Il Piccole Magazine Agosto 2017

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All’interno: - Speciale Miss Trans Toscana - Speciale Miss Trans Lazio - 37° Edizione Miss Brasil Gay - Intervista a Camila Oliveira - Intervista a Suzielen da Lima - Tecniche di Bondage e Shibari - Federica Quadrelli si racconta

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Miss Trans Friuli Venezia Giulia 2017

Categoria SudAmerica

Rebecca Valentina

Categoria Italia

Jennyfer De Santis

Miss Trans Abruzzo 2017

Categoria Italia

Selene Gherardi

Categoria SudAmerica

Camila Oliveira

Miss Trans Toscana 2017

Categoria SudAmerica

Natasha Souza

Sono aperte le iscrizioni al concorso...

Candidati, la prossima Miss Trans Italia, potresti essere TU! 2

Miss Trans Piemonte 2017

Categoria SudAmerica

Categoria Italia

Cinzia Paris

Kettelen Nunez

Miss Trans Lazio 2017

Categoria Italia

Antonella Catania

Categoria SudAmerica

Suzielen de Lima

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Presenta

Ottobre

2017 @NewIdeal Dir. Artistica


Indice Intervista a Caroline D’Lamark Pag. 5 Miss Trans Toscana 2017 Pag. 8 Intervista a Betty Le Blanch Pag. 12 La più giovane Drag Queen del mondo Pag. 15 Intervista a Camila Oliveira Pag. 18 La “Bela Rosin” e il RE d’Italia Pag. 21 Miss Brasil Gay 37° edizione Pag. 24 La donna dello Scorpione Pag. 26 Tecniche di Bondage e Shibari Pag. 29 Librastyle moda e fashion Pag. 30 “I segreti della mia vita” Pag. 31 Intervista a Barbara Gandalf Pag. 33 Linea dura di Trump Pag. 36 Giulietta e Fellini Pag. 38 Intervista ad Ayzad Pag. 41 Federica Quadrelli si racconta! Pag. 45 La donna della Bilancia Pag. 50 Trump niente trans nell’esercito Pag. 53 Grace Kelly e Ranieri di Monaco Pag. 54 La prima unità combattente LGBTQ contro l’Isis in Siria Pag. 57 Intervista ad Andrea Pancaldi Pag. 58 Suzielen de Lima Pag. 61 La donna della Vergine Pag. 64

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Indice Trans non è sinonimo di prostituzione Pag. 67 Tecniche di Bondage e Shibari Pag. 68 Le Vacanze Trasgressive e di Tendenza Pag. 69 Miss Trans Lazio Pag. 71 La Nostra vita da scambisti Pag. 74 Salviamo gli Orsi Pag. 78 La rivincita di Jasper Pag. 80 Claretta e Mussolini Pag. 82 Intervista a Trans Evolution Pag. 85 Una figlia baby transgender per Brad Pitt ed Angelina Jolie? Pag. 88 La donna del Leone Pag. 90 Berlino Erotica Pag. 94 Intervista a Selena Gherardi Pag. 96 Atroce storia di gelosia Pag. 99

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Intervista a Caroline D’lamark Organizzatrice e presentatrice di Miss Trans Universo Continua la serie di interviste ai personaggi più noti del mondo dei concorsi di bellezza. Oggi abbiamo intervistato la favolosa Caroline D’lamark, originaria di Rio de Janeiro, in Brasile ed organizzatrice, dal 2012, del celebre “Miss Trans Universo”, ospitato nella bellissima città di Perugia. Ciao Caroline, grazie per averci concesso l’intervista. Allora, sappiamo che qualche mese festeggerai un traguardo importante, quello del tuo 50° compleanno, festeggerai con una grande festa? Si quest’anno compio 50 anni e la serata prima di MissTrans Universo voglio festeggiare con tutti i miei amici. Siamo molto curiosi a riguardo, dove si svolgerà e chi sarà invitato? Non sono ancora sicura su dove farlo esattamente, servirà molto spazio... appena però deciderò sarete i primi a saperlo (ride). Farò gli inviti tramite social network e tutte le persone che vorranno venire saranno le benvenute! Tu sei l’organizzatrice del famosissimo evento “Miss Trans Universo”, secondo te quali caratteristiche deve avere una brava organizzatrice di concorsi? Per prima cosa devi mettere amore in quello che fai perché é molto difficile organizzare un concorso senza sponsor e con poche persone che ti aiutano. Serve il rispetto per le candidate, per il pubblico e la giuria; pazienza, umiltá ed educazione. Queste caratteristiche sono le principali secondo me, ma non le uniche. Ritieni di avere a pieno queste caratteristiche o vorresti perfezionarle? Qualcuna si, ma mancano ancora tante cosa da imparare, ogni voltea che si organizza un concorso le persone sono diverse, il posto e la situazione pure, perciò si impara ogni anno e chissà se fra 50 anni riuscirò ad organizzare assieme a Josie Marie e a tutta l’equipe il concorso perfetto. Organizzare concorsi può essere occasionale o deve diventare una professione? Nella vita, in tutto che facciamo dobbiamo essere professionali. Immagina di fare una festa dove una piccola parte di persone partecipa perchè le piace, un’altra per vedere tutti i difetti e un’altra ancora per vivere un sogno. Non possiamo permetterci di sbagliare e per arrivare vicino alla perfezione dobbiamo essere più professionali possibili. Quando hai sentito il desiderio di organizzare il primo concorso? Ho partecipato a qualche concorso di bellezza in passato (un po’lontano) e sono state esperienze bellissime. Qualche volta ho vinto e anche perso, ma sono sempre stata felice di esserci. Quando sono arrivata in Italia, c’era a Milano una delle migliori organizzatrici di concorsi di bellezza, Safira Benguel, ed era bellissimo andare a vederli o participare. Poi lei si é trasferita in Brasile e siamo rimaste prive dei suoi concorsi così mi é venuta la voglia di organizzarli io, per provare a fare vivere un sogno alle ragazze e di vederle essere felici come un giorno lo ero stata io. 6


Per curiosità, quale è stato il primo concorso che hai organizzato? Il primo è stato Miss Transex Universo, ma la parola “transex” fece avere critiche perchè per molte era legata al sesso, quindi il nome è stato cambiato in Miss Trans Universo. Cosa ti piace di più e cosa di meno quando organizzi un concorso? La cosa che mi piace in assoluto è quando una delle aspiranti diventa la nuova Miss Trans Universo e la corona le viene messa in testa, mi emoziono sempre. La cosa che mi piace di meno sono le persone che, senza nemmeno aver visto la festa, vanno a criticare e parlare male di cose che non sanno; non hanno idea di cosa si fa per organizzare un evento come Miss Trans Universo. Sicuramente è impegnativo, ma da anche la possibilità di mettersi in luce. Che ne pensi? Si. Siamo persone sempre messe ai margini, che soffrono tutti i giorni per il preconcetto e il giudizio degli altri e per me, con il concorso, fai vedere alla società che siamo parrucchieri , sarte, truccatori, coreografi etc. Siamo un po’ di più di quello che le persone pensano di noi, certo non siamo ne meglio e ne peggio di nessuno, siamo solo delle persone che hanno la sessualità diversa dai più. Credi che giorno smetterai di organizzare concorsi e se si, quando e perchè? Ancora é presto per dire, ma quando non avrò più soldi (perché per organizzare una festa come questa bisogna avere tanti soldi e sponsor ed é molto difficile) e la pazienza sará finita, allora si, lascerò a favore di qualcuno che riesca a fare un po’ meglio di quello che la equipe di Miss Trans Universo fa adesso. Hai avuto, o hai, un modello da seguire tra le organizzatrici? Noi del Miss Trans Universo cerchiamo sempre di fare delle cose nuove e dare al pubblico un sogno. Il modello migliore da seguire è imparare dai propri sbagli perchè é sbagliando che si impara. Quest’anno il concorso ha una nuova faccia e nuove persone che si sono unite; vedremo per nuovi orizzonti... Ti va di raccontarci un episodio curioso o bizzarro che ti è successo negli anni della tua attività? Certo. La cosa curiosa di un concorso é che la favorita non é sempre quella che vince; la cosa strana é che quando appare su palco per la prima volta assieme a tutte le altre miss, vedo una luce diversa in quella che sarà incoronata, succede sempre. Per concludere, che obiettivi hai per il futuro, dove ti vedi da qui a qualche anno? Per citare un vecchio detto: “la vita non è una gara ma un viaggio da assaporarsi in ogni suo passo lungo il percorso. Ieri è storia, domani è mistero e oggi è un dono: è perciò che vivo il presente”.

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Miss Trans Toscana 2017 Dal nostro inviato speciale a Chianciano Terme (Si)

Il 25 e 26 agosto si è tenuta a Chianciano Terme in provincia di Siena la 5° Edizione di Miss Trans Toscana, organizzata da Giselli Grigoletto, già Miss Trans Italia 2009. L’ubicazione di Chianciano è particolarmente felice perché sede di rinomatissime Terme ed ai piedi delle colline di Montepulciano, dove preziose vigne generano uno dei migliori vini del mondo: “Il Nobile di Montepulciano”. Il concorso è inserito nel circuito regionale che porta le vincitrici alla gran finale di Miss Trans Italia, che si terrà il 13 ottobre prossimo alla “Nuova Idea” di Corsico di Milano. Sede della manifestazione è stato il parco e la piazza a ridosso del Bar-Ristorante le Fonti, dove venerdì 25 agosto si è tenuto un primo ritrovo delle Miss, che nella serata hanno partecipato ad una “Apericena” presso il Bar “Le Fonti” e l’incontro è stato accompagnato dal concerto di Grazzy Souza, a cui non potevano mancare voci e strumenti della tradizione musicale brasiliana. La sfilata del concorso, con la proclamazione della vincitrice si è svolta nella tarda serata di sabato 26 agosto. Il concorso, alla 5° edizione, si è tenuto grazie al patrocinio del Comune di Chianciano ed al contributo di diversi operatori economici, tra cui ha spiccato la Cantina Gattavecchi e naturalmente “Piccole Trasgressioni”, che ha inviato alla manifestazione la propria squadra di “il PICCOLEmagazine”, per riprese, foto, interviste e servizi giornalistici. Nella serata di sabato 26, la piazza in cui è stato posizionato il palco si è riempita di un meraviglioso pubblico di ogni ceto ed età, tra cui tanti bambini con le loro mamme, che hanno particolarmente apprezzato la confezione regalo, tradizionalmente offerta da “I TRASGRESSIVI”, con zainetto, penna luminosa ed accendino. Dunque, una festa di gente e di Miss, che si è conclusa in un tripudio di folla, veramente insolito per un concorso di questo genere, a dimostrazione che gli spazi culturali e di consenso si stanno aprendo senza riserve. L’organizzazione della manifestazione è stata veramente impeccabile, a partire dall’allestimento del palco, con luci e suoni in una cornice di altissima classe. Le otto Miss hanno sfilato con tre uscite, di cui due con giudizio di una qualificata giuria, presieduta da Lilian Oliveira Gattavecchi, ideatrice della manifestazione “SAPORI DAL MONDO”. Le votazioni hanno dedicato la loro attenzione, prima alla prova costume, poi a quella in abito da sera. Ha magistralmente presentato la serata la “drag Queen” Nikata Magno, che ha intrattenuto un pubblico di oltre 500 persone con un delizioso filo conduttore, fatto di fantasia ed umorismo. Madrina della serata Bambola Star;

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Ospite d’onore Nicolly Da Capua, Miss Toscana 2016, e Micarla Djhonson, organizzatrice di “Miss Trans Estate”, che si terrà a Torre del Lago Puccini, il prossimo sabato 2 settembre. Le sfilate sulla passerella delle Miss sono state intercalate da spettacoli di artiste Trans, tra cui la notissima Naomi Angel, che ha cantato l‘inno del recente “Barcellona Pride”, come tributo ad una città martire per la propria libertà e Thaissa Oliveira che si è esibita in un’audace ballo. La giuria ha assegnato la corona di Miss Trans Toscana alla brasiliana Natasha Souza, che ha vinto il titolo sul filo di lana (come si suol dire) per un paio di punti, prevalendo sulla conterranea Nikolly Mascarenhas, seconda classificata. Il terzo posto è andato alla brasiliana Elena Roche Roche, che si vista assegnare il “ premio speciale alla simpatia ”, creato dalla giuria per le sue qualità sceniche; alla italiana Giada Boddi, invece, la classica fascia di “Miss Simpatia”, eletta dalle altre stesse concorrenti. La serata è stata conclusa da una vera sorpresa coreografica, quando un gioco di fuochi di artificio ha illuminato la notte su Chianciano.

Spot Moda Sicuramente ci avrete fatto caso, l’immagine dei fenicotteri, il grazioso volatile rosa, è apparso un po’ ovunque questa estate. Dai materassini gonfiabili per il mare, ai vestiti, camicette, magliette, ma anche presente nell’oggettisca per la casa e per il giardino, il fenicottero è senza dubbio il simbolo “cult” da sfoggiare per essere alla moda. Senza che dobbiate affannarvi troppo in giro alla ricerca, il sito di shopping online ASOS, ha diverse proposte a tema, sia per lui che per lei.

Asos (As Seen On Screen) ASOS.com è un sito di vendita online internazionale di moda e cosmetici con oltre 50.000 prodotti per la donna e per l’uomo (tra cui capi di abbigliamento, scarpe, accessori, gioielli e cosmetici) sia di marche indipendenti che del proprio brand. ASOS ha siti web localizzati per Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna, Italia e Australia e dal proprio centro di distribuzione principale in Gran Bretagna effettua spedizioni in oltre 190 paesi. E’ considerata una delle mecche principali per lo shopping online da tutti gli appassionati di moda, soprattutto della fascia d’età 16–35 anni. 10


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Intervista a Betty

stilista del marchio “Latex by Betty Le Blanch”

Utilizzare un materiale innovativo e sensuale come il latex, sdoganandolo dal suo uso esclusivo per eventi particolari e renderlo versatile anche per la vita di tutti i giorni. Questa è la sfida del giovane talento emergente della moda, Elisabetta “Betty” Bianchi, 30enne di Imola, in ascesa costante dopo essere stata pubblicata su prestigiose riviste di settore e collaborazioni nell’alta moda. Ciao Betty, innanzi tutto, parlaci un po’ di te, chi sei e che cosa fai... Come prima cosa vorrei ringraziarvi per questa intervista, avere uno spazio per potermi raccontare e parlare della filosofia che sta dietro alla mia collezione è una cosa meravigliosa. Sono laureata in design del prodotto industriale con specializzazione moda e in seguito ho deciso di approfondire questa passione con un corso da modellista industriale per poter seguire e decidere al meglio cosa e come creare. Da dove è nata l’idea di un marchio di abbigliamento in Latex? Nel 2012 ho iniziato ad approcciarmi al mondo del latex grazie anche alla mia assidua frequentazione di serate alternative come “Decadence” e “La Regina Nera”, dove è richiesto un abbigliamento particolare per accedere. L’idea di potermi sempre creare nuovi outfit per le serate è stata la motivazione scatenante di tutta questa creatività. Nel giro di poco tempo tantissime persone si sono interessate a quello che facevo e iniziarono a commissionare vestiti, quello è stato il momento in cui ho deciso di fondare il marchio “Betty Le Blanch Ci vuoi parlare del Latex e del perché hai scelto questo materiale per realizzare i tuoi capi? La scelta di questo materiale è stata istintiva, ci sono cose che ami o che odi dal primo momento che vedi, nel caso del latex è stato amore a prima vista! Come fa, una donna in particolar modo, a non amare un materiale che una volta indossato rende più piacevole al tatto e alla vista il proprio corpo? A tutti piace poter apparire al meglio e più magri. Il latex è come una seconda pelle, ti avvolge e diventa un tutt’uno con te. Non bisogna però tralasciare tutto quello che riguarda la parte tecnica del latex, ha tantissime caratteristiche ed è versatile, è un materiale che però non è così semplice da lavorare, basta anche solo pensare al fatto che non si può cucire ma deve essere incollato e a seconda degli spessori usati è più o meno elastico. In Italia è ancora poco conosciuto o stai notando una inversione di tendenza? In Italia purtroppo è un materiale che ancora non è troppo utilizzato e viene spesso associato solo al mondo del porno e del bdsm. Quello che cerco di fare col mio marchio è far capire alle persone che il latex può essere utilizzato anche in altri ambiti, mi piacerebbe che come all’estero venisse utilizzato più spesso e in più occasioni. Devo però ammettere che grazie anche alle sfilate e ai vestiti utilizzati nei negli eventi mondani, la mentalità si sta iniziando ad aprire. Agli inizi, quando mi si domandava che vestiti facessi e rispondevo che lavoravo col latex, venivo sempre guardata in maniera un po’ strana, come se quello che facessi non fosse per niente apprezzato. Adesso invece le persone mi guardano con aria interessata ed incuriosita, sto facendo portare abiti di latex a persone che non lo avrebbero mai pensato, è veramente molto gratificante. 13


Quali sono le tue fonti d’ispirazione? Le parole “fonti d’ispirazione” rendono già abbastanza bene la vastità delle cose che possono dare spunti su cui riflettere per la creazione di nuovi abiti. Le puoi trovare ovunque, mentre sei in giro, guardando foto, parlando con persone. Ci sarà sempre qualcosa che attira la tua attenzione, ecco, quella è la fonte d’ispirazione, la parola chiave su cui lavorare per sviluppare poi la nuova collezione. A che genere di clientela ti rivolgi? Il mio prodotto è pensato per tutte le persone che vogliono qualcosa di particolare, di unico e soprattutto che hanno una passione per questo materiale. E’ un materiale, come dico sempre io, “vivo”, bisogna prendersi cura del latex, non è un vestito normale. Sappiamo che spesso sei richiesta all’estero per collaborazioni. Ad aprile di quest’anno ho iniziato a collaborare con una fotografa di Amburgo, Valeria Di Guardo (www.diguardov.com e Instagram @valeriadiguardo) che ha un progetto molto interessante: ha fondato un’agenzia di modelle transessuali, nobynari (non binarie) e bizzarre, (TransRoyal IG:transroyal_modelmanagment). Mi sono trovata da subito molto bene con lei e il lavoro è passato subito da un servizio fotografico ad una nuova collaborazione sia come designer di moda che come stilista Dove hai collaborato come designer di latex, in Italia e all’estero? Uno dei miei abiti è stato utilizzato sul set del telefilm “L’ispettore Coliandro”, in seguito, sempre del 2015 ho avuto il piacere di collaborare con il collettivo femminile “Femme Fatale” per una sfilata a Venezia. Nel 2016 sono stata pubblicata sull’editoriale del giornale GQ (se volete darci un’occhiata www.gqitalia.it/ragazze/portfolio/2016/07/14/pelle-nuda-fantasie-in-latex-uno-shooting-blu-ma-bollente/) e a fine dello stesso anno sono stata pubblicata su “Feroce Magazine”. A giugno di quest’anno, in seguito alla collaborazione con Valeria e “TransRoyal” siamo state pubblicate per le riviste “Fade Out Label” e su “FG UK Magazine”. Chi volesse acquistare un tuo capo o collaborare con te per un progetto come può contattarti? Il sito ufficiale sarà disponibile a breve (www.bettyleblanch.com), intanto posso essere contattata direttamente tramite Facebook, seguendo la mia pagina “Latex by Betty Le Blanch” o su Instagram latex_by_betty_le_blanch

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Lactatia è la più piccola Drag Queen del mondo Triste primato per il Canada

Nemis, nome d’arte “Lactatia”, ha solo 8 anni ed è la più giovane drag queen del mondo. Per chi non lo sapesse, la “drag queen” è un’artista, generalmente omosessuale o transessuale, che si esibisce in spettacoli di varietà travestito da donna, sfoggiando un trucco ed un abbigliamento volutamente appariscenti, improntati a un’idea di femminilità eccessiva e talvolta parodica. Per questo ha fatto molto scalpore il fatto che a rivestire questo ruolo, da qualche mese a questa parte, sia un bambino così piccolo. Ripercorriamo la sua stravagante e discutibile storia. Nemis Quinn Mélançon Golden è un bambino canadese di 8 anni che da 1 ha “sentito” l’esigenza di essere drag queen. I suoi genitori l’hanno sempre incoraggiato a seguire questa strada, pagandogli le lezioni di danza e canto per perfezionare le sue esibizioni. Ricordiamo però che la carta della Dichiarazione dei diritti del fanciullo pone a capo dei genitori non semplicemente di assecondare, ma dei precisi doveri. Iniziando dal principio secondo il quale “il fanciullo deve beneficiare di una speciale protezione e godere di possibilità e facilitazioni, in base alla legge e ad altri provvedimenti, in modo da essere in grado di crescere in modo sano e normale sul piano fisico, intellettuale, morale, spirituale e sociale in condizioni di libertà e di dignità”. Inoltre, nel Principio 9 è scritto che “il fanciullo deve essere protetto contro ogni forma di negligenza, di crudeltà o di sfruttamento. Egli non deve essere sottoposto a nessuna forma di tratta e non deve essere inserito nell’attività produttiva prima di aver raggiunto un’età minima adatta. In nessun caso deve essere costretto o autorizzato ad assumere un’occupazione o un impiego che nuocciano alla sua salute, o che ostacolino il suo sviluppo fisico, mentale, o morale”. Proseguendo, Nemis è diventato famoso a giugno quando a Montreal è salito sul palco del programma televisivo “Werq the World drag tour” insieme alla famosissima drag queen Bianca del Rio, già stella del reality tv “RuPaul’s Drag Race”, esibendosi in uno spettacolo ed entusiasmando il pubblico ma scatenando anche reazioni molto critiche. Recentemente i suoi genitori hanno inoltre pubblicato su internet una lettera dove raccontano di come l’hanno cresciuto e di come per loro non sia affatto un problema vedere il figlio vestire abiti da donna. Ne riportiamo qualche estratto: “Quando (Nemis) si traveste si sente una ragazza, quando invece non indossa la parrucca è un maschio, ma chissà in futuro. Noi abbiamo cresciuto i nostri figli dicendo che non c’è niente che è solo per femmine, e nulla che è riservato solo ai maschi. A tre anni ci ha parlato del suo sogno di fare la drag ed è stato un momento importante. In quel momento non sapevamo che poi sarebbe diventato famoso come piccola drag queen, ma eravamo certi che fosse un artista naturale” - e ancora - “con Nemis abbiamo anche parlato del fatto che la maggior parte delle drag sono gay, lui non pensa di esserlo per ora, di queste cose ne abbiamo discusso a lungo e lo faremo anche in futuro. Forse dichiarerà le proprie tendenze sessuali in futuro? Chi lo sa. Fortunatamente per lui, ha tutta la sua vita per capire quell’aspetto di se stesso, ma per il momento è contento di essere una drag. Speriamo che la nostra storia ispiri altri genitori ad abbracciare completamente i loro figli, senza giudicarli.” 16


Ma Nemis come vive la sua particolare situazione? A riguardo ha rilasciato una dichiarazione molto forte alla pagina Facebook “LGBT in the City”, che tratta tutto quanto ruota attorno al mondo gay e trans, che dice: “Tutti sono liberi di fare quello che vogliono nella loro vita. Non importa cosa possono pensare le altre persone. Se tu vuoi essere una drag queen e i tuoi genitori non te lo lasciano fare, hai bisogno di nuovi genitori” Sarà piccolo di età ma non si può dire che gli manchi la grinta per affermare le proprie convinzioni, che probabilmente sono solo una fase della crescita. In ogni modo, al di là delle inclinazioni sessuali che il piccolo Nemis potrebbe o meno sviluppare in futuro, viene da domandarsi quanto sia giusto esporre un minore ad una sessualizzazione esibita così precoce, ed auspichiamo che il suo agire sia dettato veramente dal suo cuore e da un suo reale modo di essere e di volersi esprimere. Altrimenti, saremmo davanti all’ennesimo caso di genitori che cercano di realizzare le proprie aspirazioni di gloria sacrificando l’infanzia dei figli, nascondendo, sotto una parvenza pubblica di buone intenzioni e liberismo, finalità di lucro.

