vedi ultima di copertina
Photo: Nicola Paolinelli, modella: Cristina Malai - miss carnevale 2012
N°86 luglio 2012 campione gratuito
mensile di informazione e annunci della tua cittĂ
Foto, Monica Cicciariello
le foto del mese
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l’articolo
APPLESEED
Dopo essere stato contattato dalla Polizia (vi voglio bene, ragazzi!) a causa di una supposta apologia delle bevande alcoliche, dopo essere stato contattato dai sostenitori del Nobel per Berlusconi (dei personaggi spiritosi, in fondo) per aver amorevolmente scherzato sul loro tempo libero, e dopo essere stato addirittura contattato da una signora che pensava che avessi parlato male del suo costume di carnevale (in un altro giornale), pensavo che finalmente un leghista mi avrebbe rintracciato telefonicamente, minacciando di farmi bere le acque del sacro Po con una cannuccia (i leghisti credono che per bere servano i denti). Invece no. In compenso, dopo circa otto mesi, sono stato avvicinato da un fan (o seguace? Fedele? Amante post mortem?) di Steve Jobs. Di Steve Jobs avevo parlato nel numero di ottobre 2011, quando il caro mr. Apple aveva appena abbandonato questa valle di lacrime, e su internet non riuscivi a leggere una mail senza che un rompiscatole ti postasse quel patetico discorso alla Stanford University, che augurava obesità e demenza per tutti (o qualcosa del gene-
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re). Parlando con questo giovanotto, ho avuto modo di capire molte cose. E' stato così esauriente nella sua critica, che non ho potuto che dargli ragione. Sono stato un mostro a parlare male di Steve proprio quando ne parlavano tutti bene. Sono stato un incauto a non definirlo un dio, soprattutto se pensiamo che adesso i suoi missionari vanno in giro ad evangelizzare con successo. Infatti, il giovane misterioso mi ha illuminato. Adesso anche io sono un Stevejobsiano. In fondo è più divertente che essere cattolici e costa più o meno come affiliarsi a Scientology. Ecco alcuni ottimi motivi per convertirsi al culto della Mela della Virtù: 10) Scrivere mail e andare su facebook con un computer che può far decollare un razzo e che soprattutto costa il doppio di uno normale è molto cool. La rinuncia al mondo materiale attraverso il mondo materiale è la chiave di tutto. 9) La mia anziana vicina di casa ha sempre detto che i Mac sono dei computer decisamente migliori. Lei lo sa bene, nonostante si stupisca ancora della corrispondenza tra movimento del mouse e movimento del puntatore sullo schermo. Prodotti per intenditori, che fanno presa su intenditori. E soprattutto su massaie ansiose di liberarsi del case, simbolo della gabbia dell'anima - o quantomeno del processore. 8) Leggere giornali e riviste da un iPad è molto zen: consente di cogliere il verbo senza dover essere attaccati all'oggetto materiale. 7) Che i pargoli vengano a Steve: quei cari bambini che con i loro ingenui ditini pensano di poter zoomare le foto cartacee. Convertitevi per loro, fateli abbracciare la vera fede del reale-irreale. 6) La mela morsicata del logo Apple è quasi finita o appena iniziata? Ha fatto "crunch" quando è stata
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addentata? Fa rumore una mela finta se nessuno la sente? 5) Angry Birds. Rilanciare i videogame uccidendoli è una mossa scaltrissima. Molto spirituale. 4) I balletti dei commessi all'apertura degli Apple Store: la vergogna non esiste più, grazie a Steve, e neanche la dignità sul lavoro! Danzate giullari malamente stipendiati! L'automortificazione è il primo passo per il Nirvana, o almeno per un rinnovo di contratto. 3) I fiori depositati davanti agli Apple Store dopo la morte di Steve Jobs simboleggiano la bellezza dell'attimo fuggente. Il loro inevitabile marcire ci ricorda la natura effimera della nostra esistenza. 2) Poter aggiornare il profilo di facebook e leggere i tweet dei miei amici mentre faccio la cacca è il primo passo per l'eterna beatitudine. La pace interiore è sempre con me. 1) Le "app". Che bella parola! Che suono affascinante! Chissà prima come facevo a nutrirmi senza la app del salumiere più vicino. E il bello è che tutti possono creare le loro app! Che gioia! Che rivoluzione! Così la Mela si arricchisce con il lavoro degli altri! GENI! VISIONARI! FILANTROPI! Caro Steve, spero che tu perdonerai il mio scetticismo iniziale. Illuminami con la tua saggezza zen e concedimi la grazia di avere le dita abbastanza piccole da cliccare su "Inserisci dati della carta di credito" e non sulla adiacente pubblicità del "Sushi a volontà a soli 6 euro" in un losco locale della periferia di Roma. Adesso vado a comprarmi una tastiera wireless ultrapiatta per un apparecchio che non necessita di tastiera, perché le tue vie sono infinite e misteriose, e il profitto deve crescere, crescere, crescere. Diego Fornarelli
l’intervista
PESARO - Pantano, Villa San Martino, Soria e San Pietro in Calibano, sono i quartieri nei quali sono state aperte le prime Farmacie Comunali di Pesaro, alla fine degli anni 70, e che quindi vantano una lunga storia. E' stata una scelta importante per il Comune che si è fatta carico degli oneri derivanti, mettendo, anche allora, il cittadino in primo piano, dandogli un servizio essenziale e di qualità per la sua salute. La scelta, allora come oggi, di investire in Farmacie periferiche sottolinea la centralità del cittadino. In seguito sono state aperte altre cinque farmacie nelle zone di Muraglia, Mare, Via Giolitti, Centro e Cattabrighe. In questo numero de "il pesaro" di luglio parliamo con la dr. Anna Rita Penserini direttrice della farmacia di via Giolitti 167. D. Dr. Anna Rita Penserini, l'Aspes ha recentemente concretizzato dei nuovi orari per permettere una maggiore vicinanza al cittadino. R. Subito dopo l'approvazione del Decreto sulla liberalizzazione degli orari delle Farmacie, l'azienda, in accordo con i dipendenti, ha deciso di attuare un'estensione degli orari di apertura che interessa tutte e 9 le farmacie comunali. In particolare si è ritenuto che la Farmacia di via Giolitti, di cui sono direttrice, per la posizione centrale, la facilità di accesso, la dimensione dei locali, la presenza di un laboratorio galenico e un reparto omeopatico presidiati da personale dedicato, fosse la più indicata per un'apertura continuata di 12 ore nell'arco della giornata, dalle 8,30 del mattino alle 20,30 di sera, dal lunedì al sabato. D. Da cosa è stata dettata questa scelta? R. Qui è il caso di ricordare che il concetto di
