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Il carico emotivo da lock down da non sottovalutare

Il carico emotivo non è da sottovalutare

DURANTE I MESI DI PANDEMIA, SONO ANCORA MOLTI I DISAGI PSICOLOGICI CHE I CITTADINI SI TROVANO AD AFFRONTARE. NON FACCIAMO FINTA CHE NON ESISTA ANCHE UN’EMERGENZA PSICOLOGICA, SOLO COSÌ RIUSCIREMO A SUPERARLA

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Il benessere mentale dei cittadini nell’ambito dell’emergenza sanitaria è un tema che sta interessando la politica. È stato lo stesso Conte infatti a dichiarare al Consiglio nazionale degli ordini degli psicologi che “la centralità del tema del diritto alla salute non può prescindere dalla consapevolezza dell’importanza della salute psicologica, soprattutto nella prevenzione del disagio di tutti coloro chiamati a un così grande sacrificio”. Ed è per questo che diversi sono stati gli aiuti messi in campo dal punto di vista psicologico ai cittadini, nel corso dell’emergenza sanitaria, sia in pieno lockdown, sia nei mesi successivi e tutt’oggi. C’è da dire che, rispetto al periodo iniziale di emergenza sanitaria, anche la gestione comunicativa del premier non ha aiutato i cittadini a sentirsi più tranquilli, sottoposti a continui decreti in evoluzione, a conferenze stampa quotidianamente trasmesse in diretta tv, ai ritardi nella comunicazione dei decreti stessi. L’ordine degli psicologi ha, inoltre, denunciato che, nonostante tutti gli forzi, è stato fatto poco per assicurare ai cittadini il benessere mentale. Aggiungiamo poi le conseguenze della pandemia che i cittadini hanno dovuto affrontare, tra lutti, cassa integrazione e licenziamenti, chiusura delle attività. Per molti non è stato semplice reagire e non lo è tuttora. Ecco perché, dopo tutti questi mesi di pandemia, il disagio psicologico è diventato un problema sociale e di salute pubblica, da affrontare con urgenza e con un piano d’azione concreto. Secondo l’American Public Health Association, nei prossimi mesi, quando il vaccino avrà adempiuto al suo compito, il mondo si ritroverà a fare i conti con una nuova, più sottile e meno curabile, emergenza sanitaria. Ossia la sindrome da stress post lockdown. La vita era stressante prima della pandemia, ma le nuove sfide hanno contribuito a un carico aggiuntivo. Se non si può offrire una soluzione immediata, si può provare a suggerire alcuni consigli di benessere da mettere in pratica, come trascorrere, appena possibile, del tempo all’aperto; non perdere mai i contatti con amici e parenti, anche se ancora virtuale; dormire 8 ore e mangiare a orari regolari. Quando poi si potrà uscire liberamente, sarà più facile riprendere la vita di prima.

BENESSERE ANIMALI

C’è un nuovo Regolamento per il benessere e la tutela degli animali, che riguarda il Comune di Parma. Un testo “tra i più avanzati in Europa e nel mondo”, come ha commentato l’assessore Nicoletta Paci. Tra le novità, l’obbligo del patentino per i proprietari di alcune razze considerate aggressive e l’istituzione della figura del garante per il benessere animale. Obbligo anche della cintura di sicurezza per gli animali trasportati in auto e il divieto di cucinare i crostacei vivi, o lasciarli agonizzanti sul ghiaccio e bloccare loro le chele. La prima versione del regolamento ha cercato anche di bandire il posizionamento degli aghi sui tetti, per proteggere alcune specie a rischio, un divieto che non è stato approvato. Come quello sui collari a strozzo per i cani, di cui si è molto discusso. Il regolamento avrebbe dovuto bandirlo, ma si è arrivati ad un compromesso: possono utilizzarlo solo i veterinari e gli educatori comportamentalisti, o i cittadini per ragioni di sicurezza certificate dal proprio veterinario.

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