Spot Moda Uno sguardo intenso, ammaliante e seducente? Per un risultato ottimale usare solo il mascara non basta. Per evidenziare gli occhi in modo spettacolare è di moda applicare le ciglia finte, che possono essere di diverse forme, dimensioni e addirittura colori. Le più professionali, perfette per resistere ore e ore sotto le luci e alle serate più scatenate sono quelle proposte dall’azienda di cosmesi KRYOLAN. In particolare, vi proponiamo le ciglia STARGIRL S1. Si tratta di ciglia nere e fitte, realizzate a mano in setole sintetiche, con un taglio teatrale. Queste ciglia espressive e con una lunghezza extra con effetto “occhio da bambola” rimarcano lo stile tipico degli anni ’60.

Per acquistare: https://it.kryolan.com/prodotto/stargirl-s1 Kryolan è una azienda di cosmetici di alta gamma fondata nel 1945 a Berlino, in Germania. E’ specializzata in trucco professionale teatrale, per film e televisione. Tra i suoi prodotti di punta, fondotinta, correttori, rossetti e ciglia finte. Le materie prime utilizzate sono altamente selezionate e molte delle sue creazioni sono realizzate a mano. Amatissimo dalle celebrità, è stata partner di Miss Universo 2011 e dei Giochi Olimpici di Londra nel 2012. 17


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Intervista a Camila Oliveira Miss Trans Abruzzo SUDAMERICA 2017

Abbiamo rivolto qualche domanda a Camila Oliveira, bellissima brasiliana di San Paolo, vincitrice del concorso Miss Trans Abruzzo per la sezione Sudamerica, svoltosi a Francavilla al Mare a fine luglio. Ciao Camila, innanzi tutto, chi è per te una autentica Miss, a chi ti ispiri? Per me un’autentica Miss è Zuleyka Rivera, Miss Universo 2006. Tu ti identifichi a pieno in questo ruolo? Come Miss si, cosi posso rappresentare la città o anche il paese in cui vivo ed è molto gratificante. Sono molto felice e soddisfatta di avere vinto il titolo di Miss Trans Abruzzo per il Sudamerica. Cosa ti ha spinto a partecipare ai concorsi? Il mio primo invito l’ho ricevuto nel 2008 per partecipare a Miss San Paolo Gay, l’esperienza mi è piaciuta, quindi dopo ci sono stati altri concorsi. Ci ho preso proprio gusto. Ti senti una Miss solo sul palcoscenico o anche nella quotidianità della vita? Mi sento Miss anche nel mio quotidiano, soprattutto per quanto riguarda la cura di me stessa e l’estetica: mi piace per esempio legare i capelli con una acconciatura particolare, farli raccolti ... È incantevole. Cosa ti piace di più quando partecipi ad un concorso? Mi piace soprattutto per le amicizie che si creano con le altre concorrenti, con molte ho mantenuto il contatto ed è anche logico che partecipare a concorsi ben organizzati ci fa sentire bene. Cosa ti piace di meno quando partecipi ad un concorso? Quello che non mi piace è il fatto che alcuni concorsi sono male organizzati. Tutte le concorrenti partecipano all’evento per mettersi in luce ed esprimersi nel migliore dei modi ma poi succede che possono scatenarsi malanimi perchè magari si trovano sbagliate alcune scelte organizzative. Questo porta tutti a parlare male e discutere, pur sapendo che organizzare i concorsi e renderli belli è difficile. Tutto questo mi delude. Cosa influenza e colpisce maggiormente la giuria di un concorso? Per influenzare i giurati in un concorso di Miss servono i seguenti requisiti: disinvoltura in passerella, la cordialità, l’eleganza, e non dimostrare insicurezza e nervosismo al momento di qualsiasi prova. Un giorno credi che smetterai di partecipare ai concorsi, quando e perchè? Sì, un giorno mi fermerò ma prima ho un sogno da realizzare. Spero di riuscire a farcela. 19


Hai avuto una “madrina” che ti ha accompagnata al primo concorso? Si, mia madre, la persona più importante della mia vita, la mia regina. Lei vive oltre oceano ma mi accompagna lo stesso, sento la sua presenza via internet. Raccontami la più grande soddisfazione che hai avuto e poi, se c’è stata, la più grande delusione sofferta in un concorso. La mia soddisfazione, è ovvio, è stato vincere il titolo di Miss, perchè quando succede è una emozione molto gratificante, è bello vedere gente che non conosci che inizia a trattarti invece come se ti conoscesse da tanto tempo: sentire il loro affetto è inestimabile. La peggiore delusione per me è invece quando si creano delle discussioni che possono generare anche litigi “brutali”. Queste cose mi deludono e mi dispiacciono.

Spot Moda La tendenza che sta spopolando da qualche mese a questa parte è quella di creare un aspetto personalizzato aggiungendo al colore naturale di capelli, una colorazione nei toni pastello, di grande impatto visivo. La gamma “Colorista” di L’Oreal propone, tra gli altri suoi prodotti, una colorazione permanente a ridotto contenuto di ammoniaca. Si applica con pennello e si può scegliere tra tonalità fumè, “rose gold” e metalliche.

Per acquistare: https://www.amazon.it/dp/B01N0FV0OI/?tag=lorealparis0a-21 L’Oreal è un gruppo industriale francese specializzato nei prodotti di cosmetici e bellezza. E’ stato fondato nel 1907, quando Eugène Schueller, giovane chimico francese originario dell’Alsazia, mise a punto una formula di sintesi che permetteva di tingere i capelli, battezzata Auréole. Nel 1939 muta assume la denominazione L’Oréal. il Gruppo L’Oréal dispone di 4 divisioni operative (prodotti professionali, prodotti per il grande pubblico, prodotti di lusso e cosmesi attiva). Numerosissimi i volti pubblicitari che hanno prestato la loro immagine al marchio, dall’attrice Naomi Watts, alla modella Bianca Balti. 20


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La “Bela Rosin” e il RE d’Italia Le coppie famose

Vittorio Emanuele di Savoia, Duca di Savoia, Principe di Piemonte e Duca di Genova, Re d’Italia con il nome di Vittorio Emanuele II, nasce a Torino il 14 marzo 1820. Era figlio di Carlo Alberto, Re di Sardegna, e di Maria Teresa di Toscana. Rosa Vercellana, detta “Bela Rosin”, nasce a Nizza Marittima l’11 giugno 1833, figlia di un modesto militare e di una popolana piemontese. Insieme formano una coppia astrologica GEMELLI/PESCI. Vittorio Emanuele veniva così descritto: “La pinguedine lo fa apparire sgraziato, specialmente quando non è in uniforme. Porta il capo eretto; ha lineamenti tutt’altro che regolari, ma la sua fisionomia si fa ugualmente notare: lunghissimi baffi, occhi azzurri e un po’ sporgenti, il naso all’insù danno al suo viso un carattere singolare di audacia e di risolutezza”. Per capire il carattere e la personalità di Vittorio Emanuele, basta citare una sua frase rivolta all’imperatrice dei francesi Eugenia, con cui disse che:” gli si era aperto davanti agli occhi un cielo azzurro, perché le donne (a Parigi) non portano le mutande”. Ed ancora, la regina Vittoria d’Inghilterra scrisse di lui: “i limiti generati dalla scarsa cultura, dal pessimo ambiente che si è trovato a frequentare e dal basso livello della moralità italiana … ne fanno un fanfarone, rozzo, mal vestito, mal lavato, puzzolente di sigaro e tanto goffo da pestarmi i piedi mentre balliamo”. Ebbe frotte di figli, almeno 16, di cui 8 dalla regina Maria Adelaide che morì a soli 33 anni; due da Rosa Vercellana; uno da Laura Boni, tant’è che Massimo d’Azeglio pronunciò la celebre frase: “Altro che padre della Patria, questo re sarà ricordato come il padre degli italiani”. Vittorio Emanuele come amanti preferì sempre le ragazzotte, poco più che bambinelle, del popolo e le sue alcove preferite erano i pagliai. Rosa Vercellana era una donna giunonica, dai lineamenti grossolani e dallo sguardo fiero; incantava con i suoi occhi maliardi, l’incanto delle sue gote, la spontaneità del sorriso e la comunicativa del parlare, sempre in vernacolo; lei era analfabeta, come il 90% delle persone dell’epoca. Vittorio Emanuele e la Bela Rosin si sono conosciuti per caso, mentre lui, vestito da cacciatore(la caccia era l’altra passione della sua vita dopo quella per le donne), passava davanti alla umile casa del sovraintendente di una delle sue riserve, vicino a Racconigi. Il futuro re aveva solo 27 anni, ma era già sposato e padre di 4 figli, mentre lei aveva appena 14 anni. Colpito dalla giovanissima fanciulla si fermò a parlare e le promise che il giorno successivo una carrozza sarebbe passata a prenderla. Così fu ed il padre non vedendola rientrare , ne denunciò la scomparsa ai Carabinieri che, sentita la descrizione dell’accaduto, pensarono subito al principe e decisero di non intervenire, anche se rapire una ragazza così giovane era un reato molto grave anche allora. In seguito, quando Rosa scrisse al padre pregandolo di scusarla e Vittorio allegò alla lettera una consistente somma di denaro, come era solito fare in quei casi, l’uomo, un militare che aveva combattuto con Napoleone, rispose sdegnosamente: “Si è preso mia figlia? Ora se la tenga!”. Vittorio la tenne e quella che sembrava una delle tante avventure divenne il rapporto più duraturo e sincero della sua vita. La coppia ebbe subito una figlia, Vittoria, e qualche tempo dopo un figlio, Emanuele: nei cui nomi era impresso quello del padre reale. 22


Vittorio, quando era da Rosina, si metteva a suo agio; indossava gli abiti più comodi, calzava le pantofole ed assaporava i tipici piatti piemontesi che lei sapeva cucinare con ineguagliabile maestria. Le sue specialità gastronomiche erano la “bagna caoda”, il coniglio e i “tajarin” con tartufi, le uova sode con maionese ed insalata. Il loro rapporto era basato sugli appetiti più elementari e forse, proprio per questo, durò una vita. La loro relazione dava fastidio alla corte e Cavour, l’onnipotente Primo Ministro, temendo un matrimonio morganatico (quindi senza diritti per la moglie che non diventava regina e per i figli che non potevano avanzare pretese al trono) fece preparare un rapporto alla polizia su falsi amanti di Rosina e lo fece recapitare al re. Vittorio Emanuele capì il tranello di chi lo voleva, dopo la vedovanza, sposato ad una testa coronata e non ad una popolana; convocò Cavour per dirgli che anche lui era stato ingannato da un falso rapporto. All’incontro era presente Rosina che disse al Primo Ministro:”Cavour, lei che è così grande nella politica, come ha pensato di poter dividere due persone che si amano tanto?”. Il giorno delle nozze arrivò qualche anno dopo ed in circostanze rocambolesche, intanto la popolana Rosina era diventata la contessa di Mirafiori e Fontanafredda. A seguito dei movimenti determinati dall’unità d’Italia, la corte si era trasferita da Torino a Firenze e Vittorio Emanuele andò in punto di morte per un attacco di malaria. Il vescovo chiamato per impartirgli l’estrema unzione, prima di somministrargli il sacramento chiese al re di rinunciare ad ogni atto contro lo Stato della Chiesa, che lui avrebbe voluto annettere all’Italia. Per prima cosa, Vittorio gli chiese di celebrare il matrimonio con Rosina, poi rifiutò di rinunciare agli atti contro la Chiesa ed allora il prelato gli negò il sacramento dell’estrema unzione. Fu a questo punto, che secondo la leggenda, Rosina mise mano ad una pistola gridando verso il vescovo:”O date l’assoluzione al re, o vi ammazzo!”, il quale naturalmente dispensò il sacramento. L’episodio, forse non vero, è però emblematico della forte personalità della donna, che non si lasciò mai calpestare da alcuno e seppe risolvere ogni problema, liberandosi sempre anche delle tante pericolose rivali. Rosina Vercellana sistemò i figli ed i numerosi parenti, creando una corte di fedelissimi attorno al re, ma inimicandosi definitivamente la famiglia di lui e l’aristocrazia sabauda. Gli ultimi anni della coppia reale furono sereni e li passarono a Roma, divenuta capitale d’Italia, sottratta al Papa ed alla Chiesa anche grazie al furioso intervento di Rosina. Vittorio Emanuele II morì il 9 gennaio 1878, probabilmente per una polmonite che non gli lasciò scampo e che lo aveva colpito dopo una notte fredda ed umida, trascorsa all’aperto per una battuta di caccia. Accanto a lui c’era il figlio Umberto, futuro re d’Italia, ma all’ultimo momento furono fatti entrare anche Vittoria ed Emanuele, avuti da Rosina, che invece non fu ammessa. La salma di Vittorio Emanuele fu tumulata al Pantheon di Roma e Rosina non gradita dalla famiglia reale si trasferì a Pisa, dove morì a 52 anni, nel 1885, di leucemia. La famiglia reale non volle che lei fosse sepolta insieme al marito Vittorio, allora i figli fecero costruire a Mirafiori, appositamente, una copia del Pantheon e la tumularono vicino a quei torinesi che tanto la amarono. Certamente, il popolo vide in Rosina la rivincita degli umili sui potenti, perché da povera ragazzotta analfabeta, di strada ne aveva veramente fatta tanta, grazie alla forza dell’amore e dell’eros. Non è una fiaba, ma storia realmente accaduta! 23


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Guiga Barbieri, vince la 37° edizione di “Miss Brasile Gay”

Grandissimo successo per la popolare kermesse, svoltasi sabato 19 agosto a Juiz de Fora e presentato dalla giornalista della “TV Integração”, Érica Salazar e dalla drag queen Ikaro Kadoshi. Al concorso, si sono sfidate “colpi” di tacchi a spillo e abiti luccicanti ben 27 concorrenti. Vincitrice assoluta è stata Guiga Barbieri, 35 anni, rappresentante della regione di Minas Gerais, incoronata Miss Gay Brasile. Durante il concorso, ha riscontrato molto apprezzamento da parte del pubblico, che l’ha applaudita ad ogni sua entrata sul palco.

Una curiosità: la vincitrice porta il cognome Barbieri, che ne indica le chiare origini italiane e più precisamente emiliane; basti ricordare che il noto pittore centese, denominato “Il Guercino”, perchè appunto guercio da un occhio, in realtà si chiamava Gian Francesco Barbieri. Il tema della sfilata è stato “Mascolino e Femminile, l’arte del trasformismo” e Guifa Barbieri ha incantato tutti calcando il palco con un abito da sera tempestato di cristalli che provenivano dalle cascate di Minas Gerais, e che ha sorpreso la giuria in quanto aveva un’ala che si alzava grazie all’azione di un telecomando a distanza. La Miss Amazonas, Nathália Lopes, ha vinto invece il titolo di Giuria Popolare, grazie ai voti del pubblico che l’hanno eletta da casa attraverso Internet, mentre la corona di Miss Santa Catarina se la è aggiudicata Aysha Rubio, scelta dalle altre candidate. Cinque le finaliste totali, oltre alla Miss di Minas Gerais, si sono classificate in finale anche le rappresentanti di San Paolo, Rio de Janeiro, Bahia e Paraná.

Cenni storici del concorso: Miss Gay Brasile è stato creato nel 1976 a Juiz de Fora, dal parrucchiere Francisco Mota. Le candidate provengono da 26 regioni brasiliane e dal Distretto Federale e concorrono alla fascia delle più bella trans dello Stato. Nel 2007, l’evento è diventato patrimonio del comune. Oltre ad avere la presenza di artisti riconosciuti a livello nazionale, il concorso ha come obiettivo di diventare lo strumento nella lotta per i diritti degli omosessuali in Brasile. La manifestazione è inserita nell’ambito delle attività del “Rainbow Fest” (Festa Arcobaleno) organizzato dal Movimento Gay Minas (MGM), che promuove tante iniziative in varie parti della città con conferenze ed eventi culturali. 25


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La Donna della Bilancia 24 Ottobre – 23 Novembre

Quale è l’uomo astrologicamente giusto o sbagliato ?

Sotto quale segno dello zodiaco la donna dello Scorpione può scegliere il suo uomo? Ecco le risposte.

ARIETE L’incontro è un incendio di passioni irrefrenabile. La virilità dell’uomo Ariete attrae la donna Scorpione e la femminilità misteriosa della donna Scorpione è un richiamo per lui. All’Ariete piace la gelosia e la possessività dello Scorpione, dalle quali si sente lusingato; mentre lei gode del piacere di essere dominata dalla forza dell’Ariete. Attenzione però che questa forza non è costante e sovente è apparente. Giudizio sull’unione: POSITIVO, ma con riserva. TORO Entrambi sono gelosi e passionali. Possono formare una coppia molto affiatata, che si ritrova nei piaceri della tavola e del letto. La donna Scorpione dovrà però evitare le spese eccessive che non piacciono al Toro. La fedeltà sarà un altro denominatore comune molto importante. Giudizio sull’unione: POSITIVO. GEMELLI Inizialmente la vivacità dell’uomo Gemelli eserciterà una forte attrazione nella donna Scorpione. Lui sa parlare ed hanno in comune il gusto per le cose misteriose. L’amicizia e la collaborazione artistica sono facili tra i due, ma l’assenza di calore e di passionalità del Gemelli sono micidiali per una relazione amorosa. Inoltre, lui ama il pettegolezzo e le luci della ribalta, che lei vorrebbe evitare. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. CANCRO Entrambi vivono di passioni, che possono diventare fondamentali fino a considerare l’amore come essenziale per la loro esistenza. La donna dello Scorpione diventa dolcissima quando è trattata amorevolmente e l’uomo Cancro sa essere un vero maestro in questo. La gestione patrimoniale ed il quotidiano dovranno essere condotti da lei, molto più pratica. Giudizio sull’unione: POSITIVO. LEONE La personalità dell’uomo Leone ha sempre un grande fascino sulla donna Scorpione, che vedrà in lui l’uomo del destino. La vanità del Leone dovrebbe essere appagata dalla fedeltà dello Scorpione, ma ciò non accade quasi mai. Lui è poligamo per natura e vuole avere tante distrazioni. La gelosia di lei sarà continuamente ferita, fino a quando la donna Scorpione non deciderà di lasciarlo Giudizio sull’unione: NEGATIVO . 27


VERGINE Quest’uomo è un gran lavoratore ed ama la tranquillità. La donna Scorpione apprezza queste qualità che non mettono in moto la sua gelosia. C’è un però: la freddezza della Vergine fa mancare allo Scorpione quel calore e quella passione di cui ha bisogno. Sul lato pratico sarebbe un’ottima unione, ma l’aspetto dell’amore autentico viene totalmente disatteso. Giudizio sull’unione: POSITIVO con ampie riserve, che riguardano proprio i bisogni intimi di lei. BILANCIA Lo Scorpione è molto sensibile ai complimenti ed alle gentilezze, di cui la Bilancia è ampia dispensatrice. Quando la donna Scorpione conosce meglio l’uomo Bilancia, rimane disturbata dalla sua superficialità e da uno scarso senso di responsabilità. L’uomo Bilancia non sopporta la gelosia e le scenate che lei, senza mezze parole, fa. Formerebbero una coppia artistica perfetta, ma non una coppia amorosamente soddisfatta. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. SCORPIONE Quando si incontrano nasce un amore travolgente ma velenoso, perché ciò che li accomuna ha valenze negative. La gelosia, la crudeltà e la vendetta saranno piatti sempre sulla loro mensa. La passione diventa drammaticamente distorta ed ogni cosa ha un sapore dolciastro come quello del sangue. Tra loro nascerebbe una gara di terribili ripicche che farebbero scoppiare la coppia nel peggiore dei modi. Giudizio sull’unione: assolutamente NEGATIVO. SAGITTARIO Il Sagittario è uno “scopritore” e la Scorpione una ansiosa conoscitrice. Lui ha il gusto del fantastico e lei di interiorizzare le fantasie. Il Sagittario è però conformista nella vita sociale, mentre la Scorpione non ama adeguarsi al gruppo. L’insofferenza della donna può nascere sul tema della gelosia, perché l’uomo ama le novità, anche quelle femminili. Se il Sagittario si saprà contenere, la Scorpione potrebbe essere felice. Giudizio sull’unione: POSITIVO, ma con riserva. CAPRICORNO La loro unione metterebbe in evidenza la componente sado-masochista di entrambi i segni. L’uomo del Capricorno vorrebbe avere la passione della donna Scorpione e la guarda con invidia. Con il tempo patirebbe un complesso di inferiorità per questa carenza. La donna dello Scorpione soffrirebbe le disattenzioni e l’egocentrismo del Capricorno. Giudizio sull’unione: assolutamente NEGATIVO. ACQUARIO Teoricamente potrebbe essere una unione perfetta, ma solo in un mondo irreale, perché è la pratica del quotidiano che li porta in conflitto. Dovrebbero essere lontani dagli altri e non avere problemi economici: vivere, in somma, “nell’isolachenonc’è” di Peter Pan. La donna Scorpione metterebbe passionalità e l’uomo Acquario fantasia; lei darebbe calore e sesso e lui giustizia e generosità. Bello, ma impossibile. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. PESCI Lo Scorpione non ama i deboli, ma in questo caso fa eccezione. La donna dello Scorpione si innamora facilmente dell’uomo dei Pesci, perché sente la passione che si cela dietro ad una apparente debolezza. Lei sente il calore inesauribile di lui e su questo percorso si piacciono e si godono. Il Pesce è capace di lunghi ed intensi amori, anche se a volte ha paura della forza dei suoi sentimenti e tenta di fuggire. Insieme corrono il pericolo degli eccessi, nel bene e nel male. Giudizio sull’unione: POSITIVO. 28


Quarto video Bondage della Mistress Yleana LaMicia La Mistress esegue una legatura Futomomo Quarto appuntamento con la rubrica video “L’Angolo delle Corde di Micia”. Questa settimana LaMicia ci mostra come eseguire una perfetta legatura Ftumomu.

per vedere il video: https://youtu.be/iKaNJdDKZDE * Questo NON è un tutorial bensì una dimostrazione eseguita da professionisti del settore. Invitiamo il pubblico a NON improvvisarsi nell’esecuzione di queste pratiche senza l’adeguata preparazione e conoscenza della materia.