L'ASPES E' SEMPRE PIU' VICINA AL CITTADINO CON LE SUE FARMACIE COMUNALI "vicinanza al cittadino" ha caratterizzato le Farmacie Comunali sin dalla loro nascita, quando vennero collocate in quartieri al tempo periferici proprio per andare incontro alle esigenze della cittadinanza. Con l'estensione degli orari potremmo ora aggiungere al concetto di più vicino il messaggio di "più a lungo" D. E come è stata accolta? R. L'accoglienza da parte della clientela di questa maggiore fruibilità del servizio è stata a dir poco entusiastica. L'esclamazione più comune è: "Mi spiace per voi, ma a me il fatto che stiate aperti tutto il giorno fa tanto comodo, perché così non devo fuggire dall'ufficio e fare le corse per poter passare in farmacia". D. Per concludere qual è il suo pensiero personale? R. Penso che il mix di professionalità, disponibilità e impegno espresso dai dipendenti, in uno con l'estensione dell'orario di apertura, rappresentino un'efficace sintesi dell'attenzione che da sempre le Farmacie Comunali prestano ai cittadini. Rosalba Angiuli NUOVI ORARI FARMACIE COMUNALI DI PESARO FARMACIA CENTRO Tel 0721.33257fax 0721378560 SS. Adriatica 48 Direttore. Beatrice Bernardini Mail farmacentroe@aspes.it 8:30-13:00 Lunedì-Sabato 16:00-20:00 Lunedì-Sabato FARMACIA DI VIA GIOLITTI Tel 0721.454796 fax 0721458271 Via Giolitti 167 Direttore: Anna Penserini Mail farmacosta@aspes.it 8:30-20:30 Lunedì-Sabato FARMACIA DI CATTABRIGHE Tel e fax 0721.279139 Strada Romagna 101/1 Direttore: Daniele Moroni Mail farmacattabrighe@aspes.it 7:30-12:30 Lunedì-Sabato 15:30-19:30 Lunedì-Venerdì
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FARMACIA DI MURAGLIA Tel 0721.54296 fax 0721392393 Via Commandino 36 Direttore: Santina Dragonetti Mail farmamuraglia@aspes.it 8:30-13:00 Lunedì-Sabato 16:00-20:00 Lunedì-Venerdì FARMACIA DI PANTANO Tel 0721.410050 fax 0721418154 Via Dandolo 6 Direttore: Valeria Poggiali Mail farmapantano@aspes.it 8:30-13:00 Lunedì-Sabato 15:30-20:00 Lunedì-Venerdì FARMACIA DI SORIA Tel 0721.24790 fax 0721406637 Via Laurana 4 Direttore: Teresa Baldini Mail farmasoria@aspes.it 8:00-13:00 Lunedì-Sabato 15:00-20:00 Lunedì-Venerdì FARMACIA DI VILLA FASTIGGI Tel 0721.282510 fax 0721450238 Via Fastiggi 74 Direttore: Oscar Del Vecchio Mail farmafastiggi@aspes.it 8:30-13:00 Lunedì-Sabato 15:30-19:30 Lunedì-Venerdì FARMACIA DI VILLA S. MARTINO Tel 0721.453359 fax 0721417497 Via Solferino 68/1 Direttore: Antonella Galeazzi Mail farmasmartino@aspes.it 8:30-13:00 Lunedì-Sabato 15:30-20:00 Lunedì-Venerdì FARMACIA ZONA MARE Tel 0721.69083 fax 0721375188 Viale Fiume 95 Direttore: Andrea Baffi Scopa Mail farmamare@aspes.it ESTIVO DAL 23/06/12 AL 02/09/12 8:30-13:00 Lunedì-Domenica 15:00-22:30 Lunedì-Domenica
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l’intervista
PESARO – Pinocchio nella nostra città, significa abbigliamento e accessori per piccoli e grandi e ha sede in via Flaminia 151 (Zona P.zza Redi) e relativo OUTLET in via Ponchielli 29. Rivolgiamo alla titolare, Francesca Del Bene, qualche domanda sulla sua attività. D. Signora Francesca, cosa ci dice in breve di lei? R. Sono pesarese e ho rilevato l’attività di via Ponchielli otto anni fa assieme ad un’amica che, però, mi ha abbandonata dopo un anno. Allora ho lasciato il mio lavoro da responsabile amministrativo di azienda e con molta determinazione mi sono dedicata a questa nuova passione di vestire i bambini nelle varie fasi della loro crescita. Così, dopo essermi fatta conoscere, ho deciso di ampliarmi, aprendo un secondo negozio in via Flaminia 151 e pensando di chiudere il primo
PINOCCHIO, ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI PER PICCOLI E GRANDI troppo stretto di appena 40 metri quadrati. A tutt’oggi è ancora aperto……. D. Che capi si possono trovare nei suoi negozi? R. Visto lo spazio, il negozio di via Flaminia è diventato ora il negozio principale dove si può trovare la più completa offerta di abbigliamento 0-16 anni e la donna: dal premaman al primo corredo, dai capi più giornalieri con un’ottimo rapporto qualità/prezzo agli abiti più ricercati per le occasioni e comunque sempre rispettando una moda a misura di bambino quindi sicura, allegra e spontanea. D. Lei organizza anche eventi? R. Sì, mi piace e anche recentemente ho organizzato una sfilata in P.zza Europa alla Baia Flaminia il 15 giugno. E, nonostante la mezzanotte bianca dei bambini avesse attirato in centro tantissima gente, la festa-sfilata ha avuto successo con una bella cornice di pubblico e tanto divertimento, grazie anche al coinvolgimento del negozio Papersurf, della Prima Circoscrizione capitanata da Marco Zeppa e anche di una scuola di ballo che ha offerto puro spettacolo con un balletto di danza moderna. Gli oltre 50 bambini e ragazzi, figli di alcuni clienti, hanno presentato la nuova collezione trasmettendo con la loro disinvoltura sano divertimento e tanta allegria….. tanto che ho intenzione di rifarne un’altra molto presto….
