare perché, pure essendo grande, questo è un locale molto frequentato!

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in famiglia fabbrica chiusa. Il quartiere industriale però è stato conservato e riqualificato e dal 1997 ospita un hotel, una SPA, atelier creativi, un asilo per bambini e diverse abitazioni private. Un luogo perfetto per concedersi un po’ di relax. Non per tutti, perché verso sera, mentre il resto della famiglia riposa, il papà può spostarsi alla pista di Rapperswil per seguire la partita di hockey della sua squadra del cuore in trasferta. E la mattina dopo, tutti allo zoo della famiglia Knie. Uno zoo piccolo ma molto carino, dove i bambini possono osservare gli animali, fare un giro in groppa al cammello o all’elefante o osservare le acrobazie dei leoni marini nel loro anfiteatro. E a pranzo, per la gioia di tutti, un salto in oriente nel bellissimo Himmapan Lodge, un ristorante arredato e pensato da Claudia e Franco Knie, che hanno scelto appositamente elementi originali dalla Thailandia per ricrearne la magica atmosfera. Vi sembrerà di essere in vacanza! Con calma, dopo pranzo potrete rientrare in Ticino ed essere a casa per l’ora di cena, carichi di emozioni e impressioni nuove. v Il padiglione delle otarie, dove vivono e si esibiscono Chippy, Joy, Pauline e Che.

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in forma

i trasformatori

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in f or m a

passiva e i muscoli non sono contratti. La respirazione avviene in modo automatico, non dobbiamo quindi pensare di respirare, così come avviene ad esempio con il battito del cuore o delle palpebre, ma la possiamo anche comandare. Possiamo cioè decidere di trattenere il respiro, di respirare a fondo o velocemente, così come per il movimento delle palpebre, e a differenza di quello del cuore, sul quale invece non possiamo intervenire in alcun modo. AGLI ALBORI Il primo trapianto di polmone fu eseguito nel 1963 dall’americano James Hardy negli Stati Uniti, che trapiantò un polmone di un donatore deceduto. Il ricevente mor morì diciotto giorni dopo. Si susseguirono diversi tentativi, ma solo nel 1983, dopo l’introduzione della ciclosporina, un nuovo immunosoppressore, si ottennero i primi risultati duraturi. Oggi il trapianto di polmone è una procedura collaudata. Si trapiantano entrambi i polmoni o solo uno, talvolta in combinazione con il cuore. A causa della scarsità di polmoni donati da persone decedute, recentemente è stato sviluppato anche il trapianto di un lobo polmonare o di un polmone intero da donatore vivente. Intervento molto raro a livello mondiale, eseguito solo in pochi centri di trapianto. In Svizzera, il primo trapianto cuore-polmone è stato eseguito nel 1987 a Ginevra, seguito dal primo trapianto isolato di polmone a Zurigo nel 1992.

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CURIOSITÀ La profonditàà e il numero di atti respiratori al minuto dipendono dal fabbisogno di ossigeno dell’organismo. Poiché le cellule muscolari cessano di lavorare senza l’apporto di ossigeno, le attivitàà faticose ne richiedono una maggiore quantità. Il volume di aria necessaria può quindi variare sensibilmente. Durante il sonno ad esempio, abbiamo bisogno di soli 4,7 litri di aria al minuto, ma se camminiamo rapidamente, il fabbisogno d’aria aumenta di dodici volte circa, e passa indicativamente a 60 litri al minuto. Nella respirazione normale, ad ogni atto respiratorio inspiriamo ed espiriamo circa mezzo litro d’aria, ma facendo un’inspirazione profonda e una massima espirazione, questa quantitàà può essere portata a due litri circa. Questo volume respiratorio massimo viene chiamato “capacità vitale dei polmoni”. Quando espiriamo, e cer cerchiamo di buttare fuori tutta l’aria, nei polmoni ne rimane comunque una quantitàà residua, compresa tra 1 e 1,5 litri. Sommando questo residuo alla capacitàà vitale, si ottiene la capacità totale, che in un adulto sano si aggira tra i 3,5 e i 4 litri. Il numero di atti respiratori naturalmente dipende dall’età: un neonato ne effettua ca. 40 al minuto, ma verso i 15 anni gli atti respiratori scendono a 20 al minuto, per arrivare a ca. 16 oltre i 30 anni. v