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Se volete dare quel tocco in più al vostro abbigliamento, allora non lasciatevi scappare la tendenza del prossimo autunno. Parliamo dei Fiocchi per il collo, che stanno spopolando tra le più importanti blogger di moda del web. Molto versatili, conferiranno al vostro aspetto un “plus” alternativo che di certo non passerà inosservato.Pur non trattandosi di una novità, il fiocco da collo è una gradita riedizione, con l’aggiunta di applicazioni decorative, del “nastro da collo”, di ottocentesca memoria. Attualmente, tra i Fiocchi più gettonati e desiderati, ci sono quelli proposti dall’azienda Librastyle.Realizzati interamente a mano, sono in cotone 100% e con stampa digitale con diversi motivi.

Librastyle è un marchio di vestiti maschile e femminile, ideato da una coppia di ragazzi, Daniele Alberghini e Leslie Tranchina, nato nel 2015 a Bologna e che si è subito imposto nel mondo della moda alternativa grazie alle sue linee che riprendono le sottoculture giapponesi del “kawaii” (carino) e del gotico e mistico in generale. Ha avuto grandissimo successo e riscontro alla fiera più grande di Europa di abbigliamento alternativo che si tiene a Londra due volte all’anno. I modelli proposti dall’azienda, tutti in cotone 100%, comprendono magliette, felpe, fiocchi, pezze di stoffa da cucire dove si preferisce, giacche e cappelli e sono commercializzati, oltre che nel negozio on-line dell’azienda, anche dai principali negozi di vendita di abbigliamento online mondiali, quali Attitude Clothing e DollsKill. Per acquistare: http://www.librastyle-tees.com/

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“I segreti della mia vita”: la biografia di Caitlyn Jenner da campione olimpionico a trans, la sua incredibile storia

Siamo nel pieno dell’estate e le vacanze sono alle porte...non dimenticate di mettere in valigia anche un buon libro, per rilassarvi sotto l’ombrellone in spiaggia o nella vostra meta turistica preferita. Uno dei libri più interessanti è la biografia di Caitlyn Jenner, intitolata “I segreti della mia vita”. Caitlyn, nato nel 1949 a Mount Kisco negli Stati Uniti, è patrigno di Kim Kardashian, celebre ereditiera e stellina televisiva della tv americana. Vi consigliamo la lettura perchè è la confessione schietta, sincera e pepata della sua vita, incentrata soprattutto sulla sua transizione da uomo a donna, avvenuta quando aveva 65 anni. Ma cosa lo ha spinto a prendere una decisione simile in età così tardiva? Come racconta nelle sue memorie, fin da da quand’era ragazzino aveva avuto problemi d’identità, ma negi anni Cinquanta e Sessanto nessuno ne parlava, non c’era un nome per definire cosa provava. Aveva trovato una pace fittizia da simili pensieri solo grazie agli estenuanti allenamenti sportivi. Infatti, quando era ventenne, Caitilyn, nato Bruce, vinse il record mondiale di decathlon e la medaglia d’oro della specialità all’Olimpiade di Montreal 1976. Poi, dopo i Giochi Olimpici, iniziò con le apparizioni televisive ed ebbe una brillante carriera come portavoce di una grande multinazionale. Vinse anche diverse gare come pilota di auto da corsa. La sua vita sentimentale non è stata meno rocambolesca del resto: ha avuto due figli con la prima moglie Chrystie, altri due con la seconda compagna Linda, e infine altre due con Kris, già Kardashian, con la quale è diventato padre di Kendall e Kylie e patrigno di Kim, con la quale ha condiviso la celebrità televisiva partecipando alla serie “A spasso con i Kardashian”, incentrato sulla loro vita dorata da miliardari. 31


Come ha dichiarato al termine della sua transizione sessuale nel 2015 alla rivista People: “la vita è meravigliosa se non devi mentire a nessuno e il tuo cuore è aperto”. E, sempre dalle pagine del suo libro, racconta che: “dall’esterno la mia vita poteva sembrare perfetta, con un matrimonio forte e dei bellissimi figli, ma in segreto provavo continuamente parrucche, trucchi e vestiti femminili”. Dunque, una vita in realtà piena di sofferenza e dolore, senza il coraggio di essere davvero se stessa. Infine, seppur in età abbastanza avanzata, ha cambiato finalmente sesso: “sono finalmente pronta a godermi le giornate, dopo aver trascorso tanti anni aspettando solo che finissero”. Una lettura avvincente, che alterna momenti toccanti e commoventi ad altri più divertenti e leggeri. Consigliata a tutte le persone che credono in loro stesse e che affrontano la vita a testa alta. Per acquistare: https://www.ibs.it/secrets-of-my-life-libro-inglese-caitlyn-jenner/e/9781409173977

Spot Moda Il momento tanto atteso delle vacanze è finalmente arrivato. Partite per le vostre mete preferite accessoriate della valigia più prestigiosa della famosissima casa di moda francese Louis Vuitton, il trolley Horizon 55.”Progettato da Marc Newson, uno tra i migliori designer industriali e influenti della sua generazione, questo leggero modello a quattro ruote vanta un design interno perfettamente piatto grazie all’ampio manico esterno. Innovazione e leggerezza ne contraddistinguono ogni singolo dettaglio. Ideale per chi ama viaggiare con stile, il Horizon 55 assicura una capienza interna davvero esclusiva per un modello dal pratico formato cabina”.

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Intervista alla pornostar Barbara Gandalf La pornostar si racconta

Ciao Barbara, raccontaci un po’ di te, chi sei, cosa fai... Mi presento: sono Barbara Gandalf, pornoattrice e spogliarellista, faccio film hard e spettacoli nei locali notturni in giro per l’Italia e all’estero da 15 anni. Sono nata in Puglia, ma posso dire di sentirmi romana a tutti gli effetti perché abito a Roma da sempre. Sono del segno zodiacale dello scorpione e le peculiarità di questo segno sono tutte nel mio carattere: testarda, volitiva e con un forte istinto per il sesso: mai cosa detta su di me è più azzeccata! Quando hai sentito la “vocazione” o il bisogno di fare la pornostar? Ho iniziato questa professione per gioco ma soprattutto per il mio innato esibizionismo. Ho iniziato ballando poco vestita o nuda sul cubo perchè mi piaceva vedere tutti i ragazzi che ballavano a testa in su per vedermi e leggere nei loro occhi il desiderio di toccarmi e di avermi. Poi, dopo qualche anno che facevo solo spettacoli mi sono avvicinata al mondo del porno per curiosità e, visto che mi è piaciuto, ho deciso di continuare. Hai avuto un’amica che ti ha introdotto nell’ambiente dei locali hard? Si, Lilith, una delle spogliarelliste più famose di Roma, mi aveva portata in un locale dove facevano gli spogliarelli e lì ho cominciato con gli spettacoli. Per quanto riguarda i film porno invece, ho contattato io le case di produzione e finora ne ho girati più di 70. Che caratteristiche deve avere per te una brava pornostar? Sicuramente una brava pornostar deve saper trasmettere emozioni e far eccitare le persone. Tu ti identifichi a pieno in questo ruolo? Si, anche perché mi piace il sesso e rendere partecipe chi è intorno a me. Ti senti solo una pornostar o vorresti avere anche altri ruoli? Mi sembra di essere completa nel mio ruolo e mi reputo anche una brava spogliarellista, sono molto richiesta. Cosa ti piace di più in ciò che fai? Adoro il sesso e condividerlo con gli altri. Cosa ti piace di meno, se c’è, in ciò che fai? Purtroppo spesso si ha a che fare con gente bigotta o troppo pesante. Ovviamente parlo di quella al di fuori dell’ambiente hard e che si sente in diritto di giudicarti solo in base al mestiere che fai. Ti è mai capitato di legarti sentimentalmente con colleghi con cui hai girato i film? Al momento no. Ti è mai capitato di avere un orgasmo vero sul set? O di dover fingere? Sai, spesso noi donne sul set fingiamo...é pur sempre un lavoro e non é facile essere sé stessi e lasciarsi travolgere dalle emozioni del momento al 100%. 34


Una domanda un po’ indiscreta...che posizione sessuale preferisci fare? Mi piace molto “da dietro”, la classica “pecorina” (sorride maliziosa) Sei soddisfatta dei risultati raggiunti finora? Certo. Oggi posso dire di essere un personaggio noto nel panorama internazionale e vanto nel mio portfolio numerosi locali che mi vogliono come protagonista delle loro serate come spogliarellista. Per quanto riguarda la mia carriera di attrice, anche questa va benissimo, ho iniziato subito alla grande, il mio “battesimo del fuoco” è avvenuto con uno tra i piú quotati registi dell’hard: Andy Casanova. Dove si possono vedere i tuoi film? Sono distribuiti da tutte le maggiori case di produzione del circuito del porno, quindi li trovate con le case produttrici Showtime, Pigitalia, Moonlight, Piston, Centopercento, Atv, Fm. Pensi che un giorno smetterai con questo lavoro e se si, quando? Smetterò per forza, prima o poi invecchiamo anche noi gente di spettacolo (ride). Comunque c’è ancora tempo. Raccontami un episodio veramente curioso o singolare che ti è accaduto. Mi è capitata una cosa buffa e simpatica proprio pochi giorni fa. Ero in un club dove ero andata per divertirmi. Appena arrivata mi sento chiamare da dietro a una tenda...allora chiedo alla persona che mi chiama di venire fuori e mostrarsi...lui mi risponde di avvicinarmi. Allora apro la tenda e trovo un bel ragazzo completamente nudo che mi abbraccia e sorridente mi chiede di far sesso con lui. Essendo una bella ed intrigante persona accetto ma gli dico che avrei voluto mettermi in abiti più “attinenti” alla situazione... Allora lui che fà? Si rimette dietro la tenda e ripete il tutto appena mi cambio! Può sembrare una cosa banale e invece è stata un’idea simpatica e che ha catturato la mia attenzione...e posso dire che ne è valsa la pena!

Per maggiori curiosità visitate il sito personale di Barbara: http://www.barbaragandalf.net/

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Prosegue la linea dura di Trump all’uso dei bagni per i Trans

I trans in America non possono scegliere liberamente in quale bagno pubblico andare e sono costretti ad usufruire obbligatoriamente di quello in linea con il loro sesso di nascita. Lo ha sancito anche in Texas la Legge SB 3 il mese scorso, una misura del Senato passata favorevolmente con 8 voti a 1 e che impone misure restrittive per l’uso dei bagni per tutte le persone transgender. Si tratta di una decisione schierata con le politiche del Presidente Trump, che un mese dopo il suo insediamento alla Casa Bianca aveva annullato la norma dell’ex Presidente Barack Obama che consentiva, tra gli altri, agli studenti di scegliere liberamente in quale toilette e spogliatoi andare, in base all’identità sessuale con cui meglio si identificavano. La notizia è tornata recentemente alla ribalta della cronaca quando Amber Briggle, una mamma attivista nella tutela dei diritti di chi si riconosce nel movimento LGBT (sigla utilizzata come termine collettivo per riferirsi a persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender), ha pubblicato su Facebook una foto del figlio “transgender” Max in lacrime sul pavimento fuori dall’ufficio del Governatore del Texas, Greg Abbott. La foto è stata scattata il giorno in cui è passata appunto la Legge SB 3 e mostra la Briggle intenta a consolare il figlio, disperato a suo dire, all’apprendimento della notizia. Max, il figlio della donna, è nato biologicamente femmina con il nome Mary Grace, ha solo 9 anni ma tre anni fa aveva deciso di essere un maschio, e nell’aprile di quest’anno gli è stata cambiata anche l’identità di genere sui documenti. La madre, che lo supporta pienamente, in un’intervista rilasciata alla rivista Huffington Post, ha spiegato: 36


“Sono stufa di vederlo così: mio figlio dovrebbe pensare solamente a giocare e alla scuola, come tutti i bambini della sua età, e non doversi preoccupare di quale bagno utilizzare o di subire atti di bullismo perché è transgender” . E ancora: “Ho deciso di pubblicare la foto in cui lo consolo perché a me fa commuovere molto e spero che scuota le coscienze di chi nega i diritti alla comunità trans”. Al di la del fatto che nessuno al di fuori dei componenti dello stesso nucleo famigliare può sapere esattamente quali siano le dinamiche che possono portare un bambino di tenera età ad avere già una certezza così granitica nel voler cambiare sesso, viene da domandarsi se tutta la faccenda, seppur a suo modo toccante perchè fa leva sull’empatia che tutti i genitori in teoria provano nel vedere un figlio in lacrime, non stia sfociando in una strumentalizzazione politica da parte di una madre che ha scelto di far diventare il figlio “un simbolo” per le sue personali lotte. Intanto la foto pubblicata ha fatto il giro del mondo, suscitando clamore, assensi ma anche indignazione. Insomma, l’importante è che se ne parli.

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Giulietta e Fellini Le coppie famose

Giulia Anna detta “Giulietta” Masina, nasce a San Giorgio di Piano (Bo) il 22 febbraio 1921, ma risiede e vive a Roma dall’età di 4 anni, in casa di una zia vedova di origini milanesi. Federico Fellini, nasce a Rimini il 20 gennaio 1920, da una famiglia modesta. Il padre fa il rappresentante di liquori e dolciumi e la madre la casalinga, originaria di Roma. Insieme formeranno una coppia PESCI/CAPRICORNO. Giulietta e Federico si incontrano a Roma nel 1942, lei è studentessa universitaria di lettere, aspirante attrice drammatica; lui una promessa in via di affermazione nel mondo giornalistico e radiofonico, nonché un disegnatore umoristico,che pubblica vignette dal titolo “Le avventure di Cico e Pallina”. Quando l’Eiar (Ente Italiano audizioni radiofoniche) decide di fare una serie radiofonica sui due fidanzatini (Cico e Pallina) affida alla Masina il ruolo di “Pallina”; lei e Federico si vedono per la prima volta ed evidentemente lui rimane colpito da Giulietta e fa il primo passo. La invita a pranzo con il pretesto di un copione cinematografico su “Cico e Pallina”e si innamorano. Federico vuole impressionare Giulietta e la porta in un ristorante di gran lusso dove si comporta come un signore d’altri tempi. Al momento di pagare il conto lascia una forte mancia ai camerieri e la Masina ricorderà:”Si comportò come un principe indiano, un Rothschild, un divo di Hollywood” ed alla zia dirà:”E’ uno scrittore, ha tanti capelli e tanti soldi”. Le amiche chiesero a Giulietta come potesse amare Federico, perché lei l’uomo lo voleva biondo e lui era moro; lei rispose: “Io Federico lo vedo biondo”. All’epoca Fellini era magrissimo e Giulietta dirà: “Sembra un fachiro, somiglia a Gandhi. E’ tutt’occhi, occhi profondi, inquieti, indagatori”. Fellini parla di Giulietta ad un amico e dice:”E’ un peperino piccolo piccolo, mi piace tanto, mi fa tanto ridere”. E’ fatta: si sposano il 30 ottobre 1943; lei ha 22 anni e lui 23, nel mondo c’è la guerra, ma loro non la sentono. Nei primi tempi gli sposini vivono nell’appartamento insieme alla zia di lei, che è vedova ed appartiene alla ricca famiglia proprietaria del Calzaturificio di Varese. Gli inizi dell’unione sono colpiti da due tragedie: Giulietta incinta cade dalle scale ed abortisce; il 22 marzo 1945 hanno finalmente un figlio, ma il bambino pochi giorni dopo la nascita muore per una broncopolmonite. Queste avversità li uniscono maggiormente e Giulietta, anni dopo, dirà:”Non aver avuto figli ci ha fatto diventare figlio e figlia dell’altro, così ha voluto il destino” ed il loro unico figlio sarà il cinema. All’inizio le loro carriere sono separate, perché Fellini si muove esclusivamente come scrittore e sceneggiatore, poi comincia a fare il regista (“Lo sceicco Bianco” ed “I Vitelloni”). Nel 1954, Federico dirige per la prima volta Giulietta nel film “La strada” e nel corso delle riprese lei si innamora di Richard Baschart, con una relazione che andrà avanti per anni. La storia d’amore tra Giulietta e Federico non è una “storia da favola”, ma è straordinaria perché continua tra mille difficoltà e dura e resiste nonostante gli altri e le altre. Federico ama donne che fisicamente sono totalmente diverse da Giulietta: ama le maggiorate e le prestazioni straordinarie. 39


Tra le sue amanti Lea Giacomini, Sandra Milo, con cui ebbe una relazione ventennale, Anna Giovannini detta “Paciocca”ed Anita Ekberg, che di lui dirà: “Apparentemente gentile, in realtà un despota. In privato, un disastro”, ed ancora, “Non aveva rispetto per le donne, era affamato di sesso e chiedeva prestazioni particolari”, ma sono decine (forse centinaia) le donne che Fellini ha frequentato anche per una sola notte. Ultima grande amante di Fellini fu la scrittrice Germaine Greer, che di lui disse:”Di atleti del sesso ce ne sono tanti ed a buon mercato”. Di queste relazione la Masina ha sempre saputo e tollerato; la spiegazione viene da una sua frase:”Se due che non hanno figli stanno insieme tanto a lungo è perché stanno bene”. Giulietta e Federico erano totalmente diversi, ma per questo complementari ed utili l’un l’altro. Federico parlava pochissimo, Giulietta era una chiacchierona inarrestabile; lei amava i viaggi, lui no; lei era appassionata di prosa, lui di varietà; lei era una fumatrice incallita, lui odiava il fumo. In realtà Giulietta non è una femmina per Federico, ma una Musa, che lo ispira e modella le figure femminili dei suoi film. Il loro rapporto sarebbe degno delle attenzioni di uno psicanalista per i ruoli che Federico riserva a Giulietta nei film che dirige: la disadattata in “La strada”; la moglie di un criminale nel “Il bidone”; la puttana nel “Le notti di Cabiria”; la malata di mente in “Giulietta degli spiriti”; il relitto umano in “Ginger e Fred”. Inoltre, nel film “Il bidone”, Federico mette Giulietta accanto Richard Basehart (suo amante), facendo recitare ai due la parte della coppia sposata. Nel 1993, Fellini riceve il quinto Oscar, quello alla carriera, e Giulietta dalla platea crolla in un pianto irrefrenabile; allora lui dal palco le grida: “Giulietta, stop crying, stop crying (smetti di piangere). L’Oscar non appartiene a me ma a Giulietta. E’ lei che devo ringraziare”. Il loro rapporto, quello che Fellini aveva voluto, è racchiuso in queste parole:”Giulietta mi è parsa subito una misteriosa persona che richiamava una mia nostalgia di innocenza. Vi è una parte di incantesimi, magie, visioni, trasparenze la cui chiave è Giulietta. Mi prende per mano e mi porta in zone dove da solo non sarei mai arrivato”. Fellini ha firmato 24 film, in sette dei quali ha lavorato la Masina. Federico Fellini è morto a Roma il 31 ottobre 1993; Giulietta Masina è morta il 23 marzo dell’anno successivo e riposano insieme a Rimini. 40


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Intervista ad Ayzad noto scrittore ed esperto di sessualità insolite

Siete stanchi di vivere il sesso in modo poco fantasioso? Volete scoprire qualcosa che vada al di là dei semplici, a volte scontati, preliminari e rendere più intrigante la vostra vita erotica? Se la vostra risposta a queste domande è “si!” allora proseguite nella lettura: abbiamo sollevato per voi il velo sul piccante mondo del sesso “inconsueto”, intervistando a riguardo Ayzad, uno dei massimi esperti di sessualità insolite e bdsm in Italia. Inizia il viaggio... Ciao Ayzad, parlaci un po’ di te, chi sei , cosa fai... Da una quindicina d’anni mi faccio chiamare Ayzad e mi occupo di sessualità insolite. Le studio, scrivo libri e articoli che le analizzano, tengo corsi e conferenze sull’argomento, organizzo eventi a tema e, nel mio ruolo di consulente personale, do una mano a chi con queste forme di erotismo ha qualche difficoltà. Ammetto che prima ho avuto un altro nome e sono stato un giornalista per così dire “tradizionale”, ma sembra che ora sia completamente guarito. Da cosa è scaturito il tuo interesse per il mondo del BDSM? Innanzitutto da una passione personale nata, come spesso capita con queste cose, un po’ per caso. Una delle caratteristiche più affascinanti dell’eros estremo però è la vastità dell’argomento studiarlo…e sono ancora qui a scoprire ogni giorno nuovi suoi aspetti. Tutte le sfaccettature più insolite della sessualità inoltre finiscono col rivelare collegamenti ad altri interessanti lati della vita quotidiana e a sviluppare il pensiero critico – quindi oltre al puro piacere fisico ci si gode pure quello intellettuale. Mica male, no? Secondo te, in che modo si rapporta un Paese come l’Italia con tematiche “estreme” quali il BDSM? In realtà piuttosto bene. Leggendo i giornali e guardando la tv si ha sempre l’impressione di vivere in una nazione stretta nel pugno della Chiesa e di un’estrema destra senza cervello, ma la realtà concreta è che ce la passiamo più o meno come nel resto del mondo per quanto riguarda l’accettazione di queste cose. Certo, continua a esserci un’apertura mentale diversa fra metropoli e province, fra nord e sud, tuttavia gli “scandali” derivano più da strumentalizzazioni ad uso politico che altro. Soprattutto dopo il quasi sdoganamento compiuto dal film Cinquanta sfumature di grigio, l’approccio più diffuso è “fate un po’ quel che volete, purché non veniate a disturbare me” - che del resto è sempre il modo più sano di trattare il prossimo. Che cosa intriga sessualmente di più gli italiani, secondo la tua esperienza? Rispondere dal punto statistico è facile, perché ci sono ricerche precise sull’argomento. Le tre fantasie erotiche più diffuse sono, nell’ordine: su persone sopra i 26 anni; con ragazze molto giovani e donne sopra i 35 – un approccio un po’ schizofrenico che dipende molto dall’età media piuttosto alta della popolazione. Nell’ambito delle pratiche cosiddette insolite al primo posto ci sono invece bondage e BDSM (desiderati da una persona su sei e praticati in qualche forma da una su dieci), seguiti da sesso in più di due persone, pissing (pratica sessuale che consiste nell’urinare nella bocca o sul corpo del partner) e… fantasie hentai (termine giapponese che indica le perversioni sessuali disegnate con lo stile dei fumetti), gettonatissime, ma solo fra chi ha incontrato il porno partendo da Internet.