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D. Cosa vuole dire ai suoi clienti? R. Che bisogna acquisire un’altra mentalità: si sta ancora troppo attenti all’estetica e alla firma e poco alla sostanza! Un tempo non esistevano capi nocivi alla salute e quello che si comprava ci serviva, si lavava e si usava spesso cosicchè oggi le nostre mamme sono forse le uniche in grado di riconoscere il capo di qualità, quello che si stira facile perchè il tessuto è buono e cucito bene. Purtroppo noi siamo un Paese dove ancora le normative europee si possono facilmente eludere ma ci sono ancora realtà di aziende (come la ditta che produce “I DO” che mi fa da base nei negozi) che durante le prove di progettazione e produzione svolge continui test di sicurezza chimica e meccanica sui materiali, assicurando la qualità e la durata nel tempo dei capi. Perchè i capi acquistati devono essere indossati e anche il bambino che cresce in fretta deve capire che il capo va sfruttato. Secondo me questa crisi sta un poco aiutando ad andare in una certa direzione, la gente è più attenta al rapporto qualità/prezzo e i consumi stanno cambiando ma in merito ci sarebbe tanto da dire, perché purtroppo la pubblicità e la cultura del consumismo indirizzano verso un’altra direzione, ma “cultura” significa anche conoscere per poter essere liberi di scegliere, continuando a vivere e lavorare nel rispetto e in armonia con l’ambiente che ci circonda. Comunque sono convinta che la qualità ripaga sempre e invito chi ancora non ci conosce a scoprirci, anche perchè i saldi sono appena cominciati! Rosalba Angiuli
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LE PERFORMANCE DI MARTA FULVI
PESARO – Nuova performance serale di Marta Fulvi sabato 30 giugno. “Questa volta la location era la terrazza con piscina dell’Hotel Cruiser - dice Marta - e quindi ispirandomi a una situazione così marinara, ho pensato di ospitare i convenuti nell’ISOLA CHE NON C’E’. Così ho animato la serata con tutti i personaggi dell’ ISOLA CHE NON C’E’: una Trilly molto “trillante”, tutta vestita di piume, veramente deliziosa, un Peter Pan simpaticissimo e poi una Capitana Uncino che ha fatto uno streap veramente degno di nota. I Peter Pan erano due, un uomo e una donna, perché l’esser bambini piace a tutti, senza distinzione di sesso. Ho movimentato la scenografia con "la barca dei pirati" sistemata in piscina, su cui avvenivano i rapimenti, ribaltando tutti i ruoli com'è nel mio stile; ad esempio Capitana Uncino, perchè trattavasi di splendida ragazza,veniva rapita da Peter Pan: tutto sempre molto elastico!!!!”. “La serata si componeva di quattro uscite, come sempre, nella seconda uscita il tema era: Penelope, Ulisse
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e le Sirene, con Penelope che era una vedova di quelle molto allegre. Infatti, non si faceva trovare da Ulisse, altrimenti sarebbe finita l’allegria. Poi c’erano sirene bellissime, inguainate in abiti aderenti, con tacchi pazzeschi e sulle mani delle pinne. Hanno fatto il giro della piscina, si sono sedute in una megapoltrona di Trona (ha fornito accessori utili per le coreografie) e sono state portate in mezzo alla piscina nella posizione della sirenetta di Copenaghen, il tutto con musica adeguata, un canto delle sirene molto ironico con sovrimpressa una voce romanesca che diceva “Mò bastaaaa” e che apparteneva a Penelope”. “La terza uscita – aggiunge Marta – era una suggestiva nascita di Venere. Ho fatto spegnere tutte le luci in piscina, Venere aveva un mio vestito da sera con dipinta la nascita di Venere di Botticelli. Aveva anche una sfera che simboleggiava una perla che cambiava colore man mano che lei procedeva ai bordi della piscina. E’ entrata in acqua con il vestito ed ha simulato la nascita con un ballo e con movenze veramente adeguate. Ho visto alcune foto, ce n’è una in particolare davvero bellissima, perché contemporaneamente su una parete c’era la proiezione di un film che raccontava quello che si stava vedendo e c’era l’immagine fissa del Botticelli, per cui da una parte c’era lei con questo vestito e sul muro la proiezione dell’immagine. Ha giocato, è uscita. E’ arrivato Cupido con le frecce, c’era Apollo, c’erano altre sirene, sempre in un set molto movimentato”. “L’ultima uscita era Braccio di Ferro interpretato alla grande, con gli hippy e i corsari, e poiché il tema della serata era un tesoro da trovare, c’era l’isola del tesoro. Alla fine i personaggi distribuivano fiori e dicevano: “Buena vista, buena vista” che vuol dire “Ho avvistata terra…”. Poi sono arrivata io con un conte-
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nitore luminescente dentro il quale c’era il tesoro, formato da perle in oro e in argento. Sono entrata vestita in piscina e ho detto: “Non è stato un tesoro di serata?” e ho buttato le perle, dopodiché è arrivato anche un tavolino carino, galleggiante, con sopra una bottiglia di champagne al centro, con fuochi, scintillii e flute intorno. Così, ho brindato con i ragazzi e con tutto il pubblico. C’era tanta gente e ho faticato a trovare ad ognuno la sistemazione adeguata affinchè vedesse bene quanto si svolgeva nell’ambito della serata”. “Lo staff è il mio consolidato di sempre, con le modelle e i due modelli, Andrea di Mabelle parrucchieri, Monica Cicciariello Fotografa. Il dj Tor mi ha preparato tutta la colonna sonora delle quattro uscite, però alla consolle c’era dj Soho”. “Quindi questo è quanto, il pubblico si è divertito molto, c’è stata una certa partecipazione. Io non riuscivo a uscire perché avevo detto ai ragazzi: “Mi raccomando coinvolgete il pubblico, fatelo ballare”. C’erano delle musiche che ti tiravano in pista e, insomma, ballando ballando, io non riuscivo a uscire”. “Recentemente - conclude Marta - sono stata ai bagni Bibi, per una serata speciale dedicata ai giovedì di luglio, crudo cucinato a vista con champagne, io ero l’ospite speciale, ho selezionato tre dischi della mia collezione di vinili e li ho presentati, ho detto tre battute del perché li avessi scelti con una certa ironia e ho messo la puntina sul disco che girava. Ho dei programmi in un locale al mare, però non ne parlo per scaramanzia, e per ottobre altri programmi in Veneto, stiamo cominciando ad assumere una connotazione nazionale”. Rosalba Angiuli
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ANDREA BACCHIELLI PESARO - Una casa accogliente aiuta a vivere meglio e Andrea è un punto di riferimento per chi ama la propria dimora. Infatti nel negozio di via Giolitti 47, angolo via Lanza, è possibile trovare prodotti tessili che uniscono il design alla qualità, la forma alla sostanza, per rendere accogliente ed emozionante un'abitazione. Da Andrea è disponibile una vastissima scelta di tessuti, tende, tovaglie, copripiumoni, copriletti e quanto altro può servire. D. Ma conosciamo più da vicino il titolare di Andrea. R. Mi chiamo Andrea Bacchielli e sono il titolare con mia moglie di questo negozio. Da 22 anni svolgo la mia attività di venditore di biancheria per la casa. Sono cresciuto con l'azienda "Dondi" che mi ha insegnato a riconoscere la qualità dei tessuti, ho sempre venduto prodotti di pregio a prezzi competitivi.