oroscop o PREVISIONI PER IL MESE DI FEBBRAIO 2019

g ARIETE 21/3 - 20/4

h TORO 21/4 - 20/5

i GEMELLI 21/5 - 21/6

Il bellicoso Marte uscirà dal vostro segno il 13.2.2019 dove già a inizio anno vi ha galvanizzato, ma anche reso più impulsivi del solito. In amore, Venere e Giove positivi potranno avervi invece regalato molti momenti elettrizzanti in diversi ambiti, viaggi, feste e party con persone simpatiche. Forse sono arrivati anche dei regali inattesi. In ogni caso Venere si sposterà nel segno più freddo dal 3.2 e, insieme a Marte, vi spingerà a concentrarvi sulle questioni pratiche. Sarà il settore profesprofes sionale e domestico ad occuparvi in questo mese. La vita familiare richiederà collaboraziocollaborazio ne e sostegno reciproco. Occhio alle finanze. Possibili nuove offerte di lavoro interessanti in arrivo. Sebbene il mese di febbraio non sia per voi ideale, a causa dell’influenza aquariana, segno non affine al vostro, indicando un certo stress, dovuto anche all’ultima eclissi del 21.1.2019, da metà mese in poi potrete contare su ottimi influssi astrali di Venere e Marte, che vi rinvigoriranno e ridaranno nuova motivazione per perseguire i vostri obiettivi. Ed essendo persone pragmatiche, anche le finanze ne trarranno beneficio. Mercurio già dal 10.2 donerà intuito e ispirazione a chi fra voi si occupa di arte e musica. In amore saresare te passionali, ma dovrete controllare gelosia e possessività, poiché tenderete a dominare. Bene lo sport e la ginnastica per mantenersi in forma. Approfittate della prima metà del mese per sbrigare qualsiasi pratica e concentratevi sulle priorità. Nel lavoro siete efficienti, ma a volte la testa è altrove. E questo capiterà più sovente quando Mercurio passerà in Pesci dal 10.2 in poi. Molti di voi preferiscono l’evasione ai doveri. Che sia l’amore a distrarvi? Siete ancora single? Impossibile, a meno che perdere la vostra libertà vi spaventi. Venere dal Capricorno renderà invece voi donne più opportuniste o pragmatiche, a dipendenza, per cui il vostro pretendente dovrà avere anche una buona posizione sociale ed economica. E prima di firmare contratti di qualsiasi tipo leggete bene le condizioni. Nei viaggi occhio ai documenti.

j CANCRO 22/6 - 22/7

k LEONE 23/7 - 23/8

l VERGINE 24/8 - 22/9

testo Cloris Sciaroni cloris@illustrazione.ch

Se gennaio è stato difficile, anche questa prima parte del mese non sarà più leggera, troppe tensioni e stress per le insicurezze che alcuni di voi vivono ancora per vari motivi. Occhio alla vostra salute, non disperdete le energie. Anche le finanze richiederanno attenzione con Venere che, dal giorno 3, andrà in opposizione. Fate acquisti mirati e semmai liberatevi del superfluo, care donne. Possibili spese extra per la casa. Magari vi verrà una buona ispirazione con il passaggio di Mercurio in Pesci dal 10.2 per vendere anziché comperare online. E se un hobby si trasformasse in lavoro? Bene la scrittura e le terapie di guariguari gione. Marte dal 14.2 in poi vi regalerà nuovo vigore e passione! Buona la prima metà del mese, sarete particolarmente efficienti e stimati dai vostri superiori. Non è da escludere che qualcuno di voi stia vivendo cambiamenti importanti. Giove e Urano sosterranno ancora bene voi della 2. e 3. decade. Per voi nativi della 1. decade invece va ricordata l’eclissi totale del 21.1.2019 e soprattutto il passaggio di Marte in un segno critico, a partire dal 14.2, che innescherà intolleranze, invidia e gelosia. Lasciate un po’ da parte l’orgoglio e non prendete tutto personalmente. Attenzione alla guida e negli sport, non correte rischi inutili. In coppia dodo vrete sforzarvi nell’esprimere maggiore comcom prensione verso i bisogni dell’altro.

Siete ben sostenuti dai pianeti in Capricor Capricorno, che vi mantengono con i piedi ben saldi per terra, concentrati sulle vostre priorità e vi aiutano a non perdervi in distrazioni inutili, ma attenzione perché le tentazioni di evasione potranno toccare anche voi a partire dal 10.2 con Mercurio in opposizione. O forse vi aiuteranno a essere meno rigidi e inflessibili nelle vostre idee, il che è auspicabile, specie in famiglia. Notizia interessante: dal 14.2 Mar Marte si disporrà in aspetto di trigono, rinvigorendovi e regalando passione nella vita amorosa. Se siete reduci da una separazione o da una grossa delusione, riprenderete in mano la vostra vita, scegliendo nuovi percorsi.