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Cos’è per te l’erotismo? Avere il coraggio di apprezzare quei particolari che sfuggono alla maggior parte della gente e lasciarsi toccare dai sentimenti che evocano. Che poi è la stessa definizione di ‘poesia’. Curioso, vero? Sei uno scrittore prolifico, i tuoi libri a chi li consiglieresti? Se dico “a tutti” sembra un po’ troppo pubblicitario, quindi limitiamo il campo a chiunque sia stufo di considerare il sesso solo come un meccanico avanti-indietro, e nutra invece una bella curiosità nei confronti della sessualità intesa in modo un po’ più ampio. Quel che sostengo è che non sia necessario fare per forza cose strane…però nella vita è sempre meglio avere delle informazioni e scegliere di non usarle, piuttosto che averne bisogno e non sapere dove trovarle. Parlaci della tua attività di consulente personale. È qualcosa che si è evoluto spontaneamente dal fatto che, grazie alla mia fama di esperto di sesso insolito, sempre più persone mi si rivolgevano alla ricerca di soluzioni ai loro problemi in questo campo. Non è una terapia, bensì mettere a disposizione l’esperienza accumulata in trent’anni per aiutare chi ne ha bisogno a identificare meglio il problema e studiare insieme una strategia per risolverlo. Senza entrare nel dettaglio dei casi trattati, diciamo che ha permesso a tante persone di realizzare sogni e bisogni che avrebbero altrimenti richiesto percorsi molto più tortuosi e parecchie delusioni strada facendo. Cosa ti piace di più del tuo lavoro? Il fatto che porti a scoprire continuamente cose nuove e ad apprezzare la meravigliosa varietà dell’animo umano. Per non parlare della soddisfazione di ricevere letteralmente migliaia di testimonianze da parte di chi, grazie a ciò che scrivo o insegno, ha trovato la serenità o salvato rapporti in crisi. Cosa ti piace di meno del tuo lavoro? Dovermi confrontare ogni tanto anche con i lati più orrendi delle persone, da chi manca completamente del concetto di consensualità a chi è vittima dei propri pregiudizi. Tutto deriva dalla mancanza di una vera e propria educazione alla sessualità, che genera poi mostri come la violenza contro le diversità, la manipolazione delle persone più fragili (plagio), ma anche una pericolosa ignoranza dell’eros in genere. Con chi hai collaborato, lavorativamente parlando, più volentieri? Nel corso degli anni ho avuto il piacere e il privilegio di conoscere numerose persone che svolgono attività affascinanti, ma mi verrebbe difficile farne una classifica. Il bello di operare in questo campo è proprio scoprire come ciascuno di noi possa contribuire esperienze e punti di vista molto personali. Solo nelle ultime settimane, per dire, ho avuto a che fare con un avvocato impegnato a rivalutare la percezione dell’eros nel diritto di famiglia; un professore di filosofia che ha identificato nel neoliberismo la fonte di tante magagne della sessualità contemporanea; un team di ricercatori che sta lavorando a ridefinire l’assistenza sessuale alle persone disabili; una ventenne che sta esplorando la propria identità erotica secondo traiettorie rivoluzionarie. Ciascuno di loro ha arricchito in modi differenti la mia visione del mondo.

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Partecipi anche a feste bdsm o fetish in Italia e all’estero, quali ritieni siano le più interessanti? Sono eventi che seguo sia per passione che per lavoro. Anche in questo caso fare una classifica è molto difficile perché persone differenti possono avere gusti ed esigenze molto differenti. Qualche tempo fa, comunque, avevo scritto un articolo proprio per aiutare a orientarsi nel mondo di queste serate. E intanto continuo a organizzare tutti i mesi a Milano i pomeriggi dell’evento Sadistique, che dal 2005 rappresenta un vero punto di riferimento per tutti gli appassionati di queste cose. Con chi ti piacerebbe lavorare in futuro? Ho eroi personali un po’ particolari, come Cindy Gallop che lotta per chiarire la differenza fra pornografia e sessualità; l’avvocato Miles Jackman che da anni si oppone praticamente da solo a una visione legale repressiva della sessualità, o il super-attivista Dan Savage che è stato capace di arginare diverse pericolose derive della politica statunitense. Tante persone interessanti le ho intervistate per il mio sito, e chissà quante ne incontrerò ancora! Come ti vedi da qui a qualche anno? Quali sono i tuoi obiettivi futuri? Qualche mese fa è uscita la prima edizione per il mercato internazionale del mio best seller BDSM – Guida per esploratori dell’erotismo estremo. I confini professionali dell’Italia sono un po’ strettini e quindi spero che questa pubblicazione e una serie di altre attività mi diano maggiori opportunità di fare cose interessanti all’estero. Poi naturalmente ci sono sempre mille progetti in ballo che porto avanti pian piano nonostante un’infinità di ostacoli…ma l’obiettivo resta sempre lo stesso: aiutare la gente a stare bene con se stessa e con la propria sessualità, qualunque essa sia – senza dimenticare di divertirmi nel farlo. Raccontami un episodio veramente curioso o singolare che ti è accaduto. Posso citarti un caso che mi ha particolarmente spiazzato: una bella ragazza che, con molti imbarazzi, mi ha chiesto di aiutarla a procurarsi un lettino refrigerato da obitorio. È venuto fuori che il suo immaginario erotico fosse basato su fantasie di pseudo necrofilia, in cui lei interpretava il cadavere abusato e aveva quindi bisogno di risultare adeguatamente gelida. Se invece valgono anche le persone non incontrate a quattrocchi direi che il record sia decisamente dell’hacker molestatore di ravanelli giganti (nello specifico, esistono persone cosiddette dendrofiliaci che provano piacere nel far sesso con le piante. Questo hacker ha pensato usato ritrovati informatici avanzati per “dare voce” a una serie di ravanelli bianchi giganti in modo che mugolino di godimento quando vengono molestati). Dammi un tuo pensiero libero, a conclusione di questa intervista, su ciò che non ti è stato chiesto, ma avresti voluto dire. A dire la verità mi hai fatto un sacco di domande interessanti. Al massimo potrei rivelarti la cosa più importante che ho imparato finora nel mio percorso di esplorazione dell’eros…ma per quello conviene rimandarti all’articolo che ho scritto sull’argomento.

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Intervista alla Mistress Federica Quadrelli storica mistress emiliana

Continuano le interviste de “il Piccole Magazine” alle più famose Mistress d’Italia. Abbiamo rivolto alcune domande a Federica Quadrelli, figura storica che da anni anima le notti della vita notturna emiliano-romagnola e non. Ciao Federica, parlaci un po’ di te. Sono una trans che ha risolto i suoi problemi e che sa ciò che vuole dalla vita, mi sento realizzata. Sono di origini romagnole ma ora vivo a Bologna , mi vedo come una signora di mezza età tranquilla e felice. Chi è per te la Mistress? Ci sono diversi tipi di Mistress: quelle convinte di comandare e dominare ma che in realtà finiscono loro stesse vittime ed asservite da “schiavi” maschi che, con furbizia, rendono la donna serva (nel senso che ti assorbono tutto il tempo con le loro richieste). Poi ci sono quelle con cui questo gioco non funziona, ed io mi reputo una Mistress di questo tipo. Tu ti identifichi a pieno in questo ruolo? No, nessun ruolo per me è reale, ne mi lascio coinvolgere, per me è tutto un gioco e scena. Io rimango Federica, e sono poche le persone che mi conoscono intimamente e sanno ciò che io davvero mi sento di essere e desidero. Preferisco vivere nella realtà piuttosto che creare personaggi irreali o fantasiosi, anche se sono poi molto brava ad entrare nel personaggio e recitare la mia parte se necessario. Ti senti solo Mistress o anche altro? Mi sento anche altre cose. Ho una personalità multipla e divergente, nascondo un’anima molto romantica sotto un carattere all’apparenza duro, spietato e a volte troppo disincantato e realista. Quando hai sentito la “vocazione” per questo ruolo? Trovo che il ruolo di Mistress mi sia cucito addosso perchè, come dicono i francesi, ho le “physique du rôle” (aspetto fisico adatto alla parte che si interpreta), ovvero un fisico imponente. Sono alta, maestosa con sguardo crudele e una personalità molto decisa, quindi attiro schiavi come mosche sul miele. Molti anni fa, quando ancora ero inesperta e non mi consideravo del tutto una Mistress, uno schiavo mi regalò vestiti e giochi bdsm comperati ad Amsterdam ed anche altri miei clienti che erano stati a Londra e New York mi portarono dvd, altri giochi erotici e vestiti in latex, adatti per questo lavoro: ho imparato così. Cosa ti piace di più in ciò che fai? Raramente mi piace fare giochi bdsm perchè di solito preferisco fare sesso vero e tutto quello che considero teatro e recitazione a letto mi stordisce e mi deconcentra. Però, a volte, con partner avvenenti, sexy e competenti mi sono divertita molto! Cosa ti piace di meno, se c’è, nelle tue pratiche? Non mi piacciono le pratiche con liquidi corporali e feci, mi piace sempre praticare nella massima pulizia e igene. Non tollero certi uomini che ti leccano le scarpe o stivali ma non gli frega nulla di te..lo trovo alienante e squallido. 46


Cosa ti piace di meno, se c’è, nelle tue pratiche? Non mi piacciono le pratiche con liquidi corporali e feci, mi piace sempre praticare nella massima pulizia e igene. Non tollero certi uomini che ti leccano le scarpe o stivali ma non gli frega nulla di te..lo trovo alienante e squallido. Perchè ci sono persone che hanno “il bisogno della Mistress?” Di solito le Mistress piacciono ad uomini di potere e successo molto benestanti. Il motivo è che questi uomini vogliono evadere dal loro quotidiano ruolo di comando e così si rilassano. Trovano eccitante essere comandati ed umiliati perchè è un’inversione di ruolo e posizione. Altri invece si eccitano nell’esser dominati perchè gli ricorda le punizioni ricevute in adolescenza...chissà. Credi che andrai avanti in questo ruolo all’infinito o un giorno smetterai? Se mi serve per lavorare o per divertimento posso continuare. Come si dice “impara l’arte e mettila da parte”. Hai avuto una “maestra” che ti ha introdotto in questo percorso? No, stranamente ho imparato facendo la prostituta per accontentare i clienti.Molti erano disposti a pagare molto di più delle tariffe ordinarie per “giocare” a qualcosa di più particolare. Ho invece insegnato io e “dato alla luce” a molte ora famosissime Mistress di cui non faccio il nome per non sembrare presuntuosa ...ma come tutti sanno, le allieve hanno superato la maestra. Oltre che Mistress sei anche un personaggio molto conosciuto nel mondo della notte ...raccontaci. Da giovane sono stata una trans molto bella e sexy ed ero famosa. Una delle prime ad essere chiamata a lavorare nel mondo delle discoteche, da Ibiza, alle Canarie a Riccione, dove ero la “star” della discoteca Coccoricò e della sua sala privata Titilla. Sono stata una delle prime cubiste trans in Italia, facevo anche sfilate di moda ed esibizioni. Ora lavoro al Decadence di Bologna, noto per le serate alternative, fin dal giorno della sua apertura ed ho contribuito a farlo conoscere e crescere. Ho anche fatto film. Insomma, ho sfruttato la mia bellezza, malgrado fossi discriminata come trans. Dammi un tuo pensiero libero, a conclusione di questa intervista, su ciò che non ti è stato chiesto, ma avresti voluto dire. Sono felice e realizzata e sono contenta di lavorare ancora nei locali perchè mi piace stare in mezzo alla gente e agli amici per divertirmi ad indossare vestiti esagerati, bizzarri e stravaganti e recitare tanti personaggi diversi. Mi ricorda la mia infanzia da bambina, quando andavo in un cassettone nel garage dove mia mamma riponeva abiti meravigliosi, luccicanti e coloratissimi con mille pajettes che le venivano regalati dalla signora presso cui faceva le pulizie in una villa a Riccione. Mamma poi si rifiutava di metterli perchè li trovava troppo esagerati e stravaganti per lei...invece io non avevo remore e li indossavo felice, sognando di diventare una favolosa stella che strabiliava tutti, cosa che poi effettivamente si è realizzata. 47


Seconda parte della nostra intervista alla trans e figura di spicco della movida notturna emiliano-romagnola, Federica Quadrelli. Oggi approfondiamo con lei il suo percorso di transizione e come lo ha vissuto. Quando hai sentito che non ti identificavi nel corpo che avevi? Mi rendevo conto fin da quando ero “bambino” di essere diverso e particolare e pure gli altri se ne accorgevano e quindi subivo offese, prese in giro o soprannomi ingiuriosi. Ma suscitavo anche curiosità ed attrattiva e avevo anche corteggiatori. Però, avendo sempre avuto una mente femminile non ho avuto un giorno in cui sono “cambiata”. Non mi sono mai comportata da maschio ne ho mai finto di esserlo, perciò, un vero propio atto di cambiamento non l’ho sentito. Questa consapevolezza ti ha dato dolore o altro? Ho sempre avuto un bel corpo e un bel viso e non posso certo lamentarmi anzi...magari avrei voluto essere più bassa di altezza, però il mio essere alta mi ha reso meno soggetta a violenze e prepotenze ed ispiro più rispetto. Certo, non ho potuto giocare a fare la bambolina tenera e sdolcinata. Da adolescente ebbi una forte crisi perchè pensavo di essere l’unica al mondo a sentirmi così. A pensarci adesso mi viene da ridere però allora ero davvero sola, senza punti di riferimento ed amici e questo mi faceva sentire aliena ed isolata. Per fortuna, piano piano iniziai a conoscere delle persone gay che mi portarono nelle prime discoteche per omosessuali e uscii dal mio guscio. Una situazione molto dura da vivere, specie per un’adolescente. Si. Ai miei tempi tutto era fortemente discriminato ed assolutamente nascosto, vietato e proibito. Era difficile conoscere e vedere persone gay perchè tutti, specialmente in provincia, si nascondevano per paura di offese e discriminazioni. Pertanto, vedere travestiti o trans era impossibile: erano viste come creature mitologiche di cui se ne parlava solo per sentito dire. Hai avuto una immagine di riferimento per il corpo che avresti voluto avere? Non esattamente. Per fortuna lggevo molto e nei libri spsso trovavo rifermenti al mondo gay ed alla diversità, per esempio nei testi che parlavano del mondo greco classico o della civiltà romana. Anche il periodo rinascimentale ebbe molti grandi artisti omosessuali, il più grande e genio di tutti fu Leonardo Da Vinci. Ciò mi ha dato molta consapevolezza e mi ha aiutato a sentirmi meno sola e darmi punti di riferimento in un mondo che taceva e nascondeva tutto. Avevi già un’idea completa di come avresti voluto essere? L’acquisii col tempo. Dopo aver frequentato l’ambiente prettamente gay, conobbi dei travestiti e dei trans e capii che volevo stare con loro perchè non amavo il mondo gay, ne io piacevo a loro perchè ero troppo effeminato e donna. I miei nuovi amici mi fecero da nave scuola insegnandomi tutto: dalla depilazione a come vestirmi, anche quali ormoni assumere.

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Hai avuto un’amica che, prenendoti per mano, ti ha accompagnato in questo percorso? Come dicevo, alcune cose mi sono state insegnate, per altre sono autodidatta. Ad esempio, dopo essermi rifatta il seno, capii che non potevo più uscire vestita da uomo o in modo ambiguo. Mi occorreva un aspetto del tutto femminile. Però mi resi altresì conto che non mi era stato insegnato da piccola ne da mia madre ne dalle amiche come vestirmi adeguatamente a seconda delle occasioni, perciò facevo gravi errori d’abbigliamento: vestivo abiti da vamp di giorno oppure troppo ridicoli o inappropiati che facevano girare le altre persone. Allora mi misi a studiare come si vestivano le mie coetanee ed in generale ogni ragazza nel fare le cose di tutti i giorni. Capii che vestirmi in modo adeguato e semplice mi faceva passare inosservata ed ero più tranquilla. Di fondo sono sempre stata timida e da ragazzina ero insicura, per questo era molto importante per me non farmi notare troppo. C’è qualcosa che ti rende felice in particolare? Ricordo come la prima trans operatasi nel 1946, era un ex ufficale di aviazione U.s.a, Anderson. Allora fece molto scalpore e prima di morire nel 1983 rilasciò una intervista dove le chiedevono cosa la rendesse felice dopo essere diventata, prima trans poi donna completa, e lei rispose: “andare al supermeracato e nessuno che mi osservi o mi noti o mi giudichi”. Sai, a volte, cerchiamo solo la semplicità di essere considerate come tutti e non diverse dagli altri...io la penso come lei. Rifaresti tutto quanto hai già fatto o c’è qualcosa che non rifaresti più? Ho avuto una vita esagerata ma non ho poi molti rimpianti e per questo sono molto serena.

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E’ di moda lo stile Hippie.Frange, fiori e lunghi abiti morbidi e svolazzanti: sono tornati in auge i mitici anni settanta. Date libero sfogo alla modaiola che è in voi giocando con colori audaci, fantasie floreali, borse con le frange e scarpe con la zeppa.La scelta è davvero ampia, oggi vi presentiamo un delizioso vestito della marca AJ FASHION, in poliestere, è leggero da indossare e perfetto sia da giorno con accessori semplici, che di sera, abbinato magari a scarpe e gioielli più grintosi ed appariscenti.AJ fashion è una marca di abbigliamento femminile nata da poco in Bangladesh e che presenta al pubblico una linea di vestiti a prezzi abbordabili. Ogni prodotto si distingue per le linee accattivanti e molto femminili e include vestiti lunghi, i tipici shari indiani, camice e vestiti “casual” in generale. Oltre agli abiti presenta anche un vasto assortimento di scarpe e bijoux.

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La Donna della Bilancia 24 settembre – 23 ottobre

Quale è l’uomo astrologicamente giusto o sbagliato ?

Sotto quale segno dello zodiaco la donna della Bilancia può scegliere il suo uomo ? Ecco le risposte.