D. Da quanto tempo è aperto questo negozio? R. Da circa 2 anni, dopo 20 anni di mercato (Pesaro, Fano, Riccione. Perugia), ho deciso di aprire questo primo negozio nel quale vendiamo biancheria per la casa di un certo livello, in quanto siamo concessionari dei marchi Blu Marine, Blu Girl, Ballantyne, Lui Jo, Caleffi. D. Quali sono le vostre proposte? R. Tra i numerosi prodotti che è possibile trovare da noi ci sono ad esempio: biancheria da cucina, biancheria per letto, tendaggi, accessori da cucina, posaterie, tessuti per arredamento, articoli da regalo, oggettistica per la casa, tappezzeria di stoffa. D. Da voi è possibile risparmiare? R. Certamente. Comperando direttamente dalle aziende produttrici, abbiamo una scontistica del 20% rispetto ad altri negozi che giriamo al cliente, poi applichiamo anche sconti nostri. Quest'anno in particolare, con i saldi appena iniziati abbiamo voluto fare uno sconto fino al 50% su lenzuola e copriletti, fino al 30% su asciugamani e accappatoi, fino al 20% su tovaglie e strofinacci. D. Fino a quando dureranno i saldi? R. I saldi dureranno fino al primo settembre e il punto vendita è sempre aperto, compreso il lunedì mattina. D. Qual è il vostro obiettivo? R. Valorizzare la nostra azienda e riuscire a mantenere i prezzi scontati per la nostra clientela (dalla quale ci siamo fatti conoscere e apprezzare nei tanti anni di mercato) anche fuori dal periodo dei saldi, fornendo sempre dei prodotti esclusivi e cercando di accontentare le diverse esigenze. Rosalba Angiuli
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l’intervista
PESARO - A pochi metri dalla spiaggia, in via Leonardo Da Vinci 33, (dietro Margarita) dal 26 aprile 2012 c’è Farina - Pizzeria con cucina, aperto tutti i giorni, tutto l’anno, pranzo, aperitivo, cena. Ne parliamo con il titolare Paolo Severi. D. “E’ buono sapere ciò che mangi” è un’idea di Farina, cos’è soprattutto importante per voi? R. Il nostro obiettivo è quello di offrire un prodotto di qualità a prezzi "da pizzeria". Per noi è fondamentale la materia prima, quindi l'origine certa dei prodotti, l'artigianalità, la ricerca, quando possibile, di prodotti del territorio, l'etica delle aziende, l'agricoltura biologica e biodinamica. Una definizione interessante l'ha lanciata qualche giorno fa una cliente, definendoci "fra il biologico e la pizzeria tradizionale". Noi cerchiamo semplicemente di fare attenzione a ciò che acquistiamo e ci teniamo a comunicarlo con sincerità. Abbiamo selezionato la nostra materia prima seguendo questi criteri. D. Nella pizza c’è la farina, da voi quale viene usata? R. Attualmente è la Petra, una farina macinata a pietra e prodotta da Molino Quaglia. E' una farina di tipo 1 che
FARINA – PIZZERIA CON CUCINA comporta una macinazione quasi "integrale" del chicco e che contiene un alto contenuto di fibre. Per questo è necessario selezionare un grano di qualita'... sentirne il profumo del sacco appena aperto dice molto. Dico sempre che il valore aggiunto è proprio la digeribilità e si sente la notte, durante il sonno. Oltre all'impasto tradizionale c'è quello integrale e al farro. D. Oltre alla farina sono importanti l’impasto, il pomodoro, la mozzarella… R. E' tutto importante, il pomodoro proviene da agricoltura biologica, ed è prodotto dalla cooperativa Campo di Fossombrone, mentre la mozzarella è una vera "fiordilatte" a palla, molisana. O la Bufala marchigiana, anche questa una nostra particolarità, prodotta a Jesi. Ma non finisce qui. Il prosciutto cotto è 100% di coscia di suino nazionale, cioè un prodotto che effettivamente si può definire "Prosciutto cotto". La ricotta è prodotta da Cau & Spada, un produttore di Sassocorvaro. Le uova della Rossini (cosi come dei dolci) sono di agricoltura biologica. I costi di acquisto cambiano in modo sostanziale, ma anche i sapori e la genuinità. D. Nel paese di Farina oltre alle pizze dai nomi tradizionali ce ne sono altre dai nomi estrosi, quali sono le più richieste? R. I nomi delle nostre pizze appartengono a persone "del paese di Farina". La più venduta delle speciali è la "Gennari - l'artista" che ha una base fornarina con mozzarella di bufala marchigiana a fette, pomodori pendolini, rucola e prosciutto crudo stagionato di Zavoli, un azienda agricola di Saludecio (RN) da cui acquistiamo anche la salsiccia, il girello di vitellone e la Mora Romagnola, che è un presidio Slow Food. Poi c'è la Venturini (il vigile) con Carciofi romani col gambo, prosciutto cotto nazionale e scamorza o la Battisti e Tom (gli imprenditori), con bufala, guanciale al pepe e noci. D. Farina non è solo pizza, cosa c’è in cucina? R. Un menù semplice, che segue la tradizione, come le
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tagliatelle al ragù, la pasticciata alla pesarese o il coniglio in porchetta. Ma anche per chi "non ha molta fame" (è proprio la definizione che c'è sul menù) ci sono insalate o le polpette con spinaci e parmigiano (un buon ricordo della cucina della nonna) o altri piatti semplici che si concentrano di più sulla qualità del prodotto piuttosto che su una nomenclatura altisonante. D. Dove è anche possibile acquistare i vostri prodotti? R. Parte dei nostri prodotti è possibile acquistarli direttamente qui o da Pesonetto, il tuo negozio alla spina, con cui collaboriamo e di cui sono fra i soci. D. Cosa c’è da bere da voi? R. Ovviamente non può mancare la "solita" cola e delle ottime birre artigianali e italiane (questo è il nostro tifo per l'Italia) ma anche sulle bevande cerchiamo di differenziarci proponendo prodotti che riprendono ricette classiche della tradizione (il chinotto, l'aranciata e la gassosa) ma con materia prima che proviene da agricoltura biologica o la Ubuntu cola, che è una cola certificata Fairtrade con Zucchero di canna proveniente dal Malawi e dallo Zambia e i cui proventi servono allo sviluppo di quelle comunità. L'eticità dei prodotti è uno dei criteri di scelta, lasciando però libero arbitrio e non escludendo i prodotti a cui magari siamo più abituati. D. Farina e i social, quali vengono usati prevalentemente per essere interattivi con i clienti? R. Tutti i più frequentati, ovviamente Facebook, ma anche Twitter su cui lanciamo dei "last minute pizza" o Foursquare, molto interessante perché permette di geolocalizzarsi e fare il check in ai clienti e di guadagnarsi a costo zero alcuni prodotti del nostro menù. Tutti i social li usiamo direttamente, pertanto sono una finestra attendibile e reale su Farina e che ci permette di rimanere in comunicazione con amici e clienti e su cui riceviamo anche suggerimenti e critiche. Farina non è solo una pizzeria, ma un progetto innovativo. Rosalba Angiuli