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o r oscop o

a BILANCIA 23/9 - 22/10

b SCORPIONE 23/10 - 22/11

c SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Sebbene sostenuti da Giove e dal Sole aquariano nella prima metà del mese, dovrete controllare impazienza e nervosismo quando le cose non vanno come voi vorreste. Del resto siete dei perfezionisti. Avete bisogno di maggiore flessibilità, ma è difficile con gli influssi dal Capricorno. Vale anche in amore, dove siete molto esigenti. Per fortuna Mercurio dai Pesci, a partire dal giorno 10.2 vi aiuterà ad essere più flessibili e anche più teneri verso voi stessi. Le finanze richiederanno attenzione, non fatevi sedurre dalla moda e da abili venditori. Dal 14.2 Marte valorizzerà i vostri talenti, datevi da fare. E per coccolarvi un po’ andate in un centro Spa.

Seguendo le vostre intuizioni, che sono spesso azzeccate, riuscirete a trasformare i vostri sogni e le vostre visioni in realtà. Gli influssi positivi dal Capricorno vi renderanno pragmatici e vi aiuteranno a focalizzarvi molto bene sui vostri obiettivi e ambizioni, che non sono mai banali. Offerte importanti in vista. Nella seconda metà del mese Marte si disporrà in aspetto di opposizione e questo potrebbe influire negativamente sulla vita di coppia, evitate scenate di gelosia e non cedete alle provocazioni. Evitate pure di imbarcarvi in situazioni complicate, che sono un po’ la vostra attrazione. Per quanto riguarda la salute, curate le parti genitali ed evitate sport rischiosi.

Un’idea o una trovata ingegnosa coltivata da tempo potrebbe diventare produttiva proprio nei primi otto giorni del mese. Una circostanza fortunata vi aiuterà alla sua realizzazione. Tenete occhi e orecchi aperti voi della 2. decade. Mercurio si sposterà poi in una posizione critica dal giorno 10 e, nella seconda parte del mese, anche con il Sole in Pesci, voi della 1. decade potreste sentirvi più stanchi o poco concentrati o ancora avere qualche preoccupazione che vi toglierà il sonno. Ma non temete, un energico Marte vi sosterrà, nel senso che vi aiuterà a proteggere i vostri spazi, visto che avete bisogno di grande libertà. Nella coppia comunque mantenete la giusta empatia.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

AQUARIO 21/1 - 19/2

f PESCI 20/2 - 20/3

Un po’ stressanti i primi nove giorni del mese, ma si sa, voi pretendete sempre il massimo da voi stessi e dagli altri. Il lavoro sembra prioritario rispetto agli affetti e al passatempo. Del resto bisogna anche far quadrare il bilancio e quindi vi toccherà sistemare gli affari prima di tutto. Ma dalla metà del mese, con Marte in ottimo trigono dal Toro e Mercurio in sestile dai Pesci, si risveglierà la passione e il bisogno di condividere amore e sentimenti con le persone care, in particolare con il/la partner. Sarete voi della 1. decade ad approfittare di questi begli influssi planetari che stimoleranno anche la creatività nell’arte, nella scrittura e nel canto, ottime attività per corpo, mente e spirito. Voi della 2. e 3. decade sempre attivi ed entusiasti, siete in grado di trascinare quelli più pigri nelle vostre avventure e scoperte e convincere gli altri della bontà delle vostre idee ingegnose, che possono anche tradursi in realtà. Vi saranno dunque ottime prospettive per chi fra voi insegna o lavora in gruppo, purché vi si lasci il vostro spazio. In amore sarete un po’ calcolatori, ma con il passaggio di Mercurio in Pesci, dal 10.2 in poi diventerete più empatici, più attenti anche ai bisogni dell’altro. Marte potrebbe invece rivoluzionare la vita domestica di voi nativi nella 1. decade, a partire dal 14.2, per cui controllate una certa aggressività e siate più cauti nel maneggiare oggetti taglienti. Nettuno sempre nel segno e Giove in aspetto dissonante espanderanno l’immaginazione, a cui si aggiunge Mercurio dal giorno 10.2, che inclinerà a sognare, ad evadere dalla realtà che non piace. Per fortuna i pianeti dal Capricorno aiuteranno a mantenervi ancorati al qui e ora, ad occuparvi delle questioni pratiche. In amore oscillerete fra bisogno di stabilità e romanticismo, fra conservatorismo e libertà. Se avete trovato il partner giusto con cui condividere i vostri sogni, meglio per voi, altrimenti rafforzate l’amore dentro di voi e sviluppate la vostra creatività, che non ha confini. Con l’ingresso di Marte in Toro, dal giorno 14.2 vi sentirete pervasi da nuova energia e passione, vivetela bene.

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 01-19

Illustrazione Ticinese

TICINESE

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La casaURA delle for miche

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