ARIETE La Bilancia suscita nell’Ariete una fortissima passione. Nei primi tempi l’unione sarà felice perché l’entusiasmo dell’Ariete darà alla donna Bilancia il piacere di sentirsi amata. Con il trascorrere del tempo, entrambi scopriranno il reciproco egoismo: l’Ariete non tollererà i successi della Bilancia e lei non accetterà la tendenza di lui a divertirsi fuori casa. Tra loro può nascere una collaborazione artistica, ma l’unione duratura rimane una utopia. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. TORO La donna della Bilancia troverà il bene della protezione nell’uomo Toro, pratico e deciso. L’uomo condividerà con lei la passione per le raffinatezze della vita. La coppia sarà felice: il Toro sarà soddisfatto nella sua vanità perché la Bilancia sarà sempre prodiga di attenzioni e lui sarà un compagno riconoscente e fedele. Giudizio sull’unione: assolutamente POSITIVO. GEMELLI Ottima intesa per un amore platonico o per una amicizia amorosa. I due parleranno lungamente sulle comuni idee e sugli stessi gusti. Quando si uniscono nella coppia, le cose si complicano, perché la donna della Bilancia ha bisogno di un compagno solido, che abbia buone entrate economiche e sul quale possa contare. Il Gemelli è troppo preso dai propri problemi ed ama, innanzi a tutto, la propria libertà. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. CANCRO La Bilancia ha incompatibilità di coppia con il Cancro, perché quest’ultimo difficilmente riesce a guadagnare il denaro che occorre a lei. Certamente il Cancro è un compagno affettuoso e privo di volgarità e questo piace tanto alla Bilancia, che vede in lui un padre attento, se ci sono dei figli. La coppia è felice se lui è ricco. Giudizio sull’unione: POSITIVO ma con riserva. LEONE L’uomo del Leone sconvolge la donna della Bilancia. Entrambi vengono lusingati dalle apparenze; dove lui è sicuro di sé, generoso e dall’aspetto importante; dove lei ha un aspetto curato, dolce ed elegante. Entrambi sognano di avere trovato la persona ideale: sono due esteti e può nascere una grande passione, ma avrà breve durata. Un grande incendio si consuma immediatamente. La Bilancia si accorge di questo e la sua delusione sarà tremenda. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. 51


VERGINE Quando questi due segni si uniscono la loro casa sarà perfetta, ordinata e piena di amici. La donna della Bilancia darà all’uomo della Vergine la tenerezza di cui lui ha bisogno e riceverà in cambio la sicurezza materiale che le occorre. La Bilancia soffrirà per l’apparente freddezza della Vergine e questa patirà le esternazioni di affetto che giudicherà sconvenienti. Con reciproca comprensione tutto si può superare. Giudizio sull’unione: POSITIVO. BILANCIA Sono due gocce d’acqua. Le dolcezze tra loro non finiscono mai, con il rischio dell’indigestione di dolci. Tutto va sempre troppo bene ed allora occorre qualche temporale salutare per rompere la monotonia. Purtroppo, è sempre una terza persona a portare il temporale e non sempre, poi, torna il sereno, ma la rottura rimane definitivamente. Il terzo incomodo crea la passione in uno dei due e la coppia finisce, assassinata dalla sua stessa dolcezza. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. SCORPIONE L’uomo dello Scorpione è geloso e possessivo e la donna della Bilancia non può fare a meno dei suoi corteggiatori. A lei piacciono gli abiti scollati e l’eleganza; ha il desiderio di sedurre e di piacere. Lo Scorpione è attratto dalla femminilità della Bilancia, ma diventa geloso e fa scenate, alzando la voce e perdendo il controllo delle parole. Lei non accetta questi toni e la coppia naufraga. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. SAGITTARIO I due segni si ritrovano nell’amore per la vita mondana e nel disprezzo per la mediocrità. Formano una coppia brillante con grande seguito tra gli amici. Tra loro nasce una competitività di cui il Sagittario ben presto si stanca e finisce per riguadagnare la propria libertà. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. CAPRICORNO Tra loro occorre che si formi una unione rapida, perché un corteggiamento prolungato potrebbe essere disastroso. Il corteggiamento presenterebbe alla Bilancia un Capricorno troppo serio, chiuso e difficile, mentre nell’unione lei troverebbe positiva la sua forza lavorativa e la sua responsabilità. Queste qualità piacciono alla donna fondamentalmente pratica della Bilancia e lei donerebbe a lui dolcezza ed allegria. Giudizio sull’unione: POSITIVO. ACQUARIO L’uomo dell’Acquario riesce a fare sognare la donna della Bilancia. Lei trova in lui quel romanticismo e quelle fantasie di cui ha bisogno. Con l’Acquario, la donna della Bilancia farà fatica a fare quadrare i conti, ma per amore si adatterà. Nell’unione l’intesa amorosa sarà perfetta, quindi il giudizio è assolutamente POSITIVO. PESCI Se l’uomo dei Pesci è un artista bisognoso di protezione, la donna della Bilancia potrà creare un rapporto tra protettore e protetto. Inoltre, se la Bilancia ha un forte senso materno l’unione può nascere, ma non durerà a lungo. La Bilancia si vuole sentire amata e certi comportamenti dell’uomo Pesci risultano incomprensibili. Giudizio sull’unione: assolutamente NEGATIVO. 52


Trump ha messo al bando le trans dall’esercito degli Stati Uniti Un attacco scioccante ai militari e alle truppe transessuali, ha dichiarato Aaron Belkin, avvocato impegnato a favore dei diritti civili. Quest’anno, 2017, era previsto l’arruolamento dei primi transessuali nelle forze armate americane, a patto che avessero cambiato genere da almeno 18 mesi. Negli ultimi giorni però il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto inversione di rotta, dichiarando attraverso il social network Twitter: “dopo aver consultato i miei generali e gli esperti militari, vi informo che il governo degli Stati Uniti non accetterà né permetterà agli individui transessuali di servire in nessuna delle forze armate statunitensi” - e ancora - “il nostro settore militare deve concentrarsi su vittorie decisive e schiaccianti e non può essere gravato dagli enormi costi medici e dal disordine che comporterebbe avere dei transessuali nelle forze armate”.

Di fatto, ha cancellato la riforma del 2016 voluta dal suo predecessore Barack Obama, che rimuoveva il divieto per i transessuali di servire nelle forze armate del proprio Paese. A difesa della sua scelta, ha portato un recente studio pubblicato dal Journal of the American Medical Association che mostra come la maggior parte dei medici militari in servizio non abbiano le conoscenze necessarie per prendersi cura di persone in transizione di genere. Lo stesso studio sostiene, tuttavia, che almeno un centro medico militare aveva fornito una formazione di base ai suoi medici. Attualmente, tra i militari statunitensi in servizio attivo, almeno 2.500 sono transessuali, mentre sono circa 1.500 gli stessi che servono nelle unità di riserva. In una conferenza stanza, il capitano Jeff Davis, portavoce del Pentagono, ha commentato così le dichiarazioni di Trump: “continueremo a lavorare a stretto contatto con la Casa Bianca per delineare le nuove linee guida fornite dal comandante in capo per gli individui transessuali che servono all’interno delle forze armate. Il dipartimento fornirà quanto prima i nuovi orientamenti in materia”. 53


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Grace Kelly e Ranieri di Monaco Le coppie Famose

Grace Patricia Kelly nasce il 12 novembre 1929 a Filadelfia (USA), da una famiglia divenuta, grazie al padre una delle più importanti e ricche della città. La famiglia era di origini irlandesi e fortemente cattolica. Ranieri III° di Monaco, Rainer Louis Henri Maxence Bertrand Grimaldi, nasce il 31 maggio del 1923 a Monaco, figlio del conte Pierre de Polignac, che aveva sposato la legittima erede del casato Grimaldi, principi di Monaco, per questo Ranieri porterà il cognome della madre e non quello del padre. Insieme formarono una coppia astrologica SCORPIONE/GEMELLI. Il primo incontro non fu casuale, ma voluto da una regia che aveva come copione la loro unione. Avvenne nel palazzo di Monaco, dove Grace si era recata per conoscere il principe su suo invito. Ranieri III° era salito sul trono nel 1949 e le casse dello stato erano vuote; aveva interrotto da poco una relazione, durata dal 1947 al 1953, con l’attrice francese Gisèle Pascal, di cui era sinceramente innamorato, ma che pareva non potesse dargli un figlio, per una diagnosi di infertilità, poi smentita nel 1962, quando la donna ebbe una figlia (da un altro uomo). Quindi, Ranieri aveva due enormi problemi: rilanciare l’economia dello stato e dare un erede al suo casato che, se non avesse avuto un erede diretto, secondo gli accordi sottoscritti con la Francia, avrebbe perso il diritto di regnare su Monaco ed il territorio sarebbe ritornato alla Repubblica francese. L’economia del Principato di Monaco aveva sempre basato la sua fortuna sulle frivolezze ed i consumi delle classi privilegiate d’Europa e l’idea di Ranieri era quella di rendere il principato un centro finanziario, commerciale e turistico di attrazione internazionale. Per fare questo occorreva rilanciarlo, dopo il declino tra le due guerre mondiali, e farne la capitale mondiale della mondanità. Ranieri coinvolse in questo progetto Aristotele Onassis (personaggio di cui parleremo in una prossima uscita), il quale disse:”Per salvare Monaco e il turismo ci vorrebbe il matrimonio del principe con Marilyn Monroe o con Grace Kelly”. Grace Kelly era una famosa attrice, la parte nobile di Hollywood, musa di Hitchcock, premio Oscar ed una icona mondiale di charme ed eleganza, che aveva detto:”Non voglio essere sposata con qualcuno che si sente inferiore a me perché ha meno successo o meno soldi”. Quindi era la donna perfetta, sia per l’immagine, sia psicologicamente, per la geniale operazione lanciata da Onassis, che approdò ad un matrimonio da favola il 19 aprile 1956. I mossieri del matrimonio furono diversi personaggi, che andavano dal mondo religioso a quello giornalistico; il rito fu prima civile di fronte a pochi invitati e poi andò in scena, per il mondo intero, ripresa da una equipe cinematografica holywoodiana, la cerimonia ufficiale. Grace Kelly era la donna più bella del mondo, figlia di John Kelly, tre volte campione olimpico di canottaggio, a sua volta considerato un uomo bellissimo, ma non solo, era stato capace di diventare dal nulla “il re del pomodoro” e dava a Grace una dote di 2 milioni di dollari, che all’epoca era una cifra incredibile. Il matrimonio alzò le azioni del principato, che ben presto divenne un paradiso fiscale ed una meta per investimenti immobiliari senza precedenti. Ranieri, con grande intuito politico, nel 1962, rinunciò alla sua posizione di sovrano autocratico, creando un consiglio di 18 componenti eletti, che lo affiancavano nel governo del principato. 55


Il Principe si definì non più monarca ma amministratore, di uno stato economicamente a livello mondiale, che tutti guardavano con ammirazione. Grace Kelly rinunciò definitivamente al mondo del cinema e questo fu indubbiamente il sacrificio che più le pesò, chiudendo le porte ad un passato strepitoso, dove aveva recitato insieme a Clark Gable in “Mogambo”, a James Steward nella “ Finestra sul cortile” ed a Cary Grant in “Caccia al ladro”. La coppia divenne una fiaba d’amore e mondanità, che la vide madrina di eventi sportivi come i campionati di tennis, il rally di Montecarlo ed il GP di formula uno, realizzati grazie a 40 ettari di territorio strappati al mare e sui quali sorgeranno palazzi prestigiosi e lussuose attrazioni. Intanto, Grace diede a Ranieri l’erede maschio tanto atteso e due figlie: nel 1957 diede alla luce Carolina, nel 1958 Alberto (futuro principe regnante) e nel 1965 Stèphanie. Quest’ultima, di anima irrequieta, sarà accanto alla madre nella tragedia che avrebbe posto fine alla fiaba più bella del mondo. La tragedia si consuma la mattina del 13 settembre 1982, quando Grace lascia la villa di Roc Angel; ha un appuntamento con il suo stilista a Montecarlo. Lei stessa si mette al volante con accanto la figlia Stèphanie ed è certamente una occasione per parlare con la “bambina terribile” di casa Grimaldi, che fa tanto preoccupare per il suo carattere anticonformista e ribelle. Sui tornanti della Moyenne Corniche, l’auto sbanda, sfonda il guard-rail e precipita per 40 metri. Stèphanie viene sbalzata dall’auto, mentre Grace rimane imprigionata all’interno della vettura. La principessa riporta ferite irreparabili ed i danni cerebrali irreversibili, così la sera del 14 settembre, dopo un giorno di vani tentativi di rianimazione, le apparecchiature che la tengono artificialmente in vita vengono staccate. Grace a soli 52 anni lascia l’interpretazione della sua vita, come si addice ad una icona. Sulle modalità dell’incidente circolarono diverse voci; la prima che, in realtà alla guida dell’auto, non ci fosse Grace ma Stèphanie e la seconda che fu proprio una animata discussione con quest’ultima a farle perdere il controllo della vettura. Il 18 settembre, i funerali di Grace Kelly, a cui partecipò il meglio del mondo intero, furono trasmessi in diretta Tv e l’evento ebbe 100 milioni di spettatori, superando quello del suo matrimonio , che ebbe 30 milioni di spettatori. Ora, la domanda, che tutti si pongono, è quella se i due si amassero veramente. La risposta affermativa comporta la presa d’atto di due personalità pacate e composte, quindi non certamente passionali o inclini a colpi di testa: tutto doveva essere saggiamente dosato ed equilibrato. La risposta negativa vede per lui “La ragion di Stato”, come motivo principale, e per Lei “la vanità dell’aristocrazia”, come la spinta principale. Ranieri si spense a Monaco il 6 aprile 2005. Entrambi lasciano nei monegaschi il rimpianto che si deve a due figure amatissime, a noi il dubbio che fossero troppo belli per essere veri. 56


La prima unità combattente Lgbtq contro l’Isis in Siria

TQILA: The Queer Insurrection and Liberation Army (Esercito Insurrezionale Queer di Liberazione, ovvero un esercito composto da persone gay, trans e che semplicemente non vogliono essere etichettate sotto nessuna definizione di orientamento sessuale) è l’unità creata in aprile nel nord della Siria all’interno delle forze guerrigliere popolari rivoluzionarie da un gruppo di volontari che combatte insieme alle forze curde contro l’Isis, la prima aperta ai membri che appartengono al movimento lgbtq.

Le forze curde siriane non sono nuove a queste aperture: già da anni avevano aperto le proprie unità combattenti anche alle donne, decidendo di istituire accademie di formazione con la speranza di creare il primo esercito tutto femminile arabo. Ampliare il reclutamento anche alle persone di orientamento sessuale diverso rispetto ai canoni tradizionali è una ulteriore presa di posizione importante, in considerazione del fatto che da sempre Iraq e Siria considerano l’omessualità un peccato, e che l’Isis, il sedicente autoproclamatosi Stato Islamico, fa subire agli omessessuali e ai trans ogni sorta di vessazioni e soprusi. Heval Rojhilat, portavoce della TQILA, ha dichiarato che: “molti dei nostri compagni fanno parte della comunità Lgbtq e stiamo già combattendo a Raqqa” e ha aggiunto che è in corso una rivoluzione a Rokava, in Siria settentrionale, che i curdi sperano poi di vedersi riconosciuta dalla comunità internazionale a guerra finita. Ha concluso poi afferamando che: “saranno benvenute tutte le comunità e la regione rappresenterà un esempio funzionante di democrazia, in un’area oppressa per anni da teocrazia e autocrazia. Isseremo la bandiera di Tqila, la bandiera dell’Irpgf (Forze della Guerrilla internazionali rivoluzionarie) e la bandiera arcobaleno”. A tutt’oggi, il numero dei combattenti della nuova unità resta sconosciuto. 57


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Intervista ad Andrea Pancaldi collaboratore della serata bdsm “La Regina Nera” “La dominazione non è solo questione di fisicità ma anche di fine psicologia” Abbiamo avuto una interessante conversazione con Andrea Pancaldi, volto conosciuto e collaboratore da anni della serata “La Regina Nera”, che si svolge a Bologna una volta al mese, punto di ritrovo per ogni appassionato di pratiche sadomasochistiche, bondage (legature) e in generale per chi vuole realizzare attivamente le fantasie erotiche più particolari. Ciao Andrea, ti va di raccontarci un po’ di te? Iniziamo con la domanda più difficile. Posso dirti che “Andrea Pancaldi” nasce nel 2006. Perché dico nasce? Perché come in tanti già sapranno non è il mio vero nome, ma il nome che ho usato la prima volta che sono entrato alla serata alternativa Decadence nel 2006. In tantissimi avevano nomi che palesemente non potevano essere reali, quindi io non volli essere da meno (era la prima volta per me ed ero affascinato da questa cosa). Usai il primo nome che mi venne in mente, ne volevo uno semplice da ricordare. Tra l’altro, ho anche due amici che hanno stesso nome e cognome…ma loro non lo sanno (ride). Essendo tu un volto piuttosto noto nell’ambito delle serate bdsm, dove c’è una elevata presenza di dominanti e schiavi, puoi darci una tua definizione di Master? Il Master è appunto una figura dominante, nel caso dell’uomo, di sesso maschile che sottomette un’altra persona. Oggi giorno, in tanti si identificano Master, forse per via di alcuni film usciti negli ultimi anni, forse solo per manie di grandezza. Io invece credo che una persona possa definirsi tale solo quando ha alle spalle tantissima esperienza e sappia prima di tutto condurre un gioco sano, sicuro e consensuale. Tu ti identifichi in un Master o pensi che un giorno ti ci identificherai? Assolutamente no. Seppure nel gioco mi piaccia assumere un ruolo da dominante, non mi sento un Master in senso stretto: ho ancora tante cose da imparare, tante pratiche e mi manca ancora tantissima esperienza. Poi, personalmente, non credo mi ci identificherò mai. Nel gioco cosa ti piace di più in ciò che fai? Una delle cose che più amo è la dominazione psicologica. Arrivare a puntare sui fattori psicologici ed emozionali dell’altra persona. Poter lasciare da parte per una volta il fattore fisico e dedicarmi al 100% a questa pratica. Cosa ti piace di meno, se c’è, nelle tue pratiche? Normalmente cerco sempre di fare cose che piacciano sia a me che alla mia compagna. Credi che andrai avanti in questo ruolo all’infinito o un giorno smetterai? Da sempre nel gioco ho assunto ruoli di dominazione, quindi direi di sì. Hai avuto un “maestro” che ti ha introdotto in questo percorso? Nessun maestro, o meglio: ho iniziato ad interessarmi, a leggere e a guardare persone più capaci di me. Ho la fortuna di poter far pratica con la mia ragazza, insieme impariamo, ci scopriamo e capiamo quali sono i limiti a cui possiamo spingerci. Poi, sì, per certe pratiche mi sono affidato agli insegnamenti di persone che si potrebbero tranquillamente definire maestri nel loro settore. 59


La tua passione per la dominazione ti ha portato a collaborare strettamente con una delle serate bdsm più importanti d’Italia “La Regina Nera”. In che ruolo? Si, ad oggi collaboro principalmente con la serata “La Regina Nera”, serata BDSM che ha sede a Bologna una volta al mese. Anche se non sembra, un evento di questo genere richiede tantissime energie, tantissima passione che però viene sempre ripagata dalle facce felici che alla fine della nottata ci salutano. Collaboro nella buona riuscita della festa e mi occupo di tante cose, gestisco i fotografi e la selezione e la censura delle fotografie, faccio accoglienza all’entrata a inizio serata e durante la serata giro tra le persone per sapere la loro opinione su come si trovano e mi assicuro che tutto si svolga per il meglio. Cosa ti piace di questo mondo? La cosa che più amo è vedere persone che possono essere davvero quello che sono, libere di esprimersi al 100% senza la paura di essere giudicati dagli altri. Purtroppo, viviamo in una società che troppo spesso limita le persone e in una serata come La Regina Nera, appunto, possono davvero mostrarsi per come sono veramente. Infine, ti va di raccontarci la tua prima volta in un locale notturno, qualche aneddoto particolare? La mia primissima volta fu molto divertente, ero al Decadence con un amico. E come tutti i curiosi, volevamo entrare a tutti i costi in “dark room” (camera oscura dove le coppie o i gruppi si appartano a fare sesso). Dopo aver cercato due ragazze disposte ad accompagnarci, passammo la selezione ed entrammo. Una volta dentro, lasciammo andare le due ragazze e cominciammo a guardarci intorno. Ovviamente, venimmo notati subito da un ragazzo della sicurezza che ci invitò ad uscire ma una ragazza (alta, nastro nero a formare la classica X sui capezzoli e perizoma) ci disse che potevamo restare dentro se in cambio ci facevamo mettere alla gogna e frustare. Ovviamente accettammo, non volendo uscire da li senza essere stati neanche tre minuti dentro. Fu la primissima volta che provai sulla mia pelle un “fustigatore” e non fu particolarmente bello, infatti fu anche l’ultima. Venimmo allontanati dalla sala subito dopo, purtroppo. Dammi un tuo pensiero libero, a conclusione di questa intervista, su ciò che non ti è stato chiesto, ma avresti voluto dire. Da aggiungere ho davvero poco. E’ stato davvero un piacere per me partecipare a questa intervista. Per chi avrà voglia, ci vediamo alla “Regina Nera” da settembre. Vi aspetto, a presto.

Consigliati per te!

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Miss Trans Lazio Sudamerica Vince Suzielen de Lima

Chi è per te una autentica Miss? Le qualità che dovrebbe avere una miss sono diverse: prima di tutto l’umilità, sapere accettare il risultato anche se non è quello sperato e capire che se non è andata come pensavi, evidentemente un’altra persona era più completa. Eleganza, simpatia, postura corretta...sono tutti elementi che aiutano a vincere. Tu ti identifichi a pieno in questo ruolo? Si, certo. Mi interesso al mondo dei concorsi dal 2012 e per questo in particolare mi ero molto preparata, ci ho messa tutta me stessa in questa gara, tutto il mio impegno.

Ti senti una Miss solo sul palcoscenico o anche nella quotidianità della vita? Anche se mi piace molto partecpare ai concorsi, non mi piace mettermi in mostra nella vita di tutti i giorni, di carattere sono abbastanza timida. Anche prima di essere incoronata Miss ho sempre tenuto il comportamento di una persona normale, aiutando chi ha bisogno e stando attenta ai bisogni altrui. Questo lo faccio anche adesso, indipendentemente dal fatto di aver vinto la corona o meno. Quando hai sentito la prima “chiamata” per partecipare ad un concorso? Nel 2012, quando ho partecipato al mio primo concorso che era “Miss trans Estate”. Ho partecipato perchè mi avevano spinto a mettermi in gioco le amiche e le persone che mi stavano vicino. Poi ho partecipato anche ad altri due concorsi ed ogni volta mi piaceva di più e avevo sempre più voglia di vincere. Cosa ti piace di più quando partecipi ad un concorso? Sicuramente fare nuove amicizie e conoscere nuove persone: è un ambiente competitvo ma con le colleghe concorrenti cerchiamo sempre di avere rapporti senza malignità , di vivere una competizione sana. Quando le persone ti sorridono ed applaudono è una sensazione molto bella. Cosa ti piace di meno quando partecipi ad un concorso? Tante volte il giudizio dei giurati, perchè spesso, in generale, capita che non li trovo giusti. Cosa influenza e colpisce maggiormente la giuria di un concorso? Faccio una dovuta premessa: come quasi tutte le altre concorrenti, per partecipare ad un concorso, faccio diversi sacrifici: ci mettiamo tutti in gioco, facciamo lunghi viaggi, spendiamo in abiti e preparazione perchè vogliamo conquistare la vittoria conscie che nulla viene regalato: serve preparazione ed impegno. In generale, a volte può capitare che la giuria non ci giudichi per come siamo, che non capisca cosa c’è davvero in noi e la cosa mi da abbastanza fastidio. 62


Un giorno smetterai di partecipare ai concorsi, quando e perchè? Si, smetterò, perchè l’età prima o poi mi farà dire basta (ride), ma cercherò comunque di restare nel giro perchè l’ambiente dei concorsi mi piace. Hai avuto una madrina che ti ha accompagnata al primo concorso? Al primo concorso nessuno mi ha accomagnata fisicamente ma ho ricevuto tantissimo supporto da una mia cara amica, Fabiana Alves, che tra l’altro ha vinto lo scettro di Miss Trans Europa. Lei mi sostiene e mi accompagna ancora oggi, siamo ottime amiche, abbiamo un rapporto splendido.