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Apertitivo di benvenuto al Resort, Foto Monica Cicciarello
URBINO Resort, nel cuore del Montefeltro, è una incantevole struttura diffusa finalizzata all'ospitalità ma anche e soprattutto alla valorizzazione di uno degli angoli più pregiati d'Italia: il dolce contesto naturalistico della TENUTA Santi Giacomo e Filippo, nell'Oasi Faunistica de "La Badia"; trecentosessanta ettari a coltivazione biologica entro un'area, tutelata dal SIC della Provincia di Pesaro e Urbino, caratterizzata da colline marnoso-argillose, boschi, pianure fluviali e maestose querce secolari. Con la serata-evento CONSERVA IL PAESAGGIO proprio il querceto è stato inaugurato con grande successo, come spazio adibito ad eventi estivi, per offrire al pubblico nuove e originali occasioni di intrattenimento all'interno della Tenuta: sito meraviglioso sottoposto a continua salvaguardia ambientale, dove l'azienda URBINO Agricola tramanda e rinnova la tradizione rinascimentale delle colture del contado, conservandone i prodotti con cura. Un'idea che nasce dalla volontà di promuovere il prezioso binomio Natura-Cultura, raccontando come l'intervento rispettoso dell'uomo sull'ecosistema possa essere fonte di arricchimento e sviluppo continui. Il suggestivo Teatro delle Querce è stato animato dalla musica dei Bottega Glitzer e da installazioni e performance di arte contemporanea in dialogo con la natura. Gian Maurizio Foderaro, Responsabile Musica RAI Radio 1, ha presentato la serata sottolineando come l'evento nel Teatro delle Querce sia stato pensato per un piacevole coinvolgimento di tutti i sensi, gusto, vista, udito, olfatto, attraverso immagini e suoni in dialogo con il paesaggio, amplificati da sapori e odori naturali; ha quindi preso vita il connubio ArteNatura con l'evento Vènti di Giugno, un progetto promosso da scatolabianca diretta da Martina Cavallarin, all'insegna della sostenibilità ambientale delle arti contemporanee, con musica del compositore internazionale Matteo Ramon Arevalos suonata dal vivo al pianoforte, suggestivamente ambientato
CONSERVA IL PAESAGGIO nel bosco. Su questo tema hanno lavorato Gianni Moretti, autore di un'installazione inserita rispettosamente tra gli alberi, opera che deriva da La Seconda Stanza, in esposizione a undici allunaggi possibili a Venezia (Cà Zenobio, 11 maggio - 26 luglio 2012), e Chiara Zenzani, artista da sempre impegnata sul tema della natura e della percezione e sui rapporti empatici tra le persone, che presenta una video-performance di grande impatto emotivo. Moretti cattura le esperienze della paura e della difesa ed è intervenuto proteggendo con il suo lavoro gli alberi, come rappresentazione del bisogno dell'arte di garantire alla natura un territorio di salvezza. La Zenzani ha coinvolto i presenti ad uno ad uno invitandoli ad interagire con lei nella performance KAIROS Mq (spazio) di (movimento), azione che la performer ha già interpretato in diverse situazioni e luoghi, tra i quali i Giardini della Biennale di Venezia nel 2011, e che si è svolta tra le querce; in concomitanza due proiezioni video intitolate Le rusalke minuscole e Guardando nel buio c'è sempre qualcosa, su musica del compositore internazionale Matteo Ramon Arevalos. Una vera e propria mimetizzazione dell'essere umano con l'universo che lo circonda, un panismo fecondo effettuato nel tentativo di ristabilire una convivenza armonica tra creature e creato. Entrambe gli artisti hanno esposto nelle più importanti mostre internazionali di arte contemporanea e sono membri di scatolai anca, realtà no-profit in costante crescita, che si occupa di promuovere artisti emergenti tramite dialoghi culturali sempre nuovi e aperti. L'installazione artistica di Gianni Moretti e il video documentario della performance di Chiara Zenzani sono esposti ad URBINO Resort fino al 30 settembre 2012 e durante l'estate da non perdere le Passeggiate Botaniche nell'Oasi Faunistica de "La Badia", dove si possono ammirare le vigne e una ricca varietà di piante da frutto della Tenuta oltre che conoscere e avvicinare tante specie di volatili. 21 giugno - 30 settembre visita su appuntamento, ingresso gratuito ARTE-NATURA / VÈNTI DI GIUGNO a cura di Martina Cavallarin - scatolabianca in esposizione presso URBINO RESORT Santi Giacomo e Filippo Installazione di Gianni Moretti La Seconda Stanza Video documentario della performance di Chiara Zenzani KAIROS Mq (spazio) di (movimento) Passeggiate Botaniche nella TENUTA Santi Giacomo e Filippo e nell'Oasi Faunistica de "La Badia" URBINO RESORT Santi Giacomo e Filippo Via San Giacomo in Foglia 7 Loc. Pantiere - Urbino
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T +39 0722 580305 - F +39 0722 580798 www.urbinoresort.it - info@urbinoresort.it Chiara Zenzani, Video Guardando nel buio c’è sempre qualcosa, Foto Camilla Falcioni
Mauro Rossi Editore Dir. Responsabile Rosalba Angiuli Dir. Editoriale Redazione, Amministrazione e Pubblicità: “Il pesaro” Via Mameli, 72 PESARO (PU) 61100 tel. 0721 175396 e-mail: mauro.rossi@tin.it - www.ilpesaro.it ilpesaro@ilpesaro.it Iscrizione Tribunale di Pesaro del 20 luglio 2000 n° 476 Iscrizione al Registro degli operatori di Comunicazione ROC n° 13910 Grafica: susanna.galeotti@alice.it Stampa: SAT Pesaro Si ringrazia per la collaborazione: Rosalba Angiuli, Danilo Billi, Diego Fornarelli, Susanna Galeotti. UFF. PUBBLICITA’ 338 1295076 - 0721 175396 Ogni mese, fra i numerosi scatti a disposizione della redazione de IL PESARO, si selezionerà un'immagine per la copertina ufficiale. Per chi fosse interessata/o ad essere fotografato, in forma del tutto gratuita e previa liberatoria fotografica sia per maggiorenni sia per minorenni, contatti il sottoscritto Nicola Paolinelli o chieda direttamente al contatto FB-IL PESARO. www.ilpesaro.it
