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ESTATE IN POESIA
Io non scrivo, leggo solo il mare ad alta voce. Le parole le ricopio dalle onde e non uso mai l’inchiostro ma solo la salsedine, le ascolto dalla risacca, e non uso mai le orecchie ma solo il cuore, le lascio inventare dalla bellezza delle conchiglie e non uso attrezzi ma solo lo stupore.
Io non scrivo, spalanco solo gli occhi davanti al mare per portarmelo con me, sotto le palpebre, dentro le pupille, sopra la tristezza e fuori dal tempo, per tutte le volte in cui ho voglia di meravigliarmi, per tutti i giorni in cui la soglia della bellezza non è tanto alta, per tutti gli istanti in cui ho bisogno di eternità.
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Io non scrivo, aspetto solo che la superficie del mare incontri la luce per vedere le stelle danzare, per percorrere tutte le strade che portano all’infinito, per impostare il navigatore in direzione della bellezza.
Io non scrivo, leggo solo il mare ad alta voce. E lascio che il suo suono, quello del frangersi delle onde, si armonizzi con il mio, quello dell’espandersi di un’anima. Filomena Piccirilli
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