Raccontami la più grande soddisfazione che hai avuto e poi, se c’è stata, la più grande delusione sofferta in un concorso. La più grande soddisfazione è stata dimostare a me stessa che ero capace di vincere e che ci sono riuscita dopo diverse volte che avevo provato. Delusioni non ce ne sono state finora. Anche questo ultimo concorso è stata una serata meravigliosa, mi sono divertita e, caratterialmente, tendo a portare solo le cose buone con me, le cose brutte le lascio alle spalle.

Spot Moda Il vestito monospalla domina già da un paio di anni nelle scelte di abbigliamento di tendenza. Unici e ricercati, donano quel tocco inaspettato all’aspetto di ogni donna. Solitamente caratterizzati da scolli asimmetrici e aperture seducenti che catturano gli sguardi, questi abiti slanciano la silhouette, regalando un’andatura raffinata ed elegante. Sono proposti da ogni casa di moda con grande successo. Oggi vi presentiamo uno stupendo modello in maglina stile sottoveste firmato dallo stilista Ralph Lauren. Ralph Lauren, nome d’arte di Ralph Lifschitz è uno stilista statunitense. Nato a New York, nel quartiere del Bronx nel 1939 da una famiglia di immigrati ebrei della Bielorussia, nel 1967 fonda la sua etichetta “Polo Ralph Lauren” scegliendo un nome ispirato ad uno sport che incarna un mondo di eleganza discreta e stile classico: il polo. Nel 1971 crea la prima linea donna con una collezione di camicie di taglio maschile, reinventando l’asetto maschile classico per lo stile femminile. Con la linea donna nasce anche il logo del giocatore di polo, che contraddistingue lo stile Ralph Lauren, sobrio ma sempre innovativo. La sua moda è di classe e si distingue per l’alta qualità dei materiali usati ed uno stile vagamente romantico ed impeccabile che fa risaltare il fisico con naturalezza. Per acquistare: https://www.zalando.it/lauren-ralph-lauren-harlen-vestito-di-maglina-black-lauren-white-l4221c09x-q11.html 63


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La Donna della Vergine 24 agosto – 23 settembre

Quale è l’uomo astrologicamente giusto o sbagliato ? Sotto quale segno dello zodiaco la donna della Vergine può scegliere il suo uomo? Ecco le risposte. ARIETE La donna Vergine è attratta da questo tipo di uomo forte e virile. Un uomo simile le trasmette carica ed entusiasmo, che le permette di superare la sua freddezza. Lui apprezzerà una donna piena di ambizioni, ma con il trascorrere del tempo vi è il pericolo che la tirannia dell’Ariete opprima una donna che ama disporre della propria autonomia. Inoltre, la mancanza di passionalità della Vergine potrebbe indurre l’Ariete a cercare di placare i suoi bisogni altrove. Giudizio sull’unione: parzialmente NEGATIVO. TORO Tra loro si stabilisce una unione da manuale. Il Toro ammira il perfezionismo, la laboriosità e la serietà della Vergine. Entrambi cercheranno agi e una vita confortevole, circondati da amici, anche a tavola, ma qui dovranno fare attenzione all’aumento di peso. Il loro tenore di vita richiede molto denaro e su questo punto potrebbe crollare il loro rapporto. Giudizio sull’unione: POSITIVO con riserva. GEMELLI L’unione amorosa è da considerarsi fallimentare, ma non quella sociale e professionale. La concretezza della Vergine sostiene l’intelligenza dispersiva del Gemelli, così formeranno una coppia socialmente importante, dove lei dirigerà lui. L’aridità affettiva porterà i due a considerarsi soci in affari, anziché compagni o amanti. Giudizio sull’unione (in amore) NEGATIVO. CANCRO La donna Vergine, dietro l’apparente durezza, è in realtà influenzabile. L’uomo Cancro, sognatore con poco senso della realtà, sarà capace di trascinarla nel suo mondo. Questo perché la Vergine sarà attratta da quei contrasti, che lei subisce da un uomo mutevole ma affascinante. Sono le cose sconosciute, che il Cancro offre alla Vergine, il vero collante del loro amore. Giudizio sull’unione: POSITIVO. LEONE La Vergine ha eccezionali capacità di sottomissione e questo si verifica quando incontra la prepotenza del Leone. Lei deve stare molto attenta per non essere schiacciata e sfruttata. L’uomo del Leone, che è pigro, potrebbe sfruttate l’eccezionale forza lavorativa della donna Vergine, che potrebbe diventare una macchina al servizio dell’uomo. Se il Leone sa essere equilibrato e la Vergine non troppo masochista, si può verificare una grande ascesa sociale. Giudizio sull’unione: POSITIVO, ma fortemente condizionato. VERGINE La donna Vergine sogna di trovare un uomo che le assomiglia e con l’uomo Vergine è accontentata. Essi diventeranno come “Cip e Ciop”, vivendo una vita pratica fatta di piccole cose, senza grandi sogni. Vivranno nella perfezione dei dettagli e nel tornaconto delle spese. Non avranno molti amici, perché gli altri sentiranno la loro freddezza. Finiranno per essere isolati dal mondo, ma per loro non sarà un problema, perché ne costruiranno uno su misura nel quale vivere felici. Giudizio sull’unione: POSITIVO. 65


BILANCIA Le apparenze saranno il loro credo, ma la felicità sarà una realtà. La casa sarà ben arredata, con il gusto della Bilancia e l’efficienza della Vergine. Da una parte la Vergine esprimerà praticità ed efficienza lavorativa, dall’altra, la Bilancia metterà estetica e gentilezza. Certamente l’uomo Bilancia smusserà molti angoli della spigolosità della donna Vergine, che da parte sua avrà il piacere di avere piena autorità. Giudizio sull’unione: POSITIVO. SCORPIONE La Vergine ama le sue regole, con tempi e metodi; lo Scorpione è dominato da dinamismo ed imprevedibilità. La donna si sente disturbata dalle modalità di un uomo così e ciò la rende nervosa. Lei sarebbe un’ottima collaboratrice sul lavoro per lui, che è confuso e disordinato, ma l’amore non fa per loro. Giudizio sull’unione: assolutamente NEGATIVO. SAGITTARIO La donna della Vergine è fortemente intellettuale e l’uomo del Sagittario in questo sa essere un compagno veramente stimolante. Per lei potrebbe diventare un maestro ed un iniziatore. A lui piace questo ruolo e se saprà darle autonomia, ma nel contempo saprà essere presente ed accanto a lei, non mancheranno di essere felici. Giudizio sull’unione: POSITIVO, con qualche piccola riserva. CAPRICARNO La Vergine ha una innata ammirazione per il CAPRICORNO; lei ammira il suo senso critico, la sua praticità e riservatezza, la sua serietà ed apparente moralità. Lei rimane fortemente impressionata da un uomo che mostra tante qualità e non mostra difetti. Ma “l’apparenza inganna”, ed allora, alla lunga l’ammirazione verrà meno e ci sarà tanta sofferenza per la Vergine. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. ACQUARIO L’Acquario sognatore ama le amicizie amorose tanto care alla Vergine. Nella prima giovinezza i due paiono una coppia perfetta: hanno in comune tante idee ed un senso di ribrezzo verso la volgarità. Formano una coppia stile ‘800, ma siamo nel XXI secolo ed allora come possono conciliarsi con l’attuale stile di vita ? Tra loro saranno sempre solidali, ma l’eros e la passione mancano. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. PESCI La donna della Vergine avverte immediatamente avversione verso l’uomo dei Pesci, instabile ed emotivo. Con lui, lei sentirà destabilizzato il suo senso dell’ordine e la sua metodicità. Tra i due ci può essere forte attrazione fisica e se ci sarà amore, sarà breve e violento. Entrambi rimarranno feriti, ma maggiormente ne patirà la sensibilità dell’uomo Pesci, che subirà la critica pungente di lei. Giudizio sull’unione: fortemente NEGATIVO.

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Trans non è sinonimo di prostituzione A Torre del Lago Puccini ed in Versilia si è creato un movimento di opinione che vuole ripulire le strade dal triste fenomeno della prostituzione. La prostituzione è un fenomeno che opera a 360 gradi e quindi non può essere riconducibile esclusivamente al mondo trans. E’ vero che vi sono alcune trans che sono dedite a questa attività, ma l’operosa comunità trans brasiliana di Torre del Lago non è certamente identificabile con questo fenomeno. Pertanto, la comunità brasiliana locale ha ritenuto di collaborare ed aderire a tutte le manifestazioni che vogliono ripulire l’area adiacente alla città da questo fenomeno. Di conseguenza, ha emesso un comunicato che il nostro sito ben volentieri pubblica integralmente.

Comunicato Associazione consultorio Transgenere

In data odierna l’Associazione consultorio Transgenere in collaborazione con il Movimento d’identità transessuale ha incontrato la comunità trans brasiliana che vive e risiede a Torre del Lago. La necessità dell’incontro è stata voluta per mettere fine a fatti recentemente accaduti che mettono in imbarazzo la stessa comunità brasiliana cui vuole con questo comunicato dissociarsi. Il neo comitato per Torre del Lago non deve fare di ‘tutta un erba un fascio’, poiché le stesse

(trans brasiliane) più volte hanno chiamato le forze del l’ordine per porre fine a questi atti di violenza e degrado di cui un gruppo di trans brasiliane si è resa colpevole. Ribadiamo che la volontà della stessa comunità è di inclusione. Noi speriamo che questo chiarimento possa aiutarci a convivere serenamente, come avvenuto sino ad oggi, ponendo fine a commenti transofobi che stanno succedendosi ultimamente nelle pagine di Fb. Questo clima può alimentare facinorosi alla violenza e generare fatti spiacevoli e dunque è importante prenderne le distanze così come preghiamo lo faccia lo stesso comitato in merito ai commenti imbarazzanti che si leggono. Siamo per una Torre del Lago vivibile e come sin da oggi capace di accogliere ed integrare. Confidiamo in questo, dando la nostra stessa disponibilità a denunciare quanto accade. Cordiali saluti Regina Satariano Presidente Associazione consultorio Transgenere Per ulteriori approfondimenti vedi: https://www.facebook.com/regina.satariano/videos/vb.1425776972/10214703981019587/?t ype=2&theater Associazione Consultorio Transgenere http://www.consultoriotransgenere.it/

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Terzo video Bondage della Mistress Yleana LaMicia La Mistress esegue una legatura al bacino Terzo appuntamento con la rubrica video “L’Angolo delle Corde di Micia”. Questa settimana Micia ci mostra come eseguire una perfetta legatura al bacino.

per vedere il video: https://www.youtube.com/watch?v=tzt8EzbeSLI&list=PLhvaJmVnHoxVQIZmAv15_ kX28ckpC0hjR * Questo NON è un tutorial bensì una dimostrazione eseguita da professionisti del settore. Invitiamo il pubblico a NON improvvisarsi nell’esecuzione di queste pratiche senza l’adeguata preparazione e conoscenza della materia.

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CROCE S. ANDREA SATINA


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Le spiagge più trasgressive d’Italia Toscana e Liguria sono le oasi per eccellenza per chi cerca trasgressioni

Terzo appuntamento con i consigli su dove passare le vacanze di tendenza: oggi, vi parliamo delle spiagge più ricercate per chi è in cerca di momenti particolarmente bollenti in Italia. Iniziamo dalla bellissima regione della Toscana e, nello specifico, dalla costa della Versilia: la spiaggia più celebre è sicuramente quella di Lecciona di Torre del Lago, l’ultima libera rimasta. Una vera e propria istituzione è invece il Mama Dune Beach, che dal 2003 vanta di essere la prima spiaggia attrezzata per gay, lesbo, trans e i loro amici. Una Piccola oasi di sole, splendente già dalle prime ore del mattino. Si può scegliere tra rilassarsi su un lettino per abbronzarsi sulla riva del mare oppure optare per il classico ombrellone con sdraio, oppure un gazebo con gli amici, senza rinunciare al fresco e al confort. La musica proposta è rilassante la mattina per arrivare nel pomeriggio a sonorità più dance e pop. Non mancano anche le Doccie Fredde o Calde, immerse tra gli ombrelloni o negli spazi riservati. Per gli amanti dello sport, la spiaggia offre inoltre anche campi di calcetto, tennis, tornei di ogni tipo, poker e caccia al tesoro. Info: MamaDuneBeach tel. 392-6262642 1 / 7 Indirizzo: Viale Europa - Sentiero 10 Torre Del Lago, Lucca, Toscana. Sempre restando in Toscana, altra spiaggia molto amata in provincia di Grosseto è senz altro quella di Marina di Grosseto, dove la presenza di una pineta favorisce incontri “caldi” al riparo da occhi indiscreti. Punto a favore, si tratta di una zona non molto frequentata e quindi tranquilla. Verso Livorno, vale la pena fare un salto alla spiaggia gay di San Vincenzo, che si trova all’interno del Parco di Rimigliano oppure alla spiaggia gay L‘Oasi di Bolgheri, o alla spiaggia di Sassoscritto, difficile da raggiungere perchè si trova su una scogliera ma molto frequentata. Una chicca che non tutti forse sanno, è che anche l’Isola d’Elba è meta di turismo gay: ad Acquarilli, non lontano da Norsi, c’è una spiaggia nudista gay, non molto semplice da raggiungere ma che si fa apprezzare per la sua privacy. Spostandoci un po’ più su verso la meravigliosa Liguria, esistono invece diversi punti di ritrovo per chi vuole passare vacanze erotiche, scoperti tramite il passa parola di escort, trans e amatori del genere su internet. Molto conosciute tra gli appassionati del genere sono Villa Araba a Varazze, l’ex tracciato ferroviario tra Albisola e Celle, a Capotre, e soprattutto, per gli amanti del nudo integrale, Punta Crena a Varigotti. Su quest’ultima, una curiosità: se andate sul sito Youtube troverete un video-guida che mostra come arrivare alla spiaggetta, come calarsi tra le rocce di calcare con la corda e che consiglia di usare scarpe sportive gommate. Il segno di riconoscimento pare essere un libro sulle gambe: se viene chiuso all’arrivo di un nuovo ospite significa via libera: ci si può appartare liberamente.

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Miss Trans Lazio 2017 Roma, 6 agosto 2017, dal nostro inviato speciale dal quartiere Testaccio.

Domenica 6 agosto, la Disco ALIBI di Roma ha ospitato il concorso regionale “Miss Trans Lazio”. La celeberrima discoteca, che fin dagli anni ’80 è un indiscusso luogo della trasgressione capitolina, si trova in Via di Monte Testaccio, di fronte allo storico Mattatoi della capitale, ora in disuso e parzialmente adibito a mostre ed eventi culturali. La discoteca, che negli ultimi anni non ha più una continuità di apertura, ha ritrovato nell’occasione lo smalto dei tempi migliori. La Disco ALIBI è ricavata in un edificio di antichissima memoria, che nel corso dei secoli è stato adibito a magazzino del porto fluviale (il fiume Tevere è a due passi), ad opificio per la lavorazione delle parti non commestibili della macellazione del bestiame ed infine a torrefazione, prima di diventare una autentica basilica della trasgressione. La manifestazione è stata voluta e gestita da Gisela Gaucha ed inserita nel circuito dei concorsi Miss Trans Regionali. La riuscitissima serata è decollata grazie alle collaborazioni commerciali di Bianca Bullamarque, di Ciro Guardasole (servizi fotografici), del Dott. Francesco Malatesta (chirurgia plastica ed estetica), di Piccole Trasgressioni (marchio titolare di “il PICCOLE MAGAZINE”), di Daniela Fico (Dengoza), di Lucia unhas e di Shoechick 4 (calzature). Il concorso prevedeva una giuria di “addetti ai lavori” , quali Shantey Miller, La Charlot Drag, Fabiana Alves (Miss Barbie 2015), Alice Meraviglia, Leila della Ong. Libelola e Morgana Horrara (stilista). Il locale ha aperto le porte al pubblico attorno alle ore 11:00, quando una discreta folla era già in attesa all’ingresso, dove il mitico Carlos faceva gli onori di casa agli ospiti. Assoluta dominatrice del palco “Maruska Star”, che ha gestito la manifestazione con consumata maestria, presentando concorrenti, ospiti ed eventi senza vuoti nello spettacolo. Ogni uscita era valutata dal giudizio della giuria ed espressa tramite un voto sul tabellone luminoso. Ospiti speciali Bianca Bullamarque e Mary Ferrari, che ha portato il saluto di Regina Satariano. Gli spettacoli, di altissimo livello, hanno visto in scena Camila Oliveira, Maria Luana, Monika De Primo e Luana Oliver, che si sono singolarmente esibite con canzoni di loro felice interpretazione. Il piatto forte è venuto da Thays DEA Romana, che ha ballato un sensuale e scatenato ritmo, accompagnata da due erculei ballerini, simboli di forza ed incontenibile potenza.

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La 1° classificata, per la categoria Italia, è stata Antonella Catania, una esordiente a cui il futuro riserverà grandissime soddisfazioni.

La 1° classificata, per la categoria SudAmerica, è stata Suzielen De Lima, che si è aggiudicata la corona con pochissimi voti di distacco dalla bellissima Tamara Carpetine, che si è aggiudicata il titolo di Miss Simpatia. Il titolo di Miss Web è andato a Elen Roche Roche. La notte era fonda, calda e passionale, quando il concorso ha chiuso i battenti tra gli applausi di un pubblico partecipativo e soddisfatto.

r a n s It a l i a S u d A me r i c a M i s s TMilano 13 Ottobre 2017 sono aperte le iscrizioni al concorso 73


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“La nostra vita da scambisti” Confessione di una coppia piemontese

Lo scambio di coppia: un’idea intrigante, un pensiero che forse è passato per la mente di diversi persone impegnate, fidanzate o sposate. Magari non è mai stato espresso a voce alta, per una sorta di tabù, desiderio inconfessabile o latente timidezza. Da una statistica riportata dal noto sito dedicato a questa pratica (sextelling.it) è emerso che sono quasi 500 mila gli italiani sessualmente attivi a praticarlo con una certa regolarità, segno che dopotutto a dare vita a questa fantasia erotica non è proprio una nicchia ristrettissima. Ma di fatto, come si arriva a realizzarla? Dove si va? Lo abbiamo chiesto ad una coppia, che vuole rimanare anonima, che ci ha parlato della sua esperienza a riguardo. Molto piacere e grazie di aver accettato di condividere con noi la vostra esperienza. Parlateci un po’ di voi, per iniziare. Piacere, Fra e Nic. All’apparenza siamo una coppia normalissima e tranquillissima, i classici ragazzi della porta accanto. Stiamo insieme da quindici anni, sposati da nove e con due splendidi figli. Com’è nata l’idea di provare una esperienza così forte come quella dello scambio di coppia? Fra (lei): E’ nata piano piano senza sforzi nè forzature da ambo le parti. Dopo la nascita dei figli, completamente assorbiti da loro, dal lavoro e dalle faccende domestiche, come molte coppie, siamo caduti nella routine ed inevitabilmete il fuoco fra di noi si stava spegnendo, pur continuandoci ad amare come il primo giorno. Una sera d’inverno, girovagando in internet, Nic si imbattè in un sito per scambisti e condivise questa scoperta con me. Al momento gli detti del pervertito ma per curiosità ci iscrivemmo comunque. Il discorso e la faccenda finirono li. Dopo qualche mese, durante le ferie ferragostane, complici il maltempo, il mio compleanno e la spensieratezza da ferie, rivenne fuori il discorso e facemmo delle foto da caricare sul nostro prifilo di coppia. Iniziarono ad arrivare subito dei messaggi da coppie ma anche da singoli che ci facevano i complimenti per le belle foto, ci proponevano incontri per conoscerci e la cosa ci intrigò e stuzzicò parecchio a tal punto di decidere di provare ad osare. Dove l’avete praticato la prima volta? Nic (lui): In una Spa naturista club privè. Dove trovate solitamente altre coppie disponibili a condividere questa esperienza? Nic (lui): Dipende, o sui siti per scambisti o il più delle volte direttamente conoscendo le coppie nelle varie spa naturiste o club privè che frequentiamo. Tra una sauna, un ballo ed una chiacchiera cerchiamo l’intesa e la scintilla che accenda la serata, trasformandola in una nottata di fuoco. Non provate gelosia nei confronti del partner durante gli scambi? Nic e Fra (insieme): E’ capitato ad entrambi di essere gelosi in qualche situazione. Si tratta però di una sana gelosia, che ti accende ed avvicina ancor di più al tuo partner. 75