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PESARO - Carlo e Stefano Terrenghi, 28 e 23 anni, milanesi di origine, sono i titolari del ristorante “Menta&Rosmarino”. Parliamo con entrambi sia di loro che del loro ristorante sito in via Berna, nel quale è possibile festeggiare alcuni eventi, quali battesimi, comunioni, cresime, matrimoni, inaugurazioni, pranzi o cene di lavoro. I fratelli Terrenghi, infatti, sono a completa disposizione della clientela per qualsiasi cosa essa voglia organizzare, con possibilità di riservare anche il locale. D. Come è nata l’idea di aprire un ristorante? R. L’idea è nata sin da quando eravamo piccoli. E’ stato il primo sogno comune di entrambi. Io, Carlo, ho iniziato a fare le stagioni in albergo come cameriere. Ho frequentato l’agraria come scuola, però avevo questa passione per la sala, infatti mi piace stare in mezzo alla gente. Stefano, lo chef, ha frequentato l’alberghiero e abbiamo pensato “se tutto va
MENTA&ROSMARINO TERRENGHI bene un giorno potremmo mettere su qualcosa insieme”. D. Quel giorno è arrivato… R. Sì, abbiamo colto l’occasione che ci si è presentata e la stiamo portando avanti. Abbiamo aperto locale il giorno 11 - 11 - 2011, dopo aver conosciuto questa città nella quale trascorreva le vacanze nostra nonna prima, i nostri genitori dopo e poi anche noi, e nella quale ci siamo trasferiti e integrati da tempo. D. Su quale punto di forza è improntato “Menta&Rosmarino”? R. Lavoriamo molto sulla qualità, sia dal punto di vista delle materie prime, che dal punto di vista del servizio, questo a volte paga, a volte no. All’inizio può essere difficile, però si deve tenere botta. Quando comincia a pagare la qualità, dopo si deve essere bravi a mantenerla. Abbiamo un menu alla carta fruibile sia a pranzo che a cena. Poi, a seconda di quello che si trova sul mercato, facciamo qualche variazione, sempre con riferimenti alla cucina classica. Infatti, adesso, la si rivisita. Da inventare ormai non c’è più niente. Bisogna migliorare quello che c’è. D. Stefano cosa prediligi creare? R. Prediligo la cucina in generale, non posso solo dire antipasto, primo, secondo…è la cucina…la ricerca del prodotto, della stagionalità, dei colori, degli abbinamenti con le ceramiche, le porcellane, le cristallerie per il vino, è tutto l’ambito del mangiare bene e del bere bene che bisogna seguire. D. Il vostro lavoro vi impegna molto? R. Il lavoro porta via molte ore a seconda delle prenotazioni. Siamo molto impegnati, specie nel fine settimana, mentre gli altri giorni siamo più rilassati. Il week end funziona, ma anche la crisi influisce, e
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bisogna cercare di adeguarsi al momento. Noi siamo giovani, siamo in sinergia con le attività confinanti, però abbiamo pochi aiuti dalle istituzioni, viene lasciato tutto alla nostra inventiva. Pensiamo che tutte le attività economiche dovrebbero essere aiutate, dalla ristorazione all’artigiano. D. Menta&Rosmarino , come mai questo nome? R. Il nome non l’abbiamo scelto noi. E’ merito di Chiara, la ragazza di Carlo, noi cercavamo un nome che avesse a che fare con la ristorazione e purtroppo la nostra fantasia non ci ha aiutato. Il nome scelto da Chiara ci è piaciuto. C’è anche una canzone di Zucchero che si chiama così. D. Cosa vi rende contenti? R. Noi siamo contenti se chi viene qui torna con altre persone che a loro volta ritornano. Quando qualcuno ci chiama per complimentarsi con noi ci fa piacere, siamo qui apposta e i complimenti aiutano ad andare avanti. D. Carlo e Stefano siete due giovani ristoratori, ma con una certa esperienza alle spalle… R. Siamo giovani ma non inesperti. Facciamo parte di un’importante associazione mondiale di gastronomia la “Chaine des Rotisseurs” fondata nel 1248 e presente anche in Italia. E’ un’associazione autosostenuta e comprende due sezioni: Soci Amateurs e Professionnels. In Italia si sta diffondendo gradualmente in tutte le Regioni. L’ufficialità del primo Capitolo Nazionale è datato Milano 30 novembre 1963. Noi siamo stati intronizzati l’anno scorso ad Ascoli Piceno e facciamo parte del Baillage di Roma Capitale. La cerimonia è stata molto suggestiva e nel corso della stessa abbiamo ricevuto le insegne e il relativo diploma. Rosalba Angiuli
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l’articolo
Durante il periodo delle sfilate donna Pitti a Firenze, nella cornice di Palazzo Borghese, la MABELLE PARRUCCHIERI è stata protagonista nel backstage del famoso stilista Peter Pilotto che ha debuttato in Italia con un’installazione letteralmente caleidoscopica. Le modelle sono state acconciate dal titolare della Mabelle Parrucchieri, ANDREA PIERMARIA che da anni collabora alla realizzazione dei look per le sfilate. Andrea ci racconta la grande energia che caratterizza il "diertro le quinte” delle sfilate e ci
MABELLE PARRUCCHIERI ricorda che la tendenza della moda capelli del prossimo anno vede la donna molto "lineare" con acconciature semplici e pulite. Poco il tempo tra una sfilata e l'altra e nel giro di qualche giorno la location cambia e da Firenze si passa alle sfilate milanesi della moda uomo di Ermenegildo Zegna, Costume National e Neil Barrett. E ancora una volta la MABELLE PARRUCCHIERI è protagonista indiscussa del backstage delle sfilate. L'uomo della moda milanese ha capelli con effetti molto naturali ma finemente ricercati, acconciature morbide e voluminose. L'adrenalina è sempre alta e il tempo dei trasferimenti tra una location e l'altra è davvero poco così Andrea è costretto, valigia in spalla, a passare da un taxi all'altro, dalla metro ad una corsa a piedi per raggiungere il backstage successivo. Un impegno davvero notevole per il titolare della MABELLE PARRUCCHIERI, ma pieno di soddisfazioni, soprattutto per le continue collaborazioni con le agenzie di moda e con i maggiori stilisti internazionali di capelli quali TIM HARTLEY e ANGELO SEMINARA. Ma gli eventi per lo staff della MABELLE PARRUCCHIERI, proseguono anche a Pesaro: l'ultimo in ordine di tempo, la serata di moda realizzata da
Marta Fulvi, all'Hotel Cruiser. Questa volta a rendere indimenticabile l'appuntamento è stata la collezione privata dell'eclettica Marta, che ha saputo realizzare e inventare una sfilata ispirata alle "favole" del mare... Lo staff di MABELLE ha trasformato le modelle in sirene e gli aitanti modelli in pirati e corsari... Tra paillettes e bolle di sapone lo spettacolo ha animato la cena a bordo piscina. Il bagno finale e il brindisi sotto le stelle hanno concluso un evento che ancora una volta ha saputo cogliere nel segno catturando l'attenzione della stampa locale e dei pesaresi appassionati di moda.
