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Ottobre, mese della prevenzione al tumore al seno
La prima regola per volersi bene
è prevenire
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Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno, che oggigiorno colpisce una donna su 8: tra i tumori femminili è quello più frequente, registrando un alto tasso d’incidenza. Nel 2019, in Italia, sono stati diagnosticati oltre 53.200 nuovi casi di carcinomi della mammella. Attualmente la sopravvivenza a 5 anni delle donne con questa tipologia di tumore è pari all’87%. Tuttavia, affidandosi ai giusti strumenti di salvaguardia della propria salute, è possibile guarire. È di fondamentale importanza riuscire a diagnosticare il tumore al suo inizio. La probabilità di guarigione per tumori che misurano meno di un centimetro è, infatti, di oltre il 90%. Ogni donna può tutelarsi effettuando regolari esami di controllo (mammografia ed ecografie) e unendo a questi la pratica dell’autopalpazione. Conoscere il proprio corpo è un primo strumento utile di prevenzione. Le cause del tumore al seno non sono ancora del tutto note, ma esistono alcuni fattori in grado di aumentare il rischio di contrarre la malattia, ad esempio le mutazioni dei geni BRCA-1 e BRCA-2, da cui dipendono il 50% circa delle forme ereditarie di cancro del seno. In questi casi, è bene
OTTOBRE MESE DELLA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO, LA CAMPAGNA DI SCREENING “NASTRO ROSA”
ricordare che non si eredita la malattia stessa ma la predisposizione a contrarla. Partendo da uno stile di vita sano è consigliabile evitare fumo, abuso di alcol che rappresentano dei fattori di rischio, insieme a sovrappeso e obesità. Infine, seguire una buona alimentazione è una procedura di prevenzione primaria, insieme all’esercizio fisico intenso e regolare. Per consentire un monitoraggio il più ampio possibile, nel nostro Paese è attivo un programma di screening gratuito, promosso dal Sistema Sanitario Nazionale e gestito dalle Regioni, che consiste nell’offrire una mammografia gratuita di controllo ogni due anni a tutte le donne dai 50 ai 69 anni. A prendere contatto con loro è direttamente l’Asl di riferimento, solitamente
tramite lettera a domicilio. Gli screening proposti dalla Regione sono il primo sprono ad avere cura di sé e della propria salute, così come la mammografia è lo strumento cardine e sicuramente il più efficace per individuare anche tumori molto piccoli o micro calcificazioni che pur non essendo ancora malattie conclamate sono un campanello d’allarme da approfondire. Grazie alla Campagna Nastro Rosa promossa per la Lotta contro i Tumori (LILT), per tutto il mese di ottobre in Italia è possibile sottoporsi, su appuntamento, a visite gratuite presso i 400 ambulatori attivi su tutto territorio nazionale. di Francesca Liberatore