Non provate gelosia nei confronti del partner durante gli scambi? Nic e Fra (insieme): E’ capitato ad entrambi di essere gelosi in qualche situazione. Si tratta però di una sana gelosia, che ti accende ed avvicina ancor di più al tuo partner. Com’è andata la prima volta? E le successive? Nic (lui): Ci riteniamo davvero fortunati ad aver iniziato questo cammino con una coppia speciale e spettacolare. L’incontro organizzato in una spa naturista, la sauna e le bollicine dell’idromassaggio, hanno saputo creare la giusta atmosfera, rispettando i nostri tempi e titubanze. E’ stato solo un incontro con scambio soft ma le emozioni provate sia il giorno prima che durante, ce le ricordiamo come fossero ieri anche se sono già passati tre anni. Fra (lei): Ci siamo rivisti più volte per incontri goderecci ma con loro è nata anche una profonda amicizia e si esce anche per una cena o cinema con le rispettive famiglie. E al di fuori del sesso, siete gelosi l’uno dell’altro? Fra e Nic (insieme): Si e no. Noi la chiamiamo la gelosia di passione. Se ami e tieni ad una persona, sei geloso. La gelosia si può manifestare in molti modi, e noi cerchiamo di trasformare quell’emozione in un’attrazione più intensa verso il partner. Ci è capitato più volte di aver provato una forte gelosia per una situazione che si era creata nella vita quotidiana e alla fine si è trasformata in una passione irrefrenabile e travolgente. Vi è mai successo di andare con una coppia che non vi piacesse in toto ma nella quale uno dei due piaceva molto ad uno di voi? Fra (lei): Si. La nostra “regola” è che deve scattare il giusto feeling e attrazione tra tutti e quattro altrimenti non si gioca, ma è capitato comunque di scambiare con coppie dove uno piaceva più dell’atro. Essendo questo per noi un gioco trasgressivo, un di più rispetto alla nostra vita di coppia, non siamo per lo scambio a tutti i costi, quindi scegliamo bene le persone con cui andare, ricerchiamo coppie interessanti e coinvolgenti soprattutto a livello mentale e molte volte nascono delle belle amicizie. Cos’è per voi l’erotismo? Fra (lei): Non è semplice sintetizzare in poche righe cos’è per noi l’erotismo. Possiamo dire che è quell’insieme di sensazioni ed emozioni che ti travolgono e danno un piacere sia fisico che mentale. Erotismo non è sempre sinonimo di sesso; anche uno sguardo, una frase, una carezza fatti e detti in un particolare modo possono scatenare il desiderio e la passione. Nic (lui): Il difficile, per una coppia che sta insieme da tanti anni, è proprio quello di riuscire a mantenere un alto livello di erotismo e complicità che per noi sono la base di una vita sessualmente appagante vissuta con il proprio partner. Cos’è per voi l’erotismo? Fra (lei): Non è semplice sintetizzare in poche righe cos’è per noi l’erotismo. Possiamo dire che è quell’insieme di sensazioni ed emozioni che ti travolgono e danno un piacere sia fisico che mentale. Erotismo non è sempre sinonimo di sesso; anche uno sguardo, una frase, una carezza fatti e detti in un particolare modo possono scatenare il desiderio e la passione. Nic (lui): Il difficile, per una coppia che sta insieme da tanti anni, è proprio quello di riuscire a mantenere un alto livello di erotismo e complicità che per noi sono la base di una vita sessualmente appagante vissuta con il proprio partner. 76


C’è qualche fantasia che vorreste realizzare e ancora non avete fatto? Fra (lei): In questi anni, abbiamo provato esperienze soft, scambi a quattro e orge, rapporti a tre “mmf” (maschio-maschio-femmina). Diciamo che manca ancora un’esperienza a tre con una singola dove coccolare come si deve il Nic. Lo scambio di coppia ha dato un “plus” al vostro rapporto? Nic (lui): Sicuramente ed indubbiamente si. Rispetto alle coppie non scambiste nostre amiche, il nostro rapporto è molto più vivo e complice, giocherellone ed appassionato. Ogni scambio è un’esperienza nuova, emozioni e sensazioni che ti travolgono e ti accrescono. Ognuno interpreta e vive il sesso alla sua maniera e facendolo con più persone, si raccolgono e imparano molte cose; abbiamo arricchito le nostre personalità e con esse anche la nostra vita sessuale. Pensate che continuerete a praticarlo anche in futuro o un giorno smetterete? Fra (lei): Non siamo assidui giocatori, ci sono dei periodi che capita di uscire spesse volte, poi possono passare mesi senza. Per ora, fino a quado l’atmosfera e l’intrigo della seduzione intrinseci del mondo scambista ci daranno la giusta scarica di adrenalina, lo faremo sicuramente. Infine, lo consigliereste per ravvivare rapporti magari un po’ spenti o non è adatto a tutti? Fra (lei): Non tutti sono portati allo scambio o comunque alla trasgressione. Bisogna avere una mentalità aperta ed incline a provare esperienze nuove. Ci sono tanti modi di vivere questo magnifico mondo. Se fatto con i giusti ingredienti che per noi sono complicità, eleganza, erotismo, seduzione, trasgressione ed un pizzico di pazzia, il mondo dello scambismo può essere l’ancora di salvezza per alcuni rapporti un po’ spenti. Nic (lui): Lo scambio o il gioco soft deve essere voluto da entrambi, non ci deve essere nessuna forzatura, altrimenti il fascino dell’esperienza svaniscono. Anche l’attesa e la preparazione di un incontro possono essere molto eccitanti, così come il riviverlo nei giorni seguenti con il proprio partner fantasticando e ripercorrendo le sensazioni e le emozioni provate.

Spot Moda Volete capelli sempre perfetti e lucenti? Le spazzole Tangle Teezer fanno al caso vostro. Si tratta di speciali spazzole in plastica in grado di districare nodi e lucidare i capelli in maniera delicata grazie ai sottili dentini con altezze diverse, flessibili e oscillanti che scivolano tra i capelli minimizzando il rischio di danneggiarli o romperli. Queste spazzole, inventate nel 2007 in Gran Bretagna da Shaun P., esperto stilista di capelli, si avvalgono di una tecnologia brevettata, studiata appositamente per modellare e donare lucentezza sin dalla prima passata.

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Salviamo gli orsi! Il marchio Miomojo sostiene l’associazione “Gli Orsi della Luna” di Animal Asia

Continua la collaborazione, nata nel 2012, tra Miomojo, marchio italiano milanese leader nella produzione di accessori eco-sostenibili e non testati su animali e l’organizzazione internazionale “Animals Asia”, da anni impegnata nella battaglia per la chiusura delle fattorie della bile in Cina e Vietnam, una delle peggiori atrocità commesse su orsi innocenti nel sud-est asiatico. Per l’esattezza, le fattorie della bile sono allevamenti intensivi di orsi tibetani, detti anche “orsi della luna” dove questi animali vengono rinchiusi in gabbie strettissime per estrarne la bile, ingrediente utilizzato nella medicina tradizionale cinese. Per sostenere l’associazione “Gli Orsi della Luna” (progetto di Animal Asia) Miomojo ha deciso di devolvere alla sua causa il 20% del suo ricavato del venduto sul web. Si tratta di creazioni alla moda economicamente accessibili in cui non sono stati utilizzati cuoio, pelli, angora, piume e seta: si possono dunque acquistare borse, zaini, beauty case e astucci senza che i loro materiali siano derivati dallo sfruttamento degli animali. A tutt’oggi, Miomojo ha già fatto la differenza nella vita di oltre cento orsi ospitati nelle riserve naturali di Animals Asia in Cina e Vietnam. Come ha spiegato Jill Robinson, fondatrice e presidente di Animals Asia: “Se non fosse stato per l’aiuto profuso dai nostri sostenitori come Miomojo, non avremmo mai potuto realizzare una simile impresa e nessuno di questi orsi sarebbe stato liberato. Senza il nostro intervento questi orsi sarebbero stati uccisi o avrebbero finito i loro giorni nei circhi o in qualche altra fattoria della bile” - e ha proseguito: “le donazioni di Miomojo hanno finanziato i lavori per garantire agli orsi acqua costante per bere e giocare. L’acqua migliora anche l’igiene di questi animali e le condizioni sanitarie nella struttura. Poter trasformare l’ambiente in cui vivono fa un mondo di differenza per la loro salute e felicità”.

Per acquistare l’edizione limitata pro-Animal Asia: http://store.miomojo.com/store/it/26-limited-edition-miomojo-for-animals-asia Se volete saperne di più su Animal Asia visitate: http://www.animalsasia.org Per saperne di più sul progetto “Gli Orsi della Luna”: http://www.orsidellaluna.org/ Per donare (tutte le donazioni sono fiscalmente deducibili o detraibili secondo i limiti indicati dalla legge): https://www.animalsasia.org/it/donate/ 79


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La rivincita di Jasper Studente trans censurato dal suo liceo

Le scuole dovrebbero avere il compito di formare i propri studenti nell’avere una mente aperta, base indispensabile per vivere in una società che non discrimini nessuno. Ma riconoscere ed accettare le differenze e le diversità di pensiero non è decisamente stata prerogativa di una scuola americana di Richmond (Virginia). Cosa è successo esattamente? Jasper Behrends, fino a pochi mesi fa studente della suddetta scuola, è un diciottene artista trans eccentrico (ovvero sessualmente, etnicamente o socialmente eccentrico rispetto alle definizioni di normalità codificate dalla cultura egemone) che aveva presentato alcune sue illustrazioni per un progetto del corso d’arte avanzato che stava frequentando. I suoi disegni, incentrati sulla sessualità ed in particolare sulla disforia di genere (condizione con cui una persona s’identifica nel sesso opposto a quello biologico) sono rappresentazioni di emozioni da lui stesso vissute, come il disagio o la tristezza. Come lui stesso ha spiegato:“non voglio mettere lo spettatore a disagio ma solo mostrare visivamente cosa vive quotidianamente una persona trans”. Il vicedirettore della sua scuola però gli ha sconsigliato di concentrarsi sui problemi d’identità di genere perchè, nonostante lui non avesse problemi con le tematiche lgbtq, riteneva inopportuno esporle in quella sede, in quanto scuola pubblica e, in accordo con tutta l’amministrazione, ha rifiutato il progetto. Il giovane artista ha deciso però di andare avanti per la sua strada, nonostante in diversi gli avessero consigliato di coprire le nudità nei suoi lavori e renderli meno provocatori ed espliciti. “Sono orgoglioso di quello che ho fatto” - ha spiegato - “un bambino che esplora il proprio sesso viene spesso ignorato e punito: la disforia non è solo per gli adolescenti e gli adulti. Anche i bambini affrontano questi ostacoli e, con la mancanza di informazioni e risorse, anche i ragazzi non necessariamente trans come me, ma considerati strani, spesso cadono in depressione”. Ed infine tutto si è svolto, inaspettatamente, per il meglio: le sue illustrazioni sono state giudicate con il massimo punteggio da alcuni critici d’arte esterni alla sua scuola e scelte per essere esposte presso l’ AP Studio Art Exhibit, una prestigiosa galleria d’arte. Una bella rivincita per Jasper che ha commentato “l’arte bizzarra dedicata alle tematiche lgbtq, è l’unico tipo di arte che mi piace veramente creare. L’arte è un insieme di passioni materializzate e le mie vanno di pari passo con quelle della comunità lgbtq”. Per saperne di più sui suoi lavori visitate: https://jasperfinn-behrends.squarespace.com/

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Claretta e Mussolini Le coppie Famose

CLARICE PETACCI, conosciuta come Claretta o Clara, nasce a Roma il 28 febbraio 1912, da una agiata famiglia borghese. Il padre, medico, era direttore di una clinica ed introdotto negli ambienti della curia vaticana. BENITO AMILCARE ANDREA MUSSOLINI, conosciuto come “Il Duce”, nasce a Dovia di Predappio (Forli) il 29 luglio 1883, dal fabbro Alessandro Mussolini e dalla maestra di scuola elementare Rosa Maltoni. Il padre lo chiamò così in onore del politico rivoluzionario messicano Benito Juarez. Insieme formarono una coppia astrologica PESCI/LEONE. Moriranno insieme il 28 aprile (1945), lo stesso giorno in cui tredici anni prima (1932) si erano incontrati per la prima volta, sulla strada che porta al Lido di Ostia. Vennero assassinati dai proiettili partiti dalla stessa arma, come Paolo e Francesca, nella Divina Commedia (Inferno, canto V), lo furono da un sol colpo di spada che trafisse entrambi. Del loro primo incontro e di lei, Mussolini scriverà:”Tremavo ma non faceva freddo, sublime meraviglioso istante, indimenticabile perla mia. Un sorriso di sole, in una raffica impetuosa”. Mussolini ha 49 anni e Claretta appena 20; è giovane, bella, affascinante, con un corpo minuto ed un seno esuberante; il viso ovale, con un sorriso smagliante, è incorniciato da piccoli ricci di capelli neri. Claretta ha scritto tante volte al Duce per esprimergli la sua ammirazione (consuetudine per giovani italiani cresciuti nel mito di Mussolini) e per lei è un sogno quell’avvenimento, che la porterà dopo pochi giorni al primo incontro soli. Mussolini, a cui si offrono popolane e aristocratiche, italiane e straniere, artiste e dame della borghesia, lui che è noto per la sua incontenibile sessualità, non approfitta della disponibilità offerta da Claretta e stabilisce un legame casto. Lui paternamente si interessa ai problemi di Claretta; tra loro intercorrono telefonate, lettere e visite che lei gli fa a Palazzo Venezia e questo prosegue per due anni. Nel 1934, la Petacci sposa il tenente dell’aereonautica Riccardo Federici, ma è un matrimonio senza amore. Solo nel 1936 diventano effettivamente amanti, anche se le relazioni amorose di Mussolini con altre donne, nonostante l’età, continuano senza sosta. L’inizio del rapporto costante con Mussolini, porta la Petacci alla separazione dal marito e lei si dedica completamente al suo Duce. Claretta, però, non è una amante clandestina e sottomessa; diventa un’amica ed una consigliera a cui Mussolini confida le proprie incertezze e non teme di mostrarsi infantile e remissivo. Tra i due la passione ed il coinvolgimento è totale e la giovane donna, pervasa da fede religiosa riguardo al fascismo, lo incita e stimola in ogni maniera. Ecco cosa pensava Mussolini sul sesso: “L’amplesso fa bene, vivifica le idee, allarga le visioni, aiuta il cervello, lo rende vivido, splendente”. Claretta è consapevole che il loro amore non potrà mai diventare una relazione ufficiale e Benito non la illude su questo: il matrimonio per lui è sacro; dal 1915 è sposato con Rachele Guidi, dalla quale ha avuto ben 5 figli. 83


Il Duce pretende da Claretta una fedeltà assoluta, mentre per lui le avventure e le sbrigative scappatelle sono un fatto quotidiano. Claretta è doppiamente sorvegliata: dalla famiglia, che non vuole perdere un rapporto dal quale ottiene continui favori, e dalla polizia che deve garantire l’integrità del Capo del Governo; così una relazione – nella estate del 1937 - con Luciano Antonetti, personaggio di pessima fama, che si accompagnava anche con una “prostituta ermafrodita”, viene stroncata e Mussolini informato. Tra i due c’è una reciproca gelosia, ma su tutto brucia il fuoco della passione. Lei lo chiama affettuosamente “Ben” ed è ormai diventata una “piccola Pompadour”, avendo creato una propria rete di interessi dove non mancano sesso, politica, intrighi, favoritismi e corruzione. In conclusione, attorno alla Petacci si respira un’aria da “basso impero”. Come in tutte le relazioni erotico-sentimentali, le cose non sono semplici e riconducibili ad un unico perché, ma l’unica fondata certezza è la sincerità dell’amore verso Mussolini, che è Benito, l’uomo amato, ed il Duce, il simbolo ideologico idolatrato. Quando, dopo il 25 luglio 1943, il re fa arrestare Mussolini, anche Claretta e la famiglia subiscono il carcere, ma per entrambi la prigionia dura poco, perché i tedeschi liberano il Duce, che costituisce la Repubblica Sociale Italiana, ed i due si ritrovano. Mussolini esasperato dai comportamenti della famiglia Petacci, che ha continue pretese di favori, la allontana da Salò, sede del governo del nuovo Stato, e solo Claretta rimane nella località, ma alloggia in un’altra residenza, dalla quale scriverà all’amato “Ben” 318 lettere nei 600 giorni che li separano dalla fine. La storia sta giungendo al suo tragico epilogo, Mussolini è l’ombra di se stesso; ha passato i 60 anni e la guerra è persa, ma Claretta gli sta accanto e gli scrive:”Ti amo, ti amo come uomo e soprattutto come capo”. Lui replica: “Per la giovinezza che m’hai dato, per la fedeltà che mi hai portato, per le torture che hai coraggiosamente sopportato, durante il periodo più nero della storia italiana, io ti amo”. Paradossalmente, nelle ultime lettere che si scambiano la gelosia di Claretta è ancora presente e lui le scrive:”Vi è qualcosa di sommamente antipatico nelle tue lettere e cioè l’ossessione del mio fatto sessuale e del tuo” ; ed ancora:”Non sembri avere altro pensiero per la mente, la tua preoccupazione è questa: che io prenda altre donne”. L’ultimo atto si conclude sul lago di Como il 28 aprile 1945: l’arresto da parte dei partigiani e l’esecuzione. Mussolini aveva cercato di allontanare Claretta dal suo destino incitandola a porsi in salvo con l’ultimo volo che partiva per la Spagna, ma lei risponderà :”E mai, mai ricorda, ci sarà viltà nella mia vita. Io so morire così come so vivere, limpidamente e semplicemente. Non ho paura”. Dopo l’esecuzione i cadaveri di Mussolini e Claretta vennero portati a Milano, dove nello scempio di piazzale Loreto, subirono ogni vilipendio. Vennero issati, appesi per i piedi ed a testa in giù, alla pensilina di un distributore di benzina; per Claretta ci fu un solo gesto di rispetto: la sottana che rovesciata mostrava le intimità, venne raccolta e legata alle ginocchia. Poi i loro resti subirono destinazioni diverse: il corpo di Mussolini, dopo innumerevoli traversie, riposa nel cimitero di Predappio (Forli); quello di Clara Petacci nel cimitero romano del Verano. Questa la volontà delle famiglie, ma per la storia rimarranno sempre insieme.

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Intervista a Trans Evolution, intrigante escort transgender pugliese.

Quando ad una seducente bellezza si abbina un’anima lucente e ricca di sensibilità, allora il risultato finale è soprprendente. Abbiamo avuto un’interessante conversazione con Trans Evolution, scopritela insieme a noi. Quando hai sentito la “vocazione” o il bisogno di fare la Escort? Ho iniziato a 18 anni, sia perchè avevo bisogno di rendermi indipendente economicamente, sia perchè avevo bisogno di “conferme” dal pubblico maschile: volevo “ritrovarmi” attraverso la prostituzione. Cosa è per te il sesso? Per me è il sesso è un amalagamarsi di animalità, sensualità e calore. Cosa ti piace di più in ciò che fai? La cosa che mi piace di più è il rapporto mentale che si instaura con il cliente. E’ fatto di scambi interiori, molto spesso razionali. Cosa ti piace di meno, se c’è, in ciò che fai? Non mi piacciono le persone poco amorevoli, scontate, maleducate e poco rispettose della dignità altrui. La mia dignità è parte di me e talvolta purtroppo capita che alcuni si sentano in diritto di “calpestarti” e trattarti male. Sono situazioni spiacevoli, ma che so affrontare con il giusto atteggiamento. Cosa cercano maggiormente le persone da una Escort? La maggior parte cerca semplicemente il bisogno di appagarsi finiscamente, molti vengono per scaricare le loro nevrosi ed inquietudini, a sfogare i loro bisogni. Con qualche eccezione. Quale eccezione? Tutti noi, come esseri umani, abbiamo profondamente bisogno di “incontrare” l’altro, e ho visto che a volte tra i clienti ci sono persone che pur non avendo piena consapevolezza di questa loro necessità interiore, si rivolgono alle escort, cercando ascolto e compagnia. Cercano una specie di confronto: è come un ritrovarsi nell’altra persona che è specchio di te. Ne hai trovati molti, di clienti interessati ad un incontro anche di anime? Onestamente, nella mia lunga carriera ne ho visti pochi che avevano voglia di lasciarsi andare oltre ad un semplice rapporto sessuale senza coinvolgimento, fatto per lo più di fisicità “spicciola”. La maggior parte preferisce stare in uno stato di superficialità che di profondità. Pensi che un giorno smetterai di fare la Escort e se si, quando? A me non dispiace il mio lavoro, però a volte lo sento impegnativo e un po’ pesante dunque spero di poter smettere in un futuro. Sono alla ricerca dei miei talenti interiori, ancora devo scoprire esattamente quali sono, ma ci sto lavorando. Allora, forse, smetterò. Hai avuto un’amica che ti ha introdotto in questa attività? No, è una cosa nata da me. Nel tempo ho forse avuto “maestre” indirette, nel senso che essendo io una persona molto istintiva ed intuitiva, ho osservato e ho capito cosa era meglio fare. 86


Qual’è la soddisfazione più grande che hai avuto? Può sembrare banale ma non lo è: la mia più grande soddisfazione è di essere viva. So di avere un buon cuore e una buona intelligenza che mi rende sempre più consapevole di chi sono io e di che cosa è la vita. Raccontami un episodio veramente curioso o singolare che ti è accaduto. Di episodi curiosi, buffi e anche spiacevoli ce ne sono stati tantissimi. La mente umana è molto curiosa e spazia ovunque e non si finisce mai di rimanere stupiti dalle richieste che possono esserti fatte svolgendo questo lavoro. Ma non vorrei soffermarmi su questo, secondo me la chiave di tutto sta nell’evolversi, nel non chiedere alla vita di adeguarsi a te ma tu di adeguarti a lei.

Spot Moda I profumi più di tendenza dell’estate sono sicuramente quelli che richiamano alla mente le onde del mare, il sole, la brezza marina. Tra i più desiderati e venduti vi consigliamo il meraviglioso “ALIEN EAU SUBLIME” di Thierry Mugler. Si tratta di una nuova interpretazione in edizione limitata, del classico profumo ALIEN, del quale conserva l’elegante presentazione in una boccetta con simil-cristallo sul tappo nonchè le tanto amate note del legno di cashmeran e gelsomino sambac, rivisitate in una chiave più fresca e solare con le note verdi di mandarino e arancio amaro, con il gelsomino sambac che incontra il fiore di tiaré e con le note ambrate.

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Una figlia baby transgender per Brad Pitt ed Angelina Jolie? Shiloh, figlia naturale dei due attori, vuole essere chiamata John.