ARIANNA MAMINI NOVEMBER STRIPTEASE Dal 20 luglio al 20 agosto il Magnum Games di Pesaro ospiterà la mostra "November Striptease", una conturbante sequenza di scatti, già esposta - e apprezzata - in diverse località, realizzata dalla fotografa Arianna Mamini. Ora la redazione de Il Pesaro ha deciso di riproporre la mostra in una nuova sede: un'occasione da non perdere per chi non l'avesse ancora vista e per chiunque voglia fare il "bis". La sensuale protagonista dello spogliarello ci trascina verso il silenzio fresco e misterioso di una spiaggia autunnale deserta: sta cercando di sedurci o sta semplicemente interpretando quel desiderio di libertà che appartiene ad ognuno di noi ma che spesso esprimiamo solo nei sogni? Arianna Mamini (Pesaro, 1979) ha cominciato a lavorare come fotografa nel 2010; quest'anno alcune sue foto di edifici storici bolognesi e ravennati sono state pubblicate sul saggio Romagna Liberty (Maggioli Editore, a cura di Andrea Speziali), nel 2011 ha partecipato alla collettiva Expo San Valentino di Riccione e, sempre lo stesso anno, si è classificata tra i vincitori del premio Romagna Liberty. Diverse persone utilizzano i ritratti scattati da Arianna come foto ufficiali e come immagine del profilo su Facebook. Arianna Mamini è disponibile per servizi fotografici matrimoniali, book, convegni: per informazioni scrivere a photoarim@yahoo.it o mandare un sms al 3209216569. "November Striptease", 20/07/2012 - 20/08/2012, Magnum Games, Zona Bpa Palas (sotto il Cinema multisala U.C.I), Pesaro
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L'altro Pascali Un itinerario attraverso le opere di Pino Pascali per cinema e televisione 15 Luglio-9 Settembre 2012 Fondazione Pescheria Centro Arti Visive
A cura di Ludovico Pratesi e Daniela Ferraria
Parte il 15 luglio il grande evento estivo ospitato da Fondazione Pescheria Centro Arti Visive. Per l'estate 2012, viene esposto il lavoro di Pino Pascali realizzato agli inizi degli anni '60 per la pubblicità televisiva e il cinema. Per la prima volta questi materiali rari e in molti casi inediti, vengono presentati al pubblico in un'istituzione museale italiana. Pino Pascali esordisce come grafico negli anni Sessanta e manifesta fin dall'inizio un'inventiva e un'ironia che caratterizza
anche la sua ricerca artistica successiva. I materiali riuniti per l'occasione pesarese testimoniano in maniera evidente la duttilità dell'artista e la sua grande capacità di adattare lo spirito del disegno alle esigenze del prodotto pubblicizzato. Alcuni bozzetti sono macchiette, definite con un tratto scattante e divertente, accompagnate da immagini concise ed essenziali quando le sigle dei prodotti richiedono messaggi diretti e sintetici I filmati presenti sono stati ritrovati negli archivi della Rai da Marco Giusti, studioso
di cinema e pubblicità televisiva , che li ha proposti nella sezione Slittamenti della Biennale di Venezia del 1993, curata da Achille Bonito Oliva. La mostra "L'Altro Pascali" è realizzata grazie al sostegno di: Comune di Pesaro, Bertozzini costruzioni, Gamba manifatture 1918, Ifi-Arredi Bar Gelaterie Pasticcerie, Isopak Adriatica Spa, gli sponsor tecnici Hotel Alexander Museum, Il Pesaro.it e Acanto. Info mostra data_ 15 luglio-9 settembre 2012 luogo_ Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive Corso XI Settembre, 184 orario_ dal martedì al venerdì 10.00-12.30/16.30-20.00 sabato domenica e festivi 10.00-12.30/16.30-22.00 lunedì_giorno di chiusura ingresso con biglietto_dettagli su www.centroartivisivepescheria.it facebook fan_Centro arti visive Pescheria Pesaro
Perepepè Sia caldo l'autunno della nostra città Si terrà da settembre a ottobre 2012 alla Fondazione Pescheria Centro Arti Visive l'evento - progetto Perepepè - Sia caldo l'autunno della nostra città. Perepepè nasce da una comunità di artisti e comunicatori che fa riferimento a un luogo non "fisico" ma al web, chiamato Radio Pereira. Non "fisico" ma costituito da molte persone. Radio Pereira nell'occasione si fa snodo di una rete di associazioni, gruppi di lavoro, laboratori, artisti. È un progetto che vuole animare la città, ospitando e facendo venire in luce realtà che la guardano e la abitano, ma che spesso non sono immediatamente visibili a occhio nudo. Perepepè sarà un evento artistico e sociale il cui fine ultimo è promuovere l'incontro, nelle sue varie forme. Seguiteci! www.perepepe.org www.radiopereira.it www.centroartivisivepescheria.it
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EQUITAZIONE AMERICANA VS. INGLESE: DUE STILI A CONFRONTO Equitazione inglese o americana? Le differenze più ovvie tra stile inglese e americano riguardano i finimenti, ma ci sono anche altre distinzioni; il tema centrale e univoco di qualunque stile dovrebbe sempre essere, però, il benessere del cavallo. Lo stile di equitazione chiamato inglese, deriva dalla fusione di tecniche di cavalleria militare, assetto da caccia di vecchio stampo, con il dressage e l'equitazione classica; lo stile americano trae le sue origini dal lavoro con il bestiame. Ogni aspetto della monta americana ha origine dall'esigenza di lavorare con efficienza e sicurezza. I cowboy avevano bisogno di cavalli che rispondessero repentinamente ai comandi, e di avere una mano sempre libera, per cui svilupparono una tecnica di guida del cavallo con una mano sola, tramite l'appoggio delle redini sul collo. La sella western doveva rispondere alle esigenze di chi doveva trascorrere molte ore a cavallo, impegnato nel lavoro con il bestiame. Una sella quindi comoda per cavallo e cavaliere, abbastanza grande per meglio ripartirne il peso su una più ampia superficie, in modo che il cavallo potesse lavorare tutto il giorno senza provare fastidio. Le selle americane si diversificano oggi a seconda delle discipline per le quali vengono impiegate: reining, trail, western pleasure… Gli stessi criteri di comodità per cavallo e cavaliere si ritrovano nella monta inglese, così come le diverse tipologie di sella per le diverse discipline (salto, dressage, cross country…). Le imboccature sono sempre un argomento delicato, che trova ampi spazi di dibattito. I morsi western, spesso giudicati severi, non sono tecnicamente più o meno brutali di tante imboccature inglesi. In entrambi i casi, si deve guardare alla finalità per la quale vengono scelte; nell'equitazione americana, la finalità è montare a una mano senza contatto in bocca, dunque la presupposta maggiore severità delle imboccature americane viene pareggiata da un minor utilizzo delle mani. Non dimentichiamo poi che in entrambi gli stili di monta la comunicazione con il cavallo dovrebbe passare solo in misura assolutamente minima dalle mani. La maggior parte dei cavalli impiegati nella monta inglese sono guidati con un contatto continuo e regolare sulla bocca, mentre nella monta western il contatto è ridotto al minimo; l'equitazione americana è tutta basata sull'armonia, è più libera, meno costrittiva, sia per il cavallo che per il cavaliere. La differenza è dunque minima, poiché il grado di severità dipende dall'educazione e dal rispetto per il cavallo da parte del cavaliere. Un'altra linea discriminante riguarda l'abbigliamento. Nel mondo western, per le gare è prevista camicia a manica lunga, cappello western, stivale western, jeans, chaps. Gli speroni, elemento tecnico dell'abbigliamento del cavaliere, nella monta americana differiscono molto per forma, misura e funzione, da quelli usati nell'equitazione inglese. L'abbigliamento da gara per questo stile varia a seconda della disciplina e del livello agonistico, ma in genere gli elementi base sono pantaloni chiari, stivali, camicia con cravatta, giacca e cappello. Tante le differenze, ma anche diversi punti di contatto; in fondo, il motivo che porta gli uni e gli altri in scuderia non può che essere lo stesso: la passione per il cavallo. A cura di Fabio Forlani, Tecnico Fise 3°livello Reining e docente - 335.6227802 info@fhorsesfarm.it - www.fhorsesfarm.it Testo e immagine Raffaella Corbelli
MORETTA TEAM Moretta Team è un portale con sede a Pesaro che invita chiunque alla pratica della bicicletta da sterrato, nota anche come Mountain Bike. A qualsiasi livello. Il nostro motto è: "La Mountain Bike per tutti!". Lo spirito Biker è molto goliardico e socializzatore e chiunque esca con il Moretta Team respira subito questa aria di familiarità e di predisposizione al divertimento immersi nella natura. L'inziativa è nata da un gruppo di appassionati che ha fondato prima un punto di incontro su Facebook, allargatosi poi a macchia d'olio in tutta la provincia, attirando l'attenzione del mondo biker dell'intera Penisola. Molti sono i simpatizzanti esteri che via mail chiedono se visitando Pesaro sia possibile prenotare tour guidati nei percorsi dell'incantevole e gettonatissimo San Bartolo. Sul sito www.morettateam.it vengono caricati continuamente video e fotografie per promuovere il territorio visto dalla prospettiva dei Videobikers Moretta Team: le meraviglie e la varietà che offre il territorio della provincia di Pesaro sono continuamente in vetrina. Nei video si ammirano sentieri, percorsi in mezzo ai boschi e le uscite che il Moretta Team svolge ogni settimana di tutto l'anno sul territorio della provincia. Dal sito si possono anche scaricare mappe, tracciati GPS e presto uscirà una sezione "ABC della MTB" (MTB è l'acronimo di Mountain Bike in gergo) per cogliere spunti e nozioni tecniche di base da mettere poi in pratica nelle uscite immersi in bicicletta. Da Settembre si faranno uscite gratuite con nozioni di base dedicate alle sole donne per vincere il timore che la Mountain Bike potrebbe incutere nei principianti: sarà adottato un approccio equilibrato e moderato per divertirsi in piena sicurezza con le Guide nazionali Amibike. E' nato anche un gruppo Facebook dedicato alle sole ragazze che si chiama "LE SCATENATE"...a dispetto del nome sono delle tranquille amanti del trekking e dello spirito socializzatore scoperto grazie alla mountain bike: si sono incontrate e usano il web per darsi appuntamento per allegre e corroboranti uscite in compagnia. La fortunata posizione geografica di Pesaro, grazie anche alla grande rete di piste ciclabili volute dalla mobilità pesarese, permette con due colpi di pedale una immediata EVASIONE nella natura. In pochi minuti ci si trova in spettacolari scenari che riempiono gli occhi e alleggeriscono la mente (vedi la Croce sul San Bartolo o lo spettacolare “TETTO DEL MONDO” a Castel di Mezzo che quasi nessuno conosce perchè dalla strada asfaltata non si vedono). Chiunque lo desideri può aggregarsi agli amici della Mountain Bike del Moretta Team e si possono chiedere informazioni via mail a: info@morettateam.it - www.morettateam.it Facebook: morettateam
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MOLETTO-PORTO 2012
Sabato 30 Giugno si è svolta la sesta edizione della Moletto-Porto dedicata a due gloriosi nuotatori pesaresi: Angelo Romani e Giulio Giunta. La manifestazione è ufficialmente inserita nel calendario ufficiale delle attività previste per la Festa del Porto 2012. La partenza è avvenuta alle ore 17:00 circa di fronte a Bagni Tina (zona Palla di Pomodoro) e l'arrivo è stato allestito al circolo Canottieri di Pesaro, coprendo una distanza di circa 1100m. Ben 105 sono stati i partecipanti alla manifestazione, battendo di gran lunga i numeri delle edizioni precedenti. La gara non è inserita all'interno di circuiti ufficiali quali quello FIN o UISP, ma è nata ed è stata riproposta con lo scopo di riunire un gruppo di appassionati del nuoto in acque libere, amatori o agonisti che siano, per un'ennesima
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sfida con se stessi e verso gli altri, ricordando le gesta di Angelo Romani e Giulio Giunta. Società organizzatrice dell'evento è la DMM Pallanuoto Pesarese, palesando ancora una volta la sua passione verso tutte quelle attività legate all'acqua e regalando quindi a Pesaro una serie di eventi sportivi dedicati a tutti per una festa della città e non solo. Durante tutto il percorso e giunti all'arrivo, gli atleti hanno trovato un gremito pubblico che li ammirava incuriosito mentre, spinti dal forte vento di Scirocco, coprivano la distanza Moletto-Porto in poche decine di minuti. Da segnalare la partecipazione nello staff dello scatenato Vittorio Cassiani che armato di radiomicrofono ha incantato con la sua avvincente cronaca tutte le fasi della gara. Dopo aver atteso l'arrivo di tutti gli atleti in gara, le attenzioni si sono spostate all'esterno del Circolo Canottieri di Pesaro
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dove un meraviglioso buffet di frutta è stato offerto a tutti i partecipanti e al gentile pubblico. Un caloroso ringraziamento va quindi all' Eurofrutta di Bax Angelo di Piazzale 1° Maggio, perla sua generosità e per il suo fondamentale contributo alla buon riuscita dell'evento (tutti i partecipanti lo ringraziano). All'arrivo è stata stilata una classifica che ha visto primeggiare l'atleta pesarese Luca Di Iacovo (Fanum Fortunae Nuoto) con il fantastico tempo di 13m33s, nuovo record della manifestazione. A lui è stato quindi assegnato l'ambito Trofeo Angelo Romani. Secondo Luzzi Alessandro (Pesaro Nuoto Team) e terzo Fuligna Alessandro del Triathlon di Pesaro. Anche per il settore femminile è stato frantumato il vecchio record e a vincere il secondo Trofeo Giulio Giunta è stata Romanelli Valeria (USD Nuoto Montefeltro), seconda Galli Angelica
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(amatore) e terza Pucci Giada (centro nuoto Bastia). Il primo Trofeo AVIS è stato assegnato alla prima amatrice Angelica Galli mentre il Trofeo offerto dal CONI è stato assegnato al primo amatore Alessandro Fuligna. Altre premiazioni sono state fatte per fasce di età e particolari omaggi offerti dal Panathlon di Pesaro sono stati offerti all'atleta più giovane (Gaudenzi Francesco, classe 2002), alla più giovane (Bellondi Diana, classe 2001) e al più anziano (Carlini Giancarlo, classe 1936). La DMM coglie l'occasione per ringraziare il Circolo Canottieri di Pesaro per aver dato la disponibilità ad accogliere l'evento presso la propria sede. Ora gli organizzatori sperano di ripetere la gara anche in futuro magari allargando il numero dei partecipanti e cercando di dare maggiore risalto ad uno sport povero economicamente, a ricco di ideali positivi come il nuoto.
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Teatro Rossini: una nuova stagione difficoltà di restare a galla in un periodo di crisi tra i più difficili per il mondo della cultura e dello spettacolo, un nuovo progetto teatrale che riconferma la propria attenzio-
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