Ha solo 11 anni, Shiloh Nouvel Jolie-Pitt, figlia dei noti attori hollywoodiani Brad e Angelina, ma sembra avere le idee già chiare sul percorso personale da intraprendere. Nata in Namibia (Stato dell’Africa Meridionale) il 27 maggio 2006, da piccola si vestiva e si comportava come una femmina, portava lunghi e biondi capelli ed indossava vestitini leziosi. Qualcosa però negli ultimi anni è cambiato, mentre il tempo scorreva, Shiloh ha iniziato a comportarsi e conformarsi esteteticamente sempre più ad un maschio, quello che lei ha dichiarato voler essere. Ha tagliato i suoi lunghi capelli e ha abbandonato definitivamente i vestiti bamboleggianti, optando per un aspetto decisamente mascolino. Attualmente, se non si sa da principio che Shiloh è biologicamente femmina, si può pensare che sia in tutto e per tutto un bel ragazzino, oltretutto adesso vuole che ci si riferisca a lei con un nome maschile, ovvero John. Ma che posizione hanno preso i due celebri genitori verso il probabile futuro cambiamento di genere della figlia?

La madre, Angelina, supporta la figlia in tutte le sue scelte e ha dichiarato in una intervista a Vanity Fair di non avere problemi a riguardo, confermando che Shiloh vuole essere considerata un maschio a tutti gli effetti ed afferma: “Io non forzerò mai nessuno dei miei figli ad essere quello che non è. Con Brad la lasciamo libera. Noi rispettiamo le sue scelte” . L’intera famiglia si sta preparando a vivere il suo processo di trasformazione di gender: quello che è certo è che amore e sostegno non verranno mai a mancare.

Spot Moda Il sogno di ogni donna è avere labbra polpose e audaci: il rossetto Lipstick Betty Boop di MAC Cosmetics renderà possibile averle esattamente così. Si tratta di un rossetto rosso fuoco con finitura “matte” ispirato alla pin up dei fumetti Betty Boop che farà girare la testa a chiunque al vostro passaggio.

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MAC Cosmetics (abbreviato in MAC) è una azienda di cosmetici fondata a Toronto (Canada) nel 1984 da Frank Toskan e Frank Angelo. La sede principale della compagnia si trova a New York ed è stata acquisita da Estée Lauder Companies nel 1998. E’ a capo della Fondazione “The MAC AIDS Fund” creata nel 1994 per supportare tutte le persone affette dal virus dell’HIV/AIDS . Il 100% dei ricavi delle vendite dei suoi rossetti “Viva Glam Lipsticks e Lipglosses” sono donati per contribuire alla ricerca di una cura della terribile malattia. 89


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LA DONNA DEL LEONE

23 luglio – 23 agosto Quale è l’uomo astrologicamente giusto o sbagliato ? Sotto quale segno dello zodiaco la donna del Leone può scegliere il suo uomo ? Ecco le risposte.

ARIETE Entrambi sono passionali, ma su due livelli diversi: l’Ariete ha la passione del dare; il Leone la passione del ricevere. L’uomo Ariete ammira lo stile e la classe della donna del Leone, rimanendo impressionato da una donna che recita sempre, anche nella vita quotidiana. L’ariete ama e la Leonessa si lascia amare. Solo se l’uomo si stanca, lei capisce ciò che realmente ha perso. Se non sopraggiunge questa stanchezza la coppia vive un amore perfetto, felice e passionale. Giudizio sull’unione: fortemente POSITIVO. TORO Inizialmente i due segni si attraggono, particolarmente sotto il profilo fisico. La donna del Leone è richiamata dalla prestanza e dalla voce del Toro. Il Toro è affascinato dal modo di vestire e dalla personalità del Leone. Il tempo mette a nudo due diversità inconciliabili: lei sofisticata, lui a volte rude ed irruento, inoltre, il Toro è testardo e questo infastidisce enormemente la Leonessa, che non riesce a plasmarlo come vorrebbe. Giudizio sull’unione: parzialmente NEGATIVO. GEMELLI La Leonessa è statica ed il Gemello è estremamente mobile; questo la stanca soprattutto nel seguire le sue acrobazie intellettuali. In campo sociale tra loro nasce una rivalità insopportabile, perché ognuno vuole avere una posizione privilegiata. La donna del Leone incanta con la sua personalità e l’uomo dei Gemelli con la sua vivacità e conversazione. Troppa rivalità e dalla lotta ne esce sconfitto l’amore. L’una vuole molto ed in modo esclusivi; l’altro distribuisce a pioggia e superficialmente. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. CANCRO L’uomo del Cancro è timido, introverso e sensibile. Ricorda le offese, le parole troppo schiette ed i gesti di insofferenza. La donna del Leone si ritiene perfetta e non pesa ciò che produce la sua ironia e l’ostentata superiorità. Non vi può essere accordo ed allora la Leonessa finisce per apprezzare la fedeltà e l’emotività del Cancro, ma senza amarlo. Lei potrebbe avere una punta di disprezzo per colui che ritiene un debole ed in presenza di figli, la loro gestione sarebbe conflittuale. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. 91


LEONE Sono lo specchio l’uno dell’altro e l’accordo molto naturale. Stessi gusti e stesse esigenze creano una sinergia vincente. Se sono economicamente agiati, la loro vita sarà da gran signori, con grandi spazi per gli amici e coreografie nei rapporti sociali. Se al momento dell’unione sono poveri, insieme faranno molta strada , perché voglio riuscire ed emergere. Giudizio sull’unione: assolutamente POSITIVO. VERGINE La donna del Leone e l’uomo della Vergine vogliono il successo. La prima in maniera scoperta, il secondo in maniera nascosta. A lei non importa che si manifesti tale desiderio e si sottopone al giudizio degli altri, mentre lui sta sempre coperto. Quando lei capirà questo atteggiamento nasceranno i problemi. Sono due tipi di successo totalmente diverso quello ricercato dai due (ad esempio): lei vuole avere tanto denaro da mostrare; lui ne vuole avere tantissimo, ma da gestire in silenzio. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. BILANCIA Fondamentalmente la donna Leone è romantica ed apprezza la corte discreta dell’uomo Bilancia. Il bisogno di affermarsi della Leonessa trova in un uomo così disponibile la quasi perfezione. Riceverà da lui felicità, anche se l’uomo Bilancia è uno spirituale e sentimentale, mentre lei passionale. La forza in questo rapporto starà nella capacità della Bilancia di trasmettere un concetto di amicizia amorosa estranea alla natura del Leone. Se riuscirà in questo, il giudizio sull’unione non potrà che essere POSITIVO. SCORPIONE Quando due fuochi si incontrano, l’incendio è certo. Entrambi hanno la stessa sensibilità e passionalità; sono destinati a comprendersi emotivamente, anche se la donna del Leone ostenta un certo distacco. Qui lo Scorpione è vincente, perché sa scavare dentro “l’io” di lei e portare in superficie ogni cosa. Solo lui riesce a gestire i segreti della Leonessa senza inferocirla, ma se scoppia una guerra sarà veramente la più terribile. Giudizio sull’unione: POSITIVO. SAGITTARIO La Leonessa ostenta sempre grande sicurezza , ma il suo senso della realtà non sempre è all’altezza delle situazioni. L’uomo del Sagittario sa essere un buon maestro e nell’ascesa sociale della donna Leone è un ottimo suggeritore, al quale lei risponde con diligenza. Il Sagittario guida intellettualmente la leonessa in percorsi culturali, come la musica, ed in percorsi fisici, come i viaggi. Insieme sono felici, perché lei si sente valorizzata ed importante. Giudizio sull’unione: assolutamente POSITIVO.

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CAPRICORNO Il Capricorno ha una visione della vita passiva, difficilmente è uomo d’azione, ma ha capacità di autodifesa enormi. La Leonessa è attiva ma non sa come affrontarlo e nella competizione non riesce a batterlo. Il Capricorno è tenacissimo e vuole avere ragione ed allora la donna Leone la prende persa e lascia andare. Il tempo uccide il rapporto al punto che lei matura una vera antipatia per lui, che considera freddo e asociale. Giudizio sull’unione: assolutamente NEGATIVO. ACQUARIO L’incontro è sul piano intellettuale attraverso gli interessi comuni che possono sviluppare. Il Leone ama l’arte, ma come contorno della propria personalità, mentre l’Acquario ne ama i concetti universali che esprime. Lui ama la musica e la conversazione e riesce a coinvolgere la Leonessa che ci mette la propria passione. La coppia può essere perfetta, ma esclusivamente sotto il profilo culturale. Giudizio sull’unione: parzialmente POSITIVO, mancando di passione erotica (da parte dell’Acquario). PESCI L’uomo dei Pesci fa scattare nella donna Leone il senso materno. A lei appare fragile, quindi lo soccorre. La Leonessa si sente importante accanto ad un compagno così, che la ammira incondizionatamente e la vede come una propria regina. Nella vita pratica è lei che dirige e risolve i problemi, esprimendo al meglio le proprie caratteristiche dominanti ed affermando la propria supremazia. Giudizio sull’unione: sicuramente POSITIVO.

l a i t a I S s u n d a A mer ic r T s s i a M 2Anno5 °

Milano 13 Ottobre 2017

sono aperte le iscrizioni al concorso 93


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Berlino Erotica

Mini guida ai migliori locali trasgressivi della capitale Berlino, capitale della Germania, può sicuramente essere considerata anche il centro della vita gay europea. Questo perchè Berlino è stata sempre una città all’avanguardia e di mentalità molto aperta: fin dagli anni ‘20 è stata infatti un vivace centro omosessuale, trovando il suo fulcro nel quartiere di Nollendorfplatz. In seguito, un periodo di lungo “buio” dovuto alla II° Guerra Mondiale e poi, a partire dagli anni ‘80, lentamente è tornata alla ribalta. Oggi, nella capitale tedesca si continua a respirare un’aria di libertà sessuale unica nel suo genere ed ha sicuramente tantissimo da offrire a livello di locali notturni alla comunità lgbt: vediamo insieme quali sono i posti più gettonati. Cardine della vita gay berlinese, sia di giorno che di notte, è il bellissimo quartiere di Schöneberg. La zona, un affascinante misto di edifici dalle archittetture moderne e antiche armoniosamente fuse tra di loro, è piena di bar, ottimi ristoranti e locali diventati punti di ritrovo abituali della comunità omosessuale e non della città. Uno dei più conosciuti è il bar Heile Welt (https://www.facebook.com/Heile-Welt-107920232603777), arredato in stile britannico e frequentato da una clientela di un certo livello. Molto famoso è anche il bar Prinzknecht (https://www.facebook.com/Prinzknecht) attivo dal 1999. Tappa obbligatoria è anche il bar Neue Ufer (http://www.neuesufer. de), frequentato negli anni ‘70 anche da un giovane David Bowie, guru della musica poprock prematuramente scomparso e icona gay per eccellenza. Più spostato verso Nollendorfplatz trovate Tom’s (in via Motzstrasse 19), un sex bar dotato anche di “darkroom” (camera buia) dove appartarsi in coppia (o in di più). Uscendo da Schöneberg, dirigetevi verso il quartiere “giovane” e multiculturale per eccellenza di Berlino, Kreuzberg. Situato a ridosso del muro, ospita diversi gay bar interessanti: dal Möbel Olfe (https://www.facebook.com/Möbel-Olfe), al Barbie Deinhoff’s (http://www. barbiedeinhoff.de) fino al noto Roses Bar (in Oranienstrasse 187). Per quanto riguarda le feste più di tendenza, eccessive ed eccentriche, da non perdere è il locale Zum schmutzigen Hobby in Revalerstrasse 99, ma soprattutto lo Schwuz, famosissimo nella scena lgbt, è una discoteca/sala concerti dove è inevitabile scatenerasi nelle danze e che organizza sempre serate estremamente divertenti e fuori dai soliti circuiti turistici. Il bar Moritz am Park, nel quartiere di Moabit, organizza invece le serate “Gay Tonic” dove si bevono ottimi cocktails a prezzi stracciati. http://www.moritzampark.com Per gli amanti delle feste sadomaso e sessualmente disnibite ed estreme, la città offre, a chi è interessato al genere, le serate più famose a livello internazionale. Tra i locali “giusti”, non possiamo non citare l’arci noto Kit Kat Club (quartiere Mitte, in Brückenstraße), fondato nel 1994 da Simon Thaur, un regista di porno austriaco, e dalla sua partner Kirsten Kruger. Si tratta di una discoteca gigantesca, con diverse stanze, suddivise tra la pista da ballo principale, uno spazio più piccolo con un’altalena per i giochi bondage (ovvero, giochi sessuali basati sulla costrizione fisica del partner mediante legature, cappucci, bavagli, ecc.) ed un bar nascosto al piano inferiore a cui si accede percorrendo tunnel bui. Tra le sue serate libertine più in voga, è frequentatissima quella del “Vaseline Factory” (Fabbrica della Vaselina...un nome, un programma). Altra festa molto gettonata da gay, trans e anche etero dalla mentalità decisamente aperta, è quella che si tiene poi nel locale fetish più famoso della città, l’Insomnia (https://www.insomnia-berlin.de), situato nella zona dell’ Alt Tempelhof, per non parlare di quella messa in scena presso il locale About Blank, l’”Homopatik”. Molto frequentate ed intriganti le notti esotiche del Meschugge, serata gay ebraica e il Gayhane, serata gay araba. Da non perdere infine una delle più importanti serate gay berlinesi, una vera e propria istitutizione: la “GMF” si svolge ogni domenica nella discoteca Week End , famosa per la sua fantastica vista panoramica sulla piazza di Alexanderplatz (http://www.gmf-berlin. de/) e vi farà trascorrere ore indimenticabili. 95


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Intervista a Selena Gherardi, Miss Trans Abruzzo ITALIA 2017

Chi è per te una autentica Miss? Per me, una vera miss è quella che esprime semplicità ed eleganza nel mondo di comportarsi e di presentarsi in un concorso. Per me porsi in questo modo è la base di tutto, sono contro gli eccessi. Tu ti identifichi a pieno in questo ruolo? No, sono davvero molto felice di avere vinto questo concorso ma è solo la mia seconda esperienza in questo senso. Ho fatto anche altre cose, recentemente ho partecipato al programma televisivo “La macchina del tempo” di “Ciao Darwin”, condotta da Paolo Bonolis, nella puntata “Diversi e normali”. Ho partecipato anche ad altri programmi e ho lavorato in tante discoteche come ballerina. Sono tutte esperienze che ti rendono protagonista. Ti senti una Miss solo sul palcoscenico o anche nella quotidianità della vita? Nel privato sono una persona piuttosto semplice, sono fidanzata, convivo e conduco una vita tranquilla. Quando hai sentito la prima “chiamata” per partecipare ad un concorso? Il primo concorso a cui ho partecipato è stato Miss Trans Emilia-Romagna nel 2015, dove sono arrivata seconda. Poi ho partecipato a questo, dove ho vinto per la sezione Italia. Prima di partecipare a questo concorso però ho tentennato un po’ ma gli organizzatori ci tenevano che partecipassi. Cosa ti piace di più quando partecipi ad un concorso? Mi piace l’atmosfera del dietro le quinte, quindi tutto quello che riguarda la preparazione, lo sfilare, l’adrenalina del concorso stesso. Cosa ti piace di meno quando partecipi ad un concorso? L’ambiente, l’atteggiamento di alcune persone in cui si nota forse troppo competitività e per me sarebbe invece bello se tutti se la vivessero in modo più sereno, ma si sa, l’ambiente dei concorsi è fatto così dappertutto, poco male. 97


Cosa influenza e colpisce maggiormente la giuria di un concorso? Dipende dai giurati. Alcuni apprezzano di più le concorrenti che si presentano con un’estetica e un modo di porsi semplice, altri invece amano di più chi si mette in mostra in modo deciso o chi è dotata di una fisicità prorompente. Un giorno smetterai di partecipare ai concorsi, quando e perchè? Partecipare ai concorsi mi diverte ma non avrei problemi a non farlo più. Hai avuto una madrina che ti ha accompagnata al primo concorso? Al mio primo concorso mi sono fatta accompagnare da una amica. Raccontami la più grande soddisfazione che hai avuto e poi, se c’è stata, la più grande delusione sofferta in un concorso. La più grande soddisfazione sicuramente è stata vincere il titolo di Miss Trans Abruzzo Italia. Mi è piaciuto molto il fatto che si sia svolto in una bella piazza gremita di persone di ogni età, c’era una atmosfera molto bella e amichevole. Un po’ di delusione invece al primo concorso dove ho gareggiato, ma non perchè non ho vinto, ci mancherebbe, ma perchè, a mio avviso, non c’è stata molto trasparenza da parte della giuria, e investire tempo e soldi in situazioni che poi si possono rivelare poco chiare mi è dispiaciuto. Credo che in ogni concorso sia importante che facciano parte della giuria anche delle persone che non c’etrano con l’ambiente dei concorsi, in modo che possano giudicare con obiettività le concorrenti, in base alle emozioni che ricevono o meno dalle stesse.

Pillole di Moda

L’estate è decisamente il momento giusto per sbizzarrirsi con gli accessori. Questa estate segna il gran ritorno del cappello di paglia che protegge dal sole e nello stesso tempo completa con grazia ed eleganza qualsiasi vestiario. Quest’anno vanno a ruba i cappelli della stilista Eugenia Kim. In particolare, vi proponiamo nella foto sotto il modello “Emmanuelle Floral Wide-Brim Fedora Hat” completato da un irresistibile laccetto in eco pelle.

Per acquistare: http://www.neimanmarcus.com/en-it/Eugenia-Kim-Emmanuelle-Floral-Wide-Brim-Fedora-Hat-Neutral/prod197730259/p.prod?ecid=NMAF__polyvore.com&CS_003=5630585&utm_medium=affiliate&utm_source=NMAF__ polyvore.com Eugenia Kim è una stilista coreana, che vive a New York, creatrice di accessori e di cappelli di lusso per donne. Usa solo materiali di altissima qualità e i suoi modelli uniscono modernità e femminilità. Ha aperto il suo primo negozio nel quartiere East Village di NY nel 1997 e ha collaborato con il fotografo David LaChapelle nei primi anni della sua carriera. La sua ascesa è stata irresistibile: attualmente è proprietaria di oltre 1000 negozi monomarca in tutto il mondo e nei principali magazzini di lusso quali Barneys e Saks Fifth Avenue. Viene regolarmente pubblicata sulle più prestigiose riviste di moda, da Vogue ad Elle, fino ad Harper’s Bazaar e ha vestito vip del calibro di Beyoncé, Madonna, Gwen Stefani, Sarah Jessica Parker. Ha vinto il premio Perry Ellis Awards per gli Accessori e Design nel 2004 e nel 2011 ha disegnato un cappellino per la Principessa Madeleine di Svezia, indossato dalla stessa durante le nozze del Principe Alberto di Monaco e di Charlene Wittstock. 98


Atroce Storia di Gelosia Gli ingredienti per una storia horror ci sono tutti e compongono un quadro di passione, dove l’amore malato diventa l’innesco per distruggere tre vite. L’ambiente è il mondo gay e trans del napoletano: VINCENZO RUGGIERO è la vittima; CIRO GUARENTE il presunto assassino; HEVEN GRIMALDI l’amica del primo e la (ex) fidanzata del secondo. Le indagini sarebbero arrivate alla svolta decisiva proprio grazie alle insistenze ed alla testimonianza della trans Heven Grimaldi, che ha poi dichiarato: “ Ho perso in una sola tragedia le 2 persone più importanti della mia vita, il mio migliore amico e fratello, il mio fidanzato con il quale ho trascorso 7 lunghi anni della mia esistenza, la mia casa, la mia VITA!”. Vincenzo Ruggiero, 25 anni di Parete, faceva il commesso al negozio “Carpisa” del centro commerciale “Campania” di Marcianise, ed era un attivista per i diritti gay. Viveva insieme ad una amica Trans, Heven, in un appartamento di Aversa. Ciro Guarente, 35 anni di San Giorgio a Cremano, residente a Giugliano, era un militare della Marina , ma due anni fa, dopo avere partecipato ad un gay pride, esternando quindi il suo orientamento sessuale, era stato rimosso dal ruolo militare ed era transitato in quello civile, con conseguente trasferimento in un ufficio a Roma. La gelosia morbosa di Guarente verso Ruggiero avrebbe fatto scattare la lite, culminata in una spinta che avrebbe fatto cadere quest’ultimo; la caduta ed il conseguente colpo alla testa, sarebbe stata la causa della morte di Vincenzo. Guarente, che viveva un periodo negativo, sia professionale, sia umano, ha allora orchestrato la messa in scena dell’allontanamento volontario da parte di Ruggiero. Versione, in un primo tempo creduta dalle autorità inquirenti, ma sempre rifiutata da Heven Grimaldi. Così, il presidente dell’Arcigay di Napoli ha accompagnato Heven al comando carabinieri per una deposizione volontaria, dalla quale sono partite nuove indagini, che ben presto hanno fatto emergere la verità dell’assassinio. Ora gli inquirenti non hanno più dubbi: oltre alla confessione di Ciro Guarente, ci sono le immagini riprese dalle telecamere, di fronte all’appartamento di Aversa in cui risiedeva Vincenzo Ruggiero, dalle quali si vede l’assassino che entra nello stabile e ne esce qualche tempo dopo con un grosso sacco, che potrebbe contenere il corpo di Vincenzo e lo carica in auto. Nella prima confessione, Guarente aveva riferito ai carabinieri di essersi liberato del corpo gettandolo in mare, nei pressi di Licola, ma oggi è emersa la più agghiacciante delle verità. A Napoli in uno scantinato adibito a garage, è stato ritrovato un corpo tagliato a pezzi, di cui manca la testa. Si tratterebbe proprio di Vincenzo Ruggiero, ucciso il 7 luglio scorso. Gli inquirenti ritengono che il piano di Guarente era finalizzato ad impedire il ritrovamento del corpo, che era stato anche parzialmente sciolto con acido cloridrico e quel che restava nascosto all’interno di un grosso foro della muratura. Piena di dolore un’ultima dichiarazione di Heven Grimaldi:”Ciro (Ndr: Guarente) ha mentito a me e a tutti i suoi amici passando per una persona tranquilla e totalmente estranea ai fatti”. Si conclude tragicamente una vicenda che ora, salvo nuovi colpi di scena, attende solo l’esito di una sentenza processuale a carico di Ciro Guarente. L’intero mondo gay e trans del napoletano, e non solo, esce profondamente provato da una vicenda di cui non avrebbe mai voluto essere protagonista. 99


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